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View Full Version : Persecuzioni anticristiane attuali


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Hakuna Matata
11-07-2006, 19:14
Per finire l'ateo null'altro è che una persona non indottrinata cattolicamente.
Ahahaha Ma neanche voi sapete quello che dite?
Un protestante è ateo secondo il tuo parametro, ma perché non dite + semplicemente che andate più che altro contro il Cattolicesimo e non contro le religioni?
E poi un ateo 100% non esiste, inutile che vi prendete in giro.

Kharonte85
11-07-2006, 19:15
Io non devo dimostrare niente ;) nessuna apparazione,voce,fischio,saluto fatto in 2000 e passa anni senza contare le innumerevoli contraddizioni(è cosi buono che muore sempre chi non ha mai fatto nulla di male mentre peggio bestie rimangono libere a far del male....)inoltre non sono io che mi sono inventato la presenza di un essere onnipotente quindi è chi difende tale teoria che DEVE dimostrare a me non il contrario.

Dal punto di vista strettamente logico, l'atteggiamento agnostico appare quello più razionale.

La scelta di credere ad una spiegazione metafisica è inevitabilmente irrazionale o meglio a-razionale (indipendente dalla ragione).
Egualmente irrazionale è la scelta di coloro che negano ogni possibile risposta metafisica sfociando in un ateismo rigoroso. :D

E comunque a domanda io rispondo non esiste.
Pieno rispetto... :)

Per finire l'ateo null'altro è che una persona non indottrinata cattolicamente.
:nono: L'ateismo è la posizione di chi nega o non crede all'esistenza di uno o più divinità. :read:

ErbaLibera
11-07-2006, 19:17
Ahahaha Ma neanche voi sapete quello che dite?
Un protestante è ateo secondo il tuo parametro, ma perché non dite + semplicemente che andate più che altro contro il Cattolicesimo e non contro le religioni?
E poi un ateo 100% non esiste, inutile che vi prendete in giro.

Ok leva il cattolico e lascia indottrinato il succo non cambia sempre contro le storielle vado che siano islamiche o europee poco cambia....non esiste un ateo 100%?e questo chi lo dice?sei cosi sicuro?io ti dico che non ho MAI,e sottolineo mai,creduto a questo;c'è gente che crede/non crede agli ufo ma mica i primi dicono ai secondi che non sono scettici al 100%....

Kharonte85
11-07-2006, 19:20
E poi un ateo 100% non esiste, inutile che vi prendete in giro.
:mbe: questa non l'ho capita...e perche' mai non dovrebbe esistere :wtf: :boh:

ErbaLibera
11-07-2006, 19:21
Dal punto di vista strettamente logico, l'atteggiamento agnostico appare quello più razionale.

La scelta di credere ad una spiegazione metafisica è inevitabilmente irrazionale o meglio a-razionale (indipendente dalla ragione).
Egualmente irrazionale è la scelta di coloro che negano ogni possibile risposta metafisica sfociando in un ateismo rigoroso. :D

E anche qui non vedo perchè devo essere io quello che dovrebbe essere aperto mentalmente quando i rappresentanti delle religioni sono i primi a non esserlo,io nego lo ripeto per l'assoluta mancanza di prove e le continue contraddizioni ;)

Pieno rispetto... :)

Reciproco ;)

:nono: L'ateismo è la posizione di chi nega o non crede all'esistenza di uno o più divinità. :read:

Non crede/nega per pura e semplice razionalità,razionalità che non è indotta da chissà quale predicante solo e semplice presa di coscenza ;)

nestle
11-07-2006, 19:25
:rotfl: :rotfl: :rotfl:

Un utente in firma ha scritto questo "Se l'ateismo è una fede la sanità è una malattia".


eccomi :D :D


cmq per tornare vagamente in tema...

questo thread si chiama persecuzioni ai cristiani, e l'autore bolla ogni replica al suo post-blog come il commento di un bambino capriccioso che vuole andare contro ogni cosa; fa esattamente quello che la sua organizzazione fa da secoli, derideno ogni idea diversa pensando di possedere la verità.

la differenza è che un secolo e mezzo fa ha perso il potere vero, quello temporale, e le idee che prima difendeva tagliando teste e bruciando infedeli ora deve difenderle corrompendo, comprando e influenzando il popolo dietro una facciata di bontà.
molti popoli iniziano a staccarsi da questa organizzazione, è un'evidenza che mezza europa ascolti sempre meno gli appelli, spesso deliranti e fuori dal tempo, della chiesa, noi ne siamo più invischiati di tutti avendocela in casa.

forse è vero, quando abbiamo unito l'Italia ci siamo dimenticati un pezzo e ora ne paghiamo le conseguenze, o forse basterebbe soltanto una classe di politici veramente laici per risolvere ogni problema e ingerenza.
cmq è questione di tempo, ci vorrà qualche cambio generazionale per mettere tutto a posto perchè come dice Manfredi (che faceva la parte di un monsignore) nel film "in nome del papa re" riferendosi ai carbonari, non siamo finiti perchè arrivano loro, arrivano loro perchè siamo finiti...


per finire consiglierei all'autore del topic di leggersi la decina di volumi storici di "storia criminale del cristianesimo" per rendersi conto che i cattivi non solo quelli che vanno contro i buoni cattolici...

Hakuna Matata
11-07-2006, 19:27
:mbe: questa non l'ho capita...e perche' mai non dovrebbe esistere :wtf: :boh:
Perché non esiste un ateo talmente convinto che non esista niente di niente da poterlo chiamare ateo.

Kharonte85
11-07-2006, 19:37
Perché non esiste un ateo talmente convinto che non esista niente di niente da poterlo chiamare ateo.
:mbe: veramente l'ateismo detto "forte" consiste proprio in quello... :boh:

Hakuna Matata
11-07-2006, 19:42
:mbe: veramente l'ateismo detto "forte" consiste proprio in quello... :boh:
Vuoi farmi credere che un ateista non ha mai avuto il dubbi che esista un qualcosa?

Luca Pitta
11-07-2006, 19:49
Lascia perdere, sono convinti di riuscire a far entrare un piolo tondo in un buco quadrato.



Pitta

D4rkAng3l
11-07-2006, 19:52
Ahahaha Ma neanche voi sapete quello che dite?
Un protestante è ateo secondo il tuo parametro, ma perché non dite + semplicemente che andate più che altro contro il Cattolicesimo e non contro le religioni?
E poi un ateo 100% non esiste, inutile che vi prendete in giro.

vado control la religione che causa più danni nello stato in cui vivo...prima si pulisce casa propria...

Ewigen
11-07-2006, 19:54
:eek: Hai una firma orripilante...da brividi...

OT:un tributo al grande Dante Alighieri (mai un insegnamento laico più attuale) :)


PAKISTAN

11 Luglio 2006
Cristiani picchiati nelle fabbriche di mattoni pakistane
di Qaiser Felix

Lo racconta p. Mendes che denuncia il trattamento “disumano e immorale” riservato agli operai

Toba Tek Singh (AsiaNews) – Picchiati insieme alle loro famiglie solo perché non volevano sottostare ai soprusi dei datori di lavoro. E' quello che è accaduto a tre operai cristiani di alcune fornaci di mattoni in Pakistan. Ma non sono gli unici. Tutta la categoria è oggetto di soprusi e violenze da parte dei proprietari musulmani delle fornaci, e una Ong cattolica si sta battendo proprio per i loro diritti.

A denunciare di recente le misere condizioni di questi operai cristiani è stato p. Bonnie Mendes, vincitore l’anno scorso dell’Association for Communal Harmony in Asia Star Award. In una conferenza stampa il 7 luglio scorso il sacerdote ha riferito la storia di Sajjad Masih, Amanat Masih e Mushtaq Masih nella diocesi di Faisalabad. I tre, che abitano in villaggi diversi, hanno rifiutato di porre la loro impronta digitale su un foglio prestampato come richiesto dai proprietari della fornace. Questi giravano tra gli operai costringendoli a firmare un affidavit con cui avrebbero dovuto pagare loro del denaro che non gli spettava. Al rifiuto dei tre cristiani i proprietari della fornace hanno fatto irruzione nelle loro case, picchiandoli duramente senza risparmiare le mogli e i figli.

P. Mendes denuncia il trattamento disumano e immorale riservato agli operai cristiani: “I proprietari delle fabbriche li considerano degli schiavi e per di più lavorano in queste condizioni per molte generazioni”. Ai lavorati "manca tutto – aggiunge – dall’elettricità, all’acqua pulita a un’assistenza sanitaria”.

Ayubh Anjam, coordinatore dei diritti umani presso lo Human Development Centre, anche presidente del Sindacato per le fabbriche di mattoni rende noto che circa 2mila operai lavorano nell’ingiustizia e nella violazione di diritti di base. “La polizia stessa non è dalla loro parte e per provare i segni delle violenze subite è necessaria la visita di un medico, che spesso si rifiuta. La discriminazione è a livelli molto alti”.

Il Centro ha fatto appello al governo e all’Alta Corte per indagare sulle ingiustizie “in modo da lasciar vivere in pace” gli operai.

Hakuna Matata
11-07-2006, 20:00
vado control la religione che causa più danni nello stato in cui vivo...prima si pulisce casa propria...
Su questo posso essere d'accordo con te ;)

nestle
11-07-2006, 20:00
Vuoi farmi credere che un ateista non ha mai avuto il dubbi che esista un qualcosa?

non dico che il dubbio non ce lo si pone, ma la risposta va cercata razionalmente e non in storie inventate dall'uomo.

capisco che si possa credere in qualcosa di indefinito, d'altronde il nostro animo ci porta a cercare delle risposte, se sono facili meglio...

quello che non capisco è come si possa credere in una organizzazione come quella cattolica...

Luca Pitta
11-07-2006, 20:00
E parlate delle "imposizioni" della chiesa fa su di voi?


La dura realtà di chinon tollera la reliogione cristiana solo perche la vede come un'arma nemica.
VERGOGNA



Pitta

Hakuna Matata
11-07-2006, 20:04
non dico che il dubbio non ce lo si pone, ma la risposta va cercata razionalmente e non in storie inventate dall'uomo.

capisco che si possa credere in qualcosa di indefinito, d'altronde il nostro animo ci porta a cercare delle risposte, se sono facili meglio...

quello che non capisco è come si possa credere in una organizzazione come quella cattolica...
Se si pone il dubbio non sei più ateo, ma fai parte semplicemente di una religione differente, l'ateista.
E poi ripeto il Cristiano si pone dubbi come ogni uomo, ma la comunione con Dio e la lettura della Bibbia servono a conoscere meglio quello in cui si crede.

<Straker>
11-07-2006, 20:14
E parlate delle "imposizioni" della chiesa fa su di voi?


La dura realtà di chinon tollera la reliogione cristiana solo perche la vede come un'arma nemica.
VERGOGNA



PittaMa provare a vedere come ti poni tu nella discussione, prima di urlare "vergogna"?
Per non parlare dell'autore del thread, che rifiuta ogni dialogo che non e' conforme a cio' che e' il suo pensiero :rolleyes:
Sono questi gli argomenti che difendete? L'intolleranza e il disprezzo?

Lorekon
11-07-2006, 20:24
:D Divertente...ma puoi dire quello che ti pare ma secondo me è vero...non a caso a domanda molti rispondono: credo che non esista un Dio oppure credo in Dio

Dimostrami che Dio non esiste...e diventero' Ateo...

Dimostrami che Dio esiste...e diventero' credente...

:)

come rientra l'agnosticismo in questa visione?

Lorekon
11-07-2006, 20:26
Vuoi farmi credere che un ateista non ha mai avuto il dubbi che esista un qualcosa?

può darsi che abbia avuto il dubbio e pensandoci abbia concluso che non esista niente.

Hakuna Matata
11-07-2006, 20:27
può darsi che abbia avuto il dubbio e pensandoci abbia concluso che non esista niente.
Fino al prossimo dubbio..

Kharonte85
11-07-2006, 20:28
OT:un tributo al grande Dante Alighieri (mai un insegnamento laico più attuale) :)
:ave: ma quando fu scritta la Divina Commedia non piacque molto e finì all'indice dei libri proibiti perche' Dante aveva sbattuto dei religiosi all'inferno senza tanti complimenti....semplicemente un genio :D ...chissa' se fosse ancora vivo chi manderebbe giu :wtf:

Vuoi farmi credere che un ateista non ha mai avuto il dubbi che esista un qualcosa?
Non vorrei sconvolgerti ma è proprio il seme del dubbio che porta un ateo a pensare che Dio non esiste.... :)

Lorekon
11-07-2006, 20:29
Fino al prossimo dubbio..


e con ciò?
l'approdo a una verità definitiva è solo una pia illusione.
però... e tttanto libberatooorio! :p

inoltre...
"chi più sa più dubita".

indovina chi lo disse? :D

e infine... prossimo dubbio che non necessariamente si ripresenterà ;)

Kharonte85
11-07-2006, 20:31
come rientra l'agnosticismo in questa visione?
L'agnostico sospende il proprio giudizio poiché non ritiene di avere mezzi sufficienti di elaborazione concettuale né prove per potersi esprimere in un senso piuttosto che nell'altro.

Lorekon
11-07-2006, 20:33
L'agnostico sospende il proprio giudizio poiché non ritiene di avere mezzi sufficienti di elaborazione concettuale né prove per potersi esprimere in un senso piuttosto che nell'altro.

si questo lo so :p

cmq niente lascia stare, devo aver travisato il tuo post di prima ;)

Kharonte85
11-07-2006, 20:34
cmq niente lascia stare, devo aver travisato il tuo post di prima ;)
Ok... :)

Hakuna Matata
11-07-2006, 20:35
Non vorrei sconvolgerti ma è proprio il seme del dubbio che porta un ateo a pensare che Dio non esiste.... :)
:mbe:
Lo stesso seme del dubbio porta un credente a credere in Dio, od anche per altre vie.


e con ciò?
l'approdo a una verità definitiva è solo una pia illusione.
però... e tttanto libberatooorio!
Stessa cosa per gli atei, l'approdo ad una verità definitiva è solo pia illusione , ma tanto liberatooorio spesso per giustificare tante cose ;)

nestle
11-07-2006, 20:35
Se si pone il dubbio non sei più ateo, ma fai parte semplicemente di una religione differente, l'ateista.
E poi ripeto il Cristiano si pone dubbi come ogni uomo, ma la comunione con Dio e la lettura della Bibbia servono a conoscere meglio quello in cui si crede.

che vuol dire...

io mi posso anche porre il dubbio ma rendermi conto pochi minuti dopo che era una idea stupida (come ne posso avere molte).

posso pormi il dubbio sull'esistenza degli alieni ma non per questo credere che esistano.

la bibbia l'hanno scritta, e successivamente manipolata, gli uomini, leggere la bibbia mi può far conoscere meglio la tua religione ma certo non può farmi credere in quello che dice, così come non credo nell'esistenza di gandalf dopo aver letto il signore degli anelli.

Hakuna Matata
11-07-2006, 20:38
che vuol dire...

io mi posso anche porre il dubbio ma rendermi conto pochi minuti dopo che era una idea stupida (come ne posso avere molte).

posso pormi il dubbio sull'esistenza degli alieni ma non per questo credere che esistano.

la bibbia l'hanno scritta, e successivamente manipolata, gli uomini, leggere la bibbia mi può far conoscere meglio la tua religione ma certo non può farmi credere in quello che dice, così come non credo nell'esistenza di gandalf dopo aver letto il signore degli anelli.
Ma non vedi che segui una religione anche te?
Il credere che la Bibbia sia stata manipolata dagli uomini in mancanza di prove, ad esempio, fa parte di una certa fede, credi in questo ma nessuno sa se è vero o no, le stesse cose che voi dite che fa un credente, o no?

Lorekon
11-07-2006, 20:42
:mbe:
Lo stesso seme del dubbio porta un credente a credere in Dio, od anche per altre vie.


Stessa cosa per gli atei, l'approdo ad una verità definitiva è solo pia illusione , ma tanto liberatooorio spesso per giustificare tante cose ;)

però a quest sfugge l'agnostico ;)
l'agnosticismo non è un approdo, è un equilibrio diciamo, un percorso probabilmente.

e poi, francamente, in una società di cristiani (anche se poco praticanti) si giustificano molte più cose conformandosi che non conformandosi.

Kharonte85
11-07-2006, 20:44
non credo nell'esistenza di gandalf dopo aver letto il signore degli anelli.
:eek: Oddio è terribile non esiste Gandalf!!!!!! :asd:


:mbe:
Lo stesso seme del dubbio porta un credente a credere in Dio, od anche per altre vie.

Stessa cosa per gli atei, l'approdo ad una verità definitiva è solo pia illusione , ma tanto liberatooorio spesso per giustificare tante cose ;)

Ripeto...io personalmente ritengo l'ateismo una forma seppur diversa di fede...ma il dire che non esistono atei al 100% è paragonabile a dire che non esistono credenti al 100% quindi per me questo discorso non ha ragione di essere :)

Lorekon
11-07-2006, 20:45
Ma non vedi che segui una religione anche te?
Il credere che la Bibbia sia stata manipolata dagli uomini in mancanza di prove, ad esempio, fa parte di una certa fede, credi in questo ma nessuno sa se è vero o no, le stesse cose che voi dite che fa un credente, o no?

si ma scusa se io dico "credo che domani pioverà" mi dici che questo fa parte di una fede? :mbe:

nestle
11-07-2006, 20:45
Ma non vedi che segui una religione anche te?
Il credere che la Bibbia sia stata manipolata dagli uomini in mancanza di prove, ad esempio, fa parte di una certa fede, credi in questo ma nessuno sa se è vero o no, le stesse cose che voi dite che fa un credente, o no?

vabbè allora il credere in qualsiasi cosa, avere un idea, per te è religione...

per esempio se ti dico che atlantide non è mai esistita te mi dici "vedi che credi in qualche cosa"...

non è un ragionamento valido...

cmq le prove della manipolazione della bibbia sono molte ed evidenti, non sono un esperto, ma la mia ragazza lo è... è una studiosa di filologia semitica e ha studiato molto la bibbia dal punto di vista linguistico; ci sono manipolazioni evidentissime accertate da tutti gli studiosi, non solo, vi sono iscrizioni falsificate nei secoli, anche in malo modo, apposta per dare più credibilità alla bibbia...

Hakuna Matata
11-07-2006, 20:47
però a quest sfugge l'agnostico ;)
l'agnosticismo non è un approdo, è un equilibrio diciamo, un percorso probabilmente.

e poi, francamente, in una società di cristiani (anche se poco praticanti) si giustificano molte più cose conformandosi che non conformandosi.
Difatti l'agnostico non è ateo.
L'ultima frase è giusta, ma spesso la verità la trovi proprio non conformandoti.

Kharonte85
11-07-2006, 20:48
si ma scusa se io dico "credo che domani pioverà" mi dici che questo fa parte di una fede? :mbe:
No perche' quello è un fenomeno fisico non metafisico...e come tale rientra nel campo di indagine della scienza :D

Hakuna Matata
11-07-2006, 20:49
Stiamo parlando dell'esistenza o no di Dio ? Se si fanno discorsi rispetto a Lui siamo nel campo della religione , almeno secondo "voi".
Io che seguo Gesù faccio parte di una religione?

nestle
11-07-2006, 20:56
:eek: Oddio è terribile non esiste Gandalf!!!!!! :asd:




.....


lo so fa ridere...

ma se credi in gandalf sei un coglione, se credi nel dio dei cristiani sei una brava persona... e in tutti e due i casi hai letto un libro scritto da uomini di cui non puoi verificare e mai potrai sapere l'esattezza.

la bibbia andrebbe letta in lingua originale, imparando l'ebraico e l'aramaico biblico, solo così si capiscono le varie "interpretazioni" che nei secoli sono state fatte per motivi politici, di comodo e religiosi.
si capisce così l'infondatezza di un testo rivisto e modificato nei secoli.

infine bisogna ricordare che il più antico manoscritto completo della bibbia è il codex leningradensis esso risale al 1008 d.C. e fu redatto da ahron ben asher... lo scritto più antico risale al medioevo... :rolleyes:

Kharonte85
11-07-2006, 20:58
Facciamo chiarezza....sul concetto religione:

Religione
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Il termine religione ha origine dal latino religo (che sta per legare insieme) e con questa espressione si intende la relazione che si stabilisce tra una persona ed una o più divinità o forze sovrannaturali e fra gli uomini che praticano uno stesso culto; in altri termini si può definire come una proiezione metafisica condivisa codificata e tramandata all'interno di un contesto sociale. Il bisogno religioso è presente in ogni cultura in forme esternalizzate da riti che hanno una valenza sociale e possono o meno avere un contenuto etico (guidare il comportamento interiore) e filosofico (dare risposte a domande universali). Alcune religioni sono dette "rivelate" in quanto si ritengono depositarie di una rivelazione e spesso adottano dei Testi Sacri nei quali sono comprese tutte o parte delle rivelazioni divine. :read:

Kharonte85
11-07-2006, 21:05
lo so fa ridere...

ma se credi in gandalf sei un coglione,
Anche se voti a sinistra... :stordita: :rotfl:

se credi nel dio dei cristiani sei una brava persona...
Questo fa incacchiare anche me...come se chi è agnostico o ateo abbia per forza il demone in corpo ( :eek: :doh: io sono un demone... :( vedere avatar :D )

e in tutti e due i casi hai letto un libro scritto da uomini di cui non puoi verificare e mai potrai sapere l'esattezza.

la bibbia andrebbe letta in lingua originale, imparando l'ebraico e l'aramaico biblico, solo così si capiscono le varie "interpretazioni" che nei secoli sono state fatte per motivi politici, di comodo e religiosi.
si capisce così l'infondatezza di un testo rivisto e modificato nei secoli.
E' un bel libro...e alcune cose buone le dice :)

Hakuna Matata
11-07-2006, 21:08
lo so fa ridere...

ma se credi in gandalf sei un coglione, se credi nel dio dei cristiani sei una brava persona... e in tutti e due i casi hai letto un libro scritto da uomini di cui non puoi verificare e mai potrai sapere l'esattezza.
Ma se seguire a Cristo non fa male a nessuno anzi fa del bene a te chettefrega?
E non venire con la storia del Dio dell'AT che uccide etc.etc. che é IT, io parlo dell'essere Cristiano veramente, se io vivo Cristianamente la mia vita e predico quanto è bello e giusto a te che male ti faccio?
la bibbia andrebbe letta in lingua originale, imparando l'ebraico e l'aramaico biblico, solo così si capiscono le varie "interpretazioni" che nei secoli sono state fatte per motivi politici, di comodo e religiosi.
si capisce così l'infondatezza di un testo rivisto e modificato nei secoli.
Fai confusione, interpretare differentemente un testo è un problema,ma questo non vuol dire che il testo sia stato modificato durante i secoli stravolgendo il messaggio, sono 2 cose differenti

nestle
11-07-2006, 21:20
Ma se seguire a Cristo non fa male a nessuno anzi fa del bene a te chettefrega?
E non venire con la storia del Dio dell'AT che uccide etc.etc. che é IT, io parlo dell'essere Cristiano veramente, se io vivo Cristianamente la mia vita e predico quanto è bello e giusto a te che male ti faccio?

Fai confusione, interpretare differentemente un testo è un problema,ma questo non vuol dire che il testo sia stato modificato durante i secoli stravolgendo il messaggio, sono 2 cose differenti

il testo biblico è stato sia modificato che interpretato, ovviamente in due fasi diverse... ma per capire le modifiche al testo non si può studiare sulle traduzioni in italiano fatte dalla CEI!!!!

nestle
11-07-2006, 21:29
cmq appena ho un po' di tempo apro un topic apposta sui problemi di interpretazione e modifiche alla bibbia e sulla sua attendibilità (ovviamente coadiuvato da chi la studia nella sua lingua originale).

marco1474
12-07-2006, 09:25
Io sono già nel mondo reale, ho due figli una di 3 anni e una di 3 mesi, felicemente sposato e credente.
Non vorrei mai che le mie due bimbe vivessero in un mondo senza Cristo, con la piena libertà di poter scegliere la strada che lo riterranno più giusta. Cercherò fino quando possibile di insegnargli quello che significa credere in Dio, ma non saranno obbligate certamente da me.


Pitta


Sai, viste le tue argomentazioni, ti facevo più ragazzoncello che riporta quello che la famiglia gli dice senza capirne realmente il significato. Il fatto che ci sia una tua famiglia dietro è ancora + preoccupante perche quando tua figlia, ormai grande e informata, ti chiederà qualcosa a riguardo, tu potrai solo deriderla e etichettarla come "DURAZZINA". Io, fossi in te, mi preparerei per quel momento perche noi ci facciamo una risata sopra, mentre tua figlia potrebbe esserne realmente delusa. ;)

D4rkAng3l
12-07-2006, 09:28
Perché non esiste un ateo talmente convinto che non esista niente di niente da poterlo chiamare ateo.

io sono convinto al 100% che dopo non esista nulla e mi stà benissimo così...la cosa può pure spaventare ma in finale la vedo come naturale e scontato quindi....

D4rkAng3l
12-07-2006, 09:33
Ma non vedi che segui una religione anche te?
Il credere che la Bibbia sia stata manipolata dagli uomini in mancanza di prove, ad esempio, fa parte di una certa fede, credi in questo ma nessuno sa se è vero o no, le stesse cose che voi dite che fa un credente, o no?

no chiamasi ragionamento logico-razionale...come dire che vedi il sole dritto sopra di te e dici: "è mezzogiorno"...non hai un orologio che te lo dice ma ragionandoci lo deduci....credere che un'entità abbia detto parole nella testa di qualche profeta, abbia inciso comandamenti su delle tavole (senza usare la logica deduttiva e capire che erano regole imposte da un popolo per sopravvivere nel deserto e garantire un equilibrio alla loro società) o ci parli costantemente a casa mia si chiama SCHIZZOFRENIA :D

LightIntoDarkness
12-07-2006, 09:48
<cut>...credere che un'entità abbia detto parole nella testa di qualche profeta, abbia inciso comandamenti su delle tavole (senza usare la logica deduttiva e capire che erano regole imposte da un popolo per sopravvivere nel deserto e garantire un equilibrio alla loro società) o ci parli costantemente a casa mia si chiama SCHIZZOFRENIA :DSegnalato.

Va bene che la tua idea dei cristiani è questa, ma dovresti mettere prima il laicissimo valore di rispetto delle persone; liquidare poi il messaggio cristiano e la ricchezza di un libro di grande valore storico (a prescindere dalla fede) in questa maniera certamente non aiuta la causa del rispetto dei diversi punti di vista, ma fomenta un conflitto basato sull'ignoranza, sulla diffidenza del "diverso".


PS: Consiglio la visione del film Contact, così per riflettere con un bel film ;)

marco1474
12-07-2006, 09:49
Secondo me si è perso il filo del discorso. Si stava parlando della chiesa che non c'entra nulla con il credere in dio.
Io credo in dio, ma non riconosco la chiesa (e i loro dipendenti) come tramite tra dio e me.
Se uno crede o meno è soggettivo, mentre è oggettivo e dimostrabile che la chiesa interferisce in modo considerevole nelle decisioni politico/sociali di uno stato confinante. Io mi "batto" contro questo.


PS: Ci siamo lamentati per anni dei testimoni di jeova che ci rompevano i coglioni la domenica mattina per portarci dalla loro parte e facciamo finta di non vedere quanto la chiesa interferisce nella nostra vita quotidiana? Possibile che una persona ricca possa permettersi di andare in inghilterra e abortire tranquillamente con una pillola seguita da personale medico preparato mentre una poveraccia deve ricorrere nel migliore dei casi ad interventi invasivi con ricoveri e convalescenze e nel peggiore rivolgersi a dei macellai? A sto punto preferivo dire no ai testimoni di jeova ma essere libero di poter scegliere piuttosto che ricevere imposizioni da parte di una nazione che sempre + perde la sua originale coerenza per venire incontro ai tempi che cambiano solo per mantenere un potere basato sulla minaccia.

marco1474
12-07-2006, 09:51
Segnalato.

Va bene che la tua idea dei cristiani è questa, ma dovresti mettere prima il laicissimo valore di rispetto delle persone; liquidare poi il messaggio cristiano e la ricchezza di un libro di grande valore storico (a prescindere dalla fede) in questa maniera certamente non aiuta la causa del rispetto dei diversi punti di vista, ma fomenta un conflitto basato sull'ignoranza, sulla diffidenza del "diverso".


PS: Consiglio la visione del film Contact, così per riflettere con un bel film ;)


Sono d'accordo. Ghettizzare quello che gli altri sono liberi di credere in nome di un ateismo strettamente personale ci mette sullo stesso piano della chiesa. Libertà dell'individuo prima di tutto.

marco1474
12-07-2006, 10:01
Da "L'avvocato del diavolo"

...riflettici un po': lui da all'uomo
gli istinti, ti concede questo
straordinario dono e poi che cosa fa?
fissa le regole in contraddizione una
stronzata universale:
GUARDA MA NON TOCCARE,
TOCCA MA NON GUSTARE,
GUSTA MA NON INGHIOTTIRE,
E mentre tu saltelli da un piede
all'altro lui cosa fa?
Se ne sta li a sbellicarsi dalle matte
risate...
...perché è un moralista, è un gran
sadico, è un padrone assenteista...
...e uno dovrebbe adorarlo?
NO MAI! -

Ovviamente detto dal diavolo, quindi di parte. (Solo x ridere e omaggiare un grande al pacino)

LightIntoDarkness
12-07-2006, 10:05
<cut>mentre è oggettivo e dimostrabile che la chiesa interferisce in modo considerevole nelle decisioni politico/sociali di uno stato confinante. Io mi "batto" contro questo.Se ti riferisci a metodi non rispettosi della democrazia, sono d'accordo.
Attenzione però a considerare la chiesa come uno "stato", che confina con quello italiano. Per i cristiani cattolici la Chiesa è un'istituzione divina, non dissolubile dalla propria fede... per un cristiano la morale cattolica (ovviamente sempre evitando le posizioni acritiche, e sempre confrontandosi con la propria coscienza, nella ricerca della verità attraverso la preghiera) va messa al primo posto nelle scelte etiche espresse anche nell'ambito politico.

<cut>Possibile che una persona ricca possa permettersi di andare in inghilterra e abortire tranquillamente con una pillola seguita da personale medico preparato mentre una poveraccia deve ricorrere nel migliore dei casi ad interventi invasivi con ricoveri e convalescenze e nel peggiore rivolgersi a dei macellai? A sto punto preferivo dire no ai testimoni di jeova ma essere libero di poter scegliere piuttosto che ricevere imposizioni da parte di una nazione che sempre + perde la sua originale coerenza per venire incontro ai tempi che cambiano solo per mantenere un potere basato sulla minaccia.Questo è una visione IMHO davvero distorta della situazione attuale.
Ogni volta che leggo considerazioni del genere mi chiedo come sia stato possibile che gli intenti e i valori che esprime la legge 194 siano stati così distorti ai giorni nostri.

La libertà di una democrazia non è questa. Una democrazia permette al proprio popolo di essere sovrano, di autodeterminarsi, di "condensare" nelle leggi che regolano la vita comune i valori che il popolo sente suoi.

Pensare che la libertà vera sia quella di una democrazia in cui non ci sono valori, non ci sono regole da rispettare, non c'è una vita comune da tutelare con le proprie leggi, a me pare davvero qualcosa che porta all'autodistruzione.

Cacchio, il prossimo limite da valicare qual'è?
Una cosa tipo:
"Possibile che una persona ricca possa permettersi di andare in <paese a caso> e suicidarsi tranquillamente con una pillola seguita da personale medico preparato mentre una poveraccia deve ricorrere nel migliore dei casi ad un bel tuffo dal balcone e nel peggiore ritrovarsi in una stanza di rianimazione, per poi effettuare un nuovo tentativo?".

???

LightIntoDarkness
12-07-2006, 10:07
Da "L'avvocato del diavolo"

...riflettici un po': lui da all'uomo
gli istinti, ti concede questo
straordinario dono e poi che cosa fa?
fissa le regole in contraddizione una
stronzata universale:
GUARDA MA NON TOCCARE,
TOCCA MA NON GUSTARE,
GUSTA MA NON INGHIOTTIRE,
E mentre tu saltelli da un piede
all'altro lui cosa fa?
Se ne sta li a sbellicarsi dalle matte
risate...
...perché è un moralista, è un gran
sadico, è un padrone assenteista...
...e uno dovrebbe adorarlo?
NO MAI! -

Ovviamente detto dal diavolo, quindi di parte. (Solo x ridere e omaggiare un grande al pacino)
:ave: :ave: :ave:
Bellissimo!

LightIntoDarkness
12-07-2006, 10:07
Sono d'accordo. Ghettizzare quello che gli altri sono liberi di credere in nome di un ateismo strettamente personale ci mette sullo stesso piano della chiesa. Libertà dell'individuo prima di tutto.E io ripeto, se la chiesa fosse davvero così, ne sarei fuori da un bel pezzo ;).

Kharonte85
12-07-2006, 10:11
PS: Consiglio la visione del film Contact, così per riflettere con un bel film ;)
Bellissimo...lo sai pero' che il libro da cui è stato tratto è stato scritto da un ateo? Carl Sagan... :D
Da "L'avvocato del diavolo"

...riflettici un po': lui da all'uomo
gli istinti, ti concede questo
straordinario dono e poi che cosa fa?
fissa le regole in contraddizione una
stronzata universale:
GUARDA MA NON TOCCARE,
TOCCA MA NON GUSTARE,
GUSTA MA NON INGHIOTTIRE,
E mentre tu saltelli da un piede
all'altro lui cosa fa?
Se ne sta li a sbellicarsi dalle matte
risate...
...perché è un moralista, è un gran
sadico, è un padrone assenteista...
...e uno dovrebbe adorarlo?
NO MAI! -

Ovviamente detto dal diavolo, quindi di parte. (Solo x ridere e omaggiare un grande al pacino)
:ave: è troppo bello quel film... :D

LightIntoDarkness
12-07-2006, 10:14
Bellissimo...lo sai pero' che il libro da cui è stato tratto è stato scritto da un ateo? Carl Sagan... :DSi ;)
E anche molti miei carissimi amici lo sono. ;)

marco1474
12-07-2006, 10:17
Se ti riferisci a metodi non rispettosi della democrazia, sono d'accordo.
Attenzione però a considerare la chiesa come uno "stato", che confina con quello italiano. Per i cristiani cattolici la Chiesa è un'istituzione divina, non dissolubile dalla propria fede... per un cristiano la morale cattolica (ovviamente sempre evitando le posizioni acritiche, e sempre confrontandosi con la propria coscienza, nella ricerca della verità attraverso la preghiera) va messa al primo posto nelle scelte etiche espresse anche nell'ambito politico.

Questo è una visione IMHO davvero distorta della situazione attuale.
Ogni volta che leggo considerazioni del genere mi chiedo come sia stato possibile che gli intenti e i valori che esprime la legge 194 siano stati così distorti ai giorni nostri.

La libertà di una democrazia non è questa. Una democrazia permette al proprio popolo di essere sovrano, di autodeterminarsi, di "condensare" nelle leggi che regolano la vita comune i valori che il popolo sente suoi.

Pensare che la libertà vera sia quella di una democrazia in cui non ci sono valori, non ci sono regole da rispettare, non c'è una vita comune da tutelare con le proprie leggi, a me pare davvero qualcosa che porta all'autodistruzione.

Cacchio, il prossimo limite da valicare qual'è?
Una cosa tipo:
"Possibile che una persona ricca possa permettersi di andare in <paese a caso> e suicidarsi tranquillamente con una pillola seguita da personale medico preparato mentre una poveraccia deve ricorrere nel migliore dei casi ad un bel tuffo dal balcone e nel peggiore ritrovarsi in una stanza di rianimazione, per poi effettuare un nuovo tentativo?".

???


Entrambi le tue argomentazioni sono giuste.........ma per un cristiano credente. Io che non lo sono non dovrei essere libero di seguire la mia strada?
Un cristiano vede il vaticano come un'istituzione divina? Libero di farlo. Io vorrei essere libero di credere nell'indipendenza morale di uno stato sovrano laico. Ma purtroppo non posso farlo. Ti sembra giusto?

La tua frase la vedo come un'estremizzazione di un concetto non applicabile alla realtà mentre il mio è un fatto oggettivo. Provo a mettertela in un altra maniera: "Se la medicina mi rende libero di poter abortire fino al terzo mese, vorrei farlo nel modo meno psicologicamente/fisicamente traumatico. Se hai i soldi puoi farlo, altrimenti no. E questo lasciando la liberta ad un cristiano di non abortire o di non usare cellule staminali in coerenza con la propria fede."

marco1474
12-07-2006, 10:25
E io ripeto, se la chiesa fosse davvero così, ne sarei fuori da un bel pezzo ;).


Purtroppo posso dimostrartelo.

Però qui entra un mio personalissimo pensiero. E' un pensiero che ho sviluppato nei confronti di mia nonna e poi ampliato a tutte le altre persone. Può essere noioso o banale ma se vuoi basta non leggerlo. :)

"Penso avrete capito che io e la chiesa non siamo molto compatibili. Mia nonna, al contrario di me, prega tutti i giorni, va a messa un giorno si e uno no, frequenta gente nelle parrocchie. Ora, al di la di tutto ciò che di sbagliato fa la chiesa nei miei confronti, a lei la fa restare viva.....le da speranza......la fa muovere (a 75 anni non è poco) per frequentare quei posti......le fa conoscere e frequentare gente. Io potrei metterla davanti a fatti oggettivi che farebbero vacillare tutto questo, ma in nome di cosa lo farei? Per rivalsa? Per principio? Per dovere di verità? Bene, tutte queste cose non valgono la felicità di mia nonna e quindi non posso che ringraziare la chiesa per questo.
Al contrario, se mi permetto di farlo con gente + giovane, è solo perche fortunatamente non hanno ancora istaurato questa dipendenza che può risultare destabilizzante in caso di abbandono."

LightIntoDarkness
12-07-2006, 10:44
Entrambi le tue argomentazioni sono giuste.........ma per un cristiano credente. Io che non lo sono non dovrei essere libero di seguire la mia strada?Ma ti riferisci a quali argomentazioni? A quelle sull'importanza dell'istituzione Chiesa per i cristiani? Se è così sei liberissimo ovviamente di non credere in essa ;)

Se invece ti riferivi a queste:La libertà di una democrazia non è questa. Una democrazia permette al proprio popolo di essere sovrano, di autodeterminarsi, di "condensare" nelle leggi che regolano la vita comune i valori che il popolo sente suoi.

Pensare che la libertà vera sia quella di una democrazia in cui non ci sono valori, non ci sono regole da rispettare, non c'è una vita comune da tutelare con le proprie leggi, a me pare davvero qualcosa che porta all'autodistruzione.IMHO sono alla base di uno stato democratico e laico.
Io vorrei essere libero di credere nell'indipendenza morale di uno stato sovrano laico. Ma purtroppo non posso farlo. Ti sembra giusto?Qui bisogna chiarire: l'indipendenza morale da chi? Dai valori del popolo dello stato stesso? Ma non è sovrano il popolo nella nostra democrazia? Non è la morale del popolo-attraverso gli strumenti democratici-che deve essere tradotta nelle leggi del nostro paese?
La tua frase la vedo come un'estremizzazione di un concetto non applicabile alla realtà mentre il mio è un fatto oggettivo. Perchè non applicabile alla realtà?
Seguendo la linea di pensiero del "non obbligarmi ad avere la tua visione", perchè non dovrei avere la "libertà" di suicidarmi? Perchè una persona che crede che il suicidio sia sbagliato non deve lasciare in pace chi non la pensa alla stessa maniera? La "libertà" hai dei limiti quindi? E chi li decide?
A me non sembra una prospettiva così lontana. Spero ovviamente di sbagliarmi, ma mi sembra che il rischio ci sia, e concreto.
Provo a mettertela in un altra maniera: "Se la medicina mi rende libero di poter abortire fino al terzo mese, vorrei farlo nel modo meno psicologicamente/fisicamente traumatico. Se hai i soldi puoi farlo, altrimenti no. E questo lasciando la liberta ad un cristiano di non abortire o di non usare cellule staminali in coerenza con la propria fede."Innanzitutto attenzione: non è la medicina che ti rende libero di abortire fino al terzo mese ;). Sul fatto che la pillola abortiva sia il metodo psicologicamente meno traumatico, ci sarebbe poi da discutere... Ma non andando OT, attenzion: la coerenza di un cristiano passa anche dal poter difendere una vita indifesa.
Un figlio non è una proprietà dei genitori, ma un soggetto di diritto. Questo per la legge italiana.
Lo scopo di un cristiano nella lotta contro l'aborto (e sottolineo ancora una volta che LA LEGGE 194 (http://www.dirittoefamiglia.it/docs/Giuridici/leggi/1978_194.htm) da una valutazione ben precisa dell'aborto, e di come lo stato deve agire per evitare con ogni mezzo di arrivare ad esso) è quello di tutelare una vita che viene, non quello di inculcare e imporre visioni ai genitori.

LightIntoDarkness
12-07-2006, 10:55
Purtroppo posso dimostrartelo. Se ti riferisci che nella Chiesa ci siano molte cose che non vanno, sono il primo ad essere d'accordo. Ma non dettagli, c'è davvero un lerciume da sistemare.
I sacerdoti e le persone che mi hanno cambiato la vita sono puntualmente ricoperte da letame da buona parte delle persone che si dichiarano cristiane.
Ma non per questo il messaggio cristiano perde di valore, anzi, queste difficoltà di danno una voglia di smovere con la tua vita questo blocco di schifo.

Però qui entra un mio personalissimo pensiero. E' un pensiero che ho sviluppato nei confronti di mia nonna e poi ampliato a tutte le altre persone. Può essere noioso o banale ma se vuoi basta non leggerlo. :)
<cut>Letto, e apprezzo il tuo modo di porti. Sappi che per me la tua nonna sta facendo qualcosa di davvero prezioso, per tutti noi e probabilmente per te in particolare. :)
Il Signore è vicino agli umili, ai piccoli, ai deboli, e si serve di loro per fare cose grandi. :)

Ewigen
12-07-2006, 11:31
CINA
12 Luglio 2006
Henan, sette anni di carcere per uno dei più importanti leader cristiani del Paese

Zhang Rongliang, un “patriarca” del movimento delle chiese domestiche cinesi, è stato condannato per aver “ottenuto un passaporto con la frode ed averlo usato per oltrepassare illegalmente i confini nazionali”. Seria preoccupazione per il suo stato di salute.

Zhongmu (AsiaNews) – Il pastore protestante Zhang Rongliang, uno dei più famosi leader del movimento delle chiese domestiche clandestine cinesi, è stato condannato a sette anni e mezzo di carcere per aver “ottenuto un passaporto con la frode ed averlo usato per oltrepassare illegalmente i confini nazionali”. Lo denuncia la China Aid Association, (Caa), un'organizzazione non governativa con base negli Stati Uniti che opera per la libertà religiosa in Cina.

Il verdetto di condanna è stato emesso il 4 luglio scorso dalla Corte popolare della contea di Zhongmu, ma né la moglie del pastore né altri familiari ne hanno ricevuto formale notifica. Zhang, 55 anni, è stato arrestato il primo dicembre del 2004 in un appartamento preso in affitto nel villaggio di Zhengzhou, provincia dell’Henan. Subito dopo l’arresto, la polizia ha confiscato dvd cristiani, materiali e fotografie definite “prove del rapporto del pastore con stranieri ed agenzie straniere”.

La moglie ed i suoi due figli sono “seriamente preoccupati” per la sua salute: il pastore soffre da sette anni di diabete, e le sue condizioni si sono così aggravate che persino durante la prima detenzione è stato portato in ospedale della città di Xinmi per un trattamento d’urgenza. Lì alcune fonti anonime dicono di averlo visto legato al letto e con un cappuccio in testa.

Zhang è il leader della chiesa di Fangcheng, nell’Henan, e del gruppo “Chiesa della Cina per Cristo” composto, secondo alcune stime, da dieci milioni di fedeli in tutto il Paese. E’ conosciuto dalla comunità internazionale protestante come un “patriarca” delle chiese domestiche cinesi.

Il pastore è co-autore del libro “Confessioni di fede e dichiarazioni delle chiese domestiche cinesi”, pubblicato nel 1999, ed è stato citato in innumerevoli articoli di riviste internazionali. Lo scorso anno, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che chiedeva il suo rilascio.

Dal suo battesimo clandestino, avvenuto nel 1969, ha già passato dodici anni in prigione, dove è stato anche sottoposto a torture, nel tentativo di fargli abiurare il cristianesimo, fra cui l’elettroshock.

Ewigen
12-07-2006, 11:34
NIGERIA
Violenza islamica paralizza un adolescente
[Compass Direct 12/07/06]


Da due anni Francis Yohanna Anche, anni 15, soffre in seguito ad una ferita al cervello ricevuta nel corso di un attacco sferrato da un gruppo di studenti musulmani contro cristiani in una scuola superiore nella città di Zaria. Mano e gamba destra sono ora paralizzate. Il colpo infertogli con un'accetta gli ha tagliato un centro nervoso.

Il 24 giugno di due anni fa, i suoi compagni di scuola di fede islamica avevano scritto una lettera nella quale ordinavano agli studenti cristiani d'interrompere le loro funzioni religiose nella cappella della scuola pena le conseguenze della loro ira. "I responsabili del nostro gruppo portarono la lettera al preside, Mallam Nuhu, ma non si fece per impedire che il piano fosse realizzato", ha dichiarato lo sventurato ragazzo all'agenzia per i diritti umani Compass. Poi venne il peggio. Convinti che i loro compagni musulmani
avrebbero sferrato l'attacco, all'una di notte del 24 giugno del 2004, i cristiani si trovarono tutti in cappella per pregare. All'improvviso gli studenti musulmani si mobilitarono per lanciare pietre contro i cristiani che si trovavano all'interno della cappella. "C'era il caos più totale", ricorda Francis. "Alcuni di noi saltarono fuori della cappella attraverso le finestre, altri raggiunsero la porta. Quando mi resi conto che avrei corso un grosso rischio se fossi rimasto nella cappella, corsi come un fulmine, ma non abbastanza, perché stanco com'ero, gli inseguitori mi raggiunsero. Ricordo solo di essere stato colpito alla testa".

Francis rimase in coma al policlinico universitario "Bello" di Kathmandu, dove fu sottoposto ad intervento chirurgico al cervello. Due anni dopo, oltre alla paralisi, Francis deve fare i conti con forti emicranie ed un grave lutto in famiglia. Il 22 giugno scorso è morto suo padre, un poliziotto in forza presso la polizia di stato. Non ha retto al peso della tragedia del figlio paralizzato.

http://foto.icn-news.com/1152688838.jpghttp://foto.icn-news.com/francis2.jpg

LightIntoDarkness
12-07-2006, 11:35
<cut>Dal suo battesimo clandestino, avvenuto nel 1969, ha già passato dodici anni in prigione, dove è stato anche sottoposto a torture, nel tentativo di fargli abiurare il cristianesimo, fra cui l’elettroshock.
:eek: :eek: :eek: :muro: :muro: :muro:

marco1474
12-07-2006, 11:57
1)Ma ti riferisci a quali argomentazioni? A quelle sull'importanza dell'istituzione Chiesa per i cristiani? Se è così sei liberissimo ovviamente di non credere in essa ;)

2)Qui bisogna chiarire: l'indipendenza morale da chi? Dai valori del popolo dello stato stesso? Ma non è sovrano il popolo nella nostra democrazia? Non è la morale del popolo-attraverso gli strumenti democratici-che deve essere tradotta nelle leggi del nostro paese?
3)Perchè non applicabile alla realtà?
Seguendo la linea di pensiero del "non obbligarmi ad avere la tua visione", perchè non dovrei avere la "libertà" di suicidarmi? Perchè una persona che crede che il suicidio sia sbagliato non deve lasciare in pace chi non la pensa alla stessa maniera? La "libertà" hai dei limiti quindi? E chi li decide?
A me non sembra una prospettiva così lontana. Spero ovviamente di sbagliarmi, ma mi sembra che il rischio ci sia, e concreto.
4)Innanzitutto attenzione: non è la medicina che ti rende libero di abortire fino al terzo mese ;). Sul fatto che la pillola abortiva sia il metodo psicologicamente meno traumatico, ci sarebbe poi da discutere... Ma non andando OT, attenzion: la coerenza di un cristiano passa anche dal poter difendere una vita indifesa.
5)Un figlio non è una proprietà dei genitori, ma un soggetto di diritto. Questo per la legge italiana.
Lo scopo di un cristiano nella lotta contro l'aborto (e sottolineo ancora una volta che LA LEGGE 194 (http://www.dirittoefamiglia.it/docs/Giuridici/leggi/1978_194.htm) da una valutazione ben precisa dell'aborto, e di come lo stato deve agire per evitare con ogni mezzo di arrivare ad esso) è quello di tutelare una vita che viene, non quello di inculcare e imporre visioni ai genitori.


1) Alla prima ;) Un cristiano può vedere il vaticano come vuole, ma uno stato laico deve essere libero di vederlo come uno stato confinante e quindi, una qualsiasi intromissione sulla vita sociale/politica andrebbe vista come un interferenza da parte di uno stato confinante. E non parlo di proclami etici ai propri fedeli ma di vere condizioni dettate alla politica italiana.

2) L'indipendenza dai valori che la chiesa impone allo stato italiano in cambio di voti: l'indipendenza della ricerca e dello sviluppo che lo stato italiano dovrebbe avere per essere all'altezza degli altri paesi europei, l'indipendenza e il rispetto delle leggi già in vigore conquistati dalle donne negli anni, l'indipendenza al miglioramento sanitario legato alle nuove tecnologie senza subire boicottaggi ai referendum o ricatti verso i politici, l'indipendenza verso la propria inclinazione sessuale senza sentirsi etichettati come "malati", ecc ecc. In poche parole: vada per l'indicazione dei valori cristiani, ma arrivare a giocare sporco per imporli....... :rolleyes:

3) Il suicidio lo vedo molto "estremo" come realtà per un semplice motivo: non ci sono altri paesi che hanno questa esperienza e non c'è una richiesta numerosa legata a questa esigenza. Diverso parlare di eutanasia che ritengo sensata, e può far nascere un confronto basato su ideologie (per i cristiani) e le reali esigenze di un malato (per gli altri) oltre ad esserci una reale esigenza numericamente importante per essere presa in considerazione. Comunque, anche quest'ultima, presa in esame rispetto alla richiesta della pillola abortiva , diventa numericamente inesistente, per questo ci si scontra sulla pillola abortiva e non sulla libertà di suicidio. Per questi motivi ritengo il tuo esempio non realistico al contrario del mio.

4) La legge ti permette di farlo, ma in base a compromessi scientifici/sociali. Le indicazioni scientifiche vengono dalla ricerca medica quindi la mia affermazione non è errata. Purtroppo a dire che traumaticamente la pillola abortiva è migliore di un intervento, non sono io a dirlo ma tutte le persone che hanno usufruito della stessa e tutte le persone che ruotano intorno a questo mondo.......oltre alla logica stessa: trovi + fastidioso fisicamente un controllo della prostata con un dito nel sedere o una bella ecografia? (scusa l'esempio ironico ma mi sembra veramente di dover argomentare cose elementari :) )

5) La chiesa IPOTIZZA che già un embrione possa definirsi "vita" e quinid va tutelato. La scienza no. Io dovrei essere libero di credere alla chiesa come dovrei essere libero di credere alla scienza, ma questa dovrebbe esere una cosa soggettiva e non voglio entrare in merito. La domanda che mi faccio è: ma la chiesa, davanti ad un rischio vitale di un essere definito in modo inequivocabile "vita" da tutto il mondo (un normale 45 enne malato), può tutelare + una IPOTESI (embrione) a discapito di una CERTEZZA (il nostro 45enne malato)?
L'aborto continua ad essere consentito per vari motivi (tra cui quello economico famigliare). Ripeto che un esterno, in queste situazioni, può solo far riflettere ma mai prendere decisioni per la parte interessata perche le motivazioni che portano a decidere di abortire non sono comprensibili in modo completo da chi sta intorno, figuriamoci da esterni. E così anche lo stato psicofisico della persona che dovrebe poter decidere quale è il metodo per lei meno traumatico. Se scientificamente e socialmente, nei paesi dove la pillola abortiva è consentita, questo miglioramento c'è stato, per quale motivo dovrei limitare una scelta del genere?
Lo stato si trova nella morza della chiesa per non migliorare una legge già esistente perche questa legge è contraria ai loro principi morali, e quinid noi ci ritroviamo l'applicazione della legge bloccata alle tecniche scientifiche di 40 anni fa. Assurda sta cosa. :muro:

marco1474
12-07-2006, 11:59
CUT


Ma perche ti limiti a cut e paste? Mi sono perso qualcosa? :stordita:

Luca Pitta
12-07-2006, 12:11
Sai, viste le tue argomentazioni, ti facevo più ragazzoncello che riporta quello che la famiglia gli dice senza capirne realmente il significato. Il fatto che ci sia una tua famiglia dietro è ancora + preoccupante perche quando tua figlia, ormai grande e informata, ti chiederà qualcosa a riguardo, tu potrai solo deriderla e etichettarla come "DURAZZINA". Io, fossi in te, mi preparerei per quel momento perche noi ci facciamo una risata sopra, mentre tua figlia potrebbe esserne realmente delusa. ;)


Etichetto voi anche per provocazione. Ma tolto quello io cerco di esprimere le mie idee e le mie convinzioni che fino a prova contraria sono rispettabili nello stesso modo come le vostre.
Per il futuro vedremo, magari ti risponderà lei sul forum per dirti le sue convinzioni.
Mi spiace davvero solo, che vedete o ritenete la religione cristiana solo una sorta di regolette da seguire, ma non è così. La fede è un cammino, certo che chi non ritene giusto per se stesso o per gli altri questo cammino, lo vede solo come regole da seguire.
Su questo punto per esempio, posso dirti che la chiesa dovrebbe fare di più per farsi davvero capire non solo che ci crede già, ma soprattuto a chi non crede ancora.


Pitta

marco1474
12-07-2006, 12:35
Etichetto voi anche per provocazione. Ma tolto quello io cerco di esprimere le mie idee e le mie convinzioni che fino a prova contraria sono rispettabili nello stesso modo come le vostre.
Per il futuro vedremo, magari ti risponderà lei sul forum per dirti le sue convinzioni.
Mi spiace davvero solo, che vedete o ritenete la religione cristiana solo una sorta di regolette da seguire, ma non è così. La fede è un cammino, certo che chi non ritene giusto per se stesso o per gli altri questo cammino, lo vede solo come regole da seguire.
Su questo punto per esempio, posso dirti che la chiesa dovrebbe fare di più per farsi davvero capire non solo che ci crede già, ma soprattuto a chi non crede ancora.


Pitta


Purtroppo, con la provocazione, eviti il confronto.....e sanza confronto si giunge solo ad una verità: la propria.
Io non mi faccio un pensiero sulla religione cristiana, al massimo mi pongo delle domande. Spesso, a queste domande pratiche, mi si risponde con cose astratte non applicabili alla relatà di tutti i giorni o con risposte che entrano in totale conflitto con quanto asserito poco prima.
Purtroppo, per poter continuare la sua storia, la religione si è dovuta adattare ai tempi cambiando. Io la vedo come una cosa positiva. Diventa negativa quando, per non si sa quale motivo, si rimane ancorati a cose che poi entrano in conflitto con quello appena cambiato.

Da cristiano, posso presentarti un fatto reale?
Un uomo fermamente cristiano si sposa. La moglie lo lascia. A quel punto lui è totalmente tagliato fuori dal suo mondo perche la chiesa non accetta i divorziati ai sacramenti. La sola cosa che può fare è pagare per ottenere l'annullamento alla sacra rota. E già qui ti fai qualche domanda...... La cosa assurda è che poi, in tutti i modi, cerca di tutelari i propri dipendenti (preti/vescopi/ecc) anche davanti a fatti comprovati di pedofilia. :mbe:

Luca Pitta
12-07-2006, 12:56
Purtroppo, con la provocazione, eviti il confronto.....e sanza confronto si giunge solo ad una verità: la propria.
Io non mi faccio un pensiero sulla religione cristiana, al massimo mi pongo delle domande. Spesso, a queste domande pratiche, mi si risponde con cose astratte non applicabili alla relatà di tutti i giorni o con risposte che entrano in totale conflitto con quanto asserito poco prima.
Purtroppo, per poter continuare la sua storia, la religione si è dovuta adattare ai tempi cambiando. Io la vedo come una cosa positiva. Diventa negativa quando, per non si sa quale motivo, si rimane ancorati a cose che poi entrano in conflitto con quello appena cambiato.

Da cristiano, posso presentarti un fatto reale?
Un uomo fermamente cristiano si sposa. La moglie lo lascia. A quel punto lui è totalmente tagliato fuori dal suo mondo perche la chiesa non accetta i divorziati ai sacramenti. La sola cosa che può fare è pagare per ottenere l'annullamento alla sacra rota. E già qui ti fai qualche domanda...... La cosa assurda è che poi, in tutti i modi, cerca di tutelari i propri dipendenti (preti/vescopi/ecc) anche davanti a fatti comprovati di pedofilia. :mbe:
Quello che so io, è che il matrimonio cristano è annullabile solo se non consumato.
Il caso del tuo amico bisognerebbe vederlo nello specifico e non credo qui.

Quello che per esempio ti contesterei subito è questo: il tuo amico è tagliato fuori perche divorziato e questa è una regola della chiesa. E' giusto che tu la critichi ma la la cosa importante che spesso si traliscia in queste discussioni che si portano aventi in questo forum come tra amici o colleghi di lavoro e che la chiesa è cosi com'è sia che qualcuno condivida o meno. La chiesa e la casa di Dio e non può modificarsi ad ogni moda del momento come se fosse un partito politico per prendere più voti. La chiesa esiste anche se ci fosse un solo cristiano la mondo che segue il cammino che la chiesa indica.
E come se tu pretendi che i mussulmani cambino certe regole del corano solo perche non condivisibili con la nostra cultura o solo perchè siamo nel terzo millennio e anacronistiche con la vita di oggi. Se provi solo a dirlo ti lapidano.
Quando un terrorista si fa esplodere non è stto costrtto da nessuno, ma semplicemnte ci crede punto e basta. vai aporre le stesse domande a qualsiasi persona che crede in una qualsiasi religione: non potra mai darti delle risposte con risultato matematico, in quanto la fede non e matematica. E' cosi in quanto tale.





Pitta

marco1474
12-07-2006, 13:11
Quello che so io, è che il matrimonio cristano è annullabile solo se non consumato.
Il caso del tuo amico bisognerebbe vederlo nello specifico e non credo qui.

Quello che per esempio ti contesterei subito è questo: il tuo amico è tagliato fuori perche divorziato e questa è una regola della chiesa. E' giusto che tu la critichi ma la la cosa importante che spesso si traliscia in queste discussioni che si portano aventi in questo forum come tra amici o colleghi di lavoro e che la chiesa è cosi com'è sia che qualcuno condivida o meno. La chiesa e la casa di Dio e non può modificarsi ad ogni moda del momento come se fosse un partito politico per prendere più voti. La chiesa esiste anche se ci fosse un solo cristiano la mondo che segue il cammino che la chiesa indica.
E come se tu pretendi che i mussulmani cambino certe regole del corano solo perche non condivisibili con la nostra cultura o solo perchè siamo nel terzo millennio e anacronistiche con la vita di oggi. Se provi solo a dirlo ti lapidano.
Quando un terrorista si fa esplodere non è stto costrtto da nessuno, ma semplicemnte ci crede punto e basta. vai aporre le stesse domande a qualsiasi persona che crede in una qualsiasi religione: non potra mai darti delle risposte con risultato matematico, in quanto la fede non e matematica. E' cosi in quanto tale.


Pitta


In realtà può essere annullato per svariati motivi. Il + usato è quello di non aver avuto figli (mettendosi d'accordo dicendo che uno dei 2 non voleva prole). Il secondo è l'essere stato obbligato magari perche lei era incinta.
La cosa bella e che tutti sanno che queste sono solo scuse palesi per potersi risposare in chiesa perche è bello (visivamente) ma, di fronte a 6000€ pensi che la chiesa dica di no? (questi sono fatti reali, non sono supposizioni o fantasie).

E io posso anche capirlo:le regole dicono questo e vanno rispettate. Se uno sbaglia, anche se non per mano sua, non viene perdonato (tranne nel caso sopra detto) e allontanato......mentre uno zozzo pedofilo viene reintegrato con tutti i sotterfugi per far tacere le acque (gironali ecc ecc). Secondo te questi sono atti di coerenza o di convenienza?

LightIntoDarkness
12-07-2006, 13:27
<cut>E non parlo di proclami etici ai propri fedeli ma di vere condizioni dettate alla politica italiana.Sono d'accordo. A leggere però la maggior parte di chi contesta la Chiesa in Italia, sembra che diano fastidio proprio le prese di posizione etiche.
<cut>In poche parole: vada per l'indicazione dei valori cristiani, ma arrivare a giocare sporco per imporli....... :rolleyes: Giocare sporco è sbagliato, ci mancherebbe. Io non sono a conoscenza di questi ricatti e giochi di potere della chiesa in politica, ma se ci sono sicuramente non li condivido.
3) Il suicidio lo vedo molto "estremo" come realtà per un semplice motivo: non ci sono altri paesi che hanno questa esperienza e non c'è una richiesta numerosa legata a questa esigenza. Diverso parlare di eutanasia che ritengo sensata, e può far nascere un confronto basato su ideologie (per i cristiani) e le reali esigenze di un malato (per gli altri) oltre ad esserci una reale esigenza numericamente importante per essere presa in considerazione. Comunque, anche quest'ultima, presa in esame rispetto alla richiesta della pillola abortiva , diventa numericamente inesistente, per questo ci si scontra sulla pillola abortiva e non sulla libertà di suicidio. Per questi motivi ritengo il tuo esempio non realistico al contrario del mio.Vero quello che dici, ma il ragionamento è a livello di principio.
Stiamo discutendo delle interferenze della morale della Chiesa nelle leggi della nostra società...
La "laicità dello stato" cosa deve essere?
Quando si parla di cose che la Chiesa non condivide si dice ai cristiani di essere coerenti con la propria fede ma lasciare liberi gli altri.
Bene.
A livello di coerenza allora anche l'esempio del suicidio calzerebbe.
E' una libertà, o no?
Seguendo le richieste di chi accusa ingerenza, allora perchè la Chiesa dovrebbe interferire dicendo che la vita è sacra e va tutelata?
Non dovrebbero forse i cristiani anche di fronte ad una proposta del genere dire "accettiamo la legge in nome della 'libertà', noi ci limiteremo nella nostre scelte a seguire la morale cristiana."?
<cut>(scusa l'esempio ironico ma mi sembra veramente di dover argomentare cose elementari :) )Ecco, stiamo davvero attenti. Una madre che abortisce non è uno scherzo. E' uno sconvolgimento psicofisico, una ferita che rimarrà sempre. Vedere uscire dal proprio corpo il feto, autonomamente, non è come farsi mettere un dito da qualche parte. Ma siamo troppo OT.
<cut>La domanda che mi faccio è: ma la chiesa, davanti ad un rischio vitale di un essere definito in modo inequivocabile "vita" da tutto il mondo (un normale 45 enne malato), può tutelare + una IPOTESI (embrione) a discapito di una CERTEZZA (il nostro 45enne malato)?
L'aborto continua ad essere consentito per vari motivi (tra cui quello economico famigliare). Ripeto che un esterno, in queste situazioni, può solo far riflettere ma mai prendere decisioni per la parte interessata perche le motivazioni che portano a decidere di abortire non sono comprensibili in modo completo da chi sta intorno, figuriamoci da esterni. E così anche lo stato psicofisico della persona che dovrebe poter decidere quale è il metodo per lei meno traumatico. Se scientificamente e socialmente, nei paesi dove la pillola abortiva è consentita, questo miglioramento c'è stato, per quale motivo dovrei limitare una scelta del genere?
Lo stato si trova nella morza della chiesa per non migliorare una legge già esistente perche questa legge è contraria ai loro principi morali, e quinid noi ci ritroviamo l'applicazione della legge bloccata alle tecniche scientifiche di 40 anni fa. Assurda sta cosa. :muro:Solo una cosa: è ora di rispettare la 194 nella sua interezza. In quella legge ci sono tutte le risposte.

