PDA

View Full Version : [Dall'Estero]La stampa estera su Berlusconi,la sua politica ed il suo governo


Pagine : 1 [2] 3 4

StefAno Giammarco
04-04-2009, 11:42
...lasciar che madre natura ci metta lo zampino o che lo faccia artificialmente qualcuno.
io preferirei la seconda possibilità, non gli auguro di certo la tomba però se si levasse dalle balle sarei contento

Spiegaci questo passaggio che non è chiaro, dici, un po' ritualmente, che non gli auguri la tomba, devo dedurre che ti auguri gravi malattie e menomazioni? Nel caso non mi pare accettabile, non in questo forum. Resto in attesa, per qualche ora, di una spiegazione plausibile di segno contrario.

atinvidia284
04-04-2009, 12:27
MWAHAHAHAHAHAHAHAH!!!! :sbonk: :sbonk: :rotfl: :rotfl:
AN dovrebbe essere un partito di estrema destra?!? BWAHAHAHAH

e l'articolo postato successivo, di cui se ne è ampliamento parlato in questo forum, non è molto diverso...

Dai su ragazzi, almeno sceglieteli un po' più verosimili questi articoli...

An è nata dall'Msi creato da sostenitori del regime fascista + reduci della repubblica sociale italiana (stato fondato da mussolini).
leader come La Russa (il cui padre già risiedeva nell'msi) non mi sembra abbiano mai mancato di esprimere posizioni fasciste (chi ricorda l'elogio dei militari di salò??)

Secondo punto,adoro ancora una volta l'ilarità che mi suscitate quando prendete una mezza frase di un intero articolo (su centina critici) per cercare di screditare l'intero stesso articolo o addirittura la stampa estera :asd: :asd:

yggdrasil
05-04-2009, 01:30
ne ha 70 e rotti. andreotti è arrivato a 94... quindi mr b può restare tra le balle ancora per molto tempo.
io l'ho sempre detto, i modi per non rompere più sono molti: dileguarsi spontaneamente, lasciarsi processare(che equivale a farsi condannare, il caso mills ha dimostrato che sarebbe già stato condannato se l'inglese non fosse stato corrotto), lasciar che madre natura ci metta lo zampino o che lo faccia artificialmente qualcuno.
io preferirei la seconda possibilità, non gli auguro di certo la tomba però se si levasse dalle balle sarei contento

Spiegaci questo passaggio che non è chiaro, dici, un po' ritualmente, che non gli auguri la tomba, devo dedurre che ti auguri gravi malattie e menomazioni? Nel caso non mi pare accettabile, non in questo forum. Resto in attesa, per qualche ora, di una spiegazione plausibile di segno contrario.

io ho detto i possibili scenari che mi sono venuti in mente che porterebbero berlusconi a lasciar la scena politica. e la morte, vista l'età è uno di quelli, checchè se ne pensi.

però hai tagliato un pezzo del messaggio, proprio quello che contiene le prime due alternative(che sono quelle che IO PREFERIREI e che HO ESPLICITAMENTE SOTTOLINEATO come mia preferenza), cioè quella di levarsi dalla scena politica autonomamente e quella di lasciarsi processare.

tra tutte ho detto che io gli auguro profondamente la seconda in modo da lasciar la giustizia fare il suo corso, tutto qui ;)

naturalmente sono fermamente convinto che se si facesse processare sarebbe condannato ma è una mia idea visto che sta facendo il possibile e l'impossibile per non arrivare ad una sentenza definitiva che non sia amnistia, depenalizzazione o prescrizione.
perciò gli auguro con tutto il cuore o l'assoluzione o la condanna visto che ritengo che tutti dovrebbero aver diritto ad un processo che dia una sentenza certa e non ambigua.

ho reso bene l'idea? ;)

StefAno Giammarco
05-04-2009, 01:55
OK prendo atto che facevi un neutro elenco di possibilità.

yggdrasil
05-04-2009, 15:04
OK prendo atto che facevi un neutro elenco di possibilità.

beh, neutro proprio no, una di quelle che ho citato è abbastanza nei nelle mie aspettative :Prrr: :D

StefAno Giammarco
05-04-2009, 17:29
beh, neutro proprio no, una di quelle che ho citato è abbastanza nei nelle mie aspettative :Prrr: :D

Quale, di grazia? (È attento a non sbagliare) :read: :ciapet:

yggdrasil
05-04-2009, 17:34
Quale, di grazia? (È attento a non sbagliare) :read: :ciapet:

e dire che pensavo di essere stato chiaro: deve andare a farsi processare dai giudici :O :stordita:

lord_D
05-04-2009, 18:01
questo thread è fantastico :eek:


veramente un lavoro straordinario , complimenti ;)

atinvidia284
08-04-2009, 16:48
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/denmark.mini.gifIl principe d’Italia
marzo 2009 italiadallestero.info
[Information.dk]

Non c’è granché di nuovo sotto il sole, dopo che ieri Silvio Berlusconi è stato eletto presidente del nuovo partito italiano, Il Popolo della Libertà.

Il premier era l’unico candidato al posto di presidente del nuovo partito, che riunisce 12 partiti e movimenti di destra, ed è stato eletto all’unanimità.

È Berlusconi stesso colui che sceglie i 120 membri della dirigenza del partito ed i candidati alle elezioni parlamentari, regionali ed europee.

Il congresso di fondazione di Roma è stato pensato come una cerimonia con al centro il fattore X di Berlusconi – uno show, che ricorda soprattutto la cultura politica di paesi come Cuba e Corea del Nord.

Nell’arco di 15 anni, cioè la durata della sua carriera politica ad oggi, da outsider Berlusconi è diventato una figura di riferimento, in un partito cui fa riferimento circa il 40% degli elettori italiani.

”Oggi abbiamo l’ambizione di realizzare la nostra rivoluzione liberale, borghese, popolare, moderata ed interclassista,” ha detto Berlusconi venerdì sera al centro congressi Fiera di Roma, dove ha anche sbeffeggiato la sinistra.

”Mentre noi completiamo il mandato, loro in cinque anni sono riusciti a cambiare governo quattro volte e premier tre volte. Stendiamo un velo pietoso sull’ultima esperienza del governo di sinistra (dal 2006 al 2008). È vero, sono stati buttati via due anni, ma almeno tutti hanno potuto constatare che la sinistra non è in grado di governare.”

Silvio Berlusconi ha elencato i valori del nuovo partito: libertà, democrazia, modernità, meritocrazia, giustizia sociale, identità nazionale e costituzione (Berlusconi si è però riferito alla costituzione italiana solo dopo aver nominato il Papa).

Ma nel suo discorso durato 90 minuti non ha trovato nessun motivo valido per nominare uno dei concetti centrali della democrazia: la tripartizione dei poteri.

Non c’è stato un solo riferimento alle istanze di controllo della democrazia, ma solo molte vaghe parole sul decisionismo e sul mandato popolare di Berlusconi. Il concetto di libertà è stato sventolato come un conflitto tra cittadino e stato, come se la politica si dovesse concretizzare nella figura del principe, dopo che Berlusconi abbia completato la sua ”rivoluzione liberale, borghese, popolare, moderata e interclassista”.

Il presidente del consiglio italiano si è spesso lamentato degli organi di controllo, che rendono un governo democraticamente eletto meno efficace della dirigenza di un’organizzazione privata.

”Berlusconi non è che ce l’abbia con la democrazia, è solo che gli sembra una perdita di tempo”, ha detto una volta il regista Nanni Moretti. Durante il congresso si è perciò parlato anche di modifiche alla costituzione italiana che rendano più efficace il processo decisionale.

L’opposizione in Italia è terrorizzata dalla prospettiva di modifiche alla costituzione.

Molti temono che Berlusconi voglia restringere l’autonomia dei magistrati e dei tribunali, indebolire il controllo parlamentare con il potere esecutivo, compromettere lo stato di diritto per via della sua obbedienza al Vaticano e monopolizzare la vita politica con una modifica della legge elettorale.

Un’ovvia conseguenza è perciò che, essendo proprietario di un impero mediatico per cui si può avvalere, tra le altre cose, di tre canali televisivi nazionali, giornali e case editrici, Berlusconi abbia un’incredibile posizione di potere nel contesto europeo.

È quantomeno paradossale che i neofascisti di Alleanza Nazionale, entrati nel partito di Berlusconi, appaiano adesso come i difensori della democrazia.

”Il partito ha un leader, Silvio Berlusconi. Non ci sono discussioni. Ma Berlusconi sa benissimo che un culto della persona non può costituire in nessuna circostanza una leadership forte ed autorevole”, ha detto l’ultimo presidente di Alleanza Nazionale, il presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini.

Prima del congresso, il premier aveva affermato che l’unica funzione dei membri del parlamento era quella di ”fare numero” per approvare leggi ”di cui non sanno nulla”, cosa che aveva obbligato Fini a correggere il leader del suo partito: ”La democrazia parlamentare ha regole e procedure chiare, che tutti devono rispettare, anche il capo del governo. Naturalmente le regole si possono cambiare, ma non irridere.”

È ancora presto per stabilire se la dialettica tra Fini e Berlusconi è l’espressione della reale volontà di combattere il monopolio del potere in Italia, come Berlusconi sta provando a fare, o se si tratta solo di specchietti per le allodole.

Una cosa però è certa: è la democrazia ad essere in gioco nel cuore dell’Europa.

[Articolo originale di Mads Frese] (http://www.information.dk/186550)

atinvidia284
08-04-2009, 16:59
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifBerlusconi:"Le vittime del terremoto dovrebbero vivere l'esperienza come un weekend in campeggio"
aprile 2009 chediconodinoi.blogspot.com
[The Guardian]

[ il video contenente il commento in questione si trova qui (http://www.rtl.de/rtlaktuell/rtl_aktuell_videoplayer.php?article=27288)]

Il premier italiano, Silvio Berlusconi, avrebbe detto che le 17.000 persone diventate senzatetto dopo il terremoto di lunedí dovrebbero ritenersi in "un weekend in campeggio".

La pagina web del canale di informazioni tedesco N-TV ha riportato che Berlusconi avrebbe fatto questa battuta mentre veniva intervistato da un giornalista durante una visita ad uno degli accampamenti d'emergenza messi su per accogliere chi abbia dovuto lasciare la propria casa in rovine. Ma il video dell'intervista rilasciato sul sito non conteneva questo commento, che ci si aspetta causerá forti polemiche.

Berlusconi ha detto che "non gli manca niente. Hanno medicine. Hanno pasti caldi. Hanno un riparo per la notte", secondo la traccia audio del video.

I suoi commenti, che avrebbero dovuto rassicurare il pubblico, non corrispondono affatto alle esperienze degli sfollati. Tra lunedí e martedí hanno dovuto sopportare una notte di pioggia e grandine in cui la temperatura é scesa fino a 4 °C.

Ieri Berlusconi ha detto in una conferenza stampa a L'Aquila che 14.500 tende erano pronte ed altre 2000 disponibili se se ne fosse presentata la necessitá. Ma mancavano ancora tende per 200 persone mentre scendeva la notte.

Sono state allestite venti tendopoli per accogliere i senzatetto. Altre persone allontanate dalle proprie case per il terremoto sono state sistemate in hotel ed altre locazioni.

Berlusconi ha detto che fará appello all'Unione Europea per ricevere fondi speciali per fronteggiare le conseguenze del disastro, che arriva in un momento in cui il suo governo pieno di debiti stava lottando per rispondere alla crisi globale economica.

Ha anche ipotizzato che una parte dei fondi destinati alle infrastrutture per ravvivare l'economia vengano spesi nell'area de L'Aquila dove il terremoto ha avuto il suo epicentro.

I soccorsi hanno continuato a cercare sopravvissuti questa mattina dopo che una potente scossa d'assestamento ha fatto crollare due gruppi di appartamenti, seminando il panico tra soccorritori e sopravvissuti del mortale terremoto di lunedí.

I dati ufficiali di oggi é di 250 vittime per il peggior terremoto italiano degli ultimi 30 anni, con 11 delle vittime ancora da identificare.

Il primo funerale di una vittima avrá luogo oggi, nella cittá di Loreto Aprutino, celebrato dall'arcivescovo di Pescara.
http://3.bp.blogspot.com/_2k2oKMKm7Xc/SdybmJdA7yI/AAAAAAAABic/R_cRacx9uVE/s400/Telegraph.JPG

http://2.bp.blogspot.com/_2k2oKMKm7Xc/SdybauKFPSI/AAAAAAAABiM/TzHw4MO3No8/s400/ElPais.JPG

http://3.bp.blogspot.com/_2k2oKMKm7Xc/SdycKPTQmlI/AAAAAAAABi0/Onj-8ovOUIM/s400/Figaro.JPG

http://2.bp.blogspot.com/_2k2oKMKm7Xc/SdybjGYvvWI/AAAAAAAABiU/KH8NDqm2wAA/s400/Spiegel.JPG

http://1.bp.blogspot.com/_2k2oKMKm7Xc/Sdybt1hbA2I/AAAAAAAABik/jizl_-Y52qc/s400/Mundo.JPG

http://1.bp.blogspot.com/_2k2oKMKm7Xc/SdycGg5I-1I/AAAAAAAABis/01fDE386foM/s400/ABC.JPG


http://img9.imageshack.us/img9/4421/immaginevno.jpg (http://www.rtl.de/rtlaktuell/rtl_aktuell_videoplayer.php?article=27279)

atinvidia284
08-04-2009, 17:03
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifItalia: l’isola dei famosi
marzo 2009 italiadallestero.info
[Die Zeit]

I fascisti sono patrioti? È guaribile l’omosessualità? E può una modella diventare Ministro per le Pari Opportunità? La nostra corrispondente spiega perchè fa sempre più fatica a sopportare il suo paese.

L’Italia è completamente abbandonata dalla buona sorte. Un paese senza futuro e senza speranza, senza passato e senza pudore. Un paese senza governo e senza opposizione. Un paese in cui tutto o nulla è possibile, un paese come un cattivo presagio. Così in effetti può succedere quando la politica viene infine depoliticizzata, quando la giustizia non garantisce più alcun diritto ne’ la televisione la benchè minima informazione. Così appare, quando un paese fondatore dell’Europa danza pienamente fuori dall’ordinamento democratico e nemmeno uno degli altri paesi europei osa aprir bocca.

Quando Berlusconi formò il suo primo governo nel 1994, i ministri di Grecia e Belgio si rifiutarono di stringere la mano ai rispettivi colleghi italiani neofascisti. Ora tutto è passato: tutto normale. Oggi i diplomatici sono costretti ad andare in cantina a scuotere la testa.

Ma la saga continua. Berlusconi ha minato il paese in profondità negli ultimi quindici anni, ma il problema non è più solo Berlusconi: il problema è una casta politica che non fa più politica, bensì una devastante combinazione di populismo e cura di interessi particolari. Berlusconi è soltanto il simbolo più sfuggevole di questo declino della democrazia: un uomo che ha eretto a ragione di stato il mantenimento del proprio potere, la difesa dei propri interessi e della propria immagine, e che suggerisce ai cittadini di fare altrettanto. I suoi vassalli mostrano come funziona, nella giustizia come nell’amministrazione degli ospedali, nella polizia forestale come nelle squadre di calcio o nelle case editrici. Ovunque si è diffusa una casta parassita, che detiene il potere e che lo mantiene in quanto non cambia nulla. Questo è l’effetto devastante del berlusconismo: il nepotismo e il do ut des. Il paese non viene governato, quanto piuttosto spremuto da una elite senza piani, programmi o principi. L’Italia ha il parlamento più grande e ben pagato del mondo, amministrazioni regionali e provinciali gonfiate e in gran parte superflue. Tutti pretendono di essere assistiti, anche a costo di far andare in rovina la democrazia.

L’erosione della politica è da tempo giunta a livello locale, dove i candidati del partito di Berlusconi vengono selezionati con gli stessi metodi di casting applicati alle showgirl per gli spettacoli Mediaset. Il messaggio è chiaro: chi vuole avere la sua fetta di torta può andare in politica o in televisione. In entrambi i casi il compenso è un ministero, come nel caso della ex showgirl e modella Mara Carfagna, che ora dirige il Ministero delle Pari Opportunità. La ministra Carfagna appare quasi come una perfida quanto calcolata provocazione di Berlusconi. Guardate fin dove posso arrivare, cosa riesco a farvi ingoiare: dai nudi dei calendari alla politica delle pari opportunità! O forse il caso Carfagna è solo l’ennesima prova che la politica dev’essere prima di tutto divertente. Ne sono poi del tutto immuni gli altri paesi, come la Germania?

La politica depoliticizzata non conosce soluzione ai problemi perchè non conosce alcun problema. Il prodotto interno lordo italiano calerà l’anno prossimo, secondo tutte le previsioni, del 2.6 percento, i disoccupati aumentano già oggi di giorno in giorno. Intere fette di territorio diventano sterili. Nel nord-est chiudono i mobilifici, nelle Marche i calzaturifici, in Sicilia gli aranceti. Intere fette di territorio si impoveriscono: una famiglia su quattro nel mezzogiorno vive sotto la soglia di povertà. Centinaia di migliaia hanno abbandonato il meridione in cerca di lavoro come già era successo negli anni settanta: solo che questa volta sono anche i laureati ad andarsene.

Ma non è un problema. Il capo del governo nel frattempo si dà allo shopping. Pubblicamente, nel centro di Roma, scortato dalle sue guardie del corpo, Berlusconi dice “la crisi non è così tragica, dobbiamo essere ottimisti”. In televisione è tutto esagerato. La TV pubblica RAI mostra per cinque serate di fila il festival di Sanremo: la canzone “Luca era gay” ottiene il secondo posto grazie ad un plebiscito dei telespettatori. La canzone parla di un ragazzo gay mantenuto da mamma apprensiva e col padre alcolizzato. Il giovane diventa alla fine “normale”, guarito dall’omosessualità! D’altronde l’ex parlamentare transessuale Vladimir Luxuria ha vinto l’edizione di quest’anno dell’isola dei famosi. Tutto va bene, purchè diverta.
Tutto è permesso. Ogni volta, alle giornate di festa nazionale - la liberazione dal fascismo, il 25 Aprile e la festa della Repubblica, il 2 Giugno - alcuni ministri non partecipano in segno dimostrativo perchè preferiscono non festeggiare la nascita della Repubblica o la liberazione dal fascismo. A disposizione è anche il passato: l’Italia sperimenta un revisionismo che non si ferma più davanti ai pilastri fondanti della repubblica. La componente di destra presente all’interno del governo tenta da anni di porre sullo stesso piano i combattenti della Repubblica di Salò di Mussolini e i partigiani della resistenza antifascista argomentando che entrambi erano convinti di combattere per la patria. Il sindaco di Roma, ex neofascista, oggi membro di Alleanza Nazionale, vuole far costruire, davanti al pianificato museo della Shoah, un monumento in ricordo delle vittime dei partigiani di Tito, come se i monumenti commemorativi potessero essere eretti l’uno contro l’altro.

La storia diventa un supermercato dal quale ognuno si serve secondo il proprio gusto. I nuovi fascisti dicono “Sono fascista, ma disapprovo le leggi razziali di Mussolini”. Così si esprime ad esempio il calciatore professionista Christian Abbiati, portiere dell’AC del Milan, la squadra di calcio di Berlusconi. E nessuno ha da ridire. Il fascismo è accettato nei salotti, l’antifascismo è costretto alle difensive, messo sullo stesso piano del comunismo. Così è successo che teppisti neofascisti del movimento studentesco di estrema destra “Blocco studentesco” abbiano preso a manganellate altri studenti minorenni ad una manifestazione in Piazza Navona a Roma. E la sera seguente, gli stessi estremisti hanno marciato in uno studio televisivo della RAI e hanno minacciato i giornalisti presenti che avevano osato mostrare immagini degli scontri di Piazza Navona. Il governo non ha proferito parola su questo assalto.

Gli uomini di Berlusconi parlano continuamente di sicurezza e del problema della sicurezza. Ma con questo non intendono che metà della Campania e della Calabria sono governate dalla criminalità organizzata, o che in Sicilia la mafia impone le tasse, stabilisce il coprifuoco ed emette sentenze di morte a proprio piacimento.

Il governo non parla del vero problema della sicurezza. La sicurezza in Italia viene connessa alla presenza di stranieri. Qualsiasi reato commesso da stranieri, specie se rumeni, trova forte risonanza sui media e nel dibattito politico. In seguito a reati commessi da stranieri si formano con sempre maggiore frequenza “gruppi di rappresaglia” che distruggono i negozi degli immigrati. In seguito ad una serie di stupri ad opera di rumeni il governo ha approvato un “pacchetto di leggi d’emergenza in tema di sicurezza” con il quale ha autorizzato la formazione di ronde di cittadini. La polizia ha protestato contro questa decisione: uno stato che autorizzi la formazione di ronde cittadine indebolisce il proprio potere di imporre l’ordine pubblico. Ma i populisti hanno bisogno di uno stato debole: istituzioni forti che si guadagnassero la fiducia dei cittadini non lascerebbero loro alcuna chance. Le ronde sono un simbolo del berlusconismo: il diritto del pugno di ferro prevale sull’ordinamento democratico. Lo stato funziona come nel programma “Il grande fratello” trasmesso dalle TV di Berlusconi: il cittadino rinuncia alla propria cittadinanza e diventa allo stesso tempo protagonista e spettatore.

Ci si potrebbe dunque domandare dove sia l’opposizione. Ebbene: si è sciolta nel nulla. Per lungo tempo ha partecipato alla corsa per i posti e i privilegi, poi è affondata nei litigi tra gli schieramenti e le fazioni. Dopo quindici anni la sinistra italiana non ha ancora capito bene come contrastare Berlusconi. Peggio ancora: si trova invischiata in un processo di ricerca di se stessa tra cattolicesimo di sinistra e laicismo, socialismo e liberalismo. Una spaccatura che si consuma sopra le teste dei cittadini.

Un giorno la sinistra scende a patti con Berlusconi per spartirsi le briciole al tavolo del potere, il giorno seguente lo demonizza, e nel frattempo lascia la scena a comici di professione di seconda classe come Beppe Grillo, che come cacciatori di topi fischiettano alla gente le loro parole volgari durante il “vaffanculo day” e subito dopo presentano candidati alle elezioni europee, come se l’Italia fosse l’isola dei famosi.

Pare dunque non esserci alternativa. Nessuna via di uscita. Un intero popolo aspetta passivamente la prossima mossa di Berlusconi e dei berlusconiani. Nessuno di coloro usciti infiacchiti durante questa lunga marcia potrà fermarli. Ma se almeno si cominciasse a prenderli sul serio all’estero, invece di seguitare a deriderli quali tipici italiani, sarebbe già un primo passo.

[Articolo originale di Birgit Schönau] (http://www.zeit.de/)

dylan7679
08-04-2009, 17:13
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifBerlusconi:"Le vittime del terremoto dovrebbero vivere l'esperienza come un weekend in campeggio"
aprile 2009 chediconodinoi.blogspot.com


http://img9.imageshack.us/img9/4421/immaginevno.jpg (http://www.rtl.de/rtlaktuell/rtl_aktuell_videoplayer.php?article=27279)

Certo,invece sarebbe meglio invitare a vivere l'esperienza come una tragedia, pensare a tutti i morti magari amici e parenti perduti e poi impiccarsi ad un albero.

atinvidia284
08-04-2009, 17:25
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifLa piccola lista di Berlusconi
marzo 2009 italiadallestero.info
[Guardian]

Silvio Berlusconi sembra intenzionato al dominio politico totale dell’Italia e ha appena fatto un altro passo avanti in questa direzione.

Da qualche parte nei meandri di una delle sue ville, Silvio Berlusconi deve avere una lista dei diversi ostacoli che gli impediscono di controllare completamente l’Italia. Questo fine settimana è riuscito a spuntare un altro elemento della lista.

Di fronte ad una folla adulante, è stato acclamato capo del suo nuovo partito, il Popolo della Libertà. In realtà, il partito esisteva già dal novembre 2007 e ha vinto le elezioni politiche dell’anno scorso ottenendo una maggioranza sostanziale in entrambe le camere. Tuttavia, si trattava ancora di un partito composito, formato dalla sua Forza Italia e dalla formazione post-fascista Alleanza Nazionale, finché quest’ultima non ha deciso ufficialmente di sciogliersi la scorsa settimana. Adesso c’è un solo partito di centro-destra in Italia e Berlusconi ne è il capo unico ed indiscusso.

Durante il suo primo completo mandato, dal 2001 al 2006, Berlusconi aveva dovuto affrontare i suoi problemi economici e giudiziari; durante il secondo sta rivendicando il diritto di marcare l’era come “Berlusconiana”. Da quando è stato rieletto, si è garantito l’immunità giudiziaria e il suo tentativo di ridurre i poteri della magistratura è sulla buona strada: è in esame al Parlamento un disegno di legge per la riforma che vorrebbe dare i poteri di pubblica accusa a un equivalente del Crown Prosecution Service [N.d.T.: il Pubblico Ministero nell'ordinamento inglese] controllato politicamente. I risultati in Italia sarebbero assai prevedibili. Un’altra proposta di legge ridurrà i poteri degli inquirenti nel fare uso delle intercettazioni telefoniche.

Sta usando la recessione come scusa per avere controllo sulla finora molto indipendente Banca d’Italia e sta cercando di dare all’esecutivo il controllo sul credito. Il governatore della banca, Mario Draghi, è una persona determinata e ha fatto capire di essere intenzionato a lottare, così Berlusconi potrebbe non vincere in questo caso.

La crisi, inoltre, gli offre l’occasione di minare il potere delle regioni, dei governi locali e del Presidente della Repubblica. Ha presentato un disegno di legge che permetterebbe agli italiani con casa di proprietà, o almeno quelli che abitano nelle villette e sono in buona parte elettori del centro-destra, di aumentare il volume delle loro proprietà del 20%, al fine di stimolare il consumo. Non ci sarebbe quasi alcun controllo da parte degli amministratori locali.

Gli ambientalisti e gli operatori turistici di alta fascia rabbrividiscono di fronte a questa prospettiva così come gli amministratori locali (perfino quelli del centro-destra), i quali la considerano come un’erosione dei propri poteri. Berlusconi vorrebbe farne un decreto legge con applicazione immediata, piuttosto che “perdere tempo” con il regolare processo legislativo in Parlamento, che impiegherebbe mesi e che potrebbe essere emendato. Questa proposta di legge dovrebbe poi essere firmata dal Capo dello Stato e si potrebbe verificare una stagnazione.

Si è già scontrato una volta con il Presidente Napolitano, quando questi il mese scorso si era rifiutato di firmare un decreto legge che avrebbe annullato il verdetto della Corte Suprema che autorizzava Beppe Englaro a staccare il macchinario che teneva artificialmente in vita sua figlia. Berlusconi ha sfruttato l’ondata emotiva che circondava il caso Englaro per sfidare i poteri residui del Presidente e del Tribunale, cercando di far approvare in tutta fretta un disegno di legge in Parlamento. La proposta di legge, che con ogni probabilità verrà approvata, andrà quasi sicuramente a ridurre qualsiasi diritto ora in possesso degli italiani ad un testamento biologico. Naturalmente Berlusconi ha avuto l’appoggio non solo della destra, ma anche di molti cattolici di sinistra, oltre a quello delle autorità ecclesiastiche, se non di tutto il clero. In cambio dell’appoggio elettorale ricevuto dalla Chiesa ci saranno aiuti finanziari per le scuole Cattoliche seguendo il motto “libertà di religione”, strombazzato da Berlusconi nel suo discorso di domenica.

Malgrado tutto ciò, Berlusconi domenica si è lamentato che “il Presidente del Consiglio non ha potere”. Questa è sfacciataggine vera e propria, ma l’affermazione ha un significato chiaro e pratico. Berlusconi vuole avere il potere di sciogliere le Camere (detenuto al momento dal Capo dello Stato) in modo da avere un’arma con cui minacciare la coalizione alleata, la Lega del Nord di Umberto Bossi, un altro punto nella sua lista. E il punto seguente è quello di raggiungere il 51% alle elezioni europee. E continua così.

[Articolo originale di James Walston] (http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2009/mar/31/italy-silvio-berlusconi)

atinvidia284
08-04-2009, 17:30
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifLa telefonata di Berlusconi mette la Nato in attesa
aprille 2009 italiadallestero.info
[BBC]

Prima ha fatto i complimenti all’”abbronzatura” di Obama, poi ha giocato a nascondino con la premier tedesca. Ha persino irritato la Regina per l’elevato tono di voce.

Questa volta il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi ha ritardato l’inizio di un cruciale vertice Nato – parlando troppo a lungo al suo cellulare. A sua difesa, Berlusconi era a colloquio con il Primo Ministro turco nel tentativo di risolvere un problema al vertice. Ma la premier tedesca è stata lasciata in attesa sul tappeto rosso per diversi minuti.

Angela Merkel aveva appena condotto dalla Germania i leader della Nato attraverso una ponte sul fiume Reno, per incontrare sul lato francese il Presidente Nicolas Sarkozy che arrivava da Strasburgo. Berlusconi si è unito al gruppo poco dopo.

La Merkel appariva perplessa mentre la telefonata dell’italiano andava per le lunghe, decidendo infine di dare il via alla cerimonia d’apertura dell’evento senza di lui.

È emerso più tardi che Berlusconi stava parlando con la sua controparte ad Istanbul, Recep Tayyip Erdogan, nel tentativo di convincere la Turchia a far cadere il veto alla nomina del Primo Ministro danese Anders Fogh Rasmussen a Segretario della Nato. Alla fine, la Turchia ha ceduto ed Erogan ha detto di esser stato persuaso dalle garanzie del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

Tattiche da playboy

Il premier italiano si è costruito una reputazione per gaffes, commenti espliciti e comportamenti scherzosi persino sulla scena internazionale.

L’ultimo incidente arriva appena pochi giorni dopo che la Regina aveva espresso un leggero fastidio quando Berlusconi aveva salutato rumorosamente il Presidente americano Barack Obama per una foto di gruppo a Londra.

In precedenza, era stato fortemente criticato per aver definito Obama “giovane, bello ed abbronzato”. Berlusconi ha liquidato le critiche che questi commenti hanno suscitato, dicendo che provengono da “imbecilli” privi di senso dell’umorismo.

Tra gli scherzi precedenti di Berlusconi in incontri formali c’è stato quello di fare il gesto delle corna alle spalle del Primo Ministro danese durante la foto di gruppo dei leader della Comunità europea nel 2002.

Il miliardario magnate dei media poi provocò un piccolo incidente diplomatico nel 2005 affermando di aver fatto ricorso a “tattiche da playboy” per ottenere l’appoggio della Presidente finlandese Tarja Halonen all’Italia come sede dell’Agenzia Alimentare.

[Articolo originale] (http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/europe/7983043.stm)

DonaldDuck
08-04-2009, 17:41
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifLa telefonata di Berlusconi mette la Nato in attesa
aprille 2009 italiadallestero.info
[BBC]

Prima ha fatto i complimenti all’”abbronzatura” di Obama, poi ha giocato a nascondino con la premier tedesca. Ha persino irritato la Regina per l’elevato tono di voce.

Ma dai :eek: !! E' la stessa fonte che qualche giorno fa...

http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/7980912.stm

Footage has emerged of the Queen appearing to express mild irritation at Italian Prime Minister Silvio Berlusconi for being too noisy.

The incident took place as the Queen posed with world leaders from the G20 summit in the traditional "family" photograph at Buckingham Palace.
Mr Berlusconi then shouted "Mr Obama", prompting Her Majesty to turn around in mock frustration at the noise. Buckingham Palace have denied that any offence was taken by the Queen. The footage has been placed on the YouTube website and has quickly proved to be a popular clip.

'Loud and jolly'

A palace spokeswoman said the atmosphere at the reception, during which the photograph was taken, had been "warm and friendly". "It was loud and jolly and very jovial, there were no gaffes and no offence taken," she said.
The Queen and Mr Berlusconi had earlier chatted as the world leaders gathered in the palace's picture gallery. Mr Berlusconi has developed a reputation for his outspoken comments and playful behaviour, even on the world stage. Last year he was filmed apparently playing "hide and seek" with German Chancellor Angela Merkel, hiding behind a large column as she walked past. And he was also criticised for describing Barack Obama as "young, handsome and tanned". The Italian leader accused his critics of being humourless "imbeciles".

Meanwhile, Mr Berlusconi has confirmed that the G20 will hold a third summit on the financial crisis later this year in Japan, to follow up world leaders' meetings in London this week and in Washington in November.




:eek: :eek: :eek: :eek: :eek:

http://img11.imageshack.us/img11/9370/31475.jpg (http://img11.imageshack.us/my.php?image=31475.jpg)

DonaldDuck
08-04-2009, 17:45
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2009/04/regina-berlusconi.shtml?uuid=fc0fcda2-2060-11de-8728-be8857ca1711&DocRulesView=Libero

Buckingham Palace: «Nessuna offesa di Berlusconi alla Regina»

Buckingham Palace vuole scrivere la parola fine sul clamore suscitato dal rimbrotto di Elisabetta II a Silvio Berlusconi. Il Palazzo Reale ha fatto sapere che la Regina non si è sentita «offesa» dal premier italiano, che -al termine della tradizionale «foto di famiglia» del G20, dopo il ricevimento nella residenza londinese dei monarchi - per attirare l'attenzione di Barack Obama, ne aveva urlato il nome.
Secondo Buckingham Palace, la 'bacchettatà della regina era scherzosa e la regina non era affatto infastidita dall'irritualità del Cavaliere: «Era rumoroso e divertente, nessuna gaffe nè offesa». Il clima, ha aggiunta una portavoce di Buckingham Palace, era «amichevole e caloroso» e tutti quelli che vi hanno partecipato erano a proprio agio.

atinvidia284
09-04-2009, 11:16
Certo che all'estero faceva molto più gioco il prono servilismo di Prodi e ciononostante lo attaccavano, con il disprezzo che si nutre in genere verso i servili per i quali non si nutre stima alcuna ed ai quali non si concede valore alcuno, quasi con la stessa frequenza.

Ovviamente ciò è palesemente falso.
Evito di chiedere che si dovrebbe dimostrare la frase "lo attaccavano.....quasi con la stessa frequenza" primo per evitare brutte figure a chi fa affermazioni del genere così profondamente infondate,secondo perchè non sarebbe possibile,vista la mancanza di questa mole di presunti articoli critici esteri,tali da essere paragonata per frequenza a quelli su berlusconi.
Anzi


(Apcom) - L’Italia risana ulteriormente i suoi conti pubblici e rafforza così la fiducia sull’intera economia di Eurolandia, in una fase difficile e cruciale, mentre il premier Romano Prodi dimostra nuovamente la sua capacità di tenere assieme una coalizione di nove partiti. Sono commenti positivi quelli dedicati oggi da Wall Street Journal e Financial Times alla Finanziaria appena sfornata dal governo. Entrambi i quotidiani sottolineano tuttavia che ora la manovra dovrà affrontare un difficile passaggio parlamentare, in particolare al Senato, dove il centro sinistra dispone di margini ristretti.

“Ancora una volta Romano Prodi ha dimostrato la sua abilità a tenere insieme la sua frammentata coalizione“, afferma l’Ft. Il premier è riuscito a “ottenere il consenso dell’esecutivo sulla manovra di bilancio 2008 tramite una combinazione di tagli alle tasse di grande entità, redistribuzione e riduzione delle imposte sulla proprietà“.

Il quotidiano britannico riporta i commenti positivi anche dell’economista Francesco Giavazzi: “Se sei un imprenditore non puoi lamentarti. E anche a sinistra è difficile lamentarsi. Prodi deve mettere tutti d’accordo - ha detto - e in questo è magnifico”.

“L’Italia - osserva invece il Wsj - sta gradualmente mettendo in ordine le sue finanze pubbliche, assicurando così un potenziale rafforzamento della fiducia sull’economia dell’area dell’euro che deve affrontare nuove minacce come le conseguenze della crisi dei mutui subprime americani e il rafforzamento dell’euro sul dollaro. Finora la fragilità dell’economia italiana, combinata al suo crescente debito pubblico, era considerata l’anello debole dell’area dell’euro”.

.....

Entrambi i quotidiani rilevano che in base ai sondaggi l’esecutivo accusa un calo di popolarità. In particolare quella di Prodi è ai minimi dalle elezioni del 2006, nota il Wsj che in questo vede un effetto collaterale dello stesso percorso di risanamento dei conti: “Buona parte della riduzione del deficit è stata ottenuta mediante una sistematica azione di lotta all’evasione fiscale, che (in Italia) ha raggiunto proporzioni pachidermiche. Ma la stretta dei controlli sui milioni di evasori non ha reso il governo popolare tra gli elettori“.

....




Prodi liberaliza la economía de Italia
Julio Algañaraz ROMA CORRESPONSAL "Hemos decidido cambiar con las reformas de liberalización la vida de los italianos", dijo ayer el primer ministro de centroizquierda Romano Prodi, después que su gobierno aprobó un vasto plan de medidas que le han permitido adoptar una decisiva iniciativa ...
Saturday 2007-01-27, Clarin, Argentina
http://article.wn.com/link/WNATa8cf90d37c6c7fdbca8f84e4d5ea2d67?source=modular_search&ranking=7&search_string=prodi


Italian government approves measures to raise competition
ROME: The Italian government has approved measures aimed at increasing competition and better protecting consumers that would affect everything from airlines to cellphone companies to hairdressers. Some of the changes were adopted by decree at a cabinet meeting Thursday and took effect immediately. Among them, Telecom Italia and other phone ..
Friday 2007-01-26, International Herald Tribune.
http://article.wn.com/link/WNAT4dfb3b0e684ca7bd74ec38fd3b61e9b4?source=modular_search&ranking=7&search_string=prodi

http://gianniguelfi.ilcannocchiale.it/blogs/bloggerarchimg/gianniguelfi/wsj.gif


"Arrivederci, signor Prodi" titola il quotidiano inglese The Independent che dopo aver celebrato il fatto che la salita a Palazzo Chigi del Professore aveva tolto di mezzo "la dubbia spettacolarità di Silvio Berlusconi" rileva come, 20 mesi dopo, "con tutta probabilità il paese affronterà nuove elezioni. Al peggio ciò significherà il ritorno al potere del Circo Berlusconi, con conseguenze deleterie non solo per l'Italia ma anche per l'Europa".
http://www.independent.co.uk/opinion/leading-articles/leading-article-arrivederci-signor-prodi-774310.html?r=RSS

Proprio sul possibile ritorno del Cavaliere, si sofferma il Financial Times, "Berlusconi mira ad un ritorno", che sottolinea una preoccupazione per l'economia italiana: "nei venti mesi del governo Prodi, l'economia italiana ha iniziato a recuperare dalla stagnazione e dall'eccesso di spesa pubblica che avevano caratterizzato i cinque anni di Berlusconi".
http://www.ft.com/cms/s/0/a9f93e04-cbb1-11dc-97ff-000077b07658.html

http://vistidalontano.blogosfere.it/2006/08/wall-street-jou.html
"Vai Romano" può essere tradotto un po' liberamente il titolo dell'editoriale comparsa ieri sul Wall Street Journal a segnare il bilancio dei primi 100 giorni del governo Prodi.

Un commento positivo, sintetizzato dal sottotitolo "Un vento italiano di liberalizzazione", che parte dalla considerazione che sebbene "il Professore non sia conosciuto per la sua vitalità, nei suoi primi quattro mesi in carica ha rotto con questa tradizione, e l'economia italiana è migliorata per questa ragione. Il suo governo è un brulicare di attività".

Il Wall Street Journal accoglie con soddisfazione la rapidità delle mosse del governo guidato da Romano Prodi, un governo che "non ha tempo da perdere. E questo potrebbe essere un vantaggio. I nuovi governi tendono ad avere solo una piccola finestra, spesso all'inizio del mandato, a disposizione per implementare le riforme prima che gli interessi costituiti reagiscano lottando. Così Prodi si è mosso velocemente, seguendo i passi di Tony Blair, che rese le politiche di mercato affascinanti per la sinistra europea".
....



Almunia: «Italia, avanti con le politiche economiche di Prodi e Padoa-Schioppa»
Il commissario Ue: ad aprile alta probabilità di abrogare la procedura per deficit eccessivo
BRUXELLES (BELGIO) - Il governo Prodi ha risanato le finanze italiane. Lo certifica Bruxelles.

«Mi auguro che si vada avanti con le politiche lodevoli portate avanti da Prodi e Padoa-Schioppa». È quanto ha dichiarato il commissario Ue agli Affari economici Joaquin Almunia, presentando la valutazione del programma di stabilità italiano.
http://www.corriere.it/economia/08_gennaio_30/almunia_programma_deficit_78635acc-cf27-11dc-8e3f-0003ba99c667.shtml



Io non ho mai strisciato di fronte a nessuno. Sono stato all'estero per lavoro, non ho mai permesso a nessuno di camminarmi sui piedi e nessuno ci ha mai neppure provato. Se qualcuno crede che all'estero qualcuno si interessi di Berlusconi e dei suoi affari, se non per trarne vantaggio a scapito dell'italia, sta proprio fresco, certo, che se l'italia è rappresentata da capi di stato servili ed untuosi è più facile ottenere il risultato e senza bisogno di scomodare i pennivendoli locali.


P.S. Credete che un'altro paese, avesse Berlusconi come premier, permetterebbe ai pennivendoli italioti simili articoli e credete che la pubblica opinione lo tollererebbe ?. Se lo credete siete ben lontani dalla realtà ed impersonate i soliti italiani, esterofili, servili, autolesionisti, e tendenti, incuranti del ridicolo di cui si coprono, ad autoflagellarsi per accreditarsi, vanamente perchè gli altri ridono di questo atteggiamento da immaturi lecchini, come persone dalla mente aperta e progressista. Non fatevi illusioni di sorta, conoscono bene il genere e me lo hanno confidato apertamente molte volte, domandandomi cosa ci facessi in mezzo a simili genti.

Ma comunque alla fine pur di mettere qualche pezza alle critiche del vostro onorabile premier,si è disposti a scendere così in basso,usando fiumi di parole il cui contenuto è nullo ed evitando di toccare il fulcro della questione. E cioè perchè la stampa internazionale è così critica nei confronti di s.b.?
E' semplice,in nessun paese estero dal quale piovono articoli tanto duri e critici su berlusconi,potrebbe esistere una così vitale e profonda interconnessione tra premier e mass media prima di tutto.
Di conseguenza berlusconi non esisterebbe,perchè verrebbe a mancare ciò che lo tiene in vita politicamente.
Possedere tre canali nazionali su 7,case editrici (quali la mondadori rubata pagando sentenze),giornali storici di un tempo quali "il giornale" (oggi ridotti a merce di propaganda),aver provveduto a confezionare leggi che gli evitassero gravissimi problemi con la giustizia,portando il già inefficiente sistema giudiziario al collasso, non può certo essere possibile in una moderna democrazia dove la politica ha veramente l'obiettivo di migliorare la vita delle persone. Ed ecco di conseguenza le sacrosante e giustissime crititiche dalla stampa americana,inglese,spagnola,francese ecc...
Chi cerca di difendersi da queste critiche non fa altro che accettare passivamente l'orribile situazione attuale presente in Italia.

atinvidia284
09-04-2009, 11:26
Ma dai :eek: !! E' la stessa fonte che qualche giorno fa...

http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/7980912.stm



Che abbia detto quel “what is it” girandosi bruscamnete ed allargando le braccia a confermarlo c'è il video (viene messo anche in evidenza da quanto è scritto "Footage has emerged of the Queen appearing to express mild irritation at Italian Prime Minister Silvio Berlusconi for being too noisy") poi che fosse tra il serio ed il faceto non cancella certo il fatto che Berlusconi sia stato il più inopportuno di tutti (come suo solito) usando quel tono alla tarzan :D anche se non la vedo una figura di cacca ll'altezza delle altre,mi è quasi simpatica anzi :D
Comunque mi fa piacere che siate così veloci a postare quando si parla di difendere l'onorabilità del vostro caro silvio che possa essere intaccata da un articolo così leggero,dovreste essere presenti anche quando la stampa estera tratta temi molto più seri e drammatici su berlusconi,come le centinaia postati precedentemente,ma so che di fronte ad una realtà così palese e sbattutta in faccia con tanta violenza è impossibile replicare.

DonaldDuck
09-04-2009, 11:42
Che abbia detto quel “what is it” girandosi bruscamnete ed allargando le braccia a confermarlo c'è il video (viene messo anche in evidenza da quanto è scritto "Footage has emerged of the Queen appearing to express mild irritation at Italian Prime Minister Silvio Berlusconi for being too noisy") poi che fosse tra il serio ed il faceto non cancella certo il fatto che Berlusconi sia stato il più inopportuno di tutti (come suo solito) usando quel tono alla tarzan :D anche se non la vedo una figura di cacca ll'altezza delle altre,mi è quasi simpatica anzi :D
Comunque mi fa piacere che siate così veloci a postare quando si parla di difendere l'onorabilità del vostro caro silvio che possa essere intaccata da un articolo così leggero,dovreste essere presenti anche quando la stampa estera tratta temi molto più seri e drammatici su berlusconi,come le centinaia postati precedentemente,ma so che di fronte ad una realtà così palese e sbattutta in faccia con tanta violenza è impossibile replicare.

C'è il video e le dichiarazioni ufficiali a smentire un presunto incidente internazionale che secondo "alcuni" poteva causare la nuclearizzazione del territorio italiano. Tanto mi basta (per sputtanare). Se non soffri di improvvisa perdita di memoria dovresti ricordare che sono intervenuto in questa "rassegna stampa" su temi più importanti. Purtroppo non ho molto tempo e neanche troppa voglia di riservargli più attenzioni di quelle che a questo punto merita in quanto mi pare chiaro che le notizie vengano "insufflate" al fine di mostrare un aspetto che senza "aiutini" non avrebbe ragion d'essere.

atinvidia284
09-04-2009, 14:24
C'è il video e le dichiarazioni ufficiali a smentire un presunto incidente internazionale che secondo "alcuni" poteva causare la nuclearizzazione del territorio italiano. Tanto mi basta (per sputtanare).


Non attaccarti troppo ad articoli così leggeri e che vanno presi con simpatia,riserva le forze "per sputtanare" qualcosa di più concreto e serio


Se non soffri di improvvisa perdita di memoria dovresti ricordare che sono intervenuto in questa "rassegna stampa" su temi più importanti. Purtroppo non ho molto tempo e neanche troppa voglia di riservargli più attenzioni di quelle che a questo punto merita in quanto mi pare chiaro che le notizie vengano "insufflate" al fine di mostrare un aspetto che senza "aiutini" non avrebbe ragion d'essere.

Vero ricordo
......Scrivessero piuttosto delle loro condizioni di vita prima di vomitare sugli altri governi.
che rappresenta un'ottima argomentazione "per sputtanare":asd:


Purtroppo non ho molto tempo e neanche troppa voglia di riservargli più attenzioni di quelle che a questo punto merita in quanto mi pare chiaro che le notizie vengano "insufflate" al fine di mostrare un aspetto che senza "aiutini" non avrebbe ragion d'essere.

Per fortuna che le notizie vengono scritte dalla stampa estera e con relative fonti,sembra che le inventi io :rolleyes:

atinvidia284
09-04-2009, 14:50
Infondate ?!!!!!, si vede bene che di storia italica sai poco oppure, in alternativa, soffri di scarsa memoria, non è sconosciuto il fatto che che le multinazionali centro/nord europee hanno fatto affari d'oro con certi personaggi al timone delle partecipazioni statati italiote e non è sconosciuto che hanno rilevato marchi italici per un tozzo di pane per poi chiudere le aziende lasciando a piedi i, tanto amati dalle sinistre complici, lavoratori per tenersi il marchio. Ovviamente non si attacca più di tanto un succube servile che fa il tuo gioco, almeno non più del necessario. Berlusconi è un concorrente per quei potentati ed è logico che lo attacchino, meno logico è che i soliti malati di esterofilia siano pronti a trangugiare di tutto, anche se contrario agli interessi nazionali, purchè consono alle loro opinioni.

Veramente chi vuol mettere pezze alla poco piacevole reputazione di cui questo paese gode all'estero, e non a partire dal 1994 ma da molto tempo prima, mi pare siate proprio voi che rifutate le responsabilità degli italioti tutti e volete scaricarle sul solo Berlusconi per lavarvi la coscienza.

Io non aspiro al difendere l'attuale premier ma, bensì, a suscitare riflessioni in merito al fine di cambiare questo stato di cose e non al rifugiarsi nell'autoconsolatorio e comodo "tanto è colpa di Berlusconi"

Dove sono gli articoli della stampa estera che attacava con la stessa frequenza anche prodi?? Mi riferisco a qusta falsità (tu come al solito cambi argomento),poi ridurre la stampa estera al gioco del potente di turno per screditare la stessa è segno che ti sei ben "italianizzato",quello che succede con la stampa italiana non può essere "internazionalizzato",forse l'abitudine di vedere l'informazione proprietaria di qualcuno è proprio dovuto alla triste situazione presente nella nostra nazione e grazie al caro premier,che non a caso è continuamente attaccato su questo argomento.
Lì non potrebbe esistere,perchè l'informazione è al servizio del cittadino e non uno strumento per governare le masse.

yggdrasil
10-04-2009, 12:21
cos'è? adesso i giornali di tutta europa e anche di altre parti del mondo si sono coalizzati contro berlusconi perchè sta sulle balle a tutti? :rotfl:

forse non sarebbe meglio pensare che se tutti quanti la pensano nella stessa maniera forse forse è il nostro pdc che ha qualcosa che non va?

FabioGreggio
10-04-2009, 12:31
cos'è? adesso i giornali di tutta europa e anche di altre parti del mondo si sono coalizzati contro berlusconi perchè sta sulle balle a tutti? :rotfl:

forse non sarebbe meglio pensare che se tutti quanti la pensano nella stessa maniera forse forse è il nostro pdc che ha qualcosa che non va?

Il Bananas non crede mai alle critiche.
Se sono molte e uguali, non fa autocritica, grida al Gomblotto.

Perchè? :

http://img147.imageshack.us/img147/6563/uomoombrella.jpg

elevul
12-04-2009, 09:24
Due perle del berlusca:
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/mexico.mini.gifBerlusconi agli sfollati per il sisma: Bisogna prenderla come fosse un campeggio
Pubblicato mercoledì 8 aprile 2009 in Messico
[La Jornada]

Il numero dei morti è arrivato a 272, mentre 17 mila sfollati vivono in tende da campeggio.

L’Aquila - Il primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, è tornato a dare spettacolo con il suo particolare senso dell’umorismo nel tentativo di infondere speranza alle vittime del terremoto che ha colpito il centro del paese:”Nonostante sia una situazione assolutamente provvisoria…bisogna prenderlo come un fine settimana in campeggio”, ha detto.

Secondo Berlusconi, per il terzo giorno in visita in Abruzzo, alle persone che hanno perso la casa a causa del terremoto e si ritrovano accampate in tende da campeggio, non manca nulla: ci sono medicine, pasti caldi e coperte per la notte.

L’Italia si prepara a seppellire alcune delle 272 persone morte nei paesini medioevali devastati dal terremoto, mentre i soccorritori continuano a cercare i sopravissuti fra le macerie, quando ancora hanno luogo forti scosse.

Secondo quanto detto da alcuni funzionari, venerdí si spera di realizzare per le vittime un funerale di Stato e che si dichiari giorno di lutto nazionale, anche se il primo funerale è già stato realizzato oggi.

Il primo ministro Silvio Berlusconi ha detto in conferenza stampa che la cifra dei morti è arrivata a 260, 16 dei quali bambini, e restano ancora nove persone da identificare.

Dopo il ritrovamento di altri corpi in giornata, la polizia ha informato che il numero delle vittime era aumentato a 272 nell’arco di poche ore

Durante la notte, i soccorritori hanno recuperato 15 corpi dalle macerie crollate dopo il sisma di lunedì e dopo le forti scosse registrate fino ad ora. A Roma, Papa Benedetto ha pregato nuovamente per le vittime ed ha detto che visiterà le zone colpite in tempi brevi.

Migliaia di sopravissuti dal peggior terremoto degli ultimi tre decenni hanno trascorso la notte in tende mentre numerose scosse scuotevano la montagnosa regione dell’Abruzzo, rendendo difficili le operazioni di salvataggio e causando almeno un altro morto.

La scossa più forte da lunedì, di magnitudo pari a 5.6, ha causato la dispersione delle squadre di emergenza ed ha fatto crollare edifici, parte della basilica e la stazione, mentre nella storica città medioevale de L’Aquila, che ha sofferto il peggior disastro, diventava notte.

“Siamo scioccati perché abbiamo perso i nostri cari, il paese è stato ridotto in macerie con più di 40 morti, molti dei quali giovani. Si è persa un’intera generazione” ha detto Antonella Massi di Onna, una località di 300 abitanti nella quale solo un edificio non ha subito danni.

Circa 20 tende e 16 cucine da campo sono state allestite per proteggere ed alimentare 14.000 persone circa, dopo che Berlusconi ha dichiarato lo stato di emergenza e ha inviato soldati nella zona.

Danni milionari

Il danno stimato dalle assicurazioni si aggirerebbe intorno a una cifra che va dai 2 mila e i 3 mila milioni di euro (fra 1500 e 2200 milioni di dollari), durante la peggiore recessione in Italia dalla registratasi dalla Seconda Guerra Mondiale.

Berlusconi ha rifiutato qualsiasi aiuto umanitario dall’estero, ma ha anche aggiunto di essersi confrontato con alcuni leaders che si sono offerti di finanziare il restauro di qualche chiesa o sito storico lesionato.

Il primo ministro si è recato tutti i giorni nella zona colpita e ha promesso un rapido sostegno ai sopravissuti, cosa che secondo i sondaggi potrebbe aumentare la sua già alta popolarità.

Il premier, le cui dichiarazioni spesso suscitano polemiche, è apparso però poco sensibile mercoledì quando ha detto ad un canale della televisione tedesca che le persone che attualmente vivono nelle tende “dovrebbero vivere la cosa come fosse un fine settimana in campeggio”.

Funzionari hanno detto che il terremoto avrà un impatto enorme nella regione, la cui economia si basa sul turismo, sull’agricoltura e sull’imprenditoria familiare.

Berlusconi ha promesso di costruire un nuovo paese vicino a L’Aquila ed il ministro dell’Agricoltura Luca Zaia, ha chiesto agli italiani di aiutare la regione “comprando soprattutto i prodotti dell’Abruzzo.”

I sopravissuti affrontano un fine settimana di Pasqua lugubre. Con la maggior parte delle chiese danneggiate, le persone si preparano a celebrare l’evento religioso in cappelle improvvisate nelle tende.

Il Governo ed i proprietari degli hotel hanno offerto rifugio per i senzatetto, presso edifici della costa adriatica.

I soccorritori hanno festeggiato martedì sera il salvataggio di una ragazza di 20 anni trovata viva dopo 42 ore dal crollo di un edificio di quattro piani a causa del terremoto.

Almeno 250 corpi sono rimasti in un obitorio temporaneo improvvisato in una scuola nelle vicinanze de L’Aquila.

Il primo funerale sarà celebrato mercoledì nella città di Loreto Aprutino e sarà officiato dall’arcivescovo di Pescara. Circa mille persone sono ferite, 100 delle quali versano in gravi condizioni e meno di 50 risultano ancora disperse.

Molte delle vittime erano studenti dell’università de L’Aquila. Un pompiere del porto di Pescara arrivato per prestare aiuto ai soccorritori è scoppiato in lacrime dopo aver dissoterrato il corpo della sua figliastra, che studiava nella zona colpita.

Le squadre di calcio italiane hanno detto che invieranno gli incassi del fine settimana alle vittime. Le università, i giornali e i canali televisivi) raccoglieranno fondi, mentre gli hotel hanno offerto mille stanze a basso prezzo per i sopravissuti ed i soccoritori.

La polizia ha aumentato la sorveglianza nelle strade a causa di denunce per saccheggio a case e negozi.

[Articolo originale di Dpa] (http://www.jornada.unam.mx/ultimas/2009/04/08/suman-260-muertos-por-el-sismo-en-italia/)

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifLa gaffe di Berlusconi: gli sfollati del terremoto dovrebbero prenderlo come “un weekend in campeggio
Pubblicato mercoledì 8 aprile 2009 in Inghilterra
[Times]

A quanto pare, Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio italiano, ha commesso una grave gaffe dichiarando ad una stazione televisiva tedesca che le 17000 persone rimaste senza casa dopo il terremoto in Abruzzo dovrebbero provare a considerare la situazione come un “weekend in campeggio”.

Durante un giro nei campi tenda allestiti per i sopravvissuti del disastro di lunedì, in cui sono morte almeno 250 persone, Berlusconi ha dichiarato ad un reporter di N-TV: “Hanno tutto quello di cui hanno bisogno, hanno cure mediche, cibo caldo… Naturalmente la loro sistemazione attuale è un po’ precaria, ma dovrebbero provare a prenderlo come un weekend in campeggio.”

La settimana scorsa, il 72enne Premier ha minacciato misure “dirette e dure” contro la stampa italiana per la copertura data alle sue buffonate durante il G20 a Londra, quando Berlusconi ha perso un servizio fotografico ufficiale e ha infastidito la regina durante un altro servizio, questa volta urlando per attirare l’attenzione di Barack Obama.

Ma le sue dichiarazioni alla stazione televisiva tedesca devono annoverarsi tra le meno diplomatiche di una lunga carriera che l’ha visto paragonare un membro tedesco del Parlamento Europeo ad una guardia di campo di concentramento e descrivere Obama, due giorni dopo l’elezione alla presidenza degli USA, come “giovane, bello e abbronzato“.

Berlusconi ha ricevuto lodi in Italia per la sua pronta reazione al terremoto in Abruzzo: ha immediatamente cancellato una visita ufficiale a Mosca, dichiarando lo stato di emergenza per sbloccare fondi regionali e ha visitato la regione per supervisionare lo sforzo dei soccorsi.

La maggior parte degli sfollati dopo il terremoto di lunedì ha passato la notte nei campi di tende che sono comparsi intorno a L’Aquila, capoluogo della regione Abruzzo. Ai residenti è stato proibito di dormire nelle proprie case per paura di altre scosse, mentre migliaia di altri stanno dormendo in macchina.

Allo stesso tempo forti scosse di assestamento hanno minacciato oggi, due giorni dopo il devastante terremoto, le ricerche sempre più disperate.

Le scosse hanno peggiorato una notte di miseria per più di 200 sopravvissuti senza casa, che non sono riusciti a trovare riparo nei campi predisposti intorno a L’Aquila. “Vergognatevi” ha urlato una donna verso una delle tendopoli. “La RAI (televisione di stato) dice che tutto è sotto controllo, mentre noi non riusciamo nemmeno ad avere una tenda.”

Almeno sette forti scosse hanno colpito la regione durante la notte, l’ultima intorno le 6:30 del mattino. Una nonna, accudendo la nipotina di tre mesi, ha dichiarato che sapeva che le scosse di assestamento non avrebbero potuto far loro del male nella tenda, ma ha aggiunto: “Fa sempre paura quando senti tremare la terra”.

Molti ospiti dell’albergo Federico II a L’Aquila, uno dei pochi ancora aperti nella città medievale entro le mura, hanno preferito passare la notte nella propria macchina dopo aver notato crepe lungo le pareti.

Berlusconi ha dichiarato ieri che la ricerca di sopravvissuti continuerà per “altre 48 ore finché non saremo certi” che nessuna persona viva sia sotto le macerie. Ha dichiarato che finora 150 persone sono state estratte vive dalle strutture crollate. Fra di loro la 98enne Maria D’Antuono, che e stata tirata fuori dalle macerie 30 ore dopo il terremoto dicendo ai soccorritori di essersi tenuta occupata lavorando all’uncinetto.

[Articolo originale di Philippe Naughton] (http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6058369.ece?Submitted=true)

Lui si che è buono! :O :asd:

FabioGreggio
12-04-2009, 17:28
Ti ho gia detto che chi è servile ed utile ai propri scopi, vedi gli affaroni che ti ho rammentato e che furono conclusi dalle multinazionali centro/nord europee quando a capo dell'iri sedeva un certo personaggio, lo si attacca il minimo indispensabile per non vanificare la sua utilità, mentre un concorrente lo si attacca ad ogni occasione utile e pure inventandone alla bisogna. Il prode è stato pesantemente attaccato, memoria corta eh ?, nel periodo in cui ha ricoperto il ruolo di presidente della commissione europea e con grande divertimento da parte della stessa stampa che ora attacca Berlusconi e mentre allora non avete proferito verbo ora millantate, tipica assenza di dignità e coerenza italiote, una vicinanza se non proprio un'alleanza.

Non stiamo discutendo di quanto poco sia stato considerato, secondo te, Prodi, anni fa, da alcune testate estere.

Stiamo discutendo su quanto sia deriso e screditato Berlusconi e di riflesso gli italiani, dalla quasi totalità della stampa planetaria.

E' diverso, decisamente più rilevante, assolutamente più preoccupante dato il risalto di testate prestigiose e molto drammatico.

Non ci interessa di come era visto Fanfani nel 1972 da NYT, ma da come ne usciamo come un popolo di BAMBA, per colpa di 'O Imperatore e di chi lo vota, secondo la maggioranza dei media esteri.

Atteniamoci al discutendo e non facciamo puzzette nel borotalco per coprire i misfatti.

fg

FabioGreggio
12-04-2009, 17:35
Preferiresti che li avesse invitati a disperarsi ed a piangere amare lacrime ?. Ora se stava zitto era certamente meglio ma se steste zitti, invece di parlare ancor più a sproposito di chi criticate con tanta acredine e finite per risultare pure peggiori, pure voi non sarebbe certo un danno, anzi .....!!!!!!!!!!!!!.

Ma piantala.
Peggiori di così?:
Clicca sull'immagine

http://i2.ytimg.com/vi/iuM342yq4H8/default.jpg (http://www.youtube.com/watch?v=iuM342yq4H8)

http://i2.ytimg.com/vi/Q1UII25I1rI/default.jpg (http://www.youtube.com/watch?v=Q1UII25I1rI)

fg

DonaldDuck
12-04-2009, 17:58
Ma piantala.
Peggiori di così?:

fg
Ma la vignetta che avevi postato sopra proviene dal sito di Dario Fo? Lo stesso Dario Fo di cui si parlava tempo fa in un'altra discussione? Sei poi riuscito a chiarire il mistero della causa contro la INALCA?
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1958114

elect
12-04-2009, 19:16
Pagina fixata :)

e mi unisco ai complimenti per atinvidia284 ;)

jan
12-04-2009, 19:29
Preferiresti che li avesse invitati a disperarsi ed a piangere amare lacrime ?. Ora se stava zitto era certamente meglio ma se steste zitti, invece di parlare ancor più a sproposito di chi criticate con tanta acredine e finite per risultare pure peggiori, pure voi non sarebbe certo un danno, anzi .....!!!!!!!!!!!!!.

prova a concentrarti su quello che c'è scritto e non andare oltre... berlusconi ad una intervista con una emittente tedesca ha paragonato la situazione degli sfollati a gente che va in camping ..
come vedi nessun tentativo di rasserenare gli animi

fba00
12-04-2009, 19:30
Preferiresti che li avesse invitati a disperarsi ed a piangere amare lacrime ?. Ora se stava zitto era certamente meglio ma se steste zitti, invece di parlare ancor più a sproposito di chi criticate con tanta acredine e finite per risultare pure peggiori, pure voi non sarebbe certo un danno, anzi .....!!!!!!!!!!!!!.

sai com'è,siamo ancora in democrazia (per poco? :muro: ) e questo è un forum pubblico,quindi quel "se steste zitti" non suona tanto bene :asd:

master_of_pacalina
12-04-2009, 20:31
Una settimana fa Berlusconi ha fatto aprire il congresso fondativo del Pdl da un gruppo di giovani militanti, con l’intenzione di dimostrare che si trattasse di un partito nuovo. Oggi sappiamo che quel partito candida Clemente Mastella e Paolo Cirino Pomicino alle Europee. Si tratta di un grande imbroglio perpetrato sulle spalle degli italiani.

voi cosa ne pensate????

stetteo
12-04-2009, 20:44
Una settimana fa Berlusconi ha fatto aprire il congresso fondativo del Pdl da un gruppo di giovani militanti, con l’intenzione di dimostrare che si trattasse di un partito nuovo. Oggi sappiamo che quel partito candida Clemente Mastella e Paolo Cirino Pomicino alle Europee. Si tratta di un grande imbroglio perpetrato sulle spalle degli italiani.

voi cosa ne pensate????
Nulla di nuovo sul fronte occidentale, da 15 anni Silvio vende fumo negli occhi a coloro (purtroppo tanti) che gli prestano fede.

master_of_pacalina
12-04-2009, 20:55
bravissimo...e non capisco questa cosa....so che non è il momento più adatto per trattare questo argomento...ma secondo te queste visite in Ambruzzo sono un attimo dovuto o una mossa elettorale???lo so che questa è pura malizia...ma non so darmi una risposta a tutto ciò...

^TiGeRShArK^
13-04-2009, 00:12
Una settimana fa Berlusconi ha fatto aprire il congresso fondativo del Pdl da un gruppo di giovani militanti, con l’intenzione di dimostrare che si trattasse di un partito nuovo. Oggi sappiamo che quel partito candida Clemente Mastella e Paolo Cirino Pomicino alle Europee. Si tratta di un grande imbroglio perpetrato sulle spalle degli italiani.

voi cosa ne pensate????

Io quello che ho sempre pensato, ovvero quanto di peggio possibile.
Dovresti fare questa domanda a quelli che si sperticano in difese :mc: per proteggere l'onore del loro Lider Maximo.
Ma dubito seriamente che ti risponderanno dato che alcune cose sono troppo scivolose pure per loro e preferiscono votare in silenzio certa feccia pur di non dare ragione a chi, da molto tempo, gli sta dicendo che stanno votando il peggio del peggio del peggio. :)

atinvidia284
16-04-2009, 15:20
Certo che all'estero faceva molto più gioco il prono servilismo di Prodi e ciononostante lo attaccavano, con il disprezzo che si nutre in genere verso i servili per i quali non si nutre stima alcuna ed ai quali non si concede valore alcuno, quasi con la stessa frequenza.


Bene,dopo aver nuovamente evitato di dimostrare quanto affermato sopra,semplicemente perchè non è mai esistita una così frequente,dura ed aspra critica nei confronti di Prodi,alla stregua di quanto è avvenuto e sta nuovamente avvenendo,giustamente,nei confronti di Berlusconi dalla stampa estera,sono lieto di inserire tra il novero delle bananas scuse questa perla...

Berlusconi è un concorrente per quei potentati ed è logico che lo attacchino

...che guadagna il podio sopra le banali e ridicole: “che pensassero a loro invece di criticare” o “che vedessero le loro condizioni prima di criticare” ecc ecc
Quindi i giornali esteri l'attaccano perchè è un “concorrente” (secondo una "logica" che vede le testate giornalistiche estere,essere possedute dal potente di turno per screditare un altro potente,in questo caso berlusconi)
Sinceramente neanche io sarei in grado di replicare alla spropositata quantità di critici articoli esteri senza inventarmi delle così divertenti e strampalate motivazioni pur di cercar di mantenere disperatamente alta l'onorabilità del mio eletto :asd:

Visto che fino ad ora abbiamo giocato,cercherei invece di evitare di deviare dal fulcro dell'argomento,mi sforzerei di capire il vero motivo per il quale,da anni berlusconi viene martoriato dai giornali internazionali.
Chissà forse è un'anomalia nel panorma dei paesi democratici per il fatto che possiede l'informazione,perchè è capo del governo e contemporaneamente è ricorso al potere legislativo,approfittando della sua posizione,per scappare alla giustizia,perchè ha record come leggi dichiarate incostituzionali visto che servivano solo a lui,per le incredibili infrazioni da parte della ue (come quello famoso per deficit di bilancio o per la legge gasparri).....
Non so,sto solo ipotizzo alcuni casi che avrebbero potuto,anche minimamente,influire sul giudizio della stampa estera.........:asd:

atinvidia284
16-04-2009, 15:22
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/greece.mini.gifBarbara Matera: la nuova… scoperta politica
aprile 2009 italiadallestero.info
[Elefteros Typos]

Nell’Italia di Silvio Berlusconi, le bellissime star della televisione, una volta mature, passano alla politica attiva al suo fianco. Nella corte del Cavaliere c’è sempre posto per le bellezze con ambizioni politiche.

La nuova scoperta del leader di centrodestra si chiama Barbara Matera. Bionda, con gli occhi azzurri, di appena 28 anni, è stata finalista nel concorso di bellezza Miss Italia nel 2000. Dal momento che in Italia è uno dei volti più popolari del piccolo schermo, come presentatrice di programmi di intrattenimento e attrice in ascesa, da appena 24 ore è candidata ufficiale per le elezioni europee di giugno dell’appena nato Partito Popolare delle Libertà [PdL, NdT].
Un nuovo partito, anche se costruito con vecchi materiali, ha bisogno di volti freschi e nuovi. Per la formazione politica nata lo scorso fine settimana dalla fusione di Forza Italia con Alleanza Nazionale, il Presidente del Consiglio sovrano dei mass media e noto amante del gentil sesso, aspetto spesso equivocato, ha cercato anche nella lunga lista delle star televisive che sognano cariche politiche. E sembra abbia fatto Bingo.

Così la strada tracciata da Mara Carfagna, che da showgirl di 33 anni è divenuta l’anno scorso ministro per le Pari Opportunità nel governo Berlusconi, viene ora percorsa anche da Barbara Matera.

La sua candidatura è stata annunciata dallo stesso Cavaliere durante il congresso di fondazione del partito, rivelando che era allettato dall’idea di farla entrare in politica al suo fianco già dall’anno scorso.

«Volevo che si candidasse per le elezioni politiche, ma mi rispose che non era pronta. Quest’anno mi ha detto di sì e sono certo che a Strasburgo farà un buon lavoro», ha dichiarato il leader, lasciando molti a chiedersi quali sarebbero esattamente le qualifiche in base alle quali la presentatrice televisiva dovrebbe brillare anche sulla scena politica.
Forse scommette sulla assertività e sulla determinazione di Barbara, forse anche sulla laurea in Scienze dell’Educazione presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Lei stessa ha dichiarato che le è inutile, ma secondo alcuni mostra almeno di essere una bionda con il cervello.

In ogni caso, Barbara Matera ritiene che, pur non avendo avuto fino a oggi il benché minimo rapporto con la politica attiva, è arrivata l’ora del grande salto. Si sente «pronta a servire la collettività» e sottolinea che è convinta di «essere all’altezza delle circostanze». L’unico suo timore è forse quello di non prendere abbastanza voti. Forse però il Cavaliere farà un’eccezione alla regola che ha imposto ai candidati e le consentirà di stampare manifesti elettorali con il suo volto, l’arma più potente per Barbara.

Biografia
- Nata nel 1981 a Lucera in Puglia
- Laureata presso l’Università “La Sapienza” di Roma
- Il suo hobby è la lettura
- Nel 2000, partecipando al concorso Miss Italia, ha fatto il suo debutto in uno show televisivo
- Nel 2003 ha iniziato anche a recitare
- Ha paura del buio, nonostante in TV fosse un’impavida carabiniera

[Articolo originale di Maria Spiliopoulou] (http://www.e-tipos.com/newsitem?id=83440)

atinvidia284
16-04-2009, 15:23
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/sweden.mini.gifUn Berlusconi sempre più potente volge lo sguardo verso l’Europa
aprile 2009 italiadallestero.info
[Dagens Nyheter]

Dopo 15 anni di politica, Silvio Berlusconi è più forte che mai. E senza neanche aver dovuto vendere un solo settimanale del suo grande impero mediatico. Invece di risolvere un palese conflitto d’interessi, il primo ministro ha ottenuto una totale immunità parlamentare.

Con un’accusa di corruzione nuova di zecca in valigia, Berlusconi ora è pronto a crescere e ad estendere la sua influenza nell’UE e nel nuovo parlamento europeo.
Il 22 marzo si sono fusi i due più grandi partiti di governo, Forza Italia di Berlusconi ed il partito di destra Alleanza Nazionale, AN. In questo modo il potere di Berlusconi cresce significativamente, essendo adesso l’unico leader del nuovo partito Popolo della Libertà, PDL.

Vista da una prospettiva svedese, la trionfale storia di Berlusconi non è così facile da capire. L’italo-svedese Bruno Tiozzo, esperto di politica presso il ministro dell’UE di Berlusconi Andrea Ronchi, spiega a DN che né il conflitto d’interessi né i sospetti di corruzione sono questioni che interessino agli elettori di Berlusconi.
- Per tradizione l’Italia non ha un’informazione oggettiva. In un quotidiano non c’è una gran differenza tra l’articolo di fondo e normali notizie. Per questo gli italiani non reagiscono al fatto che Berlusconi abbia influenza politica su diversi media.
Per quanto riguarda il processo per corruzione – Berlusconi è sospettato di aver dato 600.000 dollari all’avvocato britannico David Mills per ringraziarlo del fatto che questi avesse testimoniato il falso in un precedente processo in cui Berlusconi stesso era accusato – c’è uno strano silenzio intorno a questa faccenda.

Berlusconi ha ottenuto l’immunità grazie al suo ministro della giustizia. – Non è una questione che tocca la quotidianità degli italiani, aggiunge Bruno Tiozzo. Spiega che la fiducia nella giustizia è bassa in Italia e che gli elettori di Berlusconi preferiscono che lo stato combatta i crimini violenti invece di investigare sulla criminalità economica, che molti prendono alla leggera.
Il politologo Gianfranco Pasquino dell’università di Bologna parla di Berlusconi come di una persona con cui gli italiani possono identificarsi facilmente. È come il centravanti della nazionale ed è un punto di riferimento per molti italiani.
- È una persona ambiziosa e tenace, ha sempre qualche storiella buffa, e non rispetta in modo particolare le leggi ed i regolamenti. L’Italia si è sviluppata in questa direzione, e non solo negli ultimi quindici anni.

Il professor Pasquino aggiunge che ai successi di Berlusconi si contrappone una pallida opposizione. Il nuovo leader dell’opposizione dei democratici, Dario Franceschini, è forse più chiaro ma non molto più carismatico del suo predecessore Walter Veltroni.
- Berlusconi è quindi primo ministro ”by default”, come dicono gli inglesi. In mancanza di meglio.
Silvio Berlusconi ha comunicato che si candiderà alle elezioni del parlamento europeo in giugno. Con ogni probabilità sarà l’unico premier europeo a presentarsi in questo modo, fungendo da locomotiva elettorale. Ovviamente non ha intenzione di lasciare il governo per andare a Strasburgo, ma in questo modo aumenta l’interesse per le elezioni europee in Italia.
- Una tipica mossa alla Berlusconi, piuttosto geniale. Adesso Berlusconi ha tutti i presupposti per rafforzare ed accrescere radicalmente la sua influenza in Europa, dice Andrea Ambrogetti, addetto stampa di diversi democratici italiani al parlamento europeo di Strasburgo.

Il nuovo partito di Berlusconi, PDL, potrebbe tranquillamente diventare il secondo più grande nel gruppo conservatore e cristiano-democratico PPE al parlamento europeo, dopo il tedesco CDU-CSU.
Ci sono diverse ragioni dietro questa possibilità. Berlusconi riceve un’aggiunta automatica per il fatto che i parlamentari di Alleanza Nazionale in futuro (al momento sono otto) entreranno nel PPE, mentre prima aderivano all’Unione per l’Europa delle Nazioni, di estrema destra. Allo stesso tempo, i conservatori Tories britannici hanno scelto di uscire dal PPE.

È un Berlusconi che intravede una buona occasione in Europa. Non è escluso che l’Italia per la prima volta possa ottenere la poltrona di presidente nel nuovo parlamento. Il candidato di Berlusconi è Mario Mauro, in parlamento già da dieci anni.
Si tratterebbe di una bella rivincita per Berlusconi dopo la magra figura a Strasburgo nel 2003, allorché litigando con il leader del gruppo socialista Martin Schulz lo chiamò kapò nazista. Che Berlusconi precedentemente abbia manifestato grande disinteresse nei confronti dell’Europa ed ignorato svariate direttive dell’UE è un’altra storia.

[Articolo originale di Peter Loewe] (http://www.dn.se/nyheter/varlden/allt-maktigare-berlusconi-vander-blicken-mot-europa-1.842182)

elect
16-04-2009, 16:07
sono lieto di inserire tra il novero delle bananas scuse

:sbonk:


Cmq che dicono riguardo Vauro? :)

leolas
16-04-2009, 19:53
non ho news, ma la settimana scorsa sono stato in germania, e vi posso assicurare di aver sentito minimo 15 persone che parlavano di Berlusconi (c'è da dire che solo nella famiglia in cui ero sono in 8 -ma 3 sono bambini..).

Bè, comunque non ce n'era uno che non l'ha insultato! :D Anche se in genere lo facevano mentre ero girato e parlando piano, visto che magari avrei anche potuto essere un berlusconiano..

Sicuramente piace poco quel che ha fatto con la merkel, e quel che ha detto sul terremoto.
In particolare, tutti erano esterrefatti del fatto che ha detto che gli sfollati in realtà si stavano divertendo a fare un campeggio di massa..

John Cage
16-04-2009, 23:09
La dimostrazione l'avresti, pur per via deduttiva ricavata da eventi ben noti a partire dagli anni 80, avuta, il problema è che ti secca rilevarla perchè incrinerebbe le tue "granitiche" convinzioni, afflitte da banane, bruciorini ?, che si infilano ovunque e comunque e per questo hai sempre le banane in mente !!!!!!!!.:D :ciapet: -

Il dialogo con i sordi non rientra nelle mie aspirazioni, quindi ti lascio alle tue convinzioni, ti auguro tante banane e che ti siano "propizie". :D :D :ciapet: :ciapet:

P.S. Chi ti dice che io abbia "giocato" con te e non abbia portato argomenti di uno spessore ben maggiore e fondate su fatti, denaro ndr, ben più solidi rispetto le tue, teoriche e virtuali, conclusioni ?.

cioè queste:
un'anomalia nel panorma dei paesi democratici per il fatto che possiede l'informazione,perchè è capo del governo e contemporaneamente è ricorso al potere legislativo,approfittando della sua posizione,per scappare alla giustizia,perchè ha record come leggi dichiarate incostituzionali visto che servivano solo a lui,per le incredibili infrazioni da parte della ue

per te sono "teoriche e virtuali conclusioni"?

Ma allora è tutto un complotto internazionale contro Berlusconi?
:stordita:

jan
16-04-2009, 23:19
non ho news, ma la settimana scorsa sono stato in germania, e vi posso assicurare di aver sentito minimo 15 persone che parlavano di Berlusconi (c'è da dire che solo nella famiglia in cui ero sono in 8 -ma 3 sono bambini..).

Bè, comunque non ce n'era uno che non l'ha insultato! :D Anche se in genere lo facevano mentre ero girato e parlando piano, visto che magari avrei anche potuto essere un berlusconiano..

Sicuramente piace poco quel che ha fatto con la merkel, e quel che ha detto sul terremoto.
In particolare, tutti erano esterrefatti del fatto che ha detto che gli sfollati in realtà si stavano divertendo a fare un campeggio di massa..
bella testimonianza , mi sarebbe piaciuto sapere cosa ha detto la merkel entrando seccata del ritardi di silvio , credo a brown se non ricordo male

FabioGreggio
17-04-2009, 12:29
Hai scelto l'emoticon, in questa occasione, più appropriata.

Ovviamente non hai compreso senso e bersaglio di quanto hai quotato e, io non ho tempo da perdere, come già ho esposto, in dialoghi con sordi e/o ciechi di proposito, sei saltato a conclusioni consone al tuo astio personale contro il pdc. Purtroppo, una volta di più, ti sei permesso di "mettermi in bocca" cose che non ho mai detto e concetti da me mai espressi, pertanto, considerando che più e più volte ho dichirato che quando voglio dire qualcosa lo dico chiaramente senza far ricorso alle dietrologie che paiono a voi tanto care, ti diffido dal ripeterti in futuro e ti invitandoti al valutare utilizzando la parte deputata a tale compito invece dei visceri.

P.S. L'ingenuità congenita che attanaglia moltissimi italioti è qualcosa di patetico, non si rendono neppur conto che è molto conveniente, per altri paesi, additare al pubblico ludibrio gli italioti, gia assai malvisti per la loro inettitudine media al tipico furbettismo di cui fanno, unitamente ad una ragguardevole maleducazione con scarso rispetto per gli altri, sfoggio, al fine di distrarne l'attenzione dai problemi contingenti. Se a questo aggiungi l'attitudine esterofila ed autolesionista/autoflagellatoria dei sopracitati italioti per accreditarsi come progressisti dalla mente aperta e più "realisti del re" che aiuta molto a rendeli antipatici puoi capire da te, una volta miseramente franate le illusioni di apparire ciò che non si è, quanto sia facile e redditizio utilizzarli come bersaglio per palate di "cioccolata".

Sono riuscito a leggerlo tutto tirando il fiato solo 4 volte.

Scremato dalle accuse di stupidità all'interlocutore o ad altri, rimane solo qualche predicato verbale.

Io amo quest'uomo.

Ma non capisco una sega di quello che scrive. Devo farmi vedere?

fg

AnalogInput
17-04-2009, 13:19
Ma non capisco una sega di quello che scrive. Devo farmi vedere?


Non sei l'unico... :asd:

FabioGreggio
17-04-2009, 13:27
P.S. Se ti dico che IMHO sei, spiegandone le ragioni, un somaro, ti ho offeso o ho espresso un'opinione ?. .....!.

Hai espresso un'opinione.
Non mi hai offeso.

Detta da te per me è una medaglia.

fg

AnalogInput
17-04-2009, 13:30
Scommetto che sei orgoglioso di far parte della compagnia !!!!!. :Perfido: :Perfido: :asd: :asd:

se la compagnia esclude te, certo... :asd:

DonaldDuck
17-04-2009, 13:40
se la compagnia esclude te, certo... :asd:
Che guaio non far parte della compagnia :nera:

AnalogInput
17-04-2009, 14:16
Che guaio non far parte della compagnia :nera:

perche', quella che hai non ti piace? :nonsifa: :asd:

DonaldDuck
17-04-2009, 14:25
perche', quella che hai non ti piace? :nonsifa: :asd:
:ciapet:

jan
17-04-2009, 14:33
Prova a concentrarti sul quanto faccia comodo all'estero l'attitudine italiota all'autolesionismo ed all'autoflagellazione per accreditarsi come progressisti mondialisti dalla mente aperta e volta al progresso. Scoprirai da solo quanto e perchè ridano, non certo per colpa dell'irrilevante Berlusconi, di questo paese e dei suoi ridicoli abitanti gli entourage di comando esteri e di quanto apprezzino la possibilità, offerta loro sul classico vassoio d'argento proprio da quelli che li, a mò di cortigiane, ruffianano sperando di guadagnarne il favore, per focalizzare il malcontento contro i disprezzati italioti e distrarre i loro cittadini dai problemi contingenti dei quali dovrebbero occuparsi ignorando quanto accade in casa altrui perchè non li coinvolge.
ma per cortesia ..... allora attaccherebbero berlusconi per colpire l'italia ?
strano che durante altri governi non ci fosse questo accanimento , chesso mentre c'era andreotti , o in seguito prodi .
forse invece c'è chi si vanta cosi tanto dell'essere itagliano fino a non vedere più i problemi che lo circondano . o meglio fino ad emulare il gesto del grande uccello che non vola , con il suo modo di affrontare i problemi

jan
18-04-2009, 10:38
Per cortesia, vedi di recepire il senso di un discorso prima di affrettarti a ribattere.

Ma che "colpire l'italia", l'italia non interessa realmente a nessuno, se non per affossarla e farne una sorta di colonia da sfruttare ed a questo provvederà la cosidetta unione europea, perchè marginale ed irrilevante, la si utilizza, compito sostenuto e facilitato dalle masse italiote, come bersaglio e nulla più. L'italia è notoriamente sprezzata, già da molto prima dell'avvento berlusco e da alloram, almeno fino al 2000, nulla era cambiato e nulla induce a pensare che lo sia nel frattempo, come lo sono i suoi abitanti ed è molto facile stornare l'attenzione da altri argomenti spingendo il popolame al sentirsi superiore a qualcun'altro. La tecnica è vecchia, mi sorprende che gente "accorta" quale voi vi ritenete non abbia valutato questa, facilissima da intuire, sfaccettatura.

