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View Full Version : [Dall'Estero]La stampa estera su Berlusconi,la sua politica ed il suo governo


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pegasoalatp
11-06-2009, 15:47
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Il partito CDA si deve tenere alla larga dal partito di Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5966 Olanda

ma anche no, da italiano residente in olanda, con la stessa autorevolezza "della signora et al".
P.S. Poi la lotta agli immgrati clandestini e' piu' merito della Lega che del PDL.

whistler
11-06-2009, 15:57
ma anche no, da italiano residente in olanda, con la stessa autorevolezza "della signora et al".
P.S. Poi la lotta agli immgrati clandestini e' piu' merito della Lega che del PDL.

e che merito....
un trionfo!

atinvidia284
12-06-2009, 10:48
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Silvio fai pena. Adesso vattene.
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6033 Gran Bretagna
[The Guardian]

Per motivi legali, l’Observer non vi può far vedere le fotografie scattate durante una festa tenuta dal Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, all’ormai famosa Villa Certosa in Sardegna. Ora vi darò un momento per rendervi conto della vostra fortuna.

Le foto, apparse sul quotidiano spagnolo El Pais, a quanto pare ritraggono una festa per una delegazione della Repubblica Ceca a cui partecipano Berlusconi, ragazze in topless e, si presume, un uomo piegato su una piscina in “stato d’eccitazione”. L’ex Premier ceco Mirek Topolanek ha confermato di essere lui nella fotografia, ma ha dichiarato che: “E’ stata modificata e la foto non è autentica.” Qualcuno ha qualche motivo per non credergli?

Berlusconi, da parte sua, è già sotto inchiesta per aver usato gli aerei di Stato per trasportare degli ospiti succintamente vestiti ed è anche nei guai a causa di diciottenni, per la sfilata senza fine di “amiche in tanga” (ecc, ecc), ha querelato El Pais poiché secondo lui le fotografie sono un’invasione della sua privacy e l’hanno screditato alla vigilia delle Elezioni europee. La verità è che, qualunque cosa succeda ai votanti italiani questo fine settimana, non è forse arrivata l’ora per noi di urlare: “Lascia stare Silvio, sporca capra della politica europea, il mondo ne ha già avuto abbastanza?”

Dovete capire che non si tratta di un’indignazione istintiva - semmai, l’impulso, sì, è sempre stato quello di trovare Berlusconi patetico, ma anche di riconoscergli dei meriti, qualcuno che incitava a discutere. È stato particolarmente divertente quando i Blair ci sono andati per quella famigerata vacanza gratis, leccando i piedi al loro caro amicone Silvio, il quale sfoggiava la sua bellezza indossando la sua bandana o piuttosto un sosia della nonna di Carlos Santana, in qualunque modo preferiate vederlo.

Questo sembra sia stato il punto di forza di Berlusconi, sia con gli italiani sia con gli altri, lui era in qualche modo una “canaglia adorabile” un po’ in là con gli anni, un vero personaggio che non si sarebbe mai abbandonato a qualcosa di così banale come il politicamente corretto. Perfino i nomi in codice che si era scelto per le festa in villa (Papi) suggeriscono che fosse interessato solamente a una “dittatura” in stile benevolo.

Tuttavia, quando ci pensate, che cosa c’è di così adorabile in un uomo anziano, ricco e potente che si circonda di ragazze mezzo nude? Dov’è il vero senso del personaggio in tutto questo narcisismo? In effetti, proprio come quando un uomo sposato e disinvolto al pub ci prova di continuo può essere divertente all’inizio, col passare del tempo il suo comportamento diventa stancante, fastidioso e anche piuttosto viscido. Piaccia o meno, “la continenza sessuale come questione politica” non è finita assieme al mandato presidenziale di Bill Clinton. Dopo tutto, il Presidente del Consiglio italiano è uno dei dignitari più potenti d’Europa, qualcuno che ha abbastanza influenza per dichiarare o fermare le guerre; è chiedersi troppo se ogni volta che uno punta lo sguardo su di lui non parte subito nella testa la sigla di Benny Hill?

Sarebbe troppo sperare che la villa in cui spende i suoi “momenti d’ozio” non faccia concorrenza alla villa di Playboy per essere il “parco di divertimenti sessuali per uomini di mezza età più pateticamente stereotipato?” Ecco, se non altro, Berlusconi è colpevole di far impallidere gli eccessi dei Baccanali.

E’ troppo? È quasi come se tutto ciò che poteva andare storto a un uomo bianco di mezza età sia successo a Berlusconi. È diventato marcio; una crisi di mezza età andante che indossa dei pantaloncini Vilbrequin. E ne ha 72 di anni! Al che alcuni potrebbero gridare, beh, beato lui. Che male c’è? Ma io potrei argomentare che ci sono parecchie cose che non vanno, così come ce n’erano nel caso Clinton-Lewinsky. Poiché, in questo contesto, ciò che appare come una dimostrazione di virilità e potenza sessuale è senza dubbio una completa mancanza di controllo, per non dire un senso di onnipotenza, di sconvolgente disprezzo per quelle persone da loro considerate inferiori.

Questo è il motivo per cui Berlusconi dovrebbe finalmente andarsene - non perché “non riesce a tenerlo dentro ai pantaloni”, ma perché, proprio come Bill, non è interessato, e chiaramente non considera di occupare una qualsivoglia posizione in cui debba rispondere ai “lacché” che l’hanno votato. In questo modo, Berlusconi è diventato la personificazione del potere diventato rancido. È chiaro, magari siete convinti che noi siamo messi male con Brown - ma date un’occhiata alla Sardegna e riflettete su ciò che altri Paesi sono costretti a subire.

Per quanto riguarda Berlusconi, forse il massimo sarebbe se, ad un certo punto durante le elezioni europee, qualcuno gli iniettasse discretamente del bromuro e lo trascinasse senza fare rumore da parte. Da un punto di vista politico e libidinoso, potrebbe essere considerata eutanasia.

[Articolo originale "Silvio, you're a saddo. Now just go away" di Barbara Ellen] (http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2009/jun/07/barbara-ellen-berlusconi-photographs)

guyver
12-06-2009, 10:58
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Silvio fai pena. Adesso vattene.
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6033 Gran Bretagna

Dirty goat? :stordita: :sbonk: :sbonk: :sofico:

atinvidia284
12-06-2009, 12:16
Dirty goat? :stordita: :sbonk: :sbonk: :sofico:
http://www.gifandgif.com/gif_animate/Capra/Gif%20animate%20capra%20%284%29.gif

:asd:

atinvidia284
12-06-2009, 12:21
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.standard.gif Berlusconi e la ragazza: niente di piccante, grazie
maggio 2009 http://chediconodinoi.blogspot.com/2009/06/berlusconi-e-la-ragazza-niente-di.html USA
Time

[articolo originale di Jeff Israely qui (http://www.time.com/time/world/article/0,8599,1901624,00.html)]

“Nessuno ha domande sulle minorenni?” Non è il tipico modo in cui il rappresentante di una nazione del G8 inizia una conferenza stampa ufficiale. Ma questa è l’Italia nell’era di Silvio Berlusconi, la nazione di un Primo Ministro miliardario esuberante la cui ambigua relazione con una 18enne aspirante showgirl ha dominato il dibattito pubblico per quasi tutto il mese di maggio. Benvenuti nella primavera di Berlusconistan.

Il Primo Ministro governa questa repubblica del reality-show in virtù della sua persistenza politica e della sua sorprendente popolarità (questo è il suo terzo mandato); con il suo controllo delle antenne televisive (possiede i tre principali canali privati); e forse in modo ancora più intrigante, con l'abilità di trasformare i suoi capricci personali nell’inquietante intrattenimento pubblico di una democrazia di 58 milioni di persone. I suoi oppositori, che riescono ad apparire sui canali di Berlusconistan, credono che il 72enne maestro della manipolazione abbia innescato un nuovo ciclo di notizie che potrebbe portarlo al crollo politico.

Per iniziare, la moglie furiosa, Veronica Lario, lo ha accusato di frequentare le “minorenni”, nello specifico una bionda dalle gambe lunghe di Napoli che si chiama Noemi Letizia, dopo che un giornale locale ha rivelato che Berlusconi è intervenuto alla festa per il diciottesimo compleanno della ragazza e che l’ha inondata di regali costosi. Due giorni dopo la moglie risentita ha lanciato l’accusa e ha chiesto il divorzio. Il Primo Ministro ha dichiarato pubblicamente di avere conosciuto Letizia attraverso i suoi genitori, il padre ha detto che sua figlia è “casta”, dichiarando di avere conosciuto Berlusconi attraverso i politici locali. Il giornale di centro sinistra La Repubblica e il capo dell’opposizione, Dario Franceschini, hanno spazzato via le incongruenze del racconto di Berlusconi sulla sua relazione con la famiglia. Poi giovedì scorso Berlusconi ha rotto il suo lungo silenzio sul rapporto con la ragazza.

Tra le risate nervose dei suoi assistenti e dei giornalisti, Berlusconi, con un sorriso felino che gli attraversava la faccia, ha fatto lui stesso la domanda sulle minorenni, in seguito all’incontro settimanale del Consiglio dei Ministri a Roma. No, ha affermato, non c’è stato niente di piccante o di “più che piccante” durante i suoi incontri con minorenni, e l’ha giurato sulla testa dei figli. Berlusconi ha insistito che si sarebbe “dimesso immediatamente” se fosse stato colpevole di alcuna delle sopraccitate piccanterie con una minorenne. E questo, ha concluso, è tutto quello che ha da dire sulla faccenda. Il che ha solamente sollevato ancora più controversia.

Alcuni giornalisti sostengono che questa conclusione sia l’equivalente berlusconiano di quando Bill Clinton disse: “Non ho avuto nessuna relazione sessuale con quella donna”. Un incitamento alla ricerca dei fatti per gli investigatori di Berlusconistan e uno stimolo per un dibattito e delle supposizioni ancora più cruente sulla vita privata del Primo Ministro. Allo stesso tempo, lo scandalo potenziale potrebbe aiutare Berlusconi a mantenere alta la sua popolarità dandogli una posizione centrale in una arena pubblica che somiglia sempre di più al Jerry Springer Show (o ad un film di Fellini).

“Berlusconismo” è il termine usato da chi cerca di capire il fenomeno di come un uomo dotato di istinti e appetiti da imperatore possa anche essere il leader più longevo di una democrazia del mondo occidentale. Usa la diplomazia internazionale per far pratica con le sue migliori o peggiori battute dozzinali; ostenta la sua ricchezza e insulta i tanti magistrati che indagano con persistenza sui suoi affari; esalta il suo fascino da Casanova svenendo pubblicamente su una ex showgirl entrata in politica, Mara Carfagna, che ha nominato Ministro delle pari opportunità l’anno scorso. (Il suo fedele alleato, Umberto Bossi, questa settimana ha fatto riferimento al presunto uso del viagra da parte di Berlusconi).

Ogniqualvolta Berlusconi raggiunge un nuovo massimo, o un nuovo minimo, mi piace sentire l’editorialista di Repubblica, Filippo Ceccarelli. “Anche se pensi che sia un mascalzone”, dice Ceccarelli, “un mascalzone crea attrazione e popolarità. C’è una ragione per cui la gente va a vedere i film sui tipi come lui. Fino a quando l’elettorato si riduce a essere solo una platea, lui continuerà a essere il numero uno”.

Titanium555
12-06-2009, 21:15
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Silvio fai pena. Adesso vattene.
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6033 Gran Bretagna

SILVIO FAI PENA VATTENE, TROPPO BRAVI AHAHAHHAHAHH MI FA QUASI TENEREZZA STO OMO DE MER..

AHAHAHAH TERRIBBILI....:help:

Titanium555
12-06-2009, 21:24
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.standard.gif Berlusconi e la ragazza: niente di piccante, grazie
maggio 2009 http://chediconodinoi.blogspot.com/2009/06/berlusconi-e-la-ragazza-niente-di.html USA

Se leggete nell'ultima parte dove parla della sua popolarità derivante dalla sua mascalzonaggine, su questo punto come ho spiegato in altri thread ci sarebbe da piangere e cambiare nazione seriamente, secondo il mio punto di vista piace alle gente perchè riesce a dare l'illusione di essere e/o diventare come lui, cioè persone che non se fregano una mazza della legge, che si credono di fare quello che vogliono imbrogliando e derubando le poche persone oneste che ci stanno, dalla serie Italiano=Fottere=SB ecco perchè giustamente le persone nel mondo nella maggiorparte dei casi ci odiano e non ci trattano come comuni persone, esce normale fare quell'equazione, c'è la gente nel mondo che si ammazza per ribadire i propri diritti in tutti i campi, e noi ci abbiamo lui che puntualmente li calpesta e ci fa fare figure di merda nel mondo, facendo notare che la gente lo vota anche! Da una parte perchè non esistono alternative reali e dall'altra perchè c'è chi sogna di essere come lui.....come siamo messi.................

atinvidia284
12-06-2009, 21:57
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.standard.gif In Italia le domande le fanno i nemici, punto
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6015 USA
[The New York Times]

Roma - Ho ricevuto una telefonata la scorsa settimana da un amico italiano, un reporter investigativo. Aveva appena parlato con un magistrato italiano che voleva sondare una teoria. Il magistrato si chiedeva - in tutta serietà - se il mio recente articolo sul New York Times sulla vita personale del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi potesse essere una prova che il sindaco Michael R. Bloomberg, invidioso dell’impero mediatico di Berlusconi, mi stesse usando per smontare il Presidente del Consiglio.

Il mio amico ha rapidamente e giustamente scartato la teoria per quello che era: insensata. Ma il fatto che fosse stata avanzata da un rispettabile magistrato vi dice quasi tutto quello che avete bisogno di sapere su come funziona il potere in Italia. La dice lunga anche sul successo inarrestabile di Berlusconi, un fenomeno tanto strano per gli americani quanto lo sono le leggi sul conflitto di interessi per gli italiani.

Gli americani si chiedono da sempre come l’Italia possa continuare a votare Berlusconi, i cui problemi legali -per non menzionare le recenti minacce di divorzio da parte della moglie e le sue accuse di flirt del marito con donne molto giovani- avrebbero rovesciato i governi da qualsiasi altra parte.

Ma gli italiani non sempre vedono le cose in questo modo. In Italia, l’abuso d’ufficio è una sorta di concetto astratto, nonostante un tribunale italiano stia ora investigando se Berlusconi l’abbia commesso quando ha utilizzato aerei del governo per trasportare ospiti, inclusi un cantante napoletano e una ballerina di flamenco, a feste di gala nella sua villa in Sardegna.

Berlusconi ha liquidato tutto ciò, come ha fatto con tutte le altre accuse di scorrettezze, come una campagna contro di lui organizzata da magistrati e giornalisti di sinistra. A suo avviso, vogliono screditare la sua coalizione di centro-destra in vista delle elezioni di questo weekend per il Parlamento Europeo, che ancora una volta si aspetta di vincere.

Sebbene largamente fuori dall’obiettivo nel mio caso, la teoria del magistrato su Bloomberg non è del tutto insensata. Berlusconi la scorsa settimana ha ipotizzato in un’intervista che il Times di Londra avesse pubblicato editoriali critici su di lui perché di proprietà di Rupert Murdoch, proprietario di Sky ovvero il più grande attore nel mercato della TV italiana via cavo dopo Berlusconi.

In Italia, questa è ordinaria amministrazione. L’opinione generale è che tutti usano i mezzi a propria disposizione per combattere i propri rivali.

La vera questione qui è che l’Italia non è una meritocrazia. E’ una società feudale molto evoluta in cui ognuno è visto, ed inevitabilmente è, il prodotto di un sistema, o di un protettore. Durante gli anni del dopoguerra, i democristiani appoggiati dagli americani, i comunisti appoggiati da Mosca e i socialisti orientati al mondo del business avevano le proprie reti di politici, banchieri, avvocati, e i propri organi di stampa. Quel sistema di patrocinio corrotto è crollato con la fine della guerra fredda e con un enorme scandalo di tangenti.

Oggi non ci sono né ideologie né reti; c’è solo Berlusconi, e si può essere con lui o contro di lui. In confronto al vecchio ordine, la classe politica di Berlusconi è vista come una forza modernizzatrice. I rivali di Berlusconi lo accusano di essere sul lato sbagliato della legge e lui a sua volta accusa loro di essere sul lato sbagliato della storia. Queste due cose non dovrebbero escludersi a vicenda, ma spesso lo fanno. I membri della sinistra italiana sono stati in lotta interna sin dal crollo del Muro di Berlino e sono così deboli e inefficaci oggi che alcuni in questa terra di teorie intricate di cospirazione sono convinti che Berlusconi li stia pagando.

L’Italia è profondamente confusa per gli americani, che sono immersi in concetti quali dire la verità per governare e inseguire il denaro, cresciuti nella terra del “Si possiamo”, non del “Mi dispiace, signora, questo è impossibile”. Nella logica capovolta dell’Italia, il controllo senza rivali di Berlusconi sui settori pubblico e privato e sui media non lo fanno apparire compromesso. Al contrario, i suoi seguaci lo vedono abbastanza ricco da poter essere indipendente. Come mi ha detto un romano della classe operaia non molto tempo fa, pieno di ammirazione, “è così ricco che non aveva nemmeno bisogno di mettersi a fare politica”.

In Italia, quando i giornalisti fanno domande del tutto legittime sullo stato legale e la vita personale del leader di un paese del G8, o persino quando chiedono perché l’Italia non sembra importarsene delle risposte, sono inevitabilmente accusati di insultare Presidente del Consiglio o di essere le pedine di interessi più grandi.

In Italia, il presupposto generale è che qualcuno è colpevole finché non provato innocente. I processi, nella stampa e nei tribunali, riguardano più spesso la difesa dell’onore personale che stabilire i fatti, che sono facilmente manipolati. A volte mi chiedo cosa ne pensa dell’Italia Papa Benedetto XVI, che ha inveito contro la “dittatura del relativismo” secondo la quale equiparare tutte le credenze porta al nichilismo. In Italia l’informazione è usata non per chiarire, ma per annebbiare.

Come altro interpretare la raffica di materiale largamente contraddittorio emerso dalla stampa nelle settimane recenti, su come Berlusconi abbia incontrato Noemi Letizia, alla cui festa di 18esimo compleanno il Premier ha partecipato ad Aprile, un atto che ha fatto talmente infuriare sua moglie, da molto lontana dai riflettori, che con la sua minaccia di divorzio è ora diventata il leader di opposizione de facto? In assenza di una storia chiara e coerente, l’unico standard di prova diventa la lealtà personale.

Noemi Letizia la scorsa settimana ha dichiarato in un’intervista di essere arrabbiata perché il suo nuovo fidanzato aveva fatto un provino per il reality televisivo “Grande Fratello” senza chiederle il permesso. Nel reality che è l’Italia di oggi, Berlusconi è il palese vincitore. I suoi rivali stanno facendo poco più che lanciare pomodori sul palco. L’attore sta mostrando segni di stanchezza ma il pubblico è incollato ai propri posti. Dopo di lui, il diluvio [in francese nel testo, N.d.T.].

[Articolo originale "In Italy, Questions Are From Enemies, and That’s That" di RACHEL DONADIO] (http://www.nytimes.com/2009/06/07/weekinreview/07donadio.html?ref=global-home)

atinvidia284
12-06-2009, 21:59
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Pettegolezzi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6013 Gran Bretagna
[The Economist]

Lo scandalo di Silvio Berlusconi - Una modella e un Presidente del Consiglio.

Non è solo in Gran Bretagna che gli scandali possono avere un’influenza sulle elezioni Europee. In Italia, alcune affermazioni che circolano intorno al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e ad una aspirante modella e attrice diciottenne, Noemi Letizia, hanno iniziato a disturbare gli elettori. La fondatezza dell’insinuazione non è stata provata. Tuttavia Berlusconi, con i suoi sforzi per respingerla, ha rafforzato gli interrogativi sulla propria condotta. L’ultimo riguarda l’uso da parte del Presidente del Consiglio di mezzi pagati dai contribuenti.

Il 30 maggio, dopo una denuncia di Berlusconi sulla violazione della sua privacy e di quella dei suoi ospiti, la Procura di Roma ha sequestrato una serie di fotografie scattate l’anno scorso fuori dalla sua villa in Sardegna durante tre feste, ad una delle quali partecipò la signorina Letizia. L’avvocato di Berlusconi disse che tra le altre cose le foto mostravano l’ex primo Ministro della Repubblica Ceca, Mirek Topolanek, nudo vicino alla piscina.

La Procura sta ora valutando se presentare un’accusa di peculato contro Berlusconi per le foto in cui il suo menestrello personale, un cantautore chiamato Mariano Apicella, e una ballerina appaiono scendere dal suo aereo ufficiale. L’ufficio del Presidente del Consiglio nega che lui abbia violato una qualche legge che, da quando Berlusconi ha riottenuto la carica l’anno scorso, è stata modificata per ammettere i passeggeri non ufficiali a bordo.

Lo scandalo è cominciato all’inizio di maggio quando la moglie di Berlusconi, Veronica Lario, ha annunciato che avrebbe chiesto il divorzio, aggiungendo di non poter più stare con un uomo che “frequenta minorenni”. Le voci dicono che il Premier si sia presentato alla festa dei 18 anni della signorina Letizia con un costoso regalo. I sospetti sulla loro relazione sono aumentati quando il resoconto di Berlusconi è stato reso pubblico. Lui ha dichiarato di conoscere il padre di Letizia da anni e di avergli fatto visita avendo un momento libero in agenda. Ma sembra che il signor Letizia non abbia mai svolto quel lavoro che secondo il Presidente del Consiglio sarebbe stato l’occasione del loro primo incontro. Inoltre sua cognata ha dichiarato che la famiglia sapeva già da mesi che Berlusconi sarebbe stato presente.

Finora non è stata fornita nessuna prova che dimostri che il suo rapporto con la signorina Letizia sia, o fosse stato, sconveniente. Il suo ex fidanzato ha affermato che l’atteggiamento del Presidente del Consiglio nei suoi confronti era paterno. All’inizio, Berlusconi promise un chiarimento in Parlamento. Non ultimo, tra i misteri del caso, è il motivo per cui fino ad oggi non abbia mantenuto tale promessa.

[Articolo originale "Scuttlebutt"] (http://www.economist.com/world/europe/displaystory.cfm?story_id=13788488)

guyver
13-06-2009, 07:14
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.standard.gif In Italia le domande le fanno i nemici, punto
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6015 USA

La cosa interessante è che il titolo di questo articolo, non certo i contenuti, è stato usato da Emilio Fede per sostenere la tesi che la stampa è pilotata contro berlusconi...
Questa è veramente mala fede... emilio vattene....!!!
Ma chi guarda il tg4? se non per inveirci dietro come faccio io ? :)

leoneazzurro
13-06-2009, 13:02
SILVIO FAI PENA VATTENE, TROPPO BRAVI AHAHAHHAHAHH MI FA QUASI TENEREZZA STO OMO DE MER..

AHAHAHAH TERRIBBILI....:help:

Gli insulti a personaggi pubblici non sono tollerati. 4 giorni (e no, i puntini non valgono come giustificazione)

atinvidia284
13-06-2009, 16:31
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.standard.gif In Italia le domande le fanno i nemici, punto
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6015 USA
...
In Italia, quando i giornalisti fanno domande del tutto legittime sullo stato legale e la vita personale del leader di un paese del G8, o persino quando chiedono perché l’Italia non sembra importarsene delle risposte, sono inevitabilmente accusati di insultare Presidente del Consiglio o di essere le pedine di interessi più grandi.
...

Incornicerei questa,una scusa alla quale ricorrono i fans sfegatati per evitare di argomentare o quantomeno ribattere seriamente ad una critica dall'estero o ciò che comunque non sia in linea con il pensiero inculcato dalle tv e giornali dello psiconano.
Alcuni sono talmente privi di acume che si eccitano ogniqualvolta il papi parla di "grumi eversivi" e "toghe rosse".

atinvidia284
13-06-2009, 16:32
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Quelle brave ragazze in bikini
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6030 Germania
[Sueddeutsche Zeitung]

Il ruolo della donna in Italia

Il rinascimento italiano inventò una volta la figura della bella donna fiera ed enigmatica. Con Berlusconi le donne sono degradate a bambolette prive di volontà

“Questo padiglione sarebbe piaciuto anche a Berlusconi„ si è complimentato il ministro della Cultura Sandro Bondi durante la sua visita alla Biennale di Venezia. E aveva proprio ragione. Subito all’ingresso delle sale italiane leziose spogliarelliste ondeggiano le loro gambe.

Luce viola, un boa di piume, figure dipinte dalla scarpa con tacco all’ombelico. Segue l’istallazione di microfoni incrostati di pietre strass. Il mondo dello spettacolo di Berlusconi è arrivato al debutto artistico nazionale e i suoi curatori Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice già in precedenza si erano scagliati contro l’Arte povera. L’arte degli anni 60’ fatta di materiali poveri sarebbe “estranea alla nostra storia dell’arte”.

Se c’è qualcosa di estraneo alla storia dell’arte italiana è invece la condotta dell’attuale capo del governo. Il suo modo di degradare pubblicamente a bambolette le belle donne, attraverso potere e denaro, non solo schernisce le dirette interessate ma anche Beatrice, la guida di Dante all’inferno, la renitente Laura di Petrarca, l’enigmatica Gioconda di Leonardo da Vinci e la sua malinconica Ginevra de’ Benci.

L’arte e la letteratura italiane ai tempi del rinascimento e sul finire medioevo devono la loro fama mondiale soprattutto a queste grandi, complesse figure femminili. Caratteri di donne impenetrabili che con la loro irriducibilità seducono per scomparire poi nel regno dell’arte. Donne che non sono amorevoli ma innamorano al punto tale che un uomo può mostrarsi fragile e trovare così ispirazione per poesia e pittura.

Questa era una volta l’immaginazione –maschile!- a sud delle alpi. Necessitava di una degna controparte e la trovava nella altrettanto complessa figura della donna misteriosa. Nel rinascimento ciò ebbe come conseguenza che a Venezia tutte le cortigiane impararono a memoria il Canzoniere del Petrarca per aumentare il loro “valore di mercato”.

Si trattava di occultare la relazione, puramente economica, tra cliente e prostituta così almeno una puttana si doveva comportare come se fosse sofisticata come la Laura del Petrarca. E nei salotti aristocratici nella metà del sedicesimo secolo pittori e letterati rendevano volentieri omaggio a vedove nobili ed integerrime come Vittoria Colonna, che componevano loro stesse poesie e partecipavano al dibattito intellettuale.

Naturalmente in quell’epoca in Italia le donne non se la passavano meglio di altrove. Le belle donne reali di solito erano prive di diritti, venivano sposate contro il loro volere e non avevano quasi nessuna possibilità di ereditare. Nell’immaginario collettivo, tuttavia, non apparivano come creature prive di volontà. A loro competeva un certo status di “soggetto”, quello stesso che Leonardo lasciava prendersi gioco degli inermi osservatori, preda della potenza emotiva delle figure femminili dei suoi dipinti.

Corruzione o addirittura ricatto?

Più tardi Jacob Burckhardt (storico svizzero tra i più importanti del XIX secolo, ndt) si meravigliò di quell’adorazione italiana per le donne, che proprio i più alteri e sdegnosi dimostravano. E anche nella cultura pop, nel cinema e nelle canzoni dei cantautori, così come nel quotidiano si è sentita fino a poco tempo fa l’influenza di questa particolare relazione tra i sessi. Persino i più grandi cocchi di mamma e fighetti imparavano presto che senza rispetto non si va avanti.

Quell’era è chiaramente tramontata. La tivù italiana si prodiga da anni nell’emulazione del modello di relazione tra i sessi caro al suo signore: rugosi e gioviali presentatori abbottonati in formali completi sono contorniati da accondiscendenti ragazze in bikini. Tutto quello che questi signori hanno da offrire in cambio è popolarità e denaro. Lo scambio è basato su corruzione, per non dire ricatto.

Infatti che possibilità ha una diciottenne, appena maggiorenne, come Noemi Letizia, nutrita sin da piccola dall’immaginario berlusconiano, che improvvisamente riceve una telefonata del capo del governo, perché questi ha avuto il suo book da un’agenzia di modelle? Questo, almeno, racconta nei quotidiani italiani l’ex ragazzo di Noemi, con il quale la relazione, a causa di certe telefonate e le loro conseguenze, è finita. Sembra che Berlusconi abbia promesso alla giovane donna una carriera politica.

E se non quella, qualcos’altro. Recentemente, nella campagna elettorale per le elezioni europee Berlusconi avrebbe preferito reclutare tutte le candidate al “Grande fratello & Co.” L’avrebbero dovuto “ornare”, così come prevede chiaramente questa concezione del mondo in cui l’unica ragione d’essere delle donne di bell’aspetto è quella di testimoniare pubblicamente la vantata potenza sessuale del patriarca. Il problema è ora che questo spettacolo, la spudorata messa in scena del sopruso di potere a danno di giovani ragazze, si sta lentamente insinuando nella memoria visiva del paese.

Così imbarbariscono i modi e si mina gravemente anche lo status di paese d’arte. Il padiglione italiano della Biennale è un primo segnale di avvertimento. Solo due anni fa qui c’era un lavoro di Francesco Vezzoli che esprimeva una critica al mondo dei media. E nel 2011 verranno esposti bronzi lucidati delle donne nude, che si vedono ora in mezzo alle reali ragazze-bikini sulle foto del paparazzo di El Pais, nella villa di Berlusconi in Sardegna? Anche nei confronti della buona, in quanto sapiente arte Silvio Berlusconi ha un rapporto ambiguo. L’anno scorso ha fatto ricoprire un seno nudo in una riproduzione di Tiepolo vicino alla quale doveva essere fotografato. Il problema, probabilmente, era meno la donna nuda quanto il vecchio che lei abbraccia nel dipinto: in Tiepolo rappresenta il tempo e con lui anche la precarietà della vita di quell’uomo anziano che si aggrappa alle giovani donne.

[Articolo originale "Brave Bikinimädchen" di Kia Vahland] (http://www.elpais.com/articulo/opinion/intimidad/primer/ministro/elpepiopi/20090610elpepiopi_10/Tes/)

atinvidia284
14-06-2009, 10:08
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Foto imbarazzanti? Potrebbe esserci di peggio in arrivo con la visita del colonnello Gheddafi a Roma
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6048 Gran Bretagna
[The Guardian]

Uno di loro ama definirsi un “emancipatore di donne”. L’altro ama che le donne lo chiamino “papi”. Così quando due dei più appariscenti ed eccentrici politici al mondo - il leader libico, colonnello Muammar Gheddafi, e il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi - si sono incontrati ieri a Roma - le donne erano largamente presenti.

Il leader libico era accompagnato dalla sua squadra di 40 guardie del corpo, tutte donne, vestite in uniforme kaki e berretto rosso. E il programma di questa controversa prima visita in Italia includeva, nella richiesta originale, un appuntamento per domani con un gran numero di donne italiane. Davvero un gran numero.
Il programma ne prevedeva “solo” 700. Ma dei funzionari hanno affermato ieri che la forza di attrazione del colonnello è tale che hanno dovuto spostare l’evento in una sala da concerto con una capacità di mille persone.

Berlusconi recentemente ha avuto più di un problema con delle foto imbarazzanti. Quindi deve avere guardato con sconforto il leader libico scendere gli scalini dell’aereo con un’altra foto appuntata sul petto.

La fotografia che Gheddafi ha portato durante diverse cerimonie nel giorno di inizio della sua visita non mostrava giovani donne in biancheria intima vicino ad una piscina di Berlusconi, e neache un ex Primo Ministro ceco completamente nudo. Ma ha provocato ugualmente disagio nei suoi ospiti: mostrava il leader della resistenza libico, Omar Mukhtar, il “Leone del deserto”, il giorno prima di essere impiccato dai coloni italiani nel 1931.

Gheddafi ha volato con un seguito di 300 persone, su tre Airbus. Come sempre, ha portato con se un’enorme tenda beduina, che è stata montata in un parco di Roma.
La vigilanza per la sua visita è alta. Ma in parte è perché, se Gheddafi può avere dei conti da regolare con l’Italia, alcuni italiani hanno dei conti da regolare con lui.

Ieri ci sono stati sorrisi formali quando il colonnello elogiava l’Italia per avere “chiuso una pagina sul passato”. Le relazioni sono migliorate da quando il governo Berlusconi l’anno scorso ha concordato di pagare 5 miliardi di dollari (circa 3 miliardi di sterline) come risarcimento per il dominio coloniale dell’Italia. L’Italia, ha detto Gheddafi, si è “scusata, ed è questo ciò che mi ha permesso di venire qui oggi.”. Ma non tutti sono felici di questa visita. Gheddafi incontrerà proteste a proposito di un accordo che permette alle pattuglie italiane di rimandare gli immigrati, ai porti libici, compresi quelli che cercano asilo. Ieri ha respinto le accuse secondo cui l’accordo impedisce a chi cerca asilo di richiedere protezione, in un modo che ha visibilmente imbarazzato il suo ospite, di solito un campione di political incorrectness.

“Questa è una delle bugie che sono state messe in giro,” ha dichiarato il colonnello ad una conferenza stampa congiunta dopo avere incontrato Berlusconi. “Gli africani non hanno problemi con l’asilo politico. Gente che vive nei boschi, e spesso nel deserto, non ha problemi politici. Non hanno opposizioni o maggioranze alle elezioni.”

Il leader libico, che è anche presidente dell’Unione Africana, ha continuato: “Queste sono cose che solo la gente che vive in città conosce. [Gli altri africani] non hanno nemmeno un’identità. E non intendo un’identità politica; non hanno neanche un’identità personale. Escono dal bosco e dicono: “Al nord, ci sono i soldi, c’è il benessere” - e così vanno in Libia, e da lì in Europa.”

Secondo le Nazioni Unite, una proporzione insolitamente alta degli immigrati che passano dalla Libia chiede asilo in fuga dalla guerra e dai disordini. Ma Gheddafi non ne vuole sapere. “Per favore, non prendete seriamente questa storia dell’asilo politico. L’idea che siano tutti cerca di asilo a volte fa ridere.”

[Articolo originale "Awkward photo? There may be more to come as Colonel Gaddafi visits Rome" di John Hooper] (http://www.guardian.co.uk/world/2009/jun/10/gaddafi-visit-italy-berlusconi)

atinvidia284
14-06-2009, 14:49
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif La privacy e il primo ministro
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6035 Spagna
[El País]

Berlusconi può nascondersi dietro la tutela della privacy dopo la pubblicazione delle foto in Sardegna? No. Le immagini sono rilevanti: è un personaggio pubblico la cui vita privata contraddice il suo discorso politico

La privacy è quell’ambito della vita privata di una persona che risulta inaccessibile agli altri, salvo che il proprio consenso non lo permetta. Ciò nonostante, è un diritto sottoposto a dei limiti. Infatti può essere sacrificato in favore del diritto di comunicare e di ricevere informazioni se queste sono di pubblico interesse. Le recenti informazioni che denunciano presunti casi di abuso di potere commessi dal primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, riportano in primo piano il dibattito sul grado di protezione della privacy che una società democratica deve garantire a coloro che , per via della carica rappresentativa o della professione esercitata, occupano una posizione di rilievo nella vita pubblica e, pertanto, sono sottoposti al giudizio sociale.

Soprattutto se si tratta di rappresentanti con responsabilità nell’ambito delle istituzioni democratiche. Detto questo, non devono esserci dubbi sul fatto che le persone celebri, oggetto di pubblica notorietà, non cessano pertanto di essere titolari del diritto alla privacy. Ma è anche vero che i limiti all’informazione (comunicare fatti che li riguardano) o alla libera espressione (esprimere opinioni sulla loro condotta) devono essere molto più flessibili nel caso in cui intervengano ragioni di pubblico interesse, sia per quanto riguarda il loro comportamento pubblico, sia per quanto riguarda azioni private che possano avere una rilevanza pubblica.

Questa è una condizione sine qua non della società aperta, che la giurisprudenza del Tribunale Europeo dei Diritti Umani ha ribadito, affermando che il diritto a comunicare informazioni su fatti di pubblico interesse occupa una posizione singolare nel sistema costituzionale dei diritti fondamentali, giacché una lesione o una restrizione ingiustificata di tale diritto non solo implica la limitazione del diritto fondamentale dei cittadini a ricevere informazioni, ma influisce anche negativamente sulla creazione e sul mantenimento di un’opinione pubblica libera, in quanto istituzione essenziale del sistema democratico (Sentenze Handyside c. Gran Bretagna del 7/XII/1976 e Lingens c. Austria, del 6/VII/1986). E questo vale anche per l’Italia.

Recentemente, la stampa italiana – nonostante gli impedimenti del Ministero di Giustizia – e quella internazionale, specialmente EL PAIS, hanno dato un’eco grafica ai sospetti di abuso di potere riguardanti il primo ministro Berlusconi. Questi abusi comprendono l’avere incoraggiato l’approvazione di leggi ad hoc affinché su dei voli ufficiali e, pertanto, con mezzi pubblici, possano viaggiare ospiti privati per attività ludiche, o l’aver promosso a incarichi di responsabilità, nelle liste elettorali del suo partito al Parlamento Europeo o nello stesso Consiglio dei Ministri, persone il cui unico merito politico è stata la bellezza, secondo quanto dichiarato orgogliosamente dallo stesso premier.

Berlusconi, tuttavia, ha considerato che la pubblicazione delle foto scattate nella sua tenuta in Sardegna, pur rendendo irriconoscibili le immagini dei protagonisti, attenta alla privacy dei suoi invitati ed ha annunciato azioni legali nei confronti di questo giornale. Tuttavia ci sono forti ragioni di ordine giuridico, basate sul pubblico interesse delle informazioni diffuse, che permettono di sostenere che il diritto di informare su questi fatti non può essere limitato. Vediamole.

La prima è che appare indubbiamente ragionevole la legittimità di cui dispongono i mezzi di comunicazione di informare sull’uso che il primo ministro fa di alcune singolari leggi, approvate con l’obiettivo di autorizzarlo a invitare i suoi amici a viaggiare su voli ufficiali.

Soprattutto quando lo scopo è quello di partecipare, con mezzi finanziati dall’erario, ad attività ludiche di carattere privato. Che una legge permetta di portare a termine ciò che è obiettivamente un abuso di potere, tristemente avallato dal Parlamento, non può essere un ostacolo affinché la stampa possa informare al riguardo, anche con mezzi grafici e – questo sì – con lo scrupolo di non diffondere particolari irrilevanti, come l’identità dei partecipanti. Che uno di essi si sia sentito chiamato in causa – l’ex premier ceco Topolanek – è solamente affar suo.

Ciò che realmente risulta importante è il fatto in sé dell’ostentazione che Berlusconi fa del lusso privato finanziato parzialmente con denaro pubblico, protetto dalla legge ad hoc. E pertanto quella stessa legge non può impedire che le persone vengano informate riguardo a tali attività, perché, se così fosse, sarebbe incostituzionale e sarebbe inoltre una conseguenza consustanziale derivata dall’articolo 21, comma 2 della Costituzione della Repubblica, che stabilisce che “la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censura”. È ovvio che in Italia, e in qualsiasi paese democratico, garantire l’informazione su fatti di questa natura è una questione di ordine pubblico democratico. Senza che, di contro, si possa accettare l’evidente strumentalizzazione del diritto alla privacy dei suoi ospiti, come ha fatto il premier italiano.

Il diritto alla privacy, come diritto a non essere infastidito, è protetto dalla Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell’uomo (art. 8). Ma quando ciò che si censura pubblicamente sono i comportamenti dei politici nella loro sfera pubblica – come il promuovere una legge che permette l’uso di fondi pubblici per scopi privati – il diritto di comunicare le informazioni (art. 10) non può essere interpretato – sostiene il Tribunale di Strasburgo – alla luce del diritto alla privacy. Con ciò si intende dire che i limiti della critica permessa sono più ampi in relazione a un politico, quando questi agisce come tale, come fa Berlusconi quando trae beneficio da una legge per favorire la sua cerchia di amicizie e mescola ingiustamente lo spazio pubblico con quello privato.

Naturalmente anche un politico gode del diritto alla privacy, anche quando agisce in ambito pubblico, ma in tal caso la protezione della sua intimità deve essere equilibrata con gli interessi della libera discussione delle questioni politiche (Sentenza, Caso Lingens, 1986). A tal proposito, il Tribunale di Strasburgo ha ricordato che, nel caso in cui un politico si trovi in una situazione in cui vengano occultati la sua attività politica e i suoi affari privati, può avere luogo una dibattito politico che scateni una dura critica, nell’ambito del diritto di comunicare le informazioni e della libertà di espressione (Sentenza, caso Dichand, del 26/02/2002). E la pubblicazione delle foto scattate nella residenza privata del primo ministro è un modo legittimo di promuovere un dibattito pubblico sull’abuso di potere.

Una seconda ragione concerne le esigenze di una società aperta: i rappresentanti devono rendere conto di comportamenti incoerenti ed ipocriti. Pertanto è necessario ottenere in modo diligente informazioni veraci e successivamente comunicarle alla società. Nel caso Berlusconi, la confusione tra pubblico e privato palesata da questo rappresentante pubblico eletto democraticamente, fa sorgere pochi dubbi all’interno del dibattito politico riguardo all’abuso di potere e alla promozione del clientelismo che, sotto la sua ala protettrice, e grazie alle sua acquiescenza, si sta espandendo. Conoscere tali fatti in tutta la loro dimensione, per quanto possa risultare amaro, è oggettivamente un motivo di pubblico interesse.

La società italiana, e di riflesso quella europea nell’ambito dell’Unione, non può scrollare le spalle di fronte ai comportamenti di un politico che possiede un tale livello di responsabilità istituzionale sia nel proprio paese, sia in Europa. E l’interesse cresce quando, accanto a questa esibizione di eccessi che rasenta l’oscenità istituzionale, il primo ministro, in un esercizio di evidente ipocrisia, si è reso protagonista, come nel caso Eluana Englaro, di un conflitto istituzionale con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale, con squisita prudenza, gli ha dovuto ricordare che non poteva ratificare un decreto legge palesemente incostituzionale mediante il quale Berlusconi, adottando posizioni proprie di un cattolicesimo ultramontano, pretendeva di impedire l’esecuzione di una sentenza della Corte di Cassazione, con lo scopo di prolungare la vita di una donna in stato vegetativo da più di quindici anni. La società italiana deve avere l’opportunità di contrastare attraverso l’informazione queste miserie che la danneggiano. La pubblicazione delle foto in Sardegna è, pertanto, di pubblico interesse, perché in questo modo si riesce a consolidare un’opinione pubblica libera.

*Marc Carrillo è docente di Diritto Costituzionale all’Università Pompeu Fabra.

[Articolo originale "La intimidad y el primer ministro" di MARC CARRILLO*] (http://www.elpais.com/articulo/opinion/intimidad/primer/ministro/elpepiopi/20090610elpepiopi_10/Tes/)

blackshard
14-06-2009, 18:20
In america lo prendono per i fondelli data la prossima (stanotte alle 2, ora italiana) visita a Washington:

http://tv.repubblica.it/copertina/usa-in-tv-si-ride-di-silvio/33826?video

atinvidia284
15-06-2009, 15:25
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Vittoria col sapore di una mezza sconfitta per Silvio Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6053 Francia
[Le Monde]

In qualsiasi modo la si analizzi, la magra vittoria del Popolo della Libertà (PDL) ha l’aspetto di una mezza sconfitta per Silvio Berlusconi, capolista in tutte le circoscrizioni [alle elezioni Europee, N.d.T.].
Il suo partito, nato dalla fusione di Forza Italia e Alleanza Nazionale, è lontano da un risultato annunciato fra il 43% e il 45% di consensi. Con il 35% dei voti, e un’affluenza alle urne più bassa del solito in Italia (66,5% contro il 73,5% allo scrutinio del 2004), il capo del governo non può che prendere atto dei danni provocati tra il suo elettorato dal Noemigate.

Checché ne dica Berlusconi, la sua partecipazione al compleanno di questa giovane napoletana di 18 anni lo ha indebolito. Così come l’inchiesta avviata contro di lui per il presunto uso abusivo di voli di Stato, o la condanna per corruzione del suo ex avvocato britannico. “Battuta d’arresto per Berlusconi”, titolava lunedì 8 giugno il quotidiano economico Il Sole 24 Ore.
Anche se è ancora troppo presto per calcolare il peso della disaffezione dell’elettorato cattolico nel risultato di Berlusconi (in calo del 2% rispetto alle elezioni legislative del 2008), sembra che l’astensione, più forte nel sud del Paese e nelle isole, abbia toccato prima di tutto il suo elettorato. Feudo tradizionale del partito post-fascista Alleanza Nazionale, l’Italia meridionale ha snobbato Berlusconi. “Ha fatto campagna per la Lega e per il nord”, si è lamentato il Ministro della Difesa, Ignazio la Russa, che, con altri ex-membri di Alleanza Nazionale, comincia a rilevare gli “errori” del primo ministro.

In queste condizioni, la sconfitta del Partito Democratico, in caduta di 7 punti rispetto al 2008, è una “divina sorpresa” per i suoi dirigenti, tra cui Dario Franceschini. “Il PD non è precipitato”, ha dichiarato con entusiasmo il segretario generale nominato d’urgenza quest’inverno dopo una serie di sconfitte e di tensioni che hanno condotto alle dimissioni di Walter Veltroni.

Indeboliti, il centro destra così come il centro sinistra si ritrovano ormai fiancheggiati da due partiti dagli appetiti crescenti. Alleati tanto più ingombranti data la loro forza, la Lega Nord e l’Italia dei Valori dell’ex giudice Antonio Di Pietro renderanno difficile la vita dei loro alleati.

Il partito populista e xenofobo, che ha imposto al Presidente del Consiglio una politica sulla sicurezza, ha condotto una campagna elettorale interamente incentrata sulla questione dell’immigrazione, pur mantenendo una solidarietà di facciata con Berlusconi. La Lega raddoppia il suo punteggio rispetto al 2004. “Gli elettori hanno premiato la nostra coerenza”, commenta il leader Umberto Bossi. Contrario all’ingresso della Turchia [nell'Unione Europea, N.d.T.], mentre Berlusconi è a favore, la Lega potrebbe diventare il primo partito in Veneto e arrivare a governare la regione. I politologi pronosticano delle tensioni con il PDL in vista delle elezioni regionali del 2010.

La maggior progressione è stata registrata dall’Italia dei Valori. Il partito che ha fatto della legalità il suo cavallo di battaglia, ha tratto pieno profitto dalle difficoltà private e pubbliche di Berlusconi: esso ha raddoppiato il suo punteggio rispetto alle legislative e lo ha quadruplicato rispetto alle europee del 2004. “Non siamo più il brutto anatroccolo”, ha esultato Di Pietro. Egli intende ormai trasformare il suo movimento in vero e proprio partito e proporsi come alternativa alla destra e non più come alleato automatico del centro sinistra.

Questo scrutinio rivela inoltre il fallimento della bipolarizzazione della vita politica voluta dal centro destra e dal centro sinistra. Il partito centrista di Ferdinando Casini si mantiene intorno al 6,5%: una posizione ideale per esistere e avere peso nelle alleanze future. Pur non riuscendo ad ottenere l’elezione di deputati, le liste d’estrema sinistra totalizzano quasi il 10% dei voti.

Domenica, una ragazza bionda, con occhiali da sole, si è presentata al seggio elettorale di Portici, obbligando il presidente del seggio a chiudere temporaneamente i luoghi in seguito all’afflusso di fotografi e le contestazioni degli elettori. Noemi Letizia ha votato per la prima volta.

[Articolo originale "Victoire au goût de demi-défaite pour Silvio Berlusconi" di Philippe Ridet] (http://www.lemonde.fr/elections-europeennes/article/2009/06/08/victoire-au-gout-de-demi-defaite-pour-silvio-berlusconi_1203920_1168667.html)

Wikkle
15-06-2009, 15:48
http://www.pctunerup.com/up/results/_200906/20090615164808_beruscus.jpg

guyver
15-06-2009, 16:03
@atinvidia
fai questo che è molto interessate se già non lo hai fatto :)
http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6489135.ece

blackshard
15-06-2009, 16:32
Comunque basta cercare su google "el pais berlusconi" per trovare le foto zozze.

Wikkle
15-06-2009, 16:36
Comunque basta cercare su google "el pais berlusconi" per trovare le foto zozze.

ma si è capito chi è il pisellone?

guyver
15-06-2009, 16:53
ma si è capito chi è il pisellone?

di topolanek

Wikkle
15-06-2009, 17:22
di topolanek

cioè? :D

PeK
15-06-2009, 17:34
cioè? :D

ex primo ministro ceco

jan
15-06-2009, 20:30
ex primo ministro ceco
sarà stato anche ceco , ma la phiga la vedeva bene :D

atinvidia284
16-06-2009, 08:19
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Berlusconi sopravvive agli scandali
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6072 Spagna
[El Periódico]

ROMA - Ne’ la presunta relazione con la giovane Noemi Letizia, ne’ i problemi coniugali sbandierati ai quattro venti, ne’ le foto delle feste a Villa Certosa, oltre a tutti gli altri scandali, sono riusciti a indebolire lo schieramento di Silvio Berlusconi. L’unico partito in grado di aumentare spettacolarmente i voti, fino quasi a raddoppiarli (con un aumento del 3,4%), è L’Italia dei Valori (IDV) di Antonio Di Pietro, che si era distinto per la sua dura campagna elettorale contro Berlusconi e la sua vita pubblica e privata. Secondo i primi sondaggi, il partito conservatore di Berlusconi (Pdl) avrebbe aumentato i voti dell’1,6 % (rispetto alle politiche del 2008), senza però raggiungere lo sperato 40%. I progressisti (Pd) avrebbero perso sei punti, senza però affondare come si era temuto.

CRESCE LA LEGA NORD
La Lega Nord di Umberto Bossi, alleata con i conservatori, che sperava di portarsi avanti nel nord della penisola, ha aumentato la sua percentuale di voti (un’impennata dell’1,2%), senza però raggiungere lo sperato 10%. Il partito centrista e cattolico UDC avrebbe perso voti (-0,3%) e nessuno dei tre partiti comunisti, che si presentavano separati, è riuscito a superare il 4% richiesto dalla legge elettorale per eleggere i suoi europarlamentari. Ne’ la Südtiroler Volkspartei (svp) ne’ i Radicali di Marco Pannella hanno superato il 4% .
In questo modo il risultato elettorale ha lasciato i conservatori con lo stesso equilibrio interno che già esistiva nella coalizione.

[Articolo originale "Berlusconi sobrevive a los escándalos" di Rossend Domènech] (http://www.elperiodico.com/default.asp?idpublicacio_PK=46&idioma=CAS&idnoticia_PK=619550&idseccio_PK=1008)

atinvidia284
16-06-2009, 08:22
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Italia Di Pietro, contemporaneamente giudice e partito
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6069 Francia
[Libération]

Il magistrato anticorruzione scala i sondaggi rosicchiando la sinistra

Accusa il potere berlusconiano di essere fascista, xenofobo, corrotto e arriva fino a paragonare il capo del Governo italiano a Hitler spiegando che « I magistrati sono per lui ciò che gli ebrei erano per il Fürher, cioè una razza infame che bisogna eliminare ». Senza mezzi termini, il celebre ex giudice Antonio di Pietro è di nuovo sul piede di guerra.

Colui che aveva fatto crollare un’intera parte della classe politica italiana all’inizio degli anni ’90 dirigendo l’operazione anticorruzione «mani pulite» non ha per niente perduto la sua verve e la sua combattività che facevano tremare gli «onorevoli» parlamentari nella gabbia degli imputati. Sul piccolo schermo così come negli innumerevoli comizi per il suo partito, l’Italia dei valori (IDV), Di Pietro urla, si indigna, inveisce e alla fine si impone come il solo vero nemico giurato del Berlusconismo e della diffusa illegalità.

Terzo uomo. Denunciando contemporaneamente le bassezze del potere, il conflitto di interessi del presidente del Consiglio e il suo dominio sulla televisione, ma anche il disinteresse e l’inconsistenza dell’opposizione del partito democratico (PD, centro sinistra), egli aspira chiaramente a giocare il ruolo di terzo uomo. Meglio ancora, annuncia che «costruirà il partito che sostituirà il Partito Democratico». Per il momento, i sondaggi gli attribuiscono tra l’8 e il 10% dei voti. I più favorevoli gli hanno accreditato un’approvazione del 14%. Cinque anni fa, alle scorse elezioni europee, non aveva ottenuto che un 2,1%. « Alle legislative del 2008 ho raggiunto il 4%. Oggi i sondaggi più sfavorevoli mi danno l’8%. La tendenza è quella: a ogni scrutinio raddoppio il mio punteggio» lancia l’ex giudice, aggiungendo senza giri di parole «in assenza della sinistra, ci sono io »

«In un paese normale, un partito come quello di Di Pietro non esisterebbe» analizza il giornalista Gianni Barbacetto, autore di un libro di colloqui con l’ex magistrato, intitolato «il guastafeste» (le Trouble- fête NdT), «ma la destra è populista ed è nelle mani di Silvio Berlusconi mentre la sinistra è confusa e non conduce una forte opposizione. C’è tutta una frangia della sinistra che votava un tempo per gli ex comunisti e che non sopporta più la mancanza di combattività sui temi della legalità o del rispetto della giustizia.»

Così l’ex poliziotto diventato magistrato, a lungo considerato come un uomo di ordine meritevole e di destra marcia ormai chiaramente alla volta dei progressisti. Mentre, fin dal 1996, il centro-sinistra, giudicato troppo accomodante con il Cavaliere, è stato al potere per sette anni senza far votare una legge sul conflitto d’interessi e senza riformare il sistema audiovisivo, Di Pietro esercita oggi un’«attrazione fatale» su una parte di elettorato, come viene riconosciuto ai vertici dei partiti .

Sostegno. «Il voto per Di Pietro è essenzialmente un voto anti-berlusconi e, più generalmente, una contestazione della classecasta politica» osserva Antonio Polito, direttore del quotidiano «Il riformista ». Davanti alle fabbriche,l’alzata di voce di Di Pietro registra così un certo successo. Tanto più che l’ex magistrato ha ricevuto il sostegno di sindacalisti duri come l’ex comunista di ferro Maurizio Zipponi, candidato alle europee nelle liste dell’ IDV. Soprattutto una serie di intellettuali hanno ufficialmente aderito alla sua causa. A partire dal filosofo Gianni Vattimo, lo storico Nicola Tranfaglia o ancora lo scrittore Giorgio Pressburger. Anche Claudio Magris ha pubblicamente dato il suo appoggio all’ ex magistrato. «Questa volta, ho deciso di votare per l’ IDV, che rappresenta un’opposizione moderata, estranea a ogni estremismo, ma risoluta » ha spiegato l’autore di «Danubio ». «Con questo sostegno abbastanza vasto di intellettuali, è caduto un muro, anche se è sempre esistita una corrente che potremmo definire ’’estremismo di centro’’, quale sostiene che la questione morale costituisca il problema essenziale del paese » riassume Antonio Polito, che rievoca il movimento dei girotondi del 2002, animato tra gli altri dal cineasta Nanni Moretti, il quale aveva avviato una mobilitazione cittadina per il rispetto della legalità.

Resta da vedere se Di Pietro riuscirà, al di là delle europee, a rappresentare in modo durevole l’opposizione. «Per questo si dovrà vedere se l’agonia del partito democratico sarà o no leggera », sottolinea Gianni Barbacetto. Cosciente del rischio di un’emorragia dei suoi elettori verso l’ IDV, il segretario del partito democratico, Dario Franceschini, ha in ogni caso inasprito il tono alla vigilia degli scrutini, attaccandosi alle vicissitudini giudiziarie di Berlusconi. Di Pietro, che è capolista ma resterà al parlamento italiano, prepara ormai il post europee. Dovrà sciogliere il suo partito personale e contestatario, l’Italia dei Valori per, lui dice, costituire « un grande partito progressista che sostenga una politica di governo credibile».

[Articolo originale "Italie Di Pietro à la fois juje et parti" di Eric Jozsef] (http://www.liberation.fr/monde/0101571774-italie-di-pietro-a-la-fois-juge-et-parti)

toms
17-06-2009, 10:34
Proibito intercettare
Articolo di Giustizia, pubblicato giovedì 11 giugno 2009 in Olanda.

[het financieele dagblad]

Passa quasi inosservata tra la raffica di notizie dall’Italia in questo periodo. Ma oltre al successo della Fiat in America (Chrysler), le elezioni europee e regionali e la visita del colonnello Gheddafi in Italia, questa settimana il parlamento italiano discute le tecniche di intercettazione che polizia e magistratura possono utilizzare nella caccia ai criminali.

Mercoledì alla Camera è passato il disegno di legge che limita drasticamente la possibilità di usare le intercettazioni telefoniche. Poiché, secondo i creatori della legge, si fa un uso improprio della possibilità di intercettazione, ora il governo vuole in gran parte proibirla. Le telefonate potranno essere intercettate solo nei casi gravi di mafia, ma anche in qui con molte limitazioni. Bisognerà prima essere sicuri che si tratti di un caso grave e di mafia… Mi sembra piuttosto complicato…

Verrà anche limitata l’installazione segreta di videocamere per poter raccogliere prove in casi di corruzione.

Il quotidiano La Repubblica oggi fa una sottile allusione al fatto che un successo di cui l’attuale ministro degli interni continua a vantarsi, l’arresto di un grande numero di capi mafiosi nel corso di un’inchiesta che va avanti da più di due anni, con la nuova legge non sarebbe mai stato possibile. I mafiosi sono infatti stati catturati grazie a lunghe intercettazioni telefoniche, fotografie fatte di nascosto e altre tecniche di questo genere.

Un corollario della legge è che i giornalisti non potranno più pubblicare le conversazioni che sarà ancora possibile intercettare. Se lo faranno passeranno tra i 6 e i 12 mesi in carcere…

In compenso ci sarà però qualcos’altro: verranno infatti piazzate sempre più telecamere per le strade del paese. Per assicurare l’ordine pubblico, per catturare piccoli trafficanti di droga, ladri di borsette e simili. Quel tipo di criminalità viene contrastato con molta durezza in Italia, ed è giusto che sia così. Ma per i mafiosi, che comunque non hanno mai fatto i loro affari alla luce del sole per strada (eccetto quando si tratta di esecuzioni), la nuova legge è una manna dal cielo. Viva la corruzione. Con la nuova legge tutto diventerà ancora più facile. E tutto questo solo perché il premier non vuole che lo si filmi di nascosto, in vacanza nella sua villa insieme ai suoi ospiti o quando partecipa alle feste di ragazzine, né che le sue telefonate vengano intercettate, e cose del genere.

Roba da matti.

[Articolo originale "http://blogs.fd.nl/italie/2009/06/verboden-af-te-luisteren.html" di Maarten Veeger]

http://italiadallestero.info/archives/6101

Titanium555
17-06-2009, 21:33
http://italiadallestero.info/archives/6101

per chi volesse seguire questo argomento sto aprendo un thread su questa proposta di legge, se non lo hanno fatto già naturalmente, elecandone i punti salienti........

atinvidia284
20-06-2009, 08:46
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Quando Gheddafi fa visita a Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6134 Francia
[L'Express]

Silvio Berlusconi stende il tappeto rosso per il colonnello Gheddafi, in visita “storica” a Roma. Ma il malcontento sale in Italia, in particolare a proposito delle trattative portate avanti dalle due capitali sulla questione dell’immigrazione clandestina.

Ricevuto ieri in pompa magna da Silvio Berlusconi, Gheddafi ha quindi piantato la sua tenda con il lampadario in cristallo veneziano nel più grande parco di Roma, Villa Pamphili. La visita del capo di Stato libico, la prima nell’ex potenza coloniale, è definita da entrambe le parti “storica”, e il Presidente del Consiglio italiano, che ha trascorso settimane difficili a causa del NoemiGate, conta di ottenere un successo diplomatico, rafforzando la cooperazione in materia di economia e immigrazione clandestina.

“Le relazioni con la Libia possono compensare in parte la debolezza economica dell’Italia e rilanciare la sua vocazione storica nel Mediterraneo, dove il suo ruolo è stato indebolito dall’iniziativa francese dell’Unione per il Mediterraneo”, evidenzia Raffaello Matarazzo dell’Istituto Affari Internazionali.

L’avvicinamento fra i due paesi è stato suggellato nell’agosto scorso, quando Berlusconi ha firmato con il Paese dei petroldollari un trattato di amicizia che mirava a chiudere i conti di più di trent’anni di colonizzazione italiana (1911-1942). Roma si è impegnata a versare 5 miliardi di dollari di risarcimento sotto forma di investimenti per i prossimi 25 anni. In cambio, Tripoli ha in particolare promesso di impedire la partenza dalle sue coste di imbarcazioni cariche di clandestini.

Così, da metà maggio, dopo l’espulsione verso la Libia di 500 immigrati intercettati dalla marina militare italiana denunciata dalle organizzazioni di difesa dei diritti umani, non è più avvenuto nessuno sbarco a Lampedusa. I libici avevano accettato per la prima volta di riprenderseli [i clandestini, N.d.T.].

Rifugiati che potevano ottenere il diritto d’asilo potevano trovarsi fra gli espulsi. Secondo l’Alto Commissariato dell Nazioni Unite, 3 immigrati su 4 che arrivano in Italia chiedono il diritto d’asilo, e il 50% di questi lo ottiene. Nel 2008 la Penisola ha visto sbarcare 36 900 immigrati giunti attraverso il mare dalla Libia, una cifra in aumento del 75% rispetto al 2007 secondo il Ministero dell’Interno.

Rifiutando l’idea di un’ “Italia multietnica” Berlusconi aveva quindi difeso la sua nuova politica spiegando che i clandestini non vengono recuperati nelle acque italiane, cosa che obbligherebbe Roma a portarli a terra, ma in quelle internazionali.

Concluso lo “sporco affare” degli immigrati fra Roma e Tripoli

Ma le espulsioni hanno lasciato delle tracce… Anche fra i militari italiani della Guardia di Finanza impiegati nella prima operazione, che hanno confidato sul quotidiano La Repubblica cose come questa:”E’ stato l’ordine più infame che io abbia mai eseguito. Non ho dormito, al solo pensiero di quei disperati. Quando hanno capito che li riportavamo in Libia, si sono messi a urlare: “Aiutateci, fratelli!” Ma noi non potevamo fare niente; gli ordini erano di riaccompagnarli in Libia e lo abbiamo fatto. Non racconterò mai ai miei figli quello che ho fatto, me ne vergogno”.

Fra gli immigrati, donne incinte e bambini. “Quando li abbiamo caricati a bordo di tre battelli ci hanno ringraziati per averli salvati. In quel momento, sapendo che dovevamo rispedirli indietro, mi si è stretto il cuore. Non potevo dir loro che li riportavamo nell’inferno da cui erano fuggiti rischiando la loro vita. [...] Alcuni di loro non avevano capito cosa stava succedendo, ci chiedevano come mai ci mettevamo tanto tempo per arrivare a Lampedusa. Rispondevamo con delle menzogne, rassicurandoli [...]. Li abbiamo lasciati al porto di Tripoli dove li aspettavano i militari libici.”

Ormai, delle navi vedetta mandate dall’Italia pattugliano al largo le coste libanesi e il centro di prima accoglienza di Lampedusa è vuoto. L’organizzazione per la difesa dei diritti umani Human Rights Watch ha denunciato ieri un “sporco affare” che permette all’Italia “di sbarazzarsi degli immigrati in Libia e di sfuggire ai suoi obblighi”, mentre il malcontento suscitato dalla visita di Gheddafi saliva anche fra i politici, al punto che i capigruppo al Senato hanno deciso che tenesse il discorso in una sala secondaria del Senato e non nel quadro solenne dell’emiciclo come era previsto.

[Articolo originale "Quand Kadhafi rend visite à Berlusconi " di Delphine Saubaber] (http://www.lexpress.fr/actualite/monde/quand-kadhafi-rend-visite-a-berlusconi_766906.html)

atinvidia284
20-06-2009, 08:53
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Berlusconi incontra Gheddafi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6112 Germania
[Sueddeutsche Zeitung]

“Leader di profonda saggezza”

Si lodano a vicenda, chiamandosi amici e saggi leader: Silvio Berlusconi corteggia Muammar Gheddafi perché l’Italia ha bisogno dell’aiuto - e dei soldi - del dittatore libico.

Una cosa va riconosciuta a Muammar Gheddafi: sa mettere in scena se stesso ancora meglio di Silvio Berlusconi. Siccome il premier italiano non voleva accogliere personalmente il dittatore libico all’aeroporto, questi ha minacciato dall’aereo di virare e tornare indietro.

Ovviamente Berlusconi ha capitolato. Così la tanto sbandierata amicizia tra i due si è celebrata tra baci e abbracci sulla pista. Il premier italiano, abbronzato come sempre, appariva pallido accanto a quello libico. Il colonnello venuto dal deserto aveva applicato così tante corde, frange, mostrine, bottoni dorati e medaglie variopinte alla sua uniforme da rassomigliare a un mix tra un direttore di circo e un albero di Natale.

Anche senza comunque, il leader della rivoluzione libica, con i suoi capelli arruffati e gli occhiali da sole, avrebbe garantito lo show in occasione della sua prima visita di Stato in Italia: sarebbero state sufficienti le sue avvenenti guardie del corpo, tutte donne, che la sobria agenzia di stampa Ansa ha definito ‘amazzoni’ e ‘uno spettacolo per gli occhi’, o la sella per cammello che Gheddafi ha regalato all’anziano presidente italiano Giorgio Napolitano. E Naturalmente il leader libico non ha alloggiato, come un qualsiasi banale capo di stato, in un hotel di lusso, ma in una tenda che ha fatto erigere nel parco di Villa Pamphili.

Si potrebbe ridurre la visita di Gheddafi a Roma a semplice show, ma in questo modo non si renderebbe piena giustizia a questo viaggio che porta con sé anche significati storici, politici ed economici concreti.

Questo lo si è capito già mercoledì, al suo arrivo, quando sulla sua giacca campeggiava una foto di Omar al-Mukhtar, combattente per la libertà a suo tempo giustiziato dagli italiani. L’Italia ha governato la Libia come potenza coloniale tra il 1912 e il 1943, reprimendo duramente gli oppositori. Per questo Gheddafi, dopo la rivoluzione del 1969, ho costretto migliaia di italiani a lasciare la Libia, episodio che ha pesato per lungo tempo sui rapporti tra i due stati.

Solo Berlusconi nel 2008 è riuscito a fare pace con la Libia. Si è scusato per i crimini italiani, ha offerto un risarcimento miliardario e ha firmato un trattato di amicizia. Questo impegno di Berlusconi ha finito col favorire tutto l’Occidente, perché in questo modo si è stretto un legame con il volitivo regime libico, accusato in precedenza di essere sponsor del terrorismo.

La visita a Roma sancisce la riappacificazione con l’Italia. “Oggi è un paese amico”, ha detto il colonnello, e Berlusconi è “un grande amico del popolo libico”. Il premier a sua volta ha definito il dittatore del deserto “leader di grande saggezza”. La visione di Gheddafi su Vicino Oriente e Irak si è rivelata “giustissima e per me illuminante”, ha concluso Berlusconi con aria baldanzosa.

Gheddafi: in Africa non c’è alcuna questione politica

Per il governo di Roma il leader libico è estremamente importante. Ha promesso di aiutare l’Italia nel combattere l’immigrazione illegale attraverso il Mediterraneo e di pattugliare insieme all’Italia i confini libici. Che questo comporti che gli africani con diritto d’asilo restino a metà strada non interessa a Gheddafi.

“Se dessimo retta ad Amnesty International, avreste tutta l’Africa in Europa”, ha detto provocatoriamente a Roma. In Africa non ci sarebbero problemi politici e di conseguenza nemmeno perseguitati politici.

Queste affermazioni sfacciate hanno fatto arrabbiare tutti i politici e i difensori dei diritti umani radunatisi a Roma contro l’ospite. “Non ci servono altri dittatori in Italia”, hanno detto i dimostranti nel centro di Roma. Su un cartello nel parco di Villa Pamphili si leggeva: “No Camping, Gheddafi”

L’opposizione di sinistra ha preteso e ottenuto che giovedì Gheddafi non tenesse il suo discorso nella sala del Senato, ma in un edificio adiacente. Berlusconi lo ha trovato sconveniente, e non c’è da meravigliarsi: non si parla solo di riappacificazione e politiche sull’immigrazione, ma anche di un bel po’ di soldi.

L’Italia si rifornisce per circa un terzo delle sue importazioni di gas e petrolio dalla Libia, e la quota è destinata a crescere. Inoltre i libici sono forti investitori nell’economia italiana: sono già presenti in banche come Unicredit, nel colosso dell’energia Eni e nella squadra di calcio della Juventus.

A sua volta Gheddafi ha promesso forti aperture del suo paese alle aziende italiane. Perfino i colonialisti italiani cacciati a forza potrebbero rientrare da amici. Per questo Berlusconi è disposto a celebrare Gheddafi come saggio leader e a sorvolare sulla violazione dei diritti umani e su altre pagine buie.

[Articolo originale "Berlusconi trifft Gaddafi" di Stefan Ulrich] (http://www.sueddeutsche.de/politik/368/471899/text/)

atinvidia284
20-06-2009, 08:56
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Gheddafi vuole fare cambio con Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6160 Germania
[TAZ]

Il dittatore libico ha suggerito agli italiani una democrazia senza partiti. E non vede alcuna differenza fra gli attacchi di Al Qaeda e i lanci di missili americani sulla Libia del 1986.

Man mano che la visita di stato di Muammar Gheddafi a Roma, iniziata mercoledì, prosegue, un senso di imbarazzo sempre maggiore si diffonde tra i politici italiani. Il leader rivoluzionario libico continua a sfruttare ciascuna delle sue numerose apparizioni per diffondere le sue interpretazioni decisamente poco ortodosse sulla democrazia e sulla situazione mondiale.

Fin dal suo arrivo Berlusconi aveva elogiato Gheddafi, definendolo un uomo “di profonda saggezza”. Il capo di stato libico ha dato prova della sua saggezza di fronte ai senatori italiani: ha spiegato loro che gli Stati Uniti, con il loro lancio di missili sulla sua tenda nel 1986, si sarebbero comportati esattamente come Al Qaeda. Ovviamente ha poi condannato il terrorismo, ma ribadendo che le sue cause sono da ricercarsi tra le conseguenze del periodo coloniale. Il Ministro degli Esteri italiano Franco Frattini ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di “non condividere” tali affermazioni.

Nel pomeriggio Gheddafi ha poi parlato all’università di Roma. Il pubblico era attentamente selezionato ed era presente un’intera squadra di poliziotti che si sono dovuti vestire in borghese per fingersi giovani accademici in sala. I poliziotti travestiti hanno così potuto scoprire che la democrazia è pensabile solo eliminando i partiti e le libere elezioni. A una studentessa critica che voleva porre domande sulla politica italiana e libica in fatto di immigrazione è stato immediatamente spento il microfono.

In questo modo il governo italiano dà carta bianca al dittatore e lui sfrutta ampiamente le sue libertà. La sera è toccato al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, prendere le distanze dall’ospite libico. Gheddafi ha nuovamente suggerito agli italiani nella piazza del Campidoglio a Roma di creare in Italia una democrazia senza partiti, sul modello di quella libica, e ha offerto a Berlusconi di scambiarsi le cariche: Berlusconi rais a Tripoli, Gheddafi leader rivoluzionario a Roma.

Nel corso del suo ultimo giorno di visita ufficiale in Italia il rivoluzionario libico Muammar Gheddafi ha avuto un incontro con 1.000 donne. La riunione era stata proposta dal Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, secondo quanto riportato dai media italiani. Il programma prevedeva tra l’altro un discorso di quaranta minuti di Gheddafi sulla condizione della donna in Africa.

[Articolo originale "Gaddafi will mit Berlusconi tauschen" di Michael Braun] (http://www.taz.de/1/politik/europa/artikel/1/gaddafi-will-mit-berlusconi-tauschen/)

atinvidia284
20-06-2009, 09:01
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Il breve appuntamento di Berlusconi nello studio ovale
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6108 Gran Bretagna
[The Times]

L’ultima volta in cui Silvio Berlusconi fu a Washington, nell’ottobre del 2008, George Bush lo accolse festosamente per due giorni: venne tenuta una cerimonia di benvenuto sul South Lawn, una cena di stato, incontri nello studio ovale e una conferenza stampa nel Rose Garden.

Il primo incontro del Presidente del Consiglio italiano con il Presidente Obama di lunedì sarà un affare piuttosto diverso. Resterà a Washington meno di un giorno. Avrà un incontro nello studio ovale, seguito da un breve botta e risposta con i giornalisti. Entro sera sarà di torno a Roma.

È difficile immaginare due uomini più diversi, sia per ideologia sia per comportamento personale, del Presidente americano e il suo ospite italiano. Obama non lascerà che tali differenze appaiano in pubblico. Comunque, la prospettiva dell’arrivo di Berlusconi a Washington, tra gli scandali per la relazione con una modella adolescente, il divorzio, affare di pubblico dominio, le storie di showgirl seminude nella sua villa in Sardegna — persino la decisione la scorsa settimana di ripetere i commenti sull’”abbronzatura” di Obama — non ha riempito di gioia la Casa Bianca.

Il leader italiano è stato uno dei più fedeli sostenitori di Bush sul piano internazionale, ma le sue buffonate e dichiarazioni dal momento in cui Obama ha vinto le elezioni hanno segnato tutt’altro che un buon inizio delle relazioni con la nuova amministrazione. Infatti, fino dalla sua elezione Obama ha mantenuto le distanze, senza alcun incontro bilaterale sino ad oggi. È tutt’altro che chiaro se l’incontro di lunedì sarebbe avvenuto se non fosse stato per il fatto che Berlusconi detiene la presidenza di turno del G8, in vista del summit di luglio, che si terrà a L’Aquila.

Ciò che ha particolarmente infastidito i funzionari americani sono stati i tentativi di Berlusconi di atteggiarsi a uomo di stato più anziano. Da lontano ha dato lezioni all’amministrazione Obama sul bisogno di migliorare i rapporti con la Russia e ha tentato di promuovere l’Italia al ruolo di ponte diplomatico con l’Iran. Gli stretti legami di Berlusconi con Vladimir Putin sono visti con sospetto a Washington. Berlusconi, inoltre, arriva subito dopo l’incontro questa settimana a Roma con il colonnello Muammar Gheddafi della Libia, che ha trasformato la sua visita in un’invettiva anti-americana, attaccando gli Stati Uniti in un discorso al Senato e paragonando l’America ad al-Qaeda.

Berlusconi ha bisogno di risolvere i dissidi con Obama, come è parso evidente a tutti al recente G20 di Londra quando, durante la foto di gruppo, ha gridato “Mister Obama!” — infastidendo la regina.

Due settimane fa Berlusconi ha unilateralmente annunciato che avrebbe incontrato Obama il 15 giugno. C’è stato un silenzio assordante dalla Casa Bianca. Durante la visita di Obama in Europa e in Egitto, i giornalisti italiani gli chiesero conferma. Ma nulla all’orizzonte. “Stava diventando un po’ un mistero”, ha detto un funzionario italiano a Washington. Un altro ha commentato: “Questo incontro è quasi un dovere — gli uomini di Obama devono farlo. Non sono entusiasti all’idea che Berlusconi venga qui”.

Franco Frattini, Ministro degli esteri italiano, sostiene che i rapporti italoamericani siano stretti come sempre e nega che Obama abbia snobbato Berlusconi. Infatti, la maggior parte dei leader stranieri che hanno visitato la Casa Bianca hanno avuto un trattamento simile. Gli Stati Uniti e l’Italia, ha detto Frattini, “condividono gli stessi obiettivi su una serie di temi in vista del G8”.

[Articolo originale "Silvio Berlusconi’s brief encounter in Oval Office " di Tim Reid e Richard Owen] (http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6489210.ece)

Marco!
20-06-2009, 10:31
http://www.elpais.com/articulo/internacional/Anatomia/di/Berluscolandia/elpepuint/20090607elpepuint_3/Tes

questo è già stato postato?


:eek: :eek: :eek:

atinvidia284
20-06-2009, 14:07
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=27765776&postcount=527

atinvidia284
20-06-2009, 14:09
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Trattare i rifugiati come rifiuti
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6150 Gran Bretagna
[The Guardian]

L’accordo di Berlusconi con Gheddafi per usare la Libia come discarica per i migranti che arrivano in Italia calpesta i loro diritti.

Con la visita del leader libico Muammar Gheddafi a Roma questa settimana, l’Italia e la Libia celebrano la recente ratifica del (loro) Trattato d’Amicizia. Ma questo accordo, che ha avuto come primo risultato le pattuglie navali congiunte che calpestano i diritti dei rifugiati e dei migranti - come ha commentato Tana de Zulueta - difficilmente la si può considerare come un’occasione per festeggiare.

All’incirca 500 migranti dagli inizi di maggio sono già stati rispediti sbrigativamente in Libia e, conseguentemente, le partenze di motoscafi dalla Libia si sono fortemente ridotte. Oggi, il centro di detenzione per migranti e i centri per l’accoglienza dei richiedenti asilo presenti sull’isola-avamposto italiana di Lampedusa sono vuoti, in forte contrasto con la situazione in cui versavano a gennaio, quando 1850 persone erano stipate in una struttura adatta ad accoglierne 800 e molte di loro dormivano per terra.

Ma i richiedenti asilo non sono semplicemente scomparsi. A molti di loro verrà rifiutata l’opportunità di cercare asilo da guerre e persecuzioni e pressoché tutti rischieranno di essere reclusi a tempo indeterminato, in condizioni pessime e subendo forse degli abusi.

Il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi ha promesso finanziamenti per duecento milioni di dollari nei prossimi 25 anni tramite investimenti in progetti per le infrastrutture in Libia. Lo scorso 14 maggio l’Italia ha fornito tre motovedette alla Libia, e ne ha promesse altre tre. L’Italia ha anche dichiarato che fornirà degli aiuti per la costruzione di un sistema radar atto a controllare i confini libici nel deserto, attraverso l’azienda che opera nel settore della sicurezza Finmeccanica.

Nell’elaborazione dell’accordo d’amicizia, Berlusconi e Gheddafi sembrano considerare sacrificabili i migranti e i richiedenti asilo provenienti da altri Paesi. Quest’accordo permette all’Italia di scaricare i migranti e i richiedenti asilo sulla Libia e di sottrarsi in questo modo ai propri obblighi, mentre la Libia riceve investimenti, un rafforzamento della propria infrastruttura di sicurezza e viene accolta come amica e partner dell’Italia.

Ma possiamo considerare la Libia come un partner per quanto riguarda la protezione dei rifugiati? La Libia non ha siglato la Convenzione sui Rifugiati del 1951 e non possiede una legge sul diritto d’asilo. L’Ufficio dell’Alto Commissariato dell’ONU per i Rifugiati (UNHCR) opera in Libia senza una formale intesa da parte del governo. Anche se recentemente è stato possibile visitare i centri di detenzione per migranti e intervenire per evitare la deportazione di migranti dalla Libia verso i propri Paesi d’origine, i resoconti dei richiedenti asilo presenti a Malta e in Italia che sono passati attraverso la Libia indicano che la situazione è tuttora pericolosa per i migranti rimpatriati con la forza.

Oltre 50 migranti e richiedenti asilo a Malta e in Italia da me intervistati a maggio mi hanno riferito le stesse storie in cui riferiscono di reclusioni a tempo indeterminato in condizioni di sporcizia e sovraffollamento nei centri di detenzioni libici, maltrattamenti da parte delle guardie e collusione tra i trafficanti e le forze dell’ordine. Sono stato in Libia alla fine di aprile, la quale aveva promesso a Human Rights Watch di poter far visita ai centri di detenzione per migranti durante la nostra visita di 10 giorni. Ma in realtà non ci è stato permesso di entrare in nessuno dei centri, indicazione del fatto che le autorità hanno qualcosa da nascondere.

Certamente Italia, Grecia e Malta devono affrontare un numero spropositato di richieste d’asilo per l’Europa nell’ambito della Convenzione di Dublino, la quale di regola rende responsabile il Paese di primo approdo. La soluzione si trova nell’emendare le regole così da fare in modo che i Paesi UE condividano l’onere in maniera equa. Ma fare degli accordi con Paesi extra-UE che non si siano impegnati a proteggere i rifugiati, senza procedure per l’accoglienza dei richiedenti asilo e aventi alle spalle storie di trattamenti degradanti e inumani non è la soluzione.

Berlusconi giustifica da un punto di vista legale la sua nuova politica sostenendo che: “La nostra idea è quella di accogliere soltanto quei cittadini che hanno i requisiti giusti per richiedere l’asilo politico e coloro che, come stipulato in accordi e i trattati internazionali, siamo obbligati ad accogliere”, persone da lui descritte come “coloro che mettono piede sul nostro suolo, inteso anche come le nostre acque territoriali”. Da un punto di vista politico, egli sostiene che l’Italia non è e non dovrebbe essere una società multi-etnica. Entrambi questi ragionamenti sono discutibili.

La Convenzione sullo statuto dei rifugiati del 1951, a cui ha aderito l’Italia, vieta i respingimenti di persone “in qualsiasi modalità” verso quei luoghi ove le loro vite o la loro libertà potessero essere minacciate. Non specifica da dove vengono respinti, ma verso dove per legge non posso essere respinti. L’idea di impedire il loro ingresso e di respingerli con la forza annulla l’obbligo di proteggere le persone dalle persecuzione, mettendo in dubbio i principi della Convenzione sui Rifugiati.

Berlusconi, inoltre, ha dichiarato: “Sui barconi non ci sono in pratica persone che possono richiedere il diritto d’asilo. Ci sono alcuni casi solo in via del tutto eccezionale.” Ma la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo garantisce il diritto di cercare e ricevere asilo dalle persecuzioni. L’anno scorso, il 75% dei migranti approdati in Italia erano richiedenti asilo, e al 50% di essi è stata accordata una qualche forma di tutela internazionale. Più del 90% di questi è arrivato passando attraverso la Libia.

Le dichiarazioni di Berlusconi sulla “società multi-etnica”, fortemente criticate dalla Chiesa Cattolica italiana, sono indicazione di un crescente clima di intolleranza in Italia. Visto che la Libia viene considerata una discarica di esseri umani, come si aspettano l’Italia e l’UE che la Libia non tratti queste persone come dei rifiuti? I diritti umani sono universali - devono essere rispettati in tutti i Paesi, sulla terraferma e sul mare.

[Articolo originale "Treating refugees as refuse " di Bill Frelick] (http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2009/jun/14/gaddafi-berlusconi-refugees-human-rights)

atinvidia284
20-06-2009, 14:50
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif La mia triste Italia
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6169 Spagna
[El País]

Un paese che fu bandiera di libertà e cultura ha oggi come premier un politico che censura l’informazione che non lo interessa. Cos’è successo all’Italia? Perché chi l’ama stenta a riconoscerla?

Ho vissuto in Italia più che in Spagna: circa 50 anni. A questo paese, che, secondo l’Unesco possiede il 36% dell’arte del pianeta, io devo molto, sia umanamente che culturalmente. In Italia, dove ho studiato, dove ho respirato per la prima volta l’aria pura della libertà - arrivato molto giovane dal paese della censura, delle condanne a morte arbitrarie, dell’inesistenza di partiti politici - mi diedero la nazionalità per meriti culturali. Lì votai per la prima volta in vita mia. Avevo più di 40 anni. In Spagna non si votava, si viveva solo il terrore.

Ricorderò sempre quella mattina in cui, finalmente, potei introdurre la mia scheda nel segreto di un’urna. Il mio voto, mi dissero, ne valse migliaia. Erano elezioni nelle quali gli italiani cominciavano a stancarsi dei politici, il che li spingeva a non votare. La RAI mi intervistò per chiedermi cosa provasse uno spagnolo che, per la prima volta, poteva votare. Parlai della mia evidente emozione ed mi spinsi a chiedere a coloro che stavano pensando di non recarsi all’appuntamento con il voto, che lo facessero per ripagare la mia pena di non aver mai potuto votare in tanti anni. Più tardi mi chiamarono dalla radio per dirmi che migliaia di persone, tra cui qualche famiglia intera, desideravano che io sapessi che erano andati a votare grazie a me.

In Italia ho potuto pubblicare ciò che non potevo pubblicare nel mio paese (la Spagna, N.d.T.). I suoi quotidiani ed i suoi periodici mi aprirono le porte. Ho goduto del privilegio di conoscere, frequentare ed intervistare personaggi della letteratura e dell’arte che hanno reso grande, in quel momento storico, il paese di Dante e Leonardo, gente come Fellini, Pasolini, Sciascia, Italo Calvino; stilisti come Valentino, Armani, Missoni; grandi imprenditori come Agnelli o Pirelli; magnifici editori come Einaudi o Feltrinelli ….

Persino politici degni come Berlinguer o Moro, o giudici coraggiosi come Falcone, con il quale ho conversato per mesi prima che fosse assassinato. Durante l’incontro con il giudice Falcone eravamo circondati da un nugolo di poliziotti armati fino ai denti e con le sirene spiegate. “È tutto teatro. Quando la mafia lo deciderà, mi ammazzerà lo stesso”, mi disse il magistrato congedandosi con un mezzo sorriso triste. Lo uccisero. Quella era un’Italia che io amavo appassionatamente, nella cui lingua ho scritto i miei primi libri. Fino a quando non è arrivato Berlusconi. Lo vidi atterrare a Palermo, capitale siciliana e cuore della mafia, in elicottero, come un dio pagano. Erano le sue prime elezioni. In pochi credevano che quell’istrione, che mai si era messo in politica, avrebbe potuto vincere in un paese tanto politicizzato come l’Italia. Io pronosticai sul giornale la sua vittoria. Quella mattina a Palermo vidi quasi mezzo milione di persone alzare le braccia verso l’elicottero che portava il Salvatore.

La Mafia siciliana aveva cambiato bandiera. Aveva finito con l’abbandonare la potente Democrazia Cristiana, fino ad allora la sua signora, per offrire il bacio ed i suoi voti all’imprenditore del quale si diceva che possedesse la magica capacità di creare posti di lavoro dal nulla. L’Italia cominciò quel giorno ad entrare nel tunnel della degenerazione. Io ritornai in Spagna.

Adesso vedo, come in un incubo, che gli italiani, che mi avevano dato la gioia per la libertà di informazione e di espressione, devono leggere El Pais per poter conoscere le spudoratezze commesse dal Cavaliere. Dov’è finita quell’Italia che il mondo amava e ammirava?

L’Italia mi difese quando uno dei governi di Franco cercò di processarmi per un articolo che riguardava il comportamento della Chiesa spagnola durante la dittatura militare. Mi convocarono a Madrid. Mi ricevette l’allora ministro Girón. A casa sua. Mi raccontò che un ministro aveva portato il mio articolo ad un Consiglio dei Ministri, chiedendo la mia testa. Franco si limitò, alla fine del Consiglio, a chiamare il ministro Girón e gli disse: “Lasciate stare il giovanotto, altrimenti in Italia lo fanno martire. Però chiamalo e diglielo”.

Era un avvertimento chiaramente mafioso. Così era allora la Spagna. Così è oggi, o quasi, l’Italia.

Nelle mie notti insonni mi chiedo come sia potuta avvenire una tale metamorfosi. Come si sia arrivati attualmente a questa mia triste Italia. Posso solamente farmi alcune domande, dopo la mia grande esperienza italiana.

Perché vinse Berlusconi la prima volta, quando già circolava un libro sui suoi misfatti ed illegalità come imprenditore edile a Milano? Perché i socialisti di Bettino Craxi che, ricercato per corruzione, alla fine morì in esilio, quando arrivarono al potere, permisero a Berlusconi di creare il suo impero televisivo contro tutte le norme della Costituzione? Che cosa fecero o non fecero i comunisti eredi del severo e rispettato Berlinguer, quando, arrivati al potere dopo più di quarant’anni di lotta, lo gestirono tanto male da far sì che gli italiani richiamassero Berlusconi?

In cosa tradirono gli italiani? Perché avevano perso così presto l’essenza di quello che era stato il partito comunista più grande d’Europa e dell’Eurocomunismo, e che riuniva sotto la sue ali, proteggendola dalla mediocrità della destra, tutta l’Intellighenzia, tutta l’arte e tutta la cultura del paese? Un partito, insisto, che aveva come leader un Berlinguer sempre timido e nascosto, figlio legittimo della austera Sardegna, però retto, degno e tanto amato che, il giorno della sua morte, la città di Roma si paralizzò e due milioni di persone si riversarono nelle strade come se la Nazionale avesse vinto un campionato mondiale di calcio.

In quell’epoca fui un severo critico dell’allora potente Democrazia Cristiana, che era al potere da 40 anni e che fu spazzata via a causa dei suoi scandali di corruzione.

Oggi, a tanti anni di distanza, devo riconoscere che ciò che venne dopo, fu peggio. È sotto gli occhi di tutti.

La Democrazia Cristiana, profondamente conservatrice, aveva tuttavia un profondo rispetto per la libertà di espressione dei giornalisti.

Conservo ancora delle cartoline scritte con i caratteri grandi di Fanfani e quelli minuti di Andreotti, entrambi, per diverse volte, presidenti del Consiglio. Ogni volta che pubblicavo un articolo critico su uno o l’altro, nel mio ufficio compariva un motociclista che mi portava una di quelle cartoline, con le quali mi ringraziavano di avere scritto su di loro.

Quando la Spagna stava per entrare nell’Unione Europea, il ministro italiano degli Affari Esteri era Andreotti. All’Ambasciata italiana a Madrid, qualcuno più realista del re decise di fare uno studio dei miei articoli, concludendo che io ero eccessivamente critico con i politici italiani. Chiamarono l’Ambasciatore spagnolo a Roma e, con evidente fare mafioso, gli ricordarono che l’Italia era fondamentale per l’ingresso della Spagna nella Comunità Europea e che i miei articoli non erano di loro gradimento.

La notizia arrivò alle orecchie di Andreotti, che ignorava il fatto. Quella mattina mi chiamò per offrirmi un’intervista. Mi ricevette a braccia aperte. Non si parlò della questione suscitata dall’Ambasciata italiana a Madrid. Mi raccontò aneddoti inediti sulle sue relazioni con l’allora Papa Giovanni Paolo II. Mi disse che il Papa polacco lo invitava a volte a pranzare o a cenare con lui e perfino ad assistere alla messa nella sua cappella privata.
Prima di congedarmi, mi dedicò un libro con queste parole: “Al mio caro collega giornalista Juan Arias, con amicizia”. Andreotti si vantava sempre di essere un giornalista di professione. Ormai alla porta, mi disse: ” La Spagna sarà molto importante nella Comunità Europea. Io l’appoggerò”. Lo fece.

Nonostante ciò, Andreotti soleva dire che ai politici spagnoli mancava la finezza. Purtroppo questa finezza manca oggi a tanti politici italiani, a cominciare dal presidente e dalla sua corte faraonica, che hanno orrore e panico della libera informazione.
Forse non è vero che agli italiani piace tanto Berlusconi - perlomeno agli italiani che conosco io -, forse non gli piacciono neanche tanto gli altri politici.
A questi altri, io diedi il primo voto della mia vita. Cosa triste, come direbbe Saramago.

[Articolo originale "Mi triste Italia" di JUAN ARIAS] (http://www.elpais.com/articulo/opinion/triste/Italia/elpepiopi/20090615elpepiopi_13/Tes)

elect
20-06-2009, 15:06
sarà stato anche ceco , ma la phiga la vedeva bene :D

:sbonk:

Quindi si è dimesso?

stetteo
20-06-2009, 22:19
questa è già arrivata? :asd: :rotfl:
http://www.lexpress.fr/actualite/politique/chirac-et-le-cavaleur-berlusconi_768124.html

molto semplice da capire, comunque nb fesses=natiche.

blackshard
21-06-2009, 01:49
:sbonk:

Quindi si è dimesso?

Chi si vede, bazzichi ancora unreal tournament 2004?

Comunque topolanek era già ex-ministro, mi pare, e non è quello con la bandiera a mezz'asta :)

atinvidia284
21-06-2009, 08:48
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Chirac e il donnaiolo Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6180 Francia
[L'Express]

L’ex presidente francese ha confidato alcuni ricordi della sua visita in una villa berlusconiana.

Jacques Chirac ha rievocato recentemente ad un visitatore due ricordi precisi che ha di Silvio Berlusconi, “un tipo un po’ strano”, mentre questi nel suo paese suscita una viva polemica a causa di una sua supposta propensione per le belle ragazze.
Un giorno, il presidente del Consiglio italiano invita il Capo di Stato francese - senza sua moglie, Bernadette - in una delle sue ville. Quando gli mostra il suo bagno, vivacizza la visita con un commento: “Questo bidet, non puoi sapere quante paia di natiche ha accolto!”
Un’altra volta, Jacques Chirac nota la presenza di numerose riviste con foto di donne nude. “[Le] sfoglio un po’, non era molto decoroso” ha raccontato Jaques Chirac. “E gli chiedo perché ha lasciato in giro tutte quelle riviste.” Risposta di Silvio Berlusconi, che aggiunge il gesto alla parola: “Questa, l’ho avuta, quella anche…”

[Articolo originale "Chirac et le cavaleur Berlusconi" di Eric Mandonnet] (http://www.lexpress.fr/actualite/politique/chirac-et-le-cavaleur-berlusconi_768124.html)

atinvidia284
21-06-2009, 08:55
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif La dittatura passiva di Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6174 Spagna
[El País]
Con il passare degli anni l’entusiasmo europeista delle prime elezioni europee è andato diluendosi. Come si è visto nelle elezioni del 7 giugno, si è raggiunto il culmine dell’euroscetticismo e della destra nelle elezioni europee con l’indice più basso di partecipazione. Questa tendenza non mi sembra sorprendente, anche se non sarebbe di troppo interrogarsi sui perché.
Ciò che invece mi pare strano, è il risultato italiano. Come è possibile che un paese sottomesso dal Cavaliere può, dopo numerosi scandali sessuali e giudiziari, continuare a credergli con fervore? Per caso la mano nera di Berlusconi ha censurato dal suo monopolizzato mondo dei media le immagini della polemica?



Suppongo che, come anche nell’affare Mills e in tanti altri, il premier italiano abbia sfruttato il suo grande potere e che gli italiani siano mal informati. Mentre in tutti i paesi dell’Unione Europea si parlava del caso Noemi e del suo affettuoso appellativo a Berlusconi, m’immagino la televisione italiana inondata della miglior programmazione di tele-spazzatura, per poter in questo modo sviare l’attenzione della società.

Se così fosse, ci troviamo dinnanzi ad una dittatura passiva e silenziosa, ma non per questo meno pericolosa. Il fatto che un personaggio oscuro come Il Cavaliere abbia il potere assoluto sui mezzi di comunicazione del suo paese dovrebbe essere oggetto di dibattito nell’ Europa democratica e libera che ci stanno vendendo i politici.

[Articolo originale "La dictadura pasiva de Berlusconi" di michele] (http://www.elpais.com/articulo/opinion/dictadura/pasiva/Berlusconi/elpepiopi/20090616elpepiopi_42/Tes)

atinvidia284
21-06-2009, 09:34
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Groenlinks: Processo contro Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6099 Olanda
[Algemeen Dagblad]

GroenLinks [il partito dei Verdi olandesi, NdT] sta considerando se iniziare una procedura contro l’Italia a causa della limitata libertà di stampa nel Paese. Il premier Silvio Berlusconi controlla sia le emittenti pubbliche che le emittenti private e impedisce da qualche tempo a giornalisti critici di accedere alle sue conferenze stampa.

Questo secondo quanto affermato dalla capolista di Groenlinks Judith Sargentini. ‘Il Trattato europeo obbliga ogni Paese europeo a garantire la libertà di stampa. In qualità di frazione dei Verdi all’Europarlamento stiamo quindi considerando una procedura contro l’Italia’, ha detto Sargentini. ‘Se procediamo contro Bulgaria e Romania per le loro irregolarità, allora dobbiamo osare fare lo stesso con l’Italia.’
Se la maggioranza dell’Europarlamento dovesse appoggiare questa causa legale, la procedura giungerebbe nelle mani della Corte Europea di Giustizia.

Sargentini ha già in precedenza affermato che il capolista Wim van de Camp del CDA (Partito Cristiano-Democratico) deve affrontare Berlusconi sul tema del suo comportamento, come anche sul caso dei rifugiati rispediti in Libia. Il CDA e il partito di Berlusconi sono membri della stessa frazione del parlamento europeo.

[Articolo originale "GroenLinks: Proces tegen Berlusconi"] (http://www.ad.nl/dichtbijeuropa/3257966/GroenLinks_Proces_tegen_Berlusconi.html)

atinvidia284
21-06-2009, 12:15
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Va sempre peggio
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5954 Germania
[TAZ]

L’opposizione è impotente contro la schiacciante potenza mediatica di Berlusconi

Un presidente del consiglio che si incontra con ragazze minorenni, che poi prende in giro la popolazione riguardo le circostanze di questa curiosa conoscenza: in ogni democrazia europea questo sarebbe bastato per causare le dimissioni del premier o almeno una sua grossa sconfitta elettorale. Ma non in Italia: lì Silvio Berlusconi si rallegra dell’ennesima vittoria. Certo il suo partito, il Popolo delle Libertà, ha perso due punti rispetto al trionfo delle elezioni nazionali dell’anno scorso. Allo stesso tempo, però, questi due punti sono stati guadagnati dalla Lega Nord, il partito xenofobo alleato di Berlusconi.

Impotenti sono stati sia l’opposizione che la stampa critica. Non hanno potuto nulla contro lo schiacciante potere mediatico del premier che – si tratta di una situazione unica in Europa – grazie al suo controllo totale sulla televisione detiene anche il potere d’ interpretare gli scandali che lo riguardano in prima persona. L’opposizione è stata altrettanto impotente rispetto a un elettorato che in gran parte sembra quasi ammirare il capo dello stato per il suo stile – se si vuole usare un eufemismo – amorale sia nella politica che nella vita privata.

E così il vero perdente è proprio il partito democratico (PD), forza d’opposizione. Il partito si trova solo l’uno per cento al di sopra della soglia dichiarata all’interno del partito come minimo assoluto prima delle elezioni.