<Straker>
12-07-2006, 13:42
Sono d'accordo. A leggere però la maggior parte di chi contesta la Chiesa in Italia, sembra che diano fastidio proprio le prese di posizione etiche.Il problema e' che le prese di posizione etiche espresse dalla chiesa in italia attecchiscono piu' che altrove. Lo esprimevo qui:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=13062433&postcount=943
Tanto e' vero che i pacs in italia non ci sono; l'omofobia impera; l'eutanasia e' vietata; metodi incruenti di interruzione volontaria della gravidanza sono negati (ora non piu' per fortuna)
Esistono forze politiche che si rifanno piu' o meno apertamente alle posizioni espresse dalla chiesa: e quelli che ti ho esposto prima sono i risultati.
E un ulteriore esempio di cio' si e' visto in occasione dell'ultimo referendum.

LightIntoDarkness
12-07-2006, 13:51
Il problema e' che le prese di posizione etiche espresse dalla chiesa in italia attecchiscono piu' che altrove. <cut>Non capisco: una persona non ha la libertà di culto? Se le prese di posizione della Chiesa "attecchiscono", non è una libertà del popolo che decide se "attecchire" o meno?
Tanto e' vero che i pacs in italia non ci sono; l'omofobia impera; l'eutanasia e' vietata; metodi incruenti di interruzione volontaria della gravidanza sono negati (ora non piu' per fortuna)
Esistono forze politiche che si rifanno piu' o meno apertamente alle posizioni espresse dalla chiesa: e quelli che ti ho esposto prima sono i risultati.I risultati che esponi sono quantomeno discutibili, ma in ogni caso, non è ammissibile che un partito condivida le prese di posizione della Chiesa? E' vietato? I partiti non sono rappresentanti del popolo?

<Straker>
12-07-2006, 13:55
Non capisco: una persona non ha la libertà di culto? Se le prese di posizione della Chiesa "attecchiscono", non è una libertà del popolo che decide se "attecchire" o meno?
I risultati che esponi sono quantomeno discutibili, ma in ogni caso, non è ammissibile che un partito condivida le prese di posizione della Chiesa? E' vietato? I partiti non sono rappresentanti del popolo?
Tutto legittimo cio' che dici, tutto vero: ed e' proprio per questo che discutiamo qui: nel tentativo di rendere maggiormente consapevoli le persone dei vincoli a cui sono sottoposte seguendo troppo pedissequamente i dettami della chiesa e i partiti politici che li esprimono nella vita civile ;)

Hakuna Matata
12-07-2006, 14:42
no chiamasi ragionamento logico-razionale...come dire che vedi il sole dritto sopra di te e dici: "è mezzogiorno"...non hai un orologio che te lo dice ma ragionandoci lo deduci....credere che un'entità abbia detto parole nella testa di qualche profeta, abbia inciso comandamenti su delle tavole (senza usare la logica deduttiva e capire che erano regole imposte da un popolo per sopravvivere nel deserto e garantire un equilibrio alla loro società) o ci parli costantemente a casa mia si chiama SCHIZZOFRENIA :D
Vedi il tuo ragionamento logico-razionale sbatte contro gli errori, non sono schizofrenico e questo te lo può dimostrare qualsiasi logico-razionale psichiatra.

Hakuna Matata
12-07-2006, 14:48
CINA
12 Luglio 2006
Henan, sette anni di carcere per uno dei più importanti leader cristiani del Paese

Zhang Rongliang, un “patriarca” del movimento delle chiese domestiche cinesi, è stato condannato per aver “ottenuto un passaporto con la frode ed averlo usato per oltrepassare illegalmente i confini nazionali”. Seria preoccupazione per il suo stato di salute.

Zhongmu (AsiaNews) – Il pastore protestante Zhang Rongliang, uno dei più famosi leader del movimento delle chiese domestiche clandestine cinesi, è stato condannato a sette anni e mezzo di carcere per aver “ottenuto un passaporto con la frode ed averlo usato per oltrepassare illegalmente i confini nazionali”. Lo denuncia la China Aid Association, (Caa), un'organizzazione non governativa con base negli Stati Uniti che opera per la libertà religiosa in Cina.
Se fosse vero il pastore ha torto, come Cristiani dobbiamo rispettare le leggi locali senza eccezioni , solo quando vanno contro le leggi di Dio allora siamo liberati dal rispettarle.

marco1474
12-07-2006, 15:57
Non capisco: una persona non ha la libertà di culto? Se le prese di posizione della Chiesa "attecchiscono", non è una libertà del popolo che decide se "attecchire" o meno?
I risultati che esponi sono quantomeno discutibili, ma in ogni caso, non è ammissibile che un partito condivida le prese di posizione della Chiesa? E' vietato? I partiti non sono rappresentanti del popolo?


Condivido e lo trovo giusto: la chiesa può indicare i valori che un buon cristiano deve avere, poi sta all'individuo riconoscersi cristiano o darsi da fare per diventarlo in base alla condivisione o meno di quei principi.

<Straker>
12-07-2006, 15:59
Condivido e lo trovo giusto: la chiesa può indicare i valori che un buon cristiano deve avere, poi sta all'individuo riconoscersi cristiano o darsi da fare per diventarlo in base alla condivisione o meno di quei principi.Si ma se la chiesa si dichiara contraria ai pacs, o se avversa la ricerca sulle cellule staminali, e la politica :rolleyes: segue queste "indicazioni" :rolleyes: a me non sta piu' bene.

marco1474
12-07-2006, 16:09
Si ma se la chiesa si dichiara contraria ai pacs, o se avversa la ricerca sulle cellule staminali, e la politica :rolleyes: segue queste "indicazioni" :rolleyes: a me non sta piu' bene.


Si ma i politici, per prendere certe decisioni, hanno bisogno degli elettori. Se gli elettori sono contro i pacs, al governo ci saranno partiti di maggioranza contro i pacs e i pacs non si faranno.......quelo che dice LightIntoDarkness è giusto.

Differente invece è quando la chiesa vende al miglior offerente i voti dei suoi dipendenti per ottenere agevolazioni o affossare leggi che vanno contro i suoi principi. Se non ci fossero stati i preti, i cardinali e gli altri dipendenti del vaticano in territorio italiano, pensi che la sinistra avrebbe vinto con così poco scarto? ;)
I preti non sono calcolati come persone ma come merce di scambio=voti (politicamente parlando) e questo da al vaticano potere contrattuale nei confronti del governo italiano. Le udienze con i maggiori schieramenti politici prima delle elezioni a cosa pensi che servano? ;)

<Straker>
12-07-2006, 16:21
Si ma i politici, per prendere certe decisioni, hanno bisogno degli elettori. Se gli elettori sono contro i pacs, al governo ci saranno partiti di maggioranza contro i pacs e i pacs non si faranno.......quelo che dice LightIntoDarkness è giusto.Compito della politica e' prendere decisioni a favore della collettivita', anche se queste decisioni possono apparire in contrasto con "cio' che vogliono gli elettori". L'importante e' spiegare e motivare le decisioni prese. E sui temi che ho evidenziato nel mio post, non ci sono altre spiegazioni se non quelle contrarie della chiesa.

marco1474
12-07-2006, 16:24
Compito della politica e' prendere decisioni a favore della collettivita', anche se queste decisioni possono apparire in contrasto con "cio' che vogliono gli elettori". L'importante e' spiegare e motivare le decisioni prese. E sui temi che ho evidenziato nel mio post, non ci sono altre spiegazioni se non quelle contrarie della chiesa.


La collettività sono gli elettori :stordita:

<Straker>
12-07-2006, 16:29
La collettività sono gli elettori :stordita:Si, ma non c'e' contraddizione in quello che ho scritto ;)

marco1474
12-07-2006, 16:36
Si, ma non c'e' contraddizione in quello che ho scritto ;)


E tu pensi che se un governo fa cose che gli elettori non vogliono, tra 5 anni ritorni a governare?

<Straker>
12-07-2006, 16:40
E tu pensi che se un governo fa cose che gli elettori non vogliono, tra 5 anni ritorni a governare?Gli elettori giudicano in base ai risultati nel breve termine, al di la' dello sconcerto iniziale che certe decisioni possono creare ;)

marco1474
12-07-2006, 16:46
Gli elettori giudicano in base ai risultati nel breve termine, al di la' dello sconcerto iniziale che certe decisioni possono creare ;)


Purtroppo, per quanto riguarda questi argomenti delicati, non penso che le cose stiano come dici tu.

L'unica cosa che spero è che ora veramente si facciano ste riforme impossibili per la destra: pacs - pillola abortiva - cellule staminali.

<Straker>
12-07-2006, 16:54
Purtroppo, per quanto riguarda questi argomenti delicati, non penso che le cose stiano come dici tu.

L'unica cosa che spero è che ora veramente si facciano ste riforme impossibili per la destra: pacs - pillola abortiva - cellule staminali.Vedremo se, facendo queste riforme (e tanto altro), fra 5 anni saranno rivotati ;)

marco1474
12-07-2006, 17:18
Vedremo se, facendo queste riforme (e tanto altro), fra 5 anni saranno rivotati ;)

certo che saranno rieletti perche sono riusciti ad ottenere la maggiornaza senza scendere a patti con il vaticano (con i radicali nel governo sarebbe stato veramente impossibile farlo). Senza contare quelli come me che hanno votato destra ma si trovano d'accordo con queste cose che la destra non potrà mai fare....se la sinistra riuscirà a farle, probabilmente cambierò voto.

Ewigen
12-07-2006, 19:01
CINA
12 Luglio 2006
La Commissione Affari esteri della UE condanna la Cina su diritti umani e religiosi

La relazione sui rapporti fra Pechino e UE chiede l’abolizione della pena di morte e del laogai, difende la libertà religiosa delle comunità sotterranee e consiglia Pechino di non fare più ordinazioni episcopali. Un emendamento chiede anche di non oscurare siti internet, fra cui AsiaNews.

Bruxelles (AsiaNews) – La Commissione Affari esteri del Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza una relazione sui rapporti fra UE e Cina in cui si chiede a Pechino maggior rispetto dei diritti umani, della libertà religiosa e della libertà di informazione. Fra l’altro si chiede alla Cina di porre fine alle “ordinazioni di stato dei vescovi” e di togliere la censura alla stampa e a siti internet, fra i quali si cita anche AsiaNews.it.

La relazione, nata per iniziativa dell’olandese Bastian Belder, è una serie di considerazioni e richieste a Pechino in campo economico, sociale e religioso per rendere più vero “il partenariato” fra UE e Cina che dura da 30 anni e che dovrebbe basarsi su “credibilità, stabilità, responsabilità”. In questi ultimi anni - dopo l’allargamento - la UE è divenuta il primo partner commerciale di Pechino, superando il Giappone; a sua volta, la Cina è divenuta il secondo partner commerciale dell’UE, seconda solo agli Stati Uniti.

La relazione analizza diversi settori di interesse della comunità europea: il commercio internazionale, i problemi dell’inquinamento e dell’ambiente; la (poca) libertà dei mercati cinesi; il mancato rispetto dei copyright mondiali da parte di Pechino; le tensioni internazionali con Taiwan e con la Corea del Nord.

Di grande importanza sono alcuni punti della relazione sui diritti umani, temi per i quali l’UE è famosa per averne spesso taciuto. In una serie di emendamenti accettati oggi, si domanda alla Cina di eliminare il sistema del laogai (della rieducazione attraverso il lavoro); si condanna la tortura e l’internamento negli ospedali psichiatrici verso i dissidenti e monaci tibetani; si chiede attenzione verso le rivolte sociali e si domanda l’abolizione della pena di morte.

Su pressione di alcuni deputati cattolici quali l’on. Antonio Tajani e Mario Mauro, la relazione ha anche accettato a maggioranza alcuni emendamenti legati più strettamente alla libertà religiosa: cancellare le differenze fra chiese “ufficiali” e “non ufficiali”; salvaguardare la “laicità” dello stato cinese, frenando l’intromissione del governo in questioni religiosi. A questo proposito – riferendosi alle ordinazioni episcopali illecite avvenute mesi fa, e criticate con forza dalla Santa Sede – si dice alla Cina che essa non ha alcun diritto a procedere alla nomine di gerarchie ecclesiastiche.

Sulla libertà di informazione, l’UE denuncia la crescente mancanza di libertà della stampa e i sistemi di censura di internet. A questo proposito, la UE ricorda in particolare il sito AsiaNews.it, definito “un’eccellente fonte di informazione” e chiede che esso non venga oscurato.

Ewigen
12-07-2006, 19:19
AZERBAIGIAN
Ondata iconoclasta in una terra segnata da guerre e massacri. I "Katchkar", cippi devozionali eretti in aperta campagna, sono stati abbattuti dal governo dell’Azerbaigian. Distrutte 3.000 lapidi

Croci armene, sos dal Caucaso

Un film clandestino ha portato il caso al Parlamento europeo. Il governo azero respinge le accuse

Di Giovanni Bensi

[Avvenire] Uno degli elementi più caratteristici dell'arte armena antica sono i "khatchkar", letteralmente "croci-pietre" ("khach", croce, "kar" pietra). Si tratta di stele sulle quali sono raffigurati a bassorilievo una croce, con o senza l'effigie di Cristo, fiancheggiata da scene bibliche oppure da preghiere o versetti evangelici in antico armeno: ricordiamo che l'Armenia è stato il primo stato a divenire ufficialmente cristiano, nel 301, 12 anni prima dell'editto di Costantino. I "khatchkar" venivano usati come lapidi tombali, ma più spesso anche come stele votive, come segni di devozione: se ne trovavano decine, soprattutto ai margini di strade e sentieri. Ma il Caucaso, di cui l'Armenia è parte, non è solo un crogiuolo di nazionalità, di lingue (oltre 30) e di religioni: cristianesimo ortodosso (Georgia, Ossezia), monofisita (Armenia), islam sunnita (Nord-Caucaso, con la Cecenia) e sciita (Azerbaigian), ma purtroppo è anche un concentrato di controversie, odii e rivalità storiche di cui gli armeni sono stati assai spesso vittime. In antico essi occupavano una regione più vasta di quella in cui sono concentrati oggi. Al di fuori dell'Armenia essi vivono, per esempio, nel Nagornyj Karabakh, enclave in territorio azerbaigiano, per il quale vi è stata una sanguinosa guerra (per ora congelata).
Ma in antico gli armeni abitavano anche nel Nakhicevan, una regione oggi appartenente all'Azerbaigian, ma separata da esso da territorio armeno. Sono rimaste però importanti tracce dell'antica presenza armena, in particolare le rovine della città di Julfà (o Jugà), distrutta nel 1605 dallo scià di Persia Abbas I che ne deportò gli abitanti, e poi risorta nelle vicinanze come "Nuova Julfà". La città era famosa per i suoi "khatchkar", risalenti al XV-XVI secolo, che ne punteggiavano la periferia e si estendevano lungo la riva del fiume Arasse che segna il confine fra il Nakhicevan (e quindi l'Azerbaigian) con l'Iran. Un vero e proprio museo all'aperto che perfino lo scià Abbas aveva rispettato. Ora però questo tesoro artistico è seriamente minacciato. Il Nakhicevan, assegnato all'Azerbaigian da Lenin (e Stalin, allora commissario alle nazionalità) nel 1922, è il feudo politico della famiglia Aliyev che governa l'Azerbaigian fin dai tempi sovietici con il padre Heyder, già capo del Pc e del Kgb locale, ed ora con il figlio Ilham che ne ha ereditato i modi dittatoriali.
Ilham Aliyev ha deciso di farla finita con l'imbarazzante presenza armena nel Nakhicevan, sia pure solo storica e pietrificata nei "khatchkar". Queste sacre pietre, si è deciso a Bakù, devono scomparire. E così alla fine del 2002 reparti dell'esercito azerbaigiano hanno incominciato a distruggere il vecchio cimitero armeno nella zona di Julfà, compresi i numerosi "khatchkar". Sull'area del cimitero è stato costruito un poligono di tiro. Dei circa 10-12.000 "khatchkar" che esistevano nel XVII secolo ne erano rimasti in piedi solo 3.000 che nel 2002 sono stati quasi totalmente abbattuti: se ne salvarono circa 200, per lo più più gravemente danneggiati. Ma non basta: tra il dicembre 2005 e il gennaio 2006 i militari azerbaigiani, circa 200 uomini, muniti di bulldozer, sono intervenuti di nuovo riducendo in frantumi e spianando le stele che in parte furono gettate nell'Arasse. Questo scempio è stato documentato da un film ripreso clandestinamente da attivisti per la difesa della cultura armena, appostati sulla riva opposta, quelle iraniana, dell'Arasse.
Questa azione ha fatto sì che lo scempio dei "khatchkar", a lungo ignorato dalla comunità internazionale, divenisse di dominio pubblico. Nei mesi scorsi il Parlamento europeo a Strasburgo, per interessamento, in particolare, di Mary-Ann Isler Begin, presidente della Commissione parlamentare per la cooperazione Ue-Armenia, ha adottato una risoluzione, redatta da Charles Tannock, membro britannico della "European Neighborhood Policy", nella quale viene condannata la distruzione dei monumenti armeni nel Nakhicevan. Anche Benit a Ferrero Waldner, commissario europeo per le relazioni estere, ha sottolineato l'importanza di coinvolgere il Sud-Caucaso (Transcaucasia) nella politica di "buon vicinato" europeo, contribuendo ad appianare i conflitti e a favorire il superamento delle tradizionali rivalità della regione. Un portavoce del ministero degli esteri azerbaigiano, Tair Tagizadeh, ha respinto le accuse affermando che il suo paese considera le stele di Julfà "monumenti archeologici", ma, curiosamente, sostiene che non si tratta di monumenti armeni, bensì relativi all'"Albania Caucasica", stato sorto nella regione alla fine del I millenio a. C. e confluito poi nella Persia sassanide.
I vandalismi azeri nel Nakhicevan dovrebbero indurre l'Europa a salvare la cultura armena, da sempre paladina dei valori cristiani nella regione.


LA TESTIMONIANZA

Bulldozer all'opera, cristianesimo in frantumi

I simboli della Passione segnavano il paesaggio abitato dagli armeni, come chiese all'aperto o luoghi di memoria. Un nuovo genocidio è in atto per cancellarli

Di Antonia Arslan

C'è qualcosa di lugubre e di osceno nelle fotografie della distruzione delle croci, come se guardando quelle immagini fossimo investiti direttamente - e concretamente - dal vento di follia che spira in tutta l'Europa, un vento che si abbatte furioso contro il cristianesimo e contro i suoi simboli, fino a certe prese di posizione ridicole, da gioco delle parti in una triste Commedia dell'Arte, che mai oserebbero essere rivolte verso i simboli o le prescrizioni di altre religioni, come per esempio l'uso musulmano di sgranare i rosari d'ambra o l'obbligo di togliersi le scarpe entrando in una moschea.
Mio nonno, il patriarca Yerwant, ne aveva uno, di questi, e lo usava spesso, sgranando i grani dagli opachi bagliori giallastri con movimenti attraverso i quali noi bambini sapevamo interpretare benissimo il suo umore, e spesso ce ne raccontava l'uso. Mai lo avrebbe usato impropriamente, o ce lo avrebbe dato in mano per giocarci. Lo trattava con lo stesso rispetto con cui maneggiava il bellissimo libro di preghiere in caratteri armeni che teneva sul comodino, proibitissimo alle nostre dita, o i tanti ricordi dei suoi malati che conservava invece in un suo cassettino segreto, alcuni francamente ingenui, simili a goffi ex-voto, ma che ci lasciava soltanto ammirare di lontano, perché - diceva - erano il simbolo del cuore dei donatori.
Il simbolo della croce di Cristo pervade e connota il paesaggio urbano dell'Europa intera, interpretato nei modi e nelle forme più diverse, dai più grandi artisti ai più umili scalpellini, e il panorama delle nostre città sarebbe irriconoscibile senza di esso, come quello delle grandi città del Medio Oriente se fossero private dei loro minareti.
Ma le croci armene, i "khatchkar", non stanno sulle cime dei campanili, non svettano alte e orgogliose: si allineano dovunque hanno abitato gli armeni, l'una appresso all'altra, come a farsi compagnia e coraggio, ai bordi dei campi e lungo le rive dei fiumi, o a centinaia nei luoghi del ricordo: queste spoglie pietre rettangolari, secolo dopo secolo piantate nella terra e scolpite con la croce, accompagnata spesso da iscrizioni o da sculture di fiori e frutta, sono il simbolo della vita che sorge dalla morte e della Resurrezione di Cristo.
Non sono pietre tombali, non sempre; sono ricordi carichi di storia, segni che identificano un paesaggio come abitato dagli armeni, coltivato da loro, disseminato dei simboli della loro antichissima fede. I campi di "khatchkar" sono luoghi di suggestione infinita, come chiese all'aperto, dove si rammemora e si innalzano preghiere come canti, non per una singola persona ma per l'intero popolo dei morti, di coloro che sono andati avanti sulla strada di Dio.
Gridano le migliaia di antichissime croci di pietra distrutte coi bulldozer nel Nakhicevan, e da ogni frammento si alza il lamento di una civiltà distrutta; e guardano atterriti gli armeni, dovunque la dura legge della diaspora li abbia disseminati, l'irriconoscibile spianata disseminata di irriconoscibili frantumi.
Al genocidio del sangue segue il genocidio della memoria.

marco1474
13-07-2006, 09:44
sabato, 13 maggio 2006
La guerra del papa per evitare la libertà altrui
E' chiaro che il caro Ratziger, forse il più grande inquisitore degli ultimi 300 anni (non dimentichiamo che il prefetto per la congregazione per la dottrina cattolica non è altro che l'inquisitore della Santa inquisizione, che nel '65 ha cambiato nome) continua la sua battaglia contro la libertà altrui.
Continuando ad imporre il celibato ai vescovi, che insistentemente chiedono, sì, di continuare ad essere servi della Santa madre Chiesa, ma che, nel contempo, sperano di essere uomini con la U maiuscola.
Continuando la battaglia contro la controcultura laica che sempre più si sta affermando. COntro quelle correnti dissidenti che poi portano anche al caso "codice da Vinci" (che meriterebbe, visto il vespaio al pari dell'Ultima tentazione di Cristo, un bell'articolone appositamente dedicato).
Continuando una battaglia asprissima contro i diversi, intesi come coloro che vivono una propria sessualità liberamente, oppure contro quelle coppie che non riconoscono il matrimonio come vincolo di un'unione, in cui l'unica cosa necessaria è il sentimento.
Continuando una battaglia senza precedenti contro il relativismo, nome sporco per indicare la "religione fai da te" che una percentuale impressionante di cattolici, probabilmente senza neanche rendersene conto,
Sa quasi di un inizio di profonda offensiva ideologica, che temo molto meno grazie alla vittoria del centro-sinistra alle elezioni (non voglio politicizzare il blog, ma è evidente quanto sia stato servile il governo Berlusconi nei confronti del clero).

Dove porterà tutto questo? ideologicamente a nulla. Sarà un inasprimento delle posizioni già pre-esistenti. Il rischio, grave, la Chiesa lo corre proprio contro i relativisti. Se il loro attaccamento alla fede cattolica è debole, questi saranno persi.
L'ortodossia ormai è un giochetto che non funziona più, in un mondo ormai completamente materialistico e, filosoficamente, spalmato sulle correnti russelliane (Che splendore, aggiungo!).
Già inviaso anche a molti cattolici, sempre e continuamente sovrastato dall'ombra del suo grande (...) predecessore, il caro Ratziger pare stia perdendo il bandolo della matassa, preannuncio di tempi sempre più cupi per la casata del Vaticano.
E non vedo, all'orizzonte, possibilità di salvezza. Il mondo ecclesiastico è completamente staccato dalla realtà delle cose. Dalla vita, dal mondo. Continua a predicare nel deserto contento solo perché sessantamila fedeli pellegrini e, spesso, anche solo semplici turisti di Roma, si affollano la domenica all'Angelus.
Questo è bere dalle pozzanghere e dar parvenza di una forza e di una leva ideologica che non c'è più. parole al vento, come quelle di pace, sempre inascoltate. parole al vento, come quelle sulla famiglia, depredata dai suoi impossibili valori iniziali che la intendevano come un istituto e che, finalmente, tendono a farla diventare la cosa più logica: persone legate da affetto, più che da un contratto in nome di un Dio su cui la gente, sempre più, non fa più affidamento, su cui non crede più o, quel che mi pare peggio, pur credendogli, non vi fa affidamento.

E' la fine che si avvicina, dimenati ancora un po, Ratziger, e la Chiesa farà la fine dell'incaprettato.

Tratto da M.E.R.D.A.

marco1474
13-07-2006, 09:46
No Condom No Party
I profilattici sono il male minore per contrastare il dilagare dell'AIDS.
Questa affermazione non desta scalpore nella gente da almeno 15 anni, ma sorprende che sia oggi, 21 aprile 2006, il Cardinale Carlo Maria Martini, non approdato a San Pietro per un soffio, a pronunciarla (precisando o comunque toccando perfino altri temi come adozioni, single, eutanasia e ricerca sulle cellule staminali). E' ben noto che la chiesa ha tempi piuttosto lunghi di apprensione (vedi la teoria eliocentrica che Galilei ha esposto nel XVII secolo e è stata ritrattata dalla chiesa nell'ottobre del 1992), ma stavolta il miglioramento è, nei modi e nei tempi decisamente notevole ed apprezzabile!
Stamani ho dunque cercato su giornali e telegiornali la notizia, e stranamente, poche eccezioni (qualche quotidiano) a parte, la notizia non c'era! Strano, visto che di solito (ad esempio nel tg1, che ho visto per intero) a qualsiasi esponente della chiesa vengono dedicate ore e ore per argomenti assolutamente inutili se non dannosi... Si è dunque rimessa in moto la "macchina silenziatrice ecclesiastica", quella che stroncò Milingo, portandolo a ritrattare tutto, rinnegare quanto accaduto, detto, fatto, visto e poi a farlo sparire? Martini ritratterà? Verrà dichiarato pazzo o malato? O verrà gentilmente allontanato dalla scena pubblica con qualche incarico di altissimo livello ai confini del mondo? Martini come Milingo? Speriamo di no, dopo tutto, No Martini No Party!

Tratto da M.E.R.D.A.


PS Che senso ha riportare testi senza commentarli? Continuiamo così? Posto qualcosa ogni tuo Cut & PASTE.....ovviamente restando IT ;)

marco1474
13-07-2006, 09:48
Scandalo a Pomezia, alle porte di Roma: indagati tre religiosiUna folla di fedeli scende in piazza: "E' un atto di giustizia"

Pedofilia, manette all'ex parroco
centinaia gli abusi denunciati
Coinvolti altri due sacerdoti. L'accusa da una ventina di ragazzi
Il Vaticano avvia il processo di secolarizzazione del prete arrestato


Padre Marco Agostini dopo l'arresto
ROMA - L'ex parroco di Pomezia arrestato per pedofilia e violenza sessuale; misure cautelari anche nei confronti di altri due religiosi accusati di favoreggiamento. Scoppia lo scandalo nella parrocchia San Benedetto di Pomezia, alle porte di Roma. Don Marco Agostini, 43 anni, da alcuni mesi trasferito ad Assisi per gestire un ostello della gioventù, è stato arrestato da agenti della squadra mobile di Roma. Gli altri due religiosi indagati sono don Ennio, attuale parroco di San Benedetto, e don Germano, anziano parroco della chiesa di San Michele.

L'indagine si riferisce a una serie di episodi di violenza avvenuti parecchi anni fa, a partire dal 1993, quando iniziò a operare nella parrocchia di Pomezia. Ma gli agenti hanno raccolto anche testimonianze di violenze avvenute prima di quell'anno, quando don Marco era ancora seminarista, ormai cadute in prescrizione. Nell'inchiesta si parla addirittura di centinaia di abusi, denunciati da un gruppo di persone, all'epoca ragazzini tra i 10 e i 16 anni, che hanno frequentato gli oratori diretti da don Marco: "L'abbiamo detto solo ora perché prima eravamo piccoli e avevamo paura e vergogna".

Tre di loro, oggi, si sono ritrovati davanti alla chiesa di San Benedetto; con la loro telecamera filmano ogni attimo, ogni movimento: "E' il giorno della nostra liberazione", dicono. "Non siamo solo noi ad aver denunciato questa situazione, dovremmo essere almeno 30 ragazzi fra Torvaianica, Pomezia e Roma", hanno specificato i giovani, che saranno ascoltati in questura. Secondo le vittime, le violenze avvenivano nell'oratorio, nelle sale della parrocchia e nella casa del sacerdote.

Nelle testimonianze don Marco è descritto come un uomo dalla personalità di grande fascino e di carisma, molto intelligente, capace di aggregare molte energie e persone intorno a sè. Le vittime hanno raccontato di non essere mai state costrette con la forza a subire violenze, ma di essere stati progressivamente persuasi e obbligati psicologicamente. Perfino quando alcuni ragazzi riuscirono a rompere il silenzio, il prete li convinse a ritrattare.

La notizia dell'arresto del sacerdote si è sparsa velocemente in città. Una folla si è radunata davanti alla chiesa: gli agenti vanno avanti e indietro tra la sacrestia e le volanti che sono posteggiate sul sagrato. Tra gli abitanti di Pomezia c'è tensione, rabbia e anche stupore: i tre sacerdoti sono molto conosciuti in paese e i parrocchiani sono sgomenti. Gli stessi cittadini avevano bollato come "calunnie" le prime voci sugli abusi di don Marco e sulle indagini in corso; in alcuni casi persino giovani vittime lo avevano pubblicamente difeso.

Nella sacrestia della chiesa, gli inquirenti hanno sequestrato il computer e numerosa documentazione cartacea che gli agenti hanno definito "utilissima per l'indagine". Nel pomeriggio don Marco e i due parroci sono stati ascoltati dagli investigatori in un lungo interrogatorio durato quattro ore.

Don Marco appartiene alla congregazione dei padri Oblati; per anni è stato parroco, oltre che a Pomezia, ad Ardea e Torvaianica; ha prestato la sua opera anche a Roma. Il pubblico ministero gli ha concesso gli arresti domiciliari; le autorità ecclesiastiche hanno già avviato un processo di secolarizzazione. Nei confronti degli altri due sacerdoti coinvolti nell'indagine, entrambi di Pomezia, il giudice ha ordinato il divieto di soggiorno a Roma e in provincia, compreso quindi anche la città dove hanno prestato il loro servizio fino a pochi giorni fa.

(5 aprile 2006)


Da REPUBBLICA

CS25
13-07-2006, 09:49
Il caso Milingo credo sia una di quelle macchie abilmente nascoste con certosina efficacia dalla Chiesa... chissa' se i suoi diritti umani sono stati rispettati :D

marco1474
13-07-2006, 09:49
lunedì, 27 marzo 2006
Più spazio alle donne..
Il Papa ha dichiarato che le donne hanno diritto ad avere più spazio e nuovi ruoli all'interno dela chiesa. La notizia di per se sembrerebbe importante, epocale, ma ovviamente c'è l'inghippo. Nonostante faccia ridere che dopo secoli di predominio maschile nell'egemonia clericale, soltanto oggi si abbia questa apertura, c'è chi applaude alla magnanimità del santo padre che si pronuncia su un argomento così importante. L'emancipazione femminile iniziata nel dopoguerra, con il voto elettorale e proseguita nei decenni a venire con le lotte femministe, arriva solo con 60 anni di ritardo nella chiesa, che come si sa, ha una lentezza cronica in tutte le sfere del progresso. Come detto precedentemente, questa apertura però, lasciamo molto l'amaro in bocca se si va a esaminarla breve, perchè il papa, mette subito le mani avanti, aggiungendo che non verrà concesso loro il sacerdozio. "E' un sacramento, non un potere di cui la chiesa può disporre a suo piacimento". Ah davvero? E l'uguaglianza fra l'uomo e la donna? e il suffragio universale? Boh, si vede che qualcosa non torna, ma l'importante è aprire nuovi spazi alle donne, che grazie a questa innovazione oggi potranno... potranno... potranno cosa? pulire meglio le chiese? arrivare mezzora dopo in canonica? Non è molto chiaro quali siano questi nuovi spazi che si apriranno per loro, e da questa incongreunza, nasce spontaneo il dubbio, che le donne di chiesa, siano molto ingrassate ultimamente.. Auguriamoci che questo grande passo avanti della chiesa porti i suoi frutti. Almeno quelli non fanno molto ingrassare.

Da M.E.R.D.A.

LightIntoDarkness
13-07-2006, 09:51
sabato, 13 maggio 2006
La guerra del papa per evitare la libertà altrui
E' chiaro che il caro Ratziger, forse il più grande inquisitore degli ultimi 300 anni<cut> Aveva davvero ragione Ewigen, con il quale mi scuso... continuerò a leggere solamente il suo 3d, come ho sempre fatto.

marco1474
13-07-2006, 09:52
Il caso Milingo credo sia una di quelle macchie abilmente nascoste con certosina efficacia dalla Chiesa... chissa' se i suoi diritti umani sono stati rispettati :D


Hai saputo di lui perche era molto.....teatrale. Sai quante cose non arrivano all'opinione pubblica perche affossate prima dalla chiesa e dalla sua giustizia?
Preti con passati di molestie sessuali che vengono solo spostati da una località all'altra.......cosa faresti se il prete dove tua figlia va a catechismo fosse stato spostato nel tuo paese per trascorsi da pedofilo? :muro:

fabio80
13-07-2006, 09:55
PS Che senso ha riportare testi senza commentarli? Continuiamo così? Posto qualcosa ogni tuo Cut & PASTE.....ovviamente restando IT ;)

mi sa che vincerà lui :D

CS25
13-07-2006, 10:02
Aveva davvero ragione Ewigen, con il quale mi scuso... continuerò a leggere solamente il suo 3d, come ho sempre fatto.

"Suo"? Certo che avete un concetto di forum veramente peculiare : strumento per pubblicizzare e/o portare alla ribalta solo notizie inerenti la propria fede / il proprio interesse di fronte ad un congruo numero di persone gratuitamente ?

Mi piacerebbe che allora un rappresentante per ogni credo aprisse un "suo" thread per darci il punto di vista.

Appello a Testimoni di Geova, Ortodossi, Protestanti, Mussulmani, Scintoisti ed a tutte le correnti religiose presenti in Italia : aprite un thread e postate le vostre notizie di rilievo.

LightIntoDarkness
13-07-2006, 10:07
"Suo"? Certo che avete un concetto di forum veramente peculiare : strumento per pubblicizzare e/o portare alla ribalta solo notizie inerenti la propria fede / il proprio interesse di fronte ad un congruo numero di persone gratuitamente ?<cut>Vediamo di non scaldarci e non fare i bambini.
Per "suo" intendo "aperto e principalmente gestito da lui", non "di sua proprietà".
Quando apro un 3d, mi riferisco ad esso con "il mio 3d su....".
Se vuoi farti un'idea di me in questi termini fa pure, i forum funzionano così.
Sappi che hai a disposizione tutti i miei reply per valutare il mio modo di pormi, le mie chiusure/aperture mentali e il mio rispetto.
Ciao.

fabio80
13-07-2006, 10:07
Ateismo e persecuzioni attuali :D

CS25
13-07-2006, 10:08
IL “CELIBATO” E LE “ABERRAZIONI SESSUALI” DEL CLERO CATTOLICO




fonte : www.fernandoliggio.org



Il “celibato” del clero cattolico ha la più remota origine ― fin dagli albori della “coscienza religiosa”, sempre più favorita dai detentori del potere ― come una condizione per evitare l’occasione di abbandonarsi al piacere insito nel rapporto coniugale che si credeva distogliesse dalla continua soggezione all’essere supremo il quale esigeva venerazione ed incuteva timore. Inoltre, nell’antico pensiero religioso era vivo il concetto che il piacere sessuale impedisse il piacere della contemplazione divina. Questo concetto era diffuso anche nel mondo pagano tanto che Demostene (384-322 a. C.) ammonisce che prima di recarsi in visita al Tempio è obbligatoria l’astinenza completa dai rapporti coniugali per alcuni giorni, in una incisione lapidaria del III sec. a. C. (sita nel Tempio di Pergamo) si legge che è obbligatorio un giorno di purificazione dopo un rapporto coniugale e due giorni dopo un rapporto extraconiugale, Tibullo (54-19 a. C.) raccomandava di non doversi avvicinare all’altare se durante la notte precedente si fosse goduto del piacere sessuale, Plutarco, (45-125 d. C.) avverte che si deve evitare nel modo più assoluto di recarsi al Tempio dopo um rapporto sessuale se non è trascorsa almeno una notte di sonno, ecc.


Ma la prima normativa che obbliga il clero cattolico ad astenersi dai rapporti sessuali (non dal contrarre matrimonio) si riscontra negli Atti del Concilio di Elvira (306 d. C.) nel cui Canone 33 si legge: «…chi non osserva questa proibizione è escluso dalle funzioni ecclesiastiche…». Tuttavia, negli Atti del Concilio di Costantinopoli (692 d. C.) si riscontra il decreto che i prelati possono continuare a mantenere il matrimonio contratto prima della loro ordinazione ma con l’obbligo di astenersi dai rapporti coniugali nei giorni in cui devono officiare il servizio sacerdotale. Mentre, la vera e propria “desessualizzazione celibataria” del clero cattolico si concretizza nel 1139 allorché il papa Innocenzo II (1130-1143) dichiara formalmente che l’ordinazione sacerdotale costituisce “impedimento dirimente al matrimonio”. Cioè, dal punto di vista giuridico l’ordinazione sacerdotale ed il matrimonio si escludono a vicenda, per cui il matrimonio diviene precluso ai sacerdoti cattolici. D’altra parte, le dannose conseguenze della politica sesso-repressiva, attuata dai gestori del cristianesimo fin dalle origine, sono mirabilmente evidenziate da Deschner (1962) come segue: «…Secondo Giustino [100-165 d. C.] […], è peccato qualsiasi soddisfacimento dell’istinto sessuale ed è illeggittimo il matrimonio legato alla soddisfazione di un istinto maligno [!!]. Nel III secolo il Padre della Chiesa Cipriano [210-258] raccomanda alle fanciulle cristiane una tranquilla esistenza senza figli, terrorizzandole, contemporaneamente, con l’evocazione dei dolori del parto. […]. A dire di Gerolamo [347-420] i coniugi vivono “a guisa di bestie” e, nel rapporto sessuale, gli uomini “in nulla si distinguono dai porci e dagli animali privi di ragione”! La Chiesa raccomandava di non aprire le labbra nell’abituale “bacio d’amore e di non ripetere il bacio, se scatena sensazioni di piacere”.


Non sarà inopportuno accennare anche ai matrimoni spirituali, cioè alla convivenza di “santi”, maschi e femmine, sotto uno stesso tetto o nello stesso letto, […] la strettissima convivenza con una donna, senza rapporti sessuali, considerata per lungo tempo segno della più alta forma di astinenza […]. Ma questi sponsali “spirituali” divennero progressivamente sospetti: Tertulliano [156-228 d. C.] racconta di gravidanze di vergini consacrate […]. Cipriano Vescovo [210-258 d. C.] esige che le vergini, qualora rifiutino di lasciare i loro preti, siano visitate da levatrici, benché sappia molto bene che si può peccare anche con organi non suscettibili di indagini: fu necessaria una battaglia secolare per sopprimere siffatti matrimoni “spirituali”. […]. La proibizione del matrimonio dei sacerdoti risale all’idea […] che il rapporto sessuale rendesse inadatti al servizio divino […]. Il celibato è affare esclusivamente cattolico. Nella Chiesa ortodossa d’Oriente il matrimonio dei sacerdoti è rimasto fino ai nostri giorni un fatto assolutamente ovvio. Nella Chiesa romana, a partire dal III secolo, Vescovi e Preti rimanevano scapoli dopo l’ordinazione, perché ciò avrebbe dovuto accrescerne il prestigio agli occhi del popolo, il quale cominciava a percepire il matrimonio come condizione peccaminosa. Ma, oltre a tale motivo, ebbe un suo ruolo importante anche quello economico, perché i parroci erano obbligati a consegnare tutte le entrate ai Vescovi, ai quali i sacerdoti scapoli erano quindi ben più graditi di quelli con mogli e figli. Nel IV secolo molti preti erano ricompensati con tanta parsimonia che potevano intraprendere le usuali pratiche religiose solo grazie al contributo dei fedeli. Ma fu solo a partire dal VI secolo che si iniziò a dichiarare nulli i matrimoni di chierici contratti dopo l’ordinazione. Il terzo concilio di Toledo (539 d. C.) prescrisse ai Vescovi di vendere le donne sospettate di usare commercio sessuale coi preti […]. Tuttavia, solo il decreto sul celibato di Gregorio VII del 1074 proibì ai preti sposati l’esercizio delle funzioni ecclesiastiche e definì “concubine” le loro mogli legittime: da allora vige nel mondo cattolico il celibato, quantunque, in diretto contrasto col Nuovo Testamento, che pretende dai Vescovi e dai Diaconi che siano mariti di una sola donna e guidino correttamente i propri figli. Il basso clero si oppose appassionatamente al Papa, chiamandolo pazzo, eretico, ignorante le Sacre Scritture e fautore di lussuria. Le conseguenze furono enormi: l’ipocrisia, definita da Richard Wagner, il tratto caratteristico assoluto e il vero e proprio stigma dei secoli cristiani, e il meretricio crebbero in misura quasi inimmaginabile. La libidine dei chierici era talmente generalizzata, che, secondo Isidoro [558-636 d. C.], non veniva più considerata un vizio, ma veniva tollerata. Per tutto il Medioevo un gran numero di ecclesiastici si trascinava dietro veri e propri sciami di concubine; le loro dimore e le abitazioni vicine, nelle quali si sistemavano siffatte femmine, brulicavano di marmocchi. In una missiva a Papa Zaccaria [741-752 d. C.], Bonifazio, l’Apostolo dei Tedeschi, tratteggia un quadro molto vivace della Chiesa franca dell’VIII secolo: da più di ottant’anni i Franchi non tenevano assemblee ecclesiastiche, […]; gli Arcivescovi erano nelle grinfie […] di preti adulteri; c’erano Diaconi che vivevano nella lussuria fin dalla giovinezza; “così sono pervenuti al Diaconato e ancora mantengono di notte nei loro letti quattro, cinque o più concubine, né si vergognano di leggere il Vangelo e di definirsi Diaconi. E in siffatte condizioni diventano sacerdoti, anzi persino Vescovi”. Tra questi ultimi Bonifazio trova anche personaggi che “scendono in campo armati, e con le proprie mani versano sangue umano di Pagani e Cristiani”. La lotta innaturale della Chiesa contro il matrimonio dei preti fece sì che il clero privato di un tal diritto si abbandonasse al concubinaggio; si verificarono persino casi di stupro dentro le chiese, e non mancarono congressi carnali con parenti stretti, se il Concilio di Metz del 753 si sentì in dovere di proclamare: “Qualora i preti intrattengano rapporti sessuali con monache [(1)], madri (!), sorelle, ecc., se occupano posizioni gerarchiche elevate saranno deposti, se appartenenti al basso clero, saranno fustigati”. Alla fine del secolo VIII il Vescovo Teodulfo di Orleans minacciava severe sanzioni contro coloro che coltivassero relazioni sessuali con animali (già la Bibbia è costretta a ribadire continuamente ai figli di Dio, anche di sesso femminile, l’intimazione contro i rapporti sessuali con le bestie, anche con la minaccia della punizione capitale; in tal caso dovevano essere uccise insieme alle persone anche le bestie “depravate”!. La Chiesa inglese previde forme di castigo per Vescovi e Preti, che usassero commercio sessuale con animali quadrupedi, con le madri e con le sorelle oppure con le monache per instrumentum. Ancora oggi, del resto, la regola 32ª del Regolamento Generale della Compagnia di Gesù, che impone di “non toccare altri nemmeno per gioco” al fine della conservazione della castità, viene estesa da eminenti Gesuiti italiani anche ai contatti con animali. Fino al secolo XVI inoltrato, molti membri del clero conducevano una vita dissoluta alla luce del sole: per esempio, durante la Guerra dei contadini, i cittadini di Würzburg si rifiutarono di scendere in campo, perché ritenevano che le donne rimaste a casa non fossero al sicuro dalle grinfie dei preti. In una lettera pastorale del 1517 il Vescovo Hugo di Costanza lamentò il gioco d’azzardo, l’ubriachezza e la sregolatezza sessuale di tutti parroci della Diocesi. A Zurigo alcuni preti si picchiarono nella pubblica piazza per contendersi una bella puttana. I cittadini di Regensburg, che nel 1513 avevano catturato il Canonico Zenger perché nottetempo e con grandi clamori tentava di penetrare in un bordello, e gli abitanti di Augsburg, che spedirono in catene al Vescovo il prete Frischhans perché aveva stuprato un bambino, subirono l’interdetto […]. In molti conventi fioriva la fornicazione: verso la fine del Medioevo il monastero di Lipsia veniva definito una delle meraviglie del mondo, perché conteneva tanti bambini […]; il convento svevo di Gnadenzell si chiamava “La casa aperta”, perché le suore lo avevano trasformato in un pubblico bordello. Alla fine del XV secolo erano rinomati come veri e propri bordelli anche i conventi di suore di Interlaken, Frauenbrun, Brun, Gottstadt presso Berna, Ulm e Mülhausen. Il Consiglio Comunale di Lausanne prescrisse pubblicamente alle suore di non fare concorrenza sleale ai bordelli, e quello di Zurigo emanò una severa ordinanza “contro l’immondo andirivieni nel convento delle suore”. La lotta dei Concili contro questo comportamento era destinata a rimanere lettera morta, tanto più se si tiene presente che spesso vi contribuivano massicciamente le più alte gerarchie ecclesiastiche, e non solo nel periodo della pornocrazia, cioè del regime fornicatorio dei Papi. Nel secolo X il Papa Sergio III [904-911] mise al mondo con Marozia, moglie del Margravio [della Tuscia] Alberico, un bambino, che salì poi al soglio di Pietro col nome di Giovanni XI (931-936) [a soli 12 anni (2)]. Giovanni XII (955- 963) [nipote di Marozia] che divenne Papa a 18 anni e nominò Vescovo un bambino di 10 anni (Giovanni X [914-928] [(3)] aveva fatto di meglio, nominando Arcivescovo di Remis un fanciullino di 5 anni), visse incestuosamente con le sorelle e, colto in flagrante a letto con un’adultera, fu ammazzato dal marito di questa. Durante la permanenza a Lione nel secolo XIII i Papi, come attestano i teologi, trasformarono la città in un bordello. I Vescovi tenevano come concubine badesse e suore. Il Papa Giovanni XXIII (1410-1415), poi cancellato dagli elenchi papali perché Antipapa di Gregorio XII [1406-1415] (e di Benedetto XIII [1394-1423]), ebbe una relazione con la moglie del fratello, e sembra che a Bologna […] abbia reso felici duecento fra vedove e verginelle. Innocenzo VIII (1484-1492), che si portò dietro in Vaticano due figli, criticò aspramente l’ordinanza di un Vicario apostolico, che prevedeva l’allontanamento delle concubine dei preti. Alessandro VI (1492-1503), giunto in Vaticano con quattro figli, diede il cappello cardinalizio al diciottenne figlio Cesare, ebbe una relazione con la figlia Lucrezia (che a sua volta se la intendeva coi fratelli) e fece dipingere una delle sue amanti, la bella Giulia Farnese, come Madonna, e se stesso ai suoi piedi in pompa papale. Dopo il concilio di Trento (metà del secolo XVI) almeno in apparenza tali fenomeni diminuirono, ma ancora nel 1883 il Teologo cattolico Curci poteva scrivere: “[…] oggi le cose non vanno meglio che nel secolo XVI prima dell’introduzione delle riforme tridentine, quando le concubine dei Prelati, accompagnate da servi in livrea dei loro protettori, scarrozzavano per le vie di Roma. Tempi passati davvero ignominosi! Ma essi non fanno altro che mostrarci quanto incerto sia sempre stato l’atteggiamento del Vaticano riguardo a tali problemi: durante gli ultimi anni del pontificato di Pio IX in una provincia meridionale c’era una piccola Diocesi, nella quale per alcuni anni non ci fu prete, né il Vescovo faceva eccezione, che non mantenesse pubblicamente la sua donna”. Questa notizia riguardava l’Italia, ma anche nella Spagna del secolo XIX la Chiesa ritiene di dover conservare intatta la severità dell’Inquisizione, onde impedire “che il confessionale venisse trasformato in un bordello”. Sempre nel secolo scorso, si diceva che l’amoralità del clero cattolico sudamericano superasse quella di tutte le altre categorie sociali, comportandosi “come se solo ad esso competesse l’esercizio della lussuria e dovesse illuminare col proprio esempio i laici non meno corrotti”. Nel 1889 un Teologo cattolico ammette a proposito dei preti cattolici quanto segue: “sono pochi quelli che non sono pubblici concubini […]. Un colono assolutamente degno di fede scrisse all’autore d’essere costretto a superare molte esitazioni prima di mandare a confessarsi una ragazzina di dodici anni”. Anche dei Cardinali romani si diceva che si facessero prestare le donne dai loro mariti […]. Eppure queste sono le conseguenze più innocue dell’obbligo del celibato del clero cattolico: i Teologi cattolici Johann Anton e Augustin Theiner raccolsero […] un materiale probatorio schiacciante sulla seduzione di bambini, pratiche sadiche, aborti, delitti compiuti da preti e monaci per gelosia e lussuria. Particolarmente raccapricciante appare il caso di quel parroco bavarese, che battezzò i suoi due figli prima che la cuoca li assassinasse, D’altro canto, i religiosi che prendevano seriamente il dovere dell’astinenza conducevano una battaglia logorante, si mortificavano giorno e notte in un modo assurdo o addirittura si castravano. Ma fino a tempi assai recenti ci fu un’aperta opposizione del clero cattolico alla costrizione celibataria dei Papi, come testimoniano, ma non sono i soli, i sopra citati fratelli Theiner nell’opera in tre volumi «L’introduzione dell’obbligo al celibato per i preti cristiani e le sue conseguenze». La Chiesa cattolica fece tutto il possibile per acquistare e distruggere il libro, Johann Anton Theiner fu privato della sua cattedra universitaria, fu assegnato a una parrocchia e morì, alla fine, in estrema povertà come segretario della Biblioteca Universitaria di Breslau: lo stipendio bastava appena a non morire di fame. Il fratello minore Agostino si riconciliò con la Chiesa e diventò Prefetto dell’Archivio Vaticano, ma durante il Concilio Vaticano, sospettato di fornire ai Prelati dell’opposizione indicazioni e fonti bibliografiche, fu licenziato; la porta che conduceva dalla sua abitazione all’Archivio venne murata […]. Quanto il celibato sia una condizione contro natura, oltre che contro il Nuovo Testamento, si evince dalla produzione letteraria di molti maestri di Teologia morale. Un prelato romano così si esprime sulla Teologia morale del secolo XVII: “Quanta sporcizia contengono i trattati di Teologia morale, quante sconcezze diffondono! Dov’è possibile trovare tanti luridi cenci, quanti si ritrovano nelle loro pagine! Al confronto, qualsiasi bordello della Suburra potrebbe definirsi pudico. Io stesso, che pure ho condotto una giovinezza scapestrata, disonorandola con ogni sorta di azioni lussuriose, confesso di essere arrossito non poco alla lettura del Gesuita Sánchez, dal quale ho appreso più turpitudini di quante me ne avrebbe potuto insegnare la più svergonata delle puttane […]”. Il Gesuita Sánchez viene ancora oggi citato come un’autorità nel campo della Teologia morale. […]. Già nelle prime righe del capitolo dedicato al sesto comandamento si legge “che piccoli fanciulletti iniziano a masturbarsi fra le braccia della madre”, dopo di che la masturbazione viene definita un tactus impudicus teso direttamente a scatenare la polluzione. La sezione dedicata alla percezione sessuale si occupa ancora della masturbazione con i capelli tagliati ad una donna [nota attività dei feticisti “tagliatori di trecce”]. Molti luoghi sono davvero ridicoli, come, ad esempio gli exursus sulla polluzione: quella che si verifica durante il sonno non è peccaminosa, a patto che non sia stata favorita da fantasie sessuali. Ma cosa fare, se ci si sveglia e si è lì per emettere il seme o se la cosa è già iniziata? Il nostro esperto cattolico risponde: “In tal caso si è tenuti a evitare la emissio seminis” [!!]. Il revisore dell’edizione più recente entra a questo punto in contrasto con l’autore della precedente: quest’ultimo ritiene un dovere morale impedire l’evento imminente [!!], soprattutto mediante energici esercizi della volontà legati, ad esempio, a una “elevatio cordis ad deum” (!). Inoltre ritiene “cosa ragionevole cercare nel letto un cantuccio più freddo, oppure saltare fuori” [!!]. Il revisore, al contrario, consiglia l’impedimento della polluzione solo se è presente “un alto rischio di consentimento al piacere” [!!], diversamente non scorge nulla di male (come si affretta ad aggiungere con formula addirittura classica) “nel sentire il corso spontaneo di un evento puramente fisiologico e nel dominio di qualsivoglia pericolo di consentimento della volontà, rivolgendosi a Dio con atti di devozione religiosa” [!!]. Per il resto anche questo espertissimo pastore di anime raccomanda di attenuare l’eccitamento connesso cercando un angolino più freddo del letto, ecc. Tuttavia, conclude rassegnando “Però, in ultima istanza, è tutto inutile” [!!]. Accenniamo adesso brevemente alla Theologia moralis in lingua latina (come è proprio delle opere cattoliche sull’argomento) dei Teologi pontifici Aertnys e Damen , pubblicata in due volumi a Roma nel 1944. Basta menzionare solo pochi problemi di cui si occupano costoro, si chiedono: “se sia lecito ad una donna pregare un uomo dedito all’onanismo affinché abbia luogo il coito”; “se la donna possa assolvere ai doveri coniugali qualora il marito eserciti l’onanismo tramite strumenti preservativi [quindi, l’uso del preservativo è considerato masturbazione!]”; “se il marito debba prestare il dovere coniugale, qualora gli sia noto che essa ha occluso artificialmente con un pessario la propria vagina in prossimità dell’orifizio uterino”; “se sia lecito emettere il seme all’ingresso della vagina”; “se i coniugi commettano peccato mortale qualora durante il rapporto trattengono il seme volontariamente, perché non si sono ancora molto eccitati” [!!]; “se la moglie commetta peccato mortale, quando, mentre il marito emette il seme, lei trattiene il proprio” [ipotizzare una tale evenienza dimostra una grande ignoranza sulla fisiologia femminile!!!] […]; “si ha un coito contro natura se si adopera un organo inadeguato o si fa uso contro natura dell’organo deputato al rapporto, onde evitare la fecondazione. Nel primo caso si ha sodomia impropria, nel secondo si tratta di onanismo. La sodomia impropria è il coito compiuto nell’organo posteriore della donna, a prescindere dal fatto che l’uomo emetta il seme fuori o dentro” [!!] […]; “l’introduzione del membro virile nella bocca della donna, nella misura in cui avviene rapidamente e senza pericolo di emissione del seme, a seconda dei casi non viene considerato un peccato mortale, poiché la bocca non costituisce organo adeguato al rapporto sodomitico e l’atto in questione, quindi, rappresenta un [semplice] tactus impudicus” […]. [Tuttavia], Sant’Alfonso dei Liguori, in accordo col giudizio generale, ritiene “un peccato mortale l’introduzione del membro virile nella bocca della donna soprattutto perché quasi sempre sussiste il rischio della eiaculazione” [!!]. L’ex professore dell’Università Gregoriana Alighiero Tondi riferisce che i cervelli dei cattolici, soprattutto dei preti, vengono torturati con una specie particolare di mania sessuale, di natura chiaramente psicoanalitica. I Teologi si intrattengono assai spesso e con evidente soddisfazione sulle cose più ripugnanti: “Tutti i professori di morale della Pontificia Università Gregoriana, fatta una o due eccezioni, ne parlano incessantemente e si occupano della soluzione morale dei casi più strampalati e più rari, purché rigurgitano di accadimenti piccanti. Davanti ad un simile atteggiamento mentale e alla struttura della dottrina cattolica ci si può facilmente immaginare il carattere delle lezioni di Teologia morale. L’aula traboccava. Un pigia pigia di preti, di seminaristi imberbi che bisbigliavano estasiati, con gote roventi e le orecchie aguzze. Lo spettacolo mi dava la nausea. Taluni insegnanti tengono nelle loro camere raffigurazioni anatomiche e modelli di gesso per illustrare privatamente ai discepoli, che facciano richiesta di spiegazioni ulteriori, la struttura degli organi genitali e l’atto sessuale”. Sono queste alcune delle conseguenze che i Cattolici traggono dell’insegnamento di Gesù…» (cfr. Deschner K.: «Abermals krähte der Hahn. Eine kritiske Kirchengeschichte», Hamburg,1962).