P.S. Un popolo di, in gran parte veri, cialtroni da disprezzare fa comodo per consolarsi delle proprie delusioni/frustrazioni, è avvenuto sempre ed a volte è sfociato in fatti assai poco piacevoli come lo sterminio degli ebrei ed altri simili eventi del passato.
ho ben compreso i tuoi argomenti , ma a me non risulta assolutamente questo accanimento della stampa estera verso premier italiani in precedenza di questo , ragion per cui credo che il tuo discorso abbia poca attinenza sul giudizio morale nei confronti della stampa estera . concentriamoci sul confutare i fatti e non fare sempre la lotta alle intenzioni come l'italiano medio fa ...
criticare il giornalista sempre e comunque senza aver misurato e verificato ciò che scrive è quanto di più fazioso si possa fare , in tal modo ciò che si scrive contro il nostro amato e falso e contro gli avversari vero ..
direi poco serio

guyver
18-04-2009, 10:45
Concordo!! Con l avvento della seconda repubblica il livello politico è calato drasticamente, quando ci fu tangentopoli invece di cambiare in meglio furono sacrificati gli indifendibili e qualche testa di legno, e cercato (da parte dei politici e gruppi di potere) un modo per fare uguale e peggio di prima...

Ora penso siamo arrivati al capolinea, con la politica immanicata in affari privati e altre schifezze (tanto paga pantalone)... Mister B, dicono alcuni, ha contatti personali con impregilo e guarda caso impregilo ha in appalto (o avrà in futuro) praticamente il grosso delle nuove infrastrutture italiote: ponte di messina, centrali nucleari, alta velocità e ospedali (vedi abruzzo)
Poi mettici pure che mister B per non farsi condannare (condanna certa!!! visto che il mandatario è colpevole lo è ricuramente il mandante!!) si fa le leggine ad personam in barba alla costituzione (che vuole pure plasmare a sua immagine.. :( ) e al popolo sovrano (ripeto sovrano! l italia è nostra non di mister B e degli altri 1000 seduti sulle scranne a roma)

E infine l ultima porcata è quella di far pagare circa 400 milioni di euro (800 miliardi di lire) agli italiani per boicottare un referendum (sono sicuro che per sicurezza prima o poi li eliminerrnno :) ) unico vero apporto democratico rimasto al popolo italiano!!

Infine chiudo con un mio pensiero:
Come sono stati belli gli appelli di tizio e caio per convincere i popolo a votare, magari facendo leva sul diritto dovere (sono morte tante persone per il diritto al voto.) e noi tutti a votare (io scheda nulla ovvio) come brave pecorelle quello che la tv o l'amico dell amico ci ha consigliato ecc ecc
E poi gli stessi tentano in tutti i modi di bloccare un referendum (cioè i nostri rappresentanti ,qualcuno direbbe: stipendiati) per fare i loro interessi boicottano un referendum!!!) ma la colpa è anche nostra, di noi popolo italiano...che invece di andare a votare nei referendum ce ne andiamo al mare o in montagna... che popolo di ignavi... :(
mi vergogno veramente di essere italiano...... invece di far capire a loro che siamo noi che si comanda, ci usano come semplice voto per legittimare le proprie porcate: ok grazie del voto ora stai zitto e farmi fare i miei comodi....ah tra 5 anni ri votami mi raccomando avrò altre tante balle da raccontarti :) tanto quando saremo al voto perderai la memoria e le mie nefandezze le scorderai subito!:muro:

In questa situazione come pensate che ci possano vedere in europa?
Ve lo dico io:
un popolo di pecore comandato da ladri (per non dire peggio) buono solo per le vacanze (finchè resisteranno i monumenti)

atinvidia284
18-04-2009, 13:32
La dimostrazione l'avresti, pur per via deduttiva ricavata da eventi ben noti a partire dagli anni 80, avuta, il problema è che ti secca rilevarla perchè incrinerebbe le tue "granitiche" convinzioni, afflitte da banane, bruciorini ?, che si infilano ovunque e comunque e per questo hai sempre le banane in mente !!!!!!!!.:D :ciapet: -

Il dialogo con i sordi non rientra nelle mie aspirazioni, quindi ti lascio alle tue convinzioni, ti auguro tante banane e che ti siano "propizie". :D :D :ciapet: :ciapet:

Pensavo fosse stato di gradimento il premio grande banana,soprattutto ad una certa età ( sai io sono abbastanza giovane,come da profilo :asd: ) e comunque meritatamente conquistato,sia chiaro.....:D


P.S. Chi ti dice che io abbia "giocato" con te e non abbia portato argomenti di uno spessore ben maggiore e fondate su fatti, denaro ndr, ben più solidi rispetto le tue, teoriche e virtuali, conclusioni ?.

Mai detta una cosa del genere,anzi sarei più propenso a pensare che tu stia giocando con te stesso,in una sorta di complesso di “autoconvincimento” vista l'impossibilità di replicare,con dati di fatto, quanto scrivono tutti i giornali stranieri sul tuo caro premier.
Il problema è proprio che quanto dico non sono solo mie conclusioni,ma anche e soprattutto quelle di chi ci vede da una prospettiva diversa,fuori dalla logica dell'informazione stretta nelle mani di un singolo e che se non bastasse,sia anche capo del governo.


Ti lascio alle "mie" convinzioni,sotto,a differenza dei tuoi monologhi insensati.

atinvidia284
18-04-2009, 13:34
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/canada.mini.gifGrande settimana per… Berlusconi
aprile 2009 italiadallestero.info
[La Presse]

Barack Obama? È “giovane, bello e abbronzato”. Il problema degli stupri in Italia? Difficile da gestire perché ci sono “troppe belle ragazze italiane”. Nella categoria “humour discutibile”, nessun capo di Stato fa meglio di Silvio Berlusconi.
Il Presidente del Consiglio italiano colleziona anche passi falsi nel protocollo. Sabato scorso ha fatto attendere per diversi minuti il cancelliere tedesco Angela Merkel al summit della NATO. Invece di andarle incontro sul tappeto rosso si è allontanato, incollato al telefonino, ritardando così l’inizio della riunione.

La settimana scorsa Silvio Berlusconi ha affrontato una delle più grandi crisi della sua carriera politica con il terremoto a L’Aquila, che ha causato quasi 300 morti. Il Cavaliere si è recato ogni giorno nella regione colpita, a 100 km da Roma. Quando non ispezionava la zona a bordo di un elicottero, faceva bagni di folla nei campi dei senza tetto.
Fedele a se stesso, ha fatto qualche dichiarazione ambigua.
Martedì ha invitato i terremotati ad andare in spiaggia per Pasqua, negli hotel.
Il giorno seguente ha dichiarato ad una televisione tedesca: “I senza tetto hanno tutto quello di cui hanno bisogno, medicine e pasti caldi. Per la notte hanno dei ripari temporanei…è un po’ come essere in campeggio per un fine settimana”. Un commento che è parso insensibile venendo da un uomo che si trova al terzo posto tra i più ricchi del suo paese.

La Presse ha potuto osservare sul posto martedì e mercoledì le condizioni precarie dei rifugiati.
Dovevano accontentarsi di brande e di coperte in quanto a comfort. Erano una decina per tenda. E morivano tutti dalla voglia di fare una doccia calda.
La maggioranza dovrà attendere mesi prima di tornare nelle proprie case o per trovarsi una nuova abitazione.
Alcuni rifugiati incontrati imprecavano contro Berlusconi. “Il governo italiano fa schifo!” ha esclamato Bruna Fanella, 57 anni.
Insomma, non si saltava di gioia in “campeggio”.

Tuttavia, sembra che la percentuale di consenso di Silvio Berlusconi, che oscilla intorno al 60%, potrebbe aumentare dopo questa settimana.
Bisogna ammettere che il magnate dei media conosce il potere dell’immagine.
Vestito di nero, il Presidente del Consiglio ha moltiplicato le conferenze stampa, dove forniva lui stesso aggiornamenti sulla situazione con cifre alla mano. Non ha esitato a fare grandi promesse. Fra le altre cose, ha promesso una “nuova L’Aquila” in 26 mesi.
Una foto che lo ritraeva mentre confortava un’anziana donna in lacrime ha fatto il giro del mondo mercoledì.

Tana de Zulueta spiega sul “The Guardian” che un solo quotidiano italiano ha osato riportare il suo commento sul “fine settimana in campeggio”. La ragione? “La metà dei giornalisti nel paese lavora per lui e l’altra metà sa di poter essere il prossimo”, scrive la giornalista romana.

[Articolo originale di Mali Ilse Paquin] (http://www.cyberpresse.ca/international/europe/200904/11/01-845733-grosse-semaine-pour-berlusconi.php)

atinvidia284
18-04-2009, 13:39
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifLe gaffe di Berlusconi non fanno notizia in Italia
aprile 2009 chediconodinoi.blogspot.com

[The Guardian]

Sorpresi? Indignati? Difficile dirlo. La maggior parte degli italiani semplicemente non sa che durante una visita ai terremotati Berlusconi ha paragonato l'esperienza delle famiglie costrette a dormire in tenda nel clima gelido dell'Abruzzo ad una gita in campeggio.

I telegiornali passarono diplomaticamente sotto silenzio l'ultima gaffe e i quotidiani, perlopiù, seguirono il loro esempio. Il buon uomo, dopotutto, voleva solo tirare su il morale a tanta povera gente. L'unico titolo di rilievo fu quello del Manifesto: "Berlusconi gaffeur anche in Italia. Il "giorno in campeggio" fa scandalo. Ma solo all'estero". Tutto qua. Tutto normale, anche lo spettacolo del primo ministro che si agita davanti alle telecamere e le autorità riunite con un enorme casco da pompiere in testa mentre saluta un'anziana signora rimasta senza casa. Siamo assuefatti.

Le brutte figure di Berlusconi fanno notizia all'estero, non in Italia. L'incredibile scia di sceneggiate e passi falsi del nostro primo ministro in Europa, mentre tentava in tutti i modi di entrare sotto i riflettori di Barack Obama, lasciò stupefatto il resto del mondo e la maggior parte degli italiani apparentemente rassegnati. E' una vecchia storia che sorprende gli stranieri ma non chi conosce la situazione dei media in Italia.

I problemi cominciano quasi sempre quando il nostro si avventura all'estero. A Mosca l'anno scorso, come tutti si ricordano, salutò il presidente-eletto Obama come "bello, giovane e abbronzato". (Dando voce ai tanti italiani che si vergognarono, Carla Bruni-Sarkozy si dichiarò felice di non essere più cittadina italiana.) Già nel 2003, durante un dibattito al parlamento Europeo di Strasburgo, Berlusconi aveva chiamato un europarlamentare tedesco "kapò", come venivano chiamate le guardie nei campi di concentramento, e disse che lo avrebbe proposto per una parte in un film sui lager. Nello stesso anno tentò di invogliare gli investitori di New York con l'irruenza del sessista impenitente: "Un'altra ragione per investire in Italia è che abbiamo delle bellissime segretarie". L'elenco continua.

A casa, invece, l'immagine del premier e le sue uscite pubbliche sono minuziosamente curate. Di solito sceglie lui le domande e il suo staff gestisce tutti i suoi movimenti. Le telecamere vengono collocate in modo da garantire una ripresa favorevole. Bisogna ricordare che la metà dei giornalisti in Italia lavora per lui, e l'altra metà sa che potrebbero farlo un giorno.

Attraverso il suo gruppo Mediaset, Berlusconi e la sua famiglia controllano tre canali televisivi privati (la società di raccolta pubblicitaria Publitalia rifornisce anche buona parte delle altre), due quotidiani, una squadriglia di riviste, un circuito cinematografico e il maggior editore di libri. Dubbi di conflitto d'interesse? E' stato cancellato da una legge ad hoc che l'ultimo trafelato governo di Romano Prodi non fece in tempo a cancellare. Grazie ad un'altra legge-simbolo Berlusconi ha superato le sentenze della Corte costituzionale, legalizzando il suo quasi-monopolio e rafforzando la manomorta della politica sul servizio pubblico radiotelevisivo.

Mentre il terremoto continuava a provocare vittime e sofferenze in Abruzzo, tutti gli alti incarichi della Rai erano in discussione. Ora che il Parlamento ha trovato un accordo sui componenti del consiglio di amministrazione, Berlusconi e i suoi alleati si stanno concentrando sui telegiornali. Tutti i capi delle tre reti, dei telegiornali e dei servizi radiofonici sono in ballo. Secondo tradizione, il presidente del Consiglio dovrebbe scegliere il nuovo capo del TG1. All'ex-titolare, che non mancò mai di riguardo nei confronti di Berlusconi, anche quando era all'opposizione, ha goduto di un atterraggio morbido, con la direzione di uno dei giornali più importanti del paese, Il Sole 24 Ore.

Dovrebbe preoccupare qualsiasi italiano constatare che la trattativa per le nomine di vertice nei media del paese è talmente sistemica che anche grandi giornali privati si trovano coinvolti nella stessa tornata negoziale del servizio pubblico radiotelevisivo. Nessuno ha fatto una piega e la notizia della nomina fu riportata con zelo da tutti i media del paese.

In questa situazione forse non ha più senso parlare dei media come cani da guardia della democrazia. Ci saranno sicuramente eccellenti reportage televisivi sul perché tanti edifici nuovi sono crollati nell'ultimo terremoto, malgrado le norme anti-sismiche vigenti – evidentemente non rispettate. Ma questi servizi verranno quasi sicuramente mandati in onda a tarda notte sull'unico canale televisivo concesso all'opposizione. Sempre che il nuovo titolare della rete ritenga giusto rinnovare i contratti dei migliori giornalisti investigativi.

Di ritorno dal suo ultimo giro a Londra e Strasburgo Berlusconi si infuriò con i giornalisti che avevano descritto i suoi passi falsi, minacciando "provvedimenti". Ma forse il primo provvedimento che il primo ministro dovrebbe adottare è quello di pensare prima di aprire bocca.

[articolo originale di Tana de Zulueta qui (http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2009/apr/12/italy-euro)]

jan
18-04-2009, 13:40
La differenza è tutta nel fatto che tu credi, credi a quello che più ti aiuta a sostenere l'immagine del mondo che ti sei costruito. Io, al contrario, non credo ad una cippa, mi rifaccio alla natura umana che la storia, analizzata con cura, svela senza ombra di diubbio e guardo alle cose senza il coinvolgimento emotivo che vi affligge.

Ancora una volta la fai fuori dal vaso perchè non ti rendi conto che stai discutendo non con chi difende tizio o caio, questo lo lascio a voi, per difendere le proprie convinzioni e, quindi, l'immagine di se stessi, ma con chi è passato ben oltre le miserie che caratterizzano questi atteggiamenti ed analizza i fatti con una freddezza che voi definireste "di una macchina" e senza minimamente esser coinvolto emotivamente.

tue convinzioni personali non possono certamente essere innalzate a verità assoluta con la quale controbattere a fatti concreti e documentati . ai fatti si risponde con i fatti , parlando di opinioni il discorso cambia. e per quanto riguarda il vasino , preferisco il vespasiano , cosi da non preoccuparmi delle conseguenze :D
scherzi a parte , nel mio ultimo discorso non c'era nulla di personale , ma assolutamente astratto e quindi nessuno ti ha additato di nulla se non di avere un atteggiamento un po passivo e pessimista

guyver
18-04-2009, 13:53
Non ti fare illusioni, non siamo al fondo e per scendere c'è ancora molto spazio.

I 400 milioni mi fanno scompicciare dal ridere, raramente ho assististo ad una falsificazione strumentale tanto sciocca di conti che è facile fare. I cosidetti 400 milioni sono calcolati comprendendo il carburante utilizzato dagli italioti per recarsi al seggio, del costo che avrebbe l'asasenza, tutta teorica, dal lavoro ad opera di quelli che si recherebbero a votare il lunedi, altre simili amenità.

Il costo reale, soldi spesi senza favolette accessorie di comodo ai soliti noti ndr, si attesterebbero sui 170 mln di euro. Se si desidera realmente risparmiare sarebbe opportuno domandarsi perchè gli "intelligentissimi" italioti hanno respinto la riduzione di circa il 25% dei parlamentari a suo tempo e sospinti in questo dalla propaganda sinistroide che ora sbraita ed urla "allo spreco allo spreco", come mai non si è urlato per gli sprechi mostruosi della regione campania retta da sinistrati ?, per quale ragione non si omette di mandare inutili rappresentanti all'inutilissimo parlamento europeo, il quale ha un'utilità atta a far ridere i polli ?.

La realtà è, in questo paese ppopolato da cialtroni presumtuosi, sempre quella, si urla per le magagne gli altri e si tace per le proprie sperando che i soliti intruppati convinti e manipolati a dovere non finiscano per rendersi conto del macello generale e, di conseguenza, non finiscano per imbracciare i fucili e fare, una buona volta, piazza pulita per ricominciare da zero.

anche fossero 200 milioni o poco meno sempre di spreco si tratta....
ma poi il vizio di forma, i politici dovrebbero agevolare e assecondare la volontà dei cittadini non boicottarla e zittirla....

La realtà è che siamo pecore :)
io mi sono svegliato alle ultime elezioni e sono felice di non aver dato il mio voto a nessuno... perche nessuno mi rappresenta...

atinvidia284
18-04-2009, 13:53
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifItalia: un rapporto critica le politiche e le pratiche sull’immigrazione
aprile 2009 italiadallestero.info
[Le Monde]

Il commissario europeo ai diritti umani, Thomas Hammarberg, doveva consegnare, giovedì 16 aprile, un rapporto sull’Italia. “La situazione rimane preoccupante per quanto concerne la situazione dei Rom, le politiche e le pratiche sull’immigrazione e il non rispetto delle misure provvisorie obbligatorie chieste dalla Corte Europea dei diritti umani”, ha dichiarato.
Congratulandosi per alcune misure positive, invita le autorità a “condannare più fermamente le manifestazioni razziste o intolleranti e a garantire la messa in atto effettiva della legislazione anti-discriminazione”. Condanna il progetto di legge sulla sicurezza pubblica che fa dell’immigrazione irregolare un reato così come la disposizione (adottata dal Senato) che permette al personale medico di segnalare alla polizia gli immigranti irregolari. “Questo rischia di esacerbare le tendenze discriminatorie e xenofobe che già si manifestano nel paese”, dichiara.

[Articolo originale di Philippe Ridet] (http://www.lemonde.fr/europe/article/2009/04/16/italie-un-rapport-critique-les-politiques-et-les-pratiques-d-immigration_1181504_3214.html#xtor=RSS-3214)

jan
18-04-2009, 14:00
Certamente non possono ne devono, ma se ti dai pena di studiare la storia della nostra specie capirai "al volo" chi abbia una base su cui poggiare le sue convinzioni, io non ho fazioni da difendere ne successi personali da ottenere, e su chi si eserciti in continui voli pindarici.

P.S. Io non metto emoticons perchè considero tragico l'atteggiamento irrazionare ed irragionevole dei miei simili, se a te diverte fai pure.

peccato che queste belle parole siano poi confutate dall'atteggiamento del leghista che prima indicava berlusconi come mafioso invitato dal proprio leader a farlo e poi in un leggendario impulso di coerenza si ritrova ad osannarlo sempre invitato dal proprio leader . questo discorso di difendere le fazioni proprio non si confà alla tua recente storia , sebbene potrai trovare certamente analoghe situazioni anche nella mia , certamente non mi sentirai dire che non ho fazioni , sarebbe una bugia

guyver
18-04-2009, 14:02
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifItalia: un rapporto critica le politiche e le pratiche sull’immigrazione
aprile 2009 italiadallestero.info

Però anche l europa ci mette del suo!
Non è che noi dobbiamo sobbarcarci da soli tutto il costo sociale e umanitario degli immagrati clandestini...per il 90% dei morti di fame..
E poi ci giudicano pure, ma che ci diano una mano, altrimenti prenderei gli aerei carichi di clandestini e li porterei in tutte le capitali d europa cosi si svegliano un pò...

jan
18-04-2009, 14:14
Lo vedi che tu sei ancorato alle fazioni ed ai partiti ?. Svegliati, io sono passato oltre già da molti anni ed il fatto che io voti lega dovresti ben sapere, oltre al fatto che io sono sempre pronto a lasciarla a se stessa se dovessi trovarlo conveniente, a cosa sia dovuto perchè l'ho ripetuto, mica è mia colpa se la vs. memoria è paragonabile ad un colapasta in quanto a "tenuta", fino alla nausea.

P.S. In definitiva non hai ancora recepito che a me di Berlusconi non frega una cippa ma che apprezzerei un salto di qualità, impossibile o quasi ndr, da parte degli italioti, smettessero di inveire e cominciassero a comportarsi da esseri civili i risultati non tarderebbero molto a manifestarsi, ed un rigurgito di dignità, invece di esser sempre i soliti leccapiedi, ruffiani, esterofili e servili verso chiunque ci sembri possa aiutare la nostra fazione, dei medesimi. Se avvenisse quel salto da me auspicato cesserebbero molte cose, non ultimo il sintomo, Berlusconi ndr, del male che affligge l'italia. Purtroppo per cacciare il sintomo è necessario cessi il male che lo provoca e se il male sono gli italioti, sia di sx che di dx, con il loro atteggiamento capirai perchè non rimangano molte, più o meno zero, speranze.
proteus , non mi limito a dire che apprezzo quello che hai scritto ed auspico anche io , ma non puoi negare che quanto ho detto non sia solo la mia opinione sul leghista , ma una tua opinione liberamente espressa in passato e non quindi un pregiudizio comune sul leghista che pur è molto variopinto come panorama .

jan
18-04-2009, 14:26
In un paese afflitto da "cialtrinismo individualista" che spinge ciascuno a considerarsi un "caso speciale" e per questo autorizzato a praticare l'obiezione di coscinza riguardo le leggi che dovrebbero regolare la vita sociale non rimane che lecchinare l'estero per accreditarsi come interlocutori per raggiungere il potere e farsi le proprie leggi "ad personam". Tante critiche a Berlusconi ma solo per invidia, al suo posto quasi tutti quelli che lo criticano per questo avrebbero fatto lo stesso se non peggio. Prendi, ad esempio, le regole antisismiche, è da molti anni che sono in vigore ma, a quanto pare nessuno o quasi pare averle osservate, adducendo i pretesti più improbabili, mentre in un paese come la Germania si sarebbe assistito all'esatto contrario. Poi mi venite a dire che è colpa di Berlusconi se, non solo, i tedeschi, ben consci ed informati di chi e cosa siano gli italioti, trovano ogni pretesto per spalar merda sull'italico stivale, ma sopratutto sui suoi abitanti.




questo dimostra che la stampa estera ha ben donde di criticare l'italiano , ma in fattispece berlusconi che pare essere il più idenditicativo di questi .
non si può negare però che tra gli italioti ci siano anche persone con scrupoli intelligenza e lungimiranza .. peccato siano la minoranza e quasi sempre costretti dalla maggioranza a soccombere . in questo ti do ragione quando dici che la democrazia è un sistema imperfetto

jan
18-04-2009, 14:33
Ma non avete ancora compreso il perchè di tutto questo ?. Non vi sovviene che l'italia viene vista come un futuro serbatoio di manodopera a basso costo per le industrie centro/nord europee ?. Possibile che siate sempre tanto ingenui e creduloni da bere tutto quello che i caporioni, ovviamente al soldo di quei potentati economici come un certo ex presidente dell'iri ma non solo, vi impongono di trangugiare ?.

questo è davvero curioso , pensavo che i serbatoi fossero in romania polonia slovacchia ungheria bulgaria estonia etc etc , serbatoi che già noi utilizziamo in favore della manodopera italiana

jan
18-04-2009, 14:36
Berlusconi è un pretesto che la feroce lotta di fazione italiota offre loro sul classico "piatto d'argento". Lo si voglia o meno Berlusconi è il nostro pdc e se vogliamo il rispetto degli altri stati è bene smetterla di lavare i nostri panni in piazza mostrandoci uniti all'esterno e non mendicare l'appoggio di tizio o caio per delegittimare Berlusconi, finiamo solo per delegittimare l'intero paese e divenire lo zimbello d'europa.

P.S. Prova a domandarti come mai nessuno ha mai neppure provato a pestarmi i calli nelle mie permanenze all'estero, una volta che ci sarai arrivato capirai anche il resto. Io sono stato in Olanda, Germania, Francia,Portogallo, Inghilterra etc etc, per rimanere all'europa, e mi bastava un'occhiata per scoraggiare i loro eventuali sfottò.

ma questo lo credi tu , io sarei molto più pronto a legittimare un governo retto da fini o da maroni , piuttosto che dal boss dei media italiani...
e ricordo che in europa non esiste similitudine che paga...

per il ps : con le minacce percaso? o forse con l'idea che l'italiano è mafioso?

entanglement
18-04-2009, 14:40
Berlusconi è un pretesto che la feroce lotta di fazione italiota offre loro sul classico "piatto d'argento". Lo si voglia o meno Berlusconi è il nostro pdc e se vogliamo il rispetto degli altri stati è bene smetterla di lavare i nostri panni in piazza mostrandoci uniti all'esterno e non mendicare l'appoggio di tizio o caio per delegittimare Berlusconi, finiamo solo per delegittimare l'intero paese e divenire lo zimbello d'europa


come non quotare

nessun sostenitore di segolene royale è venuto a rognare qua per le cazzate di sarkozy.

questo 3d tutto intero con autopager fa paura comunque ... se il pdc è (come temo) un degno riflesso del popolo che l'ha eletto svilupperò un accento tedesco e andrò anch'io in giro a dire barzellette sugli italiani, cercando per farmi passare per altoatesino. anche senza occhi azzurri sono passabile

jan
18-04-2009, 14:52
Io non credo, io calcolo basandomi su dati a disposizione di chiunque li voglia prendere in considerazione, voi "credete".

Niente minacce, solo atteggiamento di serietà che in me è naturale e che percepito induce al rispetto e per farsi capire basta un'occhiata. Il tuo quesito tradisce in modo inequivocabile la tua italianità, ne hai ancora tanta di strada da fare !!!!!.

i dati vanno condivisi credo oppure non verrai mai creduto sulla parola.....
mah sembravi cosi criptico che la cosa più normale non l'ho nemmeno considerata anche perchè non sembra proprio plausibile che nessuno si metta a criticare l'italia in tua presenza solo perchè tu sei una persona seria ....
semmai sei l'eccezione che conferma la regola

guyver
18-04-2009, 14:55
@proteus
io berlusconi lo vorrei deligittimare altro che....
qualunque cosa questo comporti.... io non ce lo voglio al governo della nostra nazione!!
per tanti motivi che non ti elenco sennò mi bannano :)

jan
18-04-2009, 14:59
Eddai, il leghista è irrilevante rispetto al panorama italiota, smettila di accapigliarti su fatti irrilevanti e guarda al quadro globale. Certo non ti farà piacere quello che ti si presenterà innanzi ma è la realtà e la realtà la si deve affrontare se si desidera un minimo di probabilità per poterla modificare.
hai ben compreso di cosa sto parlando ... coerenza , quella che rimproveri agli italioti

entanglement
18-04-2009, 15:02
Ecco qualcuno che pare aver compreso il mio punto di vista.

Puoi iniziare se vuoi, il tuo timore è più di una certezza purtroppo, ma se ti comporti con serietà ed impari, non è poi difficile, a farlo comprendere non occorre, ti basterà un'occhiata per farti capire dovunque tu vada.

P.S. Non barzellettare, capirebbero subito da dove vieni e ti metterebbero nello stesso mazzo dei maleducati italioti che non contenti di far casino qui vanno a disturbare pure la. Io non vengo mai preso per italiano e quando aprobocca, l'accento è inconfondibile, rimangono spesso stupiti perchè non corrispondo allo stereotipo che si sono, con l'aiuto di una stampa opportunista e connivente, costruiti.

lavorando per un'azienda tedesca mi trovo spesso in situazioni sociali coi miei colleghi d'oltralpe... è difficile e umiliante cercare di dare una risposta alle puntuali domande sulla trielezione e sul comportamento del nostro amato presidente.
è molto difficile e molto umiliante... il pdc ci RAPPRESENTA all'estero e quando fa cazzate è un RAPPRESENTANTE che fa cazzate.
questo sembra che lui non l'abbia capito o che lo faccia di proposito per qualche perverso motivo di marketing dell'immagine, buono per la casalinga di voghera ma non per l'opinione pubblica di altri paesi (e di poco meno di metà del nostro sottolineerei...)
e in questo 3d imho non ci sono articoli sfacciatamente opportunisti o in malafede. stile libero o l'unità per capirci

è OVVIO che el pais o le monde, che sono di sinistra, riportino critiche all'operato del pdc al di fuori dello stivale. i giornali sono lì apposta, guai se così non fosse.
a me non smette mai di stupire il campanilismo provinciale dei nostri di giornali... specie quando si parla di europa, come se fosse una parola senza significato.

entanglement
18-04-2009, 18:15
I popoli degni di rispetto lavano i panni sporchi in famiglia. Gli italioti, credendo di manifestare apertura mentale, furbizia e desiderando ingraziarsi gli altri in questo modo, li lavano in piazza. Il risultato è che questi ultimi sono ritenuti, spesso non a torto, ridicoli ed ottimo bersaglio per palate di merda che vengono lanciate dalla stampa estera per "consolare e distrare" le folle. Ma non vedi come sono sfigati, coglioni, ruffiani, poco avveduti etc etcetc, quelli ?, per male che siamo messi quelli sono sempre peggio di noi ed allora "dagli a quel cane". Questo è il risultato, lo vogliate o meno, di certi comportamenti ed è inutile dar colpe a berlusconi quando egli non è il male ma solo un sintomo e per farlo sparire basterebbe curare il male, peccato nessuno voglia farlo ovvie ragioni tanto è comodo trovare sempre un capro espiatorio per non doversi confrontare con la propria cattiva coscienza. Mi pare il caso di meditare e poi, è il caso, sprofondare per la vergogna.

tocca quotare anche qua...

ma se berlusca non è il male e solo un sintomo, spiegami come ha fatto a vincere prodi allora.

e non cominciare la litania da motorino azzurro del "tanto era uguale"... :D :D :D tanto ci penserà qualcun altro.

jan
18-04-2009, 18:58
Il metro per misurare la coerenza che tu usi soffre di guelfoghibellinismo italiota e non mi piace.
non lo avrei mai detto ... dal momento che in funzione delle convenienze hai prima gioito del verbo di bossi : "berlusconi è un mafioso" e in seguito lo hai accettato di buon grado dal momento che il senatur ha perso l'effetto erezione sgonfiandosi dal perennemente duro .

jan
18-04-2009, 19:02
I popoli degni di rispetto lavano i panni sporchi in famiglia. Gli italioti, credendo di manifestare apertura mentale, furbizia e desiderando ingraziarsi gli altri in questo modo, li lavano in piazza. Il risultato è che questi ultimi sono ritenuti, spesso non a torto, ridicoli ed ottimo bersaglio per palate di merda che vengono lanciate dalla stampa estera per "consolare e distrare" le folle. Ma non vedi come sono sfigati, coglioni, ruffiani, poco avveduti etc etcetc, quelli ?, per male che siamo messi quelli sono sempre peggio di noi ed allora "dagli a quel cane". Questo è il risultato, lo vogliate o meno, di certi comportamenti ed è inutile dar colpe a berlusconi quando egli non è il male ma solo un sintomo e per farlo sparire basterebbe curare il male, peccato nessuno voglia farlo ovvie ragioni tanto è comodo trovare sempre un capro espiatorio per non doversi confrontare con la propria cattiva coscienza. Mi pare il caso di meditare e poi, è il caso, sprofondare per la vergogna.
è opportuno ricordarti che nel mondo odierno , la copertura dei media è in grado di raggiungere persino la scelta del cane di obama , figuriamoci i panni sporchi .....
e oltretutto che anche anni addietro il caso watergate per esempio non è di certo rimasto all'interno del recinto governativo , perchè i giornalisti li sono meno avvezzi a mascherare gli scandali .. fosse anche per uno spirito di competizione delle avverse fazioni , ma gli scandali arrivano puntuali

jan
19-04-2009, 13:00
direi che è il significato di coerenza che manca caro proteus ... almeno di avere il coraggio di ammettere:" io seguo senza farmi scupoli ne domande l'operato del mio leader e non commento anche se ciò che mi va raccontando è palesemente in controtendenza con ciò che sin ieri mi raccontava."
detto questo non credo ti si potrebbe rimproverare nulla ..

sotto questo punto di vista invece ho poco da imparare , dal momento che ciò che più ci si rimprovera è l'incapacità di compattarsi attorno la leadership anche quando sbaglia.
nella fattispecie ho chiuso i ponti con i ds dopo aver visto determinati errori , non vedo fare lo stesso ne da te ne da altri elettori di destra , i quali non si curano di scandali e vergognosi accordi pur di non rischiare di perdere il controllo .
l'autocritica è il fondamento del miglioramento
coerenza ;)

jan
19-04-2009, 13:01
Mi pare ancor più opportuno rammentarti il vizietto tipicamente italiota di andare all'estero a sparlare degli avversari politici, sperando di ricavare qualche aiuto da partiti di quei paesi allineati su posizioni assimilabili. Questo atteggiamento fa si che in quei paesi si colga la palla al balzo e si sfrutti l'occasione ed i pettegoli, invece di raccogliere stima raccolgono solo disprezzo. Quel disprezzo che viene tanto generosamente elargito all'italia ed agli italioti e non certo per "merito" di, comunque anche lui fa la sua parte, Berlusconi.

ma non eravamo noi a sviare le attenzioni delle tue domande?

jan
19-04-2009, 13:18
Non solo, vi date anche altrettanto da fare per alzar polvere sulle relative risposte.
in questo caso mi pare ti stia comportando esattamente come ci accusi di fare ;)
i panni sporchi si lavano in casa o i media coprono l'intero pianeta e scandali ed emergenze sono notizie che arrivano anche in altri paesi?

jan
19-04-2009, 13:23
Arridaje, continua pure a cozzare cocciutamente contrio il nulla o inventandoti muri che non esistono per sostenere le tue posizioini faziose. Quando ti sarai reso conto che tentare di misurare altri con il tuo metro è fatica inutile torna, allora, forse, riuscirai a renderti conto di quanto patetiche risultano certe posizioni e le relative "giustificazioni capziose" agli occhi di chi, come me, è andato ben oltre le vostre meschine "beghe di quartiere".

Questo tuo ultimo post chiude, almeno per quanto mi concerne, ogni possibilità di dialogo perchè persisti ad attribuirmi le tue stesse attitudini/abitudini, mentre, invece, io non ho più nulla in comune con te et similia.
molto infantile , ma concordo meglio chiudere se non altro per non inquinare il 3ad .

jan
19-04-2009, 13:29
Vedi mio post sopra, se credi di poter continuare con i giochetti semantici nel rapportarti con il sottoscritto, facendomi perdere solo del tempo e costringendomo a scendere al tuo livello, sbagli, la discussione si chiude qui.

P.S. La realtà che rifiutate sarà la vostra nemesi ed il vostro eterno tormento, il paese italia continuerà ad esser considerato, peggiorando pure, un paese senza dignità, pieno di ruffiani, lecchini, pettegoli da osteria etc etc etc e ciò sopratutto per colpa vostra che rifiutate di modificare il vostro atteggiamento immaturo ed autolesionista. Da ormai molti anni penso che all'estero abbiano più che ragione nel considerare, io ne ho esempio ogni volta che mi collego a questa sezione del forum, gli italiani come li considerano e ciò, ovviamente, senza distinzioni tra destre, sinistre etc etc perchè i guelfoghibellini machiavellici italioti risultano, ad un osservatore esterno, tutti uguali.
avevi già detto che l'avresti chiusa .
buona giornata

atinvidia284
20-04-2009, 12:02
Bene,dopo un pò di sano e proficuo servilismo da parte di chi tenta di respingere senza ragione ed argomentazioni (se non con la squallida solfa) le infinite e sacrosante critiche dei giornali esteri sul loro cavalier egregio signor san berlusconi e la sua politica,si può continuare con l'argomento del thread....

atinvidia284
20-04-2009, 12:03
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/portugal.mini.gifBerlusconi e la nuova gaffe sull’…«abbronzatura»
[IOL Diario]

Il presidente italiano ha detto ad un sacerdote di colore: “vorrei avere anch’io il tempo per diventare tanto abbronzato come lui!”
Silvio Berlusconi, presidente italiano, ha già abituato il mondo alle sue buone gaffe, quasi ogni volta che apre bocca. Stavolta a ricevere questo onore è stato un sacerdote di colore della Croce Rossa Africana. Durante una visita giovedì ai sopravvissuti del terremoto dell’Aquila, Berlusconi ha elogiato il prete e ha scherzato … con l’”abbronzatura”.

Proprio così: conversando con il sacerdote africano, Berlusconi l’ha elogiato per l’”abbronzatura”. Poi, rivolgendosi a un altro funzionario della Croce Rossa Africana, ha detto “Anche lei ha un’eccellente abbronzatura. Vorrei avere anch’io il tempo per riuscire ad avere un’abbronzatura come la vostra”.

Come se non bastasse, ha afferrato l’imbarazzato volontario e con un grande sorriso gli ha detto: “Venga qui, abbracciamoci, e mi chiami Papa”.
I funzionari della Croce rossa Africana non sono stati gli unici a sentire le battute di Berlusconi sul colore della pelle. Perfino Obama era stato omaggiato dell’humour del presidente italiano.

È la terza gaffe di Berlusconi legata al terremoto dell’Aquila. La prima volta aveva detto ai sopravvissuti di considerare la vita negli accampamenti di sfollati come un periodo di vacanze in campeggio. Questa settimana non aveva resistito alla bellezza di un medico donna che assisteva i feriti e le aveva detto “come vorrei essere resuscitato da lei!”.

La nuova gaffe di Berlusconi è stata fatta il giorno in cui il numero dei morti per il terremoto è salito a 295. Un ragazzo di 19 anni salvato dalle macerie, alla fine è morto giovedì in ospedale.

[Articolo originale] (http://diario.iol.pt/internacional/berlusconi-silvio-berlusconi-italia-italiano-sismo-tvi24/1057578-4073.html)

atinvidia284
20-04-2009, 12:06
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.mini.gifIl Consiglio europeo critico sulla politica di immigrazione italiana
aprile 2009 italiadallestero.info
[de Volkskrant]

Il Consiglio europeo giovedì scorso ha presentato forti critiche alla politica di immigrazione italiana. Secondo il Consiglio, diverse misure sono in contrasto con i diritti umani basilari. Per di più, le autorità locali in alcuni casi arrivano anche a fomentare attivamente la ”tendenza al razzismo ed alla xenofobia in Italia”.

Queste dure osservazioni sono comprese nel rapporto presentato ieri da Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani del Consiglio europeo. ”Le autorità italiane dovrebbero condannare con più forza tutte le manifestazioni di razzismo ed intolleranza, nonché garantire l’implementazione della legislazione anti-discriminazione”, afferma lo svedese.

Hammarberg ha visitato l’Italia durante un periodo di ripetuti incidenti avvenuti a rom e sinti e di grossi problemi legati all’accoglienza degli immigrati. Constata un ”esplicito clima di intolleranza” nei confronti dei rom, le cui condizioni di vita sono in molti casi ”ancora inaccettabili”. Consiglia all’Italia di nominare un mediatore indipendente per i diritti umani e di assumere più extracomunitari nella polizia.

In particolar modo solleva preoccupazioni la nuova legislazione sull’immigrazione e l’asilo. Hammarberg infatti è critico sul fatto che sia punibile affittare appartamenti ad immigrati clandestini e sul progetto di offrire la possibilità ai medici di denunciare alle autorità gli immigrati illegali che si presentano in ospedale come pazienti. ”Altamente ingiusto”, ritiene Hammarberg, perché ciò ”può marginalizzare ulteriormente” i migranti.

Risulta anche che l’Italia abbia rimpatriato richiedenti asilo prima che la loro pratica di richiesta fosse conclusa. Ciò a dispetto dell’istanza della Corte Europea per i Diritti Umani che vincola a non espellerli finché non si arrivi ad una sentenza definitiva.

Hammarberg scrive di aver ottenuto ”informazioni attendibili” riguardo ad episodi di tortura occorsi a richiedenti asilo in seguito al loro ritorno forzato. Roma ha perciò ”messo in grave pericolo l’efficacia del sistema europeo per la difesa dei diritti umani”.

Il commissario esprime inoltre ”seria apprensione” per ”l’eccessivo sovrappopolamento” del centro di accoglienza immigrati sull’isola di Lampedusa, dove secondo Hammarberg i problemi sono destinati ad acuirsi.

[Articolo originale di Eric Arends] (http://www.volkskrant.nl/buitenland/article1183585.ece/Kritiek_Raad_van_Europa_op_beleid_immigratie_Italie)

atinvidia284
20-04-2009, 12:17
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifSpecchio specchio delle mie brame…
aprile 2009 italiadallestero.info
[Le Monde]

Da un mese, Palazzo Chigi, sede della Presidenza del Consiglio, rettifica tutte le informazioni presenti nei giornali stranieri ritenute offensive per l’Italia e gli Italiani. Il Times, che aveva ironizzato sulla proposta di Silvio Berlusconi il quale consigliava agli sfollati del terremoto di L’Aquila (Abruzzo) di “passare il week-end di Pasqua al mare” si è visto immediatamente richiamato da un comunicato ufficiale, mercoledì 8 aprile. “Se l’inviato speciale britannico fosse stato sul posto, avrebbe potuto verificare la reazione positiva degli sfollati alle parole di conforto (..), dette in tono amabile , per convincere le famiglie a lasciare le tende per recarsi in uno degli hotel della costa che sono messi a loro disposizione”.

Un altro quotidiano britannico, The Guardian, ha avuto a sua volta diritto a delle rimostranze ufficiali per aver scritto che la fusione di Alleanza Nazionale e Forza Italia significava dare vita ad una formazione “postfascista”. Il quotidiano spagnolo El Pais e il settimanle tedesco Der Spiegel, hanno ricevuto una lettera di biasimo dagli ambasciatori italiani in Spagna e Germania. Il primo, per aver scritto che Berlusconi era uno dei leader “più sinistri”, il secondo per aver pubblicato in prima pagina un titolo ritenuto sprezzante nei confronti dell’Italia: “Lo stivale che puzza”.

Suscettibile, Silvio Berlusconi? Si, ma non più degli italiani che rifiutano di riconoscersi allo specchio che porge loro la stampa straniera. Eppure, gli italiani non sono avari di autocritiche. Hanno anche inventato una parola per questo, l’autolesionismo (in italiano nel testo, N.d.T.), per evocare la loro propensione a vedersi come gli ultimi della classe, i negletti dell’Europa. Ma che qualcun’altro lo faccia al loro posto, e subito coloro che si dichiaravano come “abitanti di un paese dove nulla funziona”, inforcano il cavallo dell’orgoglio nazionale. L’attitudine piena di dignità offesa di Silvio Berlusconi che rifiuta l’aiuto della comunità internazionale dopo il dramma di L’Aquila ne è un’illustrazione.

Questa questione dell’identità dell’Italia com’è percepita all’estero è stata anche oggetto di un intervento durante un seminario destinato agli ambasciatori tenutosi a marzo. Invitati dalla Farnesina (il Ministero degli Affari Esteri italiano), il corrispondente del Wall Street Journal e quello di Le Monde sono stati pregati di spiegare come vedono l’Italia ed in che modo ne rendano conto. I due giornalisti si sono trovati concordi nel dire, in termini diplomatici come quelli usati dagli interlocutori, che almeno quattro ostacoli impedivano loro di elogiare quotidianamente la Penisola: la Mafia (e le sue declinazioni locali), l’inefficacia dell’amministrazione e dello Stato in generale, la politica xenofoba esaltata- e talvota messa in atto- dalla Lega Nord e le battute di cattivo gusto di Silvio Berlusconi.

“Noi saremo sempre gli italiani del passato” si è lamentato alcuni giorni fa il quotidiano Il Giornale (proprietà del fratello di Silvio Berlusconi) dopo l’uscita di un articolo sulla stampa straniera riguardante le violenze contro gli stranieri “le vittime dei pregiudizi. Il paese della pizza e del mandolino è diventato il paese dei razzisti”.

L’Istituto Ipsos ha presentato a Siena (Toscana), nel dicembre 2008, a seguito di un colloquio organizzato dalla fondazione Intercultura, un sondaggio qualitativo incentrato sulla percezione della penisola da parte di una dozzina di testate straniere, tra le quali Le Monde, realizzato tra giugno e settembre 2008. Secondo questo studio, solo i temi riguardanti la cultura e il patrimonio portano elogi. Per il resto, l’evocazione della ‘dolce vita’ provoca ‘ironia’. La crisi finanziaria e economica conduce a giudizi “spesso negativi”; l’azione del governo è interpretata con un approccio “critico e severo”. I più indulgenti? La stampa russa ed indiana. I più critici: i giornali francesi ed argentini. Il conclusione, Ipsos spiegava: “Come riuscire a far parlare delle cose belle e positive? Tale è la sfida per il futuro degli Italiani e dell’Italia”

Per la stampa, che preferisce i treni che arrivano in ritardo a quelli che arrivano puntuali, l’Italia è un paradiso. I giornalisti della Penisola, che sono anche una delle fonti di informazione dei corrispondenti stranieri, abbondano di storie di malversazione, di incuria, di corruzione, di crimini mafiosi. Silvio Berlusconi, che possiede più dell’80% del settore televisivo italiano come presidente di Mediaset e del Consiglio, tiene uguamente sott’occhio i giornali. Rimprovera loro di non vedere l’Italia tutta rose e fiori e si lamenta di essere maltrattato, reietto, malgiudicato: « sono tentato di prendere misure dure » nei confronti della stampa, ha dichiarato recentemente [link all'articolo (http://italiadallestero.info/archives/4443), N.d.T.].

Il terremoto di L’Aquila gli verrà in aiuto? I quotidiani italiani cominciano a lodare l’energia che ha profuso per rassicurare le vittime e supervisionare l’organizzazione senza errori nei salvataggi. Anche El Pais gli ha consacrato un editoriale lusinghiero. La buona notizia è stata immediatamente comunicata. Perchè questa ci ispiri?
[Articolo originale di Philippe Ridet] (http://www.lemonde.fr/opinions/article/2009/04/13/miroir-mon-beau-miroir-par-philippe-ridet_1180078_3232.html)

frankytop
20-04-2009, 12:40
Egregio antinvidia284,hai mai visto il film di pollyanna?

Al collo porta un ciondolo sul quale è riportata una celebre frase di Lincoln:se vuoi vedere a tutti i costi il brutto nelle persone prima o poi troverai quello che cerchi.

Morale:se tu sei incavolato con il Berlusca.....sono affari tuoi.:D

http://sistasmiff.files.wordpress.com/2008/12/pollyanna-poster31.jpg

stetteo
20-04-2009, 13:05
Bene,dopo un pò di sano e proficuo servilismo da parte di chi tenta di respingere senza ragione ed argomentazioni (se non con la squallida solfa) le infinite e sacrosante critiche dei giornali esteri sul loro cavalier egregio signor san berlusconi e la sua politica,si può continuare con l'argomento del thread....

no, siamo noi che siamo degli "sfascisti", o citando qualcuno da tempi più remoti siam dei disfattisti.

gearkratos
20-04-2009, 13:11
Egregio antinvidia284,hai mai visto il film di pollyanna?

Al collo porta un ciondolo sul quale è riportata una celebre frase di Lincoln:se vuoi vedere a tutti i costi il brutto nelle persone prima o poi troverai quello che cerchi.

Morale:se tu sei incavolato con il Berlusca.....sono affari tuoi.:D

http://sistasmiff.files.wordpress.com/2008/12/pollyanna-poster31.jpg

come se l'ha scritto lui l'articolo :rolleyes:

frankytop
20-04-2009, 13:25
come se l'avesse scritto lui l'articolo :rolleyes:

So benissimo che lui è in buona compagnia....

gearkratos
20-04-2009, 13:31
So benissimo che lui è in buona compagnia....

se mi consideri, basandoti su quello, mentalmente incapace di comprendere ciò che mi circonda sei messo peggio di me...

svarionman
20-04-2009, 13:32
Egregio antinvidia284,hai mai visto il film di pollyanna?

Al collo porta un ciondolo sul quale è riportata una celebre frase di Lincoln:se vuoi vedere a tutti i costi il brutto nelle persone prima o poi troverai quello che cerchi.

Morale:se tu sei incavolato con il Berlusca.....sono affari tuoi.:D

http://sistasmiff.files.wordpress.com/2008/12/pollyanna-poster31.jpg

Lol.
Poraccio, ce l'hanno tutti con lui sti comunisti esteri.

nomeutente
20-04-2009, 13:38
Jan e Proteus, se avete finito lo scambio di complimenti il thread può proseguire.

EarendilSI
20-04-2009, 13:52
Egregio antinvidia284,hai mai visto il film di pollyanna?

Al collo porta un ciondolo sul quale è riportata una celebre frase di Lincoln:se vuoi vedere a tutti i costi il brutto nelle persone prima o poi troverai quello che cerchi.

Morale:se tu sei incavolato con il Berlusca.....sono affari tuoi.:D

http://sistasmiff.files.wordpress.com/2008/12/pollyanna-poster31.jpg

:asd: :asd: :asd:

atinvidia284
20-04-2009, 14:52
Egregio antinvidia284,hai mai visto il film di pollyanna?

Al collo porta un ciondolo sul quale è riportata una celebre frase di Lincoln:se vuoi vedere a tutti i costi il brutto nelle persone prima o poi troverai quello che cerchi.

Morale:se tu sei incavolato con il Berlusca.....sono affari tuoi.:D


Ovviamente quanto detto nel commento N°363 (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=27159679&postcount=363) vale anche per te ed aggiungo,iniziando dalle basi,come si fa alle elementari con i bambini che:
in un forum pubblico,ogni thread identifica un determinato argomento,quando si ha un'opinione supportata da argomentazioni ritenute valide in merito all'oggetto della discussione,si può intervenire,altrimenti meglio evitare secondo quanto dice un noto proverbio che penso conoscerai/conoscerete..o forse no: “meglio stare zitti e dare l'impressione di essere stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio...”


Di conseguenza chi interviene con insusle battutine e/o citazioni completamente fuoriluogo e senza attinenza alcuna con la discussione,dimostra di non sapere ribattere,intelligentemente e seriamente,quanto dice,in questo caso,la stampa fuori dall'Itaglia (Posso comunque capire,come si fa a reagire ad una tale quantità di “complimenti” sul caro premier provenineti da tutto il mondo :asd: ).

Quindi in conclusione,fate interventi attinenti con il thread,grazie

P.s.
Nell'eventualità “affari tuoi” lo danno su raiuno...:D ....:rolleyes:

Non
20-04-2009, 17:24
Non ti fare illusioni, non siamo al fondo e per scendere c'è ancora molto spazio.

I 400 milioni mi fanno scompicciare dal ridere, raramente ho assististo ad una falsificazione strumentale tanto sciocca di conti che è facile fare. I cosidetti 400 milioni sono calcolati comprendendo il carburante utilizzato dagli italioti per recarsi al seggio, del costo che avrebbe l'asasenza, tutta teorica, dal lavoro ad opera di quelli che si recherebbero a votare il lunedi, altre simili amenità.

Il costo reale, soldi spesi senza favolette accessorie di comodo ai soliti noti ndr, si attesterebbero sui 170 mln di euro. Se si desidera realmente risparmiare sarebbe opportuno domandarsi perchè gli "intelligentissimi" italioti hanno respinto la riduzione di circa il 25% dei parlamentari a suo tempo e sospinti in questo dalla propaganda sinistroide che ora sbraita ed urla "allo spreco allo spreco", come mai non si è urlato per gli sprechi mostruosi della regione campania retta da sinistrati ?, per quale ragione non si omette di mandare inutili rappresentanti all'inutilissimo parlamento europeo, il quale ha un'utilità atta a far ridere i polli ?.

La realtà è, in questo paese ppopolato da cialtroni presumtuosi, sempre quella, si urla per le magagne gli altri e si tace per le proprie sperando che i soliti intruppati convinti e manipolati a dovere non finiscano per rendersi conto del macello generale e, di conseguenza, non finiscano per imbracciare i fucili e fare, una buona volta, piazza pulita per ricominciare da zero.

chi vuol esser cieco sia, ma (se tutti diventano ciechi) per il doman non c'è speranza...

jan
20-04-2009, 18:57
Jan e Proteus, se avete finito lo scambio di complimenti il thread può proseguire.
ho già deposto le armi da diverse ore , evitando la polemica .

maddero
21-04-2009, 08:22
leggo sempre con piacere gli articoli postati da atinvidia284 e lo ringrazio.

continua così! :)

Se altri vogliono aprire una nuova discussione dove gli articoli di giornali stranieri elogiano la nostra classe politica, beh che lo facciano pure così potrò leggere anche quelli.

;)

MadJackal
21-04-2009, 12:45
leggo sempre con piacere gli articoli postati da atinvidia284 e lo ringrazio.

continua così! :)

Se altri vogliono aprire una nuova discussione dove gli articoli di giornali stranieri elogiano la nostra classe politica, beh che lo facciano pure così potrò leggere anche quelli.

;)

Il problema è che non ce ne sono (non è vero, mi ricordo di averne visti un paio) :asd:

atinvidia284
27-04-2009, 15:04
L'unico articolo :D che è già presente nella prima pagina del thread (http://italiadallestero.info/archives/591),gli riconosce il merito solo della pulizia dei rifiuti di Napoli (basta leggere cosa dice in conclusione)

atinvidia284
27-04-2009, 15:06
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.standard.gif Il Primo Ministro del “Ma che c***o…!?”
aprile 2009 italiadallestero.info
[The New Republic]

Che cosa fa dire a Silvio Berlusconi le cose ridicole che dice?

Gli Americani che hanno avuto l’occasione di vedere il bizzarro filmato sul Vertice dei G20 della settimana scorsa, con il Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi che sbraitava “Miister Obamaa, Miister Obamaa!” con evidente irritazione della Regina inglese - e che erano rimasti scioccati dopo la famigerata battuta su Obama, definito “alto, bello e abbronzato” potrebbero domandarsi: Che cos’ha quest’uomo? Ha per caso un problema con Obama?

Giusto per mettere a tutti l’anima in pace, la risposta immediata è: No, lo fa con tutti! O, perlomeno, qualcosa di ugualmente bizzarro. Appena pochi giorni dopo l’episodio del “Miister Obama”, Berlusconi ha messo in imbarazzo il cancelliere tedesco Angela Merkel uscendo dalla sua limousine per una visita ufficiale parlando al cellulare, mentre lei lo attendeva su un tappeto rosso per accoglierlo. Lui le ha voltato le spalle e ha continuato a parlare per diversi minuti mentre la Merkel è rimasta lì in piedi a mano protesa finchè finalmente, con evidente disappunto, ha lasciato perdere ed è rientrata.

Cose come queste accadono da quando Berlusconi divenne per la prima volta Presidente del Consiglio nel 1994. Durante una delle sue prime conferenze internazionali, fece il “segno delle corna” o “del cornuto”, sulla testa del Ministro degli Esteri spagnolo mentre si posava per una foto di gruppo. Alle obiezioni della gente, egli insistette che si trattava di un gesto “amichevole” volto a creare un senso di cameratismo.

Nel 2001 diede del kapò di un campo di concentramento ad un membro tedesco del Parlamento Europeo; nel 2002 definì il Primo Ministro danese Anders Rasmussen “il più attraente politico in Europa” e suggerì che questi sarebbe potuto essere un ottimo partito per la moglie stessa di Berlusconi, la quale si vociferava avesse, all’epoca, una relazione con l’allora sindaco di Venezia, Massimo Cacciari. “È molto più bello di Cacciari” disse Berlusconi durante una conferenza stampa, aggiungendo quindi ad un perplesso Rasmussen “Ti spiego dopo”.

Dopo i negoziati sulle politiche agricole nel 2005, egli sottolineò di avere usato tutte le sue “capacità di playboy” per strappare concessioni in favore dell’Italia al Primo Ministro finlandese, una donna non certo nota per bellezza fisica.

Nel periodo in cui Berlusconi rivestì la carica di presidente dell’Unione Europea, due anni prima, sconvolse un convegno di capi di stato proponendo di alleggerire l’atmosfera parlando di “calcio e donne”. Successivamente suggerì a Gerhard Schroder, il pluri-sposato ex cancelliere tedesco, che egli forse avrebbe voluto parlar loro di donne.

Vi è una logica in ciò che può sembrare essere una strana forma di sindrome di Tourette? I suoi commenti inappropriati sono il comportamento di un uomo talmente potente nel suo Paese, la cui ricchezza privata e potere pubblico sono un tutt’uno, che egli non fa più distinzione fra comportamento pubblico e privato. E non è tenuto a farla. E’ circondato da impiegati e portaborse che sghignazzano ai suoi scherzi e elogiano ogni sua esclamazione - e da giornalisti che non fanno mai domande difficili o imbarazzanti.

Si comporta ad una conferenza stampa internazionale come se fosse seduto alla tavola di casa sua. Infatti, è più a suo agio nell’intrattenere ospiti internazionali nella sua favolosa villa in Sardegna (fondendo ancora una volta pubblico e privato), dove capi di stato e soubrette televisive possono mischiarsi - e Berlusconi può dire ogni cosa gli passi per la testa senza il timore di un pubblico imbarazzo.

E’ così abituato al controllo pressoché totale della stampa italiana da reagire con sgomento e rabbia quando la stampa internazionale non riesce a trattarlo con una simile deferenza. L’affermazione di Berlusconi sul “kapò”, trasmessa in tutto il mondo, non è stata mandata in onda sulla principale TV di stato. La stessa cosa è avvenuta di recente, quando Berlusconi ha fatto un commento che è sembrato indicare che lo stupro fosse una naturale conseguenza della libido maschile: “Per fermare gli stupri, dovremmo assegnare un poliziotto ad ogni ragazza carina in Italia.”

Parte delle brutte figure di Berlusconi all’estero derivano anche dal suo desiderio di dominare ogni situazione e dalla sua frustrazione nel dover occupare un posto secondario nei convegni internazionali. Quando Berlusconi spiegò che egli non avrebbe partecipato alla cerimonia di inaugurazione di Obama a Washington, espresse un commento rivelatore: “Non sono una comparsa nel cast di un film; sono un attore protagonista.” Berlusconi è chiaramente seccato che Obama, un nuovo arrivato con solo un paio di milioni di dollari di patrimonio, sia una star ben più grande.

Dunque, come mai Berlusconi continua a essere così popolare in Italia, secondo quanto suggeriscono sia la sua rielezione la scorsa primavera sia i recenti sondaggi?

Beh, il suo intuito politico in patria e la sua incapacità all’estero - un’apparente contraddizione - sono in realtà strettamente legati.

Il suo commento riguardo l’alleggerire i negoziati sulla Costituzione Europea parlando di “calcio e donne” sembrò non dignitoso agli occhi dei suoi colleghi politici, ma è parte del fascino populista di Berlusconi in Italia. Dopo tutto, “calcio e donne” sono gli argomenti di conversazione preferiti nei bar all’angolo nella maggior parte delle città italiane e la reputazione di Berlusconi come padrone di club calcistici e la celebrità legata alle dicerie che lo associano a numerose belle donne è parte di ciò che ha permesso all’uomo più ricco del paese di sviluppare un genuino fascino operaio.

Che l’Italia non solo accetti, ma addirittura approvi Berlusconi è sintomo di un paese in profonda crisi, con un’economia stagnante, una classe politica di cui la popolazione ha la nausea e una debole opposizione che ha fallito nell’offrire una credibile alternativa a Berlusconi.

I suoi commenti inappropriati sono visti da alcuni dei suoi sostenitori come una forma di autenticità, l’opposto delle accorte affermazioni di politici esemplari, e quindi rinforzano l’immagine di Berlusconi come anti-politico.

Inoltre, a differenza della maggior parte dei suoi rivali, che devono fingere di apprezzare e capire la cultura popolare, Berlusconi possiede un fiuto infallibile per il più basso denominatore comune che l’ha aiutato moltissimo nella sua carriera come magnate delle televisioni, e ancora continua a farlo. Egli ama sinceramente le serie televisive dozzinali e l’umorismo da volgare.

Per quanto riguarda Obama, lui e Berlusconi dovrebbero andare tranquillamente d’accordo. È difficile immaginare che il suo modo di parlare da spogliatoio vada bene specialmente con Obama, ma Berlusconi sa anche riconoscere una star quando la vede ed è ansioso di attaccarvisi (nonostante egli preferisca pur sempre essere l’attrazione principale). E, infatti, Berlusconi è emerso dall’incontro con il presidente degli Stati Uniti entusiasta: “Ha confermato le mie aspettative, facendomi un’eccellente impressione per saggezza, lucidità e, devo dirlo, umiltà.” Qualcosa che nessuno ha imputato a Berlusconi.

Alexander Stille è autore, tra i vari libri, di Il sacco di Roma: Soldi, Media, Celebrità = Potere = Silvio Berlusconi (Penguin 2006). È professore alla Graduate School of Journalism alla Columbia University

[Articolo originale "The Prime Minister Of WTF" di Alexander Stille] (http://www.tnr.com/politics/story.html?id=bbf1ea0c-0149-404b-af42-064230f40978)

atinvidia284
27-04-2009, 15:07
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.standard.gif Disputa: Berlusconi il cattivone? Il presidente del consiglio italiano merita un trattamento migliore
aprile 2009 italiadallestero.info
[The New Republic]

Adoro “The New Republic”, anche quando non sono d’accordo con i suoi talentuosi scrittori. Questo non è il caso dell’articolo “Il Primo Ministro del ‘Ma che ca**o…!‘ ” (http://italiadallestero.info/archives/4710) di Alexander Stille sugli episodi dell’ultimo G20 che hanno visto come protagonista Silvio Berlusconi. Mi è piaciuto il titolo divertente di TNR ma l’articolo è ridicolo, buono per il “The National Enquirer”, non per una testata seria. Anche senza costosi correttori, qualsiasi redattore del settore avrebbe potuto stroncarlo.

Sono italiano come lui, non ho votato per Berlusconi alle ultime elezioni e non voglio discutere con Stille della politica estera di Berlusconi pro-Israele e pro-USA. Tuttavia Stille in questo articolo mostra sdegno e disprezzo nei confronti degli italiani e del sistema democratico. Lasciatemi spiegare cosa intendo.

Stille comincia dicendo che Berlusconi ha messo in imbarazzo la regina perché ha chiamato Barack Obama, ehm, beh, “Mister Obama”. Le fonti di questa scandalosa offesa nei confronti di Obama e della regina sono i notoriamente affidabili tabloid inglesi. Ciononostante, Stille non dice che Buckingham Palace ha negato che la regina si sia offesa: “E’ stato rumoroso, allegro e gioviale, non ci sono state gaffe e nessuno si è offeso”. Così la prima accusa è falsa. Passiamo alla seconda accusa. Secondo Stille, Berlusconi ha messo in imbarazzo anche “il cancelliere tedesco Angela Merkel, ad un incontro ufficiale, scendendo dalla sua limousine e continuando a parlare al telefono mentre lei lo aspettava sul tappeto rosso”. Ecco che lo fa di nuovo. Stille dimentica per la seconda volta in soli due paragrafi di sottolineare qualcosa che i suoi lettori avrebbero dovuto sapere: Berlusconi non era al telefono per divertimento o per la sua famosa maleducazione, ma per un tentativo dell’ultimo minuto di convincere il primo ministro turco Recep Tayyp Erdogan ad accettare il primo ministro danese Anders Fogh Rasmussen come nuovo capo della NATO. Angela Merkel lo sapeva e funzionari di tre paesi della NATO lo hanno confermato ad Associated Press. A proposito, alla fine Erdogan ha votato per Rasmussen. Stille non l’ha detto.

Quasi dimenticavo: Stille è docente di giornalismo alla Columbia. “Ma che ca**o!”?

Christian Rocca è un giornalista e blogger italiano. Scrive frequentemente su “Il Foglio”.

[Articolo originale "Disputations: Big Bad Berlusconi?" di Christian Rocca] (http://www.tnr.com/politics/story.html?id=24a165bf-25bb-4280-90f0-dad726e3dea8)

atinvidia284
27-04-2009, 15:07
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.standard.gif Disputa: Prendersela con Berlusconi
aprile 2009 italiadallestero.info
[The New Republic]

Avrei potuto scrivere un articolo più severo su di lui.

È sicuramente istruttivo ricevere lezioni di giornalismo e di onestà intellettuale da Christian Rocca. Rocca dà molta importanza alla sua supposta imparzialità sulle questioni che riguardano Berlusconi, ma dimentica di dire che scrive per il “Il Foglio”, quotidiano di proprietà di Veronica Lario, altrimenti conosciuta come la moglie di Silvio Berlusconi.

(Questo particolare sistema di proprietà di famiglia, l’assegnazione della proprietà dell’altro quotidiano di Berlusconi “Il Giornale” al fratello Paolo, si è preso gioco delle vecchie leggi italiane sulla concentrazione dei media che vietavano ai proprietari di emittenti televisive di possedere anche dei giornali. Leggi che fin dal primo momento sono state violate … dallo stesso Berlusconi. È uno dei numerosi esempi di conflitto di interessi e legame tra affari pubblici e privati di Berlusconi.)

Per quanto riguarda il contenuto delle obiezioni fatte da Rocca (http://italiadallestero.info/archives/4718): la fonte dei miei commenti sulle ultime gaffe di Berlusconi non sono stati (come afferma Rocca) i tabloid inglesi, che non ho letto, ma i video degli episodi in questione. La percezione che il comportamento di Berlusconi in entrambi i casi da lui citati sia stato bizzarro e imbarazzante è stata largamente condivisa dai giornalisti che erano presenti ed è stato definito in questo modo dalle agenzie di stampa di tutto il mondo, indipendentemente dall’appartenenza politica. Lascio che siano i lettori a guardare i video della visita di Berlusconi a Buckingham Palace (Mister Obamaa!), ad osservare la reazione della regina, per decidere se il comportamento di Berlusconi sia stato fuori luogo e maleducato e se la regina, che si può sentire esclamare “Perché grida?”, sembri infastidita o meno.

Il fatto che Buckingham Palace abbia in seguito rilasciato un comunicato stampa in cui affermava che non c’è stata nessuna offesa significa poco o nulla: è compito dell’ufficio stampa smorzare i toni nell’interesse dell’armonia diplomatica. Il suggerimento di Rocca di considerare una dichiarazione dell’ufficio stampa come pura verità, piuttosto che fidarci dei nostri occhi e delle nostre orecchie, è una pratica giornalistica molto bizzarra e sospetto che lo stesso Rocca non la utilizzerebbe per una figura politica di un altro schieramento.

Per quanto riguarda il secondo episodio, consiglio ancora ai lettori di guardarsi i filmati della vicenda Berlusconi-Merkel e di decidere se Berlusconi sia stato maleducato e se la Merkel non sembri visibilmente seccata di aver dovuto aspettare Berlusconi per diversi minuti. Berlusconi si è giustificato dicendo che si trovava al telefono con il primo ministro turco Recip Erdogan. Cosa che può essere vera, non abbiamo modo di provarla o smentirla, ma anche altri politici parlano al telefono e si trovano alle prese con questioni diplomatiche senza creare quell’imbarazzo pubblico che è evidente in questo caso.

Ma il punto più importante è che ci troviamo di fronte ad uno schema che si ripete. Rocca evita accuratamente (e non è un buon atteggiamento per una persona che impartisce lezioni di onestà e serietà) di parlare della lunga lista degli altri episodi internazionali, tutti menzionati nel mio articolo, in cui il comportamento indubbiamente inappropriato di Berlusconi lascia poco spazio a diverse interpretazioni:

1) ha definito Obama “abbronzato”;
2) ha definito un membro tedesco del parlamento europeo perfetto per il ruolo di kapò;
3) ha osservato che “l’attraente” primo ministro danese sarebbe stato perfetto per sua moglie;
4) ha fatto il “gesto delle corna” al ministro degli esteri spagnolo in occasione di una foto ufficiale;
5) ha affermato di aver dovuto far uso di tutte le sue “tattiche da playboy” per avere la meglio sul primo ministro finlandese in una trattativa di carattere commerciale;
6) durante un vertice europeo da lui presieduto, ha consigliato ai vari capi di stato di “alleggerire l’atmosfera parlando di calcio e di donne”.

Per amor di sintesi e perché pensavo che il punto centrale fosse stato ampiamente chiarito, ho omesso molte altre gaffe ugualmente gravi e assurde. Ma dal momento che Rocca non sembra convinto, eccone altre:

1) Lo scorso anno, ad una conferenza stampa con Vladimir Putin, quando una giornalista ha fatto una domanda che ha infastidito Putin, Berlusconi ha finto di spararle con una mitragliatrice facendola così scoppiare in lacrime. (In un paese in cui molti giornalisti sono stati effettivamente uccisi per aver posto domade scomode, penso che sia giusto definirla una gaffe.)

2) Ad un incontro a Roma con i giornalisti stranieri, Berlusconi ha detto che forse alle giornaliste sarebbe piaciuto vedere la vasca dove Gary Cooper ha fatto il bagno ad un’attrice giovane e bella.

3) Ad un importante incontro a Wall Street, Berlusconi ha consigliato ai dirigenti di investire in Italia per via delle bellissime segretarie.

4) Al suo primo summit internazionale a Napoli nel 1994, ha affermato che era una serata perfetta “per fare dei bambini”.

5) Ha detto ad una delegazione proveniente dalla Turchia di aver avuto una fidanzata turca senza tenere in considerazione come un’affermazione del genere avrebbe potuto essere accolta da persone provenienti da un paese islamico.

6) Interpellato a proposito della sua scarsa popolarità in Francia, ha ribattuto vantandosi con la stampa francese del numero di fidanzate francesi che aveva avuto.

7) Ad un importante evento pubblico di beneficenza, Berlusconi si è rivolto ad una modella venezuelana dicendo che l’avrebbe “seguita ovunque” e poi, indicando un’ex show-girl che aveva fatto entrare in parlamento, ha dichiarato “se non fossi già sposato, sposerei lei.” La donna, Mara Carfagna, ora fa parte dell’attuale governo Berlusconi.

Si potrebbe continuare all’infinito ma penso che ora sia chiaro: Berlusconi ha un debole, si potrebbe definire un bisogno ossessivo, di dire o fare cose oltraggiose in pubblico. Il punto del mio articolo era quello di chiedere se ci potesse essere un motivo più profondo della semplice goffaggine e della volgarità. Rocca, secondo me, sbaglia quando dice che questo aspetto di Berlusconi non è nient’altro che spazzatura da gossip degna del National Enquirer. Io credo invece che sia una caratteristica dello stile politico molto particolare di Berlusconi, in cui i consueti confini tra pubblico e privato e tra i valori dello spettacolo e quelli della politica, sono stati cancellati.

Il capo di Rocca, Giuliano Ferrara, con grande intuito e candore, ha definito la forma di governo di Berlusconi “patrimoniale”, facendo riferimento agli inizi dell’età moderna quando i sovrani francesi possedevano letteralmente tutta la terra del regno e la giornata a corte cominciava nella camera da letto del re. A questo modello arcaico Berlusconi ha aggiunto gli elementi estremamente moderni della cultura della celebrità e della televisione dei reality, con una buona dose di sesso, una presenza fissa nei programmi televisivi di Berlusconi. Ha piazzato i suoi amici, i suoi avvocati, i suoi impiegati e gli assistenti personali in parlamento, donne poco qualificate e, secondo le voci, sue amanti, nella squadra di governo, e dirigenti della sua televisione nell’emittente pubblica. In questo caos dove si tira una linea per dividere pubblico e privato?

Anche se l’articolo che ho scritto voleva essere leggero e divertente, contiene davvero qualche osservazione seria. La convinzione di Berlusconi di poter fare e dire tutto ciò che vuole è una conseguenza naturale dell’eccessiva concentrazione di potere in Italia, dove un uomo è sia il titolare del più grande patrimonio privato del paese, sia colui che amministra l’economia dello stato, il padrone della più grande società di telecomunicazioni e la persona che gestisce in maniera diretta l’emittente pubblica che dovrebbe essere il suo concorrente principale.(Proprio l’altro giorno, secondo quanto si dice, Berlusconi ha scelto i nomi dei nuovi dirigenti Rai durante un incontro tenutosi nella sua abitazione privata a Roma). Le implicazioni di una tale situazione sono estremamente serie.

(Le reazioni di Berlusconi alla copertura mediatica negativa a seguito della sua condotta agli ultimi incontri internazionali sono altamente indicative di ciò. “Tali diffamazioni nei miei confronti e la disinformazione dei lettori non sono accettabili,” ha detto Berlusconi di recente, “non voglio prendere provvedimenti decisi e severi nei confronti di certi giornali e di certi esponenti della stampa, ma ne sono tentato.”)

L’altra questione importante è: perché la strategia di Berlusconi, che a livello internazionale fallisce sistematicamente, funziona nel suo paese? L’ipotesi è che non rispettare l’etichetta, nonostante per alcuni italiani sia altamente scandaloso, rinforza la sua immagine di anti-politico davanti agli altri.

[Articolo originale "Disputations: Beating Down Berlusconi" di Alexander Stille] (http://www.tnr.com/politics/story.html?id=68c5b9fe-de98-401c-8e8c-b309d64f0abc)

atinvidia284
27-04-2009, 15:15
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Giornalista critico in Italia accusato di “sciacallaggio”
aprile 2009 italiadall'estero.info
[TAZ]

Il giornalista televisivo Michele Santoro ha osato porre pubblicamente delle domande critiche in relazione al terremoto de L’ Aquila. Ora e’ messo alla gogna dai media di Berlusconi.

“I morti non lo fermano, nessuna emozione che potrebbe farlo smettere.” Il critico televisivo del Corriere della Sera, Aldo Grasso, schiuma di indignazione riguardo la trasmissione del celebre giornalista sul terremoto. Ora, dopo il disastro in Abruzzo che ha causato la morte di circa 300 persone, l’Italia ha il suo scandalo. Esso tuttavia non riguarda la questione delle ragioni per cui un terremoto di moderata intensita’ abbia pero’ causato cosi’ tante vittime o per le quali addirittura un moderno ospedale e una moderna casa dello studente siano potuti crollare.

Per Aldo Grasso è scandaloso solo Santoro. Nella sua trasmissione “Annozero” dello scorso giovedi’ su RAI 2, Santoro aveva posto alcune domande scomode. Ad esempio, perché la protezione civile non avesse alcun piano di emergenza per la provincia de L’Aquila nononstante in quella zona fossero stati ripetutamente registrati fenomeni sismici da tre mesi. O perché le avvertenze di uno scienziato per l’arrivo di una forte scossa siano state ignorate e additate di essere una sciocchezza.

Tali domande sono da considerarsi semplicemente illecite. Martedì dopo Pasqua, il quotidiano “Il Giornale” ha dedicato addirittura le prime sei pagine a questo “scandalo”. Titolo: “Santoro è ormai con le spalle al muro.” Il giornalista si deve sentir chiamare “cannibale”, “sciacallo”, uno che “vuole aumentare l’audience speculando sulle tragedie”.

Santoro aveva dimenticato una cosa: un terremoto in Italia è dopotutto anche un terremoto a Berlusconilandia. Santoro avrebbe solo dovuto vedere le notizie dei telegiornali sui tre canali della RAI controllati dalla maggioranza al governo e sui canali Mediaset appartenenti alla famiglia Berlusconi per capire quale tono si deve usare. Una catastrofe naturale ha colpito pesantemente la gente in Abruzzo, ingenti aiuti e molti volontari sono al lavoro, il governo, a partire dalla presenza pressoche’ quotidiana di Berlusconi in Abruzzo, è sul posto e dà il meglio di sé. Allo stesso modo vengono scritti gli articoli nella maggior parte dei quotidiani: mediaticamente l’Italia si è coalizzata per affrontare il duro colpo del destino.

“I Ministri al lavoro, in prima fila” scrive ad esempio “Il Giornale”. “Alfano, Zaia, La Russa, Tremonti, Bossi e Calderoli sono tra la gente al fine di coordinare le operazioni”. Vero è che circa i sei ministri in questione si sono recati sul luogo del disastro, un successo dal punto di vista mediatico, ma non hanno coordinato nulla. Invece, è considerato indecente se un reporter della squadra di Santoro scuote la testa per il fatto che, anche quattro giorni dopo il terremoto, al quartier generale delle operazioni di soccorso de L’Aquila non e’ stato ancora nominato un coordinatore delle varie unita’ di soccorso.

Questo è sputare nel piatto in cui mangia. Santoro avrebbe “gettato fango” sui vigili del fuoco e gli uomini della protezione civile che si stanno sacrificando in servizio, e’ quanto affermano i critici. È vero il contrario: Anche Santoro non risparmia gli encomi e le lodi per le migliaia di soccorritori. Egli ha pero’ anche riportato dei fatti che danno fastidio alla volonta’ di dare un’ immagine di operazione di soccorso quasi perfetta. Cosi’ in molti paesi di montagna dove diverse persone hanno perso la casa, molti sono rimasti senzatetto per giorni, senza alcun aiuto ed hanno dovuto passare la notte nelle loro auto perché le tende non erano state montate.

I media italiani non ci trovano invece nulla di scandaloso quando Berlusconi, contro ogni evidenza emette a L’Aquila una prima sentenza sui costruttori che avevano messo in piedi dei palazzi di burro che sono poi crollati come dei castelli di carta. Tra le macerie, il Primo Ministro dice di non aver notato “nessuna carenza che possa derivare da comportamenti irresponsabili”. E cio’ viene ovviamente subito riportato dai media senza ulteriori commenti. Al momento, in Italia non sono consentite domande. Tutt’altro che scandaloso viene visto il giornalismo talora da lacrime che viene presentato da giorni. Come quando ad esempio, una reporter ha molto meschinamente chiesto ai piangenti familiari di un giovane, morto sotto le macerie: “Può darci anche un segnale di fiducia?” Solo questo segnale è auspicabile in ultima analisi. E nessuno ha accusato questa domanda macabra di sciacallaggio mediatico.

[Articolo originale "Kritischer Journalist in Italien als "Leichenfledderer" geschmäht" di Michael Braun] (http://www.taz.de/1/leben/medien/artikel/1/als-leichenfledderer-geschmaeht/)

atinvidia284
27-04-2009, 15:18
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/denmark.standard.gif Berlusconi trae profitto dalle vittime del terremoto
aprile 2009 italiadallestero.info
[Dagbladet Information]

Gli italiani si uniscono nel cordoglio per i molti morti a causa del terremoto in Abruzzo. Il governo vuole evitare che la coesione venga rovinata da indagini giudiziarie e giornalismo critico. In poche settimane la popolarità di Berlusconi è salita di 4 punti percentuali.

Dal terremoto in Abruzzo del 6 aprile, il presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi ha visitato la zona ben sette volte, e venerdì è fissata una riunione ministeriale del governo nel capoluogo della regione, L’Aquila. Durante la cerimonia dei funerali ufficiali, Berlusconi ha versato copiose lacrime, e lunedì mattina si sono potuti leggere gli ultimi sondaggi di opinione dell’istituto IPR-Marketing: in un mese, la fiducia nel governo è salita di quattro punti.

In reazione alla catastrofe naturale, il presidente della repubblica Giorgio Napolitano ha invitato gli italiani a fare un esame di coscienza: ”Molti disprezzano le regole” ha detto il presidente riferendosi alle molte violazioni dei regolamenti edilizi, che hanno contribuito alla morte di 297 persone nel terremoto in Abruzzo. Il pubblico ministero dell’Aquila ha avviato un’indagine per poter individuare le responsabilità della tragedia che ha unito l’Italia nelle ultime due settimane. Ma Berlusconi preferisce guardare avanti ed ha così chiuso la discussione in questo modo:

”Mio padre disse: ’Se un uomo è nato con la tendenza a fare del male agli altri, ci sono tre scelte possibili: si può diventare criminale, pubblico ministero o dentista’. I dentisti si sono emancipati, ed oggi si può avere l’anestesia”, ha detto il primo ministro aggiungendo anche: ”I giornali non devono fare un’indagine dietro l’altra, adesso bisogna ricostruire”.

Il governo promette che la ricostruzione delle città distrutte sarà completata in tempi record: prima della fine dell’estate, le case saranno in piedi. Diversi osservatori avvertono però che la ricostruzione forzata comporta un aumento del rischio che la mafia vi si voglia arricchire. Lo scrittore Roberto Saviano ricorda che è stato proprio questo il caso del grande terremoto dell’Irpinia del 1980, in cui 2735 persone persero la vita. ”Ciò che per la popolazione abruzzese è una tragedia, può per altri essere una possibilità, un’inesauribile miniera d’oro, il paradiso del profitto”.

Cemento

Negli ultimi mesi, la crisi economica tra l’altro ha intaccato la popolarità del governo. La strategia anti-crisi di Berlusconi si basa essenzialmente sulla stimolazione dell’industria edile. Prima del terremoto erano appena stati stanziati 1,3 miliardi di euro per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina, che unirà la Sicilia alla penisola italiana. Anche se il ponte dovrebbe essere costruito in un luogo in cui 100 anni fa un terremoto costò la vita a 80.000 persone, Berlusconi insiste sul progetto. Il governo vuole inoltre restringere a 30 giorni il diritto di obiezione delle autorità in relazione alle nuove costruzioni. L’opposizione ha sottolineato che l’intervento comporterà che l’Italia verrà sommersa dal cemento, ma in seguito al terremoto il governo adesso accelera l’implementazione.

Uno degli aspetti dolorosi del terremoto in Abruzzo è stato che molti edifici rinascimentali sono rimasti in piedi, mentre edifici moderni come l’ospedale, l’università e la prefettura dell’Aquila si sono sbriciolati come pasta frolla. Ma Berlusconi non ammette riflessioni sulle cause della catastrofe:

”Non voglio vedere senzatetto in strada o gente nei container. È in gioco l’immagine dell’Italia. Voglio una rapida ricognizione degli edifici danneggiati, in modo che i senzatetto possano rientrare a casa. Le tendopoli dovranno sparire alla svelta, e la ricostruzione dovrà cominciare rapidamente.”

Censura

Sebbene le infrazioni alla regolamentazione edilizia ed alle misure di controllo siano probabilmente costate la vita a molte persone, il dibattito che ne è seguito si è concentrato su un paio di vignette satiriche. Nel programma televisivo Annozero, il vignettista Vauro Senesi ha ironizzato sul modo di Berlusconi di gestire la catastrofe ed è stato così sospeso dal programma da parte della direzione della TV pubblica RAI, sulla base del fatto che con le sue vignette avrebbe ”scherzato sulla pelle dei morti dell’Abruzzo”. In un’intervista sul quotidiano Il Manifesto, lo scrittore Antonio Tabucchi invita i giornalisti italiani a ribellarsi nei confronti del controllo politico:

”L’associazione dei giornalisti italiani dovrebbe immediatamente chiedere un incontro con la Commissione Europea. La Commissione esiste proprio per occuparsi di questo tipo di cose, e si potrebbero portare testimoni e la registrazione del programma. In questo modo la direzione della RAI avrebbe l’opportunità di spiegare perché in Italia c’è la censura. La Commissione Europea dal canto suo avrebbe finalmente l’occasione di pronunciarsi su qualcosa di importante”, dice Tabucchi.

Se si facesse un sit-in davanti alla RAI, invitando le stazioni televisive straniere, forse le cose comincerebbero ad ottenere un po’ di attenzione al di fuori della piccola ed egocentrica Italia, e così l’Europa comincerebbe forse a preoccuparsi sul serio della situazione”, aggiunge.

Un mese fa, il ministero di stato italiano ha cominciato a correggere le notizie dei giornali esteri che il governo trova offensive. Per esempio, il giornale britannico Times ironizzava recentemente sui consigli di Berlusconi alle vittime del terremoto, ovvero che ”dovrebbero trascorrere la Pasqua al mare”. Ciò ha provocato proteste ufficiali all’ambasciata britannica.

”Se il giornalista del quotidiano britannico fosse stato sul posto, avrebbe potuto notare la reazione positiva degli sfollati alle parole consolatrici di Berlusconi, pronunciate in modo scherzoso per convincere le famiglie ad abbandonare le tende e spostarsi in uno degli hotel della costa che sono a disposizione”.