Essi non possono neanche rallegrarsi del successo dell’ altro partito d’opposizione “L’Italia dei Valori”. Quest’ultimo rivendica, sotto la guida dell’ex-magistrato Antonio Di Pietro, un’opposizione molto più radicale e punta ad un’ulteriore erosione del PD. In questo modo si prospettano accanite discussioni tra i democratici e continua la guerra senza quartiere tra i due partiti d’opposizione. Allo stesso tempo la sinistra radicale – ormai esiliata dal parlamento europeo – continuerà ad accentuare i suoi contrasti, mentre Berlusconi siede più saldo che mai in sella.

[Articolo originale "Es geht immer noch schlechter" di Michael Braun] (http://www.taz.de/1/debatte/kommentar/artikel/1/es-geht-immer-noch-schlechter/)

Mythical Ork
21-06-2009, 14:09
Feste Berlusconi, i siti stranieri: "La rivolta delle veline"

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/politica/siti-esteri-patrizia/1.html

Titanium555
21-06-2009, 17:53
ahahahha certo che s.b. da parecchio da fare a questo thread, cosa faremo senza di lui :rolleyes:

Titanium555
22-06-2009, 22:06
dai ragazzi postate che in giro ci sono tanti di quelli articoli che c'è da leggere per una vita, anche articoli molti particolari......

toms
23-06-2009, 23:13
L’Italia porta due estremi in Europa

Articolo di Politica estera, pubblicato lunedì 15 giugno 2009 in Olanda.

[het financieele dagblad]

Probabilmente ci sarà da divertirsi nell’angolo italiano del Parlamento Europeo a Bruxelles i prossimi anni. E non sto parlando dell’elezione della bellissima starlet della tv Barbara Matera nel partito di Berlusconi in Europa. No, ci sarà da divertirsi con Clemente Mastella, l’ex sindaco del paesino di tremila anime Ceppaloni, vicino a Napoli, e Luigi de Magistris, il magistrato anti-corruzione.

Nel corso degli ultimi anni, De Magistris ha tentato accanitamente di far condannare Mastella (Ministro della Giustizia nel governo Prodi, ma ora membro del Popolo della Libertà di Berlusconi), nell’ambito di un’inchiesta per corruzione con la sparizione di sussidi europei. Mastella in seguito fece trasferire il fanatico magistrato, con il risultato che l’inchiesta in questione sparì nel cassetto della scrivania di un anonimo successore. Per De Magistris (vedere anche l’articolo a tutta pagina su Financieel Dagblad del 30 maggio), ciò si dimostrò l’inizio della fine della sua carriera nella magistratura. Per Mastella, che in seguito fece cadere il governo Prodi, un’esistenza da disoccupato.
Entrambi sono stati eletti la scorsa settimana con voti di preferenza al Parlamento Europeo. De Magistris, con i suoi piani di continuare la lotta alla corruzione in Italia da Bruxelles, ha avuto 415.000 voti di preferenza. Una grande prestazione per un debuttante in politica, giacché contando i voti di preferenza è stato sorpassato solo dal premier Silvio Berlusconi (che rifiuta il posto a Bruxelles). Mastella ha avuto 111.000 voti di preferenza, quasi tutti ottenuti nella zona in cui vive.
De Magistris (membro del partito anti-corruzione di Antonio di Pietro) sa esattamente cosa vuole a Bruxelles: un diverso sistema di distribuzione dei sussidi europei in Italia, poiché ora miliardi di euro di sussidi spariscono nelle tasche sbagliate, e il Sud Italia continua ad essere una regione problematica nonostante gli aiuti dati in buona fede. Inoltre vuole, attraverso Bruxelles, far bandire la legge recentemente approvata che impedisce le intercettazioni telefoniche da parte della polizia e della magistratura. Lo stesso De Magistris ha utilizzato varie volte questa tecnica per portare alla luce casi di corruzione.
Mastella, che è spesso stato intercettato, ha invece molto da dire riguardo alla nuova legge che secondo i sostenitori protegge la privacy. Mastella non era ancora in grado di dire che altri piani avesse per Bruxelles, a così poco tempo dalla vittoria. ‘Difendere i diritti del Sud Italia’, ha detto da buon politico di razza (è stato 30 anni in parlamento).
Sicuramente includendoci tutti i sussudi. Sulle reciproche elezioni si limitano a borbottare un ‘avrei preferito non succedesse’ o ‘non ci devo mica cenare insieme?’ o ‘ancora quel tipo’… I signori ora se la vedranno a Bruxelles. Ci sarà sicuramente da divertirsi….

[Articolo originale "Italië brengt twee uitersten naar Europa" di Maarten Veeger (http://blogs.fd.nl/italie/2009/06/itali%C3%AB-brengt-twee-uitersten-naar-europa.html)]

toms
26-06-2009, 16:54
Senior Roman Catholic bishop calls for Silvio Berlusconi to resign

A Roman Catholic bishop called for the resignation of Silvio Berlusconi, the first time that such a senior figure of the Church has done so, adding to a growing sense that the crisis over the beleaguered Italian Prime Minister’s private life is out of control.

Monsignor Domenico Mogavero, Bishop of Mazara del Vallo in Sicily and a former senior official in the Italian Bishops' Conference, said that Mr Berlusconi should “consider whether it is opportune to resign in the interests of the country”.

The Prime Minister was further criticised by the Church when Archbishop Angelo Bagnasco of Genoa, head of the Conference, warned against “men drunk on a delirium of their own greatness, who touch the illusion of omnipotence and distort moral values”.

A petition to the wives of the G8 leaders asking them to boycott the summit has nearly 7,000 signatures since the appeal began on Tuesday, the organisers said.
Related Links

Mr Berlusconi appeared defiant as he made a visit to L’Aquila, the centre of the Abruzzo earthquake in April and the venue for the G8 summit.

He claimed that his popularity rating was 61 per cent, “an absolute record in the West” despite “everything that has been written and said in recent days”.

http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6579299.ece


LONDRA - "Dai le dimissioni per il bene del paese". E' un titolo del Times di oggi, riferito al caso Berlusconi: ma non è il quotidiano londinese a pronunciare questa esortazione nei confronti del primo ministro italiano. Il giornale riferisce l'appello di un vescovo italiano, "la prima volta che un alto esponente della Chiesa cattolica" ha apertamente invitato il presidente del Consiglio a dimettersi, nota il corrispondente da Roma Richard Owen.

Si tratta di monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo in Sicilia, in passato tra le alte sfere della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), il quale com'è noto ha detto nei giorni scorsi che Berlusconi "dovrebbe considerare se è opportuno dimettersi nell'interesse della nazione".

L'articolo del Times sottolinea che il premier italiano è stato ulteriormente criticato dalla Chiesa quando l'arcivescovo Angelo Bagnasco di Genova, capo della Cei, ha recentemente messo in guardia contro "uomini ubriachi di un delirio di grandezza, che toccano l'illusione dell'onnipotenza e distorcono i valori morali", in un'apparente allusione al comportamento privato del leader del leader del centro-destra. Il Times nota anche che la petizione lanciata da un gruppo di accademiche italiane per invitare le first-lady a boiucottare il summit del G8 in programma a L'Aquila il mese prossimo per protesta contro Berlusconi ha raggiunto "quasi 7 mila firme".

Il quotidiano dell'impero mediatico di Rupert Murdoch dedica anche oggi una pagina alla vicenda, pubblicando un secondo articolo, dell'inviata Lucy Bannerman da Bari, in cui si riferiscono alcune delle dichiarazione rese dalla escort Patrizia D'Addario. "Le rivelazioni su un party nella sua residenza romana, in cui (il premier) ha intrattenuto circa venti donne, incluse due prostitute lesbiche, aumentano le pressioni su Silvio Berlusconi perché dica tutto sulla sua vita privata", scrive la giornalista. L'articolo è intitolato "Una escort racconta la sua serata con lo 'sceicco' Berlusconi", riprendendo la frase in cui la D'Addario dice: "Sembrava di essere in un harem. E c'era un solo sceicco. Lui". Secondo il Times, il Cremlino ha smentito che Vladimir Putin abbia mai regalato un letto a Berlusconi, come quest'ultimo avrebbe detto a Patrizia D'Addario parlando del letto in cui si preparano a trascorrere insieme la notte a Palazzo Grazioli.

Sia il Times che un altro quotidiano londinese, il Guardian, danno poi notizia dello "strano furto" avvenuto in casa della D'Addario, pochi giorni dopo che la escort disse a un amico di avere regitrazioni segrete sui suoi incontri con il presidente del Consiglio, e dell'incendio doloso che ha distrutto l'auto di Barbara Montereale, un'altra delle giovani donne interrogate dai pm pugliesi nell'ambito dell'inchiesta per sfruttamento della prostituzione e uso di droga nei confronti di Giampaolo Tarantini, l'uomo d'affari barese che ha accompagnato la D'Addario e altre ragazze a casa di Berlusconi. Anche il Guardian scrive che crescono le critiche allo stile di vita del premier da parte del mondo cattolico.

Dello scandalo si occupano oggi anche due quotidiani svizzero-francesi, Le Temps e 24 heures, centrando l'attenzione sulla sostanziale censura imposta sul caso dalle televisioni di proprietà di Berlusconi o dai canali Rai da lui politicamente controllati, sugli attacchi lanciati dal premier contro "la Repubblica", con l'invito agli imprenditori a non acquistare più pubblicità su un giornale colpevole di avere orchestrato a suo dire un complotto contro di lui, e sulla decisione del Gruppo Espresso-Repubblica di fargli causa. "Berlusconi minaccia di colpire la stampa nel portafoglio", titola 24 heures, riferendo che l'atteggiamento del presidente del Consiglio suscita apprensione ormai non solo nel centro-sinistra ma anche frai suoi stessi sostenitori. Il giornale francese nota in proposito un articolo di Marcello Veneziani su Libero, in cui il noto intellettuale e giornalista del centro-destra esorta il primo ministro a liberarsi della corte di "ruffiani, cortigiani e prostitute" che gli gravita intorno.

Una battuta sul caso Berlusconi arriva anche dall'India. "Non ho mai pagato per il sesso, dice Berlusconi", questo il titolo dell'articolo apparso sul quotidiano Times of India che, riportando le dichiarazioni del premier italiano, lo definisce "il protagonista di un'imbarazzante inchiesta in corso nel sud Italia" e più avanti "un politico coinvolto in una serie di scandali legati a un'aspirante modella adolescente e a un divorzio caotico".

http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-10/rassegna-26/rassegna-26.html

Jacoposki
26-06-2009, 19:28
così giusto per, non so la fonte :asd:

http://photos-f.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc1/hs104.snc1/4773_1173780028277_1341344316_30466589_892373_n.jpg

D.O.S.
26-06-2009, 19:44
Dall'estero ancora critiche e analisi sulla situazione del premier
Il Financial Times sostiene di aver consultato "alte fonti governative"
Ft: "Berlusconi scaricato dagli alleati"
Economist: "Al G8 rideranno di lui"
La Cnn: "Ci sono abbastanza ragioni per dimettersi"
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

Ft: "Berlusconi scaricato dagli alleati" Economist: "Al G8 rideranno di lui"

LONDRA - Circondato dai malumori di chi gli è vicino. E accompagnato da una scarsa credibilità all'estero. Arrivano da Financial Times ed Economist le due ultime bordate contro Silvio Berlusconi. Che parlano di "alleati" del premier pronti ad immaginare un futuro senza di lui e della poca credibilità del Cavaliere all'estero.

Financial Times. "Non siamo ancora al fuggi fuggi, ma importanti alleati di Silvio Berlusconi nella coalizione di governo stanno già contemplando un futuro senza di lui". E' uno scoop che in Italia varrebbe la prima pagina, quello che il Financial Times pubblica stamane, dedicando una pagina intera (la nona) al tema "il futuro di Berlusconi". Parlando con "alte fonti governative" a Roma, il quotidiano finanziario londinese raccoglie un messaggio che a quanto pare qualcuno, dall'interno del centro destra, ha deciso sia tempo di far diventare pubblico, scegliendo come megafono il giornale universalmente riconosciuto come il più autorevole e imparziale d'Europa.

"Sussurri spaventano la coalizione italiana", s'intitola la news analysis di Guy Dinmore. "Fedeli sostenitori di Silvio Berlusconi negano che si sarà un "fuggi fuggi" (in italiano nel testo originale) come conseguenza degli scandali che circondano la sua vita privata, ma importanti alleati nella coalizione di centro destra italiana stanno già contemplando un futuro politico senza il loro leader". Parlando con il Ft a condizione di mantenere l'anonimato, queste "alte fonti di governo" premettono di non credere che il 72enne presidente del Consiglio si dimetterà "presto". Eppure "ministri chiave" stanno iniziando a "posizionarsi" per l'eventualità che rivelazioni più dannose lo inducano a dimettersi. "Questo è uno scenario completamente nuovo, il panorama sta mutando", dice al quotidiano della City una delle fonti governative.

Un'altra fonte, definita "un collaboratore" di Berlusconi, dice che il governo teme che i magistrati annunceranno l'apertura di un'indagine giudiziaria formale nei confronti del premier proprio mentre egli ospiterà in Italia i leader mondiali per il summit del G8 del mese prossimo. "Paralleli vengono tracciati", osserva il FT, con il 1994, quando un tribunale inoltrò una comunicazione giudiziaria per corruzione a Berlusconi mentre il premier, all'epoca nel suo primo mandato, ospitava una conferenza internazionale sulla lotta alla criminalità: "il suo governo", ricorda il giornale, "cadde un mese più tardi, quando la Lega Nord uscì dalla coalizione".

L'articolo aggiunge che vari ministri hanno paura che le affermazioni di Patrizia D'Addario, la escort che afferma di essere andato a letto con Berlusconi a Palazzo Grazioli la notte dell'elezione di Obama, quando dice di avere foto e registrazioni del suo incontro con il premier, "si rivelino vere e dannose", o che le accuse che riguardano Giampolo Tarantini, l'imprenditore pugliese che accompagnò la D'Addario da Berlusconi, "si allarghino".

La "dinamica è cambiata", dicono le stesse fonti al FT. Primo, "c'è la sensazione che l'ambizione di Berlusconi di diventare presidente della repubblica al termine del suo mandato da primo ministro sia stata infranta". Secondo, "le elezioni europee hano dimostrato che gli elettori si stanno allontanando" dal Pdl. Infine, "l'immagine internazionale dell'Italia è peggiorata" e la Chiesa cattolica sta cominciando a "fare pressioni". Nonostante la sua reputazione di anfitrione miliardario che vizia gli amici con doni e fantastiche feste, gli alleati di Berlusconi "lo descrivono come un uomo isolato, con nessuno che si azzarda a dargli consigli". Il quotidiano londinese coglie una certa "malinconia" nell'intervista rilasciata dal premier al settimanale di sua proprietà "Chi", quando ricorda che nell'ultimo anno ha perso la madre e la sorella, oltre a sua moglie per il divorzio.
<b>Ft: "Berlusconi scaricato dagli alleati"<br/>Economist: "Al G8 rideranno di lui"</b>

L'articolo si conclude con una suddivisione degli schieramenti all'interno del governo. I ministri la cui sopravvivenza politica dipende da Berlusconi sono i più accesi nel difenderlo: come Maurizio Sacconi (Lavoro), Claudio Scajola (Sviluppo Economico), Franco Frattini (Esteri). Le donne, incluse Maria Carfagna (Pari Opportunità) e Stefania Prestigiacomo (Ambiente), gli sono fedeli, ma nelle "attuali circostanze", ovvero nel mezzo di uno scandalo a base di call-girls e incontri con minorenni, "sono a disagio a parlare" in sua difesa. "Poi ci sono figure chiave che sono rimaste per lo più in silenzio, vedendo un futuro oltre Berlusconi, con la speranza che una successione sia ordinata". Gianni Letta, scrive il FT, sta già facendo di fatto le funzioni di primo ministro. Giulio Tremonti, il ministro delle Finanze, ha il vantaggio di stretti legami con la Lega Nord.

Ma le fonti interpellate dal quotidiano della City notano un serio ostacolo alle dimissioni del premier, a parte la sua ostinazione personale: l'immunità dalle incirminazioni, varata dalla sua larga maggioranza in parlamento, "dura solo fino a quando lui rimane in carica".

Un secondo articolo, sempre sul Financial Times, firmato da James Blitz, ex-corrispondente da Roma e ora corrispondente diplomatico, osserva che la questione critica per i governi occidentali non è tanto che Berlusconi si stia "gravemente danneggiando" a causa dei suoi legami con "modelle e starlette", non è quello che egli fa nella sua vita privata, ma se può aiutarli a risolvere i pressanti problemi con cui si confrontano gli Usa e l'Unione Europea. Per Barack Obama, Berlusconi è un leader con cui "è necessario mettersi d'accordo", e il FT cita l'impegno militare italiano in Afghanistan e la recente decisione del premier di accettare nel nostro paese alcuni detenuti di Guantanamo a testimonianza dell'importanza che l'Italia ha per Washington. "Ma Obama è chiaramente meno preso da Berlusconi di quanto fosse George W. Bush", prosegue l'articolo, rilevando come il presidente americano abbia incontrato vari leader nel suo tour europeo in aprile, ma non il premier italiano.

La minore influenza di Berlusconi sull'America "non è interamente colpa sua", afferma una fonte diplomatica consultata da Blitz: oggi in Francia e in Germania ci sono governi più pro-americani rispetto a due anni fa, e dunque gli Usa hanno meno bisogno del sostegno italiano. In più, ci sono azioni intraprese da Berlusconi che lo hanno reso "un alleato difficile". Una è la sua decisione di firmare un accordo con la Russia per portare il gas in Europa, in competizione con un gasdotto occidentale che passerà dal'Asia Centrale. "Il sostegno di Berlusconi per Putin su questo causa molta rabbia a Washington e Bruxelles" dice un diplomatico della Ue. Altri aspetti dello stile di Berlusconi che irritano gli Usa e la Ue sono "la sua ossessione di poter essere un mediatore tra Obama e il suo amico Putin" e il tentativo di stabilire un dialogo autonomo con l'Iran. Non ultima, la sua decisione di tenere il summit del G8 all'Aquila "sta provocando nervosismo" nelle capitali mondiali. Riassume il Ft nel titolo: pur alleato indispensabile, Berlusconi "sta mettendo alla prova la pazienza di Usa e Ue".

Il Times. Un altro articolo di rilievo appare oggi sulla stampa britannica: una news analysis di Richard Owen, il corrispondente da Roma, sul Times, che commenta il "grande vantaggio" di cui Berlusconi dispone come proprietario e controllore politico dei media, in particolare televisivi. "Se Berlusconi dovesse dimettersi domani", comincia l'articolo, "la grande maggioranza degli italiani che ricevono le informazioni solo dalla tivù ne saprebbero poco o nulla". Owen riporta il fatto, di cui l'opinione pubblica britannica e mondiale non sono perfettamente a conoscenza, che Berlusconi possiede i tre canali televisivi di Mediaset e controlla la maggior parte dell'informazione televisiva della Rai in quanto capo della coalizione di governo.

L'analisi del Times nota che il Tg1, "il principale telegiornale Rai", ha ignorato o dato un basso profilo alle notizie sullo scandalo che riguarda il premier, e riferisce le critiche espresse dal presidente della Rai, Paolo Garimberti, ad Augusto Minzolini, direttore del Tg1, "per avere mancato di dare ai telespettatori l'informazione completa e trasparente che è richiesta al servizio pubblico".

Tra gli articoli sul caso Berlusconi pubblicati da altri giornali britannici, spicca poi la vignetta del Sun: un parcheggio pieno di limousine per il summit del G8, ciascuna con una bandierina della nazione che rappresenta sul cofano; quella italiana è letteralmente ricoperta di giovani ragazze maggiorate e seminude, che lavano la macchina brindando con calici di champagne.

L'Economist in edicola domani pubblica due articoli sul caso, più una replica del sottosegretario Bonaiuti. A quanto scrive l'Ansa, nell'articolo intitolato "Un conquistatore, non un utilizzatore finale", l'Economist si occupa degli ultimi sviluppi dell'inchiesta di Bari e scrive tra l'altro: "Gli italiani sono stati tenuti perlopiù all'oscuro sull'inchiesta di Bari, che è stata menzionata solo brevemente e in maniera obliqua sulle principali reti televisive".

Ricordando poi i paragoni fatti da Famiglia Cristiana con quanto avverrebbe in situazioni analoghe in altri paesi, il settimanale sottolinea: "Berlusconi è un uomo risoluto. Paragoni con altri paesi non serviranno a fargli cambiare idea. E nemmeno le richieste di dimissioni avranno eco tra i politici del suo partito: devono a lui la loro posizione. Berlusconi non ha mai avuto grande credito nei circoli internazionali. I suoi ultimi problemi susciteranno una risata tra i suoi ospiti al vertice G8 il mese prossimo. Ma è improbabile che si dimetta o che sia mandato via".

Il secondo articolo pubblicato dal settimanale economico è dedicato alla situazione finanziaria di Fininvest, definita particolarmente vulnerabile alla crisi.

Dalla Spagna agli States. L'attenzione è costante su tutta la stampa europea. El Mundo titola: La perdizione di Berlusconi. Un articolo in cui vengono ripropoposte le varie tappe della vicenda, con citazioni molto ampie dell'intervista a Patrizia D'Addario.

E la Cnn ha dedicato a Berlusconi un lungo servizio. "Ci sono abbastanza ragioni per dimettersi"
preso da Repubblica (http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-10/rassegna-25/rassegna-25.html)

Komunisti RosiKoni !!!!! :ncomment: :ncomment: :ncomment: :ncomment:

Titanium555
26-06-2009, 20:53
preso da Repubblica (http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-10/rassegna-25/rassegna-25.html)

Komunisti RosiKoni !!!!! :ncomment: :ncomment: :ncomment: :ncomment:

erano inevitabili tutte queste critiche e sopratutto se le merita....

blackshard
27-06-2009, 00:29
così giusto per, non so la fonte :asd:

http://photos-f.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc1/hs104.snc1/4773_1173780028277_1341344316_30466589_892373_n.jpg

ehehe mi hai battuto sul tempo :)
Cmq la fonte è The Sun.

Originale: http://img.thesun.co.uk/multimedia/archive/00831/SNF2508CART-682_831977a.jpg

atinvidia284
27-06-2009, 08:00
Ero fuori per un concorso,recupererò tutti gli articoli arretrati :stordita: :D

atinvidia284
27-06-2009, 09:03
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/switzerland.standard.gif Magic Italy go home
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6197 Svizzera
[Le Temps]

Ma come diavolo è possibile che il paese di Giotto, di Palladio e di Gae Aulenti sia diventato la patria della volgarità globalizzata?

Madonna santa. Dio del cielo. Sant’Ambrogio proteggeteci. Ho visto la nuova creatura berlusconiana e non credo ai miei occhi. Non parlo di ninfette più o meno minorenni. Parlo del logo, concepito da uno staff di pubblicitari ambiziosi, sul quale punta il Presidente del Consiglio per raggiungere il suo nuovo obiettivo: vendere meglio il suo Paese.

Si chiama “Magic Italy”. È liscio, smorzato, brillante ed interamente inodore. Si direbbe l’insegna di una catena saudita di pizzerie lounge per aeroporti internazionali. La settimana scorsa il Ministro del Turismo della Penisola ha presentato con fierezza il progetto del logo sul set di un TG amico: “Magic Italy” è in particolare destinato a firmare una campagna di spot di promozione del turismo italiano all’estero a partire dalla fine del mese. Italy, what else?

Sospiro.

Conoscete la città di Lucca, in Toscana? L’eleganza ellittica della sua piazza dell’anfiteatro, la sensazione di quieta completezza che offre a colui che vi si trova al centro. La natura intatta dei suoi vicoli medievali, sormontati, come una decorazione, dalla torre Guinigi e gli olivi del suo giardino sospeso. La zuppa all’orzo che un giovane ristoratore riporta in auge sotto il pergolato della sua osteria. Ancora più di Firenze o di Roma e la loro valanga di meraviglie, Lucca è per me il simbolo del fascino singolare dell’Italia: un’eredità culturale tradotta nel quotidiano, uno spiccato senso del raffinato, un gusto per le linee pure e i prodotti autentici.

Ed ecco che il paese di Giotto, di Palladio e di Gae Aulenti diventa la patria del kitsch e dell’ostentazione globalizzata. Dannazione, come si è potuta produrre una tale catastrofe? Il fatto che Silvio Berlusconi abbia un pessimo gusto è affar suo. Il problema, il profondo mistero, è che la sua volgarità, lungi dall’essergli semplicemente perdonata, gli fa guadagnare consensi. Più ne fa, più è popolare. Come se gli italiani non avessero aspettato altro: il permesso di regredire, di rotolarsi nel cattivo gusto con il giubilo di un bambino represso per troppo tempo.

Ho letto sull’Hebdo [settimanale svizzero, N.d.T.] di questa settimana che lo storico francese Marc Lazar condivide quest’impressione e ne fornisce una spiegazione. Sostiene che Berlusconi si ponga come il liberatore di un popolo che ha vissuto sotto una doppia ingiunzione di pudore: quella della Chiesa cattolica e quella della Chiesa comunista. I tabu sono ormai sciolti e fa male (ahi ahi ahi!)
Ho capito a grandi linee che cosa intende ma è difficile da mandar giù. Questo significa che all’alba del XXI secolo, il buon gusto è di sinistra ed il cattivo di destra. Quando vedo i risultati dei socialisti alle ultime elezioni europee, mi dico che ci accingiamo ad un futuro esteticamente difficile.
Questo presuppone allo stesso tempo che l’essere umano non sia naturalmente portato verso il bello. Lo sospettavo ma francamente luoghi come Lucca mi incoraggiavano a dimenticarlo.

Piccola consolazione: se l’eleganza è minacciata nella Penisola, l’humour, da parte sua, sembra resistere. Alcune ore dopo la presentazione del progetto del logo da parte del Ministro del Turismo nasceva su Facebook un nuovo gruppo: “Magic Italy go home”.

[Articolo originale "Magic Italy go home" di Anna Lietti] (http://www.letemps.ch/Page/Uuid/eb8c99b0-5922-11de-a80c-734f7e1aec60/Magic_Italy_go_home)

atinvidia284
27-06-2009, 12:33
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/norway.standard.gif Gli esperti dell’Italia: - Gli uomini italiani vogliono complimentarsi con Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5956 Norvegia
[Verdens Gang]

Le immagini di Silvio Berlusconi ad una festa con diverse donne in topless non danneggiano il primo ministro italiano. È quanto affermano gli esperti norvegesi di politica italiana.

Il quotidiano spagnolo El País pubblica oggi diverse fotografie del primo ministro italiano che si diverte nella sua villa per le vacanze in compagnia di alcune donne seminude. Le immagini sarebbero quelle della festa di capodanno nella villa di Berlusconi in Sardegna.

- Non riesco ad immaginare come ciò possa danneggiare Berlusconi. La maggiorparte degli uomini italiani vorrebbe piuttosto complimentarsi con lui, e pensa che sia fortunato a poter passare il tempo con belle donne, dice la storiografa Elisabetta Cassina Wolff dell’Università di Oslo.

Donne in topless

Le fotografie mostrano diverse donne che vanno in giro in topless. Una delle immagini mostra anche un uomo nudo vicino alla piscina. Berlusconi ritiene che le foto siano del tutto innocenti. Alla domanda sul perché i partecipanti alla festa non abbiano addosso vestiti, il primo ministro risponde così:
- Lei fa la doccia con addosso i vestiti? Queste ragazze si stanno facendo un bagno in un’abitazione privata, ed hanno subito un’aggressione scandalosa, dice Berlusconi all’emittente radiofonica RAI.

Non è la prima volta che il primo ministro italiano finisce in uno scandalo privato, ma gli esperti norvegesi di politica italiana pensano che Berlusconi supererà indenne le immagini shock prese in Sardegna. Audun Urke, che gestisce il sito internet italienskpolitikk.no non crede che gli elettori fedeli a Berlusconi si lascino spaventare dalle foto pubblicate su El País.

- A queste cose Berlusconi regge, non credo che che il limite sia stato ancora raggiunto, dice Urke.

Immagine di playboy

Urke, che segue la politica italiana molto da vicino e gestisce un’impresa che offre servizi di consulenza a norvegesi che vogliono operare in Italia, ricorda che la retorica politica di Berlusconi punta solo in modo limitato sui valori della famiglia, ma al contrario si è costruito un’immagine di playboy.

- Ci sarà senz’altro qualcuno che reagirà, ma non credo proprio che gli elettori fedeli a Berlusconi daranno molta importanza a questa storia, dice Urke.

La storiografa Elisabetta Cassina Wolff dell’Università di Oslo è pienamente d’accordo con lui, e afferma che l’Italia ha davanti a sé grandi sfide che per gli italiani sono molto più importanti della vita privata del primo ministro.

- È stato a lungo separato e può vantare buoni risultati politici. I suoi sostenitori lo vedono come un politico che lavora sodo, dice.

Una figura sopra le parti

Sia Wolff che Urke sottolineano che questa faccenda potrebbe danneggiare Berlusconi nel lungo periodo, nel caso in cui decida di aspirare al posto di presidente.

- Questo è un ruolo che esige maggiore dignità, e che dipende dalla possibilità per Berlusconi di essere per gli italiani una figura al di sopra delle parti, afferma Urke.

Neanche Wolff ritiene che il parlamento italiano possa scegliere come presidente un politico controverso come Berlusconi.

[Articolo originale "Italia-eksperter: - Italienske menn vil gratulere Berlusconi" di Erlend Skevik] (http://www.vg.no/nyheter/utenriks/artikkel.php?artid=544414)

atinvidia284
27-06-2009, 12:34
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif Alcune prostitute affermano di essere state pagate per partecipare alle feste di Silvio Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6231 Brasile
[O Globo]

RIO - Lo scandalo delle feste del primo ministro italiano Silvio Berlusconi continua a far discutere. Almeno 4 donne hanno confermato di aver ricevuto denaro par partecipare ad eventi a Palazzo Grazioli, residenza ufficiale di Roma, e a Villa Certosa, villa del premier in Sardegna. Una delle donne ha chiesto di lasciare temporaneamente l’Italia perché teme per la sua sicurezza, ha riportato il giornale Corriere della Sera.

Patrizia D’Addario, prostituta e candidata municipale a Bari, ha fatto le dichiarazioni durante l’audizione durata cinque ore da parte del Pubblico Ministero di Bari. La donna ha consegnato alla Giustizia registrazioni audio e un video fatto con il cellulare. Nelle immagini appare in una stanza, di fronte alla foto di Veronica Lario, la moglie del premier. Nell’audio, si sente la voce di Berlusconi.

L’imprenditore Giampaolo Tarantini, 35 anni, accusato dalla prostituta di essere l’intermediario delle visite, è indagato per corruzione e induzione alla prostituzione. Tarantini assoldava le donne e coordinava le feste con lo staff di Berlusconi. D’Addario e le altre tre donne hanno confermato al Pubblico Ministero che arrivavano al palazzo romano in un’auto con i vetri oscurati e che avevano l’indicazione di presentarsi con abiti eleganti e poco truccate. Secondo il giornale, due donne sono state interrogate a Bari e un’altra a Roma. Non si hanno informazioni sulla quarta donna.

Secondo quanto affermato dalla prostituta, avrebbe dovuto ricevere un pagamento a posteriori di 2000 euro per la prima notte, ma alla fine furono pagati solo 1000 euro. La seconda volta che prestò servizio per Berlusconi fu il giorno della vittoria di Barak Obama. Ha raccontato di aver lasciato il palazzo la mattina dopo.

Poco più di una settimana fa il giornale spagnolo El Pais ha pubblicato una serie di foto “esclusive” delle feste promosse dal premier italiano nella sua magione “Villa Certosa”. Le immagini sono del fotografo Antonello Zappadu, di 51 anni.
Dopo la pubblicazione Berlusconi ha affermato che si è trattato di una “violazione della privacy”, nonostante si tratti di “foto innocenti”.

“È stata una violazione della privacy, ma si tratta di foto innocenti. Ho ricevuto una delegazione della Repubblica Ceca e non è possibile che una persona a un chilometro di distanza si intrometta in una situazione e scatti foto dell’interno della casa. Il diritto alla privacy dev’essere garantito, soprattutto in presenza di ospiti illustri”, ha affermato durante un’intervista fatta da un’emittente radio del Paese.

[Articolo originale "Prostitutas dizem que foram contratadas para participar de festas de Silvio Berlusconi" di Agências internacionais] (http://oglobo.globo.com/mundo/mat/2009/06/18/prostitutas-dizem-que-foram-contratadas-para-participar-de-festas-de-silvio-berlusconi-756393614.asp)

atinvidia284
27-06-2009, 12:39
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/belgium.standard.gif La RAI devota a Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6307 Belgio
[Le soir]

Italia: Silenzio sugli “affari”

“In questa storia di cene e feste nelle abitazioni private di Silvio Berlusconi, piena di allusioni, di testimonanze più o meno credibili e di rancori personali, non ci sono notizie certe. Né, tanto meno, un’ipotesi di reato che riguardi il Primo ministro e i suoi collaboratori”. Il direttore del telegiornale del primo canale del servizio pubblico italiano, la RAI, si é così giustificato, lunedì sera, durante il TG delle 20h. Obiettivo: spiegare perché Raiuno aveva completamente ignorato, per più giorni, le nuove rivelazioni sugli scandali che riguardano Silvio Berlusconi e uno dei suoi amici, un imprenditore di Bari. Con, al centro delle rivelazioni, l’organizzazione di una vera e propria rete di prostituzione.

“Semplice gossip”

Questo silenzio totale voluto da Augusto Minzolini, nominato alla direzione del TG più visto del paese lo scorso 20 maggio, appare tanto più assurdo che tutta la stampa italiana e ancor più i media stranieri non parlano d’altro che di Patrizia D’Addario e “dell’inchiesta di Bari”. Iniziata da una storia di tangenti nel settore sanitario, era esplosa grazie ad intercettazioni telefoniche (che un nuovo progetto di legge molto discusso vorrebbe impedire!) sulle testimonianze della donna, con registrazioni e foto alla mano.

Quest’eccesso di zelo del nuovo direttore, che ha completamente ignorato quello che lui chiama “semplice gossip e niente di più”, era diventato ingombrante a tal punto che il direttore della RAI, Paolo Garimberti, l’aveva convocato lunedì mattina per ricordargli che un servizio pubblico ha il dovere di informare. Soprattutto in Italia, dove si sa che una buona parte della popolazione non legge alcun quotidiano e si accontenta delle informazioni date dalle televisioni! Per questo motivo qualche ora dopo Minzolini ha dichiarato ai telespettatori attoniti che non parlando loro di tutti questi pettegolezzi li aveva in realtà protetti ed informati. Dai pettegolezzi, ha aggiunto, che “il circo mediatico trasforma in informazioni a scopi politici o per interesse economico. È la linea di condotta che vi avevo promesso e che continuerò a mantenere”.
Il presidente della RAI, Paolo Garimberti - giornalista stimato che proviene dal gruppo di Repubblica, tanto odiato da Silvio Berlusconi- e anche lui appena nominato, sottometterà il caso Minzolini al consiglio d’amministrazione della RAI che si riunirà questo mercoledì e che rischia di essere particolarmente animato.

[Articolo originale "La RAI fait du zèle pour Berlusconi " di LUKSIC,VANJA] (http://archives.lesoir.be/italie-silence-sur-les-%AB-affaires-%BB-la-rai-fait-du_t-20090624-00NRYM.html?query=italie&firstHit=0&by=10&sort=datedesc&when=-1&queryor=italie&pos=3&all=44366&nav=1)

atinvidia284
27-06-2009, 14:10
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif L’Italia scossa da un nuovo “affare Berlusconi”
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6221 Francia
[Le Monde]

Dopo l’“affare Noemi”, la ragazza di 18 anni che aveva festeggiato il suo compleanno con Silvio Berlusconi al suo fianco, il capo del Governo italiano è stato nuovamente messo sotto accusa, giovedi 18 giugno, dalla stampa italiana.

Secondo il quotidiano conservatore italiano “Corriere della sera”, uscito mercoledì, alcune intercettazioni telefoniche nell’ambito di un affare di mazzette nell’ambiente ospedaliero di Bari (Puglia) farebbero emergere che quattro ragazze hanno accettato, dietro ricompensa, di recarsi nella residenza del capo del governo italiano, sia in Sardegna, che a Roma. Il quotidiano pubblica anche una conversazione con una di queste ragazze, Patrizia d’Addario, la quale dichiara di essere stata invitata due volte nella residenza romana di Silvio Berlusconi attraverso un intermediario, al quale lei ha richiesto 2000 euro.

Pilippe Ridet, corrispondente di “Le Monde” a Roma, racconta queste rivelazioni.

Silvio Berlusconi ha evocato un “progetto eversivo” condotto dalla stampa e dalla sinistra. Il suo avvocato ha tuttavia confermato “maldestramente” i fatti spiegando che il capo del governo non era che “l’utilizzatore finale di queste ragazze” racconta Philippe Ridet.

All’inizio della settimama Massimo d’Alema, ex presidente del Consiglio, ha dichiarato che il centro-sinistra doveva tenersi pronto a tornare al governo in caso di una “scossa” nella maggioranza.

Per Philippe Ridet, in un qualsiasi altro paese, in particolare anglosassone, questa vicenda avrebbe condotto alle dimissioni del presidente del consiglio. Fino ad oggi Berlusconi ha beneficiato di un largo consenso tra l’opinione pubblica italiana, ma sembrerebbe che la popolarità del capo del governo si stia logorando, essendo stata la vittoria della destra alle elezioni europee meno larga di quanto previsto da Silvio Berlusconi.

[Articolo originale "L'Italie secouée par une nouvelle "affaire" Berlusconi" di Le Monde] (http://www.lemonde.fr/europe/article/2009/06/18/nouvelles-accusations-a-l-encontre-de-m-berlusconi_1208166_3214.html)

atinvidia284
28-06-2009, 09:33
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif 1000 euro per una notte con Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6328 Olanda
[NRC Handelsblad]

Roma - Le festicciole private e le donne alle quali le invita continuano a perseguitare Silvio Berlusconi. Patrizia D’Addario sostiene di aver trascorso una notte con il premier in cambio di soldi.

In un’intervista con il più autorevole quotidiano del paese, il Corriere della Sera, D’Addario ha ieri affermato di aver ricevuto 1.000 euro per due visite a Silvio Berlusconi nella sua residenza romana.

La prima volta era con altre venti ragazze. Berlusconi ha mostrato loro un filmato del suo incontro con l’ex presidente americano George W. Bush e foto delle sue ville, ha cantato per loro e ha raccontato barzellette. La donna afferma di essere in possesso di registrazioni degli incontri e che altre ragazze sono testimoni.

D’Addario afferma di aver parlato con il premier del rilascio di una concessione edilizia. Subito dopo l’incontro ha ottenuto un posto nella lista dei candidati di un partito legato al Popolo delle Libertà di Berlusconi.
Il quotidiano La Stampa oggi scrive che altre tre ragazze hanno dichiarato ai magistrati di aver partecipato a pagamento alle feste di Berlusconi. Il premier italiano rigetta le accuse: “Ancora una volta i giornali si riempiono di spazzatura e falsità. Non me ne farò condizionare e continuerò a lavorare per il bene del Paese”.

Il suo avvocato e parlamentare Niccolò Ghedini ha fatto più male che bene alla causa di Berlusconi. Sul sito web Affaritaliani.it ha detto: “Anche se fosse vero quello che dice questa ragazza, il premier sarebbe solo l’utilizzatore finale e quindi mai penalmente punibile”.

La procura di Bari sta indagando sulla vicenda, che è venuta alla luce durante un’inchiesta di corruzione nel servizio sanitario. Delle intercettazioni telefoniche avrebbero dimostrato che un imprenditore reclutava donne per le feste del premier. Il parlamento italiano, su pressione di Berlusconi, sta per proibire le intercettazioni telefoniche nei casi di corruzione.

[Articolo originale "Duizend euro voor nacht met Berluscon" di corrispondente] (http://www.nrc.nl/buitenland/article2275150.ece/Duizend_euro_voor_nacht_met_Berlusconi)

atinvidia284
28-06-2009, 09:52
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Un cavallo
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6315 Spagna
[El País]

Machiavelli diede al principe questo consiglio: se non sei amato, sii almeno temuto. Trattandosi di Berlusconi avrebbe potuto aggiungere: se non ti amano e non ti temono, fai almeno in modo che ti invidino, perché anche l’invidia della plebe è una fonte di potere.

Ma Berlusconi non ricorda in niente un principe rinascimentale. In realtà non è neanche un politico, bensì un esibizionista all’apice di una ricchezza assoluta ed oltretutto è italiano, cosa che gli permette tutti i capricci, incluso quello della politica, senza che questa gli imponga l’obbligo di negarsi un solo piacere. Come succedeva a qualunque imperatore romano, a questo Eliogabalo basta allungare la mano perché un servitore vi ponga la frutta più desiderata. Lo si può immaginare appoggiato su un triclinio con un grappolo d’uva che gli pende dall’orecchio, mentre offre uno ad uno gli acini con la bocca alla sua valletta preferita. Quando il denaro raggiunge un determinato livello, la fortuna si converte in comando.

Berlusconi ha avuto l’abilità di trasferire questo principio monetario alla politica senza rinunciare al privilegio di cui godono tutti i miliardari. Agli antichi romani sembrava logico che l’imperatore partecipasse ai baccanali circondato dai patrizi. Dalla caduta dell’impero gli italiani portano nel DNA l’impudicizia del lusso unita al fervore di vivere, e saranno sicuramente pochi quelli che non sognano di partecipare alle feste che Berlusconi offre ai suoi amici nella sua villa in Sardegna con baccanti nude su sedie a sdraio.

Alcuni lo ammirano, altri lo invidiano e anche se lo immaginano mentre dorme con la retina nei capelli e il flaconcino di viagra sul comodino, lo votano perché, in fondo, questo miliardario disinibito non fa altro che glorificare impudicamente la frustrazione di molta gente. Berlusconi si libera di qualsiasi legge che lo infastidisce come colui che che scaccia una mosca noiosa dal naso. Seneca non considerava riprovevole il fatto che Nerone cantasse e suonasse l’arpa mentre Roma bruciava, ma che stonasse. Il problema consiste nel credere che Berlusconi sia un cavaliere. Si tratta solo di quel cavallo che Caligola nominò console e che ora corre senza briglie per le gallerie e le scalinate d’Italia.

[Articolo originale "Un caballo" di MANUEL VICENT] (http://www.elpais.com/articulo/ultima/caballo/elpepuopi/20090614elpepiult_1/Tes)

atinvidia284
28-06-2009, 15:32
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Silvio Berlusconi e la stampa: problemi di linguaggio
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6291 Gran Bretagna
[The Economist]

Il Presidente del Consiglio italiano conduce una campagna contro i mezzi di informazione stranieri.

A nessun politico piace una stampa critica e Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio italiano, non fa eccezione. Nelle ultime settimane è stato sottoposto ad un minuzioso esame da parte dei giornalisti stranieri, e quello che hanno scritto non costituisce una lettura piacevole. Tuttavia gli attacchi nei suoi confronti sono dovuti in parte a lui stesso. Ci sono domande in sospeso riguardo ai suoi rapporti con giovani donne e con David Mills, avvocato inglese da lui pagato e recentemente condannato per aver giurato il falso per proteggerlo (Mills ha fatto ricorso in appello). Berlusconi ha provato a bloccare la pubblicazione di alcune foto che ritraggono alcuni ospiti nella sua villa in Sardegna. Ha affermato che sarebbe stata un’invasione della sua privacy, ma i media stranieri l’hanno considerato come parte di uno schema che tradisce un’avversione per la stampa libera.

Berlusconi crede che la miglior difesa sia l’attacco. Il mese scorso il ministro degli esteri ha definito un articolo del Financial Times, quotidiano economico inglese (che possiede in parte l’Economist), un esempio di giornalismo mediocre e disonesto. All’inizio di questo mese lo stesso Berlusconi ha accusato la stampa estera di essere al servizio dell’opposizione di centro-sinistra. Ha attaccato i giornali di proprietà di Rupert Murdoch, specialmente il Times, per la loro recente copertura mediatica molto polemica. Il Giornale, di proprietà del fratello di Berlusconi, ha definito il lavoro della stampa straniera basato su veleni e bugie, riferendosi soprattutto agli articoli pubblicati in Inghilterra, Francia, Germania e Spagna.

Alcuni ambasciatori italiani stanno facendo pressione sui media ostili a Berlusconi. L’ambasciatore italiano a Madrid ha scritto al quotidiano El Pais per lamentarsi della “sistematica campagna che danneggia l’immagine dell’Italia”. Un giornalista straniero a Roma è stato recentemente convocato al ministero degli esteri. Lo staff di Berlusconi ha provato a convincere un ambasciatore straniero a richiamare all’ordine i giornalisti del proprio paese. Tuttavia Berlusconi e i suoi sostenitori si rifiutano di confrontarsi direttamente con chi li critica. I corrispondenti dall’estero lamentano che spesso è impossibile ottenere interviste con qualsiasi ministro del governo.

Alcuni giornalisti sono convinti che i loro telefoni vengano intercettati. E la minaccia di azioni legali è sempre presente. L’avvocato di Berlusconi sta portando avanti un’azione legale contro El Pais perché ha pubblicato le foto scattate in Sardegna. Prima dell’arrivo di Berlusconi i Presidenti del Consiglio italiani tendevano a non querelare i quotidiani. Berlusconi querela a volontà (compreso l’Economist). Ha tutto il potere che può derivare da un grande patrimonio personale, ampie patecipazioni nei media e nell’editoria, controllo sulla televisione commerciale così come influenza sull’emittente pubblica. Il 13 giugno ha fatto appello agli imprenditori italiani (poi ritirato) affinché non comprassero spazi pubblicitari sulle testate interne critiche.

Il Presidente del Consiglio ha anche l’abitudine di non rispondere alle domande. Nel 2002 si è rifiutato di aiutare i procuratori in un caso contro la mafia. Più di 50 domande che gli erano state poste dall’Economist ad aprile del 2001 rimangono senza risposta. Recentemente Berlusconi non ha risposto a 10 domande fatte da La Repubblica circa la sua relazione con una ragazza, Noemi Letizia.

Mentre si prepara a presiedere il G8 a L’Aquila, potrebbe voler forse vorrà considerare le conseguenze che i suoi attacchi alla stampa straniera hanno sia per la sua immagine che per quella del suo paese.

[Articolo originale "Language problems"] (http://www.economist.com/world/europe/displaystory.cfm?story_id=13875626)

Titanium555
28-06-2009, 16:52
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Silvio Berlusconi e la stampa: problemi di linguaggio
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6291 Gran Bretagna

fossero solo problemi di linguaggio :rolleyes:

LotharInt
28-06-2009, 18:22
Nuovi articoli sul Sunday Times e Telegraph. Le dichiarazioni della D'Addario sulle feste
Altri interventi sul Novel Observateur in Francia e su El Pais in Spagna

La stampa inglese e lo scandalo di Silvio
"Anche Gianni Letta ha preso le distanze"

dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI


La stampa inglese e lo scandalo di Silvio "Anche Gianni Letta ha preso le distanze"
LONDRA - Gianni Letta, sottosegretario e più fidato collaboratore di Silvio Berlusconi, ha preso le distanze dal premier e rifiuta i suoi inviti a cena. Lo scrive il Sunday Times, citando fonti anonime dall'interno del governo. L'indiscrezione fa parte dell'ampia copertura che la stampa britannica continua a dedicare agli scandali che coinvolgono il primo ministro italiano. Sia il Times che il Telegraph della domenica gli dedicano una pagina intera. E l'Independent parla della vicenda in un editoriale.

Il Sunday Times, più diffuso trai domenicali "di qualità" con circa due milioni di copie vendute, scrive in una corrispondenza da Bari dell'inviato John Follain che "insiders", ovvero fonti dall'interno, fonti che conoscono bene Berlusconi e il suo entourage, "dicono che Gianni Letta si è distanziato dal premier e da alcuni mesi declina i suoi inviti a cena". Un collaboratore "disamorato" del presidente del Consiglio dichiara al giornalista inglese: "Berlusconi si è trasformato nell'opposto di re Mida, sporca tutto quello che tocca". Notando anche le critiche al suo comportamento espresse dalla chiesa cattolica, il giornale afferma che le rivelazioni sulla sua vita privata hanno indebolito politicamente il leader del Pdl, e sebbene non ci sia una minaccia immediata, "alleati nella sua coalizione di centro destra si azzardano in privato a contemplare un'era post-Berlusconi".

L'articolo contiene anche una serie di dichiarazioni di Patrizia D'Addario, la escort pugliese che ha visitato due volte Berlusconi a Palazzo Grazioli e vi ha trascorso una notte con lui. "Non ho mai dormito", racconta la donna di cui Berlusconi sostiene di non ricordare il volto, "era instancabile, un toro". Secondo la sua ricostruzione, il premier la condusse in camera da letto quasi alle 4 del mattino, dopo che le altre ragazze se n'erano andate. La D'Addario dice che Berlusconi fece mezza dozzina di docce ghiacciate durante la notte e lei lo raggiunse sotto la doccia a sua richiesta. A un certo punto, secondo quanto la donna ha raccontato in seguito a un amico, "d'improvviso smise di muoversi e pensai fra me e me, grazie a Dio, si è addormentato. Ma non durò molto".


La escort confida di essersi sentita imbarazzata quando un membro dello staff del premier entrò in camera da letto al mattino, con un vestito per Berlusconi, ricordandogli che doveva fare una dichiarazione pubblica sulla vittoria di Barack Obama, eletto presidente quella notte. La D'Addario lo attese in bagno, dove scattò varie foto. Più tardi accese il registratore del suo telefonino, dove si sente la voce di un uomo che dice: "Vuoi tè o caffè?" Lasciò la residenza di Berlusconi alle 11, ma mentre tornava a Bari lui le telefonò: "Bambina mia!", le disse, chiedendo poi perché avesse la voce roca. E lei gli spiegò: "Per via delle docce".

Il Sunday Times riferisce anche il contenuto di una successiva telefonata fra la D'Addario e Barbara Montereale, un'altra partecipante alla cena a Palazzo Grazioli. "Ti ricordi come mi carezzava mentre eravamo sul sofà? E come carezzava te e guardava me?", chiede la D'Addario. E la Montereale replica: "Era disgustoso, faceva tutto di fronte alle guardie del corpo". Il domenicale inglese riporta poi le rivelazioni del settimanale L'espresso sulle conversazioni telefoniche in cui Berlusconi avrebbe descritto all'uomo d'affari pugliese Giampaolo Tarantini che tipo di donne voleva invitare a Roma e in Sardegna, compreso il colore dei capelli e le misure, con dettagli spesso "spinti" su cosa succedeva ai party notturni.

Il Sunday Telegraph pubblica invece un ritratto di Berlusconi (e dell'Italia), a firma dello scrittore inglese Tobya Jones, che vive da un decennio nel nostro paese, autore del libro "The dark heart of Italy" (Il cuore tenebroso dell'Italia). Come mai, si chiede Jones, Berlusconi è ancora primo ministro, nonostante tutti gli scandali del passato, le accuse di falsa testimonianza, di ostruzione della giustizia, di collusione con la mafia, di appartenenza a una loggia massonica, di evasione fiscale e di corruzione di pubblici ufficiali, alle quali si aggiungono ora le notizie sulle sue feste con decine di giovani fanciulle? Lo scrittore dà una serie di motivazioni. Primo, l'Italia è talmente abituata agli scandali, che non ci fa più caso e anzi non ne può più. Secondo, almeno per qualcuno, le infedeltà del premier suscitano invidia e ammirazione. Terzo, Berlusconi si presenta come un "uomo qualunque, una persona semplice che non appartiene alla elite snob della politica, uno a cui piacciono le cose che piacciono a tutti, il denaro e le donne". Quarto: la sinistra è fragile e divisa, per cui non offre un'alternativa valida. Quinto: essere "furbi" e "spregiudicati", in Italia, è considerata da alcuni una virtù. E sesto, le critiche dei media stranieri possono ottenere l'effetto di rinsaldare il sostegno verso Berlusconi, perlomeno in quella parte della popolazione che, dopo secoli in cui l'Italia è stata dominata da potenze straniere, è determinata a tenere gli stranieri fuori dai propri affari.

Il commento di Sarah Sands, columnist del quotidiano Independent, suona come un corollario delle ragioni offerte da Jones sul Telegraph: "Forse ogni nazione ha lo scandal, o che si merita. In un paese famoso per la sua televisione pornografica, la sua indifferenza per il processo politico e per la sua storicamente rilassata visione dello stupro, Berlusconi non è un mostro". Ma poi conclude che, anche in un paese simile, l'atteggiamento del premier va oltre i limiti della dignità.

In Europa. Il settimanale francese Nouvel Observateur sottolinea come i nuovi scandali abbiano fatot precipitare il gradimento di Berlusconi sotto il 50 per cento per la prima volta da quando è ritornato al governo nel 2008. "Malgrado tutto - scrive il settimanale francese - chi lo sostiene di più sono proprio i cattolici".

"Le donne del G8 boicotteranno Berlusconi?". A chiederselo è un altro autorevole settimanale francese, L'Express, che dà spazio alla richiesta di 4 docenti universitarie che in vista del G8 di Genova stanno raccogliendo firme per chiedere a Carla Bruni e a Michelle Obama tra le altre, di boicottare il summit dei Grandi all'Aquila. "Finora - si chiede L'Express - hanno ottenuto 6,500 firme. Cresceranno?"

Lo spagnolo El Paìs invece dedica un reportage agli "scandali di Berlusconi", intitolandolo "Le pericolose amicizie di Papi". Nel pezzo vengono riassunti i rapporti di Berlusconi con Tarantini, Patrizia D'Addario e Barbara Montereale. "Tra soli 12 giorni - prosegue il corrispondente da Roma, Miguel Mora -, il politico e magnate milanese accoglierà i leader del G8 dove si riscriveranno le regole della finanza globale tra gli scandali che ne stanno minando la credibilità".

(28 giugno 2009)


http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-10/stampa-28/stampa-28.html


no comment..signori e signori ecco l'esempio del Presidente del Consiglio italiano...:asd: che figura di merda internazionale!!

Guidolz
28-06-2009, 23:08
iscritto

Titanium555
29-06-2009, 00:10
Nuovi articoli sul Sunday Times e Telegraph. Le dichiarazioni della D'Addario sulle feste
Altri interventi sul Novel Observateur in Francia e su El Pais in Spagna

La stampa inglese e lo scandalo di Silvio
"Anche Gianni Letta ha preso le distanze"

dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI


La stampa inglese e lo scandalo di Silvio "Anche Gianni Letta ha preso le distanze"
LONDRA - Gianni Letta, sottosegretario e più fidato collaboratore di Silvio Berlusconi, ha preso le distanze dal premier e rifiuta i suoi inviti a cena. Lo scrive il Sunday Times, citando fonti anonime dall'interno del governo. L'indiscrezione fa parte dell'ampia copertura che la stampa britannica continua a dedicare agli scandali che coinvolgono il primo ministro italiano. Sia il Times che il Telegraph della domenica gli dedicano una pagina intera. E l'Independent parla della vicenda in un editoriale.

Il Sunday Times, più diffuso trai domenicali "di qualità" con circa due milioni di copie vendute, scrive in una corrispondenza da Bari dell'inviato John Follain che "insiders", ovvero fonti dall'interno, fonti che conoscono bene Berlusconi e il suo entourage, "dicono che Gianni Letta si è distanziato dal premier e da alcuni mesi declina i suoi inviti a cena". Un collaboratore "disamorato" del presidente del Consiglio dichiara al giornalista inglese: "Berlusconi si è trasformato nell'opposto di re Mida, sporca tutto quello che tocca". Notando anche le critiche al suo comportamento espresse dalla chiesa cattolica, il giornale afferma che le rivelazioni sulla sua vita privata hanno indebolito politicamente il leader del Pdl, e sebbene non ci sia una minaccia immediata, "alleati nella sua coalizione di centro destra si azzardano in privato a contemplare un'era post-Berlusconi".

L'articolo contiene anche una serie di dichiarazioni di Patrizia D'Addario, la escort pugliese che ha visitato due volte Berlusconi a Palazzo Grazioli e vi ha trascorso una notte con lui. "Non ho mai dormito", racconta la donna di cui Berlusconi sostiene di non ricordare il volto, "era instancabile, un toro". Secondo la sua ricostruzione, il premier la condusse in camera da letto quasi alle 4 del mattino, dopo che le altre ragazze se n'erano andate. La D'Addario dice che Berlusconi fece mezza dozzina di docce ghiacciate durante la notte e lei lo raggiunse sotto la doccia a sua richiesta. A un certo punto, secondo quanto la donna ha raccontato in seguito a un amico, "d'improvviso smise di muoversi e pensai fra me e me, grazie a Dio, si è addormentato. Ma non durò molto".


La escort confida di essersi sentita imbarazzata quando un membro dello staff del premier entrò in camera da letto al mattino, con un vestito per Berlusconi, ricordandogli che doveva fare una dichiarazione pubblica sulla vittoria di Barack Obama, eletto presidente quella notte. La D'Addario lo attese in bagno, dove scattò varie foto. Più tardi accese il registratore del suo telefonino, dove si sente la voce di un uomo che dice: "Vuoi tè o caffè?" Lasciò la residenza di Berlusconi alle 11, ma mentre tornava a Bari lui le telefonò: "Bambina mia!", le disse, chiedendo poi perché avesse la voce roca. E lei gli spiegò: "Per via delle docce".

Il Sunday Times riferisce anche il contenuto di una successiva telefonata fra la D'Addario e Barbara Montereale, un'altra partecipante alla cena a Palazzo Grazioli. "Ti ricordi come mi carezzava mentre eravamo sul sofà? E come carezzava te e guardava me?", chiede la D'Addario. E la Montereale replica: "Era disgustoso, faceva tutto di fronte alle guardie del corpo". Il domenicale inglese riporta poi le rivelazioni del settimanale L'espresso sulle conversazioni telefoniche in cui Berlusconi avrebbe descritto all'uomo d'affari pugliese Giampaolo Tarantini che tipo di donne voleva invitare a Roma e in Sardegna, compreso il colore dei capelli e le misure, con dettagli spesso "spinti" su cosa succedeva ai party notturni.

Il Sunday Telegraph pubblica invece un ritratto di Berlusconi (e dell'Italia), a firma dello scrittore inglese Tobya Jones, che vive da un decennio nel nostro paese, autore del libro "The dark heart of Italy" (Il cuore tenebroso dell'Italia). Come mai, si chiede Jones, Berlusconi è ancora primo ministro, nonostante tutti gli scandali del passato, le accuse di falsa testimonianza, di ostruzione della giustizia, di collusione con la mafia, di appartenenza a una loggia massonica, di evasione fiscale e di corruzione di pubblici ufficiali, alle quali si aggiungono ora le notizie sulle sue feste con decine di giovani fanciulle? Lo scrittore dà una serie di motivazioni. Primo, l'Italia è talmente abituata agli scandali, che non ci fa più caso e anzi non ne può più. Secondo, almeno per qualcuno, le infedeltà del premier suscitano invidia e ammirazione. Terzo, Berlusconi si presenta come un "uomo qualunque, una persona semplice che non appartiene alla elite snob della politica, uno a cui piacciono le cose che piacciono a tutti, il denaro e le donne". Quarto: la sinistra è fragile e divisa, per cui non offre un'alternativa valida. Quinto: essere "furbi" e "spregiudicati", in Italia, è considerata da alcuni una virtù. E sesto, le critiche dei media stranieri possono ottenere l'effetto di rinsaldare il sostegno verso Berlusconi, perlomeno in quella parte della popolazione che, dopo secoli in cui l'Italia è stata dominata da potenze straniere, è determinata a tenere gli stranieri fuori dai propri affari.

Il commento di Sarah Sands, columnist del quotidiano Independent, suona come un corollario delle ragioni offerte da Jones sul Telegraph: "Forse ogni nazione ha lo scandal, o che si merita. In un paese famoso per la sua televisione pornografica, la sua indifferenza per il processo politico e per la sua storicamente rilassata visione dello stupro, Berlusconi non è un mostro". Ma poi conclude che, anche in un paese simile, l'atteggiamento del premier va oltre i limiti della dignità.

In Europa. Il settimanale francese Nouvel Observateur sottolinea come i nuovi scandali abbiano fatot precipitare il gradimento di Berlusconi sotto il 50 per cento per la prima volta da quando è ritornato al governo nel 2008. "Malgrado tutto - scrive il settimanale francese - chi lo sostiene di più sono proprio i cattolici".

"Le donne del G8 boicotteranno Berlusconi?". A chiederselo è un altro autorevole settimanale francese, L'Express, che dà spazio alla richiesta di 4 docenti universitarie che in vista del G8 di Genova stanno raccogliendo firme per chiedere a Carla Bruni e a Michelle Obama tra le altre, di boicottare il summit dei Grandi all'Aquila. "Finora - si chiede L'Express - hanno ottenuto 6,500 firme. Cresceranno?"

Lo spagnolo El Paìs invece dedica un reportage agli "scandali di Berlusconi", intitolandolo "Le pericolose amicizie di Papi". Nel pezzo vengono riassunti i rapporti di Berlusconi con Tarantini, Patrizia D'Addario e Barbara Montereale. "Tra soli 12 giorni - prosegue il corrispondente da Roma, Miguel Mora -, il politico e magnate milanese accoglierà i leader del G8 dove si riscriveranno le regole della finanza globale tra gli scandali che ne stanno minando la credibilità".

(28 giugno 2009)


http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-10/stampa-28/stampa-28.html


no comment..signori e signori ecco l'esempio del Presidente del Consiglio italiano...:asd: che figura di merda internazionale!!

ahahaha poverino non lo vuole più nessuno, mi sa che tocca pagare anche gli uomini per stare con lui......aahahhahaha

atinvidia284
29-06-2009, 09:50
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif L’innocenza perseguitata dell’Italia
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6255 Germania
[Sueddeutsche Zeitung]

L’Italia aspetta da giorni nuove rivelazioni – ora si dice: il premier Berlusconi sarebbe coinvolto in uno scandalo concernente la prostituzione. Lui stesso si considera vittima di congiure.

È la cronaca di uno scandalo annunciato: da giorni l’Italia prevede nuove rivelazioni sul suo sfrenato premier. Silvio Berlusconi stesso si è dilungato su scenari cospirativi, mormorando tentativi di eversione/ribaltamento, di „toghe rosse“ – così chiama volentieri giudici e magistrati - , di giornali presunti malintenzionati e di poteri stranieri che gli sarebbero nemici come l’editore Rupert Murdoch. Berlusconi temeva l’emergere di ulteriori rivelazioni imbarazzanti ancora prima del vertice dei G8.

Già nelle scorse settimane erano venuti fuori il suo rapporto poco chiaro con una ragazza minorenne di Napoli così come fotografie libertine scattate nella sua villa di lusso in Sardegna. Dall’altra parte il capo della sinistra Massimo D’Alema ha vaticinato che l’opposizione si dovrebbe tener pronta ad una presa di potere, giacchè il governo Berlusconi si potrebbe tovare di fronte a forti “scossoni”.

Ora uno di questi colpi c’è stato: secondo dichiarazioni di questa settimana, la magistratura [della provincia pugliese] di Bari indaga su due imprenditori per induzione alla prostituzione. Gli inquirenti avevano intercettato le telefonate degli imprenditori per via di un caso di corruzione nel servizio sanitario. Nel corso dell’inchiesta sono saltate all’occhio le numerose conversazioni dei due sospetti con giovani donne, conversazioni nelle quali si parlava del pagamento per prestazioni in „luoghi esclusivi a Roma e in Sardegna“, secondo le dichiarazioni della magistratura. Sull’isola si tratta della Villa Certosa di Berlusconi, e nella capitale del suo Palazzo Grazioli.

Come testimone appare tra l’altro una certa Patrizia D., che afferma che le siano stati promessi 2000 euro per partecipare ad una festa con Berlusconi a Palazzo Grazioli. Lei sarebbe stata messa su di un aereo e alloggiata in un albergo a Roma, prima di essere accompagnata in una limousine con i vetri oscurati da Berlusconi. In una seconda visita all’inizio di quest’anno sarebbe „rimasta, lasciando Palazzo Grazioli solo all’indomani“.

La magistratura ha già interrogato cinque giovani donne riguardo il caso prostitute e ne vuole interrogare ulteriori. L’avvocato e amico di partito di Berlusconi, Nicolò Ghedini, ribadisce che il premier stesso non è stato accusato. Anche se le affermazioni delle giovani donne fossero vere, Berlusconi sarebbe solo il consumatore e in quanto tale assolutamente non perseguibile“, argomenta Ghedini.

Intanto il possibile „utilizzatore finale“ si presenta come la personificazione dell’innocenza perseguitata. „Sudiciume e menzogne“ non lo fermerebbero. „Io non mi lascio levare di mezzo da una congiura rivoltosa„. Gli italiani poi non lo permetterebbero mai.

I critici di Berlusconi invece si chiedono per quanto tempo ancora gli italiani permetteranno al loro premier di nuocere alla reputazione del paese. Il presidente del consiglio utilizza le sue ville private in Sardegna e a Roma anche per dettare politica da lì e ricevere uomini di stato stranieri come il premier russo Wladimir Putin.

Quindi non è solo un affare privato di Berlusconi, bensì è di pubblico interesse, se in queste stesse case si fa portare prostitute. Inoltre si pone la domanda se il capo dello stato 72enne si renda ricattabile. La testimone Patrizia D. afferma di aver fatto foto e registrazioni di nascosto durante le sue visite a Palazzo Grazioli.

Il senatore Luigi Zanda del partito democratico (PD) all’opposizione chiede di considerare che il capo dello stato dispone dei Servizi Segreti e delle Forze Armate ed è a conoscenza di segreti della NATO. Anche nell’interesse internazionale dovrebbe quindi venire chiarito se Berlusconi è ricattabile. „Questa è una questione di sicurezza nazionale“. Il premier dovrebbe prendere posizione in parlamento.

La vita dissoluta di Berlusconi ed il suo debole per situazioni ambigue e burle inoltre nuocciono alla reputazione dell’Italia, uno dei paesi industrializzati più importanti del mondo. I governi stranieri vedono il premier in parte con occhio divertito, in parte indignato. Così l’Italia ci rimette in peso politico. Molti italiani sembrano di non badare a questo, perchè si informano soprattutto attraverso la televisione, che mostra volentieri un’immagine di Berlusconi come grande uomo di stato. Intorno al vertice dei G8 potrebbe ora divenire pubblica anche all’interno del paese la visione estera su Berlusconi. Il premier avrebbe ragione di temere ciò. Ha annunciato che non commenterà eventuali nuove rivelazioni. „Io non parlo più di queste cose. Gli italiani mi giudicheranno secondo le mie azioni“.

[Articolo originale "Italiens verfolgte Unschuld " di Stefan Ulrich] (http://www.sueddeutsche.de/politik/57/472580/text/)

atinvidia284
29-06-2009, 15:59
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Timidi brontolii intorno a Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6364 Olanda
[De Volkskrant]

Roma - Nel lembo post-fascista del partito di governo PdL cresce il malcontento. ‘Le nostre critiche a Berlusconi sono considerate un delitto di lesa maestà.’

Il partito politico di Silvio Berlusconi ha bisogno di cambiare molto. Il Popolo della Libertà, di gran lunga il maggior partito in Italia, dipende completamente da un uomo: il Premier. Le discussioni politiche non sono ammesse e i membri del partito hanno paura di esprimere un’opinione diversa. Tutto questo è un male per l’Italia e soprattutto per il centro-destra.

Ma non l’ha detto un leader dell’opposizione di centro-sinistra in Italia, né un commentatore di un giornale autorevole e critico come il Corriere della Sera. La critica arriva da Alessandro Campi, direttore scientifico della fondazione FareFuturo. Ciò rende il commento piccante, poichè FareFuturo è il think-tank di centro-destra guidato da Gianfranco Fini, presidente della Camera dei Deputati e prominente compagno di partito di Berlusconi.

Per la prima volta dall’ingresso in politica dell’indiscusso leader del centro-destra quindici anni fa, risuona un un cauto brontolio tra i suoi ranghi. Il direttore di FareFuturo Campi trova che sia un’ottima cosa. Il centro-destra in Italia si piega troppo ai capricci del suo eccentrico imprenditore-premier, afferma Campi dal suo ufficio di Perugia, dove è professore universitario di scienze politiche.

‘Il Popolo della Libertà è fatto soprattutto dal temperamento di Berlusconi, dai suoi conflitti di interesse, dal modo in cui lui solo vede le cose. Ma cosa succederà fra dieci o quindici anni, quando lui non ci sarà più? Un grande partito popolare che rappresenta il 35 per cento degli elettori deve avere una visione molto più ampia della sola opinione di una persona. In un partito del genere deve essere possibile discutere apertamente le diverse idee.’

Il problema è che a Berlusconi ‘le idee non interessano’, crede Campi. ‘Lui prende subito provvedimenti. È un imprenditore puro, anche nel suo ruolo di politico. Stabilisce le mete e si dà da fare. Questo approccio ha avuto i suoi vantaggi, ma non può essere il punto di partenza principale di un ampio partito politico. Il Popolo della Libertà non è un progetto privato.’

Le critiche all’interno del centro-destra sono aumentate dopo la fusione dei due maggiori partiti. Il PdL è un partito molto giovane, nato a fine marzo dalla fusione di Forza Italia di Berlusconi e del post-fascista Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini, con la speranza di semplificare l’altamente lottizzato panorama politico per gli elettori. Ma non si tratta affatto della fusione di due partners di pari valore. Forza Italia ha a tutti gli effetti incorporato Alleanza Nazionale, e il ruolo ricoperto da Berlusconi all’interno del PdL è lo stesso che aveva già in Forza Italia: quello di inattaccabile altezza reale.

Il risentimento al riguardo sta crescendo negli ambienti di Alleanza Nazionale. I lontani discendenti dell’ex dittatore Mussolini si sono da tempo lasciati alle spalle il pensiero fascista. Soprattutto Gianfranco Fini si è rivelato un conservatore moderato nel corso degli ultimi mesi, diventando agli occhi di tanti un’attraente alternativa all’autoritario ‘anarco-capitalista’ Berlusconi.

Già durante il congresso di fondazione del PdL, tra gli interminabili discorsi di lode a Berlusconi, Fini ha parlato della necessità di discutere apertamente di come l’Italia dovrà essere tra quindici anni, una novità assoluta nel dibattito all’interno del centro-destra. Nel corso di recenti discussioni sul destino della paziente in coma Eluana o sulla dura politica di immigrazione, Fini ha preso posizioni nettamente diverse. Ciò sembra indicare che ci sia una lotta in corso riguardo all’identità del maggiore partito di governo in Italia.

‘Il PdL non deve diventare un nuovo Forza Italia’, afferma il direttore di FareFuturo Campi. ‘Il PdL può sopravvivere solo se diventerà un vero partito, con regole democratiche e il diritto a esprimere il disaccordo sulle posizioni predominanti. Forza Italia non lo è mai stato. Forza Italia era un partito di plastica, all’interno del quale tutti dovevano condividere le posizioni di Berlusconi.’

Il recente clamore intorno alla selezione di fotomodelle e belle presentatrici della tv come candidate del PdL per il Parlamento Europeo è, secondo Campi, il diretto risultato della cultura di partito dominante. Significativamente, lo scandalo è iniziato con un articolo estremamente critico pubblicato sul periodico online della fondazione di Campi, FareFuturo. ‘Quei candidati sono stati scelti in base al loro aspetto, alla loro simpatia, alla loro lealtà. Semplicemente, così non va bene. Un candidato adatto lo trovi all’interno del partito, per esempio qualcuno che ha accumulato esperienza come consigliere. Ma ora sembra che attraverso il PdL si possa andare subito al parlamento nazionale o a quello europeo.’

Non stupisce, continua Campi, che la studentessa diciottenne Noemi Letizia, con la quale Berlusconi sembra intrattenersi, abbia rivelato qualche settimana fa di sperare di andare a lavorare ‘alla televisione o in parlamento’. ‘Quei due mondi ormai vengono percepiti come identici. Qui regna l’idea che in parlamento ci arrivi se qualcuno ti ci porta. L’idea che per arrivarci devi lottare duro è sparita.’

Istigatori, provocatori, attaccabrighe: Campi e il suo think-tank sono stati aspramente criticati per aver ’sputato nel piatto in cui mangiano’. Dopo aver dato un’analisi sobria e realistica della società multietnica che l’Italia sta diventando, Fini è stato definito ‘arabo’ da un quotidiano di destra.

Campi: ‘Questo dimostra che all’interno del PdL la gente non è abituata alle obiezioni. Noi non vogliamo affatto una rivolta contro Berlusconi, ma i nostri commenti vengono visti come delitti di lesa maestà. Chi esprime critiche diventa immediatamente il nemico. Per questo motivo i dibattiti politici in Italia sfociano sempre in insulti personali.’

‘Berlusconi ha una grande capacità di creare divisioni nella società. La cosa va avanti da ormai quindici anni, ma per quanto tempo può sopravvivere un Paese a queste condizioni? Una politica basata su scontri continui non fa bene alla società. Solo un partito di centro-destra normale può risolvere questo problema.

[Articolo originale "Rond Berlusconi klinkt zacht gemor" di Eric Arends] (http://www.volkskrant.nl/buitenland/article1246676.ece/Rond_Berlusconi_klinkt_zacht_gemor)

atinvidia284
29-06-2009, 16:07
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Silvio Berlusconi e le escort-girls
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6341 Francia
[L'Express]

Dopo il Noemigate e le foto delle feste tenute nelle sue lussuose residenze, il capo del governo italiano potrebbe rimanere invischiato questa volta in un affare di prostituzione.

E se l’odore di scandalo che circonda Silvio Berlusconi finisse infine per farlo cadere? Il Times solleva la questione, mentre un nuovo scandalo conquista le pagine della stampa italiana ed internazionale. Questa volta, è un’imbarazzante storia di escort-girls che lo perseguita, a poche settimane dal vertice del G8 che ospiterà dall’8 al 10 luglio a L’Aquila …

Si tratta di nuove rivelazioni che completano il ritratto del capo del governo italiano in veste di dongiovanni e satiro, dopo l’affare Noemi, dopo la pubblicazione delle “foto proibite” delle feste che ha dato nelle sue lussuose residenze a Roma e in Sardegna, o le osservazioni dell’ex presidente francese Jacques Chirac al suo riguardo.

In un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera, lo scorso Giovedi, Patrizia D’Addario, ex escort-girl e attrice di 42 anni, era stata “ingaggiata” a 2000 euro a notte, per partecipare a due feste organizzate da Silvio Berlusconi presso la sua residenza romana, Palazzo Grazioli.

Giampaolo Tarantini, un imprenditore specializzato in apparecchiature mediche, ha svolto il ruolo di mezzano, secondo la testimonianza della donna originaria di Bari. L’uomo vicino al Cavaliere, attualmente sotto l’occhio sospettoso dei giudici italiani per un caso di corruzione, afferma che Berlusconi non sapeva nulla di questo negoziare…

Tuttavia Patrizia afferma che durante la prima di queste serate, nel mese di ottobre, ha avuto la sensazione che il capo del governo italiano la sapesse lunga sul suo passato. Il Times offre un resoconto allucinante di quell’incontro: in mezzo ad un harem di circa una ventina di ragazze in adorazione del Cavaliere, questi guarda un filmato della sua visita alla Casa Bianca, ascolta delle canzoni in suo onore - che l’”harem” riprende in coro - fa battute dal gusto più che discutibile…

Irritata da questa atmosfera malsana che finisce per infastidirla, Patrizia D’Addario non passa la notte a palazzo: riceverà solo 1000 dei 2000 euro promessi.
La seconda di queste serate si è svolta il 4 novembre, la sera delle elezioni presidenziali americane. Patrizia, che sostiene di essere stata l’assistente del mago David Copperfield, racconta che Berlusconi quella sera avrebbe preferito chiederle di passare la notte con lui nel suo lussuoso palazzo romano, piuttosto che seguire i risultati delle elezioni.

Berlusconi nega “solo sciocchezze e calunnie”

Berlusconi, invece di respingere con calmo disprezzo queste accuse, venerdì è andato fuori dai gangheri. “Sono solo sciocchezze, spazzatura. Lo dico in inglese rivolgendomi agli stranieri: rubbish and trash”, ha dichiarato alla stampa al termine di un vertice europeo a Bruxelles. “Non c’è niente da chiarire. Si tratta solo di calunnie”, ha rilanciato in risposta ad un editoriale pubblicato da Avvenire, il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana, che chiedeva spiegazioni.

Si potrebbe credere che possa trattarsi in effetti delle invenzioni di una ex starlette in cerca di fama, che tra l’altro si è presentata alle elezioni europee nella sua regione in una lista collegata all’impero di Berlusconi e che si aspettava che lui portasse avanti un progetto immobiliare al quale lei è legata… Ma esistono altri fattori a sostegno della sua versione.

Ha dichiarato infatti di aver registrato le loro conversazioni e girato delle immagini delle sue visite. Su uno dei documenti sonori esaminati dalla stampa italiana e riprodotto dal Times, si sentirebbe Berlusconi dirle: “Vai ad aspettarmi sul letto grande”, prima di andare a fare una doccia. La donna ha consegnato le registrazione alla giustizia, nel quadro delle indagini condotte a Bari in merito alle attività di Tarantini.

E nell’”harem” del miliardario settantaduenne che lei ha descritto, hanno parlato anche altre giovani donne. Barbara Montereale, 23, ha partecipato alle due serate in questione. E il sito di Reppubblica pubblica delle foto in cui lei afferma di trovarsi in casa Berlusconi, la ritraggono “in casa Berlusconi” con un’altra giovane donna.

Alcune settimane più tardi, avrebbe anche ricevuto “in regalo”, 10 000 euro dalle mani di Berlusconi dopo aver partecipato ad un’altra festa a Villa Certosa, la sua residenza sarda resa celebre dalle piccanti foto pubblicate di recente sulla stampa.

La ragazza descrive un sistema ben collaudato tra Berlusconi e Tarantini: “Giampaolo sembrava lavorasse per lui, era incaricato di trovare delle ragazze per rendere le feste più piacevoli per Silvio. Ci pagava, di tasca propria, per fare piacere a lui. Più le ragazze erano carine, più ce n’erano, più la festa era un successo “.

Una rete molto più estesa?

Una terza giovane donna, Lucia Rossini, ha a sua volta fatto riferimento a dettagli osceni ed alla rete Tarantini. Anche lei è originaria di Bari. Ma già il Corriere della Sera chiama in causa altre belle donne, forse una trentina, “reclutate” a Milano, Padova e Bologna. E in totale, sono cinque le serate che interessano la giustizia italiana.

La destra comincia a preoccuparsi per le ripercussioni politiche di questo affare di costume: sono stati raggiunti i limiti di tolleranza degli italiani? Berlusconi sostiene che “questo non lo fermerà”. La sua difesa è pronta. Poco delicata ma pronta: secondo il suo avvocato Niccolo Ghedini, lui era solo l’”utilizzatore finale” dei servizi di Patrizia D’Addario… e non ha certo bisogno di pagare, perché “può avere un sacco di donne gratuitamente!”

Quanto a Tarantini, dovrebbe concentrarsi sulle droghe consumate durante queste feste dagli ospiti, ha detto, ed i legami tra le donne che alimentano lo scandalo: Patrizia D’Addario è un amica di Manila Gorio, un transessuale che conduce un reality show su un canale locale nel sud Italia, al quale ha partecipato una certa Barbara Montereale. Il tutto, sottolinea la Reppubblica, per cercare di “allontanare” lo scandalo da Berlusconi. Non è certo che il suo odore svanisca così facilmente.

[Articolo originale "Silvio Berlusconi et les escort-girls" di Marie Simon] (http://www.lexpress.fr/actualite/monde/europe/silvio-berlusconi-et-les-escort-girls_769283.html)

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29-06-2009, 16:10
Roma - Nel lembo post-fascista del partito di governo PdL cresce il malcontento. ‘Le nostre critiche a Berlusconi sono considerate un delitto di lesa maestà.’

Il partito politico di Silvio Berlusconi ha bisogno di cambiare molto. Il Popolo della Libertà, di gran lunga il maggior partito in Italia, dipende completamente da un uomo: il Premier. Le discussioni politiche non sono ammesse e i membri del partito hanno paura di esprimere un’opinione diversa. Tutto questo è un male per l’Italia e soprattutto per il centro-destra.

Ma non l’ha detto un leader dell’opposizione di centro-sinistra in Italia, né un commentatore di un giornale autorevole e critico come il Corriere della Sera. La critica arriva da Alessandro Campi, direttore scientifico della fondazione FareFuturo. Ciò rende il commento piccante, poichè FareFuturo è il think-tank di centro-destra guidato da Gianfranco Fini, presidente della Camera dei Deputati e prominente compagno di partito di Berlusconi.

Per la prima volta dall’ingresso in politica dell’indiscusso leader del centro-destra quindici anni fa, risuona un un cauto brontolio tra i suoi ranghi. Il direttore di FareFuturo Campi trova che sia un’ottima cosa. Il centro-destra in Italia si piega troppo ai capricci del suo eccentrico imprenditore-premier, afferma Campi dal suo ufficio di Perugia, dove è professore universitario di scienze politiche.

‘Il Popolo della Libertà è fatto soprattutto dal temperamento di Berlusconi, dai suoi conflitti di interesse, dal modo in cui lui solo vede le cose. Ma cosa succederà fra dieci o quindici anni, quando lui non ci sarà più? Un grande partito popolare che rappresenta il 35 per cento degli elettori deve avere una visione molto più ampia della sola opinione di una persona. In un partito del genere deve essere possibile discutere apertamente le diverse idee.’

Il problema è che a Berlusconi ‘le idee non interessano’, crede Campi. ‘Lui prende subito provvedimenti. È un imprenditore puro, anche nel suo ruolo di politico. Stabilisce le mete e si dà da fare. Questo approccio ha avuto i suoi vantaggi, ma non può essere il punto di partenza principale di un ampio partito politico. Il Popolo della Libertà non è un progetto privato.’

Le critiche all’interno del centro-destra sono aumentate dopo la fusione dei due maggiori partiti. Il PdL è un partito molto giovane, nato a fine marzo dalla fusione di Forza Italia di Berlusconi e del post-fascista Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini, con la speranza di semplificare l’altamente lottizzato panorama politico per gli elettori. Ma non si tratta affatto della fusione di due partners di pari valore. Forza Italia ha a tutti gli effetti incorporato Alleanza Nazionale, e il ruolo ricoperto da Berlusconi all’interno del PdL è lo stesso che aveva già in Forza Italia: quello di inattaccabile altezza reale.

Il risentimento al riguardo sta crescendo negli ambienti di Alleanza Nazionale. I lontani discendenti dell’ex dittatore Mussolini si sono da tempo lasciati alle spalle il pensiero fascista. Soprattutto Gianfranco Fini si è rivelato un conservatore moderato nel corso degli ultimi mesi, diventando agli occhi di tanti un’attraente alternativa all’autoritario ‘anarco-capitalista’ Berlusconi.

Già durante il congresso di fondazione del PdL, tra gli interminabili discorsi di lode a Berlusconi, Fini ha parlato della necessità di discutere apertamente di come l’Italia dovrà essere tra quindici anni, una novità assoluta nel dibattito all’interno del centro-destra. Nel corso di recenti discussioni sul destino della paziente in coma Eluana o sulla dura politica di immigrazione, Fini ha preso posizioni nettamente diverse. Ciò sembra indicare che ci sia una lotta in corso riguardo all’identità del maggiore partito di governo in Italia.

‘Il PdL non deve diventare un nuovo Forza Italia’, afferma il direttore di FareFuturo Campi. ‘Il PdL può sopravvivere solo se diventerà un vero partito, con regole democratiche e il diritto a esprimere il disaccordo sulle posizioni predominanti. Forza Italia non lo è mai stato. Forza Italia era un partito di plastica, all’interno del quale tutti dovevano condividere le posizioni di Berlusconi.’

Il recente clamore intorno alla selezione di fotomodelle e belle presentatrici della tv come candidate del PdL per il Parlamento Europeo è, secondo Campi, il diretto risultato della cultura di partito dominante. Significativamente, lo scandalo è iniziato con un articolo estremamente critico pubblicato sul periodico online della fondazione di Campi, FareFuturo. ‘Quei candidati sono stati scelti in base al loro aspetto, alla loro simpatia, alla loro lealtà. Semplicemente, così non va bene. Un candidato adatto lo trovi all’interno del partito, per esempio qualcuno che ha accumulato esperienza come consigliere. Ma ora sembra che attraverso il PdL si possa andare subito al parlamento nazionale o a quello europeo.’

Non stupisce, continua Campi, che la studentessa diciottenne Noemi Letizia, con la quale Berlusconi sembra intrattenersi, abbia rivelato qualche settimana fa di sperare di andare a lavorare ‘alla televisione o in parlamento’. ‘Quei due mondi ormai vengono percepiti come identici. Qui regna l’idea che in parlamento ci arrivi se qualcuno ti ci porta. L’idea che per arrivarci devi lottare duro è sparita.’

Istigatori, provocatori, attaccabrighe: Campi e il suo think-tank sono stati aspramente criticati per aver ’sputato nel piatto in cui mangiano’. Dopo aver dato un’analisi sobria e realistica della società multietnica che l’Italia sta diventando, Fini è stato definito ‘arabo’ da un quotidiano di destra.

Campi: ‘Questo dimostra che all’interno del PdL la gente non è abituata alle obiezioni. Noi non vogliamo affatto una rivolta contro Berlusconi, ma i nostri commenti vengono visti come delitti di lesa maestà. Chi esprime critiche diventa immediatamente il nemico. Per questo motivo i dibattiti politici in Italia sfociano sempre in insulti personali.’

‘Berlusconi ha una grande capacità di creare divisioni nella società. La cosa va avanti da ormai quindici anni, ma per quanto tempo può sopravvivere un Paese a queste condizioni? Una politica basata su scontri continui non fa bene alla società. Solo un partito di centro-destra normale può risolvere questo problema.

Un articolo bellissimo purtroppo però in ITALIA gli articoli di questo tipo non piacciono e non vengono pubblicati.
Condivido tutto quello che ha detto il signor Campi, a partire dal fatto che il PDL nasce come partito di plastica dove tutti devono allinearsi alle idee di berlusconi fino al fatto che ultimamente Fini ha assunto una posizione più moderata.
Lui sostiene di no, ma penso che il pdl possa essere definito anche un progetto privato di Berlusconi.
Cosa succederà fra 15 anni è una bella domanda, dubito che il centrodestra risucirà ad avere un leader "personalmente impegnato" ed al tempo stesso autoritario come berlusconi, per cui spero che ci sia un apertura verso posizioni più moderate sull'esempio di Fini.
Il che tecnicamente potrebbe anche segnare l'inizio per una nuova stagione di riforme e per l'uscita dalla crisi morale in cui si trova il nostro Paese.

P.S
Tanti complimenti all'autore del 3d e del post, di questi tempi avere qualcuno che butta un occhio anche all'estero è veramente utile. :)

nonsidice
29-06-2009, 17:06
Giusto stamane su LA7, dicevano che l'imminente G8 è "pericoloso" per il sig. B, quando dovrà rispondere alle domande dei giornalisti di tutta Europa, e non sono certo asserviti come i nostrani (aggiungo io).
Inoltre non potrà certo dire "A lei non rispondo" "Siete comunisti cattivi" "farò zittire i vostri giornali" ecc.ecc., e le domande non riguarderanno solo le decisioni non prese al G8 (dove c'è tanto blablabla ma niente fatti), ma soprattutto, i fatti che oramai ben sappiamo.

atinvidia284
29-06-2009, 20:02
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Donne, gaffe e ritocchi: come Berlusconi attrae gli elettori italiani
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6379 Gran Bretagna
[The Telegraph]

Silvio Berlusconi, che il mese prossimo ospiterà il vertice dei G8, ha resistito a una serie di rivelazioni sulla propria vita privata che sembrano uscite dalla sceneggiatura di Carry on [serie televisiva britannica, NdT].

Persino per i veterani del circo politico italiano, le ultime settimane sono state fuori dall’ordinario. Silvio Berlusconi, che ospiterà il mese prossimo il vertice dei G8 tra le montagne nella città dell’Aquila, è al centro di un groviglio di scandali che avrebbero fatto arrossire persino la famiglia Borgia. Ragazze in bikini, modelle di biancheria intima, uomini di mezza età nudi, party in piscina in pieno giorno - le rivelazioni sulla vita privata del premier sembrano uscire dallo script di Carry On, con Berlusconi nel ruolo tradizionalmente riservato a Sid James [personaggio libertino della citata serie televisiva, NdT].

Prima fra tutti, Veronica Lario, la spumeggiante moglie del miliardario da circa vent’anni, ha denunciato il “ciarpame” del partito che progettava di candidare per il parlamento europeo uno stuolo di aspiranti showgirls, le cui capacità politiche apparentemente non superano, in media, quelle dei tassisti londinesi. Qualche giorno dopo, con una fuga di notizie, è arrivato l’annuncio della signora che dichiarava di volere il divorzio, dopo aver sopportato per anni i numerosi flirt del marito. La Lario ha attaccato Berlusconi per la sua “frequentazione di minorenni”, criticando la decisione di lui di partecipare alla festa per i 18 anni di una ragazza, sebbene non abbia mai avuto il tempo di presentarsi a quelle dei propri figli. La giovane, Noemi Letizia, si è poi rivelata un’avvenente bionda, che nonostante la tenera età ha posato per ammalianti foto di intimo ed è apparsa in TV come “velina”.

Dopo il “Noemi-gate” Berlusconi è stato accusato di aver usato i voli di stato per ospiti privati, tra cui giovani attrici e il suo personale “menestrello” napoletano, alla volta della lussuosa villa sarda di sua proprietà. Poi sono saltate fuori le foto di donne in topless che gironzolavano sul patio assolato della villa, tra statue bronzee di ninfee senza veli – una scena che El Pais, il giornale che ha pubblicato le foto, descrive come una “casa di riposo piena di corpi splendidi”. L’autore degli scatti ha affermato di aver persino assistito a un bizzarro finto matrimonio tra un’anonima giovane e il perennemente abbronzato primo ministro.

In molti paesi queste accuse avrebbero suscitato il clamore e l’indignazione dell’opinione pubblica, seguiti da indagini ufficiali e, con tutta certezza, dalle dimissioni nell’assoluta vergogna. Ma non in Italia. Mentre la fortuna politica di Berlusconi è stata intaccata nelle recenti elezioni europee, il suo partito di centro-destra, il Popolo della Libertà, ottiene ancora il 35% dei voti e la popolarità del premier si attesta ancora intorno al 50-60%.

Ma qual è il segreto di quest’uomo che è stato eletto tre volte primo ministro e che resta l’inconstestata) figura politica dominante del suo paese?

“Nel loro intimo, molti italiani vorrebbero essere come Berlusconi: un uomo di successo, ricco e contornato da tantissime belle donne” spiega un amico italiano. “Lo amano anche perché consente loro di fare quel che vogliono. Non sentono il bisogno di un capo lungimirante, perché altrimenti sarebbero più simili al resto d’Europa e costretti a pagare le tasse”. Anche gli illeciti di Berlusconi – recentemente una corte milanese lo ha dichiarato colpevole per aver corrotto con un’ingente somma di denaro l’avvocato David Mills, ex marito del ministro britannico per le Olimpiadi, Tessa Jowell, affinché testimoniasse il falso in tribunale - devono essere considerati nella giusta ottica.

L’Italia è un paese dove l’evasione fiscale è endemica. Giulio Andreotti, sette volte presidente del Consiglio, è stato indagato per presunti rapporti con la mafia; un altro primo ministro, Bettino Craxi, è stato costretto a riparare in Tunisia a seguito delle accuse di corruzione.

D’altronde gli italiani ammirano Berlusconi per essere furbo - un concetto tutto italiano che porta con sé l’idea di scaltrezza e di ingegno. Vale a dire, cavarsela nella vita non sgobbando con fatica e sudore, ma comportandosi in modo subdolo e astuto, sfruttando conoscenze personali e scappatoie. “Berlusconi è stato sempre furbo in tutto ciò che ha fatto” afferma un osservatore britannico di lunga data. “Quando avviò il suo progetto immobiliare a Milano, riuscì a ottenere la modifica di una rotta aerea, perché i velivoli sarebbero stati troppo rumorosi per le sue costruzioni”.

“Il Cavaliere” ha raggiunto una popolarità immensa anche grazie al giro di vite sul crimine e sull’immigrazione clandestina, in un periodo in cui molti italiani si sentono sopraffatti dal flusso migratorio. I suoi sostenitori applaudono di cuore quando afferma che l’Italia non vuole diventare una nazione multietnica, o quando si lamenta, alla vigilia delle elezioni europee, del fatto che a Milano ci siano talmente tanti immigrati neri da farla assomigliare a una città “africana”.

Un altro fattore del successo di Berlusconi è la straordinaria influenza sui media italiani. Il controllo di televisioni commerciali, giornali e riviste gli ha dato la possibilità di divulgare la sua agenda politica con devastante efficacia. Sarebbe come se Rupert Murdoch, proprietario del Times, del Sun e delle televisioni Sky, fosse anche Primo Ministro britannico. “È una specie di lavaggio del cervello portato avanti negli ultimi vent’anni” sostiene scontento un membro del circuito mediatico. “Va affermando che la crisi economica è finita e che l’Italia sta agendo molto meglio rispetto al resto d’Europa, sebbene né l’una né l’altra cosa siano vere”.

Politicamente l’Italia è schierata in due poli distinti, e termini come “comunisti” e “fascisti” sono ancora largamente in uso nelle discussioni quotidiane. Per ogni italiano che vede il premier incline alla gaffe come un imbarazzo clownesco, un altro lo dipinge come un uomo d’azione i cui miglior doni sono la sua umanità e un carattere alla mano. Mentre chi lo critica resta sconcertato dalla sua esagerata confidenza affabile e dal suo umorismo da scuola elementare, i suoi sostenitori ne ammirano il carisma e l’energia. A 72 anni, Berlusconi sopporta ritmi che lascerebbero stremati anche giovani in forze.

Ancora una volta il leader italiano si è dimostrato indistruttibile, in un paese in cui l’ indolenza e la faziosità di gran parte del sistema giudiziario significa che anche i politici condannati raramente scontano la giusta pena. Berlusconi ha tutta l’intenzione di governare per l’intera legislatura, vale a dire fino al 2013, la qual cosa crea profondo sconforto per una metà del paese e offre una ragione di festeggiamenti sfrenati per l’altra metà.

[Articolo originale "Silvio Berlusconi's girls, gaffes and graft appeal to Italian voters" di Nick Squires] (http://www.telegraph.co.uk/comment/personal-view/5552751/Silvio-Berlusconis-girls-gaffes-and-graft-appeal-to-Italian-voters.html)

Titanium555
29-06-2009, 20:16
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Donne, gaffe e ritocchi: come Berlusconi attrae gli elettori italiani
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6379 Gran Bretagna

in pratica quello che fino ad ora ho affermato io........L'italia è proprio un caso a parte......sempre peggio.....almeno qualcuno condivide le mie idee......

atinvidia284
30-06-2009, 09:26
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Lo scandalo Berlusconi: i commentatori osano pronunciare la parola ricatto
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6385 Gran Bretagna
[The Times]

Una parola era nella mente degli italiani ieri: ricatto.

Le affermazioni che emergono ogni giorno contro Silvio Berlusconi potrebbero renderlo vulnerabile a quel tipo di persuasione che rende impossibile ricoprire una carica pubblica? Potrebbe essere tentato ad accettare un accordo per eliminarle? Persino i suoi amici a destra stanno iniziando a preoccuparsi. “Lo spettro del ricatto pende su Berlusconi” ha detto la Stampa. Giampiero Mughini, commentatore di destra, ha detto: “Un primo ministro che è così ricattabile rappresenta un problema per il Paese”.

I fedelissimi di Berlusconi, compreso il Ministro della Difesa Ignazio La Russa, continuano a incolpare delle accuse il fitto complotto che mira a indebolirlo, ma ci sono anche dei segnali di un movimento contro di lui all’interno della sua parte politica.

Al vertice europeo ieri a Bruxelles, Berlusconi ha detto che il futuro del suo Governo “non è a rischio”. Ma l’inchiesta di Bari l’ha evidentemente innervosito.

Tra le improbabili difese di ieri c’è quella avanzata da Vittorio Feltri, editore di Libero. Ha affermato che Berlusconi è stato operato di cancro alla prostata nel 1996 e ciò ha comportato la fine dei suoi rapporti sessuali. Ha affermato: “Dire che è un maniaco del sesso è semplicemente ridicolo. Se fossi in Silvio andrei in TV e mostrerei il certificato del mio medico”. In altre parole, l’ultima linea difensiva è che Berlusconi è un 72enne molto giovanile che si vanta delle sue conquiste - ma sono tutte chiacchere.

[Articolo originale "Berlusconi scandal: commentators dare to mention the other B word" di Richard Owens] (http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6539518.ece)

Titanium555
30-06-2009, 13:21
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Lo scandalo Berlusconi: i commentatori osano pronunciare la parola ricatto
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6385 Gran Bretagna

e lo dicevo io che stava diventando omosessuale...........ahahhahaha lo dice anche vittorio feltri.......ahahahha questa è veramente bella.......

atinvidia284
30-06-2009, 16:38
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/greece.standard.gif Controllo in Spagna, miseria in Italia
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6245 Grecia
[Kathimerini]

Due modelli diametralmente opposti per affrontare l’immigrazione clandestina in Europa

Mentre l’Italia di Silvio Berlusconi scivola verso misure sempre più estreme per la lotta all’immigrazione clandestina, o almeno per dare l’impressione di affrontarla, la Spagna di José Luis Rodríguez Zapatero adotta un modello diverso e più liberale con lo stesso obiettivo. In un teso incontro con il suo omologo italiano, il ministro spagnolo del Lavoro e dell’Immigrazione Celestino Corbacho lo scorso anno sintetizzò la loro differenza di approccio affermando: «Voi criminalizzate, noi sorvegliamo».