Ma, fra le riprovevoli conseguenze derivate da un’errata interpretazione dell’insegnamento di Yeschuah Bar-Yosef“Cristo”] Figlio di Giuseppe) si deve ricordare il periodico riaffiorimento di ondate di autocastrazione collettiva ― e di altre forme di autolesionismo più o meno permanenti ― quali quelle descritte da Deschner (1989) come segue: «…In età moderna rifiorì persino la castrazione, anche se solo nel Cristianesimo orientale, presso la setta russa degli Skopzi [Eunuchi]. […]. Il loro fondatore Selivanow, morto nel 1832, si sottopose al “battesimo del fuoco”: la sradicazione del proprio membro per mezzo di un ferro rovente. Con la sua dottrina, secondo la quale l’atto sessuale sarebbe stato il peccato originale e che solo con la morte del fallo l’umanità sarebbe stata redenta e sarebbero state aperte le porte del paradiso ai giusti, egli riuscì a persuadere miglia di persone non meno religiosamente esaltate. Furono create fondamentalmente due classi, due gradi di “purezza”: quello del piccolo sigillo […], che esigeva soltanto la privazione dei testicoli, e quello del grande sigillo […], per il quale anche il membro doveva cadere vittima della fede. […]. Secondo una statistica condotta nel 1866 riguardante 5444 Skopzi, 588 erano totalmente castrati, 833 senza testicoli e 62 mutilati […] con l’accorciamento del membro intorno al glande, 863 si erano autocastrati, fra cui 160 donne […]. Anche presso le donne c’erano due gradi d’iniziazione, una prima ed una seconda “purezza”: col ferro o col fuoco venivano estirpati uno o due capezzoli, uno o entrambi i seni; oppure venivano deturpati gli organi sessuali, mozzando le piccole labbra o la clitoride […]. Per moltiplicare la setta, gli Skopzi si facevano evirare solo dopo avere generato dei figli, oppure consentivano alle loro mogli di accoppiarsi con altri uomini, e la prole veniva poi, ovviamente, a sua volta castrata. […]. I disertori, perseguitati implacabilmente, ed anche tutti quelli che per curiosità frequentavano la loro conventicola venivano legati a una croce e quindi violentemente castrati. […]. Una Skopiza che ― in modo piuttosto inaspettato ― fosse diventata gravida doveva recitare il ruolo della santa vergine, il figlio era considerato figlio di Dio e doveva affrontare una morte con martirio. Otto giorni dopo la nascita, al bimbo veniva trapassato il cuore, il suo sangue bevuto come una comunione e il corpo così dissanguato veniva ridotto im piccoli pani coi quali a Pasqua si prendeva l’eucarestia. […]. La vergine, che viene chiamata bogorodiza (“madre di Dio”) è salutata con queste parole: “Sii benedetta fra le donne, tu partorirai un redentore!” Poi viene spogliata, posta sopra un altare e sul suo corpo nudo è celebrata una cerimonia immonda; quei fanatici si stringono intorno per baciarla dappertutto; si predica che lo Spirito Santo possa far fare alla giovane vergine un piccolo Cristo, affinché ai devoti fra un anno sia concesso di comunicarsi con questo santo corpo. Una volta venuto al mondo, il piccolo cristo viene scannato per poterlo mangiare come eucarestia; non di rado viene uccisa anche la stessa bogorodiza. […]. In Occidente l’evirazione venne “coltivata” anche per ragioni artistiche, onde evitare l’ingrossamento della voce nei cantori dei principi e delle cappelle papaline: costume soprattutto italiano ampiamente ancora in voga nel XVIII secolo. […] si castravano gli adolescenti a maggior gloria di Dio, era la terra del Papa a rifornire di eunuchi l’Europa intera; centro principale di questa industria del “bel canto” era Norcia, nello stato pontificio. […]. Nella Cappella Sistina poi ― eretta da Sisto IV, un “galletto” straordinario e anche costruttore di bordelli ― per secoli hanno cantato con giubilo i castrati: fino al 1920! Non meno di trentadue “Santi Padri” (a cominciare da Sisto V, un ex monaco ed inquisitore, che da papa comminava la pena di morte per ruffianeria, aborto e adulterio), permisero senza scrupoli tale mutilazione […] espressione dell’odio contro le donne, il cui canto era vietato nei cori ecclesiastici…». Mentre, le riprovevoli conseguenze riguardanti le donne, derivate da un’errata interpretazione dell’insegnamento di Yeschuah Bar-Yosef (Gesù [il “Cristo”] Figlio di Giuseppe), fra quelle riportate da Deschner (1989), consistenti in numerose abominevoli perversioni, si riportano le seguenti: «…quando una suora moriva, le restanti dovevano straziarsi per settimane intere punendosi due volte al giorno, se in Quaresima tre o quattro volte, molte si picchiavano nottetempo. Per molte di loro ciò costituiva un divertimento, se è vero che molteplici pratiche masochistiche si fondano sul mutamento subitaneo del dolore in piacere sessuale, della nausea in felicità: la misofilia [piacere per la sporcizia] divenne una forma specifica dell’ascesi cristiana, una sorta di rituale purificatore; in seguito all’umiliazione inaspettata si sperava la liberazione dai peccati. Non si potrà mai sapere quanti asceti godettero dell’autotortura, fino a qual punto la repressione del piacere fece spesso piacere. […] erano solo dei freddi feticisti, narcisisti autoerotici […]. Santa Maria Maddalena (1556-1607), carmelitana fiorentina, […] si agitava fra le spine, si faceva gocciolare cera bollente sulla cute, si lasciava insultare,, calpestare il viso e frustare, e la mandava evidentemente in visibilio quando tutto accadeva in presenza della prioressa […], esempio classico di una flagellante ascetica, pervertita sessuale […]. La salesiana francese Marguerite Marie Alacoque (1647-1690) si incise il monogramma di Gesù sul petto, e quando la ferita guariva troppo in fretta, la bruciava di nuovo con una candela. A volte beveva soltanto l’acqua uscita nel lavaggio dei panni, mangiava pane ammuffito, verdura marcia, puliva con la lingua il vomito dei pazienti, e nell’autobiografia descrive la felicità provata riempendosi la bocca delle feci d’un uomo che soffriva di diarrea. Per simile coprofeticismo però di notte doveva baciare a lungo il cuore di Gesù, che teneva a portata di mano. Papa Pio IX la fece santa nel 1864! […]. Caterina di Genova (1447-1510) strappava e masticava la sporcizia degli abiti dei poveri, inghiottendo sterco e pidocchi: fu canonizzata nel 1737. Sant’Angela di Foligno (1248-1309) sorseggiava l’acqua dei lavacri dei lebbrosi. […]. Il mistico succedaneo sessuale delle suore fu Gesù […], poiché esse venivano consacrate come sue “spose” […]. Le sponsae Christi e le copulatae Christo“Se non mi allatti, mi toglierò dalla tua vista, poiché mi ami sopra ogni cosa”. Margareta, obbediente, accosta la statuetta al seno nudo, provando un grandissimo piacere. Ma Gesù non si accontenta, diventa invadente, le appare anche in sogno, così che lei gli rivolge la parola dicendo “Perché non fai l’educato e non mi lasci dormire?” e il bambino: “non voglio lasciarti dormire, devi prendermi con te”. “Allora piena di desideri e di gioie lo tolsi dalla culla e me lo misi in grembo. Era davvero un bambino vivace; io gli dissi: Baciami, così voglio dimenticare che mi hai privato del riposo!. Allora mi prese con le sue braccia, me le mise al collo e mi baciò; quindi chiesi di sapere da lui qualcosa intorno alla sua santa circoncisione”. È una tematica che occupa con insistenza quasi tutte le spose di Dio. […]. Santa Caterina da Siena [“Protettrice d’Italia”!], che strillando si rotolava per terra e chiedeva con insistenza gli “abbracci” del suo “dolcissimo ed amatissimo” Gesù [(4)], aveva al dito il suo bel prepuzio invisibile, regalatole da Lui in persona [!!]. Il confessore di Caterina ci racconta con grande pudore che ella gli aveva confessato di vedere sempre l’anello, anzi, “che non c’era momento che non lo vedesse”. E quando anche il dito di Caterina divenne a sua volta reliquia “diverse persone devote” che pregavano lì davanti scorsero l’anello, quantunque invisibile per gli altri. Ancora nel 1874 esso mandava in sollucchero anche le due giovani stigmatizzate Célestine Fenouil e Marie-Julie Jahenny; Quattordici uomini lo videro gonfiarsi al dito di quest’ultima e diventare “rosso sotto la pelle”; il loro vescovo era “al colmo dell’entusiasmo”. […]. Ma che cosa è tutto ciò paragonato all’esperienza prepuziale della suora Agnes Blannbekin, morta a Vienna nel 1715, le cui “rivelazioni” restano documentate dal benedettino austriaco Perez!? Costui narra che la Blannbekin fin dalla giovinezza aveva dolorosamente pianto per la parte una volta perduta dal giovanissimo Gesù. Essa era sempre solita “compiangere profondamente nella solennità della circoncisione la perdita di sangue che il Cristo aveva dovuto subire così presto all’inizio della sua fanciullezza” […]. Subito dopo aver ricevuto la comunione la pellicina del pene del Signore si trovava letteralmente sulla sua lingua; “Così compiangendo e commisurando Cristo” ― tramanda l’informatissimo Perez ― “cominciò a riflettere su dove si trovasse il prepuzio; ed ecco, sentì subito sulla lingua una minuscola pellicina, uguale a quella di un uovo, ripiena di grandissima dolcezza, ed essa la inghiottì. Ma l’aveva appena ingoiata che la sentì nuovamente con la sua dolcezza sulla lingua, e la ingurgitò di nuovo. E lo fece più di cento volte […] E le venne rivelato che il prepuzio era resuscitato insieme al Signore il giorno della resurrezione. Era talmente grande la dolcezza provata nell’inghiottire tale pellicina, che provò per tutte le membra e tutti i muscoli una dolcissima trasformazione”. Il fondamento libidinoso di tutto codesto circo d’amore con Gesù, Vergine, Prepuzio, Capezzoli, Fallo e Latte materno potrebbe mai essere più evidente? Se si pone da un canto l’aspetto meramente letterario, non c’è nessuna differenza rilevante fra una mistica “autentica”“inautentica”, una elevata ad una bassa mistica, fra mistica e misticismo; dappertutto appare la “neutralità” nel “soprannaturale”, la “sessualità” nella “spiritualità”, l’Eros nell’Agape, differenti certo nella manifestazione esterna, ma non nella sostanza: sia che si strilli il nome di Gesù rotolandosi al suolo sia che ci si masturbi col Crocifisso, si tratta in ogni caso semplicemente di surrogati di un’istintualità tenacemente repressa…» (cfr. Deschner K.: «Das Kreuz mit der Kirke (Eine Sexualgeschichte des Christentums)», München, 1989). (Gesù [il […] concedevano allo sposo celeste non soltanto l’anima […], ma anche il corpo. […]. Reprimendo il loro istinto materno e sessuale, le suore si trastullavano entusiaste col bambino Gesù […]. [Ad esempio] Margareta Ebner (1291-1351), una domenicana bavarese, che portava con sé un Gesù in legno dentro una culla, sente la sua voce: ed una

Infine, per illustrare le attuali “aberrazioni sessuale” rilevabili nel clero cattolico è sufficiente riportare, come segue, alcune notizie estrapolate da I Millenari (2001): «…Il pingue Monsignore, teologo e moralista, cenò insieme ad alcuni confratelli di buon appetito tracannando generose bicchierate di ottimo chianti. Durante il dopocena […] la conviviale discussione incappò in temi della morale sessuale, e allora l’alticcio Monsignore pingue fece sfoggio della propria caratura intellettuale: sostenne che la fellazio non fosse considerabile un rapporto sessuale vero e proprio, e che dunque dovesse essere ritenuta peccato mortale [!!] solo a metà.[…]. Il Monsignore, addetto di segreteria presso una Congregazione di peso, intrattiene da tempo una relazione sentimentale e sessuale con una giovane donna che abita al quartiere Prati. Il Prelato ha spiegato a un confratello, del quale ha cieca fiducia, di essere in prossimità del bivio: o la Chiesa o una Famiglia, e aspetta che Dio lo aiuti a scegliere. Anche perché la giovane donna che ama in senso lato e stretto è in stato interessante. Nelle mani di Sua Eminenza, Prefetto della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e la società di vita apostolica, arrivò un voluminoso rapporto-denuncia dal contenuto gravissimo. […]. Datato febbraio 1995, scritto in lingua inglese e firmato da un’autorevole Suora-dottoressa delle Medico missionarie di maria, il rapporto trattava di preti colpiti da AIDS, ma soprattutto denunciava il diffondersi delle violenze sessuali subite da suore a opera di sacerdoti e missionari [(5)]. L’accorato auspicio finale della Religiosa resto inascoltato. Sua Eminenza il Prefetto ― autentico volpone curiale di lungo corso all’ombra dell’Opus Dei e del segretario papale ― confabulò con lui di dovere, e la decisione fu quella del silenzio che tutto ottunde e tutto oblìa. Il documento-denuncia venne sepolto da qualche parte, e il suo contenuto rimase oggetto dei chiacchiericci più pruriginosi della Curia vaticana. Pensare che l’Eminente Prefetto era noto per il suo furente rigore: lo aveva ben manifestato contro un prete francese dichiaratosi omosessuale, contro un canonico italiano che si era fidanzato, e contro il movimento degli ex sacerdoti sposati. All’esterno, intanto, il Santo Padre non perdeva occasione per ammonire i fedeli: “L’unico modo sicuro e virtuoso per porre fine alla tragica piaga dell’AIDS che tanto vittime ha mietuto è l’astenersi da ogni rapporto sessuale fuori del matrimonio”. E ripeteva, per il matrimonio, la necessità di una “educazione alla castità, una virtù che non significa assolutamente rifiuto o disprezzo della sessualità umana, ma al contrario energia spirituale che sa difendere l’amore dai pericoli dell’egoismo e dell’aggressività” [!!]. […]. Un Porporato […] non mancava mai l’occasione di precisare e ribadire di avere inclinazioni eterosessuali e soprattutto univoche. […] Si dubitava solo in merito al “ben governate” […]; infatti c’era perfino chi gli attribuiva almeno un paio di paternità. […]. Il Frate polacco si allontana dal Vaticano con indosso blue jens e maglione come se stesse andandosene a passeggio. In effetti è proprio così: poco dopo, infatti, lo si può incontrare ai giardinetti pubblici […] o nei pressi della Stazione Termine, dove passeggia in cerca di compagnia. La solitudine serotina attanaglia anche tre o quattro prelati della Segreteria di Stato. Anch’essi, infatti, la sera lasciano le Sacre mura indossando abiti civili, e s’inoltrano nelle notti romane in cerca di compagnia e di incontri più o meno frugali. [..]. Al Congresso degli abati, dei priori e delle badesse di ordini benedettini, svoltosi a Roma nel settembre dell’anno 2000, è intervenuta una Suora americana, benedettina, specializzata in psicologia. La religiosa ha afferrato il toro per le corna con un intervento [(6)] che avrebbe dovuto lasciare il segno ma non ha lasciato nemmeno una scalfittura. La denuncia della Religiosa benedettina, essendo tanto grave quanto importante, non ha avuto alcun eco in Vaticano. […]. Quando nell’aprile del 2001, i tre rapporti del 1995 e 1998 contenenti le denuncie degli abusi sessuali di preti e vescovi ai danni di suore vennero rivelati dal settimanale USA “National Catholic Reporter” e la notizia rimbalzò sulla stampa europea, il Vaticano si riscosse dal lungo torpore omertoso. La Curia romana era ormai reattiva solo ai mass media, e in base alla massima imperante dei panni sporchi da lavarsi in famiglia scateno la caccia ai responsabili della “fuga di notizie”. “Il problema è conosciuto”, dovette ammettere il portavoce papale dell’Opus Dei, ma “è ristretto a un’area geografica” mentì per circoscrivere la faccenda; quindi precisò, per sopirla: “La Santa sede sta trattando la questione in collaborazione con i Vescovi, con l’Unione Superiori generali e con l’Unione internazionale Superiori generali” […]. Ma la faccenda non finì così. Il Parlamento europeo, infatti, dedicò alla grave questione una apposita Risoluzione approvata a maggioranza il 5 aprile 2001 [(7)]. Lo schiaffo diplomatico al Vaticano del Parlamento europeo fece imbufalire Eminenze e Eccellenze curiali al gran completo…» (cfr. I Millenari: (Pseudonimo di alcuni prelati anonimi del Vaticano) «Fumo di Satana in Vaticano», Milano 2001).







NOTE



(1) Nel XII secolo i rapporti sessuali tra preti e suore divennero così frequenti tanto che non mancarono di sfociare anche in orrendi episodi di cronaca, come quello che risulta dalla relazione dell’indagine condotta dall’abate Aelreto di Rievaulx, negli anni 1158-1163, in un convento di suore dello Yorkshire, riportata da Lazzari (1972). Da tale relazione si rileva che una giovane suora, la quale aveva relazioni sessuali con un prete, fu sorpresa dalle consorelle che gli si scatenarono rabbiosamente contro, strappandole il velo, inferendole atroci percosse e, tenendola incatenata, la torturarono quotidianamente fino al giorno in cui riuscirono a catturare il prete. Quindi, la costrinsero ad evirare il prete con le proprie mani e le misero in bocca il pene sanguinante appena estirpato (cfr. Lazzari F. «Esperienze religiose e psicanalisi», Napoli, 1972)!

(2) Fu presto imprigionato in Castel S. Angelo dove vi morì all’età di appena 16 anni.

(3) Come si legge nel «Dizionario dei Papi», curato da Dorina Alessandra (1995), Giovanni X (914-928) fu «…Ambizioso e spregiudicato, salì al soglio pontificio per volere di Teodora, madre di Marozia. […]. Morì soffocato in prigione per ordine di Marozia…» (cfr. Alessandra D.: «Dizionario dei Papi», Milano, 1995).

(4) Dai passi estrapolati dalle lettere di santa Caterina da Siena (Caterina Benincasa), tra l’altro, si legge quanto segue: «…Voglio spandere il sangue mio per lo dolce sposo Gesù […]. Così prego io il dolce nostro Salvatore, che egli ci guidi a sbranare e a macellare li corpi nostri […]. Annegatevi dunque nel sangue di Cristo crocefisso, e bagnatevi nel sangue e saziatevi del sangue e vestitevi di sangue […]. Nascondetevi nelle piaghe del Cristo crocefisso, annegatevi nel sangue di Cristo […] che versa giù per la croce […]. Conviene fare come fa il fanciullo, il quale volendo prendere il latte, prende la mammella della madre e mettesela in bocca. Perocché ci dobbiamo attaccare al petto di Cristo crocefisso e col mezzo della carne sua trarremo il latte che nutrisca l’anima nostra […]. Inebriatevi del sangue e saziatevi del sangue […]. Mi voglio vestire di sangue, e spogliarmi ogni vestimento […]. Gesù, sangue, fuoco, inestimabile amore! […]. Or godiamo e siamo sposi fedeli […]. Nascondiamoci nella caverna del costato di Cristo crocefisso…» (cfr. Dupré Theseider E.: «Epistolario di Santa Caterina», Roma, 1940; Caterina da Siena : «Epistolario», Roma, 1979; Colombo M.: «Vestitevi di sangue. Lettere ai fedeli di Caterina da Siena», Milano, 1991; ecc.). Raimondo da Capua (confessore di Caterina Benincasa dal 1374 al 1380) riferisce in manoscritto latino (stampato postumo nel 1477) quanto segue: «…Chiese ed ottenne una cameretta tutta per sé, nella quale, come in una solitudine, potesse darsi a Dio, e flaggellarsi a piacere […]. Ella visse senza nutrirsi e […] sostenne allegramente dolori e fatiche insopportabili […]. Un tempo portò il cilicio […] ma preferì al cilicio una catena. Era una catena di ferro, che girava intorno ai suoi fianchi tanto stretta, che approfondendosi nella carne, ne aveva quasi lesa la pelle […] ed era difficile che il sangue non le scendesse giù fino ai piedi…» ed, inoltre, Raimondo da Capua precisa anche che Caterina si bagnava con acqua bollente dichiarando esplicitamente per scritto «…Tutto quel che soffrivo mi diventava piacere, e nemmeno restavo ustionata, nonostante il dolore che sentivo…» (cfr. Raimomdo da Capua: «S. Caterina da Siena», Siena, 1982).

(5) Il rapporto in sintesi denunciava quanto segue: «Attualmente l’AIDS sta colpendo preti e religiosi in diversi paesi. In uno, per esempio, su un totale di meno di 320 preti diocesani, tre sono morti per malattie legate all’AIDS, altri 4 sono in fase terminale, e altri 12 sono sieropositivi. Queste cifre rappresentano un tasso di contagio pari al 13 per cento fra il clero diocesano in quello specifico Paese. In un altro Paese, 16 membri di una Congregazione religiosa sono morti di AIDS. […]. Una iniziale proposta di molti vescovi e superiori religiosi è stata quella di introdurre il test HIV per tutti i candidati ai seminari e alla vita religiosa. […]. Nelle diocesi e nelle comunità religiose si sono avute reazioni positive e negative verso quei preti e religiosi di cui è già nota la sieropositività o la conclamazione della malattia. […]. È noto che gli autisti di camion e altri uomini, obbligati a starsene lontani dalla famiglia per periodi piuttosto lunghi, hanno relazioni con delle prostitute. Questo, in alcune società, è culturalmente accettato per gli uomini, che siano sposati o meno. Per via della maggiore conoscenza dell’HIV-AIDS, costoro hanno cominciato a considerare le prostitute come una categoria ad alto rischio di contagio. Così molti, invece di frequentare bordelli, si sono indirizzati verso ragazze delle scuole superiori, considerate “sicure”, per la loro giovane etè. Tra le adolescenti l’incidenza delle gravidanze è cresciuta vertiginosamente in alcuni Paesi, così come l’incidenza dell’HIV-AIDS e altre malattie trasmesse sessualmente. Le religiose sono un’altra categoria identificata come “sicura” per l’attività sessuale. Numerose religiose hanno denunciato abusi da parte dei loro professori e insegnanti, e molestie sessuali da parte di altri uomini in generale. Purtroppo, le suore denunciano che anche i preti le hanno sfruttate sessualmente perché anche loro erano arrivati a temere il contagio dell’AIDS dal rapporto sessuale con prostitute e altre donne “a rischio”. In un dato Paese, per esempio, la Superiora di una comunità religiosa è stata avvicinata da preti i quali chiedevano che le suore fossero messe a loro disposizione per favori sessuali; al rifiuto della Superiora, i preti hanno spiegato che, diversamente, sarebbero stati costretti a recarsi al villaggio per trovare le donne esponendosi così al rischio del contagio. Attraverso le confidenze che molte religiose mi hanno fatto nel corso delle mie visite, sono venuta a conoscenza di questioni più allarmanti di quelle fin qui delineate. Questioni che rivelano modelli di comportamento rispetto ai quali sono stata molto riluttante ad accettare come autentiche: la mia reazione iniziale è stata di shock e di incredulità, di fronte alla vastità del problema di cui venivo messa a parte. Le informazioni riguardano lo sfruttamento di religiose e di altre donne da parte di preti, e provengono da missionari (uomini e donne), da preti, da medici e da altri membri attendibili della famiglia ecclesiale. Mi è stato garantito che esistono prove documentali per molti dei casi più avanti descritti […]. Queste prove mi hanno provocato grave preoccupazione per il loro potenziale impatto sulla comunità ecclesiale […] come anche sui i singoli e sulle famiglie coinvolte. Spero che queste informazioni forniscano un quadro di quando sta accadendo, e che di conseguenza inducano a un’azione appropriata, specialmente da parte di coloro i quali sono ai vertici della Chiesa […]. Prima di fornire i dettagli, è importante sottolineare che quanto viene qui presentato è un comportamento […] così reiterato da essere diventato consueto. Non riguarda un solo Paese o continente, né un gruppo specifico o tutta la societè: gli esempi che seguono derivano dall’esperienza di sei anni, e riguardano casi successi in 23 Paesi dei cinque continenti, cioè Botswana, Burundi, Brasile, Columbia, Filippine, Ghana, India, Irlanda, Italia, Kenia, Lesotho, Malawi, Nigeria, Papua Nuova Guinea, Sudafrica, Sierra Leone, Stati Uniti d’America, Tanziana, Tonga, Uganda, Zambia, Zaire Zimbabwe. 1) Si sa che numerosi preti, e perfino membri della gerarchia, hanno abusato del loro potere e tradito la fiducia in loro riposta intrattenendo relazioni sessuali con religiose basate sullo sfruttamento. Alcuni esempi si riferivano a candidate alla vita religiosa che dovevano fornire prestazioni sessuali a preti per ottenere i certificati e/o le referenze necessari. 2) In vari paesi le religiose sono angosciate dalla prassi in base alla quale quando una suora rimane incinta deve lasciare la Congregazione, mentre il prete coinvolto può proseguire il suo ministero. Tale questione chiama in causa la giustizia sociale. La religiosa viene lasciata sola ad allevare il bambino formando così una famiglia monopolare, spesso vilipesa e in condizioni sociali indigenti. Mi sono stati raccontati casi nei quali queste donne, in diversi Paesi, erano obbligate a diventare seconda o terza moglie in una famiglia, per avere perso il loro status nella cultura locale. L’alternativa, ai fini della sopravvivenza, è di andare “sulla strada”, come prostitute, esponendosi, se non già infette, al rischio del contagio HIV. 3) Le Superiore generali che ho incontrato erano gravemente preoccupate per le molestie che le religiose stavano subendo da parte dei preti in alcune aree. La Superiora di una Congregazione diocesana dove molte delle sorelle erano state messe incinte da preti, non è riuscita a individuare una soluzione appropiata. Un’altra Congregazione diocesana ha dovuto allontanare più di venti suore a causa della gravidanza provocata. Anche qui, in molti casi, da preti. 4) Alcuni preti spingono le suore a usare contraccettivi inducendole a ritenere che la pillola eviti il contaggio dell’AIDS. Altri invece hanno incoraggiato le suore con cui avevano avuto una relazione ad abortire. Alcuni medici cattolici in ospedali cattolici hanno riferito di aver ricevuto pressioni da parte di preti per procurare l’aborto alle religiose nei loro ospedali. 5) Gruppi di religiose di Congregazioni locali hanno rivolto accorati appelli di aiuto a membri di Congregazioni internazionali spiegando che, quando si rivolgono alle autorità della Chiesa denunciando le molestie da parte dei preti, semplicemente “non vengono ascoltate”. In un altro caso, dopo che 29 religiose di una Congregazione diocesana erano state messe incinte da preti della diocesi, la Superiora generale ha reclamato presso l’Arcivescovo; poco tempo dopo, lei e le sue consigliere sono state destituite dall’Arcivescovo, il quale ha comunicato al Nunzio la nomina del gruppo di sostitute, senza che ciò suscitasse alcuna reazione […]. 6) In un ristretto numero di Paesi, membri di consigli parrocchiali e di piccole comunità cristiane stanno ricusando i loro Pastori per le relazioni che questi intrattengono con donne e ragazze in generale. Alcune di queste donne sono le moglie dei parrocchiani. In questi casi i mariti, sebbene in collera per ciò che accade, sono a disagio nell’affrontare il loro parroco. È risaputo che alcuni preti hanno relazioni con più donne e hanno figli da più di una relazione. Alcuni laici mi hanno confidato le loro preoccupazioni in merito […]. 7) In un altro Paese, una ragazza da poco convertita dall’Islam (divenuta cristiana insieme alla sorella) è stata accettata come candidata presso una Congregazioni religiosa locale. Quando si è recata dal suo parroco per i certificati necessari, ha subito uno stupro da parte del prete prima che le fosse consegnato quanto chiedeva. Essendo stata ripudiata dalla famiglia per la sua conversione al cristianesimo, non si è sentita libera di tornare a casa; così è tornata alla Congregazione, ma molto presto si è accorta di essere incinta. A suo dire, la sola possibilità, che aveva era quella di lasciare la Congregazione senza spiegarne il motivo. Così ha trascorso dieci giorni vagabondando nella foresta, torturandosi sulla scelta da fare; alla fine ha deciso di andare a parlare al Vescovo, il quale ha convocato il prete; questi ha ammesso la colpa, e il Vescovo gli ha ordinato un ritiro di due settimane [!!]. Fin dagli anni Ottanta, in numerosi Paesi le religiose rifiutano di viaggiare da sole con un prete, in macchina, per paura di molestie o perfino di stupri. In determinate occasioni, alcuni preti hanno anche abusato della loro posizione e del loro ruolo di pastori e direttori spirituali, e hanno utilizzato la loro autorità per ottenere prestazioni sessuali da parte di religiose. In un Paese, alcune Superiore religiose hanno dovuto chiedere al Vescovo o ai Superiori religiosi di rimuovere i cappellani e direttori spirituali dopo che essi avevano abusato di suore. La prima conseguenza di questi abusi va individuata nel dolore fisico, emotivo e spirituale immediato delle vittime. Altri effetti sono la delusione e il cinismo sia nelle vittime sia negli altri membri dalla comunità, il fondamento della loro fede viene improvvisamente sconvolto. Molte di queste suore provengono da famiglie dove l’ingresso in una Congregazione religiosa è culturalmente inaccettabile e perciò vengono sottoposte a una grande pressione perché desistano. Esse si domandano perché il celibato debba essere proclamato in modo così perentorio dalle stesse persone che poi praticano lo sfruttamento sessuale, un atteggiamento che viene visto come ipocrita, o almeno come l’affermarsi di una doppia morale. Si sta gradualmente comprendendo come le ferite, la delusione e le ingiustizie sociali vissute debbano essere portate alla luce e condivise. Questi temi devono essere affrontati con delicatezza e con l’appoggio della comunità di appartenenza e delle consorelle; in tal modo le singole persone sono sostenute e assistite nell’affrontare queste situazioni. […]. Eppure resta ancora la triste realtà di una maggioranza di leader della Chiesa e di fedeli che continua a negare o minimizzare questa tragica situazione. In ultima analisi la Chiesa verrà giudicata non solo sulla riposta ce darà all’HIV-AIDS, ma sull’ipocrisia che si avverte in essa sulla apparente doppiezza in questo ambito, perché se non siamo parte della situazione siamo una gran parte del problema. Le suore e altre donne che ora si risolvono a parlare dell’abuso subito, stanno contribuendo a cambiare la cultura con il loro dolore e il loro coraggio. L’inesperienza, aggravata da atteggiamenti socio-culturali, spesso priva molte di queste suore degli strumenti che servono loro per descrivere i fatti. È sorprendente che così tante, ora, diano voce alle loro esperienze…» (cfr. I Millenari: (Pseudonimo di alcuni prelati anonimi del Vaticano) «Fumo di Satana in Vaticano», Milano 2001).

(6) In sintesi la suora nel suo intervento riferiva quanto segue: «Sono qui oggi per parlare di una questione allarmante della quale abbiamo preso coscienza in questi ultimi anni […]. Parlarne non è facile, ma è necessario che vi informi di come, in alcune situazioni, esista una croce pesantissima che noi religiose benedettine siamo costrette a portare, in quanto vittime del comportamento sessuale di alcuni preti. Tacerle ancora, infatti, significherebbe acconsentirvi. […]. In certi Paesi africani, alcuni preti sono andati in conventi e monasteri per “soddisfare le loro esigenze sessuali”. […]. In alcuni casi, quando una ragazza decide di entrare in una comunità e si reca dal prete per ottenere il necessario certificato e le lettere di referenze, questi non le concederà i documenti se la ragazza non si accompagna a lui, Un’altra occasione in cui essa può subire pressioni è quando va a confessarsi. Questo tipo di situazione da qualche anno è in aumento, probabilmente a causa dell’AIDS che infuria in certi paesi africani. Accompagnandosi ad una suora che verosimilmente è vergine, il rischio di contrarre l’AIDS è nullo. In taluni casi è accaduto che la suora stessa sia stata contagiata dal virus e/o che sia rimasta incinta. Un altro luogo in cui possono verificarsi violenze sessuali è in questa stessa città, Roma. Talvolta quando le suore sono inviate qui per la loro formazione, arrivano praticamente senza un soldo in tasca. Durante le vacanze può accadere che dei preti le avvicinino e offrono loro del denaro in cambio di un piccolo aiuto, si domandano loro dei favori. Esse s’immaginano di dover andare a servizio, a fare dei lavori di casa e invece si avvedono di trovarsi nella situazione in cui si chiedono loro dei favori sessuali. Non è certo solo in Africa o in Italia che si verificano situazioni simili. Sono al corrente di casi avvenuti negli Stati Uniti, e anche altrove, in Messico, Giappone, ecc. Può capitare in modo differente a seconda dei luoghi. Per esempio […], negli Stati Uniti, fu coinvolta una suora che per la prima volta era stata nominata direttrice di una scuola elementare. All’inizio dell’anno scolastico, un giorno questa suora si trovò in grande difficoltà con i genitori e gli alunni. Scossa e agitata, dopo la chiusura della scuola, andò a parlare con il parroco. […]. Egli la fece entrare nel suo ufficio, chiuse la porta e la prese sulle ginocchia abbracciandola “per consolarla”. L’ascoltò con attenzione e rispose con parole di simpatia. Il turbamento con il quale ella era arrivata aumentò per la confusione provocata dal comportamento del parroco […]. In quell’occasione non ci fu nessun contatto di natura sessuale. Ma col passare del tempo il parroco continuò a mostrarsi “molto comprensivo, pieno di compassione”, e l’effetto fisico si manifestò con altri approcci. Lei considerò l’atteggiamento iniziale “senza alcuna malizia”, ma alla fine la relazione divenne sessuale […]. Cosa succede alle religiose vittime di un prete nel modo descritto? La loro vita è finita se esse contraggono il virus dell’AIDS, ed è finita la loro vita come religiose se restano incinte. Ma cosa avviene nella loro psiche […]? Esse sono preda della dissonanza cognitiva, perché tutto l’insegnamento che hanno ricevuto nella vita religiosa dice loro che devono essere vergini, e invece hanno una relazione sessuale con un prete. […]. Per questo la prima questione da trattare è il valore di tutti gli esseri umani e, in particolare, si deve insistere sul rispetto per le donne. In secondo luogo, dovrà essere esaminata la questione del celibato» (cfr. I Millenari: (Pseudonimo di alcuni prelati anonimi del Vaticano) «Fumo di Satana in Vaticano», Milano 2001).

CS25
13-07-2006, 10:09
Vediamo di non scaldarci e non fare i bambini.
Per "suo" intendo "aperto e principalmente gestito da lui", non "di sua proprietà".
Quando apro un 3d, mi riferisco ad esso con "il mio 3d su....".
Se vuoi farti un'idea di me in questi termini fa pure, i forum funzionano così.
Sappi che hai a disposizione tutti i miei reply per valutare il mio modo di pormi, le mie chiusure/aperture mentali e il mio rispetto.
Ciao.

Comincia ad esempio a quotare interamente il mio post ed a commentare la seconda parte che tu hai tagliato :)

P.S. Non mi sono scaldato ne' ho fatto il "bambino", anzi ti invito ad un maggiore rispetto nei miei confronti, poiche' a differenza tua non mi sono permesso di svilire il tuo punto di vista dandoti del fanciullo :)
Ovviamente non ti segnalo poiche' evidentemente la tua deve essere stata una "svista" :)

marco1474
13-07-2006, 10:09
Aveva davvero ragione Ewigen, con il quale mi scuso... continuerò a leggere solamente il suo 3d, come ho sempre fatto.


Il suo 3D......quinid leggerai anche i nostri post visto che sono nel suo thread o ti limiterai a leggere solo i suoi? :)

<Straker>
13-07-2006, 10:59
Un mese e mezzo fa (in questo post (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=12555455&postcount=776)) avevo riportato un mio consiglio per gli acquisti che pero' temo sia sfuggito ai piu', quindi ci tengo a replicarlo. Sara' uno dei prossimi libri che leggero', nel frattempo dateci un'occhiata anche voi.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

http://www.sepanet.it/index.asp?action=showarticle&idart=248

Titolo: L'isola del silenzio
Autore: Horacio Verbitsky
Editore: Fandango
Pagine: 184
Prezzo: Euro 15,00

Il giornalista argentino Horacio Verbitsky, nella sua coraggiosa battaglia di denuncia delle violazioni dei diritti umani nel suo paese, firma questo ennesimo testo nato dalle testimonianze dirette di alcuni desaparecidos, sopravvissuti agli orrori della loro prigionia. Nel periodo della dittatura militare in Argentina, gli oppositori o presunti tali venivano prelevati con la forza e portati in un centro clandestino di detenzione, presso la Scuola di Meccanica della Marina: la ESMA. Qui subivano torture inimmaginabili e gran parte di loro perse la vita. Alcuni furono sottoposti a un programma di rieducazione forzata che avrebbe dovuto, attraverso una sorta di sistematico lavaggio del cervello, operare una totale spersonalizzazione del soggetto, tale da indurre i prigionieri a collaborare con i propri carnefici. Quando la commissione interamericana per i diritti umani intervenne, prima dell'ispezione il lager clandestino fu smantellato e i prigionieri superstiti trasferiti in un'isola dalla denominazione sinistramente significativa: "El Silencio".
Tuttavia, ciò che il giornalista evidenzia attraverso le tante vicende tragiche delle vittime è l'atteggiamento della Chiesa di fronte a questi orrori. Definirlo ambiguo è un eufemismo: più giusto forse è parlare di connivente silenzio, perfino quando tra le vittime figuravano dei sacerdoti. Verbitsky dimostra attraverso le testimonianze raccolte che personaggi di spicco della Chiesa, non solo argentini, erano a conoscenza di quanto avveniva, anche se poi nel processo che seguì alcuni tra i più coinvolti, come il sacerdote del Vicariato Grasselli, negarono questa consapevolezza e minimizzarono i loro contatti con i responsabili. Ma gli orrori della dittatura militare e la situazione dei desaparecidos non era ignota neppure ai più alti gradi della gerarchia ecclesiastica, come il cardinale Bergoglio, il nunzio apostolico Pio Laghi e perfino il papa Pio VI, che appoggiava la relazione speciale tra il suo ambasciatore e il comandante supremo della ESMA.
Era forse, per la Chiesa cattolica, il sostegno consapevole a una forza che si proclamava anticomunista e si fregiava di supposti valori etici e religiosi? O soltanto un silenzio di consapevole indifferenza, che preferiva ignorare o fingere di ignorare ciò che tutti sapevano? Certo il saggio del giornalista argentino lascia questo inquietante interrogativo come un tarlo nella coscienza dei credenti fedeli alla Chiesa.

Ewigen
13-07-2006, 11:27
Aveva davvero ragione Ewigen, con il quale mi scuso... continuerò a leggere solamente il suo 3d, come ho sempre fatto.

Non ti preoccupare :)
Tanto anche i listati (non ci sei,sia ben chiaro) fanno qualcosa (o meglio l'unica cosa che possono fare :asd: ) di utile al thread:tengono uppato togliendomi così la fatica di cercarlo su angoli dispersi della sezione :asd:

Franx1508
13-07-2006, 11:37
Comincia ad esempio a quotare interamente il mio post ed a commentare la seconda parte che tu hai tagliato :)

P.S. Non mi sono scaldato ne' ho fatto il "bambino", anzi ti invito ad un maggiore rispetto nei miei confronti, poiche' a differenza tua non mi sono permesso di svilire il tuo punto di vista dandoti del fanciullo :)
Ovviamente non ti segnalo poiche' evidentemente la tua deve essere stata una "svista" :)
cs che classe.... :cool:

Franx1508
13-07-2006, 12:11
Mercoledì 12 Luglio 2006
ANCONA
Cocaina nella canonica, frate arrestato

ANCONA - Il vice parroco del convento di Sant'Antonio a Falconara marittima, padre Franco Marzioni, 63 anni, dell' ordine dei frati minori, è stato arrestato dai carabinieri insieme ad un collaboratore di nazionalità marocchina con l'accusa di detenzione di droga in concorso a fini di spaccio.
Nella canonica, in una stanza nella disponibilità del frate, gli investigatori - che poco prima avevano sorpreso il marocchino con sette grammi di cocaina nell'auto di proprietà del frate il quale ha ammesso che la droga era sua - hanno trovato tracce di stupefacente in due piattini (circa mezzo grammo), sostanze da taglio e un bilancino di precisione.
(Il Messaggero)

Franx1508
13-07-2006, 12:11
Bilancio record per la Santa Sede. Affari dal mattone e dalla finanza
mercoledì, 12 luglio 2006
Mentre padre Federico Lombardi, direttore della Radio Vaticana, festeggia la designazione al posto di Joaquin Navarro Valls come direttore della sala stampa, il cardinale Sergio Sebastiani presidente della Prefettura degli Affari Economici esulta per i conti della Santa Sede. La “buona novella” per lui è che il bilancio consolidato della Santa Sede per il 2005 si è chiuso con un risultato positivo di 9,7 milioni di euro. E «si tratta – fa notare - del valore più significativo negli ultimi otto anni». Nei confronti del precedente esercizio il risultato «presenta un miglioramento di 6,6 milioni di euro». Aumentano negli anni i costi del personale e gli oneri per le manutenzioni. Mentre va benone il settore finanziario che si è chiuso con un grande avanzo pari a 43,3 milioni di euro (contro i 6,1 milioni del 2004). «Ciò è stato possibile grazie ad una migliore congiuntura dei mercati finanziari dei cambi, verificatosi nel corso del 2005». Così dopo la perdita del 2004 per le fluttuazione dei cambi di circa 11 milioni di euro, nel 2005 le finanze vaticane hanno visto una fluttuazione positiva netta di 21,7 milioni di euro. Resta sostanzialmente immutato il risultato per cedole e dividendi, che nei due esercizi passa da 19,6 milioni di euro a 19,1 milioni di euro. In aumento gli interessi attivi nei confronti del 2004, mentre quelli passivi passano da un valore di 8,3 milioni a 8 milioni di euro. Buoni affari anche dal settore immobiliare che ha ottenuto un risultato netto di 22,2 milioni di euro, «inferiore a quello registrato nel 2004 quando si attestò a circa 24,9 milioni». La flessione è dovuta al fatto che «nel 2004 erano state realizzate plusvalenze per alienazione immobili per 6 milioni di euro, mentre nel 2005 sono state realizzate plusvalenze per soli 1,3 milioni di euro». I ricavi hanno raggiunto i 51 milioni di euro.
Fonte: Unità online

Franx1508
13-07-2006, 12:13
CHE COS’È IL BATTESIMO?

Stando al catechismo della Chiesa cattolica, il battesimo è il mezzo «mediante il quale ci si libera dal peccato e, rigenerati come figli di dio, si diventa membra di Cristo, ci si incorpora alla Chiesa e resi partecipi della sua missione». Come un bambino di pochi giorni possa essere reso partecipe della missione della Chiesa resta, ovviamente, un mistero della fede.



Va ricordato che il battesimo è un rito estraneo alla narrazione evangelica: l’unico passo esplicito (Mt. 28,19) è spesso considerato dagli studiosi come una manipolazione posteriore, mentre Gesù, pur battezzato da Giovanni, personalmente non battezzò mai nessuno, né tanto meno risulta siano mai stati battezzati gli apostoli.


PERCHÉ LA CHIESA BATTEZZA I NEONATI?

Gesù decise di farsi battezzare solo quando ebbe compiuto trent’anni.


Agli albori della cristianità il battesimo veniva impartito agli adulti.


Successivamente, con l’affermarsi della nuova religione, il rito venne gradatamente anticipato anche in seguito all’elaborazione teologica del peccato originale, tuttora in vigore.


Ancora oggi, infatti, la Chiesa ritiene che i bambini «nascono con una natura umana decaduta e contaminata dal peccato originale» e hanno bisogno del battesimo «per essere liberati dal regno delle tenebre e trasferiti nel regno della libertà dei figli di dio».


Se un neonato non ha la potestà legale di stipulare alcun atto, non si capisce a maggior ragione perché debba compiere, dopo pochi giorni di vita, una scelta che potrebbe pregiudicarne - da un punto di vista religioso - l’accesso al paradiso. La palese assurdità della cosa ha spinto la maggior parte delle Chiese ad istituire la cresima, o confermazione in età adulta della “presunta” volontà del neonato di farne parte. La Chiesa cattolica ha tuttavia, anche in questo caso, giocato d’astuzia, anticipando progressivamente l’età della Cresima, che oggi viene somministrata anche a dieci anni.


IL BATTESIMO COME ADESIONE ALLA CHIESA CATTOLICA: È LEGALE?

A proposito dei battesimi forzati impartiti ai bambini ebrei.



Il codice di diritto canonico, al canone 868, stabilisce questa assurda norma: «il bambino di genitori cattolici e persino di non cattolici, in pericolo di morte è battezzato lecitamente anche contro la volontà dei genitori»!



Qualora si verificasse, i genitori dello sfortunato bambino potrebbero denunciare il battezzante per violazione dell’art. 30 della Costituzione.


Ricordiamo che tale articolo stabilisce che «è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i propri figli». Attenzione, però: «istruire» non significa affatto «imporre». Insegnare ai propri figli la verità della religione cattolica non deve quindi avere come automatica conseguenza l’adesione vita natural durante alla Chiesa cattolica, così come insegnare ai propri figli il gioco degli scacchi non deve comportare l’iscrizione vita natural durante al club degli scacchi.


La sentenza della Corte Costituzionale n. 239/84 ha inoltre stabilito che l’adesione ad una qualsiasi comunità religiosa debba essere basata sulla volontà della persona: difficile, a nostro avviso, rintracciare tale volontà in un bambino di pochi giorni.


Infine, secondo la legge 675/96, l’appartenenza religiosa è considerata un dato sensibile, esattamente come l’appartenenza sindacale e politica, la vita sessuale e alla salute dell’individuo. Non si capisce pertanto perché, se la legge impedisce ai genitori di iscrivere i propri figli ad un sindacato, ad un partito, ad un’associazione gay, non debba conseguentemente impedire l’adesione ad una organizzazione religiosa.


PERCHÉ CANCELLARE GLI EFFETTI DEL BATTESIMO?

Non certo per fare un contro-rito vendicativo: nessuna associazione laica lo riterrebbe una cosa seria.


Ci sono invece motivazioni ben più importanti per sbattezzarsi:

per coerenza: se non si è più cattolici non vi è alcuna ragione per essere considerati ancora tali da chi non si ritiene più degni della propria stima;
per mandare un chiaro segnale a tutti i livelli della gerarchia ecclesiastica;
per una questione di democrazia: troppo spesso il clero cattolico, convinto di rivolgersi a tutta la popolazione della propria parrocchia, "invade" la vita altrui (pensiamo alle benedizioni natalizie, o più banalmente al rumore prodotto dalle campane). Si crea così una sorta di "imposizione teocratica" e si diffonde la convinzione che bisogna battezzare, cresimare, confessarsi e sposarsi in chiesa per non essere discriminati all’interno della propria comunità. Abbattere questo muro è una battaglia essenziale per vivere in una società veramente libera e laica.
Per rivendicare la propria identità nei passaggi importanti della propria vita. Non essere più cattolici comporta l’esclusione dai sacramenti, l’esclusione dall’incarico di padrino per battesimo e cresima, la necessità di una licenza per l’ammissione al matrimonio (misto), la privazione delle esequie ecclesiastiche in mancanza di segni di ripensamento da parte dell’interessato. Significa quindi non dover sottostare alle richieste del proprio futuro coniuge di voler soddisfare la parentela con un rito in chiesa, non vedersi rifilare una estrema unzione (magari mentre si è immobilizzati), e avere la sicurezza che i propri eredi non effetturanno una cerimonia funebre in contrasto con i proprî orientamenti.
il catechismo della Chiesa cattolica ricorda (n. 1267 e 1269) che il battesimo «incorpora alla Chiesa» e «il battezzato non appartiene più a se stesso […] perciò è chiamato […] a essere “obbediente” e “sottomesso” ai capi della Chiesa». Qualora non lo siano, le autorità ecclesiastiche sono giuridicamente autorizzate a “richiamare” pubblicamente il battezzato. Nel 1958 il vescovo di Prato definì “pubblici peccatori e concubini” una coppia di battezzati sposatasi civilmente. La coppia subì gravi danni economici, intentò una causa al vescovo e la perse: essendo ancora formalmente cattolici, continuavano a essere sottoposti alla sua autorità. Ogni prelato può quindi tranquillamente permettersi esternazioni denigratorie nei confronti dei battezzati: perché rischiare?

L’ASSOCIAZIONE PER LO “SBATTEZZO”

L’Associazione per lo Sbattezzo nasce negli anni ’80 proprio su queste tematiche, che porta avanti attraverso l’organizzazione di meeting anticlericali, campagne di sensibilizzazione e pubblicazioni. Suo il merito di aver sollevato il problema in Italia: attraverso questa associazione sono partite le prime lettere verso le parrocchie italiane. Il modulo che presenta sul suo sito, tuttavia, è privo di valore giuridico, non facendo riferimento ad alcuna legge dello Stato italiano. Oggi la parola “sbattezzo” è entrata a far parte dei dizionari.



L’INIZIATIVA GIURIDICA DELL’UAAR

Nel 1995 l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti ha avviato una campagna per la "bonifica statistica" dei battezzati. Dopo aver verificato le risposte fumose ed evasive alle richieste di cancellazione ricevute dai parroci (le poche volte che costoro si degnavano di rispondere), ha preferito spostare il confronto in sede giudiziaria.


Attraverso un socio individuato ad hoc, ha così intrapreso un ricorso al Garante per la protezione dei dati personali (Stefano Rodotà), chiedendo di intervenire nei confronti delle parrocchie refrattarie alla cancellazione del battesimo.


IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA GIURIDICA UAAR

Nel settembre 1999 il Garante per la protezione dei dati personali si è pronunciato sul ricorso del socio UAAR.



Secondo il Garante non si può cancellare il battesimo, in quanto documenta un episodio effettivamente avvenuto: inoltre, anche in questo caso, la doppia ragione sociale di Stato estero e di ente religioso permette alla Chiesa di usufruire di privilegi che altre confessioni non hanno.


È però possibile, per chiunque lo desideri, far annotare la propria volontà di non appartenere più alla Chiesa cattolica. Si tratta di un riconoscimento importante, con il quale per la prima volta la giurisprudenza italiana stabilisce un metodo per l’ottenimento di un elementare diritto civile, quello di non essere più considerati “figli della chiesa”.


Il comunicato del Garante.



Lo sconcerto cattolico deve essere stato notevole, se persino un esponente considerato "illuminato" come don Zega, dalla prima pagina della "Stampa" del 29 settembre 1999, riusciva a confondere UAAR e Associazione per lo Sbattezzo, cercando poi di buttare tutta la vicenda sul goliardico.


Come conseguenza pratica, però, l’iniziativa dell’UAAR ha costretto la Conferenza Episcopale Italiana ad emanare già il 20 ottobre 1999 un Decreto Generale sull’argomento.


L’UAAR, incassato il parziale successo, ha comunque deciso di ricorrere al tribunale di Padova, che ha in sostanza confermato quanto statuito da Rodotà, sancendo però che «è lo Stato che si riserva il potere di verificare se sussistano i presupposti per escludere il proprio intervento con riguardo agli atti dell’autorità ecclesiastica».



Nel novembre 2002 la Conferenza dei vescovi italiani, riunita in assemblea plenaria, ha dovuto confermare la legittimità delle richieste formulate col modulo UAAR.


COSA BISOGNA FARE PER NON ESSERE CONSIDERATI PIÙ CATTOLICI?
se si conosce la chiesa presso la quale si è stati battezzati, bisogna semplicemente scrivere una lettera al parroco con la quale si chiede che sia annotata la propria volontà di non far più parte della Chiesa cattolica.

Non è necessario fornire alcuna motivazione. Disponiamo di una lettera modello, puoi scaricarla in formato *.RTF; è altresì disponibile in formato *.PDF.

se non la si conosce (oltre a fare un tentativo collegandosi a www.parrocchie.it), inviate un messaggio a soslaicita@uaar.it per esaminare le possibilità di inviare una richiesta al vescovo.

Consigliabile una raccomandata con avviso di ricevimento: indispensabile richiedere la conferma dell’avvenuta annotazione e allegare la fotocopia della carta d’identità. Non è necessario inviare ulteriori comunicazioni per gli altri sacramenti ricevuti (comunione, cresima, ecc), né l’abbandono della Chiesa cattolica invalida il matrimonio concordatario eventualmente contratto.


Nel caso vengano frapposti degli ostacoli, chiediamo a tutti di segnalarcelo a soslaicita@uaar.it per ottenere una consulenza sull’argomento. La campagna avviata dall’UAAR ha infatti provocato un discreto sgomento all’interno delle gerarchie cattoliche. Sul magazine dei sacerdoti Vita Pastorale del luglio 2002 mons. Battaglino, pur riconoscendo come «del tutto legittima la richiesta presentata per iscritto dall’avente diritto di far annotare a margine dell’atto di battesimo come parte integrante di esso il sopravvenuto rifiuto dell’appartenenza alla Chiesa cattolica e di pretendere dal responsabile dei registri la comunicazione scritta dell’avvenuta annotazione», è arrivato a sostenere che «mancando tutt’ora il regolamento attuativo, promesso ma non ancora stilato, di queste disposizioni, si suggerisce di accusare ricevuta della richiesta notificando la riserva di renderla operativa appena possibile». Una posizione arbitraria e giuridicamente non sostenibile.



Ricordiamo che - in mancanza di risposta da parte della parrocchia - è possibile presentare ricorso al Garante per la protezione dei dati personali: alcuni soci UAAR hanno già avuto soddisfazione proprio in virtù di un intervento del Garante stesso (estratto della Relazione sull’attività 2002 presentata dal Garante). Il 13 luglio 2003 il quotidiano La Repubblica ha pubblicato con grande rilievo l’articolo «La mia lunga battaglia per essere sbattezzato» a firma di Jenner Meletti, sulla storia di una richiesta formulata da un socio UAAR e sulla sua vittoriosa lotta contro il parroco che non voleva provvedere all’annotazione.



Il Vicariato di Roma aveva preso l’abitudine di contattare i richiedenti per avere conferma della richiesta nel corso di un colloquio. Questo colloquio non è assolutamente necessario per il buon esito della richiesta, come ha sancito ancora una volta il Garante della Privacy nel novembre 2003 (estratto della Relazione sull’attività 2003 presentata dal Garante).



Un esempio di annotazione su un atto di battesimo. Alcuni siti hanno pubblicato le lettere dei parroci che confermavano l’avvenuto “sbattezzo” (ad esempio Calogero) o le testimonianze di alcuni “sbattezzati” (ad esempio Briblo).



Negli ultimi anni, i cittadini che si sono “sbattezzati” sono stati migliaia. Sull’argomento, il nostro associato Andrea Albertazzi ha discusso nel dicembre del 2003 una tesi di laurea, che pubblichiamo con il suo permesso (PDF, 200 Kb).



Un altro socio UAAR, Ottorino Palomba, ci ha inviato copia della risposta inviatagli dal parroco, autorizzandone la pubblicazione sul sito. Analoga autorizzazione ci è giunta dalla torinese Elena Bianchini, il cui “sbattezzo” è avvenuto il 24 gennaio 2006.



LO “SBATTEZZO” ALL’ESTERO

Il problema dello “sbattezzo” non è solo italiano: lanciato in Belgio alcuni decenni fa da Alternative Libertaire, ha calamitato l’attenzione dell’opinione pubblica soprattutto in Francia.



Qui la legge ha sancito sia il diritto alla cancellazione, sia il dovere dell’ente ecclesiastico di fornire prove della stessa: i vescovi di Carcassone e Mende hanno rischiato pesanti condanne per non aver provveduto nei termini stabiliti (aggiornamenti sulla campagna di “sbattezzo” in Francia: Europe et Laïcité; Vivre au Présent).



In Germania le cose sono ancora più semplici: una legge del 1919 impone alle religioni di "contare" i propri membri in base alla volontà dei propri fedeli di versare una somma variabile tra l’8 e il 10 per cento delle proprie imposte. Se non si vuole pagare questa tassa si è automaticamente fuori dalla Chiesa e cessano gli effetti del battesimo, mentre se si è battezzati si è invece obbligati a pagare le tasse alla propria Chiesa. La dichiarazione ufficiale di uscita dalla chiesa è effettuabile a partire dal raggiungimento della maggiore età (ovvero a quattordici anni, per quanto riguarda l’appartenenza religiosa).


Lo “sbattezzo” in Germania, Austria e Svizzera.


Per quanto riguarda l’islam, le cose sono ovviamente molto più complicate. Iniziano comunque a venire alla luce alcuni “apostati”, che hanno pure creato un loro sito: Apostates of Islam.

Franx1508
13-07-2006, 12:14
Concordato


DI COSA SI TRATTA?
IL TESTO DEL 1929
L’ARTICOLO 7 DELLA COSTITUZIONE
LE MODIFICHE DEL 1984
PERCHÉ ABROGARLO?
MA SI PUÒ ABROGARE? E COME?
CHI SI BATTE PER LA SUA ABOLIZIONE?
DOCUMENTAZIONE SULL’ARGOMENTO



DI COSA SI TRATTA?

Con il nome di Concordato si intende l’accordo bilaterale tra uno Stato (nel nostro caso, quello italiano), e la Chiesa Cattolica, disciplinante l’attività ecclesiastica all’interno dello Stato stesso. In Italia venne stipulato nel 1929 (nell’ambito dei cosiddetti Patti Lateranensi), recepito nella Costituzione nel 1948 e modificato successivamente nel 1984.



IL TESTO DEL 1929

Il 20 settembre 1870 l’esercito italiano entrava in Roma attraverso la breccia di Porta Pia, sancendo così la fine dello Stato Pontificio. Una delle clausole dell’armistizio lasciava al papa la zona dei palazzi vaticani, dove Pio IX si rinchiuse sdegnato. L’anno seguente il parlamento approvò la cosiddetta Legge delle Guarentigie, con cui si garantiva al Vaticano la piena indipendenza e un appannaggio annuo: ma Pio IX aveva comunque già scomunicato re, governo e parlamento. La frattura si ricompose nel 1929, quando il capo del governo italiano di allora, Benito Mussolini, stipulò l’accordo noto come Patti Lateranensi, comprendente un trattato con il quale nasceva lo Stato del Vaticano e un concordato con cui la religione cattolica veniva riconosciuta come «sola religione dello Stato».



L’ARTICOLO 7 DELLA COSTITUZIONE

Nel 1946 i membri dell’Assemblea Costituente si trovarono a discutere dell’opportunità, o meno, di accettare il testo degli accordi e di inserirlo, eventualmente, nella costituzione. Grazie anche ai voti del PCI i Patti furono inseriti nel testo della Costituzione all’articolo 7, nonostante le evidenti contraddizioni con l’articolo 3 e l’articolo 8.

Articolo 3: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (…)».
Articolo 7: «Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale».
Articolo 8: «Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze».

Resisi conto di ciò, i costituenti decisero di rimandare a un successivo momento l’adeguamento del concordato alla Costituzione.


LE MODIFICHE DEL 1984

Solo nel 1984 si giunse ad una modifica del concordato, firmata dal primo ministro Bettino Craxi e dal cardinal Casaroli, con la quale, anche se si aboliva l’anticostituzionale riferimento alla «sola religione dello Stato». si introduceva l’ora di religione alle scuole materne, sostituendo nel contempo la congrua col meccanismo dell’8 per mille, molto più vantaggioso per la Chiesa. Le modifiche venivano successivamente ratificate in legge nel 1985.



PERCHÉ ABROGARLO?

Perché garantisce privilegî particolari a una religione, in contrasto con le più elementari norme di democrazia ed eguaglianza tra i cittadini, sancite peraltro dalla Costituzione Italiana stessa.


Laddove stabilisce uno status particolare per Roma, ad esempio, contrasta chiaramente con la Costituzione stessa: qualora le autorità vaticane, ad esempio, avessero voluto appellarsi al Concordato per chiedere la non effettuazione del Gay Pride del 2000, la questione sarebbe sicuramente finita alla Corte Costituzionale.


Oppure, ancora, si è dovuto ricorrere alla Cassazione per sancire la perseguibilità dei dirigenti di Radio Vaticana, accusata di emissioni elettromagnetiche oltre il livello consentito: gli avvocati difensori avevano sostenuto strenuamente la tesi dell’impossibilità di perseguire tali dirigenti, basandosi sull’articolo 11 del trattato tra l’Italia e la Santa Sede, che stabilisce che «gli enti centrali della Chiesa cattolica sono esenti da ogni ingerenza da parte dello Stato italiano».



MA SI PUÒ ABROGARE? E COME?

I radicali ci provarono nel 1977, raccogliendo le firme necessarie per un referendum abrogativo. il 2 febbraio 1978, però, la Corte Costituzionale con sentenza n. 16 lo dichiarò inammissibile, in quanto «trattato» con uno stato estero.



Restano quindi due strade: una impercorribile, l’altra quasi…

con il consenso della Chiesa, attraverso un accordo fra le parti: che la Chiesa rinunci ai suoi privilegî è però a nostro avviso impossibile.
attraverso l’abolizione dell’art. 7 della Costituzione: in tal caso la Chiesa verrebbe equiparata alle altre religioni, ed i suoi rapporti con lo Stato regolati attraverso un’intesa. Purtroppo a tale scopo è necessaria una modifica costituzionale, disciplinata dall’art. 138 della Costituzione stessa, che recita:
«Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti».

Nessun referendum è quindi possibile su questo argomento. Spetta ai nostri parlamentari prendere l’iniziativa.


CHI SI BATTE PER LA SUA ABOLIZIONE?

Tutte le associazioni laiche, ovviamente, si dichiarano pronte a battersi per l’abrogazione del concordato. Per quanto riguarda l’UAAR le sue tesi sono molto chiare al riguardo. Anche alcune associazioni cattoliche si oppongono: vedi, ad esempio, Noi Siamo Chiesa.



La sproporzione fra le forze in campo ha finora pregiudicato la realizzazione di una vasta campagna sul tema: il 23 settembre 2000, nel corso del primo convegno nazionale del pensiero laico svoltosi a Treviso, l’idea è stata rilanciata, con l’ovvia adesione anche dell’UAAR e si è concretizzata il 13 ottobre 2001, sempre a Treviso, con la nascita della LIAC (Lega Italiana per l’Abrogazione del Concordato).


Viste le modalità per la sua abolizione, però, è essenziale che siano anzitutto le forze politiche a chiederne l’abolizione.


Nel 1987 ci fu una proposta di legge di Democrazia Proletaria, senza esito.


Pochi partiti si esprimono pubblicamente per il superamento del Concordato: Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Partito Repubblicano, e, soprattutto, Socialisti Democratici Italiani e Partito Radicale.


DOCUMENTAZIONE SULL’ARGOMENTO
Carlo Cardia. Diritto ecclesiastico. Il Mulino 1999.
Edoardo Semmola. La definizione di «Confessione religiosa».
Massimo Jasonni. «Concordato ecclesiastico» in Dizionario di Politica, pagg. 187-190. TEA 1990.
Giordano Bruno Guerri. Gli italiani sotto la Chiesa. Mondadori 1992.
Mario Alighiero Manacorda e Giovanni Franzoni. Le ombre di Wojtyla. Editori Riuniti 1999.
Mario Alighiero Manacorda. «Gli inganni del Concordato» in Manifesto Laico, pagg. 49-58. Laterza, Bari, 1999.
Intervista di Radio Popolare a Mario Patuzzo, l’Ateo n. 2/1997.
Per le intese tra lo Stato e le altre confessioni religiose minoritarie, vai al sito dell’OLIR.

fabio80
13-07-2006, 12:15
Bilancio record per la Santa Sede. Affari dal mattone e dalla finanza
mercoledì, 12 luglio 2006
Mentre padre Federico Lombardi, direttore della Radio Vaticana, festeggia la designazione al posto di Joaquin Navarro Valls come direttore della sala stampa, il cardinale Sergio Sebastiani presidente della Prefettura degli Affari Economici esulta per i conti della Santa Sede. La “buona novella” per lui è che il bilancio consolidato della Santa Sede per il 2005 si è chiuso con un risultato positivo di 9,7 milioni di euro. E «si tratta – fa notare - del valore più significativo negli ultimi otto anni». Nei confronti del precedente esercizio il risultato «presenta un miglioramento di 6,6 milioni di euro». Aumentano negli anni i costi del personale e gli oneri per le manutenzioni. Mentre va benone il settore finanziario che si è chiuso con un grande avanzo pari a 43,3 milioni di euro (contro i 6,1 milioni del 2004). «Ciò è stato possibile grazie ad una migliore congiuntura dei mercati finanziari dei cambi, verificatosi nel corso del 2005». Così dopo la perdita del 2004 per le fluttuazione dei cambi di circa 11 milioni di euro, nel 2005 le finanze vaticane hanno visto una fluttuazione positiva netta di 21,7 milioni di euro. Resta sostanzialmente immutato il risultato per cedole e dividendi, che nei due esercizi passa da 19,6 milioni di euro a 19,1 milioni di euro. In aumento gli interessi attivi nei confronti del 2004, mentre quelli passivi passano da un valore di 8,3 milioni a 8 milioni di euro. Buoni affari anche dal settore immobiliare che ha ottenuto un risultato netto di 22,2 milioni di euro, «inferiore a quello registrato nel 2004 quando si attestò a circa 24,9 milioni». La flessione è dovuta al fatto che «nel 2004 erano state realizzate plusvalenze per alienazione immobili per 6 milioni di euro, mentre nel 2005 sono state realizzate plusvalenze per soli 1,3 milioni di euro». I ricavi hanno raggiunto i 51 milioni di euro.
Fonte: Unità online


a quando la quotazione in borsa? :D

Franx1508
13-07-2006, 12:16
a quando la quotazione in borsa? :D
Chiesa C.A.R. SPa! :muro:

marco1474
13-07-2006, 13:56
Non ti preoccupare :)
Tanto anche i listati (non ci sei,sia ben chiaro) fanno qualcosa (o meglio l'unica cosa che possono fare :asd: ) di utile al thread:tengono uppato togliendomi così la fatica di cercarlo su angoli dispersi della sezione :asd:


Tranquillo, te lo uppo io ;)

La Corte di Cassazione apre ai Pacs

I giudici supremi: anche i cosiddetti «nuovi parenti» hanno diritto al risarcimento in caso di perdita del proprio caro STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
ROMA - La Corte di Cassazione apre ai Pacs e sottolinea la necessitá di garantire più tutela alle coppie di fatto. In particolare, i giudici supremi hanno stabilito che anche i cosiddetti «nuovi parenti» hanno diritto al risarcimento in caso di perdita del proprio caro. L'attuale movimento per l'estensione della tutela civile dei Pacs porta dunque a riconoscere anche alle coppie di fatto il cosiddetto «danno parentale». È quanto ha stabilito la terza sezione civile della Corte di Cassazione, che nella sentenza 15760 sottolinea che «l'attuale movimento per l'estensione della tutela civile ai Pacs (Patti civili di solidarietà ovvero stabili convivenze di fatto) conduce all'estensione della solidarietà umana anche a situazioni di vita in comune».
La Suprema Corte era stata chiamata a decidere sul ricorso dei genitori di un minorenne che nel luglio dell'89 morì per le conseguenze di un incidente sul mare: mentre si trovava a bordo di un pedalò sulle coste di Taormina, era stato investito da uno scooter d'acqua. Il riferimento alle coppie di fatto è inserito in un passaggio sul riconoscimento del danno da morte di congiunti. I giudici chiariscono però che nel caso in questione «il danno parentale interessa un societas stabilizzata con vincolo matrimoniale e discendenza legittima, onde i referenti costituzionali sono certi».
Vladimir Luxuria, deputata transgender del Prc, saluta con «grande soddisfazione» la sentenza della terza Sezione civile della Corte di Cassazione, che «fa un esplicito riferimento ai Pacs, ovvero ai Patti Civili di Solidarietà, come a un istituto che conduce all'estensione della solidarietà umana a situazioni di vita in comune».
13 luglio 2006

marco1474
13-07-2006, 14:02
Bella questa :D

"Al cardinale dei Marines Ruini vorremmo far sapere.
Che quando consiglia o vieta, la smetta di dire "gli italiani", e tenga presente che non tutti gli italiani sono cattolici.
Quindi rifletta se per lui esiste ancora la laicità, o se dobbiamo cambiare la costituzione.
Vorremmo anche fargli presente che esistono, oltre alla sua, molte altre religioni monoteiste o politeiste o eccetera, ognuna con una diversa idea della famiglia.