[Articolo originale "Berlusconi profiterer på jordskælvsofre" di Mads Frese] (http://www.information.dk/188685)

atinvidia284
27-04-2009, 15:20
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif “La mancanza di libertà di stampa in Italia è una questione europea”
aprile 2009 italiadallestero.info
[El Pais]

Tabucchi denuncia il controllo dell’informazione da parte di Berlusconi

Antonio Tabucchi (Pisa, 1943) è “molto preoccupato per il clima di censura e per gli attacchi alla libertà di stampa” che vive il suo paese. Secondo l’autore di Sostiene Pereira, un “grande velo di silenzio minaccia di coprire tutto” in Italia, dato il “controllo crescente e grottesco dell’informazione esercitato dal Governo di Silvio Berlusconi”. Tabucchi chiede ai giornalisti italiani di ribellarsi e di denunciare la situazione al Consiglio Europeo, affinché questo “prenda provvedimenti urgenti”.

Il detonatore è stata la censura da parte della Commissione di Vigilanza della RAI, questa settimana, contro il programma Annozero, diretto da Michele Santoro. Il suo vignettista satirico, Vauro, ha disegnato una vignetta che mette in relazione il nuovo Piano Casa dell’Esecutivo con l’elevato rischio sismico del paese dopo il terremoto in Abruzzo ed è stato sospeso dal programma. Dopo le critiche lanciate da Berlusconi e da Gianfranco Fini, Santoro è stato obbligato a trasmettere una puntata riparatrice dal Direttore della RAI Mauro Masi, che aveva giudicato la prima “poco equilibrata”.

“Viviamo una situazione molto preoccupante”, dice Tabucchi al telefono da Lisbona. “Lei s’immagina Zapatero che censura un programma critico nei confronti del suo Governo? È un mondo alla rovescia. In Italia il primo ministro è proprietario dell’80% dei mezzi di informazione. La UE ha obbligato i paesi dell’Est ad abbandonare le loro leggi comuniste per entrare in Europa e poi permette all’ Italia che il primo ministro controlli la RAI, le televisioni private ed una parte dei giornali. Non è un problema italiano, è europeo. Più della curva delle banane”.

Tabucchi sostiene che la Federazione della Stampa Italiana debba denunciare la RAI al Consiglio d’Europa per abuso di potere. “Già nel 2001 Berlusconi cacciò vari professionisti della RAI con il cosiddetto editto bulgaro come se fossero stati suoi impiegati. Nessuno fece niente. Adesso ha minacciato da Vienna di voler attuare “azioni dure” contro i giornalisti, si riunisce a casa sua per nominare i nuovi direttori della RAI e censura i programmi più critici.

È intollerabile, l’informazione in Italia è malata e nessuno muove un dito. In nessun paese europeo succede una cosa del genere. Se un politico spagnolo controllasse per esempio La Vanguardia, El País e sei televisioni, potrebbe essere primo ministro?”.

Lo scrittore si sente “minacciato personalmente” e chiede alla stampa internazionale di presentarsi il 7 maggio a Pisa, dove comparirà di fronte al giudice per difendersi da una citazione a giudizio di Renato Schifani, presidente del Senato italiano. “Mi chiede 1.250.000 euro per un articolo apparso su L’Unità per presunti danni all’immagine” spiega. Schifani è la seconda carica dello Stato italiano, dopo il presidente della Repubblica, e non puó essere processato.

“Lui gode dell’immunità giudiziaria perché il Governo ha approvato una legge, il cosiddetto lodo Alfano, che impedisce di processare le quattro più alte cariche dello Stato. Ed io sono solo perché la denuncia non coinvolge L’Unità. È stata fatta così con lo scopo di intimidire senza che si noti molto, perché non si dica che è contro la Stampa, perché si sappia il meno possibile”.

[Articolo originale ""La falta de libertad de prensa en Italia es un tema europeo"" di Miguel Mora] (http://www.elpais.com/articulo/sociedad/falta/libertad/prensa/Italia/tema/europeo/elpepusoc/20090419elpepisoc_5/Tes)

atinvidia284
30-04-2009, 09:47
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Immigrati: il Consiglio d’Europa accusa l’Italia di xenofobia
aprile 2009 italiadallestero.info
[Die Zeit]

Il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa ha invitato l’Italia a tutelare meglio i sinti e i rom. La situazione degli immigrati sarebbe fonte di preoccupazione.

La criminalizzazione degli immigrati sembra rafforzare tendenze xenofobe già evidenti, ha spiegato il commissario per i diritti umani Thomas Hammarberg nella sua relazione sull’Italia. I suoi suggerimenti: assumere in polizia appartenenti alle minoranze etniche, organizzare consultazioni regolari con i rom e i sinti e concedere la cittadinanza ai bambini rom senza nazionalità.

Hammaberg ha espresso la sua preoccupazione anche riguardo i rimpatri forzati degli immigrati verso la Tunisia. Queste persone corrono il rischio di essere torturate. “Gli Stati hanno il dovere di proteggere la società dal terrorismo, ma nel farlo non possono violare i diritti umani, come l’assoluto divieto della tortura”, ha dichiarato Hammaberg.

[Articolo originale "Migranten: Europarat rügt Italien wegen Fremdenfeindlichkeit"] (http://www.zeit.de/news/artikel/2009/04/16/2774778.xml)

atinvidia284
30-04-2009, 09:49
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Berlusconi cerca giovane, bella e famosa da mandare al Parlamento Europeo
aprile 2009 italiadallestero.info
[Antena3noticias]

Casting di eurodeputate in Italia

L’Italia si è decisa a “vivacizzare” il grigio e burocratico Parlamento Europeo. Ma immaginate come, se l’iniziativa è partita dal premier Silvio Berlusconi. Il leader del PDL ha pensato di riempire le liste con bellezze del mondo del cinema e della televisione.

Tra le candidate che sta “formando con dei corsicini” figurano attrici e modelle, e perfino esuberanti ex concorrenti del Grande Fratello.

Finora Barbara Mattera, una giovane italiana, era una ballerina e uno dei volti più popolari d’Italia. Nel futuro, Barbara Mattera potrà diventare un’europarlamentare italiana. E come lei, una gruppetto di attrici, modelle ed ex concorrenti di programmi televisivi.

Silvio Berlusconi intende cambiare l’immagine del suo partito in Italia e in Europa e ha deciso di includere nelle liste per le elezioni al Parlamento Europeo del prossimo 7 giugno ragazze belle e famose.

Trenta delle possibili candidate a rappresentare il popolo italiano a Strasburgo, hanno già ricevuto un corso di addestramento nella sede del partito di Berlusconi. Lì sono state informate su quale sarà il loro ruolo in queste elezioni.

Tra le possibili candidate, a fianco delle deputate più giovani del suo partito, Berlusconi ha incluso la più esplosiva ex concorrente del grande fratello italiano e una sensuale ballerina. Tutte molto gradite al particolare primo ministro italiano.

[Articolo originale "Berlusconi busca joven, guapa y famosa para enviar al Parlamento Europeo"] (http://www.antena3noticias.com/PortalA3N/noticia/internacional/Berlusconi-busca-joven-guapa-famosa-para-enviar-Parlamento-Europeo/5680180)

carletto1969
04-05-2009, 21:46
:sbonk:

da morir dal ridere, ma perchè Il Berlusca continua a negare l'evidenza?

atinvidia284
05-05-2009, 13:40
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Berlusconi prepara attrici per il Parlamento Europeo
aprile 2009 italiadallestero.info
[Algemeen Dagblad]

Roma - Il Ministro degli Esteri italiano Franco Frattini e Mario Mauro, candidato alla presidenza del Parlamento Europeo, hanno interpretato il ruolo di insegnante di una classe speciale negli ultimi giorni. Nel quartier generale del partito di Berlusconi Forza Italia, in tre giorni devono preparare trenta donne al ruolo di aspirante europarlamentare. Cinque di loro sono giá membri del Parlamento.

Le rimanenti 25 sono conosciute soprattutto come candidate al titolo di Miss Italia, attrici alle prime armi, soubrette e letterine [in italiano nel testo, ndt], le scarsamente vestite, comparse seminude che decorano i quiz ed i programmi di sport in tv. Tutte e trenta hanno in comune l’essere giovani, belle e disinvolte. Il premier gli ha promesso loro che almeno alcune saranno messe in lista per le Elezioni Europee.

Le giovani signore non sanno molto dell’Europa, ma ció non conta granché. Grazie alle sue reti televisive, Berlusconi sa che le forme sono piú importanti del contenuto, e che l’elettore italiano pertanto preferisce un musetto carino ad un discorso complicato sulla Costituzione Europea. Inoltre Berlusconi e i suoi hanno degli obblighi verso le future candidate.

La modella dei calendari Camilla Ferrante é stata in passato raccomandata da lui per un ruolo nell’emittente pubblica RAI, che alla fine non ottenne. E Angela Sozio, stella dai capelli rossi del Big Brother italiano, é stata fotografata un anno fa mano nella mano con Berlusconi nella sua villa in Sardegna. Questa prassi del resto non é nuova. Giá l’anno scorso, le elezioni parlamentari portarono alla camera e nel consiglio dei ministri un drappello di piacenti giovani donne.

Il fatto che l’Italia forse non manderá a Strasburgo i rappresentanti piú adatti, non ha molta importanza. In Italia il Parlamento Europeo é visto come un ampio parcheggio per politici e personalitá televisive disoccupate. Per sindaci e ministri é una buona seconda fonte di reddito. Qualche politico accusato di associazione mafiosa, come Francesco Musotto, membro dal 1999 al 2004, fece gradito uso dell’immunitá europarlamentare. Inoltre é una pacchia: gli europarlamentari italiani guadagnano piú di tutti gli altri (circa 20.000 euro al mese) e sono quelli che fanno di meno, cosí appare dagli accertamenti.

[Articolo originale "Berlusconi stoomt actrices klaar voor Europarlement " di Aart Heering] (http://www.ad.nl/buitenland/3174853/Berlusconi_stoomt_actrices_klaar_voor_Europarlement.html)

atinvidia284
05-05-2009, 13:46
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Deplorevole Berlusconi
aprile 2009 italiadallestero.info
[The Economist]

È un peccato che il Primo Ministro italiano non usi la sua forza politica per riformare il proprio paese

Questa testata non ha mai dato molto credito al Primo Ministro italiano. Nel 1994, durante il breve lasso di tempo in cui Berlusconi fu in carica come Presidente del Consiglio, abbiamo lanciato un appello affinché si dimettesse. Nel 2001, prima della sua seconda legislatura, abbiamo dichiarato che le sue frequenti schermaglie con la giustizia e il conflitto di interessi, dovuto al suo possedere la quasi totalità dei canali televisivi commerciali del paese, lo rendevano non adatto a governare il paese. Un anno fa, durante la sua campagna elettorale per essere rieletto Primo Ministro per una terza volta, abbiamo suggerito agli elettori italiani di puntare sul suo principale avversario, Walter Veltroni. Eppure Berlusconi col tempo si è rafforzato sempre più, anche se non si può dire lo stesso del suo paese.

Per essere il leader di uno stato in profonda recessione, il suo indice di popolarità è sorprendentemente alto. Un numero sufficiente di italiani sembrano perdonare, o per lo meno non badare alle sue innumerevoli gaffes - sia quelle ai talk show televisivi sia quelle ai vertici internazionali. Ha ricevuto elogi per la sua energica reazione dopo il terremoto de L’Aquila. Ha un saldo controllo sulla politica. Nella destra non ha rivali, nonostante compirà 73 anni a settembre. L’opposizione di centro-sinistra, che ha di recente scaricato Veltroni, sta facendo pochi progressi. Per farla breve, Berlusconi non è mai stato così potente - di certo, mai in modo così inquietante.

Non si tratta solo d’esser preoccupati per il potere d’una sola persona. Anche i problemi dell’Italia sono oggi più che mai allarmanti. In un contesto di crisi globale, le prestazioni dell’economia italiana sembrano migliori, ma solamente in quanto le altre economie sono crollate in maniera così repentina.

Il Fondo Monetario Internazionale (IMF) prevede che il PIL subirà quest’anno una contrazione del 4,4% , minore rispetto alla Germania ma più accentuata in confronto a Gran Bretagna, Francia e Spagna. Il tasso di disoccupazione è ancora al di sotto del 7%, ma ciò in parte riflette un terribile indice di produttività per persona. Difatti, l’Italia è il solo ricco paese del G7 in cui l’indice di produttività è calato negli ultimi dieci anni. Con i salari effettivi in crescita nonostante questa situazione, l’Italia sta diventando sempre meno in grado di competere con altri paesi dell’area euro come la Germania.

L’Italia ha disperatamente bisogno di riforme. Stando all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), il suo mercato interno è quello più regolamentato in Europa. Detiene uno dei peggiori indici di attuazione delle direttive dell’Unione Europee inerenti il mercato interno. Il suo mercato del lavoro è nettamente diviso tra coloro che godono di tutele e buoni stipendi e lavoratori temporanei senza garanzie - ragion per cui il tasso di disoccupazione fra i giovani è così alto. Gli standard educativi sono bassi, gli investimenti nella ricerca pochi. Lo stato delle finanze pubbliche rimane un disastro: nonostante il deficit nel bilancio, all’incirca il 5% del PIL, non sia più cosa eccezionale, il debito pubblico salirà oltre la soglia del 120% del PIL nei prossimi due anni.

Un’opportunità per il Cavaliere

Questa dovrebbe essere un’opportunità d’oro per Berlusconi. Di sicuro non può sperare di essere rieletto Primo Ministro nuovamente nel 2013. Se egli vuole davvero riformare l’Italia, è questo il momento. Il suo governo, che celebra il suo primo anniversario la settimana prossima, ha fatto qualcosa di buono. Ha contribuito a porre rimedio alla crisi dei rifiuti a Napoli. Sta dando una scossa alla pubblica amministrazione e al sistema scolastico. Ha addirittura avviato una riforma della Giustizia, nonostante in questo campo più che altrove le motivazioni del Primo Ministro siano sospette.
Eppure il quadro d’insieme suggerisce che Berlusconi non è né un riformatore liberale né un sincero sostenitore della competizione, ma piuttosto un uomo d’affari che è entrato in politica principalmente per salvaguardare i propri affari, non certo per supportare la causa dell’economia italiana in generale.

L’Italia ha un enorme potenziale. Il debito pubblico è sì alto, ma quello privato è basso. Le banche sono esposte all’est Europa, ma finora nessuna di esse ha dovuto essere salvata. L’inversione di tendenza della Fiat, che ora potrebbe rilevare il gruppo Chrysler, è stata notevole.
Le piccole aziende votate all’export nel Nord hanno dato prova di ammirevole agilità. Se solo Berlusconi facesse di più per allentare i vincoli che gravano sugli imprenditori del paese, i risultati potrebbero essere sensazionali. Ma gli italiani dovranno probabilmente attendere di essersi sbarazzati di lui, prima che tutto questo accada.

[Articolo originale "Regrettable Berlusconi"] (http://www.economist.com/opinion/displaystory.cfm?story_id=13576167)

cocis
05-05-2009, 13:51
ora con il compleanno "papi" ci sarà da ridere della stampa estara ... meglio mettersi al riparo . .:asd:

atinvidia284
05-05-2009, 16:44
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Istantanea Italia – Come viene ignorato un giornalista (anche in Germania)
aprile 2009 italiadallestero.info
[Die Zeit]

Il suo nome è un programma. Travaglio in lingua italiana, indica quel lasso di tempo che ogni donna soffre durante la nascita del proprio bambino, il dolore, le paure ed infine il sollievo, che il frutto del suo grembo ha tutto e per tutto quello che ha da avere. Da più di trent’ anni Marco Travaglio soffre e si diletta di questa sua figlia, l’Italia mediatica. Per questo il 28 aprile ha ricevuto il Premio per la Libertà di Stampa 2009 della Federazione dei Giornalisti Tedeschi a Berlino. I giornali italiani non hanno dato risalto all’evento, neanche quelli tedeschi.

Il che non ci meraviglia, visto che i giornalisti veramente scomodi vengono di regola archiviati, per di più in cassetti remoti, per non turbare l’animo solare di tanti redattori in capo, specie quelli oriundi italiani. Il che invece è il mestiere proprio di Travaglio, da lui fatto con vero amore per i dettagli. Come per esempio nel suo libro “L’odore dei soldi”, pubblicato nel 2001 con il suo co-autore Elio Veltri. Quando il 14 marzo 2001 in un’intervista televisiva per la RAI egli citò alcuni fatti da questa opera, venne immediatamente ricoperto da azioni legali civili per un valore complessivo di circa 150 miliardi di vecchie lire da parte dell’odierno presidente del consiglio Berlusconi, delle sue società Mediaset e Fininvest e da diversi altri uomini politici. Per sgravarsi, i diversi attori di allora non ebbero altra scelta, visto che gli autori del testo avevano indagato sulla provenineza delle fonti delle fortune del Cavaliere, tali da permettergli di passare da una carriera di venditore ambulante ed animatore occasionale al potente statista e capitano d’industria. Non solo venivano analizzati documenti originali concernenti vari movimenti nell’impero finanziario di Berlusconi. Meglio ancora, il pubblico interessato ebbe modo di leggere che nella sua ultima intervista due mesi prima della sua morte violenta (e due giorni prima del mortale attacco contro il suo collega Giovanni Falcone) il magistrato antimafia Paolo Borsellino aveva indicato il magnate dell’informazione tra gli indagati. Nel frattempo Berlusconi ha perso definitivamente due dei processi contro Travaglio ed ha dovuto accollarsi le spese processuali per più di centocinquantamila euro.

Il che però sono noccioline al confronto con i vari tentativi di frenare nel proprio operato questo giornalista impegnato, preciso e, sommo sacrilegio per un’ Italia cattolica, di attitudine calvinista. Che si tratti della semplice libertà di stampa, citando da atti processuali pubblici, o della libertà d’opinione a riguardo delle dubbie qualità di un direttore della RAI: Travaglio viene trattato con divieti di apparizione e/o con cause civili incommensurabili seguendo il motto – “Prima o poi alla fine crollerà”. Con complicità intestine di vari colleghi giornalisti, da lui descritti nel suo libro “La scomparsa dei fatti” del 2006 nel capitolo “Giornalismo transgenico”. Trattandoli da “cartomanti”, “portavoce” e “spie” retribuite da servizi segreti con tanto di nomi e fonti, Travaglio dedica loro ad inizio capitolo un aforisma del suo mentore Indro Montanelli, dai più ritenuto il vero fondatore del giornalismo moderno del dopoguerra in Italia: “La servitù, in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei servi.” Il che dovrebbe far fischiare le orecchie anche a vari corrispondenti esteri delle grandi case editrici tedesche, che nella politica italiana non vedono altro che una collezione di aneddoti e curiosità e per il resto si limitano alla divulgazione di trattati sul loro arrivo a Roma per soddisfare gli appetiti del pubblico acculturato.

Marco Travaglio, nato nel 1964, non è figura tragica come un Roberto Saviano, il quale da apprendista alle prime armi ha fissato con inchiostro su carta nomi potenti, dovendo quindi ora vivere sotto scorta in semiclandestinità, rivelandosi infine personaggio di facile culto. Egli è un vero lavoratore, che non si e non risparmia altri, che si è fatto per tempo i nemici giusti ed importanti, invece di lamentarsi ad alta voce del destino da lui stesso scelto. E quindi è giusto e vero l’encomio da parte del presidente dell’associazione tedesca dei giornalisti, Michael Konken: “La premiamo per la Sua tenacia, di apportare critiche ove altri si sono già da tempo arresi; per essersi imposto per decenni come una delle poche voci indipendenti del Suo paese e per non aver abbandonata la lotta per la libertà di stampa in Italia nonostante il dominio berlusconiano degli ultimi 15 anni. A dispetto di tutte le avversità.”

[Articolo originale " Momentaufnahme Italien – Wie man einen Journalisten (auch in Deutschland) ignoriert"] (http://kommentare.zeit.de/user/ed2murrow/beitrag/2009/04/30/momentaufnahme-italien-%E2%80%93-wie-man-einen-journalisten-auch-deutschla)

radiovoice
05-05-2009, 17:04
bravo, complimenti davvero,molto interessante ;)

atinvidia284
05-05-2009, 22:00
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/peru.standard.gif Le ciccioline del cavalier Berlusconi
aprile 2009 http://italiadallestero.info/archives/5072 Perù
[Los Andes]

Secondo quanto sostenuto dal quotidiano Il Messaggero, Silvio Berlusconi vuole favorire lo spettacolo in Europa perciò sta considerando di includere alcune candidate molto speciali alle prossime europee del 7 giugno. A questo si è aggiunta la proposta di celebrare il vertice del G8 a L’Aquila.

In piena ricerca di fondi per aiutare i terremotati dell’Abruzzo, il Governo italiano spenderà più di 400 milioni di euro per organizzare due giornate elettorali - quando avrebbe potuto accorpare le due votazione in un solo giorno -: le elezioni europee e un referendum per cambiare l’attuale legge elettorale.

Berlusconi, presidente del nuovo partito di centro destra Popolo della Libertà, ha affermato che si devono rafforzare i poteri del primo ministro al momento “inesistenti”. Il suo schieramento sarà probabilmente il maggior partito conservatore del Parlamento Europeo dopo le elezioni di giugno.

Ma non è tutto: il premier dello spettacolo ha pensato di “ravvivare il grigio e burocrate Parlamento Europeo”. Il leader del PDL vuole riempire le liste elettorali con bellezze del mondo del cinema e della televisione. “Voglio giovani e facce nuove per offrire un’immagine nuova del PDL in Europa”, ha detto.

Le fortunate che dovessero essere elette, guadagneranno 35.000 euro al mese, lo stipendio più alto che uno Stato dell’Unione Europea concede ai suoi europarlamentari, nonostante l’Italia sia il paese con il debito pubblico più alto: più di 1.700 miliardi di euro.

Trenta di queste possibili candidate a rappresentare il popolo italiano a Strasburgo, hanno già ricevuto un piccolo corso di addestramento nella sede del partito di Berlusconi. Tra le possibili candidate, Berlusconi ha incluso le deputate più giovani del suo partito.

Una di queste è Angela Sozio che due anni fa fu immortalata dal settimanale Oggi mentre passeggiava con Berlusconi mano nella mano nei giardini de La Certosa, la villa del primo ministro in Sardegna. Gli italiani la conoscono come “la rossa” che partecipò alla terza edizione del Grande Fratello.

Le soubrette, modelle, ballerine e attrici della TV selezionate, arriveranno a Bruxelles e Strasburgo preparate attraverso un corso di formazione sulla NATO, la Banca Centrale Europea, il registro dei brevetti comunitari e varie nozioni, per rappresentare l’Italia in Europa e non farsi trovare impreparate.

Questi casi ci ricordano Cicciolina, attrice porno e politica italiana e Susy Diaz in Perù. Ultimamente negli Stati Uniti la stella del cinema per adulti Stormy Daniels ha annunciato di voler correre per il posto di rappresentante dello Stato contro l’attuale senatore della Louisiana, il repubblicano David Vitter.

Colmo dei colmi, il pittore Filippo Panseca, prendendosi gioco di Berlusconi, ha esposto un quadro in cui il primo ministro appare a torso nudo e con un paio di ali attorno al corpo del ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna, con la quale aveva flirtato in pubblico qualche anno fa.

[Articolo originale "Las cicciolinas del cavalieri Berlusconi" di Pacha J. Willka] (http://www.losandes.com.pe/Sociedad/20090426/21371.html)

guyver
06-05-2009, 07:35
Lo stanno massacrando...
certo che in casa berlusconi ne "devono volare di piatti", veronica gli ha fatto fare una figura di cacca mondiale....
Non difendo berlusconi ma nsomma la moglie poteva starsene più attenta, non vorrei essere nei suoi panni.. se perde le elezioni le addibiterà il danno e <s>calugna</s> calunnia internazionali :sofico:

entanglement
06-05-2009, 07:38
Lo stanno massacrando...
certo che in casa berlusconi ne "devono volare di piatti", veronica gli ha fatto fare una figura di cacca mondiale....
Non difendo berlusconi ma nsomma la moglie poteva starsene più attenta, non vorrei essere nei suoi panni.. se perde le elezioni le addibiterà il danno e calugna internazionali :sofico:

:read: :read:

guyver
06-05-2009, 08:23
:read: :read:

ehmm mi sotterro da solo..
ca**o che ho scritto :)
e vabbè è la fusione,
ahaha intendevo caluNNia sorry :sofico:

atinvidia284
06-05-2009, 12:45
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Berlusconi sogna le soubrettes in Parlamento
aprile 2009 http://italiadallestero.info/archives/5051 Francia
[Libération]

Elezioni europee. Il capo della destra italiana ha tentato di infarcire le sue liste di starlettes della televisione ed altre miss.

Nel 1994, al tempo della sua entrata in politica, Silvio Berlusconi aveva presentato come candidati al Parlamento diversi quadri del suo impero di telecomunicazione. Poi, sulla scia dei problemi giudiziari, era venuto il tempo dei suoi avvocati. Alla vigilia delle prossime elezioni europee, il leader della destra italiana sembra abbia tentato di giocare la carta delle veline, attrici e comparse televisive, palesemente fotogeniche, carine e giovani. Ma, nel suo schieramento, l’iniziativa ha fatto digrignare dei denti. Corrucciata, sua moglie, Veronica Lario, ha pubblicamente denunciato ‘l’impudenza del potere che attenta alla credibilità di tutte le donne”.

Al recente congresso istitutivo del Partito delle Libertà (PDL), aveva domandato ai vecchi baroni di Forza Italia di andare indietro nei ranghi per fare spazio alle giovani generazioni ed alle donne. Un cambiamento ed una novità che Silvio Berlusconi, 72 anni, vuole applicare a partire dalla campagna per le europee di giugno. Secondo il quotidiano di destra Libero, delle giovani militanti, anche quelle che sono state comunemente designate in Italia come ‘Veline’, o ancora soubrette della televisione, avrebbero dovuto rimpiazzare numerosi eurodeputati uscenti.

“Loft”. Tra i canditati, una concorrente del Grande Fratello, la versione italiana di Loft, una giovane attrice di una fiction televisiva e ancora un’aspirante Miss Italia. Per prepararle, un corso di formazione sulla politica europea è stato organizzato in tutta fretta con, tra gli altri, il ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, come relatore. “Voglio delle nuove teste per dare un’immagine rinnovata del PDL in Europa”, ha spiegato la settimana scorsa Berlusconi, che sarà candidato come capolista.

Il Capo del Governo non potrà sedere a Strasburgo, ma conta sulla sua forte popolarità – più di due italiani su tre approvano il suo operato- per trasformare lo scrutinio in plebiscito e mandare al Parlamento rappresentanti che gli siano completamente fedeli.

La sinistra s’è indignata: “ci si era abituati alla politica spettacolo ma orma è l’avanspettacolo che diventa politica”. All’interno della destra, la propulsione delle veline non ha avuto l’unanimità. La fondazione Farefuturo ha denunciato in una nota “la cooptazione di giovani, spesso molto giovani, ragazze indiscutibilmente avvenenti, ma con una formazione che difficilmente può giustificare la loro presenza in un Parlamento”.

Ripescata

La moglie del presidente del Consiglio, Veronica Lario, ha battuto sullo stesso chiodo, prendendosela col ”divertimento supplementare dell’Imperatore” Silvio e scatenando uno scandalo mediatico. Attaccato, Berlusconi ha assicurato ieri mattina che “è tutto falso”. Aggiungendo: “Mia moglie è vittima di una manovra dei giornali di sinistra”.

In serata, (Berlusconi) ha deciso. Solo una graziosa annunciatrice è stata ripescata: “il corso di formazione era per preparare delle assistenti al Parlamento europeo”, s’è difeso dopo aver prima precisato: “ Noi, non vogliamo dei politici malvestiti e maleodoranti”.

[Articolo originale " Berlusconi rêve de «soubrettes» au Parlement " di Eric Jozsef] (http://www.liberation.fr/monde/0101564790-berlusconi-reve-de-soubrettes-au-parlement)

cocis
06-05-2009, 13:28
questi articoli sono ancora "vecchi" .. del 30 aprile ..

aspettiamo quelli nuovi +"attuali" .. .. :read: :read: :read: :read: :sofico:

atinvidia284
06-05-2009, 18:28
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Un grande cuore
aprile 2009 http://italiadallestero.info/archives/5061 Germania
[Die Zeit]

Dopo il terremoto, Silvio Berlusconi interpreta con successo il ruolo della sua vita: padre compassionevole della famiglia Italia

La terra aveva appena finito di tremare in Abruzzo, che Berlusconi era già sul posto. Ogni giorno il presidente del Consiglio italiano si è fatto trasportare con l’elicottero da Roma a L’Aquila, che dista 100 km dalla capitale. Ha accompagnato i soccorritori, ispezionato le macerie e delineato un calendario della ricostruzione. Ha ostentatamente allestito per sé un ufficio provvisorio nella città distrutta e convocato nella regione terremotata la prima riunione di governo dopo Pasqua. In tutta la sua carriera politica, a Berlusconi non era mai capitata una catastrofe più grande del terremoto avvenuto durante la Settimana Santa, che ha provocato quasi 300 morti e più di 30.000 senzatetto. Adesso, con grande slancio e stupefacente ostinazione è scivolato nel ruolo di manager della crisi, che sta al fianco tanto delle forze di soccorso quanto dei parenti in lutto. Presentandosi sempre in pullover anziché col vestito, come per dire: «Sono il primo a dare una mano».

Quando il Venerdì Santo, in una toccante cerimonia, è stata celebrata la messa per le vittime, il presidente del Consiglio non si è unito alle altre personalità di Stato, ma piuttosto ai parenti delle vittime. Li abbracciava, piangeva con loro, un governante da toccare, addirittura da avvinghiare, mentre le guardie del corpo si tenevano discretamente in secondo piano. Dicendo di avere provato un profondo dolore più tardi Berlusconi ha dichiarato: «Ho sofferto tanto. Queste immagini non le dimenticherò mai.»

Al miliardario Berlusconi piace considerarsi come un uomo del popolo, anzi di più: come padre di famiglia, che governa la grande famiglia Italia e che poi in realtà non ha niente a che fare con il resto dei priviegiati della casta politica. Questa volta il premier è riuscito nell’impresa di essere nello stesso tempo anche convincente rappresentante dello Stato. Ha suggerito all’opposizione di lasciare da parte per un momento le quotidiane polemiche politiche. Prima ha rifiutato gli aiuti offerti dall’estero («Noi italiani siamo un popolo orgoglioso, ce la facciamo da soli»), ma poi, quando ha telefonato il presidente degli Stati Uniti Obama in persona, li ha accettati con gratitudine. Ha lodato il lavoro instancabile di migliaia di soccorritori volontari, inasprito le pene per gli sciacalli e annunciato che si farà assoluta chiarezza sull’inadeguatezza delle costruzioni (gran parte degli edifici nuovi crollati a L’Aquila, tra cui un ospedale, erano letteralmente costruiti sulla sabbia).

Il Presidente offre ai senzatetto una parte delle sue residenze

Berlusconi aveva fatto tutto giusto, finché gli è scappata quella frase in cui diceva che gli sfollati nelle tendopoli avrebbero dovuto accettare la loro situazione «come se si trattasse di un weekend in campeggio». Tuttavia questa affermazione ha fatto di gran lunga più scalpore all’estero che in Italia, dove invece è stata intesa come un tentativo in realtà mal riuscito di sdrammatizzare la situazione, la cui gravità Berlusconi pare abbia non solo pienamente compresa ma addirittura condivisa. Nella tragedia dell’Abruzzo non era richiesta una distaccata politica di crisi, ma semmai la compassione dei potenti. Berlusconi è l’uomo più potente del paese, ma non è un freddo uomo di potere. Le sue lacrime, la sua commozione, il suo cordoglio erano veri e la sua offerta di lasciare alcuni dei suoi immobili alle vittime del terremoto rimaste senza casa era seria. Una promessa simile l’aveva già fatta a dei profughi albanesi dieci anni fa e l’aveva mantenuta.

Ma alla carità paternalistica del buon padre di famiglia deve adesso seguire una convincente politica di ricostruzione. Tuttavia la perseveranza non è mai stata una peculiarità della politica di Berlusconi, il populista preferisce piuttosto cavalcare l’onda delle emozioni. Alcuni giorni dopo il terremoto la sua stessa maggioranza in Parlamento ha bocciato il decreto sull’istituzione delle ronde cittadine. Il provvedimento era stato presentato dal Governo, quando i media si indignavano per i crimini commessi dagli stranieri. Adesso le ronde erano evidentemente superflue: terremoto su tutti i canali.

E proprio l’imprenditore dei media Berlusconi, che nei suoi canali televisivi e giornali è stato ritratto come l’eroe de L’Aquila, ha predicato contro la tendenza dei media a dimenticare: «Ho giurato su queste tombe che non lascerò da sole queste persone». A cadere nell’oblio è però il destino di molti italiani vittime di terremoti. In Umbria molte persone rimaste senza casa dopo il terremoto del 1997 vivono ancora nelle baracche, e lo stesso in Campania, dove nel 1980 ci fu una catastrofe con 2.735 morti. Allora con i miliardi per la ricostruzione si rimpinzarono i boss della camorra.

La Mafia non deve beneficiare della ricostruzione

Non bisogna ripetere gli errori del passato, promette Berlusconi. Ciò riguarda anche l’infiltrazione della criminalità organizzata nella ricostruzione. Si dice che gli esperti antimafia dell’autorità giudiziaria esamineranno al microscopio ciascuna delle imprese partecipanti fino al più piccolo subappaltatore.

In Abruzzo si vuole seguire l’esempio del Friuli. Lì, nel 1976, ci furono quasi mille morti e tanti luoghi distrutti. Le tracce del terremoto furono rimosse completamente solo dieci anni dopo, senza le ombre della mafia e della corruzione. Berlusconi intuisce che il terremoto dell’Abruzzo potrà diventare il banco di prova della sua biografia politica. A settembre compirà 73 anni. A quell’età si pensa senz’altro al proprio posto nei libri di storia.

[Articolo originale "Das grosse Herz" di Birgit Schönau] (http://www.zeit.de/2009/17/Beben-Italien)

atinvidia284
06-05-2009, 18:31
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/venezuela.standard.gif I giochetti da mafioso di Silvio Berlusconi
aprile 2009 http://italiadallestero.info/archives/5066 Venezuela
[TeleSURtv]

I mafiosi hanno la necessità di esibire l’autorità, il potere, la forza virile. Ed è per questo che è meglio dare la sensazione di assolvere alla buona funzione di macho. Le donne italiane si vergognano delle uscite del loro primo ministro quando deve affrontare temi riferiti alle pari opportunità o alla sicurezza personale: “Gli stupri? Sarebbe comunque impossibile evitarli”.

Quando Berlusconi ha definito Obama “bello, giovane e anche abbronzato”, nel mondo si sono susseguite reazioni di tutti i tipi ma soprattutto legate al carattere razzista del commento. Il cavaliere si è difeso ripetendo che i suoi critici non hanno senso dell’umorismo e “che è meglio che Dio ci liberi da loro”. Questa giustificazione con tanto di supplica ci riporta ai modi in cui la mafia risolve i suoi problemi. Mafia a cui Berlusconi non è nuovo, ma piuttosto uno dei suoi discepoli più promettenti e prestigiosi.

I quotidiani dell’epoca, 1982, scrivono in modo semplice e meccanico che un uomo, identificato con il nome di Roberto Calvi, fu trovato impiccato (suicida) sotto il ponte dei “Frati Neri” che attraversa il Tamigi, con tanto di mattoni nelle tasche e circa 15.000 dollari in contanti. Calvi era il presidente del Banco Ambrosiano a sua volta legato alla banca vaticana, motivo per il quale era conosciuto come il “banchiere di Dio”. Perciò il suicidio trovava spiegazione nei suoi errori di gestione e nella rassegnazione di fronte alla bancarotta. Ma in seguito si seppe che c’erano motivi per credere che ci si trovava di fronte ad un omicidio che aveva le sue origini nelle viscere della mafia italiana. È da lì che riecheggia il nome di Licio Gelli il “reverendo” che guidò la società segreta Propaganda 2, la Loggia P2. In seguito si successero una serie di omicidi e “suicidi” in stile mafioso che ripulirono di testimoni e coinvolti nei fatti, l’oscuro cammino della la loggia P2. È il caso di Michele Sindona (banchiere del Vaticano), avvelenato in carcere.

Ma la storia ha altri precedenti. Nel 1978 si verifica l’assassinio di Aldo Moro e la morte (delitto?) di Giovanni Paolo I, Albino Luciani, il Papa del sorriso. In questi due episodi c’è la mano della P2. Questo è molto ben documentato da David Yallop nel libro “In nome di Dio”.

Quindi la P2 riuscì a penetrare nella vita politica, sociale, economica, militare e culturale dell’Italia. Non ci troviamo di fronte al progetto regionale o limitato della mafia siciliana. Negli archivi di Licio Gelli venne rinvenuta una lista di mille personaggi che conferma la conquista dello Stato da parte dell’organizzazione mafiosa. In tale mosaico ha un ruolo di spicco Silvio Berlusconi. Questo è risaputo in buona parte del mondo e in tutta Italia, ciononostante il cavaliere ottiene la fiducia della gente e riesce a convertirsi nel protagonista attuale della politica della penisola.

Per questo quando Berlusconi durante la campagna elettorale a Cagliari parlò delle atrocità della dittatura argentina sostenendo che “erano belle giornate, li facevano scendere dagli aerei”, quando i torturatori lanciavano in mare le vittime vive dagli aerei, non lo disse solo per fare una battuta, forse, nel subconscio si riferiva al suo omologo Emilio Massera che, giunto con altri esaltati della milizia, oppresse gli argentini. Come si riferiva a José López Rega, ministro di Juan Domingo Perón, cofondatore della Tripla A, Alleanza Anticomunista Argentina. E ad altri personaggi illustri che all’epoca delle dittature in America Meridionale attuarono il Piano Condor non solo in Argentina ma anche in Cile, Uruguay, Paraguay e Brasile. Tutti loro e molti altri che godono dell’anonimato, furono reclutati dalla mafia che ha appoggiato Berlusconi. La P2, alimentata dalla CIA, aveva tentacoli molto lunghi.

Così in Sudamerica i mafiosi del narcotraffico vengono estradati nella UE e in Europa i loro pari finiscono a governare, questi mantengono in comune la “narcocultura”, un modo di comportarsi, vestirsi, divertirsi e mostrare un potere che supera gli oceani, i continenti, le razze, le lingue, le classi sociali.

La mafia in America, al pari di quella in Italia si è dedicata a rafforzare il potere della destra. Sia a livello di logistica o, quando le condizioni lo richiedono, gestendo il potere direttamente. Oggigiorno non si sa chi ha più potere di corrompere, se alcuni “uomini di Stato” o i capimafia. Di sicuro da poco in Colombia un capo ‘para’ del traffico di droga si lamentava di come “gli affari e i conti andavano bene fino a quando non sono comparsi nelle nostre riunioni i dottori…I politici sono arrivati e hanno cominciato a corrompere le nostre organizzazioni”. Ma come?

In questo senso Berlusconi, divide inoltre, con i capi di casa nostra, la sua mania di comprare tutto, fare vita sociale e quell’ossessione di mostrare la virilità collezionando donne del mondo dello spettacolo. I mafiosi hanno l’esigenza di mostrare il comando, il potere la forza virile. È per questo che è meglio dare la sensazione di assolvere alla buona funzione di macho. Le donne italiane provano vergogna per le uscite del loro primo ministro quando si tratta di parlare di temi che si riferiscono alla parità tra sessi e all’insicurezza personale: “Gli stupri? Possono succedere in ogni caso. In Italia dovremmo avere un soldato per ogni bella ragazza, credo che non ci riusciremo mai”. O il caso della giovane disoccupata: il capo del governo non ebbe vergogna a raccomandarle di trovarsi un fidanzato milionario: “Se vuole le presento mio figlio”, le disse. Pablo Escobar avrebbe detto lo stesso.

È normale che un uomo come Berlusconi professi idee di destra, la sua formazione e il compromesso mafioso con la P2 non dà luogo ad altra possibilità. Infatti l’esistenza della P2 è stata sempre considerata dalla CIA un mezzo per contenere l’influenza del Partito Comunista in Italia e di conseguenza in Europa. Una delle molte vie che la mafia e la CIA hanno percorso e conquistato con successo, è il controllo dei mezzi di comunicazione di massa. È su questo terreno che si è mosso come imbroglio strumentale Berlusconi.

Il documento di Gelli denominato Piano di Rinascita Democratica, si proponeva di spaccare il movimento sindacale italiano e rilanciare una visione apertamente anticomunista di fronte all’avanzare delle forze progressiste. La P2 è stata coinvolta nella strage di Bologna come sviluppo della “strategia della tensione”, opera della struttura clandestina Gladio, una formazione paramilitare della NATO che operò in piena guerra fredda. La CIA e la P2 tornano in azione di comune accordo nel caso Irangate. Questo fatto lo si conosce nel dettaglio, prodotto dallo scambio di recriminazioni pubbliche tra il presidente Francesco Cossiga e il ministro Giulio Andreotti.

La cospirazione e le società segrete entrano molto presto nella vita di Berlusconi. Suo padre Luigi lavorava nella Banca Racini, un braccio finanziario della mafia siciliana. Lo stesso, nel 1974 assume la proprietà di Telemilano. Quattro anno dopo lancia a livello nazionale Canale 5. Finisce l’opera acquisendo il monopolio della TV di stato e orgoglio dell’Italia: la RAI.

Successivamente salta in Francia (La Cinq, Chain e Cinema 5). Subito dopo passa alla Spagna con Telecinco. Attualmente possiede in mezzi di comunicazione la più importante azienda di pubblicità italiana e Endemol che crea i format di tutti i tipi di programmi televisivi che vengono poi “nazionalizzati” in qualsiasi paese. Per quanto riguarda la stampa, possiede il controllo de Il Giornale, La Repubblica, L’Espresso, Epoca e una lunga lista. Nel mondo editoriale, Mondadori; nell’industria dell’intrattenimento, anche se tutto in Berlusconi lo è, possiede Blockbuster e un’infinità di società che ampliano il suo potere mediatico.

Per finire ha comprato il paese includendo il suo controllo statale. La televisione è un modo di ostentare la sua importanza. Controlla i canali privati come imprenditore e quelli pubblici come capo del governo, il 90% degli schermi e il 100% delle reti. Sarà possibile vincere una competizione elettorale in maniera civile contro di lui? Ciononostante l’Italia è un modello di democrazia del primo mondo. Le repubblichette controllate dai mafiosi corrispondono alle regioni sottosviluppate del pianeta e per loro c’è tutta la pena e la considerazione del mondo libero.

Oh l’Italia del rinascimento, dell’antropocentrismo, quella di Leonardo e Michelangelo, di Dante e Petrarca! In mano di chi sta? Non può essere che con tanti lumi e intelligenze, orgoglio dell’umanità, si ritrovi offuscata dalla fioca luce di Machiavelli.

[Articolo originale "Los chistecitos mafiosos de Silvio Berlusconi" di Mario López ] (http://www.telesurtv.net/noticias/opinion/858/los-chistecitos-mafiosos-de-silvio-berlusconi/)

fba00
06-05-2009, 19:41
mazza l'ultimo articolo è inquietante :eek: sti intrecci mafia-p2-cia mica li sapevo,dove si è documentato il giornalista? :mbe:

FabioGreggio
06-05-2009, 22:22
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/venezuela.standard.gif I giochetti da mafioso di Silvio Berlusconi
aprile 2009 http://italiadallestero.info/archives/5066 Venezuela[Articolo originale "Los chistecitos mafiosos de Silvio Berlusconi" di Mario López ]

devastante. Ai posteri la facile sentenza.


fg

atinvidia284
07-05-2009, 16:04
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Berlusconi tenta la scalata al potere politico assoluto
aprile 2009 http://italiadallestero.info/archives/4875 (http://italiadallestero.info/archives/4875)Olanda
[NRC Handelsblad ]

Roma, 28 Marzo. Al tono dell’inno Meno male che Silvio c’è, Silvio Berlusconi é entrato ieri nell’immensa sala dove questo fine settimana spera di combinare un’ apoteosi partito-politica.

Esattamente quindici anni dopo la sua prima vittoria elettorale, il premier italiano sarà acclamato leader del ‘Popolo della Libertà’, frutto della fusione di Forza Italia e del neofascista Alleanza Nazionale. Secondo i sondaggi, il nuovo mega-partito è sostenuto dal 43 percento degli elettori. Berlusconi promette di arrivare rapidamente al 51 per cento. “Ci riusciremo”, ha detto il più potente politico italiano nel corso del suo discorso inaugurale della durata di un’ora e mezza.

Super-presidente Berlusconi

Forza Italia era già stato creato a sua immagine e somiglianza. Ma il potere che Berlusconi (72) raggiunge nel nuovo partito è ineguagliato. É lui che decide chi sono i coordinatori del partito, che ha l’ultima parola sulle liste dei candidati e che non ha bisogno di temere alcuna mozione durante i congressi, visto che ciò non è previsto nello statuto.

Insieme al suo architetto personale, Berlusconi si è occupato personalmente persino dei dettagli della scenografia del congresso costitutivo. In prima fila sono seduti selezionati ragazzi e ragazze di sedici anni, poi due file di ospiti di enti statali, quindi tre file di donne. Sul gigantesco podio nessun lungo tavolo con leaders politici attorno, ma solo lui davanti ai novemila membri del partito e ospiti nel salone.

Il colore dominante è il bianco. “Bianco, il colore che racchiude in sè ogni colore” così ha scritto Il Giornale, quotidiano della famiglia Berlusconi. Bianco, il colore del nuovo “partito post-ideologico”. Il partito abbraccia “tutti gli italiani che amano la libertá”. dice Berlusconi, “cattolici e non-cattolici”. “Noi siamo l’unico partito che realizza le aspettative della gente”.

Reazioni a sinistra

Un anno e quattro mesi fa annunciò la fondazione di un nuovo movimento politico, come reazione alla fusione a sinistra tra La Margherita e i Democratici di Sinistra nel Partito Democratico. Forza Italia e Alleanza Nazionale già parteciparono alle elezioni dello scorso aprile con un’unica lista, raggiungendo la vittoria e ottenendo il diritto a scegliere il premier.

Alleanza Nazionale (AN) venne ampiamente ricompensata da Berlusconi. Quasi tutti i baroni del partito ottennero un posto da ministro, segretario di stato o sindaco. Al leader di AN, Gianfranco Fini (57), fu concessa la presidenza della Camera. Berlusconi in questo modo dimostrò che chi accetta la sua leadership e il suo partito ha solo da guadagnare.

Il vertice di Alleanza Nazionale, in cambio della generosità di Berlusconi, mise la sua base parzialmente nostalgico-fascista base di fronte ad un fatto compiuto: la fusione con il ‘Popolo della Libertá’. Mercoledì scorso il già neofascista Fini ha definitivamente rinnegato Mussolini. Non considera più il Duce [in italiano nel testo, ndt] ”il più grande statista del ventesimo secolo”, come egli stesso lo definì nel 1994. Fini ha così concluso il suo lungo percorso verso lo status di politico di destra da salotto. Ora sembra del tutto pronto a diventare prima o poi leader del nuovo partito.

Postdemocrazia

Secondo lo storico di sinistra Angelo D’Orsi, con il duo Berlusconi-Fini la strada verso la postdemocrazia è aperta. “La postdemocrazia è il nuovo volto del fascismo”. Anche l’analista Sergio Romano, considerato neutrale, chiama Berlusconi “in un certo senso postdemocratico, ma di sicuro non fascista”. Berlusconi prende le distanze dalle correnti ideologiche e dai partiti. Chiude con le vecchie ideologie.”

Giulio Cesare

I critici temono che con il “Popolo della Libertà” l’Italia vada nella direzione di un regime autoritario. Berlusconi lo nega: “Sono tutto fuorchè un Napoleone o un Cesare”. Nonostante il culto della personalità che egli crea, neanche l’analista Sergio Romano vede alcun pericolo. “Lo stile di Berlusconi può piacere o no, ma lui è e rimane un populista democratico. Berlusconi non è un leader autoritario, cerca il compromesso. È il rappresentante di un nuovo tipo di leadership democratica.”

Esattamente come il presidente francese Nicolas Sarkozy, Berlusconi non accetta più la divisione tra pubblico e privato. Invita i capi di stato nelle sue residenze private, fa in continuazione battute politicamente scorrette (l’ultima sul colore della pelle di Obama) e permette che la sua vita privata venga attentamente scrutinata dai rotocalchi scandalistici del suo gruppo di media.

La mancanza di indipendenza nel giornalismo ha come conseguenza che Berlusconi può fare qualunque asserzione alla televisione senza che qualcuno la verifichi nei fatti. Così ha recentemente minacciato di fare intervenire la polizia contro gli studenti universitari in sciopero, per poi il giorno successivo negare di averlo detto. A nessun giornalista televisivo è saltato in testa di trasmettere le due asserzioni una dopo l’altra.

Conflitto di interessi

Il punto debole di Berlusconi nel suo potere illimitato continua ad essere l’enorme conflitto di interessi che personifica come premier e magnate dei media. Ma anche in questo caso Berlusconi rappresenta un fenomeno diffusissimo nella politica, nelle aziende e persino nel servizio sanitario italiani. “Il conflitto di interessi non interessa agli elettori”, ha detto una volta Berlusconi. Il popolo lo dichiara innocente dandogli il voto. É il popolo il potere sovrano, non il giudice di un tribunale, secondo Berlusconi.

‘L’analista Romano non è sorpreso che gli italiani permettano a Berlusconi di farla franca con le sue canagliate. “Esiste una specie di immoralità italiana, in base alla quale valori come la famiglia e la simpatia per un capo vengono considerati più proficui di rigorosi parametri morali.” Il successo è più importante del tener fede ai princìpi.

Berlusconi rappresenta il successo, il denaro, il potere. In un paese in cui l’opposizione di sinistra è implosa, gli elettori continuano a ripetere che non hanno altra scelta che votare per Berlusconi, la cui frustrazione è data dal fatto che non tutti gli italiani sono caduti vittima del suo fascino. Secondo Romano, “ha la grande pulsione di essere amato”.

[Articolo originale "Berlusconi doet een gooi naar politieke almacht" di Bas Mesters] (http://www.nrc.nl/buitenland/article2195482.ece/Berlusconi_doet_een_gooi_naar_politieke_almacht)

atinvidia284
07-05-2009, 20:52
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Le belle ragazze
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5077 Spagna
[El Pais]

Le elezioni del Parlamento Europeo non suscitano nessun interesse tra la cittadinanza. Cosicché Silvio Berlusconi ha preso l’iniziativa di presentare 25 belle ragazze (modelle, soubrettes ed ex aspiranti a Miss Italia) nelle liste del suo partito, Il Popolo della Libertà, per allietare, quanto meno, la vista dei cittadini più attenti alla bellezza femminile che ai programmi politici.

Veronica Lario, sua moglie e “first lady” Italiana, lo ha tacciato di maschilismo. Il Cavaliere, che ha detto di voler semplicemente evitare la presenza in Europa di “persone maleodoranti e malvestite”, si è ritrovato la moglie che lo definisce “Imperatore” e che dice che le candidate starebbero lì solo per intrattenerlo. Cosicché non ha avuto altra scelta che quella di fare un passo indietro.

È innegabile che Berlusconi sappia dare spettacolo e che sia persino capace di farsi concorrenza da solo: mentre nelle sedi del PdL si cercava di impartire a queste ragazze qualche nozione di politica europea, lui percorreva centinaia di chilometri ed attraversava la peggior autostrada campana per portare un regalo di compleanno (una collana d’oro e diamanti) ad una ragazzina diciottenne, la quale lo ha accolto con un gioioso “Ciao papi!”.

Alcuni giorni fa Il Cavaliere si era trasformato in angelo, grazie al ritratto che gli ha fatto (rappresentandolo nudo accanto alla sua ministra Mara Carfagna, anch’essa nuda) il pittore palermitano Filippo Panseca. Questa volta si è trasformato in un generoso papi. Nel frattempo un settore della stampa berlusconiana ha trasformato sua moglie in un vero demonio. Ingrata, eccentrica, stravagante, pericolosa… Le hanno detto di tutto. E qualche giornale digitale ha recuperato un’immagine dell’epoca nella in cui conquistò Berlusconi, nella quale esibisce il seno nudo.

Nel primo round di questa battaglia, il diffamato demonio ha sconfitto l’angelo incompreso. Papi, nel frattempo, prosegue la sua dura crociata in favore della bellezza nominando come ministro del Turismo Vittoria Brambilla, finalista di Miss Italia 1986. E, per quanto riguarda le elezioni europee, delle 25 ragazze ne ha conservata una: Barbara Matera, che ha ballato in maniera seducente in televisione ed ha partecipato a concorsi di bellezza. Però, signori e signore, è laureata all’università di Roma. C’è qualcuno, adesso, che ha qualcosa da ridire?

[Articolo originale "Las chicas bonitas"] (http://www.elpais.com/articulo/opinion/chicas/bonitas/elpepiopi/20090503elpepiopi_1/Tes)

Wagen
07-05-2009, 21:28
stamattina ho visto un servizio sulla NBC sulla nota vicenda di silvio e la moglie, e a un certo punto hanno detto che le subrette invece di sposarle le metteva in parlamento e hanno fatto vedere la carfagna :cry:

yggdrasil
07-05-2009, 21:46
stamattina ho visto un servizio sulla NBC sulla nota vicenda di silvio e la moglie, e a un certo punto hanno detto che le subrette invece di sposarle le metteva in parlamento e hanno fatto vedere la carfagna :cry:

già il fatto che si dica(ed è vero) che lui le metta in parlamento...brrr mi fa venire i brividi :doh:

il parlamento deve essere eletto!!! :muro:

atinvidia284
08-05-2009, 19:28
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Veronica: non è una questione di soldi
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5101 Olanda
[Algemeen Dagblad]

Roma- E’ il colmo per Veronica Berlusconi. Attraverso un avvocato sta chiedendo il divorzio da suo marito Silvio.

Veronica (52), ex attrice, è più che stufa dei pettegolezzi pubblici che legano il premier italiano a giovani ragazzine. La settimana scorsa in Italia si è sollevato un polverone a causa del progetto di Berlusconi di completare la lista dei candidati per le elezioni europee del suo partito, il Popolo della Libertà, con avvenenti e giovani starlet.

Alla fine ha cambiato idea, ma ciò non è stato sufficiente a domare l’ira di Veronica, che in una lettera aperta aveva contestato il comportamento di suo marito. Sui quotidiani La Stampa e La Repubblica ha dichiarato di ’non poter più stare con un uomo che frequenta minorenni’.

Il motivo della rottura è la relazione del 72enne Berlusconi con Noemi Letizia, una biondina napoletana da lui onorata con una visita una settimana fa in occasione della festa per il suo 18esimo compleanno. Per l’occasione, il premier le ha consegnato un collier d’oro e le chiavi di un’auto di lusso. In un’intervista, Naomi ha poi dichiarato di chiamare Berlusconi ’papi’, di andarlo a trovare regolarmente a Roma e Milano e di contare anche sul fatto che entro breve otterrà un lavoro in uno dei suoi canali televisivi.

Per Veronica questo significa che lui ’ha avuto una relazione con una minorenne, perché la conosceva già prima che compisse 18 anni, e con la manifesta approvazione dei genitori. Come posso rimanere insieme ad un uomo del genere?’

All’obiezione che Noemi forse non sia l’amante, ma una figlia illegittima del marito, Veronica ha risposto: ”Magari fosse così!” Veronica Berlusconi ha esitato a lungo prima di fare questo passo dopo trent’anni di unione, che lei stessa descrive come ’il fallimento della mia vita’.

Dice che, nella sua decisione, gli scopi economici non hanno avuto nessun peso: ”Se così fosse, me ne starei tranquilla, senza inimicarmi l’uomo più potente d’Italia.” Il patrimonio di Berlusconi viene valutato sui 6,5 miliardi di euro.

Per il momento, Berlusconi ignora le accuse della moglie. Afferma che è stata informata erroneamente da macchinatori di sinistra. La stampa bendisposta verso di lui ha già cominciato una campagna diffamatoria contro Veronica. Il quotidiano di Berlusconi Il Giornale ha infatti pubblicato rabbiosi messaggi dei lettori in cui Veronica viene dipinta come ’ingrata approfittatrice’. Il quotidiano Libero ha messo vecchie sue foto senza veli per mostrare che la sgualdrina è lei, non Silvio.

Berlusconi e le donne

Quando da giovane lavora come pianista sulle navi da crociera, Silvio Berlusconi dice già che le donne ’vanno aperte come una mela’.

Anche da politico, il suo comportamento da galletto è proverbiale. Alle riunioni di partito fa apprezzamenti sulle belle gambe delle sue sostenitrici.

Nel 2007 litiga con la moglie Veronica perché in una serata di gala assicura a due giovani starlet del cinema che preferirebbe andare via subito con loro.

Secondo Paolo Guzzanti, ex parlamentare di Forza Italia, Berlusconi è fondamentalmente un misogino. ”Sono stato spesso testimone di come bersagliava parlamentari donne con rudi scherzi da adolescente, che facevano molto ridere soprattutto le più giovani.”

Guzzanti non si aspetta che il premier venga danneggiato da quest’ultimo scandalo. ”Berlusconi sa che gli italiani apprezzano questo comportamento. Il novanta per cento la trova una storia magnifica.”

[Articolo originale "Veronica: het gaat niet om geld" di Aart Heering] (http:///)

atinvidia284
08-05-2009, 19:31
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Italia – Rapporto mondiale sulla libertà di stampa 2009
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5113 Francia
[Reporters sans frontières]

44 su 173 nell’ultima classifica mondiale

* Superficie : 301 340 km2
* Popolazione: 59 500 000
* Lingua: italiano
* Capo del governo: Silvio Berlusconi

Tra un progetto di riforma liberticida e le minacce della mafia, la situazione della libertà di stampa in Italia preoccupa sempre più i vicini europei. L’influenza delle organizzazioni mafiose sul settore dei media si rinforza e obbliga una gran parte dei giornalisti alla prudenza. Il ritorno al potere di Silvio Berlusconi pone nuovamente la questione dell’accentramento dei media audiovisivi e del loro controllo da parte del potere esecutivo. Le riforme legislative intraprese riguardo alla pubblicazione di certi atti processuali costituiscono inoltre un’evoluzione incompatibile con gli standard democratici dell’Unione europea.

I giornalisti che indagano sulle attività mafiose e la criminalità organizzata, in particolare nel sud della penisola, lo fanno sempre a loro rischio e pericolo. Una decina di loro (tra cui Roberto Saviano, Lirio Abbate, Rosanna Capacchione, ecc.) vive ancora sotto scorta. Un fenomeno che tocca oggi anche il mondo dello sport, dove numerosi giornalisti calcistici sono vittime di minacce da parte di gruppi di tifosi violenti, che si esprimono sempre più spesso negli stadi con canti e striscioni.

I mezzi di ritorsione contro la stampa sono diversi: automobili o porte di casa incediate, lettere di minaccia, pressioni sulle famiglie, questi sono i “consigli” dati a coloro che si ostinano a denunciare il cattivo funzionamento della società italiana. Il potere dei gruppi mafiosi sui media è divenuto tale che hanno raggiunto nel 2009 la lista dei predatori della libertà di stampa.

Situazione atipica all’interno dell’Unione europea, il primo ministro Silvio Berlusconi detiene ancora il controllo, da una parte sulle tre reti televisive pubbliche RAI, e dall’altra, sul principale gruppo radiotelevisivo privato nazionale Mediaset. Una predominanza che amplifica le ingerenze politiche nell’editoria, e che favorisce l’auto-censura di una parte della professione.

La televisione, che rimane la principale fonte d’informazione per l’80% della popolazione, attira inoltre la maggior parte dei guadagni pubblicitari nazionali. La legge promulgata dal ministro Gasparri ha annullato ogni limite nell’istituzione delle quote di ripartizione delle entrate pubblicitarie, aprendo la porta a un “riafflusso” a volte massiccio dei budget verso le reti televisive nazionali, in particolare verso le reti appartenenti alla famiglia Berlusconi.

Restano altri problemi ricorrenti, quali l’accesso alla professione, che rimane molto regolamentato. In Italia, per diventare giornalisti, bisogna passare un concorso e iscriversi obbligatoriamente ad un ordine professionale. La diffamazione è ancora reato e l’accesso ai dati pubblici o privati resta, di fatto, non rispettato.

Il nuovo progetto di legge sulla pubblicazione degli atti giudiziari, ancora sotto esame, minaccia profondamente il giornalismo d’investigazione. La riforma del codice prevede in effetti il divieto di pubblicare numerosi atti giudiziari, in particolare le intercettazioni telefoniche ordinate dalla procura, fino alla fine delle inchieste in corso. Il divieto di pubblicazione riguarda inoltre il lavoro delle commissioni d’inchiesta.

Se tale progetto di legge dovesse essere adottato, come conseguenza i giornalisti si troverebbero nell’incapacità d’informare l’opinione pubblica su eventuali arresti, sequestri o perquisizioni ordinati dai magistrati. La pubblicazione di atti, di conversazioni o di comunicazioni – la cui distruzione è stata ordinata dalla procura – rimarrebbe vietata. In caso di violazione di questo segreto, il giornalista, o il mezzo incriminato, rischierebbe pene di detenzione, multe molto pesanti e l’interdizione all’esercizio della professione per tre mesi.

[Articolo originale "Italie - Rapport Mondial 2009" di RSF] (http://www.rsf.org/article.php3?id_article=31080)

nekromantik
08-05-2009, 19:41
Uno dei più bei thread mai aperti su questo forum.
Complimenti sinceri all'autore. :)

atinvidia284
09-05-2009, 15:35
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif I capricci di Berlusconi
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5027 Olanda
[NRC Handelsblad]

L’estero non sa cosa pensare di Berlusconi. Ed in generale la cosa non e’ grave, poiche’, cosi’ suona il cliche’ prevalente, sono i soliti strani italiani. E’ la terra dell’estetica e del surrealismo, della mafia e del piacere di vivere. Un paio di storie sul premier in piu’ od in meno non cambia poi tanto le cose.

C’è un’altra scuola di pensiero, secondo la quale Berlusconi appartiene all’avanguardia sociale. Il suo populismo e’ pionieristico, postdemocratico e presente anche altrove, forse soprattutto qualche anno fa con Thaksin in Tailandia: anch’egli multimiliardario, ‘nuovo ricco’, chiacchierone, con i capelli tinti, e persino padrone di una squadra di calcio. Poichè possedere una squadra di calcio è molto macho.

Il presidente francese Sarkozy, è trapelato recentemente, ammira Berlusconi piu’ di chiunque altro, semplicemente per un motivo: la cosa piu’ importante in una democrazia e’ essere rieletti. Vedi Berlusconi: c’e’ riuscito tre volte, ha fatto sapere Sarkozy. E’ forse una visione un po’ ristretta sulla natura di una democrazia, ma appare in ogni caso autentica.
Il capitolo sui capricci di Berlusconi e’ ormai lungo. Uno dei suoi recenti biografi, Federico Boni (Superleader) lo ritiene un tentatore permanente, che puo’ assumere tanti aspetti: trainer di calcio, messia, mostro del sesso e uomo di famiglia, uomo di stato e musicista di pianobar, pio cattolico e libertino, grande industriale e lavoratore.

Potere, sesso ed una nevrosi narcisistica si incrociano nell’ormai 72enne magnate dei media. Poco dopo il terremoto de L’Aquila ha detto ad una dottoressa che si sarebbe volentieri fatto fare la respirazione artificiale da lei. Non e’ proprio la prima cosa che verrebbe in mente in una situazione cosi’ disastrosa, ma a lui si’, e lo dice tranquillamente.

Nel suo governo figura Mara Carfagna, con la quale si sarebbe volentieri voluto sposare, se non fosse già sposato. Mara Carfagna e’ Ministro delle Pari Opportunita’, ed era in precedenza una ragazza pin-up negli spettacoli TV italiani. Il fenomeno delle giovani ragazze dalle gambe lunghe, semivestite e con grandi seni, era del resto un’invenzione di Berlusconi stesso un quarto di secolo fa, e le sue emittenti hanno raggiunto con questo tipo di donne – le cosiddette veline – sempre il successo. E per rendere il surrealismo completo: chi vuole vedere sotto la gonna del Ministro delle Pari Opportunità, basta che vada a fare un giro su Youtube.

Berlusconi ha inserito nel suo governo il suo avvocato, che ora e’ Ministro della Giustizia. Il suo medico e’ in Parlamento. Quest’ultimo recentemente ha definito Berlusconi tecnicamente praticamente immortale. In breve, qui la politica è una soap permanente, dunque democrazia postmoderna, dove non la qualita’ del dibattito ma la qualita’ del divertimento offerto decide i risultati dell’urna elettorale.

Oltre al divertimento ci sono le aggressioni allo Stato di Diritto. A parte tutte le intromissioni nel potere giudiziario e le manipolazioni c’e’ il permanente conflitto di interessi di un premier che e’ contemporaneamente magnate dei media e conta su canali televisivi, giornali e riviste dai quali e’ trattato con attenzione e ammirazione. E che interviene nella compagine sociale manipolandola a suo favore, sia attraverso nomine che per mezzo di intimidazioni. E del resto, rimane un curioso fenomeno che a Bruxelles il Commissariato per la Concorrenza, che studia a fondo tutta l’Europa in cerca di irregolarita’, pare non si ritenga competente in questo caso cosi’ vistoso e provocatorio.

Non interessa per niente una tale situazione agli italiani? La tentazione di dare una risposta servendosi dei cliche’ sull’Italia è grande: gli italiani non hanno il senso dello Stato, le regole sono fatte per essere aggirate eccetera, eccetera. Ciò che è certo è che in Italia piu’ che in altri Paesi d’Europa molta gente ha un’azienda e lavora per proprio conto. Questo farà sicuramente aumentare la simpatia per un imprenditore che se ne sbatte delle regole del governo e con la sua famiglia vuole mantenere le redini dell’azienda. Oltretutto, Berlusconi raccoglie anche dei successi: i processi si chiudono più velocemente, i rifiuti a Napoli sono scomparsi dalle prime pagine, Alitalia vola ancora.

Ma soprattutto Berlusconi ha per la prima volta dalla fine della guerra dato voce alla destra. Negli anni ’80 ha scacciato il conservatorismo cattolico dai media. Ha rotto l’egemonia culturale della sinistra. Sino ad allora la destra italiana si era dovuta rifugiare nell’area opprimente del neofascismo. Per unire questo gruppo al suo partito ha dovuto in qualche modo decriminalizzare Mussolini senza però attribuirgli molta importanza: Mussolini non ha mai ucciso nessuno, Mussolini mandava la gente in vacanza in esilio, ha detto scanzonatamente un paio d’anni fa.

Scanzonato ed ottimista. Nella crisi attuale Berlusconi non ha un’espressione preoccupata. Le dichiarazioni del governo dopo gli ultimi provvedimenti per stimolare l’economia raccolgono un messaggio che lui ogni volta ripete: la crisi e’ pesante ma non e’ una tragedia. E un peccato per il benestare di noi tutti che i media qualifichino questa crisi come tragica, perche’ cosi’ non e’ in realta’. In breve, qualsiasi cosa succeda, non bisogna rovinare l’atmosfera, nessuna espressione sconsolata, ma una risata amichevole nella telecamera. Come dobbiamo interpretare il fenomeno? Un Paese giudica in modo piu’ leggero di un altro. Se il cancelliere Merkel deve dare la mano a Berlusconi, ti viene comunicato un senso di avversione interiore. In Francia le opinioni sono divise.

Il nostro destino e’ nella democrazia del divertimento, o è un concorso di cosiddette ‘circostanze italiane’, dolce vita anno 2009? O sarà che fra un pò ogni democrazia del divertimento avrà il proprio repertorio?

[Articolo originale "De Fratsen van Berlusconi" di Ben Knapen] (http:// http//archief.nrc.nl/?modus=l&text=italie&hit=9&set=9)

atinvidia284
09-05-2009, 18:51
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/cyprus.standard.gif Italia: “storica” espulsione di 227 immigrati
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5177 Cipro
[Simerini]

Il governo italiano ha oggi applaudito la “storica” espulsione di 227 immigrati, fermati in mare e rispediti direttamente in Libia prima che potessero sbarcare - una espulsione che ha generato preoccupazione tra le Nazioni Unite e l’organizzazione Medici Senza Frontiere in Italia.

Di solito gli immigrati clandestini che raggiungono l’Italia sono trasportati a terra per l’ispezione, che include la loro identificazione, la presentazione degli esami medici e la possibilità per i rifugiati di chiedere asilo.

Ma il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha dichiarato che, dopo anni di pressione per una maggiore collaborazione da parte di Tripoli, la Libia ha acconsentito che navi italiane accompagnino gli scafi degli immigrati indietro verso la costa libica dalla quale erano salpati.
“Per la prima volta nella storia, siamo stati in grado di rispedire indietro degli immigrati clandestini direttamente in Libia”, ha detto Maroni parlando alla televisione italiana.
“Fino ad oggi dovevamo accoglierli, identificarli e rispedirli nei loro paesi di origine… Per la prima volta, la Libia ha accettato di occuparsi di tutti i cittadini extracomunitari anche se non libici, ma comunque partiti dalla costa libica.

“Grande preoccupazione” è stata espressa dalle Nazioni Unite e da Medici Senza Frontiere
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha espresso “grande preoccupazione” per questa espulsione.

Alcuni di questi immigrati potrebbero avere il diritto di chiedere l’asilo politico, ha detto Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Commissario in Italia.
“Gli immigrati non sono stati in grado di presentare neanche la domanda di asilo politico poiché non hanno ricevuto alcun tipo di accoglienza” ha sottolineato.

La Libia non ha firmato la Convenzione di Ginevra per i rifugiati e non dispone di alcun meccanismo per la ricezione dei rifugiati politici, ha ricordato Laura Boldrini.

Anche l’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere ha condannato il rimpatrio immediato dei 227 rifugiati, definendolo un “fatto terribile”.
“Invece di essere un evento storico come afferma il governo italiano, questo rimpatrio forzato e cinico è contro le leggi internazionali e allontana l’Italia delle nazioni civili”, ha dichiarato il Presidente di MSF Italia Loris De Filippi.
“Non si possono espellere persone bloccate in mare verso un paese come la Libia, che non ha ratificato le convenzioni umanitarie internazionali, in particolare la Convenzione di Ginevra per i rifugiati”, ha aggiunto Loris De Filippi.

Ha anche ricordato che l’Italia è stata già condannata il 10 maggio 2005 dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per un caso di rimpatrio forzato di 11 persone che chiedevano l’asilo politico e che non hanno avuto la possibilità di presentare la loro richiesta.

Parlando di “giornata molto, molto nera per i difensori dei diritti umani in Italia”, Loris De Filippi ha chiesto che la questione venga discussa al parlamento italiano.

Braccio di ferro sulla legge razzista
Nel frattempo, continua a provocare forti polemiche in Italia la controversa legge del governo Berlusconi che dovrebbe venire approvata in via definitiva dal Parlamento la prossima settimana. Tale legge criminalizza l’immigrazione clandestina ed è considerata razzista dall’opposizione.

Il leader del Partito Democratico Dario Franceschini ha parlato di ritorno alle leggi razziali di Mussolini e ha affermato che il paese ritornerebbe indietro di 70 anni.

Come chiarito dai mezzi d’informazione italiani, il reato di “ingresso e soggiorno illegale” si tradurrà in una multa dai 5.000 ai 10.000 euro, mentre i funzionari pubblici che avranno qualunque rapporto con gli immigrati clandestini saranno tenuti a denunciarli alle autorità.

Il disegno di legge, annunciato nel maggio 2008 dal governo Berlusconi, ha provocato reazioni sia da parte delle organizzazioni dei diritti umani, sia dalla Chiesa cattolica.

“Ci sono momenti in cui anche un moderato deve far sentire la propria voce. Va ricordato che ci sono stati periodi della storia in cui i bambini furono espulsi dalla scuola per via della loro religione e noi dobbiamo fare in modo che questo non si ripeta mai più” ha dichiarato Franceschini.

Il Ministro dell’Interno Roberto Maroni, membro della xenofoba Lega Nord, ha definito le dichiarazioni del leader di sinistra “stupide: dovrei essere indignato, ma mi fanno ridere”, ha detto.

Oggi, l’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere ha espresso profonda preoccupazione, sottolineando il rischio che “gli immigrati, temendo di essere denunciati, possano cercare di evitare ogni contatto con la pubblica amministrazione (…) e non dichiarino la nascita dei loro figli o non cerchino assistenza sanitaria negli ospedali”.

Le leggi razziali, che avevano come principale obiettivo la comunità ebraica, furono istituite da Benito Mussolini nel settembre 1938.

[Articolo originale "Ιταλία: "Ιστορική" απέλαση 227 μεταναστών"] (http://www.sigmalive.com/news/international/150489)

atinvidia284
10-05-2009, 01:36
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Silvio Berlusconi: Sì sì sì, Presidente del Consiglio
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5155 Gran Bretagna
[The Times]

Silvio Berlusconi gioca ad un gioco rischioso con le sue signorine.

Mentre il jet privato di Silvio Berlusconi lo riportava a Roma alle 11 di sera dopo una dura giornata di campagna elettorale, due ragazze ventenni belle e ben curate si sono dirette sculettando verso di lui e gli hanno chiesto in maniera seducente: “Presidente, che si fa stasera?”. Il perennemente-abbronzato Berlusconi si era svegliato alle sei del mattino, comunque ha sorriso diffusamente e, rivolgendosi ai suoi esausti aiutanti, ha risposto: “Venite tutti da me, prendete delle pizze e ci guardiamo un dibattito in tivù”.

Le due donne - una bionda, l’altra mora - che facevano parte di un gruppo di giovani sostenitori che cantavano la sua canzone elettorale durante i comizi della scorsa primavera, hanno fatto dei gridolini di gioia. Il miliardario conosciuto come “Il Grande Seduttore” aveva fatto colpo ancora una volta. I numerosi complimenti pubblici inclini alla gaffe rivolti alle donne e la propensione alle conquiste femminili dell’ex-cantante delle navi da crociera sono ampiamente noti e trattati con indulgenza in Italia. La scorsa settimana, tuttavia, gli scherzi del 72enne sembra abbiano suscitato il disappunto di un suo formidabile rivale, uno che potrebbe fargli molto male - sua moglie, Veronica Lario.

Infastidita dal suo desiderio di arruolare una ballerina, un’attrice, una cantante e una reginetta di bellezza tra i candidati del suo partito per le elezioni europee, la Lario, 52 anni, le ha denunciate pubblicamente chiamandole “ciarpame senza pudore a sostegno del divertimento dell’imperatore”. In una lettera pubblica ricevuta con gioia dalla stampa nazionale, lei ha accusato il magnate dei media, che adesso ricopre per la terza volta la carica di Presidente del Consiglio, di una “mancanza di discrezione nell’esercizio del potere, che offende la credibilità di tutte le donne”. Ha dichiarato inoltre che lei e i tre figli avuti da Berlusconi erano “vittime e non complici di questa situazione”.

Veronica Lario ha anche espresso rabbia nei confronti di Berlusconi per via della sua apparizione alla festa del diciottesimo compleanno di Noemi Letizia, una modella di biancheria intima debuttante che vorrebbe diventare una showgirl. Letizia, che chiama “papi” il Presidente del Consiglio, ha dichiarato che lui la conosce da quando lei era piccola perché era in rapporti d’amicizia con sua madre, anche lei una showgirl. Berlusconi ha dichiarato che semplicemente “aveva fatto un salto” perché era stato impegnato a Napoli, città in cui si è tenuta la festa. I cinici hanno notato che lui aveva trovato il tempo per acquistare alla festeggiata una collana d’oro con diamanti. La Lario ha sottolineato amaramente che lui non aveva mai partecipato alle feste per il diciottesimo compleanno dei propri figli.

E’ stato un attacco pubblico straordinario da parte di una moglie del Presidente del Consiglio che per ben due volte negli ultimi due anni è emersa da un isolamento autoimposto (infatti non appare quasi mai in pubblico) per sgridare Berlusconi. Nel 2007 richiese e ottenne delle scuse pubbliche dopo che egli aveva detto all’ex modella senza veli divenuta poi Ministro per le pari opportunità Mara Carfagna che se non fosse già stato sposato l’avrebbe sposata immediatamente.

Un comportamento del genere farebbe arrabbiare perfino la compagna più indulgente. Tuttavia, i suoi amici dicono che l’ultima sfuriata della Lario ha più a che fare con le preoccupazioni dinastiche riguardanti l’impero economico di Berlusconi e meno con la furia di una donna disprezzata.

A differenza delle attrici al centro della diatriba della settimana scorsa, non fu né per amore né per politica che Berlusconi inizialmente corteggiò la Lario. Lui l’aveva vista esibirsi, col seno scoperto, ne “Il Magnifico Cornuto”, in un teatro di Milano nel 1980 e la inseguiva assiduamente, complimentandosi con lei per la sua recitazione e ricoprendola di fiori. Lei gli diede due figlie, Barbara ed Eleonora, e un figlio, Luigi, prima di sposarlo finalmente nel 1990.

Tuttavia, da quando lui ha avuto il suo primo incarico al governo nel 1994, hanno vissuto principalmente vite separate, con la Lario che è sempre rimasta nella sontuosa villa della periferia milanese. E’ stata soprannominata la “la casalinga di Macherio”, dal nome della località in cui si trova la villa, ed è apparsa al fianco del marito soltanto in poche occasioni, per le visite di Tony Blair, George Bush e Vladimir Putin e le loro consorti. Si avventura fuori, ma senza Berlusconi, facendo viaggi che durano anche mesi in Oriente o in America Latina. Mentre lei è via, lui gioca. L’infedeltà di Berlusconi è un segreto di Pulcinella a Roma, anche se la servile stampa italiana raramente ne fa cenno e tanto meno identifica chi siano le sue compagne.

Il Presidente del Consiglio ha la caratteristica di non essere molto discreto. Durante un’intervista radiofonica ha osservato in maniera provocatoria: “Sono quasi sempre fedele”. Un’attrice cui era stato legato è la formosa Francesca Dellera, la quale confessò a un amico che lui voleva regalarle una pelliccia di visone. “Prendila cara mia, prendila” fu il consiglio dell’amica.

Carlo Caracciolo, proprietario di un giornale, che conobbe Berlusconi all’inizio della sua carriera da immobiliarista a Milano, ricorda che loro facevano spesso colazione insieme “e ogni volta lui portava una ragazza diversa. Era una specie di ossessione per lui”. Non soddisfatto dalle sue ossessioni private, sembra che il Premier abbia una regola approssimativa: non perdere mai l’occasione per fare una battuta spinta. Fu rimproverato dalla Finlandia dopo aver affermato che aveva usato le sue tattiche da playboy con la Presidente del Consiglio finlandese Tarkja Halonen per garantire che l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare venisse insediata in Italia a Parma.

Durante una conferenza stampa con Ander Fogh Rasmusses, allora Presidente del Consiglio della Danimarca, Berlusconi fece riferimento alle voci sulla presunta relazione di sua moglie con Massimo Cacciari, il sindaco di Venezia. “Potrei presentare Rasmussen a mia moglie, lui è molto più bello di Cacciari” ha dichiarato. Nel 2002 disse in una conferenza politica: “Ho visto delle gambe impressionanti in questo congresso… Amo mia moglie, ma non ho potuto fare a meno di notarle”.

Parole del genere forse potrebbero avere poca importanza, ma due anni fa Berlusconi fu fotografato assieme a due donne attraenti sulle sue ginocchia all’interno della sua villa in Costa Smeralda; una rivista l’intitolò “l’harem di Berlusconi”. Perfino lui si è reso conto di essere andato troppo oltre.

La Lario di solito ha sopportato in silenzio le gaffe e le debolezze del marito. Si è creata un’immagine di donna forte e anticonformista, distanziandosi dalle opinioni e dalle scelte del marito in argomenti dalla guerra in Iraq ai divieti dei trattamenti per la fertilità.

Eppure l’estate scorsa si è prestata a uno spettacolo pubblicitario mirato a mostrare che la famiglia Berlusconi era felice e unita. La Lario è stata fotografata mentre reggeva la mano del Premier, il quale organizzò una festa per il suo compleanno nella sua villa in Sardegna a cui sono stati invitati i figli dei suoi due matrimoni. La Lario ha escluso le voci insistenti che parlavano di un possibile divorzio, dichiarando: “Potrei dire che ci penso da dieci anni e che prendo decisioni lentamente… Adesso sono serena e non ci penso”. La facciata della “famiglia felice”, tuttavia, è stata colpita duramente dall’attacco della Lario sulla questione delle candidature alle Europee.

La scrittrice Lidia Ravera ha dichiarato che la maggior parte delle donne italiane si chiedono semplicemente perché non lascia il marito. “Gli ha dato tre figli, credo che possa prospettarsi una vecchiaia in agiatezza” ha dichiarato. E’ poco probabile che la gelosia sia alla base dell’ultimo scontro, considerando il distacco della coppia. La Lario ha confessato recentemente ai suoi amici più intimi: “Abbiamo vite separate. Mi sono abituata alla solitudine. Ma per fortuna questo mi fa bene e rinforza il mio ruolo di madre e nonna”. Ha aggiunto inoltre: “Vivo per i miei nipoti. E lotto. Penserò a me soltanto quando tutto sarà sistemato”.

Questo è significativo. I suoi amici interpretano le sue parole dicendo che lei deciderà se divorziare o meno da Berlusconi soltanto dopo aver risolto la questione dell’eredità. I suoi amici dicono che la Lario è preoccupata che i suoi tre figli possano essere svantaggiati nella divisione di una proprietà che vale circa quattro miliardi di sterline, nei confronti del figli più grandi nati dal primo matrimonio di Berlusconi con Carla Dall’Oglio: Marina di 42 anni, che dirige sia la Fininvest di proprietà di suo padre sia la la casa editrice Mondadori, e Pier Silvio di 40 anni, il vice-presidente dell’azienda televisiva Mediaset.

Al cuore della battaglia di lunga data c’è la Fininvest. Tre anni fa Berlusconi fece una prima mossa, dando ad ognuno dei suoi tre figli avuti dalla Lario una quota pari al 7,6 %. C’è ancora un punto interrogativo, però, sul restante 63% delle azioni del gruppo ancora in mano al Cavaliere e su chi prenderà le redini del suo impero in futuro.

Per la giornalista Maria Latella, che ha scritto la biografia della Lario (Tendenza Veronica), lei ha sempre fatto quel che poteva fare per tenere la famiglia unita. “Veronica mi ha detto che non riesce a capire perché c’è così tanta gente che dice che lei dovrebbe divorziare. Dice che la lascia sgomenta il fatto che la gente desideri la distruzione di una famiglia” ha dichiarato Latella. Sul sito web del partito di Berlusconi, il Popolo della Libertà, i suoi membri hanno attaccato la Lario per aver denigrato il loro eroe. “Caro Presidente del Consiglio, dica a sua moglie di comportarsi da first lady e di accompagnarla nelle visite ufficiale come fanno le altre” ha scritto Andrea, uno di loro.

Il Presidente si è consolato con un sondaggio da lui commissionato il quale, ha detto ai suoi aiutanti, mostra che lui ” è uscito da vincitore” - i suoi elettori appoggiano lui e non sua moglie. Questa volta, ha aggiunto petulantemente, lui non avrebbe chiesto scusa pubblicamente. L’elettore medio potrebbe essere interessato ai cortaggiamenti di Berlusconi, ma pochi credono che questa vicenda possa incidere sulla sua adeguatezza per la carica di rilievo che occupa. “La maggioranza degli italiani pensa: wow, guardatelo” ha dichiarato Latella.

Le sue gaffe non sembrano arrecargli alcun danno. “L’opinione pubblica non ci fa caso” ha notato Franco Pavoncello, presidente dell’Università John Cabot a Roma e analista politico. Per Sergio Romano, un importante commentatore politico, i corteggiamenti del Premier sono solo un lato dell’auto-dichiarata immagine “scherzosa e irriverente”, che riflette il modo in cui Berlusconi ha creato il suo successo come imprenditore, venditore di sogni televisivi e uomo politico.

L’attenzione focalizzata sulla sua vita amorosa potrebbe anche essere d’aiuto per distrarre i propri oppositori dalle sempre maggiori preoccupazioni destate dalle sue tendenze autoritarie, soprattutto per quanto riguarda il giro di vite sulla criminalità. E’ anche inquietante per loro che, in un Paese dove la durata dei governi solitamente si misura in mesi, probabilmente Berlusconi riuscirà a portare a termine il mandato che scade nel 2013.

Da parte sua il Presidente del Consiglio minimizza tali critiche. Venerdì scorso si è vantato di un sondaggio che dava il suo tasso d’approvazione al 75%. I giornalisti non sono riusciti a trovare il sondaggio in questione, ma uno commissionato da un giornale di sinistra gli ha dato un tasso impressionante pari al 56%.