Nell’ultimo decennio la Spagna ha registrato una rapida crescita del numero di immigrati, che hanno trovato occupazione nel fiorente settore edilizio e adesso che la crisi sta colpendo duramente il paese, gli stranieri sono i primi a perdere il posto di lavoro. La disoccupazione, di per sé, ha portato molti immigrati a tornare a casa. Degli 800.000 rumeni che vivono in Spagna si stima che 80.000 siano rimasti senza lavoro e di questi la metà sarebbe già tornata in Romania.

Inoltre, per agevolare il rientro dei disoccupati latinoamericani nei loro paesi, la Spagna dallo scorso anno sta offrendo loro incentivi finanziari. Invece di ricevere l’indennità di disoccupazione ogni mese, gli viene fornita tutta insieme per un importo pari a 10.000 euro, a condizione che ritornino alla loro patria e che non tornino in Spagna nei successivi tre anni. Circa 5.000 immigrati disoccupati hanno beneficiato del programma per ricominciare una nuova vita in patria e molti di più sono coloro che vorrebbero beneficiarne ma non possono perché legati al mutuo delle loro abitazioni. Sempre per colpa della crisi del mercato immobiliare, non sono in grado di vendere i loro appartamenti e sono così costretti a rimanere in Spagna, anche se disoccupati.

Nel 2005 la Spagna aveva portato avanti un ampio programma per la legalizzazione degli immigrati, offrendo 600.000 permessi di soggiorno agli immigrati lavoratori, i quali così pagano regolarmente i loro contributi rafforzando i fondi pensione e le entrate fiscali. Le sei sanatorie di immigrati che si sono succedute dal 1985, vanno di pari passo con l’aumento delle multe volte a colpire il lavoro nero. Con la più recente legge sono aumentate ancora di più le multe ai datori di lavoro che impiegano immigrati privi di documenti e sono state rese più severe le condizioni per il ricongiungimento familiare. Allo stesso tempo, però, è stato concesso il diritto di voto alle elezioni comunali a mezzo milione di immigrati latinoamericani ed è stato stabilito l’obbligo dello Stato a fornire gratuitamente assistenza legale agli immigrati e l’educazione ai loro figli, indipendentemente dal fatto che i genitori abbiano i documenti o meno.

Pesanti multe

Al contrario, l’Italia ha deciso l’anno scorso di condannare gli immigrati a una condizione di miseria e di mettere anche a rischio la salute pubblica con un provvedimento che prevede che i medici debbano denunciare alle autorità coloro che cercano assistenza medica senza avere i documenti. La nuova legge non è diretta contro i trafficanti, ma contro gli immigrati stessi, affermando che chiunque sia trovato illegalmente nel paese debba pagare una multa fino a 10.000 euro. La legge prevede l’istituzione di «ronde di cittadini», che pattuglino le strade anche con stemmi di aquile sulle divise, come le camicie nere di Mussolini. In seguito all’accordo con la Libia, il governo Berlusconi ha cominciato a «rispedire» in Africa le barche con gli immigrati clandestini senza dar loro alcuna possibilità di presentare una domanda di asilo. Se davvero l’obiettivo è la riduzione del numero degli immigrati e non il sensazionalismo, questo metodo completamente illegale non è neanche molto efficace. Stando alle cifre ufficiali, il 95% degli immigrati clandestini non arrivano in Italia sulle barche dal sud, ma con diversi altri mezzi dai paesi dell’est, spesso camuffati da turisti.

[Articolo originale "Ελεγχος στην Ισπανία, εξαθλίωση στην Ιταλία" di Evridiki Bersi] (http://news.kathimerini.gr/4dcgi/_w_articles_politics_1_21/06/2009_319450)

atinvidia284
30-06-2009, 16:43
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif L’”utilizzatore finale”
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6348 Spagna
[El Mundo]

Niccolò Ghedini, avvocato di Berlusconi, ha detto che il suo cliente non può essere condannato per aver pagato le intrattenitrici che partecipavano alle sue feste, perché il primo ministro italiano era solo l’”utilizzatore finale”.

Anche se non lo ha specificato, immaginiamo che abbia voluto dire che prima dell’”utilizzatore finale” c’erano altri “utilizzatori iniziali” che erano gli imprenditori che ingaggiavano le ragazze per le serate a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa. L’unica cosa chiara è che le ragazze andavano lì per essere usate, per questo venivano pagate e, a giudicare dalle foto, utilizzatori e prestatrici di servizi se la spassavano.

Ha ragione l’avvocato di “papi”. Berlusconi non è il responsabile degli scandali che stanno mettendo in imbarazzo molti italiani. Più colpevoli dell’”utilizzatore finale”, sono gli altri “utilizzatori” che invece di portarsi le mogli alle riunioni, alle feste e ai ricevimenti del primo ministro, vi portano le loro figlie giovani o adolescenti per vedere se fanno carriera.

Come ne ‘La festa del caprone’ di Mario Vargas Llosa, però con borse di Prada e pantaloni di Versace. Alcuni dettagli inquietanti e amorali come questo, inducono a pensare che i valori di “papi” sono penetrati profondamente nell’establishment politico, sociale ed economico italiano, un paese del G8 che, proprio mentre incentiva il diritto del suo presidente ad esercitare lo “ius primae noctis”, ufficialmente porta avanti politiche di uguaglianza tra uomo e donna.

L’”utilizzatore finale” ha imposto il suo modello di televisione nella società italiana, divenendo il protagonista di un talk show permanente e senza interruzioni. Berlusconi non è più una persona, è un attore che interpreta sé stesso 24 ore su 24 davanti alle telecamere. E quando non ci sono telecamere, rappresenta sé stesso davanti a un pubblico pieno di veline.

Con una storia come quella dell”impero romano alle spalle, sicuramente l’”utilizzatore finale” crede che ci sia ancora tanto da fare per eguagliare quello che fecero certi imperatori che sono ancora presenti nella mente di tutti e nella stampa italiana di questi giorni. Anche se penso che adesso “papi” stia studiando come e perché cadde l’Impero romano. E pensare che lo chiamavano “Il Cavaliere”…

[Articolo originale "El "usuario final"" di LUCÍA MÉNDEZ] (http://www.elmundo.es/elmundo/2009/06/23/consejoeditorial/1245750913.html)

peddinira
30-06-2009, 17:17
"ha denunciato il “ciarpame” del partito che progettava di candidare per il parlamento europeo uno stuolo di aspiranti showgirls, le cui capacità politiche apparentemente non superano, in media, quelle dei tassisti londinesi."

Che insulto per i tassisti londinesi....:fagiano:

cornetto
30-06-2009, 17:37
Lo riporto qui:

http://iltempo.ilsole24ore.com/politica/2009/05/29/1029939-volti_obama.shtml

L'analisi Parla Edward Luttwak, esperto di politica Usa e del Medio Oriente: «Il presidente degli Stati Uniti loda Berlusconi: è stato il primo a capire la crisi»
I due volti di Obama
Conservatore in politica estera e progressista in quella interna
Home Politica
prec
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CAMPOMARINO Picchiano a sangue un loro amico e connazionale per aver difeso un pensionato a cui si erano rivolti nel tenativo di far assumere una loro parente come bandante.

Da Obama al Pakistan, dalla politica interna degli Stati Uniti a quella estera passando per i malumori dell'esucutivo americano. Questi sono alcuni dei temi trattati con Edward Nicolae Luttwak, politologo di fama internazionale ed esperto di politica americana e di Medio Oriente. Il tutto, senza dimenticare di soffermarsi sulla figura del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e di come venga giudicati al di là dell'Atlantico: «L'idea che c'è in America del vostro premier un misto». Professor Luttwak, a che livello sta parlando? «A livello di governo, a livello di Obama». È un misto perché? «Uno, tutti capiscono che Berlusconi ha combattuto la battaglia politica e l'ha vinta; nessuno può negare la sua vittoria. Due, i comportamenti di Berlusconi continuano ad essere imbarazzanti per loro e per lui stesso. Non per gli scandali, che tutti considerano fatti suoi, ma perché nelle riunioni Berlusconi non si comporta come il leader della settima potenza economica mondiale, si comporta come un clown. Questo significa che i leader non lo vogliono nella stanza quando si discute, o meglio quando si decide: e questo è il terzo elemento. Quarto, Obama stesso riconosce che quando è arrivata la crisi Berluscni è stato il primo a dire che bisognava nazionalizzare le banche e denazionalizzarle dopo che fosse passata la bufera. Tutti i leader storcevano il naso ma tutti gli esperti economici davano ragione a Berlusconi. E adesso tutti dicono che il premier italiano era l'unico o il primo ad averci visto giusto». Be', alla fine gli si riconosce questo merito. «Non c'è dubbio. Riconoscono che quando lui esce con una dichiarazione specifica normalmente ha ragione. Ci sono i vertici internazionali, ce n'è stato uno davvero importante che era il G20. Berlusconi ha detto a tutti: ragazzi, c'è da nazionalizzare le banche, rimetterle a posto e ridarle ai privati. Era l'unico a dire queste cose e alla fine gli hanno dato tutti ragione». Sono quattro elementi così diversi, come possono convivere in una sola persona? «Possono eccome. Non è un minestrone, sono considerazioni diverse della stessa persona». Berlusconi però rivendica il fatto di essere un clown perché considera questo un modo per avere rapporti migliori con gli altri leader. «La realtà è che manca di disciplina. Se gli italiani sono azionisti e l'Italia è un'azienda, dal loro punto di vista c'è un impatto reputazionale». Che impatto? «La reputazione è un investimento. Quando c'è un imprenditore italiano che si siede a Pechino per offrire un tunnel per la metropolitana e c'è un altro imprenditore che offre lo stesso tunnel, il fatto che Berlusconi è visto come un clown ha un peso. L'imprenditore italiano è costretto a pagare questo fatto». A pagare? «A pagare certo. Quelli che sostengono Berlusconi, e hanno ottime ragioni per farlo, dovrebbero non incoraggiarlo a questa mancanza di disciplina. Non è inerente al personaggio. È una deriva dovuta al fatto che in Italia non c'è opposizione». Crede che la mancanza di opposizione sia il vero problema per Berlusconi? «Non solo. Ma anche la stampa è persistente, irritante, omnidirezionale e soprattutto non inesorabile. Qui non c'è il Washington Post che abbatte un Nixon. E non perché fa domande ma perché ogni giorno tira fuori nuovi fatti, perché investigano, studiano, lavorano, si danno da fare e poi scrivono nuove cose inoppugnabili». Come le sembra la stampa italiana? «Come delle anatre che cercano di ucciderti morsicchiandoti le caviglie. L'effetto è che non essendo critiche inesorabili, Berlusconi non le prende sul serio». Insomma, è anche colpa delle critiche poco serie? «Se fossero serie lo aiuterebbero ad essere meno indisciplinato». E invece? «E invece sono così. E alla fine Berlusconi può giustamente pensare che anche se fosse serio, impassibile come il Vaclav Klaus, il presidente della Repubblica Ceca, lo attaccherebbero lo stesso. E quindi continua a comportarsi così». Come valuta la politica estera di Berlusconi? «Nel 2001-2006 ha fatto una politica di massimo allineamento agli Usa e assolumente pro Israele. Non ha avuto attacchi terroristici. Gli spagnoli e gli inglesi erano molto più implicati rispetto agli italiani e invece lo hanno avuto». E come è stato possibile che l'Italia lo abbia evitato? «Perché la leadership italiana ha dato una linea chiara. La polizia e i servizi segreti poi si sono adeguati. Così, chi pensava di fare un attentato in Italia è stato fermato prima». L'asse Italia-Usa spiega anche l'asse Fiat-Chrisler? «No. Negli Stati Uniti si guarda solo al business plan». D'accordo, ma in questo caso è toccato al governo decidere. «Sì, è vero. Ma solo sulla base di un business plan. La Fiat era l'azienda che prima possibile avrebbe potuto dare in breve tempo le linee per le auto piccole e a basso consumo. C'erano solo i giapponesi». E perché i giapponesi non si sono fatti avanti? «Perché sicuramente ci sarebbe stato un problema di di monopolio sul mercato, avrebbero acquisito una quota troppo ampia». Secondo lei il mondo come sta guardando Obama? «Obama stesso sta guardando se stesso. Solo da due settimane ha capito che non si può fare il presidente solo con i discorsi. Lui viene da un passato senza alcuna esperienza gestionale, non è stato sindaco né governatore». Che cosa lo ha convinto a cambiare passo? «Il Tesoro. È pieno di tanta brava gente ma un paio di settimane fa Obama è andato lì e ha capito che lui non può andare in giro a fare discorsi. Deve spingere e sorvegliare. Lo scenario che deve evitare è che, avendo stampato tanti dollari, deve fare in modo che l'inflazione non salga nei prossimi tre anni. Se va al 10% lui perde le elezioni». Che cosa ha convinto Obama a intervenire direttamente nella gestione del Tesoro? «La stampa. Sono usciti molti articoli sul fatto che metà dei posti non erano stati ancora nominati, non c'è ordine gestionale, non sanno evadere le domande, non sono riusciti nemmeno a chiarire la questione del pagamento di Wagoner. Il giornalismo investigativo che non guarda alle persone che governano ma solo ai fatti ha evidenziato che bisognava intervenire.(ndr, che IMHO da noi manca) Obama ha visto e s'è spaventato». Ma quali sono i problemi gestionali? «Obama ha scelto come capo della sua segreteria Larry Summers e Timothy Geithner segretario del Tesoro. Qui è sorto il problema, almeno sul livello umano dato che Summers in passato era il segretario del Tesoro e Geithner era il suo vice. Questo ha creato frizioni tra i due. Poi in politica estera c'e contrapposizione tra il segretario di Stato, Hillary Clinton, e il consigliere per la Sicurezza, il generale James Jones. Lui ad esempio la vede come la moglie di quello che non ha fatto il servizio militare. Hillary, che si contendeva il posto con lui, lo ha accusato di tutto e ha denunciato le sue mancanze». Attriti che sono all'ordine del giorno per chi fa politica. «A Washington è leggermente diverso. C'è molta gente che si occupa di politica estera e i democratici sono divisi tra "pro Clinton" e "pro Obama". Quando Hillary è diventata segretario di Stato ha sistemato tutti i suoi sostenitori escludendo quelli vicino ad Obama. Così questi sono rimasti senza incarico e oggi continuano a lamentarsi con Obama. Il risultato? Chi ha vinto ha perso e chi ha perso ha vinto». Perchè su Guantanamo ha vinto la linea di Dick Cheney? «Obama su Guantanamo ha la sua strategia: essere prudente e conservatore per quanto riguarda la politica estera e della difesa mentre essere radicale in politica interna spingendo ad aumentare le tasse ai ricchi e a riformulare lo stato sociale. Questo gli permetterà di dividere l'opposizione dato che in America ci sono quelli che sono "falchi" ma anche riformatori. Questi sono i neoconservative: liberali in politica interna e "falchi" in estera. Per questo Obama ha aumentato le truppe in Afghanistan e, in Iraq, il programma di ritiro va più lento di quanto stabilito da Bush». E per quanto riguarda Iran e Pakistan? «Sono problemi che esistono da molto tempo. L'Iran, detenendo la bomba, mette tutti, ma soprattutto Israele, in pericolo. Ecco allora che Israele ha posto, come limite massimo, la fine dell'anno affinché la diplomazia tra i due stati risolva la questione, altrimenti procederanno con i bombardamenti». In Pakistan invece la bomba ce l'hanno? «Il Pakistan è un disastro. Il presidente di quel paese, Asif Ali Zardari, è stato condannato per estorsione. Il capo dell'opposizione, Nawaz Sharif, è un mega truffatore: ha fatto la sua fortuna con l'olio vegetale che comperava e diluiva con acqua e lubrificanti automobilistici. Il secondo punto è che l'intera elite pakistana crede ancora di essere forte contrapponendosi all'India. In realtà loro sono debolissimi. Il Pakistan vive un falso. Ovvero pensa di potersi misurare sullo stesso piano con l'India e, nonostante questa crisi, mantengono il 90% dei soldati sulla frontiera indiana. Il fatto è che non possono permetterselo economicamente e creano così grandi falle nel bilancio dello stato. E poi puntano tutto sullo sviluppo del nucleare e non investono per mantenere l'ordine pubblico». Gli Stati Uniti cosa possono fare? «Ci sono 160 milioni di pakistani e nonostante tutto loro persistono a generare un'elite disastrosa e scandalosa. Pensi ad esempio a Benazir Bhutto, l'ex premier, uccisa in un attentato il 27 dicembre 2007 e che ora tutti invocano come martire, in realtà ha fatto di tutto per sabotare la pace con l'India. È stata il peggior governante che ci potesse essere e il marito, attuale presidente del Paese, la appoggiava». E perché allora ve ne occupate? «Perché c'è il pericolo della bomba. E se così fosse sarebbe doppiamente rischioso dato che alle spalle manca un governo stabile che potrebbe arrivare invece a sganciarla sull'India. Gli Stati Uniti potrebbero dire: "Fate voi, arrangiatevi" oppure "Ci pensi l'Onu". Ma non lo fanno perché c'è un sentimento di responsabilizzazione». Se il XX secolo è stato quello degli Usa, il XXI sarà quello della Cina? «Si è possibile ma non della Cina di oggi. Perché se vorrà esserlo, dovrà puntare molto di più sulla democrazia che ad ora manca completamente e questo li sta distruggendo. Fanno dieci passi in avanti e sette in dietro. A causa di questo, per esempio, nel sud della Cina non c'è libertà di stampa, non c'è un Parlamento che possa legiferare democraticamente e i sindaci diventano capo della polizia, del bordello e della gang».

TH4N4TOS
30-06-2009, 18:43
GUARDATE

http://www.youtube.com/watch?v=2mm4ohefXEo&feature=fvw


REPLICA : (Si, e rete4 che doveva andare sul satellite ? No, adesso c'è il digitale terreste di paolo berlusconi. Ci fosse un singolo giornalista che abbia parlato in merito. Per mascherare il digitale terrestre e rete 4 hanno levato pure raidue, non so se vi rendete conto. ED IO DEVO CONTINUARE A PAGARE IL CANONE quando mi levano persino dei canali. Non che possa essere determinante per una normale e seria informazione, percarità, perché la televisione è uno strumento pessimo, ma qui siamo arrivati alla frutta )
http://www.youtube.com/watch?v=vUOeA5Q_KQo&feature=related

atinvidia284
30-06-2009, 20:33
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif L'impertinente Silvio e la cultura della cospirazione
giugno 2009 http://chediconodinoi.blogspot.com/2009/06/limpertinene-silvio-e-la-cultura-della.html Gran Bretagna
The Daily Telegraph

[articolo originale di Adrian Michaels qui (http://blogs.telegraph.co.uk/adrian_michaels/blog/2009/06/05/saucy_silvio_and_the_conspiracy_mentality)]

Le fotografie che Silvio Berlusconi non voleva che vedeste sono ora di dominio pubblico. Sono state scattate fuori da una delle tante residenze del premier da un fotografo, usando un obiettivo munito di zoom, e sono poi state messe sotto sequestro dalla magistratura. Sono disponibili presso il sito del quotidiano El País. Non credo che il giornale spagnolo abbia bisogno di pubblicità, ma in ogni caso eccole qui. Vi avverto, qualche scatto contiene scene che vi potrebbero sconvolgere.

Sono talmente tanti anni che Berlusconi è coinvolto in scandali, che sono sicuro che riuscirà ad uscire senza danno anche da questo. Stiamo parlando di una persona che è stata indagata numerose volte per frode, evasione fiscale, corruzione ed altri reati. Berlusconi è stato condannato più volte, ma le condanne sono state annullate o prescritte (dopo che lui stesso cambiò i termini della prescrizione). Attualmente sta evitando ulteriori processi perché ha introdotto una legge che garantisce l'immunità ad alcune cariche istitutuzionali in Italia, compresa quella del premier.

Tuttavia, in Italia è sempre stato in grado di convincere un ampio numero di sostenitori di essere la vittima di una cospirazione – i comunisti e la sinistra piloterebbero la magistratura, e racconterebbero menzogne sui media, alla televisione e altrove. Avrebbero perfino raccontato bugie a sua moglie, ed è per questo che lei è caduta in una trappola e vuole il divorzio.

Un paio di foto di giovani ospiti saltellanti faranno sì che i suoi fans si innamorino ancora di più del loro uomo. Che uomo! Lui sì che sa organizzare una festa! Non sarebbe il figo che è senza il suo occhio per le donne!

Berlusconi offre teorie cospiratorie ad un pubblico italiano totalmente credulone. In Italia persone assolutamente intelligenti, razionali e affascinanti, provenienti da tutti gli schieramenti politici, dal mondo degli affari e altro, spesso dicono fesserie circa le vere cause degli avvenimenti. Gli italiani vedono cospirazioni ovunque. Lo sport nazionale è la dietrologia, la scienza di non credere all'evidenza, di cercare altre spiegazioni.

Per esempio, Berlusconi ha detto che Il Times di Londra ha pubblicato degli editoriali negativi su di lui e sui suoi contatti con numerose giovani donne, non perché un primo ministro settantenne dovrebbe comportarsi con più dignità e smettere di fare dell'Italia lo zimbello d'Europa, ma perché il quotidiano appartiene a Rupert Murdoch. Murdoch è arrabbiato, dice Berlusconi, perché il governo Berlusconi ha recentemente alzato le tasse degli abbonati Sky in Italia. Sky appartiene a Murdoch e questi è ovviamente coinvolto nella battaglia per gli ascolti contro i canali di Berlusconi.

Io non conosco Rupert Murdoch, e qui mi sbilancio – non c'è nessun legame tra l'editoriale del Times e Sky Italia. Ma d'altra parte io non sono uno dei sostenitori italiani di Berlusconi, e questa storia è stata raccontata solo per loro.

atinvidia284
01-07-2009, 11:05
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/denmark.standard.gif Mediocrità mannara
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6405 Danimarca
[Dagbladet Information]

Mentre Barak Obama veniva eletto presidente americano, Silvio Berlusconi riceveva una visita da una escort. Il politologo Pierfranco Pellizzetti riporta in un nuovo libro che il berlusconismo ha cambiato i valori nella società italiana attraverso una irresponsabile banalizzazione della sfera pubblica.

Revanchismo

Chiunque abbia pensato che il tallone di Achille di Silvio Berlusconi fosse la mafia, la corruzione o il suo conflitto di interessi, si è sbagliato. Numerosi processi, reportage giornalistici e analisi accademiche non hanno portato alla rottura della relazione carismatica tra Berlusconi e una gran parte del popolo italiano. Tuttavia ora ci è riuscita una escort che Berlusconi non ha retribuito, per rompere l’incantesimo. Un libro nuovo e squisitamente pieno di cattiverie, Fenomenologia di Berlusconi, del politologo Pierfranco Pellizzetti, non cerca di svelare i misteri della vita di Berlusconi, ma si concentra soprattutto sull’analisi del cosiddetto “fenomeno Berlusconi”, cioè “le parole, l’habitus, i gusti e i disgusti come filo per dipanare il bandolo della matassa berlusconiana.”
L’analisi del libro inizia da un capitolo di Umberto Eco, la fenomenologia di Mike Buongiorno, il più famoso conduttore italiano: “Quest’uomo deve il successo al fatto che in ogni atto e in ogni parola del personaggio cui dà vita davanti alle telecamere traspare una mediocrità assoluta” scrisse Eco nel 1961. In seguito Mike Buongiorno, che aveva partecipato al programma Sogni nel Cassetto, diventò una parte importante del primo successo del magnate televisivo Silvio Berlusconi. Pierfranco Pellizzetti aggiunge che la banale mediocrità, che nel frattempo si è evoluta in una mediocrità spaventosa e globale, sotto il regime berlusconiano è diventata egemonica in Italia: “Sempre la stessa soddisfatta indifferenza nei confronti dei pensieri complessi, la stessa ostentazione compiaciuta e senza un minimo di pudore per la propria sublime inadeguatezza, la pacchianeria esibita come stile.”
Berlusconi è cresciuto in una famiglia di ceto medio milanese. Nel pamphlet Una Storia Italiana, che fu recapitato a casa per le elezioni politiche del 2001, si dice di lui che “suscitava qualche invidia il suo buon gusto nel vestire.” Secondo Pellizzetti questa osservazione rivela una basilare ansia sociale, che è una concezione diametralmente opposta di eleganza: “L’ansia palese, leggibile nelle foto di allora, che riproducono il Nostro, paffuto e in pantaloni alla zuava (…) perfetta icona del ceto medio-basso che si tira su dandosi delle arie, atteggiandosi (…) Da qui il crescere, nell’ incubatrice della paura da precarietà di posizionamento e nel risentimento di classe, di quella voglia di rivalsa che si concretizza in un’idea monomanicale: ‘ve la farò vedere io! Vi comprerò tutti!.”

Individualismo

La scalata sociale apporta energia vitale alla società, ma, per evitare che “gli spiriti malefici” come ad esempio la mania del possesso diventino l’ideologia dominante, è necessario che la cultura ed il comportamento delle classi dirigenti facciano un salto di qualità. Nella società italiana questo non è accaduto ed i valori predominanti della classe media sono l’individualismo e l’ostentazione del consumo “sicché siamo sommersi dall’ondata cafona che travolge ogni argine ed è diventata fenomeno di massa” scrive Pellizzetti.
Quale metodo ha usato Berlusconi in Italia per trasformare questo individualismo cafone nella ideologia dominante? Con riferimento al concetto di “banalità del male” di Hannah Arendt, Pellizzetti descrive la conquista del potere da parte di Berlusconi come “la più irresponsabile banalizzazione” del processo decisionale pubblico secondo il motto: “La politica non è un portasigarette di Gucci da vendere a pochi ricchi, ma un detersivo che deve andare a genio a più gente possibile.” La rivoluzione della banalità si è mostrata come una riduzione dell’offerta politica a slogan manageriali e un contemporaneo smantellamento delle istituzioni statali che limitano il potere del governo: “Distogliere l’attenzione dai problemi veri, troppo aggrovigliati per essere sciolti con un qualche coup de théâtre; semplificare le articolazioni strutturali amputandone le parti irriducibili al controllo. Insomma, creare una sorta di autocrazia del pollaio.”
L’egemonia di Berlusconi si basa solo su una banalizzazione linguistica. Pellizzetti sostiene per esempio che la parola “comunista” ha lo stesso significato nell’uso comune della lingua di Berlusconi come la parola ‘ebreo’ aveva in quello dei nazisti: “riguardo alle trame delle ‘Grandi Narrazioni’ berlusconiane, risulta chiaro trattarsi di pacchiane finzioni. Che però funzionano. Sempre se raccontate a un pubblico afflitto da mentalità a fumetti.”

Prostituzione

“Fino a quando, Berlusconi, abuserai della nostra pazienza?” si chiede Jose Saramago, premio nobel portoghese, nel suo nuovo trattato che Einaudi ha rifiutato di pubblicare. Da quando sei mesi fa la moglie di Berlusconi ha perso la pazienza e ha deciso di avviare le pratiche per il divorzio, sembra che Berlusconi abbia perso la sua influenza sui mass media. Ultimamente un’inchiesta sulla corruzione nell’ambito del settore della sanità a Bari ha rivelato che un imprenditore locale accompagnava prostitute a Roma ed in Sardegna per far bella figura davanti a Berlusconi. La escort 42enne Patrizia D’Addario ha dichiarato al Corriere della Sera di aver ricevuto 2000 euro per trascorrere la notte con Berlusconi dopo aver partecipato ad una festa in occasione delle elezioni presidenziali in USA. Secondo la stessa D’Addario fu l’imprenditore barese a consegnare la somma pattuita. Berlusconi aveva anche promesso di aiutarla in merito ad una pratica riguardante la costruzione di una struttura alberghiera e la D’Addario fu cosi previdente da registrare l’incontro su nastro.
Sono capitoli non minori come “Berlusconi e le donne” che rendono Fenomenologia di Berlusconi un vero libro: Pellizzetti scrive ‘Decenni di femminismo e appassionate discussioni sulla liberazione della donna sembrano passati invano.(…) ‘Santa’, se il tutto si svolge entro le mura domestiche benedette dall’istituzione matrimoniale, ovviamente celebrata da Santa Romana Chiesa; ‘puttana’ in tutti gli altri casi. Berlusconi ha inserito diverse donne nel suo governo, ma sempre con mansioni di importanza secondaria e senza che le stesse avessero le giuste qualificazioni per il posto occupato. Solo le donne che dimostrano la loro totale sudditanza al Patriarca hanno accesso al Palazzo.
Riguardo al ministro delle pari opportunità Mara Carfagna Pellizzetti scrive: “‘Dalle foto osé, pubblicate nell’ inserto della rivista Max, alle guida delle Pari Opportunità: mai più visto niente di simile dal tempo di Caligola e del suo celebre cavallo! Aggiunge che il settantaduenne Berlusconi si trova in una fase di sesso senile: “l’ossessione di un uso consumatorio del femminino sembra essersi intensificata (e aggravata) nei pensieri di questi ultimi tempi. Tanto che all’inizio del 2007 ci fu chi parlava di ‘fase priapica del Cavaliere’. O semplicemente: un Berlusconi ‘drogato di fica’.”

L’utilizzatore finale

La vendetta di Patrizia D’Addario spaventa chiaramente Berlusconi e i suoi avvocati che dipingono il presidente del consiglio come un utilizzatore finale, ma tutte le accuse sono viste come un tentativo di destabilizzare il governo. Pellizzetti sostiene che “il delirio di onnipotenza, perennemente alimentato della cerchia di prezzolati osannanti che lo circonda, ha finito per disconnettere dal reale pure lui.” Uno di questi amatori della vita è il critico d’arte Vittorio Sgarbi (secondo Pellizzetti una “espressione di un Italia provinciale che scende alla conquista della capitale per viverci una vita inimitabile”) che nel giornale Libero si cerca di giustificare le abitudini sessuali di Berlusconi: ‘Il premier fa l’amore per tutti gli italiani su loro delega, al grido: ‘Silvio, sei tu tutti noi. Se non lo fai tu, chi lo fa?’ e Silvio si sacrifica con continue notti in bianco. (…) Chi comanda, domina. E la massa è femmina.” dice Vittorio Sgarbi. Forse la rivolta femminile può diventare l’inizio della fine di Berlusconi.
“Lo spettatore vede glorificato e insignito ufficialmente di autorità nazionale il ritratto dei propri limiti.” scrisse Umberto Eco su Mike Buongiorno. Ma la descrizione del passaggio dalla banale alla paurosa mediocrità – secondo Pellizzetti è la complessa connessione tra un provincialismo arcaico e moderno, l’americanismo, l’istinto da predatore e lo spirito di amicizia da comitiva, l’enorme ricchezza e la volgarità plebea che insieme determinano le basi del berlusconismo come fenomeno antropologico, culturale e politico: “Abiti, accompagnatrici, habitat. Tutto all’insegna dell’ostentazione. L’ineleganza che si mette in mostra con il cartellino del prezzo ben in vista.”

[Articolo originale "En skræmmende middelmådighed" di Mads Frese] (http://information.dk/195424)

uc84
01-07-2009, 15:24
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif
Berlusconi non dovrebbe guidare il G8
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6432 Gran Bretagna


The Times

Articolo originale "Berlusconi should not be leading the G8" di Joanne Green (http://www.timesonline.co.uk/tol/comment/columnists/guest_contributors/article6605079.ece)

Silvio Berlusconi è nato nel 1936, lo stesso anno in cui Hitler ospitò le Olimpiadi estive. Sarebbe opportuno affermare che lo stuolo di donne che ora rivelano le notti bollenti trascorse con il leader italiano probabilmente non ricorda nemmeno Italia 90, figurarsi quello che accadde prima dell’annessione dell’Austria alla Germania. Così la Commedia dell’Arte prosegue, con l’avvocato di Berlusconi che recita la parte del buffone di corte non autorizzato.

Potrebbe trattarsi soltanto di un’altra squallida storia se non fosse per il fatto che il Presidente del Consiglio italiano non dirige solo questa allegra giostra, ma guiderà il summit del G8 che si terrà la prossima settimana a L’Aquila.

Nonostante Berlusconi sia il leader del G8 da più tempo in carica, questo club di vecchi ragazzi delle nazioni ricche dovrebbe sentirsi imbarazzato dal fatto che sarà il leader italiano ad ospitare l’incontro.

Non tanto perché paesi come Francia, Canada, Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Russia e Germania abbiano preso moralmente le distanze dal pasticcio pornografico in cui è finito. Bensì per un motivo molto più importante: i temi principali dell’agenda del G8 saranno l’Africa e lo sviluppo, temi su cui Berlusconi non è stato in grado di mantenere le promesse fatte. Il magnate si è invece concentrato sugli interessi privati, compromettendo la statura internazionale dell’Italia. Il fallimento morale rappresentato dal suo trascurare il lato povero del mondo in favore di quello “festaiolo” dei suoi party in piscina, dovrebbe comportare la messa in discussione del suo posto al tavolo delle decisioni.

Quattro anni fa a Gleneagles i leader mondiali promisero di raddoppiare gli aiuti da destinare all’Africa aumentandoli di 25 milioni di dollari entro il 2010. Persino prima della crisi finanziaria il governo italiano aveva mostrato uno scarso impegno, con stanziamenti pari solo al 3 %, quando sarebbe necessario il 145 % per raggiungere gli obiettivi legati agli aiuti. Inoltre, l’Italia ha annunciato recentemente l’intenzione di tagliare pesantemente i fondi destinati agli aiuti, imputando la colpa alla crisi finanziaria. È probabile che l’Italia stanzierà meno di tutti gli altri membri del G7 in termini di percentuale del Pil.

L’ingannevole tattica italiana è una nuova iniziativa definita approccio “globale”, che prevede di accorpare la somma che il governo destina agli aiuti, con i contributi allo sviluppo degli enti di beneficenza, di privati e aziende. L’Italia vorrebbe che anche gli aiuti del Vaticano fossero inclusi nel nuovo calcolo.

Svezia, Paesi Bassi e Spagna, che non sono membri del G8, donano più dell’Italia, mostrando un approccio più progressista verso altre problematiche legate allo sviluppo e un analogo livello di influenza globale. Se si vuole organizzare un G8 che sia credibile, l’Italia dovrebbe mantenere le sue promesse oppure uno di questi lungimiranti paesi dovrebbe spodestare Berlusconi dal suo trono.

atinvidia284
01-07-2009, 17:56
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.standard.gif La RAI sotto attacco per avere ignorato lo scandalo
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6271 USA
[Variety]

Sparita la copertura sulla vicenda Berlusconi

ROMA - L’emittente televisiva pubblica italiana RAI sta subendo una raffica di attacchi per avere ignorato il crescente scandalo a sfondo sessuale che coinvolge il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, scandalo che ora implica accuse al magnate dei media diventato Presidente del Consiglio di avere trascorso la notte con una escort pagata.

Gli ultimi sviluppi dello scandalo ruotano attorno alla notizia secondo cui un uomo d’affari, Giampaolo Tarantini, indagato per corruzione, avrebbe reclutato e pagato belle donne per partecipare alle feste tenute negli ultimi mesi da Berlusconi a Roma e in Sardegna.

Una di queste donne, Patrizia D’Addario, descritta dalla stampa italiana come una prostituta d’alto bordo, ha dichiarato di avere trascorso la notte nella residenza di Berlusconi a Roma dopo una festa nella notte della vittoria alle elezioni del Presidente Barack Obama, il 4 novembre. Pare che durante il tempo trascorso con Berlusconi avesse un registratore, che ora è stato consegnato ai magistrati. Un’altra ospite della festa, l’attricetta Barbara Montereale, ha dichiarato che la D’Addario le ha raccontato di avere fatto sesso con Berlusconi.

Berlusconi ha respinto le notizie - finite sui titoli dei giornali in Italia e all’estero - definendole “spazzatura e bugie”. Negli ultimi giorni, la rete ammiraglia della RAI, RAI1, e il canale RAI2 non hanno fatto assolutamente alcun accenno allo scandalo delle escort nei propri telegiornali. L’oscuramento delle accuse, largamente note, da parte di due dei maggiori canali di informazione televisiva ha provocato un’accesa protesta da parte di Sergio Zavoli, presidente della Commissione parlamentare che vigila sulle emittenti pubbliche.

“La RAI deve assolutamente riguadagnare la sua essenziale e cruciale autonomia dalle interferenze esterne” ha protestato Zavoli. I vertici della commissione RAI hanno convocato un incontro urgente per “riscrivere le regole di giornalismo della RAI e renderle finalmente vincolanti.”

Il direttore di RAI1 Augusto Minzolini, recentemente nominato dal governo Berlusconi, ha replicato con un editoriale televisivo che le notizie circolanti sono solo gossip e che “non c’è alcuna notizia certa.”

Intanto, anche la Mediaset di Berlusconi non ha aperto bocca sullo scandalo, che invece è stato seguito quotidianamente dalla più piccola emittente generalista LA 7 e dalla tv a pagamento di Rupert Murdoch Sky Italia.

Lo scandalo sta travolgendo il premier da quando sua moglie Veronica Lario, ex attrice, il mese scorso si era lamentata con i media locali dell’attrazione di suo marito per le giovani attricette, citando la presenza di Berlusconi alla festa per il diciottesimo compleanno della modella napoletana Noemi Letizia, annunciando che avrebbe chiesto il divorzio.

Se da una parte non sembra probabile che il crescente scompiglio riuscirà a rovesciare il governo Berlusconi, lo scandalo sta certamente intaccando la sua immagine, specialmente a livello internazionale, alle soglie del G8 che l’Italia ospiterà a luglio.

Il produttore cinematografico e imprenditore dei media franco-tunisino Tarak Ben Ammar, stretto socio di Berlusconi, ha raccontato al giornale Corriere della Sera che ora Berlusconi ha bisogno di una nuova first lady, spronandolo a seguire l’esempio del matrimonio del Premier francese Nicolas Sarkozy con la modella Carla Bruni.

[Articolo originale "RAI under fire for ignoring scandal" di Nick Vivarelli] (http://www.variety.com/article/VR1118005275.html?categoryid=14&cs=1&nid=2562)

atinvidia284
01-07-2009, 18:02
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif La repubblica delle miss
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6367 Olanda
[Het Financieele Dagblad]

Si prospetta una bell’estate, con l’ Italia che si prepara per le finali di non solo una ma di molte elezioni di Miss. In questi giorni si tiene la grande finale di Miss Italia nel Mondo. No, non è la solita elezione di Miss Italia, nel corso della quale viene scelta la più bella ragazza del Paese, ma l’elezione della più bella ragazza italiana non residente in Italia. È quindi un evento internazionale con le Miss Italia tedesca e americana, la Miss Italia della Moldavia e anche la Miss Italia del Benelux. Qui potrete vedere una selezione dal Corriere della Sera. Dettaglio saliente: il presidente della giuria che eleggerà questa Miss è il principe Emanuele Filiberto di Savoia, nipote dell’ultimo re d’Italia e recentemente candidato (senza successo) alle Elezioni Europee. Con la sua presenza l’Italia è ufficialmente diventata una Repubblica delle Miss.

Miss Italia nel Mondo e Miss Italia non sono le uniche elezioni di Miss in questo paese. Qualunque scusa per poter eleggere la ragazza più bella viene afferrata al volo. Così il secondo partito di governo in Italia, la Lega Nord, organizza da anni l’elezione di Miss Padania: la più bella ragazza della patria del leader del partito Umberto Bossi, che sarebbe la Padania, cioè un territorio non ben definito che spazia dal confine con la Svizzera a qualche parte in Toscana o in Emilia Romagna, basta che Roma non sia inclusa. A dire il vero, non è che importi poi molto di dove sia esattamente la ragazza, l’importante è che sia disposta a mettersi in posa con la bandiera della Padania (che è poi la stessa del partito).

All’inizio del mese si sono tenute anche le finali di Miss Mondo Italia. Qui potete vedere la vincitrice. Per il resto dell’estate si continuerà a imbattersi nelle elezioni di Miss locali d’ogni genere o nel concorso per la scelta delle ballerine dell’emittente televisiva Canale 5 di Berlusconi. Si veda anche qui: http://www.striscialanotizia.mediaset.it/veline/costanza_caracciolo/

Per l’elezione della Miss organizzata dall’emittente statale Rai ci si può iscrivere sino alla fine di questo mese. Inoltre ci sono anche elezioni come qulla di Miss libertà di stampa (nella giuria c’è il direttore del telegiornale di Rete 4, una delle emittenti televisive di Berlusconi), Miss Linea Sprint, che deve avere le misure 90-60-90, la taglia 42 e deve essere alta un minimo di 1,72m, Miss Telepadania (per la televisione della Padania), e varie altre. Nel frattempo c’è già Miss Facebook Italia e Miss Facebook in tante città. E ci sono anche elezioni di Miss per signore di una certa età, persino in diretta sulla televisione nazionale. Infine, e questo si può chiamare davvero un unicum, l’Italia ha anche una Miss Parlamento ufficiale, la più bella rappresentante del popolo. Quest’anno è una signora del partito di Berlusconi, il Popolo della Libertà, Elvira Savino (la signora nella foto sull’articolo, con il premier), che sino all’anno scorso militava in un altro partito politico (l’UDC, di estrazione cristiana), ma che, appena scoperta, è stata subito arruolata dal PdL. Berlusconi è stato persino testimone al suo matrimonio l’anno scorso.
Si veda: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=290078

Ma questa Miss sembra essere più che una semplice bella rappresentante del popolo. È diventata la protagonista dell’ultimo scandalo intorno al premier Berlusconi, che a casa si lascia circondare da giovani bellezze. Dopo Noemi (articolo) e un paparazzo che ha fotografato innumerevoli belle ragazze seminude nella villa di Berlusconi in Sardegna, ora sembra che tra quelle ragazze ci fosse anche Elvira. Ragazze mandate e possibilmente anche pagate da un imprenditore (specializzato in ospedali) di Bari, che da allora improvvisamente è riuscito a vincere molti appalti pubblici nella sua regione.

Italia, dove l’uomo che era destinato a essere re sceglie la Miss più bella e dove il premier si fa fare compagnia dalle Miss nelle sue solitarie serate della settimana lavorativa. Questo fine settimana è apparso chiaro che, con molta regolarità, giovani donne sono state pagate per fargli visita nella sua residenza a Roma (probabilmente da gente che voleva qualche favore dal premier). E dove, senza fare comizi nè interviste (articolo), l’ex Miss Puglia viene mandata al Parlamento Europeo dall’elettorato, con voti di preferenza.
Crisi? Sono tempi d’oro per le Miss italiane.

[Articolo originale "Republiek van de Misses" di Maarten Veeger] (http://blogs.fd.nl/italie/2009/06/republiek-van-de-misses.html)

atinvidia284
01-07-2009, 18:09
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Le pericolose amicizie di Papi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6395 Spagna
[El País]

Reportage: Gli scandali di Berlusconi

L’anfitrione del vertice del G8 in Italia prova a sdrammatizzare le accuse che avrebbero costretto alle dimissioni molti uomini politici

Una studentessa di Napoli che ha corteggiato quando era ancora minorenne (Noemi Letizia); un imprenditore arrivista di Bari che fornisce ragazze e cocaina alle feste dei vip (Giampaolo Tarantini); una prostituta quarantenne che lavora sempre armata di registratore (Patrizia D’Addario); una velina di 23 anni che dice di lavorare come ragazza immagine (Barbara Montereale), entrambe trasformate in candidate per la lista elettorale La Puglia prima di tutto, dopo aver passato un paio di notti a casa sua; un ragazzo tuttofare chiamato Alessandro Mannarini che registra le feste con il telefonino, e un avvocato personale (Niccolò Ghedini) che tenta di discolpare il suo potente cliente dicendo che era solo l’”utilizzatore finale” (delle prostitute). Questo è, a grandi linee, l’elenco delle amicizie pericolose con cui il primo ministro italiano ha passato i suoi momenti liberi negli ultimi mesi.

Tra soli 12 giorni, il magnate e geniale trasformista milanese dimenticherà questo elenco sudista per ricevere 27 leader e capi di Governo al vertice del G8 che deve stabilire le nuove basi che regoleranno un’economia globale immersa nella recessione più profonda dal 1929.

Così va Berluscolandia. Il PIL cadrà quest’anno del 5,5%, il deficit pubblico galoppa verso il 5% e il debito pubblico va senza freno, il reddito pro capite è al di sotto di quello spagnolo, ma quasi nessuno parla di questo. E, se ne parla, Berlusconi dice che deve “chiudere la bocca”

“Bisogna consumare e chiudere la bocca ai catastrofisti, gli organismi internazionali devono smettere di pubblicare dati negativi che producono panico. La crisi è solo psicologica”, ha affermato venerdì il primo ministro.

Senza dubbio ha ragione. Parlare di queste cose non fa che danni. La gente vuole vivere tranquilla, vedere la televisione, evadere dalla realtà, parlare delle veline, di tutto questo esercito di ragazze disposte a farsi accarezzare da un sultano di 73 anni in cambio di un provino a Mediaset o alla RAI.

Emilio Fede, amico del cuore, compagno dei festini sardi e milanesi del primo ministro e presentatore del telegiornale di Rete 4, di sua proprietà, ha dichiarato questa settimana al Corriere della Sera che per gli uffici del personale di Mediaset sono passate in questi anni 47.000 persone (veline e velini) per fare provini.

Si è scritto che l’Italia era già così 50 anni fa, quando Anna Magnani in Bellissima *Bellissima (Luchino Visconti, 1951) si sottometteva ad ogni tipo di umiliazione per trovare una parte per sua figlia nel cinema. Si è ricordato che, dall’antica Roma e anche prima, il potere si è sempre servito di nani, ragazzine e cantanti per dimenticare le tensioni del governo. Anche il critico d’arte e filosofo Vittorio Sgarbi, ha scritto in questi giorni: “Berlusconi si scopa tutte queste ragazze in nome di tutti gli italiani, e questi lo devono ringraziare perché per governare bene bisogna scopare bene”.

Quello che sembra certo è che in un paese più o meno normale questa storia di sesso, potere, maschilismo, dominazione, narcisismo compulsivo ed eterna giovinezza sarebbe terminata già da diverse settimane con una mozione di censura, le dimissioni, o magari un esilio discreto con un aereo privato. Niente di ciò è accaduto; al contrario, molti italiani sembrano tollerare le avventure dell’imperatore con una compostezza e una disinvoltura ammirevoli.

Lo stesso Papi lo ha segnalato in questi giorni, non si sa se in pieno delirio megalomane o rispondendo al prudente cardinale che reclamava coerenza: “Non penso di cambiare e non mi pento di nulla. Sono un vincente, un conquistatore. Forse alcuni ospiti erano sbagliati ed hanno sbagliato con altri ospiti. Ma io sono così e gli italiani mi vogliono così. Ho il 61% dei consensi. Sentono che sono buono, sincero, generoso, leale, e che mantengo le promesse”.

Un uomo d’onore, quindi. Forse si riferiva a questo. O forse quando uno non può o non deve dire la verità, scherzare è la sola via d’uscita possibile. “Non c’è un modo più positivo di reagire alle calunnie”, spiega il sultano. Così che vede quando incontra degli operai in un cantiere all’Aquila, la sede del prossimo G8, si avvicina e dice: “Vedo che siete molti uomini qui, vi porto io le veline e le minorenni”.

Ci sono molti modi di affrontare questo argomento che appassiona i giornali, anche se le televisioni sottomesse al primo ministro (sei su sette) tentano di nasconderlo a tutti i costi. Il fatto è che l’autocritica e la sconfitta non sono di Berlusconi. E arrendersi e dimettersi sono verbi che in Italia si coniugano poco.

Nel suo caso, inoltre, rinunciare alla carica equivale a perdere il suo tesoro più prezioso: l’immunità che gli dà il Lodo Alfano, la legge che impedisce di processare le quattro più alte cariche dello Stato. E poi si sa come sono i giudici. Il 19 di giugno, mentre tutti parlavano delle amichette di Berlusconi, il suo amico del cuore, Marcello dell’Utri, era alla terza udienza del processo d’appello nel quale si difende dall’accusa di aver fondato Forza Italia in coordinamento con la mafia siciliana.

Dell’Utri è stato condannato a nove anni di carcere nel 2004 per concorso esterno in associazione mafiosa. La sentenza affermava: “È provato che Dell’Utri promise alla mafia vantaggi precisi in campo politico e, in cambio, è provato che la mafia, in esecuzione di questa promessa, si impegnò a votare per Forza Italia nella prima consultazione elettorale e dopo”.

Forse per questo, sdrammatizzare è l’obiettivo del momento a Berluscolandia. E un buon affare di gonnelle - se si dimentica il piccolo dettaglio delle minorenni - ha perciò migliore vendibilità di un affare di mafia. “Sì, va bene, andrà con tutto quello che si muove, però è la sua vita privata, che vi importa di questo, vi siete trasformati in una rivista di pettegolezzi”, diceva l’altra notte in una festa romana un veterano ex pilota dell’Alitalia.

Quello che non si vede non esiste. Il male è che molti italiani hanno già visto qualcosa, senza dubbio meno degli spagnoli o dei britannici e sicuramente molto meno forti di quel che possono arrivare a vedere. Ma se tutto è psicologico, come lo è la sua fissazione per le donne giovani, sempre più numerose e sempre più giovani, la domanda è: perché gli italiani non reagiscono?

Un possibile motivo è che continua a non esserci opposizione. Il congresso del PD si terrà l’11 ottobre, e per il momento i riformisti sono in costruzione senza capo e senza seguito: brutto momento per andare ad elezioni anticipate.

Un altro motivo è che essendo il Popolo della Libertà, come dice Giovanni Sartori, un “grande presepe in cui tutti mangiano grazie al padrone”, il dissenso interno è incipiente, ma ancora minimo. Se abbiamo il carismatico e canterino condottiero e non c’è un’alternativa di potere, magari è meglio far finta che non succede niente e sopportare l’intoppo. L’agonia potrebbe essere lunga.

Non sarà facile anche se la società italiana sembra davvero addormentata, estranea allo stupore che agita le cancellerie. Il rumoroso silenzio degli intellettuali in un paese che è stato l’avanguardia culturale dell’occidente si spiega, secondo il sacerdote Filippo di Giacomo, perché “quelli che sono pagati da Mondadori o da Mediaset (aziende di Berlusconi) sono intossicati di denaro, di vanità e di scetticismo”. L’assenza di una risposta della gerarchia ecclesiastica all’emergenza morale scandalizza più gli stessi cattolici e gli stranieri che molti italiani, elastici come i loro vescovi.

E poi c’è l’incomprensibile paralisi delle donne, che l’attrice e attivista italiana di origine somala Shokri Said immagina “gettare le armi nella vicenda di papi e invidiare le veline sotto le lampade abbronzanti”.

In Saló o le 120 giornate di Sodoma, l’ultimo film di Pasolini, la Said ricorda, “lui ha raccontato con estrema crudezza come il potere si distanza dall’umanità trasformandola in oggetto e come il sesso ha un ruolo metaforico terribile in questa trasformazione. Pasolini ha denunciato la mercificazione dei corpi come metafora dell’essenza ultima del potere nella società del consumismo capitalista (l’utilizzatore finale, il consumatore finale). Violenza, umiliazione, totale convinzione di impunità. Ora sta accadendo nella realtà”.

Ciononostante non tutte tacciono. Questa settimana, un piccolo gruppo di docenti universitarie ha lanciato attraverso la rivista MicroMega un manifesto che invita le first lady del G8 a non accompagnare i loro mariti in Italia in segno di protesta per il trattamento indegno che Berlusconi riserva alle donne “nella sfera privata e pubblica”. Al momento l’iniziativa ha avuto la sua eco e ieri aveva raccolto 8.500 firme, tra cui quelle di prestigiose scienziate e intellettuali. La first lady mondiale, Michelle Obama, ha gettato un secchio di acqua fredda all’iniziativa annunciando che verrà, e in più con le sue due figlie: la famiglia Obama ha un’udienza privata con il Papa in Vaticano il 10 luglio, al termine del G8.

La morbida risposta delle già combattive e oggi letargiche donne italiane, riflette la demoralizzazione e il decadimento generali. Convertite in oggetto di iniquità dall’utilizzatore finale, molte donne tacciono e accettano. “Se le mamme non solo non reagiscono ma collaborano con questo stato di cose, chi salverà l’Italia?”,si domanda la Said.

La storia è cominciata con il seminario politico per le veline, organizzato da Berlusconi nella sede del PDL prima delle elezioni europee. È continuata con il Noemigate, che ha rivelato che Berlusconi ha corteggiato e invitato a un paio di feste e a passare il capodanno nella sua casa sarda una ragazza di 17 anni (con un’amica, Roberta O., della stessa età, della quale nessuno sa niente da allora).

Passando per i voli di Stato in cui viaggiavano cantanti, ballerine di flamenco e prostitute, sono arrivate le visite della prostituta Patrizia D’Addario e della ragazza immagine Barbara Montereale nell’harem di Palazzo Grazioli.

Due mesi dopo, anche se pochi italiani lo dicono in pubblico, è indiscutibile che il Papigate sta avendo il suo costo. Da allora, Berlusconi ha mentito numerose volte. E qualcosa è cominciato a cambiare. L’altro giorno, un collegamento in diretta di un telegiornale della RAI è stato disturbato da un gruppo di studenti che gridava: “Berlusconi pedofilo”. Appartenevano a Comunione e Liberazione.

Berlusconi ha provato ad invocare cifre e sondaggi per certificare il sostegno degli italiani. Però risultano completamente irreali. Certamente ha vinto le elezioni europee con il 35% dei voti ed ha sottratto alla sinistra molto terreno nelle amministrative. Ma la realtà è molto lontana dal 72% di popolarità che si attribuisce - senza indicare il sondaggio - qualche settimana fa. E venerdì, lui stesso ha abbassato questo sostegno al 61%, ugualmente senza fonti: 11 punti in meno in due settimane. E c’è di più: le europee mostrano che su 100 elettori un terzo non ha votato. Di questo 66% di elettori, Berlusconi ha ottenuto il 35 % dei voti. Se a questo togliamo almeno un 5% degli elettori della vecchia AN che votano PDL controvoglia, il risultato è che su 100 italiani maggiorenni, Berlusconi raccoglie solo un 20% di consensi. Uno su cinque. Sarà l’indizio del fatto che la fine si avvicina?

[Articolo originale "Las peligrosas amistades de Papi" di MIGUEL MORA] (http://www.elpais.com/articulo/internacional/peligrosas/amistades/Papi/elpepuint/20090628elpepiint_7/Tes)

Titanium555
02-07-2009, 01:41
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Le pericolose amicizie di Papi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6395 Spagna

Anche loro finalmente si avvicinano al mio pensiero, tutti hanno capito escluso gli italiani la situazione che stiamo vivendo, non ho più aggettivi per definirci la pazzia l'abbiamo abbondantemente superata, cosa ci rimane oltre naturalmente ad essere derisi in continuazione? ed è certamente l'unica cosa positiva, con la speranza che almeno gli stranieri ci possano far cambiare idea.......anche se ne dubito fortemente....visto l'andazzo poveri noi.............

atinvidia284
02-07-2009, 10:45
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Fra poco anche dall’Italia notizie via twitter?
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6370 Olanda
[het financieele dagblad]

Le notizie che riguardano la censura e l’interferenza del governo su ciò che viene pubblicato dai giornali e trasmesso alla tv, di solito arrivano da paesi lontani dove vige poco rispetto per la democrazia. Paesi come la Cina, la Russia e negli ultimi giorni in particolare l’Iran, da cui abbiamo notizie soprattutto grazie a Twitter.

Dal mese scorso, anche l’Italia è sulla lista dei paesi in cui i media non sono più totalmente liberi, come afferma l’organizzazione Freedom House. A proposito dell’Italia, questa organizzazione che lotta per la libertà di stampa spiega: ‘[i media] sono limitati da tribunali e leggi sul reato di diffamazione, dalla crescente intimidazione nei confronti dei giornalisti da parte del crimine organizzato e dei gruppi di estrema destra, e dalle preoccupazioni riguardo alla concentrazione della proprietà dei media.’

L’ informazione spesso non è oggettiva nei telegiornali, come non lo è nei quotidiani italiani. Quasi nessun mezzo di informazione (tradizionale) pretende di essere completamente indipendente. Il telegiornale di Rai 1 è sempre filo-governativo, quello su Rai 2 pro-chiesa, quello su Rai 3 tende a sinistra. Il telegiornale su Rete 4 (della Mediaset di Berlusconi) fa ridere, ululare, sganasciarsi dalle risate, tanto è incredibilmente a favore di Berlusconi. Il telegiornale su Canale 5 (anche Mediaset) è semplicemente pro-Berlusconi. Quello sul canale 6 (Mediaset) [Italia 1, ndt] dà solo notizie sul mondo dello spettacolo e cerca di stare alla larga dal giornalismo serio. Il telegiornale sul canale 7 (proprietà di Telecom Italia) [La 7, ndt] sembra neutrale, ma è poco seguito. Il telegiornale del canale a pagamento Sky in effetti è il più neutrale, ma anche quest’ultimo non raggiunge che solo un gruppo molto limitato di telespettatori.

Tra i quotidiani, Il Giornale, Libero, Il Foglio, il quotidiano economico Il Sole 24ore e tanti giornali regionali sono quasi sempre a favore di Berlusconi. L’Unità e Il Manifesto (giornali di sinistra) gli sono sempre contro, come lo è La Repubblica (al primo posto nel dare notizie sullo scandalo a sfondo sessuale di Berlusconi). I più neutrali in fondo sono La Stampa e Il Corriere della Sera, ma sono anche i giornali che spesso seguono la corrente che più gli fa comodo. (Sulla Stampa, le notizie che riguardano la Fiat sono sempre molto di parte, giacchè la famiglia Agnelli è proprietaria sia del giornale che della fabbrica di automobili).
Se si ha il tempo di leggere una pila di giornali e guardare tutti i telegiornali alla televisione, ci si può quindi tenere abbastanza aggiornati su quello che succede. Naturalmente sulla rete si trova molta informazione, ma questo è un altro discorso, che ora non c’entra.

Infatti Berlusconi questa settimana ha fatto un appello particolare. Ha chiesto alle imprese italiane di non fare inserzioni sui media che sono critici nei suoi confronti. In poche parole: era un appello a boicottare La Rebubblica (e il settimanale L’Espresso) e Rai 3, cancellandoli e così tappare la bocca ai suoi critici. Non è un appello privo di forza, e le possibilità che venga accolto sono alte. Giacchè molte grandi imprese italiane preferiscono tenersi buono Berlusconi. Basta pensare alle imprese energetiche Eni e Enel, che sono in parte proprietà dello Stato e allo stesso tempo grandi acquirenti di pubblicità su giornali e tv o alla casa automobilistica Fiat, che fa molta pubblicità, ora che il governo temporaneamente incentiva l’acquisto di una nuova macchina. E poi la Telecom Italia o le compagnie assicurative.

Le cifre indicano che da quando Berlusconi è di nuovo premier, Mediaset è riuscita a conquistare più quote del mercato pubblicitario, a scapito del servizio pubblico Rai. E non perchè le sue reti improvvisamente attirino più spettatori. Se ora bisogna boicottare i giornali e le reti televisive critiche, ancora più soldi andranno a finire nelle casse della emittente televisiva commerciale diretta dal figlio di Berlusconi.

Tutto questo fa paura, molta paura. E c’è anche un’altra cosa: il ministro dell’economia Tremonti ha detto ieri che i media non devono parlare della crisi economica in Italia fino a dopo l’ estate. Trova che la cosa non faccia bene. A dove condurrà una tale situazione? Fra un pò dovremo usare Twitter per raccontare cosa sta succedendo qui in Italia.

[Articolo originale "Straks ook twitteren uit Italië?" di Maarten Veeger] (http://blogs.fd.nl/italie/2009/06/straks-ook-twitteren-uit-itali%C3%AB.html)

atinvidia284
02-07-2009, 12:07
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Le rivelazioni di Barbara Montereale potranno incrinare il potere di Berlusconi?
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6275 Gran Bretagna
[The Guardian]

Mentre gli alleati politici del Presidente del Consiglio italiano iniziano ad allontanarsi da lui, le rivelazioni di un’altra attricetta lo hanno sprofondato ancora di più nella crisi.

Ha 23 anni, è bella e ambiziosa. E se la sua storia risulterà vera, Barbara Montereale potrebbe essere la giovane attricetta che provocherà la caduta del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. La Montereale è l’ultima di una serie di giovani donne che si sono fatte avanti per testimoniare sui divertimenti privati di Berlusconi nella sua residenza di Roma e nella sua villa estiva in Sardegna.

Per circa un mese, da quando la moglie del Presidente del Consiglio, Veronica Lario, lo ha accusato pubblicamente di “frequentare minorenni”, i media italiani hanno si sono crogiolati in storie di squadre di showgirls, modelle e attrici scelte per volare alle feste estive e alle serate osé a Villa Grazioli a Roma.

Le storie, complete di foto di paparazzi di donne in topless e dell’ex Primo Ministro ceco nudo, hanno fatto pensare a un mondo popolato da persone ai confini della morale. Ma l’intervista di ieri con la Montereale su La Repubblica, sulla scia della molto discussa amicizia del Presidente con la modella diciottenne Noemi Letizia, può convincere l’italiano medio che la linea è stata oltrepassata.

Secondo la Montereale, lo scorso novembre sarebbe andata con Patrizia D’Addario, un’ex modella ed escort, a cenare a Roma ospite di Berlusconi, e in seguito nel ritiro di Berlusconi in Sardegna, Villa Certosa, a gennaio. Per il viaggio in Sardegna, è stata pagata 1.000 euro dal venditore di forniture ospedaliere Giampaolo Tarantini, ora sotto indagine a Bari per induzione alla prostituzione.

La Montereale dichiara che Berlusconi a Roma le ha dato “anelli e collane che lui ha detto di avere disegnato” e un CD di canzoni d’amore napoletane. Dopo il soggiorno in Sardegna, se ne è andata con una borsa contente “una somma di denaro molto generosa”. Ha negato di avere fatto sesso con Berlusconi, ma è stata felice di fornire una prova fotografica di come si fosse svolta la notte di novembre a Roma con la D’Addario.

“Tutti a cena sapevano che lei era una escort” ha dichiarato la Montereale a La Repubblica. Alla fine della cena, ha detto “l’accordo era che Giampaolo [Tarantini] e io avremmo lasciato Patrizia da sola con il Presidente del Consiglio, e così abbiamo fatto”. La D’Addario, secondo la Montereale, è ritornata all’hotel prenotato per le ragazze alle 8 del mattino del giorno dopo.

“Mi ha detto di avere avuto un rapporto sessuale con il Presidente del Consiglio” ha detto la Montereale. “Ha aggiunto di non essere stata pagata. Ha detto che non le interessava il denaro perché voleva che lui la aiutasse a proposito di un albergo che voleva costruire.” Sempre secondo la Montereale, l’aiuto presidenziale non si è mai concretizzato, portando un’amareggiata D’Addario a raccontare la sua storia la scorsa settimana e a rivelare che aveva consegnato delle registrazioni audio e video alla polizia.

Alla richiesta di commentare la vicenda, un portavoce di Berlusconi, Marco Ventura, ha affermato ieri: “Non abbiamo commenti; non abbiamo niente da dire.” Ma gli effetti della visita della Montereale e della D’Addario a Villa Grazioli hanno contribuito alla crisi che ora rischia di sopraffare la presidenza Berlusconi. Ad Aprile, in pochi avrebbero immaginato che la straordinaria partecipazione di Berlusconi alla festa del diciottesimo compleanno della Letizia avrebbe portato ad una tale devastante serie di rivelazioni.

La settimana scorsa anche la Chiesa cattolica romana, di cui Berlusconi è sempre stato un utile alleato, ha sentito il bisogno di prendere le distanze dal Presidente del Consiglio. Avvenire, giornale ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana, afferma che i suoi sostenitori ora vogliono che dica la verità sulle sue scappatelle.

“Sta diventato sempre più dannoso, in particolare da quando la Chiesa si è intromessa” ha affermato James Walston, professore di relazioni internazioni all’Università americana di Roma. “Non è necessariamente lo scandalo in sé, di cui a molte persone non importa, ma il fatto che lui sembra non avere più il controllo. In ogni caso, il governo non cadrà nel prossimo futuro, ma lui è certamente più debole.”

Giovedì scorso, Berlusconi si è sentito costretto a respingere le voci che si possa formare un governo di transizione, con a capo il governatore della Banca d’Italia, se lui desse le dimissioni. La sera successiva, quando è stato fischiato e interrotto durante un incontro politico a Milano, l’infuriato Presidente del Consiglio ha risposto duramente ai critici, gridando: “Mi disgustate e ripugnate. Ma voi comunisti senza dignità non mi trascinerete mai giù.”

Intanto Antonio Di Pietro, l’ex magistrato diventato un rispettato politico dell’opposizione, ha paragonato Berlusconi all’imperatore romano Nerone. Perfino a destra, tra gli alleati politici di Berlusconi, c’è crescente preoccupazione e l’inizio di una rivolta. Gianfranco Fini, Presidente della Camera e alleato chiave di Berlusconi, ha avvertito che il numero di attricette con storie da raccontare minaccia di allontanare gli elettori dalla politica. L’influente giornalista e leale sostenitore Giuliano Ferrara ha detto che il Presidente del Consiglio “deve scegliere meglio i suoi amici”.

Alcuni degli argomenti usati in difesa di Berlusconi sconfinano nel surreale. Vittorio Feltri, editore del giornale di destra Libero, ha dichiarato che, da quando Berlusconi fu operato per cancro alla prostata nel 1996, non può più fare sesso. “Dire che è una maniaco del sesso è semplicemente ridicolo” ha scritto.

Nicolò Ghedini, consigliere legale di Berlusconi, ha difeso il suo cliente contro la vicenda D’Addario descrivendolo come solo “utilizzatore finale” delle donne, quindi non a rischio nell’indagine della Procura di Bari. E in aggiunta, ha dichiarato che “Berlusconi può averne [di donne] in gran numero, gratis”

Lo stesso Presidente del Consiglio, sebbene chiaramente nervoso, sta ancora cercando di uscire dalla tempesta scherzando, con lo stile sfrontato che ha funzionato bene in passato con molti elettori. Venerdì, ha visto una giornalista donna il cui maglione era leggermente scivolato su una spalla. “Sta cercando di farsi invitare ad una delle mie cene?” ha chiesto. “Di solito ne davo una al mese, ora dovrò organizzarne tre o quattro a settimana.”

Ma dopo l’uscita allo scoperto dell’ennesima attricetta, quanti italiani staranno ancora ridendo?

Le donne di Berlusconi

Veronica Lario - Prossima a divenire l’ex-moglie di Silvio. Ha parlato poco dopo averlo accusato di “frequentare minorenni”, ma può causare problemi se non troverà soddisfacente l’accordo di divorzio.

Noemi Letizia - Aspirante modella alla cui festa per il diciottesimo compleanno ha partecipato Berlusconi. Danno limitato dopo che i Letizia hanno detto che lui è un vecchio amico di famiglia.

Patrizia D’Addario - Modella, cantante e probabile escort che ha raccontato le serate a Roma con Berlusconi. Pare abbia filmato le visite.

Sabina Began - Attrice nota come “ape regina”, per avere organizzato feste per Berlusconi. Devota al Presidente del Consiglio, ora si è ritirata.

Barbara Montereale - Amica della D’Addario che ha da poco ha rivelato che venivano date borse piene di denaro alle ragazze a Villa Certosa.

[Articolo originale "Could Barbara Montereale's revelations break Silvio Berlusconi's grip on power?" di Tom Kington] (http://www.guardian.co.uk/world/2009/jun/21/berlusconi-italy-barbara-montereale)

fba00
02-07-2009, 12:49
Anche il critico d’arte e filosofo Vittorio Sgarbi, ha scritto in questi giorni: “Berlusconi si scopa tutte queste ragazze in nome di tutti gli italiani, e questi lo devono ringraziare perché per governare bene bisogna scopare bene”.

no sta perla me l'ero persa,ha scopato per il bene di tutti noi,rendiamo lode al nostro sultano !!! (sic :muro: )

atinvidia284
02-07-2009, 15:02
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Un’impotente Cassandra
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6475 Germania
[Sueddeutsche Zeitung]

Emma Marcegaglia è competente e tenace, eppure le sue parole in Italia non hanno alcun peso: il presidente del consiglio Berlusconi è più interessato ai suoi “capelli vaporosi”.

Una parola, e la sua espressione si fa severa. Che abbia capito male? Emma Marcegaglia si guarda intorno con aria interrogativa. È il suo giorno: è in corso l’assemblea generale annuale della confederazione italiana degli industriali (Confindustria), da lei presieduta per la prima volta in veste di presidente. Nell’Auditorium di Roma, struttura a forma di conchiglia disegnata da Renzo Piano, 3000 industriali hanno appena ascoltato il suo appello al Governo perché mostri maggiore iniziativa.

Dopo il suo intervento Emma Marcegaglia ha ceduto il microfono a Silvio Berlusconi, suo ospite, per qualche parola di saluto. E il presidente del consiglio ha raccontato sogghignante ai suoi colleghi imprenditori che “la nostra presidente” era passata nel suo studio presso la sede del governo la sera precedente “in forma smagliante, molto elegante e con capelli vaporosi” - come “una velina”. Velina? I signori dell’economia ridono e applaudono davanti allo sfoggio di potere del presidente del consiglio. Ancora una volta Berlusconi ha dimostrato cosa si può permettere di fare davanti agli imprenditori: qualsiasi cosa.

Un anno fa, quando l’imprenditrice dell’acciaio Emma Marcegaglia era stata la prima donna ad essere eletta, con schiacciante maggioranza, presidente di Confindustria, non immaginava certo che avrebbe dovuto guidare la lobby degli industriali attraverso la più grave crisi economica mondiale degli ultimi 80 anni. Nel maggio 2008 l’Italia ha fatto registrare la solita crescita zero. Il prezzo del petrolio è salito a 140 dollari. E nessuno aveva messo in conto la deplorevole immagine che il premier ha dato di sé negli ultimi due mesi. Prima la prevista candidatura di starlette della TV alle elezioni europee, poi la storia della sua relazione con una minorenne, le immagini ambigue dei suoi party in Sardegna, e ora le dichiarazioni di alcuna ragazze che affermano di aver ricevuto del denaro per la loro compagnia.

Un problema serio

Da tempo le scappatelle non sono più considerate mancanza di stile. Il comportamento ambiguo del 72enne miliardario dei media rappresenta un problema serio per l’Italia. L’argomento principale nelle riunioni straordinarie a Roma sono le rivelazioni sempre nuove sugli scandali sessuali del premier. L’economia in difficoltà? Non interessa a nessuno.

La Marcegaglia può mettere in guardia sulla crisi quanto le pare. Nei suoi incontri con Berlusconi la 43enne presidente di Confindustria ha sempre insistito su un punto: “Usi il consenso di cui gode per fare riforme ora”. Fino ad oggi non ha ottenuto risposta. Da mesi su tutti i canali si ripete la dottrina del premier: “Stiamo affrontando al meglio la crisi”. Per Berlusconi la recessione è soprattutto un fenomeno psicologico. Per superarla basterebbe “l’entusiamo di noi imprenditori”, questo propina alla popolazione.

Eppure di questa abilità degli Italiani, nelle attività produttive, dopo tre trimestri di discesa continua non c’è traccia. “Stanno per arrivare mesi decisivi, in cui rischiamo di perdere una parte della nostra industria”, insiste la Marcegaglia, che insieme al fratello è alla guida della Marcegaglia Spa, con sede nei pressi di Mantova, la più grande industria europea di lavorazione dell’acciaio, con 47 stabilimenti in tutto il mondo.

Impotente di fronte al donnaiolo

A un convegno di Confindustria ha parlato in questi giorni di aziende che vedono diminuire le loro attività del 30, 40 o 50% per cento. “Se non succede niente ora, avremo bisogno di cinque anni solo per tornare ai livelli del 2007″, dice. La sua confederazione prevede che, con riforme significative che si oppongano a questa tendenza, si potrebbe ottenere un aumento del 30% della capacità produttiva di quello che è il terzo paese industrializzato di Eurolandia nei prossimi 20 anni. “La fase di inattività è finita”, la Marcegaglia lancia il suo avvertimento alla politica. Ma, di fronte al donnaiolo che sta al governo, lei è impotente.

Un tempo era diverso: quando era ancora a capo dei giovani imprenditori italiani e si esprimeva risolutamente contro la mentalità dell’ “adagiarsi sugli allori”, si era guadagnata soprannomi come “Black&Decker” o “Lady di ferro”. Anche oggi che è a capo degli imprenditori non pende certo dalle labbra di Berlusconi. Solo che le sue parole non hanno alcun peso.

A braccetto con Berlusconi

Il problema della cassandra di Confindustria è che rappresenta proprio coloro che sostengono, come una rumorosa claque, il presidente del consiglio. Poco tempo fa Emma Marcegaglia ha cercato, in occasione di un incontro con i giovani imprenditori nella località ligure di Santa Margherita, di mettere sotto pressione il governo. “I prossimi 100 giorni sono decisivi per la sopravvivenza del sistema produttivo”, ha avvertito. Ma il premier, anche in questo caso, ha preferito utilizzare il palcoscenico che l’ospitava per uno dei suoi show privati. Ha chiesto ai dirigenti d’industria di boicottare la pubblicità su quella parte della stampa che lo attacca, ricevendo sonori applausi.

In occasione della foto finale, a braccetto con la Marcegaglia, Berlusconi non ha potuto evitare di far notare che la donna al suo fianco non era minorenne. La grande maggioranza degli imprenditori apprezza evidentemente queste sue sortite, ma non a tutti piacciono. Mentre Marchionne, manager Fiat, era in America a negoziare per l’ingresso in Chrysler, sia il New York Times che il Washington Post parlavano a tutta pagina degli scandali del premier italiano. “Maledizione, quest’uomo ci rappresenta!”, pare abbia commentato qualcuno dell’entourage dell’amministratore delegato di Fiat nella sala colazioni dell’hotel. A Torino non devono essersi eccessivamente dispiaciuti del fatto che Berlusconi non sia intervenuto nei colloqui su Opel a Berlino.

Il premier intanto spingeva gli imprenditori italiani radunatisi a Santa Margherita a fare affari con l’”originale cliente” Muammar Gheddafi. Il premier libico, durante la sua visita a Roma, ha avuto un incontro anche con il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, alla quale ha detto: “Finché Berlusconi è al Governo, lei è fortunata”. Non si hanno notizie di una eventuale risposta della Marcegaglia.

[Articolo originale "Kassandra machtlos" di Ulrike Sauer] (http://www.sueddeutsche.de/wirtschaft/579/473097/text/)

atinvidia284
02-07-2009, 15:03
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Le scappatelle di Berlusconi gettano un’ombra sul G8
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6464 Francia
[Le Figaro]

Uno degli organizzatori delle serate “leggere” del Cavaliere è appena stato accusato di traffico di droga

Il G8 si presenta male per Silvio Berlusconi. Il presidente del Consiglio italiano si aspetta degli sguardi ironici durante il summit che avrà luogo a L’Aquila dall’8 al 10 luglio. Soprattutto, teme nuove rivelazioni a proposito delle sue ragazzate, che rischiano di relegare l’incontro in secondo piano.

Per ora, cerca di recuperare tenore grazie alla diplomazia. Si è auto-invitato alla riunione dei ministri degli affari esteri della NATO e della Russia, sabato a Corfù. Mercoledì, sarà a Sirte, in Libia, per il summit dell’Unione africana presieduta dal colonnello Gheddafi. L’Africa sarà una dei temi del G8.

Sul volo che lo conduceva a Corfù, è stato tuttavia obbligato a smentire delle dichiarazioni citate dal quotidiano israeliano Maariv, secondo le quali avrebbe definito Barack Obama “debole” nei confronti dell’Iran, martedì scorso di fronte a Benyamin Nétanayou.

Nel contempo, ha dovuto riaffermare “la sua stima e la sua ammirazione affettuosa” per Nicolas Sarkozy: alcune agenzie di stampa lo avevano citato mentre affermava di essere stato lui, ad “avere inviato (Sarkozy) a Mosca per portare avanti la mediazione tra la Russia e la Georgia”.

Probabilmente, la quarantina di capi di Stato e di governo attesi al G8 fingeranno di non aver mai letto i giornali che raccontano giorno dopo giorno i minimi dettagli delle feste pittoresche organizzate da Silvio Berlusconi nelle sue residenze private di palazzo Grazioli, a Roma, e di Villa Certosa, in Sardegna. Feste alle quali erano invitati, per allietare la serata, dei battaglioni di donne affascinanti dal comportamento “disinvolto”, in cambio di “rimborsi”.

[B]Due punti in meno nei sondaggi

L’organizzatore di queste serate, un uomo d’affari di 34 anni originario della Puglia, GianPaolo Tarantini, ha rivolto le sue scuse al Cavaliere. In un’intervista, ha riconosciuto di essersi fatto accompagnare da belle donne pensando che questo gli avrebbe permesso di frequentare più facilmente il presidente del Consiglio. Afferma di non averle in alcun caso pagate per “prestazioni intime”.

Complicazione potenzialmente esplosiva: la procura di Bari lo ha appena messo sotto inchiesta per traffico di cocaina. Avrebbe parlato al telefono della consegna di “valigie” (codice per “stupefacenti”) e di serate “sesso e droga” con alcune delle sue conquiste. Su diciannove giovani donne ascoltate dalla giustizia, almeno dieci sono state invitate a casa di Silvio Berlusconi.

In ogni caso l’opinione pubblica gli rimprovera solo moderatamente le sue scappatelle. Secondo il guru dei sondaggi, Renato Mannheimer, il 49% degli italiani continua ad avere di lui un’opinione “favorevole”. Si tratta di due punti percentuali in meno rispetto alla sua media da gennaio. Commento di uno degli italiani intervistati per il sondaggio: “Se risolve i nostri problemi, può avere tutte le ragazze che vuole”.

[Articolo originale "Les frasques de Berlusconi jettent une ombre sur le G8 " di Richard Heuzé] (http://www.lefigaro.fr/international/2009/06/29/01003-20090629ARTFIG00363-les-frasques-de-berlusconi-jettent-une-ombre-sur-le-g8-.php)

peddinira
02-07-2009, 15:22
Commento di uno degli italiani intervistati per il sondaggio: “Se risolve i nostri problemi, può avere tutte le ragazze che vuole”.

Grande Italia :Puke: :Puke: :Puke:

whistler
02-07-2009, 15:34
Commento di uno degli italiani intervistati per il sondaggio: “Se risolve i nostri problemi, può avere tutte le ragazze che vuole”.

Grande Italia :Puke: :Puke: :Puke:

i nostri? non quelli di tutta l italia?

:mad:

atinvidia284
02-07-2009, 15:54
Anche il critico d’arte e filosofo Vittorio Sgarbi, ha scritto in questi giorni: “Berlusconi si scopa tutte queste ragazze in nome di tutti gli italiani, e questi lo devono ringraziare perché per governare bene bisogna scopare bene”.

no sta perla me l'ero persa,ha scopato per il bene di tutti noi,rendiamo lode al nostro sultano !!! (sic :muro: )
Il classico e lurido comportamento di chi striscia alle sue dipendenze e gli è devoto.

Titanium555
02-07-2009, 18:08
Anche il critico d’arte e filosofo Vittorio Sgarbi, ha scritto in questi giorni: “Berlusconi si scopa tutte queste ragazze in nome di tutti gli italiani, e questi lo devono ringraziare perché per governare bene bisogna scopare bene”.

no sta perla me l'ero persa,ha scopato per il bene di tutti noi,rendiamo lode al nostro sultano !!! (sic :muro: )

si è noi siamo gli eunuchi a suo cospetto vero?! :confused:

a parte che come a detto vittorio feltri nemmeno gli funziona l'arnese, a voglia a prendere viagra....:read:

atinvidia284
02-07-2009, 22:59
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif Berlusconi riconosce che il suo vecchio sogno di arrivare alla Presidenza della Repubblica “è svanito”
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6477 Brasile
[O Globo]

RIO - Se le minorenni napoletane, i voli di stato con ospiti privati e i procacciatori di prostitute d’alto bordo non gli hanno procurato danni peggiori, una cosa sembra chiara a proposito di Silvio Berlusconi: il suo vecchio sogno di accedere alla Presidenza della Repubblica “è svanito” di fronte al numero di scandali a base di festini erotici in cui è stato coinvolto il suo nome, come rivela El Pais.

È stato lo stesso premier a rendere pubblica l’idea martedì, dicendo: “Per il Quirinale abbiamo Gianni”. Si riferiva a Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Persona tranquilla e fervente cattolico, Letta, che in quel momento sedeva alla destra di Berlusconi, ha replicato “Parliamo d’altro, Silvio”.

Il quadro è completato dall’intervista di Berlusconi alla rivista Chi, appartenente al suo gruppo mediatico [editoriale]. Oltre a dire che non sapeva che Patrizia D’Addario fosse una prostituta e a qualificare il reclutatore di ragazze Gianpaolo Tarantini come “amico stimato e imprenditore serio la cui presunzione d’innocenza deve essere rispettata”, il premier risponde a una domanda sulla sua successione e afferma: “Non sono un monarca, non designerò un successore. Sarà qualcuno eletto dal popolo”.

Così, attraverso una rivista di pettegolezzi, la destra italiana si vede aperta l’ipotesi di un futuro senza Berlusconi. Come ha detto Antonio Di Pietro, l’agonia del premier non può durare fino al 2013 e i colonnelli del Popolo della Libertà già prendono posizione e affilano i coltelli.

Giulio Tremonti, che amministra l’economia ministro dell’Economia dell’oligarchia milanese, sembra collocato meglio degli altri. Un altro sarebbe Letta, alla guida di un governo tecnico. Mario Draghi, presidente della Banca d’Italia, che mantiene pessime relazioni con Berlusconi, è stato accusato di essere un cospiratore.

Freddo e opportunista, Gianfranco Fini si limita ad aspettare di veder passare i cadaveri dei nemici. Il suo grande obiettivo è il Quirinale, un luogo dove in cui un convertito laico di sinistra come lui si sentirebbe più a suo agio che a capo di un partito che lo odia.

Soprattutto, come sempre in Italia, dovrà ottenere l’assenso della Lega Nord, dei giudici e della Chiesa.
“L’ira dei cardinali Bertone e Bagnasco sarebbe favorevole a sbarazzarsi di tutte queste assurdità e ad andare al voto” afferma una voce vaticana.

[Articolo originale "Berlusconi reconhece que seu velho sonho de chegar à Presidência da Itália "esvaiu-se""] (http://oglobo.globo.com/mundo/mat/2009/06/24/berlusconi-reconhece-que-seu-velho-sonho-de-chegar-presidencia-da-italia-esvaiu-se-756494103.asp)

atinvidia284
03-07-2009, 09:57
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Berlusconi canticchia sulla nave da crociera, ma c'è una tempesta all'orizzonte
giugno 2009 http://chediconodinoi.blogspot.com/2009/06/berlusconi-canticchia-sulla-nave-da.html Gran Bretagna
The Times

[articolo originale di Richard Owen qui (http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6605531.ece)]

È stato un tour de force, con Silvio Berlusconi determinato a lasciarsi alle spalle gli scandali degli ultimi due mesi e a posare in modo convincente da statista mondiale, con una valanga di sondaggi a dargli manforte.

La scelta della nave da crociera, ad ogni modo, avrebbe sempre ricordato le sue origini da cantante e intrattenitore di crociera con un buon occhio per le ragazze. L'ambiente deve avergli fatto tornare tutto in mente - il bar della nave splendidamente kitsch, i soffitti bassi, le luci brilluccicanti e i divani curveggianti, ed anche un pianoforte. Sembrava quasi che da un momento all'altro si sarebbe alzato per andare a suonare una delle canzoni napoletane che gli piacciono tanto e si diletta a comporre da sé.

Il suo messaggio è stato che l'Italia, come il mondo in generale, ha bisogno di ottimismo, non di predizioni negative. Lui è stato, ci ha ricordato, il figlio di un banchiere milanese e quindi la sa lunga sulla finanza. È stato anche un imprenditore e conosce l'importanza della fiducia. Bono ha detto che l'occidente non ha mantenuto le sue promesse di aiuto? Be', alcuni paesi sono indietro nell'onorare gli impegni umanitari presi al Gleneagles, ma tutto si può aggiustare con la buona volontà.

È stato, a detta sua, "il più attivo" dei leader mondiali: avrebbe usato le sue strette relazioni con Mosca per risolvere la crisi in Georgia dello scorso agosto (il periodo in cui fu scattata dai paparazzi la gran parte delle fotografie di donne alle sue feste in Sardegna), e consigliato a un riluttante presidente Bush di finanziare con soldi pubblici le banche americane dopo il crollo della Lehman Brothers.

Quando è venuto il momento delle domande c'è stato solo un riferimento indiretto alla sua "vita privata", e mentre se ne andava ha ignorato una domanda che gli ha urlato un giornalista sul perché avesse passato la notte delle elezioni in USA lo scorso novembre con una escort.

A ricordare la sua debolezza per le donne appariscenti c'era solo la presenza in prima fila di Michela Vittoria Brambilla, ex-concorrente in concorsi di bellezza, che Berlusconi ha fatto Ministro del Turismo.

Questa sua debolezza sarà ancora probabilmente nelle menti di tutto il mondo a L'Aquila, e ci si chiede se le crisi politiche domestiche di Berlusconi limiteranno la sua abilità nell'affrontare problemi di interesse globale.

Inoltre, non ha con Barack Obama - che come tutti sanno ha definito "abbronzato" (http://chediconodinoi.blogspot.com/2008/11/berlusconi-nella-bufera-per.html)- quella stretta relazione di cui godeva con Bush. I collaboratori di Berlusconi hanno dovuto fare gli straordinari per giustificare che Berlusconi avrebbe riferito a Binyamin Netanyahu, primo ministro israeliano, che Obama sia debole nei confronti dell'Iran.

atinvidia284
03-07-2009, 14:30
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/greece.standard.gif Il lato oscuro del Cavaliere
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6517 Grecia
[Kathimerini]

Non c’è più un’edizione del telegiornale in cui manchi Silvio Berlusconi. Un tempo, per i suoi rapporti con la magistratura italiana. Recentemente, per la sua avventurosa vita privata. Tuttavia, è fuori discussione la sua capacità unica di affascinare gli elettori italiani. Va ricordato che è stato eletto per tre volte Presidente del Consiglio, sebbene i media internazionali lo considerino un mix fra un demagogo e un buffone con abbondante cerone sulla faccia. Il giornalista Dimitris Deliolanis tenta di dare una risposta a queste importanti questioni nel suo nuovo libro «Silvio Berlusconi, vita e politica» (ed. Kastaniotis). Deliolanis non è un osservatore esterno della vita politica italiana. Vive a Roma da quando è adolescente. Ci ha studiato e ci lavora. Scrive di suo pugno, ma per il pubblico greco. Lo scrittore mostra che dietro l’immagine pubblica di un politico sui generis, si celano innumerevoli segreti e pericolosi legami. La nascita delle imprese di Berlusconi (prima nel campo edilizio e poi in quello televisivo) rappresenta un mistero. Lui stesso si è creato l’immagine di uomo che si è fatto da sé, che ha lavorato duro e che ha lottato contro i poteri forti dell’economia.

Come si evince dal libro, utilizzò sin dall’inizio prestanomi e società fantasma. Mafiosi pentiti hanno ammesso come l’impero di Berlusconi sia stato costruito con i soldi di Cosa Nostra. Berlusconi è stato anche membro della famigerata loggia massonica P2. L’impero del “Cavaliere” è nato ed è sopravvissuto grazie al sostegno fornito da gruppi di potere occulti e non. Hanno creato e sostenuto colui che ha poi rapidamente ottenuto il monopolio della televisione privata in Italia.

La discesa in campo di Berlusconi nel 1994 fu solo un atto di sopravvivenza. A seguito dell’inchiesta giudiziaria Mani Pulite perse infatti i propri appoggi politici. Il suo gruppo era pieno di debiti. Berlusconi si impegnò in prima persona a proteggere politicamente il suo impero. Ci è riuscito usando i mezzi che lui stesso conosceva bene. Per vendersi come politico organizzò una campagna pubblicitaria senza precedenti, basata sul bombardamento televisivo. Nel giro di quattro mesi un nuovo politico e un nuovo partito presero il comando.

Oggi (anche a causa del fallimento del governo di centro-sinistra di Prodi), la popolarità di Berlusconi si è rafforzata. Il Presidente del Consiglio ha dimostrato che può permettersi di dire e fare (quasi) tutto, senza correre alcun rischio. L’immagine dell’uomo d’affari anti-politico che si è sacrificato per salvare l’«impresa Italia», dell’incorreggibile donnaiolo, del furbo sempre in grado di sfuggire alla legge, del burlone che scherza amichevolmente con i potenti della Terra, ha conquistato la maggioranza degli italiani, soprattutto gli strati sociali più bassi. Deliolanis non ritene che Berlusconi sia Mussolini, ma sottolinea che ha creato un regime fondato sul culto della sua personalità e che calpesta sistematicamente valori e istituzioni. Si tratta di un fenomeno italiano, che affonda le proprie radici nella storia del paese.

[Articolo originale "Η σκοτεινή πλευρά του Καβαλιέρε " di Startos Ligeros] (http://news.kathimerini.gr/4dcgi/_w_articles_columns_2_30/06/2009_320376)

atinvidia284
03-07-2009, 17:10
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Silvio Berlusconi screditato sulla scena internazionale
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6520 Francia
[Le Monde]

Silvio Berlusconi ha infine riconosciuto che gli scandali sulla sua vita privata “danneggiano l’Italia”. “Guardare attraverso il buco della serratura fa male al paese”, ha rincarato Giulio Tremonti, il ministro dell’economia, mentre Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica, si è appellato ad un’improbabile “tregua” tra i media ed il governo in occasione del prossimo G8 organizzato nella città disastrata di L’Aquila (Abruzzo), dall’8 al 10 luglio.

Accusato da sua moglie - che ha chiesto il divorzio - di “frequentare minorenni”, poi indicato dal suo avvocato quale “utilizzatore finale” di una rete di call-girls, infine riconosciuto dai giudici come “il corruttore” del suo ex avvocato David Mills, il presidente del consiglio non si gioca soltanto la sua reputazione, di cui non c’è più molto da salvare. Il Cavaliere deve ormai tentare di salvaguardare l’immagine dell’Italia che si è deteriorata parallelamente alla sua. E il suo ruolo sulla scena internazionale.

La sfida è enorme. Da due mesi, la stampa internazionale e i dispacci degli ambasciatori descrivono un paese in cui gli scandali pubblici e privati legati al capo del governo si accumulano. Il presidente del consiglio vi appare unicamente preoccupato dei suoi piaceri, mentre riceve nella sua residenza romana giovani ragazze a pagamento, nella stessa notte dell’elezione di Barack Obama.

Protetto da una legge che impedisce ogni azione legale a suo carico durante la durata del suo mandato, godendo dell’indulgenza e della condiscendenza di una parte degli italiani, dell’indifferenza e dell’ignoranza degli altri in ragione del “servizio minimo” accordato a questi scandali da parte di una televisione pubblica e privata asservita, Berlusconi non ha molto da temere sul piano interno. Le voci di dimissioni e di formazione di un “governo tecnico” hanno alla fine suscitato una corsa alla solidarietà tra coloro che erano dati come possibili successori di Berlusconi.

Al contrario, il modo in cui è visto dai suoi colleghi non gli è indifferente. Berlusconi, che assicura di avere la fiducia del “62%” degli italiani, sa che ormai il suo “charme” ha un’accoglienza ben peggiore sulla scena internazionale. Inizialmente, l’organizzazione del G8 in una città toccata dal terremoto, che è costato la vita a 300 persone il 6 aprile, era destinato a dimostrare l’efficacia dello Stato Italiano. Oggi, è diventato un test dell’influenza dell’Italia sulla scena internazionale, della stima e del credito di cui gode Berlusconi fra i suoi colleghi.

Il suo “Obama giovane e abbronzato” ha senza dubbio segnato il passaggio dal divertimeno al fastidio, fino all’imbarazzo. Ci si ricorda ancora il presidente del consiglio, con il cellulare attaccato all’orecchio, far aspettare il cancelliere tedesco Angela Merkel, il 4 aprile durante il summit della NATO. Quel giorno, Berlusconi non ha colto forse fino in fondo il senso della piccola alzata di spalle del cancelliere che sembrava dire: “Pazienza, faremo senza di lui.”

L’ultimo Consiglio europeo di Bruxelles ha suonato il campanello d’allarme. Malgrado la larga vittoria del suo partito alle elezioni europee e un tasso di partecipazione da far impallidire d’invidia molte altre democrazie, Berlusconi, senza appoggio, non è riuscito a piazzare il suo candidato alla presidenza del Parlamento europeo come aveva promesso ai suoi sostenitori. Per inciso, ha dovuto subire il seguente commento a doppio senso di Hans Gert Pottering: “Anche se qualcuno della nostra famiglia ha un comportamento che non piace a tutti, questo non deve avere effetti su coloro che non hanno avuto quel comportamento”. “Gli scandali di queste ultime settimane non hanno aiutato l’Italia” sottolinea l’inglese Graham Watson, capofila dei liberal-democratici.

Un “problema Berlusconi”? L’interessato continua a difendere il suo stile e la sua vita privata senza apparente rammarico - “agli italiani piaccio cosi”. Le domande tuttavia restano: il tentativo fallito di Fiat di prendere il controllo della tedesca Opel avrebbe avuto miglior sorte se la reputazione di Berlusconi e dell’Italia oltre il Reno fosse stata migliore? Obama avrebbe incluso una tappa romana durante il suo primo soggiorno europeo se il presidente del consiglio avesse evitato di fare una brutta battuta sul neo eletto?

Berlusconi dispiega un’intensa attività diplomatica. Dopo un viaggio lampo a Washington, il ricevimento di Mouammar Gheddafi a Roma, si è invitato a Corfù per il summit Russia-Nato. Ma, mercoledì primo luglio, ha annullato, all’ultimo momento, la sua presenza a Sirte (Libia) per una riunione dell’Unione Africana. Vuole dimostrare che è ancora “l’amico di tutti”, un dirigente ascoltato e frequentabile e che l’Italia pesa ancora nelle relazioni internazionali.

Non è la prima volta che Berlusconi deve affrontare uno scandalo e un summit. Nel 1994, a Napoli, la sua prima presidenza del G8 coincise con l’apertura di un’inchiesta giudiziaria che lo riguardava. Altre inchieste, altri scandali non hanno impedito ad alcuni dirigenti internazionali di frequentare la sua villa in Sardegna, il falso vulcano e forse le sue strane accompagnatrici. Quattordici anni più tardi chi, in seno al G8, sarebbe pronto a correre questo rischio?

[Articolo originale "Silvio Berlusconi démonétisé sur la scène internationale" di Philippe Ridet] (http://www.lemonde.fr/archives/article/2009/07/02/silvio-berlusconi-demonetise-sur-la-scene-internationale-par-philippe-ridet_1214355_0.html)

Titanium555
03-07-2009, 22:39
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Silvio Berlusconi screditato sulla scena internazionale
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6520 Francia


infatti l'ho notato anch'io che da un pò di giorni nessuno parla male di berlusconi in attesa del g8, poverino si sentirà depresso, spero che lo deridano come se lo merita, poi che venga a lamentarsi che scredita anche l'italia e hanno ragione cavolo l'anno votato.........

atinvidia284
04-07-2009, 19:31
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Italia: lo stile Berlusconi
gugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6259 Gran Bretagna
[The Guardian]

Editoriale.

Se fosse indetto un concorso per scegliere il politico più sessista d’Europa, senza dubbio vincerebbe Silvio Berlusconi. Fu proprio lui a definire la squadra di governo spagnola, composta in egual numero da uomini e donne, “troppo rosa”. E fu sempre Berlusconi ad affermare che non ci sono abbastanza soldati nell’esercito per prevenire gli stupri, dal momento che le donne italiane sono troppo belle; suggerì che le aziende straniere si stabilissero in Italia, dove avrebbero trovato le segretarie più attraenti del mondo.

E, se qualcuno dovesse obbiettare che queste sono solo parole – innocue battute, per dirla con il presidente stesso – anche il suo atteggiamento nei confronti delle donne è stato ampiamente criticato, non per ultimo da sua moglie.

Così sarebbe opportuno che un crescente scandalo che coinvolge una serie di donne giovani e belle causasse un certo imbarazzo, e forse qualcosa di più ad un leader che, fino a questo momento, ha continuato a sperare che l’attenzione rimanesse focalizzata sui suoi doveri di uomo di stato, come anfitrione del G8 del mese prossimo.

Quando sua moglie annunciò di volere il divorzio, annoverando tra le motivazioni anche la relazione tra il Presidente e la modella diciottenne Noemi Letizia, Berlusconi prese la solita via di fuga – alternando battutine sprezzanti a veri e propri attacchi alla stampa, e rifiutando nel frattempo di rispondere a qualsiasi domanda – e per un momento sembrò che potesse cavarsela così.

Ora gli sono state mosse nuove accuse riguardo la presenza continua di altre ragazze a feste esclusive organizzate nella villa di Berlusconi. Ha l’aria d’essere più un’infatuazione che una scappatella.

Il suo atteggiamento verso le donne è solo una tra le miriadi di motivazioni per cui gli italiani non avrebbero dovuto eleggere per ben tre volte Berlusconi. Il rifiuto di riconoscere un conflitto tra i suoi interessi di imprenditore e di magnate dei media con la sua posizione politica, i ripetuti attacchi al parlamento e alla magistratura, l’uso della maggioranza di governo per ottenere immunità giudiziaria, il fallimento nel combattere la malavita organizzata, la sua pessima politica economica e le riforme illiberali che sta progettando sono tutte ragioni che competono per il primo posto.

Ma il successo di Berlusconi, tristemente, è conseguenza piuttosto che causa, del crollo del sistema politico italiano, un crollo che ha fatalmente indebolito sia la sinistra sia il centro, lasciando libero il campo a opportunisti e xenofobi. E’ una tragedia che l’inchiesta giudiziaria mani pulite, che negli anni ‘90 sembrava promettere un grande rinnovamento della classe politica italiana, abbia invece condotto il Paese a questo punto.

La promessa fatta da Berlusconi per le elezioni di quest’anno – di riportare l’Italia alla stabilità –, non significa altro che l’Italia e il resto dell’Europa dovranno sopportarlo ancora per un po’.