Che quando ci parla di "guerra al terrorismo" e "peccati orribili contro la famiglia" e lancia altre rampogne e anatemi, è suo diritto farlo, ma ci piacerebbe tanto, in qualche sua omelia, sentire parole come "perdono", "dialogo", "libero arbitrio " e altre parole che fanno parte del Vangelo e del pensiero dei credenti, oltre che del corredo di ogni bieco ateo.

Che comunque il termine ateo, o laico, o come preferisce lui "miscredente", non vuole dire:" nemico della fede", ma "che ha altre idee rispetto alla fede", in special modo rispetto alla fede del cardinale Ruini. Se non capisce questo il cardinale finisce per assomigliare pari pari a quei signori della fatwa che non gli piacciono."


Stefano Benni

Ewigen
13-07-2006, 21:12
CINA
13 Luglio 2006

Commissione esteri UE chiede la liberazione dei vescovi cinesi in prigione

Criticate anche le ordinazioni illecite che minano la fiducia nel dialogo fra Pechino e Santa Sede.

Bruxelles (AsiaNews) – L’Unione europea chiede alla Cina di liberare immediatamente vescovi e cristiani imprigionati “per le loro convinzioni religiose”.

La richiesta è contenuta nella relazione votata ieri a larga maggioranza dalla Commissione esteri della UE sui rapporti fra UE e Cina. In essa si ricorda “il destino di molti vescovi incarcerati” e “si chiede alle autorità della Repubblica popolare cinese il rilascio immediati di tutti i membri delle chiese cristiane che sono ingiustamente incarcerati o perseguitati”.

Secondo informazioni di AsiaNews sono ancora decine i vescovi della chiesa sotterranea che sono agli arresti domiciliari o impediti nel loro ministero. Tre di essi sono scomparsi da anni nelle mani della polizia, senza che il governo di Pechino dia alcuna giustificazione.

La relazione votata ieri critica la Cina anche per le ordinazioni episcopali illecite avvenute nei mesi scorsi Kunming e nell’Anhui, considerandole “una grave violazione della libertà religiosa”, che mette in crisi la fiducia nel “dialogo onesto e costruttivo” fra Pechino e Santa Sede e mette ostacoli agli “sviluppi della libertà in Cina”.

La relazione ha anche diversi punti a difesa della libertà religiosa per i tibetani, i musulmani del Xinjiang e per i gruppi della Falun Gong.

Hakuna Matata
14-07-2006, 14:43
Cut



Va ricordato che il battesimo è un rito estraneo alla narrazione evangelica: l’unico passo esplicito (Mt. 28,19) è spesso considerato dagli studiosi come una manipolazione posteriore, mentre Gesù, pur battezzato da Giovanni, personalmente non battezzò mai nessuno, né tanto meno risulta siano mai stati battezzati gli apostoli.


Come sempre gli ateisti riportano cose inesatte ed il popolino si mette tutto in riga senza nemmeno sapere come stanno le cose, o meglio accettando ciecamente il dogma senza prendersi la briga di verificare, ahhhh la fede :rolleyes:

Giovanni 3:22 Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nelle campagne della Giudea; là si trattenne con loro e battezzava.

Giov 4:1-2Quando dunque Gesù seppe che i farisei avevano udito che egli faceva e battezzava più discepoli di Giovanni (sebbene non fosse Gesù che battezzava, ma i suoi discepoli),
Solo in Matteo 28:19 si parla di battesimo?
Non è scritto che i discepoli fossero battezzati, ma è scritto chiaramente che battezzavano come è scritto che Gesù si battezzò e si suppone che anche i discepoli si battezzarono visto che sarebbe un controsenso non battezzarsi.
Questo solo per citare il Vangelo di Giovanni , senza citare gli Atti degli Apostoli, ma si sa l'importante è credere a qualcuno che distorce la verità a proprio uso e consumo , ed i fedeli dietro , ciechi, senza chiedersi che stanno facendo.

Non ho letto il resto, ma se nelle prime 5 righe già ci sono inesattezze degne di persone in malafede immagino nel resto che perle si possano trovare.

Franx1508
14-07-2006, 14:51
rimane il fatto che il 90% delle cose scritte nei vangeli sono inventate di sana pianta e non hanno attinenza alcuna con la realtà tangibile e realisticamente concepibile,e voi poveretti ci credete,quindi togliti la trave dal tuo occhio(per parafrasare l'invenzione cristo).
sono solo favole per bambini,perchè non fate un test per noi atei con l'aldila(fatti trapassare(il suicidio è peccato))?magari ci crediamo poi.... :rolleyes:

Hakuna Matata
14-07-2006, 15:01
rimane il fatto che il 90% delle cose scritte nei vangeli sono inventate di sana pianta e non hanno attinenza alcuna con la realtà tangibile e realisticamente concepibile,e voi poveretti ci credete,quindi togliti la trave dal tuo occhio(per parafrasare l'invenzione cristo).
sono solo favole per bambini,perchè non fate un test per noi atei con l'aldila(fatti trapassare(il suicidio è peccato))?magari ci crediamo poi.... :rolleyes:
Ancora? MA chi lo dice? I tuoi "studiosi" che sbagliano , volontariamente credo, le cose semplici? Te non ti rendi conto , invece, che il 101% delle teorie ateistiche sono senza fondamento, false e facilmente dimostrabili da chi si prende la briga di verificarle, dimmi la verità te non hai mai verificato quello che gli ateisti scrivono...fallo e ne riparliamo altrimenti le tue sono parole al vento dettate da una fede molto più cieca di tanti cristiani.

Ewigen
14-07-2006, 17:29
UZBEKISTAN
14 Luglio 2006
Con una falsa accusa di proselitismo il governo uzbeko chiude una Ong

Secono i giudici, l'Organizzazione statunitense faceva proselitismo in un villaggio, dove uno degli imputati non è neppure mai stato. Analisti: la verità è che si teme l’influenza culturale dell’Occidente sulla popolazione.

Tashkent (Icc) – Il governo uzbeko accusa di “attività religiose illegali” le Ong straniere, ma lo scopo reale è farle chiudere per allontanare dal Paese ogni possibile influenza della cultura occidentale. È successo all’Organizzazione non governativa, Central Asia Free Exchange (CAFE), con sede negli Stati Uniti, e che ora si batte per poter tornare di nuovo a lavorare in Uzbekistan a favore della popolazione.

Le autorità di Thashkent hanno ordinato la chiusura definitiva delle attività della CAFE in tutto il Paese dopo che un tribunale ha dichiarato i suoi operatori colpevoli di attività religiose illegali volte al proselitismo cristiano. Secondo esperti locali, il ricorso presentato dalla Ong non ha possibilità di essere accolto, visto che i tribunali sono nelle mani dei funzionari del presidente Karimov. Il verdetto è atteso in questi giorni.

Secondo i documenti presentati dall’accusa, il personale della Ong avrebbe distribuito materiale religioso illegale e usato intimidazioni per convertire 20 persone del villaggio di Komi Cho’li. Uno degli imputati non è neppure mai stato in quella zona. Tra le colpe della CAFE, impegnata solo in progetti tecnici come la formazione di personale sanitario, la ricostruzione di orfanotrofi e l’insegnamento dell’inglese, vi è anche quella di aver usato un logo non registrato e non possedere una licenza per l’uso di Internet.

Uno dei responsabili della CAFE, James Hall, spiega che tutti gli operatori della Ong sono cristiani e definisce la condanna “completamente insensata”. “Nei nostri progetti – sottolinea – non vi è nulla di religioso, né con essi cerchiamo di convertire gi uzbeki al Cristianesimo”. Egli aggiunge che per rispettare le normative locali, ai dipendenti della CAFE era vietato partecipare a grandi raduni religiosi e non discutevano di nessun argomento che riguardasse la religione.

Secondo alcuni osservatori in Uzbekistan, il caso della CAFE ha un movente politico e quella del proselitismo è solo una scusa dietro cui si nasconde il vero scopo del governo: chiudere le Ong straniere per allontanare ogni possibile influenza della cultura occidentale nel Paese.

In Uzbekistan il 90% della popolazione è musulmana, forti sono le violazioni alla libertà religiosa e il governo mira a controllare ogni aspetto della società.

Franx1508
14-07-2006, 18:28
Ancora? MA chi lo dice? I tuoi "studiosi" che sbagliano , volontariamente credo, le cose semplici? Te non ti rendi conto , invece, che il 101% delle teorie ateistiche sono senza fondamento, false e facilmente dimostrabili da chi si prende la briga di verificarle, dimmi la verità te non hai mai verificato quello che gli ateisti scrivono...fallo e ne riparliamo altrimenti le tue sono parole al vento dettate da una fede molto più cieca di tanti cristiani.
io nondevo dimostrare nulla più di quello che è evidente il resto è speculazione fai pure,illuditi pure poi celo sapremo ridire quando sarai cibo per vermi.

Hakuna Matata
14-07-2006, 18:37
io nondevo dimostrare nulla più di quello che è evidente il resto è speculazione fai pure,illuditi pure poi celo sapremo ridire quando sarai cibo per vermi.
Se vabbé, io ti ho dimostrato il valore e la conoscenza degli ateisti riguardo temi che dovrebbero conoscere molto bene ed invece scrivono solo un mucchio di parole per vendere libretti o fare causa ad un prete, e voi polli ci cascate. Di evidente per adesso c'è solo l'ignoranza di chi dice di avere la verità in mano e questa è stata provata in 5 minuti da uno che non è nessuno, figurati se uno studioso serio si mettesse a controbbattere i libretti ed i siti che si trovano su internet, non ne sopravviverebbe nessuno senza essere smontato pezzo per pezzo. Questa è l'unica prova per adesso.
Continua a credere a chi ti vende la menzogna, e non mi dire che non lo hai visto pure te chiaramente.
Mi saprai ridire quando sarà il momento.

Ewigen
15-07-2006, 10:57
SRI LANKA
Fear stalks Tamil village after killing of Christian family

Anto Akkara
Allaipiddy, Sri Lanka (ENI). Fear is writ large on the face of the 350 families on the islet of Allaipiddy near Jaffna, the heartland of ethnic Tamils on the northern fringe of Sri Lanka.

The fishing village surrounded by Sri Lankan Navy camps is yet to recover from the 13 May massacre when four unidentified gunmen shot dead eight people in the house of the richest man on the island village.

Nobody in the village will speculate about who was responsible, but human rights activists assert that the Sri Lankan security forces were behind the shootings at the Christian household in an ongoing conflict that has pitted Tamil rebels against the Sri Lanka government.

"I will never forget the scene at the house," said Chelladurai, an elderly villager who like most residents did not want to give his full name and who rushed into the shop-cum-residence after hearing the shots and saw bodies lying in pools of blood.

Asked whether the villagers had any clue regarding the identity of the gunmen, Chelladurai replied: "We do not know why they were killed and who did that."

Septuagenarian Selvaraj, a Christian, survived the shooting spree in his two-storey house. The gunmen, however, unleashed bullets into his son, son-in-law, daughter and her two children and one of his workers along with a Christian neighbour who had come to his shop-cum-residence in the fateful evening. A family relative and a local Christian were also killed.

Except for his daughter's family who were Roman Catholics, Selvaraj and the other family members belonged to the Ceylon Pentecostal church.

Human rights activists attribute the massacre on the island to the Sri Lankan forces that have camps all around. It is a strategic location for the security forces to ward off attacks from Tamil rebels. Nearly one million people in the north and east of Sri Lanka have been displaced following the two-decade civil war waged by the Tamil Tiger rebels seeking autonomy for ethnic Tamil majority areas. The war was supposed to have been halted by a 2002 cease-fire.

The Sri Lanka forces have rejected any involvement, but the activists claim that the massacre was linked to the refusal of Tamil shopkeepers to obey an order by the navy to keep their shops open. Tamil rebels had called for the shops to be shut as part of their campaign for autonomy. Ten minutes after the shooting in the Christian-owned store and residence, a Hindu shopkeeper nearby was also shot dead in his shop and his shop burnt by gunmen.

But the villagers never shared this story to this reporter nor the report that the gunmen asked neighbours of the Christian family to switch off lights and lock the doors before they entered Selvaraj's house.

Within hours of the killing, almost all the families in the village took shelter in the Philip Neiri Catholic church in the island and camped there for two weeks before they were moved by international agencies to Catholic churches such as Our Lady of Refuge in Jaffna, 10 kilometres from Allaipiddy.

The majority of the villagers are Christians, most of them are Catholic with a smattering of Pentecostals, and the rest are Hindus, but in the whole country Christians are a small minority.

Though the islanders returned to their houses after assurances at the end of June from Douglas Devananda, a Tamil minister in the Sri Lankan government, fears remains.

"We do not know what will happen," said Amala Das, a carpenter.

Asked whether the sight of the massacred bodies was the most dreadful experience in his life, he paused for a while and said: "No. This is only the second." The first was the mysterious disappearance of his two younger brothers who were rounded up by Sri Lankan forces in 1990 along with 83 other young people from the same village.

Of their whereabouts now, said Das, "We have no clue."

Ewigen
15-07-2006, 11:00
VIET NAM
Montagnard Degar Christians Arrested in July 2006 After Attending a Christian Prayer Vigil
July 15, 2006, 03:42:19 PM


ICC Note: Vietnam is considered to be one of the worst violators of religious freedom and these arrests are just a glimpse of the injustice the Montagnard Degar Christians have suffered.

Montagnard-Foundation (7/15/06) –

Background: The indigenous Montagnard Degar Peoples have suffered decades of persecution by the government of Vietnam , namely; confiscation of their ancestral lands, Christian religious repression, torture, killings and imprisonment. In July 2006 the US State Department has continued to maintain Vietnam on the “watch list” of countries that are the worst violators of religious freedom. To date over 350 Degar prisoners remain in Vietnamese prisons for charges involving merely standing up for human rights, for spreading Christianity or for fleeing to Cambodia . Information below received direct from Vietnam .



Peaceful Prayer Vigil: A pproximately 2,200 Montagnard Degar Christians attended a peaceful prayer vigil on 28 June 2006 at Buon Tara Puor village, Hoa Dong commune, Krong Pac district, Daklak province to pray that God will soften the hearts of the Vietnamese government to stop persecuting the Degar people. Initially, 285 Degar students from all four provinces of the Central Highlands came to the prayer vigil and many Christians from around the area joined them until over 2,200 people arrived. At 1:30 pm Vietnamese police came to the prayer vigil and started collecting names of the Degar Christians who attended. After the prayer vigil the Degar Christians returned to their villages. A few days later the Vietnamese police started making arrests such as the female students below.

Ewigen
15-07-2006, 11:02
RUSSIA
Russian Government Arbitrarily Denying Entry To Christian Workers
July 15, 2006, 04:18:54 PM


Russian Government Arbitrarily Denying Entry To Christian Workers


Friday, July 14, 2006

Donald L. Hughes

ASSIST News Service



MURRIETA, CA (ANS) -- President Vladimir Putin, hosting the G8's first summit in Russia, hopes to use the meeting to showcase his country's new assertive global posture, but at the same time may be closing the doors to religious freedom in Russia.



John Livoti, Eastern European Outreach (EEO) New England Representative and team leader for seven years, was denied entry into Russia on this mission trip this month.



Livoti arrived to Moscow's Domodevodo airport on July 4th with a valid entry visa in his passport issued by the Russian Embassy in Washington D.C. Despite this fact, and with no explanation whatsoever, Russian authorities denied Livoti entrance into the country.



Livoti was accompanied by a team of 14 people from New England who continued on through customs with no problem. Only Livoti was singled out and placed in a holding area. The team was met a Russian EEO translator who tried to assist Livoti and discover the reason for his detention. The translator was turned away by Russian authorities while Livoti was placed under administrative arrest.



EEO Executive Director Jeff Thompson said, “Many Evangelical groups are facing new challenges in Russia. The harsh requirements of Russia’s 1997 Freedom of Conscience and Religious Associations law are now being enforced at the local level, and the new Non-Governmental Organization (NGO) law enables authorities to closely monitor religious activities.”



Livoti's wife Janet was also denied entrance, but she was denied a visa several months ago while still in America. Along with another team member, David Sawyer, also from Massachusetts, a total of four people from John's team were denied Russian visas.



Janet Livoti, David Sawyer and his daughter Kelly all decided to work at the EEO camp in Kiev, Ukraine after they were denied visas to Russia.



John, however, was not denied and actually had a valid visa issued to him. Nevertheless, the Russians arbitrarily put him on a flight back to London that same night after several tense hours in a holding cell at the airport. John is back in the USA now awaiting the return of his team from Russia and his wife from Ukraine.



For many years now, John and Janet Livoti have led teams each summer to Yoshkar-ola, Russia to work with orphans at Camp Cooperator in the Mari-el Republic. They have had no political involvement and have strived to help the children there. No reasons were given for the visa denials, and Russian authorities do not respond to requests for more information.

Ewigen
15-07-2006, 11:08
CINA
15 Luglio 2006
Yu Jie, scrittore che combatte per coloro che hanno paura di parlare
Per il critico e scrittore di 33 anni, la salma di Mao a Tiananmen è un "abominio" e la libertà religiosa "può solamente aiutare la popolazione".

Pechino (AsiaNews/Scmp) - Lo scrittore cinese Yu Jie si descrive come un cristiano pericoloso e come un buon combattente che preferisce combattere le sue battaglie nel mondo della stampa. Ha puntato il suo mirino – tra gli altri – sul Partito Comunista, la persecuzione religiosa e anche sull’eredità di Mao Zedong.

Così fu imprevisto quando il mite trentatreenne, nativo del Sichuan, durante una visita ad Hong Kong dalla sua casa di Pechino, decise di marciare con decine di migliaia di dimostranti il primo di luglio per chiedere il diritto di scegliere il proprio governo. “Ero scettico sugli eventi di massa come quello. Di solito non vado ai concerti e non guardo le partite di football allo stadio perché penso che le emozioni delle persone siano eccitate dalla folla. La distanza mi permette di stare calmo e osservare”, dice. “Ma la manifestazione del primo luglio fu certamente calma e pacifica… Ha mostrato come quella di Hong Kong sia una società matura e civile e la gente sa che ci vorrà un po’ di tempo per raggiungere il suffragio universale, non basterà soltanto una singola protesta”.

Yu sa in prima persona quanto può essere lungo apportare un cambiamento. Ha premuto per una maggior libertà religiosa nel Paese, ottenendo riconoscimenti internazionali per i suoi sforzi. Ha incontrato in maggio il presidente George W. Bush alla Casa Bianca insieme ai colleghi cristiani Wang Baiguang e Wang Yi.

“L’incontro dovrebbe avere un effetto simbolico sul lungo periodo perché la pressione degli Stati Uniti è la sola cosa che adesso spaventa la Cina. Penso che Bush e il suo governo ora nutrano più sensibilità e mostrino più considerazione per le migliaia di cristiani perseguitati in Cina oggi”.

Yu iniziò ad acquistare fama quando, all’età di 25 anni, pubblicò la sua prima novella, Fire and Ice. Vendette milioni di copie e quell’anno il suo fu largamente considerato uno dei 10 migliori libri della Cina. Seguirono una dozzina e più di libri generalmente critici sulla società e sulla storia moderna cinese che erano proibiti sul continente. Si guadagnò un master in letteratura cinese contemporanea nel 2000 alla Peking University e fu poi assunto come ricercatore per la China Association of Writers, ma il suo contratto si concluse il primo giorno di lavoro.

Egli ora fa parte del China PEN, un’associazione internazionale letteraria indipendente che difende la libertà di espressione.

Nel 2004 Yu e alcuni colleghi scatenarono molte polemiche quando, scrivendo sulla rivista di Hong Kong Kai Fang, dissero che la salma di Mao Zedong avrebbe dovuto essere rimossa dal mausoleo di Piazza Tienanmen. “Noi critichiamo il tempio di Yasukuni”, scrissero, “ma giusto al centro della capitale cinese Pechino, c’è il tempio di Mao Zedong che è abominevole tanto quanto quello di Yasukuni. È il tempio per un carnefice che ha ucciso i suoi stessi connazionali”.

Yu si è convertito al cristianesimo tre anni fa, dando al governo centrale, dice, una ragione in più per stare attento a lui. “Non piacevo alle autorità quando ero soltanto uno scrittore dissidente. Adesso che sono diventato cristiano, loro pensano che io sia più pericoloso”.

Il governo centrale sta stringendo la sua morsa sui cristiani. Il governo che riconosce la Chiesa protestante cinese dice che in aprile in Cina c’erano 16 milioni di cristiani. Ma gli osservatori dicono che è un valore sottostimato perché le Chiese non registrate, o “sotterranee”, non erano state considerate. Alcuni ritengono che il numero dovrebbe essere tre volte maggiore.

Secondo il gruppo Cristiano “Associazione di Aiuto alla Cina” con sede negli USA, 1.958 pastori e fedeli delle chiese sotterranee in 15 province sono stati rinchiusi per 12 mesi alla fine di maggio.

Yu afferma che la comunità sta crescendo rapidamente, citando a titolo di esempio la Ark House Church che lui ha fondato, che ha visto il numero dei suoi membri salire dai 6 del 2003 ai 60 di oggi – tra i quali molti accademici, giornalisti e artisti. “Moltissime persone sono interessate alla religione; vogliono fare qualcosa di più in favore della vita”, dice.

Gli osservatori hanno preso il recente World Buddhist Forum e l’incoraggiamento del governo al Confucianesimo o al Guoxue, o la civilizzazione cinese e gli studi culturali, come segno del ritorno di Pechino alla religione per riempire il vuoto morale lasciato dall’era della ricerca personale del profitto.

Yu dice che il governo è consapevole che il cristianesimo è profondamente differente da un partito ideologico, ma è fiducioso che la diffusione del cristianesimo possa aiutare a risolvere molti problemi che attanagliano la nazione. “Se molti intellettuali si convertissero al Cristianesimo, essi potrebbero aiutare al cambiamento della società attraverso il perdono e la pace, che non sono mai propugnati dalla cultura cinese”, dice. “Questo potrebbe anche ridurre la possibilità di conflitti violenti”. “La religione può giocare lo stesso ruolo in Cina di quello giocato durante la transizione politica in paesi come la Corea del Sud, il Sud Africa o l’Europa dell’Est”.

Commentando l’aumento dell’attivismo in favore dei diritti, o weiquan, negli anni recenti su tutto il continente, Yu afferma che la difesa dei diritti delle persone dovrebbe essere fatta in conformità con la legge, in tono “mite e innovatore”.

Ewigen
15-07-2006, 11:27
ROMANIA
CHIESA NEL MIRINO
Si fanno sempre più tesi i rapporti tra lo Stato e le autorità religiose Uno sciopero della fame e una raccolta di firme per fermare l’operazione


La cattedrale minacciata da un mostro edilizio L'ex progettista avverte:la cattedrale corre il rischio di crollare prima che i lavori per costruire il «gigante» vengano terminati. Il progetto violerebbe ventiquattro leggi dello Stato

Da Bucarest Mihaela Iordache

Giorno dopo giorno cresce la tensione a Bucarest dove da mesi si registrano proteste senza precedenti. In un clima difficile la chiesa romano-cattolica in Romania si dichiara perseguitata e continua ad inviare appelli alle autorità affinché intervengano per fermare i lavori edili avviati a marzo vicino alla cattedrale di San Giuseppe nella capitale romena. A meno di dieci metri di distanza dalla cattedrale una ditta scava, quasi senza sosta, per innalzare - su un terreno ritenuto instabile e che presenta una falda freatica in superficie - un edificio destinato ad uffici di 75 metri di altezza (19 piani in superficie e 4 livelli sotterranei), denominato "Cathedral Plaza" La chiesa contesta anche il nome che potrebbe indurre in errore l'opinione pubblica associandolo con un legame che non esiste. Tra le mura della chiesa gli oggetti sacri tremano per le vibrazioni dei buldozer mentre i fedeli implorano, ancora più forte, l'aiuto divino e si stringono intorno al loro arcivescovo di Bucarest S.E. Ioan Robu:"Vivo accanto ai cattolici della Romania un sentimento di profonda tristezza e impotenza di fronte all'indifferenza delle autorità romene, rimaste impassibili alle innumerevoli memorie e proteste contro l'illegale costruzione che mette in grave pericolo l'incolumità e la dignità del luogo sacro e impedisce il normale svolgimento delle funzioni religiose.", dice amareggiato l'arcivescovo Robu. Che una ditta voglia costruire ad ogni costo, solo per interessi economici, non meraviglia a Bucarest dove la caccia agli spazi edificabili nel centro segue ormai la legge della giungla. Ma la Romania ha anche altre leggi . Come la 422/.2001 relativa alla salvaguardia dei monumenti storici. E la cattedrale di San Giuseppe è un monumento storico. Mentre per le autorità il progetto è legale. All'arcivescovo Robu non resta che ricordare i drammatici tempi di Ceausescu quando le chiese venivano demolite o nascoste da edifici enormi, "anche durante il comunismo tutto era legale". D'altronde che immagine può venire alla mente quando i fedeli hanno provato, con i loro corpi a fermare i camion? Forse è uno scenario che sembra più vicino ai tempi di Ceausescu che alla Romania che si prepara ad entrare nell'Unione Europea il 1 gennaio 2007. Con la licenza concessa all'enorme edificio i cattolici " sentono i loro diritti violati e i loro valori calpestati" Ancora una volta. Come se non bastassero gli anni bui del totalitarismo. Come se non bastasse l'attesa di vedere restituite tutte le proprietà confiscate dal regime. Come se non bastassero i conflitti violenti in alcune località tra i greco-cattolici e gli ortodossi, sempre per il recupero delle chiese e dei beni ecclesiastici. Nella Romania del 2006 si fa lo sciopero della fame per difendere una cattedrale. Due fedeli, una cattolica ed una ortodossa, da giorni stanno davanti al palazzo del governo. Pregano e cantano. Ma le autorità non sentono. O non vogliono sentire. Ormai tra lo stato e le chiese i rapporti sono sempre più difficili. A partire dalla chiesa maggioritaria ortodossa che per anni ha provato ad ottenere una licenza per costruire una cattedrale a Bucarest. Per salvare la cattedrale San Giuseppe l'arcivescovato romano-cattolico ha raccolto finora oltre 20mila firme. Tra cui quelle della Patriachia romena, della Comunità Ebraica, di diverse organizzazioni, personalità interne ed internazionali. Lo storico Dinu C. Giurescu, membro dell'Accademia romena, interrogato dalla commissione del senato per gli abusi, commentava gli attuali progetti architettonici nella capitale: «In effetti si mette in pratica il piano urbanistico di Ceausescu. Mi chiedo chi guida questo stato: la legge e le istituzioni oppure i gruppi di pressione?». Da New York arriva anche Emanuel E. Necula, ingegnere edile internazionale ed ex progettista generale della"Cathedral Plaza". Necula si era ritirato dopo le modifiche apportate al progetto. Ora, da specialista, avverte: «La cattedrale di San Giuseppe corre il pericolo di crollare prima che la costruzione gigante venga finalizzata». Il progetto violerebbe infatti 25 norme in materia e 24 leggi romene. Nei giorni scorsi è sceso in campo anche il Servizio romeno di informazioni che precisa come il suo nulla osta concesso nel 2001 non sia più valido a causa delle varianti apportate alla documentazione tecnica. Il Servizio, che ha una sede in zona, avverte che la costruzione dell'edificio inciderà gravemente sulla buona funzionalità dei suoi equipaggiamenti .Quindi ci sarebbero anche aspetti riguardanti la sicurezza nazionale. Ma la sicurezza nazionale ha molti significati , incluso quello trasmesso dal messaggio della campagna della chiesa romano-cattolica: «Salvate i valori della Romania. Adesso, la cattedrale di San Giuseppe».

Franx1508
15-07-2006, 13:14
Se vabbé, io ti ho dimostrato il valore e la conoscenza degli ateisti riguardo temi che dovrebbero conoscere molto bene ed invece scrivono solo un mucchio di parole per vendere libretti o fare causa ad un prete, e voi polli ci cascate. Di evidente per adesso c'è solo l'ignoranza di chi dice di avere la verità in mano e questa è stata provata in 5 minuti da uno che non è nessuno, figurati se uno studioso serio si mettesse a controbbattere i libretti ed i siti che si trovano su internet, non ne sopravviverebbe nessuno senza essere smontato pezzo per pezzo. Questa è l'unica prova per adesso.
Continua a credere a chi ti vende la menzogna, e non mi dire che non lo hai visto pure te chiaramente.
Mi saprai ridire quando sarà il momento.
in vita tua ti sei confrontato solo coi vengeli e la pseudo storia,il resto sono invenzioni.invenzioni nate nel passato che appartengono al passato e che sono sopravvissute solo a causa dei limiti della massa credente.che pesa in chili ma non in profondità.chissenefrega se conosci il libro a memoria quando nella storia gli inventori di queste fanfaronate hanno distrutto gran parte delle fonti storiche che potevano mettere in discussione le invenzioni religiose.
la religione si basa su un vuoto ontologico.colmato di nulla.

Franx1508
15-07-2006, 13:16
Michele Serra: Dio non esiste, lo dimostra il Partito di Dio
venerdì, 14 luglio 2006
Grazie al ritorno sulla ribalta di guerra del Libano (le vecchie glorie non tradiscono mai…) ora possiamo avvalerci della presenza quotidiana, nelle cronache, di una roba che si chiama “Partito di Dio”, proprio così. Esistono, di conseguenza, i comunicati del Partito di Dio, i volantini del Partito di Dio e i leader del Partito di Dio, che sono, visti in fotografia, signori piuttosto giovani e pasciuti, con barba e turbante.
Pochissime cose riescono a darmi tristezza come questa. Penso che se davvero un Dio esistesse, incenerirebbe per primi quelli che, in tutte le religioni, osano costruire il loro lurido potere politico abusandone il nome. Costoro, da che mondo è mondo, sono i peggiori portatori di discriminazione, razzismo, violenza, guerra. Ma Dio, ahimé, non esiste, e dunque nessuna folgore coglierà mai i blasfemi, i fanatici, gli imbroglioni che mestano attorno al sacro, lo adoperano per farsene scudo. La vera forza dei fanatici religiosi, dunque, è paradossalmente l’inesistenza di Dio. Possono prosperare, fare proseliti, predicare odio, contando unicamente sulla credulità degli uomini e sull’impossibilità di smentite da parte di un cielo lontano e silenzioso.
L’intervento di Michele Serra è stato pubblicato oggi su Repubblica

Ewigen
15-07-2006, 18:25
Hakuna,vuoi con consiglio fraterno: partafrasando il buon Dante e ovviamente Gesù Cristo (Mt cap 7),lascia perdere. :)

Franx1508
15-07-2006, 19:03
Hakuna,vuoi con consiglio fraterno: partafrasando il buon Dante e ovviamente Gesù Cristo (Mt cap 7),lascia perdere. :)
da un ATEO serio anni luce avanti : Di fronte agli sciocchi e agli imbecilli esiste un modo solo per rivelare la propria intelligenza: quello di non parlare con loro. (A. Schopenhauer)

Hakuna Matata
15-07-2006, 19:58
da un ATEO serio anni luce avanti : Di fronte agli sciocchi e agli imbecilli esiste un modo solo per rivelare la propria intelligenza: quello di non parlare con loro. (A. Schopenhauer)
Ahahah
Oltre ad offendere quale sarebbe stata la tua dimostrazione di intelligenza?
Sei bravo a copia incollare quattro storielle, a credere a Cascioli ( e me sto a ammazzá dalle risate solo al pensiero) e simili che vengono regolarmente smontati in 32 secondi netti, e sparare giudizi sommari su persone che neanche conosci tipo "in vita tua ti sei confrontato solo coi vengeli e la pseudo storia,il resto sono invenzioni" ma che ne sai della mia vita? Che ne sai quello che ho fatto in 33 anni? E poi citi Schopenhauer come se te potessi pensare di avere una frazione della sua ,opinabile, intelligenza. :rolleyes:

Franx1508
15-07-2006, 20:10
Ahahah
Oltre ad offendere quale sarebbe stata la tua dimostrazione di intelligenza?
Sei bravo a copia incollare quattro storielle, a credere a Cascioli ( e me sto a ammazzá dalle risate solo al pensiero) e simili che vengono regolarmente smontati in 32 secondi netti, e sparare giudizi sommari su persone che neanche conosci tipo "in vita tua ti sei confrontato solo coi vengeli e la pseudo storia,il resto sono invenzioni" ma che ne sai della mia vita? Che ne sai quello che ho fatto in 33 anni? E poi citi Schopenhauer come se te potessi pensare di avere una frazione della sua ,opinabile, intelligenza. :rolleyes:
sicuramente più di quella a cui può aspirare uno come te...di opinabile poi c'è solo il parlare con gli invasati.

Franx1508
15-07-2006, 20:12
...vedi dio nelle scritture,tsè...vedi dio dapperttutto...doppio tsè...
il tuo dio se è un essere personale è una somma di contraddizioni,se non è personale non è un dio.ma de che stamo a parlà? :rolleyes:

Hakuna Matata
15-07-2006, 20:18
Di invasati ne vedo molti di piú tra la religione ateista , a questo punto aveva ragione Ewigen e pure Schopenhauer.
Ciao.

Franx1508
15-07-2006, 20:49
Di invasati ne vedo molti di piú tra la religione ateista , a questo punto aveva ragione Ewigen e pure Schopenhauer.
Ciao.
ti ricordo che l'amico Arthur S. era ateo e prendeva letteralmente per il culo i religiosi delle tre favole monoteiste....
e l'ateismo non è una religione,ma si basa proprio sullo stesso mondo dove vivi tu che se non ti sei accorto l'unico di cui si può disporre,basta con quelle maledette invenzioni!...o magari sei già morto e risorto... :rolleyes:

Hakuna Matata
15-07-2006, 21:20
ti ricordo che l'amico Arthur S. era ateo e prendeva letteralmente per il culo i religiosi delle tre favole monoteiste....
e l'ateismo non è una religione,ma si basa proprio sullo stesso mondo dove vivi tu che se non ti sei accorto l'unico di cui si può disporre,basta con quelle maledette invenzioni!...o magari sei già morto e risorto... :rolleyes:
Ma parliamo di Schopi il buddista presunto ateo?

HenryTheFirst
15-07-2006, 22:28
Franx1508 e Hakuna Matata: evitate la polemica personale, e soprattutto gli insulti, da diversi post siete al limite del regolamento con frecciatine e illazioni sulle presunte scarsità intellettuali dell'interlocutore. Alla prossima comincio ad ammonire/sospendere.

Pregherei inoltre di riportare il thread in topic: non è questo il luogo in cui parlare dell'esistenza/inesistenza di Dio, qui si parla delle persecuzioni nei confronti dei cristiani, se volete parlare d'altro siete liberi di aprire una discussione relativamente all'argomento preferito.

Ewigen
16-07-2006, 11:27
INDIA
EFI Protests Ouster of Catholic Nuns from Government Leprosy Hospital in Gujarat
July 16, 2006, 05:05:06 PM

EFI Protests Ouster of Catholic Nuns from Government Leprosy Hospital in Gujarat

By Surojit Chatterjee

Christian Today India (07/14/06) – The Evangelical Fellowship of India has condemned the Gujarat Government's decision to terminate the contract of five Catholic nuns belonging to Salesian Missionaries of Mary Immaculate in spite of their faithful service to the patients in the city's government leprosy hospital for over 57 years on the grounds that they were allegedly preaching Christianity to the patients.



According to the evangelical body, instead of recognizing the nuns' tireless service to leprosy patients, the state government of Gujarat used "conversion" and "preaching Christianity" as an excuse to terminate their employment.



Many leprosy patients, like Babban Sitapur, are also protesting the decision and have vowed that they will follow the sisters wherever they go. "They are everything for us," said Babban Sitapur. "Not even our family members take such care of us."



Another patient, Chinga Powar, recalled that in a Maharashtrian hospital, doctors would "not even come near us. The nurses would give out tablets in a plastic bag tied to a stick. The toilets were never cleaned, because lepers used it. We were treated worse than animals."



Eventually when someone reported to him about the Ahmedabad hospital and the Catholic nuns, Powar left the Maharashtra hospital. He covered all his wounds, using a shawl to hide his face and rode in the back of a bus to Ahmedabad.



According to news reports, Powar also helped two other patients from the hospital in Maharashtra to come to Ahmedabad. "[In the beginning] I didn't know the place, but I knew it was managed by Christian nuns, which was enough inspiration to come here," Powar recalled.



"It is clear that conversion is merely being used as ploy to carry out the Gujarat governments agenda to hamper the Christian community's service in public space," said Rev. Richard Howell, general secretary, EFI. "It is deeply regretted that the Gujarat Government in stead of recognizing the nuns' tireless service to leprosy patients has used the state machinery to disrupt and stop their work with total disregard of the consequences for the leprosy patients."



The EFI has urged the Christian community nationwide to pray for the persecuted Christians in Gurajat and petition to the concerned authorities on behalf of the Catholic nuns.

Ewigen
16-07-2006, 13:43
BOLIVIA

[Avvenire]La Bolivia di Evo Morales si prepara ad una riforma scolastica fra dubbi, confusione e polemiche. Uno dei punti più spinosi riguarda la religione sui banchi di scuola. Apparentemente l’esecutivo e la Chiesa sono daccordo. L’ora di religione non sarà obbligatoria, bensì facoltativa, in base al principio di una scuola pubblica laica; ma questo non toglierà il diritto di scegliere questa materia ad alunni e genitori. Il governo, però, continua a cambiare idea e le dichiarazioni del ministro dell’Educazione Felix Patzi suscitano preoccupazione. Per Patzi, l’ora di religione dovrebbe sparire dalle scuole pubbliche e private (comprese le religiose). A Sucre è in corso il Congresso Nazionale dell’Educazione, che riunisce gruppi sociali, religiosi e sindacali legati alla scuola: da qui dovrebbe emergere una proposta della futura riforma. Il cardinale Julio Terrazas ha chiarito che il diritto a professare una religione è irrinunciabile e che non bisogna confondere uno Stato laico con il laicismo.

Ewigen
16-07-2006, 13:55
KAZAKHSTAN
Crackdown on Religious Freedom Continues

Forum 18 (7/14/06) - A Pentecostal theological college is facing attempts by the authorities to close it, along with a media campaign against the college, and the dramatic increase in fines of unregistered Baptists has continued, Forum 18 News Service has found. These are the latest developments in Kazakhstan's crackdown on religious freedom. The Shymkent Prosecutor's Office is prosecuting the local Elim Seminary for not having an Education Ministry licence – even though the college immediately applied for a licence when this requirement was introduced in May. The Prosecutor, Erzhan Ezaliev, claimed to Forum 18 that "Personally I am neutral towards Protestants. But the law is the same for everybody." In 2005, the same Prosecutor's Office - without any legal grounds for its action - also tried to close the Seminary. Also, two Baptists, one a Pastor, have been fined for unregistered activity and breaking an order banning a church. The fines imposed are much greater than the previous norm.





A District Prosecutor's office in the city of Shymkent, the regional centre of South Kazakhstan region, is trying to close down a local Protestant theological college, arguing that it is illegal as it does not have a licence from the Education Ministry. The Prosecutor's office of Shymkent's Enbekshin district submitted a lawsuit to the district court in early July demanding the closure of the Elim Seminary, even though it has applied for such a licence, a local Protestant who preferred not to be identified told Forum 18 News Service from Shymkent on 13 July.



The attempt to close the Seminary comes amid a growing crackdown on religious activity without state approval. Leaders of Baptist congregations that refuse to register on principle are facing sharply increased fines. There has also been a recent banning of and media campaign against an unregistered church, as well as a Hare Krishna commune.



The Shymkent-based Protestant told Forum 18 that the same Prosecutor's Office tried to close the Elim Seminary last year on the same grounds, launching a simultaneous campaign against it in the local press. However, on that occasion the Enbekshin district court considered the complaint to be without foundation since the law did not require a licence from the Ministry of Education for teaching in religious institutions.



This is part of wider state hostility against religion and education. The Ministry of Education has previously ordered schools to stop children attending all religious communities, as well as ordering compulsory "educational work" with children who disobey the ban.



"In May of this year (2006)," the Protestant told Forum 18, "the government issued a decree requiring teaching in religious institutions also to have a licence from the Ministry of Education." The Protestant reported that, when it heard this, the Seminary immediately stopped teaching students and submitted the documents to obtain a licence from the Ministry of Education. "So, the lawsuit from the Prosecutor's Office is absurd: the Seminary is now not engaged in teaching and is waiting for the decision of the Ministry of Education." Forum 18's source believes that in reality the Prosecutor's Office is acting on behalf of the regional authorities, who are alarmed by the growth in the numbers of Protestant Christians in the region.



The Chief Prosecutor of the Enbekshin district of Shymkent city insists he was guided only by the law. "It is a lie that the seminary has stopped teaching students," Erzhan Ezaliev told Forum 18 on 13 July. "According to our information there are at present six students studying there. Personally I am neutral towards Protestants. But the law is the same for everybody."



The attempt to close down the Shymkent Seminary is a result of the hardening of the Kazakh government's religious policy. In July 2005 President Nursultan Nazarbayev signed into law controversial "national security" amendments which added an article to the law on religion making registration compulsory. The Code of Administrative Offences was also amended to add new provisions punishing unregistered religious activity. This set of legal changes was a signal of the government's desire to increase sharply controls over the activities of religious communities.

Ewigen
16-07-2006, 13:57
CINA
19 House Church Leaders Arrested in Henan, Sichuan and Jilin ; House Churches Forced to Close


China Aid Association (07/14/06) – CAA learned that a prominent female House Church leader was imprisoned in Jilin province on July 14, 2006. Additionally, in the past few days, 17 House Church pastors were detained at Henan and Sichuan Province.



According to eyewitness reports, on July 11, pastor WANG Jinhua, a prominent House Church leader in China was arrested along with her husband Mr. XU Jinfu and their 8-year-old son XU Enze from their home in Fengman District, Jilin City, Jilin province. Sources familiar with this arrest told CAA that the 8-year-old boy was released after some members of the church led by pastor Wang went to the PSB of Fengman District of Jilin city to ask for the boy’s release.



After being interrogated for three days and nights, pastor WANG was transferred to Baishan Prison in Baishan Town, Jilin city. Her husband Mr. XU Jinfu was released on the same day. The interrogators signed their date of pastor WANG’s transfer and Mr. XU’s release as July 12th instead of July 14th in order to cover their illegal extension of summon time.



Following the couple’s arrest, another major leader of that church pastor YU Peng was forced to flee and is now on the run because he was put on the wanted list by the government. At least 3 other leaders of that church were questioned by the PSB of Jilin city. They were asked about pastor WANG’s relationship with “Three-Grade Servant”. “Three-Grade Servant” was a controversial religious group whose six major leaders including its Founder XU Shuangfu were sentenced to death on July 5, 2006.



Pastor WANG used to be a leader in the “Three-Grade Servant” group. However she left that group ten years ago and started her current evangelical house church.



Meanwhile, at 9:30am on July 9th, 15 House church leaders were arrested at Nanyuan House Church, Wangcun Town, Wolong District, Nanyang city, Henan province. 20 PSB members with 5 police vehicles raided the church when about 30 church members were having their Sunday service. According to eyewitness reports, PSB members broke the door of the church and confiscated the church offering box and loudspeaker. Four of them were released in the afternoon on the same day. 11 of them are still being detained. Five of them received criminal detention papers at Shangzhuang Detention Center and six received administrative detention papers at Yong An Lu Detention Center. The arrested 11 leaders were accused of “engaging evil cult” activities. CAA learned 10 names of the arrested. They are pastor LIU Wanlong, WANG Jie, CHEN Tongqing, CHEN Guangzhou, CHEN Guangzhi, ZHANG Wei, Xiao Qin(whose last name is not available), Xiao Fei(whose last name is not available), DUAN Xiaotong and his wife(whose name is not available).



CAA also learned when Pastor CHEN Tongqing’s wife and son went to the detention center to look for pastor CHEN, both of them were beaten by the prison police and Chen’s son was forced to go back home handing in his dad’s bibles and other Christian literature. The police confiscated these books.



In Sichuan province, at 2pm on July 6th, two House Church leaders from Chongqing city pastor DAN Wei and his wife XIAO Tianmin were arrested and imprisoned by 4 members of PSB of Langzhong City with 2 village officials while they were leading a Bible study at a host family at Beiguan Town, Langzhong City, Sichuan province. Both of them were accused as “evil cult “ leaders.



“The international community should be aware of the recent escalating campaign against evangelical house churches by the Chinese government in the name of clampdown against the controversial Three-Grade Servant group,” said Rev. Bob Fu of CAA, “We urge President Bush and other administration officials to speak up more forcefully on the deteriorating situation of religious persecution in China.” CAA urges the Chinese government to immediately release these arrested pastors.

Ewigen
16-07-2006, 14:00
VERA CULTURA

http://www.asianews.it/files/box/MissioneCina.jpg

Missione Cina
L’Impero tra mercato e repressione

Conoscere la Cina può sembrare una missione impossibile. Eppure l’Occidente dovrà sempre più fare sempre più i conti con questo immenso paese – un quinto della popolazione mondiale – che sta vivendo una trasformazione radicale nel tentativo di far convivere la tradizione comunista con la logica del capitalismo. Si assiste anche al risveglio rigoglioso di una religiosità spesso perseguitata ma mai del tutto sradicata. L’autore – che ha vissuto a Pechino e insegnato in Cina – offre una “fotografia dal di dentro” dell’Impero Celeste e lascia intravedere i possibili scenari di sviluppo. Un volume a metà tra dossier giornalistico e libro di viaggio che apre una finestra privilegiata sulla Cina, su un mondo tanto lontano e così vicino.

giannola
17-07-2006, 09:31
Ma sei anche tu della famiglia dei durazzini?
Ma non capite che più scrivete, e più mi diverto?
Lo spasso più grande è sapere che per fortuna siete pochi e non potrete fare nulla per poter cambiare lo stato delle cose. La rabbia che avete contro la chiesa è veramente disarmante da un lato e dall'altro veramente esilarante.

Bravi continuate. :ahahah:


Pitta
la mia rabbia consiste nel fatto che pur credendo e, provando a mettere in pratica la parola di dio (beato chi ci riesce veramente).
Sono considerato dalla chiesa come irregolare, il che mi fa pensare agli immigrati clandestini.
E mi dico "..zzo!, sono un clandestino io per il signore ?".
Quello che apriva le braccia ai peccatori e alle prostitute, mi dovrebbe considerare un clandestino ?
Non ci sto che degli esseri umani uguali, uguali a noi si permettano di dirmi tu sei fuori dalla grazia, senza neanche pensarci un pò su, che mi dicano che sono un irregolare, che lo dicano di persone a me vicine, senza pensare che se dio li ha voluti per questo destino avrà bene i suoi motivi.
La chiesa si è messa a vendere aria fritta, la vera fede sta dove c'è il dolore e la compassione per questo dolore.
Ci sono troppi cristiani tormentati lasciati soli da questa chiesa frettolosamente giudicona (ma il giudizio spetta a dio), e dove sono i pastori per queste pecorelle ?
Stanno forse a cercarle oppure sono li con un cappio per punirle solo perchè sono disperse ?

Tante volte per strada ho letto "Dio c'è" ed ho pensato "la chiesa invece no"

Ewigen
17-07-2006, 11:17
RUSSIA
Russia's 'Political Authoritarianism' Jeopardizes Religious Freedom

ICC NOTE: USCIRF’s report on Russia: Rising nationalism and political authoritarianism is taking root and affecting Christians in Russia. The relatively recent law in 1997 requires religious groups to pass unrealistically high requirements in order to remain registered.


Russia's 'Political Authoritarianism' Jeopardizes Religious Freedom, Says Group


For the full article go to the Christian Post



WASHINGTON – The U.S. Commission on International Religious Freedom (USCIRF) reported that political authoritarianism is threatening religious freedom and other rights of Russia’s religious minorities.


During a briefing on religious freedom and human rights in Russia on Tuesday, USCIRF members reported their findings that rising nationalism, official response to security concerns involving Muslim communities, and political authoritarianism are contributing factors to the threat against religious freedom and other rights of Russia’s religious minorities.

“Many religious leaders and experts [have reported that] minority religious groups continue to face persecution on activities legal on local levels,” said Michael Cromartie, USCIRF vice chair on Tuesday.

Religious communities are facing greater difficulties in registering as a religious organization under Article 8 of the 1997 Law on Freedom of Conscience and Religious Associations. Under this law, religious groups have to pass “unacceptable” high requirements, including that of a minimum operational history of 15 years within Russia.

A USCIRF delegation traveled to Russia on June 17-28, visiting Moscow, St. Petersburg, and Kazan. The Commission met with senior Russian government, regional and local officials and legislator, representatives from most of Russia’s religious traditions as well as human rights organizations, legal advocates, and academic experts.

According to a statement issued by the Congressional Human Rights Caucus (CHRC), Russia Working Group (RWG) on Wednesday, Russia has been moving away from democracy under the leadership of President Putin, who has increased pressure on opposition political parties, strengthened state control over the media, and pursued politically-driven prosecutions of those voicing criticism of the government.



VERA MEMORIA DELLA VERA STORIA CRISTIANA

Una statua di Wojtyla accanto ai martiri slovacchi

Il cardinale Dziwisz a Kosice per l'inaugurazione:«Ci ha insegnato quanto anche oggi sia urgente testimoniare che Dio è il valore più grande»

[Avvenire] Nel settembre 2003 è stato uno degli ultimi Paesi visitati durante il Pontificato. Ma anche negli anni più bui la Slovacchia Wojtyla l'aveva custodita nel cuore. Da ieri questo legame stretto è testimoniato anche da un segno visibile: una grande statua alta 4,72 metri posta a Kosice, dove il 2 luglio 1995, nel precedente viaggio in questa Terra, Giovanni Paolo II proclamò santi i tre martiri slovacchi Melchiorre Grodziecki, Stefano Pongracz e Marco Kriz, qui uccisi a causa della loro fede cattolica il 7 settembre 1619.
A suggellare l'evento da Cracovia è giunto il cardinale Stanislaw Dziwisz, che di Karol Wojtyla è stato per quarant'anni il più stretto collaboratore. È stato lui a presiedere la solenne liturgia eucaristica, svoltasi alla presenza dell'arcivescovo di Kosice Alojz Tzac e del nunzio apostolico in Slovacchia Henryk Josef Nowacki, e a benedire la statua, opera dello scultore Peter Harnicar. «Che cosa direbbe oggi a Kosice Giovanni Paolo II? - si è chiesto Dziwisz -. Quale spirito vorrebbe trasmettere e quale fuoco accendere?». La risposta è venuta dalla pagina del Vangelo di Giovanni proclamata: «Nessuno ha un amore più grande di chi dona la vita per i propri amici». «Anche Giovanni Paolo II parlava tanto di amore - ha commentato l'arcivescovo di Cracovia -. Sono indimenticabili i suoi inviti a costruire una civiltà basata sull'amore. Non solo a parole, ma anche con la vita lui testimoniava che l'amore per i malati, per i poveri, per chi è solo, è testimonianza della fede in Cristo. Il suo modo di guardare l'altro, la sua contemplazione del segreto nascosto in ogni persona, l'apertura e la cordialità verso tutti, gli provenivano dal profondo di un cuore che nell'amore di Dio amava ogni altra persona».
Ma l'amore chiama anche al dono della vita, come insegnano proprio i martiri di Kosice, che nella statua sono rappresentati insieme a Giovanni Paolo II. «Voi, che forse ancora più del popolo polacco avete subito la tempesta comunista - ha continuato Dziwisz -, conoscete la paura per la vostra Chiesa, che qualcuno avrebbe voluto distruggere completamente. Voi, che venerate i martiri di Kosice, sapete che solo la perseveranza nell'ora della prova può essere la testimonianza da cui nascono le nuove schiere dei discepoli di Cristo».
Un messaggio che anche una volta chiusa quella pagina della storia, resta attuale. «Anche oggi - ha detto ancora il porporato - la Chiesa ha bisogno di persone pronte a sacrificare la vita piuttosto che disconoscere il Vangelo. Martiri forse non nel senso del sangue, ma dello spirito. La Chiesa ha bisogno di persone che nelle proprie case, nell'ambiente di lavoro o nella scuola diano testimonianza che Dio è il valore più grande. Persone che non la loro vita mostrino che non ha senso vendere Dio in cambio del denaro, dell'immoralità, di una libertà intesa in modo falso o delle comodità. A volte - ha aggiunto il cardinale Dziwisz - il mondo tortura i cristiani con le sue tentazioni, li tormenta con la visione di una felicità ottenuta con facilità, li annebbia con un pensiero che è lontano dal pensiero dei figli di Dio, li indebolisce irridendo i valori della fede. Occorre una diga che ci protegga da queste torture e il nome di questa diga è perseveranza».
Una sfida che dalla Slovacchia si estende all'intero Continente. «Oggi l'Europa ha bisogno della nostra sollecitudine per onorare le radici cristiane sulle quali è cresciuta - ha commentato il porporato -. Tagliando le sue radici l'Europa diventa un albero rinsecchito che non sarà in grado di dare nessun frutto buono. Prendiamoci cura di questo albero dei popoli, perché rappresenta la nostra casa e la nostra eredità».
Un ultimo pensiero il cardinale Dziwisz ha voluto rivolgerlo espressamente ai giovani. «Quando passerete davanti al monumento a Giovanni Paolo II - ha detto -, ricordate sempre che era un uomo che contava su di voi. E voi non l'avete mai deluso».

Ewigen
17-07-2006, 11:50
INDIA
Hindu Fanatics Dictate Christians


(AICC) 7/15/2006- "Don’t do this. Don’t do that. It’s a kind of anarchy where you are forced to comply with. You can’t protest. There’s no escape either. Believe it or not, it’s happening right in Andhra Pradesh, a State far ahead of others in terms of education and healthcare."

About 20 activists of Bajrang Dal, a right-wing Hindu group, entered the office of the nursing superintendent of Gandhi Hospital in Hyderabad and removed the picture of Christ hanging there on 19 may 2006. According to Hospital Superintendent Dr Chary, the police registered a case against the trespassers after the hospital management complained. But no arrests had been made so far. Nursing Superintendent Joan said, "Statues and portraits of Hindu gods and goddesses are placed at several locations in the hospital. In contrast, the only Christian image in the hospital was in the office of the nursing superintendent, which is not a public place."

GreatWolf
17-07-2006, 12:03
Lo spasso più grande è sapere che per fortuna siete pochi e non potrete fare nulla per poter cambiare lo stato delle cose. La rabbia che avete contro la chiesa è veramente disarmante da un lato e dall'altro veramente esilarante.

Che siamo pochi lo dici te :D
Che non possiamo fare nulla lo dici sempre te... :mc:
La rabbia che abbiamo verso la chiesa, se esiste, è direttamente proporzionale all'ipocrisia e all'arroganza della chiesa stessa :sofico:
Ed infine... quando le cose cambieranno (perchè cambieranno, tutto ha un'inizio e una fine: pure la tua chiesa... resta solo da vedere in quanto tempo) vedrai che riderai un po' meno :ciapet:

Ciao nè! :Prrr:

Franx1508
17-07-2006, 12:16
Che siamo pochi lo dici te :D
Che non possiamo fare nulla lo dici sempre te... :mc:
La rabbia che abbiamo verso la chiesa, se esiste, è direttamente proporzionale all'ipocrisia e all'arroganza della chiesa stessa :sofico:
Ed infine... quando le cose cambieranno (perchè cambieranno, tutto ha un'inizio e una fine: pure la tua chiesa... resta solo da vedere in quanto tempo) vedrai che riderai un po' meno :ciapet:

Ciao nè! :Prrr:
pienamente d'accordo.

nestle
17-07-2006, 12:17
la mia rabbia consiste nel fatto che pur credendo e, provando a mettere in pratica la parola di dio (beato chi ci riesce veramente).
Sono considerato dalla chiesa come irregolare, il che mi fa pensare agli immigrati clandestini.
E mi dico "..zzo!, sono un clandestino io per il signore ?".
Quello che apriva le braccia ai peccatori e alle prostitute, mi dovrebbe considerare un clandestino ?
Non ci sto che degli esseri umani uguali, uguali a noi si permettano di dirmi tu sei fuori dalla grazia, senza neanche pensarci un pò su, che mi dicano che sono un irregolare, che lo dicano di persone a me vicine, senza pensare che se dio li ha voluti per questo destino avrà bene i suoi motivi.
La chiesa si è messa a vendere aria fritta, la vera fede sta dove c'è il dolore e la compassione per questo dolore.
Ci sono troppi cristiani tormentati lasciati soli da questa chiesa frettolosamente giudicona (ma il giudizio spetta a dio), e dove sono i pastori per queste pecorelle ?
Stanno forse a cercarle oppure sono li con un cappio per punirle solo perchè sono disperse ?

Tante volte per strada ho letto "Dio c'è" ed ho pensato "la chiesa invece no"

se non fossi ateo la penserei esattamente come te.

le gerarchie ecclesiastiche mi disgustano talmente tanto che non capisco proprio come alcuni riescano a trovare il nesso tra la chiesa e un messaggio d'amore che dovrebbe essere quello del cristianesimo.

ma come qualcuno ha ricordato, a tutto c'è una fine...

StefAno Giammarco
17-07-2006, 17:14
...ma come qualcuno ha ricordato, a tutto c'è una fine...

Effettivamente non si può ignorare l'aspetto escatologico, la parusia è un evento con cui prima o poi bisognerà fare i conti.

Mi fa piacere, caro Morkar, vedere che assumi sempre più un afflato teologico :asd: :asd: :asd:

Hakuna Matata
17-07-2006, 17:56
Chiedo scusa per i toni usati e per l'ot.
Chiudo qui il discorso dicendo che gli atei ,in fondo, credono in Dio ma non credono in quello che l'uomo fa con Dio e vista cosí non hanno tutti i torti.

Ewigen
17-07-2006, 18:26
CUT

Ma guarda,chi alle verità (:asd::asd: :ahahah: :ahahah: :ahahah: :ahahah::rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :ahahah: :ahahah: :ahahah: ) uarriana non si piega a 90 con olio si riverde :D
Bentornato,:) ti ofrro una santa cena :D

UZBEKINSTAN
Judge Defends Massive Fines


Forum 18 (7/17/06) - Judge Eshemarat Atajanov has vigorously defended to Forum 18 News Service his imposition of massive fines for unregistered religious activity. "The activity of unregistered religious communities is forbidden in Uzbekistan," he told Forum 18. "But Salauat Serikbayev, Jumabai Senetullayev and Lepes Omarov still continued the activity of their illegal community, in spite of countless warnings." Such penalties are barred by the international human rights standards Uzbekistan has acceded to. Judge Atajanov fined the three Protestant leaders over 50 times the minimum monthly salary, solely for leading an unregistered church. He defended the size of the fines by saying that the three Protestants had broken the Administrative Code several times previously. Muinak, where the three live, is known for its poverty following the ecological disaster around the Aral Sea. An intense crackdown against religious freedom and other human rights in Uzbekistan is in progress.

Judge Eshemarat Atajanov has vigorously defended to Forum 18 News Service his imposition of massive fines for unregistered religious activity – even though the international human rights standards Uzbekistan has acceded to allow unregistered activity. He imposed massive fines on three local Protestant leaders in early July, in the town of Muinak in the north-western autonomous republic of Karakalpakstan [Qoraqalpoghiston], solely for running an unregistered church.

"The activity of unregistered religious communities is forbidden in Uzbekistan," he told Forum 18 from Muinak on 14 July. "But Salauat Serikbayev, Jumabai Senetullayev and Lepes Omarov still continued the activity of their illegal community, in spite of countless warnings." The three were each given fines of about 552,000 Uzbek Soms [2,840 Norwegian Kroner, 360 Euros, or 450 US Dollars], more than 50 times the minimum monthly wage in a town noted for its poverty. The average monthly salary, for the entire country, was estimated in 2005 to be around 60 US Dollars.

Judge Atajanov explained the size of the fines by saying that the three Protestants had broken Article 240 of the Code of Administrative Offences several times previously.

Fines under Article 240 of the Code of Administrative Offences - which punishes "breaking the Law on Religious Organisations" – were increased tenfold last December as the latest crackdown on religious activity began in earnest. Fines for breaking this article are now 50 to 100 times the minimum monthly wage.
Religious activity is particularly difficult in Karakalpakstan. The regional authorities have banned the activity communities by denying them official registration. Under Uzbekistan's harsh laws on religion – and in defiance of the country's international human rights commitments – all unregistered religious activity is illegal and punishable under the Criminal and Administrative Codes. Protestants, Jehovah's Witnesses and Hare Krishna devotees have faced particular persecution in Karakalpakstan. Protestant students in the regional capital Nukus have long been singled out for pressure.
Protestant sources told Forum 18 that on 3 July, Judge Atajanov found Serikbayev, the unregistered Pentecostal church's 31-year-old pastor, and Senetullayev, a 43-year-old church leader, guilty of breaking Article 240. As well as suffering fines, both had Christian literature confiscated: five Bibles, five New Testaments, 54 Christian books which had been brought into Uzbekistan through official channels, and the "Jesus Film" on video (a dramatisation of St Luke's Gospel).
Religious literature confiscated by the authorities has often been burnt and religious literature censorship has recently been tightened.
A criminal case had been brought against Omarov in June under Article 216-2 of the criminal code, which punishes "breaking the law on religious organisations" with up to three years' imprisonment. Christian literature was also seized from his home. "In the end the criminal case against Omarov was changed into an administrative prosecution," Judge Atajanov told Forum 18 without giving any explanation. "Serikbayev, Senetullayev and Omarov were sentenced to identical fines under Article 240 of the code of administrative offences."
It remains unclear how the three Protestants will be able to pay these enormous fines. While Uzbekistan's minimum monthly wage is currently 9,500 Soms (49 Norwegian Kroner, 6 Euros, or 8 US Dollars), few in the town of Muinak earn more than 20 dollars a month. Karakalpakstan is the poorest region in Uzbekistan, while Muinak is in decline following the ecological disaster around the Aral Sea. A former port which is now 100 kilometres (60 miles) away as the sea has receded, the town faces unemployment of 80 per cent.
The Muinak Pentecostal church – like all other Protestant churches in Karakalpakstan - has long faced hostility from local officials, including police raids and torture of individual church members. "In effect we are being forced to live like the early Christians of the catacombs," Pastor Serikbayev told Forum 18 back in 2003. "We have to hold our religious meetings in the desert, several kilometres from the town, for fear of persecution by the authorities."

The government's intensive new crackdown on religious activity has seen registration stripped from an estimated dozen Protestant churches this year, repeated raids on religious communities of many faiths, increased fines for peaceful religious activity, increased penalties for publishing, distributing and importing religious literature the government regards as "illegal", expulsion of foreigners engaged in religious activity, and the closure of charities affiliated with or which the government suspects of being affiliated with religious communities.