Tuttavia, è stato colto con la guardia abbassata dall’attacco di sua moglie la scorsa settimana. Durante una visita ufficiale a Varsavia, Berlusconi sbottò in privato affermando che la Lario stava cercando di “mettermi contro i miei figli” e rispose pubblicamente: “I miei figli sono molto legati a me, credo di essere uno dei genitori tra i più amati”. E aggiunse: ” A volte le donne diventano un po’ nervose”. Ciononostante, ha fatto sparire dalle liste tutte le donne di spettacolo e attrici menzionate sopra, tranne Barbara Matera, ex annunciatrice televisiva. Forse anche lui era un po’ nervoso. Sa che se non riesce a tenerla buona, un giorno la Lario si farà sentire un’altra volta, forte e chiaro in modo imbarazzante.

Le candidate improbabili di Berlusconi:

ANGELA SOZIO
Ha partecipato in passato al Grande Fratello italiano, la 36enne era tra le donne fotografate sulle ginocchia di Berlusconi in Sardegna. “Non mi aspettavo di essere trattata così, non è piacevole soprattutto perché viene da una donna” ha dichiarato dopo lo sfogo della Lario.

CHIARA SGARBOSSA
Una reginetta di bellezza diventata showgirl televisiva, la 25enne è stata la più sfacciata nel dimostrare disappunto alla Lario: “Essere fregati in questo modo mi irrita profondamente” ha dichiarato. Ha aggiunto di sentirsi una vittima in questa vicenda.

BARBARA MATERA
Partecipò alle selezioni per Miss Italia, ha fatto la presentatrice televisiva e l’attrice, è l’unica tra le candidate appartenenti al mondo dello spettacolo a essere sopravvissuta all’epurazione post-Lario. Berlusconi ha detto di lei quando ha presentato la sua candidatura: “E’ laureata ed è bella”.

CAMILLA FERRANTI
30enne e modella d’intimo, ha anche lavorato come presentatrice in un talk show in onda durante il giorno. Berlusconi scoprì presto i suoi talenti e la propose per una parte nella fiction televisiva “Incantesimo”, ambientata in una clinica di chirurgia estetica prodotta da una delle sue aziende.

[Articolo originale "Silvio Berlusconi: Yes, yes, yes, prime minister" di John Follain] (http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6211287.ece)

atinvidia284
11-05-2009, 16:39
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif Anch’io voglio il divorzio da Silvio Berlusconi
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5225 Brasile
[Ultimosegundo]

New York - L’Italia e il mondo seguono con fascinazione (a volte mista a repulsione) lo spettacolo della richiesta di divorzio di Veronica Lario dal marito, il primo ministro Silvio Berlusconi. Ci sono colpi di scena, pettegolezzi pubblici e un reality-show saporito e volgare come quelli della televisione. La Chiesa Cattolica italiana chiede a Berlusconi una maggiore sobrietà. Sta chiedendo un miracolo. Lo stile circense è proprio la ragione di esistere di Berlusconi, il suo pane quotidiano nella vita politica.

La scintilla che ha scatenato l’annuncio di Veronica Lario è il fatto di essere rimasta scioccata (scioccata, scioccata) dal progetto del marito di 72 anni di reclutare bellezze da presentare alle elezioni europee, e fondamentalmente perché è in permanente assetto da seduttore di giovani donne (alcune molto giovani). È evidente che lo scandalo più grande in quest’opera buffa è la seduzione che Berlusconi esercita sul popolo italiano.

L’omuncolo, che Veronica Lario chiama Napoleone, negli ultimi 15 anni ha rivoluzionato l’Italia. Berlusconi ha messo a nudo molte cose, a parte le belle donne. Ha abbattuto il muro tra governo e mondo degli affari; tra stampa e ideologia e tra partiti tradizionali e movimenti non tradizionali. Con Berlusconi semplicemente non esiste più frontiera tra politica seria e pettegolezzo.

Non voglio in questa sede considerare Veronica Lario l’eroina sofferente, ma ha colpito nel segno quando ha osservato che “il paese, grazie a una strana alchimia, accetta e giustifica tutto quello che fa il suo imperatore”. Il romanzo personale distrae, e in questi giorni di notiziario-spettacolo sciocca meno di quanto dovrebbe. Tra la farsa, la volgarità e il maschilismo, Berlusconi è un abile stratega.

Seguire il balletto dei partiti in Italia è allucinante, ma sta di fatto che Berlusconi è riuscito a creare una robusta coalizione di centro-destra. L’opposizione resta a guardare i buoi già fuggiti dalla stalla e gli spettacoli teatrali. Ora sogna perfino di usare Veronica come elemento di resistenza.

Dal 1994 è la terza volta che Berlusconi è al governo. Il suo tasso di gradimento è aumentato al 56% dopo il terremoto d’inizio aprile. Vedremo quale sarà l’impatto dell’uragano Veronica.

In uno scenario desolante, Berlusconi riempie il vuoto politico. Berlusconi è visto come l’uomo forte e il domatore nell’arena del circo italiano. È triste l’oblio. Con la sua grande ricchezza, il controllo della stampa e di imperi economici (nello sport e nel settore immobiliare), il miliardario Berlusconi ha accumulato un pericoloso potere. Di fatto, lui è più forte delle fragili istituzioni, e fino ad oggi si è mostrato capace di sopravvivere ai terremoti politici, a quelli personali e agli scandali per corruzione.

Qualche settimana fa il presidente francese Nicolas Sarkozy, in una delle sue gaffes, è stato sorpreso a sparlare di molti leader. Ha detto che l’americano Barack Obama non ha esperienza, che lo spagnolo José Luiz Zapatero è poco intelligente e che la tedesca Angela Merkel poco informata. Ha avuto parole di elogio solo per Berlusconi. Nella visione di Sarkozy l’importante in una democrazia è essere rieletto, e l’italiano ci è già riuscito tre volte. Dio mio! (in italiano nel testo, N.d.T.) Non sarà che Berlusconi è l’”Uomo giusto”?
Anch’io voglio il divorzio.

L’autore è giornalista ed editorialista brasiliano, lavora per TV Globo, vive a New York, (N.d.T.)

[Articolo originale "Eu também quero o divórcio de Silvio Berlusconi" di Caio Blinder] (http://ultimosegundo.ig.com.br/opiniao/caio_blinder/2009/05/07/eu+tambem+quero+o+divorcio+de+silvio+berlusconi+5973978.html)

guyver
11-05-2009, 16:51
Infatti mi meraviglio che sarkozy sia ancora al governo.... si sono rincoglioniti anche i francesi?

atinvidia284
11-05-2009, 17:19
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Il nuovo duce d’Europa
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5181 Olanda
[Volkskrant]

Con chi vuole allearsi il CDA (Partito Democratico Cristiano olandese) a Bruxelles?

La vittoria inizia ad Andorra? La scorsa settimana i socialdemocratici hanno vinto le elezioni con un ampio margine in questo principato di 72.000 abitanti, e lo stesso giorno, sempre a causa della crisi economica, hanno registrato un’altrettanto storica vittoria anche in Islanda, con una popolazione quattro volte maggiore. Si prospetta un grande vittoria della sinistra in Europa anche il 4 giugno?

Il CDA a quanto pare sta facendo il possibile per cambiare la tendenza: sabato prossimo, il Giorno dell’Europa, sull’Olanda volerà una mongolfiera con un’enorme ritratto di Balkenende (leader del CDA e attuale Primo Ministro, ndt) vagherá sull’Olanda - un premier gonfiato come guaina per il fumo venduto. I Verdi, molto piú mondani, distribuiranno preservativi con il testo ‘ho voglia di comunità europea’.

Berlusconi

Importante è però soprattutto chiedersi con vorrà allearsi in futuro il CDA in seno alla comunità europea di Bruxelles, giacchè da alcuni anni appartengono alla loro frazione europea PPE anche i Conservatori inglesi e Forza Italia di Berlusconi, per pure considerazioni di potere politico.

I Tories, la cui immagine nel mondo dai tempi della Thatcher - ‘there is no such thing as society’ (non coincide molto con il concetto cristiano-democratico che mette la società al centro, hanno ormai fatto le valigie, ma al loro posto arriveranno fra un po’ i neofascisti di Fini.

Neelie Kroes

La stampa, secondo l’organizzazione americana Freedom House, in Italia è già quasi completamente omogeneizzata - un punto cieco per il Commissario alla Concorrenza Neelie Kroes - e se dipende dal premier italiano, fra un pò Roma riconquista l’Europa.

Berlusconi ha già reclamato la presidenza del parlamento grazie alle dimensioni del suo drappello nel PPE, all’ interno del quale è solo grazie all’energico intervento della signora Berlusconi che il numero di docili bambole bionde con la quarta misura resterà limitato.

Duce

Per i socialdemocratici, il cui capo-frazione Martin Schulz è stato una volta chiamato da Berlusconi ‘kapò’, ciò è inaccettabile, anche se sembra che il nuovo Duce stesso non consideri l’epiteto una qualifica negativa, visto che recentemente ha definito il destino degli oppositori del vecchio Duce definendolo come un esilio in colonia di vacanze. Ciò nonostante, non è chiaro quali norme e valori Balkenende abbia in comune Balkenende con Berlusconi, a parte la passione per i carrelli da golf.

Scalata al potere

Ora che Berlusconi ha apertamente offeso anche Merkel con le sue telefonate durante il recente summit della NATO, si spera che anche i parlamentari europei del CDU (Partito Democratico Cristiano tedesco) ostacolino la scalata al potere di Berlusconi.

Altrimenti ora toccherà al capolista del CDA Van de Camp espellere i berlusconiani per dimostrare che Anton Zijderveld (prominente membro e ideologo del CDA dal 1988 al 2009, dimessosi dal CDA perchè il partito non voleva escludere una possibile futura collaborazione con il controverso Geert Wilders, leader del PVV, il Partito per la Libertà olandese) ha commesso un errore rinunciando alla sua tessera, giacché è per non far continuare la leadership europea di Barroso che il CDA fa l’occhiolino al Wilders italiano.

[Articolo originale "De nieuwe duce van Europa" di Thomas von der Dunk] (http://extra.volkskrant.nl/opinie/artikel/show/id/3297/De_nieuwe_duce_van_Europa)

FabioGreggio
11-05-2009, 22:19
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif Anch’io voglio il divorzio da Silvio Berlusconi
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5225 Brasile

Minkia che vergogna. Ma nessuno dice niente?


fg

atinvidia284
12-05-2009, 12:15
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif La battaglia mediatica della vita di Berlusconi
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5172 Gran Bretagna
[The Guardian]

Il divorzio non sarà piacevole, e Silvio Berlusconi - o Napoleone, per la moglie da cui si sta separando - difficilmente raggiungerà la sua Waterloo

Napoleone, come la moglie di Silvio Berlusconi lo ha ribattezzato, si prepara per la battaglia della sua vita. Il premier italiano è arrabbiato, ma vivo e vegeto per affrontare non solo la moglie Veronica Lario in tribunale dopo la sua richiesta di divorzio dello scorso weekend, ma anche il circo mediatico prodotto in tutto il mondo. Quello che lo preoccupa di più è che la sua popolarità sia a rischio.

Non ci sono risultati di sondaggi ufficiali, sui quali Berlusconi si è sempre appoggiato pesantemente, ma i primi segnali sono negativi e i suoi alleati sono leggermente in panico, riporta Ugo Magri de “La Stampa”. Sono preoccupati che lo spettacolo magico possa essere al finale. Per come la mette la moglie, lui è “come Napoleone”. Ora è Veronica lo show.

A un mese dalle elezioni Europee (così come le amministrative, ed il referendum costituzionale), il tempismo per questo scandalo non potrebbe essere peggiore. Il pubblico italiano si sta affezionando a Veronica, e la sua ribellione contro il marito è materia di pettegolezzo dappertutto. L’accusa che Berlusconi “faccia baldoria con minori” è più eccitante di una soap opera, o addirittura di quei reality show tanto celebrati dai canali TV di Berlusconi.

Il leader dell’opposizione, Dario Franceschini del Partito Democratico, continua a sostenere di non volere approfittare politicamente di una situazione così personale, ma ovviamente, lo fa. L’Italia dei valori di Antonio Di Pietro sta rivedendo il codice penale, e la sinistra cattolica è, ovviamente, moralmente indignata. Peggio dell’opposizione, comunque, è il circo: corrispondenti da tutto il mondo stanno riversandosi sull’Italia non per le conseguenze del terremoto, non per le storiche acquisizioni multinazionali della Fiat, ma per intrattenere il pubblico con le ultime di Silvio.
Con il G8 alle porte de L’Aquila, non meraviglia che Berlusconi, che vuole avere un ruolo di rilievo con i leader del mondo ma che invece rischia il ridicolo, sia preoccupato. Spera anche di battere il suo record personale alle elezioni Europee: nel 1999 ottenne tre milioni di voti; questa volta vorrebbe arrivare a quattro, per spianare la strada alle sue riforme, partendo da quella costituzionale.

Sarà tutto vanificato per colpa di Veronica? In un’intervista con Mario Calabresi, il nuovo direttore de “La Stampa”, Berlusconi ha negato che la sua vita privata influenzi la politica. In realtà, in successive conversazioni private, ammette, “questa storia potrebbe farmi perdere dei voti”, aggiungendo, più e più volte, “non ho fatto nulla di cui pentirmi”.

Questa settimana si è riunito con i suoi fedeli alleati nella sua villa di Arcore, con una troupe televisiva olandese davanti al cancello. La sua strategia di difesa è nelle mani di Niccolò Ghedini e delle sue sorelle Ippolita e Nicoletta, entrambe esperte in diritto matrimoniale. L’avvocato di Veronica Lario è Maria Cristina Morelli, che ha aiutato Beppino Englaro nell’acclamata battaglia riguardo all’eutanasia per sua figlia Eluana.

Berlusconi non è preoccupato per gli aspetti economici del divorzio, che coinvolgeranno i suoi cinque figli. E’ preoccupato per la sua immagine politica, essendocisi appoggiato così tanto finora, e per la reazione dell’elettorato cattolico filo-Vaticano, un importante alleato fino ad ora. Per il momento non si è mai espresso sugli scandali legati al sesso, ma questo è il secondo divorzio per Berlusconi, difficile da digerire anche per un clero amichevole.

I consiglieri hanno cercato di convincerlo a stare lontano dalla televisione, mentre il pettegolezzo diventa sempre più irresistibile, ma Berlusconi ha annunciato un’apparizione martedì sera nel talk show più seguito a livello nazionale, “Porta a Porta” su Rai Uno, e un’intervista con Bruno Vespa, un giornalista noto per essergli amico. Con grandi ascolti garantiti, la performance di Berlusconi verrà criticata e analizzata per giorni sia dalla destra che dalla sinistra.

Napoleone è pronto per la battaglia della sua vita. Forse non sarà ancora la sua Waterloo, ma potrebbe essere la sua ritirata da Mosca.

[Articolo originale "The media battle of Berlusconi's life " di Anna Masera] (http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2009/may/06/berlusconi-veronica-lario)

atinvidia284
12-05-2009, 18:51
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Bambole per Bruxelles: la signora Berlusconi si arrabbia
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5031 Olanda
[Volkskrant]

Roma - Silvio Berlusconi è esposto a molte critiche in Italia a causa dei candidati sulla lista del suo partito per le Elezioni Europee. Sulla lista si dice che sorprenda l’ impressionante schiera di fotomodelle, presentatrici della tivù, stelle delle soap operas e cantanti. Persino la consorte di Berlusconi si è rivoltata contro il premier. Veronica Lario ha definito la selezione di candidati ‘un ciarpame senza pudore’.

Berlusconi voleva dare al suo partito un ‘nuovo aspetto’, ha detto recentemente. Il suo Popolo della Libertà (PdL) aveva bisogno di ‘facce giovani’, che fossero conosciute ‘per la loro eccentricitá’. Nel frattempo tutti sanno quali sono le reali intenzioni del premier.

Sulla lunga lista dei candidati del PdL per il Parlamento Europeo sono una più bella dell’altra: la bionda presentatrice televisiva e partecipante a Miss Italia Barbara Matera (28), la sensuale attrice Eleonora Gaggioli (33), la ragazza-calendario Camilla Ferranti (30) e la rossa Angela Sozio (36) che deve la sua notorietà alla sua apparizione al Grande Fratello. Tra poco siederanno a Strasburgo, probabilmente accanto agli amici del CDA di Jan Peter Balkenende (leader dei Cristiani Democratici olandesi e attuale primo ministro, ndt) e Maxime Verhagen (Ministro degli Esteri, ndt) , dato che il Popolo della Libertà di Berlusconi, proprio come il CDA, si presenta in Europa all’interno del Partito Popolare Europeo (PPE).

L’unica cosa che un pò manca alle candidate è una qualche conoscenza dell’Europa. Perciò Berlusconi ha organizzato la scorsa settimana un breve corso informativo, nel corso del quale trenta spendide signore sono state aggiornate dall’ex commissario europeo Franco Frattini in merito al Parlamento Europeo, alla Banca Centrale Europea e ad altre interessanti istituzioni dell’UE.
Chi passa il corso ottiene un posto sulla lista dei candidati. Chi viene bocciato è eliminato, a meno che Berlusconi ancora una volta non venga in aiuto.

CINA

Nel frattempo si sprecano pettegolezzi di ogni tipo sulle lezioncine di Europa. Sembra ad esempio che una delle candidate non abbia passato il testo per aver incluso la Cina tra gli stati membri dell’Unione Europea.

Curiosamente, le voci critiche alla selezione dei candidati parlamentari arrivano proprio dal centro-destra di Berlusconi. ‘Le donne non sono giocattoli da usare come esche’, scrive lunedì il think-tank FareFuturo sul suo sito internet. FareFuturo è diretto da Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei Deputati italiana e compagno di partito di Berlusconi. Un altro, anonimo membro del partito ha detto al quotidiano La Repubblica: ‘È pericoloso, qui non si tratta solo di un capriccio del principe, ma di una cosa seria’.

Martedì sera a ciò si è aggiunta l’improvvisa invettiva di Veronica Lario. ‘Quello che emerge è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte le donne’, scrive la moglie di Berlusconi in un mail all’agenzia di stampa Ansa. Quasi tutti i giornali mettono lo schiaffo della Lario in prima pagina mercoledì. ‘Voglio che sia chiaro che i miei figli e io siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire’.

CONSIDERAZIONI A MARGINE

La questione è se simili considerazioni abbiano effetto. Berlusconi, in virtù della sua funzione di intrattenitore televisivo, sa bene che le belle donne attirano molti spettatori, e quindi perchè non dovrebbero anche portare voti? Oltretutto l’imprenditore-premier è afflitto da un debole per le belle donne che, secondo alcuni, tende all’ossessione.

Due anni fa dichiarò candidamente in televisione di voler sposare Mara Carfagna, a quei tempi presentatrice televisiva e richiesta modella per sensuali servizi fotografici. Berlusconi, anche allora riportato all’ordine pubblicamente da sua moglie, non appena vinse le elezioni di aprile 2008 nominò la 33enne Carfagna ministro delle Pari Oppportunità del suo gabinetto di destra. Si fanno persino pettegolezzi sul fatto che favori sessuali l’abbiano aiutata.

PIN-UP

Anche sulla lista provvisoria di candidati per le Europee ci sono donne che per Berlusconi proprio sconosciute non sono. La partecipante al Grande Fratello Angela Sozio ad esempio è stata fotografata dai paparazzi mentre camminava mano nella mano con il premier per i giardini della sua villa in Sardegna, e poi anche seduta sulle sue ginocchia. La pin-up Camilla Ferranti viene nominata in un’intercettazione telefonica giudiziaria in cui Berlusconi raccomanda caldamente al suo interlocutore di dare alla Ferranti un ruolo in una popolare soap opera ambientata in un ospedale.

‘Qualcuno ha scritto che tutto ciò è a sostegno del divertimento dell’imperatore. Sono d’accordo’, ha detto Veronica Lario riguardo alle selezione dei candidati. Lo stesso Berlusconi ha detto ieri a Varsavia che si tratta di un complotto della stampa di sinistra. ‘Persino mia moglie crede a quello che hanno scritto i giornali, non mi piace per niente’.

[Articolo originale "Babes voor Brussel:mevrouw Berlusconi boos " di Eri Arends] (http://www.volkskrant.nl/buitenland/article1190852.ece/Babes_voor_Brussel_mevrouw_Berlusconi_boos)

atinvidia284
12-05-2009, 18:53
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/switzerland.standard.gif La Libia accetta di riprendere dei clandestini rinviati dall’Italia
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5279 Svizzera
[Le Temps]

227 persone sono state rimpatriate sotto scorta armata. Le organizzazioni umanitarie e l’ONU sono preoccupate da questo cambio di atteggiamento.

Per parecchie ore sono stati sballottati al centro del canale di Sicilia, tra Malta e l’Italia, nell’attesa di conoscere la loro destinazione finale. Partiti dalle coste libiche su tre imbarcazioni, erano stati avvistati e soccorsi mercoledì a 35 miglia nautiche a sud-est dell’isola italiana di Lampedusa, ma in acque territoriali maltesi. Come in altre occasioni, Roma e La Valletta si sono attribuite reciprocamente la responsabilità di accogliere questi 227 immigrati clandestini. Scortati da tre navi italiane con uomini armati a bordo, sono stati finalmente allontanati giovedì verso Tripoli.

Per la prima volta, la Libia del colonnello Gheddafi ha infatti accettato di riprendere dei clandestini che erano partiti dalle sue coste. “E’ un risultato storico”, si è rallegrato il ministro (Lega Nord) dell’Interno, Roberto Maroni. Fino ad oggi, Tripoli spiegava che non era in grado di controllare la partenza di navi dalle sue coste e, soprattutto, che non aveva i mezzi per regolamentare da sola il problema dei flussi migratori.

“Atto illegale”

Il cambio di atteggiamento fa apparentemente seguito al trattato di amicizia tra Roma e Tripoli. Firmato nell’agosto del 2008, prevede in sostanza che in cambio della riconoscenza della responsabilità della colonizzazione italiana e del versamento dell’indennità (5 miliardi di dollari), i due paesi si impegnano a rendere operative delle pattuglie marittime miste per lottare contro l’immigrazione clandestina. Fino ad oggi, la Libia si era attardata nell’applicazione del trattato, provocando nuovi sbarchi e nuovi drammi.

Il rimpatrio immediato “può rappresentare una svolta nella lotta all’immigrazione”, ha insistito Roberto Maroni. Al contrario, tutte le organizzazioni umanitarie così come l’ONU sono vivamente preoccupate dall’iniziativa. “Siamo molto preoccupati”, ha fatto sapere l’HCR (Alto Commissariato per i Rifugiati, High Commissioner for Refugees, (ONU), N.d.T.), che sottolinea che tra le 227 persone vi erano presumibilmente dei richiedenti di asilo politico che avevano bisogno di “protezione internazionale” .Ciononostante, la Libia non ha firmato la convenzione del 1951 sui rifugiati. “Il rimpatrio forzato di persone senza averle preventivamente identificate e senza permettere l’accesso a coloro che hanno diritto alle procedure sul diritto d’asilo è un atto illegale”, ha sottolineato l’associazione Medici senza frontiere (MSF, N.d.T.).

MSF è allo stesso modo preoccupata dal nuovo progetto di legge sull’immigrazione voluto dal ministro Maroni e che dovrebbe essere oggetto del voto di fiducia in parlamento. Il testo prevede tra gli altri la creazione del reato di immigrazione clandestina (punibile con un’ammenda che arriva fino a 10 000 euro), l’obbligo per i funzionari di denunciare i clandestini o ancora la possibilità di detenere gli immigrati nei centri di accoglienza per sei mesi. “Si rischia di ritornare all’epoca delle leggi razziali”, ha denunciato, allarmato, Dario Franceschini, segretario del Partito Democratico.

“E’ un’idiozia”, si è accontentato di rispondere Roberto Maroni, il cui partito, xenofobo, moltiplica pertanto le proposte populiste puntando il dito sui disordini causati dall’arrivo di ormai quasi 400 000 stranieri all’anno in un’Italia che era, fino a trent’anni fa, un paese d’emigrazione. Ieri, uno dei giovani quadri della Lega, Matteo Salvini, ha ad esempio suggerito di dividere i vagoni della metropolitana di Milano: “In passato, c’erano posti riservati agli invalidi, agli anziani e alle donne incinte. Ormai, si possono immaginare posti o vagoni riservati ai Milanesi”. In precedenza, una candidata della Lega alle prossime elezioni provinciali aveva proposto di istituire vagoni per le donne e altri per gli immigrati.

Anche a destra questi progetti provocano indignazione. Denunciando una manovra demagogica ed elettorialista, il presidente (Popolo della libertà) della commissione degli affari sociali del comune di Milano, Aldo Brandirali, ha anche messo in guardia: “L’unico modo di applicare la proposta di Salvini sarebbe di mettere delle stelle di diversi colori sul petto delle persone a seconda della razza”.

[Articolo originale "La Libye accepte de reprendre des clandestins renvoyés d’Italie" di Eric Jozsef] (http://www.letemps.ch/Page/Uuid/9f781d28-3b46-11de-8035-d4ff3104244e%7C1)

guyver
13-05-2009, 07:45
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/switzerland.standard.gif La Libia accetta di riprendere dei clandestini rinviati dall’Italia
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5279 Svizzera

Al contrario, tutte le organizzazioni umanitarie così come l’ONU sono vivamente preoccupate dall’iniziativa. “Siamo molto preoccupati”, ha fatto sapere l’HCR (Alto Commissariato per i Rifugiati, High Commissioner for Refugees, (ONU), N.d.T.), che sottolinea che tra le 227 persone vi erano presumibilmente dei richiedenti di asilo politico che avevano bisogno di “protezione internazionale” .Ciononostante, la Libia non ha firmato la convenzione del 1951 sui rifugiati. “Il rimpatrio forzato di persone senza averle preventivamente identificate e senza permettere l’accesso a coloro che hanno diritto alle procedure sul diritto d’asilo è un atto illegale”, ha sottolineato l’associazione Medici senza frontiere

Posso anche essere d'accordo, ma è tutta demagogia. se fossero veramente preouccupati darebbero una mano all italia a gestire il flusso di immigrati. Come possono pretendere che una sola nazione, poi con tutti i suoi problemi, si faccia carico del peso umanitario dei clandestini?
L italia sbaglia a respingere ma l europa (onu o chi volete) ha sbagliato il doppio a nn aiutare l italia in passato...Ora che stiano zitti invece di sparare sentenze a cavolo...
tutto il mondo è paese CHE SCHIFO

atinvidia284
13-05-2009, 11:12
L'Italia comunque non né la sola né la prima nazione per quantità di flussi migratori

atinvidia284
13-05-2009, 11:14
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Caotica, ma affascinante
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5233 Germania
[Sueddeutsche Zeitung]

Ammirazione per piazze e pizze, derisione per mafia, Fiat e Berlusconi: L´immagine che i tedeschi hanno dell´Italia oscilla tra due estremi.

Il superattivo direttore della Fiat Sergio Marchionne, celebra il piano di intesa con la vecchia signora Opel come l´inizio di un matrimonio benedetto. La corteggiata, ma anche molti politici, sindacalisti e cittadini in Germania hanno invece paura che si risolva in un affare maledetto. La Fiat non ce la fara’ mai - questa e’ l´opinione diffusa.

La causa risiederebbe nei dubbi sulle capacita’ finanziarie e manageriali della casa torinese cosí come sulle preoccupazioni per le sedi e i posti di lavoro. Il duro rifiuto alla richiesta di Marchionne ha pero’ anche altri motivi, da ricercare nel piú profondo della psicologia della gente.

In questo senso la Fiat rappresenta tutta l´Italia, e il pregiudizio recita cosi: Gli italiani sono inaffidabili, incapaci di grandi progetti e inadattia rilevare una parte dell´orgogliosa industria automobilistica tedesca. Lo stesso Goethe parlo’ male dell´Italia: “Cerchi invano in ogni angolo la rettitudine tedesca.” A Schopenhauer viene attribuita la frase: “Il punto cardinale del carattere nazionale degli italiani e’ la più completa sfacciataggine.” Piu’ tardi a questi pregiudizi si aggiunsero i ricordi tedeschi di un presunto tradimento italiano nella Seconda Guerra Mondiale.

Anche l´elevato cronico debito pubblico, le scene da operetta della politica di Roma, le montagne di rifiuti a Napoli cosi come il problema della mafia rendono un’ immagine per cui l´Italia non puo’ essere un paese serio. Secondo una battuta cattiva che circola in Germania Fiat è l’acronimo per “difettosa in tutti i pezzi” (Ndt. in tedesco: “Fehlerhaft In Allen Teilen”)

In bizzarra contrapposizione a questi stereotipi negativi c´e’ la passione per l´Italia dei tedeschi. Almeno per quanto riguarda le vacanza, la penisola a forma di stivale ancora oggi e’ il paese dove fioriscono i limoni, si cucina in maniera eccellente, si possono acquistare mobili eleganti, scarpe e vestiti e la vita quotidiana e’ piu’ leggera e allegra che nella nordica Germania. Andare per le colline della Toscana con una Fiat 500? Ma volentieri! La Fiat al timone della Opel? Giú le mani. Cosí si lascia descrivere l´atteggiamento tedesco nei confronti dell´Italia. Da una parte il culto dall´altra il rifiuto, luogo dei desideri e paese del caos, tra questi estremi oscilla l´immagine dell´Italia.

Una particolare figura fa si che da anni questo lato oscuro dell’Italia venga accentuato: Silvio Berlusconi. Il Primo Ministro, con le sue scappatelle, il suo concetto patriarcale del potere, il mischiare la vita privata con il suo ruolo pubblico, così come i suoi attacchi sconsiderati alla giustizia, non potrebbe resisestere neanche una settimana come politico nella Repubblica Federale. Lo stile sfavillante di Berlusconi e la sua auto esaltazione risultano a molti tedeschi ridicoli e pericolosi allo stesso tempo. Anche per questo nel dibattito Fiat-Opel aleggia la sensazione che l’ Italia non sia abbastanza affidabile.

Successi italiani

Solo che la Germania non si può lasciare andare cosi facilmente a certi giudizi sul amico stretto e alleato. Iniziando da Berlusconi. Questo uomo forte è difficilmente tollerabile come presidente democratico di uno dei più importanti stati europei, e gli italiani farebbero bene ad osservarlo con occhi critici. Tuttavia, Berlusconi non dovrebbe essere dipinto o bianco o nero.

L’Italia non è solo Berlusconi

Ha ridimensionato la crisi della spazzatura a Napoli in poco tempo. Ha affrontato la catastrofe del terremoto in Abruzzo, finora, con strabiliante slancio. E la scelta di trasferire l’incontro del G8 di luglio dalla lussuriosa costa della Sardegna a L’Aquila devastata dal terremoto, in un periodo di crisi economica è quanto meno astuta.

A parte questo: l’Italia non è solo Berlusconi. Il paese ha sempre dimostrato che al contrario delle attese dei paesi stranieri, dalla sua posizione è capace di grandi opere. Quasi nessuno avrebbe pensato, che questa nazione con un debito pubblico elevatissimo e con la sua Lira debole, si sarebbe collocata nel primo gruppo degli Stati che avrebbero adottato l’Euro. Ma l’Italia ce l’ha fatta, anche perchè i suoi cittadini senza protestare tanto, per riuscirci hanno pagato delle tasse speciali.

Un altro esempio: prima dei mondiali di calcio del 2006 in Germania, l’Italia giocava in “fuorigioco”. Era schernita da tutto il mondo per un campionato di serie A travolto dagli scandali. L’ Italia è poi diventata Campione del Mondo. E la Fiat? Alcuni anni fa l’azienda si trovava sull’orlo della bancarotta. Oggi si lancia nel tentativo di costruire il secondo più grande impero automobilistico del mondo. Gli alti e i bassi in Italia si susseguono più rapidamente che in altri paesi. Stando a tutti gli stereotipi negativi che riguardano questo paese, sarebbe dovuto gia essere al tappeto da tempo. Invece chi ancora oggi passa per Venezia, o cammina per Roma o viaggia per la Puglia si convincerà di una cosa: Non è certamente così. Come dei magici realisti, molti italiani riescono con perseveranza nell’ apparentemente utopico obiettivo di compensare la debolezza del loro Stato e della loro società. Chi pensa sbrigativamente - non ce la possono fare - si potrebbe sbagliare di grosso.

Per quanto riguarda l’offerta della Fiat alla Opel questo significa che: sarebbe intelligente valutare il suo valore, senza lasciarsi influenzare da pregiudizi di nazionalità e dall’orgoglio ferito dei produttori di auto tedesche. Così potrebbe risultare che il fidanzamento tra le due case automobilistiche non sarà sicuramente un matrimonio da settimo cielo - ma neache un affare maledetto.

[Articolo originale "Chaotisch, aber charmant" di Stefan Ulrich] (http://www.sueddeutsche.de/politik/920/467493/text/)

atinvidia284
15-05-2009, 09:31
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/sweden.standard.gif Lo stato lascia fare la mafia
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5275 Svezia
[Dagens Nyheter]

Dopo le sconfitte degli ultimi anni, la mafia siciliana adesso cambia tattica. Intanto, lo stato si è in pratica arreso nella lotta a Cosa Nostra. È quanto dice il sostituto procuratore di Palermo a DN.

Chi visitava il palazzo di giustizia di Palermo negli anni ’80, si trovava di fronte ad un’edificio enorme, pulsante di attività come un alveare. Guardie del corpo, innumerevoli segretari e assistenti andavano avanti e indietro per i lunghi corridoi, aiutando il grande pool antimafia costruito intorno ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – entrambi uccisi poi dalla mafia nel 1992.

Oggi nei corridoi c’è un senso di desolazione kafkiana già nel primo pomeriggio. Alcuni giudici continuano però testardamente il proprio lavoro. Uno di questi è il sostituto procuratore Antonio Ingroia, che oggi coordina tutte le indagini sulla mafia a Palermo.

Sottolinea i problemi pratici legati alla possibilità di portare avanti il lavoro nonostante i continui tagli fatti dallo stato. Ingroia parlava chiaro come pochi altri già il giorno dell’apertura dei lavori del sistema giudiziario del paese per il 2009. Affermava che la lotta alla mafia rischia di di finire in bancarotta totale. Mancano i soldi per pagare gli straordinari al personale, ma anche per pagare cose basilari come la carta per la fotocopiatrice o la benzina delle macchine dei giudici e delle guardie del corpo.

- Questo è il risultato di una decisione politica che deriva da una sottovalutazione di Cosa Nostra. Finché la mafia uccideva sulle strade, l’organizzazione era vista come una minaccia seria. Da quando però la mafia ha scelto la strategia dell’armistizio, lo stato ha fatto lo stesso, dice Ingroia.

È sua convinzione che l’obiettivo dello stato non sia più di combattere e sconfigggere la mafia, ma solo di limitare il fenomeno. Se la mafia riga dritto e si concentra a fare soldi con il narcotraffico, lo stato ritiene che il fenomeno sia tollerabile.

Ingroia qui ha lavorato sulle indagini di mafia dal 1992. Dopo l’arresto di importanti boss come Totò Riina e Bernardo Provenzano, Ingroia ha dimostrato piuttosto esplicitamente di non essere per niente un sostenitore del reciproco ed informale armistizio di questi tempi tra la mafia e lo stato italiano.

Oggi non ci sono leader certi all’interno di Cosa Nostra. Probabilmente l’organizzazione non ha nemmeno la stessa struttura a cupola emersa dalle testimonianze dell’”informatore” Tommaso Buscetta.
- Provenzano, arrestato nel 2006, era l’ultimo dei corleonesi ed ha perciò concluso un’epoca storica, dice Ingroia riferendosi al paese Corleone, per più di cinquant’anni chiamato la culla della mafia.

Lo stato ha poi continuato ad avere successo nella lotta alla mafia. Salvatore Lo Piccolo, considerato il logico erede di Provenzano, è stato arrestato nel 2007. Oggi sono principalmente due i mafiosi che aspirano al controllo della Sicilia: il 44enne Domenico Raccuglia è senz’altro il boss più importante di Palermo. Il 47enne Matteo Messina Denaro (a causa del suo dissoluto stile di vita chiamato spesso il playboy numero uno della mafia) controlla la provincia di Trapani nella Sicilia occidentale.

Nella zona di frontiera, intorno al comune di Partinico, è in atto una piccola guerra di mafia. Partinico è il luogo che ha avuto il maggior numero di omicidi mafiosi in Sicilia negli ultimi anni, sottolinea Ingroia.
Cosa Nostra ha provato ad uscire dalla forte crisi in cui l’organizzazione era finita dopo i molti colpi inferti dallo stato. Concorrenti come la ’ndrangheta calabrese nel frattempo sono cresciuti ed hanno raggiunto una posizione nettamente predominante nel traffico internazionale di droga.

- La tattica di Cosa Nostra si è basata sul riallacciamento dei contatti con le famiglie mafiose che hanno lasciato la Sicilia e sono partite per gli Stati Uniti per evitare le guerre di mafia e l’egemonia dei corleonesi, dice Ingroia nominando soprattutto le famiglie Gambino e Inzerillo.

Non si può certo dire che Antonio Ingroia sia popolare nel governo di Silvio Berlusconi, dato che spesso e volentieri è entrato in aperta polemica con il potere di Roma. Lo ribadisce anche durante l’intervista a DN, dicendo che lo stato ha indebolito le possibilità dei giudici per le indagini preliminari di investigare sui crimini mafiosi. In un primo tempo limitando l’uso delle testimonianze dei membri che hanno lasciato e preso le distanze da Cosa Nostra. Le prove di un paio di grandi processi basati su affermazioni di cosiddetti informatori o ”pentiti” – per esempio il processo contro l’ex primo ministro Giulio Andreotti – sono scoppiate dopo un decennio come bolle di sapone.

- Lo stato voleva invece che usassimo metodi probatori più tradizionali, come le intercettazioni telefoniche. Adesso il governo vuole limitare anche queste. Io, così come molti altri colleghi, mi chiedo come potremo svolgere il nostro lavoro senza utilizzare testimoni né intercettazioni. L’obiettivo è forse quello di sopprimere del tutto indagini scomode?.

Ingroia soppesa le parole con la massima prudenza non appena cominciamo a parlare della relazione tra mafia e politica. Non c’è da stupirsene, visto che dal suo ufficio sono partite le accuse, che adesso sono materia processuale, contro Marcello Dell’Utri. Dell’Utri, uno dei collaboratori più stretti di Berlusconi e membro del senato, nel 2004 è stato condannato a nove anni di carcere per associazione mafiosa. Eppure Berlusconi ha lasciato che si presentasse per la rielezione l’anno scorso e ha definito Dell’Utri come ”perseguitato politicamente dalla giustizia”.

Ingroia non dice una parola su Dell’Utri, ma è sufficiente leggere le sue precedenti indagini preliminari per constatare che la sua linea d’accusa è che Dell’Utri sia stato un punto di contatto importante tra la mafia e le grandi vittorie elettorali di Berlusconi in Sicilia.

- Prima l’Italia aveva una politica molto più strutturata. La mafia ed i politici erano due gruppi distinti, senza contatti in comune ma che a volte si cercavano per mettersi d’accordo. Oggi ci sono mafiosi che si dedicano alla politica, mentre ci sono politici, soprattutto a livello locale, che favoriscono apertamente la mafia.

[Articolo originale "Staten låter maffian hållas" di Peter Loewe] (http://www.dn.se/nyheter/varlden/staten-later-maffian-hallas-1.856808)

guyver
15-05-2009, 09:47
vado un pò ot
link un articolo italiano vedete se è il caso di quotarlo... :)
Berlusconi premio nobel!
http://www.reset-italia.net/2009/05/11/silvio-berlusconi-premio-nobel-per-la-pace-2010/

atinvidia284
15-05-2009, 09:48
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Italia- Silvio Berlusconi buca lo schermo per difendersi
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5299 Francia
[France Soir]

Preoccupato che il suo divorzio possa creare conseguenze negative sulle amministartive parziali e le europee, Silvio Berlusconi mobilizza l’audience.

Assalito da preoccupazioni politiche, criticato dalla Chiesa italiana che ha pubblicato un violento editoriale sul quotidiano vescovile Avvenire, Silvio Berlusconi si espone personalmente.
Di colpo, tre milioni d’Italiani hanno assistito, martedì sera, a un vasto show mediatico con Silvio Berlusconi che monopolizzava la scena a Porta a porta, popolare trasmissione televisiva molto apprezzata dagli Italiani.

Per due ore il presidente del Consiglio ha difeso il suo onore e, soprattutto, il suo capitale di simpatia, aiutato da tre giornalisti incaricati di intervistarlo. Ora, per compiacenza o ritegno, nessuno gli ha fatto la domanda scomoda: “Dove ha conosciuto la giovane Noemi?”

Così la trasmissione non aveva praticamente ragion d’essere per gli Italiani che seguono la saga familiare della coppia Berlusconi. Senza contradditorio il presidente del Consiglio ha fornito la sua versione dei fatti. Il suo viaggio a Napoli per partecipare al compleanno di una ragazza che festeggiava la sua maggiore età e lo chiama “Papi” è il frutto di una serie di coincidenze.

Colpa di nessuno

“Mentre ero in visita a Milano, centinaia di migliaia di persone hanno cominciato ad acclamarmi”, ha dichiarato Berlusconi. Molto imbarazzato dal fervore dei tifosi, l’uomo d’affari avrebbe deciso di partire immediatamente per Napoli dove doveva sostenere la campagna elettorale di un membro della sua coalizione.

Sfortuna ha voluto, ci si sia messo anche il maltempo. Silvio Berlusconi avrebbe così accettato all’ultimo momento l’invito di un amico che festeggiava i 18 anni di sua figlia, invece di aspettare l’inizio del meeting sotto la pioggia. “Le fotografie che sono state pubblicate dal settimanale Chi (NdR: che gli appartiene) provano che ho partecipato a questa festa in tutto onore”, ha continuato il presidente del Consiglio.

L’obiettivo di questo show era quello di evitare un divorzio nettamente più feroce dall’opinione pubblica, a un mese dalle elezioni europee e da parziali amministrative, il “Cavaliere” ha alternato delusioni coniugali e successi politici.

Rilancio dell’economia malgrado la crisi, terremoto all’ a L’ Aquila e promesse di ricostruzioni rapide, preparazione del G8 che si terrà nella città martire il prossimo luglio, tanti sono gli argomenti per convincere i telespettatori che il suo divorzio e le accuse “infamanti” di sua moglie non fanno di lui un cattivo presidente del Consiglio.

[Articolo originale "Italie - Silvio Berlusconi crève l’écran pour se défendre" di Ariel F. Dumont] (http://www.francesoir.fr/etranger/2009/05/07/italie-silvio-berlusconi-creve-l-ecran-pour-se-defendre.html)

guyver
15-05-2009, 10:47
Continuo ad andare OT
ma vediamo di far luce su alcuni altarini

La ParCondicio elettorale è cominciata il 3 aprile. Voi ve ne siete accorti?
In campagna elettorale vige la ParCondicio. Per chi non lo sapesse siamo in campagna elettorale per le elezione europee del 6-7 giugno. AgCom parla chiaro con le righe di questo comunicato. Da notare il seguente paragrafo: necessità che le emittenti radiotelevisive osservino con particolare rigore i criteri di tutela del pluralismo, completezza, imparzialità, obiettività e parità di trattamento tra le diverse forze politiche, assicurando una equilibrata informazione.

Ora, è vero che il 6 aprile c'è stato il terremoto all'Aquila ed è naturale che Silvio Berlusconi in quanto presidente del Consiglio si facesse vedere nei luoghi del disastro. Peccato che poi l'intervento sia andato troppo oltre, sfruttando il circo mediatico per "comiziare" e prendersi la maggior parte dei minuti dei TG nazionali, il maggior numero di pagine di quotidiani e settimanali.

Infatti per chi non lo sapesse, uno dei rilevatori della parcondicio è l'osservatorio di Pavia, che cronometro alla mano, misura il tempo di permanenza dei vari leader politici sui tg nazionali. Pino Corrias nelle scorse settimane chiese i dati, come riportato in un suo intervento, ad uno di questi osservatori ad un professore di ****** (non riportato come richiesto dal professore stesso), ricevendo risposte come queste: "Dati clamorosi!"
"Penso che ora non usciranno"
"Lei pensi a un tempo e poi lo raddoppi, lo triplichi!"

Qualcuno dice che quella di Berlusconi e seguaci in TV non sia stata campagna elettorale, ma presenza istituzionale, intanto dietro coi titoli "L'uomo della provvidenza", "il governo del fare" e via dicendo. D'altronde si sa, al PDL tutto la Parcondicio ha sempre dato l'orticaria, specialmente al suo boss.
http://lucarinaldi.blogspot.com/2009/05/la-parcondicio-elettorale-e-cominciata.html

E cosa si inventa Mister B per aumentare i consensi? Una bella collana sulla sua vita, edita dal imparzialissimo (si come no :) ) LIBERO in 15 uscete gratuite (tanto le paghiamo già noi) dal 12 maggio al 4 giugno, proprio in tempo per le elezioni :)
http://www.libero-news.it/pages/berlusconi-tale-quale

"Berlusconi tale e quale” – Vita, conquiste battaglie e passioni di un uomo politico unico al mondo"
http://www.libero-news.it/app/webroot/img/template/default/berlusconi/primapagina-f1.jpg

MA LOL!! Ridiamo che è meglio va

Ps. A pensar male del tutto, notare come le ultime uscite siano ancora in lavorazione, forse se le tengono A TEMA con argomenti per gli ultimi giorni prima delle elezioni??

atinvidia284
15-05-2009, 15:54
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Trittin collega Berlusconi alla mafia
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5382 Germania
[Sueddeutsche]

Jürgen Trittin, candidato di punta dei Verdi alle elezioni per il Parlamento tedesco, attacca pesantemente i primi ministri di Italia e Gran Bretagna.

Jürgen Trittin, candidato di punta dei Verdi alle elezioni per il Parlamento tedesco, ha sollevato in un colpo solo pesanti accuse contro i capi di governo di Italia e Gran Bretagna, Sergio [NdT: Silvio, errore nel testo originale] Berlusconi e Gordon Brown.

Nel corso del dibattito parlamentare sulla lotta internazionale ai paradisi fiscali e all’evasione Trittin ha affermato: “Dobbiamo prendere atto che, alla prova dei fatti, nulla è cambiato finora a Guernsey o alle isole Cayman. Questo è il problema quando si cerca di combattere i paradisi fiscali insieme a Gordon Brown: si hanno le stesse possibilità di successo che si avrebbero se si cercasse di combattere la mafia insieme a Silvio Berlusconi”.

Alla domanda del capogruppo della FDP [partito liberale, NdT] Guido Westerwelle su quale sia il collegamento tra il capo di governo italiano e la mafia, Trittin ha risposto: “A parte il signor Guido Westerwelle, con le sue enormi conoscenze internazionali, l’hanno capito tutti”.

L’ex ministro per l’ambiente Trittin e la capogruppo Renate Künast costituiscono il duo di punta dei Verdi alle elezioni per il Parlamento tedesco che si svolgeranno il 27 settembre. Venerdì si apre a Berlino il congresso di partito dei Verdi. Nel caso in cui i Verdi facessero parte della coalizione di governo, Trittin potrebbe diventare ministro degli esteri.

[Articolo originale "Trittin bringt Berlusconi mit Mafia in Verbindung"] (http://www.sueddeutsche.de/politik/187/467758/text/)

atinvidia284
16-05-2009, 09:52
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif “Mussolini era troppo buono…”. Polemiche dichiarazioni del senatore Marcello Dell’Utri
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5367 Spagna
[El mundo]

Mi perdoni Veronica Lario, però a pensarci bene forse non era poi così male la tanto criticata idea di Silvio Berlusconi di dare spazio nelle file del suo partito a showgirl, starlette, modelle, ex aspiranti a miss Italia e ragazze del mondo dello spettacolo in generale.

Perché, a voler essere onesti, tra una bionda da schianto, innocente e con gambe interminabili, e certi pezzi grossi del Popolo della Libertà (come si chiama il nuovo partito che guida il Cavaliere), molti sceglierebbero senza dubbio la prima opzione. Soprattutto dopo le dichiarazioni appena rilasciate dal senatore Marcello Dell’Utri, uno dei più leali luogotenenti di Silvio Berlusconi.

Ecco alcune perle: “Mussolini perse la guerra perché era troppo buono. Non era affatto un dittatore spietato e sanguinario come poteva essere Stalin. Leggendo i suoi diari giorno per giorno, scritti per 5 anni dal ‘35 al ‘39, cioè alla vigilia della decisione di entrare in un conflitto mondiale già iniziato, le posso assicurare che trovo Mussolini un uomo straordinario e di grande cultura. Un grande scrittore, del livello di Montanelli; i suoi diari sembrano le cronache di un inviato speciale, con frasi brevi e aggettivazioni efficaci come raramente ho letto”, sostiene Dell’Utri in un’intervista concessa ad una web tv.

“Non fu colpa di Mussolini se il fascismo si trasformò in un orrendo regime. Ci sono testimonianze autografe del Duce in cui critica i suoi uomini che hanno falsato il fascismo, costruendosene uno a proprio modo, basato sul ricatto e sulla violenza. Il suo fascismo era di natura socialista”.

E, come se non bastasse, aggiunge: “Non ho paura di diventare impopolare con queste dichiarazioni, perseguo solo la ricerca della verità. Io non ho alcuna intenzione di fare apologia né del fascismo né di Mussolini.
Ho scoperto nei diari di Mussolini la figura di un grande uomo. Commise errori ed è già stato condannato dalla storia. Ma da questi scritti viene fuori una figura diversa da quella che ci è stata propinata dagli storici dei vincitori. Non era un buffone, non era un ignorante e tantomeno un sanguinario. Era un uomo buono. Mussolini era solo una brava persona che ha fatto degli errori”.

È un peccato che i diari ai quali si riferisce Dell’Utri siano secondo vari storici, apocrifi. Ma soprattutto vale la pena soffermarsi un po’ per spiegare chi è Marcello Dell’Utri, un siciliano di 68 anni che era presidente di Publitalia ‘80 (l’azienda di pubblicità di Silvio Berlusconi) e che nel 1993 fondò insieme al Cavaliere il partito di Forza Italia.

Nel 2004 il Tribunale di Palermo lo ha condannato a nove anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. “La pluralità delle attività condotte da Dell’Utri (…) ha costituito un concreto, volontario, consapevole, specifico e prezioso contributo al mantenimento, consolidamento e rafforzamento di Cosa Nostra”, recitava la sentenza.

Precedentemente, nel 1999, già era stato condannato con sentenza definitiva a due anni e tre mesi di reclusione per frode fiscale e fatture false. E lo tengono lì, al Senato italiano a difendere le virtù di Mussolini. È vero che non era così male l’idea di introdurre modelle nella politica italiana?

[Articolo originale ""Mussolini era demasiado bueno". Polémicas declaraciones del senador Marcello Del'Utri:" di Irene Hdez. Velasco] (http://www.elmundo.es/elmundo/2009/05/05/internacional/1241508231.html)

atinvidia284
17-05-2009, 08:38
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Il divorzio di Silvio Berlusconi
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5306 Gran Bretagna
[The Economist]

Il divorzio può già causare un danno politico al Primo Ministro italiano.

Proprio quando sembrava che nulla potesse colpirlo, Silvio Berlusconi si trova a fronteggiare il più grosso ostacolo sulla sua strada da quando ha assunto di nuovo la carica di Primo Ministro un anno fa.
L’ostacolo è stato piazzato da sua moglie, Miriam Bartolini (meglio conosciuta col suo ex pseudonimo d’arte Veronica Lario), che il 3 maggio scorso ha reso noto di volere il divorzio a causa della condotta tenuta da Berlusconi con altre donne. La signora Lario, sua seconda moglie, ha censurato il comportamento del marito in due particolari occasioni.

Ha descritto come “ciarpame senza pudore” il piano del marito di proporre diverse showgirls come candidate per il suo partito, Il Popolo della Libertà, alle elezioni europee del mese prossimo. Ha deplorato inoltre la presenza di Berlusconi alla festa per il diciottesimo compleanno di un’aspirante modella ed attrice, dichiarando che non avrebbe più potuto rimanere sposata con un uomo “che frequenta le minorenni”.

Berlusconi sostiene che ci sia un collegamento fra la sua crisi matrimoniale e il suo recente successo (incluso un 56% come indice di gradimento, nonostante la recessione). Ha dichiarato che sua moglie è stata tratta in inganno dalle macchinazioni della stampa d’opposizione - un’affermazione che il principale leader dell’opposizione, Dario Franceschini del Partito Democratico, ha definito patetica. Ma il mutuo scambio di recriminazioni fra i due leaders non è stata l’unica cosa che ha contribuito a dare a questa faccenda, di carattere altrimenti privato, una dimensione politica.

Il giudizio comune vuole che gli italiani non si preoccupino di ciò che i loro politici facciano nella vita privata. Ma parecchi prestano attenzione a ciò che dice la Chiesa.

Il 5 maggio scorso, il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana ha apertamente criticato Berlusconi, dichiarando che “la stoffa umana” di un leader “non è irrilevante”. Il giorno successivo, un cardinale del Vaticano ha dichiarato che il comportamento del Primo Ministro “ci sembra strano -sopra le righe.”

Un altro pericolo per Berlusconi è che, se la causa di divorzio venisse protratta nel tempo, gli italiani finirebbero per schierarsi (da una parte o dall’altra), e alcuni dei suoi sostenitori di sesso femminile finirebbero per simpatizzare con la moglie, in particolare in quanto questa afferma d’esser stata pubblicamente umiliata da lui.

Inoltre, in maniera maggiore rispetto a ogni altro leader europeo, Berlusconi ha costruito la sua carriera politica sulla propria storia ed proprio stile di vita. Ha forgiato un’immagine virtuale di sè come superuomo, che gode di ricchezza, potere e dell’amore e della fedeltà di una bella moglie nonostante egli possa al contempo essersi dilettato con la compagnia di una marea infinita di belle ragazze. La signora Lario ha mostrato che, almeno in un campo, questa immagine è falsa. E che una persona con tali debolezze non può essere un superuomo.

[Articolo originale " Silvio Berlusconi's divorce "] (http://www.economist.com/world/europe/displaystory.cfm?story_id=13611661)

atinvidia284
17-05-2009, 09:42
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Il Cavaliere Benzino Napoloni
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5376 Spagna
[La Voz de Galicia]

Mai, come nell’attuale Repubblica Italiana, è stato tanto falso il detto secondo cui ogni paese ha i governanti che si merita. Bene, questo grande paese, che tanto amiamo ed ammiriamo e senza il cui nervo senza la cui forza industriale, commerciale, culturale e senza il cui spirito d”avventura sarebbe impossibile capire la storia del mondo almeno degli ultimi cinque secoli, non si merita certo un primo ministro come Silvio Berlusconi.

Si, già so che “il Cavaliere” - che è come si sa in Italia, quello che è risultato essere un vero principe dei cafoni - è il presidente del Consiglio perché così ha deciso il corpo elettorale, però questa ovvietà non dovrebbe nemmeno trarci in inganno: Berlusconi vince le elezioni perchè non ha niente ad ostacolarlo, dopo il processo di cannibalismo e di continui tradimenti che si trova a soffrire la sinistra italiana da quando è entrato in crisi il sistema dei partiti del dopoguerra.

È stato così che un soggetto corrotto, autoritario e maleducato fino all’estremo imbarazzo ha potuto trasformarsi in un personaggio della politica europea e, grazie all’importanza dell’Italia nel Mondo, della politica mondiale. Grazie alla sua immensa fortuna personale, accumulata con mezzi che danno adito a sospetti di ogni genere, e al dominio di un immenso gruppo mediatico, Berlusconi ha ottenuto con il voto il posto che il suo vero predecessore ha conquistato con la forza.

Perché il vero predecessore culturale di Berlusconi non è né il corrotto democristiano Andreotti, né il Craxi socialista che sfuggí alla giustizia, né i tanti e tanti dirigenti emersi da quella democrazia consociativa italiana degradata per la mancanza di alternanza.

No. Il suo vero predecessore - quello che ricorda Berlusconi per i gesti, per la sua concezione della politica e per il suo disprezzo per le regole di una vera democrazia -, è un misto del vero Benito Mussolini e delle due sue più celebri parodie: quella che nel Grande Dittatore sarà impersonata da Charles Chaplin (l’ineffabile Benzino Napoloni, alleato del non meno delirante Astolfo Hinkel) e quella comica che realizzata da Fellini in Amarcord.

È questa combinazione patetica, anche se odiosa, che permette di capire il Silvio Berlusconi che accusa alcuni deputati dell’opposizione di essere maleodoranti, quello che pretende di riempire di signorine le sue liste europee, quello rappresentato nudo e alato accanto al ministro Mara Carfagna in un quadro degno del più scadente “tutto a un euro”, quello che dopo il terremoto consiglia agli sfollati dell’Aquila di vivere la loro sistemazione come se stessero in un campeggio! E infine quello a cui piace toccare le donne anche senza il loro permesso. Un Berlusconi irresponsabile, frivolo, maschilista, omofobo e libertino che costa fatica accettare nell’Europa moderna di inizio XXI secolo.

[Articolo originale "Il Cavaliere Benzino Napoloni" di Roberto Blanco Valdésé] (http://www.lavozdegalicia.es/opinion/2009/05/08/0003_7703404.htm)

atinvidia284
17-05-2009, 17:34
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/argentina.standard.gif Berlusconi, da premier a Io, il supremo
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5309 Argentina
[Pagina/12]

Italia 1994: non certo senza sconcerto abbiamo assistito alla prima vittoria elettorale di Berlusconi, Silvio, e della sua allora giovane Forza Italia, partito a buon mercato che ci ha tolto la gioia di gridare “forza Italia” ai Mondiali. Da allora Berlusconi ha avuto quattro mandati da primo ministro: il primo nella XII Legislatura (1994), due consecutivi nella XIV (ossia 2001-2005 e 2005-2006, quando fu anche ministro ad interim degli Esteri, dell’Economia, della Salute e della Funzione Pubblica), e l’ultimo nella XVI (dal 2008).

Italia 2009: assistiamo, stavolta senza sconcerto ma con rabbia, alla fondazione del Popolo della Libertà, partito di estrema destra in cui confluiscono il primo partito moderato post-ideologico italiano - con una quota di partecipazione del 70% - e Forza Italia (quello stesso che ha dato rappresentanza all’elettorato moderato di matrice cattolica, socialista e liberale). Unito a questo la più radicale e xenofoba Alleanza Nazionale - con una quota di partecipazione del 30% -, guidata dal fascista in doppiopetto Fini, Gianfranco.

Popolo della Libertà: partito e, in quanto tale, strumento principe della partecipazione democratica, però in questo caso, del tutto distorto in questa funzione a cominciare dal suo nome. Berlusconi cerca la sua forza e la sua legittimazione più nel “popolo” che nelle istituzioni. E questo concetto è la vera base del nuovo movimento.

Infatti la forza del Popolo della Libertà trova fondamento nel proprio elettorato, che era pronto prima della sua classe dirigente per riconoscersi in una formazione unitaria, così come dimostrato in quella grande manifestazione del 2 dicembre 2006 contro l’allora governo Prodi (di un moderato centrosinistra). Popolo della Libertà (vorrei sapere di quale), di cui Berlusconi si è consacrato leader - e, nel fondarlo, si è consacrato anche “fondatore della destra moderna” - durante il Congresso di marzo che ha ufficializzato la sua nuova formazione politica. Formazione benedetta perfino dal Vaticano: “Perchè esprime i valori italiani comuni, tra i quali quelli cattolici costituiscono una parte per niente secondaria” (L’Osservatore Romano). Popolo della Libertà, partito unico nel migliore stile del fascio classico, che arriva con i rituali di un Congresso a modello di grande struttura pedagogica di massa per diffondere la Libertà, poiché questa si apprende, tautologicamente, con l’esercizio stesso della libertà.

Bene: con questo nuovo regalo che Berlusconi si fa, i suoi poteri aumentano. E al contempo sembra (quasi) ambire ad un lungo periodo di monopartitismo al governo. Con ciò non sto formulando nessuna profezia circa il futuro del bel paese, poiché lo stesso Cavaliere ha reso pubblica la sua pretesa di cambiare la Costituzione con lo scopo di rafforzare la sua autorità e il suo dominio; giacché, testuali parole, il primo ministro Italiano non ha gli stessi poteri di quelli delle grandi democrazie. Mi chiedo a quale grande democrazia stia pensando il signor presidente, che ora sta tracciando un itinerario per convertirsi - tutto sembra confermarlo - nell’”Io, il Supremo”. Nella sua persona si concentrano per ora la figura di superleader del Popolo della Libertà e quella di capo del governo.

Così da poter eventualmente aggiungere, alla fine dei cinque anni, quando terminerà il suo mandato, l’incarico di presidente della Repubblica (oggi detenuto da Giorgio Napolitano, primo presidente di Stato ad essere stato membro del PCI).

Berlusconi e il suo itinerario, che grazie ad una propaganda martellante si è convertito, nella mitologia popolare, in una figura paterna e infallibile, enormemente superiore ai “gerarchi in camicia nera” e cravatta o ai “prefetti”. Con il suo nuovo superpartito cerca di far in modo che tutte le decisioni dipendano da lui, obbligando la democrazia a orientarsi verso l’autoritarismo e puntando sempre più a concentrare il potere nelle mani di pochi: quelle di uno strettissimo gruppo che, com’è logico in un sistema che va chiudendosi, non si può rinnovare se non per il capriccio o l’intuizione del capo.

Un’attività di partito che ha come fine il desiderio di arrivare ad un elettorato più ampio di quello di Forza Italia e che comprenda “dai piccoli artigiani agli imprenditori, passando per gli strati più popolari e timorosi (grazie alla propaganda mediatica), della globalizzazione e dall’immigrazione” (Pagina/12, 30/3/2009).

È così che l’Italia vive la fine della congiuntura favorevole dell’economia mondiale, mentre dall’ ‘oppositore’ Partito Democratico o da un centrosinistra frammentato, voci come quella di Di Pietro sostengono che Berlusconi pretende di trasformarsi in un Ducetto. Un Mussolini in miniatura, diciamo. E dietro l’economia telegrafica di quel diminutivo che si vorrebbe insultante, ma che in realtà risulta tenero - dal momento che porta ad un’alterazione semantica e ad una funzione diminutiva, in questo caso gli si associa una connotazione negativa, però allo stesso tempo anche un tono familiare, mettendo in evidenza una certa implicazione affettiva da parte di questa sinistra distratta e confusa, quando non complice -, leggo una mancanza di alternative a causa dell’eliminazione di qualsiasi dialettica politica. Italia 2009. La “stessa” Italia che nel 1921 assistette alla costituzione del Partito Comunista sotto la direzione di Amedeo Bordiga e di, né più né meno, Antonio Gramsci.



* L’autore è saggista e professore della “Universidad Nacional de General Sarmiento”

[Articolo originale "Berlusconi, de premier a yo, el supremo" di Rocco Carbone*] (http://www.pagina12.com.ar/diario/elmundo/4-122716-2009-04-06.html)

atinvidia284
18-05-2009, 13:21
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif La xenofobia italiana arriva alla Gastronomia
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5414 Brasile
[O Estado de S. Paulo]

GINEVRA - Il pregiudizio contro ciò che viene da fuori dell’Italia è diventato ancora più forte nella città di Lucca, in Toscana. Il consiglio comunale ha proibito l’apertura di nuove tavole calde e ristoranti di cucina turca, araba e cinese, con il pretesto di incentivare il consumo di cibo nazionale. La cosa che sorprende di più gli immigrati è che l’idea comincia a diffondersi e trova sostenitori perfino tra i membri della squadra del primo ministro Silvio Berlusconi.

La prima ad adottare una moratoria nell’apertura di nuove tavole calde di cucina etnica è stata la città di Lucca. L’obiettivo era incentivare gli italiani a mangiare cibo italiano. Una versione gastronomica del protezionismo. Ancora una volta è stato il partito di estrema destra Lega Nord a difendere l’idea come un modo per “proteggere le specialità locali contro la diffusione degli alimenti etnici”.

L’idea fa proseliti anche in Lombardia e in altre regioni. La moratoria entrerà in vigore anche a Milano. In un anno in città il numero di ristoranti etnici è aumentato del 30%, arrivando a 668. Luca Zaia, ministro italiano dell’Agricoltura e membro della Lega Nord, ha difeso la misura.

“Dobbiamo avere cura della nostra cultura” ha detto. Ma ha ammesso che i promotori dell’iniziativa hanno interesse puramente commerciali. Queste tavole calde infatti finirebbero con l’importare sempre più carne e altri prodotti dall’estero.

Un altro motivo è stato precisato dall’assessore regionale Davide Boni, di Milano. A suo parere, gli immigrati turchi e arabi sono disposti a un orario di lavoro più lungo, il che sarebbe concorrenza sleale per i ristoranti tradizionali. “Si tratta di una nuova Crociata”, ha commentato ironicamente il giornale La Stampa.

Curiosamente, i ristoranti francesi non sono soggetti alle nuove regole. I critici dei sistemi radicali difesi dal governo hanno chiesto che cosa ne sarà degli ingredienti dei piatti tipici italiani, visto che il pomodoro fu un regalo del Perù alla cucina italiana, e gli spaghetti sono venuti dalla Cina.

[Articolo originale "Xenofobia italiana chega à gastronomia" di Jamil Chade ] (http://www.estadao.com.br/noticias/internacional,xenofobia-italiana-chega-a-gastronomia,370117,0.htm)

atinvidia284
19-05-2009, 13:04
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/cyprus.standard.gif Berlusconi insiste sul «respingimento» degli immigrati nonostante l’indignazione generata
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5336 Cipro
[Phileleftheros]

Roma: In pieno appoggio alla politica della xenofoba Lega Nord sull’immigrazione, Silvio Berlusconi ha reso noto che la Guardia Costiera italiana continuerà le espulsioni immediate degli immigrati clandestini intercettati in acque internazionali, nonostante le reazioni dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e di organizzazioni per i diritti umani.

«Gli immigrati clandestini che si trovano in acque internazionali continueranno a essere respinti dalle navi e dai motoscafi della Guardia Costiera italiana. Questo nostro diritto deriva dagli accordi europei sull’immigrazione» ha dichiarato ai giornalisti il presidente del Consiglio italiano.

Difendendo totalmente la linea dura del suo governo nei confronti degli immigrati, Berlusconi ha detto che «la sinistra quando governava il paese ha aperto le porte all’ingresso degli immigrati clandestini».

«Sognavano un’Italia multietnica. Noi sogniamo una nuova realtà, nella quale saranno accettati solo gli stranieri che hanno diritto di chiedere asilo politico» ha dichiarato.

Berlusconi ha offerto sostanzialmente piena copertura al ministro degli Interni Roberto Maroni, che la scorsa settimana ha dato l’ordine di «respingere» verso la Libia 223 immigrati individuati dalle autorità italiane in acque internazionali, al largo di Malta.

Maroni, proveniente dalle fila della xenofoba Lega Nord, ha descritto come una «svolta storica» l’espulsione immediata in Libia degli immigrati clandestini prima dello sbarco sulle coste italiane e ha reso noto che «l’applicazione di questa linea continuerà finché gli sbarchi clandestini non cesseranno».

Sabato sera sono stati «respinti» altri 162 immigrati clandestini, tra i quali 50 donne e due neonati.

Sono stati ammessi a bordo di una nave della marina militare italiana, abbandonando le pericolose imbarcazioni sulle quali viaggiavano. Tuttavia l’ordine da cui sono stati raggiunti da Roma era che fossero immediatamente trasferiti al porto di Tripoli, in Libia, da dove erano salpati.

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha espresso grande preoccupazione per le espulsioni dirette, mentre i Medici Senza Frontiere (MSF) denunciano che il forzato e cinico rimpatrio bandisce l’Italia dal novero dei paesi civili.

Di solito gli immigrati clandestini che si avvicinano all’Italia vengono trasferiti sulla costa per controlli che comprendono la loro identificazione, la presentazione dei certificati medici e la possibilità per i profughi di chiedere l’asilo politico.

[Articolo originale "Επιμένει ο Μπερλουσκόνι στην «απώθηση» μεταναστών παρά την κατακραυγή"] (http://www.philenews.com/main/73,1,25,0,7983-.aspx)

atinvidia284
19-05-2009, 13:05
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif Brasile-Italia: 10 a 0
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5301 Brasile
[Carta Capital]

A volte penso che la tifoseria verde-oro, ossia il Brasile intero, non riesca a digerire la sconfitta del Sarriá. Quel 3 a 2 imposto alla selezione brasiliana dall’Italia di Paolo Rossi nel Mondiale del 1982. È un conto in sospeso con la squadra azzurra. Che, tra l’altro, potrebbe essere campione del mondo per la quinta volta al posto del Brasile se Roberto Baggio avesse segnato quel rigore nel 1994.

Sottolineo che il calcio non ha per me l’importanza che assume agli occhi della maggioranza dei compatrioti, anche se mi piace assistervi, quando ben giocato, a mio intendere (come brasiliano, mi considero uno specialista). Nasce qui un contenzioso con l’Italia che trascende le dimensioni del campo. Trovo che sia una scusa inutile per tanti risentimenti pretenziosamente nascosti.

Molto più importante, sempre a mio intendere, è un’altra situazione, che mostra in questo preciso momento un chiaro vantaggio brasiliano. Si tratta di confrontare la popolarità del presidente Lula con quella del premier Silvio Berlusconi, protagonista di un ulteriore episodio di risonanza mondiale che Carta Capital illustra in questa edizione, a pagina 44.

Dove ha origine il massiccio consenso per Lula? Per la disperazione dei media brasiliani, dall’identificazione tra il presidente e il suo popolo, ammaliato dall’ascesa di un suo uguale, un ex tornitore meccanico di irresistibile simpatia.

Dove ha origine la popolarità di Berlusconi, per ora assestata a circa il 75%? L’Italia di oggi è uno dei sette paesi più ricchi del mondo e da questo punto di vista i confronti con il Brasile non calzano. Ma non per questo si rilevano punti a favore della Penisola. È proprio il contrario.

L’odio di classe, da queste parti, è proprio della minoranza. E che la maggioranza veda in Lula il suo migliore rappresentante è assolutamente naturale. Oggi in Italia, con i suoi 3 mila anni di storia, la grande maggioranza fa parte di quello strato che chiameremmo classe media, qualcosa intorno al 70% della popolazione. È questo il fatto grave.

Infatti la maggioranza degli italiani si identifica con un politico che governa per il proprio interesse e con il cittadino più ricco del paese, un imprenditore senza scrupoli, sottoposto a innumerevoli processi dai quali si salva grazie a leggi promulgate a favore suo e di quello dei suoi protetti. Senza contare l’esibizionismo da nuovo ricco che si atteggia a Casanova, le gaffes internazionali e i comportamenti imbarazzanti in tutte le circostanze. In questo campo, il Brasile di Lula vince per 10 a 0.

[Articolo originale "Brasil 10 x Itália 0" di Mino Carta] (http://www.cartacapital.com.br/app/materia.jsp?a=2&a2=8&i=4049)

yggdrasil
19-05-2009, 13:15
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif Brasile-Italia: 10 a 0
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5301 Brasile
lo ripeto ancora:
per il culo, ci pigliano per il culo :muro: :muro:
e gli italiani votano il nano permettendo che possano farlo :muro: :muro:

atinvidia284
20-05-2009, 10:03
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Berlusconi prende di mira gli immigrati
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5428 Francia
[Libération]

Italia. La Lega Nord fa votare una legge che divide il paese

Malgrado le proteste dell’opposizione, che evoca il ritorno delle “camicie nere” e l’avvertimento dei vescovi che temono una “negazione dell’integrazione”, la maggioranza di destra di Silvio Berlusconi ha adottato una serie di misure repressive in nome della guerra contro i clandestini. Mentre negli ultimi dieci giorni, diverse navi cariche di immigrati sono state respinte in direzione della Libia, la Camera dei Deputati ha votato, giovedì, una legge sulla sicurezza voluta dal partito xenofobo della Lega Nord. Il testo deve ancora passare al Senato, senza dubbio entro fine maggio. “Dopo, ogni straniero senza permesso di soggiorno che sarà controllato sarà espulso”, ha strombazzato il ministro (Lega Nord) dell’Interno Roberto Maroni. Ci sarebbero, in Italia, un milione di stranieri clandestini e la penisola avrebbe conosciuto in questi ultimi anni un accrescimento della popolazione immigrata prossimo alle 400.000 persone all’ anno.

“Ronde”. Dopo aver vinto le elezioni politiche nel 2008, soprattutto sbandierando il tema della sicurezza, la maggioranza di destra ha preparato un testo che introduce il “reato di immigrazione e di soggiorno” clandestini, punito con un’ammenda che va dai 5 ai 10.000 euro. D’ora in avanti, ogni persona che accoglierà o affitterà un appartamento ad un clandestino sarà passibile di una pena fino a tre anni di reclusione, gli immigrati potranno essere trattenuti nei centri di identificazione ed espulsione per 180 giorni (contro i due mesi attuali) e “associazioni di cittadini” potranno ufficialmente costituirsi per effettuare delle “ronde” al fine di allertare la polizia circa eventuali attacchi all’ordine pubblico. Inizialmente previsto, l’obbligo per i medici di denunciare i clandestini è infine stato ritirato.

Spacconate. L’adozione di questo testo avviene alla vigilia delle elezioni europee, mentre la Lega Nord moltiplica le proposte demagogiche, come quella di riservare alcuni vagoni della metropolitana di Milano ai soli milanesi. Berlusconi, a rimorchio del partito xenofobo, ha spiegato che non vuole “un’Italia multietnica”. Ha anche sostenuto che gli immigrati sulle imbarcazioni verso Lampedusa sono “reclutati in maniera scientifica dalle organizzazioni criminali”.

Facendo sentire la differenza di una parte della destra infastidita dalle spacconate della Lega, il presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, ha sottolineato che l’Italia multietnica è ormai “un dato demografico”. Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano si è inquietato per la diffusione di una “retorica xenofoba”. Quanto allo scrittore Roberto Saviano, ha ricordato che le “due più importanti ribellioni spontanee contro la mafia in Italia (in Campania, in settembre, ed in Calabria, l’anno scorso N.d.R.) non sono state fatte da italiani, ma da immigrati africani”.

[Articolo originale "Berlusconi cible les immigrés" di Éric Jozsef] (http://www.liberation.fr/monde/0101567558-berlusconi-cible-les-immigres)

atinvidia284
20-05-2009, 20:51
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Il comico Daniele Luttazzi accusa Silvio Berlusconi di censurare i mezzi di informazione
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5430 Gran Bretagna
[The Times]

Daniele Luttazzi rivendica più forte che mai il suo ruolo di paladino contro la “censura invisibile” voluta da Silvio Berlusconi. Il presentatore televisivo ed attore comico che 8 anni fa osò criticare il Presidente del Consiglio italiano nel suo spettacolo notturno fu citato in giudizio e oscurato mediaticamente.

Nella sua prima intervista ad un giornale britannico, Luttazzi ha accusato il miliardario 72enne di aver orchestrato una campagna di tacitazione per evitare che giornalisti e comici esprimano anche il minimo accenno di dissenso in televisione. “Io lo chiamo fascismo ‘Lite’” ha detto al Times Luttazzi, 48 anni.

Il comico è stato citato in giudizio per 20 milioni di Euro – una causa intentata da Berlusconi e tre da sue società - dopo essere stato accusato di diffamazione durante un’intervista televisiva nel 2001. Dopo aver atteso per quattro anni che il procedimento seguisse il suo lento iter nei tribunali, Luttazzi ha vinto. A Berlusconi sono stati addebitati i costi del processo.

Dice di essere praticamente disoccupato in un paese in cui la maggior parte dei mezzi di informazione è nelle mani dal potente protagonista della sua satira. “Ho vinto” ha detto Luttazzi. “Ma il danno è stato fatto.”

In un paese con molti talkshow politici in onda in prima serata, Luttazzi era insolito per il suo stile deliberatamente provocatorio. Si è guadagnato una solida reputazione per le sue battute di cattivo gusto e la sua propensione a sfidare tabù religiosi, sessuali e politici che i suoi rivali tradizionali non avrebbero osato toccare.

Luttazzi afferma che la continua elusione da parte di Berlusconi delle domande riguardanti la sua relazione con Noemi Letizia rappresenti il culmine di anni di restrizioni striscianti della libertà di stampa.

“Berlusconi ora è come Superman, ma non c’è la kryptonite” ha affermato. “Il danno è stato fatto e la democrazia è stata corrotta. Non viviamo più in un paese pienamente libero.” Sostiene, inoltre, che il terribile periodo seguente la sua fatale intervista del 2001 ad un giornalista di cronaca giudiziaria, Marco Travaglio, sia stato un segno premonitore di ciò che sarebbe accaduto sotto il regime di Berlusconi.

Il presentatore aveva invitato Travaglio al suo talkshow in onda sul canale di stato RaiDue, durante la campagna elettorale, per discutere del suo nuovo libro, che esaminava la nascita dell’impero mediatico di Berlusconi. Durante la trasmissione discussero delle presunte connessioni mafiose di Marcello Dell’Utri, il politico siciliano che era stato il braccio destro di Berlusconi e il fondatore del suo partito politico, Forza Italia.

Lo show fu cancellato, ma i produttori affermarono che la decisione venne presa in totale autonomia. Berlusconi citò in giudizio Luttazzi a titolo personale. Vi furono inoltre altre tre cause intentate: una da 2.5 milioni di euro dalla Fininvest, l’attività finanziaria di Berlusconi, una da 2.5 milioni di euro da Mediaset, il canale televisivo commerciale fondato da Berlusconi, che rimane il suo maggior azionista e un’altra causa da oltre 5 milioni di euro da parte di Forza Italia.

Tre mesi più tardi Berlusconi trionfò alle elezioni, ricevendo il suo secondo incarico non consecutivo come Presidente del Consiglio. “Si immagini Gordon Brown che cita in giudizio Paul Merton perchè non gli piaceva quello che aveva detto in Have I Got News for You! [Celebre programma televisivo britannico, N.d.R.]. Il problema è il sistema politico. Infrange due diritti: la mia libertà di espressione personale e la libertà del pubblico di ascoltarmi”. “Questa è censura ed è inaccettabile.”

Il presentatore fa notare che Dell’Utri dopo di allora è stato condannato per evasione fiscale, falso in bilancio e, in primo grado, per collusione con la mafia siciliana. È stato condannato ad oltre dieci anni di carcere, ma non ha mai messo piede in prigione.

Luttazzi non può celare la sua rabbia. “Per me l’editto bulgaro è ancora in vigore.” Si riferisce alla scellerata frase del Presidente del Consiglio pronunciata durante la visita in Bulgaria nel 2002. Alludendo a Luttazzi e ad altri due giornalisti televisivi italiani, Enzo Biagi e Michele Santoro, Berlusconi disse: “L’uso che hanno fatto della televisione pubblica, pagata con i soldi di tutti, è criminale. Credo sia dovere della nuova direzione [della televisione di stato, RAI] evitare che ciò accada di nuovo.”

Tutti e tre videro i propri programmi cancellati, sebbene le comunicazioni ufficiali dell’azienda negarono qualsiasi collegamento con le dichiarazioni di Berlusconi. Ma non furono i soli. Nel 2003 la comica Sabina Guzzanti si vide cancellare il proprio show satirico, RaiOt, dopo la prima puntata, in seguito alla citazione in giudizio per diffamazione da parte di Mediaset.

All’incirca nello stesso periodo in cui Luttazzi realizzò la sua intervista televisiva, Berlusconi fece causa al giornale The Economist per il suo articolo di copertina dell’aprile 2001, il cui titolo recitava “Perché Silvio Berlusconi è inadatto a governare l’Italia”. Perse la causa. Lo scorso anno un tribunale di Milano ha respinto la citazione.

Luttazzi, che ora lavora in teatri d’avanguardia, dice: “E’ stato difficile per me.” Non esiste più alcun programma satirico nella televisione Italiana. Equipara il livello della libertà di stampa in Italia con quella del periodo fascista. Ha dichiarato: “Oggigiorno ti non uccidono più, ma ti costringono all’esilio mediatico.”

Un collaboratore di Berlusconi si è rifiutato di commentare le accuse di censura. Ha dichiarato al Times: “Basta leggere i giornali, per accorgersi che ognuno è libero di criticare chi vuole.”

[Articolo originale "Comedian Daniele Luttazzi accuses Silvio Berlusconi of media censorship " di Lucy Bannerman] (http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6297041.ece)

leoneazzurro
20-05-2009, 21:18
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Il comico Daniele Luttazzi accusa Silvio Berlusconi di censurare i mezzi di informazione
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5430 Gran Bretagna

Ocio che sul sito di Luttazzi c'è la versione originale dell'intervista (e Luttazzi non è tenero con la giornalista del Times).

atinvidia284
20-05-2009, 23:04
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/canada.standard.gif Qualche trovata di Berlusconi funziona alla grande in Italia
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5468 Canada
[The Star]

Le vanterie sessuali, le battute, le goliardate infantili riflettono tutte la cultura da bar dello sport - e sì, funziona.

Le gaffe di Silvio Berlusconi si moltiplicano così velocemente che ci mettono un po’ a farsi strada nel mucchio e rendere nota la propria presenza.

Questa settimana il Presidente del Consiglio italiano era in talkshow televisivo, serio e severo mentre respingeva lo strascico di insinuazioni sessuali che ha portato sua moglie, Veronica Lario, a chiedere pubblicamente il divorzio. Mai, ha insistito, ha “frequentato minorenni,” per usare le suggestive parole di sua moglie. E no, lui non nomina ex attricette dalle gambe lunghe, neanche nel suo governo, “per il divertimento dell’imperatore” - di nuovo parole di sua moglie.

Ma mentre la trasmissione veniva registrata, è comparso un video di Berlusconi in visita alle macerie del terremoto di aprile in Abruzzo, che ha ucciso quasi 300 persone. Il filmato lo mostra in posa per una fotografia con i vigili del fuoco davanti ad una chiesa danneggiata. Improvvisamente Berlusconi rivolge la sua attenzione all’unica donna del gruppo - un’attraente dirigente locale - e dice ad alta voce: “Posso palpare un po’ la signora?”. La reazione - tutti hanno riso, compresa la dirigente - spiega, in parte, perché questa e altre gaffe dovrebbero essere messe tra virgolette. Raramente hanno danneggiato la popolarità di Berlusconi.

In una nazione sinonimo di stile e cultura, dove la mancanza di eleganza è trattata al pari di un crimine, è strano che un uomo che si diverte a fare il buffone possa essere eletto Presidente del Consiglio - non una, ma tre volte.

Dire che si tratta di una società maschilista - uno scrittore ha chiamato l’Italia “il paese del femminismo dimenticato” - sarebbe accurato, ma semplicistico. Tale affermazione non spiegherebbe i molteplici scandali per corruzione a cui è sopravvissuto Berlusconi e le gaffe non sessiste da cui esce senza conseguenze, dal compararsi a Gesù Cristo al descrivere il Presidente degli Stati uniti Barack Obama “bello e abbronzato”.

Nel club delle democrazie avanzate, il 72enne Presidente del Consiglio è un fenomeno. Le sole leggi sul conflitto di interessi gli impedirebbero di accedere al potere nella maggior parte delle democrazie. Ma in Italia, fa furore. La cultura politica profondamente corrotta dell’Italia del dopoguerra lo ha reso uno dei cittadini più ricchi del paese. Magnate dei media con un quasi monopolio sulla televisione, è stato spesso accusato di plasmare la nazione a sua immagine influenzando l’attenzione verso la politica e nutrendo gli italiani con uno spettacolo senza fine di kitsch ed esibizionismo.

La relazione, comunque, è simbiotica. Giorgio Gaber, il compianto attore e cantante italiano, forse l’ha detto nel modo migliore: “Non è Berlusconi in sé che mi fa paura, è Berlusconi in me”. Afferma Franco Ferrarotti, decano di sociologia italiana: “Quest’uomo in qualche modo rappresenta i sogni segreti di molte persone.”

Sicuramente Berlusconi non ha vita facile. L’Italia è fortemente divisa tra partiti politici di destra e di sinistra dalla fine della seconda Guerra Mondiale. Molti italiani vorrebbero vedere Berlusconi in prigione. La sua unica vittoria con la maggioranza al governo del 2008 è stata aiutata dai ridicoli conflitti interni della coalizione di centro-sinistra, che Berlusconi ha sconfitto. Per gli italiani in cerca di stabilità - hanno avuto 62 governi dal 1945 - Berlusconi era l’unica alternativa.