[Articolo originale "Italy: Berlusconi's Way"] (http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2009/jun/23/berlusconi-italian-politics)

atinvidia284
04-07-2009, 20:04
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Perché Silvio Berlusconi è a prova di scandalo in Italia
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6361 Gran Bretagna
[The Guardian]

La cosa intrigante non è Silvio Berlusconi, ma il popolo italiano. Si afferma che il Presidente del Consiglio abbia pagato delle escort per farle partecipare alle sue feste. Ci sono dei nastri e delle foto. Silvio interrompe una sessione con una ragazza per congratularsi al telefono con il neo-eletto Obama.

Qualcuno è sorpreso da queste affermazioni? No. Esiste la possibilità che Berlusconi possa inciampare in questa vicenda, come suggerito e auspicato dalla stampa britannica? Certamente no. Questa non è la Gran Bretagna. Questo non è Gordon Brown. L’Europa può avere una sola moneta, ma ha molte mentalità e non è che si stiano avvicinando. Devo ancora incontrare un italiano che pensi che Berlusconi debba dimettersi per queste vicende. La giustizia ha dichiarato colpevole l’avvocato inglese David Mills perché aveva accettato di ricevere dei soldi da Berlusconi in cambio della sua falsa testimonianza, tuttavia il Premier non si è dimesso. E’ difficile immaginarsi quale reato potrebbe costringerlo ad andarsene.

Nessuno nel partito di Berlusconi vuole che se ne vada. Lui l’ha fondato. Tutti sono debitori nei suoi confronti per la propria posizione e scomparirebbero, così come il partito stesso, se lui dovesse andarsene. La carta stampata è contenta per due motivi: prima pagine piene di dettagli piccanti, seguite da editoriali in cui si parla di come sia di cattivo gusto ridurre la politica al pettegolezzo. I media controllati da Berlusconi si lamentano di un complotto organizzato. Il concetto di opposizione leale non esiste in Italia. Ci sono i sostenitori, come l’ex ministro Vittorio Sgarbi (”Se Berlusconi non è soddisfatto sessualmente governa male”), e ci sono i cospiratori.

La Chiesa, che ha espresso opinioni forti su questioni come la contraccezione, l’eutanasia e l’aborto, ora tace. Berlusconi viene considerato come un politico più a favore delle famiglie e contro l’aborto dell’opposizione. Una famiglia rimane sempre una famiglia anche quando il marito è sul divano e promette di dare una mano a una escort per una sua richiesta di autorizzazione edilizia.

Si parla di “opposizione”, ma questa è inesistente. Sin dal collasso della coalizione profondamente frammentata di Romano Prodi, la sinistra è evaporata, non solo in Parlamento, ma nella testa della gente. Berlusconi ha raggiunto lo status di un signore Rinascimentale. Più che essere popolare, è inevitabile. Non ci sono eredi, non c’è un avversario credibile. La democrazia non è stata sospesa, ma Berlusconi vincerà tutte le elezioni e non solo perché è il proprietario di metà delle emittenti televisive. Il Paese è avvolto da un profondo fatalismo. Il 72enne Berlusconi non se ne andrà finchè il Signore non se lo porterà via. Dopo di che, gli italiani tireranno un grande sospiro di sollievo, proprio come fa la gente quando il capo se ne va.

[Articolo originale "Why Silvio Berlusconi is scandal-proof in Italy" di Tim Parks] (http://www.guardian.co.uk/world/2009/jun/23/silvio-berlusconi-escort-girls-scandal)

first register
04-07-2009, 20:15
Non so se qualcuno l'ha già letto ma riporto un articolo del quotidiano francese le monde.


[Le Monde]

Silvio Berlusconi ha infine riconosciuto che gli scandali sulla sua vita privata “danneggiano l’Italia”. “Guardare attraverso il buco della serratura fa male al paese”, ha rincarato Giulio Tremonti, il ministro dell’economia, mentre Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica, si è appellato ad un’improbabile “tregua” tra i media ed il governo in occasione del prossimo G8 organizzato nella città disastrata di L’Aquila (Abruzzo), dall’8 al 10 luglio.
Accusato da sua moglie - che ha chiesto il divorzio - di “frequentare minorenni”, poi indicato dal suo avvocato quale “utilizzatore finale” di una rete di call-girls, infine riconosciuto dai giudici come “il corruttore” del suo ex avvocato David Mills, il presidente del consiglio non si gioca soltanto la sua reputazione, di cui non c’è più molto da salvare. Il Cavaliere deve ormai tentare di salvaguardare l’immagine dell’Italia che si è deteriorata parallelamente alla sua. E il suo ruolo sulla scena internazionale.
La sfida è enorme. Da due mesi, la stampa internazionale e i dispacci degli ambasciatori descrivono un paese in cui gli scandali pubblici e privati legati al capo del governo si accumulano. Il presidente del consiglio vi appare unicamente preoccupato dei suoi piaceri, mentre riceve nella sua residenza romana giovani ragazze a pagamento, nella stessa notte dell’elezione di Barack Obama.
Protetto da una legge che impedisce ogni azione legale a suo carico durante la durata del suo mandato, godendo dell’indulgenza e della condiscendenza di una parte degli italiani, dell’indifferenza e dell’ignoranza degli altri in ragione del “servizio minimo” accordato a questi scandali da parte di una televisione pubblica e privata asservita, Berlusconi non ha molto da temere sul piano interno. Le voci di dimissioni e di formazione di un “governo tecnico” hanno alla fine suscitato una corsa alla solidarietà tra coloro che erano dati come possibili successori di Berlusconi.
Al contrario, il modo in cui è visto dai suoi colleghi non gli è indifferente. Berlusconi, che assicura di avere la fiducia del “62%” degli italiani, sa che ormai il suo “charme” ha un’accoglienza ben peggiore sulla scena internazionale. Inizialmente, l’organizzazione del G8 in una città toccata dal terremoto, che è costato la vita a 300 persone il 6 aprile, era destinato a dimostrare l’efficacia dello Stato Italiano. Oggi, è diventato un test dell’influenza dell’Italia sulla scena internazionale, della stima e del credito di cui gode Berlusconi fra i suoi colleghi.
Il suo “Obama giovane e abbronzato” ha senza dubbio segnato il passaggio dal divertimeno al fastidio, fino all’imbarazzo. Ci si ricorda ancora il presidente del consiglio, con il cellulare attaccato all’orecchio, far aspettare il cancelliere tedesco Angela Merkel, il 4 aprile durante il summit della NATO. Quel giorno, Berlusconi non ha colto forse fino in fondo il senso della piccola alzata di spalle del cancelliere che sembrava dire: “Pazienza, faremo senza di lui.”
L’ultimo Consiglio europeo di Bruxelles ha suonato il campanello d’allarme. Malgrado la larga vittoria del suo partito alle elezioni europee e un tasso di partecipazione da far impallidire d’invidia molte altre democrazie, Berlusconi, senza appoggio, non è riuscito a piazzare il suo candidato alla presidenza del Parlamento europeo come aveva promesso ai suoi sostenitori. Per inciso, ha dovuto subire il seguente commento a doppio senso di Hans Gert Pottering: “Anche se qualcuno della nostra famiglia ha un comportamento che non piace a tutti, questo non deve avere effetti su coloro che non hanno avuto quel comportamento”. “Gli scandali di queste ultime settimane non hanno aiutato l’Italia” sottolinea l’inglese Graham Watson, capofila dei liberal-democratici.
Un “problema Berlusconi”? L’interessato continua a difendere il suo stile e la sua vita privata senza apparente rammarico - “agli italiani piaccio cosi”. Le domande tuttavia restano: il tentativo fallito di Fiat di prendere il controllo della tedesca Opel avrebbe avuto miglior sorte se la reputazione di Berlusconi e dell’Italia oltre il Reno fosse stata migliore? Obama avrebbe incluso una tappa romana durante il suo primo soggiorno europeo se il presidente del consiglio avesse evitato di fare una brutta battuta sul neo eletto?
Berlusconi dispiega un’intensa attività diplomatica. Dopo un viaggio lampo a Washington, il ricevimento di Mouammar Gheddafi a Roma, si è invitato a Corfù per il summit Russia-Nato. Ma, mercoledì primo luglio, ha annullato, all’ultimo momento, la sua presenza a Sirte (Libia) per una riunione dell’Unione Africana. Vuole dimostrare che è ancora “l’amico di tutti”, un dirigente ascoltato e frequentabile e che l’Italia pesa ancora nelle relazioni internazionali.
Non è la prima volta che Berlusconi deve affrontare uno scandalo e un summit. Nel 1994, a Napoli, la sua prima presidenza del G8 coincise con l’apertura di un’inchiesta giudiziaria che lo riguardava. Altre inchieste, altri scandali non hanno impedito ad alcuni dirigenti internazionali di frequentare la sua villa in Sardegna, il falso vulcano e forse le sue strane accompagnatrici. Quattordici anni più tardi chi, in seno al G8, sarebbe pronto a correre questo rischio?

http://www.lemonde.fr/archives/article/2009/07/02/silvio-berlusconi-demonetise-sur-la-scene-internationale-par-philippe-ridet_1214355_0.html

Titanium555
04-07-2009, 22:47
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Perché Silvio Berlusconi è a prova di scandalo in Italia
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6361 Gran Bretagna

:eek: Madonna come ci azzeccano, vedete loro almeno sono leggermente coerenti alla faccia nostra, e continuano nella mia immensa felicità a criticarci, noi e sopratutto il vaticano ahahhahahaha, che zerbini.......c'è chi si dimette per aver fatto un paio di corna.... e noi adoriamo questo tipo di persone :rolleyes: , poi che dire della sinistra... solo che hanno fatto centro in tutto......e sopratutto che noi stiamo li a guardare come uno spettacolo in tv, spegnila tanto la vita di ritorna indietro.........:Prrr:

atinvidia284
05-07-2009, 11:19
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Perché Silvio Berlusconi è a prova di scandalo in Italia
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6361 Gran Bretagna
.....
La Chiesa, che ha espresso opinioni forti su questioni come la contraccezione, l’eutanasia e l’aborto, ora tace. Berlusconi viene considerato come un politico più a favore delle famiglie e contro l’aborto dell’opposizione. Una famiglia rimane sempre una famiglia anche quando il marito è sul divano e promette di dare una mano a una escort per una sua richiesta di autorizzazione edilizia.
....


In quattro righe hanno capito anche come funziona la chiesa qui

atinvidia284
05-07-2009, 11:22
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif L’Italia nelle mire della Commissione europea
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6302 Francia
[L'Expansion]

In 24 ore l’Italia è stata richiamata all’ordine tre volte da Bruxelles: a causa delle discariche illegali, dell’ineguaglianza uomo-donna sull’età di pensionamento e per aiuti statali illegali. Alcune di queste procedure potrebbero mandarla davanti alla giustizia europea.

La Commissione europea ha deciso giovedì 25 giugno di portare l’Italia davanti alla giustizia europea per infliggerle multe per non aver recuperato aiuti statali illegali. Gli aiuti in questione, teoricamente a favore dell’occupazione, consistevano in due esoneri di imposte sociali per le imprese.

Bruxelles aveva tuttavia stimato, nel 1999, che le imprese in questione non provavano che i fondi pubblici sarebbero veramente serviti a creare nuovi posti o che i dipendenti assunti si trovavano in difficoltà particolari e aveva condannato Roma a recuperare le somme versate. Questa condanna era stata confermata nel 2004 dalla Corte europea di giustizia.

“Secondo i calcoli più recenti presentati dall’Italia è stato recuperato meno del 20% del totale degli aiuti, stimato a circa 281 milioni di euro, dopo più di dieci anni dalla decisione iniziale del recupero da parte della Commissione”, deplora Bruxelles nel suo comunicato. ” La Commissione chiede dunque ora alla Corte di infliggere delle multe all’Italia”, aggiunge.

Ultimatum per ripulire le discariche

La stessa istituzione ha minacciato di prendere severi provvedimenti contro l’Italia per obbligare il governo di Silvio Berlusconi a chiudere e ripulire le migliaia di discariche illegali sul suo territorio. “L’Italia si espone ad eventuali multe se non prende rapidamente provvedimenti per chiudere e ripulire le migliaia di discariche illegali e incontrollate che si trovano sul suo territorio”, ha avvertito la Commission europea nel suo “ultimo avvertimento per iscritto”.

L’ultimatum della Commissione è imbarazzante per il capo del governo Silvio Berlusconi, che sostiene di aver preso provvedimenti per risolvere questo problema e ha proclamato di essere diventato un “esperto nella gestione della spazzatura” durante un summit europeo la settimana scorsa a Bruxelles.

L’Italia è stata condannata nel 2007 dalla Corte di Giustizia europea per quanto riguarda le discariche, “ma deve ancora prendere provvedimenti adeguati per conformarsi al decreto che è stato emesso”, sottolinea la Commissione europea. Se l’Italia non obbedisce la Commissione può portarla di nuovo davanti alla Corte per infliggerle delle multe.

L’Italia è inoltre stata messa sotto accusa mercoledì per il non rispetto di obblighi in materia di trattamenti delle acque di rifiuto. Sono state censite non meno di 325 città e agglomerati urbani che non assicurano un trattamento conforme alle norme europee, sottolinea la Commissione.

L’Italia ha due mesi di tempo per rispondere a queste nuove accuse di Bruxelles. Quest’ affare potrebbe anche costarle un’apparizione davanti alla giustizia europea.

Differenze discriminatorie nell’età di pensionamento

Infine, la Commissione europea ha minacciato giovedì di prendere severi provvedimenti contro l’Italia se non metterà fine alle differenze giudicate discriminatorie nell’età di pensionamento dei dipendenti pubblici secondo che essi siano uomini o donne. L’età legale di pensionamento dei dipendenti statali italiani è di 65 anni per gli uomini e di 60 per le donne. Questa differenza è già costata all’Italia una prima condanna, alla fine del 2008, dalla Corte di Giustizia europea, che ha chiesto che la legislazione venga cambiata.

“L’uguaglianza di trattamento tra uomini e donne è un principio fondante dell’UE, ma più di sette mesi dopo che la Corte di Giustizia ha giudicato discriminatorio il sistema pensionistico del servizio pubblico italiano, le autorità non si sono ancora mosse”, ha commentato il commissario per le pari opportunità, Vladimir Spidia, in un comunicato. “L’Italia deve conformare la sua legislazione con il decreto della Corte il più presto possibile, o rischia nuove procedure legali”, ha avvisato.

In mancanza di reazione alla lettera d’ultimatum di Bruxelles, l’Italia rischia di essere nuovamente chiamata in giustizia e di beccarsi una multa.

[Articolo originale "L'Italie, cible des foudres de la Commission européenne" di L'Expansion] (http://www.lexpansion.com/economie/actualite-economique/l-italie-cible-des-foudres-de-la-commission-europeenne_184018.html#xtor=AL-189)

atinvidia284
05-07-2009, 16:48
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Le voci su Berlusconi diventano più insistenti
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6388 Gran Bretagna
[Financial Times]

I sostenitori di Silvio Berlusconi negano che ci sarà un fuggi fuggi - una corsa verso l’uscita - sulla scia dei molto pubblicizzati scandali intorno alla sua vita privata, ma i più importanti alleati all’interno della coalizione di centro-destra italiana contemplano già un futuro politico senza il loro leader di lungo corso.

Sicure fonti governative, parlando in modo anonimo, sottolineano che non credono che il settantaduenne magnate dei media e tre volte Presidente del Consiglio rassegnerà presto le dimissioni. Nonostante ciò, ministri in posizioni chiave iniziano a preoccuparsi della possibilità che nuove dannose rivelazioni possano portarlo a chiedere le dimissioni.

“È uno scenario completamente nuovo. Le cose stanno cambiando,” ha affermato un funzionario, guardando indietro agli ultimi due mesi da quando è emersa l’amicizia di Berlusconi con una diciottenne aspirante modella e le successive dichiarazioni di sua moglie, Veronica Lario, che ha deciso di divorziare dall’uomo che “frequenta minorenni”.

Un collaboratore di Berlusconi - mantenendo la posizione ufficiale che gli “scandali” sono una macchinazione e una cospirazione dei partiti di opposizione, dei giornali e dei magistrati politicamente schierati - ha affermato che il governo teme che i magistrati annuncino un’indagine ufficiale sul Presidente del Consiglio proprio mentre ospiterà i leader mondiali in occasione del G8 del mese prossimo.

C’è ancora il ricordo del 1994, quando un tribunale ha notificato a Berlusconi che era sotto indagine per corruzione mentre stava tenendo una conferenza sul crimine all’ONU. Il suo governo è caduto un mese dopo quando la Lega Nord ha lasciato la coalizione.

I ministri stranieri del G8 in preparazione al summit iniziano questa sera un incontro di due giorni in Italia.

Berlusconi ieri ha risposto alle continue rivelazioni in un’intervista a Chi, che fa parte della sua schiera di riviste. Ha detto di non ricordare il nome o il volto di Patrizia D’Addario, la quale pare sia tra le donne pagate da un uomo d’affari per partecipare alle feste nelle residenze private di Berlusconi e abbia trascorso nella sua casa di Roma la notte delle elezioni del presidente degli Stati Uniti a novembre dello scorso anno. Berlusconi ha dichiarato di non avere mai pagato una donna per fare sesso.

Mentre avvenivano le intercettazioni delle telefonate di Giampaolo Tarantini, un imprenditore della sanità sospettato di corruzione nell’assegnazione di contratti nel settore, i magistrati nella città portuale di Bari hanno iniziato ad investigare sulla possibilità che avesse ingaggiato prostitute.

Tarantini ha negato le accuse, affermando di avere pagato loro solo le spese. Berlusconi ha affermato che Tarantini gli era stato presentato l’anno scorso come un rispettabile imprenditore.

I ministri temono che le dichiarazioni della D’Addario di avere fotografie e registrazioni del suo incontro con Berlusconi potrebbero rivelarsi vere e dannose o che le accuse contro Tarantini si possano estendere. Le dinamiche chiave sono cambiate, dicono le fonti governative. Primo, c’è la sensazione che le ambizioni di Berlusconi a diventare, da Presidente del Consiglio, Capo dello Stato, siano state infrante. Secondo, le elezioni europee di questo mese hanno mostrato che gli elettori si stanno allontanando. Infine, l’immagine internazionale dell’Italia è stata danneggiata, e la Chiesa cattolica sta facendo pressione.

Malgrado la sua immagine di anfitrione miliardario che vizia gli amici con regali e feste suntuose, gli alleati lo dipingono come isolato, senza nessuno che osi dargli consigli personali. Nella sua malinconica intervista a Chi, Berlusconi ricorda che nell’ultimo anno ha perso sua madre e sua sorella, e che ha perso la moglie che amava.

Carismatico e ricco, Berlusconi è la colla che ha tenuto unita la sua variegata coalizione. Non ha un evidente successore. Il suo nuovo partito, il Popolo della Libertà, non ha un sottosegretario. I ministri si schierano su posizioni diverse. Coloro il cui futuro dipende dalla sopravvivenza di Berlusconi sono i difensori più accesi - tra loro Maurizio Sacconi (Lavoro), Claudio Scajola (Sviluppo Economico) e Franco Frattini (Esteri). Le donne scelte da Berlusconi - tra cui Mara Carfagna (Ministro delle Pari Opportunità) e Stefania Prestigiacomo (Ambiente) - gli sono leali, ma trovano difficile parlare nelle attuali circostanze. Poi ci sono figure chiave che sono state in silenzio o hanno preso le distanze, vedendo un futuro oltre Berlusconi e sperando che ci sia una ordinata successione.

Gianni Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, è il più vicino a Berlusconi e sta già da ora agendo da Presidente del Consiglio, seguendo gli affari mentre il suo capo è costretto a combattere con i propri problemi. Giulio Tremonti, Ministro delle Finanze, ha il vantaggio di avere stretti legami con la Lega Nord. Gianfranco Fini, portavoce del Parlamento, sta coltivando un’immagine da statista rispettabile.

Ma come un potentato del Medio Oriente che non può accettare di lasciare le scene, i funzionari vedono un serio ostacolo alle dimissioni, oltre alla nota testardaggine di Berlusconi. La sua immunità dalle azioni giudiziarie, garantitagli dalla sua larga maggioranza in Parlamento, dura solo finché mantiene la carica.

[Articolo originale "Berlusconi whispers grow louder" di Guy Dinmore] (http://www.ft.com/cms/s/0/d0170a52-6120-11de-aa12-00144feabdc0.html?nclick_check=1)

Franco2
05-07-2009, 21:21
Berlusconi ha offeso quasi tutti i leader del G8.
http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/g8/5735189/G8-Silvio-Berlusconi-has-offended-nearly-every-G8-leader.html


G8: Silvio Berlusconi has offended nearly every G8 leader

Silvio Berlusconi has landed himself in hot water with almost all of the G8 member nations, managing to personally offend the leaders of each country.

By Nick Squires in Rome
Published: 6:02PM BST 03 Jul 2009

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From Angela Merkel to Barack Obama, few have emerged unscathed from his peculiar brand of music hall humour, adolescent japes and sexist quips.

As Italy prepares to host the 2009 G8 summit, we list the colourful comments the Italian prime minister has made on each attending country - the only G8 countries to have escaped his attention appear to be Canada and Japan. But all of that could change by next week.
BRITAIN

After yelling a greeting at US President Barack Obama during a G20 group photo at Buckingham House in April, he earned a rebuke from the Queen.

Mr Berlusconi shouted "Mr Obama", prompting the Queen to turn around in apparent irritation.

Footage of the incident became a YouTube hit in Italy, with one clip posted on the video-sharing website titled "Bothersome Berlusconi, reproached by the Queen."

Corriere Della Sera newspaper said Mr Berlusconi's spirited greeting was an "embarrassment" for Italians.

UNITED STATES

Mr Berlusconi alluded last year to his envy of President Barack Obama's "suntan", a remark which the Italian premier, who boasts a year-round tanned complexion, insisted was a good-humoured compliment.

The remark caused widespread offence, but Mr Berlusconi nonetheless followed it up with a similar comment in March, when he said his response own to the global economic crisis had been different to that of Mr Obama because "I'm paler".

"I'm paler because it's been so long since I went sunbathing. He's more handsome, younger and taller," the media mogul quipped.

FRANCE

In February Mr Berlusconi was reported to have joked to Nicolas Sarkozy that he "gave" the French president his Italian-born wife, Carla Bruni.

He whispered to Mr Sarkozy in a mixture of French and Italian during a television press conference: "Moi, je t'ai donne la tua donna".

The "joke" was an allusion to the fact that France's first lady was born in Italy and her family lived in Turin before moving to Paris in the 1970s because of fears of kidnap by left-wing terrorists.

GERMANY

Angela Merkel, the German chancellor, will not have forgotten that at a recent Nato event, Mr Berlusconi kept her waiting by talking on his mobile phone with his back turned to her, or that he once taunted a German MEP by saying he was "perfect" material for a concentration camp guard.

After the MEP, Martin Schulz, criticised the Italian prime minister for his alleged links to the mafia, Mr Berlusconi told him: "I know that in Italy there is a man producing a film on Nazi concentration camps - I shall put you forward for the role of Kapo (a guard chosen from among the prisoners) - you would be perfect."

CHINA

China is not a member of the G8, but president Hu Jintao is attending this year's summit. Mr Berlusconi joked in 2006 that during Maoist rule, the Chinese "did not eat children, but had them boiled to fertilise the fields."

Mr Berlusconi later said: "It was questionable irony ... because this joke is questionable."

RUSSIA

At a joint press conference in Sardinia with Vladimir Putin, a journalist asked the then-Russian president if he planned to divorce his wife and marry a Russian Olympic gold medalist with whom he was rumoured to be having an affair. When Mr Putin appeared irritated by the question, Mr Berlusconi made the shape of a pistol with his hand and "shot" the reporter.

WHO IS NEXT?

Mr Berlusconi never misses an opportunity to make an off-colour quip, and many of his gaffes have been made at home. A few months ago, on the inaugural run of a new high-speed rail link between Rome and Florence, he donned a ticket collector's cap and asked the mayor of Florence: "How do you like the railway man prime minister?"

He then grinned and answered his own question. "I myself prefer the whoremonger PM".

As allegations over Mr Berlusconi's personal life threaten to overshadow the summit, Italians will hope that their prime minister can avoid a repeat performance when the G8 opens on Wednesday.


E intanto Mara Carfagna diventa la first-lady. :D
http://www.dailymail.co.uk/news/worldnews/article-1197578/Ex-topless-model-host-leaders-partners-Berlusconi-s-summit.html?ITO=1490

Ex-topless model to host leaders’ partners at Berlusconi’s summit

By Nick Pisa
Last updated at 12:03 PM on 05th July 2009

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Italian Premier Silvio Berlusconi has solved the problem of not having a First Lady by his side for this week’s G8 Summit – a former topless model turned minister will look after the spouses of world leaders.

Dark-haired former calendar girl Mara Carfagna, – now Italy’s Equal Opportunities Minister – will guide the partners of the prime ministers and presidents at the conference.

The idea might put a smile on the face of German Chancellor Angela Merkel’s husband Joachim Sauer, who is the only man among the spouses of the leaders attending the summit, which begins on Wednesday.

Berlusconi, 72, has been hit by a series of sleaze scandals in recent months.

In May, his wife Veronica Lario, 52, announced she was divorcing him, saying she had had enough of her husband ‘frequenting minors’ after he attended the 18th birthday party
of wannabe model Noemi Letizia, giving her a £5,000 gold and diamond necklace.

It has also been claimed that escort girl Patrizia D’Addario was paid to spend the night at Berlusconi’s Rome residence, Palazzo Grazioli.

Regular parties were held at the palace and at his estate in Sardinia, where girls were paid to attend.

Berlusconi faces fresh embarrassment as a series of photographs taken at his 150-acre estate Villa Certosa, threaten to appear ahead of the G8 summit.

A Sardinian judge ordered the photographs to be seized last month on the grounds that they violated Berlusconi's privacy, but the images had already been sold to Colombian picture agency Ecoprensa.

Several European publications are now bidding for the photographs which were taken by Antonello Zappadu at Villa Certosa in Sardinia in 2007 and 2008.
In one picture Berlusconi is grinning as former Big Brother contestant Angela Sozio and another woman kiss on the lips.

Italian magazine Oggi published one of the photos, showing Berlusconi with his hand inside a woman's shirt in 2007 but was banned from publishing the others by a privacy watchdog.

The billionaire media tycoon has a history with Ms Carfagna. Before she became an MP, he told her during a TV awards dinner that if he ‘wasn’t already married’ he would ‘run off’ with her.

As a result, his furious wife demanded – and got – a public apology from Berlusconi after she wrote to an Italian newspaper complaining of his behaviour.

Last year, there was further controversy after a comedian claimed that Ms Carafgna had performed a sex act on Berlusconi. Ms Carfagna described the allegations as ‘vulgar and fanciful’.

Ms Carfagna is the youngest member of Berlusconi’s cabinet. She left her TV career to move into politics in 2006. Many were surprised at her appointment, given her inexperience.

Before joining the cabinet, she had posed topless but always emphasised her family values and insisted none of the pictures was erotic.

Yesterday a spokesman at Ms Carfagna’s office said: ‘We are aware of the reports but there is nothing to say at the moment as the agenda for the G8 summit is still being drawn up.’

The world’s leaders are meeting in L’Aquila to discuss the economy, climate change, development and food security.

Prime Minister Gordon Brown and his wife Sarah will be there.

Titanium555
05-07-2009, 21:39
mancava solo che offendesse i leader del g8, questo è proprio fuori di testa, vergognosi come sempre..........

Franco2
05-07-2009, 22:16
mancava solo che offendesse i leader del g8, questo è proprio fuori di testa, vergognosi come sempre..........

In effetti, però, quella sulla Russia è un po' tirata per i capelli... anzi, mi pareva che Putin annuisse con un'aria da "penso la stessa cosa, ma meno male che l'hai detto tu e non io".

atinvidia284
06-07-2009, 01:20
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif L’Italia si è finalmente stancata del sessismo di Berlusconi?
Giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6269 Gran Bretagna
[The Times]

Dopo anni e anni in cui Silvio Berlusconi ha fatto battute sessiste e mescolato politica, televisione e affari circondandosi di donne dello spettacolo, forse adesso il vento è cambiato.

L’Italia è un paese in cui il femminismo e la correttezza politica hanno fatto rare incursioni. Due anni fa Veronica Lario, da cui Berlusconi si è separato, richiese pubbliche scuse dopo che lui disse a Mara Carfagna, una ex modella in topless, che l’avrebbe “sposata subito” se non fosse già sposato. Lui chiese scusa - poi lo scorso anno ha nominato la Carfagna Ministro per le Pari Opportunità.

Berlusconi è stato eletto per tre volte e gli italiani sono perfettamente consapevoli dei suoi modi di fare. Una volta ha detto a degli imprenditori americani di investire in Italia perché “abbiamo le più belle segretarie, delle ragazze stupende”. Scherza sulle accuse fattegli dalla moglie di “frequentare minorenni”, firmando autografi a ragazze e aggiungendo spiritosamente: “Spero che tu abbia più di 18 anni.”

Se è cominciata una rivolta femminile, Berlusconi deve probabilmente ringraziare il suo legale, Niccolò Ghedini. Ghedini ha lasciato di stucco molti italiani - uomini e donne - sottolineando che anche se il Presidente del Consiglio ha passato con una “escort” la notte delle elezioni americane lo scorso novembre nel suo palazzo romano, come si afferma, non si tratta di un crimine perché egli è stato “solo l’utilizzatore finale”.

Ghedini ha aggiunto: “Pensare che Berlusconi abbia bisogno di pagare delle donne 2000 € per farle dormire con lui sembra troppo. Potrebbe avere un numero enorme di donne gratis. Berlusconi ha grande rispetto per le donne e non si sognerebbe di pagarne una per fare sesso con lui.” Rispetto? Non per quelle che hanno avviato un tardivo e coraggioso tentativo di sconfiggere la cultura italiana del macho.

[Articolo originale "Has Italy finally grown tired of Silvio Berlusconi's sexism?" di Richard Owen] (http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6558180.ece)

atinvidia284
06-07-2009, 09:34
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Una notte nell’harem di Silvio Berlusconi
Giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6356 Gran Bretagna
[The Times]

Un’ex escort racconta di una cena a casa del Premier italiano, in cui lui si sarebbe esibito davanti alle ospiti e poi l’avrebbe portata a letto.
Patrizia D’Addario dichiara che Berlusconi le avrebbe detto di “aspettare nel lettone”.

La notte dell’elezione di Barack Obama a Presidente degli Stati Uniti lo scorso novembre, il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi ha organizzato una festa con cena a lume di candela per tre bellissime donne a Palazzo Grazioli, la sua lussuosa residenza romana. Una delle ospiti, l’ex attrice ed escort 42enne Patrizia D’Addario, sostiene che lui le avrebbe chiesto di restare per la notte. Non solo, dice anche di aver registrato la conversazione che ci fu in seguito.

“Vai e aspettami nel lettone”: pare che le abbia detto il milionario 72enne. Stava andando a fare una doccia e mettersi in accappatoio. Un estratto della registrazione della D’Addario finito su un giornale italiano e pubblicato ieri mostra che lei gli ha risposto: “Sì, il lettone”.

Secondo la D’Addario, lo staff di Berlusconi gli avrebbe ricordato che era atteso a un raduno per la notte elettorale americana, organizzato dalla Fondazione Italia-Usa, ma il Presidente del Consiglio è rimasto a casa. Successivamente i funzionari lo hanno informato della vittoria di Obama. Il giorno dopo, continua la D’Addario, lei e Berlusconi avrebbero fatto colazione insieme e lui le avrebbe regalato una tartaruga tempestata di pietre preziose, dicendo: “La tartaruga è un dono speciale che do solo a te”.

Il suo racconto è l’ultimo di una serie di affermazioni sulla vita privata di Berlusconi che lo hanno imbarazzato e che stanno minacciando di minare la sua autorevolezza, mentre si prepara a ospitare il vertice del G8 del mese prossimo. Berlusconi ha definito le affermazioni della D’Addario “spazzatura e menzogne”. “Non sarò spazzato via da questi attacchi e continuerò a lavorare per il bene del paese” ha detto.

La storia della D’Addario è stata confermata dalla sua amica Barbara Montereale, una hostess 23enne che afferma di averla accompagnata alla cena del 4 novembre e ad un evento simile due settimane prima. Ieri la Montereale, in un’intervista ad un giornale italiano, ha dichiarato che la D’Addario le aveva raccontato di aver fatto sesso con Berlusconi la notte della vittoria di Obama.

La scorsa settimana la D’Addario, di Bari, candidata nelle elezioni locali all’inizio del mese in un partito collegato a quello di Berlusconi, ha descritto il suo presunto coinvolgimento col Presidente in un’intervista di due ore al Sunday Times.

Ha dichiarato che tutto sarebbe iniziato quando fu pagata 850 sterline (circa 1000 euro) per partecipare ad una cena lo scorso ottobre insieme a molte altre giovani donne. Donna elegante dagli occhi verdi e madre di una 13enne, la D’Addario, che dichiara di aver lavorato come assistente del prestigiatore David Copperfield, ha insistito col dire che può provare la sua storia con registrazioni audio e video delle sue visite a casa di Berlusconi.

Ha raccontato che quando è entrata per la prima volta in una stanza affrescata della sua residenza, indossando un vestito nero Versace e ha visto che altre 20 donne erano venute per la cena, il suo primo pensiero è stato: “Ma questo è un harem.” Un amico di nome Giampaolo le aveva chiesto di parteciparvi e le aveva offerto £420 (circa €500). “È quanto prendono le altre ragazze” - ma lei aveva insistito per £1700 (circa €2000), richiesta da lui accettata.

Quello stesso giorno le fu consegnato il biglietto di un volo per Roma e fu accompagnata in macchina insieme alla Montereale e a un’altra donna alla residenza, intorno le 22. Mentre la macchina si avvicinava, Giampaolo chiuse i vetri scuri. Lei prese l’ascensore per la stanza affrescata. Berlusconi salutò le sue ospiti 10 minuti dopo dicendo: “Buonasera a voi tutte” e la D’Addario fu colpita da quanto trucco avesse addosso. “Ho lavorato a teatro e me ne intendo di make-up. Ne aveva molto addosso. Lo faceva sembrare arancione e quando rideva si vedevano le rughe”.

Berlusconi la baciò sulle guance, le accarezzò il braccio e disse: “Ciao, sono Silvio. Sei molto carina”. Si misero a sedere su un divano e lui le chiese: “Da dove vieni? Che fai nella vita?”. Lei gli raccontò del complesso residenziale che voleva costruire sul terreno di famiglia, aggiungendo che stava avendo difficoltà ad ottenere i permessi.

Per più di un’ora Berlusconi proiettò uno spezzone di film dopo l’altro per i suoi ospiti, che lo mostravano alla Casa Bianca con il Presidente Bush, a un meeting del G8 e durante la campagna elettorale delle scorse elezioni politiche. La D’Addario ricorda: “E’ stato penoso, noioso”. L’ultimo video comprendeva la canzone della campagna elettorale Meno male che Silvio c’è e molte delle donne la cantarono muovendo le braccia all’unisono.

Secondo il resoconto della D’Addario, Berlusconi la condusse per mano nella sala da pranzo quando i video finirono alle 23.30 circa e le altre donne li seguirono. Durante la cena a base di tagliatelle con funghi porcini, hamburger e patate, torta allo yogurt, portati da camerieri in uniforme, Berlusconi si mostrò come un padrone di casa che inesorabilmente cattura l’attenzione di tutti.

Essendo un ex cantante da crociera, ha cantato le canzoni scritte da lui, mostrato le foto delle sue ville e raccontato barzellette sporche. Ad un certo punto ha guardato la D’Addario dall’altra parte del tavolo e ha detto: “C’è una ragazza che non si fida più degli uomini e io le farò cambiare idea. La farò viaggiare su un jet privato e le farò vedere che gli uomini non sono ciò che crede”.

Irritata per il fatto che le altre ospiti sentito avessero sentito, gli ha risposto: “Che fai - racconti una barzelletta su di me?”. Berlusconi le rispose: “Sì. Io so tutto”. Lei si è convinta che lui avesse indagato sul suo passato.

Durante la cena lui si alzava continuamente, scomparendo in un’altra stanza e ritornando con un ampio sorriso, carico di regali come collane, pendenti, anelli, braccialetti e altri gioielli - la maggior parte a forma di farfalla - che donò a tutte le donne. Verso la fine chiese alla D’Addario di ballare con lui un lento. “Abbiamo ballato di fronte a tutti. Mi stringeva forte, ma quello che mi stupì fu che lo fece di fronte a tutti gli altri”.

Berlusconi le aveva fatto altre avance quella sera? Lei si rifiuta di rispondere. Le ha chiesto di rimanere dopo cena? “Io non volevo rimanere. Ero stanca”. Le altre donne sono rimaste? Lei non risponde di nuovo. Successivamente, Giampaolo le disse che le avrebbe dato solo £850, invece dei £1700 pattuiti. “Hai fatto uno sbaglio, dovevi rimanere”.

Nel giorno delle elezioni presidenziali americane, però, Giampaolo la contattò nuovamente. “Ti vuole vedere” le comunicò. Le disse di partire immediatamente. Perchè ci andò? “Perchè dovevo andarci” risponde lei, rifiutandosi di argomentare. Alle 22.30 circa, fu accompagnata in macchina a Palazzo Grazioli insieme a Giampaolo e altre due giovani donne, inclusa la Montereale. Lei ricorda che Berlusconi la accolse dicendole: “Sono felice di rivederti. Ti stavo aspettando.”
Dopodichè la condusse verso un buffet di dolci e gelati, dicendole spontaneamente che le avrebbe risolto i problemi dei permessi edilizi mandando due persone a Bari.

Mentre mangiavano, lui cantò ancora le sue canzoni, mostrò le fotografie delle sue ville e della sua famiglia e consegnò i regali alle donne. “Credo che il rituale sia sempre questo” ha raccontato. Furono trasmessi gli stessi film nella stessa stanza della volta precedente. “Sono rimasta quella notte. Me ne sono andata la mattina successiva dopo colazione” ha raccontato. Ad un certo punto Berlusconi l’aveva lasciata per andare a rilasciare una dichiarazione sul trionfo di Obama.

La D’Addario dice di aver filmato se stessa di fronte allo specchio, una foto incorniciata dell’ex moglie di Berlusconi, Veronica Lario, e un letto. Alla domanda sul perché abbia filmato il padrone di casa, lei ha risposto: “Mi sentivo più sicura filmando e registrando tutto. E Berlusconi mi aveva fatto una promessa; è stato molto dolce con me”. Ha aggiunto che lei in passato aveva avuto dei “seri problemi” con un uomo e che si sentiva più sicura con un registratore.
Fu accompagnata in macchina all’hotel. Racconta: “Quando aprii la porta della suite, una delle due ragazze che erano andate via dopo la cena rise e mi chiese ‘Ti hanno dato la busta?’ “. Ma la D’Addario non aveva ricevuto nessuna busta.

La sera successiva Berlusconi la chiamò. Secondo una registrazione pubblicata ieri su Repubblica, lui le chiese:”Come va?” Lei rispose che aveva la voce un po’ rauca. Lui rispose ironicamente che gli sembrava strano perché non aveva sentito “strilli” la notte precedente.

Anche se fu scelta come candidata alle elezioni locali alleata al PDL, la sua promessa di aiutarla con i permessi edilizi non fu mantenuta e si rivoltò contro di lui. La D’Addario, la Montereale e altre due donne sono state ascoltate come testimoni da Giuseppe Scelsi, il procuratore di Bari che sta conducendo l’indagine su Giampaolo Tarantini, imprenditore 35enne sospettato di corruzione e favoreggiamento della prostituzione. Le donne hanno testimoniato di aver partecipato a delle feste nelle case di Berlusconi a Roma o in Costa Smeralda.

Non c’è alcun indizio che il Presidente del Consiglio abbia commesso dei reati.
In un’intervista rilasciata ieri, la Montereale ha detto che la D’Addario era rimasta con Berlusconi dopo la seconda cena “per lavorare. Tutte quelle che erano alla cena sapevano che era una escort”. Ha citato la D’Addario dicendo che lei aveva fatto sesso con Berlusconi. Gli accordi per il suo volo e l’hotel erano identici a quelli della D’Addario e anche lei fu pagata per la partecipazione alle cene.
La Montereale ha detto che a gennaio era stata invitata alla villa in di Berlusconi in Sardegna. Gli raccontò dei suoi problemi finanziari e lui le aveva dato una busta con “una cifra molto generosa”. Lei ha precisato di non aver mai fatto sesso con lui.

Alla domanda sul suo futuro, la D’Addario ha esitato a lungo prima di dire che sperava di poter costruire il suo complesso residenziale. Ha qualche rimorso? “Sento di essere stata presa in giro. Pensavo che, visto come Berlusconi si era comportato con me, avrebbe risolto il mio problema - perché lui è il Presidente del Consiglio e per quanto fu affettuoso con me”.

Il Pubblico Ministero insegue i “fornitori di escort”

Il resoconto della D’Addario e quelli degli altri testimoni verranno vagliati da Giuseppe Scelsi, il procuratore che a Bari sta indagando su Giampaolo Tarantini e suo fratello Claudio sulle presunte tangenti dagli ospedali locali. Le conversazioni telefoniche intercettate durante le indagini di Scelsi si dice che provano che Giampaolo ha pagato donne perché partecipassero alle feste a casa di imprenditori soci e amici.

Giampaolo, che ha anche una villa vicino a quella di Berlusconi in Sardegna, pare abbia menzionato le feste tenute dal Presidente del Consiglio, alle quali era stato invitato. Il Pubblico Ministero sta esaminando i tabulati telefonici e le organizzazioni dei viaggi della D’Addario e delle altre donne per scoprire chi ha pagato per i loro voli. Le registrazioni audio e video della D’Addario sono in cassaforte.

I fratelli Tarantini negano qualsiasi malefatta. Si dice che Giampaolo Tarantini in una conversazione si riferisse alla modella e attrice Sabina Began, che è ritenuta colei che ha presentato alcune sue conoscenze femminili a Berlusconi in Sardegna. Soprannominata l’”ape regina” di Berlusconi, a quando si dice la Began ha scelto molte delle 50 giovani donne che hanno partecipato alla festa di Capodanno 2008 con Berlusconi alla sua villa in Sardegna, secondo il settimanale l’Espresso.

Venti ospiti, incluse attrici e showgirl, si dice siano state pagate £1270 (€1500) al giorno per la presenza. L’avvocato di Berlusconi Niccolo Ghedini, che è anche parlamentare, ha definito il resoconto una fantasia e ha minacciato di fare causa alla rivista. Una fonte vicina alle indagini sostiene: “Scelsi è un duro. Questa volta andrà fino in fondo.”

[Articolo originale "One night in Silvio Berlusconi’s 'harem'" di John Follain] (http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6544035.ece)

atinvidia284
06-07-2009, 09:35
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Abbraccio “lesbico”, un ulteriore motivo di imbarazzo per Berlusconi
Giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6554 Gran Bretagna
[The Times]

Le fotografie mostrano Silvio Berlusconi che sghignazza abbondantemente mentre due giovani donne si baciano di fronte a lui nella sua villa sarda. Ma le stesse fotografie minacciano di mettere in imbarazzo il Presidente del Consiglio alla vigilia del summit del G8, vertice dei paesi più industrializzati, che ospiterà la prossima settimana. Dopo due mesi di accuse sulla sua vita privata, fra le quali la dichiarazione di una prostituta d’aver passato una notte nella residenza romana di Berlusconi, egli non vede l’ora di mettersi tali sconcezze alle spalle e ripartire come politico “del fare”.

Diversi giornali europei stanno facendo offerte per le fotografie di Antonello Zappaddu, che scattò 5000 immagini degli ospiti di Berlusconi a Villa Certosa, in Sardegna, nel 2007 e nel 2008. Una fonte informata ha dichiarato che l’obiettivo era quello di pubblicarle subito prima dell’inizio del summit, mercoledì, per ottenere un “impatto massimo”. Le immagini ritraggono Berlusconi, che all’epoca era leader dell’opposizione, con cinque giovani donne in un gazebo. Due di queste gli siedono in grembo. Egli sogghigna con fare d’approvazione mentre Angela Sozio, 36 anni, ex-concorrente dai capelli rossi del Grande Fratello, siede sulle ginocchia di un’altra giovane donna e la bacia sulle labbra. Un uomo prova ad accarezzare i seni di una bionda ma questa lo respinge. Il gruppo, quindi, si allontana attraverso la tenuta di Villa Certosa e Sozio mette in scena una finta cerimonia nuziale. Questa consegna un bouquet di fiori ad una ragazza con la quale Berlusconi si tiene per mano. Sozio e le altre due donne intonano una marcia nuziale.

I magistrati di Bari, nel sud dell’Italia, hanno interrogato Patrizia D’Addario, l’escort che ha affermato di essere stata con Berlusconi il 4 novembre 2008, la notte dell’elezione di Barack Obama. Questi hanno anche ascoltato la Sozio nell’ambito di un’inchiesta sul presunto reclutamento di ospiti femminili per i parties nelle residenze del Presidente del Consiglio.

Nell’aprile 2007, il settimanale “Oggi” ha pubblicato parte della sequenza di scatti nel servizio di copertina intitolato l’Harem di Berlusconi. Essa include foto di Berlusconi che fa scivolare la sua mano sotto la maglietta di una delle donne. All’epoca un garante della privacy impedì ad “Oggi” la pubblicazione del resto delle fotografie. Lo scorso mese un giudice sardo ha deliberato il sequestro di tutte le 5.000 foto con il pretesto che violavano la privacy di Berlusconi, ma queste erano già state vendute a Ecoprensa, una agenzia fotografica colombiana. Il quotidiano spagnolo El Pais ha pubblicato gli scatti di una giovane ragazza in topless nei pressi di una piscina e di Mirek Topolanek, ex primo ministro ceco, nudo. Sono anche in vendita delle fotografie che ritraggono due donne in topless e tanga che si baciano sotto una doccia nel giugno 2008. Le foto furono scattate in un’altra residenza di proprietà di Berlusconi.

Il quotidiano “La Repubblica” ha identificato ieri una donna salita a bordo dell’aereo di Berlusconi all’aeroporto sardo di Olbia nell’agosto 2008 nella persona dell’ ex attrice Darina Pavlova, vedova del magnate Iliya Pavlov, assassinato da un cecchino nel 2003. I giornali bulgari hanno riportato che nel 2007 Berlusconi si era innamorato di Pavlova, 44 anni, una delle più facoltose donne dell’est Europa.

Berlusconi non ha dichiarato nulla la scorsa settimana a proposito dello scandalo, che iniziò quando sua moglie, Veronica Lario, chiese il divorzio. Ella insinuò che il marito “frequentasse minorenni” dopo che questi aveva partecipato alla festa per il 18esimo compleanno di Noemi Letizia, una modella. Da allora la sua popolarità è scesa dal 73% al 62%, stando ai sondaggi di enti privati. Ha confidato ai suoi collaboratori di essere preoccupato che le foto comparissero prima del summit a L’Aquila, nel centro Italia, città devastata da un terremoto in aprile.

Berlusconi, che è stato fischiato con urla quali “pedofilo” e “pappone” quando ha visitato il luogo dello schianto ferroviario a Viareggio, in Toscana, la scorsa settimana, avrà come obiettivo quello di minimizzare il rischio di ulteriori episodi di pubblica ostilità quando scorterà i leader fra i paesi colpiti dal terremoto.

Un’associazione di residenti chiamata 3:32, l’ora del sisma, intende organizzare delle proteste durante il summit. Tre mesi dopo, 25.000 persone senza dimora stanno ancora vivendo nelle tendopoli e la temperatura nelle tende può raggiungere anche i 44 gradi. Altre 35.000 persone sono state spostate in campeggi e hotel sull’Adriatico. I critici locali sottolineano il contrasto fra questa situazione e la velocità con cui è stata spianata una strada per l’aeroporto per i leader del G8. Sono state impiegate solo 3 settimane.

Berlusconi rischia anche di essere snobbato da Carla Bruni-Sarkozy, la moglie del presidente francese di origini italiane. Dopo che Berlusconi scherzò sull’abbronzatura di Obama, questa dichiarò: “A volte sono molto felice di essere diventata francese”. La Bruni è attesa a Roma durante il summit e viaggerà per visitare le aree colpite dal terremoto. Si pensa che le first ladies di Francia e Stati Uniti facciano solo brevi apparizioni al vertice, fra le quali una alla cena con il Presidente della Repubblica Italiana e un’altra ad un concerto di gala. Il loro programma include un’udienza con papa Benedetto XVI, un giro fra i villaggi devastati ed itinerari turistici.

Autorità americane hanno dichiarato che Michelle Obama risiederebbe in un hotel della capitale con le sue figlie Sacha e Malia; hanno intenzione di visitare il Colosseo e i Fori. Venerdì incontrerà il Papa con il marito.

Un aiutante del governo ha riportato che Berlusconi ha dichiarato: “Se tutto va bene (al G8), faremo dei cambiamenti nel partito e nel governo”. Preoccupato dalla sua popolarità in declino presso le elettrici, il Primo Ministro sta considerando un rimpasto per portare più donne nell’esecutivo. Berlusconi ha già deciso di stare alla larga dalla sua villa sarda quest’estate in quanto reputata troppo vulnerabile ai paparazzi. Trascorrerà invece le sue vacanze alla sua villa a Paraggi, vicino alla località rivierasca di Portofino.

[Articolo originale "'Lesbian' clinch more embarrassment for Berlusconi" di John Follain] (http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6638172.ece)

atinvidia284
06-07-2009, 14:00
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/austria.standard.gif Comunicato stampa - Il rappresentante OSCE della Libertà dei Media esorta il Senato Italiano a rinunciare alle proposte di legge che limiterebbero la libera circolazione delle notizie
Giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6556 Austria
[Osce]

VIENNA, 24 Giugno 2009 – Miklos Haraszti, Rappresentante OSCE della Libertà dei Media, ha chiesto oggi, ai legislatori italiani, di accantonare due previsti provvedimenti di legge che limiterebbero la libertà in Internet ed i resoconti sui casi giudiziari.
“Le disposizioni non riconoscono numerosi parametri internazionali riguardo la libertà dei mezzi di comunicazione”, ha scritto Haraszti in una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente del Senato e al Ministro della Giustizia.
La proposta “sulla pubblica sicurezza” imporrebbe multe fino a 250,000 euro per i fornitori di servizi internet che non bloccano materiale considerato di istigazione o di apologia di reato. La Camera dei Deputati ha votato a maggio per cancellare questa clausola, ma la versione definitiva deve essere ancora approvata dal Senato.
Un disegno di legge “sul controllo telefonico e le intercettazioni elettroniche”, approvato l’11 Giugno dalla Camera dei Deputati, proibirebbe riferimenti pubblici a qualsiasi documento inerente processi giudiziari o indagini della polizia, prima della fine delle inchieste preliminari. I trasgressori rischiano una condanna fino a cinque anni di reclusione.
“Il disegno di legge non prevede eccezioni per casi in cui le informazioni pubblicate fossero di interesse pubblico. Non c’è distinzione neanche tra i funzionari responsabili della fuga di notizie e coloro che le trasmettono o le pubblicano” ha affermato Haraszti.
“Queste lacune sono inammissibili in una democrazia che riconosce ai cittadini il diritto all’informazione”.
Haraszti ha insistito che le informazioni – anche in caso, talvolta, di fughe di notizie da parte di funzionari - possono giocare un ruolo importante nella lotta alla corruzione.
“La diffusione di notizie di questo tipo non dovrebbe essere perseguita, a patto che esista la possibilità di difendersi per aver agito in “buona fede” e quindi nell’interesse pubblico”, ha dichiarato.
Haraszti ha invitato il Senato a seguire i suggerimenti della Camera dei Deputati riguardo il disegno di legge sulla pubblica sicurezza e a portare il disegno di legge sul controllo telefonico e le intercettazioni elettroniche in linea coi parametri OSCE e i principi di libertà di stampa europea.

[Articolo originale "OSCE Representative on Freedom of the Media urges Italian Senate to drop law proposals restricting free flow of information."] (http://www.osce.org/item/38357.html)

http://it.wikipedia.org/wiki/Osce

atinvidia284
06-07-2009, 18:06
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Nostro Silvio
Giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6559 Olanda
[De Groene Amsterdammer]

In occasione delle Elezioni Europee gli italiani hanno messo in chiaro che, nel suo paese, Silvio Berlusconi non è stato danneggiato da tutti gli scandali. La cosa desta meraviglia all’estero, ma l’Italia ha le sue proprie regole del gioco.

Al circolo della stampa estera a Roma, quella mattina del dicembre 1993, erano tutti eccitatissimi . Silvio Berlusconi sarebbe venuto a fare visita! L’alcolista belga Frederic si era appositamente alzato dal letto prima di mezzogiorno ed indossava addirittura una cravatta. La mangiatrice di fuoco brasiliana, Gina, indossava il suo vestitino più corto. L’establishment del New York Times, AP, Newsweek, El País, Frankfurter Allgemeine e The Times, in completo grigio antracite, era già schierato nelle prime file sorridendo ironicamente.

Il presupposto: Berlusconi = sbaglio. Non restava che rendere palese questo fatto con un paio di domande pungenti. Proprio i pesci più piccoli sentivano maggiormente questa responsabilità in quanto con una domanda tagliente fatta a Berlusconi si poteva riuscire a farsi notare e si diventava, per almeno un anno al circolo della stampa, “l’uomo” (o “la donna”) che “aveva osato”. Si poteva persino finire in TV!

Poco prima Silvio Berlusconi ci aveva definiti “giornalisti di serie B”, “I corrispondenti esteri a Roma non sono propriamente la crème de la crème di un giornale”, aveva detto, “sono dei mezzi disoccupati pagati al pezzo, ai quali, ogni tanto, viene concesso di inviare qualcosa che il loro datore di lavoro desidera sentire”

Con ciò ci aveva colpiti direttamente al cuore, anche perchè un po’ era vero. Il “mobilio” del circolo della stampa estera di Roma passava effettivamente metà della giornata al telefono a supplicare la madre patria di poter inviare 20 righe del tipo “Il fascismo in Italia rialza la testa”.

L’Italia si trovava in un vuoto di potere. L’eterno equilibrio tra Democristiani e Socialisti era stato disturbato dal processo Mani Pulite dal quale - sorpresa! - risultava che tutto e tutti erano corrotti. La spartizione della torta era stata regolata per decenni dall’uso delle mazzette e, sebbene nessuno avesse mai obiettato, c’era un fastidioso magistrato, un certo Antonio di Pietro, che aveva trovato necessario mettere il naso negli affari altrui.

Con ciò un’intera classe politica era stata cacciata dalle sue poltrone e questo era il momento degli esclusi, coloro che avevano fatto tappezzeria, i post-fascisti. Loro avevano le mani pulitissime in quanto dal dopoguerra non avevano più potuto partecipare.

Ovviamente non avevano la minima possibilità di farcela senza un Uomo Forte, non è necessario spiegare certe cose ai post-fascisti, e quell’Uomo Forte era il magnate dei media Silvio Berlusconi. Questi, lo stesso anno, aveva tappezzato tutta l’Italia di allegri manifesti azzurri con scritto “Forza Italia!”, lo slogan della nazionale di calcio. Era l’operazione preparatoria alla sua entrata in politica, perchè la pubblicità abusiva è quella che funziona meglio. Nessuno sapeva di cosa si trattasse ma tutti avevano già “Forza Italia!” nel subconscio.

A Berlusconi ora mancava solamente di conquistare un ultimo bastione: la stampa estera, che non lo vedeva di buon occhio. Tutto quello che in Italia era consentito, altrove veniva visto come un errore. Un miliardario in stile Murdoch che aveva costruito il suo impero edilizio milanese mediante una rete di conti bancari esteri non rintracciabili (Mafia!), che era riuscito a manovrare - attraverso connessioni politiche illegali - tre emittenti televisive nazionali nell’etere e i cui affari erano tanto oscuri quanto inafferrabili. La giustizia non era mai riuscita a cogliere in fallo Berlusconi, sebbene le prove venissero quotidianamente fornite da zelanti giornalisti di piccoli giornali di sinistra.

Infine, si rendeva necessario fare qualcosa per la sua immagine all’estero, pensava Berlusconi e scendere personalmente nella fossa dei leoni gli era sembrata la mossa più utile. Con la sua forza di persuasione ed il suo charme, mediante i quali aveva già ottenuto così tanto, avrebbe sicuramente messo in ginocchio questo gruppetto di disoccupati.

Naturalmente, è arrivato un po’ in ritardo, perchè questo fai in Italia se sei uno importante. Il brusio nella sala stampa chiusa era cresciuto fino a diventare un rimbombo sdegnato. Io mi ero posizionata al centro della sala all’estrema destra del corridoio. Doveva passare di lì ed io ci tenevo a vederlo da vicino. Già da mezz’ora rischiavo di slogarmi il collo perchè avevo deciso di iniziare la mia storia descrivendo la prima espressione del suo viso. Come sarebbe entrato nella sala del nemico?

Eccolo. L’ho visto, un ometto compatto alto al massimo 1 metro e settanta circondato da una siepe di Rambo. Erano tutti vestiti come lui, stretti nel completo come gli allenatori di calcio, con quella stessa scomoda rigidità. Lui è spuntato attraverso i Rambo ed ha fatto un profondo respiro prima di entrare nella sala. Avevo l’inizio del mio articolo.

E’ arrivato sgambettando lungo il corridoio e ci siamo guardati dritto negli occhi. Berlusconi si è fermato accanto alla mia sedia ed ha inclinato la testa in segno di apprezzamento. Solo per poco ma abbastanza a lungo perchè qui e là nella sala si sollevasse un ironico Buuuuu!

Ero carina nel 1993. Erano in molti a quei tempi ad essere d’accordo con Berlusconi. Il fatto che in un tale momento, con gli occhi del mondo addosso, uno riesca ad infilarci anche un piccolo flirt in un corridoio con una giovane donna è tipico di Berlusconi.

Ed è quella cosa “tipica di Berlusconi” che è difficile da spiegare. Mentre in realtà è relativamente semplice perchè significa “italiano tipico”.

Gli italiani hanno brutte esperienze con lo Stato. Nel 1861 un insieme di piccoli regni, principati, repubbliche marinare, isole e territori papali, per la prima volta nella storia, furono riuniti sotto una unica unità amministrativa: la monarchia italiana. Dopo la seconda guerra mondiale la monarchia è stata abolita e, a partire dal 1946, l’Italia è diventata una Repubblica.

Questo è stato comunicato alla popolazione così come sempre agli italiani le cose vengono comunicate o imposte dall’alto. In pratica non è mai esistito un rappresentante dello Stato che abbia cambiato il radicato sentimento che i potenti governano principalmente per se stessi. Tranne uno, Benito Mussolini, che purtroppo ha fatto l’errore fatale di imbarcarsi con Hitler ma che fino a quel punto era stato un gentiluomo su cui potevi davvero contare e che aveva fatto molto per gli italiani, in particolare per i poveri e specialmente nel sud.

Quello che gli italiani non faranno mai è fidarsi di un modello perchè i modelli sono fatti di persone e queste persone sono del resto italiane, e siamo di nuovo al punto di partenza. La parola “democrazia” a loro dice pressapoco tanto quanto la parola “universo”. Non si può proprio dargli torto, visto che nel corso dell’ultimo secolo e mezzo coloro che hanno incarnato lo stato democratico, nel migliore dei casi erano dei fini equilibristi.

Il caposcuola è il democristiano Giulio Andreotti, la faccia dello stato italiano a partire dalla seconda guerra mondiale fino agli inizi degli anni novanta. Andreotti si è tenuto in equilibrio in modo eccellente tra i poteri ufficiali e non ufficiali. Tra l’America (che principalmente temeva il PCI, il più grande partito comunista dell’occidente), la mafia, tra il grande capitale del nord industriale e la P2, la loggia segreta massonica, tra il Vaticano e le BR. Tra la corruzione e la misericordia cattolica, poichè a quest’ultima era delegata l’assistenza sociale in Italia. E’ stato sette volte Primo Ministro e oltre venti volte Ministro ed è sopravvissuto a tutto, anche all’ultima inevitabile accusa di collusione con la mafia.

Cosa avrà mai fatto?
Invitare un paio di ragazzine,
una festicciola, un cantante,
eh, dai! Lui è fatto così!
[titolo di mezza pagina, ndt]

Ma dire che Andreotti abbia contribuito ad una democrazia, no! E neanche che abbia aiutato a rendere più prestigioso il concetto di “Stato” in un’Italia fondamentamente anti-statale. Lui copriva con il suo viso imperturbabile ciò che andava coperto e sapeva come comportarsi. Ogni mattina alle sei, la messa e nessuna seconda casa in Sardegna, questo è quanto. Non si poteva esserne contenti, ma lui giocava una partita a scacchi che pochi riuscivano a comprendere e quindi lo lasciavano fare.

Di Silvio Berlusconi invece gli italiani sono contenti. Non tutti naturalmente, Già da 15 anni, cioè da quando Berlusconi è entrato in politica, come straniero ti viene immancabilmente rivolta la domanda: “Cosa dicono di noi all’estero?”. Questi sono gli italiani che sono in netta minoranza, quelli che leggono giornali di sinistra, che si preoccupano e che in politica si vedono rappresentati da “occhiali” e “baffi” senza carisma con un passato da comunisti, con poche idee per il futuro e con il dito sempre puntato.

Viceversa Berlusconi è sempre semplicemente se stesso e questo già basterebbe. Lui non è lo Stato, non rappresenta niente, lui è Berlusconi. Un uomo dal grande cuore. Fino ad ora tutti apprezzano moltissimo come ha saputo gestire il terremoto in Abruzzo. Tutti tranne il 60.000 abruzzesi che vivono ancora nelle tende, ma questo è logico. Ogni giorno in più passato in tenda, è un giorno di troppo. Berlusconi dice, anzi giura, che tutti a settembre avranno una nuova casa. Paragonato ad altri terremoti italiani, dove generazioni sono nate nei containers, sarebbe un unicum assoluto.

La spazzatura di Napoli che lui, Dio solo sa come, è riuscito a togliere dalle strade. Il fatto che per questo molto probabilmente sia dovuto scendere a compromessi con i poteri occulti che regnano a Napoli e dintorni, così sia! La spazzatura in strada non c’è più, giusto? Abbiamo ancora da lamentarci?

Ah, già Noemi!, la minorenne, i festini, le ragazzine nude, la moglie arrabbiata, il divorzio. Guarda, un uomo è un uomo. E poi lui si sentiva solo perchè la fastidiosa moglie, quell’elegante “Madame” Veronica, lo aveva già abbandonato da anni. Non si faceva mai vedere da nessuna parte ed il povero Berlusconi, sempre a sgobbare con l’elmetto in testa tra le macerie dell’Abruzzo ed i mucchi di spazzatura di Napoli. Sarà pure consentito! E poi, cosa avrà mai fatto? Semplicemente invitare un paio di ragazzine, una festicciola, un simpatico cantante, eh, dai! Lui è fatto così. Un uomo generoso a cui piace la compagnia dei giovani e che condivide volentieri con tutti il suo benessere. Se poi uno tiri fuori la storia dell’avvocato inglese David Mills, che di recente è stato condannato a quattro anni di carcere da un tribunale di Milano per aver favoreggiato Berlusconi nascondendo certe informazioni relative all’impero mediatico della Fininvest, allora gli italiani veramente ne hanno abbastanza di te.

Ma smettila! La magistratura italiana è ossessionata da Berlusconi. E’ già stato indagato venti volte. Corruzione, frode, evasione fiscale, furto, riciclaggio e traffico di droga. Mai preso, quindi non è successo nulla.

A questo si potrebbe obiettare che Berlusconi fa un uso improprio della politica per fini personali. Che aggiusta le leggi allo scopo di restare fuori dai guai. Che è pericoloso uno che si mette al di sopra della Costituzione e che presenta (al popolo) i suoi doveri istituzionali di premier come fossero dei suoi personali favori al popolo.

Si può fare, ma non aiuterà a migliorare le cose. Per gli italiani i crimini elencati qui sopra non sono crimini. Lo Stato non esiste e di conseguenza neanche la Costituzione. Non ne è mai venuto qualcosa di positivo. Le leggi e le regole esistono solo per tormentare il cittadino e il Nostro Silvio lo sa. Proprio la sua vulnerabilità, il fatto che a lui continuamente accade in grande ciò che agli italiani accade in piccolo, fa di lui il preferito dal popolo. Guarda, di nuovo quel birichino! Il Nostro Silvio oltretutto viene anche a spiegarcelo sinceramente in TV, e già, anche quella possiede. Ma questo fa di lui anche un grande “imprenditore” [in italiano nel testo, ndt]. Provate a fare altrettanto!

[Articolo originale "Onze Silvio" di Anne Branbergen] (http://www.groene.nl/2009/24/Italiaanse_spelregels/3)

Titanium555
06-07-2009, 22:08
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Nostro Silvio
Giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6559 Olanda

sono sempre più contento del fatto che tutti quanti iniziano a capire gli italiani come sono fatti, e più lo scoprono più diventa insorpottabile il nostro comportamento e più diventa insostenibile poterci difendere da qualsiasi attacco che ci possono fare, tanto hanno sempre ragione........come sempre :rolleyes:

siamo proprio degli alieni....:mc:

siamo gli unici che fanno pagare un pranzo ad un coppia di giapponesi in vacanza, in cui una fettina di pesce (che erano due fette di prosciutto) e un piatto a base di funghi porcini (che tutto erano tranne che porcini) la bellezza di oltre 370 €......sono proprio vergognosi fanno bene a non venire più in vacanza in italia......naturalmente i gestori sono stati denunciati......:muro:

atinvidia284
07-07-2009, 09:41
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Il Senato italiano approva la legge
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6551 Germania
[Tagesschau]

“Il peccato originale della politica sull’immigrazione”

Certamente nessuna legge italiana è stata tacciata con tanta forza di xenofobia dal Vaticano quanto quella appena approvata dal Senato. Infatti non sarà solo la permanenza illegale a diventare più difficile, anche la vita da regolare in Italia sarà gravata da nuove tasse.

È una legge per gli italiani, così ha commentato il PdL, partito al governo. Ma l’opposizione e anche il Vaticano la vedono in maniera molto diversa: il messaggio, qui, è che bisogna smetterla di criminalizzare gli stranieri. Si tratterebbe infatti di una legge che porterà molto dolore alle persone. La nuova controversa legge sulla sicurezza prevede tra le altre cose le ronde di cittadini, un progetto fortemente voluto dalla Lega Nord, partito xenofobo e populista di destra.

Pene severe

Quantomeno fino ad oggi le guardie civili non possono girare armate e devono almeno registrarsi presso la locale prefettura di Polizia. Ampi stralci del pacchetto sicurezza sono comunque chiaramente xenofobi: in futuro l’immigrazione illegale sarà reato e chi arriva in Italia senza documenti validi dovrà pagare un’ammenda tra i 5.000 e i 10.000 euro.

Anche rispettare la legge sarà più caro

Gli immigrati irregolari potranno essere trattenuti fino a sei mesi nei cosiddetti centri di espulsione: fino ad oggi questo periodo non poteva superare i due mesi. Chi vorrà richiedere o prolungare un permesso di soggiorno vedrà raddoppiare i costi: invece di 80 euro si dovranno pagare 200 euro. Chi non ha un permesso di soggiorno e viene fermato, finisce in prigione. Anche chi aiuta gli stranieri senzatetto potrà andare incontro a delle difficoltà: chi affitta un appartamento a stranieri senza permesso di soggiorno rischia tre anni di reclusione. Tutti questi punti sono stati approvati dal Senato italiano e sono quindi legge.

Criminalizzazione degli immigrati

La Chiesa Cattolica si è espressa con una fermezza e una tempestività mostrate di rado: monsignor Marchetto, segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti, ha detto che questa legge non deve diventare un modello per la politica sull’immigrazione a livello europeo. Marchetto ha parlato a tal proposito di criminalizzazione dei migranti: questo sarebbe dunque il “peccato originale della politica italiana sull’immigrazione”.

Spinti ai margini della società

L’Italia, da tempo, respinge le imbarcazioni in arrivo già in mare aperto, senza che le persone a bordo abbiano la possibilità di presentare domanda di asilo. I partiti dell’opposizione temono che la nuova legge costringerà ai margini della società ancora più persone, senza che si ottenga alcun miglioramento in termini di sicurezza.

[Articolo originale "Italiens Senat nickt Gesetz ab " di Stefan Troendle] (http://www.tagesschau.de/ausland/italien254.html)

guyver
07-07-2009, 09:56
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Nostro Silvio
Giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6559 Olanda
Bell articolo
un pò tirato in alcuni punti ma bello comunque

Titanium555
07-07-2009, 13:21
Bell articolo
un pò tirato in alcuni punti ma bello comunque

quoto....e con l'ultimo articolo visto, ci prenderanno per il culo anche per essere xenofobi nonche razzisti.......giustamente mancava all'appello :doh: non c'è fine al peggio.........

atinvidia284
07-07-2009, 19:50
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Un cavaliere si prepara ad ospitare il mondo
Luglio http://italiadallestero.info/archives/6578 Gran Bretagna
[The Economist]

Il padrone di casa del G8, Silvio Berlusconi, sta affrontando, in patria, una serie di scottanti scandali: il maggiore potrebbe essere il suo rifiuto di ammettere la portata dei problemi economici dell’Italia.

Quando i leader delle maggiori economie mondiali si incontreranno l’8 luglio nei pressi della città italiana de L’Aquila per il G8 di quest’anno, si ritroveranno in uno scenario appropriato. Tre mesi fa L’aquila è stata colpita da un terremoto che ha causato la morte di 300 persone e la distruzione di gran parte del centro città. La zona è ancora alle prese con forti scosse di assestamento: il 22 giugno ce n’è stata ancora un’altra.

Si potrebbe pensare che nessuno dei leader riuniti negherebbe che anche le proprie economie siano state colpite fino alle fondamenta. A parte uno: il padrone di casa. Il premier italiano Silvio Berlusconi ha, sin dal principio, insistito che in Italia la recessione non sarà né grave né prolungata come altrove. All’inizio, questa opinione aveva qualche credibilità. Con un sistema bancario diffidente verso i derivati e relativamente isolato dal resto del mondo, l’Italia non ha sofferto il disastro che ha invece portato istituzioni finanziarie alla bancarotta in America e in Gran Bretagna.

Ma gli analisti hanno, sin da allora, dato sempre più peso ad altre considerazioni. L’economia italiana è altamente dipendente dalle esportazioni (in parte a causa di una debole domanda interna) e pertanto è esposta a declino nel commercio mondiale. In più, il debito pubblico è enorme (oltre il 100% del PIL), pertanto il governo ha poche possibilità di copiare dagli altri l’indebitamento per costosi incentivi economici. Un pacchetto “anti-crisi” rivelato da Berlusconi il 26 giugno è stato di minimo aiuto: la sua disposizione principale consisteva in un’agevolazione fiscale del 50% sugli utili reinvestiti per 12 mesi.

Nelle ultime settimane, autorevoli organizzazioni italiane e straniere hanno ridimensionato le aspettative economiche, prevedendo non soltanto una feroce recessione, ma al più una flebile ripresa nel 2010. Sia la Commissione Europea sia il Fondo Monetario Internazionale sostengono che nel 2009 il PIL si ridurrà in Italia del 4%. La Banca d’Italia e la confederazione degli imprenditori, Confindustria, l’avevano arrotondato al 4.9%. E nelle ultime e più cupe analisi del 24 Giugno, l’OECD ha previsto una probabile perdita dell’economia di quest’anno pari al 5.5%. Certo, altri tre paesi del G8 stanno andando ancora peggio. Ma l’idea che l’Italia, che ha una storia ventennale di difficoltà, riuscirà ad evitare l’impatto forte con la recessione è stravagante.

L’indagine dell’OECD, in particolare, ha chiaramente messo in imbarazzo Berlusconi. Questa settimana ha risposto rabbiosamente che è tempo di “chiudere la bocca” a coloro che parlano di “crisi lì e crisi qui”. Ha anche suggerito che le imprese ritirino la pubblicità dai quotidiani che diffondono depressione (sebbene il suo stesso ministro dell’Economia avesse in maggio tacitamente modificato la propria stima sulla caduta del PIL al 4.2%).

In Italia raramente apparenza e realtà coincidono. Molti economisti e uomini d’affari ritengono che, come spesso accade, la retorica provocatoria di Berlusconi nasconda un subdolo scopo. “Penso che [Berlusconi e il suo Ministro delle Economia, Giulio Tremonti] temano soprattutto un crollo interno dei consumi e stiano provando a riportarlo su“ dice Michele Tronconi, presidente della federazione dell’industria della moda, Sistema Moda Italia. Berlusconi ha in effetti ammesso questa cosa. “Abbiamo bisogno si rivitalizzare i consumi. Le persone dovrebbero tornare ai loro vecchi stili di vita”, ha dichiarato recentemente.

Eppure, se il piano è appunto quello di compensare la perdita delle esportazioni cercando di convincere il consumatore italiano a spendere di più, è rischioso sia per il governo italiano sia per la nazione. Berlusconi ha già un problema di credibilità in patria che riguarda la sua vita privata, dopo essersi rifiutato di mantenere la promessa di spiegare al parlamento la sua relazione con una diciottenne aspirante modella. Ora gli tocca sopportare una raffica di storielle su ragazze squillo che sarebbero state intrattenute nella sua casa di Roma. Quindi non può permettersi che le sue dichiarazioni sulla salute dell’economia vengano contraddette dall’esperienza dei suoi stessi elettori.

Tronconi, che appoggia l’offensiva ottimistica del Governo, riconosce che “la mia esperienza è di una crisi che sta attaccando duro”. L’uomo è a capo di una piccola impresa di rifinitura tessile, a gestione familiare, e la produzione nel suo settore è sotto “quasi del 30%” rispetto a quello di 12 mesi fa.

Fabio Pammolli del CERM, una think-tank di economia, nota che “essendo un paese con un’economia moltro frammentaria, fatta di piccole imprese, il momento in cui la recessione diventa visibile viene ritardato. Il collasso di migliaia di micro-imprese non invade le prime pagine dei giornali quanto la bancarotta della Chrysler o della General Motors”. Ma viene fuori dalle cifre. L’Istat, l’ufficio statistico governativo, dichiara che si sono persi 204 mila posti di lavoro nel primo quadrimestre del 2009. Ad aprile la produzione industriale era scesa del 22% e gli ordini del 32% rispetto all’anno prima.

Insistendo sul fatto che nulla stia andando male, Berlusconi e Tremonti si stanno anche facendo sfuggire l’opportunità di attuare riforme che non solo velocizzerebbero la ripresa dell’economia, ma che effettivamente migliorerebbero la produttività e le finanze pubbliche italiane. La Confindustria sta facendo pressione sul governo per un’ulteriore riforma dell’insostenibile sistema pensionistico (l’Italia spende il 13% del PIL sugli anziani, quasi 4 punti percentuali in più della media delle 15 economie più ricche d’Europa). E vuole un programma di liberalizzazione e privatizzazione per promuovere la competizione, aumentare la produttività e tagliare l’inflazione dei prezzi al consumo. Uno studio recente della Banca d’Italia ha concluso che in 3 anni tale programma potrebbe aumentare il PIL italiano fino al 5%.

Invece, da quando è tornato al potere l’anno scorso, il governo Berlusconi è diventato cauto sulle questioni del libero mercato. Guidato da Tremonti, autore di un libro che prevedeva la crisi finanziaria, il governo ha fatto propria l’ambiguità tipica di Sarkozy. Non ha un piano per la deregolarizzazione o per la vendita di azioni. Non è pronto neppure ad aumentare l’età pensionabile delle donne. I ministri hanno fatto capire di temere la deriva dell’impopolarità in un già delicato frangente.

Potrebbe essere possibile iniziare la riforma delle pensioni e affrontrare gli interessi acquisiti contrari alla liberalizzazione e alla privatizzazione se ciò fosse fatto per stringere la cinghia a livello nazionale. Gli italiani risposero eroicamente a metà degli anni ‘90 quando, il primo ministro dell’epoca, Romano Prodi, chiese loro dei sacrifici per risanare i conti nazionali e prepararsi ad adottare l’Euro.

Eppure, sebbene Berlusconi possa sopravvivere agli scandali che lo hanno travolto, può a malapena chiedere ai suoi elettori sangue, sudore e lacrime, almeno finchè insiste che l’Italia sia venuta fuori quasi illesa dal crollo dell’economia mondiale - piuttosto come la caserma in cui si terrà il G8, scossa dal terremoto.

[Articolo originale "A cavalier preparing to host the world"] (http://www.economist.com/world/europe/displaystory.cfm?story_id=13944884)

Titanium555
07-07-2009, 21:27
e come detto in precedenza visto le condizioni in italia, non siamo più considerati tra i grandi del mondo........infatti c'è chi sta facendo una petizione per cacciarci dal g8.......giustamente........lentamente e nemmeno troppo crollano le illusioni........

atinvidia284
08-07-2009, 00:31
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Crescono le voci sull’espulsione dell’Italia dai G8 mentre i piani del vertice sprofondano nel caos
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6592 Gran Bretagna
[The Guardian]

Mentre gli Stati Uniti cercano di essere propositivi riguardo al vertice, l’Italia viene criticata per la mancanza di organizzazione e per aver disatteso gli impegni per gli aiuti ai paesi poveri.

Stando a quanto sostengono alti funzionari di Paesi occidentali, i preparativi per il G8 che si terrà nella città de l’Aquila mercoledì prossimo sono stati talmente caotici da far crescere le pressioni degli altri Stati membri per espellere l’Italia dal gruppo. Nelle ultime settimane precedenti al vertice, in mancanza di iniziative significative per definire l’ordine del giorno, gli Stati Uniti sono subentrati organizzando i cosiddetti sherpa calls (teleconferenze tra alti funzionari) in un estremo tentativo di dare un senso al vertice.

“L’organizzazione di sherpa calls da parte di un altro Paese è senza precedenti. È una sorta di ‘opzione nucleare’”, ha affermato un alto funzionario di uno stato membro dei G8. “Gli italiani sono stati semplicemente terribili. Non ci sono stati né programmi né piani”. “Il G8 è un club e i membri del club hanno precisi doveri, che l’Italia ha disatteso”, ha dichiarato un funzionario europeo coinvolto nell’organizzazione.

Voci di corridoio sembrano ventilare l’ipotesi di un’espulsione dell’Italia dal G8 o da qualsiasi altro gruppo che dovesse succedergli. Aleggia tra le capitali europee il nome della Spagna, che potrebbe sostituire l’Italia, un paese con un reddito pro-capite più elevato ed una maggiore percentuale del PIL destinata agli aiuti.

Ieri il Ministro degli Esteri italiano non ha replicato a chi chiedeva di commentare tali critiche. “I preparativi italiani per il vertice sono stati caotici dall’inizio alla fine” ha affermato Richard Gowan, analista presso il Centro per la Cooperazione Iinternazionale della New York University. “Gli italiani sin da gennaio andavano dicendo di non avere una visione chiara del vertice e che avrebbero volentieri accettato istruzioni dagli americani, qualora l’amministrazione Obama avesse avuto qualsiasi idea”.

Gli incontri guidati dagli Stati Uniti sono sfociati in un accordo su un’iniziativa relativa alla sicurezza alimentare alcuni giorni prima del vertice de L’Aquila, la cui portata deve essere ancora negoziata. Gordon Brown ha dichiarato che il Regno Unito contribuirà con 1.1 miliardi di sterline al progetto, finalizzato all’aiuto degli agricoltori nei paesi in via di sviluppo. Tuttavia, i funzionari che hanno visionato il resto della dichiarazione congiunta affermano che vi sono pochi elementi di novità. I critici sostengono che il governo Berlusconi ha compensato questa mancanza di sostanza allungando la lista degli invitati. Secondo alcune stime i Capi di Stato e di Governo che arriveranno a L’Aquila andranno dai 39 ai 44.

“Si tratta di una burla gigantesca”, ha sentenziato Gowan. “Gli italiani non hanno idee e hanno deciso che la cosa migliore da fare è quella di spalmare l’ordine del giorno in modo così sottile da nascondere il fatto di non averne alcuno”.

Silvio Berlusconi è stato pesantemente criticato per aver disatteso le promesse sugli aiuti allo sviluppo fatte quattro anni fa, stanziandone solo il 3%, e per aver pianificato tagli per oltre il 50% del budget riservato agli aiuti per l’estero.

Nel frattempo, le pagine dei giornali si sono riempite di notizie sulle feste di Berlusconi con giovani donne, seguite da lodi alla saggezza per aver deciso di organizzare il vertice in una regione sconvolta dalle scosse di assestamento tre mesi dopo un terremoto devastante, come gesto di solidarietà nei confronti della popolazione locale.

Le pesanti critiche rivolte all’Italia giungono in un momento in cui il futuro del G8 come forum destinato a fronteggiare i problemi del mondo è fortemente messo in discussione. All’inizio dell’anno il G20, che include anche le economie emergenti, era stato identificato come un possibile sostituto. Tuttavia durante il G20 di Londra, che si è tenuto ad aprile, il vertice è apparso come uno strumento troppo ingombrante per i funzionari statunitensi.

Il possibile sostituto per il G8 sembra essere con ogni probabilità tra i 13-16 paesi forti (inclusi quelli emergenti come la Cina, l’India, il Brasile, il Messico e il Sud Africa) che attualmente partecipano agli incontri come gli “outreach five” (“i cinque emergenti”). Ma qualsiasi transizione sarebbe dolorosa poiché i Paesi farebbero a gara per la poltrona.

L’espulsione dell’Italia è vista come possibile, ma l’entrata della Spagna al suo posto sembra alquanto improbabile. Gli Stati Uniti e le economie emergenti già considerano il gruppo esistente come troppo euro-centrico e preferirebbero una rappresentanza UE unificata. Molto improbabile, dato che nessuno Stato europeo vuole cedere il posto.

[Articolo originale " Calls grow within G8 to expel Italy as summit plans descend into chaos " di Julian Borger] (http://www.guardian.co.uk/world/2009/jul/06/g8-considers-expelling-italy)

atinvidia284
08-07-2009, 09:53
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/canada.standard.gif L’Italia approva una controversa legge contro l’immigrazione clandestina
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6582 Canada
[Agence France-Presse]

ROMA – Giovedì l’Italia ha adottato una severa legge contro l’immigrazione clandestina che, tra le altre cose, consente ai cittadini di creare proprie pattuglie, nonostante le feroci critiche dei gruppi per i diritti umani e del Vaticano.

La Commissione europea ha annunciato che esaminerà le nuove misure per determinare se siano conformi alle norme UE, avvertendo che “non sono accettabili norme di espulsione automatica per intere categorie”. Il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi ha fatto dell’irrigidimento delle norme in materia di immigrazione una pietra miliare della campagna elettorale che lo vide tornare al potere nel maggio 2008.

Il Senato, che in Italia è la camera parlamentare superiore, ha confermato il voto della Camera dei Deputati del mese di maggio, convalidando il pacchetto di misure con 157 voti a favore, 124 contrari e tre astensioni. Con la nuova legge, l’immigrazione clandestina diventa un reato penale; rischia il carcere chiunque venga sorpreso ad ospitare un immigrato clandestino e per registrare la nascita di un bambino i genitori devono presentare documenti che dimostrino il loro essere residenti legali.

Durante il suo lento iter parlamentare, la legge è stata condannata dall’opposizione come reminiscenza del periodo fascista. Forse il provvedimento più controverso è quello che permette a “gruppi di cittadini” di dar vita a pattuglie per il controllo dell’ordine pubblico. Dopo che è stato obiettato che sarebbero poco più che gruppi di vigilantes, le autorità locali monitoreranno le loro attività.

Il provvedimento è stato fortemente voluto dalla Lega Nord che è ferocemente contraria all’immigrazione ed è parte dell’ala destra della coalizione di governo guidata da Berlusconi. La Lega Nord ha un largo consenso nel ricco nord del paese. In parlamento, l’opposizione ha messo in atto un’aspra lotta contro il disegno di legge. Dario Franceschini, leader del Partito Democratico, ha paragonato i provvedimenti alle leggi razziali introdotte dal regime fascista di Benito Mussolini negli anni Trenta. Il Ministro degli Interni Roberto Maroni, esponente di primo piano della Lega, ha respinto l’accusa come “ridicola”.

La nuova legge fa dell’immigrazione illegale un reato punibile con una multa tra 5.000 e 10.000 euro e l’espulsione immediata. Berlusconi aveva inizialmente pensato di farne un reato punibile con la detenzione, ma è stato costretto a riconsiderare la soluzione a causa del sovraffollamento del sistema carcerario, che ha raggiunto livelli record.

I genitori dovranno inoltre presentare il loro passaporto o permesso di soggiorno quando dichiareranno la nascita di un figlio, fatto contro il quale alcuni critici del provvedimento hanno messo in guardia perché potrebbe portare a una generazione di “bambini invisibili” che crescono al di fuori del sistema. La nuova legge “priva i bambini dei loro più elementari diritti”, ha dichiarato Raffaele Salinari, presidente della sede italiana di Terre des Hommes, associazione che si dedica alla tutela dei diritti dei bambini.

La legge estende anche il periodo di detenzione per immigrazione clandestina a sei mesi, rispetto agli attuali due, per concedere più tempo all’identificazione dei clandestini e quindi al loro rimpatrio.

Scrittori italiani tra cui Andrea Camilleri, Antonio Tabucchi e il vincitore del premio Nobel Dario Fo, hanno sottoscritto un appello per denunciare le “norme discriminatorie nei confronti degli immigrati, sconosciute in Europa dopo l’epoca delle leggi razziali”.

Una responsabile della Comunità cattolica Sant’Egidio ha stimato che il numero di immigrati clandestini in Italia sia compreso tra i 400.000 e i 500.000 di cui molti al servizio delle famiglie per assistere anziani o bambini. “Con questa legge, si introduce l’idea che essere immigrato e clandestino significa essere un delinquente”, ha affermato Daniela Pompei.

Mentre altri paesi europei non hanno effettivamente criminalizzato l’immigrazione clandestina, alcuni, tra cui Francia e Grecia, hanno adottato provvedimenti analoghi.

[Articolo originale "Italy adopts controversial law against illegal immigration" di Francoise Michel] (http://www.calgaryherald.com/news/Italy+adopts+controversial+against+illegal+immigration/1753133/story.html)

atinvidia284
09-07-2009, 09:48
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/australia.standard.gif Lo scandalo di Berlusconi, la tragedia dell’Italia
Giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6624 Austria
[Australia.to News]

Il Presidente del Consiglio ha corroso così tanto la vita pubblica dell’Italia che nemmeno le sue dimissioni comporterebbero un chiaro rinnovamento del Paese, sostiene Geoff Andrews.

Silvio Berlusconi, il politico populista di maggior successo dei tempi moderni, esercita da lungo tempo l’arte del fascino, scavalcando politici di professione e mirando dritto alla “pancia” piuttosto che al “cervello” dell’italiano medio. Durante i tre mandati come Presidente del Consiglio (maggio 1994 - gennaio 1995, giugno 2001 - maggio 2006, e da maggio del 2008) ha visto cambiare sette leader del centro sinistra ed è rimasto il personaggio dominante del panorama politico italiano. L’abilità di Berlusconi nel controllare i media e nel volgere anche le critiche a proprio vantaggio sono state due risorse inestimabili.

È possibile che questo modello di dominio adesso stia cambiando? Ci stiamo forse avvicinando alla fine dell’egemonia berlusconiana? La recente ondata di storie e scandali - riguardanti i suoi rapporti con delle giovanni donne, a partire da Noemi Letizia, un’amica diciottenne di Napoli che lo chiama “Papi” - sono di certo tra i più dannosi che il premier si sia mai trovato ad affrontare; ed è molto significativo che non abbia più il controllo sugli eventi.

Ma perfino il destino di Silvio Berlusconi sembra già diventato un fattore secondario. La serie di eventi che ha travolto il Premier settantaduenne e che adesso occupa intere pagine della stampa italiana e straniera non può ridursi - se mai potesse - a una questione sul comportamento personale. Piuttosto, la crisi di Berlusconi è diventata la tipica tragedia dell’Italia moderna.

La tempesta politico-mediatica

Silvio Berlusconi in passato ha già attirato su di sé le critiche della stampa. Ciò che cambia, oggi, sono le rivelazioni quasi giornaliere da parte di giovani donne, che lo accusano di essere ricorso al sesso a pagamento, rivelando un groviglio di disonestà proprio al centro della politica italiana. Nella carriera del premier sfera pubblica e privata - il Presidente del Consiglio ribadisce il contrario - sono sempre andate di pari passo. Ciò che gli eventi recenti rivelano con forza è come i valori di Silvio Berlusconi si siano radicati nella vita pubblica italiana.

Il tono sprezzante con cui Berlusconi ha risposto alle affermazioni avanzate da diverse donne - di essere state pagate per fare sesso, oppure di aver ricevuto offerte di lavoro nella sua emittente televisiva o candidature nel suo partito - rivela una mancanza di trasparenza nel sistema politico italiano e minaccia al contempo la libertà di stampa in un modo che sarebbe inaccettabile in qualsiasi altra democrazia occidentale. Berlusconi ha ignorato queste affermazioni per diverse settimane, rifiutandosi di rispondere alle domande che gli sono state poste (comprese quelle di Open Democracy - cfr. “Silvio Berluconi: altre dieci domande” [5 giugno 2009] e “Silvio Berlusconi: rispondere prego” [9 giugno 2009]).

È tipico del Presidente del Consiglio ignorare i canali tradizionali della responsabilità democratica e rivolgersi a una rivista di gossip, Chi, di cui è proprietario, per smentire le accuse. Per quanto tempo ancora la decrepita cultura politica italiana e la sua classe dirigente corrotta potranno continuare ad affondare? Il comportamento del Premier suggerisce come in Italia la politica sia stata rimpiazzata da uno sfoggio di onnipotenza personale.

L’Italia ospiterà il G8 a L’Aquila dall’8 al 10 luglio 2009, e tutta l’attenzione si concentrerà sul comportamento del Presidente del Consiglio. Berlusconi è più isolato che mai in seno alla comunità internazionale. Tra i suoi alleati può contare soltanto il Presidente russo, Dmitry Medvedev. I segnali che l’indebolimento del suo status stiano danneggiando la reputazione dell’Italia sono diffusi: dalle risposte imbarazzate degli altri leader di fronte al suo comportamento, fino agli sforzi di un gruppo di accademiche di persuadere le “first lady” del G8 a boicottare il vertice de L’Aquila. Perfino i suoi rapporti con la Chiesa cattolica ne hanno sofferto: dopo un breve riavvicinamento quando aveva tentato di fare approvare un decreto per tenere Eluana Englaro in vita, le ultime indiscrezioni hanno provocato la reazione da parte di molti ecclesiastici di spicco (l’Arcivescovo Angelo Bagnasco di Genova ha condannato apertamente “quegli uomini ubriachi di un delirio di grandezza…”).

La crisi è più seria delle sue relazioni con delle giovani donne. Il 21 maggio 2009, Berlusconi ha definito inutile “il Parlamento italiano”, affermando che bastavano 100 parlamentari per svolgere le attività e paragonando, in negativo, i parlamentari agli imprenditori. Nel febbraio del 2009, un tribunale ha decretato che aveva pagato una bustarella all’avvocato britannico David Mills in cambio della sua falsa testimonianza, proprio mentre lui non poteva essere processato per la legge sull’immunità parlamentare approvata dal suo stesso governo. Berlusconi non ha dato alcuna spiegazione a riguardo. Questa sistematica assenza di qualsiasi responsabilità democratica da parte del capo eletto del Paese ha portato il quotidiano La Repubblica - che ha svolto un lavoro esemplare nel ricercare la verità dietro ai comportamenti di Berlusconi - a pubblicare ulteriori dieci domande (vedere “Le dieci domande mai poste al Cavaliere” [14 maggio 2009] e “Le dieci nuove domande al Cavaliere” [La Repubblica, 26 giugno 2009].

Al contempo, risulta problematico anche l’atteggiamento del governo nei confronti dei media non controllati direttamente . Berlusconi ha invitato le aziende a non acquistare pubblicità sul settimanale L’Espresso (una pubblicazione dello stesso gruppo editoriale de La Repubblica). Il suo ministro della cultura e stretto alleato, Sandro Bondi, ha definito La Repubblica una “minaccia per la democrazia” - un’affermazione incredibile per descrivere il normale ruolo di un quotidiano in una società libera. Inoltre, il direttore dell’emittente pubblica RAI - parte dell’impero mediatico di Berlusconi - si è rifiutato di mandare in onda i dettagli delle affermazioni contro Berlusconi (come se la BBC si fosse rifiutata di seguire lo scandalo delle spese dei parlamentari nel Regno Unito).

Il dopo Berlusconi

L’Italia è un Paese molto diviso, e la copertura mediatica negativa che ha ricevuto il suo leader - perfino oggi - influenza soltanto una parte della popolazione. Tuttavia, è riuscita a creare un clima di vergogna e imbarazzo tra gli italiani dentro e fuori i confini nazionali; la loro identità è ora legata al personaggio Silvio Berlusconi. Cresce sempre di più la consapevolezza che le cose non possano restare come sono. Mentre le critiche da parte della stampa estera aumentano, sempre più italiani sono spinti a manifestare la loro rabbia e a sollecitare gli alleati d’Occidente a continuare le loro inchieste.

In effetti, alcuni degli alleati più vicini a Silvio Berlusconi hanno dichiarato a Guy Dinmore, corrispondente da Roma per il Financial Times, di prepararsi a un futuro senza di lui (cfr. “Berlusconi whispers grow louder”, Financial Times, 25 giugno 2009). Sono chiaramente preoccupati dalle conseguenze che potrebbe comportare l’attuale intreccio di azioni dubbie e forse anche delittuose.

Giuliano Ferrara, editore de Il Foglio e uno dei più astuti alleati intellettuali di Berlusconi, ha avvertito l’Italia che si potrebbe verificare un altro “24 luglio”; un riferimento al 1943 quando Mussolini venne esautorato dal Re Vittorio Emanuele III e in seguito fondò la Repubblica di Salò. Ancora una volta, l’Italia si ritrova con un capo ossessionato dal potere che, posizionatosi al di sopra della legge e credendosi invincibile, sarebbe disposto a trascinare giù anche gli altri, in un ultimo gesto sprezzante.

Sono tempi preoccupanti per chiunque abbia a cuore l’Italia, a prescindere dal colore politico. Silvio Berlusconi non rassegnerà facimente le dimissioni. Se dovesse lasciare il potere volontariamente o come risultato di pressioni, perderebbe l’immunità parlamentare e potrebbe essere inquisito. Non c’è un chiaro successore all’interno del suo partito che possa vantare un ampio consenso. Tuttavia, l’opposizione rimane molto debole. Non ci sono prospettive di una necessaria riforma al sistema costituzionale italiano e, finora, non c’è segno di un’ondata popolare per il cambiamento.

Attualmente l’unico beneficiario politico dei problemi di Berlusconi è stata la xenofoba Lega Nord, che ha ottenuto un buon risultato alle elezioni per il Parlamento europeo del 6 e 7 giugno. La Lega può sempre rivelarsi un alleato di governo scomodo, come nel dicembre del ‘94, quando fece cadere il primo governo Berlusconi. La fine del regno di Silvio Berlusconi, premesso che stia per arrivare, potrebbe essere sempre lunga e dolorosa e potrebbe lasciare desolate le prospettive di lungo termine dell’Italia. Una vera e propria tragedia.

[Articolo originale "Berlusconi’s scandal, Italy’s tragedy " di Geoff Andrews] (http://www.australia.to/index.php?option=com_content&view=article&id=11829:berlusconis-scandal-italys-tragedy-&catid=73:politics&Itemid=199)

DonaldDuck
09-07-2009, 10:14
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Crescono le voci sull’espulsione dell’Italia dai G8 mentre i piani del vertice sprofondano nel caos
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6592 Gran Bretagna

Dato che si tratta di una balla...

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/?id=3.0.3520475098

G8, il Guardian corregge il tiro: sono i Paesi europei a rischio

Londra, 8 lug. - (Adnkronos) - Il Guardian corregge il tiro pur diffondendo un comunicato ufficiale in cui esclude l'ipotesi che l'articolo pubblicato ieri sulla possibile espulsione dell'Italia dal G8 sia privo di fondamento. In un nuovo articolo firmato, oltre che dal corrispondente diplomatico, Julian Borger, autore della contestata storia mandata in pagina ieri, anche dal corrispondente a Roma, John Hooper, si precisa che l'eventuale problema della rappresentatività riguarda diversi Paesi europei.


http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_1616597200.html

G8: Barroso, Italia fuori? Assolutamente non credibile

L'AQUILA - L'Italia fuori dal G8 "é assolutamente non credibile". Così il presidente della Commissione Ue, José Manuel Durao Barroso, risponde ad una domanda dei giornalisti su ipotesi di fuoriuscita dell'Italia dal club dei grandi. "L'Italia è un membro molto importante del G8", ha aggiunto Barroso.

atinvidia284
09-07-2009, 11:00
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Basse passioni
Luglio 2009 http://chediconodinoi.blogspot.com/2009/07/basse-passioni.html Spagna
[El País]
[articolo originale qui (http://www.elpais.com/articulo/opinion/Bajas/pasiones/elpepiopi/20090706elpepiopi_2/Tes)]

Il parlamento italiano ha approvato una legge che rende reato l'immigrazione clandestina, punisce con la carcerazione l'avere determinati contatti con immigrati, autorizza le pattuglie urbane a collaborare con la polizia per la ricerca e la detenzione degli immigrati e, facendosi scudo delle direttive europee sul rimpatrio, porta l'arginamento dell'immigrazione fino al limite. Grazie alla reazione decisa dei medici italiani, l'obbligo di denunciare gli immigrati irregolari che si presentino negli ospedali per venire curati è rimasta fuori dal decreto legge.

La nuova legge risponde ad una promessa di Silvio Berlusconi, che ha già promosso altre misure incompatibili con lo Stato di diritto nei confronti delle minoranze, come il censimento dei cittadini zingari che ha provocato gli attacchi agli accampamenti nomadi a Napoli e in altre città. L'Unione Europea approvò questa misura, adottata nell'ambito della cosiddetta "emergenza zingara".