StefAno Giammarco
17-07-2006, 23:06
Ma guarda,chi alle verità (:asd::asd: :ahahah: :ahahah: :ahahah: :ahahah::rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :ahahah: :ahahah: :ahahah: )uarriana non si piega a 90 con olio si riverde :D
Bentornato,:)tiofrro una santa cena :D

Un caro saluto anche a te e... grazie per la cena ;)

nestle
18-07-2006, 06:53
Chiedo scusa per i toni usati e per l'ot.
Chiudo qui il discorso dicendo che gli atei ,in fondo, credono in Dio ma non credono in quello che l'uomo fa con Dio e vista cosí non hanno tutti i torti.

che gi atei credano in dio è un'idea tua, io non credo in nessun dio o entità superiore, credo nella scienza e nell'intelligenza umana. te adesso mi dirai, come hanno fatto in molti,che anche questa è una religione, ma io credo che il termine religione sottindenda l'accettazione dell'esistenza di qualcosa di sovrannaturale che gli atei rifiutano nel modo più assoluto.

non si tratta solo di credere in un'idea,quale può essere quella del cristianesimo, voi credete che un tipo 2000 anni fa faceva miracoli, che sia risorto, che in cielo ci sia suo padre che comanda tutto e dei santi a infoltire la schiera, credete che uno vestito di bianco e oro che parla di povertà sia una persona sacra e cosa ancor più grave credete nella sacralità di un'organizzazione come quella dela chiesa. questo è credere in una religione e ti assicuro che nessun ateo può definirsi religioso.

Bet
18-07-2006, 08:03
... credete che uno vestito di bianco e oro che parla di povertà sia una persona sacra ...

cerchiamo di essere precisi su queste cose: crediamo ad uno simile nell'aspetto a diaspro e cornalina
:asd:

Ewigen
18-07-2006, 17:44
VERA MEMORIA DELLA VERA STORIA CRISTIANA
Infondate le nuove accusa e Pio XII
Postato il Martedì, 18 luglio @ 18:00:00 CEST di Peppone

I massacri delle foibe e Pio XII: il Vaticano intervenne subito

Davvero i documenti riprodotti da Panorama sono inediti? Non si direbbe, almeno sfogliando il quaderno n. 3690 della Civiltà Cattolica…

«Foibe: il Vaticano sapeva tutto». Con questo titolo il settimanale Panorama la scorsa settimana ha lanciato un ampio servizio corredato da «documenti segreti conservati negli archivi vaticani», consultati e pubblicati «in anteprima». Uno scoop ripreso da un accurato articolo del Corriere della Sera, che ha poi offerto due giorni dopo alla «fonte» delle informazioni, il gesuita padre Giovanni Sale, la possibilità di un ampio intervento sulle colonne del quotidiano. Da questi testi – il diario senza data di un internato, segnalazioni, testimonianze e memorandum – si evincerebbe, a detta dell’articolista, che la Santa Sede era stata debitamente e accuratamente informata sulle stragi compiute dai titini gettando migliaia di italiani nelle voragini carsiche ma il Papa, quel Pio XII già accusato di aver taciuto sulla Shoah, non era intervenuto, aggiungendo dunque silenzio a silenzio.
Davvero i documenti riprodotti da Panorama sono inediti? Non si direbbe, almeno sfogliando il quaderno n. 3690 della Civiltà Cattolica, datato 20 marzo 2004, che contiene un intervento di padre Sale intitolato «L’occupazione di Trieste e il cosiddetto “genocidio degli italiani”». Nell’articolo (pagine 532-543) sono riprodotti proprio quegli «inediti» e precisamente: il documento del maggio 1945, il documento senza data di un medico internato a Cusaz, la testimonianza di don Pierluigi Santarelli del 20 luglio 1945, il messaggio giunto alla Segreteria di Stato vaticana il 20 luglio 1945, attraverso la Pontificia Commissione di Assistenza, il Diario di un privato intitolato «Cronaca delle Carceri di Capodistria». Si tratta di documenti dell’Archivio Segreto vaticano del periodo non ancora consultabile, ma che esistono in copia presso l’archivio della Civiltà Cattolica, che li ha pubblicati per l’appunto due anni fa.
L’unico vero inedito tra i testi pubblicati la scorsa settimana, spiega Matteo Luigi Napolitano, professore di storia delle relazioni internazionali all’università del Molise e delegato del Pontificio comitato di scienze storiche, «è la nota della Segreteria di Stato, datata 21 luglio 1945, inviata agli ambasciatori inglese e americano il giorno dopo aver ricevuto le notizie». La Santa Sede chiese subito agli alleati di fare «quanto è in loro potere per salvare la vita di tanti infelici». «Il Vaticano – osserva ancora Napolitano – si mosse immediatamente. Peccato che nell’articolo di Panorama questo testo sia definito “un appunto stringato”, perché in realtà è un memorandum ufficiale inviato da Pio XII agli alleati nemmeno 24 ore dopo aver ricevuto le informazioni sulle foibe!». Napolitano cita poi altri documenti, come i dispacci del Segretario di Stato ad interim Grew al consigliere politico Usa per la Germania Murphy, dai quali si evince che già prima del luglio 1945 il Vaticano era intervenuto per casi riguardanti croati e sloveni che «non desiderano rientrare nei loro paesi ora entro la sfera d’influenza sovietica», dunque era logico immaginare che lo facesse subito anche per gli italiani, non appena ricevute le tragiche notizie sui massacri. «Visti i documenti – conclude Napolitano – non mi sembra corretto affermare che il Vaticano tacque e non fece niente per coloro che rischiavano di finire nelle foibe.
Senza contare che al momento in cui i documenti arrivarono alla Santa Sede era ormai troppo tardi per salvare vite umane».



OT
[I]INDIA
18 Luglio 2006
Leader indù minacciano un massacro dei musulmani

Il Consiglio mondiale indù ha avvertito il governo: se non assicura i colpevoli dell’attacco alle ferrovie di Mumbai alla giustizia, pronta una seconda carneficina ai danni della minoranza islamica. I precedenti nel 2002 e nel 1993.

Mumbai (Agenzie) – I leader della più grande organizzazione mondiale indù hanno minacciato “un secondo Gujarat” contro la comunità musulmana del Paese se il governo indiano non assicura alla giustizia al più presto gli autori degli attentati di Mumbai alla giustizia. I rappresentanti del Consiglio mondiale indù hanno poi chiesto di “proteggere i fedeli dell’induismo dai terroristi” che, per loro, sono “sempre musulmani”.

Il riferimento al “secondo Gujarat” vuole ricordare la carneficina operata dagli estremisti nazionalisti ai danni della minoranza musulmana come rappresaglia per il rogo di un treno in cui morirono 59 indù. Accusati dell’incidente, oltre mille fedeli dell’Islam morirono in incidenti violenti.

Ashok Singhal, presidente del Consiglio indù, ha sostenuto che “è colpa della politica buonista del governo nei confronti dell’Islam se questi terroristi hanno potuto uccidere degli indù e scappare impuniti”. “Oltre il 90 % delle vittime dei terroristi in India sono indù. E’ un fatto che i terroristi islamici si sono diffusi per tutta la nazione, così come è un fatto che la loro unica missione sia quella di sterminare il maggior numero possibile di indù”.

“Tutti sanno – ha sottolineato – che anche questo attacco era diretto contro degli innocenti. Se i governi coinvolti [quello del Maharashtra e quello federale ndr] non riescono a punire i colpevoli, saremo costretti a ripetere quello che è successo nel 2002”.

Singhal ha parlato nel corso di una campagna di protesta nazionale di due giorni lanciata dal Bharatiya Janata Party [Bjp, maggior Partito politico indiano di impronta nazionalista-fondamentalist ndr]]. L’uomo è fra i presunti autori della distruzione della moschea di Ayodhya, nell’India settentrionale, avvenuta nel 1993: a seguito della distruzione, gli scontri interreligiosi portarono alla morte di tremila persone.

Nonostante gli attacchi alle ferrovie di Mumbai della scorsa settimana abbiano ucciso anche musulmani, la comunità islamica del Maharashtra e del Gujarat è molto preoccupata. “La maggior parte dei morti sui treni – dice un ufficiale dei servizi segreti indiani – era indù e molti di loro provenivano dal Gujarat. Questa campagna potrebbe portare la popolazione ad attaccare ed uccidere degli innocenti”.

Ewigen
19-07-2006, 18:43
VIETNAM
19 Luglio 2006
Montagnard cristiano “deve rimanere in carcere” anche dopo morto

La polizia di Ha Nam ha fatto morire in carcere un uomo di 62 anni di etnia degar ed ha negato alla moglie il cadavere per la sepoltura con rito cristiano perché il corpo “deve rimanere in galera fino alla fine della sua condanna”.

Habong (AsiaNews) – La polizia vietnamita ha arrestato, torturato e provocato la morte in carcere di un montagnard cristiano ed ha negato alla vedova la possibilità di seppellirlo con rito cristiano perchè “deve rimanere in prigione fino al termine della sua condanna”. Lo denuncia la Fondazione montagnard, che opera da anni per la libertà religiosa dei montagnard e ne segue costantemente la situazione.

Siu Lul, 62 anni proveniente dal villaggio di Ploi Kueng, è stato incarcerato nella prigione di Ha Nam nel 2004: durante la detenzione gli sono stati negati cibo ed acqua per lunghi periodi ed è stato torturato fino alla morte, avvenuta il 24 aprile 2006.

Il giorno della sua morte, la vedova è stata convocata dalla polizia che le ha chiesto del denaro per rilasciare il cadavere: data la mancanza di fondi, Siu Lul è stato seppellito in prigione. Nel maggio 2006 la donna è tornata con i soldi richiesti, ma la polizia le ha detto che il marito sarebbe rimasto sepolto ad Ha Nam “fino al termine della sua condanna”.

Un altro membro della comunità dei montagnard degar, Siu Dolel, del villaggio di Ploi Oi, è finito nello stesso carcere il 22 dicembre 2004. La polizia lo ha torturato con dei manganelli elettrici fino alla morte, avvenuta il 25 giugno 2006: alcuni agenti si sono recati dalla vedova e le hanno chiesto del denaro per poter vedere il corpo prima della sepoltura. La vedova, poverissima, non è stata in grado di pagare la somma richiesta e per questo la polizia le ha confiscato la carta d’identità.

“Questi due casi – denuncia la Fondazione – dimostrano l’odio delle autorità nei confronti dei degar [un’etnia montagnard ndr], da decenni perseguitati dal governo vietnamita. Questo li ha privati delle loro terre, li arresta a causa della loro fede cristiana e, sempre per la stessa causa, non si fa scrupoli a torturarli in carcere”.

Secondo i dati dell’organizzazione, sono oltre 350 i degar che si trovano tuttora in prigione: le alternative che vengono loro poste dagli aguzzini sono rinnegare la fede o emigrare in Cambogia.

Ewigen
19-07-2006, 18:44
FILIPPINE
19 Luglio 2006
Presidente vescovi filippini: “per screditarci, ci accusano di complotti”

Il presidente della Conferenza episcopale, accusato insieme ad altri cinque presuli di complottare per rovesciare l’attuale governo, definisce le accuse “un tentativo di minare la credibilità dei vescovi”.

Manila (AsiaNews) – Il presidente della Conferenza episcopale delle Filippine, mons. Angel Lagdameo, ha chiesto che si faccia chiarezza sulle accuse che lo vogliono coinvolto insieme ad altri cinque presuli in un presunto colpo di Stato teso a rovesciare il governo della presidente Arroyo.

“Chiedo a coloro che ci hanno accusato – ha detto l’arcivescovo di Jaro – di chiarire le loro accuse, se hanno a cuore il bene comune”. Mons. Lagdameo si è poi detto “rattristato da accuse fabbricate senza prove”.

A puntare il dito contro i vescovi sono stati ieri Richard Garcia ed Abe Riva, due pentiti chiave di un’inchiesta relativa al gioco d’azzardo, che nel corso di un programma televisivo nazionale hanno accusato il presidente della Conferenza episcopale – insieme all’arcivescovo Cruz ed ai vescovi Tobias, Imenez, Labayen e Bacani – di voler rovesciare la Arroyo per installare nel palazzo presidenziale il senatore Panfilo Lacson.

“E’ molto credibile – continua mons. Lagdameo – che le accuse siano state costruite ad arte da alcune lobby di potere che non hanno gradito la posizione dei vescovi su alcune questioni e cercano in questo modo di minarne la credibilità. Se io o altri miei fratelli nell’episcopato abbiano mai parlato contro la condotta di un singolo o di un gruppo, a favore o contro il governo, lo abbiamo fatto nell’interesse del bene comune”.

“Come vescovi – ha concluso – lavoriamo ed abbiamo sempre lavorato per promuovere la pace e le riforme governative costituzionali e non violente”.

Secondo l’arcivescovo Cruz “nessuno può credere alle accuse di due persone del genere, con una credibilità così macchiata”, mentre mons. Bacani si dice “convinto” che le accuse vogliano screditare i vescovi e che queste “siano solo l’inizio”.

Ewigen
20-07-2006, 17:01
INDIA
20 Luglio 2006
Comunisti in Kerala attaccano scuole cattoliche
È la “vendetta” per la sentenza di un tribunale giudicata a favore degli istituti professionali privati. Preoccupazione della Chiesa locale: è un tentativo antidemocratico di “sostituire lo Stato di diritto con la legge della giungla”.

Changanassery (Icns) – Leader e organizzazioni cattoliche in Kerala condannano gli attacchi a istituzioni scolastiche cristiane perpetrati ieri da studenti affiliati al Partito comunista dell’India. Membri della “Federazione studenti India”, legata ai marxisti al potere in Kerala, hanno danneggiato edifici scolastici guidati dalla Chiesa, distruggendo veicoli per il trasporto degli alunni, registri e arredi. In relazione agli incidenti, verificatisi in diversi distretti dello Stato, la polizia ha arrestato 4 persone subito scarcerate su cauzione.

La violenta iniziativa segue la direttiva provvisoria di un tribunale locale, che permette alle scuole professionali private di seguire le norme dell’anno scorso per le tasse e l’ammissione degli studenti. Il pronunciamento del tribunale va contro la “Legge sugli istituti professionali del Kerala”, che tra le altre cose vieta la richiesta di una tassa d’iscrizione. Contro la norma - di recente approvata all’unanimità dal governo del Kerala – si sono appellate le amministrazioni di diverse scuole private, che la reputano lesiva dei loro diritti costituzionali. Il verdetto finale della Corte è atteso per la prossima settimana.

Dopo aver appreso la notizia degli attacchi l’arcivescovo di Changanassery, mons. Joseph Powathil, anche presidente della Commissione istruzione del Consiglio dei vescovi del Kerala, ha definito l’episodio “un tentativo di sostituire lo Stato di diritto con la legge della giungla”. “Tutti devono essere pronti al compromesso”, ha aggiunto. Secondo il presule, questa “vendetta violenta” per una sentenza non gradita è una reazione “non democratica”.

Anche l’arcivescovo di Verapoly, mons. Daniel Acharuparambil, ha espresso preoccupazione per l’escalation di intolleranza contro gli istituti scolastici privati in Kerala. “Attaccare le nostre scuole – spiega – non è la risposta ai problemi relativi all’ammissione degli studenti”.


BOLIVIA
Firmato un accordo tra Chiesa e Governo sulla materia di Religione

SUCRE (MTN).- Dopo una riunione nella città boliviana di Sucre dei Vescovi del Paese con il Ministro dell’Educazione, Félix Patzi, si è diffuso un “Verbale di Intendimento” sull’insegnamento della materia di Religione.

A rendere noto il testo del Verbale è stato il Servizio Informativo Ecclesiale della Conferenza Episcopale Boliviana, spiegando che “questo compromesso fuga molti dubbi” e permette di guardare “con più fiducia al futuro del servizio della Chiesa cattolica e al suo rapporto con il Governo attuale”.

I punti del Verbale – come annuncia il documento stesso, datato giovedì scorso – sono stati stabiliti “nella cornice del coordinamento tra il Governo e la Conferenza Episcopale della Bolivia (CEB) su alcuni temi comuni”.

“Si rispetta e garantisce la piena libertà di spiritualità, religiosità e culto nella cornice della diversità” della Bolivia, afferma il primo punto. “Di conseguenza si garantisce la validità della materia di religione nel curriculum scolastico nazionale”.

In secondo luogo, “si garantisce la validità dell'Accordo tra lo Stato e la Chiesa cattolica nel settore educativo”.

“Si garantisce la validità e il funzionamento delle università private nella cornice delle leggi nazionali”, raccoglie il terzo punto.

Infine, si stabilisce che “lo Stato, attraverso il Ministero dell’Educazione e Cultura, continuerà a coordinarsi con la Chiesa cattolica per gli aspetti che implichino un miglioramento dell'educazione nazionale”.

Il “Verbale di Intendimento” reca la firma di Félix Patzi Paco – Ministro dell’Educazione e della Cultura –, Benecio Quispe – Viceministro dell’Educazione Superiore –, monsignor Jesús Juárez – Segretario generale della Conferenza Episcopale della Bolivia –, monsignor Jesús Pérez – Arcivescovo di Sucre – e monsignor Luis Sainz – Presidente della Commissione per l’Educazione della Conferenza Episcopale Boliviana.

Monsignor Juárez ha spiegato che ogni persona ha il diritto di scegliere una religione, e in tal senso il cristianesimo ha proclamato la libertà religiosa come un diritto fondamentale, e che l’insegnamento della materia di religione nelle scuole è un diritto irrinunciabile, come raccoglie l’agenzia informativa del dicastero missionario, “Fides”.

L’accordo è stato firmato di fronte ad un tentativo del Governo di salvare il I Congresso Nazionale dell’Educazione, indebolito per la mancanza di consenso e di dialogo.

La chiusura del Congresso era prevista per venerdì scorso con l’approvazione della bozza del disegno della nuova Legge sull’Educazione Boliviana, ma non ha avuto il sostegno di sette settori che si sono ritirati, tra i quali la Chiesa, ricorda Fides.

“I venti delegati cristiani hanno deciso di abbandonare il Congresso perché la posizione del governo era completamente chiusa e non c'erano garanzie di ottenere risultati positivi nel campo educativo”, sottolinea.

Dopo l’inaugurazione del Congresso Nazionale dell’Educazione, il Cardinale Julio Terrazas –Presidente dell’episcopato boliviano e Arcivescovo di Santa Cruz de la Sierra – ha esortato tutti i Boliviani a difendere il diritto universale di professare una religione ed ha chiesto al Governo di non confondere lo Stato laico con uno laicista.

Il porporato ha inoltre ricordato che la Chiesa “difenderà il grande principio del diritto universale a professare una religione. Questo è irrinunciabile e non si può negoziare, è la base che aiuta a formare una famiglia molto più unita ed a costruire il Paese”, cita ancora Fides.



ITALIA
Grosseto - Bestemmie, croci rovesciate e il fatidico numero 666 sulla chiesa apostolica
[NEV 20/07/06]

La Chiesa apostolica di Grosseto è tra i sei luoghi di culto della città toscana imbrattati, nella notte di sabato 15 luglio, con bestemmie, croci rovesciate e il fatidico numero 666. A scoprire l'atto vandalico è stato un diacono della comunità che ha provveduto a coprire provvisoriamente le scritte sulla facciata prima dell'inizio del culto domenicale. Responsabile dell'atto potrebbe essere un gruppo di ragazzi, già sorpresi da un senza tetto a scrivere sulla facciata della basilica del Sacro Cuore. Gli inquirenti stanno indagando per capire se si tratti di un gesto legato a una setta satanica o invece di puro teppismo.

Ewigen
21-07-2006, 11:21
INDIA
Parlamentari britannici e leader religiosi contro la legge anti-conversione in India
[CSW 21/07/06]

Sedici parlamentari britannici appoggiano l'appello indiano a rivedere la legge anti-conversione. Per questa ragione hanno fatto pervenire una lettera al governo indiano in rappresentanza di vari corpi religiosi in India con cui reclamano "il fondamentale diritto dell'individuo di adottare o cambiare religione". Per i parlamentari britannici esprimono la propria preoccupazione per una legge che, a loro avviso, "costituisce un ostacolo ai diritti fondamentali dell'individuo".

L'appello è stato firmato da Cristiani, Musulmani e Dalit. Tra i firmatari, John Dayal, Presidente di All India Catholic Union e membro del Consiglio d'Integrazione Nazionale e Joseph D’Souza, Presidente del Consiglio Cristiano di tutta l'India. I firmatari credono che la legge anti-conversione "sia una limitazione grave della libertà religiosa" e che "allarghi e peggiori ulteriormente le divisioni religiose, i conflitti e la violenza", quando, invece, "è necessario spingere verso la tolleranza religiosa, l'armonia ed il mutuo rispetto". Condannano, d'altro canto, ogni comportamento non-etico o inappropriato nel diffondere la propria fede. La legge anti-conversione, dal canto suo, "frena non solo le attività religiose ma anche quelle umanitarie creando ampi spazi per gli abusi e per condanne ingiuste".


ERITREA
Eritrei evangelici:Non si sentono sicuri neanche all 'estero
[CWS 21/07/06]

La fuga dal proprio paese non aiuta i cristiani eritrei. Nel Kenya e Sudan sono picchiati e torturati. Lo riporta Christian Solidarity International.

Alcuni profughi sono stati costretti a lasciarsi dietro le famiglie oggetto di ritorsioni. Ed è per paura di ritorsioni che molti di quelli che si sono rifugiati in Gran Bretagna sono riluttanti a parlare apertamente della mancanza di libertà nel loro paese. Nonostante il sempre più crescente numero di rapporti che denunciano persecuzione e detenzione per la fede dal 2002, il governo eritreo continua a dichiarare che "in Eritrea non ci sono gruppi od individui perseguitati per la loro credenza o religione". Intanto Christian Solidarity Worldwide (CSW), Release International ed Open Doors hanno depositato le 100.000 firme raccolte.
Christian Solidarity Worldwide (CSW), Release International ed Open Doors hanno consegnato all'Ambasciata Eritrea a Londra cartelle contenenti 100.000 firme con cui si chiede la scarcerazione dei 1.800 cristiani rinchiusi in carcere per la fede. Molti di loro sono sottoposti a maltrattamenti per essersi rifiutati di firmare un documento di abiura dalla loro religione. Secondo informazioni giunte alle tre associazioni che si occupano della difesa dei diritti umani e religiosi, alcuni cristiani sono stati condannati ai lavori forzati oppure sono confinati in celle sotterranee per giorni interi ed al buio totale; altri sono rinchiusi in container di metallo.

Nel mese di maggio del 2002, il governo ha ordinato la chiusura di tutte le chiese che non fossero affiliatre alla chiesa ortodossa, a quella cattolica o ad a quella luterana. Da allora sono considerate illegali tutte le attività religiose, anche in forma priva, svolte al di fuori di queste denominazioni. I trasgressori sono perseguitati e puniti con il carcere. Le stesse chiese "libere" devono subire l'interferenza dello stato. All'inizio dell'anno Il patriarca della chiesa ortodossa è stato condannato agli arresti domiciliari.


CINA
21 Luglio 2006
Pechino fermerà le ordinazioni illecite

Lo sostiene il vescovo ausiliare di Hong Kong, per il quale il governo cinese “non è così sincero” nei rapporti col Vaticano. I colloqui sino-vaticani non hanno prodotto alcun risultato concreto, ma il card. Zen sottolinea che l’incontro, il primo dal 2000, è già un passo avanti. Apprezzato il lavoro dei media nella loro opera di pressione positiva su Pechino.

Roma (AsiaNews) – Il governo cinese avrebbe deciso di fermare le ordinazioni episcopali illecite, anche se i colloqui sino-vaticani tenutisi a Pechino dal 25 giugno al 2 luglio non hanno raggiunto alcun risultato concreto. E’ quanto ha sostenuto ieri il vescovo ausiliare di Hong Kong, mons. John Tong Hon, durante un suo intervento al seminario ecumenico promosso dal Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani ad Uiwang, 25 chilometri a sud di Seoul.

Sul tema delle nomine dei vescovi cinesi, mons. Tong ha detto che il governo cinese “fermerà quelle illecite” ed ha aggiunto che “cambi positivi sono già evidenti nelle relazioni fra la Chiesa ufficiale e quella non ufficiale in Cina”. “Il governo cinese – ha aggiunto – vuole un dialogo con la Santa Sede in modo da poter interrompere le ordinazioni illecite”. Il vescovo ha poi commentato positivamente il lavoro della stampa internazionale sulla questione: “Questo tipo di informazione – ha sottolineato – può esercitare una pressione positiva sul governo comunista. I media giocano un ruolo importante”.

Mons. Tong ha anche parlato dei temi trattati durante l'incontro delle delegazioni vaticana e cinese quasi un mese fa.

“Da questi [dialoghi] - ha detto - non possiamo aspettarci troppo. Credo che il governo cinese non sia così sincero, e quindi avrà solo discussioni superficiali. Questo perché loro sanno che la situazione cambierà, in futuro, ma non vogliono che questo accada troppo in fretta.”

La delegazione della Santa Sede era composta da mons. Claudio Celli e da mons. Gianfranco Rota Graziosi, della segreteria di Stato. Mons. Celli, pur non essendo della Segreteria di Stato, è un esperto dei rapporti fra Roma e Pechino e un veterano in fatto di visite e contatti col mondo cinese.

L’incontro della delegazione della Santa Sede con rappresentanti del governo cinese è avvenuto nel mezzo di un periodo di forti tensioni causate da una serie di ordinazioni episcopali illecite, che il Vaticano ha definito “un grave attentato alla libertà religiosa”.

Pur nel pieno della crisi, il governo cinese ha continuato ad affermare d'essere “sinceramente aperto” al dialogo col Vaticano, facendo intendere che gli ostacoli al dialogo – e le stesse ordinazioni illecite – sono volute da quadri intermedi del governo e cioè dall’Associazione Patriottica e dall’Ufficio affari religiosi.

Sugli incontri “segreti” è intervenuto anche il card. Joseph Zen Ze-kiun, vescovo di Hong Kong, che al South China Morning Post ha detto: “Entrambi i lati sono stati insolitamente riservati, sin dall’inizio della visita, ma questa è già un passo in avanti”. “Questo incontro – ha aggiunto – è un fatto positivo e mostra che vi sono buone intenzioni da entrambe le parti in causa”. Secondo il porporato è infatti “importante” far sapere che, nonostante le crisi, i rapporti bilaterali continuano.

Durante la visita – durata una settimana – i delegati vaticani si sono incontrati con alti esponenti del governo cinese, fra cui il direttore dell’Ufficio Affari religiosi Ye Xiaowen, ed hanno visitato diversi siti di interesse culturale.



ARABIA SAUDITA
21 Luglio 2006
Gli Usa danno fiducia a Riyad, che ancora una volta promette libertà religiosa

Il Dipartimento di Stato mantiene sospese le sanzioni conto Riyad, previste per i Paesi nella black list della libertà religiosa. La Corona assicura il rispetto delle minoranze religiose e di riformare i libri di testo. Ma già in passato le stesse promesse non sono state mantenute.

Washington (AsiaNews) – Niente sanzioni degli Usa contro l’Arabia Saudita, che è “seriamente impegnata” nel migliorare la condizione della libertà religiosa nel Regno e nel “collaborare per la promozione dei diritti umani”. Lo ha deciso il Dipartimento di Stato Usa, dopo una serie di colloqui con rappresentanti sauditi, che hanno ribadito la promessa di tutelare le minoranze religiose nel Paese islamico e la garanzia di poter praticare in privato religioni diverse dall’Islam. Ma non tutti hanno fiducia nelle promesse dei Saud, finora più volte disattese. Funzionari americani solo qualche mese fa chiedevano a George W. Bush un’azione decisa contro l‘Arabia, dove “non esiste libertà religiosa”.

Il 19 luglio l’ambasciatore del Dipartimento di Stato Usa per la libertà religiosa, John Hanford, ha riferito al Congresso di essere soddisfatto delle riforme in corso in Arabia Saudita. Le dichiarazioni seguono una serie di incontri tra membri della squadra di Hanford e funzionari sauditi sull’inserimento dell’Arabia Saudita nella “black list” della libertà religiosa.

Come nazione definita di “particolare preoccupazione” negli ultimi due rapporti annuali del Dipartimento sulla libertà religiosa nel mondo, l’Arabia Saudita sarebbe soggetta a sanzioni commerciali. Già a dicembre scorso Washington le aveva accordato una “dilazione temporanea aggiuntiva di 180 giorni” per attuare le riforme richieste, scaduta lo scorso marzo senza che nulla si sia mosso. Come ha reso noto il portavoce dello stesso Dipartimento, Washington ha deciso di continuare a mantenere in sospeso i provvedimenti punitivi visto che Riyad “sta collaborando per una maggiore tolleranza e per creare una commissione che si occupi delle violazioni dei diritti umani”.

Secondo fonti anonime, come parte dell’accordo con Washington, i sauditi hanno promesso di: vietare l’uso di fondi statali per i libri di testo - che un recente rapporto ha svelato essere ancora pieni di incitamenti all’odio religioso - di fare nuovi corsi di aggiornamento per gli insegnanti e gli imam e introdurre l’educazione ai diritti umani nei curricula. Riyad ha inoltre assicurato che proteggerà il diritto di praticare ogni religione in privato e di regolamentare le competenze della polizia religiosa, che continua ad arrestare fedeli che pregano nelle loro case.

Solo lo scorso maggio Michael Cromartie, capo della Commissione del Congresso per la lbertà internazionale di religione, aveva spiegato che la situazione della libertà religiosa in Arabia Saudita non è sostanzialmente migliorata da due anni a questa parte. Cromartie denunciava che nel regno “non esiste” libertà religiosa e chiedeva al governo “un’azione decisa” verso Riyad come limitazioni ai viaggi dei funzionari sauditi o alle esportazioni.

Ewigen
22-07-2006, 06:57
HAITI
21/7/2006 13.56
SETTIMANA DI RAPIMENTI, SEQUESTRATI ANCHE DUE FRANCESCANI

[PIME] Due francescani sono stati sequestrati ieri mattina a Port-au-Prince: padre Cesar Humberto Flores, frate minore originario del Salvador, e un giovane postulante haitiano. La MISNA lo ha appreso da padre Gianfranco Pinto Ostuni, portavoce dell’Ordine dei frati minori, il quale ha precisato che padre Cesar è responsabile dei Postulanti e che il loro convento si trova in un quartiere povero della capitale. Sempre ieri è stato invece rilasciato dopo appena 24 ore dal rapimento un altro americano, Charles Adams, che lavorava a un progetto di trattamento dell’acqua, mentre è ancora nelle mani dei sequestratori un impiegato haitiano dell’ambasciata statunitense rapito sempre mercoledì. Dietro il pagamento di un riscatto, invece, sono stati liberati oggi due missionari statunitensi originari della Nord Carolina – Tom Barron, superiore della chiesa non confessionale ‘Mustard Seed’, e William Eugene Seastrum, membro della congregazione – che erano stati rapiti domenica mattina. I sequestri, una volta rari e diventati episodi quasi quotidiani dopo la rivolta che nel 2004 ha rovesciato l’ex-presidente Jean-Bertrand Aristide, sembravano essere diminuiti dopo l’elezione dello scorso febbraio del presidente Rene Preval, ma sono tornati ad aumentare. Al momento, almeno 29 persone risultano rapite ad Haiti.



INDIA
21 Luglio 2006
Madhya Predesh: stretta sulla libertà di conversione
di Nirmala Carvalho

Il governo locale sta valutando emendamenti alla Legge sulla libertà religiosa. Secondo il nuovo testo, chi si converte deve chiedere un mese prima il permesso alle autorità. La preoccupazione di Chiesa e cristiani: norme “ridicole”.

Bhopal (AsiaNews) – La Legge sulla libertà religiosa in Madhya Pradesh potrebbe diventare ancora più dura se l’Assemblea legislativa locale approverà il nuovo testo emendato. Lo riferiscono fonti locali attendibili, secondo le quali il disegno di legge è all’esame delle autorità di competenza.

La precedente normativa, risalente al 1968, è stata rivista sul modello di quella vigente in un altro Stato dell’India, l’Orissa. Secondo le fonti di AsiaNews, il cambiamento maggiore riguarda l’aspetto relativo la comunicazione alle autorità della conversione. La nuova proposta stabilisce che le parti coinvolte, direttamente o indirettamente, nella conversione dovranno rendere nota la loro intenzione al responsabile distrettuale un mese prima della data della cerimonia religiosa. Il funzionario del distretto, a sua volta, avvierà un’indagine sulla richiesta di conversione, che potrebbe coinvolgere anche la polizia. Solo dopo aver verificato che la conversione non è avvenuta con la forza o con l’inganno verrà concesso il permesso di passare ad un’altra religione e celebrare la cerimonia. Le pene per chi viola la norma non sono cambiate: 12 mesi di carcere o una multa di mille rupie oppure tutte e due. Da segnalare che c’è stata pressione per alzare la multa in denaro a 100 mila rupie e la detenzione fino a tre anni.

Forti le critiche della comunità cristiana e di attivisti per i diritti umani. La nuova legge è contro la libertà di coscienza, assicurata dalla Costituzione, ma anche contro la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che l’India ha sottoscritto. “La proposta non è solo anticristiana lede infatti anche i Dalit e i tribali, che così non sperimenteranno mai la dignità di poter fare un propria scelta”.

Mons. Pascal Topno sj - arcivescovo di Bhopal, capitale del Madhya Pradesh - ha detto ad AsiaNews di sentirsi “oltraggiato e molto infelice” nell’apprendere la notizia. “Questi emendamenti vanno diritti contro la comunità cristiana, dove nessuno ha mai operato conversioni forzate”, ha detto ad AsiaNews. Il presule sottolinea la vaghezza del termine “forzate”, utile solo a coprire e difendere i colpevoli di attacchi alle comunità religiose di minoranza. Condanne al disegno di legge anche da parte del Global Council of India Christians (GCIC) che ha commentato ad AsiaNews: “E' ridicolo pretendere da ogni cittadino il permesso dello Stato per poter scegliere la propria fede”. Il GCIC chiede al governo di cancellare la legge.


VERA MEMORIA DELLA VERA STORIA CRISTIANA
Indagine polacca sul ruolo servizi sovietici attentato Wojtyla

[korazym] Un istituto governativo polacco è impegnato nell'accertamento di crimini commessi dal comunismo e dal nazismo, anche in riferimento all'attentato di Giovanni Paolo II.
Un istituto governativo polacco impegnato nell'accertamento di crimini commessi dal comunismo e dal nazismo, l'Istituto per la memoria nazionale, sta indagando sull'ipotesi, avanzata da più parti nel corso degli anni, che dietro l'attentato a Giovanni Paolo II ci fosse l'intelligence dei paesi del blocco sovietico.

"Gli inquirenti - ha riferito all'Associated Press Andrzej Arseniuk, un portavoce dell'Instytut Pamieci Narodowej - stanno raccogliendo la documentazione per verificare se i servizi segreti comunisti abbiano partecipato ad un complotto relativo al tentativo di omicidio". A quanto riferito, l'istituto avrebbe richiesto informazioni al ministero italiano della Giustizia e starebbe analizzando, tra le altre carte, quelle ricevute dal giudice Ferdinando Imposimato. Il portavoce ha precisato di non sapere quanto tempo durerà l'indagine. Papa Wojtyla è stato ferito dagli spari del terrorista turco Mehmet Ali Agca il 13 maggio del 1981 mentre attraversava piazza San Pietro.

Un nuovo libro fa luce su una figura ingiustamente trascurata del '900

Maria Teresa Carloni, voce delle Chiese del silenzio

Marchigiana, nata nel 1919 tornò alla fede dopo un’esperienza negativa. Nella sua esistenza fu decisivo l’impegno a favore delle comunità perseguitate in Europa dell’Est, Asia e Sudan

[Avvenire] Sulla persecuzione inflitta alla cosiddetta «Chiesa del silenzio» dai regimi comunisti in Europa e in Asia, e dai governi islamici in Africa e in Asia, perdura ancora oggi una certa indifferenza. Tuttavia è quanto mai attuale e urgente parlare di queste Chiese martiri e, parafrasando Primo Levi, «meditare che questo è stato». Sono riflessioni che emergono dalla lettura del libro «Maria Teresa Carloni, apostola della Chiesa perseguitata», di Luciana Mirri e Alberto Di Chio, presentato di recente a Perugia in un convegno promosso dalla Conferenza episcopale umbra, e volto a far luce sulla vita e l'opera di questa donna poco conosciuta eppure così significativa nella storia della Chiesa nel Novecento. Il convegno, presieduto dall'arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, monsignor Giuseppe Chiaretti, ha offerto l'opportunità di ascoltare il ricordo di Maria Teresa Carloni dalla voce di alcuni testimoni: monsignor Jaroslav Škarvada, vescovo emerito di Praga, esule per molti anni in Italia, insieme a monsignor Luigi Conti, arcivescovo di Fermo e a monsignor Alberto Di Chio, direttore dell'ufficio per l'ecumenismo di Bologna. Nata nel 1919 ad Urbania, nelle Marche, Maria Teresa ebbe esperienze negative con dei sacerdoti e si allontanò dalla Chiesa. Il 16 aprile 1951, dopo un incontro riservato con il parroco, monsignor Cristoforo Campana, emerge un'altra Maria Teresa, disposta a chiudere definitivamente col passato e aperta alla grazia. Nel 1952 il Signore prende in parola la sua offerta: «Accettami come vittima». Inizia così una vita che fu per intero, secondo la definizione di monsignor Conti, un «cammino di fede», dalla ricerca di Cristo alla vita in Cristo, fino alla morte nel 1983.
Maria Teresa ha dedicato la sua vita alle Chiese dell'Est europeo, dell'Asia e del Sudan. Da questo momento in poi, le date della sua vita saranno scandite dai numerosi e faticosi viaggi in questi Paesi, intrapresi per portarvi aiuti materiali e spirituali; dagli incontri con i vescovi Mindszenty in Ungheria, Stepinac in Croazia, Slipyj in Ucraina, Wyszynski in Polonia, Beran in Cecoslovacchia; dalle udienze con i papi Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II, ai quali presenterà dettagliate relazioni sullo stato delle Chiese perseguitate e dai quali avrà approvazione e incoraggiamento. Tutto avverrà con il sostegno di una intensa preghiera, con l'offerta delle sue sofferenze fisiche e spirituali. Numerosi i suoi scritti: oltre al suo diario «La mia vita», richiesto da Pio XII, ci restano 38 quaderni manoscritti, contenenti i nomi di tutto il clero «clandestino», le date e le forme delle loro persecuzioni nei paesi sottoposti ai regimi comunisti. Un apostolato intenso e significativo, quello di Maria Teresa Carloni, segnato da vicende drammatiche e da singolari esperienze mistiche.

Ewigen
22-07-2006, 17:23
VERA MEMORIA DELLA VERA STORIA CRISTIANA
I vescovi giuliani, dalmati e croati denunciarono più volte gli orrori commessi dai titini. E anche papa Pacelli intervenne
Chiesa e foibe: ecco la verità

I silenzi successivi della storiografia sono da imputare alla Cortina di ferro. A sollevare il velo furono i cattolici in Usa e Inghilterra

[Avvenire] Come presidente della più antica associazione di esuli giuliano-dalmati e promotore della Legge n. 92/2004 sul Giorno del Ricordo delle Foibe e dell'esodo di 350.000 italiani (in gran parte autoctoni) dalle province del confine orientale, sento il dovere di intervenire nella polemica aperta dal periodico «Panorama» sull'atteggiamento di Pio XII nei confronti di questa tragedia che direttamente ci riguarda e mi riguarda, poi ripresa dal «Corriere della sera» e dallo stesso «Avvenire».
Da quanto è a comune conoscenza di noi esuli, per esperienza diretta e per le ricerche compiute sulla base della documentazione in nostro possesso, la Chiesa cattolica fu molto vicina al nostro dramma sia nell'immediatezza delle stragi ad opera delle formazioni comuniste di Tito (dal settembre 1943 alla primavera 1945) sia nelle operazioni di accoglienza dei profughi nel territorio italiano liberato.
I nostri vescovi, e precisamente monsignor Doimo Munzani, arcivescovo di Zara, e mio concittadino, monsignor Raffaele Radossi, vescovo di Pola e Parenzo, monsignor Ugo Camozzo, vescovo di Fiume, e monsignor Antonio Santin, vescovo di Trieste e Capodistria, si adoperarono a rischio della vita sia nei confronti delle autorità tedesche di occupazione tra il 1943 e il '45, sia nei confronti delle truppe partigiane jugoslave che avevano invaso le nostre province a partire dal 30 aprile 1945 disarmando la Resistenza italiana e sciogliendo il Cln.
È certo da testimonianze documentate che i vescovi fecero pervenire al Vaticano, attraverso i suoi canali riservati, le notizie degli eventi, chiedendo l'intervento della Santa Sede. Questo intervento si esercitò in due direzioni: l'aiuto nella ricerca degli scomparsi nel gulag jugoslavo e le proteste diplomatiche presso i comandi militari e i governi alleati occidentali, i cui servizi segreti erano perfettamente a conoscenza di quanto stava accadendo. Le forme adottate per questa azione di denuncia ci possono essere rivelate solo dagli archivi vatic ani, inglesi e americani, da poco messi a disposizione degli studiosi.
È altrettanto vero che a sollevare il velo su questi tragici fatti, oltre alla stampa italiana, informata dai profughi stessi, furono negli Stati Uniti e in Gran Bretagna proprio gli ambienti della Chiesa cattolica, impressionati dall'alto numero dei sacerdoti italiani tra le vittime, costringendo così i rispettivi governi alle prime prese di posizione contro i crimini di Tito a danno degli italiani della Venezia Giulia.
Del silenzio che, nonostante tutto ciò, cadde su di noi non mi sembrano responsabili i pastori della Chiesa cattolica. Una «cortina di ferro» si era abbattuta su tutta l'Europa centro-orientale. E le nostre province purtroppo coinvolte in questa nuova ondata di barbarie che seguiva a quella nazista. Le scelte politiche dei Grandi erano state adottate a Teheran e a Yalta. E Stalin le interpretò come meglio credeva facendosele ratificare nell'incontro di Postdam. E altrettanto fece Tito violando ogni precedente impegno. Nessuno glielo ha fatto pagare. Anzi fu onorato da presidenti e sovrani e al suo funerale...
Una memoria personale mi sembra illuminante. Nella primavera del 1943 una delegazione di giovani dell'arcidiocesi di Zara si recò in visita ad limina. Alla notizia che venivano da Zara il Papa accarezzò una ragazza, Maria Perissi, che poi diventerà speaker della Rai, posando la mano sul velo che le copriva il capo ed esclamando: «Povera piccola! Che Dio vi benedica!». La tempesta non si era ancora abbattuta sulla città, ma il Papa forse «sentiva» e «sapeva». Dopo pochi mesi infatti cominciarono i 54 bombardamenti e la città fu rasa al suolo dai bombardamenti alleati.
E anche allora il Papa fece giungere ai cittadini di Zara, nel febbraio del 1944, il suo messaggio di conforto e di solidarietà attraverso don Giuseppe Della Valentina, che l'arcivescovo aveva mandato in missione a Roma per esporre al Pontefice la situazione della città, sotto occupazione tedesca , ingombra di macerie, devastata dagli incendi e minacciata dai partigiani jugoslavi.
La cosa più grave e più incredibile è che la comunità croata di oggi tende a nascondere ai cittadini dell'Istria e della Dalmazia queste verità storiche, adagiandosi sulla propaganda nazionalista dell'ex regime comunista. Migliaia di morti dei bombardamenti e delle foibe giacciono in fosse comuni negli angoli dei cimiteri senza una lapide che dica chi sono e soprattutto chi erano: gli abitanti italiani di Zara, di Fiume, di Pola.

Ewigen
22-07-2006, 21:55
PALESTINA
I cristiani sono sotto pressione

[NTM] A causa della guerra fra Israele e gli Hezbollah del Libano, i cristiani della striscia di Gaza sono presi fra due fuochi. Quelli che rifiutano di opporsi a Israele vengono considerati traditori dai loro vicini musulmani. "Le conseguenze politiche ed economiche colpiscono tutti allo stesso modo. Noi manchiamo di acqua, di elettricità, di gas ed i generi alimentari sono distribuiti col contagocce" spiega Hanna Massad, il pastore della chiesa battista di Gaza.
Sua moglie Suhad è la direttrice della libreria biblica di Gaza che è sostenuta economicamente anche da Porte Aperte. "Viviamo sotto una tale pressione che i pochi cristiani locali vogliono andarsene".
I cristiani di Gaza devono essere prudenti e molto discreti: "Dobbiamo fare molta attenzione a come parliamo del Vangelo e a chi. Inoltre siamo sempre sotto la minaccia di un attentato". A primavera hanno fatto esplodere un ordigno davanti all'edificio della libreria senza grossi danni, ma il messaggio è stato molto chiaro: non siamo benvoluti a Gaza. La libreria è stata chiusa per un certo periodo e a maggio è stata nuovamente aperta. Suhad e Hanna hanno deciso di rimanere, pensano che il loro posto sia lì ed il loro compito quello di mostrare l'amore di Dio ai loro vicini, che siano palestinesi o israeliani. Purtroppo spesso si sentono soli e dimenticati.

Ewigen
22-07-2006, 22:08
HAITI
21/7/2006 13.56
SETTIMANA DI RAPIMENTI, SEQUESTRATI ANCHE DUE FRANCESCANI

[PIME] Due francescani sono stati sequestrati ieri mattina a Port-au-Prince: padre Cesar Humberto Flores, frate minore originario del Salvador, e un giovane postulante haitiano. La MISNA lo ha appreso da padre Gianfranco Pinto Ostuni, portavoce dell’Ordine dei frati minori, il quale ha precisato che padre Cesar è responsabile dei Postulanti e che il loro convento si trova in un quartiere povero della capitale. Sempre ieri è stato invece rilasciato dopo appena 24 ore dal rapimento un altro americano, Charles Adams, che lavorava a un progetto di trattamento dell’acqua, mentre è ancora nelle mani dei sequestratori un impiegato haitiano dell’ambasciata statunitense rapito sempre mercoledì. Dietro il pagamento di un riscatto, invece, sono stati liberati oggi due missionari statunitensi originari della Nord Carolina – Tom Barron, superiore della chiesa non confessionale ‘Mustard Seed’, e William Eugene Seastrum, membro della congregazione – che erano stati rapiti domenica mattina. I sequestri, una volta rari e diventati episodi quasi quotidiani dopo la rivolta che nel 2004 ha rovesciato l’ex-presidente Jean-Bertrand Aristide, sembravano essere diminuiti dopo l’elezione dello scorso febbraio del presidente Rene Preval, ma sono tornati ad aumentare. Al momento, almeno 29 persone risultano rapite ad Haiti.

HAITI
Haiti, liberati 2 francescani
Era stato chiesto un riscatto ma non e' stato pagato denaro (ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 22 lug - Sono stati liberati padre Cesar Humberto Flores ed il giovane postulante rapiti due giorni fa a Port au Prince. I due francescani erano stati rapiti da gruppi legati alla malavita locale ed era stato chiesto un riscatto. Per la loro liberazione, secondo quanto si apprende da fonti dell'Ordine dei Frati Minori, non e' stata pagata nessuna somma di denaro. Erano stati sequestrati vicino al convento dove abitavano.

Ewigen
23-07-2006, 13:55
ITALIA
Grosseto - Bestemmie, croci rovesciate e il fatidico numero 666 sulla chiesa apostolica
[NEV 20/07/06]

La Chiesa apostolica di Grosseto è tra i sei luoghi di culto della città toscana imbrattati, nella notte di sabato 15 luglio, con bestemmie, croci rovesciate e il fatidico numero 666. A scoprire l'atto vandalico è stato un diacono della comunità che ha provveduto a coprire provvisoriamente le scritte sulla facciata prima dell'inizio del culto domenicale. Responsabile dell'atto potrebbe essere un gruppo di ragazzi, già sorpresi da un senza tetto a scrivere sulla facciata della basilica del Sacro Cuore. Gli inquirenti stanno indagando per capire se si tratti di un gesto legato a una setta satanica o invece di puro teppismo.


ITALIA
Simboli satanici su sei chiese, fermati 5 giovani
Nella camera da letto di un ragazzo trovati poster inneggianti il Diavolo e il numero 666 sulle pareti
GROSSETO Un gruppo metal ha scritto anche bestemmie sulle facciate e ha danneggiato un crocefisso

[Il Tempo] GROSSETO — Un raid sacrilego dovuto più alla noia, all'alcol, all'autoesaltazione che non ad una attrazione vera per i temi del satanismo. Ci sarebbe questo dietro all'imbrattamento, con bestemmie e simboli del satanismo, delle facciate di sei chiese (cinque cattoliche, una protestante) e il danneggiamento di un crocefisso a cui furono staccate le braccia, avvenuti nella notte fra sabato e domenica scorsi a Grosseto e per i quali la polizia ha individuato e denunciato cinque giovani. Fra loro anche un diciassettenne, gli altri sono di poco più grandi: il più piccolo ha 19 anni, 22 anni il più grande. Proprio quest'ultimo sarebbe stato a capo del gruppetto, al suo interno legato anche da una passione per il metal. Di mestiere da un mese fa l'idraulico, oltre ad essere un diplomato in grafica. Nella sua abitazione sono state ritrovate i bracci del crocefisso, avvolte in pagine di giornali - è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa tenuta dal questore di Grosseto Fabrizio Gallotti - in cui si parlava del raid alle chiese. Erano nella sua camera, tappezzata di poster con frasi e simbologia satanista, comprese croci rovesciate e il numero 666, realizzati dallo stesso grafico. Trovato anche un quaderno con riferimenti analoghi. Ma, ha spiegato lo stesso questore, il gruppo non avrebbe avuto nulla a che fare con una setta satanica. Quanto accaduto sarebbe da ricondurre più alla noia, ad un certo degrado culturale, e anche all'alcol. Ai cinque, che, a parte l'idraulico, sono studenti o non hanno un'occupazione, la polizia di Grosseto è risalita nel giro di una settimana dopo una serie di accertamenti e grazie anche alla riprese di telecamere installate in strada. Il ritrovamento a casa del ventiduenne dei bracci del crocefisso, un Cristo in legno situato davanti alla chiesa dell'Addolorata, uno degli edifici colpiti nel corso del raid, a cui il giovane aveva staccato gli arti con le mani, ha fornito la conferma della bontà delle indagini. I cinque, secondo quanto emerso, hanno ammesso le loro responsabilità, addossandosi anche quella di un altro episodio analogo, avvenuto il 3 giugno scorso sempre a Grosseto, quando fu imbrattato il portone della chiesa di Santa Lucia. Per tutti è scattata la denuncia per offesa alla religione mediante vilipendio, deturpamento e imbrattamento delle facciate delle chiese e danneggiamento del crocefisso. 'Non dobbiamo abbassare la guardia su questo fenomeno - ha detto il questore Gallotti -. Credo che sia un impegno di tutti, delle famiglie, delle scuole, delle chiese e delle istituzioni, per contrastare questi episodi«. Il raid aveva suscitato allarme a Grosseto. Solidarietà al vescovo e al ministro della chiesa apostolica di Grosseto era stata espressa dal ministro dell'Interno, Giuliano Amato, e anche dall'ex ministro all'Ambiente Altero Matteoli. Ieri sera, nella chiesa dell'Addolorata, cattolici, evangelisti e apostolici si erano anche riuniti in una veglia di preghiere di riparazione per quanto accaduto.

Franx1508
23-07-2006, 20:07
Sei super informato
tu no visto che fà copia e incolla... :p

Ewigen
23-07-2006, 20:48
Sei super informato

Oddio,i tread aperti da Adric e dal sottoscritto riportano solo una piccola parte del nero che si trova nel mondo,purtroppo.

Franx1508
23-07-2006, 21:21
Oddio,i tread aperti da Adric e dal sottoscritto riportano solo una piccola parte del nero che si trova nel mondo,purtroppo.
evidentemente il progetto divino fà acqua da tutte le parti... :)

StefAno Giammarco
23-07-2006, 23:16
evidentemente il progetto divino fà acqua da tutte le parti... :)

Hai ragione,sarà il caso quindi di preparare un'arca e far salire a bordo le coppie di animali. Trovati una compagna e fai la fila, dopo le tenie echinococco tocca a voi.

nestle
24-07-2006, 08:18
evidentemente il progetto divino fà acqua da tutte le parti... :)

o è divino solo per alcuni... :rolleyes:

<Straker>
24-07-2006, 08:56
Oddio,i tread aperti da Adric e dal sottoscritto riportano solo una piccola parte del nero che si trova nel mondo,purtroppo.E soprattutto "dimentichi" tutto il nero che c'e' nelle istituzioni ecclesiastiche :asd:

Franx1508
24-07-2006, 09:06
Hai ragione,sarà il caso quindi di preparare un'arca e far salire a bordo le coppie di animali. Trovati una compagna e fai la fila, dopo le tenie echinococco tocca a voi.
no prima c'è la specie Homo Credulonis! :ciapet:

Ewigen
24-07-2006, 11:31
cut

Beh dai,almeno il thread qualcosa è riuscito a dimostrare:l'esistenza dei troll :asd:

Ewigen
24-07-2006, 11:34
INDIA
24 Luglio 2006
“La nuova legge sull’Istruzione è anti-democratica”

In tutte le chiese dello Stato è stata letta una lettera pastorale che esorta i fedeli a protestare contro la nuova legge sull’istruzione superiore, secondo cui i cristiani – il 19 % della popolazione – non sono una minoranza e devono sottostare al regime statale.

Thiruvananthapuram (AsiaNews) – I sacerdoti di tutte le chiese del Kerala hanno letto ieri una lettera pastorale che esorta i fedeli a protestare contro la nuova legge sull’istruzione superiore nello Stato. La lettera, preparata e firmata dai massimi vertici di tutti i riti, condanna la legge e la definisce “incostituzionale, anti-democratica e contraria alle minoranze”.

Dello stesso parere padre Babu Jospeh, portavoce della Conferenza episcopale indiana, che in un’intervista ad AsiaNews accusa il governo di “voler abdicare al suo compito di garantire un’educazione per tutti e di volerlo scaricare sulle spalle di una minoranza che con il duro lavoro ha fatto molto e per questo viene punita”.

La Legge 2006 sugli Istituti professionali del Kerala si riserva il diritto di decidere se una comunità è di minoranza oppure no, e su questa base decide anche quante scuole questa comunità può dirigere e la proporzione di studenti di minoranza o no che deve accettare. Gli Istituti cristiani hanno presentato il caso all’Alta corte statale, che dovrebbe pronunciarsi questa settimana.

I leader cristiani avevano dichiarato la giornata di ieri “una domenica di preghiera e digiuno, per protestare contro la legge”, che – scrivono nella lettera – “esclude i cristiani, il 19 % della popolazione, dalla definizione di minoranza. In questo modo, siamo costretti a seguire le direttive statali nella gestione delle nostre scuole. Questa mossa ci penalizza”.

La lettera, firmata dall’arcivescovo di rito siro-malankarese Cyril Mar Baselius a nome di tutti i vescovi, afferma che le istituzioni cristiane continueranno a portare avanti ogni azione legale per combattere la nuova norma. Essa accusa inoltre il governo di voler allontanare le comunità l’una dall’altra: “La campagna che ci è stata montata contro – si legge – secondo cui le nostre sono le scuole più numerose dello Stato, vuole solamente creare un sentimento negativo nei confronti dei cristiani”.

“La comunità cristiana – sottolinea p. Joseph ad AsiaNews – è stata una pioniera dell’educazione in Kerala da 150 anni a questa parte ed il suo lavoro è stato a disposizione di ogni altra comunità”. “La nuova legge – continua – oltre ad essere contraria alla Costituzione, mira a distruggere il lavoro di sviluppo delle comunità di minoranza. Queste dovrebbero essere invece incoraggiate a contribuire allo sviluppo della nazione, invece di punirle per i servizi resi, cosa che questo decreto fa”.

“Infatti – spiega – sono le minoranze che investono le loro risorse per costruire e gestire degli Istituti che poi, in nome della giustizia sociale, sono obbligati a dare i loro frutti al governo”.

“E’ il governo – conclude – che prende le tasse pubbliche e che quindi ha il compito di garantire un’educazione anche per i meno abbienti. Sembra invece che ora voglia abdicare a questa responsabilità per scaricarla sulle spalle di persone che hanno lavorato duro per creare realtà funzionali con poche risorse”.

StefAno Giammarco
24-07-2006, 15:17
no prima c'è la specie Homo Credulonis! :ciapet:

Beh secondo me andavi dopo le tenie ma se ci tieni a entrare prima delle tenie per me va bene, in effetti seppur Credulonis sempre Homo sei quindi giustamente vieni prima dei platelminti. OK, permesso accordato. :Prrr:

StefAno Giammarco
24-07-2006, 15:20
Beh dai,almeno il thread qualcosa è riuscito a dimostrare:l'esistenza dei troll :asd:

Ma no, Franx non è assolutamente un troll, il problema è che crede nello sciamano della UAAR (Odifreddi) e nei suoi terrificanti totem (Margherita Hack) :D

Lorekon
24-07-2006, 15:24
Ma no, Franx non è assolutamente un troll, il problema è che crede nello sciamano della UAAR (Odifreddi) e nei suoi terrificanti totem (Margherita Hack) :D

'nzomma, non penso che Odifreddi la prenderebbe bene a sentirsi dare dello sciamano... proprio lui che è scimmiatissimo col razionalismo! :p
(un talento al povero Odifreddi bisogn riconoscerlo: ha il senso dell'umorismo; leggete come prende per il culo Zichichi :D è davvero irresistibile)
http://www.vialattea.net/odifreddi/zichichi2.htm
http://www.vialattea.net/odifreddi/zichichi.htm

Franx1508
24-07-2006, 15:44
'nzomma, non penso che Odifreddi la prenderebbe bene a sentirsi dare dello sciamano... proprio lui che è scimmiatissimo col razionalismo! :p
(un talento al povero Odifreddi bisogn riconoscerlo: ha il senso dell'umorismo; leggete come prende per il culo Zichichi :D è davvero irresistibile)
http://www.vialattea.net/odifreddi/zichichi2.htm
http://www.vialattea.net/odifreddi/zichichi.htm
grande lorekon palle in buca con una 3 sponde... :cool:
che classe..

Franx1508
24-07-2006, 17:02
Ma no, Franx non è assolutamente un troll, il problema è che crede nello sciamano della UAAR (Odifreddi) e nei suoi terrificanti totem (Margherita Hack) :D
credo che dovresti portare rispetto a chi ne sà più di te...ma evidentemente l'umiltà dei religiosi è anche questa...credo che tu parlando con odifreddi o hack che sia,saresti sbattuto a terra innumerevoli volte...amen. :)

Kharonte85
24-07-2006, 18:07
Hai ragione,sarà il caso quindi di preparare un'arca e far salire a bordo le coppie di animali. Trovati una compagna e fai la fila, dopo le tenie echinococco tocca a voi.
:eek:
'nzomma, non penso che Odifreddi la prenderebbe bene a sentirsi dare dello sciamano... proprio lui che è scimmiatissimo col razionalismo! :p
(un talento al povero Odifreddi bisogn riconoscerlo: ha il senso dell'umorismo; leggete come prende per il culo Zichichi :D è davvero irresistibile)
http://www.vialattea.net/odifreddi/zichichi2.htm
http://www.vialattea.net/odifreddi/zichichi.htm
:rotfl: :rotfl: :rotfl:

Ewigen
24-07-2006, 18:24
ITALIA
24 Luglio 2006
Evangelici e stampa italiana
[NTM 24/07/06]

Negli Stati Uniti le elezioni nel 2000 portarono un politico che si
definiva evangelico alla presidenza. Si accesero così i riflettori dei media europei su un fenomeno allora poco conosciuto al grande pubblico, quello evangelico, in crescita ovunque per numero di chiese e aderenti negli Stati americani, destinato a incidere nelle scelte politiche in nome di istanze
etico-religiose: la formula “conservatorismo compassionevole” esprimeva sinteticamente una visione della società americana influenzata da valori fortemente evangelici.

La curiosità verso questo miscuglio di elementi spinse la stampa laicista italiana ad interessarsi, come mai in precedenza, all’analisi di aspetti della vita sociale economica e religiosa delle numerose comunità evangeliche presenti in quel Paese, mediante articoli destinati all’approfondimento e alla comprensione del fenomeno evangelico.

Mentre l’obiettivo può essere condiviso, i metodi per raggiungerlo
paiono discutibili; dal mio personale punto di osservazione, basato sulla familiarità con le testate giornalistiche dei gruppi Rizzoli ed Espresso, gli articoli risultano riconducibili a due tipologie: quelli degli inviati di “estera”, e quelli tradotti provenienti da stampa “laica” statunitense. I primi sono redatti da esperti di settore (economia, politica e talvolta sport) che non sempre sembrano possedere strumenti culturali adeguati per cogliere gli aspetti più profondi dei fenomeni religiosi osservati in modo non partecipante
(se ne osservano e quindi ridicolizzano gli aspetti formali e “appariscenti”); i secondi, invece, pur contenendo rilievi critici, danno anche voce ad interpretazioni e commenti di segno opposto risultando così maggiormente equilibrati. Equilibrio che manca invece nella scelta dei titoli in italiano, spesso riduttivi e con tendenza al “colore”. Il problema della rappresentazione degli evangelici sta proprio in questa tendenza riduzionista: la
stampa italiana (come anche i media televisivi) li descrive sia come
fondamentalisti premoderni che come consumatori acritici e
inconsapevoli, mettendone ogni volta in evidenza gli aspetti più tipici di “costume” e quelli deteriori.

E’ come se per rappresentare lo spirito cattolico si prendesse a modello il partecipante ad una festa patronale, nell’atto di compiere un qualche rito particolarmente “teatrale” o bizzarro (secondo una descrizione non partecipante!). Il quotidiano “La Repubblica” del 22 luglio 2006 contiene un esempio di quello che sostengo: il titolo dell’articolo riporta questa affermazione “Bambole e profumi ‘cristiani’ è boom per i gadget evangelici – oltre a libri, cd e videogiochi si moltiplicano i prodotti pensati per fare proselitismo” .

L’articolo, tradotto dal “Los Angeles Times”, parte da uno spunto di
cronaca, la descrizione di una sorta di fiera campionaria tenutasi in Colorado con oltre 400 commercianti cristiani produttori di oggetti vari (bambole, caramelle, profumi, palline da golf, libri e cd musicali, videogiochi) contenenti versetti o frasi e messaggi di ispirazione cristiana realizzati con l’obiettivo di trasmettere e comunicare uno stile di vita cristiano. La giornalista passa poi
ad analizzare l’impatto economico di questo settore commerciale, che
vive un trend di grande espansione anche in considerazione del numero di potenziali “clienti” (almeno i 30 milioni di americani che si definiscono evangelici). L’articolo si chiude con le analisi e i commenti di esperti che danno interpretazioni diverse di questo fenomeno. Negativo il politologo Alan Wolfe: “L’effetto di questi prodotti è quello di creare un universo parallelo, nel quale i cristiani possano ritirarsi, allontanarsi dal mondo” meno rigido invece il sociologo Charles M. Brown che ha intervistato negli ultimi anni decine di esercenti cristiani, arrivando alla conclusione che molti sono motivati non dal profitto, ma da un’autentica vocazione: “concepiscono quello che fanno come una forma di ministero”.

