View Full Version : [Official Thread]Richieste d'aiuto in FISICA: postate qui!
Ziosilvio
10-05-2009, 08:47
Thread generalizzato ed unificato per le richieste di aiuto inerenti la fisica.
Ogni campo e livello è benvenuto: dalla meccanica all'elettromagnetismo, dalla relatività alla teoria dei quanti, dagli studi del liceo a quelli del dottorato.
Esercizi, teoremi, formule, dimostrazioni... chi più ne ha più ne metta!
Dato che buona parte dei post saranno a base di formule, siete tutti calorosamente invitati (pena l'ascolto forzato di "Mi chiamo Virgola, sono un gattino") ad usare il LaTeX:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1179155
In alternativa al LaTeX suggeriamo di adoperare una scansione di un foglio scritto a mano oppure, se del caso, il pretty-print. Tutto questo per cercare di rendere il thread il più leggibile possibile.
Buon lavoro a tutti!
Lucrezio
10-05-2009, 11:04
Iscritto!
D4rkAng3l
10-05-2009, 16:11
Devi calcolare il lavoro fatto dalla forza di attrito, giusto?
Beh, nella posizione finale, quando è fermo, la sua energia totale sarà solo energia elastica, mentre nella situazione iniziale, quando la molla non è elongata, dovrà possedere solo energia cinetica. La differenza delle due quantità sarà il lavoro fatto dalla forza di attrito ;)
mmm visto che sono un po' scemo...vediamo se ho capito bene il ragionamento...dimmi se va bene quello che stò dicendo per favore.
Facciamo un esempio semplificato: Ho semplicemente un blocco di massa m che è sottoposto ad una forza F costante che lo spinge verso destra su di un piano orizzontale avente un certo attrito dinamico. La forza di attrito dinamico f si contrappone al moto di tale corpo e di conseguenza è diretta verso sinistra.
Tale blocco iniziamente ha una velocità Vi e dopo aver percorso uno spazio di lunghezza s ha una velocità finale Vf.
Voglio calcolare il lavoro compiuto dalla forza di attrito f.
Il lavoro di una forza è definito come la forza risultante per lo spostamento, quindi nel mio caso avrò:
http://operaez.net/mimetex/L = (F - f_a)
dove F è la forza che spinge il blocco verso destra ed f_a è la forza di attrito che gli si contrappone.
A questo punto vorrei sapere quanto vale il lavoro della forza di attrito che potrebbe essere definito in questo modo:
http://operaez.net/mimetex/L_{(ForzaDiAttrito)} = f_a \cdot s
in quanto il lavoro svolto da una forza è quella forza per lo spostamento (e coerentemente se f_a si oppone al moto del corpo che comunque continua a spostarsi verso destra allora significa che F>f_a, f_a ha segno negativo ed il lavoro svolto da f_a dovrebbe essere negativo)
Io adesso sò la velocità iniziale Vi, la velocità finale Vf e vedo le due energie cinetiche nel punto iniziale e nel punto finale:
http://operaez.net/mimetex/K_i = \frac{1}{2} \cdot m \cdot {v_i}^2
http://operaez.net/mimetex/K_f = \frac{1}{2} \cdot m \cdot {v_f}^2
Per il teorema dell'energia cinetica sò che il lavoro di una forza è uguale alla differenza di energia cinetica e quindi:
http://operaez.net/mimetex/L_{(ForzaDiAttrito)} = K_1 - K_2 = -f_s
DOMANDA: perchè il lavoro della forza di attrito me lo vado a calcolare mediante le energie cinetiche all'inizio ed alla fine e non me lo sono calcolato semplicemente con
L = -f_a * s ?!?!!?
Se volessi calcolare il lavoro svolto dalla forza F mentre spinge il corpo con l'energia cinetica? doh
Grazie
Andrea
85francy85
10-05-2009, 17:52
DOMANDA: perchè il lavoro della forza di attrito me lo vado a calcolare mediante le energie cinetiche all'inizio ed alla fine e non me lo sono calcolato semplicemente con
L = -f_a * s ?!?!!?
E' la stessa cosa, se tu sai che A= B-C= f(x) puoi calcolare A sia come B-C che come f(x).
D'altronde è un'ugualianza. se sai uno dei due valori sai anche l'altro.
In sostanza dipende dai dati che hai :stordita:
Se volessi calcolare il lavoro svolto dalla forza F mentre spinge il corpo con l'energia cinetica? doh
con mentre intendi istante per istante? cioè un L(t) ?
The_ouroboros
11-05-2009, 09:15
http://f.imagehost.org/t/0986/figura.jpg (http://f.imagehost.org/view/0986/figura)
In teoria i due angoli sono uguali dato il vincolo e come coordinate q uso x per il centro della sfera e l'angolo(che in realtà sono 2).
Trovo le espressioni di T e V e poi calcolo la lagrangiana L=(T-V)...giusto?
Lucrezio
11-05-2009, 09:56
Attenzione! Devi sempre stare attento alle forze in gioco negli estremi!
In questo caso anche la forza costante fa un lavoro: se calcoli la differenza di energia cinetica trovi la somma del lavoro fatto da F e di quello fatto dalla forza d'attrito.
Provo a svolgere un po' l'esercizio, magari ti aiuta.
Una massa M si muove trascinata da una forza costante http://operaez.net/mimetex/\vec{F} = F \hat{x} su un piano dotato di coefficiente d'attrito dinamico http://operaez.net/mimetex/\mu. La velocità nell'istante iniziale è http://operaez.net/mimetex/\vec{v}_0 = v_0 \hat{x}. Il corpo percorre uno spostamento s; dopo averlo percorso la sua velocità finale è http://operaez.net/mimetex/\vec{v}_f = v_f \hat{x}. Calcolare il lavoro svolto dalla forza d'attrito.
1) Brutalmente, usando la definizione, il lavoro fatto dalla forza d'attrito è
http://operaez.net/mimetex/W_a = \int_0^s \vec{F}_a\cdot d\hat{x}\hat{x} = -mg\mu \int_0^s dx = -mg\mu s = -F_a s
2) Per calcolare il lavoro con un bilancio di energia bisogna esplicitare la dipendenza della velocità finale dallo spostamento fatto. Il moto, poiché la risultante delle forze è una costante, sarà rettilineo uniformemente accelerato, dunque:
http://operaez.net/mimetex/s=\frac{1}{2}at^2 +v_0t
http://operaez.net/mimetex/v_f=at +v_0
http://operaez.net/mimetex/s=\frac{1}{2}a\frac{(v_f-v_0)^2}{a} +v_0\frac{v_f-v_0}{a} = \frac{1}{2}\frac{v_f^2-v_0^2}{a}
Dunque, sostituendo in quanto ottenuto al punto 1, il lavoro fatto dalla forza d'attrito sarà
http://operaez.net/mimetex/W_a = -F_a\frac{(v_f-v_0)^2}{2a}
Calcolando allo stesso modo il lavoro fatto dalla forza traente si ottiene
http://operaez.net/mimetex/W_f = F\frac{(v_f-v_0)^2}{2a}
e dunque il lavoro totale sarà
http://operaez.net/mimetex/W = (F-F_a)\frac{(v_f-v_0)^2}{2a}
Essendo l'accelerazione (seconda legge di Newton!)
http://operaez.net/mimetex/a=\frac{F-F_a}{m}
si ottiene:
http://operaez.net/mimetex/W = m\frac{(v_f-v_0)^2}{2}
che è proprio la differenza di energia cinetica ;)
Più chiaro?
Xalexalex
11-05-2009, 19:23
Iscritto e volenteroso aiutante per tutto cio' che arriva fino alla 5 liceo, o poco di piu' :D
killercode
11-05-2009, 19:29
bene era ora che anche a noi fisici venisse riconosciuto un thread :read:
D4rkAng3l
12-05-2009, 15:27
mmm va bene il raggionamento fatto per risolvere questo esercizio?
Un battipalo di massa 2100 Kg viene usato per conficcare nel terreno un palo d'acciaio.
La massa del palo viene lasciata cadere da ferma da un'altezza di 5 m rispetto alla sommità del palo e lo conficca nel terreno per 12 cm prima di fermarsi.
Usando il teorema dell'energia cinetica si determini la forza media esercitata dal palo sulla massa fino a quando essa si ferma.
Io ho pensato così: considero il solo asse y visto che le uniche forze che sono da considerare sono la forza peso e la forza normale esercitata dal palo sulla massa che cade.
Considero come l'origine la posizione iniziale della massa prima che cada, poi la massa cade per 5 m colpendo il palo e lo conficca nel terreno di 5,12 m (5m di caduta + 12 cm del palo che entra nel suolo).
Il palo è un impedimento alla caduta della massa e la forza normale si comporta come un attrito in quanto è una forza che si oppone sempre al moto della massa rallentandola per 12 cm fino a farla fermare.
Il teorema dell'energia cinetica dice che: http://operaez.net/mimetex/L_{tot}=K_f-K_i
Poi sul libro dice che: Se l'ATTRITO è tra le forze agenti sul corpo il teorema dell'energia cinetica prende una speciale forma: http://operaez.net/mimetex/K_i -f_a \cdot \Delta x + \sum L_{AltreForze} = K_f
Quindi visto che nell'esercizio l'atrito c'è (la resistenza del palo a conficcarsi nel terreno che si oppone al moto di caduta della massa) uso questa versione del teorema dell'ernergia cinetica e sostituisco al suo interno avendo:
http://operaez.net/mimetex/K_i + L_{Forza_Peso} - L_{AttritoPalo} = K_f
Ora inizialmente la massa è ferma --> Ki = 0.
Dopo i 5,12 m la massa è di nuovo ferma --> Kf = 0
Il lavoro fatto dalla forza di peso è la forza peso moltiplicato per lo spostamento totale della massa che è 5,12 m
Il lavoro fatto dalla forza di attrito esercitata dal palo sulla massa invece è una certa forza X incognita per lo spostamento del palo che viene conficcato nella terra pari a 0,12m
-->http://operaez.net/mimetex/0 + (2100 Kg \cdot g \cdot 5,12m) - (x \cdot 0,12 m) = 0
Il problema mi chiedeva appunto di ricavare la forza media esercitata dal palo sulla massa che è proprio x quindi ricavo x ed ho finito....
Ci può stare?
Grazie
Andrea
The_ouroboros
14-05-2009, 14:50
piccolo aiutino per la mia domanda?
Grazie a chi mi aiuterà ;)
D4rkAng3l
15-05-2009, 17:14
Ciao,
mi dite se ho impostato bene questo esercizio?
L'esercizio fa riferimento alla seguente figura:
http://www.siatec.net/andrea/uni/fisica/ese3.jpg
Al muro è attaccata una molla che viene compressa di una lunghezza delta x. La molla estendendosi spinge una palla su di un piano orizontale senza attrito, ad un certo punto la palla raggiunge una rampa di altezza R=2m e viene fatta salire. Ad un'altezza f=20 m vi è un omino affacciato alla finestra.
I dati del problema sono i seguenti:
m = 1 Kg (MASSA PALLA)
k = 5 N/m (COEFFICIENTE ELASTICO DELLA MOLLA)
R = 2 m (ALTEZZA RAMPA)
f = 20 M (ALTEZZA DOV'E' POSIZIONATO L'OMINO ALLA FINESTRA)
g = 10 m/s^2 (CONSIDERARE QUESTA APPROSSIMAZIONE DELL'ACCELERAZIONE GRAVITAZIONALE)
1) DOMANDA 1: Escludendo l'omino in finestra e considerando che la pallina possa scavalcare la rampa di altezza R cadendo dall'altra parte del muro trovare la condizione relativa alla compressione deltaX della molla per cui la pallina torna indietro sulla rampa.
Il mio ragionamento è il seguente:
Nella posizione X0 la palla è ferma e la molla stà subendo una compressione deltaX --> In questo momento l'energia cinetica della palla è nulla ed è tutta energia potenziale.
Quando la molla viene rilasciata la pallina inizia a muoversi, non essendoci attriti di alcun tipo finchè la pala viaggia lungo il piano orizzontale non perde energia cinetica (perchè non c'è nessuna forza che si oppone al suo moto).
Quando la palla inizia a salire la rampa perde energia cinetica (perchè la forza di gravità si oppone al suo moto) ed acquista energia potenziale.
Le forze in gioco sono solo la FORZA ELASTICA e la FORZA PESO che sono entrambe FORZE CONSERVATIVE --> POSSO APPLICARE LA CONSERVAZIONE DELL'ENERGIA.
Per far si che la pallina torni indietro bisogna imporre che l'ENERGIA CINETICA ALL'ALTEZZA R=2m SIA NULLA, quindi:
http://operaez.net/mimetex/K_i + U_i = K_f + U_f
K_i è al punto x segnato a 0 mentre k_f la considero quando la palla ha raggiunto il livello pari a 2m.
Come già detto nel punto X_0 l'energia cinetica è nulla ed è tutta energia elastica potenziale, mentra a K_f l'energia cinetica deve essere imposta nulla e l'energia sarà tutta potenziale gravitazionale, quindi ho:
http://operaez.net/mimetex/0 + \frac{1}{2} \cdot k \cdot {(\Delta X)}^2 = 0 + m \cdot g \cdot h
Quindi adesso ricavando DeltaX avrò la condizione limite per cui la pallina non scavalchi la rampa cadendo dall'altro lato e così riscenderà sulla rampa.
http://operaez.net/mimetex/\Delta X = \sqrt{\frac{m \cdot g \cdot h}{\frac{1}{2}\cdot k}}
e vabbè andando a sostituire i dati del problema mi viene che la condizione limite per cui ciò avvenga è che la molla subisca una compressione massima di 2,8 m, quindi comprimendo la molla meno di 2,8 m la pallina non scavalcherà la rampa e tornerà indietro.
2) Determinare la condizione relativa alla compressione DeltaX della molla affinchè la pallina raggiunga l'omino in finestra.
Procedo esattamente come prima e scopro che la condizione per cui la pallina raggiunge l'omino è che la molla venga compressa di DeltaX pari a 9 m...quindi in questo caso deve essere compressa di almeno 9 m per fargli raggiungere l'omino in finestra.
Grazie
Andrea
Marco93 -the witcher-
16-05-2009, 15:08
Come da titolo, una bazzecola:D
devo usare questa formula per il calcolo di un errore: 1- (valore pratico / valore teorico) ; sapete dirmi come si chiama? L'avevo vista lo scorso anno ma ora mi sfugge...
Come da titolo, una bazzecola:D
devo usare questa formula per il calcolo di un errore: 1- (valore pratico / valore teorico) ; sapete dirmi come si chiama? L'avevo vista lo scorso anno ma ora mi sfugge...
Dovrebbe essere l'errore relativo.
Errore assoluto = (Valore sperimentale - valore teorico)
Errore relativo = Ea / Valore teorico
Errore realtivo = (Valore sperimentale - valore teorico)/ Valore teorico
Er = (Valore sperimentale / valore teorico) - 1
Ciao,
mi dite se ho impostato bene questo esercizio?
Impostato perfettamente :)
Marco93 -the witcher-
17-05-2009, 20:34
Dovrebbe essere l'errore relativo.
Errore assoluto = (Valore sperimentale - valore teorico)
Errore relativo = Ea / Valore teorico
Errore realtivo = (Valore sperimentale - valore teorico)/ Valore teorico
Er = (Valore sperimentale / valore teorico) - 1
Grazie x aver risposto però penso che nn sia lui:( ; era una cosa che avevo studiato lo scorso anno, ma tuttora mi sfugge il suo nome: ditemi il nome di tutti i tipi di errori esistenti che magari riesco a ricordarlo!:D
Vi propongo un esercizio che penso non sia difficile ma che non riesco a venirne a capo:
in figura C1=20pF C2=40pF C3=30pf e C4= 60pF, la carica su C1=200pC,calcolare la differenza di potenziale tra A e B e la carica su ogni condensatore.
http://g.imagehost.org/t/0383/condensatori.jpg (http://g.imagehost.org/view/0383/condensatori)
io sono riuscito a trovare solo Q3 che è uguale a Q1 e la differenza di potenziale tra a e c di 8V.
The_ouroboros
29-05-2009, 07:47
http://f.imagehost.org/t/0986/figura.jpg (http://f.imagehost.org/view/0986/figura)
In teoria i due angoli sono uguali dato il vincolo e come coordinate q uso x per il centro della sfera e l'angolo(che in realtà sono 2).
Trovo le espressioni di T e V e poi calcolo la lagrangiana L=(T-V)...giusto?
Ragazzi nessuno x i miei condensatori? :cry:
Xalexalex
30-05-2009, 17:10
Vi propongo un esercizio che penso non sia difficile ma che non riesco a venirne a capo:
in figura C1=20pF C2=40pF C3=30pf e C4= 60pF, la carica su C1=200pC,calcolare la differenza di potenziale tra A e B e la carica su ogni condensatore.
http://g.imagehost.org/t/0383/condensatori.jpg (http://g.imagehost.org/view/0383/condensatori)
io sono riuscito a trovare solo Q3 che è uguale a Q1 e la differenza di potenziale tra a e c di 8V.
Non credo che la carica su C1 e C3 sia la stessa: elementi di circuito in parallelo sono sottoposti alla stessa ddp, mentre elementi in serie sono attraversati dalla stessa intensita' di corrente. Pertanto ddp(Q1) = ddp(Q3), da cui Q1 / C1 = Q3 / C3. Da qui ricavi intanto la carica su C3. A questo punto sommi le cariche di entrambi i condensatori, e questa somma dev'essere uguale alla somma delle cariche Q2+Q4. Da questo, usando la relazione Q2/C2 = Q4/C4, e conoscendo la somma Q2+Q4 puoi ricavare tutti gli altri valori (con la regoletta del "comporre" delle proporzioni :D ).
Spero di essere stato chiaro (e di non aver detto boiate), mi si perdoni il non uso del LateX e la fretta, ma sono in uscita per il lavoro :D
Byez =D
Lucrezio
03-06-2009, 09:27
http://f.imagehost.org/t/0986/figura.jpg (http://f.imagehost.org/view/0986/figura)
In teoria i due angoli sono uguali dato il vincolo e come coordinate q uso x per il centro della sfera e l'angolo(che in realtà sono 2).
Trovo le espressioni di T e V e poi calcolo la lagrangiana L=(T-V)...giusto?
mi sembra corretto. Se non ti esce provo a fare i conti...
The_ouroboros
03-06-2009, 11:01
grazie.
Sto preparando l'esame di Meccanica Analitica.
In caso se faccio esercizi e non mi vengono mi avvarrò, dopo attento studio del perchè, di qualche vostro consiglio :stordita:
Lucrezio
04-06-2009, 07:45
grazie.
Sto preparando l'esame di Meccanica Analitica.