La sua coalizione di destra, il Partito delle Libertà, ha subito abolito la tassa di proprietà sulla prima casa. Con circa l’80% degli italiani che posseggono una casa di proprietà, la mossa è risultata ampiamente popolare. Ma il suo fascino è più profondo. Sembra essere l’incarnazione di un proverbio italiano che dice molto del carattere nazionale: Fatta la legge, trovato l’inganno [in italiano nel testo N.d.T.]. Un detto che descrive come la legge e i modi di aggirarla nascano nello stesso momento. Secondo una stima, la sola evasione fiscale ammonterebbe a 300 miliardi di dollari. “Lo sport nazionale è violare la legge. Se uno segue la legge diligentemente, deve stare attento a non essere preso per stupido” dice Ferrarotti da Roma in un’intervista telefonica.

Ancora non è chiaro come un uomo che ha cominciato come cantante sulle navi da crociera sia arrivato a possedere un impero mediatico del valore stimato pari a 7,6 miliardi di dollari. Vi sono sospetti di riciclaggio di denaro della mafia.

Una volta al potere, ha fatto approvare delle leggi che l’hanno aiutato ad evitare una serie di processi per corruzione. Molti italiani lo hanno accettato tranquillamente. Chi non cercherebbe di frodare il sistema per proteggere i propri interessi? Sono anche tranquillizzati. Si aspettano che i politici si riempiano le tasche. Ma con Berlusconi, un ritornello comune dice più o meno così: “E’ così ricco che non ha bisogno di rubare.” (Perché lo ha già fatto, aggiungono i critici.)

Molto del suo denaro deriva dall’ambito delle vendite; Berlusconi controlla il 60% del mercato della pubblicità televisiva. Ma il prodotto che vende meglio è se stesso. Ha introdotto una politica della personalità, in una nazione dominata per decenni da intrighi tecnici. La meticolosità della sua persona è quasi una parodia della politica basata sull’immagine: tacchi per sembrare più altro, impeccabili completi doppio petto, abbronzatura permanente, lifting al viso e trapianto di capelli. Perché no, dicono gli italiani. Apparire belli - la bella figura [in italiano nel testo N. d. T.] - è un’ossessione nazionale.

Prima del trapianto di capelli, una delle sue riviste ritoccò una foto per coprire la calvizie. Più seri sono gli esempi di giornalisti e comici critici messi al bando dalle reti della televisione pubblica RAI, che lui controlla in quanto Presidente del Consiglio, e dalle reti private, che possiede. Gli italiani trascorrono in media 4 ore al giorno davanti alla TV, dominata dalle soap opera e dalle showgirls.

“Nel mondo berlusconiano, non c’è differenza tra la realtà e ciò che viene spacciato per realtà” afferma Paolo Guzzanti, ex senatore e deputato nel partito di Berlusconi. “Il criterio di Berlusconi è sempre lo stesso: “Culetti e cervelletti impacchettati a ragione”.

Ha anche trasformato il noioso dibattito politico italiano. Proprietario del Milan, storica squadra di calcio, Berlusconi usa gli scherzi dei tifosi di calcio come modello, afferma Sergio Romano, ex ambasciatore italiano e importante analista politico. Le vanterie sessuali, le battute, le goliardate infantili (una volta ha fatto il gesto delle corna dietro la testa del Ministro degli Esteri spagnolo) - riflettono tutte il linguaggio e il comportamento dei bar dello sport, aggiunge Romano. E con i sostenitori, in questa nazione che impazzisce per il calcio, funziona.

“Berlusconi si è sempre comportato in modo inappropriato - che poi venga raccontato o no” dice Romano da Milano, la città dove Berlusconi ha fatto la sua fortuna. “Sembra che gli piaccia farlo. Sembra pensare che le proprie gaffe siano parte del suo fascino, parte della sua capacità di sedurre. “Abbiamo sempre pensato che non fosse il comportamento giusto” dice, riferendosi agli osservatori politici. “Ma se guardiamo ai sondaggi vediamo che questo non fa perdere Berlusconi. E, a volte, lo fa vincere.”

Qualcuno accusa Berlusconi di megalomania. Dopotutto, si è comparato a Napoleone. Ma con il suo ultimo peccatuccio sessuale “potrebbe aver passato il segno”, afferma Romano. La Chiesa Cattolica non è contenta - sta procedendo verso il secondo divorzio. Inoltre le madri hanno un ruolo istituzionale in Italia e l’immagine di una Lario schernita e sofferente con tre figli adulti attira comprensione, aggiunge Romano.

Berlusconi e la Lario sono stati sposati per 19 anni. Lui la incontrò quando lei recitava a seno nudo in un’opera teatrale. La tensione all’interno del matrimonio divenne pubblica due anni fa. Berlusconi durante una cerimonia flirtò con un’attricetta, Mara Carfagna. Disse che l’avrebbe sposata se non fosse stato già sposato. La Lario chiese delle pubbliche scuse - e le ottenne. La Carfagna è un’ex Miss Italia che ha lavorato come showgirl nelle reti televisive di Berlusconi. Dopo la cerimonia, finì nel suo partito politico. La scorsa primavera, Berlusconi l’ha nominata Ministro per le Pari Opportunità.

La scorsa estate, emersero delle intercettazioni in cui Berlusconi ringraziava un produttore televisivo per avere fatto lavorare delle belle attrici che lui aveva raccomandato - “le mie ragazze” come le chiamava il Presidente del Consiglio. Un rivale politico lo ha chiamato “magnaccia”. Voci su esplicite conversazioni sessuali contenute in trascrizioni non pubblicate hanno travolto la nazione. La comica Sabina Guzzanti attaccò in seguito Berlusconi, durante un raduno a Roma, gridando al microfono: “Non puoi nominare qualcuno Ministro delle Pari Opportunità solo perché … “ (e qui usò una mimica volgare per indicare il sesso orale).” La Carfagna le ha fatto causa per diffamazione.

Il problema della competenza è riemerso la settimana scorsa. Un gruppo della coalizione di Berlusconi ha criticato la presenza di giovani e attraenti candidate - senza esperienza politica - nella lista del partito per le elezioni europee a giugno.

La Lario ha scritto una e-mail alle agenzie di stampa, dicendo che suo marito usa il proprio partito politico come un harem. Ha chiesto il divorzio qualche giorno dopo, quando è si è saputo che Berlusconi aveva partecipato alla festa di compleanno di Noemi Letizia, aspirante attrice di 18 anni che lo chiama “papi”. Secondo un sondaggio pubblicato mercoledì sul quotidiano romano La Repubblica, il 66% degli intervistati ha ancora “fiducia” nel Presidente del Consiglio.

Ma anche gli italiani alla fine potrebbero chiedersi chi si stia occupando della crisi mentre il Presidente del Consiglio si occupa della sua vita personale. Gli italiani descrivono la propria nazione come un bel casino [in italiano nel testo N. d. T.]. Ma con l’esempio che dà Berlusconi, qualcuno potrebbe trovare più appropriata la traduzione letterale - un bel bordello.

[Articolo originale "A little of Berlusconi's schtick goes a long way in Italy" di Sandro Contenta] (http://www.thestar.com/article/631664)

atinvidia284
21-05-2009, 23:02
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Berlusconi, una storia italiana
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5496 Francia
[Le Monde]

Fa lo spiritoso, infila battute, buone parole, barzellette (in italiano nel testo, N.d.T.), come dicono gli italiani. Dopo la decisione di sua moglie, Veronica, di chiedere il divorzio perché “[egli] frequenta le minorenni”, Silvio Berlusconi passa il tempo a minimizzare l’ignominia trasformandola in una comica continua. Una foto con un’elettrice? “D’accordo, ma solo se lei è maggiorenne”. Un’apparizione pubblica con alcune autorità finlandesi? “Mi piacciono le finlandesi, a condizione che non siano minorenni”.

Si scrivono così le prime battute di questo nuovo reality-show all’italiana, come se tutto ciò non fosse altro che una delle tante fiction tra realtà e finzione inscenate negli studi di Mediaset, l’impero mediatico del presidente del consiglio italiano. Sensazione di pena nell’assistere alla tragicommedia “di un uomo ridicolo”, che svela in diretta un complicato copione per spiegare la sua presenza, la sera di domenica 26 aprile, al diciottesimo compleanno di Noemi Letizia.

Quella sera, in televisione, dove Silvio Berlusconi era venuto per spiegarsi, l’assai serio direttore del Corriere della Sera ha ben tentato di spiegarli che il ruolo di un capo di governo non è quello di partecipare ai compleanni delle adolescenti. Ma, come se non stesse aspettando altro, il presidente del consiglio ha risposto, con la mano sul cuore: “Amo la gente, incontrarla, parlarci. Rinunciarvi sarebbe rinunciare a me stesso”. In un’intervista al Times, il padre della giovane Noemi ha giocato al politologo: “Che tipo di leader è uno che non può prendere un caffè, che non parla con un commerciante? Berlusconi è vicino alla gente. Altrimenti perché sarebbe così popolare?”. Secondo alcuni sondaggi che lui è il solo a conoscere, Silvio Berlusconi gioverebbe di un tasso di popolarità del 75%.
Spiegazione dal suo entourage: così com’è, millantatore, burlone e un po’ bugiardo, Silvio Berlusconi assomiglierebbe agli italiani. O almeno al cliché dell’italiano macho e dongiovanni, un tipo attempato che si butta sulla carne giovane. “Posso palpare un po’ la consigliera?”, ha detto recentemente ad un’eletta regionale durante una sessione fotografica. “Sessismo e cattivo gusto!”, hanno tuonato gli anti-Berlusconi. “Galanteria e humour italiani”, hanno sostenuto i suoi alleati.

Per spiegare la sua popolarità fuori norma, Romano Prodi, ex-presidente del consiglio, sospira: “Nel mio paese, a molti dei miei concittadini piace parcheggiare in seconda fila”. “È un arci-italiano, analizza un giornalista che lo segue da dieci anni. Ha tutti i difetti e le qualità degli italiani che vogliono fare soldi e che non si preoccupano delle regole, ma alla decima potenza. Parlare di Berlusconi, è come tracciare l’autobiografia della nazione”.
Un anno più vecchio di lui, Fedele Confalonieri sa tutto sul “Cavaliere”. Hanno condiviso gli anni di liceo a Milano e cantato in duo sulle navi da crociera. Quando Berlusconi è al potere, è Confalonieri a gestire l’impero industriale e quando è di passaggio a Roma, dorme nell’appartamento di palazzo Grazioli, dove il capo del governo affitta un grande e buio appartamento. Può tranquillamente affermare “Sono l’uomo che meglio conosce Silvio Berlusconi”.
“Gli italiani apprezzano il suo stile, spiega. Lo stile è come il fiocco sul regalo, e conta. Capisco che non piaccia agli intellettuali, perché è naïf, perché non viene dall’alto, perché si è pagato gli studi e perché nonostante ciò è il più ricco. È la sublimazione del buon senso misto al genio imprenditoriale. Parla il linguaggio dei suoi elettori”. Continua: “Perché non dovrebbero amarlo? Ha moltiplicato i canali televisivi, che sono la sola cosa gratuita in Italia. Nel profondo del signor Rossi, c’è solo lui. Il signor Rossi si dice: “Silvio conosce i miei problemi, mi ha aiutato, mi ha dato più libertà”.
Più libertà? L’associazione Freedom House ha appena classificato l’Italia tra i “paesi semi-liberi” a causa della concentrazione dei media nelle mani di un solo uomo. Più libertà? Alcuni giornalisti sono regolarmente accusati perché criticano troppo vigorosamente chi è al potere. Più libertà? Le “ronde cittadine” del partito xenofobo della Lega Nord saranno autorizzate per legge. Più libertà? Il Parlamento è pieno di ex-collaboratori di Silvio Berlusconi, avvocati o medici, che lui fa deputati o senatori. Confalonieri: “Ha aiutato molte persone. Tutti quelli che gli sono stati accanto ne hanno approfittato”.

Ma la “generosità” del “Cavaliere” può essere disinteressata, anche se può sembrare inopportuna. A L’Aquila, dove si è mostrato all’altezza della sua funzione, ha promesso di regalare a due anziane donne scampate al terremoto “dei vestiti per sentirsi più belle”. Un giornalista testimonia che [Berlusconi] ha voluto mettergli a disposizione un elicottero quando ha saputo che sua moglie era gravemente malata. Un altro racconta che di rientro a palazzo Grazioli, anche alle 3 del mattino, rivolge sempre un piccolo cenno della mano al cronista di guardia sul marciapiede in via del Plebiscito: “È la sua maniera di ricompensare la tua presenza e di ripagarti del tuo lavoro”. Aggiunge: “Non sopporta di non poter piacere a qualcuno”.
Vittorio Sgarbi, che fu un effimero ministro della cultura, racconta: “Un giorno, l’ho sentito dire a qualcuno che gli chiedeva aiuto: “Lo Stato non può fare niente per te. Prendi questi piuttosto”. E Berlusconi gli ha teso un fascio di banconote. “Il presentatore televisivo Mike Buongiorno, 85 anni, ha anch’egli beneficiato della generosità di Silvio Berlusconi. Dopo aver fatto i tempi d’oro delle televisioni del “Cavaliere”, è stato sacrificato all’altare della gioventù. Invitato ad un talk-show, si è rivolto attraverso la telecamera al capo del governo: “Silvio, chiamami! Voglio parlarti. Ho bisogno di sentirti”. E il capo del governo lo ha chiamato qualche ora dopo la trasmissione. Tutto piuttosto che non piacere. Lo stesso presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, elogia il suo “buon carattere”: “Si arrabbia, poi si calma subito”.
A Roma, gli capita di prendere uno dei reporters di guardia davanti alla sua residenza per portarlo con sè a fare il giro dei negozi e mostrare in seguito la sua generosità: Prada? Gucci? Le grandi marche di via Condotti, i grandi antiquari? Non solo. È anche abitudinario di due piccole boutiques di gioielli di via dei Coronari, dove fa fabbricare anelli e colliers che regala poi alle collaboratrici, elettrici e, forse, alle sue conquiste.

“È carino, no?”, chiede a voce alta una delle più grandi ricchezze del mondo, mostrando un braccialetto di bigiotteria. Un modo di mettersi in scena come Buon Samaritano? Forse, ma la stampa segue: “Bisogna seguire tutte le sue tracce, spiega un reporter. È capace di dire ad un bambino di 5 anni che licenzierà il suo ministro delle finanze”.
È “marcandolo a uomo” che alcuni giornalisti hanno iniziato a veder apparire nel suo entourage delle giovani donne sempre più numerose, al punto che il principe – che tenta di lasciare un segno nella storia italiana – si trasformava in un Hugh Hefner (il fondatore della rivista Playboy) patetico. Il desiderio di piacere, che ha guidato tutta la sua vita d’imprenditore e di politico, è diventato un’ossessione.
La sua truccatrice sistema senza sosta lo spesso strato di fondotinta color arancio che ingessa il suo volto, dei filtri speciali vengono utilizzati dagli operatori televisivi per eliminare le tracce del tempo, nei suoi giornali appare con il viso liscio senza rughe. “Un’eterna gioventù senza passato”, commenta Marco Belpoliti, che ha scrutato sotto tutte le cuciture “il corpo del capo”, nel suo omonimo libro.
Berlusconi sogna di vivere fino a 120 anni, dice di dormire tre ore a notte e “fa l’amore in seguito per altre tre”: “Ama l’idea di essere un seduttore”, spiega un ex-collaboratore che tiene al suo anonimato. Nell’estate 2007, un fotografo lo aveva “beccato” nella sua villa in Sardegna con quattro “creature”. Silvio Berlusconi volle prima di tutto denunciarlo in nome del “rispetto della vita privata” prima di ricredersi :”Tutti mi chiamano per dirmi che sono fortunato!”
“Caudillo democratico”, secondo i termini dello scrittore Mario Vargas Llosa, questo è quindi l’uomo che inaugura il secondo anno del suo terzo mandato e festeggia il quindicesimo anniversario dalla sua prima elezione: compassionevole, insopportabilmente superficiale, ma capace di veri e propri “colpi” politici che spiazzano i suoi avversari e rinforzano il suo gruppo.
Il suo bilancio, un anno dopo il ritorno al potere, l’8 maggio 2008, appare scarno ovunque tranne che in Italia: la soluzione del problema dei rifiuti di Napoli, il salvataggio della compagnia area Alitalia, la gestione del terremoto in Abruzzo. “Cose normali che in Italia appaiono straordinarie”, spiega un editorialista. Allergici al potere, gli Italiani non sono vittime né delle sue menzogne né dei suoi limiti. “Non bisogna mai dimenticare che è laureato in pubblicità”, spiega Marco Travaglio, il giornalista più virulento nei suoi riguardi.
Un imbonitore? “Si cerca di sminuirlo ricordando il suo passato da venditore, lo difende l’amico Fedele Confalonieri. È un tipo per bene, normale, un Italiano”. Veronica, quanto a lei, si è stufata. Altri seguiranno? “Ogni uomo di Stato ha i suoi piccoli vizi”, ha detto il confessore di Silvio Berlusconi.

[Articolo originale "Berlusconi, une histoire italienne" di Philippe Ridet] (http://www.lemonde.fr/europe/article/2009/05/19/berlusconi-une-histoire-italienne_1195245_3214.html)

atinvidia284
22-05-2009, 16:40
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Italia- Preoccupa la durezza di Roma verso i clandestini
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5458 Francia
[France Soir]

Adottando una legge sulla sicurezza interna contro i clandestini, la repubblica italiana è diventata il paese più severo dell’Unione Europea.

Giovedì scorso il Parlamento Italiano ha approvato una legge sulla sicurezza interna e l’immigrazione elaborata dalla Lega Nord, lo scomodo partito della maggioranza con tendenze xenofobe e intolleranti che occupa il Ministero dell’Interno. Una legge contestata in Italia, così come la politica di giro di vite globale messa in atto dall’Interno, che rispedisce sistematicamente i clandestini in Libia, senza accordare loro il tempo di richidere l’asilo politico. L’Alto Commissariato per i rifugiati (UNHCR) ha tra l’altro chiesto alla Penisola d’interrompere le espulsioni sommarie che violano il diritto internazionale e la Convenzione di Ginevra del 1951 sullo statuto dei rifugiati.

Cosa prevede ora la legge

L’immigrazione e il soggiorno clandestini sono d’ora in poi classificati nella categoria dei reati passibili di una multa da 5 a 10.000 euro, accompaganata dalla comparsa in tribunale e dall’espulsione immediata. Gli Italiani che ospitano un immigrato in situazione irregolare rischiano, da parte loro, fino a tre anni di prigione. Altro punto importante: il permesso di soggiorno diventa obbligatorio per il registro delle nascite. Una misura che trasforma i figli dei clandestini in bimbi fantasmi per il fatto che non esisteranno sul piano legale, denuncia l’opposizione.

Infine, il periodo di permanenza nei centri di ritenzione provvisoria passa da due a sei mesi per poter identificare ed espellere i clandestini, sottolinea il governo. “Agiamo nell’interesse di tutta l’Unione Europea”, si difende il ministro dell’Interno. Un’affermazione insufficiente per Giorgio Napolitano, capo di Stato italiano, preoccupato dagli intenti del Governo. “Attenzione alla diffusione d’idee xenofobe e intolleranti!” ha avvertito. Silvio Berlusconi, dal canto suo, considera che “la destra, a differenza della sinistra, non sostiene l’idea di un’Italia multietnica”.

[Articolo originale "Italie - La sévérité de Rome envers les clandestins inquiète " di Ariel F. Dumont] (http://www.francesoir.fr/etranger/2009/05/18/italie-clandestins.html)

atinvidia284
22-05-2009, 16:41
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Silvio Berlusconi corruppe un avvocato inglese, affermano i giudici italiani
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5491 Gran Bretagna
[The Guardian]

* I giudici spiegano chiaramente l’origine del pagamento a Mills.
* Il Presidente del Consiglio respinge le accuse, secondo lui “scandalose”.

Silvio Berlusconi è finito sotto il fuoco dei leader dell’opposizione in Italia dopo che un tribunale ha dichiarato che Berlusconi corruppe il suo avvocato, David Mills, così da poter evitare l’arresto per le accuse di corruzione e mantenere gli “enormi profitti derivanti dalla conclusione di operazioni societarie e finanziarie illecite”.

I giudici hanno depositato le motivazioni della loro decisione, presa a febbraio, di condannare Mills, marito del ministro britannico per le olimpiadi, Tessa Jowell, a quattro anni e mezzo di prigione per aver accettato la mazzetta.

Mills è stato infatti ritenuto colpevole di aver accettato una mazzetta di $600,000 (£387,000) in un caso in cui era stato imputato insieme al suo ex cliente, accusato di aver pagato la somma.

Ma poiché Berlusconi si è dotato di immunità giudiziaria dopo essere tornato al potere l’anno scorso, la corte non ha potuto raggiungere alcun verdetto nei suoi confronti.

La sentenza di oggi rende evidente ciò che fino a tre mesi fa era solo implicito: il denaro pagato a Mills proveniva dal miliardario Presidente del Consiglio italiano.

In una tacita ammissione della serietà della situzione, Berlusconi ha annunciato che avrebbe rilasciato una dichiarazione di fronte al Parlamento; ma senza fissare alcuna data. “E’ una sentenza semplicemente scandalosa, contraria alla realtà come, ne sono convinto, si proverà in appello”, ha dichiarato, aggiungendo che si sarebbe presentato di fronte al Parlamento “non appena ne avrebbe avuto tempo” per “dire almeno ciò che ormai da qualche tempo penso di certi giudici”.

Il leader del più grande gruppo di opposizione, il Partito Democratico, Dario Franceschini, ha dichiarato: “Dovrebbe venire a dire ‘rinuncio ai privilegi [derivanti dalla legge sull’immunità] e mi sottopongo al processo come qualsiasi altro cittadino’ “.

Il leader del più piccolo partito, l’Italia dei Valori, ha dichiarato che l’unica opzione per Berlusconi sarebbe quella di “rassegnare immediatamente le dimissioni, perché se il Presidente del Consiglio non ha il coraggio di lasciarsi processare, renderà legittimo nella coscienza degli italiani ritenere che sia colpevole”.

Ma Mario Valducci, un anziano membro del partito del primo ministro, il Popolo delle Libertà, ha dichiarato: “E’ tempo che la magistratura torni ad essere credibile”.

“Episodi come questi causano solo difficoltà e confusione nei cittadini, oltre a confermare quanto sia stato necessario approvare la legge sull’immunità”.

Mills progettò per Berlusconi e la Finivest, l’azienda al centro del suo impero commerciale, una rete di società offshore. I pubblici ministeri negli anni ‘90 addussero che questa rete veniva usata, tra l’altro, per versare finanziamenti illeciti al partito dell’allora primo ministro italiano, Bettino Craxi. Affermarono inoltre che Berlusconi corruppe membri della Guardia di Finanza per ottenere un trattamento favorevole nelle questioni fiscali del suo gruppo.

In entrambi i processi, Mills era un testimone chiave per l’accusa. Ma, come hanno affermato ieri i giudici, egli operò come “falso testimone, consentendo a Silvio Berlusconi e alla Fininvest di ottenere l’impunità”.

I giudici hanno ritenuto fondata l’asserzione dell’accusa secondo la quale nel 1997, quando si trovava all’opposizione, il magnate della TV e dell’edilizia si accordò con Mills per essere ricompensato in cambio della sua testimonianza.

In un’affermazione poi ritrattata, l’avvocato inglese avallò la versione degli eventi che egli aveva dato al suo commercialista londinese – ovvero che egli aveva “tenuto Mr B fuori da un mare di guai in cui si sarebbe trovato se avessi detto tutto quello che sapevo”.

I giudici hanno affermato che parte del pagamento mirava a compensare Mills per il modo indiretto in cui il denaro fu posto in suo possesso, “tutte le operazioni di riciclaggio che avrebbe dovuto effettuare per nascondere, mascherare, trasformare e intascare la somma illegalmente pagatagli”.Il modo in cui guidò il denaro lungo una catena di società e trust offshore in un periodo di tre anni ha rappresentato “una delle sue più raffinate e criminali attività di riciclaggio”, hanno affermato i giudici.

Mills, che ha vigorosamente proclamato la sua innocenza, non è finito in prigione perché secondo la legge italiana potrà rimanere libero finché non saranno esaurite tutte le istanze d’appello. Il crimine per il quale è stato condannato, in ogni caso, ci si aspetta vada in prescrizione il prossimo anno.

[Articolo originale "Silvio Berlusconi bribed British lawyer, say Italian judges" di John Hooper] (http://www.guardian.co.uk/world/2009/may/19/silvio-berlusconi-bribe-david-mills)

atinvidia284
23-05-2009, 09:53
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/canada.standard.gif Berlusconi di nuovo sommerso da una tempesta politica
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5494 Canada
[Cyberpresse.ca]

A due settiamane dalle elezioni europee, Silvio Berlusconi si trova nuovamente al centro di una tempesta politica dopo la pubblicazione delle motivazioni di una sentenza che lo designa come il “corruttore” del suo ex-avvocato inglese in una vicenda di falsa testimonianza che risale agli anni ‘90.

“È un attacco politico ad orologeria”, ha affermato mercoledì Paolo Bonaiuti, il porta-voce del capo del governo il giorno dopo l’ira di Berlusconi contro questa “ennesima scandalosa sentenza” da parte di “giudici rossi” complici secondo lui di un’opposizione “avvilita” e di una stampa che “dovrebbe vergognarsi”. “Ho già dovuto far fronte a 102 processi e spendere 200 milioni (di euro) in spese d’avvocati”, ha affermato il Cavaliere che ha annunciato che andrà “davanti alle Camere” (in data non precisata) per “dire ciò che pensa di questi giudici”.

Il capo del governo era il co-imputato del suo ex-avvocato David Mills, condannato lo scorso febbraio a quattro anni e sei mesi di reclusione nel contesto di questa vicenda. Era accusato di avere versato 600 000 dollari a Mills in cambio di due false testimonianze concernenti degli investimenti offshore del suo impero finanziario Fininvest.

Ma Silvio Berlusconi ha visto il suo caso dissociato da quello di David Mills grazie ad una legge controversa che ha fatto adottare dal Parlamento nell’ottobre 2008, e che gli garantisce l’immunità giudiziaria durante il suo mandato.

Berlusconi, che si credeva protetto almeno temporaneamente da azioni giudiziarie, avrebbe certamente fatto a meno della pubblicazione di queste accuse di corruzione che lo infangano in piena campagna elettorale.

Questa nuova vicenda interviene solamente tre settimane dopo le disavventure coniugali che si sono concluse con una richiesta di divorzio da parte della moglie Veronica Lario, la quale ha lanciato delle pubbliche accuse sul presunto gusto di suo marito per le giovani starlettes e perfino per le minorenni.

Silvio Berlusconi ha accusato il colpo (“è una dolorosa vicenda privata”) respingendo le accuse di sua moglie e affermando che quest’ultima è stata fuorviata e manipolata dalla sinistra.

Il capo del governo che aveva avuto un picco di popolarità in Italia per la sua gestione del terremoto del 6 aprile a L’Aquila in Abruzzo, ha perso alcuni punti nei sondaggi dopo le accuse della moglie.

Secondo l’Istituto IPR, il Cavaliere aveva perso a metà maggio il 3% rispetto al mese di aprile e si trovava al 53% di opinioni favorevoli, mentre la percentuale di quelli che gli davano “poca o nessuna fiducia” passava dal 42% al 46%.

Il sondaggio è stato realizzato prima della pubblicazione delle motivazioni della sentenza del caso Mills e bisogna ancora vedere se gli italiani saranno ugualmente severi nei confronti del loro capo di governo per questa vicenda vecchia di quasi 20 anni.

Silvio Berlusconi, fedele alla ricetta che gli è spesso riuscita in passato, non esita a fare in modo che il dibattito pubblico volga meno sui risultati del suo governo che sulla sua persona.
Intervenendo in televisione ogni giorno, denuncia senza sosta da qualche tempo “gli attacchi personali menzogneri e calunniosi” di cui si considera vittima.

Con lo stesso spirito, ha deciso per le votazioni europee del 6 e 7 giugno di mettersi a capo delle liste del suo partito del Popolo della Libertà (PDL) in tutte le circoscrizioni elettorali.
Un’occasione per gli elettori di valutare il bilancio del primo ministro un anno dopo il suo ritorno al potere.
“Ho il sostegno del 74,8% degli elettori”, ha affermato martedì Berlusconi citando dei sondaggi che ha fatto eseguire lui stesso per giudicare la soddisfazione degli italiani.

[Articolo originale "Berlusconi à nouveau plongé dans une tempête politique" di Agence France-Presse] (http://www.cyberpresse.ca/international/europe/200905/20/01-858125-berlusconi-a-nouveau-plonge-dans-une-tempete-politique.php)

atinvidia284
23-05-2009, 10:22
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Dovere pubblico e vendetta * privata
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5475 Gran Bretagna
[The Times]

L’attacco di Silvio Berlusconi contro un giornale italiano è una campagna per intimidire il dissenso.

Silvio Berlusconi, il Presidente del Consiglio italiano, si lamenta di essere vittima di diffamazione. Ha attaccato La Repubblica dopo che il giornale lo ha sfidato a spiegare la sua relazione con un’aspirante modella di 18 anni, Noemi Letizia, che si rivolge a lui chiamandolo ‘Papi’. Secondo Berlusconi, questo è un complotto della sinistra per minare la sua autorità. La lamentela di Berlusconi è sfrontatamente insensata. Ha dato motivo di derisionee per le elezioni europee delle giovani donne il cui fascino personale supera l’esperienza politica. Quest’ultima impresa ha spinto sua moglie, infinitamente paziente finora, a chiedere il divorzio.

Le domande poste da La Repubblica - sul coinvolgimento di Berlusconi nella selezione delle candidate e sul fatto se egli abbia promesso di aiutare la signorina Letizia nella sua carriera in politica o nello spettacolo - non sono intrusioni nella vita privata. Si collegano al ruolo pubblico di Berlusconi di uomo politico e di magnate dei media. I contorti affari politici di Berlusconi sono ulteriormente confusi dal suo dominio dei media. Egli controlla tre canali televisivi nazionali.

La sua campagna contro La Repubblica sembra un tentativo inquietante di intimidire il dissenso piuttosto che il desiderio di proteggere la propria reputazione. E’ particolarmente di cattivo gusto che egli abbia usato il proprio potere mediatico per criticare la propria moglie, insinuando che sia mentalmente instabile. Queste sono le azioni di un uomo ricco e potente che tratta la politica e i mezzi di comunicazione come feudi. Berlusconi pare avere scarsa consapevolezza della differenza tra interesse privato e dovere pubblico. Le critiche del suo giornale stanno facendo un’opera di pubblico servizio per una popolazione mal governata.

* ["vendetta" è in italiano nel testo originale, N.d.T.]

[Articolo originale "Public Duty and Private Vendetta"] (http://www.timesonline.co.uk/tol/comment/leading_article/article6307752.ece)

atinvidia284
23-05-2009, 20:06
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif Silvio Berlusconi nuovamente accusato di corruzione
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5524 Francia
[Le Nouvel Observateur]

Il capo del governo italiano è accusato di aver versato 600.000 dollari al suo avvocato in cambio di una falsa testimonianza. Silvio Berlusconi denuncia una “sentenza scandalosa” di “magistrati rossi”.

La pubblicazione delle motivazioni di una sentenza che accusa Silvio Berlusconi di aver corrotto il suo ex avvocato in cambio di una falsa testimonianza, è “un attacco politico calcolato” da parte di magistrati di sinistra, ha denunciato mercoledì 20 maggio Paolo Bonaiuti, portavoce del capo del governo.
A meno di due settimane dalle elezioni europee, “è un attacco politico calcolato” e Silvio Berlusconi ha risposto con il suo calore e il suo lato umano”, ha affermato Paolo Bonaiuti.
Lunedì, questa pubblicazione ha piuttosto contrariato il capo del governo. Berlusconi si è scagliato contro questa “ennesima sentenza scandalosa” dei “magistrati rossi” complici, secondo lui, di un’opposizione “sconfitta” e di una stampa che “dovrebbe vergognarsi”.

Berlusconi vuole “dire cosa pensa di questi magistrati”

“Ho già dovuto affrontare 102 processi e spendere 200 milioni di euro in parcelle di avvocati“, ha affermato il Cavaliere che ha annunciato che riferirà “davanti alle Camere” per “dire ciò che pensa di questi magistrati”.
Condannato lo scorso febbraio a quattro anni e mezzo di prigione, David Mills, ex avvocato del capo del governo, è stato giudicato colpevole di falsa testimonianza in favore di quest’ultimo per affari riguardanti investimenti off-shore. Secondo le motivazioni della sentenza, Mills ha fornito una “falsa testimonianza (…) al fine di concedere a Silvio Berlusconi e al (suo) gruppo Fininvest l’impunità (…) o almeno, di conservare gli ingenti profitti realizzati”.
David Mills ha riconosciuto di aver accettato tangenti da Silvio Berlusconi. Quest’ultimo è accusato di aver versato 600.000 dollari a quello che era il suo avvocato all’epoca dei fatti, in cambio di due false testimonianze.
Il Cavaliere, immune da qualunque procedimento giudiziario a suo carico durante il suo mandato, avrebbe volentieri fatto a meno della pubblicazione di queste accuse di corruzione che lo infangano in piena campagna elettorale.

L’interesse per le vallette-showgirls e le minorenni

Questo nuovo grattacapo sopraggiunge solo tre settimane dopo le sue disavventure coniugali sciorinate dalla stampa e conculsesi con una richiesta di divorzio da parte di sua moglie Veronica Lario.
Veronica ha lanciato delle accuse pubbliche sul supposto interesse di suo marito per giovani vallette e persino per le minorenni.
“E’ una dolorosa faccenda privata”, ha dichiarato Silvio Berlusconi, rifiutando tutte le accuse di sua moglie e affermando che è stata fuorviata e manipolata dall’opposizione di sinistra.
Diversi eventi che vanno direttamente ad intaccare la popolarità del capo del governo italiano. Secondo l’istituto IPR, il Cavaliere perde 3 punti a metà maggio e scivola al 53% di opinioni favorevoli, mentre il numero di coloro che gli accordano “poca o nessuna fiducia” passa dal 42% al 46%.

“Ho l’appoggio del 74,8% degli elettori”

Silvio Berlusconi, fedele alla ricetta che gli è spesso riuscita, porta tutto il dibattito politico attorno a se stesso piuttosto che incentrarlo sui risultati del suo governo. Comparendo ogni giorno alla televisione, denuncia senza sosta “gli attacchi personali menzogneri e calunniosi” dei quali si ritiene vittima.
Con lo stesso spirito, per le elezioni europee del 6 e 7 giugno, ha deciso di mettersi a capo delle liste del suo partito il Popolo della Libertà (PDL) in tutte le circoscrizioni elettoriali. “Ho il supporto del 74,8% degli elettori”, ha affermato martedì Silvio Berlusconi citando gli ultimi sondaggi che ha fatto realizzare lui stesso.

[Articolo originale "Silvio Berlusconi de nouveau accusé de corruption" di Nouvelobs.com] (http://tempsreel.nouvelobs.com/actualites/international/europe/20090520.OBS7527/silvio_berlusconi_de_nouveau_accuse_de_corruption.html)

atinvidia284
23-05-2009, 20:12
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/belgium.standard.gif Silvio Berlusconi: e perché non il premio Nobel per la pace?
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5408 Belgio
[Actu24.be]

SONDAGGI: Alcuni sostenitori di Silvio Berlusconi hanno aperto un sito e fondato un gruppo su facebook per sostenere la candidatura del Cavaliere al premio Nobel per la pace del 2010. Diteci, chi potrebbe essere un buon candidato per il Belgio?

Da questa parte delle Alpi, si potrebbe considerare questo sito come un grosso scherzo, ma non lo è affatto. Alcuni membri del partito del Popolo della libertà, il partito fondato da Silvio Berlusconi nel marzo di quest’anno, credono fermamente nelle loro speranze di vedere il loro leader diventare premio Nobel per la pace. Hanno creato un sito per perorare la sua causa. E che cosa si trova su silvioperilnobel (il sito menzionato, ndt) ?

Sotto il banner del sito che mostra l’espressione allegra di alcuni giovani di diverse culture, la foto di un Berlusconi “ultra bright” (in inglese nel testo originale, ndt) che discute con papa Benedetto XVI e soprattutto un testo che lamenta che dal 1907 a nessun cittadino Italiano è stato assegnato il premio Nobel per la pace.

“In questi ultimi anni, numerosi uomini politici e capi di Stato hanno ricevuto il premio Nobel. Tra questi: Yasser Arafat, il presidente della Corea del Sud, Kim Dae-Jung, l’ex-presidente americano, Jimmy Carter o Al Gore. Oggi, crediamo che anche l’Italia meriti di ricevere questo riconoscimento nella persona di Silvio Berlusconi, per il suo impegno umanitario costante sul piano nazionale e internazionale”.

E per convincerci, i sostenitori convinti del Cavaliere puntano sul percorso di Berlusconi:

1. Il successo nella crisi tra Russia e Georgia dove il Presidente del Consiglio avrebbe giocato un ruolo di primo piano secondo gli autori del sito che citano Sarkozy: “Un accordo tra la Georgia e la Russia non sarebbe mai stato possibile se Berlusconi non avesse potuto contare sui suoi legami di amicizia e fiducia con Vladimir Putin.”
2. Il ruolo dell’Italia nella pace mondiale
“Silvio Berlusconi ha sempre sostenuto contro il parere della sinistra, l’invio delle nostre truppe in guerra nei territori, al fine di impegnarsi in missioni di pace e di lotta contro il terrorismo internazionale.
3. Silvo Berlusconi e il trattato con la Libia
“Silvio Berlusconi non è stato solamente l’autore del successo della mediazione tra Stati Uniti e Libia e della ripresa delle relazioni diplomatiche tra i due Stati, ma è stato anche l’eroe della firma storica del trattato d’amicizia e di cooperazione con la Libia”.
4. Berlusconi e la nomina di Rasmussen alla NATO
Il sito attribuisce a Berlusconi anche la nomina del danese Rasmussen alla carica di Segretario generale della NATO. Senza la diplomazia di Berlusconi e i suoi contatti con il primo ministro turco Erdogan, questo non sarebbe stato possibile poichè la Turchia si era opposta alla candidatura del danese.

Il Comitato della Libertà dà appuntamento ai sostenitori di Berlusconi il 26 maggio, alle 10:30 (del mattino), in Piazza Colonna, a Roma, per iniziare la raccolta delle firme. L’operazione continuerà fino a gennaio 2010.
Si ricorda che, chiunque può proporre la propria candidatura al premio Nobel per la pace, ma il comitato considera solo le candidature pertinenti.
Per il 2009, i nomi di Obama e Sarkozy sono già stati citati…. Il nome del successore dell’ex-presidente finlandese Martti Ahtisaari non sarà noto prima di ottobre.
Una sola domanda resta da porsi … A quando un candidato belga?

[Articolo originale "Sivio Berlusconi: et pourquoi pas le prix Nobel de la Paix?" di Olivier Deheneffe] (http://www.actu24.be/article/monde/sivio_berlusconi_et_pourquoi_pas_le_prix_nobel_de_la_paix/292011.aspx)

atinvidia284
24-05-2009, 10:25
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.standard.gif Freedom House: libertà di stampa in Italia (2008)
maggio http://italiadallestero.info/archives/5158 USA
[Freedom House]

In Italia la libertà di parola e di stampa sono costituzionalmente garantiti e generalmente rispettati, nella pratica, nonostante le attuali preoccupazioni per quanto riguarda la concentrazione della proprietà dei mezzi di comunicazione. La legge Gasparri del 2004 sulla radiotelevisione, che ha introdotto una serie di riforme (comprese le preparazioni per il passaggio dalla radiodiffusione analogica a quella digitale), è stata fortemente criticata per aver fornito misure rivelatesi successivamente utili agli interessi del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, consentendogli di mantenere il controllo sul mercato dei mezzi di comunicazione privati.

Le cause per diffamazione hanno continuato a colpire giornalisti italiani per tutto il 2007. In effetti, due cause separate sono state intraprese da personaggi politici. Il vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli ha citato in causa il settimanale privato “L’Espresso” per aver asserito che egli abbia usato un viaggio ufficiale per motivi personali. Separatamente, il deputato Ferdinando Adornato ha citato “Il Giornale” per un articolo che criticava l’acquisto di un appartamento presso un’agenzia del governo come esempio di eccessivi privilegi politici.

A gennaio, il governo ha approvato nuove norme antirazziste che criminalizzano la negazione dell’olocausto e altre forme di incitamento all’odio che prevedono fino a 4 anni di carcere. Nel mese di ottobre, dei funzionari hanno confiscato delle bottiglie di vino con immagini di Adolf Hitler sulle etichette grazie a questa nuova legge. Separatamente, a giugno, la Camera dei Deputati ha approvato a stragrande maggioranza un disegno di legge sulla intercettazioni telefoniche.

Se passa al Senato, la legge sarà una minaccia per la libertà di informazione, consentendo la distruzione di registrazioni telefoniche una volta terminato il processo legale in cui è stata usata. La legge dovrebbe anche consentire allo Stato di multare o incarcerare i giornalisti che pubblicano queste registrazioni, una volta finita l’inchiesta. Nel mese di dicembre, la casa di Giuseppe D’Avanzo, giornalista per il quotidiano “La Repubblica”, è stata perquisita in risposta a un suo articolo sui presunti tentativi di Berlusconi di corrompere senatori italiani. Il racconto sosteneva che Berlusconi aveva promesso una posizione del suo governo ad un senatore dell’opposizione se avesse aiutato l’ex primo ministro a far cadere il governo di Romano Prodi. Aggressioni fisiche contro i giornalisti in Italia sono rare, anche se devono affrontare alcune intimidazioni e minacce da parte di gruppi di criminalità organizzata, in particolare nel sud.

Sotto il primo governo Berlusconi, il paese ha sofferto di una insolitamente alta concentrazione di proprietà dei mezzi di comunicazione rispetto agli standard europei. Attraverso le sue aziende private e il potere politico sulle reti della televisione di Stato come Presidente del Consiglio, Berlusconi ha controllato il 90% delle trasmissioni del paese, durante il suo governo 2001-06.

Con l’elezione di Prodi nel 2006, la palese interferenza del governo nei contenuti dei mezzi di comunicazione è diminuita entro il 2007, ma gran parte del settore privato radiotelevisivo rimane nelle mani della famiglia Berlusconi. La concentrazione continua ad essere un problema, con la RAI dello Stato e la Mediaset di Berlusconi che controllano l’87,5% della quote del mercato. Tuttavia, nel febbraio 2006 la relazione del Consiglio d’Europa ha affermato che, nonostante la concentrazione della proprietà dei mezzi di trasmissione in Italia, nel paese vi è una notevole diversità di contenuto di notizie e di altri mezzi di comunicazione. La stampa, capitanata da diversi quotidiani nazionali (due dei quali sono controllati dalla famiglia Berlusconi), continua a fornire opinioni politiche diverse, comprese quelle che sono critiche nei confronti del governo.

Il governo in generale non limita l’accesso a Internet; nel 2007 circa il 57% della popolazione ha accesso a questa mezzo di comunicazione. In realtà, i blog sono diventati un importante fonte di notizie per molti italiani. Uno di questi blog, beppegrillo.it, gestito dal popolare comico italiano Giuseppe Grillo, è stato classificato tra i 10 blog più visitati al mondo e riceve regolarmente oltre 1000 commenti per ogni post. Tuttavia, il governo può bloccare siti internet esteri, se in contrasto con il diritto nazionale, e la polizia controlla regolarmente i siti per la pornografia infantile, che è illegale. Dopo gli attentati di Londra del 2005 da parte di estremisti islamici, il Parlamento italiano ha approvato una nuova legge antiterrorismo che richiede agli internet café di ottenere una licenza governativa per poter operare, legalizza la sorveglianza internet e obbliga glli utenti degli internet café a mostrare una foto di riconoscimento.

[Articolo originale "Press Freedom / Italy"] (http://www.freedomhouse.org/template.cfm?page=251&year=2008)

atinvidia284
24-05-2009, 11:32
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/argentina.standard.gif Berlusconi accusato di corruzione
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5516 Argentina
[Página|12]

Un tribunale di Milano ha sentenziato che il primo ministro italiano ha corrotto l’avvocato inglese David Mills, affinché lo aiutasse a violare le leggi italiane per mantenere gli ingenti benefici ottenuti in vari paradisi fiscali.

Un tribunale di Milano ha emesso ieri la sentenza secondo la quale il primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, ha corrotto l’avvocato inglese David Mills per farsi aiutare a violare le leggi italiane ed ad evadere le tasse. Il tribunale ha condannato Mills, reo d’aver accettato i soldi, a quattro anni e mezzo di carcere. Nelle 400 pagine della sentenza, il giudice Nicoletta Gandus ha sostenuto che Berlusconi nel 1997, attraverso Fininvest, la sua mega-azienda familiare, pagò all’avvocato britannico 600 mila dollari per testimoniare il falso davanti alla giustizia italiana, con l’obbiettivo d’assicurare l’impunità all’allora primo ministro italiano ed assicurare i guadagni delle sue aziende.

Non appena ha saputo della sentenza, Berlusconi ha reagito indignato ed ha contestato il verdetto del giudice affermando che non corrisponde alla verità dei fatti. “È una sentenza semplicemente scandalosa, contraria alla realtà”, ha dichiarato il primo ministro, aggiungendo poi che “se c’è un fatto indiscutibile è che al signor Mills non è mai stato consegnato del denaro ”

Non concordando affatto con le parole dell’uomo più potente d’Italia, il tribunale ha considerato accertato il pagamento delle tangenti. “È un dato di fatto che il signor Mills per anni abbia ricevuto enormi somme di denaro da Fininvest”, recita la sentenza. Che poi precisa: “dichiarando il falso davanti ai giudici, il signor Mills permise a Silvio Berlusconi di mantenere gli ingenti guadagni ottenuti in paradisi fiscali, oltre che di raggirare apertamente le leggi contro il monopolio dei mezzi di comunicazione del nostro paese”.

Nonostante tutto alla sentenza, per adesso, manca una parte, dato che il tribunale non può pronunciarsi riguardo alla pena che corrisponderebbe al corruttore, ovvero a Silvio Berlusconi. Ciò è dovuto al fatto che in Italia, a partire dall’anno scorso, il primo ministro ed altre alte cariche dello Stato sono protette dal cosiddetto lodo Alfano, una legge che garantisce loro l’impunità.

La costituzionalità di questa legge è in questo momento al vaglio della Corte Costituzionale italiana ed il tribunale di Milano ha deciso di ritardare il possibile processo nei confronti del primo ministro fino a quando la Corte non si sarà pronunciata a riguardo.

I leader dell’opposizione hanno chiesto a gran voce che Berlusconi rinunci alla sua immunità per non ostacolare il cammino della giustizia. “Rinunci ai privilegi della legge Alfano e si sottoponga al processo, come tutti i cittadini italiani” ha chiesto Dario Franceschini, leader del Partito Democratico.

Antonio Di Pietro, dell’Italia dei Valori, è andato oltre affermando che il Cavaliere deve sottomettersi alla Giustizia o dare le dimissioni. “Berlusconi è un corruttore che si è fatto una legge su misura per evitare di essere processato. Che rinunci all’impunità o che si dimetta!”, ha dichiarato a gran voce durante una conferenza stampa.

Numerosi parlamentari del centro-sinistra (PD), come il senatore Luigi Zanda o la vicepresidente PD al senato Marina Sereni, si sono uniti a coloro i quali chiedono che Berlusconi rinunci all’immunità. Tuttavia Nicolò Ghedini, avvocato di Berlusconi e deputato del PdL, è sicuro che la sentenza Mills sia rovesciata in appello perché “i fatti non sussistono”. Tra l’altro, il leader dei deputati dei PdL, Fabrizio Cicchitto, ha criticato “l’uso politico della giustizia” da parte dell’opposizione. Ciò che è certo è che proprio adesso che il magnate dei mezzi di comunicazione sta cercando una via d’uscita al suo problematico divorzio, il tema della corruzione getta ancora di più ombra sulla sua immagine.

[Articolo originale "Berlusconi acusado de coima"] (http://www.pagina12.com.ar/diario/elmundo/4-125210-2009-05-20.html)

atinvidia284
24-05-2009, 20:28
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.standard.gif I miliardi di un divorzio all’italiana
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5504 Francia
[Le Figaro]

Silvio Berlusconi tenta di evitare la causa di divorzio per colpa intentata da sua moglie. Per paura di un grande scandalo e soprattutto… per preoccupazioni pecuniarie.
Domenica 10 maggio, la tribuna presidenziale dello stadio milanese di San Siro contava un assente importante: Silvio Berlusconi. Fatto eccezionale, il presidente del Consiglio italiano, proprietario del Milan AC, non ha assistito all’incontro fra i suoi Rossoneri e la Juventus di Torino, una delle partite più importanti del campionato di calcio italiano. L’entourage del cavaliere ha parlato di un doloroso torcicollo che lo avrebbe obbligato a restare a casa nella sua villa San Martino ad Arcore, vicino alla capitale lombarda. Ma questa indisposizione aveva tutta l’aria di una malattia diplomatica. Infatti, Silvio Berlusconi ha guardato l’incontro alla televisione in compagnia del suo ultimo figlio, Luigi, ritenuto molto vicino a sua madre Veronica Lario, e che si dice sia molto colpito dai progetti di divorzio dei suoi genitori. [Berlusconi] Conta su questo giovane di 20 anni - che suo padre descrive come molto credente - per ricondurre la sposa vilipesa a migliori sentimenti? Coloro che sono vicini al capo del governo vogliono ancora credere ad un riavvicinamento dell’ultimo minuto che metterebbe fine alla procedura.

L’ipotesi di un happy ending sembra tuttavia molto, molto lontana. Non soltanto Veronica Lario ha avviato le pratiche giudiziarie, ma chiede un divorzio per colpa. Considerando le scappatelle ripetute e plateali del suo sposo, non avrà affatto difficoltà a convincerne la giustizia. E la sentenza potrebbe costare molto cara al volubile marito il cui patrimonio è stimato a più di 8 miliardi di euro. Secondo la stampa italiana, Silvio Berlusconi avrebbe dunque passato una buona parte dell’ultimo week-end a tentare di farle cambiare opinione optando per una separazione amichevole. Ha chiesto forse a Luigi di aiutarlo ad evitare un processo penoso ed uno scandalo pubblico? Nessuno lo sa, ma il presidente del Consiglio è riuscito a sfuggire per più di un’ora ai reporters che spiavano senza sosta la sua residenza lombarda, dando libero corso alle speculazioni, tipo incontri segreti tra i due protagonisti.

Per il momento, tutti i segnali indicano lo scontro. La futura ex-First Lady ha affidato i suoi interessi ad un avvocato d’assalto: Maria Cristina Morelli. Questa giurista milanese è diventata famosa difendendo il padre di Eluana, una giovane donna rimasta in coma per diciassette anni. I tribunali le rifiutavano il diritto di staccare il respiratore artificiale. Alla donna è stata finalmente praticata l’eutanasia nel febbraio scorso. Specialista di affari familiari e dei diritti delle donne, l’avvocato Morelli lavora al momento sulla parte del patrimonio berlusconiano che deve ritornare alla sua cliente.
In materia di giustizia, Silvio Berlusconi non è, per parte sua, sprovvisto di esperienza. E’ stato coinvolto in una ventina di processi e ha saputo ben circondarsi per ottenere archiviazioni, prescrizioni, non luogo a procedere, ricorsi, ecc. Il suo principale avvocato, Niccolò Ghedini, che siede anche alla Camera dei Deputati, è uno dei migliori giuristi d’Italia, e sa dare prova di una combattività leggendaria.

La battaglia giuridica verterà sia sui patrimoni finanziari che su quelli immobiliari di Silvio Berlusconi. Considerato l’uomo più ricco d’Italia (il magazine americano Forbes lo classifica “solo” secondo dietro Michele Ferrero, proprietario di Nutella), il Cavaliere detiene il 63% della holding Fininvest (il resto è nelle mani dei suoi cinque figli) che controlla Mediaset (tre canali televisivi privati nazionali), Mondadori (edizioni e pubblicazioni), Mediolanum (banca e servizi finanziari), Medusa (cinema) e la squadra di calcio del Milan AC. Fininvest vale più di 6 miliardi di euro. Inoltre, Silvio Berlusconi possiede una quindicina di residenze una più sontuosa dell’altra. Il suo maniero di Arcore risale al sedicesimo secolo. La dimora dove vive sua moglie, villa Belvedere, sempre nella zona milanese, è una casa signorile del diciassettesimo secolo superbamente ristrutturata nel diciannovesimo. In Sardegna, nel paradiso di Porto Rotondo, i suoi terreni, tutti sul litorale, si estendono su 120 ettari.

Molte costruzioni vi si trovano, tra cui la sua villeggiatura preferita: villa Certosa con le sue piscine, il suo anfiteatro e i suoi prati abbondantemente annaffiati nonostante l’aridità che affligge quest’isola. Anche le Alpi lo attirano. L’anno scorso, ha comprato una sontuosa casa sulle rive del Lago Maggiore che apparteneva alla celebre famiglia Campari. Infine ha sviluppato una passione per le Antille dove ha comprato due case alle Bermuda e sette (!) ad Antigua. Oltre al mattone e ai terreni, Silvio Berlusconi si è regalato alcune imbarcazioni, fra cui il Morning Glory, yacht di 48 metri - con caminetto nel salone - comprato da Rupert Murdoch e valutato 13 milioni di euro, aerei per gli affari ed elicotteri. Nella sua holding personale chiamata Dolcedrago, si trovano anche i diritti di più di un centinaio di film, fra cui la Dolce Vita, di Federico Fellini.

Divorziando da Silvio Berlusconi, Veronica Lario, 52 anni, rinuncia ad una parte dell’eredità che i giuristi valutano al 25% dell’impero. Benché sposata con separazione dei beni, tenterà di ottenere dalla giustizia un risarcimento per la “colpa” commessa da suo marito. Fin da ora, non può essere considerata come una donna in “mezzo ad una strada”. Il suo sposo ha creato per lei la Finanziaria il Poggio, che raggruppa un portafoglio di una trentina di milioni di euro, fra cui immobili e appartamenti a Milano, Bologna, Londra e New York… Veronica Lario è anche azionista, con circa il 38%, del quotidiano Il Foglio, immancabile sostenitore di Silvio Berlusconi. “Siamo presi fra l’incudine e il martello” deplora il suo direttore Giuliano Ferrara, che vede un’unica via d’uscita alla sua situazione: “Chiederemo la custodia alternata”.

[Articolo originale " Les milliards d'un divorce à l'italienne " di Jean-Marc Gonin] (http://www.lefigaro.fr/lefigaromagazine/2009/05/16/01006-20090516ARTFIG00123--les-milliards-d-un-divorce-a-l-italienne-.php)

dantes76
25-05-2009, 01:01
Sbaglio o questa manca?:D


The most dangerous man in Europe

o guardian.co.uk, Wednesday 5 April 2006 09.37 BST

We turn a blind eye to Berlusconi, but a huge amount is at stake in this weekend's Italian general election.

o Martin Jacques



http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2006/apr/05/berlusconithemostdangerous

atinvidia284
25-05-2009, 09:44
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif 1.741.275.000.000
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5543 Olanda
[het financieele dagblad]

…euro è il debito pubblico dell’Italia. Questa cifra è un record. È stata raggiunta a marzo di quest’anno, superando il precedente record di € 1.707.410.000.000, stabilito a febbraio. Nel corso degli ultimi tre mesi il debito pubblico è cresciuto del 4,6%, ossia di ulteriori € 77.000.000. L’ha reso noto oggi la Banca Centrale Italiana.

È una cifra spaventosamente alta. Il debito pubblico italiano è di gran lunga il più alto in Europa, si prevede che salirà ben al di sopra del 110% del prodotto interno lordo nei prossimi anni.

Ciononostante questa cifra è assai accettabile. Dividendola per il numero di abitanti dell’Italia è inferiore ai 30.000 euro a testa, grazie al fatto che gli italiani sono i più grandi risparmiatori d’Europa. Il debito pubblico viene così compensato dai risparmi e dalle abitudini risparmiatrici delle famiglie italiane.

Il governo italiano può ritenersi fortunato ad avere cittadini del genere. Non fanno mai mutui di valore superiore a quello della casa e nonostante la difficoltà ad ottenere un mutuo, la casa di proprietà è ancora il maggiore obbiettivo del cittadino italiano, che cerca sicurezza. L’80% vive in una casa di sua proprietà (con i soldi del nonno, dei genitori, di chiunque ma non di banche sconosciute o che fanno paura).

A livello dei privati, fare movimenti finanziari non è comunque una tendenza italiana. Le carte di credito, per esempio, non sono affatto comunemente usate come da altre parti. Pensate per esempio alle autostrade: dopo un viaggio bisogna pagare, e per farlo Autostrade offre casse per le carte di credito e casse per il pagamento in contanti. Nelle ore di punta si formano lunghe code alle casse dei contanti, mentre in quelle per le carte di credito non c’è quasi nessuno. Questo perché la carta di credito fa sempre un po’ paura. Se la usi ti possono controllare troppo, e puoi avere spiacevoli sorprese alla fine del mese.

Questa avversione ad indebitarsi per mezzo di movimenti finanziari sembra sia ciò che tiene in piedi l’Italia al momento, visto che i colpi inferti dalla crisi sono stati un pò meno forti in Italia che in altri paesi dell’Europa. Quel debito pubblico di millesettecentomiliardi e rotti così non sembra più nemmeno tanto spaventoso. Perciò il ministro Tremonti, responsabile per le Finanze, ha già pronti un sacco di bei piani per far lievitare ulteriormente quel debito.

[Articolo originale "1.741.275.000.000" di Maarten Veeger] (http://blogs.fd.nl/italie/2009/05/1741275000000.html)

atinvidia284
25-05-2009, 09:57
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Crisi diplomatica tra Italia e Finlandia
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5314 Spagna
[ABC]

Silvio Berlusconi, conosciuto per le sue gaffes verbali di tutti i tipi, incluse quelle di carattere sessista, ha perso l’occasione per stare zitto, attaccando con la sua abituale ironia il cibo finlandese e gli alimenti di questo paese del nord che ha detto di aver dovuto “sopportare varie volte”. Ha insultato la carne di renna affumicata comparandola al prosciutto di Parma. “Non si può comparare il Culatello di Parma con quella orribile carne”.

La reazione dei finlandesi di fronte alle dichiarazioni del primo ministro italiano, non hanno tardato ad arrivare e dopo aspre critiche da parte dei mezzi di informazione, hanno chiamato a consulta l’ambasciatore italiano al ministero degli Affari Esteri. Il Primo ministro Matti Vanhanen ha commentato da parte sua che gli piace la pasta, ma è un “alimento molto semplice”.

Tutto è successo nel corso dell’inaugurazione a Parma della AESA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. E, nonostante il portavoce del primo ministro abbia cercato di minimizzare la cosa, le associazioni finlandesi dei commercianti hanno dichiarato un boicottaggio in tutta regola ai prodotti di quella terra mediterranea.

Inoltre secondo l’Agenzia di notizie Ansa, con chiara allusione alle accuse di sua moglie Lario, che ha assicurato che “frequenta minorenni”, si è messo a scherzare sulle donne finlandesi “sempre che siano maggiorenni”. Come se non bastasse e per finire di irritare i buoni nordici che sono tanto orgogliosi dei loro monumenti medievali, mercoledì scorso Berlusconi ha scherzato sull’architettura finlandese ridicolizzando le antiche chiese di legno comparandole con i monumenti di Roma. “Ricordo che quando sono stato lì volevano mostrarmi a tutti i costi una di queste chiese e ci mettemmo tre ore per arrivare ad un edificio indescrivibile”. Un’affermazione che secondo i politici finlandesi non è vera dal momento che non c’è un protocollo secondo il quale il Primo ministro italiano debba visitare chiese durante la sua unica e corta visita in quella nazione.

Non è la prima volta che “attacca” la Finlandia

Questa non è la prima volta che Berlusconi lancia commenti spiacevoli contro la repubblica nordica. Nel 2001, durante un incontro dell’Unione Europea, affermò senza imbarazzarsi che “la Finlandia non sarebbe potuta essere la sede dell’agenzia per la sicurezza alimentare perchè non conosce nemmeno cos’è un buon prosciutto”.

Quattro anni dopo si confrontò in modo grezzo con la presidente Tarja Halonen alla quale rivolse frasi di cattivo gusto vantandosi di aver impiegato “tattiche da playboy” e tutta la sua abilità virile per convincere quella donna”.

[Articolo originale "Crisis diplomática entre Italia y Finlandia" di CARMEN VILLAR MIR] (http://www.abc.es/20090508/internacional-europa/crisis-diplomatica-entre-italia-200905082058.html)

Gianluca99
25-05-2009, 10:04
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif 1.741.275.000.000
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5543 Olanda

La gente non paga con carta di credito perché così sarebbe rintracciabile il pagamento :asd:
L'uso dei contanti in Italia è direttamente proporzionale alla quantità di evasori imho.

atinvidia284
25-05-2009, 14:31
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/greece.standard.gif Povera Italia! *
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5585 Grecia
[Eleftherotypia]

In Italia viene portato avanti da anni e con notevole successo un esperimento: la trasformazione di un paese europeo, con ricche tradizioni e istituzioni democratiche, in una società in cui prevale una destra che mescola populismo, xenofobia e neo-liberalismo, che sta cercando di emarginare qualsiasi altro potere e che glorifica il suo «padrone» per quanto ridicolo e spregevole egli sia.

Le recenti e dettagliate rivelazioni sulla vita privata del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non possono mascherare la profonda crisi del sistema politico italiano, il quale presenta già inquietanti sintomi che riportano alla memoria i drammatici giorni che hanno segnato la storia recente dei nostri vicini…

Le elezioni del 2008, che hanno nuovamente riportato al potere Berlusconi e i suoi alleati dopo il fallimento del governo multi-partito del centrosinistra, hanno accelerato il processo di consolidamento della nuova situazione.

I principali partiti della destra costituiscono ormai il «Popolo della Libertà», non certo come espressione di una moderna forza liberale, ma come la vera e propria espressione degli italiani ovvero coloro che sostengono Berlusconi, i neo-fascisti e i loro alleati razzisti.

Tutti gli altri, quelli che non li votano, non hanno in sostanza alcuna legitimizzazione, non è necessario che prendano parte al gioco politico e sono considerati nemici della libertà. L’onorevole Berlusconi può apparire sugli schermi televisivi per lavare pubblicamente i panni sporchi della sua vita privata, ma il suo obiettivo politico è tutt’altro che irrilevante.

Tesse sistematicamente una solida rete di interessi, con lo scopo di accumulare stabilmente il potere senza poter essere contrastrato da nessuno. Questa «democrazia», che dovrà essere nelle mani del «grande e saggio leader», non può realizzarsi senza alcuni presupposti necessari.

Alla base c’è il controllo dei media e la disfatta della sinistra. Su entrambi i fronti, il berlusconismo ha ottenuto notevoli vittorie.

Nei media è quasi totale il dominio del «cavaliere», il quale possiede i canali TV e radio privati, giornali, periodici e controlla asfissiantemente i canali radiotelevisivi pubblici. Il 90% dei canali televisivi, direttamente o indirettamente, e’ sotto il suo controllo!

Modello non casuale

Allo stesso tempo, promuove la diffusione dei valori e dei comportamenti più reazionari e individualistici, cerca di ridicolizzare qualunque sforzo collettivo, definendo comunista anche la costituzione del paese! Di recente, con il pretesto della lotta contro la criminalità, il suo governo ha di fatto legittimato la formazione di gruppi di miliziani, che ricordano il periodo di Mussolini.

Purtroppo, in ultima analisi, alla disfatta delle forze progressiste di sinistra hanno contribuito in maniera significativa anche i leader di tutti i partiti sorti dalla trasformazione e dalla completa estinzione dello storico partito comunista, con il risultato che adesso tutte le forze della vasta gamma del centrosinistra si presenteranno al Parlamento europeo con molte liste separate. Tuttavia, la massiccia mobilitazione sociale ai primi di aprile ha dimostrato che è ancora viva nella società la volontà di resistere ai piani di Berlusconi per la completa trasformazione della coscienza popolare, ma anche del sistema politico in Italia.

Il berlusconismo non è una minaccia confinata all’Italia: l’esperimento portato avanti in quel paese, trova altrove ammiratori e può essere imitato. Inoltre, anche le «battute» sparate da Berlusconi o il suo tentativo di apparire come «un amante del gentil sesso», servono a rendere la sua immagine più affabile, in accordo ad un modello maschile che si presume sia ben accettato…

Nell’Italia di oggi, in cui milioni di persone si dicono ancora di sinistra e dove aumenta una costruttiva critica verso le prospettive delle forze di sinistra, i processi per la creazione di una moderna coalizione di sinistra non hanno avuto successo.

Perciò è davvero tragico che, nel paese in cui uno dei più grandi leader della sinistra, Enrico Berlinguer, aveva tempestivamente osato dire che si era «esaurita la spinta propulsiva della Rivoluzione d’Ottobre», oggi Umberto Eco faccia del sarcasmo dicendo che «c’è bisogno di un altro Mussolini, che abbracci le giovani contadine e le baci sulle loro tenere guance»…

* [in italiano nel testo originale, N.d.T]

[Articolo originale "Povera Italia!" di Nikola Vouleli] (http://www.enet.gr/?i=news.el.kosmos&id=42787)

Sgogeta
25-05-2009, 16:53
Non so se li avete gia' visti, li ho trovati ieri per caso :

http://www.youtube.com/watch?v=LhOJc1JBpKI
http://www.youtube.com/watch?v=mTfgtYg1_3A&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=MW8iP38KiGc&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=_tlydL2UAlQ&NR=1
http://www.youtube.com/watch?v=JMbr_gKDWx8&feature=related

Il Discepolo 1816 del P2:
http://www.youtube.com/watch?v=MAveryDlGmk

atinvidia284
25-05-2009, 22:40
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Lo scandalo Berlusconi
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5465 Spagna
[El País]

La sicurezza si garantisce molto meglio con delle forze dell’ordine ben equipaggiate e preparate che non con leggi anti-immigrazione. Questo dovrebbe essere evidente a tutti quei cittadini di mezza Europa che si sta tentando di scuotere e mobilitare, approfittando della crisi, per avvicinarli a movimenti autoritari che portano avanti discorsi populisti e xenofobi.

Ciò che ha dell’incredibile è che i partiti democratici hanno tanta paura che questi messaggi vengano alla luce che, invece di combatterli per ciò che sono, ovvero baluardi di un pensiero autoritario, si fanno intimorire, ed addirittura cercano di adeguare i propri discorsi affinché non ne risultino nettamemente distanti. È una strategia che non ha mai dato buoni risultati: come spiega nel suo ultimo libro l’ex presidente uruguaiano Julio Maria Sanguinetti, si comincia permettendo che la tolleranza sparisca dalla società e si finisce perdendo, molto semplicemente, la libertà.

Ciò che sta succedendo e che è successo questa settimana in Italia, dove sono state approvate nuove leggi che trasformano in reato l’immigrazione clandestina riducendo, o praticamente azzerando, i diritti degli immigrati senza regolare permesso di soggiorno inclusi i neonati, ai quali si proibirà l’iscrizione all’anagrafe, è uno scandalo e dovrebbe suscitare una reazione molto più vigorosa da parte dell’Unione Europea. A che serve un Parlamento europeo se le sue forze democratiche non sono capaci di denunciare la misure che sta adottando il Governo di Silvio Berlusconi che, per certi aspetti, ricordano il fascismo?

Una decina di anni fa, quando il partito d’estrema destra di Jorg Haider entrò a far parte di un Governo di coalizione austriaco, l’Europa reagì con molta più fermezza, adottando delle sanzioni persino prima che il Governo avesse approvato leggi che potessero ricordare anche solo lontanamente quelle che adesso si fa finta di ignorare in Italia.

In Italia, il dibattito sull’immigrazione clandestina viene affrontato in modo del tutto strumentale e fa parte di una strategia populista volta a togliere l’attenzione da problemi molto più gravi, come il diffondersi della Mafia, la concentrazione di poteri da parte di Berlusconi e dei suoi soci, e il degrado di un sistema politico deteriorato in molte sue parti dalla corruzione. Con 297 voti a favore, 255 contrari e 3 astenuti (com’è possibile astenersi in un dibattito simile?) il Parlamento italiano ha approvato le “nuove disposizioni in materia di sicurezza pubblica” (http://www.camera.it) che, come ha denunciato lo stesso presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, alimentano la retorica razzista e xenofoba.

La situazione è ancor più grave se si pensa che queste norme vengono firmate nel momento in cui la crisi sta facendo perdere il posto di lavoro a milioni di cittadini europei che si appoggiano, chi più chi meno, a sussidi pubblici. Questi neo-disoccupati, se la crisi si dovesse prolungare, si troverebbero a lottare gomito a gomito per i pochi nuovi posti di lavoro creatisi.

Una società civile spaventata e demotivata, nazionalismi esacerbati e instabilità sono componenti di una situazione che già ha dato origine in passato a leggi contro l’immigrazione prima, a leggi razziali poi.

Un cronista politico vicino a Berlusconi ha scritto questa settimana che “lo stato non può essere buonista”. Sicuramente ha ragione, e coloro i quali si vogliono opporre a questo Governo dovrebbero spiegare meglio all’opinione pubblica quali sono le loro proposte contro l’immigrazione clandestina. Ciò che non deve lasciare adito a dubbi è che esistono misure più efficaci, più giuste e più sensate delle vergognose disposizioni approvate questa settimana in Italia. E che, anche se non ce ne fossero di migliori, quelle che ha approvato il Governo italiano sono comunque ingiuste, inefficaci e vergognose.

Vietare che un neonato sia iscritto all’anagrafe vuol dire negargli dalla nascita il diritto ad un nome, cosa che, rendendolo invisibile e trasformandolo in una non-persona, mette a repentaglio la sua vita e la sua salute. Il diritto ad un nome è sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti del Fanciullo. In che maniera questa “nuova disposizione in materia di sicurezza” evita l’immigrazione clandestina dall’Africa o dal Bangladesh?

Fare della sicurezza il più importante messaggio elettorale e politico di un paese è una vigliaccata: verso gli immigrati poveri, che si vedono immediatamente minacciati come potenziali trasgressori di questa sicurezza, ma anche verso i cittadini “nativi” di un paese, i quali vengono spinti a sprecare energie, ogni giorno più scarse ma ogni giorno più necessarie, che potrebbero essere impiegate forse per lottare per una futura via d’uscita: nell’istruzione, ad esempio.

[Articolo originale "El escándalo Berlusconi " di Soledad Gallego Diaz] (http://www.elpais.com/articulo/panorama/escandalo/Berlusconi/elpepusocdgm/20090517elpdmgpan_4/Tes)

atinvidia284
26-05-2009, 10:18
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif I migranti che arrivano dal mare non sono fuorilegge
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5547 Olanda
[NRC Handelsblad]

I migranti che arrivano dal mare non sono fuorilegge

L’Italia se ne infischia della Convenzione sui rifugiati

Respingere senza motivo i migranti che arrivano dal mare, anche al di fuori delle proprie acque territoriali, è in contrasto con la Convenzione sui Rifugiati. Ancor di piu’ se la loro libertá è minacciata nel paese d’origine. L’ Italia se ne infischia di questo principio. E’ l’Europa a dover trovare una soluzione. Discussione: ha un’idea di come risolvere il problema?

Giovedì della scorsa settimana, la guardia costiera italiana ha costretto 227 migranti a tornare in Libia, dopo averli intercettati nel Mediterraneo. Il nostro giornale ne ha dato notizia l’8 maggio. Questa operazione è stata preceduta da una giornata di tiro e molla tra i governi di Malta e Italia, entrambi che rifiutavano di lasciar sbarcare i migranti.

L’Organizzazione Per I Rifugiati delle Nazioni Unite, la UNHCH, e diverse organizzazioni per la salvaguardia dei diritti umani hanno espresso dure critiche all’indirizzo delle autorità italiane. Le critiche sono basate soprattutto sul fatto che ai migranti non è stata concessa la possibilità di chiedere asilo. Tre quarti degli immigrati clandestini che hanno raggiunto l’Italia nel 2008 hanno fatto richiesta di asilo, e alla metà di costoro è stata poi concessa protezione in varie forme.

Queste critiche sembrano non importare molto agli italiani. Secondo il ministro italiano dell’ Interno, Maroni, che pretendeva di parlare a nome di tutti gli stati membri dell’Unione Europea, il modo di agire dell’Italia è “una svolta storica nella lotta all’immigrazione clandestina”, e questa politica di respingere i migranti via mare un “nuovo modello europeo”. Domenica scorsa la guardia costiera italiana è entrata nuovamente in azione. Stavolta 163 migranti sono stati rispediti a Tripoli, sulla costa libica.
Secondo il premier italiano ciò è conforme “agli standard europei e ai trattati internazionali , e i diritti umani non sono stati lesi”. Secondo Berlusconi l’Italia non ha nessun dovere nei confronti dei migranti se questi non si trovano all’interno delle acque territoriali italiane o non hanno raggiunto la costa italiana.

Supponiamo che i migranti che vengono intercettati in mare non siano clandestini. I paesi europei che li mandano via senza prima concedergli la possibilità di richiedere asilo, sono responsabili delle conseguenze. La Convenzione per i Rifugiati del 1951 contiene il principio fondamentale secondo il quale un rifugiato non può essere rimandato ai confini di un territorio dove la sua vita o libertà siano minacciate. Anche le leggi europee sul diritto di asilo affermano che coloro che chiedono asilo possono essere espulsi solo dopo aver appurato che non si tratti di rifugiati. Il fatto che l’Italia non consideri per nulla questo principio, con la giustificazione che non è tenuta a rispettare i diritti umani al di fuori del proprio territorio, é un errore davvero rivoltante.
Il fatto che la Libia -che non ha mai voluto ratificare la Convenzione per i Rifugiati- sia il paese in cui vengono rispediti, rende questa prassi ancora più preoccupante.

Una cosa e’ che l’Italia scelga di ignorare le norme di diritto internazionale senza batter ciglio, ma è tutt’altra cosa che l’Italia presenti il proprio approccio come ‘il nuovo modello europeo’ per la lotta all’immigrazione illegale. Malta, che già in passato ha spesso rifiutato di soccorrere in mare migranti in difficoltà, ha dichiarato di essere favorevole al nuovo approccio italiano. Probabilmente anche altri stati membri del sud dell’ UE che sono confrontati da un alto numero di migranti via mare, come Cipro, Grecia e Spagna, si faranno ispirare dalla politica di Berlusconi.

Questi sviluppi nascondono alla base un fallimento europeo. È innegabile che l’Italia abbia un problema, come lo hanno gli altri stati ai confini dell’Europa. Nel 2008, circa 37.000 migranti hanno raggiunto le coste italiane, un aumento del 75% rispetto al 2007. L’aumento del numero di migranti che cerca di raggiungere l’Europa attraverso il Mediterraneo o l’oceano Atlantico si registra anche in altri paesi del Sud Europa. Già dalla metà degli anni ‘90 l’Europa è confrontata da un numero sempre crescente di migranti via mare. E già da allora l’Europa cerca di trovare una soluzione al problema. Ma sinora i paesi europei non ci sono ancora riusciti.

Gli stati a sud dell’Europa chiedono già da anni un approccio comune europeo, che obblighi gli stati membri del nord ad aiutare quelli del sud nel controllo dei confini, l’accoglienza dei migranti, l’accertamento della necessità di concedere il diritto d’asilo e eventualmente il rimpatrio.

Gli stati europei che non sono confrontati con questa migrazione via mare, inclusa l’Olanda, non hanno mai aiutato sul serio a trovare una soluzione, e sono propensi a liquidare la problematica dei confini a sud come una questione interna di quegli stati. A ciò si aggiunge il fatto che i profughi che riescono a raggiungere i paesi come l’Olanda attraverso gli stati del sud, secondo la legge europea devono essere rispediti al primo paese d’ arrivo in Europa, e ciò naturalmente accresce la pressione sui paesi del sud. Per dirla in un altro modo: il fatto che l’Italia non rispetti i diritti dei migranti è una dimostrazione di incapacità per l’Europa. Incapacità di chiedere conto all’Italia della sua attuale condotta e delle sue responsabilità, ma soprattutto anche incapacità di avviare un efficace approccio europeo al problema delle migrazioni illegali. A ottobre dello scorso anno gli stati membri dell’UE hanno accolto positivamente varie proposte per arrivare ad un’ equa distribuzione dei rifugiati e sollevare il peso che grava sulle spalle degli stati del sud, ma ora sembra che queste proposte si areneranno per mancanza di risolutezza.

Un sano e funzionante modello europeo per combattere l’immigrazione illegale non può essere basato sul disconoscimento dei diritti dei rifugiati. Deve essere basato sul riconoscimento che i pesi devono essere suddivisi e che l’Europa agisce collettivamente. Ciò non significa affatto che l’Europa debba ammettere tutti i migranti o che tutt’a un tratto l’Olanda debba farsi carico di grandi gruppi di migranti che arrivano in Italia. Si potrebbero già fare molti progressi mettendo in piedi forme di collaborazione strutturali, che permettano ai paesi che si ritrovano a dover confrontare grandi flussi migratori di usufruire dell’assistenza degli altri stati, sia finanziariamente che con uomini e cognizioni specifiche. Si potrebbero anche fare progressi per esempio aiutando i paesi africani ad accogliere i migranti e a impiantare una buona politica di asilo che realmente offra protezione ai rifugiati.

Il rifugiato rischia ora di diventare la vittima di questo doppio scaricabarile del problema migrazioni : da stati del nord a stati del sud, e da stati del sud a paesi africani. Sarebbe una buona cosa se anche i politici olandesi, che hanno sempre la bocca piena dell’importanza di un approccio europeo alle migrazioni, non scappassero di fronte alle responsabilità.

Maarten den Heijer e Kees Wouters sono ricercatori all’ Istituto per i Diritti dell’Immigrazione dell’Università di Leida. Kees Wouters si è recentemente specializzato in diritto internazionale dei rifugiati; Maarten den Heijer fa ricerca sulla politica di asilo europea.

[Articolo originale "Bootmigranten zijn niet vogelvrij" di Maarten den Heijer, Kees Wouters] (http://www.nrc.nl/opinie/article2243045.ece/Bootmigranten_zijn_niet_vogelvrij)

atinvidia284
26-05-2009, 15:02
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif Nostalgie da Casanova
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5519 Brasile
[CartaCapital]

Dario Franceschini, leader del Partito Democratico Italiano, il maggiore dell’opposizione, spara così: “Possibile che la destra non veda che ormai Berlusconi si considera al di sopra della legge e di ogni morale? O hanno paura?”.
In una lunga intervista pubblicata dal Corriere della Sera il 4 maggio, Franceschini avverte: se le prossime elezioni per il Parlamento dell’Unione Europea, programmate per l’8 giugno prossimo, dovessero registrare un profondo disequilibrio tra maggioranza e opposizione, gli italiani si sveglierebbero in una autocrazia asiatica, qualcosa come l’Ubzekistan o il Turkmenistan.

Secondo il leader democratico, il premier non esiterà a provare a prendersi “tutto”, da una nuova Costituzione a suo esclusivo uso e consumo, fino alla Rai, l’emittente radiotelevisiva statale, a completare il suo impero mediatico che già include tre canali televisivi. L’analisi di Franceschini coincide con quella di Eugenio Scalfari, uno dei più illustri giornalisti italiani, fondatore del settimanale L’Espresso e del quotidiano La Repubblica.

In un articolo pubblicato di recente, Scalfari, invece di dirigersi verso il nucleo smembrato dell’antica URSS, prende la direzione della Penisola Arabica e compara Berlusconi ad un sultano. Quest’ultimo approfitta dell’assenza di avversari all’altezza e del provincialismo di un’Italia decadente disposta a vedere in lui la diga contro l’inesistente minaccia comunista, ancora e sempre evocata nei suoi discorsi e nelle sue scene di propaganda. Non manca il parere concorde dell’ultimo numero del The Economist, che parla di “berlusconizzazione” della penisola. O, in altre parole, della capacità di molti italiani di adottare, ognuno a modo suo, il modello berlusconiano di fuberie a base di colpi bassi.

Sicuro è che il premier raggiunge indici di popolarità altissimi, anche se la situazione non è tutta rose e fiori: per quest’anno è prevista una contrazione del PIL del 4,4%. La massiccia adesione a questo personaggio così ridicolo, a volte perfino pagliaccesco, al punto da diventare spesso oggetto di dileggio internazionale, meriterebbe uno studio a parte. Rimane da vedere quanto potrà pesare sulla popolarità del primo ministro e sui risultati delle elezioni dell’8 giugno la richiesta di divorzio presentata dalla sua seconda moglie Veronica Lario, stanca di apparire come la consorte di Casanova, o di un suo grottesco surrogato.

[Articolo originale "Saudades de Casanova" di Giuliano Lancelotti] (http://www.cartacapital.com.br/app/materia.jsp?a=2&a2=9&i=4060)

atinvidia284
27-05-2009, 01:35
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif L’Italia e i ‘poteri forti’ che agiscono sulla stampa.
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5595 Olanda
[De Nieuwe Reporter]

Nel quadro che il Freedom House Report (FHR) dà della libertà di stampa nel mondo nel 2009, la Turchia e l’Italia sono colorate di giallo. Giallo significa ‘libertà di stampa parziale’. I due sono gli unici paesi europei nella stessa categoria dell’isola di Tonga.
“Libertà parziale” è come dire che una donna è ‘un pò incinta’, si lamenta un giornalista italiano. Il termine è in effetti un eufemismo per il grande numero di storie che illustrano la brutta situazione in cui versano i media italiani.

Il FHR afferma che i giornalisti italiani vengono sempre più spesso intimiditi con minaccie di procedimenti penali e leggi sul reato di diffamazione, e segnala l’aumento delle minaccie fisiche verso i giornalisti da parte di organizzazioni criminali e gruppi di estrema destra. Riguardo alle bizzarre sproporzioni nella proprietà dei media in Italia il rapporto afferma: “Il ritorno del magnate dei media Berlusconi nel ruolo di premier ha nuovamente sollevato preoccupazioni sulla concentrazione dei media di stato e di quelli commerciali sotto un unico leader”.

In Italia i giornalisti hanno a che fare con poteri forti che esercitano una grande influenza sia sui contenuti dei prodotti giornalistici che sulla selezione dello staff giornalistico. Si accusano a vicenda di comportamenti da schiavi e di mancanza di solidarietà, mentre quelli che osano rischiare l’osso del collo e che corrono seri rischi, come Roberto Saviano, ogni tanto scrivono articoli sconfortati che parlano del coraggio come di una qualità dimenticata.
Ossigeno, osservatorio per giornalisti minacciati

Alberto Spampinato, giornalista di origine siciliana che lavora per la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI), ha recentemente lanciato l’ ‘Osservatorio per i Giornalisti Minacciati’ durante il Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia. Il suo coinvolgimento personale nell’osservatorio è palese. Suo fratello Giovanni lavorava a Ragusa per l’allora famoso giornale L’Ora di Palermo, sul quale pubblicò vari articoli di inchiesta su gruppi sovversivi di estrema destra, a cavallo tra il 1967 e il 1972. Poi non ha più scritto niente su brutte storie, semplicemente perchè l’hanno ammazzato sparandogli.
L’Italia è ancora piena di storie simili, e molti giornalisti italiani sono minacciati. Secondo Spampinato “È un problema gravissimo, e molto più esteso di quanto i casi già noti non lascino intuire. La maggior parte dei giornalisti minacciati non ha il coraggio di ammetterlo. Ci sono storie pericolose da raccontare, ma lo sono soprattutto perchè i giornalisti che scrivono su queste storie sono pochi.
I giornalisti non sono abbastanza solidali tra di loro da poter sottoscrivere tutti insieme il dovere di trasmettere informazioni, anche quando si tratta di informazioni pericolose o notizie non gradite al loro editore.”
L’Osservatorio conta 52 giornalisti minacciati. Spampinato: “Inoltre ci sono i casi di minacce collettive. Ne sono stati vittime tra gli altri il quotidiano La Repubblica e il settimanale Famiglia Cristiana, e questi sono solo i grandi titoli. Il direttore del Sole 24 Ore ha ricevuto una busta con un proiettile dopo aver pubblicato un articolo sugli imprenditori di Gela, in Sicilia, che rifiutavano di continuare a pagare il ‘pizzo’ - la parola siciliana per soldi estorti - e che avevano denunciato i loro ricattatori. La maggior parte dei casi di minacce non sono comunque noti, o lo sono solo a livello locale. E noi ci interessiamo solo ai casi più seri.”