Semplice e lineare, solo che la nostra stampa riprende ed enfatizza le
implicazioni “di costume” ottenendo il risultato di “distorcere” la
realtà. Aspettiamo ora un’inchiesta, anche sullo stesso giornale, che abbia come oggetto quell’universo commerciale che vende tra chiostri e negozi ogni specie di gadget religioso: dai rosari, rappresentazioni di santi ai busti di padre Pio (se ne trovano ovunque nelle vicinanze del Vaticano e dei vari santuari italiani ed esteri). Anche quelli, è presumibile, avranno un discreto successo economico, ma ci permetterebbe tutto ciò di capire un fenomeno complesso come il cattolicesimo? Alcuni penseranno di sì, io credo di no. O almeno solo in parte. E’ mistificatorio descrivere la parte come fosse il tutto. Una fotografia resta una fotografia. Per capire in profondità un fenomeno occorre un po’ di fatica, ricerche ampie e strumenti di analisi più raffinati.

In questo spesso la stampa laica sembra pigra. Basterebbe uno sforzo in più: pari a quello che compie ogni giorno quando fa parlare economisti di economia, politologi di politica, affida le questioni islamiche a giornalisti competenti di cultura islamica, mentre i vaticanisti si occupano di tematiche socio-religiose inerenti il cattolicesimo.

E’ inutile che aggiunga cosa pensi dovrebbe esser fatto, da un punto
di vista di correttezza deontologica, quando si parla di protestantesimo. Altrimenti potrebbe anche accadere che di fronte a fenomeni sociali imponenti come l’esplosione della presenza evangelica in gran parte del Sud America, si segua una scorciatoia del pensiero e si pensi che si tratti solo di un fenomeno da “proliferazione di sette”. Ma
questa è un’altra storia.

Ewigen
24-07-2006, 21:29
ITALIA
Evangelici e disinformazione

[NTM] Il caso della trasmissione della RAI Pianeta dimenticato è solo l'ultimo di una lunga serie. Quando si parla di evangelical se ne sentono di tutti i colori. Gruppi loschi. Sette pericolose. Manipoli di imprenditori del sacro con il profitto come divinità. Se poi l'evangelicalismo diventa un fenomeno di vaste proporzioni (come in molti Paesi dell'America Latina, ad esempio) i pregiudizi alimentano gli allarmismi.

Possibile che l'ignoranza continui a regnare indisturbata? Possibile che il servizio pubblico, invece di dar voce agli interessati, scomodi dei sedicenti soloni che, molto spesso, non sanno ciò di cui parlano?

1. Gli evangelici non sono una setta, ma sono parte integrante del cristianesimo biblico; in linea con i credi e le confessioni della chiesa antica; in sintonia con la grande riscoperta dell'evangelo della Riforma protestante; in continuità con le stagioni di risvegli religiosi che si sono verificate nei secoli successivi, di cui quello pentecostale è solo l'ultimo di una lunga serie. Perché continuare a dire che sono una setta?

2. Gli evangelici sono parte di un grande movimento evangelical diffuso in tutto il mondo ed in rapida crescita. Solo l'Alleanza Evangelica Mondiale rappresenta quasi 400 milioni di credenti, per la maggior parte nei Paesi del Sud del mondo. Non si tratta di gruppi sperduti, ma di un grande popolo di credenti in Gesù Cristo. Perché continuare a trattarli come se fossero un branco di persone dai contorni indefiniti?

3. Gli evangelici sperimentano una fede viva con frequenti manifestazioni straordinarie e fenomeni carismatici tra cui il parlare in lingue. Questa non è una novità moderna, ma è semplicemente il cristianesimo del Nuovo Testamento in cui si verificavano fenomeni simili. Perché allora screditarli additandoli come sottoprodotti di una religiosità spuria? Non dovrebbero essere tutti i cristiani a sperimentare una fede vibrante e partecipata, anche emotivamente?

4. Come tutti i gruppi umani, anche gli evangelici hanno al loro interno personaggi e movimenti che hanno commesso azioni riprovevoli, ma che non devono macchiare l'integrità e l'onorabilità di tutti. Se c'è qualche approfittatore, non per questo gli evangelici sono tutti così. Sarebbe come dire che, siccome nella Chiesa cattolica si sono preti pedofili, la chiesa intera sia composta da pedofili. Nessuno si sognerebbe di dire una tale idiozia. Perché questo non vale per gli evangelici?

5. Gli evangelical sono una realtà significativa anche nel nostro Paese. Ci sono migliaia di comunità di credenti, molte iniziative sociali e culturali, una rete di chiese e associazioni che operano in molti settori. Il problema è che, sin qui, essi non hanno avuto voce nei mass-media che, invece, si sono accontentati molto spesso di nutrire pregiudizi e praticare la discriminazione.

Kharonte85
24-07-2006, 21:51
ITALIA
Evangelici e disinformazione
Ciao, Anche se secondo te sono un "troll" :D ...mi daresti info (oppure dirmi dove posso trovarle) sulle differenze teologiche fra Evangelici (piu' che altro non ho capito dove si collocano e se sono una particolare divisione della chiesa luterana :what: ), Cattolici, Protestanti (tipo servo arbitrio/libero arbitrio, Transustanziazione/consustanziazione, intermediari/o no ecc...) se mi risp ti ringrazio... :)

PS: ma che ti ha fatto di male topo gigio :wtf:

majin mixxi
24-07-2006, 22:06
CUT


scusa ma chi è il tizio nel tuo avatar?

Ewigen
24-07-2006, 22:30
scusa ma chi è il tizio nel tuo avatar?

http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=11770060&postcount=609

Ewigen
24-07-2006, 22:53
Ciao, Anche se secondo te sono un "troll" :D ..


per adesso non ti conosco (anche se devo confessare che è da tanto che non aggiorno la list,se percaso mi vuoi aiutare :D)

daresti info (oppure dirmi dove posso trovarle) sulle differenze teologiche fra Evangelici (piu' che altro non ho capito dove si collocano e se sono una particolare divisione della chiesa luterana :what: ), Cattolici, Protestanti (tipo servo arbitrio/libero arbitrio, Transustanziazione/consustanziazione, intermediari/o no ecc...) se mi risp ti ringrazio... :)


Mi limito alla mia denominazione,confrontando con quella cattolica (per giunta, insime a quelal anglicana,la più vicina).

http://www.lcms.org/pages/internal.asp?NavID=2968



PS: ma che ti ha fatto di male topo gigio :wtf:

Mai fare gossip su chi sta nell'ignore :asd:

Kharonte85
24-07-2006, 23:17
per adesso non ti conosco (anche se devo confessare che è da tanto che non aggiorno la list,se percaso mi vuoi aiutare :D)
:nonsifa: credo fermamente nel dialogo...anche con chi la pensa diversamente da me (anzi...soprattutto con chi la pensa diversamente)...sono un troll curioso :D

Mi limito alla mia denominazione,confrontando con quella cattolica (per giunta, insime a quelal anglicana,la più vicina).

http://www.lcms.org/pages/internal.asp?NavID=2968
Ok...queste sono le differenze fra Chiesa luterana e Cattolica giusto? E gli evangelici, che mi sembra di aver capito essere piu' vicini al protestantesimo :stordita: , in che cosa si distinguono (se si distinguono anche livello teologico o solo di "campo d'azione") dai protestanti? :mc:
E non ho capito cosa intendi con "mia denominazione"...

Insomma se spieghi meglio mi fai un favore :D intanto grazie per la risposta :)

Mai fare gossip su chi sta nell'ignore :asd:
:confused:

Ewigen
24-07-2006, 23:58
:nonsifa: credo fermamente nel dialogo...anche con chi la pensa diversamente da me (anzi...soprattutto con chi la pensa diversamente)...sono un troll curioso :D

Non mi risuta che Bet e Stefano Giammarco,che di certo su varie cose non siamo certo monolitisiano da me considerati troll.
Un conto è la diversità,un altro è offendere e attaccare gratuitamente (salvo pi lamentarsi se l'altra parte (giustamente) non ti risponde o ti risponde in modo ironico.Chi sa perchè...).

E gli evangelici, che mi sembra di aver capito essere piu' vicini al protestantesimo :stordita: , in che cosa si distinguono (se si distinguono anche livello teologico o solo di "campo d'azione") dai protestanti? :mc:

-Per Protestantesimo e Pentecostalimo sono termini (che dicono tutto e niente) usati per indicare insiemi di diversisisme denominazioni (=confessioni) cristiane,ognuna con una sua "origine" ed "evoluzione" autonoma e indipendente dalle altre.
Quindi non esite una "dottrina" protestante che o pentecostale valida per ogni denominazione.


-Per evangelici (termine che pure questo indica tutto e neinte) si intende chi appartiene a :
-ad alcune denominazioni protestanti
-denominazioni pentecostali
-ad alcuni movimenti "carismatici" del cattolicesimo e ortodossia

kaioh
25-07-2006, 18:59
EDIT

Ewigen
25-07-2006, 19:00
MONDO
Cresce nel mondo la persecuzione per i cristiani

[ANS] Il numero dei cristiani perseguitati è in aumento in tutto il mondo: lo ha affermato Thomas Schirrmacher, direttore della Commissione per la libertà religiosa dell'Alleanza evangelica tedesca.

«Tre casi su quattro di persecuzione sono diretti contro cristiani», ha dichiarato Schirrmacher in un discorso a una riunione dell'Associazione protestante dell'Unione democratica di Dresda.
Secondo Schirrmacher almeno 55mila cristiani vengono uccisi ogni anno per motivi religiosi: in India, Indonesia e Pakistan il rischio piu elevato di perdere la vita.

Schirrmacher ha incoraggiato i politici ad aumentare gli sforzi verso la libertà religiosa. Spesso sono stati riluttanti ad affrontare la persecuzione e discriminazione dei cristiani nei paesi islamici per paura che questo potesse mettere a rischio il dialogo religioso, ma per Schirrmacher sta crescendo l'interesse religioso in tutto il mondo. «Il mondo ateo- ribadisce il cattedratico - si è ridotto a piccoli paesi come la Corea del Nord, mentre i cristiani stanno crescendo in modo esponenziale, specie fuori dal mondo occidentale. Molti intellettuali cinesi, per esempio, vedono la fede cristiana come la tendenza del momento, e il numero dei credenti in Cina supera ormai il numero dei partecipanti al servizio domenicale in Europa».

Dal 1970 il numero dei cristiani si è triplicato in Africa e Asia ed è raddoppiato nell'America Latina.

Ewigen
25-07-2006, 19:09
VERA MEMORIA DELLA VERA STORIA CRISTIANA
BURUNDI 25/7/2006 19.21
UN MONUMENTO E UNA CONFERENZA PER RICORDARE NUNZIO UCCISO NEL 2003

[PIME] Un monumento è stato inaugurato stamani nel luogo dove il 29 dicembre 2003 venne assassinato il nunzio apostolico Michael Courtney, mentre tornava verso la capitale Bujumbura. La Chiesa del Burundi ricorda la sua figura anche dedicandogli la Conferenza internazionale della rete cattolica per l’edificazione della pace nella regione dei Grandi Laghi che si apre domani a Bujumbura. Promosso dalla Caritas statunitense e dalla Conferenza episcopale degli Usa, all’incontro parteciperanno un centinaio di delegati da tutto il mondo. L’obiettivo della Conferenza, ha spiegato il missionario saveriano Claudio Marano alla Radio Vaticana, è che le Chiese locali, e specialmente su quelle di Burundi, Rwanda e Repubblica democratica del Congo, “siano collegate con le Chiese occidentali, con quelle del mondo intero per riuscire a lavorare un po’ più nell’ambito dell’educazione alla pace e della riconciliazione”. Secondo il missionario, “le Chiese africane spesso chiedono fondi per la sopravvivenza delle loro strutture. Qui si chiede, invece, un intervento a livello educativo”.

Kharonte85
25-07-2006, 19:43
Non mi risuta che Bet e Stefano Giammarco,che di certo su varie cose non siamo certo monolitisiano da me considerati troll.
Un conto è la diversità,un altro è offendere e attaccare gratuitamente (salvo pi lamentarsi se l'altra parte (giustamente) non ti risponde o ti risponde in modo ironico.Chi sa perchè...).
Offendere è maleducazione...non va di pari passo con l'essere Ateo/Agnostico/Religioso...io cerco di non offendere mai (e mi riesce abbastanza...proprio perche' il mio "interesse" alle religioni è prettamente psicologico/filosofico:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=12963340&postcount=193
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=12968368&postcount=268
un paio di interventi che feci qualche tempo fa per vedere che ne penso)...eppure da Agnostico mi ha colpito (negativamente) la tua firma...

-Per Protestantesimo e Pentecostalimo sono termini (che dicono tutto e niente) usati per indicare insiemi di diversisisme denominazioni (=confessioni) cristiane,ognuna con una sua "origine" ed "evoluzione" autonoma e indipendente dalle altre.
Quindi non esite una "dottrina" protestante che o pentecostale valida per ogni denominazione.


-Per evangelici (termine che pure questo indica tutto e neinte) si intende chi appartiene a :
-ad alcune denominazioni protestanti
-denominazioni pentecostali
-ad alcuni movimenti "carismatici" del cattolicesimo e ortodossia
Thx...secondo me è proprio la quantita' di piccole variazioni del credo protestante/cattolico (saranno piu' di 100) ecc...che porta alla denominazione sbagliata, superficiale e inetabilmente negativa di "setta"....ciao :)

Ewigen
25-07-2006, 20:40
Offendere è maleducazione...non va di pari passo con l'essere Ateo/Agnostico/Religioso...io cerco di non offendere mai (e mi riesce abbastanza...proprio perche' il mio "interesse" alle religioni è prettamente psicologico/filosofico:
un paio di interventi che feci qualche tempo fa per vedere che ne penso)...eppure da Agnostico mi ha colpito (negativamente) la tua firma...


Allora,finiamo con questo post la parentesi ot,dato che come che ha scritto il buon Henry.questo è unj thread sulle persecuzioni anticristiane,non di teologia.
L'equazione:

maleducato teofobico = non (di fatto) credente (atei,agnostici,non particanti)

qui nessun credente l'ha tirata fuori (dato che,fortunatamente non è valida sempre),anzi proprio in questo thread spectrum,Ileana (i primi che mi vengono in mente) tale equazione la smentiscono senza problemi.
Esistono poi anche dialoghi e conseguenti ottime collaborazioni tra il mondo religioso e parte di quello a-religioso sia a livello etico,psicologico,scientifico e pure... su materie di campo religioso.

Nessuno vuole far di ogni erba un fascio prorio perchè in quell'erba non essite solo zizzania acceccata da luoghi comuni e soliti slogan teofobici,grazie a ... (Dio,dei,destino,la fortuna,caso,...ogno metta il suo)!
:)

Kharonte85
25-07-2006, 23:09
Allora,finiamo con questo post la parentesi ot,dato che come che ha scritto il buon Henry.questo è unj thread sulle persecuzioni anticristiane,non di teologia.
L'equazione:

maleducato teofobico = non (di fatto) credente (atei,agnostici,non particanti)

qui nessun credente l'ha tirata fuori (dato che,fortunatamente non è valida sempre),anzi proprio in questo thread spectrum,Ileana (i primi che mi vengono in mente) tale equazione la smentiscono senza problemi.
Esistono poi anche dialoghi e conseguenti ottime collaborazioni tra il mondo religioso e parte di quello a-religioso sia a livello etico,psicologico,scientifico e pure... su materie di campo religioso.

Nessuno vuole far di ogni erba un fascio prorio perchè in quell'erba non essite solo zizzania acceccata da luoghi comuni e soliti slogan teofobici,grazie a ... (Dio,dei,destino,la fortuna,caso,...ogno metta il suo)!
:)
OK...era quello che volevo sentirti dire... :) e ora che so che non sei un "troll" potro' prenderti sul serio e magari commentare le tue notizie...nonche' l'argomento del thread... ;)

Ciao :D

Lorekon
25-07-2006, 23:37
Teofobici??
ma scherzi? a me Dio non dà proprio nessun fastidio, anzi...




...quasi non mi accorgevo che c'è! :D

Ewigen
26-07-2006, 11:37
INDIA
26 Luglio 2006
Card. Toppo: “La Chiesa indiana prega anche per chi la minaccia”
di Nirmala Carvalho

A commento dell’approvazione della nuova legge anti-conversione in Madha Pradesh, l’arcivescovo di Ranchi spiega ad AsiaNews che i cristiani indiani rispettano la legge e non si fanno intimorire dai tentativi di distruggere la loro missione.

Ranchi (AsiaNews) – L’India “ha una Costituzione che assicura e protegge la libertà di fede e di coscienza” e la Chiesa nazionale “in completa armonia ed unità con quella universale” prega affinché chi la minaccia tramite nuove leggi anti-conversione “possa essere toccato da Dio, che rivela la verità e crea la pace”.

E’ questo il commento del card. Telesphore P. Toppo, presidente della Conferenza episcopale indiana, che ad AsiaNews parla dell’approvazione della nuova e più dura legge anti-conversione nello Stato centro-settentrionale del Madhya Pradesh.

“L’India – dice il porporato - ha una Costituzione che assicura e protegge la libertà di fede e di coscienza e noi, cristiani della nostra amata madre patria India, abbiamo sempre seguito e rispettato la legge. In quanto cittadini indiani, rispettosi della legge e della Costituzione, dobbiamo però portare il problema all’attenzione della Conferenza episcopale, perché è molto importante capire che questi sono tentativi volti a gettare noi cristiani nella preoccupazione e nello sconforto, oltre che miranti ad eliminare la nostra missione”.

L’Assemblea dello Stato centro-settentrionale del Madhya Pradesh ha approvato ieri un controverso decreto che rende ancora più dura la Legge anti-conversione statale, in vigore dal 1968, che “previene le conversioni ottenute con la forza o con la frode”. Secondo il nuovo decreto, sarà obbligatorio per chi si vuole convertire avvertire delle sue intenzioni il magistrato distrettuale tramite una dichiarazione, che deve avvenire almeno un mese prima la cerimonia: in caso contrario, sono previste multe fino a mille rupie e la galera.

Allo stesso modo, il religioso che non informa le autorità della sua intenzione di officiare la cerimonia di conversione rischia fino a 5 mila rupie di multa ed un anno di galera. Per quest’ultimo è previsto anche l’obbligo di fornire nome ed indirizzo del convertito, oltre alla data in cui intende celebrare la cerimonia.

“Noi – riprende l’arcivescovo di Ranchi - non siamo preoccupati. La Chiesa ha una tradizione ricca di duemila anni e la Chiesa in India, in completa armonia ed unità con quella universale, si rafforza da questa tradizione”.

“Mentre preghiamo per la nostra Chiesa, il suo ministero e la sua testimonianza – conclude il cardinale - intercediamo anche per coloro che compongono regolamenti del genere. Preghiamo che, attraverso il nostro lavoro ed il nostro ministero, Dio possa toccare i loro cuori e che la verità possa essere loro rivelata. E che in questo modo anche nella nostra amata India si possa stabilire una società composta da giustizia e pace”.

Ewigen
27-07-2006, 20:55
MYAMAR
L'odissea senza fine dei Karen

[Christians Concerned for Burma 27/07/06]

Secondo un rapporto compilato da Christians Concerned for Burma, i militari hanno catturato ed ucciso abitanti, bruciato case e distrutto effetti personali in un attacco sferrato contro villaggi Karen del comune di Mon, nel distretto di Nyaunglebin, nella parte occidentale dello Stato del Karen. Il 15 luglio scorso, alle 08:30 l'esercito ha colpito il villaggio di Tee Ko, nel quadro di un'offensiva che va avanti dal mese di marzo di quest'anno. Molti villaggi sono deserti: la popolazione è in fuga. I militari lanciano mortai in direzione delle aree dove sono convinti si nasconda la gente. Team di cristiani continuano a monitorare la situazione e ad inviare aiuti ai profughi.

Ewigen
28-07-2006, 11:33
VERA MEMORIA DELLA VERA STORIA CRISTINA

28 Luglio 2006
Saranno beatificati a Nagasaki 188 martiri giapponesi

Lo ha deciso la Commissione permanente della Conferenza episcopale nipponica, per “accostare le grandi tragedie giapponesi”. Lanciata una raccolta fondi nazionale per coprire le spese della cerimonia, che dovrebbe avvenire il prossimo maggio.

Tokyo (AsiaNews/Jcw) – La Commissione permanente della Conferenza episcopale ha deciso nel corso della sua riunione mensile di celebrare la cerimonia di beatificazione di padre Petro Kibe e dei suoi 187 compagni a Nagasaki, “accostando in tal modo le grandi tragedie del popolo giapponese”.

La stessa Commissione ha poi incaricato quattro vescovi – mons. Ryoji Miyahara (Oita), mons. Osamu Mizobe (Takamatsu), mons. Yoshinao Otsuka (Kyoto) e mons. Mitsuaki Takami (Nagasaki) – di iniziare i preparativi.

I presuli hanno lanciato una campagna di raccolta fondi, che inizierà ufficialmente il primo agosto, con lo scopo di raggiungere i 30 milioni di yen necessari a coprire le spese. Un appello in questo senso, lanciato dalla Conferenza episcopale, è stato inviato alle diocesi, agli ordini religiosi ed agli istituti cattolici di tutto il Paese.

La cerimonia, ha spiegato padre Fernando Rojo – promotore della causa di canonizzazione – non avverrà prima di maggio: le Commissioni teologiche e storiche della congregazione vaticana hanno espresso parere favorevole, ma la decisione finale spetta al Papa.

Fra i 188 martiri giapponese uccisi nel XVII secolo a causa della loro fede vi sono sacerdoti, religiose e laici: la causa è nota come “beatificazione di padre Kibe e dei suoi 187 compagni”.

Il padre gesuita Petro Kassui Kibe, convertito al cristianesimo, era fuggito dalla persecuzione del governo ed era giunto a Roma, dove era entrato nella Compagnia di Gesù e ordinato sacerdote. Tornato in Giappone per esercitare il suo ministero fra i fedeli oppressi, nel 1639 viene catturato, torturato ed ucciso a Tokyo.

Ewigen
29-07-2006, 12:32
BIELORUSSIA
Sta per scadere il tempo per la chiesa di Minsk
[Forum18 29/07/06]

La Chiesa della Vita Nuova nella capitale di Minsk, Bielorussia, potrebbe perdere il locale di culto già a metà agosto.

La sezione amministrativa del tribunale di Minsk ha ordinato che la vecchia stalla per le mucche, nella quale si tengono le riunioni, deve essere venduta come deciso dal Settore Sviluppo della città che ne vuole la demolizione perché troppo vicina al centro. All'ultima udienza, alla quale ha partecipato anche Forum18, non sono stati prodotti nuovi elementi, tranne il fatto che, secondo un funzionario amministrativo, "la chiesa in realtà può essere collocata in qualsiasi luogo della città".



VERA MEMORIA DELLA VERA STORIA CRISTINA
Il ricordo di Annalena Tonelli, missionaria laica morta in Somalia nel servire i più bisognosi

(ZENIT).- Sulle orme di Charles de Foucauld, Annalena Tonelli aveva iniziato la sua missione di volontaria a 23 anni, nel 1969, lavorando in favore dei più bisognosi nell’ospedale di Borama, un villaggio sperduto del Somaliland – autoproclamatosi indipendente dalla Repubblica Somala nel 1991 – quando venne assilata e uccisa da alcuni uomini.

La morte della missionaria laica originaria di Forlì, avvenuta all’età di 63 anni, dopo un’ora di agonia, aveva commosso tutto il mondo.

Quasi un anno fa l’agenzia missionaria della Santa Sede aveva diffuso la notizia che Annalena Tonelli era stata vittima di un gruppo integralista legato alla rete internazionale del terrorismo, diffusosi nella regione africana negli ultimi anni.

In questi giorni, il Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute ha voluto ricordare con una lunga testimonianza di cui proponiamo ampi stralci, la figura di questa missionaria.

* * *

Mi chiamo Annalena Tonelli. Sono nata in Italia, a Forlì, il 2 Aprile 1943. Lavoro in Sanità da trent’anni, ma non sono medico. Sono laureata in legge in Italia. Sono abilitata all’insegnamento della lingua inglese nelle scuole superiori in Kenya. Ho certificati e diplomi di controllo della tubercolosi in Kenya, di Medicina Tropicale e Comunitaria in Inghilterra, di Leprologia in Spagna. Lasciai l’Italia nel gennaio del 1969. Da allora vivo al servizio dei Somali. Sono trent’anni di condivisione. Ho infatti sempre vissuto con loro a parte piccole interruzioni in altri Paesi per cause di forza maggiore. Scelsi di essere per gli altri (i poveri, i sofferenti, gli abbandonati, i non amati) che ero una bambina e così sono stata e confido di continuare a essere fino alla fine della mia vita. Volevo seguire solo Gesù Cristo.

Null’altro mi interessava così fortemente: LUI e i poveri in LUI. Per LUI feci una scelta di povertà radicale... anche se povera come un vero povero... i poveri di cui è piena ogni mia giornata... io non potrò essere mai. Vivo a servizio senza un nome, senza la sicurezza di un ordine religioso, senza appartenere a nessuna organizzazione, senza uno stipendio, senza versamento di contributi volontari per quando sarò vecchia. Non sono sposata perché così scelsi nella gioia quando ero giovane. Volevo essere tutta per DIO. Era un’esigenza dell’essere quella di non avere una famiglia mia. E così è stato per grazia di DIO. Ho amici che aiutano me e la mia gente da più di trent’anni. Tutto ho potuto fare grazie a loro, soprattutto gli amici del Comitato per la lotta contro la fame nel mondo di Forlì. Naturalmente ci sono anche altri amici in diverse parti del mondo. Non potrebbe essere diversamente. I bisogni sono grandi. Ringrazio Dio che me li ha donati e continua a donarmeli.

Siamo una cosa sola su due brecce diverse nell’apparenza ma uguali nella sostanza: lottiamo perché i poveri possano essere sollevati dalla polvere e liberati, lottiamo perché gli uomini TUTTI possano essere una cosa sola. Lasciai l’Italia dopo sei anni di servizio ai poveri di uno dei bassifondi della mia città natale, ai bambini del locale brefotrofio, alle bambine con handicap mentale e vittime di grossi traumi di una casa famiglia, ai poveri del terzo mondo grazie alle attività del Comitato per la lotta contro la fame nel mondo che io avevo contribuito a far nascere. Credevo di non poter donarmi completamente rimanendo nel mio Paese... i confini della mia azione mi sembravano così stretti, asfittici... Compresi presto che si può servire e amare dovunque, ma ormai ero in Africa e sentii che era solo DIO che mi ci aveva portata e lì rimasi nella gioia e nella gratitudine.

Partii decisa a “gridare il Vangelo con la vita” sulla scia di Charles de Foucauld, che aveva infiammato la mia esistenza. Trentatre anni dopo grido il Vangelo con la mia sola vita e brucio dal desiderio di continuare a gridarlo così fino alla fine. Questa la mia motivazione di fondo assieme ad una passione invincibile da... sempre per l’uomo ferito e diminuito senza averlo meritato, al di là della razza, della cultura e della fede. Tento di vivere con un rispetto estremo per i “loro” che il Signore mi ha dato. Ho assunto fin dove è possibile un loro stile di vita. Vivo una vita molto sobria nell’abitazione, nel cibo, nei mezzi di trasporto, negli abiti. Ho rinunciato spontaneamente alle abitudini occidentali. Ho ricercato il dialogo con tutti. Ho dato CARE, amore, fedeltà e passione. Il Signore mi perdoni se dico delle parole troppo grandi.

Sono praticamente sempre vissuta con i Somali, prima con quelli del nord-est del Kenya, dopo con quelli della Somalia. Vivo in un mondo rigidamente mussulmano. [...] Ho vissuto gli ultimi cinque anni a Borama, nell’estremo nord-ovest del paese, sul confine con l’Etiopia e Djibouti. Là non c’è nessun cristiano con cui io possa condividere. Due volte all’anno, intorno a Natale e intorno a Pasqua, il vescovo di Djibouti viene a dire la Messa per me e con me.

[...] Vivo calata profondamente in mezzo ai poveri, ai malati, a quelli che nessuno ama. Mi occupo principalmente di controllo e cura della tubercolosi. In Kenya andai come insegnante perché era l’unico lavoro che, all’inizio di una esperienza così nuova e forte, potevo svolgere decentemente senza arrecare danni a nessuno. Furono tempi di intensa preparazione delle lezioni di quasi tutte le materie (per carenza di insegnanti), di studio della lingua locale, della cultura e delle tradizioni, di coinvolgimento intenso nell’insegnamento, nella profonda convinzione che la cultura è forza di liberazione e di crescita. Gli studenti, molti della mia stessa età o appena poco più giovani di me, loro che avevano affrontato il preside quando si era saputo che una donna insegnante sarebbe arrivata assicurandolo che mi avrebbero impedito l’accesso alla classe, furono profondamente coinvolti e motivati.

[...] Erano i tempi di una terribile carestia... vidi tanta gente morire di fame... Nel corso della mia esistenza, sono stata testimone di un’altra carestia, dieci mesi di fame, a Merca, nel sud della Somalia... e posso dire che si tratta di esperienze così traumatizzanti da mettere in pericolo la fede. [...]

Ma il mio primo amore furono i tubercolosi, la gente più abbandonata, più respinta, più rifiutata in quel mondo. La tubercolosi imperversa da secoli in mezzo ai Somali. Si pensa che praticamente tutta la popolazione sia infettata. Provvidenzialmente solo una percentuale delle persone infettate sviluppa la malattia nel corso della sua esistenza. Ero a Wajir, un villaggio desolato nel cuore del deserto del nord-est del Kenya [...]. I malati di tubercolosi erano in un reparto da disperati. Quello che più spaccava il cuore era il loro abbandono, la loro sofferenza senza nessun tipo di conforto. Non sapevo nulla di medicina. Cominciai a portare loro l’acqua piovana che raccoglievo dai tetti della bella casa che il governo mi aveva dato come insegnante alla scuola secondaria. Andavo con le taniche piene, svuotavo i loro recipienti con l’acqua salatissima dei pozzi di Wajir, e li riempivo di quell’acqua dolce. [...] Tutto mi era contro allora. [...] Dopo qualche anno, nella T.B. Manyatta (villaggio) ogni malato consapevole di essere alla fine voleva solo me accanto per morire sentendosi amato.

[...] Nel 1976 mi fu chiesto di diventare responsabile di un progetto dell’OMS per la cura della tubercolosi in mezzo ai nomadi, un progetto pilota in tutta l’Africa. [...] La tubercolosi è un flagello nel mondo somalo [...] la tubercolosi è parte della gente, della sua storia, della sua lotta per l’esistenza. La tubercolosi è stigma e maledizione [...]. A Borama continua la lotta quotidiana per la liberazione dall’ignoranza, dallo stigma, dalla schiavitù ai pregiudizi.

[...] La vita è sperare sempre, sperare contro ogni speranza, buttarsi alle spalle le nostre miserie, non guardare alle miserie degli altri, credere che DIO c’è e che LUI è un DIO d’amore. Nulla ci turbi e sempre avanti con DIO. Forse non è facile, anzi può essere un’impresa titanica credere così. In molti sensi è un tale buio la fede, questa fede che è prima di tutto dono e grazia e benedizione... Perché io e non tu? Perché io e non lei, non lui, non loro? Eppure la vita ha senso solo se si ama. Nulla ha senso al di fuori dell’amore. La mia vita ha conosciuto tanti e poi tanti pericoli, ho rischiato la morte tante e poi tante volte. Sono stata per anni nel mezzo della guerra. Ho sperimentato nella carne dei miei, di quelli che amavo, e dunque nella mia carne, la cattiveria dell’uomo, la sua perversità, la sua crudeltà, la sua iniquità. E ne sono uscita con una convinzione incrollabile che ciò che conta è solo amare. [...]

[...] Nulla mi importa veramente al di fuori di DIO, al di fuori di Gesù Cristo... i piccoli sì, i sofferenti, io impazzisco, perdo la testa per i brandelli di umanità ferita, più sono feriti, più sono maltrattati, disprezzati, senza voce, di nessun conto agli occhi del mondo, più io li amo. E questo amore è tenerezza, comprensione, tolleranza, assenza di paura, audacia. Questo non è un merito. È un’esigenza della mia natura. Ma è certo che in loro io vedo LUI, l’agnello di Dio che patisce nella sua carne i peccati del mondo, che se li carica sulle spalle, che soffre ma con tanto amore ...nessuno è al di fuori dell’amore di DIO.

[...] Ma se questo mio “mettermi in pubblico” potesse servire a qualcuno che non crede, a qualcuno che non vive dentro di sé questa straordinaria realtà che DIO ama ogni uomo, dal più degno di amore agli occhi degli uomini al più reietto e disprezzato, all’uomo cattivo, criminale... allora mi metterei in ginocchio e benedirei perché cose grandi ha fatto in me colui che è potente.

[...] Certo la sua voce è spesso piccola e silenziosa... ma poi LUI è nella celletta della nostra anima e non dovrebbe essere così difficile scendere laggiù ed abitare con LUI. Parole? NO. Verità. Realtà. Certo, per la maggioranza di noi uomini sarà ed è necessario fare silenzio, quiete, spegnere il telefonino, buttare il televisore dalla finestra, decidere una volta per tutte di liberarsi dalla schiavitù di ciò che appare e che è importante agli occhi del mondo ma che non conta assolutamente agli occhi di DIO, perché si tratta di non-valori. Ai piedi di DIO noi ritroviamo ogni verità perduta, tutto ciò che era precipitato nel buio diventa luce, tutto ciò che era tempesta si acquieta, tutto ciò che sembrava un valore, ma che valore non è, appare nella sua veste vera e noi ci risvegliamo alla bellezza di una vita onesta, sincera, buona, fatta di cose e non di apparenze, intessuta di bene, aperta agli altri, in tensione onnipresente fortissima affinché gli uomini siano una cosa sola.

[...] La mia vita mi ha insegnato che la mia fede senza l’amore è inutile, che la mia religione non ha tanti e poi tanti comandamenti ma ne ha uno solo.

[...] Desidero aggiungere che i piccoli, i senza voce, quelli che non contano nulla agli occhi del mondo, ma tanto agli occhi di DIO, i suoi prediletti, hanno bisogno di noi, e noi dobbiamo essere con loro e per loro e non importa nulla se la nostra azione è come una goccia d’acqua nell’oceano. Gesù Cristo non ha mai parlato di risultati. LUI ha parlato solo di amarci, di lavarci i piedi gli uni gli altri, di perdonarci sempre... I poveri ci attendono. I modi del servizio sono infiniti e lasciati all’immaginazione di ciascuno di noi. Non aspettiamo di essere istruiti nel campo del servizio. Inventiamo... e vivremo nuovi cieli e nuova terra ogni giorno della nostra vita.

Sig.na Annalena Tonelli
Membro del Comitato
“Lotta contro la fame nel mondo”



OT:

USA

Sparatoria a Seattle, un morto
Uomo armato fa fuoco in centro ebraico, anche 5 feriti (ANSA) - WASHINGTON, 29 LUG - Un uomo armato ha fatto fuoco contro almeno sei persone, uccidendone una e ferendone 5, nei locali della Federazione ebraica a Seattle. L'uomo, che avrebbe agito da solo e di cui non vengono ufficialmente rilasciati l'identita', l'eta', la nazionalita' e l'affiliazione religiosa. e' stato arrestato. Una dipendente del Centro ha raccontato che l'uomo e' entrato nel locale dicendo 'sono un musulmano americano e ce l'ho con Israele', prima di aprire il fuoco 'a casaccio contro chiunque'.

Bliz
29-07-2006, 13:20
Questo è un momento in cui l'umanità deve unirsi tutta nella sofferenza e nella gioia..nn capisco ke senso ha aprire un thread del genere!!
continiuamo a tirare acqua al proprio mulino......i cristiani dicono "siamo perseguitati" , gli islamici dicono "siamo perseguitati" ,gli ebrei dicono "siamo perseguitati" ......ma perkè nn vedere il problema nella sua interezza?
L' UOMO è perseguitato in questo mondo, perkè quelli ke vengono perseguitati da altre parti perseguitano.
QUESTO THREAD NN SA' DA FARE :D

Ewigen
29-07-2006, 16:22
Questo è un momento in cui l'umanità deve unirsi tutta nella sofferenza e nella gioia..nn capisco ke senso ha aprire un thread del genere!!
continiuamo a tirare acqua al proprio mulino......i cristiani dicono "siamo perseguitati" , gli islamici dicono "siamo perseguitati" ,gli ebrei dicono "siamo perseguitati" ......ma perkè nn vedere il problema nella sua interezza?
L' UOMO è perseguitato in questo mondo, perkè quelli ke vengono perseguitati da altre parti perseguitano.
QUESTO THREAD NN SA' DA FARE :D

Ah la dottrina del relativismo-qualunquismo,molto interessante... proprio al punto giusto,ho appena finito in bagno la Tenderly :asd:

Ewigen
29-07-2006, 16:35
INDIA
Legge anti-conversioni più restrittiva nello stato del Madhya Pradesh: la protesta dei cristiani e delle minoranze religiose

Bhopal (Agenzie) - Il governo dello stato del Madhya Pradesh, nell’India centro settentrionale, ha approvato un documento che modifica in senso ulteriormente restrittivo la legge anti-conversioni già in vigore. Il provvedimento, avversato nell’assemblea dello stato dai partiti di opposizione, ha causato malcontento e proteste delle minoranze religiose, specialmente di cristiani e musulmani.
Il Madhya Pradesh è governato dal Baratiya Janata Party (“Partito del Popolo Indiano”), fautore di un nazionalismo di marca induista che spesso dà spazio alle richieste di gruppi radicali e violenti, sostenitori dell’ideologia dell’hindutva (“induità”), che predica il motto “una nazione, una cultura, una religione”.
Il documento approvato rende obbligatorio per un individuo che intende convertirsi a un altro credo religioso informare il distretto giudiziario locale attraverso una dichiarazione sulla sua intenzione di cambiare religione, con un mese di anticipo. La pena prevista per chi non osserva questa prescrizione, va da una ammenda di 1.000 rupie fino a pena carceraria. Al distretto dovrà pervenire, inoltre, una identica dichiarazione dell’esponente religioso interessato (parroco, pastore, imam, etc) che informa le autorità sulla possibile conversione di un nuovo adepto, indicando i dati anagrafici e l’indirizzo di colui che, in prospettiva potrebbe cambiare credo religioso (anche qui è prevista una multa 5.000 rupie e carcere fino a un anno).
Dopo le informazioni fornite sia dal leader religioso che dalla persona che intende convertirsi, sarà compito della polizia verificare le credenziali dell’organizzazione religiosa interessata, assicurando che la conversione non sia stata ottenuta con la forza o con l’inganno.
Il governo del Madhya Pradesh ha motivato questa versione restrittiva di una legge già preesistente affermando che le precedenti misure si erano rivelate inefficaci. Secondo l’opposizione, “questa legge viola la libertà religiosa e i diritti umani”.
“Il Bjp vuole diffondere odio religioso e colpire la comunità cristiana”, ha detto Jamuna Devi, esponente del Partito del Congresso.
“I cristiani sono spesso vittime di false accuse e subiscono attacchi da parte di gruppi radicali indù che li accusano di fare proselitismo e convertire i tribali”, ha detto Indira Iyengar, Presidente della Associazione dei Cristiani del Madhya Pradesh.

Bliz
29-07-2006, 17:06
Ah la dottrina del relativismo-qualunquismo,molto interessante... proprio al punto giusto,ho appena finito in bagno la Tenderly :asd:

nn sei daccordo forse sul fatto ke anke gli altri religiosi meritano di nn essere perseguitati o sei tra quelli ke aspettano il trionfo della propria religione sulle altre....come fosse una partita di calcio??

ma poi la cosa ke piu' mi fa ridere è ke le piu' grosse ingiustizie verso i cristiani le fa proprio la chiesa, ad esempio nascondendo alle masse il messaggio di Medjugorje nascondendosi dietro la burocrazia ...o ad esempio causando la morte di bambini per leucemia a causa delle antenne di radio vaticana......mmmm
wow...... :banned:

e poi mettiamola cosi' dopo tutte le persecuzioni di cui la chiesa è stata protagonista da sempre è venuto il momento di subire ....
sai è come un altalena,ora fai la voce grossa tu e ora io...è cosi' ke funzionerà fino a quando nascerà gente ke parla di religione considerando solo una parte ....poi magari tu nn la pensi cosi' ma già solo il fatto ke hai creato un thread preoccupato dei problemi dei cristiani .....è una cosa anke giusta e legittima ma credo ke quando si parla di questioni religiose serve considerare sempre più credi possibili..... oggi come nn mai..

Ewigen
29-07-2006, 17:28
COLOMBIA
Mother Of Four Murdered for Evangelizing
July 29, 2006, 02:01:44 PM


7/28/2006 Columbia (BosNewsLife) Christian rights group Open Doors told BosNewsLife it learned that the woman, who was only identified with her pseudonym Jenifer for security reasons, was murdered because she had been leading insurgents to Christ, many of whom defected "from their illegal armed group."

Open Doors, which has close contacts with reportedly persecuted Christians around the world, said it learned that the gunman attacked the woman after he and other rebels entered her village in Meta Province. The assassin allegedly carried "a hit list containing the names of Christian leaders to be executed in the region," including Jenifer.



"They asked her why she was preaching the Gospel when she had not been given permission to do so," explained Open Doors in a statement to BosNewsLife.



HIRED GUNMAN



"A hired gunman then shot Jenifer in her chest and shoulder. Still clinging on to life, she was dragged to the feet of the assassin who shot her 15 times." Jenifer’s violent murder leaves four children, aged 14, nine, three and five months without the care of their mother. Her husband had already left the country, Open Doors said.



In the months before her murder, Jenifer had "found the courage to resist the demands of the armed groups," the group said. "In the past Jenifer had been forced to cooperate with insurgents against her will, preparing them meals and transporting illicit drugs. Some of her brothers and nephews had also become subversives or collaborators," the group added.



Jenifer found help to escape the rebels "and in time she adopted the faith in Christ that her mother had taught her," Open Doors explained. When they learned that Jenifer "was winning rebel souls to Christ, they approached her and invited her to rejoin their ranks in exchange for money and power," Open Doors said.



SPREADING GOSPEL



"She refused and when they found out that she intended to continue spreading the Gospel,

they added her to their hit list of Christian leaders." Jenifer was active in her church, which the rebels closed after they took over the region known as the "Demilitarized Zone" – a vast territory about the size of Switzerland.



The government gave up the area during peace talks with rebels and churches reportedly suffered widespread persecution.



"The insurgents held absolute control of the land, and believers were scattered. The rebels closed some churches and murdered several pastors. Through Marxist rhetoric and proposals, insurgent leaders won the hearts of the people by offering money to those who worked with them."



During that time, about a year ago, Jenifer already feared for her life. "As she was on her way to an insurgent camp one-day to deliver food to them, she was overcome by an intense fear of death and concern for her children. She opted to escape – pregnant, and with three children already – to another town. But a rival group also desired to kill her because of her past activities with their opponents."



She eventually came to an agreement with those forces, who allowed her to stay in the area under strict surveillance. In the last months of her life, she became more acquainted with Scripture and continued to raise her children in the ways of God, Open

Doors said.



"CHRIST'S LOVE"



"She spoke to others with conviction about the love of Christ, winning a nephew to Christ who became an active underground preacher to the insurgents."



Eddie Lyle, CEO of Open Doors UK and Ireland told BosNewsLife in a statement that, "There is no doubt that Christians are being targeted in the drug wars and violent power struggles that plague Colombia."



He said, "We denounce the killing of innocent victims, which not only include mothers like Jenifer, but also family dependants, such as her four children left alone to fend for themselves since her death. The Christian Church needs to rise up in prayer and support for these Christians."

Ewigen
29-07-2006, 17:30
CINA
Sentences House Church Leaders To Labor Camp



BosNewsLife (7/28/06) -- Four key leaders of China’s house church movement have been sentenced to two years "re-education through labor" in the central-western province of Sichuan, fellow believers confirmed Thursday, July 27.


The four pastors, Li Ming, Wang Yuan, Li Mingbo and Jin Jirong are major leaders of the Chinese House Church Alliance, a platform of house church congregations, said Christian Aid Association (CAA) which has close contacts with relatives of the sentenced Christians.



CAA said the pastors were sentenced to the labor camp July 25 for trying to win the release of 14 house church members who were arrested during a Christian worship service. The pastors went to the local police station June 27 where they were soon detained themselves after demanding the release of the other Christians, BosNewsLife learned.



CAA said elsewhere in China, in Shandong province, persecution of house church Christians also increased since last month. The group quoted eyewitnesses as saying that Chinese security officials on June 11 led "more than 50 policemen in 10 police cars to our family church at Bukou Village" in the Wendeng region "and besieged" the nearly 60 Christians.



Barricaded Doors



Police allegedly barricaded each door of the house, forbidding believers to leave the house while shouting through a microphone, "Stand still, get in a car," CAA quoted the witnesses as saying.



Christians were not allowed to speak with each other and some were detained including two Christians in their 60s, identified as Liu Yujie and Zhang Shuzheng, CAA told BosNewsLife. “Several strong men dragged them into a police wagon with their arms pinned behind their backs,” the group claimed.



In total 31 Christians were brought to the Bukou Police Station of the Public Security Bureau of Wendeng, "ignoring their protests, where each Christian was imprisoned and interrogated in individual rooms," CAA investigators claimed.

Ewigen
29-07-2006, 17:32
IRAQ
Kurdish Militia, Iraqi Police Terrorizing Assyrians in North Iraq


7/28/2006 Iraq (AINA) -- Attacks against Assyrian Christian civilians (also known as Syriacs and Chaldeans) residing in the Nineveh Plain, north Iraq, have recently escalated at the hands of local Iraqi police as well as Kurdistan Democratic Party (KDP) paramilitary security squads. On June 30, 2006 three Iraqi Police loyal to the KDP Police Chief in the Hamdaniya District of the Nineveh governorate began assaulting civilian passers by with anti-Christian and racist slurs. The policemen had just come off duty but were still carrying their automatic weapons. As the Iraqi police continued their tirade against Christians in the overwhelmingly Assyrian Christian town, Steven Basim, a young man, left his car to plead with the police to refrain from their insults and threats.



The police officers approached the man and one immediately started to strike him squarely on the side of his head with his weapon. As the young man fell to the ground bleeding, the other two policemen then also joined in the beating. Two other Assyrian men attempted to intervene and were also beaten.



As a group of onlookers began to approach and question the police regarding the slurs and beating, the police began firing into the crowd. Fearing they could not control the angry crowd, the police called for reinforcements.



At 6:30 pm, the police dragged their bleeding, half conscious victim to the police station. Fearing for his life, a group of young Assyrian Christian locals decided to rescue the man from his kidnappers. The local priest, Fr. Loius Kassab, who has enjoyed considerable financial support and favor from the KDP occupying forces asked the group of Assyrians to allow him to intervene to secure the release. As time dragged on, the group of Assyrians became increasingly concerned that the badly beaten man may die in custody. Finally, the group stormed the holding station and rescued the man and immediately transported him to obtain medical care



Increasingly, especially over the past week, Kurdish forces as well as Iraqi police have begun a policy of harassment and intimidation of local civilians. Referring to the Arab and KDP police, one local Assyrian noted "they share one thing in common: they don't live here. They don't belong here." Another bitterly complained that "they don't come to provide security; they come to terrorize Christians and extract profits from the area for their personal gains."



Assyrian Christians and other minorities from the Nineveh Plain such as Shabak and Yezidis point to recent violence as further evidence of the deliberate suffocation of their area by the KDP and the police force it increasingly controls. Assyrian Christians further believe that local administration and policing by residents of the Nineveh Plain is the only way to reverse an increasingly tense and intolerable security situation. From the KDP perspective, though, total control of security is essential to continued Assyrian Christian subjugation as well as the furthering of the KDP dream to annex the Nineveh Plain into a greater KDP occupied region.

Ewigen
29-07-2006, 17:34
UZBEKISTAN
Uzbekistan Crackdown on Christians and NGO's, Sources Say



BosNewsLife (7/27/06) - Uzbekistan President President Islam Karimov rules courts, human rights watchers say. There was mounting concern Wednesday, July 26, over a new crackdown on Christians in Uzbekistan after authorities closed down US-based aid group Central Asia Free Exchange (CAFE) on charges of "illegal religious activities," including preaching the Gospel.



Several other Non Governmental Organizations were closed for similar reasons. Local experts said they were not surprised that a court in Tashkent rejected an appeal against a previous decision to close CAFE, as courts are allegedly under supervision of the autocratic President Islam Karimov.



In a statement CAFE Chief Executive Officer, James Hall admitted that all the NGO workers were Christian, but described the charges of "illegal religious activities" as "complete nonsense."



"In our projects there is no religion of any kind and we do not seek to convert Uzbeks to Christianity," Catholic news agency AsiaNews quoted him as saying. He said CAFE employees were forbidden from attending large religious gatherings, and did not discuss religious matters to comply with local regulations.



However prosecutors have reportedly claimed that CAFE personnel distributed illegal religious material and resorted to intimidation to convert 20 people from the village of Komi Cho’li. Other alleged crimes of CAFE – which is employed solely in technical projects like formation of health personnel, teaching English and reconstruction of orphanages – included using a non-registered logo.



Politically Motivated



Some observers in Uzbekistan have suggested the CAFE case was politically motivated and the proselytism charge was part of attempts by Uzbekistan’s government to close NGO’s and diminish western religious, culture and democratic values in the country.



Uzbekistan government officials have suggested that the non-governmental organization's may try to organize an "orange" revolution as in Uzbekistan, a reference to the pro-democracy protests in Ukraine.



Earlier other groups were closed down including the Open Society Institute (Soros Foundation), Internews Network, IREX, Freedom House, Eurasia Foundation, ABA/CEELI, ACCELS, Counterpart International, Central Asian Free Exchange (CAFE), Radio Free Europe/Radio Liberty, the Directorate of the UN Supreme Commissariat for Refugees, and most Uzbek non-governmental organizations.



Muslim Community

In Uzbekistan, 90% of the population is Muslim, violations of religious freedom are rife, and the government aims to control every aspect of the life of society, human rights groups claim. Human rights group Forum 18 said that since last years Andijan uprising against the autocratic president, in which hundreds of people died, religious persecution increased. Both Christians and Muslims are among the targets.



"In the north-western autonomous republic of Karakalpakstan [Qoraqalpoghiston], all non-Orthodox and non state-controlled Muslim activity is forbidden. Earlier this month, one Protestant pastor, Sergei Lunkin was jailed for seven days and two others were given extremely large fines, solely for running an unregistered church," the group said.



In addition a court ordered the destruction of Christian material confiscated from Pastor Lunkin, consisting of 425 books, 60 CDs and 29 videotapes and audiotapes, Forum 18 reported. The material allegedly included 32 copies of the New Testament, which had been legally printed by and purchased from the Bible Society of Uzbekistan. Forum 18 warned the Bibles may be burnt by authorities, an apparently regular practice in the former Soviet republic.

Ewigen
29-07-2006, 17:37
CINA
Persecuted House Church in Langzhong, Sichuan-LI Baiguang


[China Aid] Sunday, June 27, 2006, Christians of the house church in Langzhong, Sichuan Province were holding regular worship services at the home of Wang Shixiu, a Christian in Tianjiagou Village, Baoma Town, Langzhong City. On their way home following the meeting a police car, a small Chang’an microbus and three motorbikes blocked the Christians way. Fifteen plain clothed policemen forced eight Christians into the car without showing any identification and escorted them to the Public Security Office in Baoma Town for interrogation, including Gou Yongcai, Shi Shihe, Wang Suhua and Zhu Guizhen.

At 5 PM, having heard that house church Christians had been arrested, several preachers, and house church members, Li Ming, Jin Jirong, Wang Yuan and Li Hongbo went to the Public Security Office of Baoma Town to ask for an explanation - these Christians never came back and are still imprisoned.

Christians in the house church, including Li Chengxi, Sun Zhifen and Ke Yufang, went to the Public Security Office of Baoma Town to visit their sisters and brothers who were arrested. Having found that 66-year-old Jin Jirong’s feet were injured, they questioned the policeman. The Policeman required Sun Zhifang to call 120 to treat Jin, Sun did not follow, saying, “How can they be injured if you did not beat him?” For this the policeman detained Sun Zhifang and sent her to Langzhong Guardhouse for 5-day detention for: “Gathering to cause trouble in the Government of Baoma Town, interfering with the law.”

Ke Yufang, Jin Jirong’s aunt, asked the police, “Why did you beat Jin Jirong? He didn’t do anything wrong.” The police arrested Ke Yufang and put her into the police car. As she got on, a policeman slapped her face violently; she was unconscious until the next morning. The Police sent Ke Yufang to Langzhong Guardhouse, and gave her 7-days detention for: “assaulting a policeman and interfering with the performance of his duty.”

Li Chengxi was arrested and sent to Langzhong Guardhouse at 9:00 PM because of two statements, “Why do you arrest others? Why do you beat others?” They gave Li 10 days detention for: “assaulting a policeman and interfering with the performance of his duty.”

Wang Suhua, a Christian who was arrested on her way home the morning of June 27, and given 5-days detention for “participating in the meeting and preaching activities of “All-Ranking Church” Cult, recalled, “The morning of June 27, I went to Wu Village of Baoma Town to visit my aunt. On the way, I was arrested by plain clothed policemen and sent to the Public Security Office of Baoma Town. They did not show any identification when they arrested, abused, and threatened me during the interrogation, and even judged what I believed in to be a cult. I refused to accept their judgment. At my arraignment they confiscated my Bible without giving me detention list. June 28t they gave me the notice of 5-days detention for participating in cult activities. June 29, they arraigned me again, telling me to tell the truth, otherwise they would beat me to death; I would not admit that I was a cult member, the policemen forced me to sign and fingerprint a prepared record.”

II. Conference to Criticize House Church Leaders is Forced to Cancel
The morning of June 27, 2006, house church leaders, Li Ming, Wang Yuan, Li Mingbo and Jin Jirong went to reason with the Langzhong Police. The witnesses recalled that 66-year-old Jin Jirong was beaten and his ankle was injured. Li Ming requested the Police to send Jin Jirong to the hospital for treatment, but the policemen refused and required the Christians to send Jin to hospital. Then the policemen went to another room after a police car arrived. Soon after, the policemen went out, saying they would give them an answer, and concentrated all the people in a big room. After all the people entered the room, the policemen blocked the backdoor, then they pulled down the roller shutter in the front of the room, three of them blocked another door in the front. At that time, four more police cars arrived. After that, someone outside shouted, “Who is Li Ming?” Li Ming answered, “I am.” Upon his words, three policemen pounced at him, beat and kicked him violently, then dragged him out the door, threw him to the ground and beat him. The witnesses present said they only heard Li Ming’s crying “You are killing me!” The police immediately choked Li to silence him, then pushed him into a police car and sent him to the First Detention House of Langzhong.

Witnesses said when the police beat Li Ming, and he cried “you are killing me,” Jin Jirong went to stop the police, without saying a word, he pounced at Jin Jirong. Among them, one policeman swung his fists to hit Jin’s head and shoulder. Three policemen beat Jin in turn, and then dragged him into a car and sent him to the First Detention House of Langzhong.

Witnesses described the circumstances when Wan Yuan was arrested: At the time, three policemen sprang at Wang Yuan and beat him. When Wang Yuan cried out, they choked him to silence him, then threw him on the ground and continued to beat him until he couldn’t move. Then, they dropped Wang Yuan in an enclosed vehicle painted with “garrison.” After Wang Yuan arrived at the Public Security Bureau, he could not stop vomiting. Wang Yuan asked the Police to send him to the hospital; they said Wang was pretending to be hurt. At last he was sent to the First Detention House of Langzhong instead of the hospital.

At the end of June 2006, the Public Security Bureau of Langzhong announced that they would hold a citywide Cultural-Revolutionary-style - thousand-man conference criticizing Li Ming, Wang Yuan, Li Mingbo and Jin Jirong, the leaders of the house church of Langzhong. At the conference, they would announce criminal detention, reeducation through labor or arrest against the four. I went to Langzhong from Beijing, in order to witness the “pomp.” The Christians of the house church of Langzhong also fully prepared for the conference, planning to record it. Maybe because overseas media revealed the persecution against local house churches in advance, the Public Security Bureau of Langzhong has yet to hold the conference. During the period in Langzhong, the Public Security Bureau of Langzhong announced that they would hold the conference on July 6; however, it was cancelled for unknown reasons.

Li Ming, Wang Yuan, Li Mingbo and Jin Jirong were arrested June 27, 2006, and at this writing on July 12, 2006, the Public Security Bureau of Langzhong still has not provide any legal procedures for the citizens or their relatives, but they are still imprisoned without any charge. In Langzhong of Sichuan, the birth place of Fuxi, the ancestor of China’s agriculture, the police’s concept of law is as ancient as their ancestors. The phenomenon was verified when I went to the Legislative Affairs Office of the Municipal Government of Langzhong to deliver an Administrative Reconsideration Application with the parties involved, who disagreed with the detention by the Public Security Bureau of Langzhong and the Government’s rusted concept of law we encountered.

III. Launch Legal Relief Activity
At 9:30 AM, July 6, 2006, I delivered the Administrative Reconsideration Application to the Legislative Affairs Office of the Municipal Government of Langzhong as the agent of Li Chengxi, Xu Xingyue, Wang Suhua, Zhu Guizhen, Ke Yufang, Sun Zhifen and Shi Shi, legally claiming to confirm the administrative punishment against them by the Public Security Bureau of Langzhong had breached relevant laws and to cancel the administrative punishment against them.

After the employee of the Legislative Affairs Office of the Municipal Government of Langzhong finished reading the Application, he said, “You can go now.”
I asked, “You haven’t given us a receipt for our application.
To our surprise, he answered, “We never gave the involved party a receipt, and we determine everything orally.”

I told him, “Official by document, and private by stamp. If we cannot get your receipt, when you refuse to register the application or refuse to reply, and we intend to prosecute the Municipal Government of Langzhong for their nonfeasance, how can I show my evidence? Please give me a receipt.”

Upon my persistence, the employee reluctantly said, “I can only write one for you.”
Then he took out an A4 paper from the printer, on which he wrote: At 9:30 AM, July 6, 2006, received the Administrative Reconsideration Application jointly delivered by Li Chengxi and six other people, copies of the Public Security Administrative Punishment Decision by the Public Security Bureau of Langzhong (seven copies); copies of permanent residence registration card of Zhang Xiaoyan and Ma Shuhua one for each.
Legislative Affairs Office of the Municipal Government of Langzhong, July 6, 2006

He handed the “receipt” to me; I checked and found the “receipt” had not been stamped.
I asked him to stamp at the end of the “receipt,” otherwise others would think it was a forgery. The employee refused to stamp it, saying, “The seal is not kept by me.”
I said, “Could you consult with your leader to stamp the receipt.”
He said, “I cannot, I cannot find the person who keeps the seal.”
I added, “Then you should sign the receipt, otherwise how could we know who issued the receipt?”
The employee was unwillingly to sign his name behind the Legislative Affairs Office of the Municipal Government of Langzhong “Zhang Fengping.” It wasn’t until this moment that I came to know his name. I once conducted administrative reconsideration and administrative lawsuit in other provinces, but the experiences in Langzhong were new to me.

At 10:00 AM that day, after we left the Legislative Affairs Office of the Municipal Government of Langzhong, a microbus of the Public Security Bureau of Langzhong was parked at the gate, two policemen sat inside. Then, I went with Song Liangyu, Li Yuhua and Gou Qingju, the family members of Li Ming, Jin Jirong, Wang Yuan and Li Mingbo to the Correspondence Complaint Office of the People’s Congress Standing Committee to protest the illegal imprisonment of citizens for 10 days without due process, The employees there learned that we intended to accuse the Public Security Bureau, and told us to go to the Legislative Affairs Commission of the People’s Congress of Langzhong. After we arrived at the Legislative affairs Commission, the Director listened to the family members of the parties involved for no more than 5 minutes and refused to listen any more, telling the us he did not deal with affairs like this. Song Liangyu, Li Ming’s wife went on narrating the case, Huang Shunzong quarreled with her persistently. At last, I stopped them and told Huang Shunzong: The Constitution of the PRC and Local Organization Law regulates that the People’s Congress is an organ of authority being responsible for supervising all governmental departments, the Public Security Bureau, the Court and the prosecution. As the leader of the People’s Congress Standing Committee, you are liable to listen to the electorates’ appeal and wish. No matter what we say, you should listen patiently instead of refusing. You may enquire to relevant departments after hearing. Our citizens pay taxes to establish governmental departments, why do we hire people like you? We hire you only to solve conflicts and problems encountered by citizens in daily life. Huang compromised at last, but still refused to listen, only requiring involved parties to appeal to the Public Security Bureau and the prosecutor. I told Huang: “Even if you do not say so, we will go to the prosecutor and the Public Security Bureau, because that is our right endowed by law. We come to you to reflect the problems in accordance with the provisions of the law, with no element of unreasonable provocation. Your behavior proves that you are completely unqualified for the position. After words, we left the office building of the People’s Congress of Langzhong, to the Accusation & Appeal Department of the Prosecution of Langzhong to accuse the Public Security Bureau of Langzhong.

At 10:50 AM, we arrived at the Accusation & Appeal Department of the Prosecution of Langzhong, finding that the microbus tracking us at the Public Security Bureau had arrived before us. In the Accusation & Appeal Department, a Deputy Prosecution General surnamed as Tong received us. I told the truth about the case process in violation of the law by the Public Security Bureau of Langzhong and illegal imprisonment against citizens for 10 days without providing any legal procedures to the parties involved or their family members, Song Liangyu, wife of one party involved. After a while, a policeman and a policewoman came to the prosecution to listen to the accusation against the Public Security Bureau by Song Liangyu and other family members of the imprisoned. Song Liangyu questioned the policeman, “Why did you hold my husband? He did not break any law, why haven’t you offered a legal procedure after holding him for so long? Not even informing our family members? Why didn’t you tell us where they are held? Why did you drive us out when we went to send clothes? The police had no answer. The policeman smiled and comforted Song Liangyu, “You go to the police station this afternoon, we will provide you with the legal procedure this afternoon, and allow you to send clothes for your husband.” Gou Qingju, Li Mingbo’s wife, testified that the two policemen told the four wives to ask for procedure papers at the police station and promised to handle the procedure as soon as possible. Before, when family members went to the Detention House, Police drove them out, this time after accusations were made to the prosecution; policemen immediately went to the prosecution to listen to the appeal.

At 11:30 AM, when we left the Prosecution, a car from the Public Security Bureau also arrived at the prosecution. It seemed that the Public Security Bureau and the prosecution would discuss the matter.
Afterwards, it was proved that the policeman’s promise to Song Liangyu and other people the morning of July 6 was not kept. July 12, I finished the draft, Li Gang, Song Liangyu’s son called me and said that the Public Security Bureau was still illegally holding Li Ming, Wang Yuan, Jin Jirong and Li Mingbo without an explanation to the families.