In caso se faccio esercizi e non mi vengono mi avvarrò, dopo attento studio del perchè, di qualche vostro consiglio :stordita:
Splendido esame!
Non sono ferratissimo (sono un po' arrugginito...) sulla parte piu' formale (parentesi di Poisson, trasformazioni canoniche...), ma sul resto spero di riuscire a darti una mano!
Eventualmente se non mi vedi in giro (mi laureo fra due settimane, non mi collego moltissimo!) dammi un colpo in pvt!
adalucio
04-06-2009, 10:00
Ciao a tutti :D
Su giove l'accelerazione di gravità in prossimità della superficie è pari a 23,12 m/s^2. determinare il rapporto tra le gittate che si avrebbero sulla terra e su giove lanciando un corpo dal suolo con la stessa velocità iniziale v0 inclinata con un angolo alfa rispetto all'orizzonte.
Lucrezio
04-06-2009, 10:22
Ciao a tutti :D
Su giove l'accelerazione di gravità in prossimità della superficie è pari a 23,12 m/s^2. determinare il rapporto tra le gittate che si avrebbero sulla terra e su giove lanciando un corpo dal suolo con la stessa velocità iniziale v0 inclinata con un angolo alfa rispetto all'orizzonte.
Beh... com'e' definita la gittata?
Prova a pensarci ;)
Magari se hai dei dubbi puoi dare un'occhiata qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Gittata
adalucio
04-06-2009, 10:40
Beh... com'e' definita la gittata?
Prova a pensarci ;)
Magari se hai dei dubbi puoi dare un'occhiata qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Gittata
t/g = 2,359 ?
metti la "g" su Giove ed è fatta...
Lucrezio
04-06-2009, 18:38
t/g = 2,359 ?
Se hai fatto costante su giove / costante su terra e quello è il rapporto gittata terra / gittata giove è giusto ;)
Raga ho fatto l'esame ieri, volevo sapere se sapete dirmi se ho scritto delle cavolate assurde o hanno un qualche senso logico :D :D
Qui il testo:
http://img37.imageshack.us/img37/182/fisica.jpg
E qui quello che ho scritto:
http://img44.imageshack.us/img44/6486/fissoluz.jpg
Scusate, mi sento un po' scemo a chiedervi delucidazioni sulla fisica quantistica ma io proprio non riesco a capirla :(
Abbiamo fatto poco di questa branca della fisica ma mi è più che bastato :D . Se dico cagate vi prego di correggermi.
Arrivando al dunque:
Nel '900 si accorgono che alcune leggi della fisica classica, come quelle sul rilascio di energia da parte di un corpo ( ad esempio il corpo nero, in grado di assorbire tutte le radiazioni che riceve e rilasciare solo le sue ) non portavano ad una concordanza tra teoria e pratica, dando origine alla così detta "catastrofe ultravioletta". I grafici pratici invece davano risultati corretti: riscaldando un corpo con temperatura T, l'energia rilasciata dal corpo arrivava fino ad una certa soglia http://operaez.net/mimetex/\nu_0 per poi scendere.
Ora, quest'energia, Plank ha ipotizzato potesse essere trasmetta mediante valori discreti, ha ideato quindi questa costante h che, moltiplicata con la frequenza della radiazione, permetteva di trovare l'energia rilasciata.
Il tutto però era stato dedotto ed era considerato un semplice artificio matematico al quale Plank non riusciva a dare un'applicazione sperimentale che lo confermasse.
Arriva Einstein, che, da quanto ho capito, trova che la causa di questohttp://operaez.net/mimetex/E=h \cdot \nu era dato dall'effetto fotoelettrico, ovvero, il completo trasferimento di energia dal fotone al corpo irradiato dalla radiazione, portando il fotone a "morire".
Perchè ciò avvenisse era necessario che fossero soddisfatti alcuni requisiti:
http://operaez.net/mimetex/\nu_r \gt \nu_s
L'energia cinetica dell'elettrone dipende dalla frequenza della radiazione
Gli elettroni aumentano con l'intensità
Se tutto ciò viene soddisfatto allora l'effetto fotoelettrico è dato da http://operaez.net/mimetex/ \frac {1}{2} \cdot mV^2 = h \cdot \nu - W_0
Dove http://operaez.net/mimetex/W_0 è il lavoro necessario per estrarre l'elettrone dal metallo
Quello che non capisco è che sul mio libro dice che a differenza dell'effetto fotoelettrico, l'effetto Compton non fa "morire" l'elettrone ma ne cambia la lunghezza d'onda e ne devia la direzione. Nella realtà, quale dei 2 accade? O se esistono realmente entrambi, quand è che entra in gioco uno quando l'altro?
Passo poi a de Broglie che estende la faccenda della dualità onda-corpuscolo alla materia, chiedendosi perchè se la materia, formata da corpuscoli non è affetta da questo moto ondulatorio.
Secondo la lunghezza d'onda di de Broglie http://operaez.net/mimetex/ \lambda = \frac {h}{m \cdot v} se ne ricava che sulla materia si viene a creare una lunghezza d'onda talmente piccola che risulta impercettibile.
Non sono molto sicuro di ciò che ho detto :p vi prego di essere spietati, fate pure tutte le correzioni e le aggiunte dovuto :)
Kwb
Quello che non capisco è che sul mio libro dice che a differenza dell'effetto fotoelettrico, l'effetto Compton non fa "morire" l'elettrone ma ne cambia la lunghezza d'onda e ne devia la direzione.
Guarda che nell'effetto Compton è il fotone a cambiare la lunghezza d'onda.
Nella realtà, quale dei 2 accade? O se esistono realmente entrambi, quand è che entra in gioco uno quando l'altro?
Non capisco la domanda.
Forse vuoi chiedere: "Se un fascio di fotoni incide su una barretta di un certo materiale, cosa si verfica... l'effetto fotoelettrico o l'effetto Compton?"
In questo caso la risposta è: in generale si possono verificare entrambi i fenomeni, come pure diversi altri. Ognuno si verifica con una data probabilità, il cui calcolo è tutto fuorchè banale (è quello che in gergo viene chiamata cross section dell'interazione).
P.S.:
Ammetto che sono rimasto un pò stupito nell'apprendere che frequenti un liceo: trattare quantistica alle superiori, imho, è un grosso orrore pedagogico. :eek:
Guarda che nell'effetto Compton è il fotone a cambiare la lunghezza d'onda. Si perdonami, volevo dire fotone, troppo studio :sofico:
Non capisco la domanda.
Forse vuoi chiedere: "Se un fascio di fotoni incide su una barretta di un certo materiale, cosa si verfica... l'effetto fotoelettrico o l'effetto Compton?"
In questo caso la risposta è: in generale si possono verificare entrambi i fenomeni, come pure diversi altri. Ognuno si verifica con una data probabilità, il cui calcolo è tutto fuorchè banale (è quello che in gergo viene chiamata cross section dell'interazione). Si, questo intendevo
P.S.:
Ammetto che sono rimasto un pò stupito nell'apprendere che frequenti un liceo: trattare quantistica alle superiori, imho, è un grosso orrore pedagogico. :eek: Si ma abbiamo fatto giusto le basi, quello che ho illustrato più il principio di complementarità, l'indeterminazione di Heisenberg e l'effetto tunnel. Niente di più :)
È la parte finale della fisica che si fa in quinta generalmente, almeno, da me è così.
Ditemi dove cavolo sbaglio:
P attiva = 6870 KW
Q reattiva = 1550 KVar
cos phi= P^2/(P^2+Q^2)=6870^2/(6870^2+1550^2)=0.952
cos phi= cos(artg(Q/P)) = 0.975
Lo so che di sicuro sarà una cagata, ma non riesco a vederla...
85francy85
29-06-2009, 15:18
Ditemi dove cavolo sbaglio:
P attiva = 6870 KW
Q reattiva = 1550 KVar
cos phi= P^2/(P^2+Q^2)=6870^2/(6870^2+1550^2)=0.952
cos phi= cos(artg(Q/P)) = 0.975
Lo so che di sicuro sarà una cagata, ma non riesco a vederla...
cos phi =P/S non P^2/S^2 :fagiano: infatti se fai la radice del primo risultato viene come il secondo
cos phi =P/S non P^2/S^2 :fagiano: infatti se fai la radice del primo risultato viene come il secondo
Lo sapevo che era una cagata, pero' quando mi impunto non ne esco piu' :D
Grazie ;)
ho un problemino di conversione...
se ho 8200Kcal/m^3 come lo trasformo in Kj/Kg ???
grazie mille
ho un problemino di conversione...
se ho 8200Kcal/m^3 come lo trasformo in Kj/Kg ???
grazie mille
Ma non so, però inizia a convertire kcalorie in kj, dovrebbe venire 34325,2 Kj/m^3
Ma che unità di misura è scusa? kcal su m3...
Lucrezio
01-07-2009, 12:16
Ma non so, però inizia a convertire kcalorie in kj, dovrebbe venire 34325,2 Kj/m^3
Ma che unità di misura è scusa? kcal su m3...
Credo che serva la densità...
sì, mi son dimenticato di specificare che cos'erano quei dati...
dunque 8200kcal/m^3 è il potere calorifico del gas naturale, solo che anch'io non avevo mai visto usare kcal/m^3, ma da wiki leggo che
"Usualmente, per i combustibili gassosi, invece che al kg di massa, si fa riferimento al metro cubo in condizioni normali cioè alla massa di gas combustibile secco contenuta in 1 m3 quando la sua temperatura sia 0 °C e la pressione sia 760 mmHg (1,013 bar)."
quindi serve appunto la densità.. sempre da wiki leggo che il principale componente del gas naturale è il metano... poiché sulle tabelle del mio libro non ho alcun dato su sto fantomatico gas naturale userò la densità del metano
grazie
adalucio
02-07-2009, 09:02
dato il seguente campo di forze conservativo determinare la funzione di energia potenziale.
http://i41.tinypic.com/6e0o7l.jpg
come si calcola l'energia potenziale? mi basta anche solo la formula.. proprio non la trovo (o non capisco quale è)
grazie
killercode
11-07-2009, 08:43
Un villeggiante sale sul suo fuoribordo e si allontana da una banchina lungo una riva di un
fiume per dedicarsi a una giornata di pesca. Appena gira disponendosi controcorrente, ode un tonfo ma non
presta attenzione e prosegue alla sua velocità normale di crociera. 20 minuti dopo si rende conto che è caduto
in acqua il recipiente a tenuta d'acqua contenente il pranzo. Inverte la rotta e procede lungo la corrente con il
motore ancora regolato alla velocità di crociera. Prova sollievo vedendo che il recipiente con il pranzo
galleggia lungo il fiume e lo ricupera in un punto situato alla distanza di 1.0 km a valle della banchina. (a)
Quanto tempo dopo l'inversione di rotta ricupera il suo pranzo? (b) Quanto vale la velocità della corrente del
fiume?
Mi potreste dire come si imposta questo problema? a me sembra manchino dei dati :fagiano:
Non ho la più pallida idea di come si faccia, ma in quest'anno ho avuto molte esperienze di problemi con pochi dati, generalmente o c'è da usare una formula strana che solo l'editore del libro e il tuo professore di fisica conoscono oppure devi far partire una manciata di sistemi con 5 incognite che tendono a +- infinito :sofico:
Xalexalex
11-07-2009, 10:14
Secondo me i dati bastano. Ora provo a mettermi sotto :D
Thunderx
15-07-2009, 13:35
ciao ragazzi mi servirebbe un piccolo aiuto sulla particella nella buca di potenziale a pareti infinite.
una volta scritta l'eq. di schrodinger per l'interno della buca e risolta con le condizioni al contorno ho questo sistema(condizioni al contorno):
1) A+B=0
2)Aexp(ika) + Bexp(-ika)=0
quindi A=-B e ka=npigreco
una volta applicate queste condizioni alla soluzione generale:
ψ(x) = Aexp(ikz) + Bexp (− ikz)
a me viene
ψ(x)=2i sen(kz)....
insomma c'è una i di troppo e non riesco a capire il perchè!
I calcoli sono giusti. Ma dimmi, perché ti turba tanto quella i?
Saprai benissimo che 2i sen(kz) e sen(kz) rappresentano lo stesso stato.
Thunderx
15-07-2009, 15:37
sisi lo so che lo stato è determinato dall'argomento del seno, ma la i mi da problemi nella determinazione del coefficiente A nella normalizzazione degli stati.
Grazie comunque.
sisi lo so che lo stato è determinato dall'argomento del seno, ma la i mi da problemi nella determinazione del coefficiente A nella normalizzazione degli stati.
Grazie comunque.
Ancora non capisco dove sia il problema. Se vuoi normalizzare \psi(z) = 2Ai sin( \frac{n\pi}{a} z) = B sin( \frac{n\pi}{a} z) basta scegliere un B tale che \int_0^{a} \psi(z) \psi^*(z) dz = |B|^2 \int_0^{a} sin^2( \frac{n\pi}{a} z) dz = 1. Svolgendo l'integrale trovi |B| = \sqrt{\frac{2}{a}}, dunque lo stato normalizzato è dato da \psi(z) = \sqrt{\frac{2}{a}} sin( \frac{n\pi}{a} z) e quella i non ha creato alcun problema. :)
Thunderx
16-07-2009, 14:46
hai ragione basta inglobare la i nella costante
come da oggetto devo calcolare questo integrale
http://operaez.net/mimetex/ \int_{periodo} p_r dr
dove r è una variabile ciclica. la condizione di quantizzazione
di sommerfeld consiste nel porre l'integrale uguale
ad un multiplo intero di h (costante di plack)
http://operaez.net/mimetex/ \int_{periodo} p_r dr = n_r h
dove http://operaez.net/mimetex/ p_r = m\frac{dr}{dt}
sul mio libro di testo c'è scritto che il valore dell'integrale
è
http://operaez.net/mimetex/ L(\frac{a}{b}-1)=n_r h
non dice perché. ho provato a cercare sul web qualcosa di
analogo ma sembra che nessuno abbia mai fatto questo
calcolo.
grazie per le (eventuali) risposte
Lucrezio
28-07-2009, 15:45
Sommerfeld quantizza il momento angolare in un'orbita ellittica.
Se guardi il problema di keplero (classico) dovrebbe risultare piu' chiaro.
Ti consiglio di provare a scrivere le equazioni del moto in coordinate radiali e quindi di scrivere il momento angolare in funzione dei parametri dell'orbita (semilato retto ed eccentricita, o lunghezza dei semiassi) ;)
Se non ti riesce posso provare a fare i conti...
Sommerfeld quantizza il momento angolare in un'orbita ellittica.
Se guardi il problema di keplero (classico) dovrebbe risultare piu' chiaro.
Ti consiglio di provare a scrivere le equazioni del moto in coordinate radiali e quindi di scrivere il momento angolare in funzione dei parametri dell'orbita (semilato retto ed eccentricita, o lunghezza dei semiassi) ;)
Se non ti riesce posso provare a fare i conti...
è quello che ho provato a fare
il modulo del raggio ellittico è questo,
in funzione dell'anomalia vera
(ho scelto l'angolo che cresce in senso
antiorario con centro nel fuoco destro)
http://operaez.net/mimetex/ r(\theta)=\frac{b^2}{a(1+\epsilon(cos\theta))}
con a e b semiassi maggiore e minore, epsilon eccentricità
dr/dt = http://operaez.net/mimetex/ \frac{b^2\epsilon (sin\theta)}{a(1+\epsilon (cos\theta))^2}\frac{d\theta}{dt}
ovvero http://operaez.net/mimetex/ \frac{b^2\epsilon (sin\theta)}{a(1+\epsilon (cos\theta))^2}\omega
dr è http://operaez.net/mimetex/ \frac{b^2\epsilon (sin\theta)}{a(1+\epsilon (cos\theta))^2}d\theta
quindi bisogna calcolare
http://operaez.net/mimetex/ \int_0^{2\pi}m\omega\frac{b^2\epsilon (sin\theta)}{a(1+\epsilon (cos\theta))^2} \frac{b^2\epsilon (sin\theta)}{a(1+\epsilon (cos\theta))^2}d\theta
visto che il periodo della funzione r è 2pi
si può ovviamente porre http://operaez.net/mimetex/ \epsilon =\frac{(a^2-b^2)^{\frac{1}{2}}}{a}
resta da calcolare questo integrale qui e mettere in relazione il
risultato con il momento angolare ( che è una costante del moto)
ciottano
07-08-2009, 19:22
Mi iscrivo, magari posso essere d'aiuto...Ciao!
Tidus.hw
24-08-2009, 21:46
ciao a tutti, qualcuno sarebbe così gentile da spiegarmi questi quesiti? :D
41) Un corpo compie una traiettoria circolare di raggio R=1m con velocità costante v=2 m/s.
La sua accelerazione è:
-1- 4 m/s2
-2- nulla
-3- 2 m/s
oppure:
Se l'energia cinetica di un corpo raddoppia, la sua velocità:
-1- diminuisce
-2- quadruplica
-3- aumenta di un fattore 1,41
-4- raddoppia
grazie :D
ciao a tutti, qualcuno sarebbe così gentile da spiegarmi questi quesiti? :D
41) Un corpo compie una traiettoria circolare di raggio R=1m con velocità costante v=2 m/s.
La sua accelerazione è:
-1- 4 m/s2
-2- nulla
-3- 2 m/s
oppure:
Se l'energia cinetica di un corpo raddoppia, la sua velocità:
-1- diminuisce
-2- quadruplica
-3- aumenta di un fattore 1,41
-4- raddoppia
grazie :D
Per il primo problema, se v è costante, come fa ad accelerare? Quindi è nulla.
Nel secondo se E raddoppia allora 2(E)=2(1/2*mv^2), quindi o raddoppia la m, o raddoppia la v, o aumentano entrambe di un fattore 1,41 in quanto 2(E)=1.41*m*1.41*v^2*1/2 perché radice2=1.41
Tidus.hw
24-08-2009, 22:38
Per il primo problema, se v è costante, come fa ad accelerare? Quindi è nulla.
Nel secondo se E raddoppia allora 2(E)=2(1/2*mv^2), quindi o raddoppia la m, o raddoppia la v, o aumentano entrambe di un fattore 1,41 in quanto 2(E)=1.41*m*1.41*v^2*1/2 perché radice2=1.41
come pensavo anche io :)
evidentemente hanno riportato male le risposte corrette... avevo preso le domande da qua:
http://www.ing.unipd.it/Download/Orientamento/ProvePrecedenti.pdf
serbring
24-08-2009, 23:38
ciao a tutti, qualcuno sarebbe così gentile da spiegarmi questi quesiti? :D
41) Un corpo compie una traiettoria circolare di raggio R=1m con velocità costante v=2 m/s.