Lo scandalo sull'uso di mezzi dello Stato nelle feste private di Berlusconi, sempre piene di attraenti signorine (le cosiddette veline), insieme a leggi come quella che il Parlamento ha appena approvato, permette di tracciare il quadro generale del modo in cui si sta governando l'Italia: lo stimolo delle basse passioni dei cittadini attraverso misure di uno sfacciato populismo sta facendo da esca per rinforzare un potere guidato dall'arbitrio e dai capricci di un'unica persona. L'aspetto più grave di quello che sta succedendo è che, anche se Berlusconi dovesse perdere alle elezioni, il sistema legale e istituzionale italiano è già stato gravemente alterato.

L'instaurazione di pattuglie urbane contro l'immigrazione illegale significa che, sotto Berlusconi, lo Stato italiano ha rinunciato ad una delle sue funzioni principali. L'idea è già di per sé inquietante, ma la sua applicazione pratica offre ulteriori motivi di allarme: la polizia italiana ha arrestato recentemente gruppi di estrema destra che pensavano di intrufolarsi nelle pattuglie urbane e sfogare cosí la loro xenofobia in un ambito legale.

Quello che sta succedendo in Italia è un problema europeo. Non solo perché Berlusconi si avvale di strumenti come la direttiva sul rimpatrio, ma soprattutto perché, nella crescente onda populista che sta vivendo l'Europa, fissa dei modelli di comportamento che altri potrebbero seguire. Specialmente se l'UE si mostra così accondiscendente come è stata finora.

DonaldDuck
09-07-2009, 12:51
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/G8/giorno-per-giorno/g8-froman-smentisce-guardian.shtml?uuid=dd43bb48-6ba3-11de-9813-bf7a84923155&DocRulesView=

Lo "sherpa" Froman smentisce il Guardian: «Tutti noi abbiamo apprezzato l'organizzazione italiana»

di Mario Platero

Lo sherpa americano Mike Froman, chiamato in causa dal Guardian per aver condotto riunioni preparatorie del G8 in sostituzione dello sherpa italiano Giampiero Massolo, il segretario Generale della Farnesia, ha smentito con fermezza di aver mai organizzato delle «conference call in modo autonomo» per sostituirsi alle inadeguatezze italiane, come sosteneva il Guardian.

«Francamente non capisco da cosa nascano voci di questo genere» ha detto Froman. «Giampiero Massolo ha fatto un ottimo lavoro ed ha sempre tenuto saldamente in mano il timone del coordinamento... ripeto, per me questo resta un mistero».

Froman ha detto di avere in effetti organizzato una conference call «ma è stata per la preparazione del prossimo G20 che si terrà a Pittsburgh sotto la presidenza americana –ha aggiunto– forse qualcuno ha fatto confusione... è un peccato perché gli italiani hanno organizzato in pochissimo tempo una struttura logistica imponente partendo da zero, e noi tutti abbiamo apprezzato quel che hanno fatto».

Lo sherpa americano ha anche spiegato che nel corso della preparazione dei lavori ciascuno dei partecipanti cerca di spingere per inserire o togliere qualcosa dai documenti che saranno portati all'attenzione dei leader. Sono gli sherpa a doversi occupare dei dettagli e a negoziare direttamente il linguaggio preciso. Ma ci sono delle istanze in cui, su questioni particolarmente delicate, il lavoro viene delegato ai leader, come nel caso della dichiarazione sull'Iran: «per quella dovremo aspettare questa sera e l'esito della cena», ha detto Froman.

8 LUGLIO 2009

litocat
09-07-2009, 13:03
Nel febbraio del 2009, un tribunale ha decretato che aveva pagato una bustarella all’avvocato britannico David Mills in cambio della sua falsa testimonianza, proprio mentre lui non poteva essere processato per la legge sull’immunità parlamentare approvata dal suo stesso governo. Berlusconi non ha dato alcuna spiegazione a riguardo.
Vero, in effetti aveva detto che avrebbe riferito in parlamento dopo le europee.
Non mi risulta ciò sia avvenuto, come gli australiani ci hanno ricordato.

atinvidia284
09-07-2009, 14:14
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif L’Italia di Berlusconi mostra una strana forma di femminismo
Giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6597 Gran Bretagna
[The Times]

Lo scandalo Berlusconi rivela che l’Italia, lungi dall’essere una terra dimenticata dal femminismo, è ancora una società matriarcale.

Chi ha seguito la saga di Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio italiano, con i racconti di yacht siciliani, ville romane, squillo e contratti edilizi, potrebbe concludere che l’Italia è una terra dimenticata dal femminismo.

Sicuramente solo la più irriducibile della società scioviniste potrebbe eleggere e tollerare, come capo dello Stato, un uomo di questo tipo, che sembra trattare le donne come merci da acquistare e vendere per compiacere il proprio ego.

Ecco l’uomo che riveste la seconda più alta carica in Italia (non dimentichiamo il Papa), che ha vinto le elezioni tre volte e che ogni volta ha sollevato seri interrogativi sulle sue capacità. Finora sembra aver interpretato il ruolo di Presidente del Consiglio come una via di mezzo tra un imprenditore di night-club e uno spettacolo di cabaret (molti degli aneddoti più divertenti sulle sue feste includono dettagli sulle sue esibizioni canore e la sua propensione per il trucco).

Il Cavaliere è una versione esagerata, da cartone animato, dello stereotipo dell’italiano medio: vanitoso, pomposo, pallone gonfiato, condiscendente e sessualmente insicuro. Certamente pensa di far colpo sulle donne, ma tutto dimostra il contrario.

In effetti, molti italiani considerano questo suo flirtare non come un’espressione della sua insaziabile virilità bensì, come mi ha detto un’amica nel week-end, come una chiara dimostrazione della sua impotenza. “Poveretto” ha detto. “Non gli tira più, quindi deve farsi portare vagonate di prostitute per sentirsi di nuovo un uomo.” Anche se la mia amica è furiosa per questo comportamento, la sua esasperazione nasconde una stanca accettazione. Dopotutto, è un uomo italiano. Cos’altro ci si può aspettare?

Come molti suoi connazionali, Berlusconi crede di essere davvero speciale e quindi invincibile. È uno schema che si ripete in tutto il paese. Fin da giovani, uomini e ragazzi sono agevolati in tutto. Ma, anche se crescono credendosi esseri supremi, la realtà non è poi così semplice.

Un neonato maschio è ancora motivo di grande festa in Italia e, da bambini, i maschietti possono giocare, mentre le loro sorelle riordinano la camera. Così i maschi crescono come affascinanti fannulloni, sprecando tempo agli angoli delle strade, nei bar e nei ristoranti, mettendosi in mostra e fischiando quando passa una bella ragazza. I lavori di casa non li riguardano. Statisticamente, gli italiani fanno meno in casa di quasi tutti gli altri uomini in Europa – con l’eccezione dei léttoni. Come una Ferrrari, il maschio italiano è allevato per la velocità anziché per l’efficienza.

E il ruolo delle donne italiane? In fondo, l’Italia è una delle poche società matriarcali rimaste in occidente, dove le donne, ben lungi dall’essere vittime impotenti e sfruttate di una supremazia maschile sessualmente rapace, sono al centro del processo decisionale quotidiano.

Dalle piccole aziende a conduzione familiare agli imperi internazionali della moda, le donne in Italia sono altrettanto potenti e di successo quanto in qualsiasi altro luogo, se non di più. Hanno solo un diverso modo di affrontarlo.

Il femminismo in Italia è un silenzioso esercizio del potere. Non è femminismo nel senso tradizionale del termine bensì il trionfo del femminile.

Al contrario della Gran Bretagna, che tradizionalmente è una società veramente patriarcale, l’Italia è sempre stata a proprio agio con l’idea di una donna forte. Non necessariamente in pubblico, ma in privato sicuramente. Nelle piccole aziende a conduzione familiare sono spesso le madri e le figlie a prendere le decisioni importanti, mentre i figli guidano automobili veloci e si pavoneggiano in completi eleganti. Dietro ogni imprenditore italiano di successo c’è una madre, una sorella o una moglie scaltra, che controlla i conti e monitora costantemente i problemi.

Pensate a queste donne come a delle leonesse: ferocemente protettive, estremamente capaci, che incutono timore se provocate ma, per qualche antichissima ragione, abbastanza appagate da lasciare gli inetti maschi sdraiati al sole tutto il giorno, a scondizolare quando vedono passare una donna, e mostrando tutta la loro bellezza.

Spesso sento commentare: “Come mai tante donne italiane si vestono come conigliette di Playboy fuori servizio? Dov’è il potere in un paio di traballanti tacchi da 15 cm?” Di nuovo, è un fatto culturale. Non lo nego: l’eleganza italiana è essenzialmente un’eleganza da squillo.

Guardate Gina Lollobrigida, Sophia Loren o Nancy Dell’Olio. Tutte donne importanti, di successo, potenti, note per essersi vestite di tanto in tanto come se applicassero tariffe orarie. Strano? Per nulla: molte donne italiane sono semplicemente così (in questo senso è molto più facile vivere in Gran Bretagna: puoi indossare scarpe basse al lavoro). Ma posso assicurarvi che non lo fanno per i loro uomini. Lo fanno per se stesse.

Forse la maggiore esponente del femminismo all’italiana è Donatella Versace. Non solo è un’acclamata imprenditrice al timone di un impero della moda, ma veste nella sua personale e sgargiante maniera. Da un punto di vista stilistico, c’è una differenza minima tra lei e le donne le cui accuse Berlusconi sta così vigorosamente respingendo. Eppure non c’è nulla di indifeso o di oppresso nella Versace. A lei piace vestire così – e perché no?

Ma torniamo a Berlusconi. Un vecchio ridicolo, viziato da una nazione di uomini viziati come lui e di donne inclini a viziarli. In un paese in cui la politica è spesso un affare oscuro e mortale (vedi al riguardo il film di Paolo Sorrentino “Il Divo”, sui legami con la mafia di uno dei predecessori di Berlusconi, Giulio Andreotti), qualche patetica mossa maldestra potrebbe essere facilmente ignorata.

Credo, tuttavia, che l’Italia non lascerà correre questa volta. Perché c’è una cosa che gli italiani non possono sopportare. Tutti i giornali italiani ne parlano già e ne parleranno sempre di più con l’avvicinarsi del G8 a L’Aquila il prossimo mese: l’umiliazione da parte dei mezzi di comunicazione stranieri.

Uno scandalo di mafia ha un certo fascino cinematografico; ma essere sorpresi con i pantaloni abbassati davanti al resto del mondo è davvero una brutta figura. E, in Italia, questo è davvero imperdonabile.

Così, persino con tutto il potere e la ricchezza di Berlusconi, chi tiene in mano le redini di questa storia, e quindi il futuro della sua carriera politica, sono donne. Le donne – Patrizia D’Addario e Lucia Rossini, per nominarne solo due, che il premier ha tentato così grossolanamente di sfruttare. Possono essere escort o modelle, ma non vanno sottovalutate.
Qualunque sia la verità sui rapporti commerciali che possono essere intercorsi tra di loro, il più grande errore di Berlusconi è stato quello di valutarle male.

È un numero da cabaret…
Lina Sotis, giornalista del Il Corriere della Sera

Il caso di Berlusconi e delle sue “bambole” sarebbe stato impensabile nell’Italia degli anni ’50 e ’60. Ma da allora l’Italia ha perso la sua grande borghesia, la sua classe medio-alta, che non avrebbe mai permesso a una persona come Berlusconi di diventare Presidente del Consiglio.

Se l’Italia avesse ancora una forte classe media, Berlusconi non sarebbe nessuno. Berlusconi, con i suoi media e la manipolazione del sistema politico, è in parte responsabile per l’erosione di questi valori “vecchio stile” e “per bene”.

La classe media e bassa in Italia nutre una considerevole ammirazione per Berlusconi. Lo trovano simpatico, furbo, figo, ed è spesso paragonato ad Alberto Sordi (il popolare attore romano) che ha impersonato al meglio i vizi degli italiani: la volgare ammirazione per i soldi, la ricchezza, l’eccesso, le donne facili e così via.

Cosa pensano le donne italiane di Berlusconi? Si deve distinguere tra donne orizzontali e verticali. Le orizzontali, la larga maggioranza, lo ammirano e sono divertite dalle sue buffonerie perché sognano solo di andare in televisione, avere foto pubblicate su riviste patinate e avere gioielli e vestiti. Le verticali, quelle che lavorano, si prendono cura della famiglia e gesticono la loro vita in modo consapevole, lo considerano un istrione da cabaret.

Lucia Annunziata, giornalista de La Stampa

Nella generazione di mia nonna le donne non andavano in spiaggia, e le donne della generazione di mia madre tendevano a stare a casa. Persino dopo la guerra l’Italia non era così diversa da un paese islamico in termini di relazioni tra i sessi. Quando ero giovane, per esempio, ci si aspettava ancora che le donne stuprate sposassero i loro stupratori. La svolta arrivò negli anni ’60 quando una donna che era stata rapita e stuprata rifiutò di sposare il suo assalitore.

Può sembrare che le cose siano cambiate, ma il rispetto nei confronti delle donne è ancora molto limitato. Sono sotto-rappresentate in parlamento e nel mondo del lavoro, specialmente nei consigli di amministrazione delle aziende.

Una parte del talento di Berlusconi è che rappresenta perfettamente quello che gli italiani sono nel profondo, indipendentemente da come vogliano apparire in superficie. Riassume lo spirito nascosto del paese. Due giorni fa, per esempio, un importante giornalista ha detto pubblicamente a una cerimonia di premiazione che “Berlusconi rappresenta la speranza per tutti gli uomini che potranno ancora scopare a 70 anni”.

È rispettato perché attrae una parte dell’anima italiana. Anche se questo può scioccare gli inglesi e gli americani, la maggior parte degli italiani pensa solo “Che figo!”. Chiunque pensi di poter trasformare Berlusconi in una barzelletta si sbaglia.

Molte donne non hanno la fiducia necessaria per farsi strada. Nelle donne italiane non c’è mai stato lo stesso desiderio di creare equità sul lavoro come nelle donne americane o inglesi. Il numero di donne italiane che sono madri casalinghe è enorme. Lo stato non ha fornito asili adeguati, servizi per i bambini e così via.

Non penso al comportamento di Berlusconi come a un problema morale. Penso che sia semplicemente inappropriato per un capo di stato. L’ex presidente della Repubblica Ceca, Mirek Topolanek, per esempio, è stato fotografato nella villa di Berlusconi, nudo ed eccitato, circondato da donne in topless. Questo danneggia l’immagine del paese.

Le osservazioni inopportune e il comportamento di Berlusconi verso le donne costituiscono solo un aspetto del problema poiché un gran numero di uomini di potere si comportano allo stesso modo. Ma Berlusconi si è fatto i suoi soldi e si sente autorizzato a comportarsi come vuole. Un uomo come Agnelli non si sarebbe mai comportato così.

Natalia Aspesi, giornalista de La Repubblica

L’Italia è stata rovinata dalla televisione, un mondo affascinante e frivolo, e Berlusconi proviene proprio da quel mondo. Gli italiani sono impressionati dalla sua ricchezza e dicono: “È così ricco che non ha bisogno di rubare”, ma non si accorgono che sono state le sue modifiche alla legge che l’hanno reso ricco. Quando lo vedono con queste ragazze, la maggior parte degli italiani vorrebbe emularlo.

L’Italia è colpita dalla crisi economica e le prime a pagare spesso sono le donne, accusate di rubare il lavoro. Questo modo di pensare rende le donne nuovamente merci. Per entrare in parlamento, per diventare un ministro, per andare in Europa, devi essere sotto i 30 anni e molto carina e magari essere andata a letto con qualcuno. Questa recessione nel valore della donna corrisponde esattamente alla recessione economica.

In televisione ci sono molti programmi presentati da uomini circondati da ragazze graziose e vestite in modo succinto, meglio conosciute come “showgirls” o veline. Tutto questo risale alla comparsa dei canali della TV privata (controllata da Mediaset, di proprietà di Berlusconi).

Nessuno in Italia si è preoccupato che Noemi Letizia fosse solo quindicenne (quando Berlusconi l’ha incontrata). Sulle strade italiane le prostitute più popolari hanno 14 e 15 anni.

Il nostro paese è cambiato molto in fretta. Non eravamo così dieci anni fa. Eravamo un paese normale. Esisteva la moralità.

[Articolo originale "Berlusconi's Italy shows a strange type of feminism"] (http://women.timesonline.co.uk/tol/life_and_style/women/article6557429.ece)

Titanium555
09-07-2009, 14:26
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Basse passioni
Luglio 2009 http://chediconodinoi.blogspot.com/2009/07/basse-passioni.html Spagna

e fù così che iniziò il regno del caos....

atinvidia284
09-07-2009, 22:03
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Italia: Bruxelles si occupa alla legge che istituisce il reato d’immigrazione clandestina
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6631 Francia
[Le Monde]

La Commissione europea ha annunciato l’intenzione di esaminare le misure del “pacchetto sicurezza”, approvato giovedì 2 luglio dal Senato italiano. Jacques Barrot, commissario alla giustizia, vuole verificarne la “compatibilità” con il diritto comunitario, avvertendo che “regole di espulsione automatica per intere categorie non sono accettabili”.
La legge istituisce il reato d’immigrazione clandestina punito con una multa da 5.000 a 10.000 euro, accompagnata dall’espulsione immediata. Rende obbligatoria la presentazione del permesso di soggiorno o del passaporto per dichiarare la nascita di un bambino. Il soggiorno dei clandestini nei centri di ritenzione potrà essere prolungato fino a sei mesi (due mesi attualmente), al fine di permetterne l’identificazione in vista della loro espulsione. Il progetto rendelegalizza inoltre le ronde cittadine volute dal partito anti-immigrati della Lega Nord, principale alleato di Berlusconi. Secondo la comunità di Sant’Egidio, vivono in Italia da 400.000 a 500.000 clandestini.

[Articolo originale "Italie : Bruxelles se penche sur la loi créant un délit d'immigration clandestine" di Philippe Ridet] (http://www.lemonde.fr/europe/article/2009/07/03/italie-bruxelles-se-penche-sur-la-loi-creant-un-delit-d-immigration-clandestine_1214740_3214.html#xtor=RSS-3214)

marchigiano
09-07-2009, 22:51
chi è il times che ha detto che lo staff italiano spiava gli altri con dei microfoni o intercettazioni sulle linee non ricordo...

atinvidia284
10-07-2009, 00:52
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif La strada giudica Berlusconi
Giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6633 Spagna
[El Periódico]

La questione salta sempre fuori. A volte se ne parla volentieri, altre volte è una seccatura. In città come nell’intera nazione. Sui treni che portano fin qui, nei bar, nei gruppetti che se ne stanno sotto i portici di queste città del nord ancora latine. «Sono invenzioni della stampa», «con tutto ’sto casino qualcosa di vero ci sarà». «Che vergogna!», «Che schifo!».

Fabio, cameriere in un bar nei pressi della stazione, ha una sua teoria: «Berlusconi lavora tanto, non ha tempo per nulla e concentra durante la notte tutto quello che non è riuscito a fare di giorno, che c’è di male?». Una cliente sulla trentina lo sostiene da un’altra ottica. «Quale ventenne va con un settantenne senza farsi pagare?». Forse Bologna “la rossa”, è più critica di altre città.

Antonio, un amico, vive con moglie e due figlie sulla trentina, disoccupate. Prima di cena, seguono il notiziario sul primo canale Rai (diretto da un ex dipendente di Berlusconi) che non fa altro che tasmettere smentite a una notizia che non ha mai dato, di modo che, se fosse per questa emittente, i telespettatori avrebbero una confusione in testa. «Questo tizio mi era simpatico, adesso no» afferma la più giovane. «Chi svolge un’attività pubblica non si comporta così», commenta la maggiore. «Che modello posso dar loro?», chiede il padre.

I parrucchieri sono un buon indicatore. «Per me può fare quello che vuole, l’importante è che non si ripercuota sul suo ruolo pubblico», afferma decisa Elvira, forbici alla mano. «Per carità! Venti ragazze che potrebbero essere figlie sue..», dice Maria tirando fuori la testa dall’asciugacapelli. «Aah, come ti sarebbe piaciuto!» la punzecchia sarcastica un’altra. Guardano il giornalista costernate: «Se lo avesse fatto in silenzio…questa ostentazione non mi è piaciuta». Autobus numero 23, due giovani con un quotidiano gratuito in mano: «È un maiale», «Ti sbagli, è furbo, quelle potrebbero essere figlie sue», «Ma non lo sono», «È il capo del Governo», «È solo invidia marcia, per caso si spettegolava su quelli che c’erano prima?»

Alzano la voce : «Hai visto l’immagine che stiamo dando dell’Italia all’estero?», «Non è quella dell’Italia, è la sua, qualcuno può sostituirlo?». Interviene una passaggera anziana. «Ha oltrepassato il limite, ragazzi, troppo…». Scende. Un prete in abito esce dalla chiesa di San Petronio: «Non mi faccia parlare». Va via.

Fermata d’autobus alla stazione ferroviaria, una quindicina di persone che aspettano. «Questa storia ha stancato», dice la più giovane. «L’hanno incastrato» spiegano due ragazzi. «Se gli piace divertirsi…. be’ sono affari suoi, che lo faccia», dice il ragazzo con la valigetta. «Che se ne vada una volta per tutte!», risponde il tassista con un adesivo comunista sulla macchina.

Un noto intellettuale accetta di fare due chiacchiere per qualche minuto. «Probabilmente ci sono svariati protagonisti in questa faccenda, ma la ragione di fondo è che l’Europa è preoccupata per il debito pubblico italiano che continua a salire, con il rischio di mandare in rovina il paese e, detto tra noi, gli industriali sono esasperati perché non cambia niente. In più c’è la mafia, vedrà come salterà fuori nei prossimi giorni». La prospettiva finale? «Nessuna. Nessuna riflessione, nessuna critica. Nemmeno alternative: se si andasse a votare vincerebbe ancora. L’Italia diventerebbe l’Argentina di Perón, è questa la sua vera forza».

Il giornalista va via portando con sé la complessità dell’Italia.

[Articolo originale "La calle evalúa a Berlusconi" di ROSSEND Domènech] (http://www.elperiodico.com/default.asp?idpublicacio_PK=46&idioma=CAS&idnoticia_PK=625585&idseccio_PK=1007&h=)

atinvidia284
10-07-2009, 15:20
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Le scosse finanziarie dell’Italia incombono su Berlusconi
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6629 Gran Bretagna
[The Guardian]

In occasione del G8, Silvio Berlusconi accoglierà questa settimana i leader mondiali a L’Aquila, città colpita dal terremoto. Generalmente eventi di questo tipo consentono al paese ospitante di sfoggiare la propria economia, ma la stretta creditizia ha lasciato all’Italia ben poche ragioni per vantarsi.
Già intrappolata nella morsa del consistente debito pubblico – pari a oltre il 100% del PIL – e con un settore dell’export non competitivo, il paese è sprofondato in una recessione profonda a seguito del crollo degli scambi commerciali a livello mondiale. Secondo gli analisti ci vorranno anni per uscire da questa crisi. La produzione industriale ha subito un calo così vertiginoso nel primo trimestre dell’anno che al momento si attesta sui livelli di venti anni fa.

“L’Italia dipende molto dalle esportazioni del settore manifatturiero, che sono state colpite molto duramente dalla crisi”, afferma Zach Witton del sito economy.com di Moody’s. L’analista prospetta per quest’anno una brusca diminuzione del PIL di oltre il 4% ed il persistere del rallentamento dell’economia nel 2010, mentre i tassi di crescita dovrebbero tornare ai livelli precedenti alla crisi non prima del 2012.

Altri governi hanno aumentato la spesa pubblica per sostenere l’economia nel bel mezzo della turbolenza dei mercati, tra cui quello tedesco, il cui ministro delle finanze, Peer Steinbrück, inizialmente parlava con sarcasmo di “rozzo keynesianesimo”. Ma le casse di Roma erano già vuote prima che iniziasse la crisi. “L’Italia ha un debito pubblico tra i più alti in Europa, e questo sta limitando l’opportunità di attivare incentivi fiscali”, dichiara Witton.

Le bravate di Berlusconi con un gruppetto di giovani ragazze hanno riempito i titoli dei giornali, ma per molti elettori vi sono preoccupazioni molto meno avvincenti. “L’economia italiana, come il suo Primo Ministro, sembra sempre più debilitata: potrebbe anche farcela, ma a un costo notevole e crescente” dichiara Maya Bhandari del Lombard Street Research, secondo cui una “decade persa” con crescita contenuta e indebolimento della quota di mercato può sfociare in altri 10 anni di stagnazione.

Quando all’inizio dell’anno l’FMI ha condotto la sua consueta valutazione dell’economia italiana, ha reso noto senza mezzi termini che “lo scenario nel breve periodo è tetro”. Il tasso di disoccupazione al 7,4% è inferiore alla media europea, mentre la produttività, ovvero la quantità prodotta per lavoratore, un fattore chiave del successo economico, è scesa di circa un 2% annuo dal 2000. Le banche italiane hanno evitato i peggiori eccessi che hanno portato alla stretta del credito, ma Intesa e Unicredito, due delle maggiori banche, sono notevolmente esposte nella vulnerabile Europa dell’Est. Unicredito ha già ricevuto il sostegno finanziario della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, per evitare di interrompere i prestiti alle economie in difficoltà come l’Ungheria.

Anche prima della stretta creditizia, l’Italia era entrata a far parte del cosiddetto gruppo dei “Pigs” (Portogallo, Italia, Grecia e Spagna) ovvero quei paesi fanalino di coda rispetto ai cugini del Nord, che rendono quasi impossibile alla BCE di fissare tassi di interesse appropriati per tutti. Quando è entrato in vigore l’euro, uno dei benefici era quello di forzare i paesi a rispettare le regole del patto di stabilità e di crescita, senza ricorrere alla valvola di sicurezza della svalutazione, e questo avrebbe dovuto spingere i governi a intraprendere le riforme. In realtà, molti osservatori argomentano oggi che il rifugio in una moneta unica – che impedisce ai mercati finanziari di sganciare le monete dei paesi più deboli lanciandoli in caduta libera – ha nascosto le debolezze dei Pigs.

L’Italia conta ancora migliaia di piccole aziende a conduzione familiare, che si battono con coraggio contro i costi più bassi dei concorrenti asiatici in settori industriali a basso valore, mentre una giungla di regole rende difficoltoso l’accesso alle nuove imprese. Per anni l’Italia ha costantemente perso quote del mercato alle esportazioni rispetto ad altri paesi.

Serve un governo coraggioso per fronteggiare molte di queste sfide. Jonathan Ashworth, economista del Barclays Wealth, ha dichiarato: “Ho sempre pensato che l’Italia sia il miglior esempio del fallimento di una buona gestione”. Quando il governo di Romano Prodi, predecessore di Berlusconi, cercò nel 2006 di riformare la normativa che regolava i taxi, allo scopo di ridurre i prezzi e consentire a più operatori di entrare nel mercato, migliaia di tassisti protestarono per le strade di Roma creando disagi per mesi. Berlusconi non si è mostrato molto incline a promuovere riforme impopolari. Questa settimana intende concentrarsi con i partner internazionali sulla ripresa dopo i disastri naturali e sulla ri-regolamentazione del settore finanziario, ma la sfida più ardua è rimuovere le macerie dalla malconcia economia italiana.

[Articolo originale "Italy's financial tremors rumble on for Berlusconi "] (http://www.guardian.co.uk/business/2009/jul/05/g8-summit-italy-silvio-berlusconi)

atinvidia284
10-07-2009, 21:32
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Berlusconi, principe del G8, attaccato per mezzo della stampa
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6654 Francia
[Le Monde]

Silvio Berlusconi ha voluto fare un colpo di scena organizzando il G8 nella città dell’Aquila, distrutta da un sisma lo scorso aprile. Ma con la mancanza di preparazione del vertice, la sua agenda priva di progetti ambiziosi e il malcontento della popolazione, il presidente del Consiglio viene attaccato da tutte le parti. Così, l’uomo politico ed ex magistrato Antonio di Pietro ha acquistato un’intera pagina nell’International Herald Tribune del 9 luglio. In questo “appello alla comunità internazionale “, l’ex magistrato allerta l’opinione pubblica sullo stato della democrazia in Italia. ” Il governo Berlusconi ha proposto un nuovo progetto di legge, la legge 128 o legge Alfano dal nome del ministro della giustizia Angelino Alfano, che renderebbe impossibile processare il presidente del Consiglio, il presidente della Repubblica, il presidente della Camera dei deputati e del Senato.” Secondo l’ex giudice, Silvio Berlusconi insiste sull’introduzione di questa legge per evitare di essere processato in due casi in cui avrebbe corrotto un testimone, ” Mi appello alla comunità internazionale per far circolare questa informazione […] per evitare che la nostra democrazia si trasformi in dittatura.” E’ ugualmente quello che desidera un gruppo di internauti che hanno pagato di tasca propria una pubblicità stampata a tutta pagina nel giornale italiano La Repubblica dell’8 luglio. Un gruppo di Facebook che conta più di 3800 membri e un blog sostengono la loro azione: “Silvio Berlusconi ha invitato i giovani imprenditori italiani a boicottare i giornali che dicono la verità sulla crisi economica interrompendo i loro investimenti pubblicitari […]. E’ la prima volta in Occidente che un capo del governo minaccia la libera concorrenza invitando a boicottare i giornali che non gli piacciono!” “FORSE NON E’ IL LUOGO MIGLIORE PER ORGANIZZARE DEI VERTICI SERI” Il Corriere dell sera rivela che il dossier consegnato ai giornalisti dalla Casa Bianca contiene una biografia completa di ogni capo di Stato.. trannedi Silvio Berlusconi, che ha diritto solamente alla ” sua data e luogo di nascita, nazionalità, professione, ultima vittoria elettorale, data di inizio del nuovo mandato. Fine.” Bisogna dire che al G8 tenutosi in Giappone a luglio 2008, il servizio stampa della Casa Bianca aveva pensato bene di indicare che Berlusconi è ” uno dei capi di Stato più controversi della storia del paese”, accusato di corruzione e di estorsione. Silvio Berlusconi è inoltre il bersaglio della stampa estera, ed è impegnato da due giorni in un duello a distanza con il quotidiano britannico The Guardian. Quest’ultimo aveva rivelato lunedì, ossia due giorni prima dell’apertura del vertice, che i preparativi erano cosi caotici e disordinati che gli altri Stati del gruppo avrebbero ipotizzato di eliminare l’Italia dalla lista dei membri e di farci entrare la Spagna. L’articolo cita Richard Gowan, specialista di relazioni internazionali alla New York University : ” Già a partire da gennaio, gli italiani ripetevano di non avere nessuna visione a lungo termine per il vertice e che se l’amministrazione Obamaavesso avuto delle idee, sarebbebro stati entusiasti di ricevere le sue istruzioni.” Berlusconi non ha mancato di qualificare le accuse del Guardian come “colossali errori da parte di un piccolo giornale” . Nel suo editoriale del giorno dopo, dal titolo ” L’Italia: inadatta all’organizzazione di vertici”, il giornale replica: “Se gli italiani non inizieranno ad esigere serie regole di condotta per i propri dirigenti, il paese forse non è il luogo migliore per organizzare dei vertici seri.” Dal canto suo, la popolazione dell’Aquila non dimentica di protestare a suo modo: lettere giganti formanti la frase: “Yes, we camp” sono disposte nei campi per ricordare che 24 000 sfollati vivono ancora nelle tende, in attesa dei lavori di ricostruzione che non sono ancora cominciati.

[Articolo originale "Berlusconi, prince du G8, attaqué dans la presse" di Hélène Franchineau] (http://www.lemonde.fr/international/article/2009/07/09/berlusconi-prince-du-g8-attaque-dans-la-presse_1217030_3210.html)

atinvidia284
11-07-2009, 01:13
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/ecuador.standard.gif L’Ecuador attribuisce all’Italia la responsabilità nei confronti dei suoi emigranti
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6645 Ecuador
[El Universo]

Secondo quanto riferito oggi in un comunicato della Segreteria Nazionale del Migrante (Senami), il governo ecuadoriano ha attribuito al governo italiano la responsabilità su eventuali conseguenze nei confronti degli emigranti andini in Italia dopo l’approvazione della legge sulla sicurezza.

In Italia l’immigrazione clandestina diventata un reato dopo che il Senato ha approvato un disegno di legge sulla sicurezza che include l’istituzione di ronde cittadine e prolunga il periodo di detenzione per chi è privo di permesso di soggiorno.

Nella nota il governo dell’Ecuador ha espresso “il più assoluto rifiuto” nei confronti dell’adozione definitiva di tale legge “in quanto la nuova normativa presuppone un chiaro e drammatico avanzamento della politica migratoria dell’Italia verso pratiche che violano in generale i diritti umani e in particolare quelli delle persone migranti”.

L’amministrazione ecuadoriana rileva che le misure legali adottate “stabiliscono come reato il diritto al libero movimento delle persone, induriscono paradossalmente le condizioni per facilitare un’immigrazione regolarizzata e aumentano gravemente le pene contro le persone prive di documenti”.

Il governo considera tra gli aspetti “più preoccupanti” della legge il fatto che, per le persone prive di documenti, siano state stabilite multe che vanno dai 5.000 e 10.000 euro e il fatto che il periodo di detenzione per i clandestini, fino ad ora di sessanta giorni, si prolunga fino a sei mesi.

Si istituisce, inoltre, una tassa che va dagli 80 ai 200 euro per chi richiede il permesso di lavoro così come il pagamento di 200 euro per gli emigranti che ottengono la cittadinanza italiana.

Ancora, “si legalizzano le cosiddette ronde cittadine che potranno segnalare alle forze dell’ordine situazioni relative agli immigrati che rappresentano un presunto rischio per la pubblica sicurezza ”, afferma la Senami.

Il testo adottato “è particolarmente perverso nella misura in cui alimenta la spirale di violenza xenofoba di cui soffre l’Italia negli ultimi mesi”, afferma. Il comunicato del governo aggiunge inoltre che “favorisce allo stesso tempo il sorgere di pratiche totalitarie di controllo e di repressione sociale che, senza dubbio, intaccano sia i diritti delle persone migranti che i diritti fondamentali dei cittadini italiani”.

Per queste ragioni il governo ecuadoriano condanna l’adozione di questa legge “che consacra definitivamente la politica reazionaria del governo italiano in materia di rispetto dei diritti umani”, afferma la nota.

Inoltre è allo studio l’immediata adozione di misure atte a rafforzare il rispetto dei diritti dei propri connazionali in territorio italiano ed esprime solidarietà alle persone immigrate in Italia indipendentemente dalla loro origine e situazione amministrativa.

[Articolo originale "Ecuador responsabiliza a Italia por sus emigrantes" di AFP] (http://www.eluniverso.com/2009/07/07/1/1360/C7C7F64EE8D94042986F1D6D8A737E2C.html)

atinvidia284
11-07-2009, 16:39
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/sweden.standard.gif G8: Pensa prima a riformare l’Italia, Berlusconi
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6649 Svezia
[Dagens Nyheter]

I leader dei paesi più ricchi del mondo che compongono il gruppo del G8 hanno molte crisi da affrontare nell’incontro di oggi a L’Aquila, in Italia. Sul posto, tra i pezzi grossi, c’è anche il premier Fredrik Reinfeldt, nel suo ruolo di presidente dell’UE. Reinfeldt spera che vengano prese misure concrete per il clima e, visto l’impegno mostrato dal presidente Obama in materia, l’obiettivo non è irraggiungibile.

All’ordine del giorno ci sono anche la crisi finanziaria, la minaccia nucleare, il commercio internazionale e l’aiuto per lo sviluppo dell’Africa. Il gruppo ha in precedenza promesso di raddoppiare il suo sostegno all’Africa, ma tra gli altri l’Italia non ha mantenuto l’impegno preso.

Negli ultimi anni il G8, che cominciò come club a inviti nel 1975, è stato messo in ombra dal G20, in cui oggi sono incluse superpotenze economiche come Cina e India.

Per un Berlusconi sotto pressione, l’incontro è un’ottima occasione per spostare i riflettori dai propri scandali. Tra gli ultimi un divorzio e giovani donne seminude. In aprile L’Aquila è stata duramente colpita da un terremoto in cui sono morte 300 persone. Anche questa settimana sono state avvertite diverse scosse.

Eppure questa città traumatizzata deve ospitare il G8. Berlusconi vuole evitare che le proteste antiglobalizzazione rubino la scena come successe a Genova nel 2001. Lanciare pietre e azzuffarsi con la polizia tra i senzatetto delle tendopoli de L’Aquila sarà piuttosto difficile.

L’Italia ha giganteschi problemi strutturali, che l’imbellettato premier non sta fronteggiando. Oltre alle difficoltà con la mafia, c’è un’economia marcia. Il debito pubblico supera ampiamente le regole dell’UE e ora ammonta al 106 percento del PIL.

La produttività è scesa costantemente dal 2000. Nel suo insieme, il paese continua cioè a peggiorare ogni anno per quanto riguarda la produzione di beni e servizi. Contemporaneamente, i salari aumentano. In questo modo, la competitività globale dell’Italia è fortemente minata.

Per un paese industrializzato si tratta di una catastrofe. Dato che le riforme di economia e mercato del lavoro, così eccessivamente regolati, tardano ad arrivare, l’Italia rischia di mettere a repentaglio l’intera cooperazione europea.

Per ora gli italiani dovranno però accontentarsi del clown Berlusconi. L’Italia, così come l’Europa, si merita di meglio.

[Articolo originale "G8: Reformera Italien först, Berlusconi" di Rikard Westerberg] (http://www.dn.se/opinion/signerat/g8-reformera-italien-forst-berlusconi-1.907139)

Abbo88
15-07-2009, 19:35
Non ci resta che piangere...

atinvidia284
16-07-2009, 00:00
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif “La marea sta salendo”
Giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6682 Spagna
[El Plural]

L’Italia si sveglia dal sogno berlusconiano

Ho deciso di fondare un partito. Se non entro in politica finisco in galera o mi rovino”. La frase è di Silvio Berlusconi, nel 1993. Diciassette anni dopo, l’attuale primo ministro italiano torna ad affacciarsi sull’abisso. Fino a ora niente lo aveva scalfito: né le sue evidenti relazioni con la mafia, né il suo impero fondato su mazzette e corruzioni, né la sua evidente mancanza di rispetto per la Costituzione. Impassibile di fronte a tutto. Fino a che sono arrivate le prostitute e si è cominciato a parlare di cocaina.

Così è l”italia. E forse non è tanto differente dalla Spagna. Qui il caso Gürtel* sembra aver dato più voti che castighi al partito implicato e ci scandalizziamo per i vestiti di Camps con le cinture di esportazione, quando quello che ci dovrebbe preoccupare è l’arbitrarietà con la quale si può aver diviso il denaro di tutti tra gli amici di pochi.

Niente di niente
Marcello Dell’Utri, braccio destro di Berlusconi e cofondatore di Forza Italia, è stato condannato nel 2004 a nove anni di carcere. Non è successo niente. David Mills è stato condannato un mese fa per aver ricevuto tangenti da Berlusconi perché mentisse a suo favore nel processo. Non è successo niente. Berlusconi ha modificato la legge per essere immune di fronte ai tribunali o per mantenere il suo monopolio televisivo e non cedere le licenze. Niente di niente.

Paura della cocaina
Nonostante ciò, tutto il paese trema per alcune fotografie sopra le righe delle feste private di Berlusconi. L’ecatombe arriva con la confessione di quattro giovani che dicono di essere state pagate per passare la notte con lui e la procura di Bari lo indaga per “induzione alla prostituzione”. E il colpo di grazia potrebbe arrivare in settimana se verranno confermate le voci secondo cui anche la cocaina potrebbe formar parte di questo pericoloso cocktail ludico-festivo.

La morale vaticana
Lo spiegava oggi Miguel Mora ne El Pais, attraverso una docente romana che ha votato per Berlusconi: “La morale vaticana sopporta maschilismo, corna e minorenni; può invidiare le feste con 25 veline, ammettere la corruzione e perfino i regolamenti di conti. Ma gli italiani non tollereranno mai che il nome del primo ministro si associ alle droghe”.

Allerta da postfascismo
Finalmente c’è l’impressione che gli italiani si siano svegliati da un sonno profondo. Gianfranco Fini, presidente della Camera dei Deputati ed ex presidente del partito post fascista Alleanza Nazionale, ha avvertito di come “è in pericolo la fiducia del popolo nella politica e nelle istituzioni”. È ironico che sia un vecchio nostalgico del fascismo a dare l’allarme sul pericolo che corre la democrazia in Italia, fatto sta che Fini, di fronte ad una squallida sinistra, si è convertito nell’unica opposizione degna a Berlusconi. Interna, ma opposizione.

La piazza chiusa
Oltre le critiche politiche, il sentimento corre per strada. Si è ironizzato sul fatto che Berlusconi abbia inventato la “piazza chiusa”, con riunioni in cui porta solo i suoi seguaci perché lo applaudano. Ma non funziona. Questa settimana è stato contestato in uno di questi incontri da un centinaio di persone: “Vergogna!, siete dei poveri comunisti”, ha risposto Berlusconi a “questi analfabeti della libertà”. Dopo ha assicurato il suo pubblico che quelli che gli gridavano contro erano “arrabbiati perché si svegliano la mattina allegri, ma poi si rendono conto che devono andare a lavorare, si guardano allo specchio e si rovinano la giornata”.

Sale la marea
Beppe Grillo è un comico che si è trasformato in un’icona della critica al potere dal suo blog Vaffanculo [sic]. L’altro giorno è stato invitato a parlare davanti alla commisione del Senato e non si è morso la lingua: “Questo Parlamento non ha niente a che vedere con la democrazia. Sei persone hanno eletto chi doveva essere deputato o senatore. (…) Cari membri della commissione, siete illegali, incostituzionali e antidemocratici. Per rispetto a voi e agli italiani, dovreste dimettervi ora stesso”. Grillo ha sintetizzato il suo intervento in una frase che riflette la situazione meglio di mille giornali: Ora vorreste limitare il diritto del cittadino ad essere informato. Io vi dico solo una cosa: la marea sta salendo”.

* indagine su una presunta rete di corruzione vincolata alla direzione nazionale del Partito Popolare ai tempi di José María Aznar, N.d.T.

[Articolo originale "Italia despierta del sueño berlusconiano" di MARCOS PARADINAS] (http://www.elplural.com/politica/detail.php?id=35275)

guyver
16-07-2009, 08:03
Il G8 è stato una spugna...
Berlusconi ne è uscito da grande statista, in italia, e di tutto quello che si parlava prima non ce n'è magicamente quasi più traccia... (escort, minorenni, mills, mafia ecc ecc cos'è? roba che si mangia? :muro: )

Ripeto: Il popolo italiano NON ha memoria... :mc: :help:
L' italia è morta! Viva l' italia!

atinvidia284
16-07-2009, 11:19
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif L’opposizione italiana invoca aiuto dal mondo
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6730 Olanda
[De Volkskrant]

Roma - Mentre Berlusconi gioca a fare il leader mondiale, l’opposizione italiana lava in piazza i suoi panni sporchi.

L’appello sembra un grido d’aiuto proveniente da uno stato repressivo, tuttavia ‘l’appello alla comunità internazionale’ arriva proprio dall’Italia. Viene chiesto agli stati esteri di ‘esercitare la necessaria pressione’ sul governo Berlusconi per ‘impedire che la democrazia in Italia venga trasformata in una dittatura di fatto’.

L’appello, che è stato pubblicato giovedì sull’International Herald Tribune, è stato firmato e pagato da Antonio di Pietro, leader del partito di opposizione di centro-sinistra Italia dei Valori, che ha colto l’occasione del summit del G8 all’Aquila per mostrare i lati oscuri del premier.

Secondo Di Pietro, soprattutto la recente legge che mette Berlusconi al riparo dai procedimenti giudiziari è una prova di degrado, infatti il premier evita il processo nel quale viene accusato di aver corrotto David Mills. Questo avvocato è stato condannato a 4,5 anni di detenzione per aver accettato 600mila dollari dall’azienda di Berlusconi Fininvest, in cambio della sua falsa testimonianza resa in due processi per corruzione contro Berlusconi.

Gli esperti pensano che la legge sia in contrasto con la costituzione. A ottobre la Corte Costituzionale dovrà emettere un giudizio al riguardo. Di Pietro teme il peggio, perchè Berlusconi recentemente ‘è stato invitato a cena a casa del giudice Mazzella della Corte Costituzionale’.

Il campo pro-Berlusconi ha reagito immediatamente, attraverso il quotidiano Libero: Di Pietro ‘ha comprato una pagina per trascinare l’Italia nella merda agli occhi del mondo’.


[Articolo originale "Oppositie Italie smeekt wereld om hulp" di Eric Arends] (http://www.volkskrant.nl/buitenland/article1256599.ece/Oppositie_Italie_smeekt_wereld_om_hulp)

atinvidia284
18-07-2009, 12:18
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/cuba.standard.gif La pagliuzza della Brambilla
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6761 Cuba
[Juventud Rebelde]
La ministra italiana del Turismo Michela Vittoria Brambilla è «seriamente preoccupata» per il turismo sessuale. Brava! - ho pensato - alla fine qualcuno critica dall’interno il governo del primo ministro Silvio Berlusconi, i festini a base di cocaina, champagne e pochi vestiti a cui parteciapano minorenni e giovani immigrate dell’Est Europa nelle residenze del governante italiano.

Ma non è così. Continuo a leggere e mi accorgo che la Brambilla si «affligge» perché il fenomeno riguarda «tre milioni di bambini nel mondo, di paesi del Sudamerica come Cuba, Brasile e Repubblica Dominicana»…

Per un cubano intelligente, mettersi a gridare a un sordo che gli adolescenti della nostra Isola impiegano il loro tempo in materie più edificanti, di cui parlano con elogio istituzioni come l’UNESCO; o spiegarle che si applicano pesanti sanzioni a quelli che osano procurarsi «diversivi» oltraggiando i nostri minori, sarebbe perdere tempo inutilmente, come l’agnello che cercava di spiegare la sua innocenza al lupo, che lo avrebbe comunque divorato!

Meglio concentrarci sul fatto che la Brambilla non ha menzionato l’Italia. Ha voluto vedere la pagliuzza nell’occhio altrui senza rendersi conto della trave nel suo, quanto basta per non poter leggere con chiarezza i report della ONG Save the Children. Uno di questi, del 2008, informa che centinaia di bambini e adolescenti di ambo i sessi, provenienti maggiormente da Nigeria e Romania, ma anche da altri posti (in particolare Albania), soffrono in territorio italiano varie forme di abuso, da quello sessuale fino ai lavori forzati e all’espianto degli organi vitali.

I dati di Save the Children riferiscono che tra il 2000 e il 2007, circa 54.599 minori sono stati vittime della tratta illegale. E che ne è di quelli che non riescono a scappare per arrivare ad un commissariato e denunciare il loro inferno? Qualcuno conosce il numero di quelli che si perdono nel cammino o di quelli che neanche ci provano?

Secondo il quotidiano inglese The Guardian, nel nord del paese, nell’area compresa tra Padova e la meravigliosa Venezia, si calcola che esiste un 20% di prostitute minorenni, rispetto al 5% nel resto delle altre città italiane. Il primo dato è certamente uno scandalo, ma può essere più tranquillizzante il secondo? Non ha gli occhi la Brambilla, alla quale sfugge il 5% di bambine e giovani che sicuramente, mentre lei lanciava il suo attacco contro Cuba, vagabondavano non lontano dal centro di Roma, alla mercè del loro prossimo carnefice o aspettavano il loro martirio in un buio bordello lontano dalla curiosità della polizia?

Andiamo, si tolga la pagliuzza, ministruncola…!

[Articolo originale "La pajilla de Brambilla" di Luis Luque Álvarez] (http://www.juventudrebelde.cu/opinion/2009-07-11/la-pajilla-de-brambilla/)

Titanium555
18-07-2009, 23:00
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif L’opposizione italiana invoca aiuto dal mondo
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6730 Olanda

in caso di apocalisse il nostro governo sopravvirebbe lo stesso....purtroppo....

yggdrasil
19-07-2009, 07:46
in caso di apocalisse il nostro governo sopravvirebbe lo stesso....purtroppo....

l'unica cosa a cui il governo non resisterebbe è il passaggio a miglior vita del nano. non glielo auguro, preferirei molto che si facesse processare, ma la vedo dura...

Titanium555
19-07-2009, 13:11
l'unica cosa a cui il governo non resisterebbe è il passaggio a miglior vita del nano. non glielo auguro, preferirei molto che si facesse processare, ma la vedo dura...

quello è peggio di un highlander tacci sua.....

atinvidia284
20-07-2009, 09:37
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Seduttore del popolo
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6767 Olanda

[NRC Handelsblad]

Reportage su Silvio Berlusconi attraverso gli occhi di due fan.

L’Italia resta sempre e comunque fedele a Berlusconi. Nonostante gli scandali e le accuse di corruzione. Il summit dei G8 che avrà luogo la prossima settimana a L’Aquila deve riabilitare la sua immagine danneggiata. Il mondo è un porcile.

Berlusconi è un grande, dice la barista M.T.M. Quale ragazza non andrebbe con lui? Persino io, da donna sposata, ci farei un pensiero. L’uomo è affascinante, accattivante, ricco e potente. Anche i capi di stato stranieri sono colpiti dal suo charme. M. (45 anni) è una fan. Quando nel 1994 Silvio Berlusconi si candidò alla guida dell’Italia, lo ha subito votato. Lei è la tipica simpatizzante di Berlusconi: donna di mezza età, piccola imprenditrice, non legge giornali, segue i telegiornali. Insieme al marito ed al fratello gestisce già da 25 anni una birreria all’ombra del Vaticano. Lei serve la birra e gli uomini cucinano. Sugli scaffali, lungo i muri, sono esposte delle bottiglie di birra: Gulden Draak, La Trappe, Hoegaarden, Kwak. Si tratta della più grande collezione di birre estere di Roma, dice la signora dall’aspetto teutonico.

Anche S. F. (61 anni) è un fan di Berlusconi. Non c’è alternativa, sostengono F. e suo figlio E., che insieme gestiscono un ufficio commercialista in una frazione a sud di Roma. Attraverso strade dissestate, tra squallidi palazzi, si raggiunge la piazzetta disordinata e piena di auto parcheggiate. Sulla vetrina sono indicati, con lettere di plastica adesive, i servizi da loro offerti. Tanto è disordinato l’esterno, tanto sono ordinate le loro scrivanie e, nonostante il gran caldo, la cravatta resta al suo posto. Il fatto che Berlusconi rilasci continuamente nuove dichiarazioni per chiamarsi fuori dalle relazioni piccanti con giovani donne e prostitute, non tocca il signor F. - esiste un politico che dica sempre le stesse cose? Fa parte del gioco della politica.

Silvio Berlusconi, l’idolo di M. e F., è chiacchierato e ciò accade mentre questa settimana tutti i riflettori internazionali sono puntati su di lui. Lui vuole trionfare durante il summit dei G8, l’incontro dei leaders dei paesi maggiormente industrializzati del mondo. Immediatamente dopo il terremoto in aprile, che ha provocato 297 vittime e 60.000 senza tetto, Silvio Berlusconi ha deciso di spostare il summit dalla lussuosa Sardegna alla città devastata de L’Aquila dove i terremotati aspettano ancora la ricostruzione delle proprie case. Le strade, l’aeroporto e la caserma dove si terrà il summit hanno la precedenza.

Berlusconi guiderà i suoi ospiti internazionali attraverso le rovine del centro de L’Aquila, contando sulla loro generosità. Il summit serve a ristabilire l’immagine danneggiata di Berlusconi, il quale vuole dimostrare ai suoi sostenitori ed ai suoi alleati dubbiosi che i potenti della terra lo rispettano nonostante tutto. Obama, Poetin, Merkel, Sarkozy e Balkenende devono rilegittimare il potere di Berlusconi caduto in disgrazia a causa dei festini a sfondo sessuale e delle sue frequentazioni di giovani donne.

Una di queste donne, la prostituta di lusso Patrizia D’Addario, ha dichiarato ai giornali ed alla Procura di Bari di aver incontrato Berlusconi due volte nella sua residenza istituzionale. Di questi incontri ha anche fatto registrazioni audio. La prima volta, quando è stata pagata 1000 euro, si è ritrovata in una sala dove erano presenti altre venti ragazze. Sembrava un harem. Ha inoltre fatto un resoconto dettagliato di due notti insonni passate con l’instancabile Berlusconi che insistentemente la invitava sotto una doccia gelata. Durante una festa di capodanno nella villa sarda di Berlusconi era presente la minorenne Noemi Letizia e lui, la scorsa primavera, era presente alla festa per il suo 18mo compleanno. La ragazza ha dichiarato di chiamare Berlusconi “papi” e che Berlusconi l’avrebbe aiutata a fare carriera.

Il 3 Maggio il quotidiano di sinistra La Repubblica ha annunciato che la moglie di Berlusconi, Veronica Lario, intendeva divorziare: “ho provato ad aiutare mio marito - dice al giornale - ho pregato coloro che gli sono vicini di fare lo stesso così come si fa con una persona che non sta bene. E’ stato inutile”. Gli scandali hanno sempre circondato Berlusconi ma non gli hanno impedito di diventare premier per la terza volta. ‘Io riesco a farmi voler bene dalla gente’, ha spesso dichiarato.

Simpatizzanti come la ristoratrice M. ed il piccolo lavoratore autonomo F. continuano a credere in lui. Lo hanno appoggiato quando nel 1994 da uomo d’affari è entrato in politica e sei mesi dopo è diventato premier. Gli hanno concesso il beneficio del dubbio quando era compromesso per evasione fiscale e corruzione della Guardia di Finanza ed hanno ignorato la critica che un premier non può essere anche il più grande imprenditore del paese e possedere tre televisioni.

Ci sono state anche voci di contatti con la mafia e di corruzione di giudici. Due dei più vicini collaboratori di Berlusconi sono stati condannati per questo. Ma non Berlusconi. Nell’aprile dello scorso anno ha nuovamente ottenuto una grande vittoria elettorale. Persino ora che è sotto attacco, il partito di Berlusconi ha ottenuto alle elezioni europee il 35% dei voti. Il suo Popolo della Libertà rimane di gran lunga il primo partito del paese.

Per la barista M., Berlusconi resta un eroe. Ciò che conta non è la sua integrità personale ma il fatto che è un “self made man” che è riuscito a diventare ricchissimo. L’astuzia è una qualità che molti italiani ammirano. Pensano che la politica marcia abbia bisogno di uno scaltro superimprenditore come Silvio Berlusconi. M.: “In un mese Berlusconi ha ripulito Napoli dalla spazzatura. L’altro (non vuole nemmeno nominare il nome del precedente premier, il Professore di sinistra Romano Prodi) non ha fatto niente. La sinistra parla, litiga e basta”.

Il seguito di Berlusconi è ampio e variegato. Si trova tra i milioni di piccoli imprenditori che vogliono meno fastidi possibili dallo Stato e tra i disoccupati del Sud, che credono che solo un leader forte come Berlusconi possa migliorare il loro destino. Molti cattolici di basso livello d’istruzione lo votano su indicazione della Chiesa, che teme che i comunisti permettano l’eutanasia, la ricerca sulle cellule staminali e la fecondazione in provetta.

Ma il suo più grande seguito è composto dai telespettatori italiani. Più un italiano guarda la tv, maggiori sono le possibilità che voti il Cavaliere. Chi poi guarda i canali di Berlusconi è ancora più portato a votarlo. Non solo perchè Berlusconi durante le campagne elettorali appare in tv molto più spesso dei suoi opponenti ma anche perchè personifica il sogno della ricchezza, della fama e del lusso che le sue televisioni commerciali promuovono già da due decenni - sostiene il biografo di Berlusconi Alexander Stille nel suo libro “il sacco di Roma”. Secondo Stille Berlusconi si presenta come rappresentante dell’anti-establishment nonostante ne faccia parte già da decenni. Con le sue barzellette ed a volte un linguaggio volgare è capace di convincere una gran parte del popolo di essere uno di loro. Nel mondo berlusconiano della politica spettacolo non esiste la cattiva pubblicità, sostiene Stille. Conta l’audience.

Berlusconi, in quanto proprietario di tre emittenti commerciali e controllore delle reti di Stato RAI, è in grado di tener lontani dallo schermo i più grandi scandali. Il suo motto e’: le cose esistono solo se passano in tv. Se le critiche della giustizia e del giornalismo diventano troppo veementi, Berlusconi opta senz’altro per l’attacco appellandosi alla sfiducia che l’italiano medio nutre per lo Stato e le istituzioni.

M. e F. possono spiegare meglio degli esperti perchè credono ancora in Berlusconi e perchè lui è il miglior leader per l’Italia. Non è ancora tarda sera sulla terrazza del locale quando M. inizia a parlare di democrazia. “La democrazia - dice - non funziona. Prendiamo ad esempio l’immigrazione, gli stranieri sono già più di noi. La gioventù allo sbando, la scuola, il livello delle lezioni. Io sono per le maniere forti, il pugno di ferro. Berlusconi ancora non ci riesce sufficientemente”. Berlusconi riconosce questo fatto. Anche lui crede di non poter fare abbastanza e dà la colpa ai poteri limitati di cui dispone un premier in Italia. Immediatamente dopo il G8 e le vacanze estive, così ha annunciato, presenterà un disegno di legge che limiterà le prerogative del Parlamento, del Presidente (della Repubblica, ndt) e del potere giudiziario, mentre aumenterà l’influenza del Primo Ministro. Se qualcuno critica il suo programma o il ritardo con cui si sta realizzando il miracolo economico premesso o le autostrade mai costruite, lui allora fa notare gli intoppi causati dalla burocrazia e le limitazioni imposte dalla EU.

Nell’ufficio di F. il telefono squilla costantemente. Un cliente che vuole sapere se è possibile immatricolare la propria auto si sporge sulla sua scrivania. L’occupazione principale di F. è fare la fila a nome dei suoi clienti presso gli uffici della Motorizzazione completamente bloccati. I privati si scoprono impotenti di fronte ai funzionari che spesso entrano in azione solo se gli viene presentata una bustarella. Non lo faccio mai, si affretta a dire F. Lui è un tipo tosto che più di una volta ha mandato i carabinieri da un funzionario e quando questo non è bastato gli ha prospettato un incontro notturno con una squadra di picchiatori.

Oltre la testa di F. sono appesi un crocefisso, foto di famiglia ed un acquarello raffigurante una barca a vela. La burocrazia ti fa impazzire, dice F. Un apparato realmente efficente e raggiungibile via internet è il suo sogno. Appena è un po’ più tranquillo prende il giornale. Sono già quattro le ragazze che dicono di aver partecipato a pagamento alle feste di Berlusconi. Alza gli occhi: “trovo deprimente che venga attaccato per le sue relazioni amorose e le sue frequentazioni con minorenni. Vogliono forse dire che è un pedofilo?”. F. non crede che Berlusconi frequenti prostitute. Lui è proprietario di grandi aziende, è un miliardario. Uno così ha forse bisogno di pagare per l’amore? Anche la M. si arrabbia per gli attacchi a Berlusconi ed indica i clienti del suo bar. Il locale è pieno di uomini che tradiscono le mogli. Un giorno entrano con moglie e figli ed il giorno dopo con l’amante. La questione secondo lei non è per nulla interessante. L’unica cosa che rimprovera a Berlusconi è quella di essersi fatto scoprire. Sicuramente in vista delle elezioni europee avrebbe dovuto stare più attento.

Il fatto che Berlusconi si sia sempre presentato come un buon padre di famiglia secondo M. non è in contraddizione con le recenti confidenze sulla sua infedeltà. Evidentemente qualcosa è andato storto in famiglia. Bisognerebbe sapere se è vero quanto si dice della signora Berlusconi. I giornali pro-Berlusconi suggeriscono che lei abbia avuto una relazione con una sua guardia del corpo.
Quando parliamo di mafia e dei contatti di alcuni collaboratori di Berlusconi con la criminalità organizzata M. abbassa la voce. Ha sentito qualcosa a questo proposito ma dice risoluta: “su di lui non hanno mai scoperto nulla. Avrà anche dei difetti. Era un piccolo imprenditore mentre ora è grande. Si sarà fatto raccomandare”. Si gira brevemente per chiedere alla cameriera se deve aiutare e poi continua : “La cosa in effetti mi spaventa. Se qualcuno ha contatti con la mafia significa che vuole farsi strada ad ogni costo. Non so se è vero ma se lo fosse non sarei d’accordo”.

Nell’ufficio di F., quando si parla di mafia, prende la parola il figlio E. - “L’articolo 1 della Costituzione stabilisce che “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro…”. Questo è falso. La democrazia italiana è fondata sulla mafia. Senza l’aiuto dei boss gli americani non sarebbero mai riusciti durante la seconda guerra mondiale a riconquistare la Sicilia e quindi l’Italia. La mafia è stata ripagata ed a questo deve il suo potere”.

Per F. padre le ricchezze ed i supposti contatti con la mafia di Berlusconi non rappresentano un problema. “Chi lavora e basta non diventa mai ricco. Non voglio dire che Berlusconi abbia rubato i suoi soldi ma è evidente che ha delle capacità”. A proposito delle leggi che Berlusconi ha modificato per mettersi al riparo dalla giustizia, il giudizio dei suoi sostenitori è benevolo. Il tenore delle loro risposte è: Così fan tutti (in italiano nel testo, ndt).

A proposito del potere mediatico di Berlusconi, F. sostiene che anche l’ex proprietario della FIAT, Agnelli, era in politica (è stato alcuni anni senatore) ed anche lui possedeva una casa editrice ed alcuni giornali. M. fa notare che Berlusconi possedeva le tv commerciali prima di entrare in politica e secondo lei Berlusconi non ha fatto uso dei suoi canali televisivi durante le ultime elezioni per farsi pubblicità. Non si è accorta che Canale 5, il canale di punta di Berlusconi, è stato ammonito dal garante delle telecomunicazioni. L’emittente ha intervistato Berlusconi per 50 minuti ed il leader dell’opposzione Dario Franceschini per soli 10 minuti.

“Senti - dice M. quando le domande diventano troppe - gli italiani non si fanno abbindolare. Gli italiani scelgono sulla base dei fatti”. Poco dopo però risulta che non sapeva che l’escort Patrizia D’addario ha dichiarato di aver trascorso una notte con Berlusconi. La notizia è stata riportata a livello mondiale da tutti i giornali e da tutte le televisioni ma i tre canali di Berlusconi e i due principali canali RAI hanno taciuto. Ne è sorpresa. “Qui ognuno dice quello che vuole in televisione. Nessuno presenta i fatti. Sono solo opinioni. Questo è il problema”. Anche la Magistratura che dovrebbe indagare su questi fatti secondo lei non è più affidabile. I giudici sono di sinistra e politicamente attivi.

La credibilità delle istanze di controllo indipendenti quali la stampa, la Magistratura e le Commissioni d’inchiesta parlamentari, è erosa da Berlusconi - sostiene il biografo Alexander Stille. Tutto è politicizzato. Se un particolare organo arriva ad una conclusione considerata negativa, allora questo stesso organo viene etichettato come nemico. Secondo Stille, questo non è tipico italiano ma è una tentazione che esite in tutto il mondo occidentale. I fatti sono sempre più rari, aumentano le opinioni così come i dubbi e l’insicurezza del pubblico. Il dubbio esiste anche per F. e M. - M. è d’accordo solo a metà sul fatto che Berlusconi si sia organizzato l’immunità ed anche sulla imminente modifica di legge che ostacolerà le intercettazioni di persone sospettate di corruzione. F. vota ancora il partito di Berlusconi ma ammette che nel frattempo ha più fiducia nel suo vice Gianfranco Fini.

M. conferma il suo voto al termine della conversazione, come per autoconvincersi. Lui è sicuramente autorevole, perche no? Perchè è andato con una puttana? Perchè come costruttore edile ha corrotto dei politici per farsi strada? Perchè ha fatto comprare un giudice? Berlusconi vuole solo il bene dell’Italia. Peggio di così non può andare”.
“Chi è senza peccato scagli la prima pietra” - dicono i due simpatizzanti di Berlusconi citando Gesù Cristo. M.: “Dove lo trovi un politico che non abbia violato la legge? Il mondo è un porcile. Mamma mia! Non prendiamoci in giro. Siamo nella merda”.

[Articolo originale "Volksverleider" di Bas Mesters] (http://archief.nrc.nl/?modus=l&text=volksverleider&hit=1&set=1)

FabioGreggio
20-07-2009, 10:02
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Seduttore del popolo
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6767 Olanda

Facciamo una secessione da questa Italia:
Il 25 luglio, a Alcatraz, faremo una grande festa e proclameremo la secessione dall’Italia! (http://www.jacopofo.com/festa-secessione-italia-libera-repubblica-alcatraz) :asd:

atinvidia284
20-07-2009, 10:37
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Lo stravagante Silvio Berlusconi
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6787 Francia
[Le Point]

Vietato ai minori. La sua passione per le giovani donne facili fa scandalo, ma non intacca affatto la sua popolarità.

“Buffone! Depravato!”. Che sia a Napoli per presentare il G8 o a Viareggio sui luoghi della catastrofe ferroviaria che è costata la vita a 21 persone, è ormai con questi insulti che Silvio Berlusconi è accolto quando si sposta nella Penisola. Buffone, si può discutere. Depravato, è sicuro.

L’inchiesta della procura di Bari ha infatti dimostrato la presenza, a più riprese, di ragazze di dubbia virtù nelle residenze del presidente del Consiglio, a Roma come in Sardegna. E Patrizia D’Addario, una di loro, si è presa la briga di registrare le peripezie della notte d’amore passata con ilpadrone di casa. Ma più che le prestazioni, fatturate 2.000 euro, è il bis ogno del Cavaliere di circondarsi di una corte di donne molto giovani che ha scioccato gli Italiani. Il mistero aleggia anche sulla strana relazione tra Silvio Berlusconi e Noemi, una minorenne napoletana.

Questa ricerca di un’eterna giovinezza al fianco di giovani donne in fiore fu immortalata la prima volta nel 2007 da un parapazzo nel giardino di villa Certosa, in Sardegna. Sulle foto si vede Berlusconi circondato da cinque attrici di serie B, candidate al “Grande fratello” o vallette di varietà televisivi. Due di loro sono sedute sulle sue ginocchia. In un altro scatto il Cavaliere passeggia tenendone per mano una da ogni parte. L’ambigua intimità collettiva che scaturisce dagli scatti aveva fatto titolare tutta la stampa sull’ “harem di Berlusconi”.

Un po’ più tardi, il presidente del Consiglio si frega da solo svelando la sua agenda per dimostrare a che punto si ammazza di lavoro per il bene del suo paese. Tra due appuntamenti politici, i giornalisti stupefatti scoprono nella stessa giornata due “pause” sospette con due giovani attrici. Alcune intercettazioni telefoniche riveleranno che Berlusconi aveva tentato di trovare loro dei ruoli in fiction della RAI. “Comincia a parlare e a diventare pericolosa”, aveva dichiarato a proposito di una di loro per giustificare la sua richiesta con il direttore della fiction della televisione pubblica.

Nel dicembre del 2007 sono 50 giovani donne, per la maggior parte provenienti dal mondo dello spettacolo, ad essere spedite in charter (”love plane”) verso la Sardegna perallietare il capodanno del presidente del Consiglio. d il Cavaliere ha offerto un braccialetto a forma di tartaruga, il simbolo di villa Certosa, e poi, al suono delle orchestre, la truppa si è gioiosamete dispersa nel parco di 100 ettari. Villa Certosa sta a Berlusconi come Neverland stava a Michael Jackson, con la pizzeria e il gelataio, il lago con 1.200 palme, il giardino dai 2.500 cactus (riscaldati da un sistema d’aria condizionata), l’ “orticello della salute”, l’anfiteatro all’aria aperta, la “cascata canadese” e le terme. Il giornodella vigilia di capodanno la moltitudine di ninfette fu condotta da uno squadrone di guardie del corpo nei negozi di Porto Rotondo per uno shopping…limitato a 2.000 euro a testa. Ma il clou del soggiorno rimane, dopo i bagni di mezzanotte in una delle piscine riscaldate e la sarabanda del trenino, l’eruzione notturna del finto vulcano con la lava sintetica che cola in fondo al giardino di villa Certosa.

Stesse scene nel 2008. E quest’anno la famosa Noemi, ancora minorenne, prendeva parte alla festa. All’eco delle risate delle giovani donne attirate dalle paillettes della televisione e dal potere si mescolano oggi i propositi di Veronica Lario che invoca pubblicamente la “malattia” di suo marito, “le vergini che si offrono al drago” e i “divertimenti dell’imperatore”.

Il cavallo di Caligola

Divertimento, ma non solo. Perché l’intimità del Cavaliere è un formidabile acceleratore di carriere politiche. Ex pin-up di calendari da camionista, Mara Carfagna è diventata…ministro delle Pari Opportunità. Lucia Ronzulli, che sorvegliava con un polso di ferro la disciplina delle giovani ospiti di Villa Certosa, è stata eletta al Parlamento di Bruxelles. E solo una rivoltadei fedelissimi di Gianfranco Fini, il presidente della Camera, ha impedito l’iscrizione di altre sette protette del Cavaliere nelle liste del Popolo della Libertà (PDL) alle ultime elezioni europee. Patrizia D’Addario e Barbara Montereale, tutte e due escort-girls di professione, figuravano nellaper le elezioni amministrative a Bari. In un’intervista, la giovane Noemi confidava dall’alto dei suoi 18 anni e con un candore disarmante: “Per il mio avvenire esito tra lo spettacolo e la politica. Si vedrà, Papi [alias Silvio Berlusconi] se ne occuperà”. Caligola aveva ben nominato senatore il suo cavallo… lista del PDL

Questa debolezza di Berlusconi per il gentil sesso lo mette alla mercé di avventurieri. Così l’affarista Gianpaolo Tarantini, ben noto alla polizia di Bari, si erapre fissato come obiettivo di entrare nelle grazie del presidente del Consiglio, che non aveva mai incontrato. Per raggiungere il suo scopo affittò per 100.000 euro, nell’agosto del 2008, una villa vicina alla residenza del Cavaliere in Sardegna. Champagne, cocaina e giovani donne hanno rapidamente fatto delle sue feste il must delle notti sarde. Il suo augusto vicino non ha resistito. “Gianpa” è diventato in qualche mese un intimo di primo rango: un posto nellatribuna del Milan, viaggi con l’aereo del presidente del Consiglio, accesso privilegiato alle più alte istanze del PDL. Fu Tarantini a presentare al Cavaliere Patrizia, all’origine dello scandalo.

“D’accordo, ma ci vuole una salute di ferro!”. Numerosi italiani, comprese molte donne, fanno riferimento con una punta d’invidia al supposto priapismo del loro presidente del Consiglio. Eppure, a quasi 73 anni, Silvio Berlusconi porta un pacemaker e ha avuto un cancro alla prostata. Piuttosto che a quella del Divin Marchese, l’universo erotico del Cavaliere sembra ispirarsi ad un assaggio di bambini destinato a celebrarlo. Con rare eccezioni, le giovani donne che hanno condiviso la sua intimità raccontano tutte le stesse serate: qualche coppa di champagne, Berlusconi al piano che interpreta il repertorio di Charles Trenet, un karaoke, la visione delle videocassette degli incontri del presidente del Consiglio con i grandi della terra, diapositive delle sue sette ville alle Bermuda, la distribuzione di gioielli di bijotteria di cui ha le tasche piene, una passeggiata nel giardino con annesso corso botanico, talvolta mano nella mano con l’eletta del momento. “Berlusconi ha il terrore di invecchiare e di morire, dichiara Marcello Veneziani, editorialista di destra e vicino del cerchio berlusconiano. Le sue patetiche dimostrazioni di vitalità servono a dimostrare che è sempre giovane. Si attacca a un mondo di paillettes e di ragazze denunate per scappare all’orrore del suo volto senza trucco, alla calvizie, ai dolori, alla vecchiaia”. Ex compagna di un ministro del primo governo Berlusconi che, per prima, ha denunciatola turpitudine della corte del presidente del Consiglio negli anni ‘90, Stefania Ariosto gli fa eco: “L’esibizionismo sessuale di Berlusconi, che si è aggravato, è dovuto alla senilità ed all’intervento chirurgico che l’ha molto indebolito”.

Silvio Berlusconi è ossessionato dalla sua immagine. L’impressione, quando lo si incontra in carne ed ossa, è stupefacente. Gli impianti, la bassa statura malgrado le scarpe con i tacchi, il volto liftato e completamente liscio sotto uno spesso strato di fondotinta arancio evocano un narcisismo forsennato. Ma molto presto l’incredibile vitalità e la naturale simpatia - Silvio è in privato un formidabile charmeur, anche i suoi avversari politici più accaniti lo riconoscono - spazzano via l’imbarazzo iniziale. Dietro questa spontaneità apparente niente è tuttavia lasciato al caso. Dapiù di vent’anni, Miti Simonetto, una delle sue più vicine collaboratrici, compra foto, vecchie o recenti, che non corrispondono all’immagine che il capo vuole riflettere. L’iconografia ufficiale ne è più che rivelatrice. Al fianco di foto che lo mostrano come un magnate davanti ai plastici di grandi progetti immobiliari, il Cavaliere ha mantenuto immagini della sua giovinezza, sigaretta in bocca e borsalino sulla testa, a metà strada fra Latin lover e il Jean Gabin dei films di gangsters. Berlusconi è molto fiero della sua virilità “bad boy” e, finché non sono diventate un problema politico, le indiscrezioni sulla sua vita privata lo hanno lusingato.

Il suo capolavoro in materia di comunicazione resta tuttavia “Una storia italiana”, l’agiografia spedita alla vigilia delle elezioni del 2001 a più di 12 milioni di famiglie italiane. Il libro mostra la famiglia Berlusconi che posa davanti alle aiuole fiorite, con bambini biondi che corrono sullo sfondo, il tutto narrato nello stile che il Cavaliere ha sempre imposto ai dirigenti delle sue televisioni: “State parlando ad un pubblico che non ha il diploma di terza media”.

“Tecnicamente immortale”.

Ma “hollywoodizzare” il suo corpo non è bastato, il Cavaliere ha voluto sacralizzarlo. Nel 1994 dichiara di essere stato “unto dal signore”. Nel giardino della sua dimora milanese, Villa San Martino, ha fatto costruire per la sua gloria il mausoleo dove riposerà circondato, quando sarà venuta anche la loro ora, dai suoi più fedeli apostoli: Emilio Fede, Fedele Confalonieri, Marcello Dell’Utri, accessoriamente condannato a otto anni di prigione per associazione mafiosa…

Un coro d’adoratori alimenta il mito berlusconiano. Più volte ministro, Claudio Scajola non ha paura dell’enfasi quando dichiara: “Berlusconi è il sole al quale noi tutti vogliamo scaldarci”. Il suo collega Enrico La loggia propone di sconvolgere il calendario gregoriano indicando il 1994 - anno dell’entrata di Berlusconi in politica - come l’anno 1 dell’era berlusconiana. Emilio Fede, direttore del telegiornale di Rete4, una delle reti nazionali dell’imperom ediatico del Cavaliere, confessa di invidiare il cameriere del suo datore di lavoro poiché questi ne può condividere ogni mattina l’intimità. Sandro Bondi, attuale ministro della Cultura, gli dedica regolarmente delle poesie. L’inno del PDL, di cui Berlusconi è presidente, si intitola “Meno male cheSilvio c’è”. Um berto Scapagnini, ex sindaco di Catania e medico personale di Berlusconi, descrive con un’emozione mistica il raggio di sole che ha attraversato un nero cielo da temporale il momento in cui il Cavaliere arriva nella sua città. Prima di decretare il suo paziente preferito “tecnicamente immortale”. Silvio Berlusconi ringrazia, ma non chiede tanto. Immortale no, ma afferma di dormire tre ore al giorno e di fare l’amore praticamente altrettante, ed ha dichiarato, qualche mese prima del suo 73° compleanno, di sentirsi un uomo di 35 anni.

L’informazione interamente in sua gloria

Il Cavaliere non capisce come mai la stampa non tessa sistematicamente le sue lodi. “Riversano su di me un fiume di menzogne, non è che un tentativo di colpo di Stato”, ha ancora dichiarato a proposito delle timide rivelazioni sull’affare Patrizia D’Addario. Affermazione come minimo paradossale. Berlusconi è proprietario della metà delle reti televisive nazionali che distillano, con stili differenti, un’informazione interamente in sua gloria. Una menzione speciale va al giornale di Rete4, che farebbe impallidire d’invidia il “Caro Leader” nord-coreano. Silvio Berlusconi possiedeanche una serie di quotidiani, un settimanale molto influente, dei mensili e la più grande casa editrice italiana. In quanto presidente del Consiglio, ha piazzato uomini di fiducia in tutti i posti chiave della RAI. Così il TG di Rai1, la messa solenne dell’informazione italiana, non ha ancora accennato alla presenza di prostitute nel domicilio del presidente del Consiglio. “I giornalisti del mio gruppo, come quelli del servizio pubblico, sono contro di me perché vogliono mostrare la loro indipendenza”, ha tuttavia affermato recentemente il Cavaliere ai microfoni di France 2. Dimentica di averpreteso , ed ottenuto, la testa di giornalisti scomodi, nel 2001, durante un discorso tenuto a Sofia e passato ai posteri col nome di “editto bulgaro”. Solo Rai3, una rete pubblica, è sfugita alla censura del regime. Questo controllo dell’informazione permette di gestire il quotidiano, ma ha ugualmente giocato un ruolo nella berlusconizzazione del paese fino al linguaggio comune. Prima che Silvio entrasse in politica, un “azzurro” era un tifoso della nazionale di calcio italiana e un “moderato”, un elettore di centro. Oggi un “azzurro” è un militante del PDL e un “moderato”…un elettore di Berlusconi.

L’uomo forte della Penisola nutre ugualmente un particolare rancore nei riguardi dei giornalisti stranieri, colpevoli di averlo ingiustamente ridicolizzato agli occhi del mondo. Nessuno in questo “covo di comunisti manovrati dall’opposizione” è ben visto ai suoi occhi. Il Times di Londra, il New York Times o il giornale britannico The Economist sono relegati al rango di cartastraccia marxisti. Per non parlare del quotidiano spagnolo El Pais, che ha pubblicato per primo le foto delle gioviali serate di Silvio. L’ambasciatore d’Italia a Madrid ha richiesto il licenziamento del giornalista troppo impertinente, Miguel Mora.

La difficoltà nel raccontare l’Italia berlusconiana non è tuttavia dovuta ai piccoli grattacapi quotidiani, ma all’inverosimiglianza di quello che accade. I giornali americani, in particolar modo, hanno serie difficoltà a far capire al loro pubblico tutte le sottigliezze barocche del Cavaliere. Star del blog del New York Tmes, Robert Mackey ha scelto la parabola seguente: ” Immaginate un mondo nel quale Donal Trump possedesse la NBC, fosse il presidente degli Stati Uniti e offrissea Miss California una poltrona al Senato in cambio dei suoi favori. Non sareste che a metà strada di quel che succede in Italia”.

[Articolo originale "L'extravagant Silvio Berlusconi" di Dominique Dunglas] (http://www.lepoint.fr/actualites-monde/2009-07-09/l-extravagant-silvio-berlusconi/924/0/360068)

atinvidia284
20-07-2009, 14:45
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Nostalgia dei limoni
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6816 Germania
[Sueddeutsche Zeitung]

Gli italiani nascondono ingenti somme di denaro all’estero. Berlusconi ora vuole riportare questi soldi in Italia con una legge - e con un’imposta di solo il cinque per cento.
Quando parla qualcuno come Silvio Berlusconi, che è al tempo stesso imprenditore e presidente del consiglio, non è sempre facile capire chi stia parlando. Soprattutto quando si tratta di questioni delicate come le imposte. Parla da miliardario? Oppure da politico? Parla il privato cittadino o il funzionario pubblico?
Ad esempio, quando qualche tempo fa affermò che, in determinate circostanze, eludere le tasse puo’ essere giustificato - ovvero quando queste sono troppo elevate. In quel caso parlò come capo del governo italiano, ma molti hanno pensato al Berlusconi uomo privato sempre nei guai con la legge - anche e soprattutto a causa delle accuse di evasione fiscale.

L’imposta sul porno al 25 percento

Quando di recente avanzo’ l’idea di introdurre un’imposta sul porno del 25 per cento per far fronte alla crisi economica, la maggior parte delle persone erano d’accordo almeno su un punto: dietro quest’ idea c’era un politico economicamente responsabile (cosa Berlusconi pensa della tassa sul porno da privato cittadino non è oggetto di quest’analisi).
Adesso si tratta ancora di imposte - almeno di imposte che probabilmente non sono state mai pagate. Il governo Berlusconi vuole riportare in circolo nell’economia italiana miliardi di denaro grazie ad un condono fiscale che permette di far rientrare capitali trasferiti all’estero nel corso degli ultimi cinque anni. I patrimoni all’ estero non dichiarati al fisco italiano dovrebbero poter essere trasferiti legalmente in Italia, dopo essere soggetti ad una tassazione del cinque per cento. I beneficiari dell’amnistia potranno far rientrare i loro capitali dalla metà di ottobre fino ad aprile del prossimo anno. “Il vero vantaggio di questa misura è di bloccare finalmente l’accesso alla caverna di Alì Babà’”, ha dichiarato il Ministro delle Finanze italiano Giulio Tremonti.

Tre miliardi di euro nelle casse dello Stato

Con l’amnistia il governo di Roma conta di riportare in Italia fino a tre miliardi di euro. Denaro che, secondo i commentatori italiani, proverrebbe in primo luogo da banche del Ticino in Svizzera. Il cantone svizzero del Ticino confina con la Lombardia, la regione economicamente più avanzata del Nord Italia, dove da molto tempo le piccole e medie imprese hanno riconosciuto i vantaggi bancari della vicina Svizzera. I critici di Berlusconi contestano ora il provvedimento, che viene considerata come un favore agli evasori fiscali. Antonio Di Pietro, ex magistrato anti-corruzione e oppositore politico di Berlusconi, considera il decreto-Ticino come uno sporco trucco. L’amnistia è stata concepita in modo che “l’attuale casta possa far rientrare i propri profitti illeciti, mentre la gente comune non arriva neanche più fino alla fine del mese”, spiega Di Pietro. In Svizzera si attende. “Di sicuro non commetteremo un suicidio collettivo”, ha dichiarato Claudio Generali, presidente dell’associazione delle banche del Ticino (ABT) in Svizzera.

Successi documentati: nel 2001 e nel 2003 rientrarono capitali per 90 miliardi di euro

Dopo tutto, in Ticino hanno una certa esperienza con i programmi fiscali italiani. Già due volte negli ultimi anni Berlusconi ha cercato, con delle sanatorie fiscali, di far rientrare in Italia del denaro. Due simili provvedimenti nel 2001 e nel 2003 portarono sui conti correnti italiani capitali per un totale di 90 miliardi di euro. In quel periodo si trattava soprattutto di denaro nero che nel corso degli ultimi decenni era stato portato all’estero per non pagare le imposte in Italia. All’epoca, il Ministero delle Finanze basò la sua campagna di rientro del denaro su un classico - la nostalgia per il paese dove fioriscono i limoni. “Il vostro denaro ha nostalgia dell’Italia?” si poteva leggere sui manifesti pubblicitari. Sì, certo che ce l’ha. E pure tanta!

[Articolo originale "Sehnsucht nach Zitronen" di Thomas Fromm] (http://www.sueddeutsche.de/finanzen/376/480853/text/)

Titanium555
20-07-2009, 14:59
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Nostalgia dei limoni
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6816 Germania

Poi come fai a non incazzarti tutti hanno capito che razza di tipo sia il nostro presidente solo noi non riusciamo a vedere, ma tra parentisi questo rientro dei capitali alla fine a chi giova?

atinvidia284
20-07-2009, 22:32
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Un comico vuole diventare premier
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6733 Olanda
[De Financieele Telegraaf]

Berlusconi sta così saldamente in sella come leader del governo non solo grazie a se stesso ed ai suoi amici. Il fatto che l’opposizione versi da anni in una profonda crisi lo aiuta parecchio. Le reazioni alla candidatura di Beppe Grillo -una specie di Freek de Jonge (un famoso comico olandese, ndt) italiano- alla leadership del maggiore partito di opposizione, il Partito Democratico, illustrano bene questa profonda crisi. Grillo, già da anni molto coinvolto politicamente, lo scorso fine settimana ha annunciato la sua candidatura sul suo sito www.beppegrillo.it (uno dei siti più visitati al mondo, ed in inglese, quindi dateci un’occhiata). Apparentemente è così stufo del modo in cui il Partito Democratico svolge il suo ruolo di opposizione che ha deciso, e ne ha tutto il diritto, di diventare membro del partito per poi successivamente candidarsi.

Grillo ha ragione su un punto. L’opposizione che fa il PD non è basata su niente. La leadership del partito è forte solo nel condannare tutto quello che fa Berlusconi. Da sinistra non si sentono proposte concrete su diversi modi di affrontare i problemi, mentre ci sarebbero molte possibilità di offrire alternative alla traballante politica del governo per quanto riguarda la crisi economica e la politica internazionale, ma anche per esempio le questioni etiche (come l’eutanasia), che Berlusconi non osa affrontare.

Sinora solo Grillo è riuscito a far scattare l’allarme dell’establishment del partito. Un membro di spicco del PD, Piero Fassino, già da decenni o leader del partito, o ministro, o capo-frazione e mai nella retroguardia, ha definito la candidatura di Grillo una ‘disgustosa provocazione’ e secondo lui non c’è nessun motivo di prenderla seriamente. ‘Dobbiamo prima vedere se è accettabile permettergli di diventare membro del partito’.

Ed infatti, incredibile ma vero: Beppe Grillo non può diventare membro del partito. Apparentemente perchè vuole iscriversi in una regione nella quale non è residente. È proprio vero. Grillo ora chiede che la leadership del partito si dimetta.

Conclusione: Molte delle critiche dirette a Berlusconi e al suo partito Forza Italia, che ora si chiama Popolo della Libertà erano e sono giuste. Ma qui l’opposizione fa un errore di proporzioni enormi. Grillo li spinge ad agire diversamente. A svegliarsi. A mandar via parlamentari e leaders di partito apatici. E sarebbe proprio ora. Perchè un’alternativa a Berlusconi per il momento di sicuro non arriverà dall’interno del suo partito.

[Articolo originale "Komiek wil Premier worden" di Maarten Veeger] (http://blogs.fd.nl/italie/2009/07/komiek-wil-premier-worden.html)

atinvidia284
20-07-2009, 22:50
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif G8: Berlusconi affondato!
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6702 Francia
[France Soir]

E’ dunque in Italia, tra le rovine de L’Aquila, in parte distrutta dal terremoto dello scorso aprile, che si è tenuto, per due giorni, il summit del G8.
Si trattava di un incontro tra i capi di Stato degli otto paesi più ricchi del mondo. Tra le poche decisioni prese compare la riduzione del 50% delle emissioni mondiali di CO2. Bene, ma sarebbe stato quantomeno più decoroso se questi signori e signore non si fossero accontentati di fissare la data di tale riduzione al 2050. E’ triste per i bambini di oggi che soffriranno ancora domani. Ma bisogna capire i grandi dirigenti: nel 2050, se non sono morti, saranno, con ogni probabilità, in uno stato di decadimento fisico e intellettuale avanzato. Bisogna dire che, per la prima volta da non so quanto tempo, una riunione di capi di Stato è stata presieduta da un buffone.
Sono i nostri colleghi de L’Express che, sulla copertina di questa settimana, trattano così il figurino Berlusconi, fotografato con uno scintillante sorriso a trentadue denti e i capelli ben trapiantati sul cranio. Se la riunione si fosse tenuta in Inghilterra, avremmo scritto che era guidata da un Primo Ministro contestato dall’opinione [pubblica, N.d.T.]; in Germania, avremmo parlato di un cancelliere che pensa solo alle elezioni di novembre; in Spagna, avremmo ricordato che il Primo Ministro non è molto intelligente, ma è stato rieletto due volte, e in Francia ci sarebbe di certo stato un socialista pieno di humor (sembrerebbe che esista) per invitare tutti a notare che non c’è niente di più originale che far presiedere un summit ad un piccolo presidente. Ma dato che eravamo in Italia, si è dovuto parlare del buffone e sarà così finché il paese sarà diretto da un uomo di affari che ha guadagnato tanti soldi da potersi comprare case, auto, magistrati e televisioni. Invitato a parlare di sé (come tutte le settimane su tutti i canali diretti dai suoi “propri” impiegati), il presidente del Consiglio ha detto: “Gli italiani mi vogliono perché sono buono, generoso, sincero e leale”.
Oserò affermare che ha detto la verità: se ne frega altamente della gente, ma è buono con i bambini; quando invita delle donne ad abbronzarsi integralmente sul bordo della sua piscina, le nutre e talvolta persino le ospita; è sincero quando parla delle vittime del terremoto le cui famiglie sono senza casa in questi termini: “bisogna prenderla come fosse un week-end di campeggio”; è leale perché quando aggira e raggira la legge non se ne nasconde. Osservo che ha dimenticato di dire che è onesto. È sicuramente [una dimenticanza, N.d.T.] involontaria. Berlusconi ha affermato di non aver mai pagato per fare l’amore. Non fatico a crederlo, sono certo che trova sempre una peripatetica (non siamo in tanti ad usare questa parola per parlare di una puttana) abbastanza contenta di sorbirsi il presidente per viziarlo gratis!

[Articolo originale "G8 : Berlusconi coulé !" di Pierre Douglas] (http://www.francesoir.fr/politique/2009/07/11/g8-berlusconi-coule.html)

atinvidia284
21-07-2009, 10:27
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif G8: Berlusconi affondato!
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6702 Francia

Ma dato che eravamo in Italia, si è dovuto parlare del buffone e sarà così finché il paese sarà diretto da un uomo di affari che ha guadagnato tanti soldi da potersi comprare case, auto, magistrati e televisioni.

Dall'estero hanno il vizio di dire le cose come stanno senza tanti giri di parole :asd:

Titanium555
21-07-2009, 11:10
Dall'estero hanno il vizio di dire le cose come stanno senza tanti giri di parole :asd:

vabbè ormai sembra inutile parlare sul nostro presidente, solo la maggior parte degli italiani non vede quello che effettivamente è, ma in questo caso devo criticare pesantemente, anche se è stato fatto, il g8 e la sua totale inutilità con l'aggravante della presa in giro, dalle serie noi siamo noi e voi non siete un ca..., d'altra parte anche loro si sono piegati letteralmente a 90° al potere dell'economia che non se ne frega una mazza delle persone, nel 2050 spero che tutti loro siano vivi e soffrano come le persone e i ragazzi che arriveranno a quel giorno, certo che anche loro sono vergognosi.
Altro che Obama, la solita porcheria ed io questo modestia a parte lo avevo intuito....parole parole e soltanto parole.

atinvidia284
21-07-2009, 11:48
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif ‘Arrivederci’, Italia!
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6812 Brasile
[O Estado de São Paulo]

Capri, Sicilia, Toscana, Piazza Navona…Sono perdite irreparabili. Ma a causa dell’attitudine xenofoba, addio Italia

Come c’era da aspettarsi, decine di lettori hanno trovato adorabile l’ironia di Mr Miles* sull’influenza suina menzionata nel suo ultimo articolo. E com’era anche prevedibile, un’altra quantità considerevole di commentatori ha considerato che il nostro viaggiatore infaticabile si è mostrato un irresponsabile nel trattare un argomento tanto delicato come un’epidemia di proporzioni planetarie. Mr Miles ringrazia gli uni e gli altri per le manifestazioni e informa che si sta godendo il sole e il raki sulla spiaggia turca di Patara, una delle più belle del Mediterraneo. La sua corrispondenza di questa settimana è stranamente seria.

Caro Mr Miles, nei prossimi giorni andrò per la prima volta in Italia e vorrei sapere se un giorno solo basta per visitare Venezia. Ringraziamenti anticipati.

Solange Ribas, via email

“Well, my dear: la tua domanda mi spinge a rendere pubblica una dolorosa decisione. Nell’esatto momento in cui stai pianificando un viaggio verso la bella penisola, io ammetto la grave e triste convinzione di escludere l’Italia dai miei progetti di viaggio. No more spaghetti al mare a Capri o in Sicilia. No more wine and walks alla luce ambrata della Toscana. No more tartufi a Piazza Navona. Non posso quantificare le perdite personali che questa decisione implicherà, ma, così come alcuni evitano i paesi contagiati dall’influenza A, è mio diritto allontanarmi da una nazione contaminata dall’orrore fascista della xenofobia.

Ancora ricordo, darling, l’immagine disgusting di Benito Mussolini impiccato a Piazzale Loreto a Milano, alla fine della seconda Guerra Mondiale. Ma all’epoca mi restò la speranza che l’amabile ma pericolosamente volubile popolo italiano si fosse liberato così dei temerari leader da opera buffa per i quali ha sempra avuto un debole.

My mistake. Ecco che mezzo secolo dopo un governante mediatico della stessa levatura crea leggi disumane per perseguitare gli stranieri che cercano di trovare in quel paese una possibilità di sopravvivenza. Worse than that: fomenta la creazione di milizie di common citizens allo scopo di cacciare esseri umani di altra provenienza, come si fa con i topi e le blatte.

This is outrageous! Attenzione, my dear Solange: non mi riferisco a un’esotica pratica tribale di una popolazione remota delle foreste nella Papua Nuova Guinea. Il popolo che ha dato a Mr Berlusconi il potere di trasformarlo in agente dell’orrore è lo stesso che ha prodotto il Rinascimento. Lo stesso che costruisce la Ferrari, la Lamborghini e le meraviglie del design nel campo della moda e dell’arredamento. As I can see, si sono aperte dall’interno le porte dell’Inferno di Dante, facendo schizzare fuori la rabbia, la volgarità e l’arroganza con la forza e la continuità del vulcano Stromboli, e ciò avviene di nuovo in terre europee.

E dov’è finito il popolo? Immobile, come il David di Michelangelo. Nobody in the streets! No reaction! Tutti sanno che io come viaggiatore sono fermamente convinto che il pianeta sia il grande cortile di casa mia. Non tollero la stupidità di paesi che si considerano proprietà private. Sono come libri che non possono essere letti oppure, my God, storie che non possono essere raccontate.

Non torno in Italia per tutti i motivi che ho detto. Besides, come straniero, potrei essere acciuffato da una di queste brigate patriottiche. E secondo la stessa legge infame, chi mi ospita può farsi fino a sei mesi di carcere. Get out, Berlusconi! Not even your wife wants you back!
E a proposito di Venezia, my dear: una vita può essere poco but nowadays, un giorno può essere troppo.”

* Mr Miles è il più grande viaggiatore del mondo. Ha già visitato 132 paesi e 7 territori d’oltremare.

[Articolo originale "'Arrivederci', Itália!"] (http://www.estadao.com.br/noticias/suplementos,arrivederci-italia,402384,0.htm)

atinvidia284
21-07-2009, 12:06
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif „Berlusconi crede lui stesso alle sue bugie“
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6716 Germania
[Der Tagesspiegel]

…e questo è un notevole strumento di potere, dice Alexander Stille a riguardo del premier. Perché gli italiani continuano ancora a votarlo nonostante tutti i suoi scandali (sessuali).

Alexander Stille, 52 anni, autore di una biografia molto apprezzata intitolata “Citizen Berlusconi”, è professore di giornalismo alla Columbia University. Negli ultimi mesi il giornalista americano ha vissuto a Roma. Tra le altre cose scrive per la rivista “New Yorker”; suo padre era caporedattore del “Corriere della Sera”, il più grande quotidiano italiano.

Signor Stille, la “Süddeutsche Zeitung” ha di recente descritto un capo di stato come un “dittatore disperato” che è “fuori di testa, eccentrico” e desta “voglie voyeuristiche”. Lo riconosce?

Silvio Berlusconi? Potrebbe essere lui. O mi sta forse prendendo in giro?

Si stava parlando del nordcoreano Kim Jong-Il.

Oh! L’aspetto voyeuristico calza perfettamente. Ma Berlusconi non è un dittatore disperato. È atipico come figura politica, perché propone la sua vita e il suo stile di vita invece di un programma politico. Donne, feste, ville sono il sogno di molti italiani e questo lo rende così interessante. È importante dire che lui ha cambiato la cultura del paese prima di cambiarne la politica. Ha portato in Italia la televisione privata, ha inondato il paese di serie televisive che hanno per protagonisti gente ricca e famosa e ha celebrato il successo materiale.

La trasmissione “Tutti Frutti” su RTL, questo è stato Berlusconi.

Sì, la trasmissione si chiamava nella versione originale “Colpo Grosso”. Questo è stato il grande contributo di Silvio Berlusconi alla cultura mondiale.

Altri paesi sono sopravvissuti abbastanza bene a trasmissioni come questa.

Fino agli anni ’80 l’Italia è stata caratterizzata da due culture molto intransigenti, la chiesa cattolica e il partito comunista. Si era puritani e si usava il denaro con parsimonia. Poi è venuta l’ideologia del successo, con Ronald Reagan negli USA, con Maggie Thatcher in Inghilterra: Berlusconi non ha fatto altro che importare questa ideologia in Italia.

Umberto Eco parla di un “colpo di stato strisciante”. Come vede Lei l’Italia da quando Berlusconi nel 1994 è diventato per la prima volta presidente del consiglio?

Lui ha creato un sistema del tutto nuovo, né democrazia né dittatura. È una specie di democrazia plebiscitaria: viene eletto un uomo forte che non si preoccupa per nulla né del parlamento né del capo dello stato. Ma quello che è sempre più sconvolgente è che lui governa a forza di decreti legislativi. La costituzione glielo permette. A cosa servono ancora i dibattiti in parlamento? Berlusconi dice che è inutile chiamare a raccolta 600 parlamentari per le votazioni, basterebbero i capi di partito. Di fatto egli ritiene di non aver bisogno del parlamento.


Per gli intellettuali non è un compito facile trovare un concetto che possa descrivere questa situazione. Massimo Giannini, giornalista de “la Repubblica”, ritiene che “l’obiettivo di Berlusconi non è una dittatura nel senso classico del termine, ma piuttosto una moderna forma di ‘totalitarismo’ post-ideologico”.