Most disgusting was that on July 6, at 2:00 PM, the afternoon I left Langzhong, the Public Security Bureau of Langzhong arrested Christian Wang Shixiu, who had gone to the fair in the trade market to invite others to a house church meeting in her home. The Public Security Bureau of Langzhong punished her with 10-days public security detention.

IV. Stories in the House Church of Langzhong

I. Li Ming
Li Ming was born in 1954, and converted to Christianity in 1990. Local Christians said Li Ming was the publicly acknowledged founder of the house church of Langzhong. At the end of 1980s and the beginning of 1990s, only a few older people in Langzhong believed in God. In 1990, Li Ming became a Christian when he witnessed a miracle that happened to his wife, Song Liangyu.

Li Ming’s wife—Song Liangyu suffered from a mental illness and had exhausted every available treatment without being cured. At last, Li Ming and his wife had nothing in the house but bare walls. At the end of 1980s, someone preached the gospel to her and told her to believe in God and she did. Soon afterward, she was cured. Li Ming witnessed everything, and followed his wife to believe in Jesus.

What was Li Ming like before he became a Christian? Li Ming’s wife, Song Liangyu, told me that before her husband was a typical “loafer.” He once ran amuck in the village, smoked and drank, stole and fought. Sister Song said, as his wife, what I couldn’t bear was that Li Ming even dallied with girls. Song recalled at that time, in order to cure her disease, Li Ming often stole medicine from the hospital since they had no money; He often stole grain from the barn of the production brigade because they had no food.

The veterinarian in the village who became a Christian at the same time as Li Ming said, before Li Ming was a “bad egg.” He was evil beyond other’s imagination. In spite of his high IQ, he made bad decisions. Li Ming always fought and committed crimes that at last led to his utter isolation. However, only three months after Li Ming became a Christian, he had changed, thoroughly changed! He got rid of all his previous vices.

From then on Li Ming dedicated all his energy and intelligence doing good deeds! First he gave his family to God. His wife studied and became a preacher, he sent his daughter to finish her doctorate in theology in the Catholic University of Korea and she will graduate soon; his son was working on his Masters degree in theology and preparing for doctorate. As for Li Ming himself, he devoted himself to whole-heartedly preaching the gospel full-time. The Langzhong house churches developed rapidly under his direction, from the first a few older people to today’s numerous middle-aged and young people. Li Ming and his co workers set up house churches in the villages of Langhzong, he preached everywhere, trained others and managed the church.

The Public Security Bureau of Langhzong placed Li Ming at the top of their arrest list. In the 16 years since becoming a Christian, Li Ming has experienced public security detention three times, 15 days each time. After his release Li Ming became more enthusiastic. As the house churches flourished, the Public Security Bureau of Langzhong plotted to arrest Li Ming. They spread a dragnet, attempted to arrest Li Ming and stop him from preaching. But each time, being protected by God, Li Ming could escape from the police.

From 2004 to 2006, Li Ming studied theology through correspondence courses in a university in Shanghai, and completed all the courses this year. As Li Ming was prepared to serve God more enthusiastically, God allowed him to rest for a while.

At present, everybody in Li Ming’s family is a Christian, especially his wife, Song Liangyu. The sister who experienced the kindness of God is preaching everywhere in Langzhong, persuading people to believe in God, including policemen and governmental officials.

II. Jin Jirong: A valuable pair of cuffs
Jin Jirong was born in 1940 to a poor family, who couldn’t afford to provide a wedding ceremony when he was grown. Jin Jirong married a girl named Li Yuhua and moved in with her family. Following rural convention, a live-in-son-in-law had to change his name, being Li Yuhua’s husband, his name on his ID card and household registration book was changed into Li Wenkai, to satisfy his mother-in-law and father-in-law’s wishes.

July 5, 2006, in Jin Jirong’s home, his wife—Li Yuhua told us a moving story.
In 1993, Jin Jirong became a Christian. One day at the end of November 1994, more than 100 people were baptized in the house church of Langzhong. As a member, Li Wenkai (Jin Jirong) was responsible for keeping watch outside the baptismal site, and to notify others when the police came to they could move to another place. While keeping watch he spotted a group of policemen from Hexi Police Station of the Public Security Bureau. Having no time to warn the others he was thrown to the ground and handcuffed. The policemen brought Jin Jirong into the room where the baptisms were being conducted and rounded them up. At once, people ran Christians were breaking outside one after another; Jin Jirong also escaped in the chaos.

He did not dare go home, but hurried to the home of fellow Christian Gou Fubang still in handcuffs. Brother Gou opened the handcuffs with a small screw driver. Then Jin Jirong hid the handcuffs after he had taken them home late that night. After telling the family, he went to another fellow Christian’s home that same night and hided for 15 days. Thinking all has passed he returned home, but to his surprise, concealed policeman immediately arrested him and took him to the police station for interrogation.

Police: Where did you hide the handcuffs?
Jin: I threw them into the river.
Police: How did you open it?
Jin: By prayer.
At this, the police led Jin Jirong to a big tree in the courtyard of the police station, and told him to hug the tree with his arms. Then the police cuffed his hands and ordered Jin to remove them. Jin Jirong answered, “The Bible states in Ecclesiastes Chapter 3 ‘For everything there is a season.’ When the time comes, they must be opened.” At last, the police unlocked the cuffs and detained Jin Jirong for 15 days for “spreading false rumors.”

The two policemen persisted to force Jin return the hadcuffs, Jin Jirong always answered that they had been thrown into the river. The policemen required Jin to compensate for the cuffs, Jin asked, “How much?” The policemen said, “RMB¥200.” Jin said, “We havet no money.” Then the policemen searched Jin’s body and found RMB¥ 47. Thus the policeman issued a “payment receipt,” which read:

Name: Li Wenkai December 30, 1994
We hereby received compensation for handcuffs in the amount of RMB¥47 from Li Wenkai.
Issued by Pan Ruizhi

Upon my request, July 5, 2006, Jin Jirong’s wife, Li Yuhua, brought the cuffs they had hidden for years to Langzhong for me to see I photographed the rusty cuffs with my digital camera.

III. Deng Kaiyi: Shot through the leg
Deng Kiayi, Second Village of Jinya Town of Langzhong, was born in 1951, and achieved a middle school education. He became a Christian in 1991, and served churches as a counselor.

Late one night in 1995, Jinya Town Police Station, led by their head, went to Deng’s house. The police ordered him to open the door and rounded up his household under the auspices of examining their household registration book. Knowing the police came to arrest him, he tried to escape through the backdoor, but the police found him and ordered him to stand still. Deng did so, but Wang Ting, a policeman drew his pistol and shot Deng in the left leg! The bullet went completely through Deng’s leg and he bled profusely! Deng Kaiyi fell to the ground immediately. The police drove him to the Hospital of Jinya Town.
Soon after, relatives, sisters, and brothers in the church went to see Deng Kaiyi. Deng’s wife remained sick all year long, his family was as destitute. In the face of her family’s situation, she attempted suicide by poison. She was rushed to the hospital and her attempt failed. The couple incurred medical expenses totaling RMB¥4,000.00, but the police refused to pay a penny! The entire burden was placed on the miserable couple.

Deng’s wound had not healed; but he was driven from the hospital by the Public Security Bureau of Langzhong, and sent to the Detention Hose of Langzhong, to serve a three-year reeducation through labor sentence at the Mianyang Reform School.

The shooting affected Deng Kaiyi greatly. In 1998, after Deng was released from the Reform School, he took his wife to a foreign place, and sought employment in the most remote area of Xinjiang. From then on, he never returned to his birthplace for fear of being shot again.

Deng Kaiyi and his wife did not have any children, so they adopted a boy and they lived in a run down house. In distinct contrast Wang Ting, the policeman who shot Deng, was promoted to Deputy Director of Jinya Town Police Station.

IV. Hu Shiguo: Story of a Veterinary
July 5, 2006, I met the locally famous veterinary, Christian Hu Shiguo, who was my age, in Langzhong. Brother Hu was born on 1968, and has been a Christian for 16 years. He was the leader of house church in Wuyi Village, Baoma Town, Langzhong City. The persecutions he suffered were recorded as follows:

In February 1992, the Public Security Bureau of Langzhong detained Hu Zhiguo for 15 days for “proclaiming himself an underground preacher, spreading false rumors,” and fined him RMB¥300. This time, the policeman cuffed his hands behind his back and beat Hu. They tortured him for three months.

June 2, 1997, while still sleeping at 5:00 AM, the police kicked in the door of Hu Shiguo’s home, pointed a gun at his head and threatened to kill him. On the way to the police car, Hu tried to escape. A policeman sprang at Hu but failed to catch him in the attempt the policeman fell to the ground and fractured his knees, the 4,000-yuan medical expenses were born by Hu.

Then the police arrested Hu and hung him from big tree by handcuffs for two hours. Then they dragged him into a house and beat him. The police beat Hu with a club which was customized with spikes all over it, and used to serve the ones who the police regarded as crooked. They beat Hu’s hip, then legs and back until Hu was black and blue all over. At last, Hu’s body was covered with cuts and bruises. After two hours the police stopped and sent Hu to Langzhong Prison for 60-days imprisonment. In the collecting post, Hu Jianguo’s legs were almost paralyzed and he couldn’t walk for 10 days.

At last, Hu Jianguo’s family paid RMB¥3,000.00 to bail Hu out and awaite trial. After that, the police never return the 3,000-yuan bail.

At present, Hu Shiguo’s wife and two children are Christians and happily serve God.

V. The Director of Detention House sighed, “The Detention House of Langzhong was built for Christians.”
In the 1990s, people came and went to the collecting post and detention house of Langzhong, Sichuan, most of them Christians. Each year, scores of Christians were sent for reeducation through labor, usually for two to three years. Christians told me that the persecutions against Christian were countless in Langzhong. During the past ten years, only a few Christians have not been arrested in Langzhong and they were all fined, some up to four times. Village and town cadres would arrest Christians and fine them to get money to drink and smoke. Even the village cadres could fine Christians at any time. What was most interesting was that the non-believers may discriminate against and report Christian meetings. The 80-year-old sister, Lei Guofang, in the Sixth Village of Baoma Town, was fined by village cadres four times. In one arrest, town cadres and policemen tore a big lock of hair out of her head and caused her great pain! But she was dedicated to serving God without fear. She still confidently carries on reception work at home.
Over the last century more than 60 Christians have been reeducated fro two to three years in Langhzong. Their sentences total 120 to 180 years! More than 1000 have been detained for 10 to 15 days! At last, the Director of Langzhong Detention House sighed, “Langzhong Detention House was built for Christians, everyday they walked to and fro endlessly.”

In the past, their persecutions could be described as follows:
1. They are forced to wear a tall paper hat (dunce cap) and a blackboard hung around their neck stating their crime and paraded them through streets;
2. Physically punished by having to kneel on the ground for long hours.
3. Beaten with mulberry braches, the house church leader—Li Ming’s daughter and son were all beaten in this way.

The internal policy of the Public Security Bureau to persecute Christians is as follows:
For those who continue to gather after serving three detentions, must serve reeducate through labor for three years. Upon conviction, the strategy is: you not convicted for the crime of believing in God, but believing in a cult instead, and randomly label Christians as cult followers.

In Langzhong, if a preacher preached without approval of the governmental “Three-Self” church, the police make accusations that could not be found in any Chinese laws: “proclaimed preacher.” For example, I had a one year and six months Reeducation through Labor Decision against sister Song Liangqing. The officials said, “Song refused to mend her ways after being punished for preaching in 1993 and 1994. From 1994, she continued to be involved in the activities of an illegal organization “Disciple Association,” recruited of members, and wantonly advocated heresies and sophistries, and has seriously disturbed the social order. In order to strictly enforce laws and regulations, reeducate, and reclaim her, according to the Notice on Strict Handling Affairs, Execution of Policies, Further Developing Anti-“Six Harms” Campaign by the Ministry of Public Security, it is determined to reeducate Song Liangqing through labor for one year and six months.
Reeducation through Labor Management Committee of Nanchong Municipal Government, May 23, 1995”
In Langzhong, the police can fine Christians for “spreading false rumors.” This is documented in the following:

Judgment on Punishment by Public Security Management Department of the Public Security Bureau of Langzhong No. 258 Mar 11th of 1993

Li Yuchang, violator of public security management, male, 40 years old, is determined to punish him with a fine amounting to RMB¥200 for his behavior of spreading false rumors, according to Article 19 of Regulations of the PRC on Administrative Penalties for Public Security.

In case of disagreement against the judgment, appeals to the upper level public security institutions must be made within five days.

As one of the main coworkers in house church of Langzhong, Wang Yuan, was detained and reeducated several times. In March 2003, the police gave Wang Yuan to a two-year reeducation through labor sentence for “refusing to mend his ways, being involved in illegal activities after public security detention in April 1993, recruiting more than 80 believers from 1994 to 1999, teaching hymns and preaching.” In the persecution on June 27, 2006, Wang Yuan was arrested when he strived after rights for other Christians. But this time, God presented Wang Yuan a generous gift: On the 6th day after his arrest (July 3rd), Wang Yuan’s wife gave birth to a boy. Although Wang Yuan was still in the Detention House, and couldn’t fulfill his responsibilities as a husband and a father, God has blessed the family. A son was the best gift God could give to Wang Yuan

Ewigen
29-07-2006, 17:40
IRAN
Germany Halts Deportation Iranian Christian

7/27/2006 Iran (BosNewsLife) German evangelical news agency IDEA said the Administrative Court in the Bavarian town of Ansbach decided that 30-year-old Reza Mamipourabri can stay in Germany.

During the trial Mamipourabri’s lawyer, Oswald Seitter expressed concern over "anti-Christian declarations" made by Iran’s current President Mahmoud Ahmadinejad and what he called the "increasingly unfriendly climate for Christians" since the latest Middle East crisis began with fighting between Israel and militants in Lebanon and Gaza.



IDEA quoted Seitter as saying that the ruling was "a hopeful sign" for other former Muslims wanting to live as Christians in Germany. Friends launched a massive campaign, collecting signatures in support of Ahmadinejad’s bid to stay in Germany.





Following a BosNewsLife report, American Christians collected money to invite Ahmadinejad, who works as an evangelist, to the United States. His supporters said the Iranian might face the death penalty or at least imprisonment and torture in Iran because of his decision in 1995 to become a Christian.



Several other Christian converts have been jailed, tortured and even killed in the Islamic republic. Iran ranks third on the Christian rights group Open Doors' World Watch List of countries with the worst persecution of Christians.



Germany is not the only country where Iranian Christian coverts could face expulsion as neighboring the Netherlands has been considering similar steps.

Ewigen
29-07-2006, 17:41
CINA
29 Luglio 2006
Vescovo di Hong Kong: “Situazione positiva, le ordinazioni potrebbero fermarsi”

Mons. John Tong Hon puntualizza le dichiarazioni informali espresse in Corea del Sud sulla situazione dei dialoghi e dei rapporti diplomatici fra Pechino e Santa Sede e giudica positivo l’andamento degli stessi.

Hong Kong (AsiaNews) – Le ordinazioni episcopali illecite cinesi “potrebbero fermarsi”, dato che “la situazione attuale del dialogo fra Pechino e la Santa Sede è positiva e potrebbe indicare la fine di tali gesti” anche se “è impossibile da predire in maniera definitiva”.

Con queste parole il vescovo ausiliare di Hong Kong, mons. John Tong Hon, puntualizza al Sunday Examiner – giornale diocesano del Territorio – le dichiarazioni da lui fatte in un colloquio informale ai margini della quinta Assemblea plenaria della Conferenza episcopale asiatica, che si è conclusa il 18 luglio a Uiwang, in Corea del Sud.

“Io non ho mai detto – ha spiegato il presule – che le ordinazioni si fermeranno: ho detto che potrebbero fermarsi, dato il momento positivo di dialogo fra Cina e Vaticano. Questo è uno di quei casi in cui una parola cambia il significato di una frase”. Inoltre, il vescovo ha detto di non aver mai avuto l’intenzione di giudicare l’atteggiamento o la sincerità del governo cinese.

“Il governo comunista – conclude mons. Tong - sa che la situazione dei rapporti diplomatici cambierà, in futuro, e non vuole che questo cambiamento avvenga troppo in fretta. Questa è la mia visione della situazione”.

Ewigen
29-07-2006, 17:45
TURCHIA
Little Progress On Religious Freedom

By Dr. Otmar Oehring,

7/26/2006 Turkey (Forum 18) The Turkish parliament has now departed for the holidays – without approving the new Law on Foundations as it had been expected to do. The proposed Law would regulate how "community foundations" – the organizations allowed to some non-Muslim ethnic/religious communities - own and recover property. Parliament said it would come back early from holiday and reconvene in September, rather than October, to consider this proposed law and other laws aimed to bring Turkish laws into line with European Union (EU) norms. The aim is, reportedly, to approve at least the Foundations Law before the EU reports again on accession in early October.



Although politicians and the EU are concentrating now on the Foundations Law, this focuses only on one fairly narrow issue: what to do with buildings and other property taken from religious communities by the government and sold to third parties. The government cannot now give these properties back, so it will have to offer compensation. However, it is not willing to do so and parliamentary deputies think Turkey should not offer such compensation. As the European Commission is telling the Turkish government it must do so, the issue is deadlocked.



Despite the urging of the European Commission's Enlargement Directorate-General that Turkey should use the good offices of the Council of Europe, both to help it understand what needs to be done in the area of religious freedom and to help draw up laws on religious freedom and the status of religious communities, the Turks are reluctant. In April 2006, the Turkish government contacted the European Commission to ask for specialists who could advise on these issues. The EU was willing to send three experts, two from the Council of Europe as well as a French expert on "laicism". But to the astonishment of those involved, the day before the experts were due to travel the Turkish government informed them there was "no need" to come.



The involvement of the Council of Europe in helping Turkey's transformation is very tricky. It’s Venice Commission – which advises on how constitutions and other fundamental laws could conform to European democratic standards – could help Turkey on religious freedom, but can only get involved if Turkey invites it to do so. But Turkey is not interested.



Official religious affiliation records



One small step has been taken in the way the state records individuals' religious affiliation. A new Personal Status Law gives citizens for the first time the possibility to ask the authorities to remove information about their religious affiliation (or presumed religious affiliation) from their official records. However, the law is contradictory: while Article 35 paragraph 2 allows individuals to ask for their religious affiliation to be removed from their records or amended, Article 7 paragraph 1(e) specifies that citizens have to provide such information.



Yet despite discussion for at least the past decade, Identity Cards still carry a section giving the holder's religion. One of the major contributors to the debate was Ahmet Necdet Sezer, who is now Turkey's President, in his former capacity as Chief Justice of the Constitutional Court. A committed secularist, he argued that, in a secular state, an individual's religion should not be mentioned in official documents.



Changing religious affiliation on an individual's personal records was possible before, but required an individual to do this through the courts. Fear of social ostracism or hostility meant that few did this.



Although the new Personal Status Law appears to be a positive step, this is not the case. In practice, individuals trying to change their religious affiliation in their official records could still face problems. For a start, they would have to tell officials – who could just record that the individual had requested to change their religious affiliation without actually changing it. At least this Law offers the possibility to remove any religious affiliation from individuals' Identity Card, but if this does not become common any official or police officer would then ask an individual why no religion was given. Giving no religion would be tantamount to an admission that the individual is possibly a Christian or a Jew - the only faiths apart from Islam allowed to be listed.



It remains unclear how many people have asked to change the affiliation on their official records since the new law came in. In the past, individuals did of course change their religion, but were not always prepared to do so publicly through the courts. The authorities have given conflicting numbers of such converts.

There is much hostility to the peaceful sharing of non-Islamic beliefs, which may have been a factor in the murder of Fr Andrea Santoro



The way officials record religion on personal records is predictable. Children born to parents who are recorded as Muslims are automatically recorded as Muslim. De facto, only three religions are permitted in the records: Islam, Christianity and Judaism. Atheist or non-believer are not in practice allowed as options. Nor are Baha'i or Jehovah's Witness, to take two other examples. It remains unclear whether this has now changed, though in practice the whims of the official are likely to override any official decision. And if an individual asks to change the religion on their identity card, there is no guarantee officials will also change it on their personal record on the national register. And when you need any official document, the first place officials look is on the register.





Non-Muslim Minorities



Meanwhile, tensions for religious minorities remain high, as evidenced by the murder of one Catholic priest and attacks on other priests this year. Speculation persists that the "deep state" – the nationalist circles in the army, police, National Intelligence Organization (MIT) secret police and state administration which regard themselves as the custodians of the Ataturkist ideology - might have been behind the murder in February of Italian priest Fr Andrea Santoro in his church in the Black Sea port of Trabzon, an area well known as a nationalist stronghold. Other factors behind the murder are also suggest. Such attacks on priests could spread to other nationalist areas. Some Catholic leaders still have police outside their residences, though how an unarmed, plainclothes police officer could offer any protection remains unclear. Some wonder whether they are there more to listen to what those leaders are saying than to protect them.



Of course, all religious minority leaders remain under government surveillance, forcing them to be very cautious in everything they say – or to be willing to pay the price for their frankness. They know their telephones are occasionally tapped and mail is sometimes opened before it is delivered. "Walls have ears," religious minority leaders say. Secretive officials occasionally come to visit them to ask questions – people speculate that they are from the MIT secret police.



In what is seen by Turkish Christians as a continuing humiliation, all Christian Churches – whether their leaders and members are Turkish citizens or not – are regarded as foreign. This attitude persists, even though Christian communities were present on the territory of what is now Turkey many centuries before the Turkish state, its ancestor the Ottoman Empire, and Islam. Discussions between Christian Churches and the state are normally handled by the Foreign Ministry, or sometimes by another state authority chosen by the government. This humiliation is clearly deliberate.





Pope Benedict's Planned Visit



The planned visit of Pope Benedict XVI, due in November 2006, could also raise tensions. Benedict is scheduled to meet the Turkish President and government in Ankara, and address a selected public in the capital. Presumably, the Pope will want to talk about relations between the Christian and Islamic worlds and seek to overcome ideas about the "clash of civilizations". The Turkish public is unlikely to be present. Any views they might have of the speech will be formed by how the local media covers it. In Istanbul, Benedict will meet the Ecumenical Patriarch, the Armenian Patriarch and other local religious leaders, as well as the Catholic community.



Most Turks either do not want the Pope to visit, or are indifferent to his visit. Some Western-oriented Turks welcome it, as they think it could help Turkish society better understand both the Catholic Church and western views of Islam. Some of these Turks also hope that the visit will help Turkey understand the progress it needs to make on religious freedom. But nationalists who strongly oppose Europe and accession to the EU – who are growing more influential – could cause headaches for the police during Benedict's visit.



The government too will be closely scrutinizing the Pope's words for any hint of anything that could be interpreted as anti-Turkish and anti-Islamic. As soon as any comments are linked to Turks as a people and a society, problems will arise. The Pope will doubtless be very delicate.



The row stirred up by remarks about the Armenian genocide in the final years of the Ottoman Empire made by the Armenian Catholics, Karekin II, on a visit in June is ostensibly related to a historical ethnic conflict dating back ninety years. But it is relevant to a discussion on religious freedom, especially as the Istanbul prosecutor's office decided to investigate the remarks for a possible prosecution of the Catholics for "anti-Turkish remarks". The very prospect of a criminal case over these remarks shows the lack of freedom of speech. But whenever religious leaders are prosecuted there is a knock-on effect on the rights of the religious community. The Armenian Apostolic community – the largest of Turkey's Christian communities by far - was embarrassed by Karekin's remarks, knowing they will make their already precarious existence more difficult.





Possible Impact on Religious Freedom



Yet any suspension will have a very negative impact on religious freedom – indeed, the position for religious minorities could end up being worse than when the negotiations started. Suspension would incite nationalist feelings and many Turks would openly say that the negotiations and even membership of the EU itself would not benefit Turkey. Then a hunt would begin for those who had caused the mess. Most Turks would not point to their own government but to the Ecumenical Patriarchate, the Armenian Patriarchate, the Catholic Church, the Protestants, and other obvious symbols of the outside world.



The only hope many can see for progress towards religious freedom is that the EU accession negotiations continue. If EU negotiations stop completely, no hope for religious freedom will remain. Yet even if the negotiations stagger on, it is doubtful that the majority of the population is prepared to change its attitude to nationalism and religion, and even consider accepting Alevis and non-Muslim Turks as full Turkish citizens. The only other possible hope is that the reform process will gather its own momentum independent of the EU. However, at present, there is little sign of this happening.

Ewigen
29-07-2006, 17:50
TURCHIA

TURKISH NATIONALISTS ACCUSE CHURCH OF ‘TREASON’


(Compass Direct News) – Nationalists in Turkey’s northern city of Samsun have stepped up a two-year campaign against a Protestant church, denouncing in the media the legally registered congregation’s right to exist.


Izzet Altunbas, chairman of the Samsun Association of Balkan Turks and a prominent member of the local Nationalist Movement Party, publicly attacked the Agape Protestant Church in vicious terms in mid-June.



In speeches broadcast over three local TV channels on June 16, Altunbas declared that establishment of the church, officially registered as the Agape Church Association, revealed “extensive damage” to the nation in that it reflected efforts to conform to the laws of the European Union (EU).



The nationalist leader blamed Turkey’s compliance with EU legal norms for strengthening a dangerous “assimilation” drive by “Christian Europe” against both Turkish ethnicity and Islam.





Altunbas’ accusations, aired on Klas TV, Alfa TV and Kanal S, were published in local dailies the following day.





“I find this association and its secret activities a huge danger for Samsun and for Islam,” Altunbas was quoted as saying by Halk newspaper. “This is treason against our Muslim and Turkish identity,” he told the daily Haber.



Influencing a Volatile Public



In his broadcast accusations, Altunbas read large sections from the church’s association charter, which had been filed with the Turkish Directorate of Associations as part of its legal registration process finalized last November.



Pastor Orhan Picaklar

Pastor Orhan Picaklar, 35, said he was shocked when he saw Altunbas reading from the church’s charter, wondering how he could have possibly obtained a copy.



“The documents in this man’s hands were submitted only to the Directorate of Associations – to the government!” Pastor Picaklar told Compass. “How could the government have given him these documents?”



Altunbas complained that none of the 16 Turkish citizens named as founders of the association were originally from Samsun but had been born in other cities across Turkey. “How is it possible to start and maintain a church in a place where there are no Christians living?” he questioned.



Last week, the head of the European Commission Delegation to Turkey openly warned the government not to strengthen nationalist, anti-EU circles within the country that appeared to be heavily influencing public opinion.



“The government must overcome nationalist propaganda for a better future for its citizens,” Hansjoerg Kretschmer told reporters on July 12. Noting that public opinion was volatile, Kretschmer said it could be changed through “positive and realistic reporting” in the media.





At the close of his TV appearances, Altunbas had demanded that the security police as well as civilians keep the church under strict watch. In doing so, Pastor Picaklar said, “He has displayed us as a target.”



‘Luring’ Converts



“This is not a church,” Altunbas told Haber newspaper back on November 2, 2004.



“This is a center for displaying missionary activities,” he said, claiming it was an attempt “to divide our people and our government … The passion, sex and prostitution going on at Agape House is being linked with money to deceive our youth to change their religion.”



Pastor Picaklar’s congregation began meeting in September 2003 in a building purchased in Samsun’s Atakum district by a Korean Christian. Despite the vow of district mayor Adem Bektas a year later that he would “never allow” a church to open there, Turkey revised its laws governing associations the following year, enabling the congregation to register officially as the Agape Church Association on November 28, 2005.



Pastor Picaklar said he has received threatening e-mail messages and telephone calls on almost a daily basis ever since. “These messages are full of threats and profanity,” he said. Some cursed his sermons, others demanded that the church’s building and website be closed down.



Altunbas’ attack followed a sharp broadside on March 16 from Ekip newspaper columnist Lutfi Keskin, who called the Agape Church’s ideology “perverted and depraved.”



“Despite spending money and using immoral methods,” Keskin wrote, the church had not yet been successful in its missionary activities. “Apparently they benefited from a legal vacuum, using the Association Laws to start an association, to promote illegal missionary activities under this association cover-up.”



Writing on the same topic in November 2004, Keskin had declared visitors at the church were being handed $100 bills. “Under the name of religious proselytizing, they are enacting every kind of destructive and divisive activity in Samsun, including spying.”



Pastor Kidnapped



In an attempt to intimidate Pastor Picaklar, two unidentified men posing as policemen rang his doorbell at 2 a.m. on April 3, demanding that he come with them to answer a complaint registered against him.



“I thought to myself, ‘Oh, maybe someone has thrown stones at the church again, and my telephone is out of order so the police came to inform me,’” Pastor Picaklar said. “I’d been fast asleep, so I didn’t think to ask them to show me their police IDs.”



Only after the men hustled him out of his apartment building into a minibus with blackened windows and started to drive across town did the pastor realize he had been kidnapped. When he tried to ask where they were taking him, the men began to curse and verbally abuse him. “Be quiet, you filthy scum!” one said.



Finally escorting him from the minibus into a building’s second-floor apartment, the men began to rail against him, declaring him a traitor to Turkey. “You are a Turk! Stop this. The missionaries are deceiving you and others with money!”



When he tried to explain that was not true, they shouted curses and threats at him for some 20 minutes, he said.



“They said that I had spoken against Muhammad in my last sermon, and that they had listened to it themselves,” Pastor Picaklar said.



“If, after this, you do Christian propaganda again, we will kill you,” they warned. Then they stuffed him back into the minibus and dropped him on the street about a mile from his home. The pastor was unable to see their license plate, nor could he tell in the darkness which of the city’s districts or buildings he had been taken to.



“I gave a statement to the police as soon as it got light that morning,” said Pastor Picaklar, who was unable to identify his captors or give authorities any solid proof of the incident.



Police Harass Congregation’s Relatives



In May of last year, in Gaziantep, in southeastern Turkey, plainclothes policemen visited and interrogated Pastor Picaklar’s relatives about his religious beliefs.



“They were pressing my mother, my sister and others, asking if they knew that I had become a Christian and was doing Christian propaganda,” said the pastor, a former Muslim who became a Christian 11 years ago. When he telephoned one of the policemen demanding a legal explanation for this investigation, the officer apologized and promised not to bother his family any more.



But in January 2006, police apparently investigating everyone listed as a founding member of the Agape Church Association also visited the village of Pastor Picaklar’s wife near Gaziantep. Unable to locate her parents, who no longer lived in the village, the police tracked down her uncle, informing him that she had become a member of an Armenian organization. In a Turkish ultranationalist context, an Armenian label would imply an ethnic Christian group with political objectives.



The Protestant congregation was further unnerved earlier this month by a knifing attack against elderly Father Pierre Brunissen, a French priest at Samsun’s Mater Dolorosa Church. Claims by the Catholic cleric’s attacker that the priest was trying to entice him and other Muslim Turks to convert to Christianity became headlines in the Turkish media after the July 2 stabbing.



“The Lord has told us to be ready for all this kind of opposition,” Pastor Picaklar said, “so we will continue on.”

giannola
29-07-2006, 19:30
Questo è un momento in cui l'umanità deve unirsi tutta nella sofferenza e nella gioia..nn capisco ke senso ha aprire un thread del genere!!
continiuamo a tirare acqua al proprio mulino......i cristiani dicono "siamo perseguitati" , gli islamici dicono "siamo perseguitati" ,gli ebrei dicono "siamo perseguitati" ......ma perkè nn vedere il problema nella sua interezza?
L' UOMO è perseguitato in questo mondo, perkè quelli ke vengono perseguitati da altre parti perseguitano.
QUESTO THREAD NN SA' DA FARE :D

Questo thead sa da fare, perchè è giusto e positivo che che venga fuori anche ciò che non sembra in topic, main realtà lo è.
Questo thread sa da fare perchè i primi perseguitati sono proprio i cristiani dalla chiesa stessa.
Poi chi vuole avere una dottrina cristallizzata e statica, può continuare ad averla anche se nn comprende che ciò che oggi è dato per dogma domani potrebbe nn esserlo, come dimostra la stessa storia della chiesa.
Questo thread sa da fare perchè assieme alle voci di coloro che chiedono giustizia ( o vendetta ) per i morti della chiesa cattolica, si uniscono le voci di quelli che si ribellano alle ingiustizie compiute dai cattolici stessi nel passato e quando possono anche nel presente.
Come se la chiesa cattolica avesse misfatti risalenti nel medioevo e non anche fino a l'altro ieri.

Mi sono reso conto che ad Ewigen va bene questo tipo di fede, dogmatica, supponente e irriflessiva, dove chi aderisce al culto nn è da meno di quegli islamici di cui detestiamo il fanatismo, poi mi sono detto che finchè si limita alle parole perchè non lasciarlo parlare, in fondo fa male solo se lo si crede capace di far del male.
Fortunatamente il mondo non segue compatto queste strade, và piuttosto liberandosi dalle dottrine (salvo questo periodo di "reazione" che passerà come quelli che lo hanno preceduto).

Ognuno in fondo ha un suo ruolo e anche se non mi sono fatto prete non vuol dire che non sia vicino alle persone tenute fuori dalle "istituzioni" religiose che credono e sentono la loro dimensione spirituale ancora più sofferta perchè prive di punti di riferimento.
Quei punti di riferimento che la chiesa dovrebbe offrire ma si sa bene come invece va finire, come dire che sono le pecorelle a dover entrare nel recinto mentre i pastori si sfogliano il giornale.

In ogni caso chi è saldo nella fede nn si perde, nemmeno se c'è il buio più totale, visto che 10 anni fa dovevo farmi prete e poi ho rinunciato ma sono ancora qui a parlare di Dio naturalmente senza presunzione e ipocrisia.

Perchè ho lasciato ?
Perchè chi era incaricato di aiutarmi nel percorso prima di accedere al seminario, ha messo in giro la voce che mi facevo prete perchè ero omosessuale ed anzi volevo farmi mio padre.

Kharonte85
29-07-2006, 19:49
Questo thead sa da fare, perchè è giusto e positivo che che venga fuori anche ciò che non sembra in topic, main realtà lo è.
Questo thread sa da fare perchè i primi perseguitati sono proprio i cristiani dalla chiesa stessa.
Poi chi vuole avere una dottrina cristallizzata e statica, può continuare ad averla anche se nn comprende che ciò che oggi è dato per dogma domani potrebbe nn esserlo, come dimostra la stessa storia della chiesa.
Questo thread sa da fare perchè assieme alle voci di coloro che chiedono giustizia ( o vendetta ) per i morti della chiesa cattolica, si uniscono le voci di quelli che si ribellano alle ingiustizie compiute dai cattolici stessi nel passato e quando possono anche nel presente.
Come se la chiesa cattolica avesse misfatti risalenti nel medioevo e non anche fino a l'altro ieri.

Mi sono reso conto che ad Ewigen va bene questo tipo di fede, dogmatica, supponente e irriflessiva, dove chi aderisce al culto nn è da meno di quegli islamici di cui detestiamo il fanatismo, poi mi sono detto che finchè si limita alle parole perchè non lasciarlo parlare, in fondo fa male solo se lo si crede capace di far del male.
Fortunatamente il mondo non segue compatto queste strade, và piuttosto liberandosi dalle dottrine (salvo questo periodo di "reazione" che passerà come quelli che lo hanno preceduto).

Ognuno in fondo ha un suo ruolo e anche se non mi sono fatto prete non vuol dire che non sia vicino alle persone tenute fuori dalle "istituzioni" religiose che credono e sentono la loro dimensione spirituale ancora più sofferta perchè prive di punti di riferimento.
Quei punti di riferimento che la chiesa dovrebbe offrire ma si sa bene come invece va finire, come dire che sono le pecorelle a dover entrare nel recinto mentre i pastori si sfogliano il giornale.

In ogni caso chi è saldo nella fede nn si perde, nemmeno se c'è il buio più totale, visto che 10 anni fa dovevo farmi prete e poi ho rinunciato ma sono ancora qui a parlare di Dio naturalmente senza presunzione e ipocrisia.

Perchè ho lasciato ?
Perchè chi era incaricato di aiutarmi nel percorso prima di accedere al seminario, ha messo in giro la voce che mi facevo prete perchè ero omosessuale ed anzi volevo farmi mio padre.
:eek:

Franx1508
29-07-2006, 20:01
Ah la dottrina del relativismo-qualunquismo,molto interessante... proprio al punto giusto,ho appena finito in bagno la Tenderly :asd:
invece quali sono le qualità che ti rappresentano?parli dal pulpito come se avessi un'investitura speciale tipo mosè... :rolleyes:

Ewigen
29-07-2006, 22:20
E non ho capito cosa intendi con "mia denominazione"...

Ultimo OT

Cristiano Protestante di Confessione Augustana (=Luteranesimo),per scelta personale

Ewigen
29-07-2006, 22:26
SOMALIA
Christian Men Killed, Children Kidnapped


(BosNewsLife)-- Christians in Somalia were bracing for more attacks Thursday, July 13, amid reports that at least three Christian men were killed in the capital Mogadishu, as Muslim violence spread across this Horn of Africa nation.



Meanwhile, in neighboring Kenya, "some children of Somali Christian refugees" were kidnapped by Muslim relatives and taken to Islamic institutions in Somalia for 'rehabilitation'," said the well-informed World Evangelical Alliance Religious Liberty Commission (WEA-RLC), which promote freedom of religion.



It was not immediately clear how many children had been kidnapped, but WEA-RLC said the Kenyan police and the Office of the High Commissioner for Refugees (UNHCR) were investigating. "It's hard to imagine how the situation could improve in Somalia, wracked with violence and crippled by it," the group added.



It said the three men killed in Mogadishu in recent days were hit by "by automatic gunfire as they returned home from a prayer meeting." Christians say the situation in Somalia has deteriorated since last month when Mogadishu was taken over by the Union of Islamic Courts (UIC), the country’s strongest militant group, which has pledged to implement tough Sharia, or Muslim, law in Somalia.



MUSLIMS THREATENED



Muslims who do not pray five times a day will be put to death, the new supreme leader of the UIC said. "He who does not perform prayer will be considered as infidel and our Sharia law orders that person to be killed," said Sheikh Abdalla Ali, who runs a Sharia court in the Somali capital.



Forces loyal to the UIC enforcing Sharia reportedly shot and killed two people at the screening of a banned World Cup soccer broadcast this month, while dispersing the crowd of teenagers watching it



"Some Somalis and Western journalists expressed relief the [previous reign] of the warlords had ended, that the fighting was over and the ICU was bringing peace and security to Mogadishu," said WEA-RLC Researcher Elizabeth Kendal. "However, the rise of the ICU is very bad news for Somalia's small Christian [minority]. The situation has gone from dangerous and horrific to totally desperate," she said.



The country of roughly 10 million people has been a battleground for feuding militia groups since the toppling of former dictator Mohamed Siad Barre in 1991. Kendal said her organization asked supporters for "prayers urgently" for Somali Christians, both inside Somalia and those living as refugees in neighboring states, including Kenya. The WEA and its Religious Liberty Commission claim to represent some 150 million evangelical Christians in 115 countries.

Ewigen
29-07-2006, 22:32
EGITTO
We face death in Egypt Print this Article


ICC NOTE: There are 37 other individuals from Egypt that are facing the same fate in Canada.

By TOM GODFREY, TORONTO SUN


A terrified Egyptian family is fighting deportation from Canada claiming they'll be tortured and killed if removed for converting from Islam to Christianity.

Joe Saleh and his wife Chris, both 25, are being deported with their Canadian-born son, Sam, 4, in three weeks, according to immigration officials.

The family came to Toronto from the U.S. in 2001 and filed refugee claims alleging they'll be persecuted for converting to Coptic Christianity.


SHARIA DEATH PENALTY

He said under sharia law in Egypt Muslims can be killed for converting to other religions.

"My wife is still in shock about what is happening," Saleh said. "We were seeking freedom to come here and worship Jesus Christ."

Rev. Majed El Shafie, of the human rights group One Free World International, said there are 37 Egyptian Muslims who've converted to Christianity now facing deportation from Canada.

He said about three of them have gone underground to avoid being sent home.

"These people are considered traitors and infidels for converting," El Shafie said yesterday.

"I know for a fact that (the Saleh) family will be tortured or jailed."

Ewigen
29-07-2006, 22:39
E vi fu battaglia in cielo: Michele e i suoi angeli combatterono col dragone, e il dragone e i suoi angeli combatterono,
ma non vinsero, e il luogo loro non fu più trovato nel cielo.
E il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furon gettati gli angeli suoi.
Ed io udii una gran voce nel cielo che diceva: <<Ora è venuta la salvezza e la potenza ed il regno dell'Iddio nostro, e la potestà del suo Cristo, perché è stato gettato giù l'accusatore dei nostri fratelli, che li accusava dinanzi all'Iddio nostro, giorno e notte.
Ma essi l'hanno vinto a cagion del sangue dell'Agnello e a cagion della parola della loro testimonianza; e non hanno amata la loro vita anzi l'hanno esposta alla morte.
Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi. Guai a voi, o terra, o mare! Perché il diavolo è disceso a voi con gran furore, sapendo di non aver che breve tempo.>>
E il dragone si adirò contro la donna e andò a far guerra col rimanente della progenie d'essa, che serba i comandamenti di Dio e ritiene la testimonianza di Gesù.[Ap cap 12 7-12,17 ]




CUBA
Cuba Releases Jailed Pastor


Unexpected, ‘provisional’ liberty comes for Carlos Lamelas.

LOS ANGELES (Compass Direct) – The Rev. Carlos Lamelas, pastor and former national president of the Church of God in Cuba, was unexpectedly freed from jail on Monday (June 26).
The surprise move astonished and delighted many observers following the case. Members of Lamelas’s extended family accompanied his wife, Uramis, and two daughters to the Villa Marita Detention Center in Havana last Monday for what they thought would be their weekly 15-minute visit with the jailed pastor.
“It was a surprise indeed on Monday when we went for the visit,” Carlos Lamelas’s sister, Lourdes, informed friends in an e-mail. “They informed us that they had decided on a change in procedure and that the case was closed. He was free to go home.
“So we all came home together. For Uramis, the girls, our parents, me, in short, for the whole family, it was like injecting us with a bit of life.”
Arrested on February 20, 2006, Lamelas spent more than four months in jail without being formally charged. Government officials reportedly accused Lamelas of aiding Cuban citizens to leave the country illegally. They failed, however, to present evidence to support the accusations against Lamelas.
In a phone conversation from his home in Havana following his exit from jail, Lamelas told a friend that authorities had granted him “provisional” release.
“We don't really understand what this provisional release means, especially since no formal charges were filed against him,” the friend said. “Basically, he is to keep his nose clean.”
Lamelas lost considerable weight while imprisoned, evidently due to a bout of gastritis. He also suffered from headaches, chest pains and high blood pressure. But he did not complain about his experience in jail during the phone call.
“For some reason, God allowed this to happen,” he told the friend, “and it’s not for my promotion, but so we can give Him honor and glory.”
Lamelas told him he wished to relay his deep thanks for many letters and notes he received, as well as for supporters’ prayers, the source added.
“He was able to receive many of the letters while in prison, which kept him greatly encouraged.”
Recently, one of the staff of the detention center told Uramis Lamelas that her husband had been receiving large amounts of mail from fellow Christians from around the world – one letter was postmarked Mongolia. The official reportedly asked her “to tell your husband’s friends to stop sending him letters.”
Authorities gave no details concerning their decision to release Lamelas, once a professional scuba diver who became active in the burgeoning house church movement after entering the ministry. The case has sparked speculation about the motives of the regime of Fidel Castro in its dealings with the evangelical community in Cuba.
Lamelas’s 5-year-old daughter, Daniela, perhaps best expressed the mixture of disbelief and jubilation that her father’s release inspired in fellow Christians.
“Mom, this is a dream!” she said when authorities delivered Lamelas to the custody of his family last Monday. A bit later she added, “Mom, this is not a dream, it’s real. Dad is with us!”

Ewigen
30-07-2006, 20:16
ITALIA
Ma il «Corriere» dove va?

[Avvenire]Noi siamo di quelli che sentono il bisogno di imparare. Imparare sempre, senza smettere mai. Per crescere. Per migliorarci. Lezioni di giornalismo? Sì, ci piacerebbe tanto prenderne. Per noi. Ma soprattutto per i nostri lettori che ogni giorno, per leggere quello che scriviamo, ci consegnano un euro e soprattutto la loro fiducia. Ma da chi prendere lezioni? D'istinto vien da pensare: da chi ha più storia e più esperienza. Da chi è più premiato dai lettori. Dal Corriere della sera, che diamine. Il nostro faro, il nostro modello. Il primo quotidiano che leggiamo al mattino, il primo mostrato nelle rassegne stampa. Il Corriere, là dove ogni giornalista- lo ammetta o lo neghi - vorrebbe approdare. Squilla il telefono: che sia il dott. M., direttore del Corriere? Macché, è il tuo caporedattore… Dunque, lezione di giornalismo. Benedetto XVI è in vacanza in Val d'Aosta. Che fare? Niente. Niente di niente. Diciotto giorni a Les Combes? Insignificanti. Il Papa invita i credenti di tutto il mondo a una speciale preghiera per la pace in Medio Oriente? La cosa potrà interessare - ragionano al Corriere - a centinaia di milioni di trascurabili fedeli, ma non ai nostri lettori. Il nostro collaboratore Melloni insiste per una controreplica - imbarazzata quanto imbarazzante - sulle vacanze papali? Ottimo, liquidiamo l'iniziativa della preghiera nel titolo di quella pappardella. Gli Angelus domenicali? Silenzio. E poi non c'è spazio: i lettori sotto l'ombrellone vanno allietati con altri memorabili servizi. Le modeste ville di Dolce e Gabbana e Bono degli U2 in Costa Azzurra (giovedì scorso); oppure "La tentazione degli shorts: pantaloncini anche da sera" (venerdì). Stiamo imparando. Il Papa non ha propriamente una villa, neanche uno chalet in Val d'Aosta. E quando va a passeggio è l'unico «turista» a ignorare i suggerimenti modaioli del Corriere. Quindi ignoriamolo a nostra volta. Finché un oscuro consigliere regionale della Vallée, tale A. B., in sigla per evitargli la figuraccia, protesta per l'eccesso di onori riservati al "signor Ratzinger", consistenti par di capire in una scultura di legno, e per l'evidente mancanza di pluralismo: infatti un anno fa all'intellettuale islamico Tariq Ramadan (un duro estremista) fu impedito di partecipare a un convegno dell'Università della Val d'Aosta. Eccola qua la notiziona! Non l'accoglienza del popolo valdostano, ma la cafonaggine dell'unico cittadino eccentrico di tutta la Valle. Sbatti il "signor Ratzinger" in prima pagina, e all'interno dagliene una intera, con tanto di servizio fotografico in cui il Santo Padre sorride cortese, ignaro dell'articolo che gli ficcheranno sotto la foto. Di fianco, la pubblicità di un'acqua minerale "pura, leggera, di montagna", non valdostana, comunque sgorgante a quota 1.500, più o meno come Les Combes. Abbiamo proprio imparato. Il Papa va trattato come gli shorts e la notizia, se non è ben speziata, va lasciata nell'oblio. E la notizia qual è? Sta tutta racchiusa in quel "signor" Ratzinger, sparato nei titoli, oh quale coraggiosa trasgressione, oh quale esemplare esercizio di laicità. Laicità? E' laicismo di bassa tacca, becero e banale, ma siamo alunni ancora troppo sensibili, abbiamo polpastrelli troppo teneri per certi tasti e un palato troppo delicato per certe torte. Abbiamo decisamente ancora molto da imparare, per essere alla vostra bassezza.

Franx1508
30-07-2006, 20:40
VERA MEMORIA DEI VERI CRISTIANI
Giulio Cesare Vanini

Biografia
Giulio Cesare Vanini nasce nel 1585 a Taurisano, casale di Terra d’Otranto, nella famiglia che il padre Giovan Battista, uomo d’affari d’origine ligure, ha costituito sposando una Lopez de Noguera, appartente a una famiglia spagnola appaltatrice delle regie dogane della Terra di Bari, della Terra d’Otranto, della Capitanata e della Basilicata. Anche un successivo documento dell’agosto del 1612, scoperto nell’Archivio Segreto vaticano, lo qualificherà come “pugliese”, confermando il luogo di nascita ch’egli si attribuisce nelle sue opere.

Nel censimento ufficiale della popolazione del casale di Taurisano, nel 1596, figurano solo i nomi di Giovan Battista Vanini, del figlio legittimo Alessandro, nato nel 1582, e del figlio naturale Giovan Francesco. Nessuno cenno della moglie e dell’altro figlio legittimo Giulio Cesare, che devono aver abbandonato la Terra d’Otranto ed essersi trasferiti, o rientrati a Napoli. Nel 1603 Giovan Battista Vanini viene segnalato per l’ultima volta a Taurisano: si ha motivo di ritenere che dopo questa data anch’egli sia rientrato a Napoli.


Paolo SarpiGiulio Cesare consegue a Napoli il titolo di dottore in utroque iure, superando nel giugno 1606 l’esame per essere iscritto nell’Almo Collegio dei Dottori che gli consentiva di esercitare la professione di dottore nella legge civile e canonica. Come verrà descritto in documenti posteriori, egli ha assimilato una grande cultura, "parla assai bene il latino e con una grande facilità, è alto di taglia e un po’ magro, ha i capelli castani, il naso aquilino, gli occhi vivi e fisionomia gradevole ed ingegnosa".

Nel 1606 probabilmente il padre del filosofo muore a Napoli. Giulio Cesare Vanini, divenuto maggiorenne, si fa riconoscere da un tribunale della capitale erede di Giovan Battista e tutore del fratello Alessandro. Con una serie di rogiti e procure notarili redatte in Napoli, Giulio Cesare inizia a sistemare ogni pendenza economica conseguente alla morte del padre: vende una casa di sua proprietà sita in Ugento, a pochi chilometri dal suo paese d’origine; nel 1607 dà mandato a uno zio materno di assolvere incarichi dello stesso tipo, incarica nel 1608 l’amico Scarciglia di recuperagli una somma e gli vende alcuni beni rimasti a Taurisano e tenuti in custodia dai due fratelli.

Sistemata ogni pendenza economica con tali atti notarili in Napoli, forse in pari data entra nell’ordine carmelitano, assume il nome di fra’ Gabriele e si trasferisce a Padova per intraprendere gli studi di Sacra Teologia presso quell’università. Giunge nelle terre della Repubblica di Venezia quando le polemiche provocate due anni prima dall’Interdetto del papa Paolo V sono ancora vivacissime. Durante il soggiorno padovano entra in contatto con il gruppo capeggiato da Paolo Sarpi, che alimenta le operazioni di controversia religiosa antipapale, appoggiandosi all’ambasciata inglese a Venezia.

Nel 1611 partecipa, su incarico della Signoria, in qualità di "lettore", alle prediche quaresimali nella Basilica di San Marco, attirandosi i sospetti delle autorità religiose ed infine la condanna a rientrare al sud da parte dei suoi superiori.

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La fuga in Inghilterra
Nel gennaio 1612, in conseguenza di questi suoi atteggiamenti antipapali, viene allontanato dal convento di Padova e rinviato al Provinciale di Terra del Lavoro con sentenza del generale dell’Ordine Carmelitano, Enrico Silvio, in attesa di ulteriori interventi disciplinari, ma l’anno dopo, per evitare i provvedimenti disciplinari presi contro di lui, viene aiutato a fuggire in Inghilterra, insieme con il confratello genovese Bonaventura Genocchi. Il viaggio si compie toccando Bologna, Milano, i Grigioni svizzeri e discendendo il corso del Reno sino alla costa del Mare del Nord; attraversando la Germania, l’Olanda, il canale della Manica e giungendo infine a Londra e a Lambeth, sede arcivescovile del Primate d’Inghilterra. Qui i due frati rimarranno per quasi due anni, nascondendo la loro reale identità perfino ai loro ospiti inglesi, poiché è provato che lo stesso arcivescovo di Canterbury, George Abbot, li conosceva sotto un nome diverso da quello reale.


Francesco BaconeNel luglio 1612, nella Chiesa londinese detta "dei Merciai" o "degli Italiani", alla presenza di un folto auditorio e del filosofo Francesco Bacone, Vanini e il suo compagno fanno una pubblica sconfessione della loro fede cattolica, abbracciando la religione anglicana. In realtà i due frati non hanno tagliato i ponti con i loro ambienti di provenienza. Infatti già nel giugno dello stesso anno Genocchi viene raggiunto da una lettera molto amichevole di un amico e confratello genovese, Gregorio Spinola.

A loro volta, le autorità cattoliche vengono subito informate di questo caso. All’inizio di agosto è il nunzio a Parigi ad avvertire la Segreteria di Stato vaticana che due frati veneziani non meglio identificati sono fuggiti in Inghilterra "e si sono fatti ugonotti", che un vescovo italiano sta per seguirli e che lo stesso Paolo Sarpi, morto il doge e privato della sua protezione, per non cadere in mano dei suoi nemici, era sul punto di fuggire in Palatinato tra i protestanti; analoga notizia, arricchita di altri particolari, viene inoltrata dal nunzio in Fiandra al cardinale Borghese a Roma, che risponde ai due dispacci dei nunzi, mostrandosi già al corrente dei fatti e dell’esatta identità dei due frati. Si intuisce che è conscio della gravità dell’episodio: la fuga di Vanini, di Genocchi, di Paolo Sarpi e di un non ancora identificato vescovo italiano potrebbe portare alla ricostituzione in terra protestante del gruppo di opposizione al Papato già operante nella Repubblica Veneta al tempo dell’Interdetto.

Nei mesi seguenti il nunzio Ubaldini da Parigi continua ad inviare a Roma dettagli sulla condotta dei due frati rifugiati in Inghilterra, sulle loro predicazioni, su come sono stati accolti a corte e dalle autorità religiose, su come si continui a parlare dell’arrivo del vescovo italiano. La Segreteria di Stato vaticana esorta il nunzio in Francia ad attivare i suoi confidenti in Inghilterra al fine di scoprire l’identità del vescovo intenzionato a rifugiarvisi; in ottobre il cardinale Ubaldini da Parigi assicura alla Segreteria di Stato tutto il suo impegno in merito all’argomento dei due frati. Nello stesso dispaccio afferma che non mancherà di informare di ogni dettaglio anche il cardinale Arrigoni, che gli ha scritto in merito per conto del Papa e della Congregazione del Sant’Uffizio. Evidentemente a quella data la condotta veneziana e la successiva fuga dei due frati era già diventata argomento di discussione dell’Inquisizione Romana.

Un’altra lettera preoccupata del cardinale Borghese invita il nunzio in Francia ad essere vigile sulla faccenda della fuga del vescovo in Inghilterra e, nel caso egli passi per il suolo francese, a far di tutto per farlo ritenere, come suggerisce il Papa e come sarebbe molto a proposito. In dicembre il Nunzio Ubaldini invia da Parigi al cardinale Borghese notizie dettagliate e di tenore molto diverso rispetto a prima sui due frati, attestando la buona reputazione di cui essi godono in Inghilterra e la fiducia che possano presto essere recuperati alla Chiesa di Roma. Questa lettera viene poi passata al tribunale dell’Inquisizione romana, i cui membri ne discutono nei primi giorni del gennaio successivo, iniziando di fatto il processo a Vanini.

Nel marzo 1613 Genocchi pubblica in Inghilterra, sotto falso nome, un epitalamio in latino per celebrare le nozze della figlia di Giacomo I con il conte Palatino dal titolo De auspicatissimis nuptiis Illustrissimi Principis D.[omin]i Friderici … cum Illustrissima principe D.[omina] Elizabetha serenissimi Magnae Britanniae....Regis filia unigenita.... Il poemetto del Genocchi contiene, sotto una fiabesca costruzione biblico-mitologica, l’usuale polemica nei confronti dei Gesuiti e di certe iniziative politiche del pontefice; riprende le accuse, largamente diffuse nei paesi protestanti, che questi con la sua intransigenza e con la istituzione dei dogmi ha frantumato l’unità dei cristiani, si è allontanato dalla via tracciata dai Vangeli, è diventato lo strumento del Demonio che, sconfitto da Cristo nella lotta per il dominio della Terra, ha meditato la propria rivincita e, suo tramite, la sta realizzando distruggendo la vera Religione. Ma essa, con l’aiuto di Dio che si avvarrà della famiglia reale inglese come suo strumento, instaurerà nuovamente sulla Terra il suo ordine e la vera fede risorgerà.

Così, riprendendo un’opinione largamente diffusa negli ambienti anglo-veneti, la chiesa anglicana viene riproposta come Chiesa ideale, l’unica che abbia saputo contemperare i contenuti del messaggio evangelico con l’esigenza di darsi una struttura degna di operare all’interno di una società moderna. Il poemetto contiene, quindi, un feroce attacco alla Chiesa di Roma e un chiaro tentativo di ingraziarsi i nuovi protettori anglicani; ma ciò non impedirà né ostacolerà il successivo, indolore ritorno del carmelitano nel mondo cattolico.


Il Museo di Storia Naturale dell'Università di OxfordNei mesi successivi si hanno però varie notizie di un gran traffico di suppliche e lettere dei due frati a Roma, specialmente tramite l’ambasciatore spagnolo a Londra, per ottenere il perdono del papa e il rientro nel Cattolicesimo. Le autorità religiose inglesi ne vengono segretamente informate e dispongono un’attenta sorveglianza nei confronti dei due frati.

Nel periodo tra la fine del 1613 e l’inizio del 1614 Vanini si reca in visita all’università di Cambridge e poi ad Oxford; qui confida incautamente ad alcuni conoscenti la sua ormai imminente fuga dall’Inghilterra, ma nel gennaio i due frati vengono arrestati dalla guardie dell’arcivescovo dopo una funzione religiosa nella chiesa "degli Italiani" e rinchiusi al sicuro in case di alcuni servi dell’arcivescovo stesso. Scoppia un grande scandalo e dell’episodio vengono informati il re e le massime autorità dello Stato, in quanto nelle operazioni di recupero appaiono chiaramente coinvolti agenti di nazioni straniere accreditati nelle ambasciate a Londra. Altissime personalità cattoliche da Roma seguono la vicenda e la favoriscono con grande calore.

In febbraio Genocchi, eludendo la sorveglianza e con l’aiuto di agenti stranieri, fugge dalla prigione e dall’Inghilterra; in conseguenza di ciò, Vanini viene trasferito in luogo più sicuro e rinchiuso in una delle celle sistemate nelle torri dell’ingresso principale del palazzo di Lambeth. Dilaga lo scandalo; volano le accuse di leggerezza nei confronti dei fautori della fuga dei due frati dall’Italia, mentre cominciano a circolare apertamente i nomi del cappellano dell’ambasciatore veneto a Londra, Girolamo Moravo, e dell’ambasciatore spagnolo quali autori del clamoroso "recupero". Dalla Curia romana si continua a seguire la vicenda e a favorirla in ogni modo.

A Londra viene intanto istruito il processo a Vanini: il frate rischia una severa punizione, non il rogo come i martiri della fede (come il carmelitano scriverà con enfasi poi nelle sue opere), ma una lunga deportazione in desolate colonie lontane, come l’arcivescovo Abbot suggerisce al re.

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La fuga da Londra
Tra il 10 e il 16 marzo 1614 anche Vanini riesce a evadere di prigione e a fuggire dall’Inghilterra, sempre grazie all’aiuto dei soliti agenti dell’ambasciatore spagnolo a Londra (incoraggiato da alte personalità romane) e del cappellano dell’ambasciata della Repubblica Veneta, che si avvale dell’opera di alcuni servi dell’ambasciatore stesso, ma all’insaputa di questi.

Due anni dopo, questo episodio diventerà motivo di processo della Repubblica Veneta contro l’ambasciatore Foscarini, nel corso del quale verranno alla luce tutti i dettagli e le complicità della fuga di Vanini da Londra.

In aprile Vanini e Genocchi arrivano a Bruxelles e si presentano al Nunzio di Fiandra, Guido Bentivoglio, che li attende da tempo. Vengono iniziate le prime pratiche per la concessione del perdono per la fuga in Inghilterra e per l’apostasia della religione e viene loro accordato di tornare in Italia e di vivervi in abito di prete secolare, senza più indossare l’abito religioso, ma con il vincolo dell’obbedienza al loro superiore. Forti di tali concessioni, alla fine di maggio i due frati vengono posti sulla via per Parigi, dove devono presentarsi al Nunzio di quella città, Roberto Ubaldini.

All’incirca nello stesso periodo giunge a Parigi anche l’ultimo frate "recuperato" dall’Inghilterra, fra’ Nicolò da Ferrara, al secolo Camillo Marchetti. Altri due frati, invece, non ottengono il perdono dalle autorità cattoliche.


Lione, la città vecchiaA Parigi, in estate, durante la permanenza presso la sede del Nunzio Ubaldini, Vanini si inserisce nella polemica relativa all’accettazione dei principi del Concilio di Trento in Francia, che tardava ad arrivare per il rifiuto di parte del clero gallicano; e per orientare gli animi nella direzione voluta dalla Santa Sede, egli scrive i Commentari in difesa del Concilio di Trento, di cui egli poi intende avvalersi, come scrive Ubaldini ai suoi superiori in Roma, per dimostrare la sincerità del suo ritorno nella fede cattolica.

Riprende quindi la strada per l’Italia, dirigendosi a Roma, dove deve affrontare le difficili fasi finali del processo presso il tribunale dell’Inquisizione. Sulla via del ritorno in Italia, dimora per qualche mese a Genova, vi ritrova l’amico Genocchi e si guadagna da vivere insegnando filosofia ai figli di Scipione Doria.

Nonostante le assicurazioni ricevute, il ritorno dei frati non è del tutto tranquillo: nel gennaio 1615 Genocchi viene inaspettatamente arrestato dall’Inquisitore di Genova; a Ferrara accade lo stesso all’altro frate "recuperato", Camillo Marchetti. Vanini teme che gli accada la stessa sorte, fugge nuovamente in Francia e si dirige a Lione. Gli esiti finali delle esperienze capitate al frate genovese e a quello ferrarese (che vennero rilasciati dopo un breve periodo di detenzione e restituiti alla normale vita religiosa) dimostrano che forse Vanini esagerò il pericolo insito in queste operazioni di polizia dell’Inquisitore e che se avesse continuato il viaggio di ritorno a Roma e completato il suo percorso di espiazione presso il tribunale dell’Inquisizione, la sua vita avrebbe avuto ben altra conclusione.

Durante questo viaggio a Lione, probabilmente gli è compagno il poeta napoletano Giambattista Marino, anch’egli ricercato dall’Inquisitore di Torino, ma che gode e godrà anche in seguito di ben più robusti appoggi per sfuggire ai suoi rigori. I due italiani certamente furono insieme a Lione nella primavera del 1615.

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In Francia
A Lione, nel giugno 1615, Vanini pubblica l’ Amphitheatrum, che egli intende esibire in sua difesa alle autorità romane, come si legge in un dispaccio di Ubaldini alle autorità romane. Esso è dedicato a Francesco de Castro, ambasciatore spagnolo presso la Santa Sede, già collegato con la famiglia Vanini, da cui il frate fuggiasco s’aspetta un aiuto nell’operazione della concessione del perdono da parte delle autorità romane.