La sua accelerazione è:
-1- 4 m/s2
-2- nulla
-3- 2 m/s
oppure:
Se l'energia cinetica di un corpo raddoppia, la sua velocità:
-1- diminuisce
-2- quadruplica
-3- aumenta di un fattore 1,41
-4- raddoppia
grazie :D
1) l'accelarazione centripeta di un corpo che un percorre una traiettoria circolare a velocità uniforme è v^2/r=4 m/s^2
2) se uno corpo ha massa m e velocità v, l'energia cinetica vale Ec=1/2m v^2. Se la velocità raddoppia l'energia cinetica vale Ec=1/2 m (2v)^2=1/2 m 4v^2. Quindi l'energia cinetica quadruplica
1) l'accelarazione centripeta di un corpo che un percorre una traiettoria circolare a velocità uniforme è v^2/r=4 m/s^2
2) se uno corpo ha massa m e velocità v, l'energia cinetica vale Ec=1/2m v^2. Se la velocità raddoppia l'energia cinetica vale Ec=1/2 m (2v)^2=1/2 m 4v^2. Quindi l'energia cinetica quadruplica
Il primo allora non so :mc: , ma nel secondo raddoppia l'energia cinetica, non la velocità.
Tidus.hw
25-08-2009, 07:42
1) l'accelarazione centripeta di un corpo che un percorre una traiettoria circolare a velocità uniforme è v^2/r=4 m/s^2
2) se uno corpo ha massa m e velocità v, l'energia cinetica vale Ec=1/2m v^2. Se la velocità raddoppia l'energia cinetica vale Ec=1/2 m (2v)^2=1/2 m 4v^2. Quindi l'energia cinetica quadruplica
cavolo T_T ma come fa ad accelerare se la velocità è costante?? (non mi ricordo nulla di fisica..! xD)
Xalexalex
25-08-2009, 07:50
cavolo T_T ma come fa ad accelerare se la velocità è costante?? (non mi ricordo nulla di fisica..! xD)
L'accelerazione è centripeta (i.e. diretta verso il centro). La velocita' in effetti è costante in modulo, ma cambia continuamente la sua direzione, e per cambiare direzione hai bisogno per forza di un'accelerazione! Se non avessi l'accelerazione che tiene il corpo nella traiettoria circolare questo partirebbe "per la tangente".
serbring
25-08-2009, 07:56
Il primo allora non so :mc: , ma nel secondo raddoppia l'energia cinetica, non la velocità.
l'energia cinetica và col quadrato della velocità, quindi se la velocità raddoppia l'energia quadruplica
Tidus.hw
25-08-2009, 08:40
ragazzi comunque quella giusta è -3- aumenta di un fattore 1,41 o.O
edit: io ho provato così, ditemi se è giusto:
Ek = 1/2 m v^2 = (m/2) * (v^2/2) = (m/2)* [ v / sqrt(2) ]^2
2*EK = 2 * 1/2 m v^2 = m v^2
da qui si vede che la massa è raddoppiata mentre la velocità è aumenta di un fattore sqrt(2)
è giusto?
Xalexalex
25-08-2009, 08:56
Beh ma è giusto... Se la velocita' raddoppia, l'energia diventa 1/2 m (2v)^2 = 1/2 * 4 * v^2.
Se invece è l'energia che è raddoppiata, significa che la velocita' è aumentata di un fattore radice(2) = 1,414..
Tidus.hw
25-08-2009, 09:08
Beh ma è giusto... Se la velocita' raddoppia, l'energia diventa 1/2 m (2v)^2 = 1/2 * 4 * v^2.
Se invece è l'energia che è raddoppiata, significa che la velocita' è aumentata di un fattore radice(2) = 1,414..
ok grazie :D
piccolo ot: se nel test di ingresso di ingegneria mi va male la parte di fisica e bene quella di matematica posso prendere ugualmente il debito in matematica??? (andrei a padova)
ciao :)
Raga sto preparando l'esame di fisica matematica e mi sn bloccato sulla dimostraz delle formule di Poisson per osservatore assoluto(F) e relativo (F*).
Ad un certo punto dice
consideriamo ad esempio una rotazione di F* rispetto a F lungo e3, si avrà
e1* = cos(a)e1 + sen(a)e2
e2* = -sen(a)e1 + cos(a)e2
(con a(t) angolo di rotazione tra e1 e e1*)
da cui effettuando la derivata temporale assoluta si ottiene
d/dt(e1*) = a' e2* (con ' intendo la derivata)
d/dt(e2*) = -a' e1*
Ora io non ho capito come fa a trovare le 2 derivate... :( ho provate a farle ma non capisco come fa a venire quel risultato...:(
PS: scusate per la scrittura ma stamattina il sito per il LaTex non voleva saperne di andare :(
serbring
25-08-2009, 10:16
Raga sto preparando l'esame di fisica matematica e mi sn bloccato sulla dimostraz delle formule di Poisson per osservatore assoluto(F) e relativo (F*).
Ad un certo punto dice
consideriamo ad esempio una rotazione di F* rispetto a F lungo e3, si avrà
e1* = cos(a)e1 + sen(a)e2
e2* = -sen(a)e1 + cos(a)e2
(con a(t) angolo di rotazione tra e1 e e1*)
da cui effettuando la derivata temporale assoluta si ottiene
d/dt(e1*) = a' e2* (con ' intendo la derivata)
d/dt(e2*) = -a' e1*
Ora io non ho capito come fa a trovare le 2 derivate... :( ho provate a farle ma non capisco come fa a venire quel risultato...:(
PS: scusate per la scrittura ma stamattina il sito per il LaTex non voleva saperne di andare :(
d/dt(e1*) = a'[-sen(a) e1 + cos(a)e2]=a'e2*
d/dt(e2*) = a'[ -cos(a)e1 -sen(a)e2]=-a'[ cos(a)e1+sen(a)e2]=-a'e1*
qual'è il sito per latex?
d/dt(e1*) = a'[-sen(a) e1 + cos(a)e2]=a'e2*
d/dt(e2*) = a'[ -cos(a)e1 -sen(a)e2]=-a'[ cos(a)e1+sen(a)e2]=-a'e1*
qual'è il sito per latex?
il sito è quello che permette di scrivere la formula e poi metterla qui sul forum cm img...però nn andava stama...
serbring
25-08-2009, 12:46
il sito è quello che permette di scrivere la formula e poi metterla qui sul forum cm img...però nn andava stama...
potresti darmi il link per favore. Grazie
lo trovi in prima pagina :D
ok grazie :D
piccolo ot: se nel test di ingresso di ingegneria mi va male la parte di fisica e bene quella di matematica posso prendere ugualmente il debito in matematica??? (andrei a padova)
ciao :)
Quando ho fatto io il test a Padova(2 anni fa) contava semplicemente il punteggio finale, basta che raggiungi la sufficienza. In ogni caso il test è tarato in modo tale che se sbagli tutta la parte di matematica è impossibilie passare da quel che ricordo.
cavolo T_T ma come fa ad accelerare se la velocità è costante?? (non mi ricordo nulla di fisica..! xD)
Perché la velocità(e pure l'accelerazione) è un vettore.
L'accelerazione è la variazione di velocità, ma un vettore può variare anche mantenendo costante il suo modulo, basta che cambi direzione, e in un oggetto che gira intorno ad un asse la velocità cambia direzione continuamente.
Quindi quando dici che la velocità è costante sbagli.
Non riesco a capire un passaggio nella dimostrazione del teorema degli assi paralleli. In pratica detti
G= baricentro
O= punto arbitrario != G
u= versore che indica la direzione degli assi (quindi sposto u da O a G)
ad un certo punto dice che
http://latex.codecogs.com/png.latex?...+M%20[\vec{u}\times%20(G-O)]\cdot%20[\vec{u}\times%20(G-O)]=%20...+M%20[\vec{u}\times%20(G-O)]^{^{2}}=...+Md^2
e non capisco perchè quel prodotto vettore sia uguale alla distanza tra i 2 assi...:mc:
ciottano
27-08-2009, 13:56
Perché la velocità(e pure l'accelerazione) è un vettore.
L'accelerazione è la variazione di velocità, ma un vettore può variare anche mantenendo costante il suo modulo, basta che cambi direzione, e in un oggetto che gira intorno ad un asse la velocità cambia direzione continuamente.
Quindi quando dici che la velocità è costante sbagli.
A meno che non dici: costante in modulo! Ciao!
stbarlet
29-08-2009, 00:31
Ho letto "I numeri dell'universo" J. Barrow.. negli ultimi capitoli, fa menzione delle varie possibilità di evoluzione del nostro universo e prende anche in considerazione l'ipotesi del bigcrunch/bigbounce. Qui collega il secondo principio alle dimensioni dell'universo, o meglio, lo collega alla sua criticità ( se esistiamo è perchè l'universo ha raggiunto una velocità di espansione ottimale, veloce abbastanza da non far crollare l'universo su se stesso e lento abbastanza da permettere la formazione di stelle) . Dice appunto che se il secondo principio della termodinamica viene rispettato in un ipotetico universo "rimbalzante" allora l'universo risultante dall'ennesimo rimbalzo avrà dimensioni maggiori di quello precedente.
Come si fa a collegare le due cose? E' dimostrabile la valenza del secondo principio anche nei primi (e negli ipotetici ultimi) istanti del nostro universo ?
Ciao a tutti, forse mi sto perdendo in un bicchier d'acqua,
ma è parecchio che mi pongo questa domanda.
supponiamo che l'elettrone di un atomo di H si trovi nello stato
fondamentale, caratterizzato dal numero quantico principale n=1
il numero quantico orbitale è quindi necessariamente l=0
questo numero indica che l'orbitare in cui si trova l'elettrone
è di forma sferica.
la domanda è: se l'orbitale è di forma sferica, come fa ad essere
nullo il momento angolare dell'elettrone?
se l=0 allora L^2 vale l*(l+1)(h/2pi)^2=0
ovvero un elettrone con l=0 dovrebbe avere una traiettoria
rettilinea che attraversa il nucleo per poter avere l=0.
cos'è che mi sfugge?
L'orbitale è sferico proprio perché l'elettrone non ha un'orbita, cioè la sua traiettoria non giace su un piano.
E se non ha un'orbita non ha nemmeno un momento angolare.
Vedilo come se girasse intorno al nucleo cambiando direzione continuamente, mantenendosi però a distanza costante(più o meno) da esso.
Rigirando il discorso, mettiamo che esista un momento angolare, esso è un vettore perpendicolare al piano orbitale e si conserva, quindi l'elettrone passerebbe la maggior parte del tempo in prossimità di questa regione di spazio(il piano dell'orbita) e non da altre parti. Perciò l'orbitale non potrebbe essere sferico.
La simmetria sferica di quell'orbitale implica la non esistenza di un'orbita piana, che per definizione non ha simmetria sferica.
Il momento angolare L pari a zero non significa che l'elettrone viaggia in moto rettilineo uniforme.
Oltretutto in questi contesti l'elettrone non è più una particella, bensì un'onda tridimensionale...
la domanda è: se l'orbitale è di forma sferica, come fa ad essere
nullo il momento angolare dell'elettrone?
se l=0 allora L^2 vale l*(l+1)(h/2pi)^2=0
ovvero un elettrone con l=0 dovrebbe avere una traiettoria
rettilinea che attraversa il nucleo per poter avere l=0.
cos'è che mi sfugge?
che un elettrone prima di tutto non ha un "traiettoria" ma è delocalizzato attorno al nucleo con probabilità data dal modulo quadro delle funzioni d'onda radiali e sferiche, soluzioni dell'operatore L^2 e dell'hamiltoniana.
Se vai a vedere la prima onda sferica ha proprio una distribuzione isotropa.
che un elettrone prima di tutto non ha un "traiettoria" ma è delocalizzato attorno al nucleo con probabilità data dal modulo quadro delle funzioni d'onda radiali e sferiche, soluzioni dell'operatore L^2 e dell'hamiltoniana.
Se vai a vedere la prima onda sferica ha proprio una distribuzione isotropa.
Armonica.:read: :Prrr: :D
Armonica.:read: :Prrr: :D
che sempre un onda è ;)
ma meglio chiamarla armonica.
Salve a tutti!
Prima di tutto complimenti per l'idea di aprire un thread sulla fisica :)
Personalmente lo inauguro con una rischiesta di aiuto, scusandomi per la lunghezza del post: si tratta di un problema di elettromagnetismo. Praticamente dovrei ricavare l'impedenza interna, per una frequenza arbitraria, di una conduttore cilindrico "cavo" (raggio interno ri, raggio esterno re) costituito da un'anima d'acciao avvolta da un mantello in rame o in alluminio che invece presenta una permebilità praticamente uguale a quella dell'aria e una conducibilità sigmaw molto maggiore di quella dell'acciaio. Alla luce di questa considerazione sulle conducibilità dei due materiali, mi permetto di ipotizzare che la corrente si distribuirà quasi esclusivamente nel mantello (in questo senso considero il conduttore come "cavo").
L'impedenza interna (Zi) si definisce come rapporto tra la componente tangenziale del campo elettrico sulla superficie del conduttore (E0) e la corrente che fluisce all'interno del conduttore stesso (I). Devo dunque trovare la distribuzione della corrente nel conduttore. Innanzitutto nel mantello, nel dominio della frequenza, si ha:
http://www.operaez.net/mimetex/\nabla \times H = J = \sigma _w E (1)
http://www.operaez.net/mimetex/\nabla \times E = - j\omega \mu _0 H (2)
Dalla (2):
http://www.operaez.net/mimetex/H = - \frac{{\nabla \times E}}{{j\omega \mu _0 }} = - \frac{{\nabla \times J}}{{j\omega \mu _0 \sigma _w }} (3)
Sostituendo la (3) nella (1) ottengo:
http://www.operaez.net/mimetex/\nabla \times \left( {\nabla \times J} \right) = \nabla \left( {\nabla \cdot J} \right) - \nabla ^2 J = - j\omega \mu _0 \sigma _w J (4)
ma essendo nullo il gradiente di uno scalare (quale è la divergenza di J), l'espressione si riduce a:
http://www.operaez.net/mimetex/\nabla ^2 J = j\omega \mu _0 \sigma _w J (5).
Vista la simmetria del sistema, la distribuzione della corrente godrà di simmetria assiale, dunque la (5), scritta in coordinate cilindriche (x,r,fi), diventa in questo caso:
http://www.operaez.net/mimetex/\frac{{d^2 J_x }}{{dr^2 }} + \frac{1}{r}\frac{{dJ_x }}{{dr}} + T^2 J_x = 0
in cui si è posto http://www.operaez.net/mimetex/T^2 = - j\tau = - j\omega \mu _0 \sigma _w
Si tratta chiaramente di un'equazione differenziale di Bessel di ordine zero, dunque il suo integrale generale può essere espresso come:
http://www.operaez.net/mimetex/J_x = AJ_0 \left( {j\tau r} \right) + BH_0^{(1)} \left( {j\tau r} \right)
dove J0 e H0(1) sono rispettivamente la funzione di Bessel di prima specie di ordine zero e la funzione di Hankel di prima specie di ordine zero, mentre le costanti A e B le devo determinare imponendo le condizioni al contorno che sono:
http://www.operaez.net/mimetex/\left. {J_x } \right|_{r = r_i } = 0
e
http://www.operaez.net/mimetex/\left. {J_x } \right|_{r = r_e } = \sigma _w E_0
Dalle precedenti, segue che:
http://www.operaez.net/mimetex/A = \frac{{\sigma _w E_0 H_0^{(1)} \left( {j\tau r_i } \right)}}{{J_0 \left( {j\tau r_i } \right)H_0^{(1)} \left( {j\tau r_e } \right) - J_0 \left( {j\tau r_e } \right)H_0^{(1)} \left( {j\tau r_i } \right)}}
http://www.operaez.net/mimetex/B = \frac{{\sigma _w E_0 J_0 \left( {j\tau r_i } \right)}}{{J_0 \left( {j\tau r_i } \right)H_0^{(1)} \left( {j\tau r_e } \right) - J_0 \left( {j\tau r_e } \right)H_0^{(1)} \left( {j\tau r_i } \right)}}
Quindi si ha:
http://www.operaez.net/mimetex/J_x = \sigma _w E_0 \frac{{H_0^{(1)} \left( {j\tau r_i } \right)J_0 \left( {j\tau r} \right) + J_0 \left( {j\tau r_i } \right)H_0^{(1)} \left( {j\tau r} \right)}}{{J_0 \left( {j\tau r_i } \right)H_0^{(1)} \left( {j\tau r_e } \right) - J_0 \left( {j\tau r_e } \right)H_0^{(1)} \left( {j\tau r_i } \right)}}
Dalla legge di Ampére si ricava che:
http://www.operaez.net/mimetex/\left. {2\pi R_e H_\Phi } \right|_{r = r_e } = I
mentre dall’equazione di rotore del campo elettrico in coordinate cilindriche, per la simmetria assiale del sistema, si ha:
http://www.operaez.net/mimetex/H_\Phi = \frac{1}{{j\omega \mu _0 }}\frac{{dE_x }}{{dr}} = \frac{1}{{j\omega \mu _0 \sigma _w }}\frac{{dJ_x }}{{dr}}
Attraverso le tre espressioni precedenti, si ricava l’espressione della corrente nel conduttore e quindi l’espressione dell’impedenza interna del conduttore, per unità di lunghezza:
http://www.operaez.net/mimetex/Z_i \buildrel \Delta \over = \frac{{E_0 }}{I} = \frac{T}{{2\pi r_e \sigma _w }}\frac{{J_0 \left( {j\tau r_i } \right)H_0^{(1)} \left( {j\tau r_e } \right) - J_0 \left( {j\tau r_e } \right)H_0^{(1)} \left( {j\tau r_i } \right)}}{{H_0^{(1)} \left( {j\tau r_i } \right)J_0 '\left( {j\tau r_e } \right) + J_0 \left( {j\tau r_i } \right)H_0^{(1)} '\left( {j\tau r_e } \right)}}
in cui con l'apice ' si sono indicate le derivate rispetto a jtr...
Fin qui è tutto ok???
Ammesso che lo sia, mi pongo un quesito che però probabilmente ha più a che fare con il thread di matematica (ZioSilvio, casomai dimmi tu se posso postare anche lì :) ).... in che modo posso separare parte reale e parte immaginaria della Zi in modo da evidenziare la resistenza interna e la reattanza??? Purtroppo ne so molto poco riguardo le funzioni di Bessel ma mi servono i suddetti parametri perchè devo estendere il ragionamento a linee di trasmissione a più conduttori (ricavare le matrici di resistenza/reattanza/capacità per scrivere le equazioni differenziaili matriciali della linea di trasmissione) e se non riesco a separare i due termini di cui sopra dovrei, per forza di cose, fare un discorso poco lineare.
Un procedimento analogo lo si trova sul Ramo Whinney, dove però il conduttore è pieno...praticamente l'espressione di Zi è più semplice perchè è nulla la costante B... E risulta facile quindi evidenziare parte reale e parte immaginaria di Zi ricorrendo alle funzioni Ber e Bei.....