Questa opinione si avvicina molto alla mia. Berlusconi non ha un’idea di società, non ha una organica visione del mondo, questo lo distingue dai fascisti. A lui basta credere di essere la mente più brillante del paese, la persona più creativa e straordinaria che l’Italia abbia generato negli ultimi anni.

Un Leonardo da Vinci per il nuovo millennio.

Da Vinci non avrebbe mai potuto essere a capo del governo, perché era gay.

Berlusconi dice addirittura di essere il “Gesù Cristo della politica”. Pensa che quest’uomo sia matto?

È un megalomane. È affetto da una estrema forma di narcisismo. È interessante considerare che uomini con un simile difetto incorrono spesso in errori, perché sottovalutano i loro avversari. Pensano che il mondo giri intorno a loro, quando in realtà non è così. Anche Berlusconi crede che il mondo giri intorno a lui, ma la cosa strana è che questo accade veramente! Ha plasmato la realtà italiana a tal punto che essa ogni giorno gli offre un ulteriore conferma di questo. Ma non appena lascia questa realtà e va all’estero resta esterrefatto: quello che in patria viene applaudito, diventa improvvisamente motivo d’imbarazzo! Il narcisista non riesce a capirlo.


Come viene visto negli USA?

Non viene preso sul serio. Tiene un discorso a Wall Street e vuole attirare investitori in Italia. Lo fa con le seguenti parole: “Venite, noi abbiamo le segretarie più carine del mondo”. Negli Stati Uniti un’atteggiamento del genere è considerato discriminazione sessuale. Non funziona proprio per niente.

Con Berlusconi c’è stata un’amnistia generale per chi delinque, politici di rilievo godono ora dell’immunità, le leggi sui mezzi di comunicazione sono state smantellate… Qual è stato finora il suo colpo grosso?

Indiscutibilmente il primo, ovvero entrare in politica. Nell’estate del 1993 è a capo di un impero mediatico sommerso dai debiti. Il suo più influente alleato, il socialista Bettino Craxi, viene accusato di corruzione e perde la sua influenza. I comunisti possono vincere le successive elezioni. Il centro-sinistra vuole togliere a Berlusconi una delle sue tre emittenti. Tutto il suo impero minaccia di sgretolarsi. È a questo punto che Berlusconi ha la folle idea di batterli tutti. E ci riesce. Poco prima è quasi sul lastrico, poco dopo è il presidente del consiglio e l’uomo più ricco d’Italia.


Riteneva possibile che questo potesse succedere?

Conosco l’azione dei media e sapevo quanto era potente. Non l’ho mai sottovalutato. È veramente un peccato che allora si sia persa un’occasione storica. Fino ad allora il sistema politico italiano era condizionato dalla guerra fredda e caratterizzato dalla corruzione. C’era la speranza che potessero sorgere dei partiti conservatori e dei partiti di sinistra normali, che si alternassero al potere come in altri paesi. C’era il movimento di “mani pulite”…


…e “mani pulite” significa indagini per la lotta alla corruzione…

…quasi tutti i politici infatti, questo emerse, erano coinvolti nella corruzione. E un sano sconvolgimento dell’ordine politico avrebbe fatto bene all’Italia. L’Italia sarebbe potuta diventare una società più civile. Per me era evidente che i processi contro la corruzione e Berlusconi erano due treni che correvano in direzioni opposte e che ci sarebbe stata una spaventosa collisione. La vittoria di Berlusconi ha distrutto ogni speranza.


Lei ha incontrato Berlusconi personalmente nel corso del suo primo governo. Lui deve essere – così dicono in molti – incredibilmente carismatico.

Per me non ha nessun fascino. Non ho ancora incontrato nessuno che in un così breve lasso di tempo ha detto così tante bugie. Lui mi disse personalmente: “Io non farei mai nulla che possa favorire le mie aziende mediatiche”. Io adducevo i fatti che lo smentivano: lui negava semplicemente tutto. Tuttavia si irritò un po’. Non ama essere contraddetto. Non è in grado di condurre una conversazione, nel senso proprio del termine: non reagisce alle domande. Tiene volentieri dei discorsi che fanno sognare le persone. Ha il talento di raccontare favole.

Lo scrittore F. C. Delius, nato a Roma, crede che Berlusconi sia facile da interpretare: “Quasi sempre è vero esattamente il contrario di quello che sostiene”. È veramente così semplice?

I politici mentono continuamente. Ma ciò che colpisce delle sue bugie è la convinzione con cui le racconta: lui stesso ci crede. Questo è un notevole strumento di potere. Tutti noi tendiamo a riporre fiducia in chi guarda qualcuno negli occhi e dice: “Giuro sulla vita dei miei figli che non ho mai violato una legge”. Affermazioni del genere sconcertano anche degli addetti ai lavori, ti chiedi se alcuni dei tuoi dati possano essere sbagliati.


E cosa successe dopo?

Lo incalzai con la questione del conflitto di interessi: essere capo del governo e allo stesso tempo padrone di un impero commerciale è impossibile in stati con governi democratici. Lui mi disse di aver ottenuto tutto in questo paese e che avrebbe voluto ricambiarlo in qualche modo. Alla lettera disse: “So creare, so comandare, so farmi amare”. Io pensai solamente: “È pazzo!”.

È scaltro! Berlusconi è stato imputato in 17 procedimenti penali: corruzione di giudici, spergiuro, evasione fiscale, falso in bilancio, concorso in associazione mafiosa… È uscito indenne da tutto questo.

I potenti in Italia non vanno in carcere. Un esempio: i testimoni non sono tenuti a fare dichiarazioni davanti al giudice, anche se hanno fatto precedentemente delle dichiarazioni scritte. Devono solo arrivare per tempo i soldi per i testimoni e il capo d’accusa cade. Un altro esempio è la prescrizione. Supponiamo che il signor B. ha corrotto qualcuno nel 1995 e che per questo reato il termine di prescrizione sia fissato a dieci anni. In ogni paese la prescrizione non può essere applicata se il processo inizia nel 2000. In Italia è diverso. Berlusconi assume un esercito di avvocati per prolungare il processo di ulteriori cinque anni e così non può essere condannato. Il sistema giudiziario italiano è un relitto.

Uno studio della Banca Mondiale del 2009 sulle condizioni contrattuali attesta che la giustizia italiana offre agli investitori meno tutela che quella del Mozambico; impugnare un contratto in Italia è più difficile che in Colombia.

Purtroppo è vero e per l’economia è fatale. L’ho sperimentato in prima persone e non sono certo un caso isolato. Da un mio libro su una famiglia di ebrei vissuta durante il fascismo è stato tratto un film, per contratto mi spettavano 120.000 euro, una grossa somma per un autore. Ho ricevuto la prima di cinque rate, nient’altro. Hanno temporeggiato per anni, ora il caso verrà discusso in tribunale. Il tempo medio per un processo è in Italia di dieci anni. Dieci anni! È un invito a violare la legge. Ad oggi ci sono in Italia cinque milioni di procedimenti penali pendenti …

L’Italia era una tra le più importanti nazioni industrializzate, oggi è diventata il fanalino di coda dell’economia europea. Non verrà a dirmi che la colpa è tutta di Berlusconi.

No. Questo problema si è creato in un lungo lasso di tempo. Né la sinistra né i conservatori hanno avuto il coraggio di fare delle vere riforme. Comunque la sinistra ha alzato leggermente le tasse, per consolidare il bilancio; ha varato una legge contro le case edificate abusivamente, questione che in Italia costituisce un grande problema. La sinistra ha anche combattuto con maggior determinazione l’evasione fiscale. L’Italia ha il maggior numero di piccole imprese al mondo; in base alle stime sarebbero tra i tre e i cinque milioni le imprese con meno di cinque dipendenti. E cos’ha fatto Berlusconi, quando è arrivato al potere? È stata varata un’amnistia per tutti gli evasori fiscali. Il messaggio era chiaro: chi paga le tasse è proprio un imbecille. Che razza di segnale è questo per i cittadini?

Berlusconi, a quanto pare, ne capisce molto di economia. Dopo solo dodici anni in politica il suo capitale privato si è triplicato, secondo “Forbes” [famosa rivista economica staunitense, NdT] è cresciuto in un solo anno di quattro miliardi di dollari. Questo è sicuramente…

Un momento! Lui è un monopolista. Non si deve essere particolarmente intelligenti per far soldi con la televisione. Nelle sue tasche confluisce il 60% dell’intero mercato pubblicitario, così senza far nulla. Ogni azienda deve comparire in televisione con i suoi prodotti. E la sua più grande concorrente, la televisione di stato RAI, non è una vera concorrente per lui. Consideri la questione dei diritti di trasmissione relativi ai campionati del mondo di calcio. RAI fa una debole offerta, l’azienda di Berlusconi ne fa una leggermente migliore e se li aggiudica. Con la televisione Berlusconi è come se possedesse una sua personale tipografia per la stampa di banconote. Solo un idiota non riuscirebbe ad arricchirsi in questo modo.

La sua potenza mediatica non può essere così onnipotente. Quando la moglie di Berlusconi, Veronica Lario, ha richiesto il divorzio a causa delle sue avventure galanti, ha avuto abbondante risonanza sui giornali.

Sì, sul quotidiano “La Repubblica”. Questo è l’unico grosso giornale sul quale non ha influenza e lui può ignorarlo, perché i suoi lettori non lo voterebbero mai. Il “Corriere della Sera” invece…


… un giornale di Milano, che è il più grande quotidiano d’Italia …

… è conservatore: questi lettori sono molto importanti per lui. Si dice che il “Corriere” sia indipendente. Ma già dopo la sua elezione nel 1994 Berlusconi mandò in redazione una sua dipendente, che si occupava della sua immagine, e pretese che si cercassero in archivio foto per lui svantaggiose e che venissero portate via. Le è stato possibile farlo, con il permesso dei proprietari.


Perché è stata tollerata una tale sfrontatezza?

Per paura. Il “Corriere” è controllato da un consorzio di importanti aziende. Tutte fanno grossi affari con lo stato. Fiat può permettersi di avere un capo del governo che gli sia avverso? No. Anche il capo della Pirelli era coproprietario del quotidiano. Il più grande produttore di pneumatici italiano può inimicarsi lo stato? No. In RAI le cose funzionano in maniera analoga. I vecchi tempi non erano idillici, ma a posteriori sembrano essere tempi d’oro. Le tre reti televisive erano controllate dai partiti, per il telegiornale della sera i redattori sedevano davanti ad un cronometro e si accertavano che il tempo di trasmissione fosse suddiviso equamente tra le parti. È un sistema rozzo e di certo non è l’ideale per dei giornalisti. Ma garantiva un certo pluralismo.

Il presidente del consiglio non ha certo cambiato tutti i redattori. Perché questi dovrebbero scrivere su di lui senza spirito critico?

La cosa triste è che lo fanno volontariamente. Chi ha accettatto che la politica controlli la televisione, sa istintivamente chi deve servire. Berlusconi afferma volentieri che in RAI ci sono molti più giornalisti di sinistra che di destra e ha pienamente ragione. Stavo parlando proprio ora con un redattore RAI di quando Air France, l’anno scorso, voleva comprare la compagnia aerea Alitalia e Berlusconi pose il suo veto. Air France aveva offerto di accollarsi tutti i debiti. Ora sono i contribuenti italiani che devono farlo. Al redattore ho chiesto perché nessun giornale mette a confronto questi dati? Sarebbe così evidente che questo accordo è stato svantaggioso per l’Italia. Io dicevo: “Dopotutto Lei lavora per un importante telegiornale, perché non lo fa?”. Lui dice che la risposta è lampante, sarebbe confinato per i prossimi vent’anni nel reparto videoregistrazioni. Negli scantinati della RAI ci sono centinaia di giornalisti stipendiati a tempo pieno che si girano i pollici. Confrontare semplicemente i fatti, questa elementare forma di giornalismo non esiste più in Italia. Quasi l’80% degli Italiani si informano esclusivamente tramite la televisione e Berlusconi controlla le sei grandi reti televisive del paese. Questo è potere.


Nel suo bilancio di governo c’è comunque di positivo che l’immondizia da Napoli è sparita.

Che l’immondizia a Napoli non ci sia più, questo è vero. Che il problema sia stato risolto alla base, ne dubito. In questo periodo si ammassa immmondizia nella città di Palermo. La politica di Berlusconi è sensazionalismo da fotografia. Manda i militari a Napoli, lascia che si metta un po’ d’ordine, si mette in posa per un paio di minuti e si fa scattare delle fantastiche foto: Silvio, il salvatore. Perché il vertice del G-8 d’improvviso è stato spostato in Abruzzo? Immaginatevi le foto che gireranno per tutto il mondo: Berlusconi con Obama, Brown, Merkel … in una regione distrutta dal terremoto, così l’uomo dei miracoli aiuta la povera gente! Temo che anche nel prossimo inverno non avranno ancora delle case in cui abitare. È puro spettacolo!

Berlusconi si vanta della sua potenza sessuale, si definisce orgogliosamente come “ben dotato”, regala brillanti a giovani donne e si dà tono con la sua infedeltà coniugale. È questo machismo ad essere votato?

Purtroppo c’è qualcosa di vero in questo. Il movimento femminista attivo negli anni ’80 è scomparso. In Italia si accetta di buon grado che un deputato in una manifestazione politica dica di volersi sedere dove ci sono le ragazze più carine. Per questo il paese ha la più bassa percentuale di donne della popolazione lavorativa europea. Degli studi affermano che le economie funzionano peggio senza donne.


La diciottenne Noemi Letizia che Berlusconi ha portato già giovanissima al centro delle cronache ci mostra lo stato in cui versa la politica italiana. Ha dichiarato: “Voglio diventare showgirl. Ma mi interessa anche la politica. Sono flessibile. Ci penserà papi Silvio.”

Nel 2006 Berlusconi ha modificato la legge elettorale. Gli Italiani non votano più per dei candidati, ma soltanto per dei partiti. I loro dirigenti possono scegliere chi va in parlamento. E se il parlamento non viene preso più sul sero, perché non portarsi in parlamento l’amichetta, il cuoco di fiducia, il nipote del proprio medico? Questa è solo una naturale conseguenza.

Il quotidiano tedesco “FAZ” descrive così la situazione: “Mentre la sinistra si è politicamente suicidata e lui, da premier, domina il paese a suo piacimento, l’ultimo suo avversario ancora da prendere sul serio è l’ex-moglie Veronica Lario.” La messinscena che si è creata intorno al suo divorzio può diventare pericolosa per Berlusconi?

Passerà. Alla maggior parte degli Italiani non interessa questa faccenda. Lui ha fatto cose più gravi dal punto di vista morale – come far corrompere dei giudici – senza che la sua popolarità ne abbia sofferto. Ieri ho dovuto far la coda in una banca qui a Roma e davanti a me c’erano quattro italiane che aspettavano. Chiacchieravano sulle avventure galanti di Berlusconi e trovavano nauseante che quelli di sinistra tentassero di farne uno scandalo: si tratterebbe infatti soltanto di una sua faccenda privata. Mi sono intromesso nella conversazione e ho detto: “Perdonatemi, ma se un politico porta la sua amante in parlamento, questo è un atto politico.” Hanno solo fatto cenno di no con la mano.

La lettura dei giornali italiani è divertente in questo periodo. Troviamo foto piccanti di una festa nella villa in Sardegna di Berlusconi, la stampa internazionale scrive a riguardo e il premier grida ad una congiura di sinistra. Ma lui crede sul serio che testate come “El Pais”, il “FAZ” e il “Times” siano guidate da un orientamento comunista?

Una volta sono stato ad una manifestazione politica di Berlusconi durante la quale lui diceva: “Se si ripete una menzogna abbastanza spesso diventa prima o poi verità”. Questo è un credo abbastanza raccapricciante a cui lui fa seguire i fatti. Ripete ossessivamente “pubblici ministero di sinistra, mass-media comunisti, pubblici ministero di sinistra, mass-media comunisti…” Se poi in un giornale britannico viene pubblicato qualcosa di critico nei suoi confronti Berlusconi e i suoi seguaci gridano subito al complotto!

Non è tuttavia facilmente comprensibile perché gli Italiani continuino ancora a votarlo. Si nasconde dietro una colonna e quando Angela Merkel arriva, salta fuori ed esclama: “Cucù!”

Questo può sucitare reazioni di biasimo all’estero, ma non qui in Italia. Le posso spiegare perché. La formula del successo di Berlusconi è la seguente: io non sono un vero politico. Lui lo dice anche nei suoi discorsi: voi odiate i politici e anch’io li odio, io sono uno di voi! I politici seguono convenzioni, si attengono al protocollo diplomatico, si mettono in fila sull’attenti e si fanno fotografare. Berlusconi, invece, fa gesti stupidi dietro le loro spalle. Si comporta come una persona normale, non come un uomo di stato. Racconta barzellette sul sesso e usa la gestualità dell’italiano medio. Di cosa si parla in un bar in Italia? Di donne e calcio. Berlusconi parla di donne e calcio. In questo consiste il suo fascino: questo populismo che travalica le divisioni tra le classi sociali. Per l’uomo più ricco di una nazione dovrebbe essere difficile ottenere voti dalla classe dei lavoratori. Berlusconi ci riesce.

Il settimanale tedesco “Spiegel” ha azzardato un pronostico: “Nonostante tutti gli scandali il milionario dei mass-media ha tutte le carte per rimanere al potere ancora a lungo.”

Sì, scommetterei molti soldi su questo pronostico.

Gli scandali sono senza fine. Ora ci sono prostitute come Patrizia D’Addario che raccontano di storie intime con dettagli piccanti.

È sempre più fuori controllo, questo è vero e allo stesso tempo paradossale: lui possiede infatti il potere assoluto. Ha la maggioranza in entrambe le camere, può varare ogni tipo di legge. Sembra quasi essere affetto da un delirio d’onnipotenza. È sempre in forma perfetta, se si tratta di sbaragliare gli avversari: ma lui non ha più avversari.

Il partito di Berlusconi si chiama oggi “Popolo della libertà” ed è piuttosto il suo fanclub personale che non un partito politico con una sua tradizione. Tutto è concentrato su di lui, un uomo di 72 anni. Cosa può succedere dopo questa legislatura?

Uno scenario possibile è questo: modifica la costituzione in modo che al presidente siano conferiti maggiori poteri e poi si fa insediare per altri sette anni come capo dello stato. Ma questa carica richiede dignità e c’è da dubitare che gli si riconosca ancora della dignità dopo i recenti scandali sessuali. Il Berlusconi furbo che sa farsi valere è stato ammirato dagli italiani, non è detto che debba valere la stessa cosa per un vecchio buffone accompagnato da giovani sgualdrine.


Quali sono altri scenari possibili?

Gira voce che uno dei suoi figli possa prendere il suo posto. Ci sono tante voci. Per me c’è qualcosa di veramente tragico nella condizione attuale dell’Italia: né nella sinistra né tra i politici conservatori c’è qualcuno che possa sfidarlo. Alla sua ombra non è cresciuto nessuno, neppure tra i politici conservatori. E il sistema democratico del paese è tornato indietro a decenni fa. Mi dispiace per l’Italia.

Suo figlio passa spesso a guardare, mentre procediamo con l’intervista. Lui ha quattro anni, Le piacerebbe vederlo crescere in Italia, qui a Roma?

No. Non ci sarebbero prospettive per lui. Le università funzionano come la politica: in maniera feudale. Chi può scappare, scappa. Solo all’Università della Columbia, dove anch’io insegno, ci sono tra i 60 e i 70 professori provenienti dall’Italia, prima erano soltanto due. Mio figlio deve però imparare qui la lingua italiana. Questo paese mi piace veramente tanto.

[Articolo originale "„Berlusconi glaubt seine Lügen selbst“"]

atinvidia284
21-07-2009, 15:32
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/greece.standard.gif Ad un passo dalla legge del Cavaliere
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6775 Grecia
[Kathimerini]

Il voto del Senato italiano in favore di una nuova legge anti-immigrati riporta sotto i riflettori qualcosa che ribolle in Europa da anni. La legge del cavalier Berlusconi invita i cittadini a formare ronde per pattugliare le strade in cerca di immigrati clandestini (la neofascita Guardia Nazionale ha risposto prontamente), obbliga i funzionari pubblici a denunciare qualsiasi straniero si presenti loro privo di documenti e impedisce di fatto la registrazione all’anagrafe dei neonati «stranieri». La legge italiana crea un individuo senza diritti umani e politici e senza neanche il diritto di esistere. E’ un autentico “homo sacer” dell’antica Roma, una persona messa all’indice e che può essere scacciata e uccisa da ogni cittadino. La strada è aperta per un ritorno del fascismo nella vita quotidiana. L’Europa multietnica e multiculturale viene messa duramente alla prova, soprattutto per via dell’assenza di regole, per l’ipocrisia, la passività e la sua tendenza a nascondere la testa nella sabbia come gli struzzi. Le forze politiche moderate e la sinistra non hanno fatto nulla per contenere i flussi migratori e hanno nascosto il problema. Mentre la marea continuava a crescere, erano troppo occupati a combattere il neoliberismo per prendere provvedimenti o uscire con delle idee. E ora la marea dei disperati dal Terzo Mondo rischia di destabilizzare le fragili democrazie europee, già colpite dalla crisi economica, la chiusura delle industrie, la disoccupazione, la recessione globale e il forte malcontento nei confronti degli attuali governi. Il commissario europeo per la giustizia Jacques Barrot ha già avvertito che la Grecia è a rischio di destabilizzazione.

Il vuoto politico lasciato dalla stanche e ipocrite forze di centrodestra e centrosinistra, è stato prontamente colmato da gruppi populisti di estrema destra, neofascisti e ultranazionalisti, che hanno già un seguito fra le masse più spaventate, povere e risentite. La Grecia, con i suoi confini permeabili si trova essa stessa ad un solo passo dalla legge del Cavaliere, ad un passo dalle ronde cittadine, dalle spie e dalla creazione del nostro homo sacer.

[Articolo originale "Ενα βήμα πριν από τον νόμο του Καβαλιέρε" di Nikos Xydakis] (http://news.kathimerini.gr/4dcgi/_w_articles_columns_2_04/07/2009_321036)

ornette
21-07-2009, 15:54
Patrizia D'Addario decía la verdad sobre las fiestas de Berlusconi
La revista 'L'Espresso' publica las cintas que grabó la prostituta durante sus dos citas con el primer ministro italiano
MIGUEL MORA | Roma 20/07/2009


Patrizia D'Addario no mentía. La prostituta, de 42 años, afirmó que había visitado dos veces a Silvio Berlusconi en su residencia de palazzo Grazioli y que había entregado las cintas que prueban dichos encuentros al fiscal Giuseppe Scelsi. Ahora, la revista L'Espresso ha publicado esas cintas. Son cinco grabaciones distintas, que confirman por entero la historia que D'Addario ha contado a los fiscales y a diversos periódicos, entre ellos a EL PAÍS.
Las cintas, en las que se oye claramente la voz de Berlusconi, demuestran que el primer ministro mintió a la opinión pública cuando dijo que no recordaba haber visto nunca la cara de D'Addario, a la que después acusó de haber sido "pagada" para montarle una trampa.

D'Addario, una escort de lujo de 42 años, fue contratada por Gianpaolo Tarantini, un empresario pullés que se hizo amigo íntimo de Berlusconi en el verano de 2008 y que está siendo investigado por corrupción, cesión de drogas e inducción de la prostitución.

La mujer acudió con Gianpi a palazzo Grazioli dos veces distintas. Una a mitad de octubre de 2008, a una cena en la que había otras 20 chicas, escort y velinas, entre ellas una pareja de prostitutas lesbianas. D'Addario no se quedó esa noche porque, ha explicado después, no tenía intención de participar en una orgía. Según su testimonio, esa fue la razón de que cobrara solo 1.000 euros en vez de los 2.000 que Tarantino le había prometido.

La segunda visita se produjo el 4 de noviembre, era la noche del triunfo electoral de Barack Obama. D'Addario se quedó a pasar la velada con Berlusconi. Pero tampoco cobró un euro porque, según afirmó, el primer ministro le prometió ayudarla con el proyecto urbanístico que estaba tratando de construir en Bari.

Conversaciones

Las cinco conversaciones que publica L'Espresso en su página web relatan la sucesión de los hechos. En la primera, D'Addario se está acercando a palazzo Grazioli en coche, y una voz masculina le explica que el presidente es "un poco alegre, y canta y cuenta chistes".

En la segunda grabación, se oye a Silvio Berlusconi saludar a las chicas ("Ah, qué monas, felicidades") y presentarse a D'Addario. La segunda noche están Gianpaolo Tarantini, D'Addario, y dos 'chicas imagen' de Bari, una de ellas Barbara Montereale y otra su amiga Lucia. Acabada la cena, Berlusconi se queda a solas con D'Addario, le muestra un catálogo de joyas, algunas diseñadas por él mismo, y le invita a esperarle en la habitación:

-Yo me doy una ducha y ¿luego me esperas en la camaza (lettone) si terminas primero tú?, dice Berlusconi.

-¿Qué camaza?-, pregunta D'Addario- ¿la de Putin?

-Sí, la de Putin.

Como fondo se escucha música: es la voz del cantante neomelódico napolitano nacido en Nueva York, que hace furor entre los jóvenes camorristas, Sal da Vinci. La canción se titula Zoccole zoccole (putas, putas).

Acabada la noche, D'Addario vuelve al hotel romano donde se alojaba y graba una conversación telefónica con Tarantini. Le explica que no ha recibido el sobre con el dinero.

-No hemos pegado ojo esta noche -dice D'Addario- ¿Y el sobre, qué? Barbara me ha dicho, en cuanto he llegado si he visto el sobre, 5.000 euros. Le he dicho que no, que yo no he cogido nada.

Luego, D'Addario explica que Berlusconi ha prometido interesarse por el complejo residencial que quiere construir en Bari. Y le dice a Tarantini:

-Y después me ha dicho que quiere volver a verme con una amiga, porque, a dos... Ha dicho que tiene una amiga y que quiere hacerme chupar por ella. Te lo juro, eso me ha dicho.

Un poco más tarde, la última grabación. Berlusconi llama a D'Addario.

-He trabajado mucho- le dice-, esta mañana he ido a inaugurar una exposición, y he hecho un bellísimo discurso, con aplausos, y no parecía cansado.

-Como yo, de hecho- responde Patrizia- yo no tengo sueño y no he dormido, solo he perdido la voz.

-¿Y eso? Si no gritamos...

-Yo tampoco he gritado, quién sabe por qué he perdido la voz -ironiza D'Addario. ¿Sabes por qué? Porque me he duchado 10 veces con agua helada porque tenía calor.

ornette
21-07-2009, 15:57
Berlusconi: «Tu m'attends dans le grand lit, celui de Poutine»
Un hebdomadaire italien publie les extraits d'une conversation présentée comme un dialogue épicé entre Silvio Berlusconi et Patrizia D'Addario, une escort girl qui a déjà mis en cause le Cavaliere.


La véracité des enregistrements présentés par l'hebdomadaire italien «L'Espresso» ce lundi n'est pas encore établie. Mais nul doute que si elle venait à l'être, cela n'arrangerait pas les affaires de Silvio Berlusconi, empêtré dans des scandales à répétition.

Le site Internet du magazine de gauche publie des extraits d'une conversation présentée comme un dialogue entre le président du Conseil italien et Patrizia D'Addario, une escort girl qui est au centre d'un scandale ayant éclaboussé le chef du gouvernement.

Dans cette conversation enregistrée, selon L'Espresso, à l'automne dernier au domicile du Cavaliere à Rome, on entend une voix masculine, attribuée à Berlusconi, s'adresser à une femme: «moi aussi, je vais prendre une douche... et puis, tu m'attends dans le grand lit si tu finis en premier?».

Lit à baldaquin offert par Poutine

«Quel grand lit... celui de Poutine?», demande une voix féminine, celle de Patrizia D'Addario selon l'hebdomadaire. «Celui de Poutine», répond la voix masculine, ce à quoi la femme répond: «Ah comme c'est chou... celui avec les rideaux». Selon Patrizia D'Addario, Silvio Berlusconi a un lit à baldaquin que lui a offert son ami le Premier ministre russe Vladimir Poutine.

Patrizia D'Addario est au centre d'une enquête judiciaire - dans laquelle Silvio Berlusconi n'est toutefois pas directement mis en cause - sur des escort girls qui auraient passé la nuit au domicile du Cavaliere moyennant finances pour le compte d'un entrepreneur inculpé de corruption.

Patrizia D'Addario a affirmé à la presse s'être rendue à deux reprises chez Berlusconi contre la promesse de recevoir 2.000 euros à chaque fois. Elle a affirmé avoir enregistré ses conversations avec le Cavaliere et ces enregistrements ont été remis aux magistrats chargés de l'enquête.

Campagne médiatique

Sans surprise, Daniele Capezzone, porte-parole du parti de Berlusconi, le Peuple de la liberté (Pdl), a dénoncé «une tentative pathétique de ranimer une campagne médiatique qui est déjà moribonde. Ils n'ont qu'à l'accepter et à prendre des vacances: ils en ont de toute évidence besoin». Berlusconi avait déjà dénoncé des «foutaises et des ordures» à propos de ce scandale.


L'Espresso et le quotidien La Repubblica, qui appartiennent au même groupe de presse, ont pris la tête d'une campagne contre le chef du gouvernement, le sommant de s'expliquer sur sa vie privée. La presse italienne a publié ces derniers mois des articles et des photos embarrassantes sur Berlusconi, accusé par son épouse de fréquenter des mineures, ce qu'il a formellement démenti.

atinvidia284
21-07-2009, 20:57
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif “L’ambiente a Palazzo Grazioli era un harem, e lui l’unico protagonista”
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6533 Spagna
[El País]

Intervista: Patrizia d’Addario Prostituta e testimone chiave del “Barigate”

Porta al collo un crocifisso discreto. Il suo sguardo è interrogativo e innocente allo stesso tempo, guarda l’interlocutore dritto negli occhi. Si scrive di lei che è una prostituta, come per denigrarla. Lei conferma, senza remore, che quella è la sua professione e risponde con la verità che tutti sanno e tacciono: “Non capisco la differenza tra prostituta e velina”.

I perplessi occhi scuri di Patrizia d’Addario (Bari, 1966) raccontano che è una donna ferita, che ha ricevuto molte batoste. Suo padre, che la picchiava, si è suicidato 11 anni fa per non essere riuscito a realizzare il sogno di edificare un complesso turistico nella città. Un fratello è morto a causa di un errore medico e l’altro soffre gravi problemi di salute. Il suo ultimo fidanzato la maltrattava. Ha una figlia e una madre da mantenere. Quando suo padre morì, promise a sua madre che avrebbe costruito quel complesso, che chiama familiarmente “il progetto”.

La D’Addario è diventata escort (prostituta di lusso) riuscendo a dare inizio ai lavori, ma il progetto è stato bloccato nel 2007 da un’ordinanza municipale: impatto ambientale. Il progetto è la sua vita e viceversa. Per difenderlo la D’Addario assicura di aver passato una notte con Silvio Berlusconi e di non essersi fatta pagare per il suo lavoro. “Mi sono fidata di lui”, dice. Ha rinunciato al suo cachet e poi si è sentita tradita. Ha deciso quindi di raccontare la sua storia ai giudici diventando il testimone chiave del Barigate, la trama di veline, prostitute, candidate, corruzione, droga e censura che gira intorno alla figura di Giampaolo Tarantini e che ha coinvolto Berlusconi ed altri politici di tutte le tendenze.

Secondo il suo racconto, Tarantini era procuratore e consigliere, collaboratore ed intermediario di Berlusconi. Un uomo disposto a tutto per compiacere l’”utilizzatore finale”, per ottenere in cambio protezione politica ed imprenditoriale.

Una sera di ottobre del 2008, Tarantini portò la D’Addario a Palazzo Grazioli. Si sarebbe fatta chiamare Alessia e l’avrebbero pagata 2000 euro. Nonostante Tarantini e Berlusconi glielo avessero chiesto, quella volta non si è fermata a dormire. Però è stata scelta dal premier, che l’ha accarezzata in presenza di altre 20 ragazze e delle sue guardie del corpo (facendo esclamare alla sua ex amica Barbara Montereale il giorno dopo: “Che schifo!”)

Patrizia descrive un harem volgare, in cui c’erano due escort lesbiche e ragazze dell’Est Europa. Alcune, racconta, chiedevano a voce alta che si vedesse il colore del denaro. Il sultano, informato da Tarantini dei dettagli della sua vita, entrò nel suo cuore dopo avergli parlato di suo padre, facendole sapere, in presenza delle, altre ragazze che l’avrebbe aiutata con il progetto. La D’Addario è ritornata a Palazzo Grazioli il 4 novembre. Mentre Barack Obama entrava nella leggenda, lei, armata di registratore e videotelefonino, è entrata nella stanza di Papi. Lo ha filmato mentre andava al bagno, dicendole che l’aspettava a letto, ha fatto una foto al ritratto di Veronica Lario che c’era sulla mensola e anche al grande letto a baldacchino barocco, regalo di Vladimir Putin.

L’intervista si svolge nell’ufficio del suo avvocato, Maria Pia Vigilante.

Domanda: Ha paura?
Risposta: No.

D. Per niente?
R. Nemmeno un po’.

D. Berlusconi ha detto che lei è stata mandata da qualcuno per tendergli una trappola, e che inoltre è stata pagata molto bene.
R. Da chi? Lo dimostri, che dica quanto mi hanno pagato, cha vada alla Magistratura e dia le prove e faccia i nomi. Non ho nessun problema. In quanto alla retribuzione: sono l’unica in questa storia che non ha ricevuto denaro.

D. Perché si è rivolta ai giudici?
R. Non sono stata io, mi hanno chiamato, sono venuti a casa, hanno suonato il campanello, sono scesa e mi hanno detto che dovevo andare di corsa a parlare con il giudice.

D: Forse avevano sentito il suo nome nelle intercettazioni delle indagini?
R Stavano indagando già da parecchio tempo. Credo di sì. Io non ho denunciato nessuno, sono loro che sono venuti a cercarmi. Ho ritenuto opportuno dire tutta la verità. Cosa che altre persone non hanno fatto.

D. Dunque non ha agito per vendetta.
R. Assolutamente no.

D. Non negherà di non essere contenta del comportamento di Berlusconi.
R. Ero un po’ delusa, credo che chiunque al mio posto si sarebbe sentita così, delusa da una persona così potente. Non è bello quel che è successo.

D. Si riferisce al fatto che le ha promesso di aiutarla per il suo progetto e non lo ha fatto?
R. I fatti lo hanno dimostrato, il mio progetto è ancora lì e nessuno è intervenuto.

D. In questa vicenda si ha la sensazione che tutti stiano mentendo. E Lei?
R. Sono l’unica che ha detto la verità. Per questo nessuno si è schierato dalla mia parte.

D. Come pensa che gli italiani abbiano reagito a questa vicenda?
R. Mi aspettavo più solidarietà.

D. Da parte di chi?
R. In queste feste, sia nella prima che nella seconda, io non ero l’unica escort.

D. La notte che hanno visto il video della visita a Bush…
R. Il video lo ha proiettato entrambe le volte. Il tema è sempre lo stesso.

D. Com’era l’ambiente a Palazzo Grazioli?
R. È un harem in cui lui è l’unico protagonista. Le 20 ragazze stavano lì quando siamo arrivate noi, poi si è presentato lui [Berlusconi], si è avvicinato, Giampaolo mi ha presentato come Alessia, io ho detto: “Ciao”, lui mi ha detto “sei molto carina”, poi mi ha chiesto di sedermi con lui, e mentre stavamo lì il cagnolino mi veniva tra i piedi, il cagnolino che gli ha regalato la moglie di Bush, Frufrú. Lui mi diceva di non preoccuparmi, che non mi faceva niente, “è così carino”. Infatti era carinissimo.

D. E le ragazze che facevano?
R. Molte parlavano, poi vedevamo i video e ad un certo punto tutte le ragazze hanno fatto il balletto.

D. Chi dirigeva la coreografia?
R. Tutte conoscevano le canzone, Meno male che Silvio c’è. Io ero l’unica che non ballava.

D. C’erano ragazze molto giovani?
R. Sì.

D. Minorenni?
R. Molto giovani. Non ho chiesto l’età, tra l’altro perché in quel momento non potevo fare domande, lui voleva molta attenzione.

D. Ha detto che l’accarezzava davanti alle guardie del corpo e alle altre ragazze.
R. L’ha detto Barbara. La magistratura sa tutto.

D. È stato così?
R. Sì.

D. Era la prima volta che andava a una festa con Tarantini?
R. L’avevo conosciuto tramite un amico, e lui dopo avermi fatto una specie di radiografia, mi ha guardato dalla testa ai piedi e mi ha detto “stai benissimo, sei molto bella, sei perfetta”. A un certo punto, ha chiesto cose sulla mia vita, abbiamo parlato per un’ora o un’ora e mezza, gli ho raccontato che ero escort per un problema familiare, la promessa. Voleva sapere tutto.

D. Il primo ministro sapeva tutto quando l’ha conosciuta?
R. Sì, durante la cena ha fatto una battuta mentre io parlavo con la cantante. Mi prese la mano e mi ha fatto sedere di fronte a lui, con il tavolo in mezzo. Mi guardava, raccontava barzellette, cantava canzoni, me le dedicava, e poi, a un certo punto, dato che voleva ancora la mia attenzione, io stavo parlando con la cantante e ha detto in pubblico: “C’è una ragazza di Bari” e io mi sono arrabbiata un po’ e poi ha detto che non mi fidavo degli uomini. Giampaolo gli aveva raccontato tutto. Ha detto: “Non si fida degli uomini, ma io le farò capire che gli uomini non sono tutti uguali, andrò a prenderla con il mio jet privato e le farò capire che gli uomini sono diversi. Ha un progetto di vita, vuole essere imprenditrice, io l’aiuterò”. Davanti a tutte.

D. Una promessa pubblica.
R. Sì. Voleva andare dritto al cuore, sapeva che ci tenevo molto.

D. Che tipo di uomo è Berlusconi?
R. Ho conosciuto molti uomini, ma quel che mi è successo ora non mi era mai accaduto prima, sono molto delusa. Ha detto che non mi conosceva che non si ricordava il mio viso. Due giorni! Non è possibile non ricordarsi il mio viso…

D. In cosa l’ha delusa Berlusconi?
R. Guardi, io mi fidavo di lui. Mi fidavo del suo modo di essere, soprattutto perché mi ha toccato con questo tema che io portavo dentro. Non si può prendere in giro una persona che ha perso nella vita.

D. E poi c’è stato il furto in casa sua?
R. Mi hanno svaligiato. Si sono portati via tutti i vestiti, la biancheria intima, il vestito di Versace che avevo indossato per andare a Palazzo Grazioli; il computer, tutti i CD di lavoro e quelli di musica, le mutande…non è stato un furto a caso. Hanno lasciato un televisore che costa un sacco di soldi e si sono presi i dischi e la biancheria. Che razza di ladro ruba i CD musicali?

D: Lei che cosa ne pensa?
R: Solo che si sono portati via tutto e che mi è sembrato molto strano. La polizia è venuta, ha visto quel che era accaduto e quel che si erano portati via…

D. E che cosa hanno detto?
R. Niente, guardavano stupefatti.

D. A suo avviso Tarantini lavorava per il presidente?
R. Era molto amico del presidente. Parlavano molto per telefono.

D. Di ragazze?
R. Non solo di ragazze.

D. Di affari?
R. In mia presenza, parlavano un po’ di tutto. Preferisco non andare oltre.

D. Tarantini era il prosseneta dell’utilizzatore finale?
R. Non sono io a dover dire questo. I fatti dimostreranno quel che realmente è accaduto.

D. Tarantini si occupava anche della droga?
R Preferisco non…

D. Le intercettazioni dicono che parla anche di droga.
R. Lo dirà la Magistratura.

D. Molta gente si chiede perché ha portato con sé il registratore.
R. Non per ricattare Berlusconi, se avessi voluto l’avrei fatto il giorno dopo essere uscita dal palazzo, no? Altre hanno chiamato i giornalisti perché le facessero foto lì, come Barbara…

D. Perché lo portava con sé?
R. Lo porto sempre con me. Ho avuto una brutta esperienza in passato con una persona che mi maltrattava. Grazie al registratore non ho avuto più problemi. Come in questo caso. Se non l’avessi portato, avrebbero detto che ero pazza.

D. C’era cocaina in quelle feste?
R. Sarà la Magistratura a dirlo. Io non sniffo, quindi se c’era non l’ho vista. Potrei infangare molta gente, ma non voglio farlo. Si saprá tutto. Ad oggi, io sono l’unica che non ha ricevuto denaro, che sta avendo problemi, e che è stata tradita. Le guardie del corpo che mi conoscevano da Palazzo Grazioli, e che hanno visto il presidente fare quel che ha raccontato Barbara, mi hanno negato l’ingresso alla conferenza stampa. E io ero accreditata. È molto forte quel che è successo… Barbara ha dato due versioni distinte. Non può dirmi per telefono “che schifo” e poi cantare Meno male che Silvio c’è.

D. Crede che ci saranno altre ragazze a parlare?
R. Non credo, sono passate due settimane e mezza e si sono fatte avanti solo per insultarmi.

D. Crede che siano pagate?
R. Lo scopra lei che è giornalista. E scopra anche quello che c’è sotto tutte quelle persone che stanno dall’altra parte, è molto interessante. Ci sono tante cose da dire e da scoprire. Cose che sanno tutti in questa città e che nessuno racconta perché ha paura.

[Articolo originale ""El ambiente en palacio Grazioli era un harén, y él el único protagonista"" di MIGUEL MORA] (http://www.elpais.com/articulo/internacional/ambiente/palacio/Grazioli/era/haren/unico/protagonista/elpepuint/20090705elpepiint_7/Tes)

Titanium555
21-07-2009, 21:43
sono dei grandi ci stanno andando dentro di brutto almeno loro che riescono a vedere la verità e possono commentarla con occhi diversi dai nostri totalmente chiusi...almeno loro, in italia ormai e inutile sperare.....

atinvidia284
22-07-2009, 11:55
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Berlusconi, il buffone d’Europa
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6709 Francia
[L'express]

(Articolo in copertina).
Nel contesto dell’Unione Europea come pure del G8 che accoglie questo mercoledì a L’Aquila, il presidente del Consiglio italiano è un’anomalia. Sotto gli scandali e le “berlusconate”, si piega ma non si spezza. E una maggioranza di elettori sembra ancora dargli fiducia. Ritorno su uno strano incanto che, da quindici anni, resiste a tutto.

Sua moglie lo ha accusato di frequentare minorenni, delle “vergini offerte al dragone”. Alcune escort girls hanno raccontato, urbi et orbi, delle loro prestazioni tariffate con il presidente del Consiglio – dei baccanali degni di un imperatore decadente, degli harem di sgualdrine che fanno la ola intorno a “Papi” sotto uno sciame di farfalle. È munifico, profuma di lussuria, sembrerebbe di essere nel Satiricon.

Ma la serie di scandali non hanno portato alla caduta dell’eloquenza e Silvio Berlusconi, che urla al complotto e ha annunciato di tornare presto “come nuovo”, ride sempre: “Sono come sono e non cambierò, gli italiani mi voglio così”, proclamava, la mano sul cuore, alla vigilia del G8 che egli presiede, questa settimana, nella sinistrata Aquila.

Un G8 minacciato da nuove scosse sismiche, letteralmente ed in senso figurato, per il quale il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha già da ora chiesto “la tregua delle polemiche”, tanto egli si rende conto di come l’immagine dell’Italia nel mondo sia rovinata dalle buffonate di Berlusconi. Malgrado l’ampia vittoria del suo partito alle europee, senza sostegno, egli non è riuscito a piazzare il suo protetto alla guida del Parlamento europeo. “Gli scandali di queste ultime settimane non hanno aiutato l’Italia”, eufemizza il capo-gruppo dei liberal-democratici a Strasburgo, l’inglese Graham Watson.

Ma Silvio ride, appunto, sempre, questa risata accattivante e fracassante, che è la sua strategia di conquista, la sua arma fatale, la sua ninnananna, il suo artificio, la sua autobiografia in continua espansione, la sua promessa di lieto fine, la sua storia d’amore con l’Italia :”Gli italiani mi vogliono perché sono buono, generoso, sincero e fedele”, si difende ancora, il Messia.

Ed in un certo senso, i numeri gli danno ragione: 36% di consensi per il suo partito alle europee, anche se non ha ottenuto il 45% atteso; il centro-destra ha ancora progredito alle municipali e provinciali parziali, alcune settimane fa. Durante questi ultimi due mesi, la popolarità di Silvio Berlusconi è stata appena intaccata, passando dal 51% al 49%. Commento di un interpellato per il sondaggio: “Se risolve i nostri problemi, può avere tutte le ragazze che vuole”.

La Chiesa può anche allarmarsi, l’opposizione prevedere il “crepuscolo del Cavaliere”, i commentatori esteri ripetere che un tale scandalo avrebbe già abbattuto chiunque…
Cosa accadrebbe ad una Angela Merkel fotografata con dei gigolo in tanga a bordo della sua piscina, o a Nicolas Sarkozy se una lolita lo chiamasse “Papi”? Ma Sua Emittenza non è un politico ordinario. “Il sultano Berlusconi non cadrà, è il padrone, alla vecchia maniera, di tutto il paese”, ironizza il politologo Giovanni Satori, che parla di un “regime di corte”.

Cento volte lo si è dato per morto; cento volte, è resuscitato. In un’Italia che non crede nella politica (il 25% degli italiani associa il termine a “disgusto” e il 22% a “rabbia”), egli sfugge all’archetipo del potere: personaggio hollywoodiano, eccentrico incantatore, comico da caserma, coach mentale, furbacchione da banco, illusionista poliglotta colpito dalla sindrome di Zelig – il potere di trasformarsi a seconda delle aspettative altrui – Berlusconi ha inventato un nuovo modello di dirigente, un politico-star che occupa lo schermo da quindici anni, e le cui farse soffocano, molto spesso, i veri problemi del paese e coprono il rumore delle stonature.

I giudici hanno stabilito, recentemente, che il suo ex avvocato David Mills è stato corrotto, con 600.000 dollari per fornire falsa testimonianza? E allora? Berlusconi, o l’uomo-spettacolo che ha abbracciato e capito il paese come nessun altro, lo ha abituato alla sua presenza e si scontra forse, oggi, ai limiti del proprio sistema.

Da quindici anni, Berlusconi, adulato od odiato, fa vivere all’Italia una passione come se ne incontra una sola, un tango fusionale e scandaloso. Fu come un’apparizione, in un paesaggio devastato.

1994: la classe politica è a terra, decimata dall’operazione anti-corruzione “Mani pulite”. Spazzati via i grandi partiti, i pilastri, la Democrazia cristiana e il Partito socialista. A colpi di attentati, la Mafia insanguina il paese. L’Italia è demoralizzata dai suoi scandali, dalla sua violenza… Ed ecco il redentore! L’imprenditore, all’epoca cinquantasettenne, “scende in campo”, secondo l’espressione consacrata, giura di sacrificare l’ “ultima parte della sua vita al suo paese”, promette “un nuovo miracolo italiano” e parla al popolo abbandonato.

Lo rassicura. Inaugura, soprattutto, uno stile. Strappa il velo dell’ipocrisia della democrazia-cristiana (DC), rompe con il suo parlare sacerdotale, al contrario di un Giulio Andreotti, l’ex-uomo forte della DC, sfinge dall’aria di gattamorta. Fa la voce del popolo in opposizione all’Italia degli intellettuali – comunisti e cattolici.

Berlusconi il magnate fa soffiare il vento nuovo della televisione commerciale, divenuta la principle agenzia di socializzazione del paese, del kitsch, dei giochi, delle “veline”, queste show-girls mezze nude sulle scene. Egli non pronuncia ragionamenti ma slogan pubblicitari. Crea il mito. Nessun intermediario tra lui ed il corpo sociale: gli altri, questi “mistificatori”, questi “coglioni”, sono assimilati in una “congiura internazionale della spazzatura e della calunnia”. Sono compresi i magistrati, la sinistra, i media non compiacenti…

Più che contenuto, il suo corpo politico e televisivo è un contenente, fluido, che si adatta all’obiettivo, ad un’Italia profondamente frammentata, divisa, elastica. Un ricettacolo unificatore, insomma, dove la gente si rispecchia nei propri sogni: il successo che egli incarna, la sua eterna giovinezza, la sua astuzia, la sua rivincita, anche, su uno Stato ed un burocrazia di cui non ci si fida.

“Ci permette di non pensare e di non riflettere ai nostri problemi, afferma Fabrizio, un autista di taxi. E poi, una zoccola di più o una in meno, cosa cambia? La verità, è che vorrei essere al suo posto”. Insomma, Silvio Berlusconi trasforma una fantasia in un progetto, un partito, in un esercito di tifosi, e rivoluziona la comunicazione politica. Senza mai provare, in realtà, la sua capacità di riformare e di modernizzare lo Stato.

Berlusconi ha rivoluzionato la comunicazione politica

“Eravamo dei pionieri. Berlusconi ha inventato tutto! Ricorda, con emozione, una collaboratrice della prima ora, la responsabile della sua immagine, Mity Simonetto. Nel 1990, il curatore dell’immagine non esisteva in Italia, così come questi slogan molto diretti, senza peli sulla lingua, che ha inaugurato nei suoi spot elettorali, come “Meno tasse”.

In origine, questa bionda petulante lavorava per una televisione privata milanese che Berlusconi ha comprato e che è diventata Italia Uno, una delle tre reti del suo gruppo Mediaset. Ha fatto di Mity una devota: “Ricordo ancora in suo discorso al personale. Ci trasmetteva il suo entusiasmo, il suo pensare positivo. Mi sono detta: quest’uomo è straordinario”.

Nel 1994, divenuto capo di governo, Berlusconi la nomina responsabile dell’”ufficio immagine”. “In realtà, eravamo in due, la mia segretaria ed io. E la burocrazia di palazzo Chigi ci ha messo un po’ di tempo per riconoscere questo nuovo servizio! La nostra posta veniva rispedita al mittente con la dicitura “sconosciuto”.

Negli anni, Mity Simonetto acquista dalle agenzie tonnellate di foto che non considerava abbastanza lusinghiere per il campione, “dal punto di vista estetico”, precisa. Prima di rimpiangere: “Con le foto digitali è impossibile”. La prova: Berlusconi ha recentemente chiesto il sequestro di migliaia di foto rubate durante le feste a Villa Certosa, in Sardegna – la sua Berluscoland, con i suoi palmeti, con i suoi laghi artificiali ed il suo anfiteatro – luogo di passaggio e di ascensione sociale di charters di veline.

Egli denuncia un’intollerabile violazione alla sua vita privata. Ma soprattutto alla favola che rifinisce dall’inizio, lui, l’eroe di “Una storia italiana”, questo foto-romanzo di 128 pagine inviato, durante la campagna elettorale del 2001, a tutte le case italiane, e che mette in scena l’epopea: quella del figlio di un impiegato di banca milanese che ha iniziato cantando sulle navi da crociera, prima di diventare la prima fortuna italiana.

C’è tutto - “L’uomo, l’imprenditore, lo sportivo, la politica, il carattere e le passioni, i piccoli segreti di Silvio…” - tranne le zone d’ombra. Il ritratto disegna da una parte un italiano qualunque, al quale tutti possono identificarsi, ed il semi-dio, che, tutte le mattine, consulta il suo oracolo e prende il polso al suo popolo tramite il suo istituto di sondaggi.

Euromedia Research, il cui ottimismo sembra calcato sul suo, è diretto da una brillante paleontologa, Alessandra Ghisleri, che gli attribuiva ancora il 75% delle opinioni favorevoli al momento del sisma a L’Aquila, dove è corso al soccorso dei sinistrati. E che gli dà ancora oggi il 61%…

Cifre inventate? “No, i sondaggi sono uno strumento delicato, tutto dipende dal modo in cui si formulano le domande”, modera Renato Mannheimer, direttore dell’Ipso, l’istituto di riferimento, il quale dà a Berlusconi il 49%. Ricorda inoltre che nel 1994, anno della “discesa in campo”, il Cavaliere non aveva esitato ad affermare che il 30% degli italiani lo apprezzavano. “Si trattava allora di un perfetto sconosciuto ed i numeri reali arrivavano al 7%. Ma ha fatto bene ad utilizzare questa tecnica pubblicitaria: poco dopo, ha ottenuto il 30%!”.

Così nasce il “berluscottimismo”, secondo il termine del sociologo britannico Stephen Gundle, citato da Marco Belpoliti, autore del recente saggio “Il corpo del capo”. È “la manipolazione del tempo”: “Invece della tensione verso il futuro, tipica delle ideologie degli anni ‘60 e ‘70, il modello berlusconiano propone l’estasi del presente, un edonismo del benessere, della consumazione e del confort. E tutto questo in un sorriso”.

Impolverato di fondotinta, coronato d’impianti capillari, rialzato con i tacchi, costantemente scortato da un battaglione di truccatrici, Berlusconi, maschio-femmina, segue la regola del sistema delle star: mai presentarsi al naturale. Esige che si infili un gambaletto di Nylon sulla telecamera per attenuargli le rughe…

Quest’uomo è un maniaco della comunicazione: è noto che ispezioni egli stesso i WC dei luoghi in cui devono tenersi le riunioni internazionali; nel luglio 2001 durante il G8 di Genova, ha fatto sospendere dei limoni agli alberi con dei fili trasparenti, perché i limoni sono dei frutti invernali… Nel berluosconismo trionfante, il potere detta le stagioni e gli eroi non muoiono mai.

È noioso, ad esempio, che in tempo di crisi la televisione pubblica “diffonda l’angoscia e il pessimismo”, ha già spiegato Berlusconi. Egli controlla quasi tutte le grandi reti nazionali: i tre canali Mediaset e almeno due dei tre del servizio pubblico, la Rai. Al punto che, durante lo scandalo delle call-girls, il direttore fresco di nomina di Rai Uno ha pensato bene di ignorare la questione…

Ma la questione, è che “la sinistra, quando era al potere, non ha mai fatto votare una legge per lottare contro quest’insopportabile conflitto di interessi tra padrone della televisione e presidente del Consiglio!”, tuona un berlusconiano pentito, il deputato Paolo Guzzanti. È un fatto: il fenomeno Berlusconi prospera nel vuoto, quello della classe politica nel 1994, dell’opposizione di oggi. Un vuoto colmato, secondo Guzzanti, da una …”mignotocrazia”!

Fino a dove arriverà questa “politicizzazione della prostituzione”?

“Molti politici hanno avuto delle amanti, Kennedy, Mitterrand.. Qui è diverso, le si fa entrare in Parlamento! Sarebbero state candidate 30 veline alle elezioni europee se la moglie di Berlusconi non fosse intervenuta”. Delle veline che devono avere caratteristiche precise: “Bionde, pelle chiara, occhi azzurri, tipo acqua e sapone”, spiega Guzzanti: “Al congresso fondatore del Popolo Delle Libertà (il nuovo grande partito di Berlusconi), in primavera, la prima fila era loro riservata, sotto pretesto di ringiovanire i ranghi..” Un congresso che assomigliava alla consacrazione di un idolo, al suono potente e sdolcinato dell’inno “Meno male che Silvio c’è”.

Fino a dove arriverà, come ha scritto Vincenzo Susca, della facoltà di scienze della comunicazione all’università della Sapienza a Roma, questa “politicizzazione delle prostituzione”, attraverso la quale “Berlusconi vende e trasforma il suo corpo, il suo linguaggio e le sue idee per avere il consenso, con l’obiettivo di far innamorare il pubblico”?

Padre di una religione di cui è il principio e la fine, Berlusconi è il primo uomo politico italiano, dalla fine della seconda guerra mondiale, che si sia preso cura della sua immagine “con la stessa costanza e continuità di Mussolini”, riassume Marco Belpoliti: “Dopo l’ostentazione ossessiva del corpo del Duce, dopo la feroce e simbolica esibizione del suo cadavere sul piazzale Loreto nel 1945 (dove era stato appeso per i piedi), i politici si rendono quasi invisibili […] Con il magnate milanese, il potere […] occupa la scena politica in maniera onnipotente attraverso l’immagine del suo corpo”.

Belpoliti parla ancora del bisogno del popolo di crearsi dei miti, poi di abbatterli. L’Italia brucierà questo vitello d’oro? In fondo, Berlusconi è la geniale prefigurazione del capo politico di domani, sincretismo di virtuale e di modernità, oppure un simulacro del sogno, una busta su carta patinata?

Lui che si è attirato tanti guai giudiziari, sospetti sui legami con la Mafia, che si è fabbricato un’immunità come scudo durante tutto il suo mandato, che ha fatto votare un certo numero di leggi su misura durante i precedenti mandati, riuscirà a prolungare la favola?

Giuliano Ferrara, uno di questi intellettuali sedotti dal berlusconismo degli inizi, direttore del quotidiano Il Foglio, la cui proprietaria altro non è che la Veronica – la moglie vilipesa di Berlusconi – dà regolarmente lezioni al suo amico Silvio. Questa volta, “la situazione è grave”, dice: una sorta di “24 luglio permanente”. Il 25 luglio 1943, Mussolini fu destituito dai suoi.

[Articolo originale "Berlusconi, le bouffon de l'Europe" di Delphine Saubaber et Vanja Luksic] (http://www.lexpress.fr/actualite/monde/europe/berlusconi-le-bouffon-de-l-europe_773074.html?p=1)

Franco2
22-07-2009, 18:30
La Pravda in soccorso di Berlusconi. :sofico:
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_1620264468.html

K. PRAVDA, E' UN UOMO VERO
ROMA - "Perché prendersela con un uomo vero?". Questo è l'interrogativo retorico con il quale il tabloid Komsomolskaia Pravda, il più diffuso della Russia, affronta il tema degli scandali sessuali che stanno investendo il premier italiano Silvio Berlusconi. Dopo un articolo di cronaca a pagina quattro sotto il titolo "Berlusconi ha passato la notte con la prostituta nel letto di Putin", il commentatore Serghiei Ponomariov sostiene che è sbagliato prendersela con un "vero uomo", una posizione che sembra riflettere quella prevalente della popolazione, almeno stando ai sondaggi. "Mi potete uccidere, ma non capisco questi italiani e queste italiane", esordisce Ponomariov, sostenendo che "dovrebbero essere fieri di tale primo ministro che ha 72 anni ma è in forma brillante, ha un sorriso largo, un eloquio bello e colorito..." ed "é sempre circondato da donne avvenenti che non solo brillano di bellezza ma anche fanno carriera". "Ora scopriamo che Silvio compie imprese non solo in campo politico ma anche nelle alcove. E' come un cavalier gentile...", prosegue, scagliandosi contro "moralisti e ipocriti". "Se Berlusconi sta usando il suo testosterone alla grande forse fa male a qualcuno?, Forse alle sue partner? Ma le ultime non si lamentano e con la moglie legittima ha avviato il divorzio", aggiunge. "Per nessuno è un segreto che in Russia Berlusconi è amato e questo non lo si può dire di altri leader uomini o donne occidentali. O sono fiori appassiti o sono troppo gonfi della loro 'missione storica' perché loro sono politici e Silvio è un uomo vivo", conclude Ponomariov.

Titanium555
22-07-2009, 22:51
La Pravda in soccorso di Berlusconi. :sofico:
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_1620264468.html

ma forse perchè sta rovinando l'italia, la costituzione, si fà le leggi per se e per i suoi amichetti, abusa nei nostri soldi, è un emerito cafone, è uno psicopatico a detta anche di sua moglie, e massone e tante altre cosucce che ci sono e che usciranno fuori.

Titanium555
22-07-2009, 22:52
ma forse perchè sta rovinando l'italia, la costituzione, si fà le leggi per se e per i suoi amichetti, abusa nei nostri soldi, è un emerito cafone, è uno psicopatico a detta anche di sua moglie, e massone e tante altre cosucce che ci sono e che usciranno fuori.

P.s. lui non ha testosterone ma solo viagra nelle vene....solo un russia lo potevano amare così sono rimasti al terzo mondo.....e cmq non ci credo che tutti lo amino....

atinvidia284
23-07-2009, 15:10
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif In paradiso o all’inferno
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6857 Gran Bretagna
[The Economist]

A seconda dell’opinione che avete sulla destinazione finale, o Silvio Berlusconi ha un angelo custode oppure ha la fortuna del diavolo. Prima del G8 a L’Aquila, i collaboratori lo descrivevano come un uomo sull’orlo dell’abisso. I pettegolezzi ventilavano nuove foto compromettenti che mostravano il Presidente del Consiglio italiano banchettare con delle escort. L’Aquila veniva colpita da scosse di assestamento dopo il terremoto di aprile che ha convinto Berlusconi a spostare il vertice in questa città. Se ci fosse stata un’altra scossa di magnitudo superiore a 4, il vertice sarebbe stato cancellato o spostato nuovamente. La scossa c’è stata, ma due giorni dopo la fine del vertice. Le fotografie piccanti, se esistono, non sono ancora state pubblicate. Evidentemente, il risultato del vertice ha reso Berlusconi euforico.

Tuttavia, ha anche lasciato senza risposta la domanda che molti osservatori stranieri continuano a porsi da quando Berlusconi ha vinto per la terza volta le elezioni politiche dello scorso anno: perché così tanti italiani vogliono come leader un uomo che la rivista francese L’express ha recentemente definito “il buffone d’Europa“? Il controllo che esercita sui mezzi di comunicazione italiani non fornisce una risposta esauriente (anche se lo fa in parte: le notizie date in televisione non hanno prestato molta attenzione all’inchiesta condotta da alcuni magistrati sul presunto procacciamento di donne per le feste di Berlusconi).

Gli elettori probabilmente hanno avuto altri motivi. Molti erano stanchi delle divisioni del precedente governo di centro-sinistra. Molti hanno apprezzato il programma politico della destra incentrato sulla legalità. Alcuni sono affascinati dalla sua bravura nella comunicazione politica. E persino i suoi difetti - la sua vanità, le battute oltraggiose e la presunta infedeltà - spesso generano più simpatia che disapprovazione nell’italiano medio.

Ma c’è un’ulteriore spiegazione, raramente menzionata, che i recenti eventi hanno portato alla ribalta: molti elettori, tra cui anche alcuni detrattori di Berlusconi, lo considerano indulgente in materia di evasione fiscale, e quindi lo votano per i propri interessi. I sostenitori di questa teoria spesso indicano l’inaffidabilità delle proiezioni di voto italiane, che producono risultati distorti a sinistra. Alcuni elettori di Berlusconi mentono in presenza dei sondaggisti perché si vergognano.

La frode fiscale è stata una delle accuse contro Berlusconi in un processo sospeso l’anno scorso quando il suo governo fece approvare una legge per concedere l’immunità al Premier. Ma sebbene rafforzare i controlli sugli evasori fiscali non fosse una priorità del suo governo del 2001-2006, è uno degli obiettivi di questo governo (il Tesoro ha bisogno di soldi per evitare un peggioramento del debito del bilancio). Prevedibilmente questa settimana ci sono state delle lamentele quando sono trapelati i dettagli di uno “scudo fiscale” per rimpatriare i fondi nascosti dagli italiani nei paradisi fiscali. Alcune fonti suggeriscono che potrebbe rendere oltre 3 miliardi di euro. Ma questo sarà il terzo condono fiscale approvato da un governo Berlusconi in 8 anni: e i beneficiari pagheranno una tassa massima pari solamente al 5% del nuovo patrimonio che dichiareranno.

Il governo Berlusconi aveva già operato in sordina una serie di cambiamenti che secondo gli avversari renderanno più difficile accertare l’evasione fiscale fra autonomi, liberi professionisti e piccoli imprenditori. Uno studio pubblicato sul sito internet La voce da due professoresse universitarie di economia, Silvia Giannini e Maria Cecilia Guerra, indica che ciò equivale ad un “patto di non belligeranza”. Le ricercatrici evidenziano un freno alla raccolta di alcune informazioni digitali da parte degli investigatori, l’eliminazione dell’obbligo per i piccoli imprenditori di allegare le liste di clienti e fornitori e l’abolizione di restrizioni sull’uso di denaro contante. I presunti evasori hanno anche avuto la possibilità di pagare una multa equivalente a solo il 12,5% delle tasse non corrisposte, in cambio dell’immediata cooperazione. Ciò potrebbe velocizzare la riscossione delle tasse, ma inoltre aumenta il rapporto rischio/beneficio dell’evasione.

La Banca d’Italia ha reso noto questa settimana che gli introiti dello stato sono diminuiti di oltre il 3% nei primi cinque mesi del 2009. È troppo presto per dire se ciò sia dovuto ad un aumento dell’evasione fiscale, ma la Prof. Giannini afferma che alla fine del 2008 sussisteva una sospetta discrepanza tra la diminuzione delle fatture IVA e la minore diminuzione dei consumi. In un altro articolo, la Giannini e la Guerra notano che le escort potrebbero essere tra coloro che non hanno pagato le tasse. Si dice, infatti, che abbiano riscosso 1000-2000 euro per le visite nella residenza romana di Berlusconi. Nell’articolo nota si sottolinea che se fossero state titolari di partita IVA “avrebbero dovuto emettere una regolare fattura e addebbitare al cliente il 20% di IVA”.

[Articolo originale "In heaven or hell"] (http://www.economist.com/world/europe/displaystory.cfm?story_id=14045292)

atinvidia284
24-07-2009, 10:49
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif L’UNHCR si lamenta presso il Governo italiano del trattamento verso gli immigranti
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6860 Francia
[L'express]

L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ha presentato martedì le sue rimostranze presso il Governo italiano in seguito alle “preoccupanti” asserzioni secondo le quali alcuni immigranti clandestini intercettati nel Mediterraneo avrebbero subito dei maltrattamenti.
L’Ansa riporta che, in risposta a queste affermazioni, il Ministro italiano per le Politiche Comunitarie Andrea Ronchi ha detto di aver “letto con stupore la lettera dell’UNHCR che lancia delle gravi accuse contro il Governo”, giudicando che l’agenzia “dovrebbe vergognarsi” di “queste accuse ripugnanti e false”.

Martedì l’ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugianti ha dichiarato che un’imbarcazione che trasportava 82 immigranti clandestini, principalmente originari dell’Eritrea, è stata intercettata il 1 luglio nelle vicinanze dell’isola italiana di Lampedusa. Gli immigranti sono stati trasferiti su una nave libica e poi rinviati in Libia.
“Secondo una valutazione della situazione in Eritrea fatta dall’UNHCR e i colloqui con le persone coinvolte, traspare chiaramente che un gran numero di persone appartenenti a questo gruppo hanno bisogno di una protezione internazionale”, ha sottolineato il portavoce dell’UNHCR, Ron Redmond.

Nel corso delle interviste con gli immigranti nei centri di detenzione in Libia, il personale dell’UNHCR ha raccolto delle “testimonianze preoccupanti” secondo le quali il personale (della marina italiana) avrebbe fatto uso della forza per trasferire alcuni di loro sulla nave libica. Redmond ha aggiunto che sei persone sarebbero rimaste ferite.
Alcuni immigranti hanno anche accusato la marina italiana di non aver dato loro da mangiare durante le dodici ore di traversata. Inoltre, alcuni dei loro beni personali, tra cui dei documenti, sarebbero stati sequestrati.

“Vista la gravità di queste affermazioni, l’UNHCR ha indirizzato una lettera al Governo italiano, nella quale [l'agenza, N.d.T.] reclama delle precisazioni sul modo in cui sono state trattate le persone rinviate in Libia e chiede che le norme internazionali siano rispettate” ha spiegato Redmond ai giornalisti.

Per il Ministro italiano Andrea Ronchi, “si tratta di accuse precipitose, false, demagogiche, offensive e ripugnanti che feriscono le nostre forze armate che ogni giorno dimostrano nel mondo la loro moralità, la loro umanità, le loro competenze ed i loro sacrifici”.
“Ciò che ci lascia più perplessi è che l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati abbia pubblicato un comunicato senza aver effettuato delle verifiche presso le autorità italiane a proposito della versione delle testimonianze raccolte”, ha aggiunto il Ministro per le Politiche Comunitarie, il quale ritiene che l’UNHCR “dovrebbe scusarsi con l’Italia”.

Gli immigranti clandestini, che hanno trascorso quattro giorni in mare prima di essere raccolti, si trovano ormai nei centri di detenzione in Libia. Secondo l’agenzia Ansa sono stati scoperti dopo aver inviato un messaggio di richiesta d’aiuto.

L’UNHCR è stata molto critica riguardo l’accordo concluso tra Italia e Libia, che permette alla marina italiana d’intercettare degli immigranti clandestini in mare e di rinviarli in Libia, dove inizia generalmente il loro viaggio verso l’Europa.

[Articolo originale "L'UNHCR se plaint au gouvernement italien du traitement d'immigrants" di L'Express] (http://www.lexpress.fr/actualites/1/l-unhcr-se-plaint-au-gouvernement-italien-du-traitement-d-immigrants_774497.html)

atinvidia284
24-07-2009, 16:09
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Un principe ballerino per l’Europa
Maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6852 Olanda
[De Financieele Telegraaf]

Non c’è da rallegrarsi scorrendo la lista dei candidati italiani per le prossime elezioni europee. Politici di quasi tutti gli schieramenti politici con problemi giudiziari passati o presenti, un democratico cristiano di 82 anni, un principe ballerino, un leader di partito rottamato, uno che urla e stappa bottiglie di champagne, miss Puglia e soprattutto anche leader nazionali di partito che si sono candidati anche per Bruxelles ma che poi se ne staranno tranquillamente a Roma. L’Italia non sembra affatto prendere seriamente le elezioni europee.

Così il premier Silvio Berlusconi è capolista per il suo partito Popolo della Libertà. Naturalmente il premier non andrà mai al Parlamento Europeo, la sua candidatura ha un solo scopo: ottenere la conferma della sua leadership assoluta da parte di tutto il popolo italiano. Problemi nel paese a causa del modo traballante in cui il governo sta affrontando la crisi economica, un divorzio e una presunta relazione con una fotomodella minorenne spingono il premier a cercare una conferma presso l’elettorato.

Accusa l’opposizione e i mezzi di informazione (anche quelli stranieri) di aver ordito un complotto ai suoi danni. Che però non sembra danneggiarlo: “Avrò il 45% dei voti.”
Sull’esempio di Berlusconi, quasi tutti i partiti hanno messo il loro leader nazionale come capolista dei candidati per le elezioni europee. L’eccezione è il maggiore partito d’opposizione, il Partito Democratico (PD), che però sembra sarà il maggiore perdente.

Berlusconi ha inserito nella sua lista di candidati anche Clemente Mastella. Dopo trenta anni in parlamento e dopo aver fatto cadere l’anno scorso il governo Prodi, della cui coalizione di governo era parte, Mastella (62) è stato temporaneamente disoccupato. Berlusconi ora gli offre un lavoro sino alla pensione a Bruxelles. Un altro candidato è la ventottenne stellina della TV Barbara Matera. L’ex miss Puglia non pronuncia discorsi e non rilascia interviste, così ci dice il portavoce del partito.

Il partito democristiano di opposizione UDC candida l’ottantaduenne Ciriaco de Mita, che dopo 46 anni nel parlamento nazionale ora tenta la scalata a un posto a Bruxelles. Anche Emanuele Filiberto di Savoia, nipote dell’ultimo re d’Italia e ora famoso soprattutto come vincitore del programma televisivo ‘Ballando con le stelle’, è candidato nella lista dell’UDC. Il PD ha messo in lista Sergio Cofferati, il sindaco di Bologna che voleva dimettersi per poter dedicare più tempo alla sua famiglia. Il fatto che dovrà stare a Bruxelles per quattro giorni alla settimana non sembra essere un problema.

Ultimamente i telegiornali sono dominati dalla vita privata del premier. Se da qualche parte in provincia si parla di politica seria, si tratta sempre di questioni regionali. In molti posti si terranno anche elezioni provinciali o locali, che sembrano essere le uniche elezioni che interessano gli italiani abbastanza da andare a votare.

[Articolo originale "Een danzende prins voor Europa" di Maarten Veeger] (http://www.fd.nl/artikel/11687539/dansende-prins-europa)

Titanium555
24-07-2009, 23:19
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Un principe ballerino per l’Europa
Maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6852 Olanda

solo lui poteva mettere uno come mastella, speriamo che anche lui abbia monito dell'esperieze all'estero con sua moglie, anche perchè in italia e tutto totalmente inutile......

atinvidia284
25-07-2009, 12:06
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif L’UNHCR si lamenta presso il Governo italiano del trattamento verso gli immigranti
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6860 Francia

Approfondimenti sull'articolo:

Condannati all'inferno
di Tommaso Cerno
Respinti verso la Libia anche se erano rifugiati. E poi sottoposti a violenze. Il governo italiano sotto accusa (http://espresso.repubblica.it/dettaglio/condannati-allinferno/2105167//0)

Titanium555
25-07-2009, 13:51
Approfondimenti sull'articolo:

Condannati all'inferno
di Tommaso Cerno
Respinti verso la Libia anche se erano rifugiati. E poi sottoposti a violenze. Il governo italiano sotto accusa (http://espresso.repubblica.it/dettaglio/condannati-allinferno/2105167//0)

Era noto a tutti che siamo diventati razzisti, grazie a questa infima propaganda di destra a base di odio e diffidenza, ma quand'è che si guarderanno allo specchio gli italiani......

litocat
25-07-2009, 23:18
http://www.independent.co.uk/news/world/europe/silvios-sex-life-why-italians-dont-care-1760716.html

Un estratto:
The new element that the latest scandal has exposed is that the television monopoly does not only guarantee a favourable presentation of the prime minister, it can actually cancel out reality, prevent things from becoming part of the public consciousness. This week, the week of the escort tapes, six prime-time TV news bulletins did not let their viewers know what the Spanish, the English and the Germans were able to read about in their papers.

The Italian bulletins eventually include Berlusconi's exasperated reaction to the news, but without ever explaining what that news was, what he was reacting to. "I am not a saint," the prime minister said on Wednesday after the recordings of the night he spent at his home with the escort, Patrizia D'Addario, emerged. This headline finally made it on to TG1 (flagship news programme of the Rai state network) and TG5 (the main news programme of the Mediaset empire owned by Berlusconi) but their viewers had been told nothing about the tapes that prompted it.

In some senses, George Orwell has already said it all: "And if all others accepted the lie which the Party imposed – if all records told the same tale – then the lie passed into history and became truth.

atinvidia284
26-07-2009, 17:47
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Italia: con una bella dormita passa tutto
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6855 Spagna
[El País]

Chiunque ami l’Italia e goda del singolare privilegio di non essere direttamente coinvolto in uno dei suoi mille giochi di potere, si vede obbligato ad assistere a una gravissima malattia. È proprio la democrazia, la più bella espressione dell’Italia dall’unità nazionale, ciò che stanno distruggendo mentre ripetute iniezioni di cortisone inibiscono la visibilità della devastazione dei suoi tratti. Il tarlo che sta corrodendo l’Italia è il berlusconismo.

Ciò che in realtà ha più importanza non è se l’attuale presidente del Consiglio frequenti ragazze minorenni come Noemi, prostitute di notte o prelati di giorno, ma il fatto che ci siano moltissimi italiani che ignorano tutto questo.

Da circa due mesi e mezzo una parte d’Italia è venuta al corrente delle amicizie notturne e festaiole del Cavaliere e del fatto che la stampa internazionale se ne occupa, ma sono tanti coloro i quali non sanno nulla e che quindi non possono giudicare.

Se uno passeggia per un capoluogo di provincia qualsiasi, noterà subito che le abitudini del Presidente del Consiglio non solo sono sconosciute ma, una volta spiegate, non sono credute.

Le argomentazioni sono di questo tipo: “Una persona come lui, come fa ad andare a puttane!”. La provincia italiana, tuttavia, risulta ancora sana quando afferma indignata che: “andare a puttane è immorale!” e, invitata ad informarsi in internet, promette: “Lo farò, non dubiti!”.

Chi risponde in questo modo sono i giovani della febbre del sabato sera, quelli che lavorano come operai, artigiani o apprendisti: le nuove generazioni che possono vivere senza informazione quotidiana o che, al massimo, si nutrono di telegiornali del primo canale RAI.

Ed è a tal proposito che il problema democratico si collega con il conflitto d’ interessi che vede Berlusconi diretto proprietario delle tre reti televisive nazionali (Canale 5, Rete 4 e Italia 1) alle quali bisogna aggiungere altre due reti pubbliche sotto il suo controllo governativo (RAI 1 e RAI 2) così come l’influenza che la Presidenza del Consiglio può esercitare sulle altre reti private in virtù del regime di concessioni pubbliche (La 7).

Anche l’invito rivolto agli imprenditori perchè si astengano dallo stipulare contratti pubblicitari con il quotidiano che più insiste nelle indagini sulle feste berlusconiane (La Repubblica) ha un certo peso perché giunge dal capo del governo.

D’altro canto tra gli italiani che “sanno”, una non bassa percentuale crede che le amicizie del presidente del consiglio siano faccende private e quindi non meritevoli di così tanta insistenza mediatica e neanche particolarmente riprovevoli.

Sono quelli che ricordano che, nelle istituzioni, sono stati eletti gay imbarazzanti, stelle del porno in abiti succinti e transessuali che tentennano davanti alla porta del bagno. Sono le stesse persone che sostengono di essere orgogliosi di un presidente con così tanto testosterone.

Alcuni particolari, anche storici, dei suddetti, non passano loro nemmeno per la testa e si consolano con la scusa del male minore.

L’insieme di queste due categorie di italiani, quelli che non sanno e quelli che si consolano, costituisce la maggioranza e dà a Silvio Berlusconi il permesso di rispondere, quando gli si chiede delle sue abitudini, che lui è fatto così e che il 61% degli italiani lo giudica positivamente. Eppure questa maggioranza non si rende conto di aver contratto la metastasi della corruzione.

È questa corruzione della totale permissività che dalla sfera pubblica dilaga nella sfera privata, permettendo che coniugi infedeli si sopportino senza che ci sia mai nessun chiarimento e permettendo che ci siano tanti figli disorientati senza che nessuno si ponga mai il problema della loro insoddisfazione.

È questa corruzione che dilaga con impazienza oltrpassando le regole, violando costantemente i limiti di velocità e i diritti dei pedoni considerati praticamente meri birilli da buttar giù; ammettendo il parcheggio in doppia fila o sui marciapiedi.

È questa corruzione che nega agli insegnanti e ai docenti l’autorità dello Stato perché le istituzioni universitarie ed ospedaliere mostrano nelle loro nomine un clientelismo che va oltre la decenza.

È questa corruzione che si compiace dell’avasione fiscale e vende il proprio voto elettorale; che costruisce abusivamente sperando in un condono edilizio che prima o poi arriverà. Se approvano lo scudo fiscale per i ricchi, perché non approvare un condono edilizio per due mattoni messi sulla spiaggia!

Menzogna dopo menzogna, le bugie dello Stato si estendono su ogni fronte senza alcun interesse nei confronti di ciò che non sia potere fine a sé stesso e proprio interesse.

Il rifiuto nei confronti degli africani ha luogo senza la minima selezione di chi potrebbe chiedere il diritto di asilo, suscitando un allarme internazionale: e cosa importa? Ci sono le elezioni e la Lega Nord deve piazzare la sua bandierina sulla pelle dei più poveri al mondo.

E per non smentirsi il Cavaliere si lamenta del fatto che Milano è diventata una città africana. Poi, il giorno dopo, stringe la mano a Obama. Cosa si sarebbe potuto aspettare se non un caffè?

La corruzione dei costumi passa dalla sfera privata a quella pubblica e la pressione della stampa sul Noemigate non si é ancora attenuata, che già altri scandali vengono proposti alla pubblica attenzione.

Berlusconi è stato accusato di aver pagato la falsa testimonianza dell’avvocato inglese David Mills in un processo su un giro di denaro sporco che sembra ricondurre a chi, per la terza volta, è stato eletto capo del Governo nel 2008.

La prima cosa che fa il Parlamento dei nominati dai partiti (non dagli eletti dal popolo) è votare con fulminea rapidità una legge che lascia indenne il presidente del Consiglio dai processi penali in corso: la legge passa alla storia come Lodo Alfano dal nome del ministro della Giustizia che l’ha proposta.

Il processo Mills si divide in due rami: quello che riguarda Mills si è concluso da poco con la condanna dell’avvocato; quello che riguarda Berlusconi viene interrotto con il rinvio del Lodo Alfano alla Corte Costituzionale che, già qualche anno fa, annullò un procedimento analogo: il Lodo Schifani. La Corte ha fissato la discussione sulla costituzionalità del Lodo Alfano per il prossimo mese di ottobre.

Nel frattempo due dei 15 giudici del tribunale si riuniscono a metà maggio per una cena con il ministro Alfano e il presidente Berlusconi a casa di uno di questi magistrati.

Scoppia lo scandalo sull’inopportunità del fatto che chi viene giudicato si sieda a tavola con il suo giudice, ma quest’ultimo evoca, a ragione, la stessa giustificazione tirata fuori da Berlusconi circa i suoi festini: “in casa mia faccio ciò che voglio”. Quasi come se la dignità istituzionale fosse un uniforme da lavoro.

Il fatto è che all’opposizione non si vede nessuno in grado di rimontare la china. Il Partito Democratico è nato sotto un cattiva stella: l’unione dei cattolici e della sinistra è servito solo a portare chi è a capo di quest’ultima sull’altra sponda del Tevere (il Vaticano).

Qualsiasi problematica in ambito dei diritti civili e morali resta oscurata davanti all’impossibilità di mantenere una certa coerenza tra l’obbedienza clericale e la laicità sociale, cosa che finisce per ridurre in disorganizzazione e in silenzio un patrimonio di fermezza etica che era stato elevato a emblema e orgoglio.

Chi ha dilapidato in questo modo un simile patrimonio ha perso ogni credibilità agli occhi dei vecchi simpatizzanti e la sinistra si ritrova talmente priva di leadership da vedersi obbligata a ricorrere, e non senza divergenze, al ricambio generazionale. Neanche il giustizialismo popolare stile Di Pietro sembra essere un sostituto equilibrato di tali virtù.

Il presidente della Repubblica ha sollecitato una tregua per il G8. È difficile pensare ad un invito rivolto alla stampa. Non è nello stile di Napolitano. È più facile pensare che abbia voluto evitare un altro errore della magistratura come quello del 1994 quando, in pieno G7 contro la criminalità, arrivò al Cavaliere l’avviso di garanzia per corruzione inviato da “Mani pulite”.

Solo un cambiamento profondo potrà recuperare i punti cardinali della democrazia. Prima di tutto, l’informazione. All’insegna del motto “conoscere per poter discutere”. In caso contrario, il sogno delle coscienze ci porterà a cantare come Enzo Jannacci qualche anno fa: “Quelli che….con una dormita passa tutto, anche il cancro”.

P.S. : Rigoletto: il libertino duca di Mantova (Berlusconi) insidia la virtù di Gilda (l’Italia) figlia di Rigoletto (gli italiani) con la complicità dei cortigiani ai quali Rigoletto si rivolge con la famosa aria “Cortigiani, vil razza dannata…”. E alla fine, Gilda muore tra le braccia di Rigoletto dopo essersi sacrificata per permettere che il duca di Mantova, del quale si è innamorata, sopravviva all’attentato organizzato dallo stesso Rigoletto.

[Articolo originale "Italia: con una buena siesta se pasa todo" di Shukri Said] (http://www.elpais.com/articulo/opinion/Italia/buena/siesta/pasa/todo/elpepiopi/20090710elpepiopi_4/Tes)

atinvidia284
27-07-2009, 09:45
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif ‘Arrivederci’, Italia (parte 2)
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6899 Brasile
[O Estado de São Paulo]

A Patera, in Turchia, dove passa l’estate quest’anno e dove ha deciso di non tornare nelle isole italiane di Ponza e Lampedusa (un tempo sue mete predilette durante l’estate europea), il nostro infaticabile viaggiatore si dice spaventato dalla polemica causata dal suo articolo Arrivederci Italia!, pubblicato la settimana scorsa.

In quell’occasione mr. Miles ha annunciato di aver preso “la dolorosa decisione” di non tornare più nella terra di Michelangelo finché la xenofobia resterà la politica ufficiale e la popolazione accetterà passivamente la crezione di milizie di volontari per “dare la caccia agli immigrati come si fa con i topi e gli scarafaggi”.

L’articolo del corrispondente inglese ha provocato infuocate reazioni di sostegno, tra le quali mr. Miles sceglie quella di Jayme Vita Roso, per il quale “l’Italia è in caduta libera. I giovani sono assenteisti, per non dire amorfi e invertebrati. La sinistra fa pena. Le mancano leaders competenti e quelli attuali sono usciti dalle muffe degli anni 60 e 70; mentre la destra è un vero pasticcio che il Cavaliere usa a suo beneficio, da cui trae vantaggi, dribblando, ironizzando, satirizzando e, scusatemi, pisciando sul fuoco, come direbbero i napoletani”.

Sono anche piovuti messaggi di opposto tenore. Ad alcuni di essi, mr. Miles contestato vuole rispondere:

Col dovuto rispetto, vorrei informare che mr. Miles ha fatto un po’ di confusione tra turisti e immigrati illegali. Qualsiasi paese del mondo, compreso il Brasile, non vuole immigrati illegali, non importa cosa si dica da quelle parti.

Noi non vogliamo i boliviani, i peruviani, i paraguaiani, ecc… in stato di illegalità. Gli Stati Uniti non vogliono nessuno in stato di illegalità, ed è logico che l’Unione Europea si comporti nello stesso modo. L’Italia accoglie molto bene gli immigrati legali; solo che non vuole ricevere migliaia di persone che vanno a vivere nell’illegalità.
Deborah Marques Zoppi, via e-mail

“My dear Deborah, sono sicuro che lei, come distinta lettrice, sappia perfettamente distinguere i boliviani e i peruviani che passeggiano per San Paolo con l’intenzione di fare del turismo e quali invece se ne vanno in giro con l’obiettivo di immigrare illegalmente. Am I right?

However, mi lasci presumere che una brigata formata allo scopo di terrorizzare gli immigranti illegali difficilmente avrà la stessa capacità di discernimento. Don’t you agree?”

Mr. Miles, what a shame! Non andare più in Italia e non dire nulla su quello che avviene nel suo paese! Dove fu assassinato il brasiliano Jean Charles de Menezes [giovane ucciso per errore dalla polizia di Londra, N.d.T.] nel 2005? Che mi dice su questo argomento?
Clécio R. Oliva, e-mail

“You’re right, Clécio! Shame on us! Ho avuto già occasione di manifestare proprio su queste colonne tutta la mia riprovazione sull’episodio Jean Charles (il film tratto da questa storia è nelle sale in Brasile). Le assicuro che non metterei più piede sulle isole dove vivono candidamente le mie zie Harriet e Megham se tragedie come quella citata fossero trasformate in atti esemplari da adottare come politica di Stato.

Riaffermo qui, come umile cittadino del mondo, che non credo nei viaggiatori legali o illegali. Sostenuto dalle centinaia di viaggi che ho fatto, dalle migliaia di amici che ho conquistato e dalla convinzione che il pianeta intero è un’estensione del cortile di casa nostra, difendo la libera circolazione di ognuno verso il luogo che reputa migliore. E se viene con propositi pacifici, sia il benvenuto.”

* Mr. Miles è il più grande viaggiatore al mondo. Ha visitato già 132 paesi e 7 territori d’oltremare.

[Articolo originale "'Arrivederci', Itália (parte 2)" di Mr. Miles] (http://www.estadao.com.br/noticias/suplementos,arrivederci-italia-parte-2,405898,0.htm)

atinvidia284
27-07-2009, 09:52
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif La disinformata nazione di Berlusconi
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6882 Gran Bretagna
[The Guardian]

Come dimostra lo scarso spazio dedicato alle conversazioni intime registrate tra le lenzuola di casa, il Presidente del Consiglio italiano ha instaurato una cultura dell’informazione tipica dei regimi autoritari.

Riguardo alle registrazioni di Berlusconi, probabilmente la cosa che colpisce maggiormente è che la maggior parte degli italiani sappia solo vagamente della loro esistenza, quando non la ignorano del tutto.

Il fatto che il periodico d’informazione L’Espresso abbia pubblicato sul proprio sito le registrazioni realizzate da una donna che dice di essere andata a letto con lui lo scorso novembre, nella speranza di assicurarsi denaro o influenze, non è stato riportato dalla maggior parte dei telegiornali di ieri sera. Per quanto io sappia, la storia è stata ignorata non solo dai canali Mediaset di Silvio Berlusconi, ma anche dal primo e secondo canale pubblico, la RAI, e da La7, di proprietà Telecom Italia. Insieme, totalizzano i due terzi del pubblico nella fascia d’ascolto serale.

Si potrebbe obiettare che, poiché le registrazioni e le trascrizioni sono state rese disponibili su internet e poiché sono state riportate dalla stampa, non importa che la TV non se ne sia interessata. Ma ciò trascura due punti cruciali.

Il primo è che l’Italia è tra le nazioni più indifferenti a internet. Secondo un’inchiesta del Guardian lo scorso anno meno di un terzo della popolazione aveva accesso al web e quegli italiani che erano collegati usavano internet relativamente poco. La media sull’intera popolazione era di solo due ore a settimana. Questo potrebbe spiegare perché persino Mediaset fosse oggi felice di pubblicare una storia riguardante le registrazioni sul suo sito (con la naturale conclusione della tesi dell’avvocato di Berlusconi per cui sono false).

Il secondo punto importante è che, anche prima dell’arrivo dell’informazione libera su internet, solo un italiano su dieci comprava i quotidiani.

Il passaparola diffonderà senza dubbio la conoscenza dei nastri, nello stesso modo in cui ha diffuso una consapevolezza generalizzata che c’è uno scandalo che coinvolge il Presidente del Consiglio ed alcune donne. Ma è improbabile che voci e pettegolezzi cambino il fatto che i dettagli dell’intera faccenda, insieme alle sue ramificazioni di interesse pubblico, rimangono ampiamente sconosciuti alla maggior parte delle persone in Italia. Questa è un’importante ragione per cui a Berlusconi è stato possibile ignorare le richieste di sue dimissioni.

La controversia originale riguardava la chiara accusa della moglie di Silvio Berlusconi per il suo “frequentare minorenni”, come è emerso per la sua partecipazione alla festa per il diciottesimo compleanno dell’aspirante attrice e modella Noemi Letizia.

L’altro giorno mi sono trovato (non esattamente per la prima volta) ad avere una discussione con un tassista romano. È emerso gradualmente che partivamo da due punti di vista diametralmente opposti. Lui aveva sentito la spiegazione di Berlusconi (che la ragazza era la figlia di un vecchio amico) che era sostenuta dai notiziari televisivi, e dava al Presidente del Consiglio il beneficio del dubbio. Ma era all’oscuro del fatto che la spiegazione di Berlusconi non aveva retto ad un successivo esame minuzioso, perché questo piccolo dettaglio appariva solo in qualche quotidiano.

Ciò che osserviamo in Italia è l’emergere di una cultura dell’informazione tipica dei regimi autoritari. Ci sono gli informati: essi includono quelli che leggono giornali come La Repubblica, Il Corriere delle Sera e La Stampa, coloro che abitualmente navigano in rete (soprattutto giovani), e quelli che ascoltano le poche stazioni radio indipendenti come Radio 24 Ore.

Quindi ci sono i molto più numerosi disinformati che ancora apprendono le notizie dai telegiornali controllati direttamente o indirettamente da Berlusconi. Questa è una situazione anomala e allarmante in una democrazia occidentale europea, ed ancora di più perché i disinformati sono convinti di essere bene informati come gli altri. Si indignano, si arrabbiano persino, se gli si suggerisce il contrario.

Prima della caduta del muro di Berlino, c’era una zona della Germania Est comunista vicino a Dresda nota scherzosamente come Tal der Ahnungslosen (la Valle della Disinformazione). A causa di strambe condizioni topografiche o atmosferiche, i suoi abitanti non potevano ricevere i segnali TV dall’occidente e quindi dovevano arrangiarsi con le notizie date loro dal regime.

Senza dubbio non erano interamente disinformati. Senza dubbio i turisti in zona dicevano loro ciò che sapevano. Senza dubbio, qualcuno fra i giovani che andavano a Berlino per studiare tornava bisbigliando racconti di una realtà diversa e proibita. Ma essenzialmente la visione del mondo che questi sfortunati avevano era comunque formata dai loro leader.

Siamo abituati a pensare all’Italia come ad una nazione stretta e lunga con una spina dorsale montagnosa. Ma fino a quando Silvio Berlusconi rimarrà in carica faremmo meglio ad immaginarla attraversata da un vasto e profondo crepaccio - una nuova Valle della Disinformazione.

[Articolo originale "Berlusconi's country of the clueless" di John Hooper] (http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2009/jul/21/berlusconi-pillow-talk-italy)

stetteo
27-07-2009, 10:01
Meno male che queste cose qualcuno le scrive :muro:

sander4
27-07-2009, 10:17
Meno male che queste cose qualcuno le scrive :muro:

Ma va la va ma vaaa ma non è veroooo ma smettetela ma cosa sta dicendo ma le tv le controlla la sinistra ma daaaaaai (cit.) :muro:

flisi71
27-07-2009, 11:08
Ma va la va ma vaaa ma non è veroooo ma smettetela ma cosa sta dicendo ma le tv le controlla la sinistra ma daaaaaai (cit.) :muro:

e anche

Siamo proprio sicuri che con la televisione si sposti qualche voto? (cit)

marchigiano
27-07-2009, 14:00
http://italiadallestero.info/about

Non viene effettuata alcuna selezione degli articoli da tradurre in merito al loro orientamento politico e/o religioso

ricerca interna al sito:

1000 risultati per berlusconi (credo sia il massimo consentito)

151 risultati per di pietro

Titanium555
27-07-2009, 15:06
Lo ripeto per l'ennesima volta in italia non esiste un informazione libera, che sia di destra o di sinistra entrambe si fanno la guerra e si autocensurano, oggi come oggi naturalmente abbiamo il grosso problema del nostro governo, ma è innegabile che la censura in italia ci sia sempre stata........naturalmente l'italiotto non se ne frega niente la giustizia non è cosa che gli può interessare.......si continua a scoprire l'acqua calda.....

atinvidia284
27-07-2009, 17:55
http://italiadallestero.info/about



ricerca interna al sito:

1000 risultati per berlusconi (credo sia il massimo consentito)

151 risultati per di pietro
E' elementare se il tema della stampa internazionale è la politica estera ed il tuo silvio fa continuamente ridere con leggi su misura e battute da bar.

Jabberwock
27-07-2009, 18:34
http://italiadallestero.info/about

Non viene effettuata alcuna selezione degli articoli da tradurre in merito al loro orientamento politico e/o religioso

ricerca interna al sito:

1000 risultati per berlusconi (credo sia il massimo consentito)

151 risultati per di pietro

Come quei risultati smentirebbero il disclaimer? Uno e' capo di governo e leader del piu' grande partito italiano, l'altro leader di un partito all'8% all'opposizione, neppure il principale partito di opposizione: chi ha piu' visibilita' all'estero? E gia' solo questo basterebbe, senza tirare in ballo tutto cio' che fa di discutibile (in politica e non)! :fagiano:

jan
27-07-2009, 19:31
http://italiadallestero.info/about



ricerca interna al sito:

1000 risultati per berlusconi (credo sia il massimo consentito)

151 risultati per di pietro
grosso modo come il rapporto di presenze in tv :)

atinvidia284
29-07-2009, 09:30
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.standard.gif Berlusconi ride, ma non smentisce d’esser lui nelle registrazioni
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6909 USA
[ABCnews]

Il Presidente del Consiglio italiano ammette di “non essere un santo”.

Il Presidente del Consiglio ride delle registrazioni che conterrebbero le conversazioni tra lui e una escort con cui ha trascorso la notte. “Non sono un santo come tutti sapete adesso” ha detto il 72enne ad un gruppo di imprenditori e politici all’inaugurazione di un progetto autostradale. “Spero che anche la Repubblica lo capisca”.

Si stava riferendo al quotidiano italiano che ha diffuso, durante la settimana, frasi presumibilmente incriminanti di Berlusconi, che afferma siano state registrate dalla escort Patrizia D’Addario, la quale ha dichiarato d’essere stata pagata per partecipare a dei festini nell’abitazione del Presidente del Consiglio.

Questi sono stati i suoi primi commenti pubblici dalla diffusione delle registrazioni, ma Berlusconi non ha sfruttato l’opportunità per negare che quella fosse la sua voce. Ha piuttosto fatto notare che “ci sono un sacco di ragazze carine in giro”. Berlusconi aveva precedentemente negato d’aver mai pagato delle donne per avere sesso con lui. Se le registrazioni si rivelassero autentiche, sarebbe un grave colpo per Berlusconi, che ha anche promesso di dimettersi se sorpreso a mentire sugli incontri con le prostitute.

La D’Addario ha consegnato i suoi nastri alle autorità italiane che stanno investigando se qualche atto illecito sia stato commesso da persone vicine a Berlusconi, tra cui l’uomo che faceva in modo che le donne si presentassero alle feste private. Nelle registrazioni rese pubbliche questa settimana, si sente un uomo dire alla D’Addario d’aspettarlo nel letto mentre lui si fa una doccia.

La D’Addario ha registrato di nascosto un’altra conversazione nella mattinata dopo una di queste feste, presumibilmente tenutasi il 4 novembre scorso, la notte delle elezioni americane, la sera in cui Berlusconi non si presentò ad un evento pubblico.

Nelle registrazioni effettuate durante la colazione, la D’Addario si lamenta che egli le ha inizialmente “causato del dolore” e la voce che dovrebbe essere quella di Berlusconi le chiede, tra un tè ed il caffè, quale sia il suo nome completo per la prima volta dopo la notte passata assieme.

La D’Addario riferisce di non avere più voce.
“Ma… perché?” chiede l’uomo. “Non stavamo urlando”.
In una telefonata più tardi, quel giorno, l’uomo dice che deve partire per Mosca.
“Posso chiamarti quando torno?” le chiede.