Libro dettagliato

Uno di quei casi seri è quello di Lirio Abbate dell’agenzia nazionale di stampa ANSA, a Palermo. Abbate ha scritto I Complici. Questo libro molto dettagliato parla esplicitamente degli stretti legami tra la politica e la criminalità organizzata in Sicilia. “Era stato programmato un attacco contro Abbate, gli esplosivi erano già stati piazzati nella sua macchina”, dice Spampinato. Abbate è stato vittima di minacce lanciate nel corso di processi contro mafiosi, così come lo sono stati l’autore di Gomorra, Roberto Saviano e la giornalista di cronaca nera Rosaria Capacchione durante il grande processo Spartaco contro il clan camorristico dei casalesi. Da allora, anche Capocchione è sotto scorta.
Nel 2002 è stata fondata l’organizzazione Articolo 21, a tutela dell’omomimo articolo della Costituzione Italiana, che protegge il pluralismo e la libertà di stampa. Questa organizzazione di giornalisti, scrittori, registi e attori è stata creata per difendere l’articolo della costituzione, messo in pericolo dalla concentrazione dei media nelle mani di Berlusconi. Articolo 21 si concentra soprattutto su temi nascosti, come per esempio le vere ragioni dietro la guerra in Irak, o l’intervento della NATO in Bosnia.

Nel frattempo l’informazione in Italia sta diventando sempre di più una sorta di bollettino unificato. I pochi giornali d’inchiesta ne pagano le conseguenze, e sono sempre più deboli. Perchè anche l’azienda Publitalia, il più grande inserzionista italiano, è proprietà di Berlusconi. Di conseguenza in Italia si fa pressione sui contenuti giornalistici anche attraverso il mercato della pubblicità.

Carlo Vulpio lavora da 20 anni come cronista del quotidiano Il Corriere della Sera, ma l’ex direttore gli ha recentemente tolto gli incarichi per le sue complesse inchieste giornalistiche. Vulpio: “Io scrivevo articoli su argomenti delicati. Questo non è mai stato un lavoro semplice, ma negli ultimi anni è in gioco la relazione tra stampa e libertà. Sono stato allontanato dal mio lavoro senza nessun motivo. Non mi è più permesso interessarmi delle mie inchieste, come se fossimo in un regime totalitario! Il mio ultimo articolo, nel quale elencavo una serie di nomi tratti dalle mie inchieste, è stato pubblicato dal giornale il 3 dicembre 2008. Così noi giornalisti siamo costretti a pubblicare libri, visto che i giornali non vogliono più pubblicare ciò che è evidente”.
Vulpio ha scritto il libro Roba Nostra sulle sue inchieste giornalistiche, ma il libro è stato praticamente ignorato dalla stampa, anche se è stato premiato con l’importante premio italiano Premio Livatino. Di un simile silenzio-stampa è stato vittima anche il famoso giornalista italiano Marco Travaglio, che, nota bene, ha recentemente ricevuto in Germania un prestigioso premio per la libertà di stampa dall’Associazione dei Giornalisti Tedeschi. Nei media ufficiali italiani non si trova niente da nessuna parte al riguardo. Travaglio ha ricevuto il premio perchè “descrive e svela in modo molto tenace come la politica italiana, con Berlusconi non per ultimo, condiziona i media. Lo scopo della sua critica è anche quello di incoraggiare i suoi colleghi italiani a non autocensurarsi.”

Cementifici

In Italia non esistono editori ‘puri’, che considerano l’editoria la loro attività principale. Quindi è improbabile che il quotidiano romano Il Messaggero (di proprietà del costruttore edile Caltagirone) pubblichi inchieste sul costo troppo alto delle case, o sulle speculazioni nelle costruzioni. Il quotidiano La Stampa (proprietà della Fiat) non scriverà storie negative sul mercato dell’automobile. Nella piccola Umbria (800.000 abitanti), i due principali quotidiani sono proprietà di due cementifici. Quindi si pubblica poco sugli sterramenti e sui disastri ambientali provocati dalle loro attività. Spampinato: “Il finanziamento pubblico dei giornali continua ad aumentare. Speriamo di poter avere abbastanza documentazione fra un anno per poter presentare un rapporto che dimostrerà come molte notizie importanti non vengano mai pubblicate. E come ciò che torna scomodo ai padroni non venga stampato.”

Argomenti a favore dei padroni sono anche le modifiche della legislatura che vengono implementate a tutta velocità, seguendo il ritmo della maggioranza democratica. Questa settimana la camera vota un emendamento che proibirà ai giornalisti di pubblicare articoli su inchieste giudiziarie prima che sia stata tenuta una seduta pubblica di tribunale, o che un processo sia arrivato agli sgoccioli. Questa norma viene applicata anche alla pubblicazione di intercettazioni telefoniche, che sarà assolutamente vietata. Ciò significa che non si potrà più scrivere che qualcuno è sotto inchiesta giudiziaria, neanche se si tratta di sindaci o persone che ricoprono altre posizioni di responsabilità. Se un giornalista lo farà potrà essere punito con tre anni di carcere. Le multe agli editori potranno raggiungere i 300.000 euro per violazione se il giornale ha una tiratura di 10.000 copie. Ma se il giornale ha una tiratura molto più alta potranno essere molto più alte anche le multe.
Il giornalista Pino Maniaci della piccola emittente televisiva locale Telejato a Partinico, a sud-ovest di Palermo, è stato aggredito e malmenato mentre si trovava all’interno della sua macchina, nel bel mezzo di un ingorgo del traffico. Nessuno di quelli intorno a lui ha “visto cosa stava succedendo. La parola mafia è eterna, ma nei fatti è assente. Chi crede che la mafia sia indebolita commette un grosso errore. La politica e la mafia sono unite da un cordone ombelicale”, racconta Maniaci, che è anche alle prese con i mafiosi locali perchè racconta cosa fanno, con le industrie locali perchè una vecchia fabbrica viene riaperta “in pieno centro!” e con l’associazione dei giornalisti siciliani che ha appoggiato una denuncia contro Maniaci perchè lavora senza tessera stampa.

Maniaci ha paura delle limitazioni a internet tanto ventilate sia in Italia che all’estero. “Però, quello che mi fa arrabbiare di più è che la gente sta zitta.”
Maniaci viene aiutato dall’Ordine dei Giornalisti nazionale, ma quell’aiuto non è un fatto scontato per tutti, come hanno scoperto a loro spese Vulpio ed altri, e come dimostra il basso numero di casi che l’Osservatorio per giornalisti minacciati è riuscito a registrare sinora. Inoltre non è affatto chiaro fino a che punto le stesse associazioni di giornalisti abbiano le ‘mani pulite’. Nel corso di un recente incontro in cui si discuteva proprio di giornalismo d’inchiesta, Abbate ha gridato: “I giornalisti associati alla mafia devono essere espulsi dall’ordine!”.
Il giornalista Vulpio ha nel frattempo aderito a ‘Italia dei Valori’, il partito di Di Pietro, ex-magistrato, diventato famoso grazie alla sua inchiesta milanese contro la corruzione ‘Mani Pulite’, e in seguito ancora più famoso quando nel bel mezzo di un processo si tolse la toga con un gesto teatrale, diede immediatamente le dimissioni dalla magistratura ed entrò in politica. La scelta di Vulpio è di entrare in politica “per uscire dalla zona d’ombra, e anche come legittima difesa. È un tentativo per riprendere in qualche modo il controllo della vita pubblica di questo paese.”

[Articolo originale "Italië en de 'stevige machten' die op de pers inwerken" di Cecile Landman] (http://www.denieuwereporter.nl/2009/05/italie-en-de-stevige-machten-die-op-de-pers-inwerken/)

atinvidia284
27-05-2009, 12:24
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Elogio de… La Repubblica
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5580 Gran Bretagna
[The Guardian]

Editoriale.

Nonostante le minacciose proteste di Silvio Berlusconi, il principale quotidiano italiano di centro-sinistra ha rifiutato di smettere di pretendere le risposte delle 10 domande a lui rivolte riguardanti la relazione con un’adolescente napoletana, Noemi Letizia.

Nessun altro leader democratico sarebbe riuscito a farla franca come ha fatto Berlusconi, ignorando le domande relative a questa amicizia. La sua spiegazione su come abbia potuto avere una relazione d’amicizia con la famiglia Letizia fa acqua da tutte le parti. Non ha commentato la dichiarazione della sua giovane amica secondo la quale Berlusconi avrebbe promesso di spianarle la strada in politica o nel mondo della spettacolo.

E non si è neppure pronunciato in merito all’ultima rivelazione secondo la quale la diociottenne Letizia sarebbe proprietaria di quattro case. Tutto ciò riguarda molto più che una morbosa curiosità mediatica. Sua moglie ha dichiarato di non poter più restare con un uomo che “frequenta le minorenni” e che “non sta bene”. La Repubblica ha fatto notare che il resoconto dei regali di compleanno fatti alla signorina Letizia da parte dell’uomo che lei chiama “papi” implica che i due siano amici da quando lei aveva 15 anni. La stampa rimane una delle poche forze di valutazione critica in una società in cui quasi tutti i canali televisivi sono riconducibili a Berlusconi.

Finora, il suo solo cenno in direzione di una spiegazione degli avvenimenti è consistito nel recarsi ad un talkshow il cui ossequioso presentatore, dall’abitudine di sfregarsi le mani, ha lasciato che tenesse un monologo auto-giustificativo. Ma quando un giornalista de La Repubblica lo ha affrontato la settimana scorsa, Berlusconi ha perso il controllo: “Che diritto ha lei di chiedere?” ha tuonato. La risposta in una società democratica dovrebbe essere: “Tutti i diritti di questo mondo”. La Repubblica sta lavorando da sola un solco e merita supporto.

[Articolo originale "In praise of … La Repubblica"] (http:// http//www.guardian.co.uk/commentisfree/2009/may/23/silvio-berlusconi-la-repubblica-letizia)

atinvidia284
27-05-2009, 12:25
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Berlusconi ha istigato il suo avvocato a deporre il falso
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5607 Olanda
[NRC Handelsblad]

Roma, 20 Maggio - Secondo il tribunale di Milano, negli anni novanta il premier italiano Silvio Berlusconi ha istigato l’avvocato inglese David Mills a deporre falsa testimonianza. Per averlo fatto, a febbraio Mills è stato condannato a quattro anni e mezzo di reclusione.

Anche Berlusconi sarebbe stato condannato, se non avesse fatto una legge che gli concede l’immunità giudiziaria. Ciò si estrapola (delle) dalle motivazioni della sentenza sul caso Mills che il tribunale ha rilasciato ieri.
Mills, così si legge nel rapporto, “ha operato come falso testimone per garantire il verdetto di innocenza per Berlusconi e il suo gruppo Fininvest, o per fare in modo che gli introiti ottenuti con operazioni finanziarie illegali fossero protetti’. Per farlo, Mills ha ricevuto 600.000 dollari come ricompensa.

All’inizio degli anni ‘90, Mills era consulente fiscale di Berlusconi, e architetto della sua complessa rete di società all’estero, all’interno della quale circolavano soldi in nero. Alla fine degli anni novanta, questo conglomerato di società venne indagato per falso in bilancio e finanziamenti illegali ai partiti. Nel corso della sua deposizione Mills ommise di dire che Berlusconi era direttamente a capo di queste società. Inoltre non disse di aver parlato telefonicamente con Berlusconi a proposito di una donazione illegale di 5 milioni di euro all’ex premier Bettino Craxi. L’accusa di finanziamento illegale ai partiti entrò in prescrizione, e il falso in bilancio non è più perseguibile penalmente, dopo che la legge è stata modificata da Berlusconi.

In seguito, Berlusconi e Mills furono denunciati a causa di quella falsa testimonianza. Subito dopo la sua elezione l’anno scorso, Berlusconi fece approvare una legge che gli garantisce l’immunità per quanto riguarda questo procedimento.
Ieri, Berlusconi ha reagito furiosamente e ha definito la sentenza “semplicemente scandalosa”. Ha annunciato che a breve andrà in parlamento a dire cosa pensa già da tempo di “un particolare tipo di giudici”.
Alla domanda di un giornalista se non sarebbe meglio evitare di ricorrere alla sua immunità Berlusconi ha risposto: “Con questi giudici non si può fare”.

[Articolo originale "Berlusconi zette aan tot meineed van advocaat"] (http://www.nrc.nl/buitenland/article2247565.ece/Berlusconi_zette_aan_tot_meineed_van_advocaat)

atinvidia284
27-05-2009, 15:30
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Ghedini difende Berlusconi
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5586 Germania
[Der Tagesspiegel]

Niccolò Ghedini, il divorzista personale di Berlusconi, è in segreto il ministro della giustizia italiano - nel bel mezzo della crisi.

Dopo dieci mesi di disoccupazione, a lui stesso riconducibile, Niccolò Ghedini ha di nuovo un lavoro. Nel bel mezzo della crisi, da intendersi sia da un punto di vista economico globale sia da un punto di vista personale, Ghedini assiste il 72enne signor Silvio Berlusconi nella causa di divorzio contro la signora Miriam Bartolini (di anni 52), in arte Veronica Lario. In realtà sarà certamente la sorella maggiore di Ghedini, Ippolita, a patrocinare la causa presumibilmente “miliardaria”; lei è civilista esperta di diritto di famiglia, il fratello penalista. Ma la regia sarà di Niccolò. In tribunale come in parlamento.

La storia della disoccupazione di Ghedini era uno scherzo. Uno dei tanti con cui Silvio Berlusconi ogni volta, con grande leggerezza, tenta di passar sopra a faccende che lo vedono sull’orlo di un baratro. L’osservazione risale al luglio dello scorso anno; il parlamento aveva appena deliberato che i politici ricoprenti le più alte cariche dello stato avrebbero dovuto essere preservati da ogni procedimento penale per tutta la durata del loro mandato. Cinque anni prima era fallito il primo tentativo in questa direzione per mancata legittimità costituzionale. Ora però sia il capo del governo sia il suo avvocato avevano raggiunto l’obiettivo. All’ultimo minuto Berlusconi aveva scongiurato il pericolo di essere condannato a sei anni di reclusione per corruzione di testimoni. Ma c’è di più: si era conclusa la lotta, che si protraeva da 14 anni, tra Berlusconi e la giustizia. “Mi dispiace per Ghedini,” dichiarò Berlusconi: “ora non ha più niente da fare”. Ma in questo si sbagliava.

Niccolò Ghedini è più che un avvocato. Questo quarantanovenne, originario di Padova e appartenente ad una famiglia di giuristi con una tradizione alle spalle lunga quattrocento anni, dal 2001 siede per Berlusconi anche in parlamento. Esteriormente Ghedini è l’esatto opposto del suo capo: alto di statura, molto magro e laddove Berlusconi si sforza di sprizzare allegria da tutti i pori, da Ghedini, costantemente di cattivo umore, non ci si può attendere altro che un freddo glaciale.

Nella precedente legislatura berlusconiana Ghedini tentò di tutto affinché i processi contro Berlusconi andassero così tanto per le lunge da arrivare alla prescrizione; in parlamento è lui che ha escogitato quei cambiamenti legislativi che in linea di massima rendono impossibile procedere penalmente contro il suo capo. Ghedini sta dietro a quella che Berlusconi ha spacciato per una “grande riforma della giustizia”, che in ultima analisi è servita a mettere il guinzaglio ai pubblici ministeri. Ad oggi Ghedini è da considerarsi come il vero ministro della giustizia italiano. Una delle sue ultime idee è stata quella di stralciare le parole “senza ritardo” da un articolo del codice di procedura penale e di rafforzare in questo modo il controllo sulla giustizia.

Fino ad ora era la polizia che, non appena acquisita la notizia di reato, “senza ritardo” doveva riferire al pubblico ministero, che poi, “soggetto soltanto alla legge”, conduceva gli ulteriori accertamenti; in futuro si dovrà prima decidere nell’ambito della gerarchia di polizia, soggetta a superiori disposizioni, quando e se il pubblico ministero verrà informato. Quest’ultimo perde anche la conduzione delle indagini di polizia.

Berlusconi, a quanto pare, paga bene: nello scorso anno Ghedini ha dichiarato un reddito di 1,22 milioni di euro; il piu’ alto tra i 335 senatori. Ma l’avvocato viene anche utilizzato sul terzo fronte berlusconiano: nei rapporti con la moglie. Già due anni fa, quando Veronica Lario pretese delle scuse da suo marito per le sue scappatelle, fu Ghedini ad annunciare che il caso era chiuso. Oltre al “grosso bacio”, che Berlusconi aveva impresso sulla sua lettera di scuse, dietro la sceneggiata per i media ci sono stati ancora altri sforzi in direzione di una tregua.

Nel luglio 2008 poi, qualche tempo dopo esser divenuta di dominio pubblico un avventura galante del capo del governo con una annunciatrice televisiva e dopo che Veronica Lario minacciosa aveva preteso “la verità”, i lettori italiani di riviste di gossip hanno visto i due coniugi mano nella mano, mentre passeggiavano tranquilli sul lungomare di Portofino. Non c’è dubbio: si inscenava lo spettacolo della perfetta felicità familiare, da una parte c’era la star Silvio, dall’altra l’attrice professionista Veronica. Che Ghedini possa aver contribuito a questa messa in scena i media italiani lo danno quasi per certo.

Quest’anno, in questa stagione teatrale, una conciliazione tra le parti nell’ambito della famiglia non gli è riuscita. Per questo Ghedini esce allo scoperto: compare in televisione. E di nuovo, da navigato professionista, interpreta il ruolo del difensore di Berlusconi. Questa volta dinanzi al tribunale degli elettori. Essi emetteranno la loro prima sentenza tra meno di quattro settimane: in occasione delle elezioni europee.

[Articolo originale "Ghedini vertritt Berlusconi" di Paul Kreiner] (http://www.tagesspiegel.de/politik/international/Niccol%F2-Ghedini-Silvio-Berlusconi;art123,2794592)

atinvidia284
27-05-2009, 20:51
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/greece.standard.gif Un pericoloso clown
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5639 Grecia
[Ta Nea]

«Ho deciso di fondare un partito. Se non entro in politica vado a finire in galera e fallisco per debiti».

Questo è ciò che disse Silvio Berlusconi nell’estate del 1993 a Indro Montanelli, fondatore e direttore de «Il Giornale», chiedendogli di trasformare il giornale in un organo del suo nuovo partito, che si sarebbe chiamato Forza Italia. Montanelli, uno dei più autorevoli giornalisti che l’Italia abbia avuto, rifiutò e pochi mesi più tardi, sotto forti pressioni, fu costretto a dimettersi. Da allora, fino alla sua morte nel 2001, non ha cessato di denunciare il berlusconismo, un fenomeno che considerava più pericoloso anche del suo stesso leader Berlusconi, in quanto porta gli italiani ad accalcarsi sotto al «balcone» del Messia. Montanelli paragonava spesso Berlusconi a Mussolini e gli piaceva ripetere una frase di quest’ultimo: «Come si fa a non diventare dittatori in un paese di servi?».

Il berlusconismo è quindi un fascismo contemporaneo? No, risponde Marco Bellocchio, che partecipa quest’anno per la sesta volta a Cannes con il film Vincere. Il fascismo neutralizzava i suoi avversari con la violenza e proibiva la libera espressione, dice il regista sessantanovenne a Libération [quotidiano francese, N.d.T]. Oggi le elezioni sono libere, ma si tratta di una libertà condizionata. Berlusconi si presenta come un buon papà. Gestisce una democrazia autoritaria e offre una nuova ed unica cultura: la televisione commerciale, modello Berlusconi. La mediocrità predomina ovunque e i giovani non possono distinguere tra la realtà e ciò che vedono in televisione. Berlusconi può essere teoricamente in linea con i valori di libertà e di tolleranza, ma in pratica imita ciò che viene trasmesso in televisione.

Ciò che manca in Italia, come diceva Tacito, non è la libertà, ma la gente libera. Poche persone oggi osano mettersi contro Berlusconi e i pochi che lo fanno sono di solito persone di ottima reputazione e di una certa età, che non temono ritorsioni. Come era Montanelli. O persone che non vivono in Italia e che quindi non possono avere un coinvolgimento diretto nelle questioni politiche. Secondo Laurent Joffrin, direttore di Libération, Berlusconi somiglia sempre di più a Putin. Controlla l’informazione, vuole controllare tutto, soffoca qualsiasi critica, qualsiasi opinione contraria. Non è un dittatore, assomiglia più ad un tiranno comico che usa le battute e le risate per nascondere ai cittadini il suo conflitto di interessi e la sua mancanza di integrità. Si tratta di un clown pericoloso, simile al mitico Ubu re, il personaggio teatrale creato da Alfred Jarry alla fine del 19° secolo.

Come è noto, Jarry è morto per il troppo vino, l’assenzio e l’etere. Ma la sua opera sembra abbia già ottenuto l’immortalità.

[Articolo originale "Ένας επικίνδυνος κλόουν"] (http://www.tanea.gr/default.asp?pid=41&nid=4518028)

atinvidia284
27-05-2009, 21:48
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif La funesta influenza del vecchio burlone
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5658 Gran Bretagna
[Financial Times]

[Editoriale]

Il fascismo non è un probabile futuro per l’Italia. Vale la pena dirlo, perché cosí é stato previsto. Molti ritengono che la crisi finanziaria sommata a Silvio Berlusconi dia come risultato un ritorno al fascismo. Dopo tutto, era iniziato cosí.

Ma questo è un risultato improbabile, attualmente. L’Italia dei primi anni ‘20, quando Benito Mussolini salí al potere, era in ginocchio per la rovinosa vittoria pirrica del 1918 sugli austriaci, per il degrado della classe politica e per la crescente minaccia del totalitarismo di sinistra. Berlusconi non è sicuramente Mussolini: ha squadre di showgirls, non di camicie nere.

I veri pericoli si trovano altrove. Nel corso dei 15 anni della sua carriera politica - sempre come Presidente del Consiglio o come capo del partito di opposizione - ha avuto carta bianca per spostare il sentimento nazionale a destra. Non lo ha fatto tramite propaganda diretta, bensí concentrandosi costantemente su ostentazione, lustrini e ragazze e su una retorica esagerata, gestita dai mezzi di comunicazione, che considera comunista l’opposizione e vede se stesso come una vittima.

Ora che gli vengono poste domande spinose - inizialmente, dalla moglie - sul suo rapporto con un’adolescente aspirante showgirl, se l’è presa con la fonte più ostinata di domande, il quotidiano di centro-sinistra La Repubblica, ha rilasciato una velata minaccia tramite un collega e ha cercato di far apparire illegittime le domande perché politicamente di parte.

Ha mostrato una pari belligeranza nei confronti dei magistrati che avevano giudicato corrotto l’avvocato britannico David Mills (per evitare accuse di corruzione) - chiamandoli “attivisti di sinistra” - anche se il Parlamento lo ha reso immune da procedimenti penali.

Ancora insoddisfatto, pur avendo un Parlamento cosí servizievole, lo ha definito “inutile” e ha dichiarato che dovrebbe essere drasticamente ridotto a 100 membri, mentre i suoi poteri dovrebbero aumentare. Ha cercato di smuovere le masse in suo favore, sostenendo una “iniziativa popolare” per raccogliere le 500.000 firme necessarie per il provvedimento.

Ma il pericolo di Berlusconi è diverso da quello di Mussolini. Si tratta dello svuotamento attraverso i media dei contenuti seri della politica, rimpiazzandoli con l’intrattenimento. Si tratta di una spietata demonizzazione dei nemici e del rifiuto di concedere basi indipendenti ai poteri concorrenti. Si tratta di mettere la ricchezza a servizio della creazione di una immagine potente, composta di continue affermazioni di successo e di sostegno popolare.

Che egli sia così potente è in parte colpa di una sinistra incerta, di istituzioni deboli e talvolta politicizzate, e del giornalismo, che ha troppo spesso accettato un ruolo subalterno. Ma sopratutto è colpa di un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato. Non fascista, ma pericoloso, in primo luogo in Italia, e un esempio negativo per tutti.

[Articolo originale "Baleful influence of Burlesque cronies "] (http://www.ft.com/cms/s/0/9f53066a-4a22-11de-8e7e-00144feabdc0.html)

atinvidia284
28-05-2009, 08:58
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.standard.gif Molti modi per svergognare un traditore
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5630 USA
[The New York Times]

Una delle ragioni per cui così tanti italiani – e, forse, almeno un ex-presidente americano – amano Silvio Berlusconi si trova nella risposta che egli ha dato alla moglie, Veronica Lario, dopo che questa si è lamentata pubblicamente del suo atteggiamento donnaiolo e ha chiesto il divorzio. “Veronica dovrà scusarsi con me pubblicamente” ha dichiarato pomposamente Berlusconi, 72enne Presidente del Consiglio italiano. “E non so nemmeno se sarà sufficiente.”

La politica all’italiana appariva questa settimana particolarmente ridicola ed innocua, mentre l’America riviveva, grazie all’Oprah Winfrey Show, l’infedeltà coniugale di John Edwards in tutti i suoi tristi e sordidi dettagli. Elizabeth Edwards, che ha scritto il libro “Resilience” [Ripresa, NdT], sulle sue personali avversità, ha raccontato ogni cosa alla Winfrey, mentre il mortificato marito, ormai caricatura di se stesso, se ne stava quatto quatto in un’altra parte della loro casa nel North Carolina, aspettando il suo turno di rispondere alla Winfrey - un Ethan Frome di se stesso [riferimento all'omonimo romanzo di Edith Wharton, in cui il narratore viene costretto ad una permanenza forzata nella casa della famiglia Frome a causa di una bufera, NdT].

Si sarebbe tentati di vedere questi due scandali politici come il contrasto tra l’Europa corrotta e l’America puritana: uno statista italiano, attempato e astuto, che usa il sesso e la discriminazione sessuale per risollevare la propria immagine, mentre un giovane politico americano fa naufragare la propria carriera, ferendo imperdonabilmente l’ammirevole moglie a causa di un effimero flirt proibito. Ma questo confronto funziona esclusivamente sulla base di un presupposto maschilista secondo cui sono gli uomini a contare qualcosa. Il momento di celebrità della signora Edwards, regalatole dall’apparizione all’Oprah Winfrey Show, non collima con il modello di ingenuo idealismo del Nuovo Mondo; pare piuttosto una sorta di deliziosa vendetta, del genere delle ben oleate punizioni che il Marchese di Merteuil inventava ne Le relazioni pericolose.

La signora Edwards, che ha coraggiosamente parlato del suo cancro e del tradimento di suo marito, ha spiegato di non voler permettere al passo falso del marito di segnare se stessa e la loro unione che dura da 30 anni; ha comunque fatto in modo che lui difficilmente dimenticherà questa vicenda.

La signora Lario, 52 anni, ha pensato di potersi vendicare ridicolizzando quello sciocco donnaiolo del marito. Al contrario, è stato il donnaiolo a farla apparire come una stupida. (La sua è la versione mediterranea della famosa battuta di Richard Pryor: “A chi crederete, a me o ai vostri occhi bugiardi?”).

Piuttosto ingenuamente, la signora Lario avrebbe dovuto aspettarselo. Non le manca certo l’esperienza, essendo stata lei stessa, un tempo, un’avvenente giovane attrice coinvolta con un adultero. I due si incontrarono, infatti, nel 1980, quando lui era magnate del settore immobiliare, sposato, e lei recitava nello spettacolo teatrale Il Magnifico Cornuto. Non che la signora Lario non abbia ragione: Berlusconi effettivamente flirta con donne più giovani, si elegge padrino politico di attricette da concorso di bellezza e, effettivamente, si è recato a Napoli per partecipare alla festa per i 18 anni di un’aspirante modella, che lui indica come la figlia di un amico. (“Mi sorprende – ha detto Veronica Lario in un’intervista – perché non ha mai partecipato alla festa per i 18 anni dei suoi stessi figli, anche se era stato invitato.”)

Ma questa è la seconda volta che la signora rimprovera pubblicamente suo marito; scrisse la sua prima lettera aperta nel 2007, pretendendo delle scuse ufficiali per aver offeso la sua “dignità”. Berlusconi l’accontentò con un gesto teatrale. Ma questo tipo di strategia del rischio calcolato funziona una sola volta.

Non c’è alcuna opera buffa per il dolore e la rabbia della signora Edwards nei confronti di un marito che l’ha tradita due volte – innanzitutto avendo una relazione con Rielle Hunter e poi giurando si fosse trattato dell’avventura di una notte fino a quando il National Enquirer non ha dimostrato il contrario un anno e mezzo più tardi. Elizabeth Edwards ha dichiarato che il cancro ha avuto un ruolo importante per superare una seconda ondata di rabbia. “Essere malata ha significato molte cose per me – ha raccontato alla Winfrey – una di queste è che la mia vita sarà più breve ed io non voglio trascorrerla litigando.”

Quelli che ritengono insufficiente la punizione ricevuta da Edwards, si consolino con l’inevitabile “effetto Oprah”. Il giornale The Enquirer, che ha fatto esplodere lo scandalo e ha riportato le voci secondo cui Edwards sarebbe il padre del bambino della signorina Hunter, sostiene ora che la Hunter si sia tanto offesa per le sprezzanti parole dette dalla signora Edwards da pretendere che il suo ex-amante sostenga un test di paternità.

L’intervista ai coniugi Edwards potrebbe essere un momento di identificazione per altri peccatori. E’ quasi impossibile prevedere quando e come uno di questi peccatori disprezzati reagirà. (Ad eccezione del caso di Bristol Palin e Levi Johnson: è un peccato che la promozione dell’astinenza tra gli adolescenti, subito dopo la gravidanza di Bristol, non si estenda anche alla televisione: Bristol, figlia della governatrice dell’Alaska, e il suo ex fidanzato Levi si sono scambiati apparizioni televisive non protette per tutta la settimana.)

Le rivelazioni della signora Edwards sottolineano il curioso silenzio di Silda Wall Spizter, che rimase al fianco di Eliot Spitzer quando questo ammise di frequentare le ragazze squillo e non lo abbandonò nemmeno quando rinunciò al suo ruolo di governatore dello stato di New York. Spitzer, dopo aver trascorso qualche mese in isolamento, è ora tornato in pista, scrivendo articoli e rilasciando interviste sulla crisi finanziaria e sull’avidità delle aziende. La signora Wall Spitzer non ha rotto il suo pubblico silenzio, ma evidentemente rivolge ancora la parola a suo marito: la coppia è stata vista qualche giorno fa mentre cenava in intimità con degli amici al Boulud Cafè, a Manhattan.

Spitzer farebbe meglio, comunque, a non abbassare completamente la guardia. Come tutta l’America ha potutto ben vedere settimana scorsa, la vendetta è un piatto che va servito pubblicamente.

[Articolo originale "More Than One Way to Skin a Cad" di ALESSANDRA STANLEY] (http://www.nytimes.com/2009/05/10/weekinreview/10stanley.html?ref=europe)

atinvidia284
28-05-2009, 12:09
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif I giudici affermano che Berlusconi corruppe l’avvocato britannico Mills
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5549 Spagna
[El País]

L’avvocato britannico David Mills mentì ai giudici per proteggere Silvio Berlusconi e aiutò sia il magnate sia la Finivest, sua holding mediatica e finanziaria, a violare le leggi italiane.
Questo è ciò che afferma il Tribunale di Milano nella motivazione della sentenza emessa lo scorso febbraio, e depositata ieri, che ha condannato Mills a quattro anni e mezzo di reclusione per corruzione in atti giudiziari.

La sentenza di 400 pagine afferma che nel 1997 l’attuale primo ministro italiano corruppe con 600.000 dollari (440.000 euro) l’avvocato britannico il quale rese “falsa testimonianza” per “permettere a Berlusconi e al gruppo Fininvest l’impunità dalle accuse”.

Berlusconi ha reagito con ira alla notizia e da L’Aquila si è scagliato contro i giudici dicendo: “È una sentenza semplicemente scandalosa, contraria alla realtà”. “Ci sarà un appello, ci sarà un altro giudice ed io sono sereno”, ha aggiunto. “Se c’è un fatto indiscutibile è che non c’è stato alcun versamento di nessuno al signor Mills”.

Il tribunale ha provato che Mills ha ricevuto “ingenti somme di denaro” dal gruppo Fininvest e che, dichiarando il falso davanti ai giudici, ha permesso a Berlusconi di “mantenere gli ingenti benefici” ottenuti in paradisi fiscali oltre ad “aggirare apertamente” le leggi anti-monopolio dei mezzi di comunicazione.

Alla condanna emessa contro Mills manca un elemento chiave, conoscere la pena che ricadrebbe sul corruttore. Berlusconi fu accusato con Mills ma, lo scorso anno, il suo processo fu rimandato in attesa che la Corte Costituzionale decidesse sull’approvazione del cosiddetto Lodo Alfano, la legge che garantisce l’immunità alle quattro più alte cariche dello Stato, tra cui il capo dell’Esecutivo.

L’accusa contro i due nacque durante due processi nati dal caso “Mani Pulite”, che all’inizio degli anni novanta indagò sulla corruzione generata attorno al primo ministro socialista Bettino Craxi, vecchio amico di Berlusconi. Uno di quelli fu il caso “All Iberian” che seguiva la pista delle società attraverso cui Berlusconi finanziò presumibilmente Craxi per costruire il suo impero televisivo. Nell’altro processo, Berlusconi fu accusato di corruzione nei confronti di funzionari del fisco in cambio di un trattamento di favore.

La sentenza del giudice Nicoletta Gandus spiega nei dettagli i precedenti della corruzione ed elenca i moventi del reato. “Il fulcro della reticenza di Mills sta nel fatto che egli aveva ricondotto solo genericamente a Fininvest, e non alla persona di Silvio Berlusconi, la proprietà delle società in tal modo favorendolo in quanto imputato in quei procedimenti”, scrive il giudice. Mills, inoltre, ha cancellato “qualsiasi traccia finanziaria che avrebbe potuto ricondurre a Berlusconi la proprietà delle società”, aggiunge.

Il caso venne alla luce nel 2004 perchè il fisco britannico scoprì sui conti dell’avvocato inglese 600.000 dollari non dichiarati. Mills rivelò alle autorità che gli erano stati donati da Carlo Bernasconi, manager Fininvest morto nel 2001. Il caso arrivò a Milano provocando nel Regno Unito uno scandalo politico che portò alle dimissioni della moglie di Mills, ministro della Cultura del Governo di Blair.

Durante il processo, Mills ha difeso Berlusconi assicurando che nessuno aveva cercato di corromperlo. La sentenza respinge questa affermazione. Secondo Berlusconi la prova della sua innocenza è che “il fisco inglese ha costretto il signor Mills a pagare imposte, considerando questa entrata un suo compenso professionale e non una donazione”.

Secondo il Partito Democratico, Berlusconi dovrebbe rinunciare all’immunità che gli è concessa dalla legge Alfano e farsi processare ”come qualsiasi normale cittadino”.

Il Cavaliere contro “La Repubblica”

Con l’opposizione disarmata e prigioniera, l’ultimo nemico di Silvio Berlusconi è la stampa che resta ancora critica nei confronti della sua forma di governo populista. La cosa è stata evidenziata ieri quando, durante la conferenza stampa organizzata a L’Aquila, il primo ministro ha attaccato senza pietà i due giornali che osano criticarlo apertamente: “La Repubblica” e “La Stampa”. “La stampa dovrebbe vergognarsi”, ha detto Berlusconi, “perché pubblicando notizie non vere fa del male al paese”.

Il malessere è provocato in particolare dalle notizie pubblicate circa la sua partecipazione alla festa del diciottesimo compleanno della giovane napoletana Noemi Letizia, notizia di poche ore precedente al “io accuso” lanciato da sua moglie Veronica Lario e alla sua pubblica richiesta di divorzio. La Lario aveva raccontato che Berlusconi frequentava “minorenni”, aveva suggerito la necessità di aiutarlo perché “non sta bene” e aveva criticato apertamente all’“imperatore” il sistema di reclutamento delle “veline”.

Il quotidiano “La Repubblica” ha avviato un’indagine analizzando le conseguenze politiche di tale accusa ed ha inviato un questionario a Berlusconi al quale però egli non ha voluto rispondere. Ieri il primo ministro ha spiegato per la prima volta in pubblico, il perché del suo rifiuto: “Non rispondo a “La Repubblica”; se cambiasse atteggiamento potremmo trovare un accordo, ma adesso non rispondo. Ho già risposto quando mi hanno detto che ero malato: ho risposto che eravate malati voi di invidia personale e di odio politico”.

Ma al di là del caso Noemi, Berlusconi cerca di sfuggire alla principale accusa che da anni ricade sul suo regime personalista: il conflitto d’interessi e le minacce alla libertà di stampa. Berlusconi ha contrattaccato i suoi oppositori affermando: “Non pensate di cadere nel ridicolo quando sostenete che in Italia non c’è libertà di stampa? Se volete scherzare scherziamo, ma all’esterno certe affermazioni sono prese per vere. Questo fa male al paese”.

[Articolo originale "Los jueces afirman que Berlusconi corrompió al abogado británico Mills" di Miguel Mora] (http://www.elpais.com/articulo/internacional/jueces/afirman/Berlusconi/corrompio/abogado/britanico/Mills/elpepiint/20090520elpepiint_7/Tes)

atinvidia284
28-05-2009, 12:26
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Domande? Niente domande!
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5603 Olanda
[NOS]

Oggi pomeriggio il premier olandese Balkenende ha incontrato a Roma il premier Silvio Berlusconi. Dopo l’incontro si è tenuto un incontro con la stampa nell’ ufficio di Berlusconi.
Non si è trattato di una conferenza stampa, visto che non era permesso fare domande. Un grande peccato per tutti i giornalisti olandesi e italiani riuniti lì. Non tutti però si sono attenuti alla proibizione di fare domande, ottenendo comunque scarsi risultati.
Per me era la prima volta a Palazzo Chigi, il meraviglioso palazzo nel cuore di Roma dove i primi ministri italiani hanno il loro ufficio. Dopo esserci presentati e aver attraversato i controlli di sicurezza, io e i colleghi abbiamo aspettato di poter salire la scalinata ed entrare nella sala destinata alla stampa. “Non camminate sul tappeto rosso!”, ci ha subito intimato un impiegato in un impeccabile abito nero.
Così siamo saliti camminando a lato del tappeto, armati di telecamere, treppiedi, macchine fotografiche o semplici taccuini. Una volta all’interno della sala, tutti i giornalisti si sono dovuti mettere dietro un cordone, come mucche. Esattamente di fronte ai due piccoli podi dietro ai quali sarebbero poi saliti i due premiers. Era molto affollato, con quasi tutti i giornalisti olandesi di stanza a Roma ma anche un grande gruppo di colleghi italiani di quasi tutte le emittenti televisive, giornali e agenzie di stampa, tutti ad accalcarci dietro il cordone di velluto rosso. Due poliziotti in borghese ogni tanto controllavano che ci stessimo comportando bene. Uomini in bellissimi abiti fatti su misura camminavano su e giù, ascoltando attraverso il ricevitore all’orecchio o parlando al microfonino al polso.
James Bond avrebbe potuto approfittarne per imparare qualcosa al riguardo.

I due premiers e i loro accompagnatori entrano nella sala un pò in ritardo, attraverso una porta laterale. Rilassati e di buon umore prendono posto dietro i loro microfoni. Attraverso gli interpreti si rivolgono calde parole: sulla buona collaborazione reciproca, sul fatto che l’Olanda è stata invitata dall’Italia a prendere parte alle discussioni dietro le quinte nel corso del G8 a luglio e su tante altre questioni belle e di ispirazione. Più tardi, il premier Balkenende approfondirà le varie questioni nel corso di una conferenza stampa, nel corso della quale fortunatamente era permesso ai giornalisti olandesi di fare domande. Perchè proprio questa era la cosa piuttosto spiacevole qui: che nessuno potesse fare domande a Berlusconi o a Balkenende. Succede regolarmente quando Berlusconi si fa vedere con un ospite straniero. I giornalisti stranieri non gli piacciono per niente.
Al contrario dei loro più obbedienti colleghi italiani, a loro piace dare voce a critiche, e Berlusconi non ha voglia che ciò accada.
Aspettiamo ancora con trepidazione di sapere se accetterà mai l’invito a venire al Club dei Giornalisti Stranieri a Roma. Ho paura che le possibilità che ciò accada siano poche.
Ma gli olandesi sono ribelli, quindi la testarda collega Hedwig Zeedijk dell’ANP (Agenzia di Stampa Olandese) ha rivolto velocemente una domanda in inglese ai due signori, quando stavano per uscire dalla sala. La domanda riguardava il rinvio dei barconi pieni di immigranti in Libia, una questione spinosa negli ultimi giorni. Chiedeva una loro reazione al riguardo. Qui potete vedere quale è stata:

http://img37.imageshack.us/img37/7458/87542679.th.jpg (http://www.youtube.com/watch?v=38pWa-b1yXA&feature=player_embedded)

Niente, quindi. Era prevedibile. Ciò che è stato meno prevedibile era la reazione della giornalista italiana della Reuters. Ha attaccato Hedwig accusandola di avere snobbato il divieto di fare domande. Così non si fa. Così si creano solo problemi a Palazzo Chigi, è stata la sua critica. Per me, al contrario, sarebbe proprio una buona idea se i giornalisti italiani ogni tanto si decidessero a fare domande critiche, invece di comportarsi come docili pecore, lì solo per ricevere le dichiarazioni dei politici. Ma questo purtroppo qui non fa parte della cultura. Sono sempre i soliti stranieri seccanti. Non riescono mai ad abituarsi in Italia.

[Articolo originale "Vragen? Geen vragen!" di Andrea Vreede] (http://weblogs.nos.nl/rome/2009/05/14/vragen-geen-vragen/)

atinvidia284
28-05-2009, 14:23
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Berlusconi e il paragone coi campi di concentramento
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5561 Germania
[Tageszeitung]

Il capo del governo italiano paragona gli alloggi per rifugiati ai campi di concentramento. In questo modo vuole giustificare l’intercettazione degli immigrati davanti alle coste libiche.

Ancora una volta la politica italiana sui rifugiati è sottoposta a feroce critica. “Non vorrei dirlo, ma i campi di smistamento per immigrati sembrano dei campi di concentramento”, ha accusato un eminente critico. Ma non dovrà temere di dover subire una querela per questo paragone con i campi nazisti.

Perché l’uomo con il punto di vista polemico si chiama Silvio Berlusconi. Nel corso di una conferenza stampa martedì, con al suo fianco il Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso, il politico italiano dalle battute facili ha criticato le insostenibili condizioni dei campi di esplusione per immigrati in Italia: “Questo è il motivo per cui il Parlamento ha respinto la proposta di estendere il periodo di detenzione nei campi di due mesi a sei mesi”, ha continuato Berlusconi.

Vero, tuttavia, è l’opposto. Proprio la scorsa settimana, il governo - il cui capo, tra parentesi, si chiama anche Silvio Berlusconi – tramite voto di fiducia non ha respinto il prolungamento del periodo di detenzione, l’ha invece approvata con la maggioranza dei partiti della coalizione.

Berlusconi non si è per niente preoccupato delle insostenibili condizioni nei “centri di identificazione e di espulsione”. La sua campagna umanitaria contro la sua stessa politica interna è molto diversa, ed ha un altro obiettivo – quello di giustificare la nuova linea italiana, di intercettare i rifugiati direttamente di fronte alla costa libica e non farli nemmeno entrare in Italia. Questo si chiama servizio ai rifugiati. “E ‘molto meglio che il diritto di asilo ai rifugiati venga verificato alla partenza. Questo li salva dall’ingiustizia di essere reclusi nei campi in cui la loro libertà è limitata, magari solo per poi eventualmente alla fine venire respinti e dover ritornare ai loro paesi di origine”, ha detto Berlusconi.

Non allo stesso modo continua a vederla l’UNHCR, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. L’organismo ha stigmatizzato la nuova pratica del governo italiano, come una violazione dei trattati internazionali come la Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo Status dei Rifugiati .

Diversi leader del governo italiano, a sua volta, hanno risposto con pesanti apprezzamenti contro l’UNHCR. “Disumana e criminale”, sarebbe la portavoce dell’UNHCR in Italia, Laura Boldrini, ha detto il Ministro della Difesa ed ex-fascista Ignazio La Russa. Inoltre, ha continuato La Russa, la Boldrini porta “il nome di un famoso comandante partigiano della seconda guerra mondiale”. Con questo comandante partigiano la Boldrini non è imparentata - ma è indicativo del clima in Italia, se un fascista arrivato al governo stigmatizza come un manco un presunto rapporto di parentela con un combattente anti-fascista. La Russa, infine riassumendo il suo pensiero afferma che la critica dell’ UNHCR a lui non interessa un fico secco.

In suo aiuto è arrivato anche Maurizio Gasparri, presidente del gruppo della Camera del partito di Berlusconi “Il Popolo della Libertà”, che ha trovato le illuminati parole “noi ce ne freghiamo”. Le Nazioni Unite dovrebbero occuparsi dei dittatori come l’Iran di Ahmadinejad. Ed è proprio quello che fa l’agenzia delle Nazioni Unite. Uno dei loro principali argomenti è la catastrofica situazione dei diritti umani nella Libia di Gheddafi. Li i rifugiati trovati in mare vengono rinchiusi a tempo indeterminato in campi di detenzione, vengono torturati e violentati.

Il fatto che l’iniziativa italiana sia destinata al fallimento al più tardi davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, è ora chiaro anche al Governo di Roma. Il Ministro degli Interni Roberto Maroni sta cercando di convincere il governo libico di permettere, in futuro, all’UNHCR, l’esame delle domande d’asilo sul suolo libico.

I rifugiati con una decisione positiva saranno poi autorizzato a viaggiare in direzione nord. Ma non piu’ (solo) in direzione Italia. Il governo di Roma sta ora spingendo per una “soluzione europea”: tutti i paesi dell’UE dovrebbero essere tenuti ad accogliere i rifugiati. Ma fino a quando questa soluzione non sarà adottata, tuttavia, l’Italia mantiene attiva la politica di deportazione in direzione della Libia.

[Articolo originale " Berlusconi stellt Vergleich mit KZ an" di Michael Braun] (http://www.taz.de/1/politik/europa/artikel/1/berlusconi-stellt-vergleich-mit-kz-an/)

Tzor
28-05-2009, 16:28
Ghedini:"E' il riscontro del legame tra alcuni giornali italiani e stranieri che cercano di deligittimare Berlusconi"



Adesso il complotto non è solo nazionale ma internazionale. Tra un mese sarà intergalattico. Gli alieni contro Silvio. :D :D :D


Tornando seri, io non so come faccia una persona con un briciolo di intelligenza e buon senso a fare affermazioni del genere in lucidità. Quindi i casi sono 2: o Ghedini ha l'intelligenza di una gallina, oppure è succube del padrone e si è abbassato a livello dei servi della gleba.

yggdrasil
28-05-2009, 16:31
Ghedini:"E' il riscontro del legame tra alcuni giornali italiani e stranieri che cercano di deligittimare Berlusconi"



Adesso il complotto non è solo nazionale ma internazionale. Tra un mese sarà intergalattico. Gli alieni contro Silvio. :D :D :D


Tornando seri, io non so come faccia una persona con un briciolo di intelligenza e buon senso a fare affermazioni del genere in lucidità. Quindi i casi sono 2: o Ghedini ha l'intelligenza di una gallina, oppure è succube del padrone e si è abbassato a livello dei servi della gleba.
semplicemente è pagato. per i soldi si dice pure che l'amante della moglie è il migliore amico che si possa avere :asd:

atinvidia284
28-05-2009, 22:01
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Basta solo che sia giovane e un po’ sexy
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5657 Olanda
[Volkskrant]

Una serata televisiva qualsiasi in Italia: milioni di spettatori si sintonizzano in prima serata su Canale 5, l’emittente televisiva più importante del premier Silvio Berlusconi. Sullo schermo vedono l’apice di una competizione che hanno potuto seguire quotidianamente da settimane: un salotto pieno di uomini e donne strillanti che si abbracciano calorosamente in un borgo siciliano.

’Costanza! Sei stata fantastica! Grandiosa! Buona fortuna tesoro!’, urlano beatamente davanti all’obiettivo alcune giovani donne. Un giovanotto emozionato dice di sperare che Costanza ’adesso possa realizzare tutti i suoi sogni’. Una ragazza è talmente sconvolta dal risultato ottenuto da Costanza che quasi non può parlare. ’Sono senza parole’, singhiozza. Costanza Caracciolo, dal canto suo, fa sapere ai telespettatori di provare ’un’emozione indescrivibile’. ’Adesso sono arrivata dove ho sempre sognato di stare’, dice.

Veline
Ma che cosa è riuscita a fare questa diciannovenne siciliana? Ha vinto un test nazionale di erudizione? Ha fornito una prestazione eccellente in ambito sportivo? Molto meglio ancora: è stata scelta come velina bionda del popolare programma televisivo Striscia la notizia. La Caracciolo potrà perciò essere vista in tivù sei giorni alla settimana mentre balla e si contorce insieme alla mora collega Federica Nargi - una volta con tacchi alti e vestitino in latex, un’altra magari scalza e con addosso solo intimo piccante.

Veline è il nome delle giovani che alla televisione italiana accompagnano con gonnelline estremamente corte presentatori maschi per lo più di mezz’età. Non si scatenerebbero più commenti di quanti ne faceva l’olandese Leontine Reuters, pronta assistente di Hans van der Togt alla Ruota della fortuna, se i potenti signori dello sport, dello show business e della politica italiani semplicemente le escludessero del tutto.
Ma le veline dominano nuovamente i media, da quando si è saputo che il premier Berlusconi voleva riempire la lista dei candidati del suo partito per le elezioni europee di presentatrici della tivù, cantanti, fotomodelle ed un’ex candidata del Grande Fratello. ‘Ciarpame senza pudore’, così la moglie di Berlusconi, Veronica Lario, ha definito la selezione di potenziali europarlamentari.

Noemi Letizia
Poi il premier è passato anche dal compleanno della diciottenne Noemi Letizia, una ragazza napoletana completamente sconosciuta che ha dichiarato di fare regolarmente compagnia a Berlusconi a Roma o Milano. Noemi ha detto di confidare che ‘papi’, come lei chiama il presidente del consiglio, le assicurerà un futuro ‘in televisione o in parlamento’.

Mentre gli interrogativi sul misterioso legame tra il premier e la ragazza crescono di giorno in giorno, il mestiere di velina guadagna sempre maggiore popolarità. Furio Fusco non se ne sorprende più. ‘Questo genere di cose avviene regolarmente’, dice il direttore dell’agenzia di casting Time Out nel suo studio di Roma. ‘Anche un paio di anni fa c’è stato un grosso scandalo con modelle e presentatrici. Delle donne andavano al Ministero degli Esteri a fare non si sa bene cosa con questo o quello, in cambio di favori.’


Senza un’istruzione decente
Molte donne lo accettano, fa sapere Fusco. ‘Non hanno altra scelta. Molte non hanno un’istruzione decente. E se anche ce l’hanno non importa granché. Il fatto è che l’Italia non è un paese in cui si viene valutati per i propri meriti. Se conosci le persone giuste e se fai parte del sistema italiano di favori reciproci, puoi ritrovarti in posizioni per cui non sei neanche lontanamente qualificato. Per molte ragazze questo è il modo per diventare famose.

Di tanto in tanto ricoprono persino funzioni importanti negli intrighi politici, da cui anche Hollywood avrebbe qualcosa da imparare. Per esempio l’anno scorso la giustizia ha autorizzato la pubblicazione di conversazioni telefoniche tra Berlusconi ed Agostino Saccà, un dirigente della televisione pubblica RAI. Quelle conversazioni sono state intercettate perché forse potevano essere rilevanti in un possibile caso di corruzione.

Spiegazione
Berlusconi - che in quel momento sta all’opposizione con la sua coalizione di centro-destra e contrasta il premier di centro-sinistra Romano Prodi con ogni mezzo - chiede all’alto dirigente Saccà se può trovare un lavoro alle modelle-attrici Elena Russo ed Evelina Manna.
‘Ti spiego perché’, dice Berlusconi ad un certo punto.
’Ma no, presidente, non mi deve spiegare niente’, risponde Saccà.
’No, te lo spiego’, conclude Berlusconi. ‘Sto cercando di…’
Saccà: ‘Presidente, lei è la persona più civile, più corretta…’
Berlusconi: ‘Io sto cercando di avere la maggioranza in Senato.’
Saccà: ‘Capito tutto.’
Berlusconi: ‘E questa Evelina Manna può essere … perché mi è stata richiesta da qualcuno, qualcuno con cui sto trattando.’

Secondo i magistrati, il politico-imprenditore cercava, con l’aiuto di Evelina Manna, di far passare un senatore di sinistra dalla parte del centro-destra, cosa che avrebbe fatto perdere alla coalizione di Romano Prodi la sua maggioranza risicata al Senato. Saccà, che aveva già fatto valere il suo potere all’interno della RAI per dare un ruolo in una serie tivù all’attrice in questione, sarebbe stato profumatamente ricompensato da Berlusconi.

Operazione libertinaggio
Ad un processo non si è mai arrivati, perché la proposta di Berlusconi (da lui stesso battezzata ‘Operazione Libertinaggio’) non ha avuto un seguito concreto; il governo Prodi era giá caduto per altre ragioni.
Per il manager di casting Furio Fusco, questo genere di casi sono all’ordine del giorno. Non che il premier italiano lo chiami regolarmente per questa o quella servizievole ragazza, ma secondo Fusco non è un’eccezione che le donne abbiano un ruolo equivoco. ‘Io ovviamente preferisco lavorare con persone che hanno un certo potenziale che con qualcuno che non sa far niente ma è disposto a tutto’, dice. ‘ Spesso vengono qui ragazze con un’ottima istruzione, che hanno già lavorato a teatro ed hanno già fatto stage dappertutto. Quelle le accetto di sicuro, ma so in anticipo che sarà molto difficile fare da mediatore per loro. Poi entra una diciottenne che ha solo posato per un calendario mezza nuda, e tutti mi chiedono di lei.’

Un bel didietro
Non ha ormai nessun problema a recitare meccanicamente i requisiti che una velina deve soddisfare: altezza minima 1,75, figura molto slanciata, dotata di ‘un bel didietro’, e anche di ’seno abbondante’ - meglio se naturale, ovviamente, ma in caso di necessità anche ritoccato artificialmente con il silicone. ‘Non deve saper fare granché. Basta solo che sia giovane e un po’ sexy. E sappia ballare un po’. Molte ragazze che le vedono in televisione pensano: perché loro sì e io no?’

L’anno scorso centinaia di signorine hanno partecipato alle selezioni per le due nuove veline di Striscia la notizia. Le preselezioni si sono svolte in pittoresche piazze in tutta l’Italia, e sera dopo sera sono state trasmesse alla televisione. Nessun altro programma ha attirato tanti spettatori quanto questo show di gambe scoperte.

Nella sua battaglia per il titolo, la bionda Costanza Caracciolo ha dovuto mantenersi in piedi su una tavola da surf, scossa su e giù da quattro uomini robusti, prima di poter eseguire la sua coreografia dagli accenni erotici al ritmo di una canzone da lei scelta. La mora Federica Nargi tra le altre cose ha dovuto destreggiarsi con un cerchio. Dopo una relazione sentimentale con un concorrente del Grande Fratello ha iniziato una storia con un ricco calciatore del Cagliari (che prima ci aveva provato con la bionda Costanza).

Un fenomeno con radici profonde
‘Questo non è un fenomeno recente’, dice Stefania Vergati, professore di sociologia all’università La Sapienza di Roma. ‘Molte giovani donne vorrebbero entrare nello show business, e per farlo possono contare sull’appoggio della famiglia. Il regista Luchino Visconti già nel 1951 raffigurò con il film Bellissima il modo in cui gli italiani cercano di sfuggire alla povertà attraverso il mondo dello spettacolo. Una buona parte delle ingenue ragazze di famiglie semplici pensa senz’altro ancora così: appaio in tivù dunque sono.’

Inoltre, dice Vergati, gli studi non sono più visti come un mezzo per uscire da ‘una situazione economica marginale’. ‘Probabilmente ci si rende conto del fatto che anche persone che non sono qualificate si sistemano bene. Perché l’aiuto della famiglia e delle conoscenze continua ad essere molto importante. Questa tendenza non vale solo per le veline. Esistono interviste con parlamentari italiani, messi alla prova su conoscenze di base di storia e geografia, in cui questi dimostrano enormi lacune.’

Curiosamente, questo fatto non fa quasi per niente diminuire la loro popolarità, afferma Vergati. Allo stesso modo, anche il particolare stile di vita di Silvio Berlusconi non lo danneggia. ‘Se fossimo un paese moralista, puniremmo immediatamente questi politici. Ma ci sono poche cose che noi non possiamo accettare a nessuna condizione. Gli italiani pensano spesso: beh, ciascuno ha i suoi punti deboli, e chi non ha scheletri nell’armadio?’

Molto responsabile
Dopo che i telespettatori della serata finale in questione hanno assistito alla festosa gioia a casa della vincitrice bionda di Veline, Costanza, la regia passa alla casa della famiglia della mora Federica Nargi. Anche qui allegria e spumante. Mamma Concetta però è anche ‘preoccupata’, dice. Federica ha ancora solo 18 anni e adesso da Roma deve trasferirsi a Milano, dove si dovrà immergere in un mondo ‘a cui noi non siamo abituati’. ‘È molto responsabile’, giura mamma Concetta. ‘Ho fiducia in lei, anche se starà su al nord tutta sola.’
Nell’ultima inquadratura del servizio, tutta la compagnia brinda allo splendente futuro di Federica. Ma sua madre piange - e non solo di gioia.

Enigmi sulla ‘minorenne’
La discussione sulla diciottenne Noemi Letizia continua a inseguire il premier Berlusconi giornalmente. Rifiuta di rispondere alle domande che gli sono state poste riguardo alle accuse fatte da sua moglie perchè ‘frequenta minorenni’. L’esatta natura della sua relazione con la ragazza non è ancora chiara. Inizialmente Berlusconi ha detto di essere semplicemente amico di suo padre, che sarebbe stato autista dell’ex premier Bettino Craxi, morto ormai da tempo. Il figlio di Craxi ha però smentito seccamente la storia. Il padre di Noemi ha fatto altrettanto, rifiutandosi però di spiegare in che altro modo ha conosciuto Berlusconi.

Il critico quotidiano La Repubblica domenica scorsa ha pubblicato un’intervista con il 22enne appassionato di kickboxing Gino Flaminio, ex fidanzato di Noemi. Secondo lui c’è un rapporto diretto tra Noemi e Berlusconi. Il quotidiano aveva in precedenza posto dieci domande al premier riguardo alla questione. Berlusconi allora parlò di ‘una campagna denigratoria, ispirata da invidia e odio’.

[Articolo originale "Als ze maar jong is en een beetje sexy" di Eric Arends] (http://www.volkskrant.nl/buitenland/article1203608.ece/Als_ze_maar_jong_is_en_een_beetje_sexy)

atinvidia284
29-05-2009, 10:05
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/mexico.standard.gif Berlusconi controlla il potere in Italia mediante la “dittatura mediatica”
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5670 Messico
[SDP]

Campione moderno del “populismo mediatico”, il primo ministro italiano Silvio Berlusconi gode di un ampio consenso nonostante la difficile fase attuale della sua avventura politica, un fenomeno attribuito dagli esperti al suo controllo dei mezzi di comunicazione.

Giudicato colpevole per avere corrotto l’avvocato inglese David Mills, ma senza condanna grazie all’immunità; accusato da sua moglie, Veronica Lario, di “frequentare minorenni” e con un paese in profonda recessione, Berlusconi mantiene un consenso superiore al 70%.

“Gli italiani stanno dalla mia parte nonostante le polemiche”, ha dichiarato il Cavaliere lo scorso 19 maggio e ha mostrato un sondaggio secondo il quale gode di una popolarità del 74,8%.

Questa situazione è spiegata da diversi punti di vista che giungono sempre alla stessa conclusione: Berlusconi ha il controllo della televisione, è proprietario di giornali e della principale casa editrice del paese, la Mondadori, tra gli altri affari.

Un nuovo libro sul personaggio, intitolato “La sindrome di Arcore” del giornalista Giovanni Valentini, ritiene che tale popolarità corrisponde al fatto che il popolo dei teledipendenti italiani si è innamorato del proprio carceriere, come succede alle vittime della cosiddetta “sindrome di Stoccolma”.

“L’anomalia italiana, impersonificata da un capo di governo che di fatto dispone di sei reti televisive nazionali, non ha eguali nel mondo civilizzato”, ha detto l’autore, che nel titolo del libro fa riferimento ad Arcore, la località milanese dove il Cavaliere ha il suo quartier generale.

Ha ricordato che Berlusconi è proprietario della principale azienda televisiva privata, Mediaset, che dispone di tre canali e che, come capo del governo, controlla indirettamente altri tre canali della televisione pubblica, la RAI.

“Non esiste nessun altro paese al mondo in cui succeda una cosa simile, per cui si può legittimamente dire che si tratta di una tele-dittatura, fondata sul controllo della televisione e, pertanto, del consenso popolare”, ha segnalato.

Anche il sociologo ed esperto di mezzi di comunicazione, Domenico De Masi, sostiene che in Italia si sta creando un primo esempio di dittatura mediatica al mondo.

Sostiene che, nonostante all’estero Berlusconi venga solitamente sottostimato e considerato un personaggio “ridicolo e kitsch”, sta portando a termine, forse senza esserne cosciente, il primo esperimento mondiale di dittatura mediatica.

Una dittatura dolce che, attraverso la televisione, “rende cieche le proprie vittime”, ha detto De Masi in una recente conferenza stampa. Secondo il politologo Giovanni Sartori, una delle caratteristiche delle dittature è il monopolio dell’informazione e, in questo senso, l’Italia di Berlusconi si avvicina al paradigma.

Nel documentario “Citizen Berlusconi”, della televisione statunitense PBS (Public Broadcasting Service) censurato in Italia, Sartori ha sottolineato che il primo ministro “è presente in tutte le attività importanti”, controlla l’informazione, la pubblicità e influenza la maggior parte della stampa.

Ma gli esperti considerano anche che Berlusconi incarni lo stereotipo di Italiano, ossia, concentra i vizi e le virtù dei suoi compatrioti, oltre a possedere una grande capacità comunicativa.

“Berlusconi è un formidabile piazzista, un professionista che riuscirebbe a vendere un frigorifero a un eschimese”, ha ironizzato Valentini, secondo il quale l’icona pubblica del magnate si fonda sull’adorazione dell’apparenza e sulla fede nell’immagine.

Tuttavia ha detto che, prima che sulla televisione, la sua popolarità si basa sulla mitologia del calcio, lo sport più amato dagli italiani e che proprio la squadra del Milan, di cui è proprietario, è stata quella che ha conquistato più medaglie, coppe e trofei al mondo.

“Il controllo dittatoriale dei mezzi di comunicazione italiani da parte di Berlusconi rappresenta una reale e funesta minaccia per la democrazia”, avverte a sua volta il giornalista britannico David Lane nel libro “L’ombra del potere”.

[Articolo originale "Controla Berlusconi el poder en Italia mediante "dictadura mediática" " di Mario Osorio Beristáin] (http://sdpnoticias.com/sdp/contenido/2009/05/24/405445)

atinvidia284
29-05-2009, 12:30
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Berlusconi, amico della gente
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5655 Olanda
[NRC Handelsblad]

Per il premier italiano l’unico potere che conta è il popolo sovrano.

Analisi della notizia.

Silvio Berlusconi reagisce in modo agitato nei confronti della stampa, dei giudici e dei politici che lo criticano. Cio’ crea un legame con la gente in Italia.
Il premier italiano Silvio Berlusconi questa settimana ha nuovamente dimostrato di avere poco timore dei poteri di controllo di una democrazia. Infuriato, si è mobilitato contro le istituzioni e la stampa che contrastano il leader.
I giudici che hanno stabilito che Berlusconi ha corrotto il suo avvocato sono estremisti di sinistra. I giornalisti comunisti e l’opposizione di sinistra avrebbero fatto cadere in un trabocchetto sua moglie, ragione per la quale lei sarebbe stata indotta a chiedere il divorzio. E’ una vergogna poi che la stampa voglia capire perché lui sia andato al compleanno della diciottenne Noemi Letizia che in questo modo attraverso grazie a ‘papi’ (così chiama lei Berlusconi) spera di diventare presentatrice tv o politica.
Secondo Berlusconi, sono pure invenzioni le notizie riguardo al suo piano di mettere showgirl in lista alle elezioni europee. Berlusconi è cosi’ agitato perché sono in arrivo le elezioni. Per qualsiasi politico rappresentano un sondaggio della popolarità. Ma per Berlusconi valgono ancora di più. Nella sua visione postdemocratica c’è un solo potere di controllo che ancora conta: il popolo. Se la gente sostiene il leader, allora il potere giudiziario, il Capo dello Stato, la stampa e il Parlamento vi si devono sottomettere. In questo modo il leader è legittimato a fare leggi per garantirsi l’impunita’. La divisione dei poteri è subordinata alla sovranità del popolo che vota il suo leader.
Il 6 ed il 7 di giugno la gente ha di nuovo la possibilità di esprimere il suo parere. Un terzo degli italiani si dice abbastanza o molto interessato all’Europa. Ma ciò che interessa a Berlusconi è che la gente non si rechi alle urne per l’Europa, ma per lui.
Queste elezioni devono rinnovare il legame tra lui e la gente e dargli un nuovo mandato per portare avanti la sua lotta contro i giudici estremisti di sinistra. Se vince si sentira’ anche più forte per cambiare la costituzione, in modo da poter dare piu’ potere al premier e meno al presidente e al parlamento.
Per sfruttare i risultati dei sondaggi nel miglior modo possibile il premier stesso è – contro la prassi europea – candidato come capolista per il suo partito, Il Popolo della Libertà. Tutto ciò non per andare a Strasburgo ma per riconfermare la sua posizione di potere come leader in Italia.
E’ quindi in piena campagna elettorale, e questo spiega il livello di aggressività della sua azione. La sua collera in seguito ai fatti recenti è autentica, ma anche funzionale. Berlusconi sa per esperienza che le sue invettive contro le istituzioni funzionano bene con gli italiani, gia’ da decenni delusi dai politici corrotti che pensano solo ai loro interessi. Hanno anche poca fiducia nello Stato di Diritto, perché ci vogliono dieci anni per concludere una vertenza dal giudice civile. Cinque milioni di casi aspettano una sentenza. Il codice penale offre così tante circostanze attenuanti che uno che e’ condannato a sei anni in primo grado può comunque evitare la cella.
A Berlusconi danno fastidio le istituzioni democratiche, perché esse lo criticano. La gente si lamenta delle istituzioni, perché queste non funzionano. Berlusconi sa sfruttare questa comune insoddisfazione riguardo all’establishment come nessun altro sarebbe in grado di fare.
Berlusconi stringe un legame con la gente attraverso i suoi giornali, e manipola a suo vantaggio le notizie attraverso le sue emittenti private e attraverso la tv di stato RAI. I media di sua proprietà lo fanno apertamente. La RAI dà le notizie di politica in prima serata seguendo una procedura prestabilita. Prima il partito al governo fa il commento sui fatti politici. Poi la parola va all’opposizione. Infine, un ministro dice come i fatti stanno in realtà.
In questo modo, Berlusconi riesce a dare la sua versione dei fatti senza contradditorio, e a rafforzare il suo legame con gli italiani. Dopo il terremoto di inizio aprile a L’Aquila Berlusconi va quotidianamente nelle zone del disastro. Le telecamere registrano come lui rivolge la parola a due anziane signore. Le invita ad andare dal parrucchiere a sue spese e promette ad entrambe un nuovo vestito.
Il messaggio è chiaro. Il leader ha a cuore la sua gente, è un amico e una persona affidabile. Berlusconi fa in grande ciò che da secoli si fa in piccolo in quasi tutti i comuni. Per un lavoro, per un aiuto medico, per un buon insegnante, per un permesso di costruzione attivi i tuoi amici all’interno dell’apparato amministrativo.
Per molti cittadini e impiegati statali, la pubblica amministrazione è un’istituzione che concede favori, non si tratta di diritti e servizi. Questa forma storica di clientelismo è quella che Berlusconi applica al livello nazionale.
Attraverso la televisione risuona il suo messaggio: non c’è da fidarsi delle istituzioni, ma sul leader puoi contare. Un attacco alle istituzioni è dunque molto funzionale. Finché il trucco funziona, il leader non ha nessun interesse a rimettere in piedi l’intero sistema e farlo diventare una moderna e affidabile pubblica amministrazione.
E il trucco funziona, così enfatizzava Berlusconi martedì scorso: gli italiani stanno dalla mia parte per il 74,8 per cento, ha detto. Il calo della popolarità come conseguenza dei fatti dell’ultimo mese è pressochè zero, conclude soddisfatto. Prima era 75,1 per cento.
Sovrabbondante, dannoso e inutile: questo il parere del premier Silvio Berlusconi sul Parlamento Italiano.

[Articolo originale "Berlusconi als vriend van het volk" di Bas Mesters] (http://archief.nrc.nl/?modus=l&text=Berlusconi+als+vriend+van+het+volk&hit=1&set=1)

atinvidia284
30-05-2009, 12:50
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Può un’adolescente far cadere Berlusconi?
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5733 Gran Bretagna
[The Independent]

Lo chiama “papi”. Lui le ha regalato una collana da 6.000 sterline per il suo diciottesimo compleanno. La relazione di Silvio Berlusconi con Noemi Letizia ha già portato sua moglie ad avviare le pratiche di divorzio. Potrebbe ora fargli perdere il comando?

Gli Italiani sono sempre stati sprezzanti nei confronti dell’ossessione dei media “anglosassoni” per la vita privata della gente ricca e famosa, ma nell’ultimo mese i giornali italiani si sono occupati esclusivamente di un unico argomento: la relazione tra il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e una giovane donna di Napoli, di nome Noemi Letizia. Berlusconi è stato sorpreso a dire molte bugie su questa amicizia e si rifiuta di giustificarle. E con un appuntamento elettorale di rilievo alle porte, la sua popolarità, che sei settimane fa aveva toccato il picco massimo, rischia ora di crollare.

I giornalisti non possono essere accusati di aver trasformato la questione in uno scandalo, perché è stato Berlusconi stesso ad attirare l’attenzione sulla relazione, quel martedì in cui, approfittando di un viaggio a Napoli, si è fatto vedere alla festa per il diciottesimo compleanno di Noemi. Ha posato per i fotografi e ha omaggiato la giovane e attraente biondina con un pendente d’oro e diamanti del valore di 6.500 euro. Questo evento irrilevante è stato immortalato il giorno seguente, in un breve articolo di cronaca, su La Repubblica.

E sarebbe finita lì se non fosse stato che, nel giro di quattro giorni, questo fatto è diventato per la seconda moglie di Berlusconi, Veronica, il casus belli per il divorzio. Suo marito, ha affermato la signora in un comunicato stampa, “frequenta le minorenni”; si è dichiarata preoccupata per il marito perchè “non sta bene”, ma non ha manifestato alcun dubbio che, dopo quasi trent’anni assieme, il loro matrimonio sia finito.

Improvvisamente, l’apparentemente innocuo evento sociale ha assunto sfumature misteriose e sinistre. Noemi, da quanto si è appreso, ha l’abitudine di chiamare Berlusconi “papi”. Il Presidente del Consiglio sembra essere in termini più che familiari con la ragazza.Messo alle strette dalla moglie Veronica, che apre bocca una volta ogni due anni ma con effetti devastanti, Berlusconi si è recato a Porta a Porta, un talk-show politico in seconda serata condotto dal suo cortigiano televisivo più servile e ha spiegato che il padre di Noemi, Elio Letizia è una vecchia conoscenza politica dei tempi in cui il Premier aveva a che fare con Bettino Craxi e il partito Socialista: Berlusconi aveva bisogno di consultarsi con lui in merito ad urgenti questioni legate alle elezioni europee. Ma poco dopo, Bobo Craxi, figlio dello scomparso Bettino, è saltato fuori dichiarando di non aver mai sentito parlare del padre di Noemi. Allo stesso modo, l’improbabile dichiarazione di Berlusconi circa le “urgenti questioni elettorali” non ha convinto ed è stata negata qualche settimana dopo da Elio Letizia in persona.

Il privato non è più tale, ormai: qualcosa di quella festa di compleanno e della partecipazione di Berlusconi ha trascinato oltre il limite Veronica, sofferente già da lungo tempo. Una delle ragioni della sua rabbia, come lei stessa ha spiegato in un’amara e-mail all’Ansa, è il fatto di non essere mai riuscita a far partecipare il marito a nessuno dei diciottesimi compleanni dei loro figli, “pur essendo stato invitato”. Ma questo motivo in sé non può essere la goccia che ha fatto traboccare il vaso (o, come diremmo noi, il fuscello che ha spezzato la schiena al cammello). Davvero Berlusconi è l’amante di Noemi e perciò colpevole come Veronica dice, di “frequentare le minorenni”? O forse la ragazza è sua figlia illegittima? Le sue guance paffute e gli occhi piccoli, non molto diversi da quelli del Premier, permettono al mondo di propendere per quest’ultima ipotesi. Ma Berlusconi si è rifiutato di fare luce sulla loro relazione. Ha continuato a sostenere di averla incontrata “tre o quattro volte” e sempre accompagnata dai genitori.

Ironia vuole che Berlusconi non si sia mai mostrato ritroso ad esporre all’occhio pubblico la sua caotica e colorita vita privata. Si innamorò di Veronica a Milano, vedendola recitare in topless in uno spettacolo teatrale intitolato “Il Magnifico Cornuto” e visse con lei nel peccato per 10 anni prima di sposarla con una cerimonia civile. I loro bambini sono nati prima del matrimonio. Quando entrò in politica nel 1994 il suo manifesto elettorale fu un’autobiografia epurata, Una Storia Italiana, in cui ritraeva se stesso come l’italiano medio, figlio di un impiegato di banca, partito da zero e diventato immensamente ricco grazie al duro lavoro e ad una famiglia unita molto legata alle proprie radici. Milioni di italiani se la bevvero e nessuno dubitò mai del suo buon gusto in fatto di donne (era sufficiente guardare le sue due mogli).

E’ stato dopo la sua seconda e molto più convincente vittoria alle elezioni del 2001 che le voci sulle frenetiche relazioni di Berlusconi hanno cominciato davvero a circolare, con resoconti di bellissime e giovani stagiste ospitate d’estate, come “assistenti”, nella sua villa in Sardegna – e della rapida carriera di altre ragazze altrettanto attraenti tra le fila del suo partito, Forza Italia, attraverso i suoi canali televisivi commerciali. Berlusconi, da vecchia volpe, aveva trovato il modo di tenere occupata la propria libido, nonostante le esigenze della vita politica. E trattandosi dell’Italia, nessuno se ne è lamentato. Veronica era stata sistemata in una magnifica casa a pochi chilometri dalla residenza principale di Berlusconi, Villa Arcore, a nord di Milano. Era sicuramente un cattivo marito, ma in Italia questi sono affari della famiglia e di nessun altro.

Eppure, come ha fatto notare ieri il direttore de La Repubblica, Ezio Mauro: “Berlusconi ha da molto tempo cancellato il confine tra pubblico e privato”. Lo ha fatto nel pubblicare il suo manifesto elettorale. E continua a farlo in modo più caotico e impulsivo quando permette ai paparazzi di fotografarlo in compagnia di formose ragazze di 50 anni più giovani di lui. È l’atteggiamento di un sultano, un re o un dittatore, e il modo in cui Berlusconi tentava l’impossibile indicava già chiaramente che stava muovendosi a poco a poco in quella direzione. I suoi giornali e le sue televisioni non avrebbero mai protestato . La RAI, televisione di stato, era sempre più succube del Premier. Persino i quotidiani indipendenti concedevano una fiducia crescente alla sua buona volontà . La scarsa attenzione prestata da Berlusconi alla sua stessa immagine è il metro di misura per capire quanto si sentisse invulnerabile.

Ma aveva fatto i conti senza Veronica. Nel gennaio 2007, per la prima volta dichiarò pubblicamente che suo marito si era spinto troppo oltre, concedendo un’intervista a La Repubblica (uno delle poche testate realmente indipendenti), in cui pretendeva le scuse di Berlusconi per aver detto a Mara Carfagna – un’affascinante modella diventata parlamentare (e ora Ministro): “La sposerei in un lampo se non fossi già sposato”. Berlusconi acconsentì docilmente. Ma non cambiò atteggiamento. Continuò esattamente come prima, fino all’arrivo del diciottesimo compleanno di Noemi dopo il quale tutto è andato decisamente storto.

Oggi, l’Italia è al bivio: La Repubblica ha insistentemente preteso dal Presidente del Consiglio chiarificazioni riguardo Noemi, pubblicando nelle ultime due settimane una lista di dieci domande per le quali vogliono una risponda. Berlusconi ha ripetutamente rifiutato. Con le elezioni europee tra dieci giorni, c’è il rischio concreto che il suo silenzio lo danneggi alle urne, dalle quali aveva pensato di uscire grande vincitore – particolarmente ora che importanti figure della Chiesa Cattolica, come l’ex Arcivescovo di Pisa Alessandro Plotti, hanno cominciato ad attaccarlo. Berlusconi ha promesso di riferire al parlamento per quanto riguarda ciò che lui definisce “infami dicerie” sulla sua relazione con Noemi.

E’ sintomatico della banalizzazione della politica italiana sotto Berlusconi che solo ora gli si chiedano delle spiegazioni, non per corruzione o per associazione mafiosa, ma a causa di una sua relazione con un’adolescente. Ma la diatriba in sé non è insignificante. Viveve in Italia oggi è come essere intrappolati sul fianco di un vulcano dal quale lentamente, ma inesorabilmente sta colando lava. Lontano dal condurre ad una rivitalizzata “Seconda Repubblica”, lo scandalo delle corruzione degli anni ‘90 ha portato invece all’Epoca di Silvio e al lento, ma stabile degrado delle istituzioni democratiche della nazione. Se il Presidente del Consiglio può cavarsela portando avanti una relazione extra-coniugale semi-pubblica con un’adolescente (e mentendo così spudoratamente che chiunque può rendersene conto) e ancora nessuno gli chiede delle spiegazioni – allora il Paese è in pericolo.

[Articolo originale "Could a teenage girl topple Berlusconi?" di Peter Popham] (http:// http//www.independent.co.uk/news/world/europe/could-a-teenage-girl-topple-berlusconi-1691232.html)

atinvidia284
31-05-2009, 14:09
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Il crimine di immigrare
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5644 Spagna
[El País]

Berlusconi riforma la Legge Sicurezza e apre le porte alla discriminazione e alla xenofobia

Il Governo italiano ha dato un altro giro di vite alla sua politica sull’immigrazione. La riforma della Legge Sicurezza approvata la settimana scorsa dal Parlamento di Roma non ha semplicemente inasprito le disposizioni relative agli immigrati irregolari. Stavolta Berlusconi si è spinto oltre. Talmente oltre che potrebbe aver abbandonato il terreno del sempre più deteriorato Stato di Diritto italiano per addentrarsi in quello della discriminazione e della xenofobia. Se già appariva discutibile la scelta dello strumento giuridico per gestire il fenomeno dell’immigrazione, la sua conversione in crimine pone le basi per una società in cui il pieno riconoscimento dei diritti fondamentali sarà privilegio di pochi.

Le diverse modifiche approvate dal Parlamento su richiesta del Governo Berlusconi sembrano celare la dichiarazione di stato d’emergenza per far fronte alla presenza di immigrati irregolari. Non si comprende altrimenti il fatto che, dietro la riforma, la Legge Sicurezza legalizzi le ronde cittadine che avranno il potere di denunciare “situazioni di pericolo” nelle quali siano coinvolti immigrati. In un paese dove le mafie hanno la capacità di sfidare lo Stato, delegare il legittimo monopolio della forza a semplici volontari è rischioso e potrebbe far nascere contropoteri incompatibili con un sistema democratico. E questa è un’ombra che incombe sicuramente sulla testa degli immigrati, ma che potrebbe proiettarsi anche su quella degli italiani.

Non troppo tempo fa l’Unione Europea approvava la discussa Direttiva Rimpatri che stabiliva alcune garanzie minime che ogni paese membro è tenuto a riconoscere. Se la politica sull’immigrazione di Berlusconi dovesse risultare compatibile con la direttiva si avrebbe la prova definitiva che, invece di assicurare una soglia di diritti agli stranieri, si è ampliato il limite di ingiustizie permesse contro di loro; se, dovesse al contrario risultare incompatibile, l’Unione non dovrebbe procrastinare una reazione esplicita nei confronti di Berlusconi. Ma considerando il livello a cui si sta arrivando in alcuni paesi della UE, le probabilità che si agisca contro Berlusconi come si fece con Haider sembrano molto più scarse di quelle sulla possibilità che i Ventisette si lascino piuttosto trascinare dal populismo e reputino il primo ministro italiano all’avanguardia.

[Articolo originale "El delito de inmigrar"] (http://www.elpais.com/articulo/opinion/delito/inmigrar/elpepiopi/20090518elpepiopi_2/Tes)

guyver
31-05-2009, 16:44
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Elogio de… La Repubblica
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5580 Gran Bretagna
Mi fa ridere la gente (anche persone di questo forum) che vorrebbero che gli italiani lasciassero stare Berlusconi perché la nostra immagine all estero ne risente..
Cioè appoggiare berlusconi in ogni cavolata pur di apparire forti e compatti nel mondo...

Bene a queste persone dico che è lasciando berlusconi libero di governare che diventeremo lo zimbello d'europa e non certo per colpa dei giornalisti (pochi) che fanno inchiesta...

Toglietevi il prosciutto dagli occhi...
Tutto questo mi fa vomitare

atinvidia284
31-05-2009, 21:04
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Casa editrice di Berlusconi rifiuta libro di Saramago
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5745 Olanda
[Het Parool]

Milano - La casa editrice Einaudi, che ha sinora pubblicato le traduzioni italiane di quasi tutti i romanzi dello scrittore portoghese Josè Saramago (87), rifiuta di pubblicare un libro con testi politici del vincitore del premio Nobel. Nel suo libro, Saramago critica il premier Silvio Berlusconi.
Einaudi è proprietà dell’imprenditore Berlusconi.
Saramago è indignato a causa della censura, scrive il Corriere della Sera venerdì: “Io ho conosciuto la censura durante la dittatura portoghese, l’ho sofferta e combattuta, e nessuno mi può chiedere di amputare una mia opera in una situazione di apparente normalità della democrazia”.
Saramago deplora che Berlusconi sia non solo premier, ma anche un privato che controlla molti mezzi di comunicazione, e afferma che una simile situazione suscita timori “per la qualità della democrazia” in Italia.
Berlusconi è stato eletto l’anno scorso, con grande distacco sul centro-sinistra. “Nè l’Italia nè coloro che amano questo paese meritano lo spettacolo politico di fascinazione mediatica per Berlusconi”, afferma Saramago.

[Articolo originale "Uitgeverij van Berlusconi weigert boek Saramago"] (http://www.parool.nl/parool/nl/225/BUITENLAND/article/detail/245342/2009/05/29/Uitgeverij-van-Berlusconi-weigert-boek-Saramago.dhtml)

atinvidia284
01-06-2009, 13:40
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif «In Italia ci sono i mezzi per sconfiggere la mafia; quello che manca è la volontà politica»
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5758 Spagna
[ABC]

Lo statunitense Alexander Stille, docente di giornalismo alla Columbia University, nel 1995 ha scritto uno dei più celebrati e lucidi libri sulla mafia (da cui successivamente è stato tratto un documentario). «Cadaveri Eccellenti» rendeva omaggio ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due personaggi chiave assassinati a causa della loro lotta al crimine organizzato in questa bella ed eccessiva città chiamata Palermo.

- Una delle frasi più famose del boss mafioso Giuseppe Guttadauro è: «per risolvere i suoi problemi, Berlusconi deve risolvere i nostri». Qual è stato il maggiore sforzo del primo ministro in questo senso?
- Il suo sforzo per indebolire il potere giudiziario e rendere più difficile accusare i criminali, con leggi come quella che ora si discute in Parlamento per limitare l’uso delle intercettazioni, cruciali nelle indagini di mafia. O l’eliminazione delle prigioni riservate ai più potenti capi della mafia. Insomma, oggi in Italia risulta più difficile incarcerare qualcuno per fatti criminosi. Per questo la frase di Guttadauro è così chiara: ciò che fa Berlusconi per aiutare sé stesso apporta benefici collaterali ai criminali.