Grazie anticipatamente.
Salvo
in che modo posso separare parte reale e parte immaginaria della Zi in modo da evidenziare la resistenza interna e la reattanza???
Il massimo del mio aiuto è:
Re[Zi]=(Zi+Zi*)/2
Im[Zi]=(Zi-Zi*)/2i
sempre se puoi calcolare facilmente il coniugato di Zi.:D
sempre se puoi calcolare facilmente il coniugato di Zi.:D
Siamo sempre lì :cry:
http://www.operaez.net/mimetex/%5Cfrac%7B%7Bd%5E2%20J_x%20%7D%7D%7B%7Bdr%5E2%20%7D%7D%20+%20%5Cfrac%7B1%7D%7Br%7D%5Cfrac%7B%7BdJ_x%20%7D%7D%7B%7Bdr%7D%7D%20+%20T%5E2%20J_x=%200
manca qualcosa perchè sia una bessel :stordita:
http://www.operaez.net/mimetex/%5Cfrac%7B%7Bd%5E2%20J_x%20%7D%7D%7B%7Bdr%5E2%20%7D%7D%20+%20%5Cfrac%7B1%7D%7Br%7D%5Cfrac%7B%7BdJ_x%20%7D%7D%7B%7Bdr%7D%7D%20+%20T%5E2%20J_x=%200
manca qualcosa perchè sia una bessel :stordita:
Un'equazione di Bessel di ordine alfa ha la seguente forma (da http://it.wikipedia.org/wiki/Funzioni_di_Bessel )
http://upload.wikimedia.org/math/4/a/7/4a75e1afb1497ea13cc2da5f4313b905.png
hai ragione, qualcosa non và....dividendo per z^2 e cinsiderando che, nel mio caso, alfa=0, dovrei trovarmi un 1 al posto di quel mio T^2... :stordita: Eppure sul Ramo Whinnery veniva fuori un'equazione uguale a questa (con diverse condizioni al contorno) che viene chiamata proprio "equazione di Bessel"...
Adesso sono troppo stanco, e non connetto. Domani do un'occhiata :) Grazie!!
Un'equazione di Bessel di ordine alfa ha la seguente forma (da http://it.wikipedia.org/wiki/Funzioni_di_Bessel )
http://upload.wikimedia.org/math/4/a/7/4a75e1afb1497ea13cc2da5f4313b905.png
hai ragione, qualcosa non và....dividendo per z^2 e cinsiderando che, nel mio caso, alfa=0, dovrei trovarmi un 1 al posto di quel mio T^2... :stordita: Eppure sul Ramo Whinnery veniva fuori un'equazione uguale a questa (con diverse condizioni al contorno) che viene chiamata proprio "equazione di Bessel"...
Adesso sono troppo stanco, e non connetto. Domani do un'occhiata :) Grazie!!
ultima cosa, poi non ti rompo più. riguardando bene le equazioni di maxwell, la quarta, hai tralasciato completamente la corrente di spostamento. essendoci campi elettrici variabili secondo me devi considerarla :)
ultima cosa, poi non ti rompo più. riguardando bene le equazioni di maxwell, la quarta, hai tralasciato completamente la corrente di spostamento. essendoci campi elettrici variabili secondo me devi considerarla :)
Rompere??? Ma scherzi?? :) Anzi ti ringrazio, ho scritto quì appositamente per avere delle impressioni e per essere eventualmente corretto! Continua pure "a rompere" :p
Comunque, per quel che riguarda la forma dell'equazione non sono riuscito a cavare un ragno dal buco. Spero, prima di fine settimana, di mettere mani sullo Schelkunoff in biblioteca.... perchè online, effettivamente, ho trovato quella forma lì, con quel maledetto 1 :D Mentre sul Ramo Whinnery la forma è proprio quella che ho trovato io....
Per quanto riguarda invece la corrente di spostamento, ho pensato di trascurarla perchè alle frequenze che interessano a me (non più di 500 MHz) mi ritrovo con http://www.operaez.net/mimetex/\sigma _w \gg \omega \varepsilon.... in effetti avevo scritto, in maniera non corretta, "frequenza arbitraria" quindi giustamente la mia approssimazione ti è sembrata illecita....! Ad ogni modo formalmente l'equazione differenziale non dovrebbe cambiare molto... ad occhio direi che alla fine mi ritroverei la costante di propagazione piuttosto che un semplice http://www.operaez.net/mimetex/\j \omega \mu_0 \sigma _w. Ripeto, ad occhio.
Rompere??? Ma scherzi?? :) Anzi ti ringrazio, ho scritto quì appositamente per avere delle impressioni e per essere eventualmente corretto! Continua pure "a rompere" :p
Comunque, per quel che riguarda la forma dell'equazione non sono riuscito a cavare un ragno dal buco. Spero, prima di fine settimana, di mettere mani sullo Schelkunoff in biblioteca.... perchè online, effettivamente, ho trovato quella forma lì, con quel maledetto 1 :D Mentre sul Ramo Whinnery la forma è proprio quella che ho trovato io....
Per quanto riguarda invece la corrente di spostamento, ho pensato di trascurarla perchè alle frequenze che interessano a me (non più di 500 MHz) mi ritrovo con http://www.operaez.net/mimetex/\sigma _w \gg \omega \varepsilon.... in effetti avevo scritto, in maniera non corretta, "frequenza arbitraria" quindi giustamente la mia approssimazione ti è sembrata illecita....! Ad ogni modo formalmente l'equazione differenziale non dovrebbe cambiare molto... ad occhio direi che alla fine mi ritroverei la costante di propagazione piuttosto che un semplice http://www.operaez.net/mimetex/\j \omega \mu_0 \sigma _w. Ripeto, ad occhio.
si, ora torna tutto. hai preso frequenze basse e naturalmente alta conducibilità... quindi la parte immaginaria è prevalente rispetto alla parte reale.
http://www.operaez.net/mimetex/%5Cnabla%20%5E2%20J%20=%20(i%20%5Comega%20%5Csigma%20_w%20-%20%5Comega%5E2%20%5Cepsilon_0)%20J%5Cmu_0
ti manca solo da risolvere quella forma differenziale :)
ps. mi hai messo la pulce nell'orecchio, in effetti in questo pdf:
http://ocw.mit.edu/NR/rdonlyres/E1B388FB-CE4F-4732-B7A4-04DC1D9FF5D5/0/ode_review.pdf
o qui:
http://eom.springer.de/B/b015830.htm
dice che puoi trattare questa equazione proprio come una bessel, ricordandoti però di mettere al posto giusto la costante moltiplicativa aggiuntiva (cioè nell'argomento delle bessel e facendo la radice quadrata)
Ciao a tutti,domanda di Termodinamica: Perchè in una trasformazione reversibile deltaS(variazione entropia)=0?
Perchè essendo S equazione di stato,riassume il valore iniziale e quindi delta=0?
Ciao a tutti,domanda di Termodinamica: Perchè in una trasformazione reversibile deltaS(variazione entropia)=0?
Perchè essendo S equazione di stato,riassume il valore iniziale e quindi delta=0?
si, soprattutto perchè la variazione di entropia non dipende dal cammino eseguito, ma solo dallo stato finale e da quello iniziale.
perfetto,grazie mille,mi serviva una conferma :D
chiodo92
16-10-2009, 15:25
Non sapevo se postare qui o in Matematica.
Da una discussione nella sezione Monitor è venuto fuori questo discorso: se ho un monitor da 17" a 50cm di distanza e successivamente lo cambio con un 22" a 1mt di distanza dagli occhi, si nota tanto la differenza di dimensioni? Esiste qualche formula per calcolare la "dimensione percepita"(scusate il termine ma non so come chiamarla) di ciascun monitor? Grazie
Allego schema per capirci meglio
http://www.pctunerup.com/up/results/_200910/th_20091016162055_diff_monitor.jpg (http://www.pctunerup.com/up/image.php?src=_200910/20091016162055_diff_monitor.jpg)
distanza/diagonaleTV deve essere uguale per avere lo stesso angolo di visuale.
chiodo92
16-10-2009, 17:23
distanza/diagonaleTV deve essere uguale per avere lo stesso angolo di visuale.
Dalla tua formula:
50/17=2,94
e
100/22=4,55
quindi un 22" a 100cm di distanza sembrerà più piccolo di un 17" a 50cm?:confused:
L'angolo di visuale di un 17" a 50cm equivale all'angolo di un 22" a 64,71cm? Sbaglio? Mi sembra alquanto strano.
Dalla tua formula:
50/17=2,94
e
100/22=4,55
quindi un 22" a 100cm di distanza sembrerà più piccolo di un 17" a 50cm?:confused:
Un monitor da 17" pollici a 50cm sottende lo stesso angolo solido di un monitor da 34" a 100cm.
Quindi ti apapre più grande l'immagine del monitor di 17".
Matematicamente, l'arcotangente di 17/50 è 18.77°, mentre l'arcotangente di 22/100 è 12.10°.
L'angolo visuale è più ampio nel primo caso.
Mi sembra alquanto strano.
Meraviglie della trigonometria.:D
chiodo92
17-10-2009, 12:58
Ok grazie dell'aiuto:)
mi servirebbe un chiarimento, è domenica e non posso contattare nessuno dei miei professori :stordita:
dalla simmetria traslazionale di una densità di lagrangiana si ricava la conservazione di una corrente, che nel caso di una traslazione infinitesimale quadrivettoriale, è il tensore dell'energia impulsi. La quantità conservata è naturalmente il quadrimpulso.
Ora il tensore dell'energia impulsi è definito nel seguente modo:
http://operaez.net/mimetex/%7BT%5E%7B%5Cmu%7D%7D_%7B%5Cnu%7D=%5Cfrac%7B%5Cpartial%20%5Cmathcal%7BL%7D%7D%7B%5Cpartial%20(%5Cpartial_%5Cmu%20%5Cphi)%7D%5Cpartial_%5Cnu%20%5Cphi%20-%20%5Cmathcal%7BL%7D%20%7B%5Cdelta%5E%5Cmu%7D_%5Cnu
e la conservazione è definita così sui miei appunti:
http://operaez.net/mimetex/%5Cpartial_%7B%5Cmu%7D%20%7BT%5E%7B%5Cmu%20%5Cnu%7D=0
con la quadridivergenza effettuata sulle righe del tensore, mentre su wikipedia è fatta sulle colonne:
http://en.wikipedia.org/wiki/Stress-energy_tensor#In_special_relativity
http://operaez.net/mimetex/%5Cpartial_%7B%5Cnu%7D%20%7BT%5E%7B%5Cmu%20%5Cnu%7D=0
ora, dato che è il quadrimpulso la quantità conservata nel tempo... di conseguenza la derivata temporale della quadridivergenza deve lavorare sulla prima riga del tensore, confermando i miei appunti.
E' corretto il ragionamento?
alessia86
30-10-2009, 09:23
Ho il seguente problema...ho una sfera isolante con una densità di carica...All'esterno sono presenti due carihce di ugual modulo.
Devo determinare il campo elettrico nel punto p1 interno alla sfera e nel punto p2 esterno alla sfera.
Ma non ho capito come si comporta una sfera isolante specie con due cariche poste all'esterno e non all'interno.. :help:
http://it.wikipedia.org/wiki/Applicazioni_del_teorema_del_flusso#Sfera_isolante_carica
E' esattamente come un pianeta col campo gravitazionale :p
Invece la sfera conduttrice non ha campo internamente e fuori è identica ad una carica puntiforme ;)
alessia86
30-10-2009, 10:14
Grazie, non mi è chiara però la formula per r<=R.. ;(
Grazie, non mi è chiara però la formula per r<=R.. ;(
dato che la distribuzione di carica è uniforme dentro la sfera, per ottenere la quantità di carica contenuta nella regione di spazio tra 0 e r necessaria per trovare il campo elettrico, si integra la densità di carica solo sul volume di raggio r. la calotta sferica infinitesimale da integrare è proprio http://operaez.net/mimetex/4%5Cpi%20r%5E2dr
dopodiché si utilizza il teorema di gauss per trovare il campo elettrico tra r e R.
alessia86
30-10-2009, 14:15
Quindi alla fine, risolvendo l'integrale otterremo la densità di carica moltiplicata per r diviso 3volte epsolon...giusto? :)
Quindi alla fine, risolvendo l'integrale otterremo la densità di carica moltiplicata per r diviso 3volte epsolon...giusto? :)
no, ottieni la quantità di carica contenuta nella sfera di raggio r. Dato che r<R la carica è minore della carica totale della sfera isolante.
alessia86
30-10-2009, 15:44
E se invece, all'interno della sfera isolante ci fossero cariche vale lo stesso ragionamento?
E se invece, all'interno della sfera isolante ci fossero cariche vale lo stesso ragionamento?
infatti si integra DENTRO la sfera. r<R dove R raggio della sfera isolante.
alessia86
31-10-2009, 17:08
Come facciamo a conoscere la lunghezza di un filo avendo il campo magnetico e la corrente da cui è percosso?
Come facciamo a conoscere la lunghezza di un filo avendo il campo magnetico e la corrente da cui è percosso?
Il campo magnetico ad una certa distanza.....applichi la formula inversa :mbe:
alessia86
31-10-2009, 17:37
scusa ma lnella formula del campo magnetico della legge di biot savarat, r corrisponde alla distanza tra il filo ed il punto in cui calcolare il campo, non alla lunghezza...A quale formula ti riferisci? ;(
scusa ma lnella formula del campo magnetico della legge di biot savarat, r corrisponde alla distanza tra il filo ed il punto in cui calcolare il campo, non alla lunghezza...A quale formula ti riferisci? ;(
Pensavo ti riferissi alla distanza dal filo, pardon :p
Solitamente si considera un filo infinito infatti, col filo finito c'è di mezzo l'integrazione :D
Pensavo ti riferissi alla distanza dal filo, pardon :p
Solitamente si considera un filo infinito infatti, col filo finito c'è di mezzo l'integrazione :D
anche col filo di lunghezza infinita c'è di mezzo l'integrale eh...
il problema è che col filo di lunghezza finita hai le condizioni al contorno...
la divergenza del campo e altre menate del genere...
per il campo magnetico bisogna avere la posizione del punto in cui è misurato... sennò ciccia... e bisogna anche specificare la geometria del filo, perchè se è rettilineo è una cosa, se è circolare un'altra... se viene dato il campo magnetico ma non la distanza di sicuro quello che si chiede è la distanza del punto del campo dal filo e non la lunghezza del filo stesso che non avrebbe senso...
Certo, ma l'integrale indefinito dà in quel caso (filo indefinitivamente lungo) la classica leggina semplice semplice :D
Ziosilvio
01-11-2009, 18:42
Unisco al thread in rilievo.
Ziosilvio
01-11-2009, 18:43
Unisco anche questo al thread in rilievo.
blue_blue
02-11-2009, 16:58
Ciao,
ho un paio di dubbi, probabilmente di una banalità mostrusosa, ma che non riesco a risolvere..mi aiutate?
1) Nella dimostrazione del Teorema dei lavori virtuali, il prof ha usato questa immagine
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/59/Tension-sigma-tau-xy-section.png
per calcolare l'equilibrio delle forze agenti nel piano xy..domanda: perché SOLO alla σx che va verso destra ( :fagiano: ) devo sommare anche la sua derivata rispetto a x (il dubbio è anche sulla σy, sulla τyx, ecc..)?
2) Sempre nella dimostrazione del PLV, ad un certo punto ho questo passaggio: "per definizione di tensore trasposto, http://operaez.net/mimetex/ \mathbf{\sigma}%20\delta%20\mathbf{u}%20\bullet%20\mathbf{n%20}=%20\mathbf{\sigma^{T}n%20}\bullet%20\delta%20\mathbf{u}"
Ora, io di tensori non ho mai sentito parlare..sono assimilabili alle matrici? Perchè c'è qualcosa che non mi quadra nell'ordine di esecuzione del prodotto interno..può anche essere che non mi ricordi io qualche proprietà delle matrici, sta di fatto che non ho ben compreso il passaggio..
3) Infine l'ultima, misure elettroniche: studiando i cavi coassiali, abbiamo visto come deve variare il rapporto D/d (D=diametro ext, d=diamentro int) per ottenere il massimo trasferimento di potenza e la minore attenuazione possibile. In particolare, il prof ci ha fornito queste formule, rispettivamente per la potenza e l'attenuazione:
http://operaez.net/mimetex/P=\frac{V^2}{z_{o}} e http://operaez.net/mimetex/ \alpha=\frac{\frac{1}{d}+%20\frac{1}{D}}{z_{o}} con http://operaez.net/mimetex/z_{o}=\sqrt[]{\frac{L}{C}}
Da dove spunta la formula per l'attenuazione?!
Grazie :)
alessia86
02-11-2009, 18:26
Premetto spero di aver postato giusto il messaggio stavolta ;)
Allora ho un filo rettilineo indefinito percorso da una corrente I1 e si trova a distanza d da una spira circolare di diametro d, percorsa da corrente I2..Il problema chiede di determinare il valore ed il verso di I2 affinchè il campo magnetico dei due fili sia nullo nel centro della spira..
Come faccio con il verso? con la spira non mi riesco a regolare con la regola della mano destra...Se il campo totale sarà dato da una somma dei due campi vuol dire che i loro vettori hanno lo stesso verso, altrimenti no..giusto? :help:
Premetto spero di aver postato giusto il messaggio stavolta ;)
Allora ho un filo rettilineo indefinito percorso da una corrente I1 e si trova a distanza d da una spira circolare di diametro d, percorsa da corrente I2..Il problema chiede di determinare il valore ed il verso di I2 affinchè il campo magnetico dei due fili sia nullo nel centro della spira..
Come faccio con il verso? con la spira non mi riesco a regolare con la regola della mano destra...Se il campo totale sarà dato da una somma dei due campi vuol dire che i loro vettori hanno lo stesso verso, altrimenti no..giusto? :help:
Com'è orientata la spira rispetto al filo? E la distanza d è la distanza tra il filo e il CENTRO della spira?
Urge disegno.
Xalexalex
03-11-2009, 07:10
E' un esercizio di fisica del Walker? :fagiano:
alessia86
03-11-2009, 08:47
si..la distanza d è la distanza tra il centro della spira ed il filo..
si..la distanza d è la distanza tra il centro della spira ed il filo..
Sì, ma come è orientata la spira? Suppongo giaccia sullo stesso piano dove giace il filo rettilineo... ma sta a destra o a sinistra rispetto ad esso?