La SorbonaPoco tempo dopo, grazie anche agli appoggi acquisiti presso certi ambienti cattolici con la pubblicazione della sua opera, Vanini ritorna a Parigi e si ripresenta al Nunzio Ubaldini, chiedendogli di intervenire in suo favore presso le autorità di Roma. In agosto il prelato scrive al cardinale Borghese, in un certo senso intercedendo in suo favore e chiedendo chiare indicazioni sulla sorte dell’ex-carmelitano. Non si conosce la risposta del Segretario di Stato; Vanini, comunque, non ritorna più in Italia e riesce invece a trovare la strada e i mezzi per entrare in ambienti molto prestigiosi della nobiltà francese.

Nel 1616, in pochi mesi, Vanini completa un’altra sua opera, il De Admirandis Naturae Reginae Deaeque Mortalium Arcanis, ed il 20 maggio l’affida a due teologi della Sorbona perché ne autorizzino la pubblicazione, secondo le norme del tempo vigenti in Francia; l'opera è pubblicata in settembre a Parigi. Essa è dedicata a François de Bassompierre, uomo potente alla corte di Maria de’ Medici, ma è stampata da Adrien Perier, tipografo notoriamente protestante. Il lavoro vede la luce in un ambiente ricco di pubblicazioni blasfeme o che vengono guardate con sospetto dai rappresentanti religiosi e che a stento l’autorità dello stato riesce a frenare, pur infliggendo attraverso i suoi magistrati punizioni esemplari e molto dure e alcune condanne al rogo. Tuttavia ottiene un immediato successo presso certi ambienti della nobiltà, popolati di giovani spiriti che mal sopportano alcune vecchie regole e lezioni dell’establishment e che guardano invece con interesse alle innovazioni culturali e scientifiche che vengono dall’Italia. In questo senso il De Admirandis costituisce una summa, esposta in modo vivace e brillante, del nuovo sapere; dà una risposta alle esigenze del momento di questo settore della nobiltà francese; diviene una specie di "manifesto" culturale di questi esprits forts e rappresenta per Vanini una possibilità di stabile permanenza negli ambienti vicini alla corte di Parigi.

Tuttavia, proprio per questo motivo cominciano per Vanini le difficoltà. A pochi giorni di distanza dall’uscita dell’opera dalla stampa, i due teologi della Sorbona che avevano espresso la loro approvazione alla pubblicazione si presentano ai membri della Facoltà di Teologia in seduta ufficiale e li informano di aver letto, a suo tempo, certi dialoghi scritti da Vanini; di non avervi trovato allora niente che contrastasse con la fede cattolica; di averli restituiti muniti della loro approvazione alla stampa e con la condizione che il manoscritto da essi controfirmato fosse depositato presso di essi a pubblicazione avvenuta, a testimonianza della fedeltà del testo pubblicato a quello da loro approvato; che ciò non era avvenuto e che circolava invece un testo dell’opera diverso da quello approvato e contenente "alcuni errori contro la comune fede di tutti", per cui i due dottori avanzano supplica che l’opera non circoli più con la loro approvazione e che tale richiesta venga trascritta nel libro delle Conclusioni della Facoltà stessa. La Sorbona accoglie tale richiesta.


Marcantonio de DominisLa Facoltà di Teologia della Sorbona, però, sembra non occuparsi più dell’opera di Vanini, non prenderne più in esame l’opera, non elencarne o denunciarne, come da prassi, gli errori da emendare, né mai condanna il suo contenuto o il suo autore. Così parla, per esempio, un attento esame delle "censure" e delle "conclusioni" comminate dalla Facoltà sino al 1632 (che pur prevede la condanna dell’ Amphitheatrum Aeternae Sapientiae di Kunvath e della De Republica Ecclesiastica di Marcantonio de Dominis), contenute nell’opera Collectio Judiciorum de novis erroribus qui ab initio duodecimi seculi post Incarnationem Verbi, usque ad annum 1632, in Ecclesia prosrcipti sunt et notati, di Charles Duplessis d’Argentré, edita a Parigi nel 1728, il cui autore, dottore della Sorbona e vescovo, si mostra informato sull’argomento e non menziona provvedimenti di qualsiasi natura contro Vanini; e non vi si rinvengono Arrêts du Parlement di eguale genere.

Tutto questo porterebbe a pensare che non vi furono atti ufficiali specifici di persecuzione contro Vanini da parte delle autorità parigine, né religiose né civili, né in questo periodo né negli anni seguenti, ma solo proteste e minacce nei suoi confronti da parte di alcuni settori cattolici. E’ comunque da tenere in considerazione il fatto che una netta condanna contro l’opera di Vanini nella sua interezza non avrebbe trovato fondate giustificazioni, né sul piano giuridico né su quello culturale, in quanto gran parte delle teorie esposte da Vanini nella sua pubblicazione non costituivano una novità assoluta per la cultura francese e molte delle opere e degli autori che tradizionalmente il mondo della critica ha trovato alla base della sua opera erano da tempo presenti sul mercato francese.

Fuggito da pochi mesi dall’Inghilterra, impossibilitato a rientrare in Italia, minacciato da alcuni settori cattolici francesi, Vanini vede restringersi intorno gli spazi di movimento e ridursi le possibilità di trovare stabile sistemazione nella società francese. Ha paura che venga aperto un processo contro di lui anche a Parigi, per cui fugge dalla capitale e si nasconde in Bretagna, in una delle cui abbazie, quella di Redon, è abate commendatario il suo amico e protettore, Arthur d’Espinay Saint-Luc. Ma intervengono anche altri fattori di preoccupazione: nell’aprile 1617 viene ucciso a Parigi Concino Concini, grande favorito di Maria de Medici ed uomo potentissimo e molto odiato in Francia. L’episodio, seguito poco dopo dall’allontanamento della regina dalla capitale con il suo odiato seguito di italiani, crea notevole turbolenza politica e suscita un vasto movimento di ostilità nei confronti degli italiani residenti a corte.

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A Tolosa
Nei mesi seguenti, altre cronache del tempo segnalano la presenza di un misterioso italiano, con un nome strano, in possesso di una grande cultura ma dall’incerto passato, ancora più a sud, in alcune città della Guyenne e poi della Languedoc ed infine a Toulouse. Nella particolare suddivisione politica della Francia del XVII secolo, Enrico, duca di Montmorency, protettore degli esprits forts del tempo, sposato con la duchessa italiana Maria Felice Orsini, è governatore di questa regione e sembra poter accordare protezione al fuggiasco, che continua comunque a tenersi prudentemente nascosto. La presenza a Toulouse di questo misterioso personaggio, di cui si ignorano la provenienza ed il background culturale, ma che fa mostra di grande sapienza, di grande vivacità dialettica specialmente tra i giovani e di affermazioni non sempre allineate con la morale del tempo, non passa inosservata ed attira i sospetti delle autorità, che cominciano a sorvegliarlo.

Dopo averlo ricercato per un mese, il 2 agosto 1618 le autorità tolosane lo fanno arrestare e chiudere in prigione. Lo sottopongono ad interrogatorio, cercano di scoprire chi egli sia, quali siano le sue idee in materia di religione e di morale, perché fosse arrivato fin in quel lontano angolo della Francia meridionale. Vengono convocati testimoni contro di lui, ma non riescono ad accertare nulla, né a farlo tradire.


Il convento degli Agostiniani a TolosaIl 9 febbraio 1619 il misterioso personaggio viene improvvisamente riconosciuto colpevole e condannato al rogo. Ormai isolato, braccato, impossibilitato a chiamare a sua difesa un passato travagliatissimo e ricco di nodi mai sciolti, abbandonato dai pochi amici rimastigli fedeli perché impotenti ad organizzare una chiara strategia in sua difesa, Vanini muore di morte atroce. Il Parlamento di Tolosa lo riconosce colpevole del reato di ateismo e di bestemmie contro il nome di Dio, condannandolo, sulla base della normativa del tempo prevista per i bestemmiatori, alla stessa pena cui erano andati incontro, in luoghi diversi ma in circostanze analoghe, certi Gilles Fremond e Jean Fontanier: gli viene tagliata la lingua, poi è strangolato e infine arso. Una morte assurda e immeritata, perché il pensatore non è colpevole del delitto contestatogli in tribunale, ma rimane vittima di una vita spericolata vissuta senza i necessari supporti "politici" ai suoi comportamenti, tanto lontani dai canoni culturali del tempo.

Solo a pena eseguita ed a distanza di molti mesi, nel misterioso italiano giustiziato viene riconosciuto nel 1620 Giulio Cesare Vanini, l’autore del De Admirandis, che aveva suscitato i sospetti di alcuni settori cattolici parigini nel 1616. Perciò non si può affermare che il filosofo salentino sia stato mandato al rogo per le idee espresse nelle sue opere, anche se tardivamente l’arcivescovado di Tolosa tenta a posteriori di fornire elementi di sostegno ad un processo e ad una sentenza che anche sulla base delle leggi di quel tempo resta un sopruso giuridico.

Nel luglio 1620 Joannes de Rudele, teologo e vicario generale dell’arcivescovado di Tolosa, avverte pubblicamente di aver esaminato le due opere di Vanini insieme con il padre Claudio Billy e di averle trovate contrarie al culto e all’accettazione del vero Dio e assertrici dell’ateismo, per cui emette ufficiale ordinanza di condanna e ne proibisce la vendita o la stampa, ma solo nel territorio posto sotto la sua giurisdizione, la diocesi di Tolosa. In precedenza, la Facoltà teologica della Sorbona non aveva comunicato di aver adottato analogo provvedimento.

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La fortuna filosofica di Vanini
Nel 1623 appaiono due opere che consacrano il mito del Vanini ateo: La doctrine curieuse des beaux esprits de ce temps..., del gesuita François Garasse e le Quaestiones celeberrimae in Genesim cum accurata explicatione..., del padre Marin Mersenne. Le due opere, però, anziché spegnere la voce del filosofo, la amplificano in un ambiente che evidentemente era pronto a ricevere, discutere e riconoscerne la validità delle affermazioni.

In quello stesso anno il nome di Vanini viene nuovamente proiettato all’attenzione della cultura francese in occasione del clamoroso processo che viene celebrato contro il poeta Théophile de Viau: il progetto di interrogatorio che il procuratore generale del Re, Mathieu Molé, predispone con ben articolati capi d’accusa su cui interrogare il poeta, contiene impressionanti analogie con il pensiero vaniniano, cui vien fatto esplicito riferimento mentre, nel 1624, il frate Mersenne torna a martellare sulla figura e sul pensiero di Vanini, analizzandone alcune affermazioni nel capitolo X del suo L’Impiétè des Déistes, Athées et Libertins de ce temps, combatuë, et renversee de point en point par raisons tirées de la Philosophie, et de la Theologie, "nel quale il teologo porta il suo giudizio concernente le opere di Cardano, e di Giordano Bruno".


La Biblioteca dell'Università di AmburgoAncora nel Settecento la leggenda nera creata intorno alla figura di Vanini sopravvive al passare del tempo, si espande in altri paesi europei ed affascina molti studiosi, che si avvicinano alle sue opere e ne tentano dei profili biografici. Così anche la cultura inglese mostra interesse per la figura ed il pensiero del filosofo di Taurisano ed è soprattutto con l’opera di Charles Blount che il pensiero di Vanini entra nella cultura inglese ed acquista una dimensione europea che non abbandonerà mai più, quando diviene un elemento cardine del libertinismo e deismo nel Seicento inglese.

Un manoscritto inedito della Biblioteca Municipale di Avignon custodisce delle Observations sur Lucilio Vanini redatte da Joseph Louis Dominique de Cambis, Marquis de Velleron, ma fornisce solo delle incerte notizie sul filosofo, in gran parte rettificate dagli ultimi studi. In questo stesso periodo viene effettuata una copia manoscritta dell’ Amphitheatrum, ad opera o su commissione di Joseph Uriot, il quale la trasferisce poi nella Biblioteca Ducale del duca di Württemberg; attualmente essa si trova nella Württembergische Landesbibliothek di Stoccarda.

Un’altra copia manoscritta della stessa opera si trova nella Staats und Universitätbibliothek di Amburgo, a testimonianza del perdurante interesse della cultura tedesca per il pensiero di Vanini.

Nel 1730 viene data alle stampe a Londra una biografia vaniniana con un estratto delle sue opere, dal titolo The life of Lucilio (alias Julius Caesar) Vanini, burnt for atheism at Toulouse. With an abstract of his writings. L’opera, pur ricollegandosi alla consueta storiografia vaniniana francese e quindi con i soliti errori d’origine, sottopone ad un dibattito ponderato la figura ed il pensiero del filosofo, a cui riconosce qualche merito. Ma la strada per una collocazione europea di Vanini e del suo pensiero è ormai aperta.

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Opere
L’ Amphitheatrum Aeternae Providentiae divino-magicum, christiano-physicum, necnon astrologo-catholicum adversus veteres philosophos, atheos, epicureos, peripateticos et stoicos fu pubblicato a Lione nel 1615 nel corso degli eventi che accompagnarono il ritorno del carmelitano salentino nell’ambito della fede cattolica dopo la sua fuga da Venezia e i due anni trascorsi tra gli Anglicani d’Inghilterra.
L’opera è stata spesso presentata o interpretata come espressione dello spirito libertino che pervadeva la cultura del carmelitano salentino, nonché di quel suo astio abilmente mascherato nei confronti delle autorità cattoliche e basato su quegli strumenti di dissimulazione che Rosario Villari vede alla base della lotta politica nel Seicento e di cui accredita anche Vanini. Ma l’esame del contesto storico in cui il testo nacque, delle ragioni che portarono alla sua pubblicazione e degli obiettivi fissati dal suo autore ci dicono che la vera ragione della pubblicazione dell’opera va ricercata nelle esigenze vaniniane del momento: dare valore alla propria riconversione al cattolicesimo e fornire agli Inquisitori romani, al di là delle confessioni rivolte in privato, la prova pubblica della volontà del postulante; dare forza alla propria richiesta di rientrare nel mondo cattolico, in quel momento ancora in sospeso presso le autorità romane, con una prova manifesta della sua sincerità, mediante la pubblicazione di un lavoro apologetico in difesa della fede cattolica.


Il sepolcro di Boezio in San Pietro in Ciel d'Oro a PaviaL’ Amphitheatrum Aeternae Providentiae si compone di 50 esercitazioni, che mirano a dimostrare l’esistenza di Dio, a definirne l’essenza, a descriverne la provvidenza, a vagliare o confutare le opinioni di Pitagora, di Protagora, di Cicerone, di Boezio, di Tommaso d'Aquino, degli Epicurei, di Aristotele, di Averroè, di Cardano, dei Peripatetici, degli Stoici, ecc., su questo argomento.

Il De Admirandis Naturae reginae deaeque mortalium arcanis libri quattuor, stampato a Parigi nel 1616 presso l’editore Adriano Périer, si divide in quattro libri:
un Liber Primus De Coelo et Aëre;
un Liber Secundus De Aqua et Terra;
un Liber Tertius De Animalia Generatione et Affectibus Quibusdam;
un Liber Quartus De Religione Ethnicorum,
per un totale di 60 dialoghi (ma in realtà solo 59, in quanto il XXXV è perduto), che avvengono tra lui, nelle vesti di divulgatore del sapere, e un immaginario Alessandro, che si presta ad un gioco sottile e divertente nel corso del quale, con un atteggiamento compiacente e un po’ complice, tra espressioni di meraviglia e ammirazione per la vastità del sapere di cui l’amico fa mostra, sollecita il suo interlocutore ad elencare e spiegare gli arcani della natura regina e dea che esistono intorno e all’interno dell’uomo.

Così, in un misto di rilettura in nuova chiave critica del pensiero degli antichi e di divulgazione di nuove teorie scientifiche e religiose, il protagonista del lavoro discetta sulla materia, figura, colore, forma, motore ed eternità del cielo; sul moto, centro e poli dei cieli; sul sole, sulla luna, sugli astri; sul fuoco; sulla cometa e sull’arcobaleno; sulla folgore, la neve e la pioggia; sul moto e la quiete dei proiettili nell’aria; sull’impulsione delle bombarde e delle balestre; sull’aria soffiata e ventilata; sull’aria corrotta; sull’elemento dell’acqua; sulla nascita dei fiumi; sull’incremento del Nilo; sull’eternità e la salsedine del mare; sul fragore e sul moto delle acque; sul moto dei proiettili; sulla generazione delle isole e dei monti, nonché della causa dei terremoti; sulla genesi, radice e colore delle gemme, nonché delle macchie delle pietre; sulla vita, l’alimento e la morte delle pietre; sulla forza del magnete di attrarre il ferro e sulla sua direzione verso i poli terrestri; sulle piante; sulla spiegazione da dare ad alcuni fenomeni della vita di tutti i giorni; sul seme genitale; sulla generazione, la natura, la respirazione e la nutrizione dei pesci; sulla generazione degli uccelli; sulla generazione delle api; sulla prima generazione dell’uomo; sulle macchie contratte dai bambini nell’utero; sulla generazione del maschio e della femmina; sui parti di mostri; sulla faccia dei bambini coperta da una larva; sulla crescita dell’uomo; sulla lunghezza della vita umana; sulla vista; sull’udito; sull’odorato; sul gusto; sul tatto e solletico; sugli affetti dell’uomo; su Dio; sulle apparizioni nell’aria; sugli oracoli; sulle sibille; sugli indemoniati; sulle sacre immagini dei pagani; sugli àuguri; sulla guarigione delle malattie capitata miracolosamente ad alcuni al tempo della religione pagana; sulla resurrezione dei morti; sulla stregoneria; sui sogni.

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Dottrina

Girolamo CardanoL’interpretazione naturalistica dei fenomeni soprannaturali che Pietro Pomponazzi – chiamato dal Vanini magister meus, divinus praeceptor meus, nostri speculi Philosophorum princeps - aveva dato nel De incantationibus, “aureum opusculum”, è ripresa nel De admirandis naturae, dove, con una prosa semplice ed elegante, Vanini fa riferimento anche al Cardano, allo Scaligero e ad altri cinquecentisti.

"Dio agisce sugli esseri sublunari (cioè sugli esseri umani) servendosi dei cieli come strumento"; di qui l’origine naturale e la spiegazione razionale dei pretesi fenomeni soprannaturali, dal momento che anche l’astrologia è considerata una scienza; “l’Essere Supremo, quando incombono pericoli, dà avvertimenti agli uomini e specialmente ai sovrani, agli esempi dei quali il mondo si conforma” (De admirandis, IV, 52). Ma fondamenti dei presunti fenomeni sovrannaturali sono anche la fantasia umana, capace a volte di modificare l’apparenza della realtà esterna, i fondatori delle religioni rivelate, Mosè, Gesù, Maometto e gli ecclesiastici impostori che impongono false credenze per ottenere ricchezze e potere, e i regnanti, interessati al mantenimento di credenze religiose per meglio dominare la plebe, come insegnava già Machiavelli.

Seguendo ancora il Pomponazzi e la sua interpretazione dei testi aristotelici, mutuata dai commenti di Alessandro di Afrodisia, nega l’immortalità dell’anima. Il Vanini, secondo quanto risulta dalle sue opere, non si mostra propriamente ateo: nega la validità delle religioni rivelate ma accetta Dio come essere assoluto e considera la natura come sua manifestazione; la sua concezione filosofica si apparenta dunque al libertinismo e al naturalismo panteistico.

Ewigen
30-07-2006, 20:59
CINA
Chinese Authorities Raid House Churches, Arrest 80
July 30, 2006, 05:04:46 PM

Compass Direct News (7/30/06) - China Aid Association (CAA) reported that government raids of two house churches last week resulted in the arrest of about 80 Christians. Six policemen, including two plainclothes officers, interrupted a fellowship meeting of 43 people in Hubei province, south of Beijing, and detained 20 of them on July 21, according to CAA. Eight of the congregants were sentenced to 10 to 15 days of jail, while the rest were released by 5:30 p.m. that day. In Henan province, authorities on July 19 detained and interrogated more than 60 house church members, CAA said. They were released later the same day. In Anhui province, well-known house church pastor Wang Zaiqing was arrested on May 26. A church-planter and preacher in Anhui and surrounding provinces in east China, Pastor Wang was arrested for printing and distributing Christian books.



China Aid Association (CAA) reported that government raids of two house churches last week resulted in the arrest of about 80 Christians.
Six policemen, including two plainclothes officers, interrupted a fellowship meeting of 43 people in Hubei province, south of Beijing, and detained 20 of them on July 21, according to CAA. Eight of the congregants were sentenced to 10 to 15 days of jail, while the rest were released by 5:30 p.m. that day. Police also confiscated Christian books from the home.
In Henan province, authorities on July 19 detained and interrogated more than 60 house church members, CAA said. They were released later the same day.
More Christians were arrested in Henan from May 2005 to May 2006 than any other province, with 11 incidents of persecution resulting in 823 arrests, according to a CAA recent report. Henan accounted for 42 percent of the total number of confirmed arrests of Protestant believers in the entire country.
China experts point out that corrupt Public Security Bureau (PSB) officers in Henan have been known to regularly round up Christians and fine them large amounts. The average annual income of a Henan farmer is only about US$250, but authorities have fined them hundreds and even thousands of yuan (trading at about 8 per U.S. dollar); often, their furniture, goods and livestock are arbitrarily confiscated.
Hubei had the fifth-highest number of arrested Christians during that time period, according to the study, with two incidents resulting in 44 arrests.
Surprisingly, Xinjiang had the second highest number of arrests of Christians – 254, from five incidents of persecution – in part because of the vigorous growth of house churches among the ethnic Han Chinese in a province whose traditionally Muslim population has drawn tight government control. Observers note that the availability of detailed research on the area may be another significant factor in the high number of arrests.
The provinces with the third- and fourth-highest numbers of Christian persecution, according to the CAA, are Jilin with 640 arrests and Heibei with 150.
In Jilin, a large number of those arrested during the period were students and professors from local universities. China watchers are undecided about whether this represented a local crackdown and not a deliberate pilot-project to curb the growth of evangelical Christianity on college and school campuses across China.
Although only three Christians were arrested in Beijing during the period, the fact that there were four incidents of persecution has alarmed CAA’s contacts within China. The Ark Church was raided, although its leaders – all well-educated intellectuals – had previously expressed some willingness to register with the authorities if it would enable the church to undertake social welfare projects.
Also in Beijing, Pastor Cai Zhuohua was sentenced in November 2005 for printing thousands of Bibles and other Christian books. Such government actions give observers no real confidence that China will relax harsh religious policies in the run-up to the Olympics in Beijing in 2008.
In all, CAA lists 37 incidents of persecution from 15 Chinese provinces. The number of Christians arrested during the period was 1,958, though experts believe it is unlikely that the 16 other provinces had no incidents of persecution; they believe a number of undocumented cases would add considerably to that total.


Arrested for Printing Books

Notably, CAA reported that well-known house church pastor Wang Zaiqing of Haozhou, Anhui province, was arrested on May 26 for “illegal business practices” – printing and distributing Christian literature.



A church-planter and preacher in Anhui and the surrounding provinces in east China, Pastor Wang had been printing and distributing Christian books to meet the need for Christian literature among believers among burgeoning house churches.

On April 25 and 26, PSB officials raided his home, confiscating hymn books, Christian literature, and his daughter’s electronic piano. On the first occasion, both he and his wife were summoned for questioning by the PSB of Huainan City in Anhui. They were accused of “illegally printing, editing and distributing Christian propaganda material.”

At noon on April 28, authorities placed Pastor Wang, who was disabled at the age 5 from polio and walks with a crutch, under criminal detention. His wife, however, did not receive the formal warrant for his arrest until a month later, May 26. He was being held at the No. 1 Detention Center in Huainan City.



Pastor Wang has been arrested on charges similar to those brought against Beijing house-church pastor Cai Zhuohua, who was sentenced last year to three years in prison for printing Christian literature. Another house-church leader, Liu Yuhua from Shandong province, was also reportedly arrested on similar charges on April 26.

Franx1508
30-07-2006, 21:06
VERA MEMORIA DEI VERI CRISTIANI
Giordano Bruno

Vita
Nato a Nola, in Campania, da un soldato di nome Giovanni Bruno, il suo vero nome era Filippo. Prese il nome di Giordano quando divenne frate Domenicano al monastero di San Domenico, vicino a Napoli. Nel 1572 fu ordinato sacerdote.

Pare che avesse una memoria prodigiosa, e si applicò nel campo della filosofia, attratto soprattutto dalle idee appena riscoperte di Platone e di Ermete Trismegisto.

Nel 1576 lasciò Napoli per sfuggire all'attenzione dell'Inquisizione. Per la stessa ragione, lasciò anche Roma, lasciando pure l'ordine domenicano. Si recò a Ginevra, dove diventò Calvinista per un breve periodo, prima di essere scomunicato e costretto a riparare in Francia.

Rimase in Francia per sette anni, sotto la protezione di alcuni potenti mecenati. In quel periodo pubblicò venti opere, incluse alcune inerenti le tecniche mnemoniche, fra cui il trattato "De umbris idearum" e, nel 1584, la "Cena de le Ceneri" e "De l'Infinito, Universo e Mondi".

Nella Cena difese le teorie di Copernico, per quanto in modo piuttosto confuso. Nell'Infinito sostenne che le stelle che vediamo di notte sono simili al nostro Sole, che l'universo è infinito e contiene un numero similmente infinito di mondi, e che tutti sarebbero abitati da esseri intelligenti (vedi anche Equazione di Drake).

Nel 1586, dopo una violenta lite riguardo "uno strumento scientifico" lasciò anche la Francia alla volta della Germania, ma giunto ad Helmstadt fu presto scomunicato dai Luterani. Nel 1591 accettò un invito a recarsi a Venezia, ma fu arrestato dall'Inquisizione ed estradato a Roma nel 1593 per essere processato.


Roma - Statua a Giordano Bruno in Campo dei FioriDopo altri sei anni di prigione, nel 1599 fu processato; il procedimento venne presieduto dall'inquisitore Cardinal Bellarmino. Rifiutando di abiurare le proprie convinzioni, Bruno fu dichiarato eretico, consegnato al braccio secolare l'8 gennaio 1600 e bruciato sul rogo in Campo dei Fiori (una piazza di Roma) il 17 febbraio di quello stesso anno.

In un «Avviso» da Roma del 19 febbraio 1600, scritto da un anonimo cronista, era cosi' data la notizia del rogo di Giordano Bruno:

"Giovedì mattina in Campo di Fiore fu abbruggiato , vivo quello scelerato frate domenichino da Nola, di che si scrisse con le passate: heretico ostinatissimo, et havendo di suo capriccio formati diversi dogmi contro nostra fede, et in particolare contro la Santissima Vergine et Santi, volse ostinatamente morir in quelli lo scelerato; et diceva che moriva martire et volentieri, et che se ne sarebbe la sua anima ascesa con quel fumo in paradiso. Ma hora egli se ne avede se diceva la verità. [...]. Moriva martire et volentieri."
Si è spesso sostenuto che Bruno sia stato bruciato per via della sua adesione alla teoria di Copernico, ma ciò non può essere affermato con certezza, poiché le sue idee in campo teologico erano sufficientemente eterodosse per una condanna da parte della Chiesa Cattolica dell'epoca, che lo processò piuttosto per docetismo.

Tutte le sue opere furono messe all'Indice nel 1603.

Insieme con la successiva abiura di Galileo Galilei, la sua condanna segnò uno dei momenti più bui della Controriforma cattolica, e la figura di Giordano Bruno è spesso associata con la difesa della libertà di pensiero.

Quattrocento anni dopo la sua esecuzione la Chiesa cattolica ha condannato l'uso del rogo, ma confermando il suo giudizio sulla figura di Bruno. Per bocca del cardinale Angelo Sodano, la Chiesa afferma che la condanna di Giordano Bruno "costituisce oggi per la Chiesa un motivo di profondo rammarico".

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La Cosmologia
Giordano Bruno, rifacendosi a Nicola Cusano, sostiene con più decisione di costui l’infinità dell’universo. Bruno argomenta che l’universo è infinito proprio perché in esso si rispecchia l’infinità del Creatore: il mondo è effetto di Dio, che è la sua causa; ma Dio è causa infinita; dunque il mondo, come effetto di Dio infinito, dev’essere anch’esso infinito. L’infinità del mondo è intesa da Bruno in due sensi: sia nel senso di un’assenza di limiti esterni dello spazio cosmico, sia nel senso del numero infinito dei mondi esistenti. Bruno accetta inoltre la teoria dell’astronomo Copernico (1473-1543), espressa nell’opera De revolutionibus orbium coelestium (1543), secondo la quale è la Terra a girare intorno al Sole, e non il Sole a girare intorno alla Terra. Tuttavia la visione cosmologica di Bruno non si riduce al copernicanesimo. Sviluppando le intuizioni di Cusano, Bruno fa saltare i confini del mondo che Copernico considerava ancora finito. Il nostro sistema planetario eliocentrico non è che un’infinitesima parte dell’universo, dove ci sono infiniti altri sistemi con altri pianeti abitati come la Terra, tutti composti dai quattro elementi, tutti irradianti luce, e nessuno inferiore agli altri per dignità. Cosicché nell’universo non ci sono né centro né circonferenza, né alto né basso. Secondo Giordano Bruno, i movimenti cosmici non sono dovuti a un motore immobile esterno, come nel sistema astronomico aristotelico, ma a princìpi interni ai corpi celesti (dato che l’universo è infinito e quindi non c’è nulla “fuori” di esso): tali princìpi sono le anime dei singoli mondi, che muovono gli astri con la stessa spontaneità con cui la nostra anima dirige il nostro corpo verso il fine desiderato. Dio non è altro che l’anima delle anime, la forza infinita presente nella natura che imprime vitalità e ordine alla materia dell’universo.

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Dio
Bruno concepisce il mondo come un gigantesco animale, la cui anima è Dio, definito anche Mens insita in omnibus (Mente insita e nascosta in tutte le cose), e le cui membra sono le singole cose. La concezione religiosa di Bruno sembra, dunque, panteista. Il panteismo è una tesi filosofico-religiosa che identifica Dio e il mondo. Sennonché, accanto alla nozione panteista di un Dio immanente nell’universo, Bruno presenta anche un altro concetto della divinità (più affine a quello della religione cristiana) come Mens super omnia, ossia come Mente trascendente, che sta al di sopra di tutte le cose. Alcuni studiosi hanno visto in questa dottrina un’adesione di Bruno alla teoria della «doppia verità». Secondo Bruno, bisognerebbe dunque distinguere fra verità filosofica e verità religiosa: per il filosofo e lo scienziato Dio è immanente nel mondo e addirittura si identifica con esso, mentre per il popolo Dio è trascendente, cioè rimane distinto e separato dal mondo. Si può dire che Bruno concepisca la religione come fatta per la massa degli uomini comuni, che sono privi di cultura e di dottrina. Rispetto a questa massa degli uomini, la religione svolge due funzioni: in primo luogo la religione offre agli uomini comuni l’unica raffigurazione della divinità di cui è capace la loro rozza intelligenza; in secondo luogo, serve come insieme di norme morali che guidano il loro comportamento pratico.

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L'uomo e l'infinito
Significativo è l’atteggiamento psicologico di Bruno di fronte alla nuova concezione di un mondo infinito: la perdita da parte della Terra della sua posizione centrale nell’universo non è da lui avvertita come una degradazione per l’umanità, cioè come una diminuzione della sua importanza. Al contrario, la nuova cosmologia gli sembra esaltare la dignità dell’uomo, perché pone la Terra in Cielo, elevandola al rango delle stelle nobili (invece, nel sistema aristotelico, la Terra era il regno dell’imperfezione, della nascita e della morte, mentre il Cielo era il regno dell’eternità e della perfezione assoluta). Inoltre, il crollo dei limiti del mondo è annunciato da Bruno con l’entusiasmo del prigioniero che vede cadere le mura del carcere in cui è stato a lungo rinchiuso. Fra l’altro, sulla scorta delle scoperte effettuate dall’astronomo danese Tycho Brahe (1546-1601), Bruno nega l’esistenza delle sfere cristalline, solide e trasparenti, che secondo l’astronomia tradizionale circonderebbero la Terra, e in cui sarebbero incastonati gli astri nel loro moto circolare. Nella Cena delle ceneri, il filosofo, non certo avaro di elogi verso sé stesso, si presenta come colui che, infrante le illusorie sfere celesti, cioè le mura esterne dell’universo in cui si pensava che l’uomo fosse rinchiuso, si porta al di là di esse per mostrare «quello che lassù veramente si ritrovasse» (ossia per mostrare quello che veramente c’è nel Cielo). Circa l’atteggiamento psicologico dei filosofi successivi a Bruno nei confronti dell’infinità dell’universo, bisogna fare, comunque, la seguente considerazione. Se è vero che la distruzione del cosmo aristotelico-tolemaico suscita l’esaltazione di Bruno per l’abbattimento delle mura esterne dell’universo e per la fine del dualismo fra Cielo e Terra, è altrettanto certo che l’idea di un mondo infinito, col passare del tempo, sarà destinata a provocare anche una «ferita» al «narcisismo» umano (per usare la terminologia proposta da Sigmund Freud nella sua opera intitolata Introduzione alla psicoanalisi), cioè un’umiliazione che deprime l’orgoglio della nostra specie. Il narcisismo è per Freud l’amore dell’individuo per la propria immagine, cioè per sé stesso. Il narcisismo dell’umanità ha portato l’uomo a supporre che il mondo fosse creato per lui. Infatti, l’astronomia pre-copernicana testimoniava all’uomo la sua importanza nel cosmo e il valore dei suoi atti: la Terra, posta al centro dell’universo, nel medioevo era considerata il teatro del dramma umano, in funzione del quale Dio aveva creato i cieli. L’infinitizzazione del mondo fa invece apparire il nostro pianeta un insignificante corpo celeste e mette in crisi l’immagine di un universo antropocentrico, cioè costruito per l’uomo. Freud, nell’Introduzione alla psicoanalisi, afferma che l’uomo ha dovuto sopportare tre grandi mortificazioni che la scienza ha recato al suo ingenuo amore di sé. La prima l’ha subita, appunto, quando ha appreso che la nostra Terra non è al centro dell’universo, bensì è una minuscola particella in un universo infinito. La seconda mortificazione si è verificata, poi, quando Charles Darwin, nell’Ottocento, ha messo in crisi la pretesa posizione di privilegio dell’uomo nella creazione, avanzando l’ipotesi della sua provenienza dal regno animale. Infine, la terza mortificazione è stata inflitta alla megalomania dell’uomo da parte della stessa psicoanalisi freudiana: infatti la psicoanalisi pretende di dimostrare che l’Io «non è padrone a casa propria», che, cioè, l’Io è costretto a subire le pulsioni dell’inconscio, senza rendersene conto, e senza poterle controllare coscientemente. L’Io crede di essere libero nelle sue scelte, mentre, secondo Freud, non lo è. Ritornando al tema dell’infinità del cosmo e all’angoscia che tale infinità può suscitare nell’animo umano, ricordiamo che circa sessant’anni dopo la morte di Giordano Bruno, il filosofo francese Blaise Pascal (1623-1662) rappresenterà nei suoi Pensieri lo sgomento dell’ateo di fronte all’impossibilità di comprendere il significato dell’universo infinito emerso dalla rivoluzione scientifica. Nel seguente «pensiero» di Pascal, e in altri simili, trova il suo spunto iniziale anche il famosissimo «idillio» di Giacomo Leopardi, L’infinito:

Vedo quei paurosi spazi che mi serrano e mi trovo gettato in un canto di quella vasta distesa, senza sapere perché sia collocato lì piuttosto che altrove, né perché il poco tempo che mi è dato da vivere mi sia assegnato in questo più che in qualsiasi altro punto di tutta l’eternità che m’ha preceduto e di quella che mi segue. Vedo solo delle infinità da ogni parte, che mi serrano come un atomo e come un’ombra che non dura più che un istante, senza ritorno. Tutto quel che so è che dovrò presto morire; ma ciò che ignoro più di tutto è proprio questa morte, che non posso evitare (B. Pascal, Pensieri, 194).

kaioh
30-07-2006, 21:11
EDIT

Ewigen
30-07-2006, 21:12
qui si parla delle persecuzioni nei confronti dei cristiani, se volete parlare d'altro siete liberi di aprire una discussione relativamente all'argomento preferito.

.

Franx1508
30-07-2006, 21:21
.
se avessi un minimo di cultura noteresti che queste sono persecuzioni di cristiani contro altri cristiani,quindi sono in topic.Sempre cristiani perseguitati ci sono. :ciapet:

Ewigen
30-07-2006, 22:18
il problema è che credono nello sciamano della UAAR (Odifreddi) e nei suoi terrificanti totem (Margherita Hack) :D

Beh dai,almeno loro due quando non parlano di religione e affini a differenza dei compagni Deschner e Cascioli qualcosina di non asinesco sanno dire :D

Ewigen
30-07-2006, 22:25
Tornando al vero IT del thread:

INDIA
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/41/Flag_of_India.svg/120px-Flag_of_India.svg.png
India - Nello stato del Chattisgarh pastore e moglie in carcere
[ICN-News/Win 30/07/06]

A Bhilai, nello stato del Chattisgarh, dove domina il Partito Nazionalista Indù, domenica 18 giugno, 25 militanti indù hanno fatto irruzione in un culto ed hanno tentato di ammazzare il Pastore David Raj mettendogli attorno al collo un copertone che hanno poi dato alle fiamme. Il tentativo comunque non è riuscito. Gli assalitori hanno quindi deciso di malmenare il pastore e la moglie e li hanno trascinati in giro per il villaggio prima di consegnarli alla polizia. La moglie del pastore è stata arrestata quella stessa sera. Il giorno dopo ambedue sono stati accusati di vilipendio alla religione, di aver provocato inimicizie fra gruppi religiosi e di aver forzato delle conversioni. Rimangono in carcere impossibilitati di ricorrere pagare una cauzione.

Preghiere per l'India

1. ...che il Signore dia al governo federale, in particolare al Primo ministro Manmohan Singh la sapienza ed il coraggio necessari per affermare la giustizia, la libertà e la sicurezza a tutta l'India ed a tutti gli Indiani.
2. ....che Dio intervenga nella questione che riguarda la Emanuel Mission International per l'avanzamento del suo regno e per la sua gloria. Preghiamo affinché il popolo del Rajasthan possa avvertire un senso di disgusto per le ingiustizie e le persecuzioni che EMI deve sopportare. Preghiamo pure affinché la magistratura trovi il coraggio e la volontà di fronteggiare le forze fasciste aggressive indù.

3. Preghiamo per i cristiani che sono sottoposti a persecuzioni violente, in particolare per il pastore David Raj e sua moglie. Preghiamo per i cristiani nel villaggio di Nadia, in particolare per quelli che sono stati picchiati, violentati ed accusati falsamente. Preghiamo affinché che lo Spirito Santo è il loro consolatore sempre presente, che li consiglia e fortifica.

4. ....che Dio possa infondere negli Indiani un senso di indignazione, risvegliando in loro affetto umanitario, fraterno e di buon vicinato, portandoli così a rifiutare di tollerare la persecuzione dei cristiani umili, pacifici e pronti a rendersi utili.
5. ...che Dio possa "frustrare i pensieri dei malvagi" (Salmo 146:9)
6. ...che i politici di tutto il mondo tenga il partito del congresso responsabile della protezione dei cristiani indiani. Preghiamo che in tutta l'India sia riconosciuta la libertà religiosa.
7. Preghiamo per la protezione dei pastori, degli evangelisti e di altri operatori cristiani impegnati nell'annuncio della Buona Novella di Gesù.
8. Preghiamo che coloro che cercano d'impedire l'attività della chiesa in India vedano l'amore e la grazia di Gesù nella vita dei cristiani indiani.

Ewigen
30-07-2006, 23:07
CINA
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/fa/Flag_of_the_People%27s_Republic_of_China.svg/120px-Flag_of_the_People%27s_Republic_of_China.svg.png

Deborah Xu in Gran Bretagna

[CSW 30/07/06]
Deborah Xu, una delle predicatrici cinesi più famose, è in Gran Bretagna dal 24 luglio al 9 agosto 2006 per un tour nelle chiese ed in varie conferenze. Deborah era pastore a tempo pieno durante gli anni micidiali della Rivoluzione Culturale. Sempre in fuga per sottrarsi alle autorità cinesi ha continuato a predicare il Vangelo. Spesso in carcere, è stata maltrattata e torturata. Ha confidato di aver perseverato nella fede insieme con i suoi fedeli tenendosi sempre pronta a morire per Cristo. Nel 2001, assunse la responsabilità della Chiesa "Nati di nuovo" in seguito alla fuga di suo fratello Peter Xu Yongze all'estero. Era pastore-associato di suo fratello negli anni difficili della persecuzione, quando ha anche visto la crescita fenomenale della chiesa (si parla di milioni di credenti). Non sempre le sue fughe sono riuscite. Nel 2004 fu infatti arrestata dalla polizia. La notizia si sparse in tutto il mondo, grazie al risalto dato dai media. Rilasciata nel 2005, Deborah riuscì a scappare all'estero. E' adesso uno dei massimi responsabili del ministero Back to Jerusalem.

Ewigen
30-07-2006, 23:10
PAKISTAN
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/32/Flag_of_Pakistan.svg/120px-Flag_of_Pakistan.svg.png

Bradford - 6 agosto giornata di preghiera per il Pakistan
[ICN-News 29/07/06]
Bradford, Inghilterra -Il prossimo 6 agosto la chiesa metodista parteciperà alla giornata di preghiera per il Pakistan organizzata dalla Pakistan Asian Christian Welfare Association di Bradford come risposta agli attacchi contro chiese e cristiani in Pakistan. Gli organizzatori, però, desiderano che l'attenzione si allarghi ad altre questioni importanti. Rev Peter Whittaker, presidente Methodist West Yorkshire District, è uno dei leader locali che sostengono l'iniziativa: "Un importante gruppo etnico minoritario con cui siamo sempre più impegnati è costituito da Cristiani di origini pachistane. Hanno bisogno delle nostre preghiere nella loro ricerca d'identità in questa società e nel loro intento di aiutare i loro confratelli cristiani in Pakistan che sono spesso sotto pressione, oggetto di discriminazione e perfino persecuzione".

Ewigen
30-07-2006, 23:20
SOMALIA
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a0/Flag_of_Somalia.svg/120px-Flag_of_Somalia.svg.png

Preghiera per la Somalia

[WCC] Signore, ci ricordiamo delle sofferenze senza tregua dei cristiani in Somalia, in particolare alla luce della vittoria delle milizie islamiche contro i signori della guerra sostenuti dagli Usa. Ti preghiamo per la famiglia convalescente in un ospedale di Nairobi in seguito all'incendio della loro casa ad opera dei fondamentalisti islamici. Ti preghiamo pure che tu protegga i Cristiani che
sono ancora in Somalia e che tu cambi il cuore degli assalitori.

giannola
31-07-2006, 06:10
ma scusa va bene scrivere i titoli a colori, ma già fai 3d chiometrici (se magari accorciassi un pò le storiografie nn è che ci perderebbero in significato!) devi proprio aggiungere ogni volta pure le bandierine ?
Cosa c'entrano col 3d ?

Ewigen
31-07-2006, 11:18
ITALIA
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/03/Flag_of_Italy.svg/120px-Flag_of_Italy.svg.png
Bestemmie all’Arezzo Wave. Indifferenza della stampa e degli organizzatori

In occasione di Arezzo Wave, rassegna di musica rock famosa in tutto il mondo, un gruppo, sconosciuto ai più, ha intonato una canzone il cui ritornello è una bestemmia alla Madonna. La stampa locale non ne ha dato la minima notizia. A tavolino si è deciso che Arezzo Wave (patrocinato da Comune, Provincia e Regione) è andato benone…


[Il Giornale]Mi scrive un giovane amico aretino: «Giorni fa, in occasione di Arezzo Wave, rassegna di musica rock famosa in tutto il mondo, un gruppo, sconosciuto ai più, ha intonato una canzone il cui ritornello è una bestemmia alla Madonna, rigorosamente in italiano. Tutto per la gioia di giovani estasiati ed esaltati che la ripetevano a gran voce. La stampa locale non ne ha dato la minima notizia. A tavolino si è deciso che Arezzo Wave (patrocinato da Comune, Provincia e Regione) è andato benone, molto meglio di quando la città era governata dal Centrodestra».
Trovo la stessa notizia sulle pagine di Avvenire, dove un lettore esprime il proprio disagio per l’accaduto. Sempre sul quotidiano cristiano c’è anche la replica del direttore artistico della rassegna, Dario Valenti, il quale prende atto che un gruppo «avrebbe pronunciato parole ingiuriose dal palco del Festival». Un episodio sgradevole, compensato * sono sempre le parole del direttore * dallo spirito umanitario della manifestazione che, in questi anni, ha erogato 100 mila euro in opere sociali e umanitarie.
Innanzitutto sgombriamo il campo da qualsiasi condizionale. Il gruppo è quello dei Gogol Bordello, otto giovani russi, ucraini e israeliani, che si sono dati questo nome in omaggio al noto scrittore e ai temi scomodi e sotterranei che questi affrontava. La canzone è Santa Marinella, cantata in ucraino ma con il ritornello in italiano, costituito appunto da una «smoccolata» contro la Madonna.
Sono due gli interrogativi che mi pongo. Il primo a partire dal clima di indifferenza che aleggia intorno al «sacro cristiano». Dalla pubblicità che strumentalizza e ironizza sui luoghi comuni del cristianesimo, ai rosari decorativi di D&G, dall’utilizzo profano dell’oggettistica religiosa, fino alle bestemmie urlate sulla piazza. Non sono passati molti anni da quando una nota azienda tessile italiana dovette ritirare una partita mondiale di magliette, riportanti ingenue e pudiche frasi coraniche. I musulmani minacciarono sfracelli e lor signori, più contriti che convinti, misero le pive in sacco, con tanto di scuse. Qualcuno azzardò timide critiche a tanto rigoroso fondamentalismo. Ma i più ricordarono che la religione è quanto di più intimo caratterizzi il cuore umano e rispettarla è tutela dell’identità personale. Parole sante.
Indifferenza, dicevo. Penso ai giovani acclamanti sotto il palco di Arezzo. Malamente addestrati a credere che bestemmiare sia lo stesso che pregare, che darsi dei limiti sia lo stesso che farsi una riga di coca, che avere una morale sia l’equivalente del nulla etico, che essere cristianii, testimoni di Geova o musulmani sia la stessa cosa. Indifferenza, sempre più intesa come assenza di differenza, ossia mancanza di identità, per mettere in piedi una corte di comparse, pronte a battere le mani al primo trampoliere di un qualsiasi circo Barnum.
La seconda riflessione mi viene dalla replica del direttore di Arezzo Wave, là dove attesta che dalla città toscana sono partiti 100 mila euro per cause umanitarie. Ancora una volta una lettura economicistica della povertà, intenta a distribuire il superfluo del portamonete ma indifferente alle povertà morali che si costruiscono nelle coscienze dei giovani, dietro il nobile pretesto di farli divertire. Divertirsi da morire, come si dice con facile slogan, ma ormai divenuto il profilo realistico di un processo educativo degenerato. Giovani che in percentuali sempre più cospicue fanno ricorso a psicofarmaci, stupefacenti e a quanto possa dare l’impressione di un momentaneo stordimento dei morsi del nulla. Un male di vivere che non si cura né con la beneficenza né con slogan contro la Madonna.

Ewigen
31-07-2006, 11:19
CINA
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/fa/Flag_of_the_People%27s_Republic_of_China.svg/120px-Flag_of_the_People%27s_Republic_of_China.svg.png

31 Luglio 2006
Card. Zen: “Pechino ha proibito ai giovani cristiani cinesi di unirsi a noi”

Il porporato ha accusato ieri quattro province cinesi di non aver dato il permesso ai giovani cristiani di partecipare alla Giornata della Gioventù asiatica, considerata da Pechino "un evento anti-Cina".

Hong Kong (Scmp) – I governi di quattro province cinesi “hanno impedito a molti giovani cattolici di venire ad Hong Kong e partecipare alla Giornata della gioventù asiatica”, che secondo loro “è un evento anti-Cina”. La denuncia è stata fatta ieri dal card. Joseph Zen Ze-kiun, vescovo del Territorio, durante il discorso inaugurale dell’evento, che riunisce mille giovani cattolici asiatici da 20 Paesi del continente.

“Molti giovani cinesi – ha detto il porporato – ci hanno detto che sarebbero venuti volentieri, ma non sono riusciti ad ottenere il permesso delle autorità”. Il cardinale non ha voluto fornire i nomi delle province incriminate, ma ha detto che circa 60 ragazzi sono riusciti a venire qui “travestiti” da turisti.

Il vescovo di Infanta (Filippine) mons. Rolando Joven Tria Tirona, presidente della Commissione giovani della Conferenza episcopale asiatica – che coorganizza l’evento insieme alla diocesi di Hong Kong – ha lodato “il coraggio e le generosità del card. Zen”, ospite della Giornata.

“Ogni volta che organizziamo questo incontro – ha detto – ci rendiamo conto che metà della popolazione asiatica è composta da giovani e che questi non vivono solo di tecnologia e disinteresse. La Giornata della Gioventù asiatica guarda questi ragazzi come un padre guarda i suoi figli e dice loro ‘Per me siete preziosi, io credo in voi’”.

“E’ molto triste – ha ripreso poi il cardinale – che dei funzionari governativi abbiano rovinato questa opportunità di scambio, anche perché questo evento è di tipo spirituale, non politico”. In ogni caso, la diocesi da lui guidata “ha aiutato alcuni di questi giovani, fornendo loro il denaro necessario per l'ospitalità nel Territorio”.

Infatti, nonostante il bando, circa 30 giovano cattolici cinesi sono riusciti ad unirsi alle celebrazioni della Giornata. Un’universitaria dell’Hebei ha presentato la richiesta di permesso insieme ad altre quattro persone, ma solo la sua è stata approvata.

“Come scopo della visita – spiega – ho messo ‘turismo’, mentre dei miei amici, che hanno accennato alla Giornata, non hanno ottenuto il via libera”. Yang, che viene dell’Hunan, ha usato lo stesso metodo: “Abbiamo fatto la domanda in gruppi da tre o quattro, per dare meno nell’occhio – racconta – ed abbiamo detto ai nostri funzionari che volevamo venire qui per turismo”.

Kharonte85
31-07-2006, 11:25
ITALIA
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/03/Flag_of_Italy.svg/120px-Flag_of_Italy.svg.png
Bestemmie all’Arezzo Wave. Indifferenza della stampa e degli organizzatori

Non c'è niente da fare...la bestemmia in Toscana è un intercalare :read:

PS: ma cosa ci incastra con le persecuzioni :wtf:

Ewigen
31-07-2006, 11:30
Non c'è niente da fare...la bestemmia in Toscana è un intercalare :read:

Beh,non che qui in Veneto siamo messi meglio (o peggio secondo per alcuni)... :cry: :cry:

fabio80
31-07-2006, 11:30
moh pure le bandierine :rotfl:

Franx1508
31-07-2006, 12:41
Pure le forze della natura perseguitano i cristiani

Il fulmine anticlericale
domenica, 30 luglio 2006
Da martedì 25 luglio “La Civiltà Cattolica” è fuori combattimento. Telefoni, posta elettronica, sito web sono collassati. Tutto per un fulmine che si è abbattuto su Villa Malta, la sede della storica rivista dei gesuiti di Roma stampata con il controllo e l’autorizzazione previa, pagina per pagina, della segreteria di stato vaticana. [...]

giannola
31-07-2006, 12:46
Pure le forze della natura perseguitano i cristiani

Il fulmine anticlericale
domenica, 30 luglio 2006
Da martedì 25 luglio “La Civiltà Cattolica” è fuori combattimento. Telefoni, posta elettronica, sito web sono collassati. Tutto per un fulmine che si è abbattuto su Villa Malta, la sede della storica rivista dei gesuiti di Roma stampata con il controllo e l’autorizzazione previa, pagina per pagina, della segreteria di stato vaticana. [...]

la punizione divina contro la superbia... :D

Bliz
31-07-2006, 16:03
http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/cronaca/radiova/radiova/radiova.html

ha ragione Ewigen....queste radio musulmane si permettono di uccidere bambini innocenti pur di riuscire ad allungare le loro lunghe braccia su tutto il pianeta.....
ke disprezzo....da Roma fanno tutto il giro del mondo....Ma ....azz ....fermi un attimo....ma Roma è in Italia.....ops.....ma vuoi vedere ke...... no...è impossibile....noi siamo i migliori....i piu' buoni e i piu' ben voluti da Dio.... :help:

<Straker>
31-07-2006, 16:20
http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/cronaca/radiova/radiova/radiova.html

E anche qui:

IL CASO RADIO VATICANA

http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=12562718&postcount=785

Bliz
31-07-2006, 16:27
devo controllare bene, sicuramente tutto questo è scritto nella Bibbia.....uccidi il tuo prossimo pur di riuscire a comunicare con tutto il pianeta....UCCIDI UCCIDI, anke se sono bambini.....Ewigen mi aiuti ke nn lo trovo??

Franx1508
31-07-2006, 16:51
devo controllare bene, sicuramente tutto questo è scritto nella Bibbia.....uccidi il tuo prossimo pur di riuscire a comunicare con tutto il pianeta....UCCIDI UCCIDI, anke se sono bambini.....Ewigen mi aiuti ke nn lo trovo??
no ti sbagli nella bibbia c'era scritto uccidi tutti i popoli che incontri perchè tu sei il popolo eletto,deruba e fai razzie perchè tu sei il popolo eletto...
cavolo sotto dettatura di dio... :cool:

Ewigen
31-07-2006, 18:05
FILIPPINE
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/99/Flag_of_the_Philippines.svg/120px-Flag_of_the_Philippines.svg.png

Philippine govt accuses bishops of fomenting coup
The bishops are fending off allegations that they were involved in a coup plot to unseat Arroyo in February

Sixìbishops who have been outspoken critics of President Gloria Macapagal-Arroyo's government says the administration is playing "dirty tricks" after being accused of fomenting a conspiracy against the national leader.

[MTN] The bishops spoke out against illegal gambling said to involve top officials, extra-judicial killings allegedly involving military and police agents, and some have filed impeachment complaints against Arroyo to eke out the truth behind accusations of vote-rigging in elections during 2004. Now they are fending off allegations that they were involved in a coup plot to unseat Arroyo in February.

"I believe that a group of dirty tricks people are behind this ploy," said Bishop Teodoro Bacani Jr, one of the clerics named as having links to coup plotters, and who said the accusations were a "fictitious story".

The six bishops led by the president of the Bishops Conference of the Philippines, Archbishop Angel Lagdameo, all denied the allegations and have found supporters in the Ecumenical Bishops Forum, which groups Catholic, Protestant and evangelical bishops.

"What the Arroyo government is doing to the six bishops is a sign of its rotten and moribund state," said the Bishops Forum in a 21 July statement signed by co-chair, the Rev. Alberto Ramento of the home grown Philippine Independent Church. The ecumenical forum described the allegations against the six bishops as harassment, and as an attempt to silence critics.

Besides Lagdameo and Bacani, the other bishops accused of plotting are Oscar Cruz, Deogracias Iniguez, Julio Labayen and Antonio Tobias.

"The six bishops are teachers and defenders of the faith," the Ecumenical Bishops Forum said. "They teach us to hold on to the truth and pursue it at all times and in all places. In so doing, they are vanguards lest we become sycophants to a despot or a government obsessed with power."

In testimony before the Philippines Senate in 2005, Archbishop Cruz had implicated the family of the president in illegal gambling payoffs. The Catholic Bishops Conference has also issued pastoral letters critical of the Arroyo government, denouncing the killings of social activists and journalists, and supporting various legal means to help unearth the truth behind allegations of vote-rigging during presidential elections in 2004. Bishop Tobias, for his part, admitted on national television that he gave shelter to renegade soldiers who came running to his residence in February, but he said it was Church practice to give sanctuary to those who sought it.


USA
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a4/Flag_of_the_United_States.svg/120px-Flag_of_the_United_States.svg.png
Madonna crocifissa sul palco, l'ultima provocazione

[TG5] Passano gli anni, ma ogni volta è un evento: quando Madonna , 47 primavere portate come se fossero la metà, si presenta sul palco, tutto il mondo ne parla. E lei, come al solito, non risparmia le provocazioni: stavolta - al debutto del suo "Confession Tour" a Los Angeles - ha stupito tutti con una sorta di crocifissione, appendendosi a un'enorme croce di cristallo costata - pare - 5 milioni di dollari. Sullo sfondo, immagini di miseria e povertà. La sua attesa performance sacro-profana non ha risparmiato neppure leader politici come Bush e Blair. Pacifista e blasfema, terzomondista e feticista, la popstar ha mostrato, al ritmo delle sue canzoni più famose di ieri e di oggi, che è ancora capace di stupire e di sdoppiarsi. Balletti, video, colpi di scena "hard". Sono sinuose le movenze su una sella in stile lap-dance mentre sul grande schermo alle sue spalle scorrono immagini di una lady - forse lei stessa - che cade da cavallo e mostra le lastre delle sue ossa rotte. Scandali, provocazioni e trasgressioni della ex material girl continuano a essere ingredienti di un successo che dura, inossidabile, dal 1989. E Il prossimo 6 agosto sarà a Roma, nell'unica data italiana del suo tour mondiale.

giannola
31-07-2006, 19:03
ora vorrei capire che razza di persecuzione può fornire madonna che si crocifigge, al massimo è blasfemia.

Vorrei inoltre fornirti un suggerimento: quando avrai finito di mettere le bandierine per ogni post che fai potresti passare a mettere pure una piccola cartina geografica dello stato dove avviene la persecuzione :D

Bliz
31-07-2006, 19:05
io l'avevo detto ke questo thread nn ha senso.
Ki la pensa come me smetta di leggere quello ke ci viene scritto.....mi sembra ridicolo continuare a parlare di..... di cosa?? :mbe:

<Straker>
31-07-2006, 19:11
Vorrei inoltre fornirti un suggerimento: quando avrai finito di mettere le bandierine per ogni post che fai potresti passare a mettere pure una piccola cartina geografica dello stato dove avviene la persecuzione :D :eek: :eek:
'azz, non dovevi dirlo: tra poco lo fara' sul serio :doh:
Magari direttamente le mappe di google :D

giannola
31-07-2006, 19:14
io l'avevo detto ke questo thread nn ha senso.
Ki la pensa come me smetta di leggere quello ke ci viene scritto.....mi sembra ridicolo continuare a parlare di..... di cosa?? :mbe:

di colori pastello, bandierine e mappe geografiche. :D

edit: non capisco il senso di colorare e rendere carine delle notizie che dovrebbero esprimere drammaticità. :confused:

Ewigen
31-07-2006, 21:12
INDIA
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/41/Flag_of_India.svg/120px-Flag_of_India.svg.png


Church Allays Some Fears over Madhya Pradesh Bill
July 31, 2006,

[India eNews] Bhopal - Bhopal’s archbishop Pascal Topno said Sunday that certain amendments to the state’s Freedom of Religion Act did ‘not bother’ him.
The Madhya Pradesh assembly passed a bill Tuesday to amend the 1968 Act to prevent ‘religious conversions by force or allurement’.
Topno asked, ‘Why should we be bothered over the amendments, whatever they be, when we do not convert any one by force or allurement?’
‘Jesus does not permit us to do so,’ Topno told IANS.
However, the Christian community and some political parties here have voiced fears over the constitutional right to freedom of religion being encroached upon.
Madhya Pradesh Christian Association president Indira Iyengar claimed the state government had brought the amendments to encourage sectarian forces.
The bill makes it mandatory for any individual intending to convert to inform the district magistrate or an empowered executive magistrate through a declaration about his intention to voluntarily convert a month in advance.
Failing this, the converting person would be fined Rs.1,000 or imprisoned.
A priest failing to intimate the administration in the prescribed manner, stating the name and address of the person being converted and the date and venue of the conversion, will be punished with imprisonment up to a year or a fine of Rs.5,000 or both.
After being informed by the priest and the person opting for conversion, the police will verify whether it was under force or allurement.
Till now the act prohibited conversion from one religion to another through force, inducement or cheating, but there was no provision for advance information.
While the Bharatiya Janata Party (BJP) government claimed that existing laws were insufficient to check conversions by force or allurement, the Congress, which later submitted a memorandum to Governor Balram Jakhar asking him to return the bill, termed the move as against religious freedom and human rights.

majin mixxi
31-07-2006, 21:26
ora vorrei capire che razza di persecuzione può fornire madonna che si crocifigge, al massimo è blasfemia.

:D

ho l'impressione che posti le notizie in automatico senza neanche dargli un'occhiata,in questo caso è stato tradito dal nome Madonna :D

fabio80
31-07-2006, 21:49
ho l'impressione che posti le notizie in automatico senza neanche dargli un'occhiata,in questo caso è stato tradito dal nome Madonna :D


è un bot del vaticano?

Bliz
31-07-2006, 22:05
:tapiro: :tapiro: :tapiro: :tapiro:

Ewigen
31-07-2006, 23:04
ho l'impressione che posti le notizie in automatico senza neanche dargli un'occhiata :D

Certo,infatti nei paesi citati no ci sono morti,non ci sono bestemmie vocali,scitte e/o virtuali,chi veste un tipo di toga è rispettato,le croci tutti vogliono che restino dove sono senza che qualche ...(aggettiivo a scelta) voglia la rimozione,nessuno fa controcampagne nei confronti di oltre un mialardo e mezzo di persone,non c'è laicismo,se credi in un messaggio di duemila non viene deriso ed etichettato come imbecille e bigotto.... :rolleyes:

giannola
01-08-2006, 07:14
domandone:
può far più danni un miliardo e mezzo di cristiani o il resto del mondo ?

suggerimento: pensare a Borgia, Filippo II, Mussolini, Bush jr. e Mel Gibson :D

nestle
01-08-2006, 10:02
Certo,infatti nei paesi citati no ci sono morti,non ci sono bestemmie vocali,scitte e/o virtuali,chi veste un tipo di toga è rispettato,le croci tutti vogliono che restino dove sono senza che qualche ...(aggettiivo a scelta) voglia la rimozione,nessuno fa controcampagne nei confronti di oltre un mialardo e mezzo di persone,non c'è laicismo,se credi in un messaggio di duemila non viene deriso ed etichettato come imbecille e bigotto.... :rolleyes:

a parte che per capire quello che hai scritto ho perso 10 minuti, mi sembrava di leggere una traduzione automatica :D

e cmq ricordati che una favola, anche se ha 2000 anni, resta sempre una favola, non viene promossa per anzianità... :rolleyes:

se credi poi che voler togliere crocefissi da luoghi pubblici (così come qualsiasi altro simbolo religioso di qualsiasi religione), ricercare la laicità nello stato, qualche bestemmia..., una cantante che fa uno spettacolo (blasfemo per te ma senza significato per altri) siano persecuzioni alla chiesa cattolica, allora il vittimismo ce l'hai (avete) proprio nel dna...