- Berlusconi ha degli accordi taciti con la mafia?
- Non lo so e non credo che questa sia la domanda chiave, stando proprio a ciò che ha detto Guttadauro: la mafia opera secondo il principio «i nemici dei miei nemici sono miei amici». Per questo Berlusconi e la mafia sono in guerra con il potere giudiziario. Il problema fondamentale di Berlusconi è il conflitto di interessi. Risulterebbe ovvio impedirgli di legiferare perché ha un interesse personale nel risultato, dato che il suo amico intimo ed ex-responsabile della campagna elettorale, Marcello Dell’Utri, è stato condannato per connivenza con la mafia. Venendo dal nord, il primo ministro non capisce quanto sia terribile la presenza della mafia nella vita quotidiana della gente del sud.

- La società italiana fa abbastanza?
- No. Dalla morte di Falcone e Borsellino non hanno preso in seria considerazione questo problema. C’è stato un periodo, due anni dopo questi attentati, tra il ‘92 e il ‘94, in cui la gente ha capito che questo era un problema nazionale. Ma dopo sono tornati alla vita di tutti i giorni, a quella «normalità» condizionata dal potere illegale dei gruppi criminali. Né la sinistra né la destra hanno capito che questa è una priorità nazionale. Il sud vive in un sottosviluppo perpetuo per colpa del crimine organizzato. Dovrebbe essere lampante che un politico che parla al telefono o va al matrimonio di un boss mafioso dovrebbe essere eliminato dalla vita pubblica.

- Siamo più vicini a vedere la fine del crimine organizzato?
- Sì. Oggi la polizia e i giudici possono lottare meglio contro la mafia. I mezzi ci sono. Quello che manca sono la volontà e l’impegno politico, e questo è il problema centrale. Falcone era solito dire una cosa molto intelligente: la mafia, come tutto, ha un inizio e una fine. Voglio pensare che le circostanze cambieranno, ma nel medio periodo non sono molto ottimista, perché non vedo l’impegno né nella sinistra né nella destra.

- Il principale ostacolo?
- L’Italia ha il problema del sud sin dall’unificazione. C’è bisogno di una pressione delle forze dell’ordine e della tolleranza zero nei rapporti politici con la mafia. Nonché la riorganizzazione dell’economia al sud. Bisogna chiudere il rubinetto del denaro pubblico per il sud. Adottare un federalismo fiscale affinché il nord smetta di sovvenzionare il sud. La mafia non è il «Padrino», sono assassini e trafficanti.

[Articolo originale "«En Italia hay medios para acabar con la mafia; lo que no hay es voluntad política»" di NOELIA SASTRE] (http://www.abc.es/20090528/internacional-europa/italia-medios-para-acabar-20090528.html)

Marziano
01-06-2009, 14:00
Mi fa ridere la gente (anche persono di questo forum) che vorrebbero che gli italiani lasciassero stare Berlusconi perché la nostra immagine all estero ne risente..
Cioè appoggiare berlusconi in ogni cavolata pur di apparire forti e compatti nel mondo...

Bene a queste persone dico che è lasciano berlusconi libero di governare che diventeremo lo zimbello d'europa e non certo per colpa dei giornalisti (pochi) che fanno inchiesta...

Toglietevi il prosciutto dagli occhi...
Tutto questo mi fa vomitare

Pensa un po, io all'estero Silvio non lo commento mai, al contrario non perdo occasione per parlare male degli italiani.
O meglio di certi italiani, perchè per me togliersi il prosciutto dagli occhi non significa vedere Silvio per quello che è, ma vedere il suo elettorato per quello che è.

kierlo
01-06-2009, 14:04
come si dice nel caimano "Il passato di Berlusconi si sa..o meglio, chi voleva sapere sa, agli altri non interessa"..
C'è 1 parte dell'elettorato che gode nel non veder i problemi, dato l'ottimismo del governo, si accontenta dell'apparenza e dell'evader le tasse

atinvidia284
02-06-2009, 11:09
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Berlusconi impunito
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5737 Spagna
[El País]

Il comportamento politico e personale del primo ministro fa perdere credibilità all’Italia

Silvio Berlusconi ha concluso il primo anno del suo terzo mandato. Populista come non mai, Berlusconi continua a dimostrarsi tanto capace di governare per se stesso quanto incapace di pensare alla collettività. Esattamente come quando debuttò in politica, quasi 15 anni fa. Con il passare del tempo ha raggiunto l’unico obiettivo che realmente gli interessava: l’immunità giudiziaria. Nel mezzo di una sinistra inesistente, i sondaggi la danno 15 punti dietro i conservatori, il premier italiano mantiene ad oggi l’appoggio popolare, esercita un controllo ferreo sui media, fa promesse che non rispetterà, e quando lo ritiene opportuno si allea con la Chiesa. Nel complesso, si presenta come una specie di politico fortunatamente dimenticata nell’Europa democratica.

Le ultime decisioni del suo Governo rivelano un aumento inquietante d’impunità morale. Berlusconi ha lasciato che la Lega Nord facesse indisturbata propaganda e seminasse la paura del diverso per criminalizzare gli immigrati, i quali adesso dormono in Libia invece che a Lampedusa. Inoltre, ha recentemente dato il colpo di grazia alla già precaria indipendenza della televisione pubblica nominando come nuovi dirigenti dei suoi fedeli seguaci. Ha poi risposto all’esemplare sentenza del caso Mills, talmente documentata e inequivocabile che qualunque altro dirigente si sarebbe dimesso all’istante, accusando la giustizia penale di essere “una patologia del sistema”. Berlusconi cerca di assoggettare i giudici per riformare il sistema a suo piacimento, in modo che in Italia sia praticamente impossibile condannare qualcuno per i crimini dei colletti bianchi.

A 72 anni, la fragile relazione del Cavaliere con l’aspirante soubrette Noemi Letizia gli è costata il divorzio ed ha rivelato un clima decadente da basso impero, che persino la Chiesa comincia a criticare. Lo scandalo ha assunto una dimensione politica tale da mettere il leader italiano sulla difensiva. Accusando l’opposizione di strumentalizzare la situazione in concomitanza con le elezioni europee del prossimo mese ed il G8 di luglio, ha annunciato di voler comparire in Parlamento per difendere il proprio nome, senza però precisare quando. Berlusconi, sprezzante delle regole del gioco democratico, ha mentito ripetutamente a proposito della sua relazione con Noemi e si rifiuta di rispondere alle domande elementari che il quotidiano La Repubblica gli ha posto al riguardo. Tutto ciò fa pensare che l’Italia abbia davanti a se 4 (quattro) anni di barzellette e di scarsa credibilità.

[Articolo originale "Impune Berlusconi " di Miguel Mora] (http://www.elpais.com/articulo/opinion/Impune/Berlusconi/elpepiopi/20090527elpepiopi_2/Tes)

atinvidia284
02-06-2009, 15:08
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Cade la maschera del clown
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5811 Gran Bretagna
[The Times]

[Editoriale]

Berlusconi deve rispondere alle accuse sulle sue frequentazioni femminili e alle domande sul suo comportamento inadeguato. La qualità del governo non è un affare privato.

L’aspetto più sgradevole del comportamento di Silvio Berlusconi non è il fatto che egli sia un buffone sciovinista, né che gli piaccia fare baldoria con donne di cinquant’anni più giovani di lui, abusando della sua posizione per offrire loro lavori da modella, da assistente personale o perfino, per assurdo, da candidata al Parlamento Europeo. Quello che è più sconvolgente è il totale disprezzo con cui tratta l’opinione pubblica italiana.

Questo vecchio Casanova forse trova il suo atteggiamento da playboy divertente, o perfino audace, vantandosi delle sue conquiste, umiliando sua moglie e facendo commenti che per molte donne sarebbero grottescamente inappropriati. Non è il primo né l’unico il cui comportamento indegno non è adatto alla carica che ricopre. Ma quando gli vengono poste delle domande legittime sui propri rapporti che riguardano lo scandalo e i quotidiani lo incalzano perché dia delle spiegazioni su delle relazioni che sono quanto meno sconcertanti, la maschera del clown cade. Minaccia quei giornali e quelle televisioni che lui stesso controlla, invoca la legge per proteggere la sua “privacy”, rilascia delle dichiarazioni evasive e contraddittorie e in seguito promette in maniera melodrammatica che si dimetterà se scoperto a mentire.

La vita privata di Berlusconi è certamente privata. Ma come ha scoperto il Presidente Clinton, gli scandali non si conciliano con le cariche importanti. Ai suoi critici, Berlusconi risponde che lui rimane in vetta nei sondaggi di popolarità, che lui controlla saldamente il suo governo e che non sarà intimidito da quelli che lui definisce come tentativi dell’opposizione di diffamarlo. Inoltre, molti dicono che l’Italia non è l’America: il quadro di riferimento basato sull’etica puritana presente negli Stati Uniti non ha mai dominato la vita pubblica italiana, e pochi tra gli italiani si scandalizzano per uno che va a donne. Ma questa è pura condiscendenza. Gli italiani, allo stesso modo degli americani, capiscono benissimo cos’è e cosa non è accettabile. E come gli americani, considerano che un occultamento della verità sia spregevole.

Pochi tra i media in Italia sono in grado di sostenere quest’opinione senza la paura di pagarne il prezzo. Ma è merito de La Repubblica l’aver posto continuamente delle domande sui rapporti tra il Presidente del Consiglio e la diciottenne Noemi Letizia, la cui collana ricevuta come regalo di compleanno è stata il pretesto usato dalla moglie di Berlusconi per chiedere il divorzio. Alla maggior parte di queste domande, ed è sulla bocca di ogni elettore italiano confuso, non c’è stata una risposta soddisfacente. Come e quando ha conosciuto la sua famiglia? E’ stato Berlusconi a chiedere delle foto ad un’agenzia di modelle e ad iniziare i rapporti con Noemi Letizia? E’ vero quello che c’è scritto su molti resoconti i quali affermano che dozzine di giovani donne sono state invitate a partecipare a delle feste presso la sua villa in Sardegna?

Berlusconi ha promesso di spiegare tutto in Parlamento. Ma difficilmente avrà rassicurato i suoi critici dopo l’ingiunzione di questo fine settimana con la quale ha bloccato la pubblicazione di circa 700 fotografie che avevano la pretesa di mostrare cosa fosse successo in quelle feste. E non è stato aiutato nemmeno dallo sventurato ministro degli Affari Esteri, il quale ha cercato di difendere il suo capo facendo notare che in Italia l’età per il sesso consenziente è 14 anni - come se ciò fosse rilevante.

Ma è importante tutto ciò? Alcuni italiani diranno di no. Altri diranno che gli estranei non si devono immischiare. Ma i votanti italiani, nel periodo finale prima delle elezioni europee, dovrebbero riflettere su come il loro governo viene gestito, sui candidati considerati adatti a Strasburgo e sulla sincerità del loro Presidente del Consiglio in tempi di crisi politica ed economica.

E questo riguarda anche altri. L’Italia ospiterà gli incontri del G8 quest’anno. Discussioni importanti avranno luogo in questa sede, in cui i governi occidentali premono per una maggiore cooperazione nella lotta al terrorismo e alla criminalità internazionale. Berlusconi si considera amico di Vladimir Putin. Il suo Paese è un membro importante della Nato. Fa anche parte della zona euro, messa alla prova dalla crisi finanziaria globale. Non sono soltanto gli elettori italiani a chiedersi che cosa sta succedendo. Se lo chiedono anche i perplessi alleati dell’Italia.

[Articolo originale "The Clown's Mask Slips"] (http://www.timesonline.co.uk/tol/comment/leading_article/article6401859.ece)

atinvidia284
03-06-2009, 10:25
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/ecuador.standard.gif L’Ecuador rifiuta la legge italiana sull’immigrazione
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5795 Ecuador
[El Telégrafo]

La Segreteria Nazionale dell’Immigrante ha rifiutato questa legge, che intende trasformare in reato l’entrata o la permanenza illegale in Italia.

L’Ecuador ha respinto oggi una legge che intende trasformare in reato l’immigrazione e la permanenza illegale in Italia, alla quale ha attribuito motivazioni “elettorali”.

La Segreteria Nazionale del Immigrante, dipendente dallo Stato, ha emesso un pronunciamento in cui manifesta “il suo più profondo rifiuto e la più profonda preoccupazione di fronte a questa Legge che consacra definitivamente l’escalation di criminalizzazione politica degli immigrati in Italia”.

“Risulta particolarmente deplorevole e preoccupante l’uso politico e con fini elettorali… da parte dell’estrema destra italiana, che vorrebbe far passare gli immigrati come veri e propri capri espiatori dei problemi economici e di sicurezza che attraversa l’Italia”, si sottolinea.

La Camera dei deputati italiana ha approvato il 13 maggio una proposta di legge fortemente discussa, attraverso la quale si intende trasformare in reato l’entrata o la permanenza illegale in Italia, con sanzioni da 5.000 a 10.000 euro. I lavoratori senza permesso di soggiorno non andrebbero incontro a pene detentive, tuttavia sono puniti con una pena fino a tre anni di carcere coloro che affittano un appartamento a un immigrato senza permesso di soggiorno.

La segreteria ecuadoregna ha affermato che tale legge genera “un vero e proprio cordone sanitario, segregante e repressivo” nei confronti degli immigrati, limita paradossalmente le condizioni per facilitare un’immigrazione regolamentata e inasprisce gravemente le pene nei confronti di coloro che non hanno il permesso di soggiorno, violando inoltre la Costituzione della Repubblica italiana”.

Ha sottolineato inoltre che la norma “ignora l’apporto fondamentale che la popolazione degli immigrati ha realizzato e realizza tutt’oggi a sostegno dell’economia e del benessere degli italiani”.

[Articolo originale "Ecuador rechaza Ley migratoria italiana" di AP] (http://www.eltelegrafo.com.ec/actualidad/noticia/archive/actualidad/2009/05/18/Ecuador-rechaza-Ley-migratoria-italiana.aspx)

atinvidia284
03-06-2009, 16:34
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Si vede che Berlusconi è proprio nei guai - perfino i Blair si allontanano da lui
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5821 Gran Bretagna
[The Guardian]

Si presume che Berlusconi abbia chiamato la diciasettenne Noemi Letizia improvvisamente, dopo averla vista in un catalogo di un’agenzia di modelle.

Un anno fa, in un’intervista con una rivista italiana, Cherie Blair ricordava con estasi quella volta nel 2004 quando lei e Tony erano stati ospiti da Berlusconi nella sua villa sarda in Costa Smeralda. Molti nel Regno Uniti si sono disgustati alla vista del leader del partito laburista che saltellava spudoratamente in pubblico insieme ad un miliardario di destra di dubbia fedeltà alla Costituzione, ma 4 anni dopo quest’episodio raccapricciante sua moglie confessa di averlo trovato emozionante.

“Non avevo mai partecipato ad una serata come quella in Sardegna” ha dichiarato. “I fuochi d’artificio avevano disegnato le parole ‘Viva Tony’ e abbiamo cantato insieme Summertime“. Lei ha parlato anche con orgoglio dell’amicizia e fiducia che c’erano tra Tony e quel piccolo galletto impettito di un Presidente del Consiglio italiano.

Ma quello appartiene al passato. Questa settimana ha descritto ancora la vacanza omaggio in Sardegna in un programma televisivo italiano, ma in maniera alquanto diversa. Non ha fatto riferimento al divertimento e all’amicizia ma, invece, ha ridicolizzato la bandana indossata da Berlusconi per coprire quello che secondo lei (per quanto lui si rifiuti di ammetterlo) era senz’altro un trapianto di capelli, e ha anche affermato in sua difesa che l’unica ragione per cui lei e Tony avevano accettato l’invito del Premier in Sardegna era principalmente stata quella di assicurarsi il suo appoggio per la candidatura britannica ai Giochi Olimpici del 2012. Il fatto che i Blair, un tempo servili, adesso ritengano giusto allontanarsi da Berlusconi ci fa capire fino a che punto lui sia nei guai.

Un fattore che ha contribuito a far cambiare a Cherie potrebbe essere la pubblicità terrificante che ha ricevuto recentemente il luogo delle sue migliori vacanze. Poiché è proprio nella Villa Certosa di Berlusconi, il suo parco a tema da 90 acri con tanto di vulcano finto, cactus trapiantati dal deserto e sette piscine, che l’allora diciassettenne Noemi Letizia, la giovane al centro dei suoi problemi attuali, ha passato l’ultima vacanza di Capodanno. Ciò è stato rivelato in un’intervista fatta dal quotidiano di sinistra La Repubblica questa settimana all’allora fidanzato di Letizia, un giovane napoletano chiamato Gino Flaminio.

Anche se il Presidente del Consiglio 72enne nega nel modo più assoluto la versione di Flaminio su come lui e l’aspirante modella adolescente si siano conosciuti, non nega di averla fatta arrivare in Sardegna col suo aereo privato per i festeggiamenti di Capodanno a Villa Certosa. Secondo Flaminio, che cita Noemi come fonte, tra le dozzine d’invitati fatti arrivare da Berlusconi c’erano tra le 30 e le 40 giovani donne; i divertimenti che lui aveva organizzato per loro comprendevano, così com’era stato per la coppia Blair, della musica e uno spettacolo pirotecnico, anche se in questo caso c’è stato soltanto un cantante: Berlusconi, l’ex intrattenitore delle navi da crociera che si accompagnava da sé al piano.

La crisi per Berlusconi è iniziata quando sua moglie Veronica, sconvolta dopo aver appreso che lui aveva partecipato alla festa per il diciottesimo compleanno di Noemi Letizia a Napoli e che le aveva regalato in quella occasione una collana d’oro del valore di migliaia di sterline, ha annunciato che avrebbe chiesto il divorzio perché non poteva restare insieme ad un uomo che non stava bene e che frequentava le minorenni. Le successive affermazioni di Berlusconi in cui dichiarava di conoscere Noemi Letizia solamente perché conosceva i suoi genitori da diversi anni gli procurarono l’accusa di essere un bugiardo e hanno spinto La Repubblica a pubblicare 10 domande per lui sulla loro relazione - domande su quante volte l’aveva incontrata e se fosse vero o meno, come aveva suggerito lei, che Berlusconi le aveva promesso di aiutarla nella sua carriera nel mondo dello spettacolo o persino in politica.

Com’era da aspettarsi, Berlusconi ha ignorato le domande, ha accusato La Repubblica e i partiti dell’opposizione di infamarlo per vili fini politici e ha dichiarato che non aveva niente da nascondere, ma che l’avrebbe nascosto comunque perché ha il diritto ad avere una vita privata. Ma la crisi non è passata come aveva sperato. Al contrario, è aumentata dopo che si è scoperto che Noemi Letizia era stata portata in aereo a Milano per un (non riuscito) provino da annunciatrice meteo in una delle reti televisive di Berlusconi e con le accuse di Flaminio, il quale afferma che il Presidente del Consiglio l’aveva chiamata improvvisamente dopo aver visto le sue foto in un catalogo di un’agenzia di modelle. Ora aspettiamo la prossima mossa di Berlusconi.

Nessuno l’ha accusato di alcuna scorrettezza di carattere sessuale e non ci sono motivi per sospettarlo. Ma come nella maggior parte degli scandali che coinvolgono politici e donne, il vero problema non è ciò che Berlusconi ha fatto, ma se effettivamente dice la verità su questa vicenda. I partiti d’opposizione sostengono che per un Premier mentire perfino a riguardo della propria vita privata lo rende inadatto alle cariche pubbliche. La rivista di notizie L’Espresso, pubblicazione sorella de La Repubblica, questa settimana ospita un’inchiesta speciale intitolata Il Grande Bugiardo, in cui accusa Berlusconi di mentire non solo sui suoi rapporti con Noemi Letizia, ma anche su una lunga serie di fatti, partendo dalla sua dichiarazione inequivocabile secondo cui nessuno aveva dato dei soldi a David Mills, l’avvocato inglese ed ex-marito di Tessa Jowell, che è stato condannato a 4 anni e mezzo di galera da un tribunale italiano per aver ricevuto una tangente di 400.000 sterline da Berlusconi.

Si tratta di un curioso rovesciamento delle tradizionali supposizioni il fatto che la crisi politica nel Regno Unito riguardi la corruzione finanziaria mentre quella in Italia riguardi, per quanto trasversalmente, il sesso. Le due crisi sono ovviamente totalmente diverse, ma entrambe hanno fatto scaturire gli stessi richiami alla trasparenza nel governo e alle riforme per far sì che l’opinione pubblica possa ritornare ad avere fiducia nelle istituzioni politiche. Inoltre, rendono le elezioni europee della prossima settimana insolitamente appassionanti.

[Articolo originale "You can tell how much trouble Berlusconi is in - even the Blairs are distancing themselves from him" di Alexander Chancellor] (http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2009/may/29/silvio-berlusconi-noemi-letizia-repubblica)

entanglement
03-06-2009, 16:44
Mi fa ridere la gente (anche persone di questo forum) che vorrebbero che gli italiani lasciassero stare Berlusconi perché la nostra immagine all estero ne risente..
Cioè appoggiare berlusconi in ogni cavolata pur di apparire forti e compatti nel mondo...

Bene a queste persone dico che è lasciando berlusconi libero di governare che diventeremo lo zimbello d'europa e non certo per colpa dei giornalisti (pochi) che fanno inchiesta...

Toglietevi il prosciutto dagli occhi...
Tutto questo mi fa vomitare

mi ricorda un'intervista a britney spears sul governo bush (:cry: :cry: che fine ha fatto sto paese :cry: :cry: )

atinvidia284
04-06-2009, 07:57
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Intervista di Berlusconi ‘manipolata’ per la TV
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5835 Olanda
[Algemeen Dagblad]

Roma - L’emittente pubblica italiana RAI oggi ha superato se stessa nel sottomettersi al premier Berlusconi.
I giornalisti della RAI di solito tremano all’idea di porre al premier domande che non gli aggradano.
Per questo motivo, nel corso delle ultime settimane, i telegiornali hanno trattato la notizia della presunta relazione di Berlusconi con una minorenne con la massima prudenza, notizia che ha invece causato forti polemiche sui giornali.
Per contro, è stato dato molto spazio a un’ intervista della CNN a Berlusconi, nel corso della quale il premier sostiene, senza contradditorio, che tutte le voci che circolano sono fondate unicamente su calunnie della sinistra.
Le emittenti di Berlusconi ne hanno trasmesso lunghi spezzoni, ma sia il primo che il terzo canale della RAI hanno fatto ancora di meglio, trasmettendo una versione ‘manipolata’ dell’intervista della CNN.
Nelle immagini che hanno utilizzato infatti si vede, alla sinistra del premier, il simbolo elettorale del suo partito: un cerchio con la scritta BERLUSCONI PRESIDENTE. Nel fimato della CNN non c’era, ma la RAI lo ha aggiunto sovrapponendo alle parole dette dal premier all’emittente americana le immagini di un’intervista dell’emittente commerciale italiana Videolina. Il proprietario di Videolina, un fan di Berlusconi, ha aggiunto il logo del partito al filmato, che ha poi passato alla RAI. Usando quelle immagini, anche la RAI ha trasformato l’intervista con la CNN in uno spot elettorale per Berlusconi.
Anche al cinema si lavora per la campagna elettorale. Nel film Una notte al Museo 2, da poco nelle sale, il protagonista Ben Stiller incontra un Napoleone, che gli racconta che in Italia circola un suo discendente, un tempo “cantante su una nave, e che a certi piace molto”. Nella versione doppiata in Italiano, la frase è diventata: “che piace molto a tutti”.

[Articolo originale "Interview Berlusconi 'bewerkt' voor tv" di Aart Heering] (http://www.ad.nl/dichtbijeuropa/3249588/Interview_Berlusconi_bewerkt_voor_tv.html)

fba00
04-06-2009, 09:28
Anche al cinema si lavora per la campagna elettorale. Nel film Una notte al Museo 2, da poco nelle sale, il protagonista Ben Stiller incontra un Napoleone, che gli racconta che in Italia circola un suo discendente, un tempo “cantante su una nave, e che a certi piace molto”. Nella versione doppiata in Italiano, la frase è diventata: “che piace molto a tutti”.

no via,mi sembrava strano che questa gli fosse sfuggita :muro: ma che è,anche i doppiatori ora si spaventano? :mbe:

fba00
04-06-2009, 09:39
ahahaha no ecco come stan le cose,la battuta sul nano l'hanno aggiunta solo in italia,in originale non ci azzeccava un cazzo :D
Dio che tristezza :muro: http://www.youtube.com/watch?v=neh9QHiOMMs&feature=related

atinvidia284
04-06-2009, 09:41
Anche al cinema si lavora per la campagna elettorale. Nel film Una notte al Museo 2, da poco nelle sale, il protagonista Ben Stiller incontra un Napoleone, che gli racconta che in Italia circola un suo discendente, un tempo “cantante su una nave, e che a certi piace molto”. Nella versione doppiata in Italiano, la frase è diventata: “che piace molto a tutti”.

no via,mi sembrava strano che questa gli fosse sfuggita :muro: ma che è,anche i doppiatori ora si spaventano? :mbe:
L'aver aggiunto una lurida battutina stravolgendo o comunque cambiando completamente il senso della frase originale con quel "tutti lo amano" non solo dimostra sin dove arriva l'influenza del magnate,ma denota anche un'enorme falsità e bugia a cui molte menti fragili abboccheranno.
Si può dire di tutto e di più ma non certo che sia amato all'estero dove è invece visto per quel che veramente vale,cioè meno di zero!!

FabioGreggio
04-06-2009, 09:43
Anche al cinema si lavora per la campagna elettorale. Nel film Una notte al Museo 2, da poco nelle sale, il protagonista Ben Stiller incontra un Napoleone, che gli racconta che in Italia circola un suo discendente, un tempo “cantante su una nave, e che a certi piace molto”. Nella versione doppiata in Italiano, la frase è diventata: “che piace molto a tutti”.

no via,mi sembrava strano che questa gli fosse sfuggita :muro: ma che è,anche i doppiatori ora si spaventano? :mbe:


E' peggio di quello che sapevamo.

Un gorgo di merda ci affogherà. Che Paese....

fg

guyver
04-06-2009, 09:59
mi ricorda un'intervista a britney spears sul governo bush (:cry: :cry: che fine ha fatto sto paese :cry: :cry: )

in che senso? :)

atinvidia284
04-06-2009, 10:00
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif Casa editrice di Berlusconi censura un libro di Saramago in Italia
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5816 Brasile
[O Globo]

RIO - La casa editrice Einaudi, di proprietà del primo ministro italiano Silvio Berlusconi, ha censurato l’ultimo libro del premio Nobel per la Letteratura José Saramago perché contiene critiche contro “il Cavaliere”. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, in due saggi pubblicati nel libro “El Cuaderno”, che raccoglie articoli postati dallo scrittore nel suo blog negli ultimi sei mesi, Saramago definisce Berlusconi “un delinquente”.

“Ma nella terra della mafia e della camorra, che importanza può avere il fatto provato che il primo ministro sia un delinquente?” scrive il premio Nobel, 87 anni, nell’articolo intitolato “Berlusconi & Co”. “In una terra dove la Giustizia non ha mai goduto di buona reputazione, che male c’è se il primo ministro riesce a far approvare una legge in sintonia con i propri interessi, per proteggersi contro qualsiasi tentativo di punire le sue trasgressioni e i suoi abusi di potere”.

Ma le critiche a Berlusconi compaiono in altri testi del premiato scrittore. In un altro articolo, intitolato “Che fare con gli italiani?” Saramago dice: “Riconosco che la domanda potrà suonare offensiva a un orecchio sensibile. Che cosa succede insomma? Un cittadino comune si rivolge a un intero popolo chiedendo in cambio un voto che, per grande gioia di una maggioranza di destra ogni giorno più insolente, ha finito per rendere Berlusconi il padrone e signore assoluto dell’Italia e della coscienza di milioni di Italiani?”.

Saramago ha cominciato a scrivere sul suo blog nel settembre del 2008, con “Parole per una città”, una lettera d’amore a Lisbona. In seguito ha scritto più di 100 articoli, pensieri e opinioni sull’attualità potica internazionale. A parte Berlusconi, altri politici come Barack Obama, attuale presidente degli USA, Nicolas Sarkozy, leader francese e l’ex presidente degli USA George W. Bush, sono stati citati da Saramago.

[Articolo originale "Editora de Berlusconi censura livro de Saramago na Itália"] (http://oglobo.globo.com/mundo/mat/2009/05/29/editora-de-berlusconi-censura-livro-de-saramago-na-italia-756099608.asp)

atinvidia284
04-06-2009, 12:24
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Berlusconi prepara il contrattacco
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5788 Spagna
[El País]

Il ‘caso Noemi’ e la sentenza Mills mettono il premier alle corde - I vescovi criticano la politica economica e migratoria del Governo italiano

I sondaggi dicono che vincerà alla grande le elezioni di giugno, ma Silvio Berlusconi sta attraversando il momento più duro della legislatura ed uno dei più difficili dei suoi 15 anni di carriera politica. In poche settimane l’euforia ha lasciato il posto alla rabbia e alla depressione. Contestato addirittura dai tifosi del Milan, il primo ministro italiano ha sospeso le attività elettorali ed annuncia un contrattacco per recuperare l’iniziativa. Racconterà tutta la verità sul caso Noemi, la giovane napoletana che lo chiama “papi”. “Sarà un boomerang per chi mi accusa”, ha dichiarato.

Le critiche continuano ad accumularsi e, in soli due giorni, la Chiesa cattolica, finora sua fedele alleata, ha criticato la politica economica e migratoria del Governo ed ha rimproverato, discretamente e senza nominarlo, il comportamento personale di Silvio Berlusconi, ricordando che nessuno gode dell’”immunità morale”. “Non giudichiamo”, ha dichiarato ieri monsignor Crociata, “ognuno ha la sua coscienza”.

La vicenda è cominciata il 3 maggio con la richiesta di divorzio di Veronica Lario, un j’accuse in piena regola. La first lady italiana ha affermato che suo marito frequentava minorenni e ha descritto il berlusconismo come un sistema marcio, un “ciarpame senza pudore” nel quale, in cambio di un po’ di fama televisiva, “molti padri sono capaci di chiudere gli occhi ed offrire le proprie vergini al drago”.

L’uragano si è intensificato dopo la sentenza sul caso Mills, che dimostra l’implicazione di Berlusconi nella corruzione del “diabolico” - secondo il magistrato Gandus - avvocato britannico che fondò l’impero Fininvest B con una rete di paradisi fiscali. Berlusconi ha evitato la condanna grazie al cosiddetto Lodo Alfano - una legge approvata dal suo stesso Governo che garantisce l’immunità al primo ministro e che adesso è nelle mani della Corte Costituzionale - ed ha cambiato tema, sicuro che le urne legittimeranno ancora una volta la sua resistenza ai giudici.

Intanto si è complicata la telenovela di Noemi Letizia, la giovane napoletana aspirante velina. Nonostante il poco spazio che le televisioni, in gran parte controllate da Berlusconi, hanno dato al caso Noemi, la vicenda ha catturato l’attenzione degli italiani ed ora Berlusconi comincia a temere di perdere voti. Da giorni i suoi amici cercano di minimizzare i danni. Il leader della Lega nord, Umberto Bossi, sostiene che sia tutta una montatura. “I politici non hanno tempo per il sesso ed onestamente Berlusconi ha già una certa età. Vabbé che c’è il viagra, però ci credo poco”.

Veronica Lario segue la telenovela da lontano. Per bocca di alcune amiche, ha fatto sapere che non ha mai voluto accusare Noemi e la sua famiglia. “Non si tratta del caso Noemi”, ha detto citando Dario Fo, “ma si tratta di giudicare il comportamento di un uomo che è capo del Governo”. “Viviamo in un’epoca da bassissimo impero”, riassume Giancarlo Santalmassi, ex direttore di Radio 24. “La sentenza Mills dimostra che è un corruttore, il caso Noemi ci riporta all’ambiente della periferia napoletana”.

Berlusconi è furioso. Con le sue ministre, perché si sono chiuse in un silenzio di tomba. Con La Repubblica, perché ogni giorno segnala nuove contraddizioni tra la sua versione ed i fatti. Il padre della ragazza, Elio Letizia, che aveva promesso di non parlare, ha cercato di rispondere all’operaio ventiduenne Gino Flaminio, ex fidanzato di Noemi, che domenica ha accusato Berlusconi di aver “cambiato la testa” della ragazza.

Il professor Stefano Rodotà, eminente giurista, di ritorno a Roma dopo aver impartito una serie di conferenze nelle università di Washington e Bruxell, ha dichiarato “Ho provato vergogna. Le conversazioni sull’Italia girano tutte attorno alla sessualità de nostro anziano premier. Che paese è mai questo?”.
[Berlusconi ha in programma di pranzare oggi con il presidete spagnolo, José Luis Rodriguez Zapatero, il quale arriverà a Roma per assistere alla finale di Champlion's League].

[Articolo originale "Berlusconi prepara el contraataque" di MIGUEL MORA] (http://www.elpais.com/articulo/internacional/Berlusconi/prepara/contraataque/elpepiint/20090527elpepiint_7/Tes)

atinvidia284
04-06-2009, 15:48
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Come le domande ‘vergognose’ di un quotidiano hanno innervosito Silvio Berlusconi
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5824 Gran Bretagna
[The Guardian]

L’inchiesta de La Repubblica sull’amicizia del leader con una giovane modella ha diviso l’Italia e ha provocato una violenta reazione da parte della destra.

Per un uomo che controlla quasi la metà delle emittenti televisive italiane, Silvio Berlusconi si è lasciato innervosire notevolmente dalle attività di un solo quotidiano. Recentemente irritato da una raffica di domande sulla sua celebre visita alla festa di compleanno della modella adolescente Noemi Letizia, il Presidente del Consiglio italiano ha puntato il suo dito ripetutamente in direzione dell’inviata di La Repubblica che si è era azzardata a farle.

“Si vergogni!” è stata la risposta di Berlusconi. “Gli italiani sono con me!” ha aggiunto, battendosi sul petto con orgoglio prima di abbandonare la sala in fretta e furia seguito dalle proprie guardie del corpo.

Sono passati dieci giorni da quando il quotidiano di sinistra La Repubblica ha pubblicato per la prima volta le dieci domande rivolte a Berlusconi a proposito della sua apparizione, il mese scorso, nella periferia di Napoli alla festa organizzata per il diciottesimo compleanno di Noemi Letizia, che è solita chiamare Berlusconi “papi”. Qualche giorno dopo, la sua seconda moglie Veronica Lario ha chiesto il divorzio.

Incuriositi dalle incogruenze nel racconto di Berlusconi sul modo in cui aveva conosciuto il padre della Letizia e dalla sua insinuazione secondo cui Berlusconi le stesse preparando un futuro in politica, La Repubblica ha inviato al Presidente del Consiglio una serie di domande come: “E’ vero che Lei ha promesso a Noemi di favorire la sua carriera nello spettacolo o in politica?” Chiede anche dettagli sui precedenti incontri del Premier con lei.

Secondo il direttore de La Repubblica Ezio Mauro la visita - e le presunte discrepanze nelle successive spiegazioni fornite dal Presidente del Consiglio - hanno fornito un caso che stabilisce, nell’Italia berlusconiana, un precedente per il giornalismo. “Ci sono delle contraddizioni in questo caso e quando i potenti di turno non danno delle spiegazioni, il giornalismo si deve dare da fare” ha dichiarato Mauro.

La posta in gioco va oltre i dettagli immediati degli incontri di Berlusconi con una giovane napoletana apparentemente in cerca di una carriera nel mondo dello spettacolo. Negli ultimi mesi ci sono state numerose accuse da parte della sinistra che parlano del rischio che Berlusconi stabilisca una forma di populismo autoritario poco rispettoso nei confronti del Parlamento, e ancor di meno dei giudici che vengono sistematicamente accusati di essere politicizzati, e all’interno del quale lui sia in grado di controllare troppo facilmente i mezzi di informazione.

L’affare Letizia - e la relativa cronaca - sta diventando una specie di cartina tornasole. “Berlusconi ha una sola cosa in mente” ha dichiarato Dario Franceschini, guida del primo partito d’opposizione, il Partito Democratico (PD):” ‘Sono stato eletto dal popolo e nessuno mi può più giudicare’. La sua dura reazione nei confronti del giornalismo investigativo nasce dal fatto che lui è convinto che è immorale avere una stampa libera ed una opposizione.” Più di 40.000 utenti di Facebook si sono uniti alla campagna delle dieci domande, iscrivendosi a una pagina denominata “Berlusconi Rispondi!”. Ma, secondo Berlusconi, La Repubblica è mossa da “odio e gelosia” perché il suo consenso è ai massimi storici. “Le motivazioni dietro la campagna di denigrazione organizzata da La Repubblica e dal suo direttore contro Berlusconi sono ovvie” ha dichiarato in un comunicato emanato dal suo ufficio.

L’apparizione a sorpresa alla festa della Letizia, occasione in cui ha regalato una collana d’oro del valore di 6.000 euro all’adolescente, forse non si sarebbe spinta oltre le colonne dei pettegolezzi se non fosse stato per la moglie di Berlusconi, la quale ha dichiarato alla stampa che non poteva restare insieme ad un uomo che “frequenta minorenni”, aggiungendo inoltre che suo marito “non stava bene”.

“Quando Veronica Lario si è rivolta alla stampa non si è più trattato di una questione privata” afferma Mauro. “Inoltre, se c’è qualcuno che ha rotto i confini tra pubblico e privato è stato Berlusconi quando ha spedito la sua biografia a 50 milioni di italiani prima delle elezioni”. “Nel mondo anglosassone, ci sarebbe stata una gara tra le testate per indagare sull’affare. Qui parlano di altre cose” ha dichiarato il giornalista de La Repubblica Giuseppe D’Avanzo, autore delle domande.

Maurizio Belpietro, direttore della rivista Panorama di proprietà di Berlusconi, ha respinto i reclami di D’Avanzo. “Il punto è che La Repubblica ha dichiarato guerra e Berlusconi ha fatto bene a ignorare le domande che sono più una provocazione politica che una ricerca della verità” ha dichiarato.

Le pressioni sono aumentate la settimana scorsa quando è emerso che Berlusconi aveva portato Noemi Letizia ad una cena governativa a Roma nel mese di novembre scorso in onore dell’industria della moda, dove si è seduta nel tavolo d’onore accanto a Santo Versace, Paolo Zegna e Leonardo Ferragamo, e dove è stata presentata come “la figlia di un mio caro amico di Napoli”, come ha riferito La Repubblica.

Mauro ha commentato: “Questo è emerso dopo che Berlusconi aveva dichiarato d’aver incontrato Noemi in passato soltanto in presenza dei suoi genitori. Dopo la cena, la Letizia è volata a Milano per un provino come annunciatrice meteo per una delle reti televisive di Berlusconi, che non è andato a buon fine soltanto per causa della sua scarsa dizione. Lei e sua madre sono state invitate successivamente ad una festa organizzata dalla squadra di calcio di Berlusconi, il Milan, scrive Repubblica. “Se Berlusconi vuole spiegare tutto questo, noi siamo pronti ad ascoltarlo e a capire” ha dichiarato Mauro.

Ma Berlusconi non è di umore conciliante. La sua invettiva contro l’inviata de La Repubblica è stata soltanto un assaggio di quello che sarebbe avvenuto giovedì quando è esploso in un discorso alla Confindustria, dove ha bollato il Parlamento italiano come un’istituzione “inutile” che gli impedisce di governare il Paese.

Il problema per La Repubblica è che gli italiani sono apparentemente, come dichiara Berlusconi, “con lui”, a giudicare dal vantaggio di cui gode il suo partito nei sondaggi prima delle elezioni europee del mese prossimo “Quando Berlusconi litiga con i giornalisti è semplicemente diretto e poco diplomatico” ha dichiarato Belpietro. “Quando il cancelliere tedesco, Gerhard Schroeder, fece la stessa cosa, nessuno ha parlato di regime.”

I parlamentari dell’opposizione hanno in programma di fare una richiesta formale a Berlusconi di riferire in Parlamento sui misteri sul caso Letizia. Ma a giudicare dell’umore attuale del Presidente del Consiglio, La Repubblica dovrà aspettare ancora a lungo per avere una risposta alle sue dieci domande.

Gli altri nemici del Presidente del Consiglio

I Giudici

“La giustizia penale è una malattia nel nostro sistema. Questa mattina i giornali dicono che uno non può neanche criticare i giudici. Credo invece che sia un diritto di ogni cittadino criticare i giudici e far notare che nessuno sceglierebbe (riferendosi al CT dell’Inter José) Mourinho come arbitro per il derby Inter-Milan. Non credo che nessuno accetterebbe un fatto del genere.”

Il Parlamento

“Il Presidente del Consiglio non ha praticamente alcun potere; tutti i poteri sono stati dati al Parlamento. Ci sono 630 parlamentari. Ne servirebbero circa 100. Ci vorrebbe l’iniziativa popolare per questa cosa; non possiamo aspettarci che i tacchini affrettino l’arrivo del Natale.”

[Articolo originale "How one newspaper's 'shameful' questions have rattled Silvio Berlusconi" di Tom Kington] (http://www.guardian.co.uk/world/2009/may/24/silvio-berlusconi-la-repubblica-inquiry)

atinvidia284
05-06-2009, 08:36
Mi fa ridere la gente (anche persone di questo forum) che vorrebbero che gli italiani lasciassero stare Berlusconi perché la nostra immagine all estero ne risente..
Cioè appoggiare berlusconi in ogni cavolata pur di apparire forti e compatti nel mondo...


Purtroppo ci troveremo a lungo nella melma finchè ci sarà qualcuno che pur di sostenere il premier è anche disposto a sposare,addirittura,la tesi del complotto internazionale,non sapendo in realà,per esempio,che prorpio in Gran Bretagna è stato grazie alle rivelazioni del "Daily Telegraph" che è partito lo "scandalo" (qui in Italia se sei un mafioso o pregiudicato vieni promosso in parlamento) rimborsi che ha portato incredibilmente alle dimissioni di alcuni ministri.
All'estero i giornali la tv sono con il fiato sul collo alla politica (perfettamente il contrario di quello che qualcuno affermava qui nella sua beata ignoranza),sono al servizio del cittadino e non della politica o di un uomo che ne controlla la linea editoriale.

atinvidia284
05-06-2009, 09:03
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Silvio Berlusconi promette di dimettersi se ha mentito su Noemi Letizia
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5838 Gran Bretagna
[The Times]

Napoli - Silvio Berlusconi ha giocato il tutto per tutto ieri, annunciando che si dimetterà se “qualcuno riuscirà a dimostrare che ha mentito” riguardo alla sua relazione con la diciottenne Noemi Letizia, l’aspirante modella al centro della battaglia sul divorzio del Presidente del Consiglio italiano.

La sua versione degli eventi che hanno portato al loro incontro alla festa di compleanno della signorina Letizia, è stata però immediatamente messa in dubbio da una parente della giovane donna. Francesca Palumbo, zia di Noemi Letizia, ha contraddetto l’affermazione di Berlusconi di conoscere la famiglia Letizia da lungo tempo. Ha spiegato che, per quanto ne sa lei, Berlusconi “è entrato nella vita della famiglia” non prima dell’autunno scorso. Sia Berlusconi che Benedetto Letizia, padre della ragazza napoletana, affermano che il Primo Ministro è un vecchio amico di famiglia e che la conosce sin da quando era bambina. Noemi Letizia chiama il Primo Ministro “papi”.

Le dichiarazioni della signora Palumbo coincidono con il racconto di Gino Flaminio, l’ex fidanzato della ragazza, il quale ha detto che Berlusconi la chiamò al telefono cellulare lo scorso autunno, dopo che lei aveva spedito un carnet di sue fotografie fatte da un’agenzia per modelle a Mediaset, l’emittente televisiva di Berlusconi.
Gino Flaminio ha anche detto a La Repubblica che la ragazza non è più stata la stessa dopo aver trascorso Capodanno a una festa di Berlusconi nella sua villa in Sardegna, festa che durò vari giorni e a cui parteciparono altre “trenta o quaranta” giovani donne. Benedetto Letizia ha minacciato di querelare Flaminio per diffamazione.
Berlusconi ha detto che se qualcuno gli chiedesse se ha avuto rapporti “piccanti o più che piccanti con una minorenne”, la sua risposta sarebbe: “Assolutamente no”.
“Ho giurato sulla testa dei miei figli. E ho detto che sono consapevole che se fossi uno spergiuro mi dovrei dimettere un minuto dopo”.

In un’intervista a La Repubblica, la signora Palumbo - cognata di Anna Palumbo, mamma di Noemi Letizia - ha raccontato che verso la fine dell’anno scorso la ragazza si allontanò dal tavolo durante un pranzo in famiglia quando squillò il suo cellulare.
“L’ho sentita dire ‘papi’. All’epoca, non avevo idea di chi si trattasse.” Si rese conto per la prima volta che Berlusconi era una “presenza nella famiglia” l’11 gennaio dell’anno in corso (di quest’anno), quando le fu detto che si programmava una “grande festa” per il diciottesimo compleanno di Noemi Letizia in Aprile, e che Berlusconi probabilmente vi avrebbe partecipato.
Ha raccontato che Berlusconi aveva chiesto alla ragazza di portargli il biglietto d’invito di persona. “Non so se Noemi è andata a trovarlo a Roma”. Durante il pranzo pasquale in famiglia, è stato poi confermato che “ci saremmo dovuti preparare tutti perché avremmo incontrato il Presidente del Consiglio.
Ha poi aggiunto di aver preso la decisione di parlare perché ci sono state “troppe bugie”. Ha descritto l’ex fidanzato della ragazza, Gino Flaminio, “un bravo ragazzo”, che “amava davvero Noemi, e anche lei gli voleva molto bene”.

Il Giornale, di proprietà di Berlusconi, ha scritto che Gino Flaminio non è un testimone attendibile, essendo stato condannato nel 2005 per il furto di un telefono cellulare, una sentenza poi sospesa.
Con il summit di luglio del G8 a L’Aquila alle porte, che si terrà sotto la sua presidenza, si dice che Berlusconi tema “il ripetersi del 1994″, un riferimento al summit G7 che si tenne quell’anno a Napoli, nel corso del quale gli arrivò un avviso di garanzia per corruzione.

[Articolo originale "Silvio Berlusconi promises to resign if caught lying over Noemi Letizia" di Richard Owen] (http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6382925.ece)

guyver
05-06-2009, 09:11
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Silvio Berlusconi promette di dimettersi se ha mentito su Noemi Letizia
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5838 Gran Bretagna

In un altro paese occidentale mister B. sarebbe alla frutta già da un pezzo...
In italia c'è la possibiltà tuttaltro che remota che se la cavi anche stavolta...il popolo italiano purtroppo non ha memoria... :(

atinvidia284
05-06-2009, 10:36
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Un plebiscito sugli scandali di Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5869 Spagna
[La Voz de Galicia]

Quando a marzo ci fu il primo congresso del Popolo della Libertà (PdL), Silvio Berlusconi annunciò che avrebbe raggiunto il 51% dei voti alle elezioni europee di giugno. Tutto sembrava essere a suo favore, soprattutto dopo il terremoto in Abruzzo del 6 aprile, quando le sue costanti visite a L’Aquila, le foto che lo ritraevano mentre accarezzava donne anziane e salutava bambini, e le sue promesse di una veloce ricostruzione portarono alle stelle la sua popolarità. Doveva essere sua moglie Veronica Lario, con il suo annuncio di divorzio, la causa della sua prima crisi di fiducia.

Unico leader europeo a presentarsi come capolista del suo partito, per Berlusconi, oggi più che mai, le elezioni del 6 e 7 giugno rappresenteranno un plebiscito su di lui. I suoi scandali coniugali e giudiziari non sembrano potergli impedire una facile vittoria. I sondaggi lo danno tra il 38% e il 40% dei voti. Il principale partito dell’opposizione, il Partito Democratico (sinistra), starebbe tra un 26% e un 29%. Se fosse così, il PdL arriverà al 37.4% migliorando rispetto alle legislative del 2008, mentre la sinistra confermerebbe il suo declino, visto che alle legislative raggiunse il 33%. Solo l’onnipotente dominio dei mezzi di comunicazione può spiegare la grande popolarità del Cavaliere, nonostante la recente sentenza del caso Mills, in cui appare come “corruttore” dell’avvocato inglese, o le accuse di frequentare minorenni e le denunce sull’uso di denaro pubblico per le sue feste private.

Sulla difensiva

Però qualcosa è cambiato in Berlusconi, che vede tutti questi scandali come “una manovra della sinistra”. Da presidente allegro e spavaldo è diventato un uomo sempre sulla difensiva, che rifiuta di parlare con i giornalisti di La Repubblica, che ogni giorno insistono a porgli 10 domande sulla sua relazione con la giovane Noemi, o reagisce violentemente alla proposta del corrispondente de L’Unità di sospendere il Lodo Alfano, la legge sull’immunità per le quattro maggiori cariche dello Stato.

Preoccupato e ossessionato, Berlusconi sembra aver dimenticato del tutto la campagna elettorale. Non ci sono notizie sui grandi meeting che aveva annunciato ad aprile con le tre giovani e belle candidate Lara Comi, Licia Ronzulli e Barbara Matera, le uniche delle 25 belle giovani che furono annunciate all’inizio.

Solo Dario Franceschini, del PD, sembra avere preso sul serio le elezioni, con visite in tutta Italia cercando disperatamente di attirare i voti degli elettori disillusi dalla grande frammentazione della sinistra, in cui una serie di sigle ereditate dal PCI si fanno la guerra.

Chi si avvantaggerà maggiormente da questa situazione sarà la Lega Nord, alleata di Berlusconi, che già nelle scorse elezioni ottenne l’8.3% dei voti grazie a una politica xenofoba che risponde alle paure di tanti disoccupati, i quali vedono nell’immigrato un ladro di posti di lavoro. Anche L’Italia dei Valori dell’ex giudice Antonio di Pietro, con una politica apertamente anti Berlusconi, aspetta di migliorare i suoi risultati con i voti dei disillusi da un PD eccessivamente moderato.

Tutto ciò mentre l’italiano medio, preoccupato di come fronteggiare una crisi economica della quale il Governo sembra essersi dimenticato, segue con indifferenza la polemica su Berlusconi e una campagna elettorale in cui l’astensionismo la farà da padrone.

[Articolo originale "Un plebiscito sobre los escándalos de Berlusconi" di María Signo ] (http://www.lavozdegalicia.es/espana/2009/06/03/0003_7759749.htm)

atinvidia284
05-06-2009, 14:11
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Berlusconi messo a nudo
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5873 Spagna
[El País]

Le immagini non mettono allo scoperto l’intimità del primo ministro, bensì la sua deriva autoritaria

Non si sbagli Silvio Berlusconi: è la stampa democratica quella che rispetta la sua intimità, mentre lui non la smette di metterla sul banco degli accusati. Perché la pubblicazione delle fotografie delle sue feste private non obbedisce a nessun tentativo di giudicare la sua morale come cittadino, bensì al proposito di dimostrare che lui, in qualità di Presidente del Consiglio, sta cercando di trasformare lo spazio della politica democratica in un semplice prolungamento dei suoi rapporti di amicizia e dei suoi intrattenimenti.

È esattamente questo che, stando alle sue dichiarazioni, ha fatto, quando successivamente ha stilato le liste elettorali del suo partito e nel momento di assegnare le responsabilità di Governo. E non bisogna neanche dimenticare l’uso fatto delle agevolazioni che lo Stato mette a disposizione del Presidente del Consiglio per svolgere le sue responsabilità istituzionali. Trasportare invitati alle feste private non è compito degli aerei ufficiali, poco importa a questo punto se si tratti di ballerine o presentatori televisivi. E il fatto che il primo ministro, nel 2008, abbia deciso di far approvare una legge che dava libero accesso ai voli di Stato a qualsiasi accompagnatore, non gli offre una copertura giuridica, ma al contrario evidenzia un flagrante abuso di potere.

La stampa italiana ha denunciato lo scandalo e la risposta del Presidente del Consiglio non si è limitata a negare o trivializzare i fatti, presentandosi come un paternale protettore di ragazzine delle quali assicura di apprezzare gli speciali talenti artistici o politici. Facendo ricorso alla confusione tra interessi pubblici e privati, Berlusconi ha anche cercato di screditare i cittadini che, sua moglie in primis, erano nella condizione di corroborare le denunce. Questo genere di pressioni sono la prova che, sotto Berlusconi, la libertà d’espressione è minacciata. La procura italiana, dal canto suo, ha sequestrato l’intero archivio del fotografo che scattò le immagini.

Con questo scandalo, Berlusconi viene messo a nudo, ma non come cittadino, bensì come politico. Se fino ad ora le sue sparate erano state prese come uno scherzo, oggi esistono nuove e forti ragioni per mettere tutti in guardia sul fatto che il Presidente del Consiglio sta mettendo in gioco il futuro dell’Italia come Stato di diritto. E un’Italia che scivoli giù lungo la china dove Berlusconi la sta trascinando non è solo motivo di preoccupazione per gli italiani, ma bensì per tutti gli europei.

[Articolo originale "Berlusconi al desnudo"] (http://www.elpais.com/articulo/opinion/Berlusconi/desnudo/elppgl/20090605elpepiopi_2/Tes)

atinvidia284
05-06-2009, 14:25
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Le foto proibite da Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5876 Spagna
[El País]

EL PAÍS pubblica in esclusiva le immagini censurate in Italia dopo una denuncia del primo ministro

Veronica Lario, prima donna italiana, ha affermato un mese fa che sotto l’influsso del marito, Silvio Berlusconi, la politica italiana è diventata un “ciarpame senza pudore” dove contano solamente il fisico e la televisione e nella quale “molti genitori sono disposti a chiudere gli occhi per offrire le loro vergini al dragone”.

Le sue parole hanno scatenato un terremoto politico che non ha smesso di crescere. In tale contesto, il fotografo sardo Antonello Zappadu, 51 anni, che tra il 2007 e il gennaio 2009 fotografò Villa Certosa, la splendida mangione sarda di Berlusconi, è diventato il principale testimone a carico.

Zappadu non è un paparazzo, è un reporter, e ha preferito proteggere l’identità delle persone che appaiono nelle immagini. Per questo, tutti i volti che si vedono in questa pagina sono irriconoscibili, perché sono stati pixelati da lui. Tutti, eccetto quello di Berlusconi. Il reportage riflette la vera natura dell’ambiente a Villa Certosa, quali sono le sue frequentazioni e come vive i suoi momenti di svago il primo ministro italiano. La tenuta occupa un’estensione di 60 ettari e si trova vicino a Porto Rotondo, la zona più turistica della Costa Smeralda.

La settimana scorsa, Zappadu ha cercato di vendere il reportage grafico a Panorama, una delle riviste legate all’impero mediatico di Berlusconi, per la cifra di 1,5 milioni di euro. La rivista si è rifiutata di pagare tale somma per le foto e Berlusconi e i suoi avvocati hanno denunciato Zappadu alla procura e al Garante per la Privacy per “violazione della privacy e tentativo di truffa”.

A causa della denuncia, il procuratore ha sequestrato l’intero archivio di Zappadu, incluse le immagini scattate in luoghi di pubblico accesso, come l’aeroporto sardo di Olbia.

Quelle fotografie hanno inoltre dato il via all’indagine sul presunto uso indebito, da parte di Berlusconi, dei voli di Stato.

Il reporter assicura che “praticamente ogni fine settimana”, aerei ufficiali pilotati dal 31° Stormo dell’Aeronautica Italiana depositavano nell’aeroporto della Costa Smeralda amici, artisti, ballerine e veline del primo ministro.

Nell’agosto 2008, Berlusconi ha fatto approvare un nuovo regolamento che estendeva i voli di Stato a diversi tipi di accompagnatori, in funzione delle necessità del primo ministro.

Le foto di Zappadu testimoniano che quattro mesi prima dell’entrata in vigore della norma, Berlusconi si era recato a Olbia con l’amico cantante, il napoletano Mariano Apicella, e un’ipotetica ballerina di flamenco.

L’opposizione sostiene che Berlusconi ha triplicato le spese e i movimenti di passeggeri per quei voli rispetto al periodo del Governo Prodi (2007-2008).

Inoltre, secondo un documento ufficiale dell’Aviazione Civile a cui ha avuto accesso questo giornale, un ordine della Presidenza del Consiglio, in data 4 giugno 2008, imponeva che cinque aerei ed elicotteri privati di Berlusconi, appartenenti all’azienda Alba e al consorzio Elicotteri Fininvest, passassero ad essere qualificati, a partire da quel momento, come voli ufficiali dello Stato italiano.

Le foto di Villa Certosa rivelano che nella magione si vive un ambiente disinibito, controllato da forti misure di sicurezza. Lo stesso Silvio Berlusconi ha dichiarato che un uomo apparso nelle foto di Zappadu è l’ex-primo ministro ceco Mirek Topolanek. Questo giornale non ha potuto verificare l’identità dell’uomo che appare nudo in una delle immagini.

[Articolo originale "Las fotos vetadas por Berlusconi" di MIGUEL MORA] (http://www.elpais.com/articulo/internacional/fotos/vetadas/Berlusconi/elpepuint/20090604elpepuint_19/Tes)

http://www.elpais.com/fotogaleria/imagenes/censuradas/Berlusconi/6527-1/elpgal/

fba00
05-06-2009, 14:44
Ragazzi,sapete qual'è la mia paura più grande attualmente?(e che sò già diverrà realtà :muro: )
che i vari guardian,indipendent,el pais,dopo la stupida uscita del nano sui giornali esteri "prezzolati" dalla sinistra,comincino a scavare nella merda,scrivendo di tutte le varie porcate :( :cry: .
cioè immaginatevi che effetto DEVASTANTE possano avere editoriali,articoli in prima pagina,letti da MILIONI di europei,sui vari mangano,dell'utri,i rapporti con craxi idolatrato come grande statista dal b.,il lodo alfano per salvarsi dal gabbio,la password sui conti mafiosi tolta alla magistratura,i condannati in parlamento :muro: no Dio mi viene da piangere :muro:

yggdrasil
05-06-2009, 14:46
Ragazzi,sapete qual'è la mia paura più grande attualmente?(e che sò già diverrà realtà :muro: )
che i vari guardian,indipendent,el pais,dopo la stupida uscita del nano sui giornali esteri "prezzolati" dalla sinistra,comincino a scavare nella merda,scrivendo di tutte le varie porcate :( :cry: .
cioè immaginatevi che effetto DEVASTANTE possano avere editoriali,articoli in prima pagina,letti da MILIONI di europei,sui vari mangano,dell'utri,i rapporti con craxi idolatrato come grande statista dal b.,il lodo alfano per salvarsi dal gabbio,la password sui conti mafiosi tolta alla magistratura,i condannati in parlamento :muro: no Dio mi viene da piangere :muro:

:mbe: a me invece viene da goderne rumorosamente sai?
magari è la buona volta che ci liberiamo di lui in qualche modo.

stetteo
05-06-2009, 14:46
magari succederà come quando in svizzera sulle vetrine dei negozi scrivevano: "vietato l'accesso a i cani e agli italiani"....

atinvidia284
05-06-2009, 14:59
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Il vero peccato di Silvio Berlusconi
maggio 2009 http://chediconodinoi.blogspot.com/2009/05/il-vero-peccato-di-silvio-berlusconi.html Gran Bretagna
[The Financial Times]
E’ il momento degli indovinelli: quale sexy diciottenne rovina famiglie, come viene chiamata dai giornali scandalistici europei, ha recentemente fatto questa storica affermazione: “Voglio fare la showgirl, ma mi interessa anche la politica, sono flessibile”.

Si, è Noemi Letizia, l’adolescente al centro della richiesta di divorzio lanciata contro il primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, dalla moglie, Veronica Lario. Leggendo l’intervista concessa da Noemi al quotidiano Il Corriere del Mezzogiorno (“canto spesso con Papi Silvio al piano, oppure facciamo karaoke”) è difficile decidere per chi essere più dispiaciuti: per la Lario, l’ex fidanzato di Noemi Gino Flaminio oppure per tutti i 60 milioni di italiani.

Flaminio ha tutte le ragioni per sentirsi trattato ingiustamente. Ha raccontato di essere uscito con Noemi per 16 o 17 mesi: “era una relazione seria”. Fino a quando, 6 mesi fa, lei ha ricevuto una telefonata inattesa dal primo ministro.

Probabilmente Flaminio un giorno capirà di stare meglio senza la volatile Noemi. Dall’altra parte i sondaggi mostrano che gli italiani sembrano determinati a stare con Berlusconi, il cui gradimento rimane eccezionalmente alto a oltre un anno da quando è diventato primo ministro per la terza volta in 15 anni.

Gli avversari di Berlusconi, sia in Italia che all’estero, diventano rossi di rabbia quando vedono come riesce a cavarsela. Meno di due settimane fa un tribunale di Milano ha stabilito che David Mills, un avvocato inglese condannato nel 1997 per avere accettato una mazzetta da 600.000 dollari, ha testimoniato il falso per proteggere Berlusconi e la sua finanziaria Fininvest.

In qualunque altro paese europeo uno scandalo di queste dimensioni avrebbe fatto cadere il primo ministro in meno tempo di quello che ci vuole a dire “Papi”. Ma non in Italia, dove l’anno scorso Berlusconi é riuscito a far passare un provvedimento parlamentare che gli garantisce l’immunità da qualsiasi procedimento legale.

Naturalmente il premier nega qualsiasi addebito e dice che è tutto un complotto dei giudici di sinistra finalizzato a distruggere la sua carriera politica. Questo deprimente rituale fatto di accuse e contro accuse tra Berlusconi e la magistratura va avanti da molti anni e non mostra nessun segno di voler finire.

In ogni caso, nel tribunale dell’opinione pubblica c’è chi considera sorprendente che Berlusconi ancora non sia stato ritenuto colpevole di essere il peggiore amministratore dell’economia italiana dal 1945. La sua prima e breve esperienza di governo nel 1994 non ha prodotto nessun risultato. I suoi cinque anni al potere dal 2001 al 2006 sono ricordati principalmente per il fallimento nell’introdurre quelle riforme di cui l’Italia ha un disperato bisogno per diventare competitiva nella zona euro. Adesso Berlusconi siede sopra a quel declino che il Fondo Monetario Internazionale ritiene possa fare dell’Italia l’unico paese della zona euro a subire tre anni consecutivi di recessione, dal 2008 al 2010.

Sono ancora più preoccupanti le stime della Commissione Europea: il debito pubblico italiano è atteso in aumento fino al 116 per cento del prodotto interno lordo entro il 2010. In altre parole l’Italia tornerà indietro fino alla fine degli anni ’90. Noemi o non Noemi, questo è il vero peccato di Berlusconi.
[articolo originale di Tony Barber] (http://www.ft.com/cms/s/10ad2a7e-4b1e-11de-87c2-00144feabdc0,Authorised=false.html?_i_location=http://www.ft.com/cms/s/0/10ad2a7e-4b1e-11de-87c2-00144feabdc0.html?nclick_check%3D1&_i_referer=http://www.facebook.com/note.php?saved%26%26suggest%26note_id%3D104770161064&nclick_check=1)

fba00
05-06-2009, 15:00
:mbe: a me invece viene da goderne rumorosamente sai?
magari è la buona volta che ci liberiamo di lui in qualche modo.

ma magari,invece noi ce lo dobbiamo tenere ancora quanto? quattro anni? (sempre che non lo rivotino :muro: ) zitti e pedalare :(
ma pensa ad un tedesco,un inglese,uno spagnolo che cominciano a leggere delle merdate "serie" (mica delle letterine candidate o la foto di uno con la biga in tiro a villa certosa) di previti magari,o cuffaro in vigilanza rai,ne abbiamo un infinità per dio,cosa può pensare di noi come popolo? saremmo subito identificati in maniera pessima,anche noi che non c'entriamo una mazza :muro:

"Se fino ad ora le sue sparate erano state prese come uno scherzo, oggi esistono nuove e forti ragioni per mettere tutti in guardia sul fatto che il Presidente del Consiglio sta mettendo in gioco il futuro dell’Italia come Stato di diritto. E un’Italia che scivoli giù lungo la china dove Berlusconi la sta trascinando non è solo motivo di preoccupazione per gli italiani, ma bensì per tutti gli europei."

ecco questa del pais è lampante :muro:

Faio
05-06-2009, 15:01
In un altro paese occidentale mister B. sarebbe alla frutta già da un pezzo...
In italia c'è la possibiltà tuttaltro che remota che se la cavi anche stavolta...il popolo italiano purtroppo non ha memoria... :(

Puoi dire tranqullamente che al pololo italiano non gliene frega un cavolo!

In italia c'è la possibiltà tuttaltro che remota che se la cavi anche stavolta...

Tranqiullo, se CAVERA' di sicuro!

atinvidia284
05-06-2009, 16:13
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/ireland.standard.gif La relazione tra Berlusconi ed una modella napoletana diciottenne fa sorgere domande
maggio 2009 http://chediconodinoi.blogspot.com/2009/06/la-relazione-tra-berlusconi-ed-una.html Irlanda
The Irish Times

[articolo originale di Paddy Agnew qui (http://www.irishtimes.com/newspaper/world/2009/0530/1224247744839.html)]

Comprereste una macchina di seconda mano da questo signore? O, piu' precisamente, gli fareste educare i vostri figli? Il signore in questione e' il premier italiano e magnante dei media Silvio Berlusconi, e la persona che pone la seconda domanda e' Dario Franceschini, leader del principale partito di opposizione, il Partito Democratico (PD).

Giovedi scorso Berlusconi ha smentito un'altra volta qualsiasi coinvolgimento con una modella diciottenne, dicendo ai giornalisti che se qualcuno gli chiedesse se avesse mai avuto “un rapporto piccante” con una minorenne, la sua risposta sarebbe stata: “assolutamente no.” “Ho giurato sulla testa dei miei figli e ho detto che sono consapevole che, se questo fosse spergiuro, dovrei dimettermi un minuto dopo, “ ha detto Berlusconi.

Sembra che, nonostante ci provi in tutti i modi in questi giorni, il premier italiano non riesca a tenere lontana la sua famiglia ne' dal mondo politico ne' dalle prime pagine dei giornali. All'inizio del mese sua moglie, Veronica Lario, innesco' una bomba politica quando annuncio' di volere divorziare. La signora Berlusconi non solo si e' lamentata delle candidature di veline che il partito del marito, Il Popolo della Liberta' (PDL) voleva presentare alle elezioni europee, ma ha anche espresso la sua costernazione quando i media hanno rivelato che suo marito settantaduenne si e' presentato al diciottesimo compleanno della napoletana Noemi Letizia.

Dopo aver fatto notare che non si e' mai presentato ai compleanni di diciott'anni dei propri figli, la signora Berlusconi ha detto che non voleva essere sposata con un'uomo che “frequenta le minorenni.” E' cosi nasce il caso Noemi che ha visto il primo ministro faticare a spiegare esattamente come si fosse potuto trovare alla festa di compleanno della diciottenne. Berlsuconi e' apparso perfino in televisione per raccontare la sua versione dell'evento, occupando lo studio del programma politico serale “Porta a Porta” sulla TV di stato, per spiegare che si e' presentato alla festa per fare un favore al padre, un vecchio conoscente.

Il problema qui e' che non c'e' alcuna prova di rapporti tra questa noramle famiglia napolitana e il Signor Berlusconi. Il signor Letizia e' un impeigato statale e proprietario di un piccolo negozio nella zona di Secondigliano, a Napoli. Inizialmente, le risposte dello staff del premier hanno suggerito che il padre di Noemi conoscesse il primo ministro perche' fece da autista all'ex premier Bettino Craxi, per lungo tempo alleato politico e amico del signor Berlusconi. Tuttavia, suo figlio, Bobo Craxi, ha dichiarato che Letizia non ha mai lavorato per suo padre.

In un'intervista con il quotidiano “La Repubblica”, l'ex fidanzato di Noemi Gino Flaminio ha fornito un'altra spiegazione. Noemi, molto ambiziosa e con voglia di iniziare una carriera nello spettacolo, preparo' un book e un curriculum che invio' alle varie agenzie. Cosi' fu individuata dal giornalista di spicco Emilio Fede, fedele sostenitore di Berlusconi e direttore del telegiornale di uno dei suoi canali televisivi commerciali, Rete 4. Da tempo Fede stava cercando nuovi talenti per la rete, presentatrici feminili per qualunque cosa, dal meteo ai telegiornali. In qualche modo, ha suggerito l'ex fidanzato, il book di Noemi ha attirato l'attenzione di Berlsuconi, che la chiamo' sul cellulare (Flaminio sostiene di aver ascoltato di nascosto alcune chiamate e di aver riconosciuto la voce del premier). Descrive il modo di fare di Berlusconi come paterno: voleva sapere quali studi facesse Noemi. Flaminio sostiene che il primo ministro invito' Noemi ed altre 30 ragazze ad una festa di fine anno in una delle sue ville in Sardegna. I sostenitori di Berlusconi hanno messo in dubbio la testimonianza di Flaminio, facendo notare che ha la fedina penale sporca (ricevette una condanna a 2 anni e mezzo con sospensione della pena per il furto di un cellulare). Altri, dal premio Nobel Dario Fo a migliaia di bloggers, sono meno scettici.

E cosí é arrivata la domanda di Franceschini, che ha provocato una reazione d'ira da parte dei figli di Berlusconi, che sostengono che sia stato un buon padre e un uomo che gli ha trasmesso dei “valori”. Tuttavia, la domanda di Francheshini sara' messa alla dura prova delle urne europee. Se si dovesse dar retta ai sondaggi, pero', l'indignazione dei blogger, la condanna dei media internazionali e perfino il disapprovo (anche se timido) della Chiesa Cattolica, non potranno destabilizzare la macchina politica berlusconiana.

Per esempio, riferendosi alla recente condanna al suo ex-avvocato, il britannico David Mills, per aver giurato falsa testimonianza per conto dell'impero berlusconiano, Berlusconi ha adottato la sua solita tattica difensiva. Davanti alla platea dei Confesercenti, ha accusato alcuni magistrati di essere grumi eversivi. E un sondaggio fatto subito dopo ha dimostrato che piu' del 65% degli italiani e' daccordo con lui.

atinvidia284
05-06-2009, 21:13
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/sweden.standard.gif Il seduttore ha perso il controllo
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5878 Svezia
[Sydsvenskan]

Il re è nudo, grida il bambino di una fiaba di H.C. Andersen, ed all’improvviso tutti vedono ciò che prima nessuno aveva osato vedere. L’Italia non c’è ancora arrivata, ma è quasi lì, dopo una luna di miele durata un anno intero.

Silvio Berlusconi gode ancora di sondaggi di opinione molto buoni, ma tre questioni degli ultimi giorni gli hanno fatto perdere le staffe e da sorridente padre della patria l’hanno trasformato in un palpitante vulcano sull’orlo dell’eruzione.

È furibondo per le motivazioni, da poco rese pubbliche, della condanna nei confronti di un famoso avvocato inglese che avrebbe mentito in merito alle compagnie off-shore del primo ministro in cambio di 600 000 euro [in realtà sono 600 000 dollari, N.d.T.]. Deve subire il pandemonio scatenato dalla richiesta di divorzio presentata dalla moglie. E non riesce a gestire le continue rivelazioni su Noemi Letizia, la ragazza di 18 anni appena compiuti sospettata di essere la sua Lolita. Il quotidiano La Repubblica pubblica ogni giorno dieci domande che la riguardano, pretendendo risposte da Berlusconi.

C’è anche una serie di questioni importanti che reclamano soluzioni. Che politica adotterà il governo per mettere in moto l’economia italiana? Quando riceveranno nuove case le migliaia di senzatetto del terremoto in Abruzzo? Come farà l’Italia a costruire la propria reputazione a livello internazionale in vista dell’imminente incontro del G8 all’Aquila?

Ma come al solito il dibattito politico è incentrato solo su Berlusconi. L’Italia appare come il paese che fa da sfondo ad un reality show dove la sfera intima del sovrano irrompe continuamente in quella pubblica.´

Lo spettacolo ha raggiunto il suo culmine la settimana scorsa, al solenne incontro annuale di Confindustria, la potente associazione degli industriali italiani. La presidente dell’organizzazione ha chiesto a Berlusconi di usare l’enorme sostegno che ha nel paese per realizzare le riforme necessarie per guidare il paese fuori dalla crisi economica.

Il tempo di salire sul palco e Berlusconi comincia chiamandola velina.

Gli imprenditori si contorcono sulle loro sedie.

Il resto è una litania sui giudici comunisti che vogliono distruggerlo a causa dell’odio di classe e dell’invidia, sul parlamento che sarebbe meglio chiudere, dato che in Italia è più facile fare la rivoluzione che realizzare riforme, e sul fatto che nei periodi difficili ci vuole coraggio.

Silvio Berlusconi non ha alcuna risposta politica concreta da dare. L’atmosfera in sala è tesa. Niente applausi scroscianti. Il primo ministro torna al suo posto in prima fila e si asciuga il viso, mentre i fotografi scattano foto con frenesia.

Ma quello cos’è? Avvolto nel fazzoletto c’è il piumino del fondotinta con una crema marrone.

Silvio Berlusconi non diventa un politico migliore né peggiore per il fatto di truccarsi, ma l’immagine è un simbolo della superficialità e dell’apparenza che circondano l’uomo ed il politico.

Perché fa leggi che gli danno l’immunità giuridica, se non ha niente da nascondere? Perché ricorre a menzogne invece di chiarire la sua relazione con Noemi Letizia?

Con il piumino del fondotinta in mano e senza argomenti politici, Silvio Berlusconi appare come un patetico anziano con poco giudizio, che non riesce a trattare nemmeno con i suoi elettori più fedeli – gli imprenditori italiani – e che deve circondarsi di ragazzine per sentirsi maschio e virile.

[Articolo originale "Charmören har tappat kontrollen" di Kristina Kappelin] (http://www.sydsvenskan.se/kronikorer/kristinakappelin/article434287/Charmoren-har-tappat-kontrollen.html)

atinvidia284
05-06-2009, 21:43
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif Casanova e gli “eurofantasmi”
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5892 Brasile
[CartaCapital]

Nei 27 stati mebri dell’Unione Europea si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo dal 4 al 7 giugno. Dal 1979, la scelta degli europarlamentari si realizza attraverso il voto diretto dei cittadini. Sono in gioco 736 poltrone, come indica il Trattato di Nizza in vigore. La novità sarà la scelta di 18 “deputati fantasma”.

Per capire il “sistema fantasma” europeo in cui, al contrario del Brasile, non esistono scranni per far per sistemare alcuni privilegiati con incarichi a vita, si deve partire dall’attuale composizione. O meglio, oggi il Parlamento è composto da 785 membri, tutti eletti prima dell’entrata in vigore del Trattato di Nizza, che ha ridotto le poltrone a 736.

Secondo il trattato, è ritenuta un’esagerazione l’attuale numero di 785 seggi. Esagerazione, sia detto, non solo di persone e maggiordomi, ma anche per il fatto che alcuni parlamentari dividono alcuni incarichi con il Consiglio d’Europa, organismo creato per tutelare i diritti umani e la democrazia parlamentare e per garantire il primato del Diritto.

Alla prossima consultazione elettorale non saranno applicate le norme del Trattato di Lisbona, che aumenta il numero dei deputati a 754. Questo dipende dall’approvazione e, ancora, dalla buona volontà del presidente di turno, il ceco Vaclav Klaus. Di fronte a un trattato in vigore (Nizza) e un altro in fase di approvazione (Lisbona) è sorto, certo, un “Mandrake” europeo. Il “Mandrake” ha fatto un’operazione aritmetica di sottrazione: 754 seggi (Trattato di Lisbona) meno 736 seggi (Trattato di Nizza), uguale 18. E perciò le 18 poltrone fantasma.

Conviene ricordare che il primo progetto di Costituzione Europea è naufragato. La soluzione trovata è consistita nell’elaborazione di regole minime, inserite nel Trattato di Lisbona, già chiamato minicostituzione. La “sistemazione” dei 18 fantasmi è arrivata mascherata con il nome di osservatori. Saranno i 18 osservatori parlamentari europei con benefici uguali a quelli dei 736 deputati: stessa retribuzione, rimborso di biglietti aerei in business class, gettoni di presenza in euro, cellulari (non li possono prestare ai figli), uffici, consiglieri, ecc. A proposito, l’attuale ministro berlusconiano della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta si rese protagonista, quando era europarlamentare (1999), di uno scandalo (privo di conseguenze) per spese di viaggi e uso di aerei privati, tale da far arrossire il senatore Tasso Jereissati [politico brasiliano accusato di affittare jet privati con soldi pubblici, N.d.T.].

Per le elezioni europee il premier italiano Silvio Berlusconi ha elaborato un progetto demolitore, il cui obiettivo è portare al Parlamento Europeo il maggior numero di candidati della lista del suo partito (PDL). Di fronte alla possibilità che si formino gruppi di deputati, Berlusconi passerebbe a controllare il Partito Popolare Europeo, dato che l’Italia è poco per le sue ambizioni.

Come calcione iniziale, e per attirare voti, Berlusconi si è messo come capolista in tutte le circoscrizioni italiane. Lui scommette sulla popolarità e, come ha commentato Dario Franceschini, segretario del Partito Democratico, all’opposizione, nel cambiamento di valori ottenuto grazie al marketing di “uomo di successo” e con programmi di intrattenimento trasmessi dalle sue reti televisive private, nei quali ottenere vantaggi” ed essere fisicamente attraenti sono i principali obiettivi.

Non fosse per la reazione della stampa, la lista di eurodeputati del PDL sarebbe piena di partecipanti del Grande Fratello (trasmesso dal canale televisivo del premier), di esuberanti ballerine, di programmi con pubblico in studio, ecc. Ma l’ambizioso progetto di Berlusconi per le elezioni di giugno minaccia di fare acqua al montare del caso della napoletana Noemi Letizia, diventato pubblico il 26 aprile: Berlusconi è apparso a sorpresa alla sua festa dei 18 anni.

La sua seconda moglie Veronica Lario si è ricordata del caso e sta preparando una separazione non consensuale. L’opposizione, attraverso Emma Bonino, invoca una Commissione Parlamentare d’Inchiesta, visto che Noemi aveva relazioni con Berlusconi già da quando era minorenne. Lì non ha senso parlare di privacy. Le versioni di Berlusconi su una vecchia amicizia con il padre di Noemi non convincono. E il giornale La Repubblica, quello di maggiore diffusione nel paese, gli ha presentato un elenco di dieci domande cui è impossibile dare risposta.

Nel corso di questa settimana, Berlusconi e alleati hanno tentato di smentire Gino Flaminio, ex fidanzato tradito da Noemi. A La Repubblica Gino ha raccontato che il direttore e conduttore del TG4 Emilio Fede, che usa presentarsi con ballerine, dimenticò il book fotografico di Noemi nell’ufficio di Berlusconi. E il premier iniziò a chiamare e a incontrarsi con l’allora minorenne.

Lancio rapido. Berlusconi attraversa un brutto momento e sa della sua pessima immagine internazionale. E per l’ego di Casanova, dobbiamo convenire, il soprannome di “papi”, dato da Noemi, non ha niente di seduttore o virile. Per la tradizione brasiliana sarebbe più indicato colonnello Berlusconi.

[Articolo originale "Casanova e os 'eurofantasmas' " di Wálter Fanganiello Maierovitch] (http://www.cartacapital.com.br/app/coluna.jsp?a=2&a2=5&i=4199)

atinvidia284
05-06-2009, 21:52
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Dov’è la sinistra italiana?
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5871 Spagna
[El País]

Un gruppo di donne famose denuncia il degrado del paese dinnanzi agli scandali di Berlusconi

Immune al ridicolo, alla volgarità ed allo scoramento, Silvio Berlusconi continua, come se niente fosse, a fare battute in pubblico riguardo le sue relazioni con minorenni. Lunedì sera, al Quirinale, durante il ricevimento organizzato dal capo dello Stato per la festa della Repubblica, il Cavaliere non ha smesso di parlare della questione con i gruppetti d’invitati, con battute di questo tenore: “Sei minorenne? Ah, allora possiamo parlare”.

Le pagliacciate, ripetute ieri con una smorfia durante la parata delle Forze Armate, aumentano il clima di degrado e la perdita di prestigio internazionale di un paese rassegnato, e la domanda che molti si pongono è: “Dov’è l’opposizione?”

Ogni giorno più risibile e pacata, incapace sia di elaborare un discorso politico serio che di esigere responsabilità da parte di Berlusconi, la cosiddetta sinistra italiana si è mossa in queste settimane di Noemigate tra la sua proverbiale indefinitezza (cattolici e ex comunisti) e la mancanza di fiuto e di unione. Senza ne’ polso ne’ autorevolezza, nemmeno le sue donne, minoranza silenziosa in un regno di maschi molto retorici, sono riuscite a canalizzare il disagio di tante italiane dinnanzi al rampante spettacolo di maschilismo offerto dal primo ministro e dalle sue veline.

Alcune signore più coraggiose, un gruppo di rettori, religiose, professoresse, libere professioniste e scrittrici illustri, hanno lanciato ieri un manifesto nel quale denunciano il processo di degrado della Repubblica e sottolineano che i mezzi di comunicazione prestano attenzione esclusivamente alle femmine “compiacenti con i potenti e secondo un modello mercificato e lesivo dell’identità femminile”.

Il leader dell’opposizione Dario Franceschini ha tenuto una conferenza stampa annunciata come bilancio della campagna elettorale. Ottimista, perché l’unica frase degna di nota che il leader cattolico ha pronunciato nell’ultimo mese ha avuto effetti balsamici sul primo ministro: ha tolto dal silenzio gli imbarazzati figli di Berlusconi. Nel momento di massima difficoltà per Berlusconi, Franceschini ha chiesto ai suoi compatrioti se avrebbero affidato l’educazione dei loro figli ad un padre così. La risposta maggioritaria (come si deduce dalle urne) è, naturalmente, si, e sembra difficile che gli italiani non scelgano di castigare il mellifluo Partito Democratico votando un’altra volta in massa il magnate milanese.

Ciò non riduce la preoccupazione dei membri seri dell’Esecutivo, tra i quali comincia a balenare l’idea di un futuro senza Berlusconi che limiti il degrado. Una fonte beninformata affermerebbe che, ad un mese dal G8, con il divorzio del secolo alle porte e le foto di Villa Certosa che stanno per essere rese pubbliche, il numero due nell’ombra, Gianni Letta, potrebbe formare un Governo tecnico per portare a termine in pace la legislatura.

Berlusconi, attaccato senza pietà dalla stampa estera, ha confessato che è “sul punto di esplodere” dopo le invettive del Times che lui attribuisce ad un “complotto internazionale” orchestrato da Rupert Murdoch. “Stupidaggini”, ha risposto ieri seccamente il quotidiano britannico, “se il Cavaliere ha dei problemi con le donne, questa è la notizia. Se stesse qui, si sarebbe già dimesso”.

Per sopravvivere, Berlusconi è ricorso alla bassezza di autorizzare Il Giornale, tabloid di suo fratello, a pubblicare una notizia secondo la quale sua moglie, Veronica Lario, ha una relazione con la sua guardia del corpo. Come scrive Natalia Aspesi su La Repubblica “la demolizione della prima donna” è una vendetta (in italiano nel testo, N.d.T.) contro chi ha aperto il rubinetto della verità dicendo che frequenta minorenni. Giovanna Maria Bellu, su L’Unità, propone un’altra variante: “Adesso il primo ministro è ufficialmente un cornuto”.

Novità sui voli di Stato, sui quali indaga la Procura: il 24 maggio del 2008, una ballerina di danza del ventre o di flamenco, secondo le diverse versioni che circolano, si è recata in Costa Smeralda a bordo dell’aereo presidenziale in compagnia di Berlusconi e del suo inseparabile chitarrista Mariano Apicella. Mancavano quattro mesi ad agosto, la data in cui sarebbe entrato in vigore il nuovo e più magnanimo regolamento sui voli ufficiali, disegnato su misura per trasferire cantanti, veline e soubrettes a Villa Certosa.