Comunque, supponiamo che siano posizionati così:
http://img20.imageshack.us/img20/1954/spira.png
Ragionando nel centro della spira:
B1 è il campo magnetico generato dal filo
B2 è il campo magnetico generato dalla spira
Se I1 scorre verso l'alto, B1 è un vettore uscente dallo schermo
Se I1 scorre verso il basso, B1 è un vettore entrante nello schermo
Se I2 scorre in senso orario, B2 è entrante
Se I2 scorre in senso antiorario, B2 è uscente
Ora, affinché B1+B2 sia nullo, è chiaro che il modulo di B1 e il modulo di B2 devono essere uguali, ma i loro versi devono essere opposti fra loro:
B1 entrante e B2 uscente
OPPURE
B1 uscente e B2 entrante
Una volta trovato I2(basta uguagliare le formule che ti danno i moduli dei due campi magnetici), scegli un verso per I1. Coi discorsi fatti sopra trovi subito se I2 deve essere orario o antiorario...
Tu puoi sempre sommare due vettori che hanno verso contrario, basta definire un verso convenzionale: allora uno sarà positivo, l'altro negativo...
NOTA.
Tutto questo discorso vale solo nel centro della spira: in altri punti dello spazio i campi magnetici sono diversi.
alessia86
03-11-2009, 09:23
Grazie..Il disegno che hai fatto è molto simile al mio..tranne che il filo giace orizzontalmente e la spira è posta sopra di esso come nel disegno..
L'unica cosa che non mi è chiara...quando dici che è un vettore uscente o entrante dallo schermo come ti riferisci? Il vettore andrà verso il basso o verso l'alto?:help:
Grazie..Il disegno che hai fatto è molto simile al mio..tranne che il filo giace orizzontalmente e la spira è posta sopra di esso come nel disegno..
L'unica cosa che non mi è chiara...quando dici che è un vettore uscente o entrante dallo schermo come ti riferisci? Il vettore andrà verso il basso o verso l'alto?:help:
Dico proprio entrante o uscente. Siamo in 3 dimensioni.
In questa disposizione, i vettori dei campi magnetici sono perpendicolari all'immagine.
Non vanno né a destra, né a sinistra, né sopra né sotto, ma AVANTI se sono entranti e INDIETRO se sono uscenti.
Un vettore uscente ha origine nel monitor e punta verso la tua faccia, se è entrante ha origine sempre nel monitor e punta verso il muro, o qualunque cosa tu abbia dietro al monitor.:D
alessia86
03-11-2009, 09:34
ok..ho capito..e quindi se volessi disegnare il verso del vettore come faccio?
ok..ho capito..e quindi se volessi disegnare il verso del vettore come faccio?
Non puoi, anche se esiste una convenzione grafica, in questi casi.
Un cerchietto con un puntino in mezzo per i vettori uscenti, un cerchietto con una X in mezzo per i vettori entranti.
Schematicamente sarebbe una freccia vera e propria vista dal davanti(la punta) o di coda(le 4 alette stabilizzatrici).
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c2/Vector_In-Out.png
alessia86
03-11-2009, 13:42
Scusa ma come hai fatto prima a postare il disegno del filo con la spira? Perchè vorrei postare un es..solo che vorrei mettere anche il disegno cosi' da farvi capire meglio..
alessia86
03-11-2009, 14:04
Ho tre conduttori..due posti uno sopra l'altro verticalmente (sono indicati con il cerchio ed il puntino, quindi hanno una corrente uscente) a distanza 2 a...poi esattamente dal centro di questa distanza di nuovo a distanza 2 a è posto un altro conduttore..
Ora si vuole il campo magnetico nel punto a metà tra i primi due conduttori..Ma come faccio a regolarmi con il verso del campo magnetico?
alessia86
03-11-2009, 14:10
E' un esercizio di fisica del Walker? :fagiano:
A dire il vero era un esercizio d'esame...Ma ti riferisci a qualche libro in particolare? perchè magari il mio prof li prende da li' gli esercizi per gli esami :D
alessia86
03-11-2009, 15:31
Se nel piano xy di un sistema di coordinate Oxyz si trova una spira quadrata di lato l percorsa da una corrente I...Come faccio a determinare la forza esercitata sul circuito da un campo magnetico del tipo?
B=(B0x)/l k , dove B0=10^-3 T
Non riesco a capire come risolverle il campo magnetico... :help:
Xalexalex
03-11-2009, 15:34
A dire il vero era un esercizio d'esame...Ma ti riferisci a qualche libro in particolare? perchè magari il mio prof li prende da li' gli esercizi per gli esami :D
E' un libro di fisica per i licei scientifici PNI (un libro PESSIMO, a dire il vero). Comunque quello e' un esercizio assolutamente standard, non e' detto che l'abbia preso per forza da li'. :D
Ho tre conduttori..due posti uno sopra l'altro verticalmente (sono indicati con il cerchio ed il puntino, quindi hanno una corrente uscente) a distanza 2 a...poi esattamente dal centro di questa distanza di nuovo a distanza 2 a è posto un altro conduttore..
Ora si vuole il campo magnetico nel punto a metà tra i primi due conduttori..Ma come faccio a regolarmi con il verso del campo magnetico?
Fai un disegno con Paint, che non c'ho capito niente.
Se nel piano xy di un sistema di coordinate Oxyz si trova una spira quadrata di lato l percorsa da una corrente I...Come faccio a determinare la forza esercitata sul circuito da un campo magnetico del tipo?
B=(B0x)/l k , dove B0=10^-3 T
Non riesco a capire come risolverle il campo magnetico... :help:
Quella x nella formula cos'è? La spira quadrata è centrata nell'origine? B che verso ha, entrante o uscente, k indica il versore? La corrente I scorre in verso orario o antiorario?
alessia86
03-11-2009, 18:07
La spira quadrata è centrata nell'origine, B ha verso uscente, la corrente scorre in senso antiorario, mentre per k ed x non so proprio è quelli che non ho capito..L'esercizio non mi da più nulla ;(
La spira quadrata è centrata nell'origine, B ha verso uscente, la corrente scorre in senso antiorario, mentre per k ed x non so proprio è quelli che non ho capito..L'esercizio non mi da più nulla ;(
K dovrebbe essere il versore per l'asse z, quindi B è uscente.
Se però quell'x è quello che temo io, allora B è diverso per ogni punto, e per calcolare la forza devi fare un integrale.
Se invece B è costante: regola della mano destra+forza di Lorenz.
alessia86
04-11-2009, 08:05
ed io come faccio a sapere se B è costante e quindi posso calcolarlo con la regola della mano destra+forza di lorentzs...oppure devo fare l'integrale? :cry:
alessia86
04-11-2009, 09:08
2 elettroni si trovano inizialmente a distanza infinita tra loro e vengono lanciati l'uno contro l'altro lungo la retta congiungente i loro centri.
Il problema chiede quindi di determinare la distanza a cui le particelle hanno velocità pari a zero e descrivere il successivo moto..
L'unico dato che dà è la velocità iniziale v... ;(
2 elettroni si trovano inizialmente a distanza infinita tra loro e vengono lanciati l'uno contro l'altro lungo la retta congiungente i loro centri.
Il problema chiede quindi di determinare la distanza a cui le particelle hanno velocità pari a zero e descrivere il successivo moto..
L'unico dato che dà è la velocità iniziale v... ;(
dai non è difficile.
utilizza la conservazione dell'energia nell'istante in cui sono infinitamente lontani e quando sono fermi alla distanza minima.
alessia86
04-11-2009, 10:37
ho capito..ri riferisci alla formula : 1/2*m*v^2 dove m è la massa dell'elettrone e v la velocità...Quando la carica sarà ferma avrà velocità uguale a zero...Ma come faccio a prend la distanza?
ho capito..ri riferisci alla formula : 1/2*m*v^2 dove m è la massa dell'elettrone e v la velocità...Quando la carica sarà ferma avrà velocità uguale a zero...Ma come faccio a prend la distanza?
qual'è l'energia potenziale di interazione coulombiana?
alessia86
04-11-2009, 10:49
(k*q1*q2)/r
(k*q1*q2)/r
esatto, qual'è l'energia totale del sistema quando le due cariche sono ferme e molto vicine?
alessia86
04-11-2009, 11:01
l'energia potenziale dell'ellettrone - l'energia potenziale dell'altro elettrone
l'energia potenziale dell'ellettrone - l'energia potenziale dell'altro elettrone
no. l'energia potenziale è unica per il sistema... non ha senso parlare di due potenziali perchè l'interazione tra i due elettroni è una soltanto.
quindi?
alessia86
04-11-2009, 11:09
quindi non so.. :cry:
http://it.wikipedia.org/wiki/Energia_elettrica
guarda qui: Energia elettrostatica per un sistema di cariche discrete
alessia86
04-11-2009, 11:16
e quindi la velocità iniziale a che mi è stata data se non mi serve?
e quindi la velocità iniziale a che mi è stata data se non mi serve?
imposta la CONSERVAZIONE DELL'ENERGIA, quando l'interazione elettrostatica è nulla e gli elettroni vanno a velocità v e quando sono fermi e l'interazione elettrostatica è massima.
ti ho detto tutto.
alessia86
04-11-2009, 15:15
Se ho tre cariche poste sull'asse x ed y..la carica A posta a (0,3) cm sull'asse y..la carica B posta a (0,-3)cm sull'asse y...e la carica C posta a (4,0)cm sull'asse x...Si vuole calcolare il campo elettrico nel punto P posto sull'asse x a (8,0)cm...Le tre cariche sono tutte di ugual modulo e di segno positivo..
Ho fatto il disegno e la risultante coincide con il campo della carica q3..quindi per trovare il campo totale basta trovare il campo elettrico dovuto alla carica q3? oppure devo trovare la risultante tra il vettore del campo q1 e q2 e poi siccome coincide con il vettore del campo della carica q3 devo fare la somma tra il vettore campo q3 r risultante?
no, devi sommare vettorialmente i tre campi elettrici.
alessia86
05-11-2009, 13:44
Se ho una carica positiva q appesa ad un filo non conduttore, la quale si trova in equilibrio nelle vicinanze di una lastra caricata unifomemente da una densità di carica superficiale..Il filo con la lastra forma un angolo...Cosa vuol dire che la carica è in equilibrio con la lastra?
Se ho una carica positiva q appesa ad un filo non conduttore, la quale si trova in equilibrio nelle vicinanze di una lastra caricata unifomemente da una densità di carica superficiale..Il filo con la lastra forma un angolo...Cosa vuol dire che la carica è in equilibrio con la lastra?
Significa che il filo con la carica appesa è fermo e forma con la lastra un certo angolo theta, così:
|
|
| .
| \
| \
| \
| o q
|
|
alessia86
05-11-2009, 14:37
Si..proprio cosi..
alessia86
09-11-2009, 09:19
In pratica per avere l'equilibrio dovrei avere (m*g)+(q*E)+T=0 dove (m*g) è la forza peso e T è la tensione del filo...Io per calcolare T ho fatto (m*g)*cos(\theta)..è giusto?
In pratica per avere l'equilibrio dovrei avere (m*g)+(q*E)+T=0 dove (m*g) è la forza peso e T è la tensione del filo...Io per calcolare T ho fatto (m*g)*cos(\theta)..è giusto?
Giusto, ma così trovi solo il modulo di T.
L'equazione che hai scritto è un'equazione vettoriale, quindi ti servono le componenti.
alessia86
10-11-2009, 09:36
ok..allora, trovo le componenti di T:
T(x)=Tsen(theta)
T(y)=Tcos(theta)=m*g quindi T=(m*g)/cos(theta)
dopo come faccio per trovare il campo elettrico..adesso ho tutto ma come procedo?
alessia86
10-11-2009, 16:42
Ma nei circuiti con le resistenze, quando manca il verso della corrente come faccio a regolarmi con il verso? perchè devo applicare la legge delle maglie..ma senza il verso della corrente non so come fare...
Ma nei circuiti con le resistenze, quando manca il verso della corrente come faccio a regolarmi con il verso? perchè devo applicare la legge delle maglie..ma senza il verso della corrente non so come fare...
in una resistenza il verso della corrente è sempre contraria alla caduta di potenziale ai capi della stessa.
alessia86
11-11-2009, 10:36
La spira ha una forma di triangolo rettangolo di lato l1=50,l2=120,l3=130; è percorsa da corrente. Viene posto un campo magnetico la cui direzione è parallela alla corrente nel lato l3.
Vuole sapere la forza magnetica agente su ciascuno dei 3 lati...Ora il disegno non c'è ed io non riesco a capire la direzione del campo parallela alla corrente..Se qualcuno lo capisce non è che sarebbe cosi' gentile da farmi un disegno cosi' da indicarmi la direzione di B (campo magnetico) con i(corrente)?
Grazie a tutti....
Sapete dove posso trovare una relazione di LABORATORIO DI FISICA I sul pendolo di Maxwell?
robertogl
11-11-2009, 19:05
problema semplice semplice:
http://img690.imageshack.us/img690/1253/zjpeg.jpg
immagine perchè non voglio scrivere tutto :O
per B nessun problema,per A il professore dice che manca qualcosa,non ha abbastanza dati(anche se non legge mai i problemi,li fa leggere a qualcuno..chissà quanta roba si è perso...:fagiano: ).E' vero o si può risolvere?
Grazie.
alessia86
12-11-2009, 16:05
Su un piano cartesiano xOy si trova un filo, costituito da due tratti rettilinei semi-infiniti e da un tratto semicircolare, di raggio r = 5 cm, percorso da una corrente di 2 A. Si determini la forza che esso esercita su un secondo filo rettilineo, passante per il centro del tratto circolare del primo filo, parallelamente all'asse z, e percorso da una corrente di 3 A.
Ora la forza tra due fili è data da : dove i2 è la corrente di un filo, L è la lunghezza e B1 è il campo magnetico dell'altro filo..e fin qui ci sono.. ma in questo caso devo considerare due pezzi di fli diversi? dato che uno è semicircolare mentre l'altro è rettilineo?
Vi prego qualcuno mi aiutiiiiiiiiiiiii ;(
per B nessun problema,per A il professore dice che manca qualcosa,non ha abbastanza dati(anche se non legge mai i problemi,li fa leggere a qualcuno..chissà quanta roba si è perso...:fagiano: ).E' vero o si può risolvere?
Grazie.
Confermo, manca qualcosa (ad esempio la massa del carrello).
problema semplice semplice:
http://img690.imageshack.us/img690/1253/zjpeg.jpg
immagine perchè non voglio scrivere tutto :O
per B nessun problema,per A il professore dice che manca qualcosa,non ha abbastanza dati(anche se non legge mai i problemi,li fa leggere a qualcuno..chissà quanta roba si è perso...:fagiano: ).E' vero o si può risolvere?
Grazie.
Se il carrello si muove a velocità costante significa che non accelera, quindi la forza di Bernardo eguaglia la forza d'attrito, che è 120N.
Il lavoro di Bernardo è semplicemente forza*spostamento, cioè 120*50=6000J
Il discorso su Andrea è un po' più subdolo. In effetti non ci serve a niente il suo caso, anche perché manca un dato:D Inoltre non sono affatto convinto che il lavoro da lui svolto sia uguale a quello di Bernardo.:mbe:
E' indubbio che la forza da lui esercitata si scompone in una componente orizzontale e una verticale: Fo e Fv.
La forza d'attrito è pari al coefficiente d'attrito moltiplicato per la forza che spinge il carrello in basso, ma quest'ultima è la differenza tra la forza peso e la componente verticale Fv(va verso l'alto).
Quindi:
Fattr=mu*(mg-Fv)
Anche in questo caso, la forza d'attrito deve eguagliare la forza che sposta il carrello, cioè Fo, perché il carrello va a velocità costante:
Fattr=mu*(mg-Fv)=Fo
Adesso, conoscendo l'angolo di 30°, possiamo mettere in relazione Fo e Fv con la forza esercitata da Andrea:
Fo=F*cos(30)
Fv=F*sen(30)
Sostituiamo nell'equazione precedente:
mu*(mg-Fv)=Fo
mu*(mg-F*sen(30))=F*cos(30)
mu*mg-mu*F*sen(30)=F*cos(30)
120-mu*F*sen(30)=F*cos(30)
Se conoscessimo il coefficiente d'attrito, potremmo trovare la forza esercitata da Andrea...
Il lavoro da lui svolto sarebbe Fo*50, ma se guardiamo l'equazione sopra, Fo è minore di 120N, quindi Andrea compie un lavoro minore, poiché l'angolo con cui tira fa sì che lui vada a diminuire l'attrito.
alessia86
12-11-2009, 19:07
Due fili in infiniti sono disposti parallelamente a distanza a = 20 cm e percorsi dalla stessa corrente alternata i(t)=I0*sin(\omega t), con omega=50 Hz e I0 = 1 A. Si determini la tensione elettromotrice che essi inducono su una spira quadrata, di lato l = a/2 e equidistante dai fili, nel caso in cui il verso della corrente sia: (a) concorde, (b) discorde.
Sapete dirmi qualche manuale da trovare su internet per risolvere problemi del genere? perchè sul mio libro non c'è niente..e purtoppo è un esercizio d'esame..Grazie ;(
Se conoscessimo il coefficiente d'attrito, potremmo trovare la forza esercitata da Andrea...
Osservo solo che non è necessario conoscere proprio il coefficiente d'attrito (che dipende sia da come è fatto il carrello, sia da come è fatto il pavimento)... sarebbe sufficiente la più modesta conoscenza della massa del carrello, infatti dal primo caso si ricava facilmente mu=120N/mg.
robertogl
12-11-2009, 19:51
quindi effettivamente non è risolvibile..
grazie a tutti ;)
quindi effettivamente non è risolvibile..
grazie a tutti ;)
E' probabile che quella figura serva a qualche altro problema. Controlla intorno.
robertogl
12-11-2009, 20:24
E' probabile che quella figura serva a qualche altro problema. Controlla intorno.
no,no...con A e B c'è solo quell'esercizio,e inoltre la figura sta fra l'esercizio e le soluzioni,quindi....:)
no,no...con A e B c'è solo quell'esercizio,e inoltre la figura sta fra l'esercizio e le soluzioni,quindi....:)
...quindi butta quel libro.:asd:
alessia86
13-11-2009, 10:41
Non mi è chiaro il concetto di conservazione di energia...Quando un corpo tocca terra tutta la sua energia potenziale si trasforma in energia cinetica,giusto? ma allora dato che tocca terra e quindi possiede energia cinetica avrà velocità pari a zero?
Non mi è chiaro il concetto di conservazione di energia...Quando un corpo tocca terra tutta la sua energia potenziale si trasforma in energia cinetica,giusto? ma allora dato che tocca terra e quindi possiede energia cinetica avrà velocità pari a zero?
Nel momento in cui tocca terra la sua energia cinetica, che è al massimo, comincia a trasformarsi in calore, dato che il suolo si deforma.