[Articolo originale "Berlusconi Laughs, But Doesn't Deny He's on Recording" di Clark Bentson] (http://abcnews.go.com/International/story?id=8145931&page=1)

atinvidia284
29-07-2009, 15:56
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Berlusconi: altra settimana, altra ragazza
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6922 Gran Bretagna
[The First Post]

Ora è “Sandra” a raccontare un’altra notte di balli, baci e pose “lesbiche” nella residenza estiva del Presidente del Consiglio.

Proprio quando i pettegolezzi e le insinuazioni su Silvio Berlusconi sembravano scemare, in Italia esce un libro in cui un’ex ballerina di nightclub, “Sandra”, racconta di una festa nella residenza estiva del Presidente del Consiglio dove diverse giovani donne si esibiscono in spettacoli “lesbici” il padrone di casa, lo baciano e si buttano in piscina quasi nude.

In Papi: Uno scandalo politico, Peter Gomez, Marco Lillo e Marco Travaglio sostengono che nel dicembre 2007 Sandra e altre ragazze hanno ricevuto 1 500€ per partecipare alla festa di Capodanno di Villa Certosa, residenza sarda del Presidente del Consiglio.

Sandra sta riposando quando nella stanza entra Berlusconi. “Aveva il volto colorato da una crema che sembrava autoabbronzante che gli tingeva anche le mani, facendole sembrare unte. I tacchi erano alti”.

Berlusconi, che in quel momento era leader dell’opposizione – è tornato al potere il maggio successivo - regala a tutte le ragazze un anello d’argento forato con incastonata una grossa pietra d’onice e due braccialetti con una tartarughina. “È il simbolo di Villa Certosa” dice loro.

Sandra rivela che le ragazze che si mostrano “più carine” con il premier riceveranno altri gioielli.

Nel pomeriggio, Berlusconi tiene una “lezione di politica” di due ore per i suoi ospiti, durante la quale racconta soprattutto barzellette e gioca con un temperamatite osceno: un omino di gomma con i calzoni abbassati che ansima quando il premier fa ruotare una matita. Sandra ricorda che Berlusconi “ha riso come un pazzo”.

Durante la cena le ragazze iniziano a far divertire Berlusconi e gli altri due uomini con canzoni e spettacoli. “Alcune ballavano e si strusciavano, altre lo baciavano, altre si spogliavano, altre ancora si buttavano in piscina semi-nude” rivela ancora Sandra.

Alcune ragazze si toccano e si spogliano l’un l’altra. “Più che scandalizzata, mi sentivo veramente male” afferma Sandra, che rivela di essere stata pagata solo 1.000€ anziché 1.500€ come promesso, per aver rifiutato le avances di Berlusconi. “Quando ha tentato di allungare le mani, come ha fatto con le altre, l’ho respinto bruscamente. Stavo quasi per fratturargli il polso”.

[Articolo originale "Berlusconi: another week, another girl" di Jack Bremer] (http://www.thefirstpost.co.uk/50887,news,silvio-berlusconi-faces-fresh-scandal-as-new-girl-alleges-misconduct-at-italian-pms-holdiay-villa)

atinvidia284
29-07-2009, 22:52
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Il “romanzo” del pesce rosso di Maria Genisi è il nuovo guaio di Berlusconi
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6928 Gran Bretagna
[The Times]

Una cassiera di supermercato e un ministro qualunque si incontrano per caso. Nasce un’appassionata storia d’amore e alla donna viene offerto un seggio in Parlamento, ma prima ancora che la sua carriera politica inizi il suo amante la molla e fa in modo che il seggio sia dato a un’altra delle sue amanti.

L’ennesima storiella ambientata nella quotidianità politica italiana, si potrebbe pensare, ma in realtà si tratta di un esplosivo “romanzo erotico” scritto da una donna che è stata coinvolta nella saga infinita fatta di sesso e di governo di Silvio Berlusconi.

La quarantaquattrenne Maria Gabriella Genisi, ha dichiarato d’aver scritto “Il pesce rosso non abita più qui” dopo che la sua candidatura alle elezioni politiche dell’anno scorso tra le fila del partito di Silvio Berlusconi, il Popolo della Libertà, è stata scartata. La Genisi afferma di aver avuto dei colloqui in cui si parlava di un posto sicuro, ma in seguito ha dichiarato che quel seggio era stato dato all’amante di un importante dirigente di partito.

La Genisi ha cercato ieri di ridimensionare la misura in cui il romanzo rispecchia la sua vita, anche se il quotidiano Il Riformista ha riportato alcune sue dichiarazioni in cui avrebbe detto di essersi decisa a scrivere il romanzo “dopo che le era stata promessa una candidatura che poi non c’è stata”.

Ha negato d’essere stata scartata a favore di un’altra donna e ha descritto il suo lavoro come “invenzione letteraria”, ma ha provocato una valanga di illazioni sulla reale identità del ministro. Inoltre, ha riacceso la lite tra Sinistra e Destra sul tentativo di Berlusconi di candidare alcune showgirl alle ultime elezioni europee - una tattica tacciata da sua moglie, Veronica Lario, come “ciarpame senza pudore”.

“Nessuno parla d’altro”, ha dichiarato Il Giornale, il quotidiano di proprietà di Berlusconi e suo più grande sostenitore, aggiungendo che il romanzo è “osceno” e “un gioco sporco” da parte di un’autrice conosciuta per le sue “storie di sesso e infedeltà in provincia”.

Questo romanzo di 200 pagine descrive una relazione lunga due anni tra Cleo, cassiera di supermercato e ragazza madre, e un ministro chiamato Salvo Toscani, dipinto come un cattolico sposato che promuove i “valori di famiglia” e mostra “una fedeltà quasi religiosa al leader del suo partito”. Quando molla Cleo via mail, lei gli dice infuriata: “Sei un uomo squallido che si nasconde dietro una maschera di viscida cortesia”.

Dopo la reazione di sua moglie, Berlusconi ha ritirato molte delle candidate showgirl; l’unica ad essere stata eletta è Barbara Matera, ex attrice di soap opera, annunciatrice televisiva e partecipante a Miss Italia, che si è insediata questa settimana.

Due anni fa la Lario aveva preteso e ricevuto delle scuse pubbliche da parte di suo marito dopo che questi aveva detto alla Carfagna, un’ex modella di nudo, che “l’avrebbe sposata subito” se solo avesse potuto farlo.

Successivamente la Carfagna è stata eletta al Parlamento ed è stata scelta come Ministro per le Pari Opportunità da Berlusconi dopo aver vinto le elezioni politiche del 2008. Ha anche scelto Michela Vittoria Brambilla, donna d’affari e in passato partecipante al concorso di Miss Italia, come Ministro per il Turismo.

La Genisi, che ha pubblicato altri due romanzi, ha dichiarato di aver scelto il titolo perché la “politica è un grande acquario in cui i pesci grossi mangiano i pesci piccoli. Volevo mettere in luce la differenza tra la gente comune e i politici, che sono tutti degli squali”.

Ha descritto le sedi dei partiti come “un luogo di malaffare pieno di attricette e modelle” - parole che sicuramente faranno scalpore dopo settimane di storie sui lazzi di Berlusconi. La Genisi è di Bari, la città al centro di un’inchiesta su presunti casi di prostituzione scaturita dopo le dichiarazioni di alcune donne che avrebbero ricevuto dei soldi per partecipare a feste organizzate presso le varie residenze di Berlusconi.

Durante la storia d’amore il personaggio Toscani descrive l’influenza del leader sui suoi devoti sostenitori: “Siamo come i bambini che seguono il Pifferaio Magico: sono ammaliati dalla musica e non sanno più dove stanno andando. Ma in realtà è lui a guidarli fuori dalla realtà. Siamo soltanto i suoi piccoli pupazzi. Lui gioca con noi. Siamo dei poveri disgraziati a cui lui regala un attimo di gloria, ma il gioco va avanti e qualcun altro sale sul carro. È un vampiro che ha bisogno di sangue sempre nuovo”.

[Articolo originale " Goldfish 'novel' by Maria Genisi poses new headache for Berlusconi " di Richard Owen] (http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6715480.ece)

atinvidia284
29-07-2009, 22:55
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif “Ho registrato la mia notte con Berlusconi”
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6938 Francia
[Le JDD]

Patrizia d’Addario, escort di 42 anni, ha passato una notte con Berlusconi. Sentendosi minacciata, ha consegnato alla giustizia alcune registrazioni scottanti che sono state rese pubbliche questa settimana. Intervistata ieri, racconta la sua lotta e le conseguenze sulla sua vita privata e professionale. Annuncia anche il suo arrivo a Parigi nel fine settimana… per una serata italiana.

E’ da un mese che lei si trova nel mezzo di uno scandalo contro l’uomo più potente d’Italia. Come vive questa situazione?
Francamente, mi sento molto isolata. Il presidente del Consiglio è l’uomo più potente d’Italia.

Si sente minacciata?
Sì. Dopo il furto nel mio appartamento ed altre cose di cui non posso parlare qui, non mi sento più sicura. Ci sono anche alcune cose sui cui preferisco serbare il silenzio.

Testimoniare era per lei l’ultimo mezzo per proteggersi?
Sono stata convocata da un giudice. Ho risposto alle sue domande dicendo la verità.

Questa settimana, le registrazioni delle serate a palazzo Grazioli (residenza romana del presidente del Consiglio) sono uscite sul sito del magazine L’Espresso. Sono le sue registrazioni?
Sì, sono le mie. Avevo già avuto un’esperienza dolorosa con un compagno violento. E’ stato registrandolo che ho potuto venirne fuori. Da allora, non esco mai senza il mio registratore. Con Berlusconi, avevo deciso di essere prudente.

Può raccontarci i suoi incontri con Silvio Berlusconi?
La prima volta che sono andata a palazzo Grazioli, è stato nell’ottobre scorso. E’ stato Giampaolo Tarantini, un imprenditore noto nella mia regione, la Puglia, e amico di Silvio che mi ha invitata. Mi ha chiesto di vestirmi di nero e di mettere poco trucco. Durante la serata, eravamo solo Silvio, Giampaolo e una ventina di ragazze. Mi è sembrato evidente che fossimo tutte escort.

E’ stato in quell’occasione che Berlusconi le ha mostrato un film… su sé stesso?
Sì, un documentario dove lo si vedeva con Bush, con Putin. Si vedeva anche una folla che lo acclamava. La cena era allegra, Berlusconi ha cantato le sue canzoni, ci ha parlato di politica. Ha anche ballato con me. Ha proposto ad alcune ragazze di lavorare in televisione, di fare politica o di partecipare al Grande Fratello [il Loft Story italiano, trasmesso da uno dei canali di Mediaset, proprietà di Berlusconi]

Ha detto che palazzo Grazioli assomigliava ad un harem…
Sì. Alla fine della serata, Berlusconi mi ha chiesto di restare per passare la notte nel palazzo con lui e altre ragazze. L’accordo preso con Giampaolo Tarantini era per una cena. Dunque ho risposto a Silvio che non volevo restare. Ed è la ragione per cui Tarantini si è irritato e ci ha pagato solo 1000 euro invece di 2000. Quindici giorni più tardi, Giampaolo mi richiama e mi propone di tornare a palazzo Grazioli per passare la notte con Berlusconi. Precisa che sarà Berlusconi a pagare. Dopo una cena con due altre ragazze, ho passato la notte con lui. Nel letto regalato da Putin. Un grande letto a baldacchino con le tende. Questo è successo la notte dell’elezione di Barack Obama.

“Ritorno a Parigi venerdì per una serata italiana al Globo”

In una registrazione, si sente Giampaolo Tarantini avvisarla che Berlusconi non usa preservativi…
No comment.

E’ stata pagata come convenuto?
No, non mi ha pagata ma in compenso, mi ha fatto una promessa. Mi ha promesso di mandarmi due persone per risolvere un problema circa una concessione edilizia che blocca un progetto immobiliare. Per me era uguale guadagnare 2000 euro in più, ma quel progetto mi stava davvero a cuore, e lui lo ha capito bene. Ero soddisfatta. Se avesse mantenuto la sua promessa, oggi sarei molto felice. Ma non è quello che è successo. Invece di mandarmi due persone per regolare il problema immobiliare, mi ha offerto un seggio al Parlamento europeo! E’ stato Giampaolo ad avermelo chiesto, è per questo che voleva il mio CV. Giampaolo mi ha detto che ne aveva bisogno per propormi una candidatura alle elezioni europee.

Era il suo sogno fare politica?
No.

Non ne aveva parlato con Berlusconi quando vi siete visti?
No.

In quel periodo, la moglie di Berlusconi chiede il divorzio, vuole che egli tolga le starlettes dalle liste per le elezioni europee. Insomma, alla fine si è ritrovata sulla lista per le [elezioni,N.d.T.] comunali nella sua città di Bari, che è, diciamo, meno prestigioso. Era soddisfatta?
Tutto questo mi era un po’ indifferente. La sola cosa che mi importava era ottenere quella concessione edilizia e realizzare quel progetto immobiliare. Ero disorientata. Ho forse commesso un’imprudenza parlando allora ad un’amica di quelle famose registrazioni.

Alcuni avvenimenti più che strani sopraggiungono allora nella sua vita tra i quali un furto…
Sì, hanno preso quasi tutto. Tutti i miei vestiti, compresa la lingerie intima. Tutti i CD, il computer. Tutto quello che poteva essere utilizzato come prova. E hanno lasciato lo schermo piatto che costa una fortuna! Il 31 maggio, Silvio Berlusconi si è recato a Bari per questioni politiche, ed ho tentato di avvicinarlo per chiedergli delle spiegazioni ma mi hanno bloccata all’ingresso dell’hotel. Le stesse guardie del corpo che mi aprivano le porte a palazzo Grazioli mi hanno impedito di passare. Ho capito che non vogliono più parlarmi, più vedermi. Qualche giorno più tardi, la giustizia che indaga su Giampaolo Tarantini, sospettato allora di corruzione [da allora è sospettato anche di induzione alla prostituzione] mi ha chiesto di testimoniare. Ho deciso di raccontare tutta la verità. Non mi sentivo più sicura dopo il furto.

Diventa allora una figura pubblica, perseguitata dai paparazzi. Un sogno per chi vuole diventare un’artista?
Francamente ho già sognato di diventare famosa, ma è stato qualche anno fa e volevo diventare famosa… in quanto artista. Non in quanto escort!

I suoi familiari sapevano che faceva la escort?
No. Lo facevo perché mi trovavo in una situazione difficile. Speravo di passare molto in fretta a qualcosaltro e di dimenticare tutto. Non ho mai pensato che avrei fatto questo mestiere di escort. Ancora meno che sarei diventata famosa per questo! Oggi per me, è difficile. Tutti hanno paura di farmi lavorare. Non faccio più l’escort, il mio progetto immobiliare è ancora bloccato. Non ho più denaro e mi hanno rubato tutto.

Chi in Italia può aiutare il nemico pubblico del leader Berlusconi?
Non molti.

Come fa per vivere allora?
Ho cominciato una serie di serate in Italia ma anche in Spagna e in Francia. Sto scrivendo un libro.

Due settimane fa era a Parigi, che cosa ha fatto?
Mi sono riposata, ho mangiato dolci. Ho incontrato uno stilista israeliano, Art/C, molto talentuoso. Sono uscita da Castel con i suoi vestiti. A parte il grigiore parigino, mi è piaciuto molto il mio soggiorno, respirare l’aria fresca della vostra città.

Conta di ritornarci?
Sì, ritorno venerdì per una serata italiana al Globo, una mitica sala parigina. Sarà la mia prima uscita pubblica.

In questo momento, Berlusconi è in caduta nei sondaggi. Si rende conto del terremoto politico che ha provocato la sua testimonianza?
Non penso che la mia testimonianza sia la sola responsabile della caduta di Berlusconi. Poco mi importa della sua quota di popolarità. La sola cosa che so è che ho detto la verità alla giustizia del mio paese e che ora non mi parla più nessuno. Non vedo perché questo dovrebbe fare di me la nemica di un qualche rappresentante politico.

[Articolo originale ""J'ai enregistré ma nuit avec Berlusconi"" di François de Labarre] (http://www.lejdd.fr/cmc/international/200930/j-ai-enregistre-ma-nuit-avec-berlusconi_233319.html)

marchigiano
29-07-2009, 23:34
E' elementare se il tema della stampa internazionale è la politica estera ed il tuo silvio fa continuamente ridere con leggi su misura e battute da bar.

il sito è chiaramente di parte e riporta solo articoli di giornali esteri di parte

come se in USA un sito si mette a scrivere che tutto il mondo parla male degli USA perchè su alcuni siti razzisti sparsi per il mondo criticano obama...

marchigiano
29-07-2009, 23:43
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif “Ho registrato la mia notte con Berlusconi”
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6938 Francia

qui ci sono un sacco di falsità, basta leggere le dichiarazioni ufficiali sul thread apposito

yggdrasil
30-07-2009, 00:21
qui ci sono un sacco di falsità, basta leggere le dichiarazioni ufficiali sul thread apposito

ufficiali di chi? di palazzo chigi sicuro :asd:

atinvidia284
30-07-2009, 10:19
il sito è chiaramente di parte e riporta solo articoli di giornali esteri di parte

come se in USA un sito si mette a scrivere che tutto il mondo parla male degli USA perchè su alcuni siti razzisti sparsi per il mondo criticano obama...

Immaggino sia difficile da accettare per uno che ogni giorno santifica san silvio,ma è la triste realtà confermata da dati di fatto inoppugnabili (la smisurata quantità di articoli delle varie testete giornalistiche mondiali critiche sull'unto del signore)
Se avessi dato un'occhiata al thread avresti trovato 2-3 articoletti "elogiativi" su berlusconi,ma considerando che non ha mai fatto nulla di buono (tranne che per sé ovviamente) è difficile pretendere di più.
Ti possiamo chiarire anche il perchè di tutto ciò se proprio non riesci a spiegartelo

JoeHurias
30-07-2009, 10:45
il sito è chiaramente di parte e riporta solo articoli di giornali esteri di parte

come se in USA un sito si mette a scrivere che tutto il mondo parla male degli USA perchè su alcuni siti razzisti sparsi per il mondo criticano obama...


Allora fallo tu.
Fai una bella guglata alla ricerca di articoli di giornali esteri pro-zilvio eppoi postali, non ci vorrà molto, basteranno pochi minuti...............lo puoi fare per zilvietto tuo!!!!

guyver
30-07-2009, 12:55
il sito è chiaramente di parte e riporta solo articoli di giornali esteri di parte

come se in USA un sito si mette a scrivere che tutto il mondo parla male degli USA perchè su alcuni siti razzisti sparsi per il mondo criticano obama...

Allora fallo tu.
Fai una bella guglata alla ricerca di articoli di giornali esteri pro-zilvio eppoi postali, non ci vorrà molto, basteranno pochi minuti...............lo puoi fare per zilvietto tuo!!!!

O pensi come dice mister B. che tutto il mondo stia attuando un piano eversivo nei suoi confronti?
Chi ha parlato di manie di grandezza? :sofico: :rolleyes:

marchigiano
30-07-2009, 23:38
sto dicendo che rispetto alle interviste di repubblica queste hanno particolari diversi

atinvidia284
02-08-2009, 09:48
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/argentina.standard.gif Berlusconi: il peggio non sono le orgie
Luglio http://italiadallestero.info/archives/6978 Argentina
[Clarin]

Molti - Chiesa inclusa - criticano i comportamenti privati del leader italiano. Ciò nonostante, guardano dall’altra parte quando si tratta della sua condotta politica, molto più pericolosa per una società che, complice, la tollera

A scanso di equivoci: se dovessi fare una lista dei politici attualmente in carica che più mi disgustano, il nome di Silvio Berlusconi sarebbe uno dei primi che a venirmi in mente. Gli altri, altrettanto odiosi, rispondono a schemi più tradizionali, a causa del ritardo dei paesi che loro stessi saccheggiano o per i loro brutali e volgari metodi tirannici.

Invece Berlusconi incarna i peggiori mali della democrazia attuale, ossia la sua vulnerabilità negli intrighi dei plutocrati senza scrupoli e nella manipolazione mediatica quasi in regime di monopolio. Ma soprattutto Berlusconi incarna l’inarrestabile invasione della frivolezza mediatizzata in ambito politico, che neutralizza qualunque capacità di analisi o di riflessione sulla realtà sociale. Le dittature sono senza dubbio un male, ma, diciamolo pure, nemmeno la corruzione della democazie è edificante.

Proprio per questo trovo disdicevole che la campagna di critiche contro il Cavaliere sia ora tutta incentrata sulle feste erotiche e sulla sua vita licenziosa. Il fatto che Berlusconi, nonostante possegga una certa Villa Certosa in Sardegna, non abbia abitudini da monaco certosino è una cosa risaputa da tutti da moltissimo tempo.

Ciò nonostante, anche se in questo ci può essere molta sfacciataggine, non vi è, a quanto si sappia, nessun delitto. Nessun padre l’ha accusato d’avergli rubato la figlia minorenne e nessuno l’ha denunciato di stupro.
Senza dubbio Berlusconi, che predica virtù familiari conservatrici e vive poi in maniera opposta ad esse, dà prova di grande ipocrisia. Questo però è il minore dei suoi difetti: li condivide con colleghi come, per esempio, il defunto presidente Kennedy, che nonostante ciò, ha sempre goduto di una certa stima generale.
Non migliori si dimostrano i vescovi che ora denunciano la lussuria del Cavaliere, dopo che hanno protetto per troppo tempo quella di quei loro fratelli che, per decenni, hanno abusato di minorenni.

Quando vedo fotografie scattate a Villa Certosa con il teleobbiettivo, di signore e signorine più o meno svestite, la prima e l’ultima cosa che penso è: “Ma a me, che m’importa?”. Le confessioni, probabilmente ben retribuite di Patrizia D’Addario, una escort che ha partecipato ai peccaminosi divertimenti di “Don Silvio” e che rilascia dichiarazioni tra il morboso e il pacchiano, ma comunque prive d’interesse politico, mi conducono alla stessa riflessione.
In Spagna si dice che “a chi ruba ad un ladro, sono concessi cent’anni di perdono”. Credo che la stessa espressione possa essere usata in questo caso: coloro i quali utilizzano contro Berlusconi i metodi che lui stesso ha usato in diverse occasioni per diffamare altre persone, può aspirare ad una certa indulgenza: giustizia poetica o Berlusconi “berlusconato”?

In ogni caso, tutto ciò dà il voltastomaco. La cosa più triste è che contro Berlusconi si mettano in luce le orge (cosa che a noi che facciamo parte della lega pro-vizio sta quasi per rendercelo simpatico), invece di conclamare la vergogna della recente legge xenofoba promossa dal suo partito ma approvata (ahi!) dalla maggioranza del Parlamento italiano, legge che rende l’immigrazione illegale un reato.
Sono cose come queste che dovrebbero mettere in difficoltà il Cavaliere, non le sue tendenze libidinose. Ma temo che davanti a questa legge xenofoba, in Italia come in Spagna, ci sia molta gente che faccia spallucce e che dica “Ma a me, che m’importa?”.

[Articolo originale "Berlusconi: lo peor no es la orgía" di Fernando Savater] (http://www.clarin.com/diario/2009/07/30/opinion/o-01968334.htm)

atinvidia284
02-08-2009, 23:00
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Berlusconi tranquillizza il seguito cattolico
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/7000 Olanda
[Algemeen Dagblad]

ROMA - Un pellegrinaggio dal Santo padre Pio, incontri informali con alti prelati ed una nuova offensiva contro l’aborto. Così Silvio Berlusconi vuole fermare la pubblicità negativa che si è abbattuta su di lui a causa dei suoi recenti scandali. Soprattutto vuole recuperare gli elettori cattolici che a causa delle sue relazioni con prostitute e giovani ragazze minacciano di voltargli le spalle.

Già da tre mesi continua il fiume di rivelazioni sulla vita privata del premier italiano. Dapprima la lettera aperta nella quale sua moglie lo accusa di frequentare delle minorenni, poi la relazione tra la diciottenne Noemi e “Papi” Berlusconi , quindi le rivelazioni a proposito di feste scatenate con escort nelle residenze di Berlusconi a Roma ed in Sardegna. Infine, a gettare benzina sul fuoco, la pubblicazione sul settimanale L’Espresso delle registrazioni che una di loro, Patrizia D’Addario, ha realizzato in segreto.

In queste registrazioni si sente, tra l’altro, Berlusconi sul lettone regalatogli da Putin dove hanno appena passato la notte, consigliare alla prostituta di lusso di masturbarsi più spesso allo scopo di mantenere la giusta libido. Inoltre si vanta del fatto che nella sua tenuta sarda siano state ritrovate trenta tombe fenicie, cosa che gli è valsa un esposto per omissione di denuncia di ritrovamento di reperti archeologici.

Molti politici in conseguenza a rivelazioni di tale tenore sarebbero già stati costretti senza pietà a lasciare ma Berlusconi finora se l’è cavata. Le TV private e pubbliche da lui controllate hanno dedicato poca attenzione agli scandali che all’estero hanno provocato molto più scalpore che in Italia stessa. Il suo avvocato (e parlamentare) Niccolò Ghedini continua a sostenere che tutte le testimonianze e le registrazioni sono false.

Lo stesso afferma alla BBC il Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini, uno dei pochi governanti italiani che domina la lingua inglese. Berlusconi da parte sua rifiuta di rispondere a domande che riguardano gli scandali e solo dopo molte smentite e bugie ha ammesso di “non essere un santo” facendo così l’occhiolino ai molti uomini italiani che vorrebbero essere al suo posto ed alle donne indifferenti se non addirittura ammirate dal suo comportamento spregiudicato e dall’insolita virilità - secondo voci romane stimolata chimicamente - del sempre giovane 72enne malato di prostata.

Ciònonostante la popolarità del depravato leader è scesa sotto il 50% per la prima volta da quando è stato eletto, in maggio dello scorso anno. Alle elezioni europee tenutesi il mese scorso la vittoria schiacciante del suo Partito delle Libertà non c’è stata e una parte dell’elettorato conservatore ha dato la sua preferenza alla Lega Nord ed al partito cattolico di opposizione UDC. Dall’ambiente cattolico si alzano sempre più frequenti le critiche al comportamento del premier il cui governo vorrebbe rendere punibili i clienti delle prostitute mentre lui stesso dà spettacolo come puttaniere numero uno.

Il Vaticano, che nonostante tutto vede in Berlusconi un alleato contro la sinistra anticlericale, tace. Il periodico cattolico Famiglia Cristiana e Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, invece pubblicano blande critiche al comportamento licenzioso del premier. Da questo la decisione di far penitenza sulla tomba di padre Pio il prossimo settembre. Contemporaneamente il suo stretto collaboratore Gianni Letta prepara, insieme all’influente Cardinale romano Camillo Ruini, le prossime mosse per far sì che i conservatori cattolici ritornino sotto l’ala della coalizione originale. In questo contesto il sottosegretario agli affari sociali, Eugenia Roccella, ha annuciato la scorsa settimana la riforma della legge che permette (per ora) l’aborto in Italia.

Nel frattempo Berlusconi può dirsi contento del fatto di essere arrivato alla pausa estiva relativamente indenne. Durante il mese di agosto nessuno in Italia si occupa di politica e, trascorsa l’estate, gli scandali saranno dimenticati.

[Articolo originale "Berlusconi sust katholieke aanhang" di Aart Heering] (http://www.ad.nl/buitenland/3396961/Berlusconi_sust_katholieke_aanhang.html)

sander4
02-08-2009, 23:03
In questo contesto il sottosegretario agli affari sociali, Eugenia Roccella, ha annuciato la scorsa settimana la riforma della legge che permette (per ora) l’aborto in Italia.

Ma soprattutto le donne che li votano potranno accettare questo? Maledetti finti-cattotalebani che fanno orge con le escort e poi ci impongono la morale cattolica a suon di leggi. :muro: :muro: :muro:

atinvidia284
04-08-2009, 16:10
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Berlusconi, il re della giungla delle bambole
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6947 Gran Bretagna
[The Independent]

E’ il più spudorato uomo maschilista della politica europea.

Questa settimana l’Italia si è di nuovo infervorata per la barocca vita sessuale del suo straordinario Presidente del Consiglio, grazie alla pubblicazione di alcuni nastri registrati di nascosto da una prostituta di alta classe, Patrizia D’Addario, che lo scorso anno sembra abbia passato un’estenuante notte insonne con Berlusconi.

Il legale di Berlusconi ha respinto le registrazioni come un’invenzione, ma gli italiani tendono a credere che si tratti della verità. Chi potrebbe aver inventato le vanterie del loro primo incontro, quando Berlusconi ha intrattenuto la D’Addario con i racconti di una recente visita in Finlandia e sulla “chiesa di legno in rovina” che i finlandesi gli hanno orgogliosamente mostrato - in confronto con l’Italia dove “abbiamo 40.000 parchi storici con i loro tesori, 3.500 chiese, 2.500 siti archeologici…” ecc. ecc. ?

Le registrazioni hanno attirato milioni di persone nei siti internet in cui sono state pubblicate. In due mesi di rivelazioni scandalose riguardo “le feste dell’harem” in Sardegna e Roma, e il mistero ancora irrisolto della relazione di Berlusconi con la modella napoletana Noemi Letizia, le registrazioni sembrerebbero aggiungere un’altra preoccupazione sulle spalle di un uomo che già barcolla sotto il peso di accuse di ogni genere, da quando è entrato in politica quindici anni fa.

Quando traboccherà il vaso, si chiede il mondo? Quanto dovrà passare ancora prima che gli italiani decidano che ne hanno abbastanza di questo buffone ossessionato dal sesso?

Eppure sembra che la sua popolarità ne abbia risentito poco, la convinzione che si stia solamente sparando le sue ultime cartucce si basa su un fraintendimento. L’Italia sa tutto da anni sulle occhiate maliziose di Berlusconi, sul suo eloquio volgare e la sua licenziosità instancabile, ma ancora non trova questi aspetti del suo carattere un ostacolo nel votarlo.

Una ragione è che, contrariamente alle nazioni con un atteggiamento puritano verso il sesso, gli italiani credono che ciò che succede dietro le porte chiuse non è affar loro: moralità privata e carriere politiche sono tenute fermamente separate. La Chiesa Cattolica, che rimane una fonte molto importante di valori, approva tacitamente questa dissociazione: non fu considerato scandaloso quando il leader del piccolo partito cristiano democratico [UDC, N.d.T.] lasciò la moglie per un’altra donna che ha subito sposato, nonostante l’ostilità della Chiesa verso il divorzio.

Su un altro livello, milioni di italiani in realtà lo approvano: Berlusconi si comporta esattamente come i veri potenti dovrebbero comportarsi. C’è un aspetto primitivo riguardo a questo fascino: il re della giungla delle bambole. L’abilità di attrarre quantità illimitate di bellissime ragazze nubili è la più nitida e più nuda prova del potere.

Ciò significa che l’Italia è politicamente primitiva? In un certo senso sì – ma il fascino di Berlusconi è più complesso di questo. È il più spudorato uomo maschilista della scena politica europea, ma è anche totalmente convinto che le donne che gli piacciono – che, tipicamente, sono belle e intelligenti – desiderano e meritano una carriera propria; desideri che, nel tipico spirito del padrone, lui fa di tutto per esaudire, facendole entrare in parlamento, nel suo governo, in televisione e così via.

Così nel suo modo tutto particolare, Berlusconi è sia un modernista sia un femminista. L’Italia continuerà ad abbeverarsi alle rivelazioni dei nastri della D’Addario. Ma sulla base di quelli pubblicati finora, difficilmente scuoteranno la certezza di milioni di italiani sul fatto che lui sia esattamente il tipo di leader che amano.

[Articolo originale "Peter Popham: Berlusconi, king of the bimbo jungle" di Peter Popham] (http://www.independent.co.uk/opinion/commentators/peter-popham-berlusconi-king-of-the-bimbo-jungle-1759134.html)

atinvidia284
05-08-2009, 09:27
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif Berlusconi sta per cadere?
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/7018 Brasile
[Época]

Proprio quando i leader dei paesi industrializzati si riuniscono a l’Aquila, in Italia, per discutere su temi come l’ambiente e la recessione globale, la sorte del controverso premier italiano è probabilmente la domanda più dibattuta e piccante dell’evento. La risposta più realista sembra essere: no. Berlusconi è più forte di quanto i suoi nemici vorrebbero, a dispetto dell’innumerevole collezione di storie sulle belle ragazze e sulle giovani che frequentano non solo Villa Certosa, la paradisiaca villa di Berlusconi in Sardegna che rivaleggia con Neverland, ma ipoteticamente tutti i luoghi che frequenta, inclusa la sede del governo a Roma.

L’errore fondamentale di chi valuta la situazione di Berlusconi è di considerarla con un’ottica da straniero. Se fosse americano, inglese o tedesco sarebbe stato già cacciato dalla poltrona all’epoca della prima denuncia documentata. Anzi, anche peggio, non avrebbe mai fatto carriera in politica. Basta guardare una sua foto o leggere una sua dichiarazione su un tema complesso.

Ma l’Italia è l’Italia, con gli svantaggi - come permettere carriere politiche di personaggi alla stregua di Berlusconi e delle belle donne che attrae nel partito e, come tutto sta a indicare, nelle dipendenze private delle sue ville - e con i vantaggi che conosciamo tutti. È un popolo allegro, gentile, creativo, ospitale, che vive in una terra bella, ricca di significato storico e nella quale si mangia come in nessun altro posto. Lo straniero arriva in Italia e si sente padrone del mondo, tanti sono i sorrisi che riceve. Dopo il primo piatto, e il primo vino, s’innamora dell’Italia.

Non sono necessari molti discorsi per capire che Berlusconi non cade, anche se i media - soprattutto la stampa internazionale, visto che quella locale è quasi tutta sotto il suo controllo - fanno tanto chiasso. L’italiano tipico, non il più politicizzato, ammira la virilità esposta pubblicamente di un uomo di 72 anni. In qualche modo vede in Berlusconi un esempio. Berlusconi è vivo, in azione a un’età in cui molti uomini si rassegnano a giocare a carte, al pigiama, alle lamentele e alle amarezze delle vecchie mogli. L’italiano medio vuole invecchiare come Berlusconi.

Le accuse contro di lui suscitano anche sospetti sui loro veri fini. “È sua moglie che fa pressione per ottenere più soldi per lei e i figli del secondo matrimonio”, mi dice un italiano a Roma. La first lady litigiosa, Veronica Lario, ex attrice di teatro di cui Berlusconi si innamorò vedendola recitare seminuda più di vent’anni fa, è una donna offesa. Pensa che Berlusconi abbia sempre prestato più attenzioni ai figli del primo matrimonio.

Ma recentemente, dopo anni di matrimonio solo di facciata, Veronica si è rivolta alla stampa per dire che non sarebbe più stata con un uomo che ha relazioni con minorenni. Veronica si riferiva a Noemi Letizia, la giovane focosa napoletana alla quale Berlusconi aveva regalato una collana d’oro e brillanti alla festa dei suoi 18 anni. Veronica, e tutta l’Italia, erano al corrente della vita amorosa agitata e dispendiosa di Berlusconi. Perché solo dopo il regalo a Noemi tanto chiasso? Questa è la domanda dell’italiano medio, per il quale esistono interessi occulti al di là delle denunce, e per il quale, se Berlusconi governa bene e non ruba, non c’è problema.

Berlusconi, in ciò che ha di buono o di cattivo, viene veramente capito solo dall’italiano medio. Per lui, è sufficiente.

[Articolo originale "Berlusconi está a ponto de cair?" di Paulo Nogueira] (http://revistaepoca.globo.com/Revista/Epoca/0,,EMI81805-15230,00-BERLUSCONI+ESTA+A+PONTO+DE+CAIR.html)

atinvidia284
05-08-2009, 19:49
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif Prova vergogna? Non ci pensa nemmeno
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/7021 Brasile
[Veja]

Le registrazioni delle conversazioni intime con la prostituta e le foto delle orge in Sardegna a malapena toccano Berlusconi, che scherza così: “Non sono mai stato un santo”

Tutto quello che volevate sapere, e probabilmente molte cose che avreste preferito continuare a ignorare, sulle abitudini intime del primo ministro italiano Silvio Berlusconi, è stato rivelato. Riassunto rapido: organizza orge, gli piace avere più di una partner a letto, esagera con l’abbronzatura artificiale, ha un assistente incaricato di trovare belle ragazze, se ne va in giro con una scatola di gioielli per premiare le favorite e passa le ore assistendo ai video dei propri discorsi prima di fare sesso.

Usa il maquillage, ma non il preservativo. Ah, sì, inoltre paga per la compagnia e per fare sesso, e questo è certamente una sorpresa per chi pensava che tutte quelle donne meravigliose fossero interessate ai capelli naturalmente color ambra e alla pelle color carota. Infastidito da una nuova ondata di rivelazioni la settimana scorsa, ha scherzato con la sua reputazione di mascalzone, per la gioia dei suoi simpatizzanti, dall’alto di un indice di popolarità diminuito solo di 4 punti. Provoca ripugnanza tra gli oppositori, tutte le sfumature della sinistra, così come ad una piccola parte di destra elegante inorridita dal fatto che i nobili valori del pensiero liberale vengano difesi da un soggetto tale. “Non sono un santo” ha detto provocatorio. “Penso che già ve ne siate resi conto”.

Nessuno ha mai pensato il contrario. A 72 anni e con 6,5 miliardi di dollari, il Cavaliere è capace di chiedere di palpare una volontaria tra le macerie di un terremoto o di promuovere una ballerina a ministra delle Pari Opportunità, tanto per non entrare nelle storie di letto. Tra queste, una delle più divertenti è significativa. In una delle conversazioni riportate da Patrizia D’Addario, la biondona di 42 anni che ha vuotato il sacco, frustrata dall’indiffrenza del primo ministro al suo progetto di costruire un complesso residenziale (in quale altro posto troveremmo una tale combinazione di prostituta e imprenditrice nel settore immobiliare?). Berlusconi le chiede di aspettarlo nel “lettone” mentre fa la doccia. “Quello di Putin?” chiede Patrizia. E lui conferma che la notte la passeranno nel letto regalatogli, certamente con le migliori intenzioni, dall’attuale primo ministro russo.

Tutto cominciò con la partecipazione di Berlusconi alla festa dei 18 anni di una delle sue protette. La moglie, Veronica Lario, dalla quale viveva separato, strillò, lo accusò di “frequentare minorenni” e chiese il divorzio. Nello stesso tempo cominciarono a circolare le immagini scattate in due anni dal fotografo Antonello Zappadu, che rivelavano scene calde a Villa Certosa, la villa di Berlusconi in Sardegna. Il primo ministro riuscì a impedirne la circolazione invocando il diritto alla privacy, ma come imprenditore nel campo dei media avrebbe dovuto saperlo: tutto quello che si tenta di soffocare riemerge più forte di prima. Le foto apparvero su giornali stranieri, con ragazze seminude, alcune mentre simulano gesti saffici, e uomini molto entusiasti, tra i quali l’allora primo ministro ceco Mirek Topolanek, con la lancia in resta. Mollando gli ormeggi, le partecipanti alle feste in Sardegna e alle cene di Palazzo Grazioli, la residenza ufficiale a Roma, cominciarono a rivelare dettagli sordidi.

Che Berlusconi non si preoccupi minimamente del cerimoniale è evidente, ha per caso commesso reati? Attualmente viene indagato l’imprenditore Giampaolo Tarantini, che cercava i talenti nazionali da mandare ai festini berlusconiani. Negoziava le prestazioni ed effettuava i pagamenti in buste bianche. Può essere accusato di induzione alla prostituzione. Anche Berlusconi può avere problemi per aver usato aerei di Stato per il trasporto delle farfalline e anche per crimine contro il patrimonio: in una conversazione registrata da Patrizia D’Addario si vanta di aver trovato a Villa Certosa delle tombe fenicie del 300 Avanti Cristo. Un’altra prova che in un luogo che già le ha viste tutte, come la millenaria Italia, Berlusconi riesce ancora a stupire.

[Articolo originale "VERGONHA, ELE? NEM PENSAR" di Duda Teixeira] (http://veja.abril.com.br/290709/vergonha-ele-nem-pensar-p-088.shtml)

Titanium555
05-08-2009, 20:21
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif Prova vergogna? Non ci pensa nemmeno
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/7021 Brasile


Figurati sono arrivati a scandalizzarsi i brasiliani, e allora noi che dovremmo fare.........

atinvidia284
06-08-2009, 09:48
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif Berlusconi sta per cadere?
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/7018 Brasile
[Época]

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif Prova vergogna? Non ci pensa nemmeno
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/7021 Brasile
[Veja]

Altre due new entry,o quasi tutte le testate giornalistiche mondiali sono in realtà affiliate al KGB,oppure nei comportamenti politici,morali,giuridici,psicologici del piccoletto c'è qualcosa di abnorme

Jabberwock
06-08-2009, 11:16
Altre due new entry,o quasi tutte le testate giornalistiche mondiali sono in realtà affiliate al KGB,oppure nei comportamenti politici,morali,giuridici,psicologici del piccoletto c'è qualcosa di abnorme

E' il sito che e' di parte! :asd:

atinvidia284
06-08-2009, 19:07
E' il sito che e' di parte! :asd:
...che ogni giorno inventa un articolo di sana pianta attribuendone la fonte a qualche famosa testata giornalistica straniera scelta a caso :D

atinvidia284
06-08-2009, 19:10
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Chi ha paura di Silvio Berlusconi?
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/7026 Gran Bretagna
[Open Democracy]

Continua lo smascheramento dei comportamenti pubblici e privati di Silvio Berlusconi. Il sito del settimanale L’Espresso ha pubblicato registrazioni contenenti dettagli scandalosi sulla presunta tresca notturna del Presidente del Consiglio Italiano trascorsa con una prostituta, la sera stessa dell’elezione di Barack Obama a Presidente degli Stati Uniti, il 4-5 novembre 2008. In un certo senso, è tuttavia più eloquente, come prova, il modo in cui certe rivelazioni sono state trattate in Italia.

Ciò che la l’accoglienza conferma è qualcosa che si sta palesando al mondo intero: Silvio Berlusconi presiede un regime. La RAI, rete pubblica italiana, è sotto il suo controllo diretto e si rifiuta di parlare dello scandalo; lo stesso Berlusconi è proprietario della maggior parte delle altre reti televisive. Le conseguenze per la democrazia italiana e per la credibilità dell’Italia all’interno dell’Unione Europea sono ora oggetto di notevole preoccupazione (vedi Lo scandalo di Berlusconi, la tragedia dell’Italia (http://italiadallestero.info/archives/6624) del 29 giugno 2009).

Gli unici canali di informazione seria per i cittadini italiani sono La Repubblica e L’Espresso (entrambi della medesima casa editrice), insieme ad altri uno o due giornali. La stampa estera - in particolare quella britannica - ha invece provveduto a mantenere vivo il dibattito sull’argomento. La replica di Silvio Berlusconi è stata che gli attacchi contro di lui sono parte di un “complotto sovversivo” organizzato in collaborazione con la sinistra italiana.

Questa è un’assurdità, per due motivi: non c’è alcun complotto e l’analisi critica della stampa estera sul comportamento di Berlusconi è di un’efficacia e puntualità che la sinistra italiana sarebbe incapace di produrre. Infatti, parte del motivo per cui il regime di Silvio Berlusconi ha consolidato la propria forza negli ultimi tempi è stata l’assenza di qualsiasi vera opposizione. Dario Franceschini, attuale leader del Partito Democratico, principale schieramento di centro-sinistra, sostiene che Berlusconi verrà scalzato nelle elezioni autunnali del 2009; ma è evidente che il suo stesso partito non è nelle condizioni di sostituirlo.

Un vuoto ancor più profondo

Due eventi recenti evidenziano la non esistenza di una valida opposizione in Italia. Il primo è un inserzione-appello pubblicato a pagina intera il 9 luglio 2009 sul prestigioso quotidiano International Herald Tribune da parte di Antonio Di Pietro, che nei primi anni ‘90 condusse l’inchiesta Mani Pulite nell’ambito della corruzione politica e ora è a capo del partito L’Italia dei Valori. “La democrazia italiana è in pericolo” dichiarava nel messaggio. L’impegno del partito di Di Pietro per un programma solido e progressista - governo costituzionale e il ruolo della legge, trasparenza e riforme anti-mafia - dovrebbero farne una forza trainante, e in un paese più normale di sicuro ci riuscirebbe. Ma, al di sotto del 10% dei voti, resta isolato.

Il secondo è la proposta fatta il 12 Luglio dal comico e blogger Beppe Grillo - instancabile, aspro critico della corruzione profonda della classe politica italiana - della sua candidatura alle elezioni primarie per la scelta di un nuovo leader del Partito Democratico. Questa provocazione è stata sminuita dalle alte sfere del partito, che tuttavia hanno compiuto sforzi immediati per evitare che Grillo acquisisse la tessera del partito.

Le critiche di Beppe Grillo, sia al potere di Berlusconi sia all’impotenza dell’opposizione, toccano i sentimenti di molti italiani. Tanti altri potrebbero non considerarlo un personaggio credibile, ma la sua influenza concreta è segno di un vuoto più profondo all’interno del sistema politico.

Inoltre, questi sviluppi evidenziano il lungo declino della sinistra italiana - a partire dalla fine della guerra fredda e, in modo ancora più evidente, dopo la crisi di tangentopoli - che doveva portare l’Italia verso la stabilità democratica che la “seconda repubblica” aveva promesso.

Piuttosto, per un crudele intreccio, il maggior beneficiario di tangentopoli fu Silvio Berlusconi in persona, l’amico intimo e protetto del partito di Bettino Craxi, Presidente del Consiglio italiano (socialista) che gli scandali per corruzione fecero poi cadere, costringendolo all’esilio - vedi l’analisi giudiziaria di Perry Anderson su questo periodo e le sue conseguenze nel London Review of Books: Un intero ordine trasformato in ciò a cui intendeva porre fine (http://italiadallestero.info/archives/4086) del 12 febbraio 2009 e Una sinistra invertebrata (http://italiadallestero.info/archives/4320) del 12 marzo 2009.

La sinistra italiana sembra non aver imparato nulla da tutta una serie di sconfitte - con l’eccezione del primo dei governi de L’Ulivo 1996-2001. La trasformazione della maggior parte del vecchio Partito Comunista Italiano - un partito dalle numerose adesioni e ampiamente rispettato per la sua saggia leadership, la lunga opposizione al fascismo e l’abilità nel consolidarsi all’interno della cultura popolare - in (successivamente) Partito Democratico della Sinistra e Partito Democratico è stato un processo incoerente vessato dalle crisi di identità e dai continui scontri. Il passato è una palla al piede e il futuro è confuso; tutto ciò che resta sono i “segnali di sofferenza”.

Opposizione fantasma

Il fallimento più evidente del centro sinistra è stata la non volontà a puntare sulle riforme legali e democratiche che Antonio di Pietro ed altri reclamavano.

Soprattutto, il centro sinistra ha perso numerose opportunità per far passare la legge che avrebbe prevenuto il “conflitto di interessi” di Silvio Berlusconi; ha anche accettato la legge sull’immunità parlamentare che ha in sostanza tenuto il tre volte Presidente del Consiglio italiano lontano dalla prigione.

I leader che hanno presieduto durante questa continua instabilità sono ancora lì. Alcuni addirittura conservano un rispetto reverenziale tra i sostenitori del centro-sinistra. Tra questi, Massimo D’Alema, che accantonò la lotta legale al “conflitto di interessi” nel tentativo di ottenere un accordo sulla riforma bicamerale (che non avvenne mai), ha contribuito ampiamente all’iniziale ascesa al potere di Berlusconi. Ancora oggi, alcuni membri del centro-sinistra considerano D’Alema uno dei migliori politici degli ultimi vent’anni; eppure, non ha fatto nulla di significativo e in paesi democratici più seri sarebbe stato rimosso parecchio tempo fa.

Ce ne sono di peggiori, rispetto a D’Alema. Walter Veltroni, il primo leader del Partito Democratico, intraprese una strategia fallimentare per limitare gli eccessi di Berlusconi, opponendo ciò che lui definiva l’anti-Berlusconismo come prerequisito ai negoziati per la riforma elettorale e costituzionale. Fu una valutazione errata sul genere di avversario che lui e il centrosinistra stavano affrontando.

Veltroni avviò il suo nuovo percorso politico aumentando le aspettative su un autentico cambiamento, ma la sua predilezione per affermazioni ambiziose su un vantaggio politico misurabile, minarono ben presto la sua credibilità; il contrasto tra la sua adozione dello slogan di Barack Obama per le elezioni presidenziali (Si Può Fare - Yes We Can) e l’assenza totale della visione o del coraggio del leader americano fu stridente.

La parabola di ascesa e caduta di Veltroni è stata veloce: nelle elezioni dell’aprile 2008, divenne il settimo leader del centrosinistra che cadeva davanti al rullo compressore Silvio Berlusconi (e anche uno dei più inefficaci, che già la dice lunga). L’impatto dell’approccio di Walter Veltroni, come giustamente affermò l’Economist, rese la sua parte politica un’opposizione fantasma.

Pericolo evidente

L’affiorare in Italia di una opposizione vigorosa da parte della società civile contro Berlusconi (compresi i girotondi) rende ancora più inqiuetante la mancanza di un forte movimento politico di riforma dai tempi di tangentopoli. Ciò che Perry Anderson definisce La sinistra invertebrata è principalmente responsabile di tutto questo, a causa dell’assenza di principi e coraggio. La preoccupazione attuale del Partito Democratico nell’eleggere un nuovo leader dimostra che non vi è alcun segnale di voler cambiare tattica in un periodo in cui è necessario offrire un chiaro programma alternativo a Berlusconi .

Silvio Berlusconi è sempre più fiducioso nella sua continuità al potere per la rete ricca di amicizie che ha stretto nelle istituzioni e posizioni chiave importanti. Il suo sostegno si estende ai suoi alleati di destra; un percorso consolidato dalla fusione di Forza Italia con Alleanza Nazionale nel 2008, e un’ulteriore unione nel mese di marzo 2009. I recenti scandali hanno cominciato a intaccare parte dell’appoggio popolare e a incoraggiare i detrattori. Ma è fondamentale riconoscere che, dopo le domande de La Repubblica e la sfida di OpenDemocracy, dopo le critiche dagli esponenti della Chiesa Cattolica e i media stranieri, dopo le rivelazioni sui suoi comportamenti pubblici e privati, la realtà politica di base è rimasta la stessa: non c’è alternativa a Silvio Berlusconi.

La triste condizione della democrazia italiana offre molto di cui preoccuparsi. L’assenza di una seria ed efficace opposizione politica è, tra tutti, uno dei fattori più allarmanti. È tempo di mettere da parte la paura e fronteggiare un evidente, attuale pericolo.

[Articolo originale "Who’s afraid of Silvio Berlusconi?" di Geoff Andrews] (http://www.opendemocracy.net/article/who-s-afraid-of-silvio-berlusconi)

atinvidia284
07-08-2009, 14:46
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Le buffonate di Berlusconi meritano il nostro biasimo
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/7035 Gran Bretagna
[The Guardian]

[Editoriale]

Come difesa politica, ha il merito di essere inconfutabile: “Non sono un santo”, ha dichiarato Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio italiano, in risposta ai continui scandali scoppiati dopo la pubblicazione di nastri che riporterebbero Berlusconi che fa sesso con una prostituta.

Nonostante Berlusconi si trovi intrappolato all’interno di un suo personale reality show, per dirla con le parole di uno dei leader dell’opposizione, la vicenda non lo porterà necessariamente a lasciare la sua carica.

Sembrano molte le ragioni che giustificano la sua apparente immunità: questo scandalo ridà vigore alla sue credenziali da macho che affascinano alcuni dei suoi sostenitori; l’Italia è abituata alla corruzione; una buona parte dell’elettorato preferisce la stabilità e la sfacciataggine di Berlusconi piuttosto che l’instabilità e l’ipocrisia che hanno caratterizzato i capi di governo precedenti.

Inoltre, Berlusconi è riuscito a superare scandali in cui le accuse mossegli contro erano ben più sinistre rispetto a giocherellare con delle ragazze squillo.

Per quanto sia vero che la politica italiana ha delle dinamiche tutte sue, la diversità culturale non giustifica un governo marcio. Il vero scandalo è il modo in cui la storia è stata nascosta.

Berlusconi controlla sufficienti mezzi di informazione italiani per ostacolare la diffusione di notizie negative che lo riguardano. E nei casi in cui non è il diretto proprietario di quotidiani o emittenti televisive, possiede aziende che ne controllano i ricavi pubblicitari.

Le notizie sullo scandalo a sfondo sessuale sono uscite su alcuni siti web e su un quotidiano importante - La Repubblica. Berlusconi ha descritto la copertura della vicenda da parte del quotidiano come “sovversiva”.

Nel frattempo, nel caso completamente ipotetico che possano sorgere delle prove che sia stato commesso qualche reato, Berlusconi gode dell’immunità giudiziaria grazie ad una legge varata da lui stesso.

Perché è rilevante il fatto che la democrazia italiana sia distorta in tal modo? Di sicuro è uno spettacolo triste da vedere. Ma soprattutto, l’Italia è ancora una potenza influente: attualmente presiede il G8 ed è un attore importante all’interno dell’Unione Europea con un’economia di peso nella zona Euro. Gli altri Paesi europei dovrebbero essere meno indulgenti nei confronti di un partner che porta discredito al gruppo nel suo insieme.

Altri leader europei potrebbero mai tollerare, per un paese che chiede oggi d’essere ammesso all’Unione, una situazione simile, in cui la società civile è così palesemente piegata alla volontà del Presidente del Consiglio? Certamente no.

Berlusconi può cercare di proteggersi dalle critiche in Italia, ma non dovrebbe mai godere di tale immunità anche all’estero.

[Articolo originale "Berlusconi's antics deserve our censure"] (http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2009/jul/26/editorial-silvio-berlusconi-eu-scandals)

Titanium555
07-08-2009, 15:58
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Le buffonate di Berlusconi meritano il nostro biasimo
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/7035 Gran Bretagna

L'italia è abituata alla corruzione, io direi l'italia ama la corruzione inconfutabile anche questo....

atinvidia284
08-08-2009, 10:39
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/argentina.standard.gif Patrizia D’Addario, la prostituta di Berlusconi, continua a festeggiare
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/7049 Argentina
[Clarin]

Oggi parteciperà ad una serata dedicata all’affaire con il premier in un nightclub parigino

Parigi sarà una festa di politica e frivolezza questa stasera in uno dei suoi templi storici, il nightclub Il Globo. La festa sarà dedicata a Silvio Berlusconi, e Patrizia D’Addario, la cocotte che ha raccontato al mondo il suo incontro sessuale con il primo ministro italiano, è l’ospite d’onore.

Il Golbo è una cosa seria. Alla fine del XIX secolo si riunivano nel locale politici e scrittori. Nel 1905 Jean Jaures vi celebrò la nascita del socialismo francese. All’altezza di tali trascorsi, il proprietario Benjamin Patou è contento perché Patrizia ha accettato di partecipare alla festa. “Sarà la prima volta da quando è scoppiato lo scandalo che la D’Addario si presenterà in pubblico”, ha detto.

Alla maniera francese, la festa ha il suo manifesto, come ai tempi del Moulin Rouge, quando il grande pittore della Francia della belle epoque, Henry de Toulouse-Lautrec, dipingeva i personaggi protagonisti di allora, cocotte, artisti o politici che fossero.

Il manifesto mostra i volti di Berlusconi e di Patrizia, circondati dai disegni della Torre di Pisa e del Colosseo. “I love Silvio” e “Nell’anno del divorzio” sono scritti in grande. Campeggia anche una frase del Cavaliere, che una volta disse:” le donne di destra sono più belle e più preparate di quelle di sinistra”. Oh la-la!

Il Globo sarà decorato con bandiere italiane e tutto il personale sarà a disposizione dei clienti, che arriveranno attratti come mosche dal miele, vestito con magliette del Milan, la squadra di calcio di proprietà del presidente del consiglio. Per ballare bisogerà indossare maschere con il volto di Berlusconi.

A quanto sembra la D’Addario ha deciso di iniziare una tournée di feste di questo tipo in locali notturni di prima classe in Europa, Stati Uniti e altri continenti se sarà invitata con un buon caché.

Prostituta di lusso, Patrizia è stata reclutata e pagata dall’imprenditore di Bari Giampaolo “Giampi” Tarantini insieme ad altre “escort” per rendere piacevoli le notti di Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli, sede romana del primo ministro italiano. La D’Addario ha registrato dieci cassette che adesso sono in mano alla giustizia pugliese, con Berlusconi come involontario protagonista vocale, a volte con toni piccanti.

La storia sembra frivolissima, tuttavia ha molta sostanza politica perché sta deteriorando la figura del Cavaliere, protagonista indiscusso dell’era che porta il suo nome e che cominciò nel 1993. In un paese sempre più conservatore, con dimostrazioni crescenti di razzismo e xenofobia, con un aumento vistoso delle disuguaglianze sociali e invecchiato, gli eccessi della vita smodata del “libertino gioviale” , così lo ha criticato la Chiesa Cattolica, si sono trasformate nel nemico principale di Silvio Berlusconi.

L’opposizione di centrosinistra si dibatte nell’impotenza e nelle divisioni interne. Peggio ancora, ieri la giustizia di Bari ha fatto irruzione nelle sedi dei partiti della sinistra per scoprire quanta corruzione è registrata nei bilanci di partito.

Siccome il centrosinistra governa la regione Puglia, le indagini giudiziarie ricadono sulle azioni dell’imprenditore Tarantini, che avrebb dato mazzette a persone contrarie a Berlusconi. Ci sono state anche feste e festicciole con personaggi della sinistra, “escort” e “lucciole” a disposizione.

Bari è diventata l’epicentro del vaso di Pandora con profumo di corruzione e sesso a pagamento, in una Sodoma del meridione italiano, dove tutti ballano sul filo del rasoio.

[Articolo originale "Patrizia D´Addario, la prostituta de Berlusconi, sigue de fiesta" di Julio Algañaraz] (http://www.clarin.com/diario/2009/07/31/elmundo/i-01968943.htm)

atinvidia284
09-08-2009, 11:21
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif I migranti che si dirigono verso l’Europa rischiano di finire senza diritti
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/7038 Olanda
[NRC Handelsblad]

In materia di migrazione l’Italia ‘delocalizza’ la procedura di asilo attraverso il reimbarco per la Libia. Gia’ da maggio l’Italia respinge in Libia i migranti. Le procedure di asilo vengono pertanto eluse. I diritti umani anche, secondo molti critici.

Pensavano di essere messi in salvo gli 82 migranti africani che il primo di luglio sono stati intercettati al largo di Lampedusa. Le leggi internazionali prescrivono che persone in pericolo siano portate al piu’ vicino porto. A Lampedusa i migranti – quasi tutti dalla dittatoriale Eritrea – avrebbero chiesto asilo. Al contrario la guardia costiera italiana li ha caricati su una barca di pattugliamento libica, a quanto si legge dal messaggio pubblicato la settimana scorsa dal UNHCR. Secondo l’organizzazione per i rifugiati dell’ONU, che in Libia ha potuto instaurare un dialogo con gli eritrei riportati indietro, pare che un numero notevole tra questi avesse bisogno di aiuto internazionale. Ma la Libia non riconosce la procedura d’asilo, detenendo pertanto gli 82 migranti.

Gia’ da maggio l’Italia manda in Libia i migranti che intercetta nel mar mediterraneo, una procedura tanto effettiva quanto controversa. Arrivano ora ancora meno barche, ma di svariata provenienza – da organizzazioni per i diritti umani all’ONU e al Vaticano – condannano la violazione dei diritti fondamentali che si accompagna ad un tale procedimento. Si ha del resto il timore che l’Italia, seguendo la Spagna e sotto l’incoraggiamento di (Brussel) Bruxelles, mandi in pensione la sua procedura di asilo e per l’immigrazione.

La collaborazione italo-libica e’ parte dell’accordo che il premier Silvio Berlusconi e il colonnello Moammar Gheddafi hanno concluso lo scorso anno. Roma ha promesso a Tripoli 5 miliardi di dollari come indennizzo per la dominazione coloniale tra il 1911 e il 1941; Tripoli ha promesso a Roma di contenere la migrazione illegale. Per la prima volta la Libia, da cui nove su dieci immigranti salpano per l’Italia, riporta indietro gli illegali intercettati. L’Italia previene che troppi migranti possano iniziare le procedure per il permesso, che normalmente finiscono per divenire presenza permanente, legale quanto illegale. Roma ha anche regalato a Tripoli qualche barca per il pattugliamento.

‘Noi ci preoccupiamo in particolare dei rifugiati’, dice il capo del UNHCR, l’olandese Laurens Jolles, in - tra gli altri Paesi - Italia, Malta e Cipro. L’esperienza ha insegnato che tra i migranti economici che arrivano in Italia via mare vi sono spesso somali, eritrei, come anche afgani e iracheni che scappano a causa della violenza nella loro patria. Dei 37.000 migranti che raggiungono l’Italia in imbarcazioni, tre quarti chiedono asilo. La meta’ di questi ottiene una qualche forma di protezione, secondo l’UNHCR. Si puo’ dunque ricavare che tra i migranti che vengono rispediti indietro si trovino rifugiati politici.

I migranti hanno diritto a chiedere asilo dopo l’arrivo sul territorio europeo e presentare ricorso contro un eventuale rifiuto. Inoltre i migranti non possono essere rispediti nei Paesi dove incorrono pericoli. Nel 2005 il Parlamento Europeo ha condannato l’Italia a causa della violazione divieto internazionale di rimpatrio collettivo. Roma aveva per via direttissima rispedito in Libia centinaia di illegali tra l’ottobre del 2004 e il marzo del 2005, nonostante i richiedenti asilo avessero diritto ad un trattamento individuale per il loro caso. Nella risoluzione di Lampedusa c’e’ il riferimento a 106 migranti che sarebbero morti durante la detenzione libica.

Rinviando indietro i migranti prima che essi raggiungano il territorio italiano, Roma spera di sfuggire gli accordi internazionali. Alcuni esperti in giustizia contestano nuovamente che i migranti non possono chiedere asilo se non sono in Europa. Una nave italiana in acque internazionali sarebbe gia’ nel territorio italiano. Jolles trova chiaro che l’Italia, fuor di sofismi giudiziari, impedisce la richiesta d’asilo.

L’ UNHCR ha formalmente richiesto al governo Berlusconi di sospendere i trasferimenti in Libia e di concedere nuovamente la procedura concernente il permesso di soggiorno ai migranti presi. Roma afferma che la nuova politica per l’immigrazione previene proprio la tragedia umanitaria. Se meno migranti partono, meno affogheranno.

Quello che secondo l’UNHCR in ogni caso non e’ accettabile e’ che l’Italia respinga i rifugiati in un Paese che non ha mai sottoscritto il trattato dell’ONU sui rifugiati politici del 1951.

La Libia ha una cattiva reputazione se si parla di trattamento degli immigrati. Le organizzazioni per i diritti umani gia’ da anni riferiscono di abusi nei centri di detenzione ed espatri arbitrari. Nel 2004 la Libia ha messo su un aereo per l’Eritrea settantacinque migranti. Gli eritrei, impauriti di ritornare in patria, hanno costretto il pilota a ritornare in Sudan. L’UNHCR ha confermato che sessanta tra di loro ha chiesto asilo, che il Sudan gli ha concesso.

Che l’Italia oggi, senza seguire alcuna procedura ufficiale, rispedisca gli eritrei in Libia, e’ dunque preoccupante, afferma Thomas Gammeltoft-Hansen, ricercatore del Istituto Danese di Studi Internazionali (DIIS). Gammeltoft-Hansen ha concluso una dissertazione su cio’ che egli chiama ‘delocalizzazione’ della politica in materia di asilo e di immigrazione europei, il fenomeno per cui Bruxelles e, isolatamente, i Paesi membri dell’Unione stimolano stati africani a trattenere e rimpatriare preventivamente i migranti.

Cio’ accade indirettamente, dice Gammeltoft-Hansen, poiche’ i Paesi nordeuropei ricevono quasi per nulla richiedenti asilo da Spagna, Italia e Malta, per cui essi fanno i loro propri accordi bilaterali con l’Africa. E direttamente dando soldi e materiale al guardiano di frontiera della UE, Frontex, per le pattuglie in mare nei Paesi del meridione d’Europa e per la guardia costiera in Africa.

In tal modo la Spagna riceve sostegno da Bruxelles per le pattuglie nelle acque dei Paesi-trampolino come Senegal e Mauritania. Questi Paesi, con situazioni umanitarie dubbie, rispediscono indietro i migranti intercettati. Le pattuglie sono iniziate dopo che nel 2006 piu’ di 31.000 migranti sono arrivati sulle coste delle Isole Canarie. Quest’anno solo 1.500 scarsi. Sulle Isole Canarie si tratta soprattutto di cercatori di fortuna, in Italia si tratta di richiedenti asilo. Gammeltoft-Hansen: cio’ fa dei reimpatri in Libia una cosa piu’ grave.

La migrazione illegale in mare verso l’Italia e’ dimezzata. Nella prima meta’ di quest’anno sono arrivati 6.760 illegali via mare nelle isole di Lampedusa e Sicilia, meno della meta’ paragonato con lo stesso periodo dello scorso anno quando ne sono arrivati 14.800, cosi’ traspare da cifre ufficiali. La riduzione e’ da attribuire secondo gli esperti alla nuova procedura di destinare i migranti in Libia. Dal maggio scorso l’Italia ha inviato di certo 900 migranti in Libia ma forse ancora di piu’, secondo l’UNHCR.

Molti illegali in Libia, del resto, a seguito della nuova politica sono impauriti dall’idea di tentare di raggiungere l’Italia, recita l’Organizzazione per la Migrazione (IOM). Inoltre, la Libia recentemente tratta duramente i contrabbandieri di uomini, probabilmente su richiesta dell’Italia , dice l’IOM. Oltretutto, potrebbe essere la peggiorata prospettiva lavorativa, a causa della recessione, a trattenere i migranti dal tentativo di traversata.

[Articolo originale "Migrant naar EU dreigt rechteloos te raken" di Mark Schenkel] (http://archief.nrc.nl/?modus=l&text=italiaans&hit=3&set=2)

M4R1|<
09-08-2009, 22:06
Hai tutta la mia ammirazione e ti faccio i miei più sinceri complimenti ;)


ps: hai mai pensato di scrivere un libro ;)

Titanium555
10-08-2009, 01:29
Hai tutta la mia ammirazione e ti faccio i miei più sinceri complimenti ;)


ps: hai mai pensato di scrivere un libro ;)

almeno quota altrimenti non si capisce con chi c'è l'hai.....

atinvidia284
10-08-2009, 14:09
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.standard.gif Chiacchere fra le lenzuola in Italia
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/7051 USA
[The Nation]

Si può sentire la voce profonda, notturna del Presidente del Consiglio in una conversazione registrata e postata nel sito web della rivista L’Espresso. Non sono molti i giornali italiani che hanno avuto il coraggio di pubblicare le trascrizioni, esplicite come una pagina web su “clamidia / sintomi” e quasi altrettanto sexy. Ad eccezione di un canale RAI, la televisione italiana, sia pubblica che privata, ha mantenuto un silenzio di tomba.

Ma le cassette, segretamente registrate dalla “escort” quarantaduenne Patrizia D’Addario prima, durante e dopo la sua notte con il settantaduenne Silvio Berlusconi nella sua residenza romana, non lasciano nulla all’immaginazione. C’è Patrizia che dice “non esiste” quando le viene detto che Berlusconi non usa il preservativo. Ci sono commenti sul lettone di Putin [in italiano nel testo], un affascinante palcoscenico per una scopata, prontamente negato dal Primo Ministro russo. C’è Berlusconi che offre a Patrizia consigli professionali: “Se posso permettermi… tu devi toccarti con una certa regolarità.” E così via.

Non c’è bisogno di essere puritani per pensare che queste conversazioni tra le lenzuola rubate rivelino almeno una grave mancanza di giudizio da parte del Presidente del Consiglio italiano, se non proprio la “malattia” che sua moglie Veronica menzionò quando in maggio annunciò di volere il divorzio. Sia Patrizia che altre giovani donne corteggiate da Berlusconi hanno detto che erano stati loro offerti seggi al Parlamento Europeo. Nonostante tutto, il Presidente del Consiglio ha respinto ogni richiesta di rispondere in Parlamento sulla sua vita notturna e ha denunciato la copertura dei media come “spazzatura”. Affrontare spavaldo la situazione sembra essere la sua strategia.

Perché allora, la scorsa settimana ha improvvisamente cambiato rotta e ora sembra ammettere che la “spazzatura” era vera? “Non sono un santo,” ha affermato, aggiungendo che agli italiani piace così. Vero: San Silvio è un soprannome che nessuno ha mai usato.

È stato chiamato Papi [in italiano nel testo], come in Sugar Daddy, il nomigliolo usato dalle dozzine di giovani ragazze, alcune minorenni, invitate alle sue feste nella residenza romana e nella suo palazzo del piacere in Sardegna, dove le ha ospitate in bungalow speciali costruiti appositamente. È stato chiamato il Caimano, un cattivo, affamato e aggressivo alligatore delle isole Cayman, il genere di paradiso fiscale caraibico dove pare che l’eccessiva ricchezza di Berlusconi sia nascosta. Ma il soprannome che potrebbe rimanergli attaccato in futuro gli arriva dal forte vecchio combattente della Resistenza ed eccezionale giornalista Giorgio Bocca, che lo ha soprannominato Piccolo Cesare, come il gangster che avrà per sempre le gambe tarchiate e il comportamento lunatico di Edward G. Robinson.

Ovviamente sappiamo che non è un santo, quindi a chi si stava rivolgendo Berlusconi quando ha dichiarato di non esserlo? In parte, parlava a tutti quegli uomini italiani che per primi non sono santi quando si tratta di onorare i voti matrimoniali, quelli che si godono il lungo crepuscolo del machismo. Ma stava anche mandando un velato messaggio di umiltà al supremo giudice della morale italiana, il Vaticano. Come ogni altro italiano fallibile, Berlusconi spera che la Chiesa gli perdoni i suoi peccati come Presidente del Consiglio, così come tradizionalmente il clero cattolico rimproverava gli uomini che avevano ceduto al peccato della Lussuria e poi li perdonava (e allo stesso tempo confortava le loro mogli e le invitava a guardare dall’altra parte). Gli uomini, specialmente i maschi, sono peccatori; altrimenti a cosa servono i preti?

In modo abbastanza sorprendente, Berlusconi finora ha avuto buoni rapporti con le gerarchie cattoliche. In uno dei patti col diavolo fatti dalla Chiesa di Roma in passato (vedi le relazioni largamente opportunistiche con Mussolini), la gerarchia ha tacitamente appoggiato Berlusconi alle elezioni del 2008. A dispetto di un primo divorzio e nonostante un secondo in arrivo, Berlusconi fece dell’ostentazione dei “valori di famiglia” un punto di forza.

La Chiesa sa di poter contare sull’appoggio del governo Berlusconi nella sua posizione su cellule staminali, fecondazione in vitro, controllo delle nascite e preservativi (eh sì, sappiamo che su questo Silvio è proprio d’accordo!), aborto, diritti degli omosessuali e trattamenti obbligatori per i malati terminali. Queste possono sembrare mere questioni tecniche se si pensa all’Avarizia, alla Lussuria e ad altri peccati mortali già fiorenti sul suolo italiano. Ma con Benedetto XVI, l’obbedienza alla posizione della Chiesa su questi temi biologici è diventata la principale prova di fede.

Il primo indizio formale che le relazioni con il Vaticano fossero tese è emerso durante la visita in Italia di Obama a luglio per il G8, quando Berlusconi ha chiesto un’udienza al papa proprio dopo che Obama e Michelle avevano incontrato Benedetto XVI, richiesta che è stata respinta, secondo quanto qui riportato dai giornali. Più recentemente Avvenire, il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana, ha espresso i suoi primi commenti sullo scandalo sessuale, affermando che il rifiuto di Berlusconi di rispondere alle domande sulla questione aveva lasciato la nazione in uno stato di “desolazione”, e che la sua dichiarazione di “non essere un santo” era inadeguata. Il giornale inoltre ha pubblicato diverse di quelle che sono descritte come centinaia di lettere che castigano il comportamento di Berlusconi e vari funzionari della Chiesa per non aver fatto sentire la propria voce. “Quale spazzatura, quale disgusto, quale miseria,” ha scritto Padre Angelo Gornati, dalla Lombardia. “Non solo non nega il suo squallido comportamento, ma lo indica come performance, talento, virtù.”

Spesso per chi sta fuori è sorprendente vedere quanto potente sia il ruolo che il Vaticano gioca nella politica italiana. Agli italiani che non credono piace dire che l’Italia è il cortile del Vaticano, una nazione dove la Chiesa automaticamente si aspetta obbedienza (nonostante qui ci sia anche una forte tradizione anti-clericale). La minaccia della perdita del consenso dai cattolici ha fatto tremare la coalizione di maggioranza.

Se ciò che alcuni giornali italiani riportano è vero, il fidato consigliere politico di Berlusconi e vicino al Vaticano Gianni Letta è rimasto così deluso dalle rivelazioni dei giornali sulle gesta di Berlusconi che non gli ha quasi parlato per molte settimane. E pare che in quelle settimane Letta abbia trascorso giorni a negoziare con i cardinali, cercando di riparare la breccia tra la Chiesa e la destra. Una cosa che pare abbia promesso al Vaticano è una scorciatoia legislativa per una legge che praticamente renda impossibile scrivere un “testamento biologico” utilizzabile ed escluda le clausole di “non rianimazione”.

Lo stesso Presidente del Consiglio, intanto, fa sapere che intende fare un pellegrinaggio al paese natale di Padre Pio, un puro santo cattolico del XX secolo con le stigmate, noto per i suoi miracoli.

Se la Chiesa infine condannasse Berlusconi per depravazione morale, comunque, trascurerebbe molte ragioni migliori per ripudiarlo. Per citarne una, sebbene i fatti non siano ancora chiari e tutta la verità potrebbe non venire mai a galla, il nome di Berlusconi è recentemente emerso in connessione alle oscure “trattative” tra Cosa Nostra e i funzionari del governo italiano nel 1992-93, quando due dei più importanti magistrati anti-mafia, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, furono assassinati in due spettacolari attentati dinamitardi in Sicilia, e tre “esplosioni dimostrative” uccisero undici persone a Milano, Firenze e Roma.

Le bombe esplosero in un momento cruciale della storia italiana del dopo-guerra, quando lo scandalo per la corruzione conosciuto come Tangentopoli aveva screditato e stava distruggendo i due principali partiti, i socialisti e la Democrazia Cristiana, scoperti a prendere tangenti praticamente da ogni importante società italiana. Con l’establishment politico nel caos, pare che alcuni funzionari dei servizi segreti abbiano approfittato del vuoto di potere e, in accordo con la mafia, abbiano avuto un ruolo nell’omicidio di Borsellino, secondo gli interrogatori svolti dalla polizia con almeno un informatore mafioso. E secondo un testimone con conoscenza diretta di Cosa Nostra (il figlio di un ex sindaco di Palermo condannato per mafia), il nome di Berlusconi appare in un documento scritto da un boss mafioso durante le negoziazioni segrete. Una delle cose che il boss chiedeva era che Berlusconi cedesse una delle sue tre reti televisive a Cosa Nostra - una sfacciata richiesta mai soddisfatta.

Se il documento dovesse rivelarsi autentico, suggerirebbe che Berlusconi sia stato un plausibile interlocutore della mafia durante quella sanguinosa stagione. È uno scenario così agghiacciante che non è mai stato raccontato, tranne che in un romanzo. Il libro in questione, Nelle Mani Giuste, scritto da un giudice di tribunale penale e esperto noirista Giancarlo De Cataldo, prende spunto dai mesi che l’autore spese revisionando registrazioni di tribunali e indagini di commissioni parlamentari.

Il romanzo pone la seguente questione: chi governava in Italia negli anni 1992-94, quando l’establishment politico, ad eccezione dell’ex Partito Comunista, era a pezzi? Secondo la versione di De Cataldo, si trattò di un sinistro asse composto da massoni, Cosa Nostra e spie reduci dai giorni della guerra fredda (quando la CIA appoggiò una rete clandestina per tenere i comunisti italiani fuori dal potere). E Silvio Berlusconi era l’uomo che incarnava il famoso criterio del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa: “tutto deve cambiare affinché tutto resti uguale.” Nel romanzo di De Cataldo, così come nella vita reale, l’imprenditore Berlusconi diventava politico quasi da un giorno all’altro e nel 1994 arrivava alla vittoria, allontanando “i comunisti”. Nella vita reale, uno dei consiglieri più vicini a Berlusconi, il senatore Marcello Dell’Utri, è stato condannato per avere “mediato” tra Cosa Nostra e “significativi attori economici e finanziari.” Piccolo Cesare? Ci sono cose peggiori che essere un vecchio Don Giovanni.

[Articolo originale "Italy's Pillow Talk " di Frederika Randall] (http://www.thenation.com/doc/20090817/randall)

atinvidia284
11-08-2009, 16:32
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Berlusconi peggiora la sua situazione affermando di aver trovato delle tombe fenicie
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/6969 Gran Bretagna
[The Guardian]

I nastri su Silvio Berlusconi diffusi questa settimana hanno avuto come argomento principale, ovviamente, scandalose conversazioni su rapporti a tre, profilattici e resistenza sessuale. Oggi tuttavia al Presidente del Consiglio si è presentata la buffa possibilità che il segreto più esplosivo contenuto nelle registrazioni non sia a sfondo sessuale o finanziario ma archeologico.

In una registrazione pubblicata sul sito della rivista di attualità L’Espresso giovedì, pare che Berlusconi mostri alla “escort” Patrizia D’Addario la sua proprietà in Sardegna. Le indica una gelateria realizzata per gli ospiti e poi attira la sua attenzione su un lago artificiale con cigni.
Dopo aver sottolineato che il lago è adornato da una balena fossilizzata, Berlusconi sembra che abbia aggiunto: “Qua sotto abbiamo scoperto 30 tombe fenicie del 300 A.C.”

Questa era una notizia per la comunità archeologica. E anche piuttosto clamorosa.

Una necropoli sotto la proprietà di Porto Rotondo sulla Costa Smeralda dimostrerebbe un insediamento fenicio in un’area nella quale si pensava non ce ne fossero. L’Associazione Nazionale Italiana degli Archeologi ha detto che sarebbe “della massima importanza per lo studio dell’espansione fenicia sull’isola”.

Ciò che interessa più direttamente è perché, se una scoperta di tale importanza è stata fatta durante gli scavi del lago, le autorità non ne sono state messe al corrente. I funzionari pubblici della zona di Olbia non ne sapevano nulla. Questo è un grave problema. La mancata denuncia di un ritrovamento archeologico entro le 24 ore in Italia è un reato punibile con una detenzione che va fino a 12 mesi.

Il Partito Democratico, che era alla ricerca di un modo per mettere in imbarazzo il Presidente del Consiglio senza andare a toccare la sua movimentata vita sessuale, ha colto la palla al balzo. I rappresentanti alla Camera e al Senato hanno presentato un’interrogazione parlamentare affinché Berlusconi e il Ministro per i Beni Culturali diano delle spiegazioni in merito.

Il Presidente del Consiglio è già venuto meno alla promessa di spiegare la sua relazione con una ragazzina e ha buttato sul ridere la divulgazione delle registrazioni. Rimane da vedere se i morti riusciranno dove i vivi hanno fallito e lo costringeranno a rendere conto del suo comportamento.

[Articolo originale "Berlusconi digs himself a bigger hole and claims he found Phoenician tombs" di John Hooper] (http://www.guardian.co.uk/world/2009/jul/24/silvio-berlusconi-tapes-archaeological-tombs)

maddero
11-08-2009, 17:47
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Berlusconi, il re della giungla delle bambole

Quando traboccherà il vaso, si chiede il mondo? Quanto dovrà passare ancora prima che gli italiani decidano che ne hanno abbastanza di questo buffone ossessionato dal sesso?

...la traduzione è giusta?!?! cavoli se sono pesanti!!!:D

Comunque è quello che mi chiedo anch'io...ma tanto so già che questo non avverrà fino alla sua dipartita da questo mondo...

atinvidia284
12-08-2009, 13:15
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif “Papi” Berlusconi ha fatto il lavaggio del cervello all’Italia
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/7030 Olanda
[De Groene Amsterdammer]

La ragazza ed il potere.

Si muovono dietro le quinte del potere ed hanno assicurata la propria parte ma ad una condizione: attieniti al tuo ruolo. E questo fanno le ragazze italiane, sempre che gli accordi non vengano disattesi. Allora la vendetta sarà terribile.

Come formiche operose si gettano sulle briciole intorno all’ambito piatto dell’uomo di potere. Naturalmente il primo premio è il matrimonio ma spesso questo, prima dell’entrata in scena delle Patrizie, delle Noemi e delle Barbare, è già stato assegnato. I nomi sono presi a caso dalle cronache degli ultimi due mesi che riguardano il premier Silvio Berlusconi e sono intercambiabili. Nel corso della vita di ogni uomo italiano che abbia una posizione ad un certo punto si presenta sempre una Patrizia, una Noemi o una Barbara.

La strada percorsa con onesto sforzo, ed il paziente salire la scala sociale gradino dopo gradino, è in Italia è completamente bloccata, sia per gli uomini che per le donne. Esiste solo un sopra ed un sotto. Chi sta sopra ci resta volentieri, spesso così a lungo che l’aver superato ampiamente la data di scadenza inizia a sembrare un pregio. Coloro invece che si trovano in basso, in quanto valgono quanto un soldo di cacio, devono rischiare l’osso del collo per cambiare di casta nel paese dove tutto si realizza tramite connessioni e raccomandazioni e dove un quarantenne è ancora considerato un giovane.

Non pensate che le Patrizie, le Noemi e le Barbare siano delle stupide. Finte bionde e finte rosse sì, e con qualche ritocco chirurgico ed anche il loro modo di parlare è modificato. Tutto al diminutivo; Berlusconi lo chiamano “Papi”, se stesse “Patsy” o “Nemi”, la ragazza del meteo “meteorina”, uno dei più fortemente ambiti lavoretti in tv. “Velina” è il massimo a cui aspirare: show-girl televisiva, strettamente in bikini e con la bocca obbligatoriamente sigillata, “aiutino” è un piccolo suggerimento e “regalino” è un piccolo dono come ad esempio, un collier di diamanti.

Conturbanti come Betty Boop le ragazze devono saper colpire al momento giusto perchè, si sa, un uomo è un essere completamente diverso, prima e dopo. Le ambizioni devono però restare realistiche in quanto, chi si propone a cosce aperte, rischia poi di sbattere malamente il muso.

Questo è quanto è successo a Patrizia, l’escort smaliziata che le scorse settimane, sulla scia della signora Berlusconi, ha assunto il ruolo di grande accusatrice del premier italiano. Patrizia ha voluto troppo e non le è rimasto nulla in mano perdendo così la posta la più alta.

Berlusconi, si sa, non è proprio l’ultimo dei fessi. Quando gli viene chiesto un “aiutino” è in genere molto generoso. Lavoretti in tv o in politica - eventualmente intercambiabili - ognuno ottiene la sua parte. Patrizia invece, forse a causa della pressione dei suoi 42 anni, voleva fare subito il colpo grosso. Completare finalmente la costruzione del residence nell’agonizzante terreno di famiglia in Puglia, nel profondo sud d’Italia, e lasciarsi così alle spalle il dramma di famiglia. I debiti ed il suicidio del padre, insomma: questo era il momento di Patrizia. Una notte con Berlusconi ed il futuro della sua famiglia straziata avrebbe potuto prendere un nuovo corso.

Qualunque cosa lei sperasse, non avrebbe mai dovuto infilare segretamente un registratore nella sua borsetta per registrare i discorsi da camera da letto tra lei ed il primo ministro. Neanche come souvenir. E poi quello che assolutamente non avrebbe dovuto fare è di raccontare al suo contatto di Bari, colui che l’aveva portata fin d’avanti al portone dell’harem italiano, di avere delle registrazioni contenenti importanti promesse, di tu sai di chi.

Un paio di sere dopo, mentre Patrizia si trovava al lavoro nella camera da letto di qualcun’altro, la sua intera casa è stata messa sottosopra. Mentre la tv al plasma nuova di zecca e le costose apparecchiature audio-video sono rimaste al loro posto, sono stati rubati i completi intimi, i vestitini, le gonne, le magliette ed il laptop. Ovunque, ma proprio ovunque, hanno cercato le registrazioni che Patrizia naturalmente aveva nascosto altrove in una cassaforte perchè chi ha un piano ci pensa a queste cose. “Sono rimasta sconvolta” dice Patrizia, “soprattutto dal fatto che mi hanno rubato la biancheria intima”.

Un po’ naief sorprendersi se sei così impertinente Patrizia, avrà pensato il procurature di Bari. Anche lui sa che non funzionano così le cose. Le ragazze esigenti vengono evitate. Qualcosa la ottieni, ma per sapere cosa, devi solo attendere. Agli uomini italiani non piace considerarsi dei puttanieri. Gli uomini italiani conquistano una donna e se questa si concede le fanno dei doni, “regalini”. Ti devi scordare di inviare la fattura IVA inclusa, perchè così rovini il gioco.

Solo chi pazientemente raccoglie le briciole e tiene la bocca chiusa potrà poi formare una sua famiglia benestante e, chissà, diventare moglie di ‘tal de’ tali’.

Come trent’anni fa Miriam Bartolini, oggi ancora per poco la signora Berlusconi. In quel caso si è trattato di una piccola opera d’arte da lei realizzata con il suo nome d’arte Veronica Lario. L’allora 42enne imprenditore Silvio Berlusconi ha lasciato per lei la moglie e due figli. Si è addirittura separato ufficialmente (prestazione olimpica per una amante in Italia). Con Veronica ha fondato una nuova famiglia e gli ha dato tre figli. Il vero potere in Italia lo ottieni solo come moglie e soprattutto come madre.

Ma i soldi da soli non fanno la felicità, ha scoperto Veronica. Lei voleva rispetto e profondità. Per quest’ultima non è proprio il caso di rivolgersi a Berlusconi e nemmeno per il primo, ha pensato Veronica, che ha iniziato a prendere all’improvviso sul serio gli allegri e pubblici complimenti del marito rivolti ad attraenti show-girls (Signorina, se non fossi già sposato, saprei io cosa fare!).

L’ora della vendetta era scoccata. Tutto è iniziato nel gennaio del 2007 con una lettera di Veronica a suo marito sulla prima pagina di La Repubblica, il più importante quotidiano di sinistra in Italia. In quel contesto esigeva le scuse per le sue avances pubbliche fuori luogo. Le ha ottenute, con una lettera aperta pubblicata sulla prima pagina de Il Corriere della Sera, l’NRC Handelsblad italiano.

Un anno dopo Berlusconi si preparava a diventare premier per la terza volta. “No, io non voto per mio marito” ha dichiarato Veronica Lario in una intervista poco prima delle elezioni dell’aprile 2008. Per chi avrebbe votato non l’ha detto ma un chiaro indizio l’ha dato l’avversario di Berlusconi, Walter Veltroni, candidato premier per la sinistra. “Chiedo ufficialmente a Veronica Lario di candidarsi nelle liste del mio partito”, ha dichiarato Veltroni. Lei ha ringraziato pubblicamente dicendo di esserne “molto onorata”.

In seguito c’è stata la visita di Silvio Berlusconi, nel frattempo di nuovo premier, alla starlet Noemi nell’aprile di quest’anno. Lui è andato ad impreziosire il suo compleanno e questo accade a poche diciottenni, nemmeno ai figli di Berlusconi, secondo Veronica Lario, almeno non quelli avuti con lei. Nuovamente Veronica ha lavato i panni sporchi sulle pagine de La Repubblica. Suo marito era “malato”, aveva “gravi problemi”, “vergini minorenni vengono offerte dalle loro madri come sacrificio al drago”, suo marito “si circonda di spazzatura”, eccetera eccetera.

L’ultimo atto de “La vendetta di Veronica” deve essere ancora scritto ma nel frattempo ha chiesto il divorzio. Si, proprio lei!

Come entrano in contatto tutte queste ragazze con gli uomini importanti? Molto semplice. Vengono scelte. In Italia sono sempre presenti ragazze sia nelle occasioni ufficiali che in quelle non ufficiali ed arriva un momento in cui gli viene consegnato un biglietto da visita dove a penna è stato aggiunto un “numero assolutamente segreto”. La segretaria, il portavoce o il braccio destro dell’uomo importante al telefono sa subito chi sei. Sa se sei una ragazza che ha abboccato o se invece deve stare attento se ad esempio sei una giornalista che veramente chiama solo per una intervista.

Ti viene risposto con grande riguardo ed un secondo e mezzo più tardi vieni richiamata dal Grande Uomo in persona. “Ciao, come stai?”; con voce sonora e profonda chiaramente senza fare nomi, ne’ il suo ne’ il tuo. Lo fanno tutti. Politici di sinistra e di destra, scrittori, registi, cantanti, attori, calciatori, editori ed imprenditori.

Secondo il regista ed intellettuale Nanni Moretti, punto fisso di riferimento per la stampa estera della parte civilizzata del mondo, tutto questo è colpa di Berlusconi. A causa dei suoi modi rozzi e come conseguenza del “lavaggio del cervello” che da 25 anni continua sui suoi canali televisivi commerciali, gli italiani sono diventati quello che sono ora. Non c’è più orgoglio, non ci sono più i valori che anche nei momenti più difficili (che in Italia sono durati molto a lungo) contavano. Non c’è più modestia, non esiste più il lavorare per guadagnarsi il pane. Tutto questo è stato sostituito da: prendi ciò che puoi , non importa come. Solo gli stupidi credono ancora nel sudore della fronte.

La maggior parte degli italiani non la pensano come Moretti. Primo, perché il grande dramma morale a cui allude gli sfugge e secondo perchè non può essere tutta colpa di un solo uomo.La critica del potente editore Angelo Rizzoli, proprietario del quotidiano Il Corriere della Sera e della Rizzoli Editori, a Silvio Berlusconi è addirittura più blanda. “Per prima cosa io vorrei chiedere a Silvio nel futuro di stare più attento a chi invita a casa sua e soprattutto, in seconda battuta, che lui non ha bisogno di specificare di non aver mai dovuto pagare per una donna. Questo lo dò per scontato e con me gli italiani”.

Pagare una donna? Che idea! Stampatevelo bene nelle vostre testoline bionde.
Ragazze, ragazze, ragazze! Siete state di nuovo impertinenti. In camera da letto, e svelte!

[Articolo originale "Het meisje en de macht. ‘Papi’ Berlusconi heeft Italië gehersenspoeld" di Anne Branbergen ] (http://www.groene.nl/2009/28/Het_meisje_en_de_macht/1)

guyver
14-08-2009, 07:35
Quando traboccherà il vaso, si chiede il mondo? Quanto dovrà passare ancora prima che gli italiani decidano che ne hanno abbastanza di questo buffone ossessionato dal sesso?

...la traduzione è giusta?!?! cavoli se sono pesanti!!!:D

Comunque è quello che mi chiedo anch'io...ma tanto so già che questo non avverrà fino alla sua dipartita da questo mondo...
Sei troppo ottimista... :D
poi verrà il figlio... l'impero va salvaguardato...sempre :)

Titanium555
14-08-2009, 13:03
Sei troppo ottimista... :D
poi verrà il figlio... l'impero va salvaguardato...sempre :)

Mamma mia come hanno ragione, solo che se lo dico io mi bannano :mad:

atinvidia284
17-08-2009, 11:47
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Siete soltanto degli invidiosi
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/7070 Germania
[Sueddeutsche Zeitung]

La vita privata di Berlusconi.

Sesso, bugie e audiotapes e nonostante tutto gli italiani sono orgogliosi dello sciupafemmine nel ruolo di Presidente del Consiglio: ecco come i bizzarri eccessi di Silvio Berlusconi stanno diventando patrimonio culturale del Paese.

Si immagini per un momento che al governo in Italia non ci sia Berlusconi ma, per esempio, Angela Merkel, o peggio ancora Gordon Brown. La cancelliera Merkel avrebbe spostato la sede di un vertice del G8 da Heiligendamm a Nachterstedt?

Si potrebbe immaginare Gordon Brown desiderare di farsi aspettare da una squillo nel “lettone di Putin”?

Quello o qualche altro ministro di sua Maestà Britannica li si è gia stato visto bazzicare nei quartieri a luci rosse, ma un Gordon Brown? E’ fuori discussione. Con Brown in carica, l’Italia sarebbe un paese noioso quanto e’ cattivo il tempo in Inghilterra.

No, in Italia non ci si annoia affatto: almeno da quando circolano sospetti a carico del capo del governo per via dei suoi rapporti con una diciottenne. In seguito hanno avuto luogo le indagini della procura della repubblica riguardanti presunti festini a luci rosse tenutesi nella residenza di Berlusconi; pettegolezzi su escort prezzolate e adesso le eccentriche registrazioni della vita privata del Premier. Voci e prove, gossip e realtà si mescolano da tempo in un amalgama esplosivo: attuale e scottante. Così le faccende ufficiali perdono interesse, mentre il popolo rimane a guardare tra l’annoiato e il meravigliato.

„Una campagna di nefandezze“

„Siete soltanto degli invidiosi!“ questa frase, ormai diventata un refrain sulla bocca di tutti, la possono sentire tutti gli stranieri nei bar italiani. Un capo del governo, di ben settantadue anni di eta’, con una tale verve non lo possiede nessun altro Stato! Bill Clinton, al confronto, sarebbe passato per un pivellino. Inoltre, non si tratta forse di faccende private? E che Berlusconi faccia sesso con o senza preservativo o, ancora, che si accompagni con delle amiche o donne a pagamento, non sono faccende pubbliche.

Lo stesso Berlusconi, dopo aver opposto una prima resistenza (“Una campagna di nefandezze”) alle rivelazioni sulla sua vita privata, adesso prende la questione alla leggera: mercoledì a Brescia, in occasione della posa della prima pietra per la costruzione di una nuova autostrada, ha affermato: “Non sono un santo”, aggiungendo inoltre che in Italia ci sarebbero “tante belle figliole”. Chiedendosi anche se le testate giornalistiche dell’opposizione non lo avesse ancora capito.

Il gruppo editoriale „L’Espresso“ che pubblica tra l’altro il quotidiano romano La Repubblica lo ha denunciato (avendolo peraltro già annunciato in precedenza) per abuso di potere, in quanto il Presidente del consiglio avrebbe esortato gli industriali a non far più pubblicità su giornali come La Repubblica, poiché questi, con “intenti sovversivi”, avrebbero diffuso nel paese un clima negativo per l’economia.

Le registrazioni, tratte dalla “Colazione della sera dopo”, sono state effettuate dalla D’Addario, una donna appartenente ad un’agenzia di escort, e sono state depositate presso la procura della repubblica. Contro tali rivelazioni dalla vita privata del premier tuonano non soltanto voci provenienti dalla cerchia di Berlusconi stesso.

Il contenuto di esse è diventato nel frattempo ascoltabile via Internet:

Lei - “Mi hai fatto male all’inizio”

Berlusconi - ”Davvero? Non ci credo”

Lei - “Te lo giuro, un dolore terribile all’inizio” –

Berlusconi - ” Come fai tu di cognome?”.

“L’opinione pubblica se ne frega!”

Il quotidiano d’opposizione Il Riformista ha commentato in questo modo le rivelazioni del settimanale L’Espresso: „Il dovere d’informazione dovrebbe fermarsi davanti al buco della serratura“ e, aggiunge, agendo in tal modo si presterebbe il fianco a coloro che auspicano una legge più restrittiva nei confronti della stampa.

“Legge niente affatto necessaria”, ha affermato il portavoce della Lega Nord, Federico Bricolo, in occasione di un dibattito in Senato: “L’opinione pubblica se ne frega!”. Lo scrittore Umberto Eco ha riformulato il medesimo concetto in maniera un po’ più elegante, ossia: non sarebbe Berlusconi a rappresentare un problema, bensì gli italiani che votano Berlusconi. Stando al consenso, le percentuali circa il gradimento del capo del governo sarebbero solo in leggera diminuzione.

La maggior parte degli italiani conosce solo in maniera approssimativa come si sono svolti i fatti, visto anche che solo una minima parte si informa attraverso i quotidiani. Si consideri inoltre che la quasi totalità delle reti televisive italiane sono controllate da Berlusconi e che queste minimizzano gli scandali sessuali del premier o tacciono completamente a riguardo. Alla gente comune di tutto ciò giungono soltanto gli echi, come ad esempio l’intervista che Berlusconi ha rilasciato alla rivista settimanale Chi, appartenente all’impero editoriale dello stesso Berlusconi.

Alla domanda posta al premier, se lui abbia mai dovuto pagare una donna per ricevere in cambio prestazioni sessuali, Berlusconi ha risposto con franchezza:“Certo che no. Non ho mai capito come ci si possa sentire appagati se manca il piacere della conquista”. Riguardo ciò il suo legale, il deputato Niccolò Ghedini, ha aggiunto in un’intervista al quotidiano Il Corriere della Sera che il presidente del consiglio non ha alcun bisogno di pagare in quanto dispone di donne in quantità, e gratis.

„Il sultano“, come lo ha definito il serio giornale La Repubblica, è anche un “Grande Bugiardo” stando a quanto riferiscono altri articoli del quotidiano. In definitiva egli avrebbe pagato mille euro a notte più un regalo, secondo quanto riferisce una donna di cui La Repubblica cita solo il nome.

Per tale ragione il quotidiano si dedica quotidianamente con dovizia di particolari alle storie di sesso mercenario del presidente del consiglio, storie che l’avvocato del premier cerca di smontare attraverso sottigliezze linguistiche incredibilmente cavillose.

Il Berlusconi in noi

A parere del direttore del Foglio, Giuliano Ferrara, la vicenda starebbe diventando noiosa, come ha dichiarato martedì. In passato il foglio dell’intelighentia di destra ha gia assunto posizioni critiche nei confronti di Berlusconi. A detta di un placido Ferrara si riscontra nella spericolatezza di Berlusconi: “una sfrenatezza nei costumi, ma anche una giocosa e privata normalità”. Sempre secondo Ferrara, Berlusconi non sarebbe un politico in senso tradizionale e non lo avrebbe ha neanche mai voluto essere.