Se non riesce a trasformare tutta l'energia... rimbalza.:D
robertogl
13-11-2009, 12:07
...quindi butta quel libro.:asd:
guarda,ci avevo pensato anch'io :asd:
alessia86
13-11-2009, 13:33
Nel momento in cui tocca terra la sua energia cinetica, che è al massimo, comincia a trasformarsi in calore, dato che il suolo si deforma.
Se non riesce a trasformare tutta l'energia... rimbalza.:D
Ok..ma se ad es io ho questo problema:
2 elettroni che inizialmente si trovano ad una distanza infinita e vengono lanciati uno contro l'altro lungo la retta congiungente i due centri..Abbiamo il modulo di entrambe le velocità iniziali(che sono uguali) ...il problema chiede di determinare la distanza a cui le particelle hanno velocità pari a zero.
Quindi pressupongo che avranno velocità pari a zero nel momento che si toccano l'una con l'altra..Ma quindi se la velocità sarà pari a zero anche la distanza lo sarà ;( Ti prego corregimi se sbaglio
robertogl
13-11-2009, 13:42
sempre dal mio bel testo(da domani non rompo più,dopo il compito :O :cry: )
http://img697.imageshack.us/img697/3011/mioi.jpg
A si risolve subito,ma B...
Ok..ma se ad es io ho questo problema:
2 elettroni che inizialmente si trovano ad una distanza infinita e vengono lanciati uno contro l'altro lungo la retta congiungente i due centri..Abbiamo il modulo di entrambe le velocità iniziali(che sono uguali) ...il problema chiede di determinare la distanza a cui le particelle hanno velocità pari a zero.
Quindi pressupongo che avranno velocità pari a zero nel momento che si toccano l'una con l'altra..Ma quindi se la velocità sarà pari a zero anche la distanza lo sarà ;( Ti prego corregimi se sbaglio
Gli elettroni si respingono man mano che si avvicinano, non arriveranno mai a toccarsi(oltretutto sono particelle puntiformi).
La velocità sarà zero quando tutta la loro energia cinetica si sarà trasformata in energia potenziale.
Si risolve con una sola equazione:
somma energie cinetiche=energia potenziale elettrostatica a distanza d
d è l'incognita, e l'equazione è pure di primo grado...
sempre dal mio bel testo(da domani non rompo più,dopo il compito :O :cry: )
http://img697.imageshack.us/img697/3011/mioi.jpg
A si risolve subito,ma B...
Una considerazione personale: questo libro fa letteralmente schifo.
Parla di sferetta, ma nella figura c'è un quadrato, parla di circonferenza, ma non dice che la traiettoria è intesa giacente sul piano...
Allora, in pratica la sferetta cubica:asd: gira intorno al perno come fosse la terra intorno al sole.
La velocità angolare è:
angolo giro/periodo=2*pi/2=3.1415 rad/s
La velocità periferica è:
omega*r=2.1415*0.5=1.57 m/s
La forza centrifuga è:
mv^2/r=0.2*(1.57)^2/0.5= 0.986 N
Ora, questa forza centrifuga avrà provocato un allungamento della molla.
Tale allungamento è:
deltax=F/k=0.986/500=0.002 m = 2mm
Ciò significa che la molla sotto tensione è lunga 50cm, ma a riposo aveva lunghezza pari a:
Lriposo=0.5-0.002=0.498m = 49.8 cm
robertogl
13-11-2009, 19:30
Una considerazione personale: questo libro fa letteralmente schifo.
Parla di sferetta, ma nella figura c'è un quadrato, parla di circonferenza, ma non dice che la traiettoria è intesa giacente sul piano...
Allora, in pratica la sferetta cubica:asd: gira intorno al perno come fosse la terra intorno al sole.
La velocità angolare è:
angolo giro/periodo=2*pi/2=3.1415 rad/s
La velocità periferica è:
omega*r=2.1415*0.5=1.57 m/s
La forza centrifuga è:
mv^2/r=0.2*(1.57)^2/0.5= 0.986 N
Ora, questa forza centrifuga avrà provocato un allungamento della molla.
Tale allungamento è:
deltax=F/k=0.986/500=0.002 m = 2mm
Ciò significa che la molla sotto tensione è lunga 50cm, ma a riposo aveva lunghezza pari a:
Lriposo=0.5-0.002=0.498m = 49.8 cm
grazie,lo so che il libro fa schifo :asd:
infatti quando l'ho letto ho subito pensato a questa misteriosa sferetta :asd:
cmq il primo punto era facile,per il secondo hai fatto [massa]x[velocità(al quadrato)]diviso[raggio]?è la forza risultante in pratica?
grazie,lo so che il libro fa schifo :asd:
infatti quando l'ho letto ho subito pensato a questa misteriosa sferetta :asd:
cmq il primo punto era facile,per il secondo hai fatto [massa]x[velocità(al quadrato)]diviso[raggio]?è la forza risultante in pratica?
E' semplicemente la definizione di forza centrifuga di un corpo in rivoluzione circolare. Questa forza è quella che agisce sulla molla.
robertogl
14-11-2009, 12:47
E' semplicemente la definizione di forza centrifuga di un corpo in rivoluzione circolare. Questa forza è quella che agisce sulla molla.
ecco,non lo sapevo :O
cmq ho fatto il compito,ed era facile facile :O :D
alessia86
16-11-2009, 14:54
Su un piano cartesiano xOy si trova un filo,costituito da due tratti rettilinei semi-infiniti e da un tratto semicircolare,di raggio r=5cm,percorso da una corrente di 2A.
Si determini la forza che esso esercita su un secondo filo rettilineo, passante per il centro del tratto circolare del primo filo,parallelemente all'asse z,e percorso da una corrente di 3 A.
Questa è la figura:
http://img262.imageshack.us/img262/3874/im1i.jpg
Qualcuno sa svolgere questo esercizio??? ;(
ermejo91
27-11-2009, 18:41
Ciao ragazzi.. ho un quesito sul libro che mi chiede, dopo aver enunciato il teorema di Gauss, le 2 conseguenze!!??!! Quali sono secondo voi???
P.S. faccio il 5° scientifico.
Ciao ragazzi.. ho un quesito sul libro che mi chiede, dopo aver enunciato il teorema di Gauss, le 2 conseguenze!!??!! Quali sono secondo voi???
Non so a cosa si riferisca in particolare.
Dal teorema di Gauss si possono derivare ad esempio la legge di Coulomb e l'espressione del campo elettrico generato da un foglio uniformemente carico (da cui anche quella del campo elettrico fra le due armature di un condensatore). I calcoli sono elementari, li avrai fatti sicuramente in classe.
koshchay
04-12-2009, 17:04
Ciao ragazzi.. ho un quesito sul libro che mi chiede, dopo aver enunciato il teorema di Gauss, le 2 conseguenze!!??!! Quali sono secondo voi???
P.S. faccio il 5° scientifico.
anch'io ho fatto la 5 scient non molto tempo fa hai mica il c*f****, f****li?
robertogl
10-12-2009, 13:14
ciao a tutti
senza aprire un nuovo thread(non sapendo neanche in che sezione),avrei un quesito:devo scegliere l'università che andrò a fare,e sono molto interessato alle varie particelle(composizione dell'atomo),ma anche ad altre cose,come le teorie sul piegamento dello spazio-tempo,i buchi neri,le teorie su ipotetici viaggi nel tempo,antimateria e cose del genere,quindi,avevo pensato di fare fisica nucleare.E' la scelta giusta?ci sono altre possibilità?Grazie ;)
devo scegliere l'università che andrò a fare,e sono molto interessato alle varie particelle(composizione dell'atomo),ma anche ad altre cose,come le teorie sul piegamento dello spazio-tempo,i buchi neri,le teorie su ipotetici viaggi nel tempo,antimateria e cose del genere,quindi,avevo pensato di fare fisica nucleare.E' la scelta giusta?ci sono altre possibilità?Grazie ;)
Buchi neri, piegamento dello spazio-tempo, viaggi nel tempo... probabilmente sarebbe piu appropriato il dams, magari con una specializzazione in fantascienza.
Iscriversi a fisica con queste motivazioni potrebbe portare a profonde delusioni. Imho.
Lucrezio
14-12-2009, 16:41
ciao a tutti
senza aprire un nuovo thread(non sapendo neanche in che sezione),avrei un quesito:devo scegliere l'università che andrò a fare,e sono molto interessato alle varie particelle(composizione dell'atomo),ma anche ad altre cose,come le teorie sul piegamento dello spazio-tempo,i buchi neri,le teorie su ipotetici viaggi nel tempo,antimateria e cose del genere,quindi,avevo pensato di fare fisica nucleare.E' la scelta giusta?ci sono altre possibilità?Grazie ;)
Sicuramente fisica è la scelta giusta se ti interessano la struttura della materia e le leggi generali che governano la natura!
Se sei più interessato, nello specifico, alla materia come oggetto molecolare, la scelta giusta sarebbe invece chimica.
La scelta della specializzazione, se ti iscrivi a fisica, avviene al quarto anno: avrai modo e tempo di scegliere quella che ti ispira di più ;)
Se ti interessano lo spazio tempo, l'antimateria e la fisica delle particelle la specialistica che fa per te è probabilmente fisica teorica!
In ogni caso... considera che per i primi due anni non vedrai assolutamente nulla di moderno, alla frontiera, ma solo risultati classici... e che la facoltà è decisamente impegnativa, quindi iscriviti a fisica solo se sei appassionato e convinto!
robertogl
14-12-2009, 20:02
Sicuramente fisica è la scelta giusta se ti interessano la struttura della materia e le leggi generali che governano la natura!
Se sei più interessato, nello specifico, alla materia come oggetto molecolare, la scelta giusta sarebbe invece chimica.
La scelta della specializzazione, se ti iscrivi a fisica, avviene al quarto anno: avrai modo e tempo di scegliere quella che ti ispira di più ;)
Se ti interessano lo spazio tempo, l'antimateria e la fisica delle particelle la specialistica che fa per te è probabilmente fisica teorica!
In ogni caso... considera che per i primi due anni non vedrai assolutamente nulla di moderno, alla frontiera, ma solo risultati classici... e che la facoltà è decisamente impegnativa, quindi iscriviti a fisica solo se sei appassionato e convinto!
ciao
ne ho già discusso con ChristinaAemiliana in privato,visto che ne sapeva qualcosa :D
devo ancora pensarci,ma sono molto tentato ;)
Lucrezio
15-12-2009, 10:07
ciao
ne ho già discusso con ChristinaAemiliana in privato,visto che ne sapeva qualcosa :D
devo ancora pensarci,ma sono molto tentato ;)
Hai sicuramente scelto la persona giusta con cui parlarne ;)
A me ha sempre dato ottimi consigli (e rifilato vagonate di conti terrificanti quando glieli ho chiesti :asd: )
ciao a tutti
senza aprire un nuovo thread(non sapendo neanche in che sezione),avrei un quesito:devo scegliere l'università che andrò a fare,e sono molto interessato alle varie particelle(composizione dell'atomo),
La struttura dell'atomo la vedi solo al terzo anno.
ma anche ad altre cose,come le teorie sul piegamento dello spazio-tempo,
Questo lo vedi al quarto anno se scegli l'indirizzo teorico.
i buchi neri,
Sempre al quarto anno, se scegli il corso di astrofisica.
le teorie su ipotetici viaggi nel tempo,
Questo lo vedi su Focus.:D
antimateria
Quarto anno.
e cose del genere,quindi,avevo pensato di fare fisica nucleare.E' la scelta giusta?ci sono altre possibilità?Grazie ;)
Trova sul sito dell'università che vuoi frequentare i programmi dei corsi, così vedi prima l'inferno che ti aspetta...
Comunque, i primi due anni fai tanta matematica(dopo il primo anno sarai in grado di fare la prova di maturità di matematica a occhi chiusi, a testa in giù e in turco), statistica, un po' d'informatica e elettronica, chimica inorganica, e la fisica sarà quella del liceo, solo più dettagliata.
Di fisica moderna cominci a sentirne parlare dal terzo anno in poi... e piangerai.:D
Durante il corso di meccanica quantistica penserai seriamente al suicidio.
Con Elementi di fisica Nucleare troverai un po' d'ottimismo... subito eliminato dalla parte che riguarda la fisica subnucleare.
Un rigurgito di matematica sarà il corso di Metodi Matematici, dopo di ché avrai gli anticorpi per proseguire al quarto anno.:asd:
Ti può consolare il fatto che ci saranno anche varie esperienze di laboratorio, con relazioni pallosissime senza le quali non passi il corso.
La struttura dell'atomo la vedi solo al terzo anno.
Questo lo vedi al quarto anno se scegli l'indirizzo teorico.
Sempre al quarto anno, se scegli il corso di astrofisica.
Questo lo vedi su Focus.:D
Quarto anno.
Trova sul sito dell'università che vuoi frequentare i programmi dei corsi, così vedi prima l'inferno che ti aspetta...
Comunque, i primi due anni fai tanta matematica(dopo il primo anno sarai in grado di fare la prova di maturità di matematica a occhi chiusi, a testa in giù e in turco), statistica, un po' d'informatica e elettronica, chimica inorganica, e la fisica sarà quella del liceo, solo più dettagliata.
Di fisica moderna cominci a sentirne parlare dal terzo anno in poi... e piangerai.:D
Durante il corso di meccanica quantistica penserai seriamente al suicidio.
Con Elementi di fisica Nucleare troverai un po' d'ottimismo... subito eliminato dalla parte che riguarda la fisica subnucleare.
Un rigurgito di matematica sarà il corso di Metodi Matematici, dopo di ché avrai gli anticorpi per proseguire al quarto anno.:asd:
Ti può consolare il fatto che ci saranno anche varie esperienze di laboratorio, con relazioni pallosissime senza le quali non passi il corso.
In compenso hai fatto passare la voglia a me di continuare che sono al primo anno LOL
Comunque quoto per quanto posso saperne :D
ShadowMan
23-12-2009, 17:55
Non sono certo che sia la discussione giusta ma è quella che ci si avvicina di più :D
Ho dei problemi a risolvere questo esercizio di elettronica:
http://img42.imageshack.us/img42/9642/esame20marzo2009img1t.jpg
Dato il circuito di figura in cui Is è un generatore di corrente sinusoidale di ampiezza 1mA e frequenza 10kHz, determinare l’espressione della tensione di uscita e specificare il valore in decibel della funzione di trasferimento. Considerare l’amplificatore operazionale ideale e con tensione di alimentazione pari a ±15Volt. R1=2kΩ, R2=10kΩ, C=1.5935nF
è un integratore, ha un comportamento di tipo passabasso.
Vout = - (R2 // C ) * Is
Poi per quando riguarda la funzione di trasferimento ho che Vout/Vin = - Z / R1
Con Vin = R1 * Is e Z = R2 // C.
Quindi W0 = 1 / R2*C è la pulsazione di taglio, F0 = W0/2π. Mentre A0 = - R2/R1.
Ora la frequenza del segnale è minore della frequenza di taglio.
Quindi C si carica con Is fino a Vout = -Vdd = -15V ?
Ciao a tutti, ho qualche dubbio su alcuni esercizi di Meccanica Applicata.
Inizio con questo che forse è banale.
http://img192.imageshack.us/img192/4802/centroist.jpg
Sopra abbiamo un paranco formato da due tamburi solidali fra di loro su cui sono avvolte due funi. Una avente estremità fissa e l'altra estremità mobile.
Il libro, senza dire perché, individua (nell'istante considerato, cioè quando si applica Va all'estremità mobile) in C il centro di istantanea rotazione dei tamburi.
Sapreste dirmi perché? Studiando come si trova il centro di istantanea rotazione non mi trovo.. perché ho bisogno di due velocità per applicare il metodo grafico. Oltre Va, che velocità ha usato il libro per trovarsi C? :confused:
Ziosilvio
30-12-2009, 08:09
Unisco al thread in rilievo sulle richieste di aiuto in Fisica.
Centro di instantanea rotazione? Mai sentito.:(
Centro di instantanea rotazione? Mai sentito.:(
serve per dare un riferimento al teorema di Huygens-Steiner
Ciao a tutti, ho qualche dubbio su alcuni esercizi di Meccanica Applicata.
Inizio con questo che forse è banale.
http://img192.imageshack.us/img192/4802/centroist.jpg
Sopra abbiamo un paranco formato da due tamburi solidali fra di loro su cui sono avvolte due funi. Una avente estremità fissa e l'altra estremità mobile.
Il libro, senza dire perché, individua (nell'istante considerato, cioè quando si applica Va all'estremità mobile) in C il centro di istantanea rotazione dei tamburi.
Sapreste dirmi perché? Studiando come si trova il centro di istantanea rotazione non mi trovo.. perché ho bisogno di due velocità per applicare il metodo grafico. Oltre Va, che velocità ha usato il libro per trovarsi C? :confused:
non ho capito quello che ti chiede il libro, di trovare la velocità in C?
serve per dare un riferimento al teorema di Huygens-Steiner
non ho capito quello che ti chiede il libro, di trovare la velocità in C?
Chiede di trovare velocità del perno O, velocità di B e la velocità angolare dei tamburi, ma queste una volta determinato il centro di istantanea rotazione le riesco a trovare... non capisco perché il centro di istantanea rotazione sia proprio quel punto.
http://img13.imageshack.us/img13/5154/soluzione.jpg
Ciao a tutti, ho qualche dubbio su alcuni esercizi di Meccanica Applicata.
Inizio con questo che forse è banale.
http://img192.imageshack.us/img192/4802/centroist.jpg
Sopra abbiamo un paranco formato da due tamburi solidali fra di loro su cui sono avvolte due funi. Una avente estremità fissa e l'altra estremità mobile.
Il libro, senza dire perché, individua (nell'istante considerato, cioè quando si applica Va all'estremità mobile) in C il centro di istantanea rotazione dei tamburi.
Sapreste dirmi perché? Studiando come si trova il centro di istantanea rotazione non mi trovo.. perché ho bisogno di due velocità per applicare il metodo grafico. Oltre Va, che velocità ha usato il libro per trovarsi C? :confused:
C è fisso...indi "banalmente" è il Cir (la maggior parte dei problemi con pulegge e co. si risolve così)...Essendo il resto un corpo rigido, è "immediato" (con semplici rapporti di lunghezza) calcolare la v dei punti che giaciono sulla retta che parte da C e "taglia" il rullo in due :).
Asp che ti tiro una riga "chiarificatrice":
http://img121.imageshack.us/img121/4802/centroist.jpg
Cmq, rispondo al quesito, la riga nera grossa è la perpendicolare alle 2 v, il punto fisso è C, indi C è il CIR.
Una domanda banale sul calcolo di un momento d'inerzia.
Volevo calcolare quello della sfera e ho ragionato in questo modo:
http://operaez.net/mimetex/\int_{0}^{R} r^2dm = \int_{0}^{R} r^2 4\pi r^2 \rho dr
Dove http://operaez.net/mimetex/4\pi r^2 dr è il volume infinitesimo del guscio sferico.
rho è la densità volumetrica pari a
http://operaez.net/mimetex/\rho=M\frac{3M}{4\pi R^3}
M è la massa totale della sfera, R il raggio della sfera.
Proseguendo con i calcoli risulta:
http://operaez.net/mimetex/I=\frac{3MR^2}{5}
Invece di 2/5
I calcoli non sono sbagliati, qual è l'errore concettuale?
Xalexalex
04-01-2010, 12:53
ll momento d'inerzia si calcola intorno ad un asse, non ad un punto :D
hem, ops XD
Vabbeh dai sbagliando si impara asd
Xalexalex
04-01-2010, 14:10
Zizi, ma è una delle sviste più comuni. Ti metto sotto spoiler la "tecnica" per calcolare per la sfera, ma ci si arriva facile pensandoci un minuto. :D
Per calcolare il momento (intorno ad un diametro passante per il centro), devi dividere la sfera in tante fettine infinitesime a forma di disco. Prendi il momento d'inerzia di un disco, lo differenzi, e calcoli 2* Integrale da 0 a R di dI. Devi solo stare un pelo attento a come definisci la densità, se per unità di lunghezza, superficie o volume.
Buon lavoro ^^
Si grazie nell'altro modo ci ero arrivato..
Però ho scoperto che quello che ho calcolato è un invariante alla rotazione degli assi, è servito come allenamento dai
C è fisso...indi "banalmente" è il Cir (la maggior parte dei problemi con pulegge e co. si risolve così)...Essendo il resto un corpo rigido, è "immediato" (con semplici rapporti di lunghezza) calcolare la v dei punti che giaciono sulla retta che parte da C e "taglia" il rullo in due :).
Asp che ti tiro una riga "chiarificatrice":
http://img121.imageshack.us/img121/4802/centroist.jpg
Cmq, rispondo al quesito, la riga nera grossa è la perpendicolare alle 2 v, il punto fisso è C, indi C è il CIR.
Grazie :)
Xalexalex
04-01-2010, 22:10
Si grazie nell'altro modo ci ero arrivato..
Però ho scoperto che quello che ho calcolato è un invariante alla rotazione degli assi, è servito come allenamento dai
As granma used to say "everything makes broth" :O
As granma used to say "everything makes broth" :O
ahahhah me lo sono trovato nell'esercizio dopo u.u
raga lo so di essere OT ma ho bisogno di chiederlo solo di voi mi fido:O
non ho capito bene i sistemi di riferimento inerziali e la forza centrifuga
allora esempio:
ho un autobus che si muove a velocità costante con all'interno una persona, non c'è attrito tra persona A e pavimento del mezzo, quando l'autobus ruota a sinistra la persona A si sente spostarsi verso destra(perchè?)
se prendiamo un osservatore B dall'esterno per lui A continua a muoversi di moto rettilineo uniforme(e non se ne accorge che questo si è inclinato verso destra?)Allora perchè la forza centrifuga deve essere considerata una forza apparente il signore A si è inclinato effettivamente come si fa a dire che sta forza c'è o non c'è(ma che è un quiz?)
lo stesso esempio per la centrifuga della lavatrice l'acqua esce dal cestello perchè vista da un osservatore esterno essa tenderebbe a proseguire per la tangente per il principio d'inerzia ma non vede che anche l'acqua ruota appresso al cestello, io sta cosa dei sistemi inerziali e non, non l'ho capita
Ziosilvio
06-01-2010, 18:09
Spostato nel thread delle richieste di aiuto in Fisica.
robertogl
06-01-2010, 18:14
raga lo so di essere OT ma ho bisogno di chiederlo solo di voi mi fido:O
non ho capito bene i sistemi di riferimento inerziali e la forza centrifuga
allora esempio:
ho un autobus che si muove a velocità costante con all'interno una persona, non c'è attrito tra persona A e pavimento del mezzo, quando l'autobus ruota a sinistra la persona A si sente spostarsi verso destra(perchè?)
se prendiamo un osservatore B dall'esterno per lui A continua a muoversi di moto rettilineo uniforme(e non se ne accorge che questo si è inclinato verso destra?)Allora perchè la forza centrifuga deve essere considerata una forza apparente il signore A si è inclinato effettivamente come si fa a dire che sta forza c'è o non c'è(ma che è un quiz?)
lo stesso esempio per la centrifuga della lavatrice l'acqua esce dal cestello perchè vista da un osservatore esterno essa tenderebbe a proseguire per la tangente per il principio d'inerzia ma non vede che anche l'acqua ruota appresso al cestello, io sta cosa dei sistemi inerziali e non, non l'ho capita
da quel che so,la forza centrifuga c'è solo perchè c'è un vincolo che trattiene l'uomo sull'autobus:se non ci fosse,l'uomo continuerebbe nella sua traiettoria rettilinea(prima legge della dinamica: un corpo, non sottoposto a forze, mantiene il suo stato di quiete o di moto rettilineo ed uniforme (con velocità costante)).Penso sia per quello che è definita 'apparente' :)
E' per il primo motivo. Non si possono usare i principi newtoniani in un sistema non inerziale ( ossia sottoposto ad accelerazione, a differenza dell'autobus che va in linea retta), inoltre è definita apparente proprio perchè non c'è una forza uguale e contraria. Ciò va contro il 3° principio di newton.
Semplicemente per curvare a sx un corpo deve avere esser sottoposto a delle force la cui sommatoria è la forza centripeta (peto= andare verso in latino--> diretta verso il centro). Questa forza in quel caso viene data da un vincolo o dall'attrito del pavimento.
Ciao, sul libro su cui sto studiano ho questo problema che mi chiede il periodo delle piccole oscillazioni verticali.
http://img682.imageshack.us/img682/8720/vibrazioni.jpg
Sul libro lo risolve senza la molla rossa al centro che ho aggiunto io.
Supponendo che x sia lo spostamento verticale di O si deduce che 2x è quello di A e si può scrivere l'equilibrio dei momenti intorno a C.
ma*R + K2x*2R = 0
da cui
a + 4Kx/m = 0
Quindi Pulsazione naturale w = 2 radq(k/m) e T = 2pi/w
Io ora mi chiedevo: se aggiungo la molla rossa al centro come in figura, cosa cambia?
Il nuovo equilibrio sarà:
ma*R + Kx*R + K2x*2R = 0
quindi
ma + 5Kx = 0 ?
spleen81
09-01-2010, 09:11
Salve mi serve un chiarimento per un piccolo circuito di alimentazione di 8-10 led IR.
Mi sono costruito una sensorbar per Wiimote, collegato al pc, fatta da 6 led IR alimentati in parallelo da una pila ricaricabile da 1,3 V anche se il voltaggio nominale dei led è di 1,5, tutto sommato la pila fa il suo dovere. Ma adesso ne devo aggiungere altri 2 o 4 per migliorare il segnale e vorrei slegarmi dalla pila e alimentare il tutto tramite usb o molex (magari aggiungendo un interruttore). Il mio dubbio è il seguente, dato che non mi va di usare resistenze ed essendo la tensione dell'usb 12V, posso collegare il serie gli 8 led senza rischiare di bruciarli? Devo tenere conto di altri parametri? Ad esempio dell'amperaggio?
Il linea di principio collegandone 8 in serie, ottengo una tensione una tensione unitaria per singolo led di 12/8 ovvero 1,5, sbaglio qualcosa?
Grazie mille.
http://img706.imageshack.us/img706/2598/rotore.jpg
Ragazzi sono davvero confuso, avrei messo una mano sul fuoco che in questo esercizio il rotore girasse in senso antiorario e invece il libro nelle soluzioni dice orario. :confused: :confused: :confused: Perché?
Mi ero fatto questa idea basandomi su questa figura:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/6/69/Coppia_di_forze.png
che spiega come funziona una coppia di forze. Visto che la molla di sinistra era più compressa pensavo che là agisse la forza diretta verso il basso, mentre sulla molla meno compressa quella diretta verso l'alto.. di conseguenza il rotore avrebbe dovuto girare in senso antiorario.. perché invece il libro dice che gira in senso orario? :muro:
Aurora2008
14-01-2010, 07:59
Buon giorno a tutti :)
Sfortunatamente ho perso qualsiasi tipo di ricordo sulle nozioni di fisica risalenti al liceo... nozioni che oggi potebbero aiutarmi nel lavoro.
Sono impiegato in una agenzia di assicurazioni e mi occupo anche dell'assistenza ai clienti in caso di sinistro stradale.
Un mio cliente, qualche giorno fa ha avuto un incidente con un'altra autovettura ma la dinamica non permette di chiarire le responsabilità.
Arriviamo alle implicazioni della fisica:
Il mio assicurato ha installato sul veicolo un dispositivo satellitare in grado di registrare la "forza" provocata da un urto. Il valore che questo dispositivo ha rilevato è stato di 4,08G.
I due corpi (veicoli) coinvolti sono rispettivamente uno fermo (il mio cliente) mentre l'altro in movimento (la controparte).
Realisticamente, la massa del veicolo in movimento è di circa 1500Kg.
Con questi dati è possibile avere una indicazione sulla velocità istantanea del veicolo in movimento al momento dell'urto?
Grazie a tutti coloro che vorranno aiutarmi :D
Ma bisognerebbe sapere piu' cose per fare una stima indicativa..
Come la posizione reciproca delle macchine...Se c'era bagnato..se stava frenando..ALMENO LA DISTANZA percorsa dalla macchina ferma..la posizione finale..
Comunque 4,08 G è l'accelerazione impressa all'auto del suo cliente, appunto 4,08 volte quella di gravità.
koshchay
14-01-2010, 21:30
Ma bisognerebbe sapere piu' cose per fare una stima indicativa..
Come la posizione reciproca delle macchine...Se c'era bagnato..se stava frenando..ALMENO LA DISTANZA percorsa dalla macchina ferma..la posizione finale..Comunque 4,08 G è l'accelerazione impressa all'auto del suo cliente, appunto 4,08 volte quella di gravità.
necessario...
Aurora2008
14-01-2010, 22:17
Ma bisognerebbe sapere piu' cose per fare una stima indicativa..
Come la posizione reciproca delle macchine...Se c'era bagnato..se stava frenando..ALMENO LA DISTANZA percorsa dalla macchina ferma..la posizione finale..
Comunque 4,08 G è l'accelerazione impressa all'auto del suo cliente, appunto 4,08 volte quella di gravità.
Le due vetture erano perpendicolari, il mio assicurato fermo mentre l'altro veicolo procedeva in rettilineo.
Le distanze non ho modo di saperle con certezza (se fossero intervenute le autorità facendo i rilevamenti del caso, non si sarebbe proprio posto il problema)... il mio assicurato ha detto che l'altra autovettura ha inchiodato sull'asfalto bagnato lasciando "ad occhio" una strisciata per circa una decina di metri.
Mi rendo conto che le variabili "un tanto al braccio" sono già troppe :D
koshchay
14-01-2010, 22:22
Le due vetture erano perpendicolari, il mio assicurato fermo mentre l'altro veicolo procedeva in rettilineo.
Le distanze non ho modo di saperle con certezza (se fossero intervenute le autorità facendo i rilevamenti del caso, non si sarebbe proprio posto il problema)... il mio assicurato ha detto che l'altra autovettura ha inchiodato sull'asfalto bagnato lasciando "ad occhio" una strisciata per circa una decina di metri.Mi rendo conto che le variabili "un tanto al braccio" sono già troppe :D
no no non è il problema delle misure alla belin di cane è che non serve quello, ma la distanza coperta dalla macchina del tuo assistito dopo l'urto...
Aurora2008
14-01-2010, 22:28
no no non è il problema delle misure alla belin di cane è che non serve quello, ma la distanza coperta dalla macchina del tuo assistito dopo l'urto...
Vallo a sapere :D
Grazie comunque, avete fatto fin troppo :)
koshchay
14-01-2010, 22:30
Vallo a sapere :D
Grazie comunque, avete fatto fin troppo :)
veramente non abbiamo fatto niente... ma immagino sia una frase di circostanza... eccone un altra: buona fortuna... :)
The_Fragger
15-01-2010, 12:27
Ciao a tutti
sono alle prese con l'esame di campi e mi servirebbe un chiarimento!
In particolare data una spira in cui scorre una corrente I sappiamo che il campo elettrico è direzionato lungo il versore φ,come ho cercato di riportare in figura soltanto con la corrente magnetica(la spira farla con paint non era agevole :fagiano: ).
http://img138.imageshack.us/img138/7193/immaginenx.th.jpg (http://img138.imageshack.us/i/immaginenx.jpg/)
Adesso se inclino la spira(quindi la corrente magnetica in sostanza) di un certo angolo Alpha con l'asse z, mantenendo invariato il sistema di riferimento,come sarà diretto il mio versore φinclinato??
Ragionandoci mi trovo due componenti proporzionali al cos e sin lungo R e phi del mio sistema di riferimento.
Però non ne ho la certezza!
Inoltre nel caso avessi altre antenne,e in totale un campo(elettrico) lungo tutte e tre le direzioni(phi,teta,R) e mi si chiedesse la pol. lineare lungo un angolo Teta fissato.(se fosse possibile averla!!)Quali componenti del campo devo andare a considerare??
Spero di essere stato chiaro.Se manca qualcosa ditemelo :D
http://img706.imageshack.us/img706/2598/rotore.jpg
Ragazzi sono davvero confuso, avrei messo una mano sul fuoco che in questo esercizio il rotore girasse in senso antiorario e invece il libro nelle soluzioni dice orario. :confused: :confused: :confused: Perché?
Mi ero fatto questa idea basandomi su questa figura:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/6/69/Coppia_di_forze.png
che spiega come funziona una coppia di forze. Visto che la molla di sinistra era più compressa pensavo che là agisse la forza diretta verso il basso, mentre sulla molla meno compressa quella diretta verso l'alto.. di conseguenza il rotore avrebbe dovuto girare in senso antiorario.. perché invece il libro dice che gira in senso orario? :muro:
Da un certo punto di vista avevi visto giusto. Effettivamente c'è una cosa che gira in senso antiorario: lo statore, e questo significa che il rotore gira in senso orario. E' una questione di azione/reazione, lo puoi verificare prendendo in mano un trapano elettrico e azionandolo.:rolleyes:
Ciao a tutti
sono alle prese con l'esame di campi e mi servirebbe un chiarimento!
In particolare data una spira in cui scorre una corrente I sappiamo che il campo elettrico è direzionato lungo il versore φ,come ho cercato di riportare in figura soltanto con la corrente magnetica(la spira farla con paint non era agevole :fagiano: ).
http://img138.imageshack.us/img138/7193/immaginenx.th.jpg (http://img138.imageshack.us/i/immaginenx.jpg/)
Adesso se inclino la spira(quindi la corrente magnetica in sostanza) di un certo angolo Alpha con l'asse z, mantenendo invariato il sistema di riferimento,come sarà diretto il mio versore φinclinato??
Ragionandoci mi trovo due componenti proporzionali al cos e sin lungo R e phi del mio sistema di riferimento.
Però non ne ho la certezza!
Inoltre nel caso avessi altre antenne,e in totale un campo lungo tutte e tre le direzioni(phi,teta,R) e mi si chiedesse la pol. lineare lungo un angolo Teta fissato.(se fosse possibile averla!!)Quali componenti dei campi devo andare a considerare??
Spero di essere stato chiaro.Se manca qualcosa ditemelo :D
La polarizzazione riguarda sempre la componente elettrica del campo EM.
Per il resto non so aiutarti, dal disegno non ho capito nulla.:rolleyes:
The_Fragger
15-01-2010, 17:52
La polarizzazione riguarda sempre la componente elettrica del campo EM.
Per il resto non so aiutarti, dal disegno non ho capito nulla.:rolleyes:
quello era appurato!
però dato che il campo elettrico può essere scomposto(essendo un vettore) in 3 componenti dirette lungo i versori phi,teta e r.Adesso normalmente mi capitava di avere sempre campi diretti lungo phi e teta e non verso R ed imponevo sempre le solite relazioni per la pol. lineare.In questo caso non so se valgono ancora.
Il disegno non serve a un capsio quasi!fa vedere solo orientamento dei versori prendendo quella particolare corrente magnetica.
quello era appurato!
però dato che il campo elettrico può essere scomposto(essendo un vettore) in 3 componenti dirette lungo i versori phi,teta e r.Adesso normalmente mi capitava di avere sempre campi diretti lungo phi e teta e non verso R ed imponevo sempre le solite relazioni per la pol. lineare.In questo caso non so se valgono ancora.
Il disegno non serve a un capsio quasi!fa vedere solo orientamento dei versori prendendo quella particolare corrente magnetica.
Non riesco a capire: hai un'onda EM o no? Se ce l'hai proietti il campo elettrico sul piano perpendicolare alla direzione di propagazione dell'onda, e avrai la polarizzazione...
Riprendiamo dal principio.
Hai una spira percorsa da corrente: come sta messa? E' una spira sinistrosa o destrorsa?
E poi, come fai ad avere un campo elettrico? Casomai sarà un campo magnetico in un punto dello spazio: la spira è elettricamente neutra, non ha carica elettrica, ergo non può generare direttamente un campo elettrico.
Solo se la muovi, variando il campo magnetico, avrai un'onda in propagazione, e la direzione di propagazione dipende da come muovi la spira.:confused:
The_Fragger
15-01-2010, 23:58
Non riesco a capire: hai un'onda EM o no? Se ce l'hai proietti il campo elettrico sul piano perpendicolare alla direzione di propagazione dell'onda, e avrai la polarizzazione...
Riprendiamo dal principio.
Hai una spira percorsa da corrente: come sta messa? E' una spira sinistrosa o destrorsa?
E poi, come fai ad avere un campo elettrico? Casomai sarà un campo magnetico in un punto dello spazio: la spira è elettricamente neutra, non ha carica elettrica, ergo non può generare direttamente un campo elettrico.
Solo se la muovi, variando il campo magnetico, avrai un'onda in propagazione, e la direzione di propagazione dipende da come muovi la spira.:confused:
Ok la definizione di polarizzazione ci sono.Quindi anche se ho una componente del campo elettrico sulla direzione di propagazione alla fine la polarizzazione la vedo prendendo il piano perpendicolare e vedendo come il campo elettrico incide su di esso.
La spira è posta nel piano x;y per capirci ed è percorsa da una corrente che scorre in senso antiorario.Poi non la vogliamo chiamare spira?vogliamo chiamarlo dipolo magnetico?Oppure vogliamo parlare direttamente di corrente magnetica?
Forse usando il termine di spira ho fatto un uso improprio(sicuro).Ma dalla teoria un dipolo magnetico si comporta come una spira di raggio molto piccolo.