Nel bar sotto casa, nelle abituali discussioni al bancone, la figura di Berlusconi si inquadra come quella di un compagnone, ciò a prescindere dalle sue ricchezze, che sta dando filo da torcere alla vecchia classe politica. Insomma, e’ una vera e propria fortuna che egli non sia un santo!

Ilvo Diamanti, sociologo ed esperto di demoscopia, ha definito il passaggio dell’uso linguistico del gossip nella politica come un primo passo verso la cosiddetta “Politica Pop”, una politica cioè che considera la popolarità come forma di realtà sociale; in ciascuno di noi, secondo Diamanti, albergano diverse personalità: da una parte ci si sente di non tollerare figure come i bugiardi, gli evasori fiscali, gli xenofobi e i bulli, dall’altra, contemporaneamente, si vorrebbe essere un poco come loro.

A chi non piacerebbe, almeno in sogno, fare le corna alla propria moglie? Così nella Politica Pop si annullerebbe più che mai il confine tra realtà e sogno e si imporrebbe il “Berlusconi che è in noi”

“Un’idea”, scrive Diamanti, “che personalmente m’inquieta un pò”.

[Articolo originale ""Ihr seid ja nur neidisch!"" di Henning Klüver] (http://www.sueddeutsche.de/kultur/203/481672/text/)

Titanium555
17-08-2009, 14:14
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Siete soltanto degli invidiosi
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/7070 Germania

ahahahha dalla serie siamo stuipidi, bigotti e corrotti e ne siamo fieri ..........

questo è da incorniciare......

blackshard
17-08-2009, 15:30
Guarda non hanno tutti i torti, anche se a generalizzare ci fanno pure loro la figura dei fessi.
Comunque se parli con qualcuno "illuminato" da berlusconi ti dirà che quelli contro sono comunisti e invidiosi. Provare per credere!

Titanium555
17-08-2009, 19:31
Guarda non hanno tutti i torti, anche se a generalizzare ci fanno pure loro la figura dei fessi.
Comunque se parli con qualcuno "illuminato" da berlusconi ti dirà che quelli contro sono comunisti e invidiosi. Provare per credere!

No figurati io sono pienamente d'accordo e fanno bene giustamente iniziano ad avere paura dell'italia e degli italiani, quindi con il rischio di frenare fortemente il turismo, vieni in vacanza per vedere le bellezze italiane e poi ti ritrovi sta sorta di gente.....mah......alla fine ci fanno capire noi siamo il caso a parte......e non il resto del mondo.......staremo a vedere come finirà questa triste storia......

atinvidia284
18-08-2009, 17:47
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/ireland.standard.gif Una Chiesa timida rimane in gran parte in silenzio di fronte alle avventure di Berlusconi
Agosto http://italiadallestero.info/archives/7060 Irlanda
[The Irish Times]

Lettera da Roma: I vescovi italiani appaiono riluttanti a fare dei commenti su Silvio Berlusconi e lo scandalo delle escort, scrive Paddy Agnew.

“Vi ringrazio di tutto quello che fate perché si combatta e non ci si adatti alla cultura corrente, di massa, di profondo egoismo e di banalità sconcertante che si estende e domina cuori e menti di tanti giovani.”
“Ma sono molto deluso per il vostro atteggiamento circa quello che da settimane riempie alcuni giornali: la vita privata del presidente del Consiglio.”

“Quale spazzatura, quale disgusto, quale miseria. Aveva ragione la moglie dicendo «Aiutatelo, è ammalato». E lui ora neanche nega lo squallore, ma lo indica come performance, come capacità, come virtù… Afferma: «Non sono un santo e gli italiani mi vogliono così». Ma quale falsità!”

L’autore è Don Angelo Gornati, un prete cattolico che lavora presso l’archidiocesi di Milano.
La sua lettera aperta, pubblicata questa settimana su L’Avvenire, il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana, si focalizza sulla questione più delicata dell’estate italiana, vale a dire il presunto coinvolgimento del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in un grosso scandalo di prostituzione.

Don Gornati, tuttavia, non limita le proprie critiche al Presidente del Consiglio.
Fa una domanda molto più difficile: come e perché le gerarchie della Chiesa cattolica sono state così caute nelle timide critiche rivolte al Presidente del Consiglio?

“Ma perché non una parola chiara su quello squallore? Perché anche i Vescovi non sono così chiari e precisi come su tanti altri temi di morale? Nel frattempo lui se ne fa un vanto! Quanta sofferenza, quanta amarezza nel vedervi così servili, così poco decisi e precisi a condannare una moralità così squallida”

Don Gornati descrive l’atteggiamento dei vescovi non tanto come prudente bensì come di convenienza.
Come tutti i cattolici, lui sa benissimo che negli ultimi 15 anni la Chiesa italiana ha appoggiato, almeno tacitamente, Berlusconi e la coalizione di centro-destra, basandosi sull’idea secondo la quale alla fine chiunque sia meglio di un centro-sinistra erede del comunismo. E se consideriamo gli assurdi battibecchi, l’arretratezza ideologica e la corruzione endemica dei componenti presenti all’interno di una coalizione di centro-sinistra incompetente e chiassosa, questa scelta poteva spesso essere considerata ragionevole.

Ma i cattolici, citando la frase famosa coniata da Indro Montanelli, possono ancora “turarsi il naso e andare votare” per Berlusconi?

“Il problema non è di morale sessuale. Il rischio è che passi ai giovani un modello culturale secondo il quale il modo giusto per sistemarsi è quello di andare a letto con il presidente del consiglio”, è stato il commento di Don Bortolo Uberti, un altro prete di Milano (La Repubblica, 29 luglio).
“La Chiesa accoglie i peccatori, ma non mi sembra che il Presidente del Consiglio abbia ammesso le sue colpe né tantomeno abbia fatto ammenda. Al contrario, se ne vanta, ci scherza sopra.”

Il prete genovese Don Paolo Farinella, il quale ha già fatto appello al presidente della CEI, Cardinale Angelo Bagnasco, perché adotti una linea più dura nei confronti del Premier, crede ancora che la gerarchia italiana non si sia ancora espressa in maniera decisa sull’argomento.
Egli sostiene che Berlusconi sia colpevole di “falsa testimonianza” perché “ha mentito a tutta la nazione” quando è apparso in televisione (ad aprile) per negare le accuse di essersi comportato in maniera sbagliata o immorale.
“Se i vescovi vogliono essere veramente chiari, allora dovrebbero andare in televisione e dichiarare che è inadatto a governare”.

“Un Presidente del Consiglio che frequenta escort e allo stesso tempo afferma di rispettare la morale cristiana non è accettabile”, aggiunge Don Farinella (La Repubblica, 29 luglio).
Si potrebbe quasi pensare che stia nascendo un movimento dal basso all’interno della Chiesa Cattolica tra coloro che ne hanno avuto abbastanza di Berlusconi.

Nelle ultime settimane, sia L’Avvenire sia il settimanale cattolico Famiglia Cristiana hanno pubblicato alcune lettere dei lettori che manifestano la totale disapprovazione del presunto comportamento del Presidente del Consiglio. Eppure, Berlusconi resta un “vincitore”, qualcuno in grado di vincere le elezioni, anche se non è detto che governi bene in seguito. Alle elezioni europee di giugno, malgrado la pubblicità negativa, è comunque riuscito a essere il più votato raggiungendo un considerevole 35 per cento.
Questa considerazione basta a spingere le gerarchie alla prudenza, le quali, certamente, sarebbero fortemente criticate per le loro “ingerenze” appena si decidessero di puntare un dito contro di lui.

Tuttavia, quando lo ritiene conveniente, la gerarchia cattolica può essere spettacolarmente “interventista”. Prendiamo il caso di Eluana Englaro (37 anni) risalente allo scorso febbraio, la donna italiana in coma da quando aveva subito gravi lesioni cerebrali in un incidente d’auto nel 1992, alla quale è stato “concesso di morire” in una clinica a Udine. Attraverso un tormentato dibattito pubblico, la Chiesa Cattolica ha fatto sentire la sua voce in ripetute occasioni, con il Cardinal Bagnasco che ha chiamato il trattamento ricevuto da Eluana “omicidio”.

Berlusconi ha partecipato al dibattito, promuovendo un decreto governativo che avrebbe costretto l’équipe medica di Eluana a riprendere l’alimentazione, decreto a cui il Presidente Giorgio Napolitano ha rifiutato la firma.
In seguito il Presidente del Consiglio ha dichiarato che Eluana non era morta di “morte naturale”, ma che in realtà “era stata uccisa”.

Perfino il papa Benedetto XVI è entrato nella discussione, facendo due appelli fervidi proprio mentre Eluana veniva scollegata dalla macchina che la teneva in vita. Ha fatto appello al rispetto “della dignità umana anche quando la persona è debole e sofferente” e inoltre ha chiesto di pregare per i malati, “in particolare per quelli più gravemente malati e per coloro che dipendono completamente da altri”.

Esprimersi in difesa dei valori cristiani non sembrava così difficile allora, sia per la gerarchia italiana sia per il papa stesso, non è così?

[Articolo originale "Timid church remains largely silent on Berlusconi's adventures " di Paddy Agnew] (http://www.irishtimes.com/newspaper/world/2009/0803/1224251928977.html)

atinvidia284
20-08-2009, 14:19
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Quando gli uomini di Berlusconi patteggiavano con la mafia
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/7129 Francia
[bakchich.info]

Italia, 1992-94: operazione Mani Pulite, assassinio dei giudici Falcone e Borsellino, arresto di Totò Riina. Poi Berlusconi arriva al potere e si chiude questa stagione di violenze. Semplice coincidenza?

Diciassette anni dopo l’assassinio dei giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, delle nuove testimonianze hanno convinto la procura di Caltanisetta a riaprire l’inchiesta. I magistrati siciliani, diretti dal procuratore Sergio Lari, sono convinti che sia stata messa in atto una vera e propria “strategia della tensione” per destabilizzare il paese e che questo piano non sia stato unicamente opera della mafia, che all’epoca era diretta dal “capo dei capi”, Totò Riina.

A partire dal 1992, la mafia ha cominciato a proporre, attraverso eminenti emissari, un patto allo Stato: la fine degli attentati in cambio d’indulgenza. Questa trattativa ha utilizzato canali oscuri, dove troviamo uomini politici e membri dei servizi segreti italiani. E, verosimilmente, una forma di accordo sarebbe stata raggiunta nel 1994, dopo l’arresto di Totò Riina. Bernardo Provenzano era allora diventato il nuovo boss di Cosa Nostra e una nuova forza politica nasceva sotto le macerie della Prima Repubblica. Questa nuova forza politica si chiamava Forza Italia e aveva a capo un uomo d’affari, un uomo d’affari che aveva spostato i suoi interessi dall’immobiliare ai media. Si trattava di un certo Silvio Berlusconi.

Maxi processi e maxi attentati

Cerchiamo di guardare la cosa da vicino. I giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino avevano “osato” instruire il “maxi processo”, il più spettacolare processo intentato contro la mafia, 475 imputati, che si concluse definitivamente il 30 gennaio 1992 con 19 condanne all’ergastolo e qualcosa come 2.665 anni di prigione distribuiti tra i vari capi mafiosi. Un mese e dodici giorni più tardi, il 12 marzo 1992, Salvo Lima, deputato europeo della Democraiza Cristiana (DC), ex sindaco di Palermo e devoto di Giulio Andreotti, l’inossidabile uomo forte della DC, viene ucciso a Palermo.

Tutti si rendono conto del vero potere che governa la Sicilia. La mafia ha colpito uno dei suoi principali referenti politici. È la risposta alla sentenza contro i capi mafiosi. Il messaggio indirizzato alla DC di Giulio Andreotti è chiaro: “Se non siete più in grado di garantirci, allora guerra sia”. Due mesi più tardi, il 23 maggio, Giovanni Falcone, il giudice che aveva sfidato la mafia, fu assassinato con sua moglie e i tre membri della sua scorta. Due mesi dopo, il 19 luglio, il giudice Paolo Borsellino fu a sua volta eliminato.

Il 15 gennaio 1993, Totò Riina, il capo di Cosa Nostra, è arrestato a Palermo. “Probabilmente l’uomo più feroce del clan Corleone è stato venduto da qualcuno, in cambio di una nuova ‘politica’ di Cosa Nostra. In cambio di una pace con lo Stato”, spiega il nostro collega Attlio Bolzoni, specialista delle inchieste sulla mafia del quotidiano La Repubblica.

Il capo Provenzano ha venduto il capo Riina?

Il pentito Giovanni Brusca racconta che il generale dei carabinieri Mario Mori, lo stesso che aveva arrestato Totò Riina (verosimilmente venduto da qualcuno), e che fu nominato in seguito capo del SISDE (i servizi segreti civili) da Berlusconi nel 2001, aveva trattato con la mafia. Di fronte a questa accusa il generale Mori si limitò a spiegare che aveva “semplicemente” incontrato, nel 1992, l’ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimino. Per quale ragione? Per negoziare…Cosa? Con chi?

Secondo il colonnello dei carabibieri Mario Riccio, la ragione della lunga fuga del successore di Totò Riina, Bernardo Provenzano, era dovuta alla copertura che gli veniva appunto fornita dal suo collega, il generale Mario Mori… Scambio di cortesie, dopo che Provenzano aveva venduto Totò Riina?

Mario Riccio disponeva di un informatore all’interno di Cosa Nostra. Si trattava di Luigi Ilardo, “uomo d’onore” della mafia a Catania. Nel febbraio del 1994 l’informatore incontrò il colonnello Riccio a Messina. “Un mese fa le famiglie siciliane si sono riunite”, rivelò Ilardo. “È stato deciso che tutti i rappresentanti delle diverse organizzazioni presenti sul territorio nazionale devono votare Forza Italia. I capi di Palermo hanno un contatto con un membro importante dell’entourage di Berlusconi che ha promesso che, in cambio dell’appoggio elettorale, garantirà nuove leggi in favore degli accusati e anche coperture per lo sviluppo dei nostri interessi economici”. Luigi Ilardo fu assassinato a Catania il 10 maggio 1996.

In questo luglio 2009, i giudici di Palermo Nino Di Matteo e Antonio Ingroia hanno aperto una nuova procedura sulle trattative tra Cosa Nostra e degli “uomini delle istituzioni”. Il nome del senatore Marcello Dell’Utri, braccio destro di Berlusconi, già condannato a nove anni di prigione per concorso [esterno NdT] in associazione mafiosa, appare ufficialmente nell’inchiesta.

Il Patto in questione

Il processo in appello del senatore Dell’Utri è attualmente in corso, ed ecco che lo scorso 10 luglio il figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo Vito Ciancimino si autoinvita nel dibattito.

Massimo Ciancimino, già condannato a 5 anni e 8 mesi per aver riciclato il “tesoro” di suo padre, ha dichiarato ai giudici che Marcello Dell’Utri e suo padre, Vito Ciancimino, erano i grandi mediatori nella trattativa con la mafia.

Inizialmente col boss Totò Riina e poi con Bernardo Provenzano, che si faceva chiamare da suo padre “l’ingegnere Lo Verde”. Massimo Ciancimino ha promesso ai giudici di consegnare loro un documento, scritto e firmato da Riina in persona, nel quale il capo di Cosa Nostra avrebbe messo nero su bianco la proposta della mafia: revisione di tutti i grandi processi antimafia, abolizione della legge sulla confisca dei beni dei mafiosi, considerevole alleggerimento del regime penitenziario dei capi già sotto chiave. Questa proposta risalirebbe al 1992. Poi, dopo l’arresto di Totò Riina, Provenzano riprese il comando e indirizzò, secondo Ciancimino junior, almeno tre richieste scritte destinate a Silvio Berlusconi. Suo padre Vito era in contatto con un certo “Franco”, verosimilmente un uomo del SISDE, il Servizio per le Informazioni italiano. Secondo Ciancimino junior questo misterioso “Franco” era incaricato di portare al senatore Dell’Utri le richieste che i capi di Cosa Nostra facevano arrivare a suo padre.

I servizi di sicurezza italiani un po’ troppo implicati

Bisogna ammettere che gli uomini del SISDE sembrano onnipresenti nei meandri oscuri che legano la Sicilia al continente. E questo già da prima della stagione degli attentati mafiosi del 1992-93.

Gli investigatori dispongono in effetti della testimonianza di un collaboratore di giustizia, Angelo Fontana, un mafioso della “famiglia” dell’Acquasanta, che afferma che il 21 giugno 1989, mentre si preparava un primo tentativo di attentato contro il giudice Falcone, gli “uomini d’onore” si sarebbero accontentati di sorvegliare la zona nei dintorni della villa del giudice. Fontana racconta che l’esplosivo, destinato ad uccidere il giudice, era stato trasportato sul luogo da altre persone, persone che non erano uomini di Cosa Nostra.

Gli investigatori dispongono anche della testimonianza di una donna che afferma aver visto “un uomo dal viso molto brutto” nei paraggi della villa del giudice Falcone, quel famoso 21 giugno 1989. Chi è costui? “Nessuno conosce il suo nome. Tutti dicono che ha un viso mostruoso. È un agente del servizio di sicurezza italiano”, afferma il nostro collega Attilio Bolzoni. Luigi Ilardo, l’informatore di Cosa Nostra del colonnello dei carabinieri Mario Riccio, ne aveva parlato anche lui. Ilardo diceva che c’era, appunto, “un agente dei servizi segreti italiani che faceva delle cose strane. Aveva un viso mostruoso. Abbiamo saputo che quest’agente si trovava anche nei paraggi di Villagrazia quando l’ufficiale di polizia Nino Agostino è stato ucciso”, ha rivelato l’informatore dei carabinieri.

L’uomo “dal viso mostruoso”, lo sconosciuto mistero al centro del Patto

Nino Agostino lavorava per localizzare i capi mafiosi in fuga e fu assassinato con sua moglie il 5 agosto 1989. Emanuele Piazza, un amico di Agostino, o più precisamente una delle sue fonti, è stato eliminato anche lui. “Non so per quali ragioni i servizi segreti hanno partecipati a queste azioni…forse per coprire certi uomini politici…”, aveva precisato il mafioso Luigi Ilardo prima di essere assassinato. Il padre di Nino Agostino ha ricordi molto precisi: “Poco prima dell’assassinio di mio figlio, due uomini sono venuti a casa mia. Si sono presentati come poliziotti che lavoravano con mio figlio. Uno di loro aveva un viso orribile”.

Ancora un altro testimone ha parlato di questo agente dei servizi segreti italiani dal viso “mostruoso”. Si tratta del figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimino. Massimo Ciancimino ha spiegato che un uomo dei servizi segreti “con un viso sfigurato” era in contatto con suo padre da molti anni. La ragione del contatto? Sempre la stessa, la ricerca di una mediazione, un patto tra la mafia e i rappresentanti dello Stato.

Una cosa è sicura. Nel 1994, quando per la prima volta Silvio Berlusconi arrivò al potere, gli attentati cessarono. Bisogna ammettere che senza la manna elettorale siciliana, mai il Cavaliere sarebbe arrivato alla poltrona della Presidenza del Consiglio italiana. Senza dubbio una semplice coincidenza…

[Articolo originale "Quand les hommes de Berlusconi pactisaient avec la mafia" di Enrico Porsia] (http://www.bakchich.info/Quand-les-hommes-de-Berlusconi,08363.html)

Titanium555
20-08-2009, 19:24
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Quando gli uomini di Berlusconi patteggiavano con la mafia
Luglio 2009 http://italiadallestero.info/archives/7129 Francia

ahahahah perchè ora cosa fanno? ahahahah prendimiamola come una battuta che è meglio và....:muro:

atinvidia284
22-08-2009, 12:45
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Berlusconi sente che la fine è vicina?
Agosto 2009 http://italiadallestero.info/archives/7133 Gran Bretagna
[The Guardian]

Silvio Berlusconi ha cominciato le vacanze estive scagliando una serie di feroci attacchi contro i media italiani. Tutto ha avuto inizio venerdì scorso, con questa replica ad una innocua domanda sui gasdotti russi, posta da un giornalista del notiziario della terza rete nazionale, il TG3, a cui ha risposto: “Lei appartiene ad una testata che ieri ha dato quattro notizie, tutte negative e tutte contro il governo. Credo che sia una cosa che non dobbiamo e non possiamo più sopportare: una televisione finanziata con denaro pubblico che critica il governo”.

Gli attacchi sul “giornalismo deviato” de La Repubblica si sono trascinati fino a questa settimana, dopo che il quotidiano aveva pubblicato l’intervista al Presidente della regione Puglia, nonché attivista di spicco per i diritti gay, Nichi Vendola.

Le accuse di Berlusconi al TG3 sono state scatenate da una serie di notizie che mettevano in dubbio l’immagine dell’Italia come paese ricco e di successo, governato da un leader carismatico e popolare. Le notizie comprendevano servizi su: dati che denunciavano un declino della produzione industriale al 20%; aggiornamenti sulle proteste presso l’azienda milanese Innse, dove quattro operai manifestavano con un sit-in cima ad una gru; la reazione dei sindaci italiani nei confronti dell’introduzione delle ronde a difesa delle città; la congestione del traffico di inizio estate nelle strade e negli aeroporti.

Questa non è la prima volta che Berlusconi ha attaccato la stampa italiana. Ma in precedenza aveva rivolto le sue ire nei confronti di quei quotidiani che lo avevano accusato di aver avuto relazioni con giovani donne e prostitute o che comunque cercavano di orientare le opinioni a sinistra. La differenza, in questo caso, è che Berlusconi ha incriminato il TG3 solo perché aveva dato delle notizie.

Ma l’aspetto che condfonde della storia è: perché Berlusconi dovrebbe attaccare questi mezzi, quando ha praticamente il controllo assoluto su tutti gli altri? Perché mai non lascia che un canale e un quotidiano continuino a fornire notizie, anche solo per dare l’idea della libertà di stampa?

Dopotutto, la resistenza di Berlusconi dopo mesi di rivelazioni scandalose sulla sua vita sessuale, può solo testimoniare l’efficace manipolazione dei media italiani da parte sua. Sebbene tanto inchiostro sia stato versato per descrivere in modo talvolta anche morboso, i dettagli sulla relazione tra Berlusconi e Patrizia D’Addario, la maggioranza degli italiani continua a preferire le notizie trasmesse dalla televisione. In Tv, Berlusconi è il re.

Nonostante la perseveranza del TG3, Berlusconi è riuscito ad esercitare un efficace controllo sulle altre due reti pubbliche e possiede tre delle quattro restanti reti private. Immaginatevi lo scandalo delle spese di ministri pubblicato solo sul Telegraph, con il solo passaggio di riferimenti a “pettegolezzi e accuse sui rimborsi spese dei Ministri manovrate politicamente” in TV e sugli altri quotidiani. Questo è quello che sta accadendo oggi in Italia, l’unica differenza è la natura dello scandalo.

La risposta potrebbe consistere nel fatto che Berlusconi sappia che la fine è probabilmente vicina. Pare che il Presidente del Consiglio abbia confessato ai suoi più intimi collaboratori di temere un tentativo di detronizzazione in autunno, e abbia già cominciato a preparare la sua “campagna d’autunno”.

I leader di sinistra ritengono che la vera portata degli effetti della crisi economica globale si riveleranno in autunno, con Antonio di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, che dichiara a Libero lo scorso martedì: “Se non sarà l’apocalisse, ci andrà molto vicino”.

Se l’intenzione di Berlusconi era di vincere la guerra dell’etere prima della battaglia d’autunno, i suoi commenti sul TG3 potrebbero aver superato il limite pericolosamente, giacché hanno ottenuto ciò che né a lui né a nessun altro era mai riuscito prima, una reazione compatta da parte dell’opposizione.

Dario Franceschini, leader della più grande coalizione all’opposizione, il Partito Democratico, ha minacciato di organizzare una manifestazione a Settembre, se Berlusconi non fa marcia indietro, per proteggere la libertà di informazione in Italia, un’affermazione condivisa da tutti i componenti delle varie fazioni interne. Tutti gli altri partiti di opposizione hanno lanciato forti espressioni di condanna nei confronti dei commenti del Presidente del Consiglio.

Una sinistra compatta, riunitasi su una base di libertà civili e riforme costituzionali, potrebbe essere quella forza potente che l’Italia non è mai riuscita a produrre in epoca Berlusconi. Per la politica italiana si prospetta davvero un “autunno rovente”, ma per l’assediato Premier italiano, sarà forse l’ultimo?

[Articolo originale "Does Berlusconi sense the end is near?" di George Turner] (http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2009/aug/16/berlusconi-media-tg3)

Titanium555
22-08-2009, 22:19
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Berlusconi sente che la fine è vicina?
Agosto 2009 http://italiadallestero.info/archives/7133 Gran Bretagna

ma quale fine quale minaccia, proprio il pd dovrebbe difenderci da cosa da loro stessi? ma per favore la demagogica disfatta dell'italia.......tra chiesa, potere, prostituzione il resto è nulla ...............

ConteZero
22-08-2009, 22:24
ma quale fine quale minaccia, proprio il pd dovrebbe difenderci da cosa da loro stessi? ma per favore la demagogica disfatta dell'italia.......tra chiesa, potere, prostituzione il resto è nulla ...............

Se la maggioranza dovesse vacillare oggi come oggi il PD voterebbe la fiducia a Berlusconi perché gli conviene.

Titanium555
22-08-2009, 22:47
Se la maggioranza dovesse vacillare oggi come oggi il PD voterebbe la fiducia a Berlusconi perché gli conviene.

naturale.......ci mancherebbe in italia ognuno segue i propri interessi, interessa poco il resto :D , naturalmente la faccia però la devono mantenere altrimenti come fanno a camminare per la strada.......:doh:
anche se ha questo possiamo dire che stiamo dando una svolta epocale con berlusconi........lui si che c'è l'ha di pietra ....si ma solo la faccia il resto non si sà.........ahahahhahaha

atinvidia284
24-08-2009, 18:10
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/belgium.standard.gif L’Italia prima infligge poi cura le ferite agli immigrati clandestini
Agosto 2009 http://italiadallestero.info/archives/7164 Belgio
[De Standaard]

Bruxelles - Il governo Berlusconi, che recentemente ha reso perseguibile penalmente l’immigrazione illegale, procederà ad una grande regolarizzazione il prossimo settembre.

L’Italia a partire dal primo settembre procederà alla regolarizzazione di due categorie di illegali. Chi lavora nelle case come colf o badante o negli ospizi per anziani come assistente, avrà tempo durante tutto il mese di settembre per richiedere le carte necessarie. In queste due categorie rientrano anche coloro che fanno assistenza ai portatori di handicap sia a domicilio che nelle strutture specialistiche.

La casa di riposo o la famiglia che abbia assunto una badante potrà presentare la domanda a nome del lavoratore illegale. Solo chi al 30 giugno 2009 si trovava già in Italia ed in quel momento lavorava illegalmente già da almeno tre mesi potrà usufruire di questa sanatoria. La domanda costa 500 Euro. Nella sola regione Veneto, 20.000 lavoratrici del centro ed est Europa avrebbero i requisiti necessari per la regolarizzazione.

L’ultima sanatoria introdotta dall’Italia risale al 2002 e riguardava tutte le categorie di lavoratori. Questa regolarizzazione di lavoratori specifici che, in questa Italia sempre più anziana, sono necessari come il pane, non solleva alcuna protesta da parte dell’opinione pubblica. Questo è rimarchevole.

Nel maggio dello scorso anno in Italia è salita al potere una coalizione di centro-destra, che ha fatto dell’immigrazione il tema più importante della campagnia elettorale. Il governo di Silvio Berlusconi, insieme al partito anti-immigrati Lega Nord come principale alleato, ha continuato a martellare sulla necessità di fermare l’immigrazione illegale, ad esempio rendendo più severi i controlli alle frontiere.

Contemporaneamente entrerà in vigore la maggior parte dei provvedimenti che il parlamento italiano ha approvato l’anno scorso in materia di immigrazione regolare e clandestina. Alcuni esempi: verranno tassati i permessi di soggiorno e le regole per le riconciliazioni familiari saranno più rigide.

Più conosciuta e più criticata a livello internazionale è la nuova legislazione contro l’immigrazione illegale. In Italia, da circa un mese, è considerato un crimine il soggiorno illegale e l’offrire lavoro o alloggio illegalmente.

Al primo fermo l’illegale rischia, oltre il foglio di via, anche una multa per l’infrazione. Al secondo fermo il clandestino rischia, come già prima, anche di finire in carcere. Inoltre, il periodo durante il quale gli illegali possono essere tenuti richiusi nei centri di accoglienza è aumentato da due a sei mesi.

La politica del governo sull’immigrazione in gran parte sembra far leva sui “bassi istinti” dell’italiano medio. Presso una parte dell’opinione pubblica serpeggia la convinzione che esista un rapporto diretto tra immigrazione (clandestina), criminalità e disordine pubblico. Un certo numero di quotidiani italiani fomenta questa impressione specificando sistematicamente la nazionalità del reo nel caso questi sia di origine straniera.

Inoltre l’Italia risente della crisi economica più di altri paesi europei, con la conseguenza che gli immigrati corrono maggiormente il rischio di essere visti come concorrenti sgraditi sul mercato del lavoro. Questa sensazione è stata smentita con dati reali dalla Banca Centrale Italiana nel corso di questa settimana. Gli immigrati, secondo la Banca d’Italia, sin dal loro arrivo non hanno assolutamente “rubato” lavoro agli italiani. Viceversa, le funzioni che italiani ed immigrati ricoprono sono “complementari”. Grazie al fatto che gli immigrati vengono più spesso impiegati in funzioni tecniche o lavorano come operai, aumentano per gli italiani di sesso maschile le occasioni di lavoro in settori che richiedono personale più altamente specializzato.

Anche le donne italiane sono avvantaggiate dalla presenza sul mercato del lavoro di immigrate di sesso femminile. Mentre le donne del centro ed est Europa si prendono cura delle loro case, le donne italiane sono libere di impegnarsi lavorativamente fuori casa, suggerisce la Banca d’Italia.

Regolarizzando in modo generalizzato colf e badanti il governo ammette quindi una realtà economica: questo non comporterà una perdita di posti di lavoro per gli italiani. Il fatto che la regolarizzazione, persino nella destra estrema, provochi così poca opposizione dimostra ulteriormente come i “bassi istinti” abbiano un peso anche il questo caso. Con l’irrigidimento della legge sugli illegali, molte famiglie temevano di perdere il loro aiuto domestico o, naturalmente, di essere persino accusate di un crimine.

[Articolo originale "De Standaard" di Ine Roox] (http:///)

stetteo
26-08-2009, 10:30
Sesso, Berlusconi e il letto di Putin
Articolo di Società cultura e religione, pubblicato giovedì 13 agosto 2009 in Giappone.

[The Japan Times]
Roma – Le performance sessuali del Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi sono sui titoli dei giornali di tutto il mondo, non solo sulla stampa scandalistica. Queste storie non sarebbero niente più che divertenti, come certamente sono, se non fossero così deleterie per l’Italia e per la politica immobile del paese.

Perché, nonostante i crescenti scandali, “Il Silvio Nazionale” rimane di gran lunga il politico italiano più popolare e di maggior successo (nonostante il suo tasso di approvazione sia ora sceso sotto il 50% nei sondaggi per la prima volta dal suo secondo ritorno alla presidenza nel 2008).

Una parte dei motivi della longevità di Berlusconi nonostante le sue varie cadute è culturale. Come in altri paesi latini o mediterranei con una forte tradizione cattolica, la società italiana ha imparato da molto tempo ad accettare serenamente una vita fatta di doppiezze: da una parte, un forte attaccamento alla chiesa e ai valori della famiglia, e dall’altra una seconda vita, spesso vissuta sotto gli occhi di tutti, fatta di amanti e di altre “dubbie” relazioni.

I leader cattolici dell’Italia di oggi abbracciano spesso questo stile di vita. Negli ultimi anni, a parte lo stesso Berlusconi, altri divorziati come il leader del partito cattolico di centro Pier Ferdinando Casini e il Presidente della Camera Gianfranco Fini possono tranquillamente fare appassionati discorsi sull’importanza dell’unità della famiglia tradizionale e sulla sacralità del matrimonio al mattino, partecipare a una toccante udienza del Papa al pomeriggio, e correre alla sera dalla compagna non sposata e madre dei loro ultimi figli.

La tacita accettazione da parte della società italiana di un tale comportamento è diventata negli ultimi anni più apertamente riconosciuta, grazie forse a Berlusconi e ai suoi ampi possedimenti di mezzi di comunicazione. Negli anni ’70, la massima ambizione di una famiglia media della classe operaia per i propri figli era che questi studiassero, andassero all’università e diventassero dottore o avvocato.

Dalla fine degli anni ’70, e soprattutto durante gli anni ’80 e ’90, i tre canali televisivi privati di Berlusconi hanno dipinto un modello falso e illusorio di successo veloce, come quello visto nelle soap opera americane come “Dallas”. Dagli anni ’90 i suoi canali hanno trasmesso il “Grande Fratello” e programmi di varietà dominati da comici maschi, forzuti e giovani donne vestite in maniera succinta, comunemente chiamate “veline”.

Nello spazio di soli 30 anni le stazioni televisive di Berlusconi sono riuscite a imporre questo illusorio ritratto del successo nella società italiana. E oggi, l’ambizione di molte madri italiane della classe operaia è quella di vedere le loro figlie diventare una poco vestita “velina” che, a sua volta, riesca a finire sulla cronaca scandalistica flirtando con l’ultimo forzuto divenuto rubacuori televisivo o con qualche promettente giovane calciatore. Diventare dottore o avvocato non è più un segno di successo.

Nonostante la mancanza di muscoli e di capelli, Berlusconi è la personificazione di questo tipo di successo. L’ex cantante di cabaret che è divenuto uno degli uomini più ricchi del mondo è anche riuscito a diventare il politico italiano di maggior successo, e uno dei più folcloristici del mondo. Fino a poche settimane fa, l’italiano medio lo vedeva come un modello, come qualcuno che era riuscito in varie sfere della vita.

Questo ora è cambiato. La gente ha iniziato ad ammirare meno Berlusconi, a perché l’ipocrisia è andata troppo oltre. Può essere trendy per un politico italiano ostentare la propria immagine di macho mediterraneo, ma quell’immagine diventa difficile da digerire quando il Presidente del Consiglio lancia una campagna per estirpare la prostituzione dalle strade, con possibilità che i clienti finiscano in galera, mentre lui dorme con delle accompagnatrici a pagamento.

E gli italiani non sono neppure rassicurati dal fatto che Berlusconi abbia schierato durante le ultime elezioni del Parlamento Europeo una serie di candidate la cui unica qualifica identificabile era che erano giovani ragazze carine che forse avevano passato un po’ di tempo in compagnia del Presidente del Consiglio nella sua villa in Sardegna o nel suo palazzo romano.

Oggi sembra che l’unica cosa certa sia che Berlusconi non sarà mai eletto Presidente della Repubblica, la carica alla quale ha sempre aspirato. Inoltre è pieno di voci secondo le quali adesso sarebbe attaccato per il suo comportamento da parte di membri del proprio partito. Di certo alcuni sostengono che Berlusconi sarà costretto a dimettersi da Presidente del Consiglio entro la fine dell’anno.

Queste voci potrebbero risultare esatte, dato che il cuore dello scandalo riguarda ora delle conversazioni registrate tra una escort pagata e Berlusconi durante i loro giochi erotici nella sua villa in Sardegna sul letto matrimoniale regalatogli dal suo omologo russo, Vladimir Putin. Un copione che prevede una caduta che avviene su di un letto donato dal Cremlino sarebbe una trama che nemmeno uno dei canali televisivi di Berlusconi potrebbe escogitare.

[Articolo originale " Sex, Berlusconi, and Putin's Bed" di Arnold Cassola]

atinvidia284
02-09-2009, 10:57
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Turchia: le rivendicazioni di Berlusconi sull’accordo del gasdotto sono “esagerate”
Agosto 2009 http://italiadallestero.info/archives/7065 Gran Bretagna
[Reuters]

ISTANBUL (Reuters) - Le affermazioni del Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, su un suo successo personale nella conclusione del patto energetico tra Russia e Turchia sono esagerate e hanno sorpreso il governo turco, ha commentato venerdì scorso, alla Reuters, una fonte governativa.

Con l’accordo raggiunto giovedì ad Ankara, il premier russo Vladimir Putin ha ottenuto l’approvazione della Turchia a far passare il gasdotto moscovita South Stream attraverso le acque turche in direzione dell’Europa, in alternativa ai piani concorrenti appoggiati dall’Unione europea, siglando così un patto utile a fare della Turchia uno snodo chiave per l’energia regionale.

L’accordo era già stato raggiunto quando il governo turco ha ricevuto, all’ultimo minuto, la richiesta inaspettata di Berlusconi di partecipare alla cerimonia della firma ad Ankara, con Putin e il Presidente del Consiglio Turco, Tayyip Erdogan, precisa la fonte. Aggiunge, inoltre, che lo stupore è aumentato nel momento in cui si è realizzato che Berlusconi voleva rivendicare l’intesa come un suo personale trionfo. “Questa è la tipica situazione che potrebbe creare un incidente diplomatico. Ma poiché si tratta di Berlusconi, la faccenda ha semplicemente fatto sorridere i due leader”, ha commentato la fonte.

Il sito del governo Italiano (www.governo.it) ha dichiarato che la partecipazione della Turchia al gasdotto South Stream è “un successo personale del Presidente del Consiglio (italiano).” “L’accordo sulla costruzione dell’oleodotto Samsun-Ceyhan rappresenta un ulteriore successo diplomatico di Palazzo Chigi (l’ufficio del Presidente del Consiglio italiano)”, si legge.

La fonte del governo turco ritiene sia stata un’esagerazione affermare che il premier italiano abbia svolto un ruolo tanto determinante nella trattativa.

La Russia vuole costruire il gasdotto South Stream prima del Nabucco, il collegamento con il Mar Caspio appoggiato dall’Unione europea, un piano che eliminerebbe la dipendenza dell’Europa dal gas russo. Il progetto di costruire un oleodotto che colleghi la città turca di Samsun sul Mar Nero all’hub petrolifero mediterraneo di Ceyhan, che Mosca a sua volta appoggia, è guidato dall’italiana Eni.

La Russia, che gestisce un quarto del gas naturale europeo, vuole costruire velocemente dei gasdotti per aggirare l’Ucraina e altri stati dell’ex Unione Sovietica, dopo che le dispute con Kiev sui costi di transito avevano interrotto la fornitura di gas all’Europa.

[Articolo originale "Berlusconi pipeline deal claim "exaggerated": Turkey" di Daren Butler] (http://www.reuters.com/article/worldNews/idUSTRE5761EA20090807)

atinvidia284
02-09-2009, 11:01
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif La TV italiana mette al bando il trailer del film su Berlusconi
Agosto 2009 http://italiadallestero.info/archives/7241 Gran Bretagna
[BBC]

La TV di stato italiana rifiuta di trasmettere il trailer di un film in cui compare il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, asserendo che è “offensivo” per la sua reputazione.

Il trailer di Videocracy mostra donne decisamente discinte e statistiche che evidenziano come l’Italia abbia un basso punteggio nella classifica della libertà di stampa e informazione. Il regista Erik Gandini afferma che il proprio lavoro, in uscita in anteprima al Festival del Cinema di Venezia, parla della cultura italiana in generale.

Anche Mediaset, l’azienda di Berlusconi che gestisce i canali della TV privata italiana, si è rifiutata di mostrare il trailer.

La televisione di stato italiana, la RAI, ha affermato nella propria lettera di rifiuto che le immagini nella pubblicità del film alludevano a fatti recenti inerenti la vita privata del Presidente del Consiglio italiano.

Messaggio Politico

Ma Gandini rifiuta le accuse secondo le quali il proprio film parli degli scandali, asserendo che questi hanno fatto notizia dopo che il film era stato completato. Ha dichiarato: “E’ un film sul presente. E’ un film che parla di come è diventata l’Italia dopo tutti questi anni. Ovviamente, Berlusconi è nella storia. In Videocracy - ha aggiunto il regista di origine italiana - la chiave del potere è l’immagine. In Italia, da tre interi decenni, un solo uomo detiene il controllo sull’immagine.

I produttori della Fandango affermano di essere stati informati dalla RAI che lo spot promozionale del film, che mostra anche un Berlusconi sorridente, era un messaggio politico diretto contro il governo.

La RAI ha dichiarato che avrebbe trasmesso le pubblicità del film se fosse stato mostrato anche un punto di vista alternativo. Gandini ha precisato che l’azienda televisiva nazionale - il cui presidente deve essere approvato dal governo - e la Mediaset di Berlusconi, forniscono già l’opinione opposta.

“L’altra sponda possiede sei canali che 24 ore su 24 raccontano l’altra versione della storia - queste le sue parole. “Penso che possano davvero permettersi una discussione riguardante queste cose”.

Mediaset e i tre canali nazionali RAI forniscono il 90% delle trasmissioni in chiaro in Italia.

[Articolo originale "Italy TV bans Berlusconi film ad"] (http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/8226388.stm)

atinvidia284
02-09-2009, 11:05
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/belgium.standard.gif Berlusconi deve sottoporsi ad una terapia contro la dipendenza sessuale
Agosto 2009 http://italiadallestero.info/archives/7229 Belgio
[Het Nieuwsblad]

La moglie ne ha abbastastanza di “fare da balia” al premier assuefatto al sesso.

La dipendenza sessuale di Silvio Berlusconi è così grave che deve sottoporsi urgentemente ad un trattamento. Questo è il messaggio che i suoi confidenti cercano di fargli capire da tempo.

Se di questi tempi il premier italiano compare sui giornali, è generalmente per motivi che hanno molto poco a che vedere con la politica. Se non si tratta di festini a base di sesso, comunque c’entra sempre qualche bellezza seminuda. Nel frattempo la situazione è escalata così tanto che i consulenti di Berlusconi gli hanno piu volte suggerito di entrare in una clinica specializzata e di sottoporsi ad una terapia contro la sua dipendenza. E meglio oggi che domani, si mormora. O così sostiene sua moglie, Veronica Lario (52), che sta affrontando il divorzio dal capo del governo italiano.

Se vuole ancora salvare il suo matrimonio, non può far altro che disintossicarsi urgentemente dalla sua dipendenza da sesso. Il suo entourage cerca in tutte le maniere di fargliela capire una volta per tutte, ma per la moglie non fa più nessuna differenza. Recentissimamente aveva confidato ad un’amica che “ormai è troppo tardi”. “Continua a raccontare bugie”, ha detto. “Inoltre non si rende ridicolo solo di fronte a me, ma di fronte al mondo intero. Ha fatto così tante cose buone, ma la cosa brutta è che oggi nessuno se ne ricorda. Si parla solo delle sue scappatelle.”

La moglie Lario ne ha davvero abbastanza. È già una ventina d’anni che il magnate dei media ne fa di tutti i colori. Ora che il mondo intero conosce il suo stile di vita degenerato, non vuole più tacere. Non è un caso che domani esca la prepubblicazione del suo nuovo libro, dove fa a pezzi Berlusconi. Ad esempio lo chiama una “figura ridicola” e dice di non farcela più a “fargli da balia”.

Berlusconi si è messo in difficoltà da solo quando è apparso, alcuni mesi fa, alla festa di compleanno di una modella di lingerie. Noemi Letizia ha ricevuto in regalo dall’esuberante premier italiano una carissima collana. Non molto dopo, un giornale spagnolo ha pubblicato una serie di foto piccanti di giovani ragazze nella villa estiva di Berlusconi, ed ha fatto le sue confessioni anche una prostituta di lusso.

Silvio nel frattempo continua senza vergogna a negare che egli abbia mai avuto sesso con ragazze minorenni. Nel frattempo le ragazzine hanno ripreso a ronzargli intorno, ma lui non sembra farci caso.

E sulla politica del governo italiano? Per il momento al riguardo non si spende parola. Berlusconi vuole sopravvivere a questi episodi scandalosi, costi quel che costi, perchè tra un paio di anni vorrebbe diventare Presidente della Repubblica. Stranamente la possibilità non è poi così remota, perchè nonostante tutto un numero notevole di italiani continuano a sostenere il capo del governo.

[Articolo originale "Berlusconi moet in sekstherapie" di Dajo Hermans] (http://www.nieuwsblad.be/Article/Detail.aspx?ArticleID=GSH2E4IJU)

Titanium555
02-09-2009, 14:41
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/belgium.standard.gif Berlusconi deve sottoporsi ad una terapia contro la dipendenza sessuale
Agosto 2009 http://italiadallestero.info/archives/7229 Belgio

Guarda questa mi sembra una bella cazzata visto e considerato che ormai e risaputo che lui usa viagra.........io la chiamerei una perversione vera e propria non è una semplice dipendenza.........

Bastian UMTS
02-09-2009, 15:14
Guarda questa mi sembra una bella cazzata visto e considerato che ormai e risaputo che lui usa viagra.........io la chiamerei una perversione vera e propria non è una semplice dipendenza.........
Leggere gli MP

Titanium555
02-09-2009, 23:36
Leggere gli MP

ma sei stupido o cosa........per ora ti becchi una segnalazione......poi fai quello che vuoi.......

nomeutente
03-09-2009, 09:16
Leggere gli MP

ma sei stupido o cosa........per ora ti becchi una segnalazione......poi fai quello che vuoi.......

Le vostre questioni private non riguardano gli utenti del forum, almeno non in questa sezione.
In ogni caso l'appellativo "stupido" costa 3 gg di sospensione.

atinvidia284
03-09-2009, 13:59
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/sweden.standard.gif Videocracy
Agosto 2009 http://italiadallestero.info/archives/7243 Svezia
[Dagens Nyheter]

La malvagità del banale. Che cosa succede nell’opinione pubblica del regno di Silvio Berlusconi, dove il primo ministro controlla l’intera televisione? Erik Gandini ritrae questo incubo sorridente ed amorale che esce dallo schermo.

Erik Gandini, nato a Bergamo, si è finalmente deciso ad affrontare l’Italia, la sua misteriosa patria il cui presidente del consiglio Silvio Berlusconi si è procurato l’immunità giudiziaria, ha messo i rom in posti simili a campi di concentramento e sempre con il sorriso sulle labbra si è divincolato tra tutti gli scandali grandi e piccoli, all’apparenza con il tacito consenso della maggioranza degli italiani.

Di tempo ce n’è voluto ed è senz’altro stato difficile da portare a termine, ma il suo film “Videocracy” (più o meno ‘governo dello schermo’) ha meritato in pieno quest’attesa.

In Italia, più dell’80% delle persone si informano esclusivamente attraverso la televisione. La televisione è di proprietà del primo ministro Silvio Berlusconi con il suo prosperante impero mediatico Mediaset, oppure è da lui dominata attraverso il suo partito Forza Italia. Il partito di governo italiano esercita sulla radio e sulla televisione pubblica RAI un’influenza ben più grande di quanto sarebbe possibile in Svezia.

Ma Erik Gandini non si sofferma quasi mai su questi dettagli e presenta invece, attraverso un linguaggio visuale, brillante e carico di emotività, qualcosa di ben più difficile da cogliere: le conseguenze e la psicologia di ciò che definisce una “rivoluzione culturale”. Una rivoluzione in cui sono soprattutto le donne ad essere sfruttate e misteriosamente accettano di farsi sfruttare, mentre l’Italia scivola sempre più in basso nella classifica delle pari opportunità.

Gandini passa da inquietanti vie secondarie per entrare in un incubo sorridente ed amorale in cui la parola scritta, l’argomentazione fondata e le realtà sociali non hanno in pratica più alcun significato politico. La strada del successo, che qui è il senso stesso della vita, passa attraverso gli show e i quiz delle televisioni di Berlusconi. Come è stato detto persino in dibattiti svedesi sull’Italia quando si sono discusse le critiche a Berlusconi: che cosa c’è di sbagliato a divertirsi un po’?

Un giovanotto si allena nella lotta libera e nei movimenti alla Ricky Martin, partecipa a concorsi per talenti e sogna il successo spronato dalla mamma. Delle ragazzine puntano a diventare “velina”: ballerine per 30 secondi, “seni abbondanti e perizoma” per mantenere gli spettatori incollati. Una corpulenta donna di mezza età fa uno strip
davanti a cacciatori di talenti. Sono i sognatori più commoventi ed innocenti di Gandini, e si trovano in fondo alla catena alimentare in cui il potere e i media vivono in simbiosi.

L’innocenza va svanendo man mano che Erik Gandini sale in questa catena. Ritrae da vicino lo sgradevole Fabrizio Corona, paparazzo, ricattatore e nihilista da varietà che con successo ha portato l’essenza cinica dell’estetica berlusconiana un passo più avanti. Il famoso agente televisivo Lele Mora, buon amico di Berlusconi e suo
vicino in Costa Smeralda, il paradiso sardo del jet-set, riceve gli ospiti nella sua “casa bianca” e sorridendo passa il suo cellulare da cui svolazza come suoneria “La giovinezza”, canzone di battaglia dei fascisti, tra immagini di simboli del partito, svastiche e Mussolini: ”Bello, eh?”

Un’altra vicina in Sardegna è diventata fotografa di corte del primo ministro e racconta volentieri quali foto sono state approvate e qual’è la sua preferita: quella famosa di Berlusconi con una giovanile bandana.

“Il Presidente”, come Berlusconi chiama sé stesso, appare solo sorridente – e che sorriso! – in contesti ufficiali: sulla tribuna d’onore ad una parata militare, in testa ad una manifestazione di Forza Italia, mentre riceve la cittadinanza onoraria di Olbia, in Sardegna.

“Videocracy” funziona in modo eccellente come misurazione di trent’anni di cambiamento della situazione mentale e politica italiana, soprattutto insieme a “Il divo” di Sorrentino. O come Gandini ha descritto il suo obiettivo: non tanto osservare la banalità del male, quanto la malvagità del banale. Forse non è nemmeno così lontano da noi come ci piace credere.

[Articolo originale "Videocracy" di Eva af Geijerstam] (http://www.dn.se/kultur-noje/filmrecensioner/videocracy-1.940308)

Ja]{|e
04-09-2009, 10:46
Articolo originale: "GroenLinks: Proces tegen Berlusconi" (http://www.ad.nl/dichtbijeuropa/3257966/GroenLinks_Proces_tegen_Berlusconi.html)

I verdi Olandesi vogliono denunciare Silvio.

'GroenLinks' (il partito dei Verdi olandesi) sta considerando di iniziare una procedura contro l’Italia a causa della limitata libertà di stampa nel Paese. Il premier Silvio Berlusconi controlla sia le emittenti pubbliche che le emittenti private e impedisce da qualche tempo a giornalisti critici di accedere alle sue conferenze stampa.

21 Giugno 2009 -- Questo secondo quanto affermato dalla capolista di Groenlinks Judith Sargentini. ‘Il Trattato europeo obbliga ogni Paese europeo a garantire la libertà di stampa. In qualità di frazione dei Verdi all’Europarlamento stiamo quindi considerando una procedura contro l’Italia’, ha detto Sargentini. ‘Se procediamo contro Bulgaria e Romania per le loro irregolarità, allora dobbiamo osare fare lo stesso con l’Italia.’ Se la maggioranza dell’Europarlamento dovesse appoggiare questa causa legale, la procedura giungerebbe nelle mani della Corte Europea di Giustizia.

Sargentini ha già in precedenza affermato che il capolista Wim van de Camp del CDA (Partito Cristiano-Democratico) deve affrontare Berlusconi sul tema del suo comportamento, come anche sul caso dei rifugiati rispediti in Libia. Il CDA e il partito di Berlusconi sono membri della stessa frazione del parlamento europeo.

Hermes_81
04-09-2009, 13:28
ora perfino l'Egitto ci prende in giro :sofico:

http://www.youtube.com/watch?v=TeLSEmGouSE

atinvidia284
05-09-2009, 14:51
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/canada.standard.gif Per gli Italiani le pagliacciate del Presidente del Consiglio “non sono una novità”
Agosto 2009 http://italiadallestero.info/archives/7250 Canada
[National Post]

Una festa a casa di Silvio Berlusconi, con bellissime ragazze invitate per la gioia del Presidente del Consiglio: sarebbe potuta essere la storia di questa estate, ma siamo nel 1986.

Era la notte di Capodanno e Berlusconi, all’epoca solo un magnate dei media, aveva organizzato un party in onore del suo amico, il Presidente del Consiglio Bettino Craxi. Un anno prima, Craxi aveva legalizzato i canali televisivi del suo ospite, spezzando il monopolio dello stato sulla televisione pubblica, con un provvedimento soprannominato “decreto Berlusconi”.

“Due ragazze del Drive In (uno show televisivo) sarebbero dovute venire, ma ci hanno fatto il bidone e Craxi è fuori dalla grazia di Dio… perchè poi finisce che non scopiamo più” disse Berlusconi durante una conversazione telefonica registrata dalla polizia e resa pubblica anni dopo, durante un processo anti-mafia.

Sorprende poco, allora, che molti italiani non siano sembrati stupiti – o interessati – al fatto che Berlusconi, ora 72enne e Presidente del Consiglio italiano, sia stato accusato quest’estate di aver trascorso a novembre una notte con una ragazza portata ad uno dei suoi party da un imprenditore.

“Questa non è una novità per l’Italia” ha dichiarato Maria Grazia, un’ insegnante di scuola superiore. “Qui a Roma abbiamo avuto Nerone, Caligola…Cos’altro può sorprenderci?”

Alcuni italiani hanno espresso imbarazzo per lo scandalo. Altri non vi hanno dato peso, accettando l’ammissione di Berlusconi di non essere un santo. Quasi nessuno ha espresso il turbamento che un tale fatto avrebbe potuto suscitare in Italia e l’episodio ha inciso a malapena sulla sua popolarità.

“Berlusconi ha un elemeno dalla sua parte in questo scandalo: il quasi illimitato cinismo degli italiani nei confronti dei politici e della classe politica” ha affermato Alex Stille, autore del libro più venduto su mafia e politica italiana.

Non sconvolge che la morsa di Berlusconi sulla televisione italiana – possiede tre delle quattro reti private e influisce sulle tre nazionali – gli abbia garantito una scarsa diffusione delle informazioni sul “sexgate” sui mezzi di informazione più seguiti del paese.

Il fatto è che gli italiani si sono assuefuatti a vedere i leader invischiati negli scandali.

Nel 1994 Craxi fuggì dall’Italia nel mezzo di una campagna anti-corruzione.

Giulio Andreotti, sette volte Presidente del Consiglio, perse potere nella stessa stagione di Mani Pulite, prima di dover rispondere alle accuse di collegamenti con la mafia: alla fine, dopo anni in tribunale è stato assolto in appello nel 2003.

Lo stesso Berlusconi ha affrontato 12 processi – le accuse includono falsa testimonianza, corruzione della finanza e sovvenzioni illecite ai partiti politici – ma non è mai stato condannato, il più delle volte perché l’appello è caduto in prescrizione.

Quindi, mentre i giornalisti stranieri lo fulminavano per la sua passione verso giovani donne, ritraendolo come un ammiccante Imperatore Nerone che giocherella mentre l’economia italiana brucia, Berlusconi dichiarava che sono loro a non capire la vera Italia.

Alcuni osservatori locali sono d’accordo. “A lungo l’Italia è stata l’anomalia d’Europa” ha dichiarato James Walston, docente presso l’American University di Roma. “C’è mancanza di rispetto nei confronti della legge in più settori della società. Per molti italiani, quello che ha fatto Berlusconi è ammirevole”.

L’evasione fiscale è stata descritta come uno sport nazionale. Gli esperti dell’Eurispes hanno stimato che oltre un terzo dei 2 300 miliardi di dollari dell’economia italiana è “in nero”, o sfugge alle tasse, e l’agenzia statistica nazionale indica che l’evasione è prossima al 16%.

Affari e politica sono strettamente legati, con contatti personali spesso determinanti nel definire la burocrazia. L’anno scorso Transparency International ha collocato l’Italia al secondo posto tra i paesi più corrotti dell’eurozona, dopo la Grecia.

Mentre quest’anno in Gran Bretagna uno scandalo sulle spese parlamentari ha portato a delle dimissioni e ha finito di umiliare il partito laburista al governo nelle elezioni nazionali ed europee, una simile inchiesta in Italia due anni fa ebbe un impatto di minore portata.

Il libro più venduto che punta al cuore dello scandalo, La Casta, ha rilevato che il Parlamento italiano spende per sé 10 volte di più di quello spagnolo, grazie agli innumerevoli benefici, tra cui lezioni di tennis private, per i propri membri.

“Non perchè i britannici siano più virtuosi, ma perchè è più probabile che vengano puniti” ha affermato il Prof. Walston. “C’è arroganza da parte della casta di politici alla guida dell’Italia, che non ritengono di dover rispondere ai cittadini”.

In Italia, fa notare Victor Lapuente, esperto di governo presso l’Università svedese di Gothenburg, i sindaci coinvolti in casi di corruzione vengono spesso eletti nuovamente, cosa impensabile in molti paesi del Nord Europa.

Berlusconi ha altri elementi che propendono a proprio favore, tra i quali un’opposizione di sinistra divisa e litigiosa, che molti italiani non reputano in grado di governare il paese. Invece, lui è considerato qualcuno capace di fare.

Inoltre, il suo stile di vita brillante resta l’aspirazione di molti italiani, considerando che la rigidità della normativa sul divorzio della cattolica nazione ha prodotto una mentalità più tollerante verso le infedeltà.

Il Prof. Walston crede che Berlusconi non avrà problemi, a meno che nei prossimi mesi non aumenti bruscamente la disoccupazione o venga meno alle ambiziose promesse di ricostruzione dopo il terremoto di aprile nel centro Italia.

[Articolo originale "PM's antics "nothing new" for Italians" di Daniel Flynn] (http://www.nationalpost.com/news/world/story.html?id=1914447)

atinvidia284
07-09-2009, 10:23
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif 1695 – Il Berlusconi delle basse lande?
Giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/7278 Olanda
[De Volkskrant]

1695 – Il Berlusconi delle basse lande?

Nelle settimane passate i giornali erano bombardati da notizie sul premer italiano Silvio Berlusconi. Oggi il giornale spagnolo El Pais ha pubblicato foto di donne procaci e seminude nella proprietà del, sempre ridanciano, leader italiano. Nel suo Paese queste foto non hanno potuto essere pubblicate perchè Berlusconi, il re dei media, lo proibisce.

In precedenza, questo mese era stato reso noto che l’Italia è l’unico Paese occidentale a non essere più contato tra quelli a piena libertà di stampa. Vi regna una sorta di “pseudo-libertà” dove la stampa è ufficialmente libera, ma in pratica viene ostacolata. In Olanda e in Inghilterra abbiamo conosciuto una situazione simile sotto il governatore Guglielmo III, o come lo chiamano gli inglesi, King William the Third.

Se torniamo all’anno 1695, Guglielmo III è al potere come Stadhouder, ovvero governatore, di Olanda, Zelanda, Utrecht, Gheldria e Overijssel, oltre a essere Re d’Inghilterra, Irlanda e Scozia. Guglielmo introduce parziale libertà di stampa, rimuovendo l’obbligo per i giornali di fare controllare preventivamente tutte le pubblicazioni dallo Stato. Citare dichiarazioni fatte in parlamento rimane proibito, così come la diffamazione.

I potenti tuttavia non erano affatto contenti con la libertà che i giornalisti avevano improvvisamente ottenuto e furono quindi escogitati molti modi di ostacolare i giornali. Nel caso il signor Berlusconi stia leggendo, gli consiglio di fare attenzione. Chissà che non possa aggiungere qualche idea alla sua lista di trucchetti.

Così era possibile arrestare e mettere in galera i giornalisti, gli editori e le fonti degli articoli in qualsiasi momento, in attesa di una denuncia. Di solito il caso veniva archiviato dopo le indagini, ma nel frattempo qualcuno aveva trascorso giorni, se non settimane, in carcere. Naturalmente in questi casi non venivano pagati risarcimenti.

Inoltre, quando uno stampatore o un editore venivano arrestati, venivano di solito immediatamente confiscati anche tutti i torchi da stampa e le matrici. Così facendo non era possibile che altri portassero temporaneamente avanti la stamperia. E nel caso poi si arrivasse ad un processo, lo stampatore doveva inoltre pagare somme ingenti per la propria difesa. Uno stampatore ci pensava quindi due volte prima di pubblicare un articolo critico.

Per scoraggiare ulteriormente il giornalismo, in Inghilterra fu introdotta nel 1712 una tassa su tutti i giornali e periodici. Nel giro di un anno la gran parte dichiarò bancarotta ed i giornali rimanenti divennero così cari, che rimasero accessibili solo ad un pubblico ridotto. I banditori di paese festeggiarono la rinascita.

I giornali divennero nel frattempo sempre più esperti nell’aggirare le regole. Citazioni dal parlamento venivano quindi pubblicate, ma senza riportare il nome degli oratori. Questo veniva solo suggerito riportando le iniziali. Quando anche le iniziali furono proibite, il giornale “the Gentleman’s Magazine” passò a descrivere le assemblee parlamentari del fantastico Paese di Lilliput, il cui governo ovviamente rassomigliava molto da vicino a quello inglese. Alla fine anche questo fu proibito.

Vi chiederete forse, ma quindi com’è che alla fine andò tutto bene per la libertà di stampa? Un ruolo importante in questo processo fu condotto dal potere giudiziario. Nel corso del 18esimo secolo, sempre meno giornalisti furono infatti condannati. Daniel Defoe, autore di Robinson Crusoe ma al tempo stesso giornalista, fu imprigionato svariate volte tra il 1703 e il 1730. Ma dopo il 1750 questo tipo di condanne non avvenivano quasi piu’.

Ovviamente ci furono altri fattori che aiutarono il potere giudiziario. Ad esempio nel 1750 Guglielmo III non era ormai più re d’Inghilterra da tempo. Inoltre le idee dell’Illuminismo seppero cambiare lo spirito dei tempi. La libertà di stampa divenne lentamente un valore importante della nascente democrazia.

In Italia sarà necessaria una nuova battaglia per rendere la libertà di stampa un valore importante. Forse la magistratura può dare una mano anche lì?

[Articolo originale "1695 - Berlusconi_van_de_Lage_Landen" di Jeroen de Baaij] (http://www.vkblog.nl/bericht/262948/1695_%96_de_Berlusconi_van_de_Lage_Landen%3F)

Ja]{|e
07-09-2009, 16:38
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif L’abisso tra Berlusconi e la realtà
31 agosto 2009 http://italiadallestero.info/archives/7324 Gran Bretagna

[The Times]

Un momento è comico, quello dopo megalomane. Ma questo non aiuterà la sofferente economia italiana.

Questa volta Silvio Berlusconi sembra essersi spinto troppo oltre; la scorsa settimana ha sguinzagliato i suoi pitbull di corte nel tentativo di imbavagliare gli ultimi mezzi d’informazione dell’opposizione. Ma l’offensiva autunnale ha avuto una brutta partenza dal momento che sembra che i mastini e il loro padrone abbiano dato un morso più grande di quanto possano masticare. La Chiesa Cattolica Romana e una coalizione di giornali italiani e stranieri sono troppo anche per l’ego smisurato di Berlusconi. Ecco un quadro delle debolezze personali e politiche del Presidente del Consiglio italiano.

L’attacco è cominciato quando il Commissione parlamentare per i servizi radiotelevisivi ha cercato di cambiare alcuni dei vertici dell’emittente pubblica RAI. E’ capitato che lavorassero tutti per programmi che criticano Berlusconi. Questo succedeva un mese dopo l’episodio in cui il Premier aveva attaccato un giornalista RAI, dicendo come fosse “intollerabile che un programma del servizio pubblico, pagato dai contribuenti, possa criticare il governo”. Questo fu detto a denti stretti e con la mascella serrata. La rabbia reale e visibile tradiva la mancanza di autocontrollo.

Il secondo attacco è arrivato quando Niccolò Ghedini,avvocato e primo pitbull di Berlusconi, ha dichiarato che avrebbero fatto causa a La Repubblica per diffamazione. Il giornale ha fatto una lista di dieci domande per Berlusconi fin da giugno. Ghedini obietta che fare quelle domande è diffamatorio e chiede milioni di euro di danni. Ha anche affermato che faranno causa a giornali stranieri. Tutto ciò ha causato una pioggia di critiche da ogni parte. All’estero le reazioni hanno spaziato dalle risate all’indignazione; non dovrebbe essere il compito dei giornali porre domande?

L’altro attacco è guidato da Vittorio Feltri, direttore di una delle testate della famiglia Berlusconi, Il Giornale. La sua strategia è quella di andare dritto sull’uomo, non sulla la palla. Feltri è finito in acque pericolosamente alte da quando si è scagliato contro Dino Boffo, direttore dell’Avvenire, il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana. Per alcune settimane l’Avvenire ha criticato il modo di vivere di Berlusconi. Feltri ha dichiarato che il Signor Boffo ha patteggiato la sua uscita dal processo per molestie e ha avuto una relazione gay: di conseguenza non dovrebbe giudicare la vita sessuale del Signor Berlusconi.

Gli effetti non sono stati quelli che avrebbe voluto il Presidente del Consiglio; dopo più di un mese di paziente diplomazia, il proprio staff aveva negoziato una cena con il Cardinal Bertone, Segretario dello Stato Vaticano, da tenersi durante la cerimonia della Perdonanza. Berlusconi era sul punto di essere assolto dalla Chiesa, ma il cardinale ha annullato la cena e la separazione tra il Governo e la Chiesa è diventata un abisso.

Il messaggio è semplice; Berlusconi ha bisogno della Chiesa molto più di quanto la Chiesa abbia bisogno di lui. Il suo attacco a Boffo ha mostrato che la sua rabbia annebbia il suo raziocinio politico. Queste mosse arrivano dopo mesi di rivelazioni a proposito di corruzione e possibili crimini, e dalla frase di sua moglie secondo la quale lui “non sta bene”. In un mondo più semplice e franco, lui si sarebbe dimesso molto tempo fa. Ma Silvio Berlusconi non è ne’ semplice ne’ franco — eccezion fatta per il suo opinione secondo cui la maggior parte degli Italiani ha votato per lui e quindi puó fare ció che vuole.

Dopo la sua prima vittoria nel 1994, ha proclamato se stesso “unto dal popolo”, cosa che implica che egli abbia gli stessi poteri di un monarca divino e giusto, incoronato da Dio. Quindici anni dopo è ancora più convinto del suo stesso destino. E’ la risposta europea a Hugo Chávez in Venezuela, un populista che alterna bullismo e fascino sulla sua via al potere e allo smantellamento di tutte le opposizioni.

Ma come resta popolare? Il supporto elettorale e i sondaggi di approvazione sono veri, anche se sfuggenti. Il controllo dei media gli garantisce ovviamente un gigantesco vantaggio, ma la sua immagine e il suo programma sono divenuti popolari mentre l’opposizione si è disastrosamente divisa, senza leader e programma. L’idea di avere più capelli, più donne e meno rughe mentre invecchi attrae molti uomini, non solo italiani, e molte donne cedono all’odore di fascino e Rolex. Da quando è ritornato al potere le scorso anno, Berlusconi si è fornito l’immunità parlamentare ed ha scomodato i poteri del Presidente Napolitano per controllare la costituzionalità delle leggi.

L’opposizione istituzionale, come le camere ed il Presidente, sono stato legate come un cappone pronto per il forno e molti dei media sono direttamente o indirettamente controllati dal Premier. Se qualcuno osa squittire è minacciato direttamente. La sua politica estera aspira a muoversi tra il comico e la megalomania. La sua impazienza e senso di onnipotenza negli affari continua nella sua vita politica, che ora gli consente di ignorare la realtà e di crearsene una sua.

Oggi, tuttavia, agisce come un uomo fuori controllo. Anche se è uno degli uomini più ricchi e tra i leader politici del mondo, sembra deluso e frustrato. Nessun ammontare di ricchezze può più farlo tornare giovane e bello, forzare il Vaticano ad accettarlo e dargli il carisma di Brown, di Sarkozy o della Merkel, e nemmeno tributargli lo status di
affermata ricchezza come quella degli Agnelli. Quindi reagisce in modo sproporzionato ad ogni critica. Ma il divario tra la sua realtà e quella di chiunque altro si sta ampliando. Le varie medicine potrebbero chiedere il loro tributo e il suo sorriso compiaciuto potrebbe non nascondere a lungo la rabbia che bolle fino alla superficie quando è contrastato.

Le minorenni e le prostitute ne hanno rotto l’immagine ma, se cadrà, sarà perché nulla può nascondere la sua cattiva amministrazione economica. La disoccupazione e le avversità che gli italiani probabilmente affronteranno questo autunno, delle quali lui è largamente responsabile, saranno lo scacco della realtà che conta.

[Articolo originale "The chasm between Berlusconi and reality" di James Walston] (http://www.timesonline.co.uk/tol/comment/columnists/guest_contributors/article6815531.ece)

Titanium555
07-09-2009, 20:05
{|e;28787397']http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif L’abisso tra Berlusconi e la realtà
31 agosto 2009 http://italiadallestero.info/archives/7324 Gran Bretagna

AHAHAHHA l'abisso tra berlusconi e la realtà AHAHAHAHAHHAHAHAH

prendiamola a risi che è meglio.....

atinvidia284
09-09-2009, 19:25
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/sweden.standard.gif Proteste contro la censura delle critiche a Berlusconi
Agosto 2009 http://italiadallestero.info/archives/7259 Svezia
[Dagens Nyheter]

La censura, da parte della televisione pubblica italiana, del trailer di Erik Gandini “Videocracy”, un documentario critico nei confronti di Berlusconi, è ormai diventata una notizia di livello mondiale. La decisione é stata accolta con forti proteste.

”Videocracy”, del documentarista svedese Erik Gandini, è diventato una patata bollente in Italia – già prima della sua première la settimana prossima. Sia la televisione pubblica RAI che la potente Mediaset di Berlusconi si rifiutano di mostrare il trailer, che alterna un sorridente Berlusconi a donne seminude e statistiche che indicano che l’Italia si piazza male nella classifica della libertà di stampa (73° posizione).

La RAI motiva la decisione spiegando che il film danneggia la reputazione di Silvio Berlusconi poiché allude ai recenti scandali sessuali del primo ministro. Erik Gandini respinge questa motivazione e chiarisce che in realtà il film è stato completato molto tempo prima che questi scandali finissero sulle pagine dei giornali.
- Purtroppo sono abituato alla censura, dopo aver girato film in paesi come Iran e Cuba, ma non mi sarei mai immaginato che la situazione fosse così grave in Italia. Sembra proprio che il mio film sia troppo attenuato rispetto alla reale situazione italiana, dice Erik Gandini.

”Videocracy” tratta soprattutto della trentennale ”rivoluzione culturale” berlusconiana, in cui la politica ormai si accompagna con le donne seminude che ballano sullo schermo televisivo. Secondo Gandini, che il film venga bandito non fa altro che confermare i suoi timori circa il fatto che la democrazia e la libertà di espressione italiane siano nei fatti messe da parte. I tre canali della RAI e Mediaset di Berlusconi costituiscono insieme il 90% dell’offerta televisiva italiana.

- È evidente che sulla televisione italiana non si può discutere il contenuto della cultura televisiva italiana. La lettera della RAI è piena di atteggiamenti da Grande Fratello alla Orwell, un linguaggio del potere molto minaccioso e sgradevole, dice Grandini. Il regista italo-svedese sta ricevendo grande sostegno da molti.
- È l’ennesima prova di come in Italia lo spazio della libertà d’espressione si stia riducendo, sostiene il leader dell’opposizione Dario Franceschini, il cui partito PD ha risposto mettendo il trailer sul proprio sito internet.

Il politico di sinistra Giorgio Merlo, vicepresidente della commissione di vigilanza dei servizi radiotelevisivi, si chiede di che cosa abbia paura la RAI:
- Si ha forse paura che “Videocracy” faccia riflettere gli italiani su quello che quotidianamente entra in casa nostra attraverso la televisione?, dice.

Nell’attesa della première del 3 settembre al festival di Venezia, l’interesse mediatico è enorme. Il giorno dopo, il film sarà in 30 cinema di 25 città italiane. In Italia intanto cresce l’onda di protesta attraverso gruppi su Facebook e catene di sms che invitano la gente a vedere il trailer in rete.
- Ovviamente lo scalpore che si è creato è un’ottima pubblicità per il film. Il commento migliore l’ha fatto un italiano: “Fuck tv, let’s go to the movies” [ 'fanculo la TV, andiamo al cinema, NdT], racconta Gandini.

[Articolo originale "Protester mot censur av Berlusconikritik" di Nicholas Wennö] (http://www.dn.se/kultur-noje/film-tv/protester-mot-censur-av-berlusconikritik-1.941048)

atinvidia284
09-09-2009, 19:36
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Il contrattacco è iniziato
Agosto 2009 http://italiadallestero.info/archives/7300 Olanda
[NOS]

Silvio Berlusconi deve essersi mangiato le mani per settimane, quando in Italia e all’estero un fiume inarrestabile di articoli ha rovesciato la sua vita privata come un calzino. Dal momento in cui, alla fine di aprile, ha partecipato alla festa di compleanno della giovane Noemi Letizia fino alla pubblicazione della biografia riveduta da parte della sua futura ex-moglie Veronica Lario, la settimana scorsa.

Per tutto questo tempo il premier si è rifiutato di rispondere alle 10 domande che il giornale La Repubblica gli pone ormai già da settimane. Cliccando sul link si può vedere che sono riportate anche in inglese. Chi le legge può constatare che grondano di ironia e che sono pericolosamente sull’orlo della decenza. Delle domande da fetenti, si potrebbe dire. Ma anche domande che non sarebbero mai arrivate se Berlusconi avesse subito spiegato sinceramente e chiaramente, all’inizio dello scandalo, come stavano le cose. Quale fosse la situazione con Noemi e i festini con le escort e così via discorrendo.

Viceversa, Berlusconi ha dato inizialmente una serie di dichiarazioni contrastanti per poi chiudersi successivamente nel silenzio. Questo è ovviamente nel suo diritto. Ognuno, anche un premier, può fare quello che vuole nella propria vita privata. Ma un politico vive sotto i riflettori e può dunque ben aspettarsi che giungano delle domande, quando la sua vita privata esce allo scoperto. Sicuramente se è lui stesso a portarla allo scoperto, come nel caso della sua relazione con Noemi Letizia.

Se fosse dipeso solo da Repubblica, tutto questo scandalo si sarebbe probabilmente spento a poco a poco, da un incendio a un piccolo fuocherello. Grazie anche ai favori dei telegiornali di Berlusconi stesso e delle emittenti pubbliche Rai 1 e 2. Per tacere di tutti gli articoli positivi apparsi nei giornali editi da Berlusconi, come Chi, dove un sorridente buon padre di famiglia avrebbe dovuto riparare all’immagine sofferente del premier.

Ma le storie sono così succose ed il personaggio è a tal punto affascinante che anche la stampa straniera vi si è gettata sopra. Un po’ tutta, ed in particolare giornali come The Times, The Guardian, Le Nouvel Observateur e El País. Hanno pubblicato articoli che a volte erano taglienti e ben scritti, altre volte invece tendevano a ingiuriare Berlusconi e ad un giornalismo da cloaca. Ma la domanda di fondo rimaneva la stessa: se un politico si comporta in maniera discutibile, si deve assumere le proprie responsabilità e disarmare le accuse.

E’ più che evidente che Berlusconi non vuole (o non può). Adesso che lo scandalo è sopravvissuto alle vacanze estive, va al contrattacco. Attraverso i suoi avvocati esige un milione di euro di risarcimento danni da La Repubblica per diffamazione. Secondo il suo avvocato Ghedini vi sono altri processi in preparazione contro giornali stranieri. Sarà interessante vedere se i giudici in Italia ed altrove riterranno giustificate le richieste di Berlusconi. Perché diciamocelo pure: può un giornale porre domande critiche in tutta libertà, o no?

[Articolo originale "De tegenaanval is ingezet" di Andrea Vreede] (http://weblogs.nos.nl/rome/2009/08/30/de-tegenaanval-is-ingezet/)

Ja]{|e
10-09-2009, 10:19
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Berlusconi vuole colpire i media stranieri
1 settembre 2009 http://italiadallestero.info/archives/7394 Olanda

[Het Parool]

Il mondo dei media italiano è troppo piccolo per l’ira del premier Silvio Berlusconi, che ha minacciato anche i media stranieri con processi per diffamazione e pretese di risarcimento danni.

Berlusconi ha chiesto ai suoi consiglieri quali siano le possibilità di ottenere una condanna per giornali come El Pais (Spagna), The Guardian (Inghilterra) ed il settimanale francese Le Nouvel Observateur. Naturalmente per le loro cronache sulla predilezione di Berlusconi per le giovani donne a causa della quale, secondo l’opposizione ha ricoperto di ridicolo l’Italia intera.

Attualmente, di una opposizione di sinistra credibile non c’è quasi traccia ed un giornale come La Repubblica rappresenta un avversario più forte. Lo scorso fine settimana Berlusconi ha richiesto un risarcimento danni di un milione di dollari dal gruppo Espresso, editore tra l’altro di La Repubblica.

Questo quotidiano richiede già da mesi invano una risposta a 10 domande relative ai rapporti di Berlusconi con una ragazzina 18enne, Noemi Letizia e con una prostituta 40enne che, mediante delle registrazioni realizzate in segreto, minaccia di punire il premier per, afferma lei, promesse non mantenute.

“Per la prima volta nella storia del giornalismo italiano un quotidiano viene denunciato per aver fatto delle domande”, ha sostenuto un editoriale di Repubblica.

John Hooper, corrispondente del The Guardian in Italia da oltre trent’anni, si chiede se Berlusconi sia davvero così ingenuo da credere di poter zittire i giornali stranieri – giornali che per lo più hanno “semplicemente” riassunto articoli pubblicati da La Repubblica. El Pais si è tuttavia spinto oltre, pubblicando le foto di ragazzine ospiti nella villa sarda di Berlusconi, dove sarebbero state trasportate con voli istituzionali.

Il motto aristocratico britannico “publish and be damned” ["pubblica, e che tu sia dannato", ndt] non è cosa per Berlusconi, che considera importante ciò che si pensa della sua persona all’estero. Più di una volta ha citato in giudizio corrispondenti come Richard Owen, l’uomo del The Times, per “bugie” diffuse sul suo conto.

A momenti è stato sul punto di mettersi a piangere, cosa che qualcuno avrebbe anche potuto trovare abbastanza comprensibile nel suo caso. Altrove i premier ed i presidenti non si curano affatto di quanto dichiarano i giornalisti o fanno comunque di tutto per non darlo a vedere. La vanità di Berlusconi gli impedisce di mantenersi distaccato e considera la stampa ancora importante.

L’uomo aveva tanto sperato che la cena con un alto prelato del Vaticano gli avrebbe procurato un pò di pubblicità positiva, ma anche la cena è stata disdetta all’ultimo momento dando spunto a nuove polemiche mediatiche.

Il Giornale, un quotidiano di proprietà del fratello di Berlusconi, Paolo, aveva poco prima attaccato il quotidiano cattolico Avvenire per la sua “campagna moralistica” contro il premier. Avvenire ha accettato senza riflettere ciò che la stampa di “sinistra” aveva scritto, prova questa che la chiesa è scivolata a sinistra, sostiene Il Giornale.

Il quotidiano ha giudicato duramente i ‘falsi moralisti’ come il direttore di Avvenire, un omosessuale che nel 2004 ha evitato per un pelo una condanna per maltrattamenti ad un suo amante, un uomo sposato. Così almeno sostiene Il Giornale.

“Assurdo e falso” è stata la reazione dell’editore di Avvenire.

Attaccando l’Avvenire, Il Giornale pensava forse di di fare un favore al premier? L’effetto in ogni caso è stato l’opposto. Prova ne sia l’annullamento della cena che si sarebbe dovuta tenere nel bel mezzo delle rovine de L’Aquila, la città colpita dal terremoto e che avrebbe dovuto contribuire all’immagine di sobrietà e penitenza tanto cercata da Berlusconi.

Silvio ha preso le distanze dallo “scoop” del giornale del fratello ma ormai era troppo tardi. (Il Giornale è stato in passato diretto da Indro Montanelli, uno dei padri fondatori del giornalismo italiano. Da quando è diventato proprietà della famiglia Berlusconi il quotidiano non è che l’ombra di quello che è stato). Oppure l’annullamento della cena, così umiliante per il premier, è dovuto ad un altro motivo? La Repubblica sostiene di sapere che Silvio Berlusconi, in mancanza di una consorte, avrebbe voluto accompagnarsi con il suo Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna. Una ex-modella di foto “piccanti”.

[Articolo originale "Berlusconi wil buitenlandse media aanpakken" di RENÉ TER STEEGE] (http://www.parool.nl/parool/nl/225/BUITENLAND/article/detail/260488/2009/09/01/Berlusconi-wil-buitenlandse-media-aanpakken.dhtml)

atinvidia284
11-09-2009, 16:51
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Sesso, potere e menzogne
Agosto 2009 http://italiadallestero.info/archives/7353 Francia
[Le Nouvel Observateur]

Dove arriverà il caso Berlusconi? Legami poco chiari con una minorenne o una escort girl, registrazioni roventi o foto molto compromettenti… Ma questo scandalo sessuale potrebbe nasconderne un altro ben più grave. Serge Raffy racconta come la patologica bramosia del Cavaliere per le starlette potrebbe averlo portato in una rete in cui si mischiano droga, corruzione e mafia russa.

Antonello Zappadu

«Non sono un paparazzo, ma un giornalista che vuol mostrare la vita indecente del Capo del governo», dice Antonello Zappadu, che afferma di avere quasi 5000 scatti compromettenti della villa in Sardegna del Cavaliere. Diverse centinaia di queste foto – la cui pubblicazione è vietata in Italia – sono state sequestrate dalla giustizia italiana, su richiesta di Berlusconi. Zappadu, quanto a lui, è indagato per violazione della privacy.

Dal nostro inviato speciale a Roma.
Questa volta è troppo. Ha finito con lo scoppiare. Per anni, aveva sopportato tutto nella sua prigione dorata di villa Belvedere, una casa padronale del sedicesimo secolo che suo marito le aveva regalato, nei dintorni di Milano. Le amanti quasi ufficiali, le feste con ninfette, le relazioni sessuali con le «veline», queste ragazze pon pon del piccolo schermo pronte a soddisfare tutti i capricci del principe. Si era rassegnata, cercando di proteggere i suoi tre figli dai «malefici» dell’Orco. L’anno scorso, aveva recalcitrato di fronte alla nomina al governo di diverse starlette della televisione berlusconiana, tutte supposte amanti del Cavaliere. Ai suoi intimi, confessava che era disperata nel vedere il suo paese trasformato in una fiera dei piaceri, nella quale la libido del signore che invecchia si lasciava andare senza ritegno. Aveva criticato a fior di labbra questo nepotismo sessuale ostentato senza vergogna. E il suo affascinante marito, trasformato in un Caligola erotomane.

Povera Italia, terra di Dante e di Michelangelo, diventata Berluscolandia, abbandonata ad un patetico don Giovanni, che corre freneticamente dietro la sua eterna giovinezza, a colpi di iniezioni pelviche, di trapianti di capelli, di operazioni di chirurgia estetica, di sedute per il trucco. Con quell’eterno sorriso Durbans, come una maschera di Scaramuche. Un Michael Jackson paracadutato in un teatro della commedia dell’arte. Silvio il donnaiolo, che attinge dai «book» delle ragazze del suo impero televisivo la carne fresca utile ai suoi baccanali, pur curando il suo cuore munito di pacemaker e il suo cancro alla prostata. «Il birichino» è il soprannome che gli danno gli italiani, appena toccati dalle sue buffonate.

Questo 26 aprile, per Veronica Lario, il padre dei suoi figli commette tuttavia l’errore supremo. Mentre sua figlia Barbara, incinta di sette mesi, è ricoverata d’urgenza, dimentica di andare a farle visita e preferisce passare diverse ore al compleanno di una ragazzina, a Casoria, nella periferia di Napoli. Questo non è più cattivo gusto o cafonaggine, questa è provocazione. La signorina, Noemi Letizia, festeggia i suoi 18 anni in un ristorante popolare. Motivo ufficiale della presenza di Berlusconi: ha un amore smodato per questa famiglia modesta «così italiana». Il primo ministro, che Noemi chiama «Papi» afferma di seguire l’adolescente da quando aveva 14 anni. Sua madre sogna di farne un’attrice. Con gli occhi chiusi, lo ha confessato a Silvio l’impresario, l’uomo che fa e disfa le carriere delle starlette catodiche.
Ciò che il Primo Ministro non dice, è che il padre di Letizia, Elio, è un giocatore incallito e che ha debiti con la Camorra. Zio Silvio paga sull’unghia. Perché una simile generosità? La risposta è in una sola parola: Noemi. Ogni volta che Berlusconi ha un momento libero, la invita in uno dei suoi palazzi, in Sardegna, a Villa Certosa, o a Roma, a Palazzo Grazioli. Quando, il 28 aprile, il quotidiano di sinistra «la Repubblica» rivela l’insolito compleanno, Veronica Berlusconi esplode. Annuncia la sua intenzione di divorziare, parla della «malattia» di suo marito (vedere l’articolo di Marcelle Padovani in «l’Obs» dell’11 giugno), chiede ai suoi amici politici di «curarlo», addita quelle famiglie che «offrono le vergini al drago». Dissotterrando l’ascia di guerra coniugale, Veronica apre un vaso di Pandora pieno di sesso e di menzogne. In paragone, lo scandalo Clinton-Lewinsky non è che una storia da collegiali. Da allora, le rivelazioni si moltiplicano.

Noemi nuova first lady?

L’ultima settimana di maggio, «la Repubblica», che punta su questo dossier, pubblica un’informazione che semina il panico tra gli uomini vicini al presidente del Consiglio: nel novembre 2008 durante un ricevimento organizzato in presenza di molti grandi della moda, Silvio Berlusconi ha quasi designato Noemi come la nuova first lady. I convitati, imbarazzati, hanno creduto ad una facezia del «fanfarone». Una di più. Ma quando appare l’articolo de «la Repubblica», gli avvocati di «Papi» scorgono immediatamente il pericolo. «Il boss» rischia di essere accusato di circonvenzione di minore. Lo scandalo supremo. Tanto più che due giorni dopo le rivelazioni del quotidiano il fidanzato di Noemi, un giovane operaio di 22 anni, dichiara, vendicativo, che la sua «ex» ha passato la festa di Capodanno nella residenza in Sardegna, Villa Certosa. Ancora minorenne, era accompagnata da un’amica, Roberta, anche lei minorenne, e da numerose ragazze dalla reputazione più che leggera, di cui alcune erano state scelte da Berlusconi per apparire nelle liste elettorali del partito del Popolo delle Libertà alle elezioni europee. In [piena, N.d.T.] catastrofe, Berlusconi fa ritirare le «ragazze» dalle liste. Le showgirl rientrano nell’ombra. Una di loro la prende molto male.

Si chiama Patrizia D’Addario. Una bionda voluttuosa di 42 anni. Escort girl di lusso, è andata a letto con Berlusconi a Palazzo Grazioli, suo domicilio personale, a Roma. L’uomo che le ha presentato il capo del governo italiano è un imprenditore della Puglia specializzato nella fabbricazione di protesi. Gianpaolo Tarantini, play-boy di 34 anni, ha incontrato il suo amico Silvio durante alcune feste in Sardegna due anni prima. Da allora, lo fornisce regolarmente di «accompagnatrici». Tarantini è anch’egli indagato dalla giustizia di Bari per un caso di corruzione nell’ambito della sanità. Sembra interessare i giudici per la sua presenza in numerose società con sede in Lussemburgo, a Londra e a Mosca.

Quando viene a sapere della sua espulsione dalle liste europee, Patrizia D’Addario lancia fulmini. Ma colui che lei chiama «Tesoro» non risponde più ai suoi appelli. Il fanfarone l’ha umiliata. La sua vendetta sarà terribile. Poiché l’esperta dell’amore a pagamento, molto cauta, ha registrato la sua notte con lui, fino al minimo dettaglio. Ha anche inciso su nastro magnetico ogni loro conversazione telefonica. Edificante. Mattinata del 5 novembre: «Patrizia: Che dolore, all’inizio mi hai fatto un dolore pazzesco! Silvio: Ma dai! Non è vero! Patrizia: Ti giuro, un dolore pazzesco all’inizio». Più tardi: «Patrizia: Un giovane sarebbe già arrivato in un secondo. Sai, cioè, sarebbe arrivato… I giovani hanno un sacco di pressioni… Silvio: Però se posso permettermi il guaio secondo me è di famiglia… Patrizia: Quale? Silvio: Avere l’orgasmo. Patrizia: Sai da quanto tempo non faccio sesso da come ho fatto con te stanotte? (…) E’ normale? Silvio: Mi posso permettere? Tu devi fare sesso da sola…Devi toccarti con una certa frequenza»

Rischio di ricatto

È il genere di dolcezza che l’escort respinta ha consegnato alla stampa. Solo «La Repubblica» e l’«Espresso» pubblicano il contenuto dei rapporti bollenti del capo di Stato e della prostituta. Con l’occasione, si moltiplicano le rivelazioni sui «baccanali» di Villa Certosa, in cui si vedono ragazze molto giovani nel ruolo di geishe accanto a signori di età avanzata. «El Pais» pubblica a sua volta una serie di scatti in cui si scopre l’ex primo ministro ceco, Mirek Topolanek, in vestito adamitico accanto a vestali dal seno nudo! Il paparazzo all’origine dello scandalo, Antonello Zappadu, ha degli informatori dall’aeroporto di Olbia fino ai dipendenti di Villa Certosa. Questo mago del teleobiettivo afferma di avere scattato più di 5000 foto dei «party» di zio Silvio. Abbastanza da compromettere un esercito di ministri ma anche di VIP stranieri, tutti persuasi che la proprietà del presidente del Consiglio, sotto sorveglianza dei servizi segreti, considerata come una zona militare, fosse ben protetta. Oggi Zappadu assicura di aver messo tutti questi documenti al sicuro in una cassaforte in Colombia. «Non hanno alcun valore giuridico» chiosa Niccolò Ghedini, l’avvocato del Cavaliere e deputato del PDL. Tutto quello che riguarda la vita privata non può essere utilizzato dalla giustizia». Salvo che queste foto siano utilizzate in un’inchiesta penale. Sfortunatamente per Berlusconi, questo è il caso.

A Bari, infatti, i magistrati che seguono il caso Tarantini – l’imprenditore è sospettato di aver organizzato una vasta rete di corruzione di funzionari nell’amministrazione della sanità, ma anche di uomini politici, fino ai più alti livelli dello Stato – colpiscono tutto quello che riguarda le sue attività. Non possono trascurare il suo ruolo di procacciatore di dame di compagnia e accumulano registrazioni, foto, testimonianze, tutte una più esplosiva dell’altra. Posseggono in particolare una fotografia scattata a Villa Certosa in cui si vedono due giovani ragazze mentre sniffano due linee di cocaina davanti ad un Berlusconi ilare.

Oggi, l’uomo che è sfuggito a quasi una ventina di inchieste giudiziarie avverte il pericolo e cerca di soffocare lo scandalo. La stampa, scritta e televisiva, è sottomessa ad un’omertà inverosimile in una moderna democrazia. Solo il settimanale «Famiglia Cristiana» e il quotidiano cattolico «Avvenire» hanno dato il cambio a «la Repubblica»: poiché nelle parrocchie la rabbia incombe, alcuni vescovi vicini al papa fanno sapere che il debosciato ha spinto un po’ troppo in là il suo sodalizio con il Diavolo. E se il Vaticano abbandonasse colui che ha considerato finora come suo alleato? È la sola vera paura di Berlusconi. «Intanto, l’opinione pubblica italiana ancora non conosce questo affare, s’indigna Ezio Mauro, direttore de “La Repubblica”. Non una parola in televisione. Berlusconi controlla tutto, i media, il Parlamento, lo Stato. Il caso con la D’Addario è tuttavia un segno di grande debolezza, perché avrebbe potuto essere vittima del ricatto di un gruppo o di un’organizzazione straniera. Questa donna si è introdotta a casa sua e lo ha registrato senza che i servizi di sicurezza se ne accorgessero. Avrebbe potuto anche essere armata…». Velatamente, la piccola isola della stampa indipendente che resiste in Italia tenta di far passare un messaggio: Berlusconi l’invincibile è diventato terribilmente vulnerabile. Potrebbe anche essere caduto tra le mani di una mafia venuta dall’Est. La sua patologica bramosia per le pin-up lo avrebbe trascinato nella trappola di una rete dai torbidi interessi.
Nelle redazioni romane circola in questo momento una registrazione che rischia di alimentare un po’ di più lo scandalo. Due dei ministri «starlette» di Berlusconi, ex candidate a Miss Italia, Mara Carfagna, ministro delle Pari Oppurtunità, e Mariastella Gelmini, ministro dell’Istruzione Pubblica, si interrogano vicendevolmente per saper come «soddisfare» al meglio il Primo Ministro. Parlano delle punture che si deve far somministrare prima di ogni rapporto. Se questo «audio» uscisse sulla stampa, malgrado la censura, sarebbe devastante per l’immagine del Cavaliere. Mara Carfagna, amante quasi ufficiale, in questi ultimi anni, aveva denunciato Sabina Guzzanti, attrice e cronista televisiva, perché aveva osato dichiarare: «non puoi mettere alle pari opportunità una che sta là perché ti ha succhiato l’uccello». Suo padre, Paolo Guzzanti, senatore berlusconiano, è stato punito dal «Boss» per non aver biasimato sua figlia: gli è stata revocata la scorta. «Ma se ho dovuto dare le dimissioni dal partito, precisa Guzzanti, è stato anche perché ero in disaccordo con la deriva pro-Russia di Berlusconi nella questione della Georgia. Avevo trovato la sua posizione anomala.»

La pista della cocaina

Sul filo delle rivelazioni, l’ipotesi di un’infiltrazione della mafia russa ai vertici dello Stato italiano prende consistenza. «Nelle feste di Villa Certosa, Tarantini faceva arrivare navi intere di ragazze dell’Est, dalla Russia e dall’Ucraina, sottolinea un poliziotto anti-mafia. Con loro, c’era la droga, certamente. È la stessa filiera…» A Bari, nella più grande discrezione, il procuratore Giuseppe Scelsi approfondisce questa pista della cocaina. La sua squadra ha interrogato una ventina di ragazze, tra cui una certa Sabina Beganovic, detta “ape regina”. Funge da procacciatrice per Gianpolo Tarantini ed è una delle favorite di «Papi». Sabina si è fatta tatuare sulla caviglia: «SB, l’incontro che ha cambiato la mia vita». Habitué di Villa Certosa, ha visto sfilare ministri, giornalisti e uomini di affari in questo bunker di lusso, con piscine, lago e vulcano artificiale, anfiteatro greco, nel quale Berlusconi canta le sue romanze o dà corsi di geostrategia alle lolita in estasi. Conosce a memoria i rituali del luogo. Le consegne del silenzio imposto alle ragazze, i regali, sempre gli stessi, fatti dal sultano al suo harem, gioielli che afferma di aver disegnato lui stesso, braccialetti a forma di tartaruga o di farfalla. Per le più gentili, vengono organizzate delle gite nei negozi di lusso di Porto Rotondo, con acquisti massimi di 5000 euro.

L’ “ape regina” che si trovava a Villa Certosa nello stesso momento della giovane Noemi Letizia, ha parlato molto ai magistrati. La ragazza venuta dall’Est, ha evocato i viaggi di Tarantini a Mosca, dove è consulente di una società, Fisiokom, gigante delle forniture ospedaliere? I giudici giocano una partita difficile. Sanno di essere sorvegliati dalla schiera di avvocati di Berlusconi, l’uomo più potente e ricco d’Italia. Non devono commettere il minimo errore. Poiché, ormai, il confronto è inevitabile. Un giorno o l’altro si ritroveranno di fronte a colui che schernisce la giustizia da quasi quarant’anni.

In questa battaglia, Berlusconi – che ha appena iniziato una «dieta» estiva e una cura «antistress» – ha perso una carta preziosa: il suo amico e medico personale, Umberto Scapagnini. Questo specialista della longevità, che prediceva centoventi anni all’«imperatore» e affermava che avesse il metabolismo di un uomo di 34 anni, è stato vittima della rottura di un aneurisma. È in coma. Chi, ormai, veglierà sul regime alimentare di «Papi», a base di antiossidanti e di aminoacidi?

Villa Certosa
Villa Certosa, la proprietà in Sardegna di Berlusconi, al centro del «Noemigate». È sui suoi 120 ettari di vegetazione con piscine, lago artificiale, giardini tropicali, centro idroterapico e anfiteatro (nel quale il primo ministro canta per i suoi invitati canzoni di Charles Trenet o organizza serate di flamenco) che si tenevano i «baccanali».

Noemi Letizia
Noemi Letizia sognava di diventare attrice. Silvio Berlusconi la nota sfogliando il suo book. Da allora stravede per lei. Problema: Noemi è ancora minorenne quando la invita a passare otto giorno nella sua residenza in Sardegna. Dopo le rivelazioni di «la Repubblica», è sotto sorveglianza e beneficia di un’auto con guardia del corpo. Per farla tacere?

Patrizia D’Addario
In alcune settimane, Patrizia D’Addario, l’escort girl che ha consegnato ai magistrati tutte le registrazione telefoniche che svelano la sua relazione a pagamento con Berlusconi, è diventata una star mondiale. La settimana scorsa, era invitata in una discoteca parigina, il Globo. In giugno, è stata candidata, sfortunata, del PDL alle elezioni comunali.

Veronica Lario
La battaglia ingaggiata da Veronica Lario non è soltanto quella di una sposa ferita. La fortuna di suo marito, uno degli uomini più ricchi della penisola, è valutata in 8-10 miliardi di euro. In particolare è proprietario, attraverso Mediaset, di tre canali della televisione privata.

Mara Carfagna
Mara Carfagna, detta nella penisola «la Rachida Dati italiana», è al centro di una polemica per la sua nomina da divano. Questa ex Miss Italia, che ha cambiato l’abito da pin-up televisiva con un austero tailleur quando Berlusconi l’ha nominata ministro delle Pari Oppurtinità, non ha mai nascosto il suo legame con quello che lei chiama «l’Imperatore».

[Articolo originale "Sexe, pouvoir et mensonges" di Serge Raffy] (http://hebdo.nouvelobs.com/hebdo/parution/p2335/articles/a406514.html)