Detto questo data una corrente infinitesima di corrente (elettrica o magnetica che sia) essa genera un campo elettromagnetico.Tale campo in lontananza ha delle componenti lungo phi e teta(versori del nostro sistema di riferimento in coordinate polari).Data una corrente infinitesima la posso assumere come un dipolo elettrico, così come data una corrente infinitesima magnetica (teoricamente) la posso assumere come un dipolo magnetico.
La spira è posta nel piano x;y per capirci ed è percorsa da una corrente che scorre in senso antiorario.Poi non la vogliamo chiamare spira?vogliamo chiamarlo dipolo magnetico?Oppure vogliamo parlare direttamente di corrente magnetica?
La corrente magnetica non esiste. Nel caso della spira c'è solo il campo magnetico. Oltretutto calcolarlo analiticamente per tutti i punti dello spazio è molto complicato.
Detto questo data una corrente infinitesima di corrente (elettrica o magnetica che sia) essa genera un campo elettromagnetico.Tale campo in lontananza ha delle componenti lungo phi e teta(versori del nostro sistema di riferimento in coordinate polari).
Allora, una spira percorsa da corrente elettrica che è immobile rispetto ad un osservatore genera sì un campo elettromagnetico, ma tale campo ha componente elettrica nulla(quindi nessuna polarizzazion) e perciò resta solo il campo magnetico costante. Non c'è propagazione d'energia, non c'è un'onda, ecc...
Data una corrente infinitesima la posso assumere come un dipolo elettrico, così come data una corrente infinitesima magnetica (teoricamente) la posso assumere come un dipolo magnetico.
Non puoi fare questi confronti: campo magnetico ed elettrico sono molto diversi fra loro.
La chiave di tutto sta nel movimento della spira rispetto all'osservatore.
Se muovi la spira, allora viene fuori la componente elettrica del campo EM, e quindi ci sarà un'onda EM che viaggia lungo una direzione ben precisa, e potrai calcolarne la polarizzazione, se c'è.
Quindi, data la collocazione e l'orientamento della spira all'inizio, in un certo punto dello spazio avrai un vettore campo magnetico. Se muovi la spira, quel vettore(in genere) cambierà: calcolando la variazione(che è un vettore) potrai ottenere il vettore campo elettrico magicamente creato dal movimento della spira.
Ora in quel punto avrai, in ogni istante, un vettore campo magnetico e un vettore campo elettrico, ortogonali tra di loro: in base al loro orientamento avrai anche la direzione di propagazione dell'onda EM che passerà in quel punto. Avendo la direzione di propagazione e il vettore campo elettrico calcoli la polarizzazione, ecc...
The_Fragger
16-01-2010, 01:05
La corrente magnetica non esiste. Nel caso della spira c'è solo il campo magnetico. Oltretutto calcolarlo analiticamente per tutti i punti dello spazio è molto complicato.
Allora, una spira percorsa da corrente elettrica che è immobile rispetto ad un osservatore genera sì un campo elettromagnetico, ma tale campo ha componente elettrica nulla(quindi nessuna polarizzazion) e perciò resta solo il campo magnetico costante. Non c'è propagazione d'energia, non c'è un'onda, ecc...
Non puoi fare questi confronti: campo magnetico ed elettrico sono molto diversi fra loro.
La chiave di tutto sta nel movimento della spira rispetto all'osservatore.
Se muovi la spira, allora viene fuori la componente elettrica del campo EM, e quindi ci sarà un'onda EM che viaggia lungo una direzione ben precisa, e potrai calcolarne la polarizzazione, se c'è.
Quindi, data la collocazione e l'orientamento della spira all'inizio, in un certo punto dello spazio avrai un vettore campo magnetico. Se muovi la spira, quel vettore(in genere) cambierà: calcolando la variazione(che è un vettore) potrai ottenere il vettore campo elettrico magicamente creato dal movimento della spira.
Ora in quel punto avrai, in ogni istante, un vettore campo magnetico e un vettore campo elettrico, ortogonali tra di loro: in base al loro orientamento avrai anche la direzione di propagazione dell'onda EM che passerà in quel punto. Avendo la direzione di propagazione e il vettore campo elettrico calcoli la polarizzazione, ecc...
spero di essermi spiegato nel pm!
Quindi intendo parlare pur non esistendo di una corrente magnetica.
Lasciamo stare spire e contro spire...ripeto ho sicuramente ho utilizzato termini impropri.
spero di essermi spiegato nel pm!
Quindi intendo parlare pur non esistendo di una corrente magnetica.
Lasciamo stare spire e contro spire...ripeto ho sicuramente ho utilizzato termini impropri.
Ritorno dal pm.
E allora usiamo i termini giusti, no?:D
The_Fragger
16-01-2010, 01:25
Ritorno dal pm.
E allora usiamo i termini giusti, no?:D
leggi l'altro pm!
continuiamo lì la discussione sulla prima parte please sennò usciamo fuori tema e facciamo post che non aiutano.
Ziosilvio
16-01-2010, 09:37
Unisco al thread ufficiale delle richieste di aiuto in Fisica.
The_Fragger
16-01-2010, 11:12
Unisco al thread ufficiale delle richieste di aiuto in Fisica.
Ok grazie!
pensavo che dovesse andare in un topic a parte dato che non era prettamente di fisica!ma così va bene!
EDIT:tornando a jarni.
in ogni caso i tuoi esempi valgono nel caso statico.Ma qui io sto parlando di un'antenna a spira e in caso dinamico e te l'ho anche spiegato nel pm.
Domandina su sistema di riferimento e regola della mano destra:
Se cambio il verso di uno solo dei versori, devo usare la mano sinistra?
Nel senso, se j diventa -j, allora il determinante della matrice estesa i,j,k cambia di segno (è multilineare) quindi devo usare la mano sinistra?
altrimenti cambiare di segno a due assi?
Domandina su sistema di riferimento e regola della mano destra:
Se cambio il verso di uno solo dei versori, devo usare la mano sinistra?
Nel senso, se j diventa -j, allora il determinante della matrice estesa i,j,k cambia di segno (è multilineare) quindi devo usare la mano sinistra?
altrimenti cambiare di segno a due assi?
:confused:
Se cambi il verso ad un solo versore non hai più una terna destrosa, bensì sinistrosa.
Se non indicato diversamente, tutti i sistemi di riferimento tridimensionali sono destrosi.
Umh appunto era la conferma che mi interessava..Visto che nei problemi capita di cambiare di segno ad un asse per comodità ^^
Umh appunto era la conferma che mi interessava..Visto che nei problemi capita di cambiare di segno ad un asse per comodità ^^
Cambiane due e stai a posto: equivale a ruotare tutto di 90 gradi lungo il versore "sano".
pabloescobarr
26-01-2010, 13:36
salve ragazzi, avrrei bisogno di un po di spiegazioni dettagliate riguardo il funzionamento di un giroscopio e il conseguente pricipio di conservazione del momento angolare.... sul mio libro di fisica ( il tipler) è trattato questo argomento ma il moto del giroscopio è spiegato davvero male, o almeno sono io che nn riesco a capire il suo funzionamento.
qualcuno mi potrebbe dare qualche spiegazione dettagliata sul perchè il giroscopio non cade??
ho capito che in un certo senso il momento angolare dovuto alla forza di gravità viene annullato dal momento dovuto alla rotazione del giroscopio.... è giusto?
Trascurando ovviamente gli attriti:
Il momento totale delle forze esterne è quello della gravità.
Si dimostra che è uguale a R(centro di massa)X MG.
Per la regola della mano destra questo momento è perpendicolare al momento angolare della trottola e in questo caso, come con le forza centripeta, il momento cambia esclusivamente la direzione del momento angolare,lasciandone invariato il modulo. Così la sommatoria dei momenti esterni non fa ruotare l'oggetto rispetto al punto su cui è appoggiato, ma lo fa semplicemente girare.
Poi la sommatoria delle forze esterne è nulla, visto che il peso è compensato dal vincolo agente sul punto di contatto tra giroscopio e piano
(NB: questo momento è nullo, dato che abbia considerato come polo il punto di contatto).
Riassumento:
Momenti agenti esterni: Fanno ruotare la trottola (velocità di precessione)
Forze esterni: Sommatoria nulla.
Quindi non cade.
Domandina sul k equivalente di due molle in serie, con diverse costanti elastiche:
Devo dimostrare che tale K= (K1*K2)/(K1+K2)
Ho preferito usare la "via energetica" utilizzando l'energia potenziale massima che è uguale alla velocità cinetica massima, che si ha nel punto d'equilibrio.
L'unico mio dubbio è la relazione che lega l'allungamento di una molla all'altra.
Mi interessa solo nel punto di elongazione massima, ossia quando l'accelerazione è massima:
ho posto k1(Delta X1)=k2(Delta X2) (X1,2 sono gli allungamenti rispettivi)
Ma questa relazione non mi convince troppo, nel senso che vorrei averlo dimostrato e non "intuito".
Su internet ho trovato una dimostrazione che mi ha convinto ancora meno :S
pabloescobarr
30-01-2010, 12:54
kierlo grazie molte per il giroscopio, ora mi è piu chiaro...
ora sono davanti ad un altro problema... devo calcolare la pressione esercitata dall'acqua sulle pareti laterali di una piscina...
dovrei utilizzare una forumula con un integrale dato che cmunque si tratta di una sommatoria delle varie dgh con d uguale alla densità, e h l'altezza dalla superficie della piscina... giusto? quale è questa formula????
p.s. a sispoizione ho la lunghezza, la profondità e la larghezza della piscina
robertogl
02-02-2010, 21:54
solo una curiosità
seconda la teoria della relatività, a velocità prossime a quelle della luce il tempo si dilata e lo spazio si contrae, e la massa del corpo che va a quella velocità aumenta. Tornati a velocità normali, oltre al tempo, anche dimensioni e massa tornerebbero normali?(ho fatto un ragionamento: le dimensioni sì, perchè è come il tempo...la massa anche, ma qui ho pensato fosse perchè il corpo deve decellerare e perde energia, quindi massa...può essere?)
:)
solo una curiosità
seconda la teoria della relatività, a velocità prossime a quelle della luce il tempo si dilata e lo spazio si contrae, e la massa del corpo che va a quella velocità aumenta. Tornati a velocità normali, oltre al tempo, anche dimensioni e massa tornerebbero normali?(ho fatto un ragionamento: le dimensioni sì, perchè è come il tempo...la massa anche, ma qui ho pensato fosse perchè il corpo deve decellerare e perde energia, quindi massa...può essere?)
:)
Massa e tempo dilatati sono quelli che misura un osservatore in quiete.
Il corpo in movimento non s'accorge di nulla.
Quando si ferma, tutti e due misureranno le stesse grandezze fisiche.
Domandina sul k equivalente di due molle in serie, con diverse costanti elastiche:
Devo dimostrare che tale K= (K1*K2)/(K1+K2)
Ho preferito usare la "via energetica" utilizzando l'energia potenziale massima che è uguale alla velocità cinetica massima, che si ha nel punto d'equilibrio.
L'unico mio dubbio è la relazione che lega l'allungamento di una molla all'altra.
Mi interessa solo nel punto di elongazione massima, ossia quando l'accelerazione è massima:
ho posto k1(Delta X1)=k2(Delta X2) (X1,2 sono gli allungamenti rispettivi)
Ma questa relazione non mi convince troppo, nel senso che vorrei averlo dimostrato e non "intuito".
Su internet ho trovato una dimostrazione che mi ha convinto ancora meno :S
Guarda, a me invece è il metodo energetico che piace poco (essendo di estrazione puramente meccanica). La dimostrazione nel caso delle molle in parallelo è banale, per quelle in serie c'è un passaggio in più da fare. "lavorando" semplicemente sul fatto che molle in parallelo hanno la stessa deformazione e molle in serie hanno lo stesso carico.
Ora essendo a lavoro non ho tempo, però posso dirti che sul "Ferraresi-Raparelli" (meccanica applicata alle macchine) il tutto è chiaramente spiegato ;).
robertogl
03-02-2010, 11:15
Massa e tempo dilatati sono quelli che misura un osservatore in quiete.
Il corpo in movimento non s'accorge di nulla.
Quando si ferma, tutti e due misureranno le stesse grandezze fisiche.
sì sì, sapevo che non se ne accorgeva.
grazie :)
Guarda, a me invece è il metodo energetico che piace poco (essendo di estrazione puramente meccanica). La dimostrazione nel caso delle molle in parallelo è banale, per quelle in serie c'è un passaggio in più da fare. "lavorando" semplicemente sul fatto che molle in parallelo hanno la stessa deformazione e molle in serie hanno lo stesso carico.
Ora essendo a lavoro non ho tempo, però posso dirti che sul "Ferraresi-Raparelli" (meccanica applicata alle macchine) il tutto è chiaramente spiegato ;).
Ma io avevo scelto il metodo energetico perhcè non ero sicuro del carico applicate a ogni molla (in serie)..con il metodo energetico mi interessa sapere il rapporto fra gli allungamenti nella massima contrazione e basta
Ma io avevo scelto il metodo energetico perhcè non ero sicuro del carico applicate a ogni molla (in serie)..con il metodo energetico mi interessa sapere il rapporto fra gli allungamenti nella massima contrazione e basta
Se in serie, la forza è uguale per entrambe le molle(se metti una bilancia sopra un'altra e ti pesi entrambe segneranno lo stesso valore):
K1X1=K2X2----->X1=X2(K2/K1)
L'energia totale è la somma delle energie:
(KX^2)/2=(K1X1^2+K2X2^2)/2
L'allungamento totale è la somma degli allungamenti:
X=X1+X2
Se sostituisci la prima e la terza equazione nella seconda ottieni l'espressione di K in funzione di K1 e K2.:D
Se vuoi ti mostro i passaggi.
Ciao a tutti, credo che questo sia il thread giusto per avere una risposta.
Il mio elettromagnetismo è un po' arrugginito :D
Volevo fare un calcolo:
I treni circolanti sulla rete ferroviaria italiana sono alimentati a 3.000V in continua (tranne la TAV che va a 25.000 V in alternata).
Da quel che ho capito assorbono un massimo di 1.500 Ampere.
Che intensità di campo magnetico avrò a 5, 10, 20 metri, ecc. ?
Altra domanda (mi sembrava di ricordare che esistesse un thread sui treni, ma non l'ho trovato).
Su un certo tratto di cavo la corrente scorre solamente se il treno sta passando in quel momento ? Ci sono delle stazioni di alimentazione lungo la linea che erogano solamente quando il treno "chiude il circuito" ?
Credo si perderebbe troppo nel far scorrere elettricità per KM su cavi scoperti.
Se in serie, la forza è uguale per entrambe le molle(se metti una bilancia sopra un'altra e ti pesi entrambe segneranno lo stesso valore):
K1X1=K2X2----->X1=X2(K2/K1)
L'energia totale è la somma delle energie:
(KX^2)/2=(K1X1^2+K2X2^2)/2
L'allungamento totale è la somma degli allungamenti:
X=X1+X2
Se sostituisci la prima e la terza equazione nella seconda ottieni l'espressione di K in funzione di K1 e K2.:D
Se vuoi ti mostro i passaggi.
No ma l'ho già dimostrato per quello. e avevo usato questo stratagemma anche io, solo che non ero troppo sicuro del fatto che sulle due molle la forza fosse la stessa
No ma l'ho già dimostrato per quello. e avevo usato questo stratagemma anche io, solo che non ero troppo sicuro del fatto che sulle due molle la forza fosse la stessa
Come non eri sicuro? Di solito si parte "banalmente" da questo punto :D.
Io mi preoccuperei del contrario ;)...Ovvero come dimostrare l'eventuale differenza del carico tra le due molle :D.
Perchè non avevo un motivo per dire che erano uguali, quindi la cosa non mi convinceva XD
Perchè non avevo un motivo per dire che erano uguali, quindi la cosa non mi convinceva XD
Non avrebbe senso altrimenti, dato che nella classica situazione di molle in serie incernierate in alto e con massa collegata in basso, dai diagrammi di corpo libero non può essere altrimenti ;).
Ciao a tutti,chi è che riesce a spiegarmi brevemente come mai "Non è possibile realizzare un ciclo in cui tutto il calore prelevato da una sorgente viene trasformato in lavoro"?
Ho capito una sua similitudine,cioè "il calore viene trasferito da corpi a temperatura maggiore a corpi a temperatura minore" mediante l'ipotesi di Fourier,ma quello del lavoro proprio non riesco a dimostrarlo :muro:
Freddie M.
05-02-2010, 15:34
Ciao a tutti, credo che questo sia il thread giusto per avere una risposta.
Il mio elettromagnetismo è un po' arrugginito :D
Volevo fare un calcolo:
I treni circolanti sulla rete ferroviaria italiana sono alimentati a 3.000V in continua (tranne la TAV che va a 25.000 V in alternata).
Da quel che ho capito assorbono un massimo di 1.500 Ampere.
Che intensità di campo magnetico avrò a 5, 10, 20 metri, ecc. ?
Altra domanda (mi sembrava di ricordare che esistesse un thread sui treni, ma non l'ho trovato).
Su un certo tratto di cavo la corrente scorre solamente se il treno sta passando in quel momento ? Ci sono delle stazioni di alimentazione lungo la linea che erogano solamente quando il treno "chiude il circuito" ?
Credo si perderebbe troppo nel far scorrere elettricità per KM su cavi scoperti.
Applicando Biot e Savart per un tratto di filo indefinitamente lungo http://upload.wikimedia.org/math/a/1/6/a1664af70278f43dd18a3833db386a66.png
hia per I=1.5kA
H=239/d [A/m]
Ovvero per d=1m
H=239 A/m.
Sicuramente è un bel campo, ma comunque limitato nel tempo all'istante in cui transita il treno, quindi non costituisce un problema per le persone.
Per quanto riguarda la tecnologia delle linee ferroviarie non ne so molto ma credo si utilizzino dei tratti di linea lunghi una certa distanza mantenuti in tensione, che si chiudono al passaggio del treno.
Applicando Biot e Savart per un tratto di filo indefinitamente lungo http://upload.wikimedia.org/math/a/1/6/a1664af70278f43dd18a3833db386a66.png
hia per I=1.5kA
H=239/d [A/m]
Ovvero per d=1m
H=239 A/m.
Sicuramente è un bel campo, ma comunque limitato nel tempo all'istante in cui transita il treno, quindi non costituisce un problema per le persone.
Quindi un'induzione magnetica di circa 300 microTesla, giusto ?
Una decina di volte il campo magnetico terrestre.
Questo alla distanza di 1 metro chiaramente.
Freddie M.
05-02-2010, 20:37
Quindi un'induzione magnetica di circa 300 microTesla, giusto ?
Una decina di volte il campo magnetico terrestre.
Questo alla distanza di 1 metro chiaramente.
300uT giusti giusti.
Curiosità: per cosa useresti questa stima di campo?
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.