[Articolo originale "¿Dónde está la izquierda italiana? " di Miguel Mora] (http://www.elpais.com/articulo/internacional/izquierda/italiana/elpepiint/20090603elpepiint_6/Tes)

atinvidia284
06-06-2009, 00:19
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Gramsci alla gogna
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5895 Spagna
[La Vanguardia]

Non c’è nessuno più elegante di un italiano elegante. E per la stessa ragione, non c’è nessuno più kitsch di un buon kitsch italiano. Fellini, nei suoi splendidi film, ne dà ottimo esempio.

E lo dà anche questo raffinato conoscitore della doppia anima italiana, Silvio Berlusconi, la cui capacità di essere un tipo dall’abito elegante e dalla lingua volgare ha raggiunto livelli davvero notevoli.

Ora che tutta l’Italia è in trepidante attesa delle sue avventure con l’aspirante velina Noemi, la minorenne che lo chiama papi, la volgarità è entrata nella categoria di pura spazzatura. Lo dimostra la frecciata inviatagli dalla sua ex moglie Veronica Lario: “Molti genitori sono capaci di chiudere entrambi gli occhi e offrire le proprie vergini al drago in cambio di fama e denaro”.

Ma Silvio Berlusconi è molto più di un seduttore da spiaggia che passeggia mostrando il suo vecchio corpo plurioperato sotto gli occhi di giovani piene di ambizioni. È un soggetto politico resistente sopravvissuto alle sue stesse pesanti miserie, molte delle quali giudiziarie, con la coscienza piena di botox come la sua faccia.

Autentico padre padrone della vita italiana, la sua influenza va ben oltre l’ingente fortuna che possiede e l’impero mediatico che domina. È il potere di un autentico imperatore.

In quanto rivale del glorioso passato del suo paese, Berlusconi ha provocato l’esplosione del tradizionale caos politico italiano – il perfetto disordine ordinato – per imporre un unico bastone con il quale ha sottomesso il Parlamento, i tribunali, i mezzi di comunicazione, la curia e l’insieme di una nazione che lo critica così come lo vota massicciamente.

“Come siamo arrivati fin qui?”, “come lo abbiamo permesso?”, si chiedono in lacrime le disorientate sinistre? E le risposte, per quanto cerchino di ignorarle, non sono poi così lontane. Berlusconi non è una Amanita phalloides nata spontaneamente e i cui effetti velenosi hanno contaminato l’animo italiano. Al contrario.

Berlusconi è il risultato di decenni di deriva politica con dei parlamentari instabili ed erratici così fortemente legati ad attività poco nobili che addirittura portarono un presidente emblematico come Bettino Craxi a fuggire dalla giustizia e ad esiliarsi a Tunisi. I suoi presunti buoni rapporti con la mafia, così coraggiosamente denunciati dall’operazione Mani Pulite, vennero alla luce anche se in realtà si trattava di segreti di Pulcinella.

Se Berlusconi regna tra i mortali del vecchio impero, la sua ascesa non si deve solo alla sua enorme capacità di seduzione sostenuta dal calcio e dalla televisione.

Si deve al catastrofico naufragio di una inutile sinistra italiana divorata dai conflitti, dagli scandali e dall’incapacità politica e ogni giorno sempre più distante dalla realtà dei suoi cittadini. Berlusconi è un populista demagogo, però è capace di raggiungere i terrestri.

I molti leader della sinistra italiana non sanno nemmeno cosa vogliono fare da grandi e la loro vita da Penelope tessendo eternamente la tela della propria identità, va a braccetto con il loro fallimento nel ruolo di amministratori. L’ultimo governo di sinistra è stato l’esempio lampante di tale incapacità.

È per questo che, tra un caos monumentale di leader, di idee e poco senso del potere da parte della sinistra, che si somma alla cattiva reputazione del suo passato, gli italiani hanno abbandonato la sinistra per cadere nelle mani del dragone.

“È un corrotto ma sa portare avanti un’azienda”, dicono tranquillamente molti di loro, perdonando l’impenetrabile lato oscuro del presidente. “Conclusione, gli altri sono uguali ma lo fanno peggio”. Tra l’altro questo presidente ha una vena comica molto italiana e tiene vivo come nessun altro il pubblico spettacolo.

La domanda non è “come è riuscito ad arrivare fin qui Berlusconi”. La domanda è “dov’è Gramsci”. Ricordate? L’Italia rappresentava il cammino da seguire, la sinistra sensata. Ma anche questa è stata una bugia.

In realtà, al di là del lucido intellettuale sardo, la sinistra italiana è stata un mucchio di incompetenti, alcuni di loro profondamente corrotti, per la maggior parte inetti. Che arrivasse Berlusconi era solo questione di tempo.

[Articolo originale "Gramsci en la picota" di Pilar Rahola] (http://www.lavanguardia.es/internacional/noticias/20090602/53715068928/gramsci-en-la-picota.html)

atinvidia284
06-06-2009, 11:14
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.standard.gif Il re innamorato
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5889 Brasile
[O Tempo]

E’ l’affair politico-amoroso di maggior rilievo degli ultimi anni, capace di offuscare la storia di Zirkowski con Carla Bruni. Stavolta si tratta del premier italiano Sivio Berlusconi, 72 anni, con una giovane napoletana diciottenne. Una Cenerentola dal volto angelico che ricorda la “Primavera” di Botticelli.
I giornali italiani si sono immersi nel caso. Il paese ha dimenticato perfino la crisi.

Meno di un mese fa Berlusconi si è separato dalla moglie; o meglio, era stata lei a cacciarlo e a chiedere il divorzio. Intanto il premier non ammette nulla, quanto meno di avere una relazione amorosa con un’altra. Dichiara soltanto una relazione di “amicizia” con una giovane, Noemi Letizia, dopo aver partecipato alla festa del suo diciottesimo compleanno nel lontano entroterra napoletano.

Quando l’onore tributato a Noemi è venuto a galla, la stampa ha sospettato una paternità nascosta da Berlusconi e ha cominciato a scavare nel passato della madre di Noemi per trovare il DNA berlusconiano. La pista sembrava credibile, dal momento che Noemi aveva usato l’appellativo “papi” per rivolgersi all’uomo più potente del Paese. Tutto si è rivelato nient’altro che una falsa pista, e la versione è definitivamente crollata quando l’ex fidanzato della giovane, un semplice operaio, ha raccontato al quotidiano La Repubblica i retroscena della storia.

La freccia di Cupido avrebbe trafitto Berlusconi all’improvvisa apparizione di un book di foto realizzato da Noemi tramite un’agenzia di modelle di Roma. Il book, per puro caso, era stato dimenticato da un amico nella residenza del premier. Lui, raccogliendolo da un tavolo, era rimasto incantato dalla bellezza della ragazza, le aveva telefonato subito nell’ottobre 2008 e, secondo il racconto dell’ex fidanzato, aveva elogiato la purezza che lei trasmetteva. Il premier aveva cominciato a lasciarsi andare quasi ogni giorno, chiamandola angelo, in conversazioni telefoniche che Noemi registrava e condivideva con l’ex fidanzato.

La ragazza, dopo qualche settimana, era stata ammessa nell’esclusivo elenco degli invitati ospitati nella dimora di Berlusconi in Sardegna per la festa dell’ultimo dell’anno. Da quel momento in poi Noemi “cambiò”, chiuse la relazione con l’ex fidanzato, smise di essere Cenerentola e si trasformò in principessa.

Berlusconi, che ha l’età per essere il bisnonno della giovane, corre il rischio di essere considerato un corruttore adescatore di minorenni, dato che le sue sviolinate a Noemi erano cominciate poco prima del suo diciottesimo compleanno. L’opposizione non gli dà tregua e lui, messo alle strette, ha detto di essere disposto a rispondere in Parlamento alle “interpellanze” (richieste ufficiali di spiegazione).
Il caso è di quelli che eccitano la fantasia e che già dividono l’Italia. Il re si è innamorato e la sua foga amorosa può costargli il trono.

[Articolo originale "O rei apaixonado" di Vittorio Medioli] (http://www.otempo.com.br/otempo/colunas/?IdEdicao=1306&IdColunaEdicao=8628)

atinvidia284
06-06-2009, 20:29
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Berlusconi considera “innocenti” le foto delle sue feste pubblicate da EL PAIS
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5902 Spagna
[El País]

Il presidente del Consiglio italiano denuncia la pubblicazione delle foto delle sue feste come un’”aggressione” alla privacy, nonostante sostenga che non siano scandalose

“Non ho nessuna paura. Sono foto innocenti, non c’è nessuno scandalo, tuttavia si tratta di una violazione inaccettabile della privacy e di un’aggressione scandalosa”. Con queste parole Silvio Berlusconi ha liquidato la pubblicazione in esclusiva su El Pais, delle foto delle feste che il Cavaliere celebra di tanto in tanto nella sua Villa Certosa, la splendida magione che possiede in Sardegna. In alcune dichiarazioni a Radio Anch’io, il capo del Governo italiano sostiene che si tratti di immagini di “ospiti” che non fanno niente di vergognoso, ma che sono stati aggrediti nella loro intimità.

“Le foto mostrano persone che si fanno il bagno in una jacuzzi all’interno di una casa privata per gli ospiti “ha risposto Berlusconi quando gli hanno domandato dell’immagine in cui appare un uomo completamente nudo con un’erezione vicino a una ragazza sdraiata su un lettino e semi nuda. “Però quando mai si è visto che qualcuno fa la doccia con giacca e cravatta?, dice il Cavaliere. L’intervistatore insiste ed il presidente del consiglio si difende: “Si stanno facendo un bagno in una jacuzzi in privato, in una casa”. Inoltre, aggiunge, gli ospiti “si comportano come vogliono” in casa sua.

Nonostante difenda l’innocenza delle fotografie, Berlusconi denuncia che queste costituiscono un’”aggressione”. I suoi invitati, dice, sono stati “aggrediti” nell’essere fotografati. “È scandaloso che si possa permettere di fare foto da lontano con un teleobiettivo ed entrare così nell’intimità delle persone”. Niccolò Ghedini, avvocato di Silvio Berlusconi, ha annunciato azioni legali contro El Pais per la pubblicazione delle foto.

Nelle mani della giustizia

Le foto pubblicate venerdì da El Pais, sono state scattate dal reporter Antonello Zappadu, che da tempo segue ciò che accade nella splendida villa di Berlusconi in Sardegna dove, assicura, quasi ogni fine settimana arriva il presidente del Consiglio italiano per dare feste accompagnato da amici, artiste, ballerine e veline. Inoltre questi invitati arrivano molto spesso sull’isola a bordo di aerei ufficiali - Berlusconi ha cambiato la legge sui voli di Stato per adattarla alle sue necessità ed in maniera che includesse i suoi accompagnatori. Alcuni di questi ospiti sono illustri: lo stesso Berlusconi ha riconosciuto di aver ospitato il primo ministro ceco Mirek Topolanek.

Il fotografo ha pixelato le facce - tutte meno quella di Berlusconi - per preservare l’identità degli invitati, ma ciò non impedisce di farsi un’idea dell’atmosfera che si vive in Villa Certosa nei fine settimana. Si vede come questi fine settimana si svolgono in un ambiente disinibido ma vigilato da rigide misure di sicurezza. Una delle immagini mostra una giovane ragazza insieme ad un uomo della scorta vestito con tuta mimetica e armato con una mitraglietta.

La settimana scorsa Zappadu ha cercato di vendere le foto alla rivista Panorama, vincolata all’impero mediatico di Berlusconi, che le ha rifiutate. Ma il presidente del Consiglio ha denunciato il fotografo per “violazione della privacy” e la procura ha sequestrato l’archivio fotografico di Zappadu, incluse fotografie scattate in luoghi pubblici come l’aeroporto sardo di Olbia. A causa delle foto è stata avviata un’inchiesta giudiziaria sull’uso indebito di aerei ufficiali da parte del primo ministro e i suoi amici.

[Articolo originale "Berlusconi califica de "inocentes" las fotos de sus fiestas publicadas en EL PAÍS"] (http://www.elpais.com/articulo/internacional/Berlusconi/califica/inocentes/fotos/fiestas/publicadas/PAIS/elpepuint/20090605elpepuint_14/Tes)

JoeHurias
07-06-2009, 00:20
Complimenti atinvidia284, stai facendo un lavoro MONUMENTALE.

atinvidia284
07-06-2009, 12:28
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.standard.gif Lo sciagurato: Silvio Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5905 Germania
[Sueddeutsche Zeitung]

Silvio Berlusconi

Il premier italiano viene braccato per delle sciocchezzuole private, malgrado le colpe del politico Berlusconi non siano da ricondursi all’ambito erotico, ma siano molto più rilevanti.

Al Capone, il boss dei bassifondi di Chicago, si era reso colpevole di numerosi delitti capitali prima che la giustizia potesse incastrarlo per quelli che, al confronto dei primi, erano dei piccoli reati: evasione fiscale e riciclaggio di denaro sporco.

Oggi l’opposizione italiana nello scontro con Silvio Berlusconi punta su una strategia simile. Non blocca il premier attribuendogli delle colpe politiche, ma dei presunti vizi privati. La possibile tresca con un’aspirante showgirl dovrebbe fermare il capo del governo.

In questa situazione la relazione tra il premier e la giovanissima signorina Noemi è irrilevante per il destino dell’Italia, nel bene e nel male. E ugualmente irrilevante potrebbe diventare anche l’opposizione di sinistra, se continua a comportarsi come ha fatto fino ad oggi.

Le colpe del politico Berlusconi non sono da ricondursi all’ambito erotico. Il “Cavaliere” si è macchiato di colpe molto più gravi: verso lo stato di diritto italiano, verso la democrazia e nei confronti del principio della pluralità dei media, che costituisce il fondamento di una nazione sana, moderna e prospera.

Lo stato di diritto, nella fattispecie la giustizia, è stato nuovamente oggetto di attacchi da parte di Berlusconi nei giorni passati in un modo che veramente dovrebbe richiamare l’Unione Europea ad intervenire. Ha insultato dei giudici definendoli estremisti di sinistra e li ha accusati di emettere sentenze preventivamente, soltanto perché hanno condannato per corruzione uno dei suoi avvocati. In questa causa Berlusconi stesso dovrebbe temere una condanna, se non si fosse fatto concedere, dalla propria maggioranza parlamentare, una immunità in qualità di premier.

In che considerazione Berlusconi tenga la democrazia lo si capisce dai suoi rapporti con l’opposizione. Chi vota a sinistra sarebbe spinto dall’odio e dall’invidia: affermazioni di questo tipo e altre simili a queste si commentano da sé. Il premier guida i suoi partiti - prima Forza Italia e ora il Popolo della Libertà - in maniera carismatico-autaritaria, come se fossero una sua proprietà privata.

Da capo del governo Berlusconi si comporta come se fosse il capo di un azienda, che conduce i suoi affari basandosi sul binomio comandare obbedire. Ora tenta anche di mettere il popolo contro il parlamento, per riformare la costituzione a suo piacimento. Metodi di governo plebiscitari di questo tipo sono pericolosi, ce lo insegna la storia.

Ma la più grave nefandezza Berlusconi l’ha compiuta nei confronti della libertà dei mezzi di comunicazione. Grazie alle sue capacità imprenditoriali, assolutamente notevoli, e alla sua abilità politica egli è riuscito a costruire un impero dell’informazione, dell’opinione e dell’intrattenimento, che comprende giornali, riviste, aziende di produzione cinematografica e soprattutto le più importanti reti della televisione privata.

Da decenni quest’impero esercita la sua influenza sugli italiani e così modifica la società. Spettacolizzare di continuo ciò che è appariscente fino a ciò che è volgare, l’assenza di ritegno, la brama consumistica e l’opportunismo vengono presentati come normalità o addirittura come condizione auspicabile. Modello ideale di tutto questo è il non più giovanissimo maestro di spettacolo e arti amatorie che si lascia circondare da stelline della tv e distribuisce premi e regalie al popolo, esattamente come il Cavaliere.

Con le sue emittenti tv Berlusconi ha allevato il suo popolo di elettori. La sinistra italiana gli si oppone troppo blandamente. Soprattutto ha trascurato di tutelare il pluralismo del mondo mediatico. Per questo oggi non può che aggrapparsi miseramente a Noemi.

Hanno ugualmente fallito la destra borghese, i cristiano-democratici e le elite conservatrici. Come hanno potuto permettere che Berlusconi diventasse il loro volto, la loro voce ed infine il loro dominatore? Perché non hanno costruito una forza di opposizione credibile, che fosse degna dell’eredità lasciata da quella grande nazione europea dal ricco patrimonio culturale che è l’Italia? Questa è una domanda che dovrebbe porsi l’intera Europa. L’evoluzione dell’Italia è un funesto presagio. Essa mostra quanto sia facile che le moderne società diventino società malate, se permettono che un uomo acquisisca enorme potere mediatico.

[Articolo originale "Der Frevler" di Stefan Ulrich] (http://www.sueddeutsche.de/politik/407/469959/text/)

jan
07-06-2009, 16:58
Puoi dire tranqullamente che al pololo italiano non gliene frega un cavolo!
credo che sia un ben dosato mix tra non glie frega nulla e non ricordo bene:(

JoeHurias
07-06-2009, 17:54
Puoi dire tranqullamente che al pololo italiano non gliene frega un cavolo!





hai mal posizionato le L si scrive pollo e non pololo. :D :D :D

atinvidia284
07-06-2009, 19:54
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Saramago si scontra con Berlusconi
maggio 2009 http://italiadallestero.info/archives/5804 Spagna
[El País]

Einaudi, casa editrice di proprietà del primo ministro, rifiuta di pubblicare “El Cuaderno” – Il Cavaliere è capace di tutto, promuovere ricatti e comprare volontà”

Un nuovo assalto nell’instancabile lotta di Silvio Berlusconi per dominare l’informazione e la cultura: Einaudi, la casa editrice italiana che finora ha pubblicato tutti i romanzi di José Saramago, non pubblicherà El Cuaderno, il libro del Nobel portoghese che raccoglie gli scritti politici e letterari del blog che iniziò a scrivere a settembre dello scorso anno (caderno.josesaramago.org).

Il motivo della rottura con la casa editrice di proprietà del primo ministro italiano è la dura serie di giudizi che Saramago riversa su Berlusconi. L’autore del Saggio sulla lucidità dice, tra le altre cose: “Nella terra della Mafia e della Camorra, che importanza può avere il fatto provato che il primo ministro sia un delinquente?”. El cuaderno sarà pubblicato dalla casa editrice torinese Bollati Boringhieri.

In una nota ufficiale Einaudi, che forma parte dell’impero editoriale Mondadori, ha spiegato che non pubblicherà il libro poiché, tra le altre cose, definisce Berlusconi un delinquente. “Che si tratti di lui (Berlusconi) o di qualunque altro esponente politico di qualsivoglia partito o fazione, Einaudi rispetta la libertà di critica, ma rifiuta di fare sua un’accusa che sarebbe condannata in qualsiasi processo”.

Saramago, 87 anni, non risparmia le critiche al Cavaliere nei suoi commenti, che seguono puntualmente l’attualità italiana degli ultimi mesi. In qualche passaggio arriva a compararlo con un capo della mafia. Interpellato su quest’epiteto, Saramago ha risposto: “Davvero vi sembra esagerato? Siamo proprio sicuri? Almeno saremo d’accordo sul fatto che abbia una mentalità mafiosa”.

Einaudi ha rifiutato di pubblicare altri testi critici negli ultimi tempi, come per esempio le poesie politiche postume di Giovanni Raboni o Il corpo del capo, di Marco Belpoliti.

Saramago considera che la censura di Einaudi nasce dal fatto che lui ha scritto senza legami di alcun tipo su Berlusconi come capo del governo e che il problema è che il problema sia anche Berlusconi che è il proprietario della casa editrice e di molti altri mezzi di comunicazione in Italia. Secondo l’autore di Memoriale del convento, la situazione sarebbe divertente se non implicasse che l’accumulo di così tanti poteri nelle mani di un politico mette a rischio la qualità della democrazia italiana.

Nel libro, che è stato pubblicato in Portogallo ad aprile e questa settimana dalla casa editrice Alfaguara in Spagna, Saramago distribuisce riflessioni a destra e a sinistra: da Bush a Blair, da Aznar al Papa, passando per Fidel Castro, Guantanamo, Israele, Davos o Wall Street. Il 4 dicembre 2008, Saramago scrisse: “mi sento insignificante di fronte alla dignità e al coraggio di Roberto Saviano, un maestro di vita condannato a morte per aver scritto un libro di denuncia contro un’organizzazione criminale capace di sequestrare una città e i suoi cittadini”.

José Saramago comprende perfettamente che la casa editrice Einaudi, con cui ha mantenuto una relazione ventennale, non pubblichi il suo libro El cuaderno in Italia. “È normale, io lo posso capire. Se lo facessero, sarebbero licenziati” afferma il premio Nobel portoghese. Ad ogni modo, si sente in pace, preferisce rompere la sua relazione con la casa editrice di Berlusconi. “Per me è un sollievo. Può darsi che con questo termini definitivamente la mia relazione con loro. Io sono molto fedele ai miei editori in tutto il mondo, ma se sono costretto a farlo lo faccio e basta.” E così, come lui stesso annuncia: “il mio prossimo romanzo, che uscirà in Portogallo, Brasile e Spagna questo autunno, non uscirà in questa casa editrice. Mi dispiace, perché, d’altro canto, mi hanno sempre trattato con il massimo rispetto e considerazione”.

Nel suo ultimo libro, Saramago accusa il primo ministro Italiano. Non ritratta, anzi. “Quel che dico di lui è più o meno quello che tutti pensano ad eccezione dei suoi elettori. Diciamo che la democrazia è il migliore dei sistemi, ed è vero. Ma la sua fragilità è enorme. Quando appare un signore così, che utilizza i peggiori metodi ed ottiene milioni di voti, quel che mi stupisce non è che si alzino voci indignate di protesta, ma che non si produca un movimento sociale di rifiuto per il solo fatto che rovina il prestigio del suo Paese” dichiara.

Per Saramago, il rischio maggiore di figure come Berlusconi sta nella sottile linea che non lascia intravedere certi limiti. “Quelli che esistono tra i suoi affari privati e la sfera pubblica. Qualcuno capace di promuovere ricatti e comprare volontà, è capace di tutto. Berlusconi l’ha fatto. Non si può dire che non sia un delinquente perché non ha ammazzato nessuno né ha fatto una rapina a mano armata. Esistono molte altre maniere di esserlo”, afferma.

Le forme del primo ministro italiano, per Saramago, oltrepassano molti limiti. “Dovrebbe essere anche l’Unione Europea a richiamarlo all’ordine. Dovrebbero dirgli che le sue non sono maniere di comportarsi nella sfera pubblica e che casi come il suo vanno a discredito della politica”. Soprattutto ora, in piena campagna elettorale. “Un cittadino medio europeo ha tutto il diritto di chiedersi che Europa è questa che applaude un signore che si comporta con tale maleducazione nelle riunioni internazionali. Non l’hanno fermato in tempo e la gente, a ragione, inizia a chiedersi, come Cicerone: Fino a quando continuerà ad abusare della nostra pazienza?”.

[Articolo originale "Saramago se topa con Berlusconi" di M. MORA / J. RUIZ MANTILLA] (http://www.elpais.com/articulo/cultura/Saramago/topa/Berlusconi/elpepicul/20090530elpepicul_1/Tes)

atinvidia284
07-06-2009, 20:00
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif La cosa Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5914 Spagna
[El País]

Non vedo che altro nome gli potrei dare. Una cosa che assomiglia pericolosamente a un essere umano, una cosa che dà feste, organizza orge e comanda in un paese chiamato Italia. Questa cosa, questa malattia, questo virus minaccia di essere la causa della morte morale del paese di Verdi se un conato di vomito profondo non riuscirà a strapparlo dalla coscienza degli italiani prima che il veleno finisca per corrompere le loro vene e per squassare il cuore di una delle più ricche culture europee.

I valori fondamentali della convivenza umana sono calpestati tutti i giorni dai piedi appiccicosi della cosa Berlusconi che, tra i suoi molteplici talenti, ha un’abilità funambolica per abusare delle parole, sconvolgendone l’intenzione e il senso, come nel caso del Polo della Libertà, come si chiama il partito con il quale ha preso d’assalto il potere. L’ho chiamato delinquente, questa cosa, e non me ne pento. Per ragioni di natura semantica e sociale che altri potranno spiegare meglio di me, il termine delinquente ha in Italia una valenza negativa molto più forte che in qualsiasi altra lingua parlata in Europa.

Per tradurre in forma chiara ed efficace ciò che penso della cosa Berlusconi utilizzo il termine nell’accezione che la lingua di Dante gli dà abitualmente, sebbene si possa avanzare più di un dubbio che Dante qualche volta lo abbia usato. Delinquere, nel mio portoghese, significa, secondo i dizionari e la pratica corrente della comunicazione, “atto di commettere delitti, disobbedire alle leggi o ai precetti morali”.

La definizione combacia con la cosa Berlusconi senza una piega, senza un tirante, fino al punto da assomigliare più a una seconda pelle che ai vestiti che si mette addosso. Da anni la cosa Berlusconi commette delitti di varia, ma sempre dimostrata, gravità. Per colmo, non è che disobbedisca alle leggi, ma, peggio ancora, le fa fabbricare a salvaguardia dei suoi interessi pubblici e privati, di politico, imprenditore e accompagnatore di minorenni, e in quanto ai precetti morali non vale neppure la pena parlarne, non c’è chi non sappia in Italia e nel mondo intero che la cosa Berlusconi da molto tempo è caduta nella più completa abiezione.

Questo è il primo ministro italiano, questa è la cosa che il popolo italiano ha eletto due volte per servirgli da modello, questo è il cammino verso la rovina a cui vengono trascinati i valori di libertà e dignità che permearono la musica di Verdi e l’azione politica di Garibaldi, coloro che fecero dell’Italia del secolo XIX, durante la lotta per l’unità, una guida spirituale dell’Europa e degli europei. Questo è ciò che la cosa Berlusconi vuole gettare nel bidone della spazzatura della Storia. Gli italiani, alla fine, lo permetteranno?

[Articolo originale "La cosa Berlusconi" di JOSÉ SARAMAGO] (http://www.elpais.com/articulo/internacional/cosa/Berlusconi/elppgl/20090606elpepuint_16/Tes)

Xspazz
07-06-2009, 20:08
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif La cosa Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5914 Spagna

Mammamia! Fuoco ad alzo zero.

Mi chiedo come se ne verrà fuori da tutto questo...

guyver
08-06-2009, 08:01
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif La cosa Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5914 Spagna
Gli italiani, alla fine, lo permetteranno?

Ma che domande?? Ovvio che si!

atinvidia284
08-06-2009, 13:05
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.standard.gif Anatomia di Berluscolandia
giugno 2009 http://www.elpais.com/articulo/internacional/Anatomia/di/Berluscolandia/elpepuint/20090607elpepuint_3/Tes Spagna
[El Pais]
Decine di voli di stato e privati portano ogni fine settimana in Sardegna un esercito di bellezze che intrattengono il capo del governo italiano ed i suoi amici. Dopo le accuse della first lady e del "Noemigate", l'Italia rivela al mondo il suo clima di basso impero. Costerà caro a Berlusconi?
Giardini infiniti, laghi artificiali, organi sessuali all'aria, giochi lesbici, effetti speciali, pizza e gelato gratis... Una residenza geriatrica ricolma di corpi stupendi. Le fotografie censurate in Italia per iniziativa di Silvio Berlusconi mostrano la routine disinibita dellla villa sarda del capo del governo, nella Costa Smeralda della Sardegna.

Lunedí 1, giardini del palazzo presidenziale del Quirinale, festa della Repubblica: centinaia di personalità del regime salgono a salutare il premier, braccato dalle reazioni suscitate dalle notizie sulla sua amicizia con Noemi Letizia, una giovane di 18 anni. Un 70% di queste personalità si dirige a salutare Berlusconi con la figlia a bracetto, invece della moglie. Benvenuti in Berluscolandia, il paese in cui tutte le ragazzine vogliono diventare veline.

Visitiamo adesso Villa Certosa, la misteriosa residenza sarda del magnate milanese, che è anche premier e attuale presidente di turno del G-8, e lider eletto per alzata di mano del partito del Popolo per la Libertà. Da quando si è saputo che Noemi Letizia, la ragazza che chiama Berlusconi Papi, ha trascorso lo scorso capodanno nella villa con altre 30 veline, tutti gli italiani fantasticano con questo nome: Villa Certosa.

La tenuta è il sogno di ogni camorrista, specialmente se si trova in prigione: ulivi e palme, piscine ovunque, gelati e pizza gratis, laghi artificiali, un anfiteatro in cui suona e canta le sue canzoni napoletane l'indimenticabile Mariano Apicella, che ha pubblicato due cd con parole di Berlusconi.

Il mare turchino, la grande casa principale, le stanze segrete, il canale sotterraneo che comunica direttamente la villa con il mare - ispirato a un film di James Bond ?, il parco di sessanta ettari, i bungalow che il padrone di casa mette a disposizione delle sue ospiti (sempre piú numerose le ragazze che gli uomini, in un rapporto di 4 a 1), tutto ciò riformato e rinnovato nel 2006 al modico prezzo di 12 milioni di euro.

Una fonte di piena fiducia, inoltre, assicura che la villa nasconde un rifugio atomico nel sottosuolo e che le provviste vengono rinnovate ogni poco. E poi ci sono le veline, quelle bellezze che, può darsi, riusciranno forse a far conoscere questo strano periodo della storia con il nome di berlusconismo-velinismo.

La bellezza della parola velina è tanto suggestiva quanto la sua origine: la velina era la nota che veniva inviata ai giornali dall'ufficio censura del fascismo, e nella quale si indicava cosa si potesse scrivere e cosa no. Questo carattere di cosa fuori contesto è stato applicato, con il passare del tempo, alle assistenti della televisione che comparivano in zone estranee al loro compito di elemento decorativo, ad esempio vicino al tavolo in cui il giornalista legge le notizie. "Arriva la velina ". Fino ad oggi.

Anche se è sempre stato il segreto di Pulcinella, l'Italia è convissuta senza alcun ritegno morale con il fatto che Silvio Berlusconi abbia conosciuto, corteggiato, invitato, raccomandato, assunto, aiutato e promosso centinaia di veline lungo la sua carriera politica. L'elenco è troppo lungo ed anonimo per poter riprodurlo qui.

Durante una decade di visite, feste e gite, quasi tutte, e molte altre, saranno logicamente passate da Villa Certosa. I migliori corpi dell'Italia. I visi più innocenti e più belli. Aspiranti modelle, attrici, vedettes, majorettes, presentatrici. Ragazze giovanissime, dai 17 e 18 anni fino ai 28 o 29, non oltre: farfalle appena uscite dalla crisalide famigliare che sono entrate a far parte dell'harem dello sceicco. "Quando le accoglie al suo seno", rivela Concita de Gregorio, direttrice de L'Unità, "offre loro un gioiello a forma di farfalla, a modo di contratto o sigillo. È il segno del sultano"

La politica-spettacolo di Berlusconi, il suo atteggiamento personalista e plebiscitario, il fascino del magnate generoso e donnaiolo, hanno sedotto durante quindici anni le masse di telespettatori e votanti italiani con le sue battute, il suo stile maschilista, le sue gaffe, la sua ascensione sociale, i suoi trionfi elettorali, persino le vittorie e gli ingaggi delle sue squadre di calcio (questa settimana ha paralizzato fino a lunedí la comunicazione della vendita di Kaká pero no farsi scappare un solo voto).

Tutto ciò forma parte naturale del suo bagaglio a-politico ed a-culturale, del suo populismo aperto e mondano che, paradossalmente, si appoggia a sua volta in un non-programma non-politico, tradizionalista e cattolico, lontamente ispirato alla trinità "Dio, patria e famiglia". Ci sarebbe da aggiungere: "e veline".

Villa Certosa è il simbolo dello status del Cavaliere piú discreto, il suo rifugio non solo nucleare. È il suo tesoro, il suo segreto meglio mantenuto, il luogo in cui quest'uomo di quasi 73 anni, multimiliardario e prepotente, simpatico e mediatico, riceve le sue amiche ed i suoi amici, svolge consigli di ministri informali, chiude o prepara affari o imprese politiche, riceve i lider della destra mondiale, cura le sue crisalidi, siede le sue veline sulle ginocchia mentre la mano indaga sotto la maglietta e le passeggia nel carrello da golf lungo il parco, zona militarizzata e segreto di Stato (ma non troppo) dal 2006.

A giudicare dalle foto di Antonello Zappadu, Villa Certosa è anche il luogo in cui il magnate megalomane, il personaggio eccessivo, comico e mitomane, dimentica di essere un vecchio (e che dieci anni fa ha abbandonato la camera matrimoniale) e diventa di nuovo il macho, lo sceicco dell'harem, il Super-Silvio sempre abbronzato ed operato (anche della prostata), mentre l'Italia sussurra preoccupata che prende troppa viagra e che i dottori temono per il suo cuore.

Villa Certosa è anche il posto in cui la sua amica Noemi Letizia, 18 anni appena fatti, è stata invitata a trascorrere le vacanze di Capodanno con altre trenta colleghe ed una decina dei grandi uomini del berlusconismo, quasi tutti settantenni come lui: gerontocrazia e ragazze stupende.

Come affermaa il filosofo Paolo Flores d'Arcais, "bisogna chiedersi non che cosa succede o sia successa a Villa Certosa, ma che cosa sarebbe successa negli Stati Uniti se venisse a sapersi che Obama ha trascorso le vancanze natalizie con 30 vedettes di 18 anni e senza sua moglie; o in Germania se venisse scoperto che Angela Merkel trascorre le vacanze con 30 gigoló ben piantati".

Nel caso di queste giovani donne italiane si tratta di realizzare un sogno, di raggiungere la meta: conoscere Silvio e i suoi poderosi amici, lavorare alla televisione e forse arrivare anche in politica, il che nel paese della RAI e di Mediaset controllate dallo stesso uomo sono una sola cosa.

Molte di queste ragazze si sono limitate, tragicamente, a impersonare il modello dei loro genitori, il conformismo di questa disillusa generazione post-68 che è rimasta rimbambita davanti alla televisione negli anni ottanta e novanta, guardando come si dissolveva la Democrazia Cristiana, come si esiliava Bettino Craxi, come la, in altro tempo brillante sinistra italiana diventava, dopo la caduta del Muro di Berlino, una casta oligarchica, noiosa e lontana dai bisogni della gente.

Ad alcuni sembrerà ripugnante, ad altri pragmatica ed umana, questa idea del mondo e dell'ascesa sociale. Ma, esiste un modo migliore per trionfare nell'Italia della televisione che l'essere vicino, molto vicino, al grande padrone della televisione europea, forse mondiale?

Berlusconi, lo ha scritto Eugenio Scalfari, è il Re Sole. Come dice un politico sardo, "se ti avvicini al sole, il sole ti illumina e ti riscalda". E secondo quanto sostiene un altro maestro di giornalisti, perseguitato dalla destra, Giancarlo Santalmassi, "mezza Italia lavora per Berlusconi, l'altra metà lo desidera"

Visitare Villa Certosa assicura alle ragazze un posto vicino al sole, un telefono al quale chiamare, forse una raccomandazione dell'imperatore, un pollice in su, un casting al quale presentarsi di ritorno da Roma o da Milano, domenica notte o lunedì mattina, dopo le lunghe e divertenti notti, le chiacchere politiche di Silvio, le passeggiate per fare acquisti al centro commerciale di Porto Rotondo (paga Papi, fino a 1.500 euro per ragazza), i balli sfrenati, qualche striptease piú alcolico che pagato, il maschilismo nella sua indole peggiore.

Non è facile trovarsi fra le elette, arrivare alla categoria di vestale di Villa Certosa, insiste il politico sardo, che preferisce non identificarsi per motivi di sicurezza: "Chi va nella villa conta; chi dorme lì, conta molto, e chi ci passa le vacanze, è nel cuore del Cesare".

Il Cesare, che ha iniziato la sua carriera nell'edilizia, ha altre sette ville in Sardegna, un'altra ad Antigua, innumerevoli ville a Roma e a Milano; ma Villa Certosa è la misura di tutte le cose. Anche i ministri e le ministre del Gabinetto si dividono fra i molto assidui (come il silenzioso Gianni Letta) e gli occasionali, che sono andati solamente una volta o lo hanno fatto per partecipare a qualche consiglio di ministri (o di amministrazione) fuori stagione.

Fra le ministre, quella che ci è stata piú volte è Mara Carfagna, ministro delle Pari Opportunità, cui onora la sua fedeltà, poichè è stata l'unica ad osare difendere i suoi atti riguardo all'assurdità del Noemigate. Secondo lei, coloro che combattono e criticano Berlusconi lo fanno per invidia e senza ragione, dato che è una persona "buona".

Per le ragazze, la miglior forma di entrarci è captare l'occhio esperto del vecchio scapestrato. Come è accaduto a Noemi o alla stessa Carfagna e a decine di ragazze. Noemi, una dolce giovinetta cresciuta in ambienti prossimi alla Camorra napoletana, voleva diventare artista. E così dunque, si è fatta fare un libro di fotografie e lo ha inviato ad un'agenzia di Roma. Il giornalista di Canale 4 Emilio Fede, amico intimo di Berlusconi, lo ha preso, lo ha portato via con sé, e se lo è scordato, guarda caso, sul tavolo; il suo capo ha preso il telefono ed ha fatto il numero del cellulare della giovane. Le ha detto che aveva uno sguardo angelico e che doveva mantenersi così, pura.

Questo è successo a ottobre, ha rivelato Gino, l'operaio fidanzato a Naomi fino a quando è arrivato Papi, in una intervista concessa a La Repubblica. Poco dopo Noemi è stata vista in una festa della moda a Villa Madama, in un'altra del Milan. In entrambe le occasioni è stata fatta sedere al tavolo presidenziale. Secondo quanto raccontato sia da Berlusconi che dai suoi genitori, l'amicizia era di vecchia data; Gino ed una zia di Noemi lo hanno smentito.

Fatto sta che, a dicembre, Noemi si trovava già a Villa Certosa con la sua amica Roberta, una delle tre amiche insieme alle quali ha girato un video domestico, disponibile ormai su Youtube, nel quale si dichiarano fantastiche e irraggiungibili. Anche se, a pensarci bene, forse era prima, perchè la stessa Noemi ha dichiarato, quando ha iniziato ad essere famosa, che aveva visto spesso Papi, che lui non sempre poteva andare a Napoli, occupato com'era, e che i due cantavano assieme le canzoni di Apicella. Adesso la ragazza, in un ulteriore disperato tentativo di mettersi al riparo, ha dichiarato in un'intervista per la rivista Chi, proprietà di Berlusconi naturalmente, che è ancora vergine.

Un'altra forma di arrivare a Villa Certosa, di raggiungere il rango di farfalla e passare a far parte della collezione del grande entomologo, è conoscere gli amici del Sultano. Meglio ancora se sono imprenditori VIP della cerchia strettamente giudiziaria (il giudiziario unisce molto), Marcello dell'Utri, condannato a 9 anni in primo grado per complicitá con la mafia; il padrone della scuderia Renault e compagno di fatiche off shore Flavio Briatore (che ha raccomandato a Berlusconi l'avvocato britannico David Mills, creatore corrotto dell'impero Fininvest B), o il compiacente Fede Confalonieri, presidente di Mediaset.

È anche utile conoscere quei brillanti giornalisti della terza età, stelle fulgenti del firmamento televisivo filogovernativo, persone come Fede (autore del telegiornale più surrealista del continente), o come il sempre genuflesso Bruno Vespa, capace di intervistare il padrone dodici volte all'anno ed eludere sempre la domanda scomoda.

Tutti coloro conformano l'essenza del berlusconismo-velinismo, e in quanto tali frequentano da anni il padrone. Cercano sicurezza, amiconi, calma, relax e bei corpi per mitigare lo stress e l'estenuante esercizio della politica, la corruzione o il sempre faticoso (per le vertebre) giornalismo da camera.

Ci sono, chiaro è, vie intermedie, provveditori diversi, amanti dello sport del gineceo, mamme mezzane pronte a rinnovare gratis il corpo di magia del prestigiatore, ministri, viceministri e segretari di Stato pronti ad aggiungere novità alle serate, l'enorme cerchia fatta di figlie di amici, conoscenti, vassalli, impiegati, quella mancia di curve promettenti data al portinaio, la guardia del corpo, la cuoca, la cugina del carabinierie, l'aspirante modella che invia le sue fotografie via e-mail a Palazzo Chigi, insieme al numero del suo cellulare scritto con una grafia che imita il rossetto.

Tutta Italia sta al gioco, tutto il paese lo sa; il problema è che tutti lo raccontano, ma nessuno lo dice con il suo nome. Satrapi, imperatori, monarchi e commendatori hanno storicamente riempito di ragazzine i suoi salotti, ma adesso la gente ha paura, l'omertà è condizione indispensabile perchè l'ipocrisia non finisca, perchè l'informazione sia tenuta sotto il controllo diretto o indiretto dell'imperatore (pubblicità istituzionale, sovvenzioni pubbliche, promesse, crediti...), se qualcuno cerca di uscirne può rimetterci l'impiego, la Chiesa di Roma non deve saperlo (e per questo si accontenta solo di reclamare sobrietà), ed inoltre c'è la crisi e viviamo in un pase sotterraneo per definizione, questo meraviglioso belpaese che si è sempre dichiarato fiero della sua arte domestica di arrangiarsi improvvisando, "O Francia, o Spagna basta ch'as magna".

L'entrata delle veline televisive in politica, che si trova all'origine di questa crisi morale, era la conseguenza inevitabile della storia, del sistema. Forza Italia non è mai stato un partito, ma un gruppo di tifosi, di impiegati comandati da Dell'Utri che nel 1994 ha reclutato in fretta e furia tutte le segretarie di Publitalia per compilare in tempo le liste. Nemmeno il suo sucessore, il Popolo della Libertà, è un partito, ma un alluvione di consiglieri mediocri, gestori sommessi e bei visi senza tradizione, ideologia, basi. La televisione e la pubblicità come unica politica; e la politica si fa in televisione. Italia continua ad essere il paradiso della raccomandazione, chi non ha un amico è orfano, ed il grande capo si chiama Silvio. Silvio aggiustatutto.

Ascoltate l'ex professoressa di Noemi Letizia: "È molto logico, lui la aiuterà, a tutti conviene avere amici, un medico che ti scrive le ricette".

Il benefattore è Berlusconi; le scuole e le case sono pieni zeppi di belle Uranite, e il luogho in cui si mettono sotto tiro è Villa Certosa.

Elisa Alloro, una delle veline che sono state nella casa madre, ha pubblicato questa settimana un interessante libro intitolato Noi, le ragazze di Silvio. In esso rivela che anche lei e non solo lei, chiama Berlusconi Papi da molto prima che facesse la sua apparizione nella vita del Cavaliere la cenerentola Noemi.

"È una miniera di saggezza" scrive sul lider massimo la velina giornalista, 32 anni. Nata a Reggio Calabria, Alloro ha partecipato al corso di formazione politica di 25 giovani veline organizzato in vista delle elezioni europee dal PDL, con professori ilustri, fra gli altri il ministro degli Esteri, Franco Frattini, e il vicepresidente dell'Europarlamento, Mario Mauro, a richiesta del primo ministro.

Presentatrice, Alloro è stata prescelta dal Cavaliere insieme a, fra le altre, Eleonora Gaggioli, aspirante attrice; Camilla Ferranti, aspirante presentatrice, Angela Sozio, rossa di Grande Fratello fotografata da Zappadu nel 2007 sulle ginocchia del premier (insieme ad altre quattro), e Barbara Matera, partecipante del concorso Miss Italia della Puglia, amica del dottor Letta e finalmente (dopo l'"io accuso" di Verónica Lario) l'unica candidata velina fra le 25 precandidate.

La prima a chiamare Berlusconi Papi, rivela Alloro, è stata Renata, una velina brasiliana e milanista. Il soprannome si è espanso come un virus. "E adesso, molte ragazze si rivolgono a lui con questo nome; "è un'abitudine, forse il frutto di un accordo tacito, una specie di nome in codice nato, forse, dall'atavico timore ad essere intercettati (dagli ascolti telefonici)", dice a Il Corriere della Sera.

Il libro, di 100 pagine, è scritto sotto forma di lettera a Verónica Lario, rifiuta le accuse di "ciarpame" e difende il capo: "Ogni minuto passato con lui è come un dono divino". Il suo racconto narra che ha conosciuto Berlusconi nel 2004, mentre lavorava a Mediaset. Doveva intervistarlo sul ponte dello Stretto di Messina, ma in un batter d'occhio si è vista catapultata in Sardegna, "ad un pranzo di lavoro con professionisti dello staff presidenziale, io l'unica donna", scrive Il Corriere.

Sono partiti insieme dall'aeroporto romano di Ciampino, sede dei voli di Stato, a bordo dell'aereo presidenziale; durante il viaggio ha scoperto che Berlusconi sapeva tutto su di lei ("mi ha fatto vedere un voluminoso dossier"), e gli ha fatto un'offerta di lavoro che lei ha rifiutato. "Mi ha spiegato che stava organizzando una task force di 50 giovani giornaliste per stabilire un ufficio stampa ponte tra Roma e Bruxelles. Al tuo curriculo converrebbe enormemente, mi disse..."

Finito il pranzo, di nuovo in volo nell'aereo di stato verso San Siro, dove giocava il Milan. Scorta di auto ufficiali, sirene spiegate e poi di nuevo in viaggio aereo verso Ciampino. Dopo aver lasciato Mediaset, Elisa ha continuato a vedere Berlusconi: "Alcune volte mi ha invitato ad andare a Villa Certosa, assistere a cene con decine di invitati". Di Noemi ha un vago ricordo: "Ci hanno presentato fugacemente nel trascorso di una festa", racconta.

Ma impossibile dimenticare, scrive, le due gemelline montenegrine che hanno inscenato "un ballo pazzo e spropositato davanti agli occhi di un costernato primo ministro". E le altre apparizioni non annunciate, femminili e no, alla porta della sue stanze".

Questa è l'Italia, lo ha già detto la first lady Verónica Lario, molto meno indispettita che stanca, Lisistrata, patriota e rivoluzionaria, nel condannare il marciume del berlusconismo-velinismo: "Genitori pronti ad offrire al Drago le loro vestali", "ciarpame politico e maschilista senza pudore", un marito e premier che "frequenta minorenni e non sta bene". Impossibile dire di piú con meno parole.

Lo staff del Cavaliere è attento alle sue necessità. I giornalisti che seguono le mosse del premier raccontano che c'è una bella ragazza nella sua squadra stampa che viaggia con lui ovunque, anche se non sa fare un bel niente. La sua consulente d'immagine copre le debolezze alla meglio e cerca di fare in modo che il Cesare sembri onesto.

C'è un altro personaggio misterioso, una donna quarentenne, bruna, bella, vestita sempre con tailleur, che Zappadu ha fotografato molto spesso nell'aeroporto di Olbia. Si tratta di Sabina Began (SB), la preferita: i pettegoli romani la chiamano l'ape regina.

Il giorno della Liberazione d'Italia, il 25 aprile 2008, durante i festeggiamenti per la vittoria elettorale di Berlusconi, il presidente del Senato, Renato Schifani, Apicella ed altri gerarchi erano circondati da un mazzeto di ragazze sinuose: Don Silvio non aveva occhi che per SB, che si è fatta tatuare su una gamba "SB, l'incontro che mi ha cambiato la vita". Mentre la teneva sulle ginocchia e le canticchiava Malafemmena, Berlusconi ha detto: "Se ci fosse qui un fotografo questa foto varrebbe 100.000 euro".

Come affermato da Lario, la storia politica in gioco va molto più in là del caso Noemi; la povera Noemi è solo l'ultima vittima di questo Grande Fratello. Sará la casa, Villa Certosa, come nelle Mille e una notti, un bunker di lusso un po'volgare con giochi erotici o è Berluscolandia qualcosa di peggio e di più lussurioso?

Probabilemente, nessuna e le tre cose insieme, rispondono diverse fonti sarde e le fotografie di Zappadu, che ci introducono in questo sottomondo. Berluscolandia è bella, non si può non ammettere, anche se la natura sarda è molto piú agreste e meno fittizia che nelle cartoline dall'erba ben segata, quell'orto di erbe medicinali rotondo, quelle torri di imitazione. La prima cosa che sorprende è la smisuratezza.

Sessanta ettari di terreno sono molti. Soprattutto nella costa Smeralda. Ci stanno due spiagge private, tre laghi artificiali, mezza dozzina di piscine, l'anfiteatro in cui si rappresentano gli spettacoli di Apicella (il cantautore che scrive per Berlusconi), delle ballarine, e delle bailaoras (il pubblico del flamenco si chiede ancora chi sia e cosa faceva lì quell'intrusa).

Da una parte della tenuta c'è il Country, uno dei posti prediletti del premier, una discoteca con candele, tappeti orientali ed un riservato chiamato Harem. Non soffrano le anime candide. Nessuno delle migliaia di visitatori di Villa Certosa ha mai parlato di sesso. Lì non c'è sesso. Al massimo, gelato.

Beppe Severgnini, cronista di Il Corriere, lo ha spiegato in questo modo: "Villa Certosa sta adottando, nelle fantasie nazionali, una grandezza leggendaria. Gli amici del protagonista, cercando di minimizzare, contribuiscono ad arricchire la messinscena. Marcello Dell'Utri: "C'è una gelateria. Ti servono tutto il gelato che vuoi. Gratis. Se ci si pensa, è una trovata molto divertente". Flavio Briatore: "C'è il gioco del vulcano. Si parla del più e del meno e quando il gruppo si avvicina al lago, Berlusconi fa finta di preoccuparsi, dice che la Sardegna si trova in una zona volcanica. E in quel momento si sente un'esplosione incredibile, ci sono effetti speciali tipo fiamme...". Sandro Bondi, ministro della Cultura, cercando di spiegare la nudità di Topolanek, l'ex premier ceco: "Bah... D'altronde, pensate che la villa si trova a pochi metri dal mare. Un mare, come lei sicuramente sa, di una bellezza assoluta".

Dell'Utri non ha potuto negare che oltre a gelato e pizza, nella villa ci sono sempre tante giovinette bellissime che passeggiano, fanno il bagno, la doccia, si esibiscono. Il più difficile per Berlusconi non sarà giustificare queste fotografie, che ha già definito "inutili". Il vero problema sarebbe l'esistenza di altre più compromettenti. "Berlusconi sa che c'è una talpa a Villa Certosa. Qualcuno ha tradito dall'interno, ma non sa chi è", spiega Marco Mostallino, un giornalista locale. "Berlusconi crede che si trova probabilmente tra le guardie di sicurezza. Non per caso ha accusato sua moglie dal giornale di suo fratello di farsela con una sua guardia del corpo".

Villa Certosa è vigilata 24 ore su 24 da militari e carabinieri, come fosse una fortezza. Inoltre, ci sono guardie private ed altre che arrivano da tutte le parti. La storia della sicurezza nella Costa Smeralda è collegata al agá Jan, il primo promotore turistico della Sardegna, ed è iniziata con i vigilantes. "Jan ha assunto tutti gli uomini disponibili, e molti di loro avevano precedenti criminali", assicura Mostallino.

Alcuni anni dopo, Berlusconi è arrivato all'isola. "È arrivato con suo fratello Paolo intorno al 1981 o 1982", ricorda il politico sardo. "La sua idea era di costruire due millione di metri cubi sul mare, in un terreno di 200 ettari a sud di Olbia, tra Le Saline e Capo Cerasso. Per fare impressione, arrivava con due libri enormi che diceva contenevano la valutazione dell'impatto economico. Viaggiava con un seguito di architetti, ingegneri, consulenti fiscali, economisti. Fino all'approvazione del progetto sono passati dieci anni, ed è stato concesso solo un cuarto dell'estensione originale, e questo in montagna, lontano dal mare. Ma quando è stato approvato non aveva soldi. Era il 1993 e subito dopo è entrato in politica".

Silvio e Paolo hanno costruito la villa nei primi anni novanta. Con il tempo l'hanno trasformata pian piano in una casa degna di un film di James Bond. L'ironico Severgnini ha scritto sul Corriere della Sera che un giorno qualcuno scriverà la storia di Villa Certosa: "La cinica flessibilità italiana permetterebbe di raccontare molto, se non tutto. L'ultimo scoglio è la coerenza ufficiale. I politici, anche quelli che hanno meno pregiudizi, non sono ancora pronti ad ammettere quello che fanno, perchè hanno paura che qualcuno lo metta a confronto con ciò che dicono".

http://www.elpais.com/articulo/reportajes/Anatomia/Berluscolandia/elpepuint/20090607elpdmgrep_1/Tes

atinvidia284
09-06-2009, 13:49
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/columbia.standard.gif Le avventure del “Cavaliere”
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5921 Colombia
[El Tiempo]

Non so se Silvio Berlusconi merita l’appellativo. Di fatto è un uomo che cavalca con destrezza le pianure del potere economico e mediatico dell’Italia. Se non cavalcasse sulla propria economia e sui propri mezzi di comunicazione non sarebbe il cavallerizzo altezzoso e mondano a capo di un governo.

Con gli scandali che ha provocato è credenza comune che Berlusconi sia abile nel cavalcare il potere politico così come gli “oscuri oggetti” dei suoi desideri, cosa che non si può rimproverare a nessun settantenne. Risulta però patetico quando tutto ciò coinvolge “ giovinette” cadute nelle reti tese “galantemente” dall’ascendente erotico del potere.

Poco m’importa di ciò che “il Cavaliere” fa della sua vita privata. Mi preoccupa di più ciò che fa con la democrazia italiana. È la prima d’Europa stregata da una figura mediatica. Se non fosse immensamente ricco e padrone di potenti mezzi di comunicazione, Berlusconi probabilmente non sarebbe Primo Ministro.

A causa di un immaginabile spostamento del vecchio capitale familiare al capitale monopolistico, Berlusconi divenne proprietario della casa editrice Einaudi. Grazie allo sdegnoso narcisismo di alcuni imprenditori, il proprietario della casa editrice ha appena ordinato ai suoi dipendenti di non pubblicare un libro di José Saramago nel quale il portoghese scrive cose molto dure e sconvenienti su Berlusconi.

Ma cosa ha rappresentato la casa editrice Einaudi? Fu, insieme a Feltrinelli, una delle case editrici storiche d’Italia e d’Europa. Giulio Einaudi (1912-1999), fondatore della prima, fu un grande intellettuale antifascista e un democratico convinto del dopoguerra. Se si vuole ricordare quell’epoca, suggerisco di leggere “Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia”, il magistrale romanzo allegorico di Sciascia.

Durante più di mezzo secolo, Einaudi ha pubblicato i grandi scrittori contemporanei d’Italia e d’Europa. Fu intimo amico, tra gli altri, di Cesare Pavese, Leonardo Sciascia, Italo Calvino, Dino Buzzati, Giorgio Bassani, Natalia Ginsburg, Alberto Moravia y Norberto Bobbio.

Il denaro è una rondine errante che si incastra tra i rami di qualsiasi albero. Rondine o avvoltoio, preferisce gli alberi che hanno la radice velenosa. E il veleno più letale del denaro è il monopolio e la sua forza pervasiva. Questo spiega perché la grande casa editrice è finita nelle mani di un “analfabeta funzionale” immensamente furbo nel maneggiare la sua fortuna e la sua immagine mondana.

Dal democratico e coltissimo Giulio Einaudi all’opulento imprenditore-statista-censore Silvio Berlusconi. Questo è il ritratto dell’Italia di oggi. L’approssimativa industria dell’informazione e dell’intrattenimento a volte miete vittime. E la vittima questa volta è stata Saramago. E non sarà l’ultima visto che l’ideologia, la cultura ed i suoi valori contano poco nell’inventario delle utilità.

Il declino del fertile umanesimo del dopoguerra europeo coincide con l’avvento del culto dell’immagine e con l’idea della politica intesa come star system. E ancora: non bastava la pressione che il capitale esercitava sui governi. Il capitale ha fatto il passo successivo ed è diventato governo, misurando la democrazia con il rating di un reality.

Gli stati moderni hanno decretato da più di due secoli il sacrosanto diritto alla libertà di pensiero e di stampa. Perché un uomo potente che governa uno stato moderno, fa censurare uno scrittore celebre? Forse perché lo scrittore non sta parlando delle fortezze artificiali di quelli che incarnano il potere, ma piuttosto delle loro debolezze e bassezze.

[Articolo originale "Las aventuras de 'Il Cavaliere'" di Óscar Collazos] (http://www.eltiempo.com/opinion/columnistas/oscarcollazos/las-aventuras-de-il-cavaliere_5347307-1)

atinvidia284
09-06-2009, 18:05
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.standard.gif Se l’imperatore è nudo, la storia lo smaschererà
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5933 Gran Bretagna
[The Times]

L’imperatore romano Tiberio era tanto famigerato per le sue scorribande sessuali quanto per i suoi sforzi per tenerle nascoste. Vi ricorda qualcuno?

Benito Mussolini, come è noto, si considerava un nuovo Augusto, una reincarnazione nel XX secolo del primo imperatore di Roma. Sessant’anni dopo (e quasi altrettanto a destra), Silvio Berlusconi sembra ricordare di più il figliastro e successore di Augusto, l’imperatore Tiberio, che governò il mondo romano dall’anno 14 d.C. fino a quando fu soffocato nel suo letto nel 37 d.C. dal Prefetto della Guardia Pretoriana (l’equivalente romano del capo dei servizi segreti).

Voci sui giochini sessuali con i suoi adolescenti prediletti sulle solitarie isole del Mediterraneo sono sicuramente ciò che il Presidente del Consiglio italiano e Tiberio hanno di più interessante in comune. Berlusconi ha scelto la Sardegna come ritiro ricreativo per la sua vecchiaia. Tiberio spese i suoi settant’anni per lo più sull’isola di Capri, nella sua cosiddetta Villa di Giove (una tenuta non troppo dissimile dalla Villa Certosa di Berlusconi, con le sue copiose meraviglie, che vanta una forte sicurezza e una piscina per talassoterapia, tra altri lussi).

Tiberio non doveva preoccuparsi di fotocamere ficcanaso. Ma racconti di ciò che l’imperatore stava facendo sulla sua isola si diffusero presto. Quando andava a fare un bagno, gruppi di ragazzini (i suoi “pesciolini”, come usava chiamarli) gli tenevano compagnia nell’acqua; erano stati educati ad inseguirlo e mordicchiare tra le sue gambe. In altre occasioni, l’anziano imperatore preferiva i piaceri del voyeurismo. Secondo il suo biografo romano Svetonio, “frotte di ragazze e ragazzini, radunati in ogni angolo del suo impero, facevano sesso in tre al suo cospetto, per eccitare i suoi appetiti in declino”. Più probabile, forse, delle voci poco plausibili sulle attività di Berlusconi?

Ma questi racconti sull’immoralità sessuale di Tiberio suggerivano che qualcosa di ancor più marcio era al centro del suo regime politico. Anche qui il paragone con Belusconi è sorprendente - e riposa su qualcosa di più significativo di ciò che quegli antichi o moderni “pesciolini” si dice abbiano fatto. Nell’Italia odierna c’è stata una conquista dei mezzi di comunicazione e una spaventosa repressione della libertà di stampa (nonostante gli sforzi eroici di quotidiani quali La Repubblica per scavare tra i segreti di Berlusconi, l’Italia non gode oggi di una libertà di stampa in alcun normale significato della parola “libertà”). L’Italia antica, sotto Tiberio, vide una simile limitazione della libertà degli storici.

Nell’anno 25 d.C., prima che Tiberio si fosse ritirato nella garconniere di Capri, un certo Cremuzio Cordo fu processato per un nuovo tipo di reato. Aveva scritto una storia in cui aveva lodato come “ultimi veri romani”, Bruto e Cassio, gli assassini di Giulio Cesare (il padre adottivo di Augusto e una delle icone del regime imperiale). In propria difesa, Cordo insistette che le parole sono diverse dalle azioni e che, comunque, molti scrittori precedenti avevano lodato Bruto e Cassio senza incorrere in alcuna pena. Infatti, sia Giulio Cesare sia Augusto, predecessore di Tiberio, avevano tollerato la libertà di parola nelle opere degli storici.

Tiberio non attaccò apertamente Cordo, ma seguì il processo nei suoi confronti e ne ascoltò la difesa, guardandolo severamente. Cordo colse il messaggio, se ne andò e si lasciò morire di fame. Anche i senatori, supini e sempre più disposti a fare il gioco sporco del regime repressivo, colsero il messaggio. Votarono che i libri di Cordo fossero dati alle fiamme. Esattamente allo stesso modo, l’elettorato italiano sembra essere preparato a sostenere Berlusconi (la sua popolarità è al momento l’invidia della maggior parte dei leader Occidentali, nonostante alcune gaffe imbarazzanti, le ragazze e il rimprovero pubblico della Regina).

In risposta ad un nuovo attacco di Berlusconi, Ezio Mauro, editore de La Repubblica, ha recentemente affermato: “Quando i potenti di turno non spiegano qualcosa, il giornalismo ha un lavoro da svolgere”. Cordo sarebbe stato d’accordo. A Roma, gli storici avevano un lavoro da fare, che Tiberio e i suoi seguaci cercarono di ridurre al silenzio.

Cordo non fu l’unico a soffrire. Uno dei peggiori aspetti del regno di Tiberio fu la crescente corruzione del sistema giudiziario. In Italia, Berlusconi è miracolosamente (e con l’aiuto di una legge sull’immunità) sfuggito ai processi, mentre suoi ex consulenti, come David Mills, sono stati condannati alla reclusione. Nella Roma di Tiberio, gli “informatori” (una versione privata, “for-profit”, della polizia segreta) fecero fortuna attraverso false accuse di tradimento contro gli innocenti. Anche qui ex consiglieri, colpevoli o innocenti, furono tra le vittime. Nel 31 d.C., Seiano, in precedenza braccio destro di Tibero, fu condannato dal Senato e strangolato a morte. Ne seguì una sanguinosa epurazione deli amici di Seiano.

Lo stesso Tiberio restò al sicuro - almeno finché il capo della Guardia Pretoriana, che aveva sostituito Seiano, decise che era ora di accelerare l’ascesa al trono imperiale dello squilibrato Caligola per mezzo di un cuscino opportunamente posizionato sulla faccia del vecchio imperatore.

Mussolini commise alcuni crimini terribili sotto lo stendardo del primo imperatore Augusto (l’ultimo, e forse il più evidente dei quali fu quello di aver raso al suolo gran parte della città medievale di Roma per riporare alla luce i resti degli originari monumenti augustei). L’immagine dell’imperatore Tiberio fa presagire un futuro anche più cupo per la politica italiana sotto Berlusconi.

Eppure alla fine, anche se è ormai troppo tardi per le vittime immediate, gli errori possono essere corretti, o almeno la situazione ribaltata. Quando Tacito - il più grande tra gli storici Romani - discusse il regno di Tibero, il suo eroe fu ovviamente Cremuzio Cordo. Cordo non era stato soltanto una tragica vittima del regno del terrore di Tiberio, ma anche un modello per tutti gli storici successivi, che erano determinati a raccontare la verità. Come spiega Tacito, alcune copie della storia di Cordo furono nascoste e sopravvissero alle fiamme; inoltre, come egli sostiene, “la persecuzione delle menti libere non fa che aumentarne l’influenza”.Lo stesso potrebbe rivelarsi vero per l’imperatore Berlusoni e il suo Cordo, l’editore de La Repubblica.

Mary Beard è Professoressa di cultura greca e romana all’università di Cambridge.

[Articolo originale "If the emperor has no clothes, history will expose him" di Mary Beard] (http://www.timesonline.co.uk/tol/comment/columnists/guest_contributors/article6418491.ece)

atinvidia284
10-06-2009, 21:13
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.standard.gif Sostenitori chiedono il Nobel per Berlusconi. Davvero.
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5982 USA
[The New York Times]

ROMA – Da quando i mezzi di comunicazione italiani hanno iniziato a sbirciare dentro la vita privata del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi - trovando una moltitudine di attraenti ragazze - i suoi sostenitori hanno cercato in tutti i modi di spostare l’attenzione su altri argomenti.

Tra questi, c’è un piccolo gruppo con un grande piano: proporre Berlusconi per il Nobel per la pace.

“È dal 1907 che un italiano non vince un Nobel”, ha detto Giammario Battaglia, un avvocato 36enne che ha partecipato al lancio dell’iniziativa qualche mese fa. “Pensiamo sia il momento giusto”. Sembra parlare seriamente. Il gruppo sostiene che Berlusconi, agendo dietro le quinte e facendo uso della sua profonda amicizia con il Primo Ministro russo Vladimir V. Putin, abbia aiutato a porre fine al conflitto tra Russia e Georgia la scorsa estate. “Ha salvato vite umane” dice il signor Battaglia.

Alcuni non sono convinti che questo sia sufficiente al raggiungimento del Nobel o che abbia effettivamente avuto queesto ruolo nel porre fine al conflitto. L’argomento “sembra molto poco plausibile”, ha dichiarato Mark Medish, consigliere per la Russia dell’ex Presidente Bill Clinton e membro del Carnegie Endowment for International Peace.

Battaglia ha anche menzionato il contributo di Berlusconi nei negoziati con la Libia dello scorso anno. Lui incarna “le migliori abilità italiane”, come “la capacità di mediazione”, ha detto Battaglia. “Per noi non sarebbe solo un premio a una persona, ma un premio alle qualità tipiche italiane”.

Nel bene e nel male, in questi giorni pochi italiani stanno dando particolare attenzione ai risultati conseguiti da Berlusconi all’estero. Da quando sua moglie, Veronica Lario, ha scatenato un fiume di pettegolezzi chiedendo il divorzio il mese scorso, arrabbiata per la partecipazione di Berlusconi alla festa per il diciottesimo compleanno di Noemi Letizia, una bella biondina, il paese sta impazzendo nell’elaborare congetture circa la natura del loro rapporto.

Quando è apparso in televisione mercoledì scorso, Berlusconi ha respinto le critiche e l’idea di eventuali elezioni anticipate. Ha detto di avere “il dovere e la responsabilità” di continuare a governare l’Italia.

Questa settimana, un tribunale ha iniziato a indagare sull’utilizzo di aerei di stato per il trasporto di ospiti alla sua villa in Sardegna, mentre un tribunale ha sequestrato centinaia di foto di ospiti semisvestiti che prendevano parte a feste in piscina, sulla base del fatto che la pubblicazione di queste foto violerebbe la privacy Presidente del Consiglio.

Al comitato Berlusconi-per-il-Nobel non interessa. “Vogliamo isolare i fatti e guardarli in un preciso contesto storico”, ha detto Battaglia. Realizzato come una patinata inserzione pubblicitaria in stile americano, il sito web Berlusconi-per-il-Nobel mostra sei giovani con i pollici in su inclusa, stranamente, una donna di colore. C’è un numero crescente di neri in Italia, ma molti sono immigrati irregolari, e non è chiaro quanti di loro hanno diritto di voto.

Una manciata di membri del Parlamento italiano ha sottoscritto l’appello per il Nobel - tra le loro campagne publicitarie per le elezioni per il Parlamento europeo di questo fine settimana. Ma il gruppo afferma che non si tratta di pubblicità gratuita. E dice che Berlusconi non li paga. “Assolutamente no”, ha detto Battaglia. “Penso che lui apprezzerebbe l’iniziativa, comunque”.

[Articolo originale "Supporters Seek Nobel for Berlusconi. Really. " di RACHEL DONADIO] (http://www.nytimes.com/2009/06/04/world/europe/04italy.html?ref=europe)

atinvidia284
10-06-2009, 21:20
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/argentina.standard.gif Berlusconi, il politico a prova di scandalo
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5969 Argentina
[La Nación]

Un’altra Italia viene alla luce

ROMA. L’Italia ha cominciato ieri a votare per eleggere 72 europarlamentari con l’intera attenzione pubblica centrata sul primo ministro, Silvio Berlusconi, che si profila come il vincitore delle elezioni che si concluderanno oggi.

Attualmente il premier è nell’occhio del ciclone a causa della pubblicazione di una serie di foto delle controverse feste private svoltesi nella sua villa sarda. Ma il suo partito otterrebbe, secondo i sondaggi, il 40% dei voti, due punti in più delle elezioni del 2008. Com’è possibile?

Succede che “la devianza di Berlusconi è una devianza accettata”, ha detto a La Nación il sociologo Giuseppe De Rita, uno dei massimi interpreti della società italiana, presidente del Centro Studi Investimenti Sociali (Censis), istituto che dal 1964 analizza la realtà della penisola.

Secondo questo prestigioso sociologo di 76 anni, il fenomeno Berlusconi è il frutto del “cambiamento antropologico” avvenuto nella società italiana, oggi colpita da una logica di relativismo, dall’estremo individualismo e dalla perdita di valori.

“L’italiano medio è decaduto dal punto di vista della morale pubblica e dal punto di vista della morale privata, per cui ogni cosa va bene: se lo fa Berlusconi lo faccio anch’io, o viceversa, se lo faccio io, perché devo rimproverare Berlusconi?”, ha sentenziato De Rita, in un’intervista a La Nacion.

“La chiave è l’attrazione antropologica esercitata da Berlusconi, che ha un rapporto diretto con la gente, a cui piacerebbe somigliargli perché è ricco, perché conquista le donne, perché ha le ville, le automobili, tutto… Berlusconi è l’effetto di un’opinione di massa, non l’effetto di un’opinione pilotata”, ha aggiunto.

- Fuori dall’Italia non si capisce il fenomeno Berlusconi: com’è possibile che da 15 anni domini la politica italiana?

- Lui è stato abilissimo a cavalcare due cicli, storico e culturale, nei quali l’opinione pubblica si forma e si esprime. Berlusconi ha cavalcato il ciclo cominciato con Bettino Craxi (ex premier, socialista) nell’80-‘81. Craxi diceva che bisognava avere capacità decisionale; per decidere bisognava concentrare il potere; per concentrare il potere bisognava verticalizzare il potere; per verticalizzare il potere bisognava personalizzare il potere; per personalizzare il potere bisognava avere capacità mediatica, e per avere capacità mediatica bisognava avere molti soldi. Craxi cadde per quest’ultimo fattore, ma Berlusconi ha cavalcato questo ciclo: quando lui dice che il suo governo fa, decide, e dice basta al Parlamento perché ritarda le decisioni, che devono esserci poche persone al vertice del potere in grado di decidere, lui personalizza e divinizza la sua persona, anche negli scandali.

- Il secondo ciclo?

- Il secondo ciclo è il ciclo della “libertà di poter essere ciò che si vuole”. Se lei prende i discorsi elettorali di Berlusconi dell’anno scorso, vedrà che lui dice sempre che garantisce al popolo italiano la libertà di essere ciò che vuole: “Volete essere ricchi, volete essere internazionali, volete essere puttanieri, io vi garantisco la libertà di esserlo. Io in qualche modo impersono tutto ciò, anch’io sono uno a cui piace essere ciò che voglio, che non sopporta il presidente della Repubblica, perché il presidente non mi lascia fare a modo mio, che non sopporta il Parlamento perché il Parlamento non mi lascia fare a modo mio, che non sopporta la magistratura perché neanche loro mi lasciano fare a modo mio”.

Lui impersona l’idea che il vero valore di una società moderna è essere ciò che si vuole . E lui non dice “fate quello che faccio io”, ma dà un’indicazione implicita: “Se trovate una donna, seppur minorenne, cosa importa, siate voi stessi”…

- In Gran Bretagna uno scandalo come quello di Noemi (la giovane di 18 anni che chiama “papi” Berlusconi) avrebbe causato le dimissioni del premier…

- Il vero problema è che la maggior parte degli italiani sostiene questa idea di poter essere ciò che vuole e lo concede anche a Berlusconi. Se io sono un evasore fiscale, se io sono uno sbandato, se sono un giovane che si droga, se sono un imprenditore che non paga le tasse ma penso che in questo momento sono me stesso, va tutto bene. La devianza di Berlusconi è una devianza accettata. Il vero problema sociale italiano è che c’è un’accettazione.

- L’italiano medio non si scandalizza per il caso Noemi?

- L’italiano medio sostiene, e lo dico in termini brutali, che la maggior parte delle ragazze di 15 e 16 anni sono p… perché si fanno un book, perché vanno a ballare seminude nelle discoteche. L’idea che il dottor De Rita o il dottor Berlusconi siano andati ad una festa con una ragazza di 18 anni non fa male a nessuno. Perché devo scandalizzarmi? Sono loro, sono le lolite, quelle che cambiano le abitudini, non è Berlusconi che ha cambiato le abitudini italiane.

- La stessa cosa succede con gli scandali giudiziari?

- Esattamente: l’italiano comune crede che la magistratura non sia più equidistante. Perché su 100 persone che entrano la mattina nel Palazzo di Giustiza, 80 escono arrabbiate. Tra la gente esiste l’idea che la Giustizia non sia più pulita. Berlusconi è abilissimo a cavalcare questa situazione, a porsi come un perseguitato dalla Giustizia, ma la verità è che gli spettatori pensano che “forse Berlusconi ha ragione perché anche nel mio caso il giudice non ha avuto un atteggiamento equilibrato fra la mia posizione e quella del mio nemico”.

- Quindi il “fenomeno Berlusconi” è frutto di una decadenza generalizzata?

- Tralasciamo la decadenza, io come sociologo non do giudizi di valore. È frutto di un cambiamento antropologico.

- Ma perché in paesi come Inghilterra o Spagna, molto più laici dell’Italia, è inimmaginabile un capo di governo come Berlusconi?

- Un paese cattolico ha il confessionale, ha il perdono, l’assoluzione.

- Si può far peccato…

- Sì, si può far peccato, fortunatamente, perché in un paese luterano sarebbe impossibile. Un paese protestante non perdona. In Italia il peccato si perdona. Ma siamo un paese con una strana concezione del perdono, al limite dell’indifferenza.

[Articolo originale "Berlusconi, el político a prueba de escándalos" di Elisabetta Piqué] (http://www.lanacion.com.ar/nota.asp?nota_id=1136668&high=piqu%E9)

atinvidia284
10-06-2009, 21:47
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/portugal.standard.gif Le foto “innocenti” delle feste estive di Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6010 Portogallo
[Diario de Noticias]

Il primo ministro voleva evitare che fossero divulgate, ma El Pais ha pubblicato le immagini nelle quali si vedono donne in topless e un uomo nudo, l’ex leader ceco Mirek Topolanek.
“Non ho paura, sono foto innocenti non c’è nessuno scandalo, ma si tratta di una violazione della privacy e di un’aggressione scandalosa”. È così che il primo ministro italiano Silvio Berlusconi ha reagito quando ha visto le foto delle feste nella sua casa in Sardegna pubblicate sulla prima pagina del giornale spagnolo El Pais. Le stesse di cui aveva tentato di evitare la pubblicazione da parte dei media.

Nelle cinque immagini riprese durante l’estate del 2008 da Antonello Zappadu, solo un volto è riconoscibile: quello di Berlusconi. È stato proprio il fotografo italiano, che rifiuta il marchio di paparazzo, a celare i volti degli invitati alle feste di Villa Certosa a Porto Rotondo. Nonostante questo, l’altro uomo che compare ha già espresso il proprio disappunto, denunciando che l’immagine è un fotomontaggio. “Sono io nella foto, ma questa è stata manipolata, l’immagine non è autentica” ha detto l’ex primo ministro ceco Mirek Topolanek, fotografato accanto a una donna vicino alla piscina. È un’assoluta intrusione nella mia vita privata. Insisto sul fatto che non facevo niente di compromettente” ha affermato, secondo il sito aktunalne.cz.

Nonostante ciò, l’identità della donna al suo fianco, così come quella delle giovani che camminano con Berlusconi, continuano a restare sconosciute. Così come si ignora chi siano le ragazze che indossano solo il tanga accanto alla Jacuzzi, o la giovane che passeggia nei giardini sotto l’occhio di un uomo della scorta armato di mitraglietta.

Le 300 foto delle feste estive (così come tante altre di capodanno) sono state sequestrate la settimana scorsa dall’autorità giudiziaria italiana - che mette in guardia ora i giornali del paese dalla loro pubblicazione. L’ordine è scaturito dopo che il fotografo aveva tentato di venderle per 1,5 milioni di euro ad una rivista del gruppo Berlusconi. Quest’ultimo ha dichiarato che si è trattato di una violazione della privacy, perché le immagini sono state scattate in un luogo privato. Il suo avvocato Niccolò Ghedini ha presentato una querela contro il giornale spagnolo.

Le foto sono pubblicate in esclusiva da El Pais su concessione di Ecoprensa-Colombia (agenzia di stampa colombiana, N.d.T.). Secondo il giornale, sono state pubblicate non per mostrare la vita privata di Berlusconi, ma la sua “deriva autoritaria”. Tutti gli invitati hanno viaggiato nei cinque aerei privati del Cavaliere. Per suo volere, i suoi voli dal giugno 2008 sono qualificati come ufficiali, e perciò pagati con il denaro dei contribuenti italiani.

“Berlusconi sta mettendo in gioco il futuro dell’Italia come Stato di diritto. Un’Italia che dovesse scivolare nel sentiero nel quale viene trascinata da Berlusconi non è solo un motivo di preoccupazione per gli italiani, ma per tutti gli europei”, diceva l’editoriale.
Uno scandalo in più che si aggiunge al Noemigate, la presunta relazione del primo ministro con la giovane Noemi Letizia, di 18 anni. Un fatto che è all’origine del suo divorzio. Veronica Lario, sua seconda moglie, ha dichiarato che non sarebbe rimasta la moglie di un uomo che “frequenta minorenni”.

[Articolo originale "As fotos "inocentes" das festas de Verão de Berlusconi" di Susana Salvador] (http://dn.sapo.pt/inicio/globo/interior.aspx?content_id=1255500&seccao=EuropaIt%C3%A1lia)

Titanium555
10-06-2009, 22:36
complimenti bel thread......cmq ho visto ancora che non hai riportato la notizia dal giornale svedese nel quale si afferma che Obama manderà a casa degli zii le sue figlie nel caso che berlusconi vada a visitarlo nella sua dimora.....:D :muro:
sto cercando di trovarla in giro ma non riesco a trovarla l'o vista su youtube ma non mi dicono altro tipo giornale o altro.....

atinvidia284
10-06-2009, 23:56
complimenti bel thread......cmq ho visto ancora che non hai riportato la notizia dal giornale svedese nel quale si afferma che Obama manderà a casa degli zii le sue figlie nel caso che berlusconi vada a visitarlo nella sua dimora.....:D :muro:
sto cercando di trovarla in giro ma non riesco a trovarla l'o vista su youtube ma non mi dicono altro tipo giornale o altro.....
Non riesco proprio a stare dietro alla marea di articoli che giornalmente escono.
Non ci credo che Obama abbia detto una cosa del genere,scherzi??:D

atinvidia284
11-06-2009, 00:02
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/cuba.standard.gif Italia: Tiberio ritorna a Capri
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/6008 Cuba
[Juventud Rebelde]

Gli storici raccontano che l’imperatore Tiberio si concedeva i piaceri più sfrenati nella sua villa a Capri. Roma, a quanto pare, gli sembrava un posto troppo in vista per mettere in atto le sue fantasie, ragion per cui era solito portarsi nel suo “piano vacanze” ragazzi e ragazze che, vestiti come figure mitologiche - la maggior parte delle volte affatto vestiti - si occupavano di convertire il luogo in un paradiso del libertinaggio.

Oggi è un altro che lascia Roma i fine settimana e va su un’isola del Mediterraneo a “godersi la vita”. Si tratta del primo ministro di destra Silvio Berlusconi e secondo le ultime rivelazioni del quotidiano spagnolo El País, l’uomo non va a “riposare” nel senso più bucolico della parola, a seminare orchidee o a coltivare un piccolo orto. No.

Le immagini che pubblica il quotidiano evocano per lo più gli scandalosi baccanali di Tiberio. Sono state tutte scattate da un fotoreporter italiano, da un promontorio della Sardegna, e riprendono scene nella tenuta privata del Cavaliere. Le più forti mostrano donne nude e seminude che riposano e bevono bibite intorno ad una piscina ed un individuo, anch’egli vestito “come Dio dipinse Perico” [completamente nudo, N.d.T.], che si avvicina con fare lascivo ad un’altra ragazza con lo stesso “vestito”.

Ce ne sarebbero altre, ma il resto delle immagini è stato confiscato dal Garante per la Privacy con la motivazione che violano l’ambito privato del proprietario, cioè il Primo Ministro che, bisogna dirlo, appare sempre vestito (non so come apparirebbe in quelle che mancano), nonostante sia accompagnato da straordinarie ninfe.

Sebbene abbia annunciato che denuncerà El País, Berlusconi insiste sul fatto che le foto sono “innocenti”: “Quando mai si è visto che uno si fa la doccia in giacca e cravatta?” ed aggiunge: “Si stanno facendo un bagno in una Jacuzzi privata, in una casa”, nella quale i suoi invitati si comportano “come vogliono”. Risposta originale no?

Ciononostante, quello che risulta molto “originale” è che un soggetto come Berlusconi, il secondo uomo più ricco d’Italia, si conceda il lusso di dare queste risposte in qualità di Primo Ministro. La cosa più inconcepibile sarebbe che il pubblico le accetasse. Però molti le accettano! La villa del capo di governo serve da scenario a feste sfrenate ed il suo partito, il Popolo della Libertà (PDL), si preannuncia come il più votato nelle elezioni per il Parlamento Europeo!

Non è un singolo fatto isolato. La stessa moglie di Berlusconi, Veronica Lario, avverte che “molti padri sono disposti a chiudere gli occhi per offrire le loro vergini al drago”, in allusione alle giovani (modelle, ballerine, presentatrici TV) che ogni fine settimana partecipano a queste orge, e si sospetta che in questa storia sia coinvolta anche una minorenne.

Inoltre, questa banda di lascivi saltimbanchi vola a Capri, scusate, in Sardegna, in aerei ufficiali. Perché l’uomo ha modificato la legge: non solo chi governa può utilizzare questi aerei, ma anche le persone scelte da lui in funzione delle sue “necessità”. Se non è per questo e per darsi l’immunità come Primo Ministro di fronte ad accuse di diverso tipo (che non mancano), allora a che cavolo serve la maggioranza parlamentare?

Un’altra domanda è: come è possibile che i laburisti britannici siano alla gogna per rivelazioni di frodi monetarie ed il PDL italiano, con un capo che è uno scandalo vivente e che delira dicendo che la crisi economica mondiale è fondamentalmente “psicologica”, si profili come la formazione europea che probabilmente raccoglierà più voti (circa 40%) per occupare poltrone a Bruxelles?

Per alcuni la spiegazione sta nel fatto che il Cavaliere stesso rappresenta l’ideale dell’”uomo di successo”: un semplice ragazzo che si guadagnava la vita cantando sulle navi da crociera nel mare nostrum è arrivato ad essere il multimilionario padrone di catene televisive fra le più seguite in Italia che utilizza, certamente, per far credere a milioni di suoi conterranei, addolciti con telenovelas, che la vita è una favola in cui la rana, alla fine, diventa principe. Io mi chiedo se alle elezioni europee voteranno per la rana…!

Un’altra causa del successo del PDL è l’assenza di una opposizione solida. Il Partito Democratico, di centro, non alza la testa da quando ha perso le elezioni legislative contro la destra nel 2008. Ed alla fine, siccome i politici “sono tutti uguali” - il libro La Casta, di due giornalisti del Corriere della Sera, racconta tutti gli eccessi inimmaginabili che si regalano i deputati italiani, i cui stipendi sono i più alti d’Europa - la conclusione non è complicata: “Voteremo per il male conosciuto (che è poi il più ricco)”…

Allora riposi pure Tiberio con i suoi allegri amici di Capri. E che importa se esce qualche fotografia.

[Articolo originale "Italia: Tiberio vuelve a Capri" di Luis Luque Álvarez] (http://www.juventudrebelde.cu/internacionales/2009-06-07/italia-tiberio-vuelve-a-capri/)

Titanium555
11-06-2009, 00:07
Non riesco proprio a stare dietro alla marea di articoli che giornalmente escono.
Non ci credo che Obama abbia detto una cosa del genere,scherzi??:D

no no la notizia è sicura, e cmq sarebbe la giusta risposta alle battute del nano, sullo stesso piano......ahahha terribile.....a parte tutto per essere sicuri sto cercando la fonte originale......vediamo un pò se la riesco a trovare.....

nekromantik
11-06-2009, 00:51
Ma da dove esce questa notizia di Obama? O__o

Sinceramente faccio MOLTO fatica a crederci.

Titanium555
11-06-2009, 01:08
Ma da dove esce questa notizia di Obama? O__o

Sinceramente faccio MOLTO fatica a crederci.

Non lo sò da dove esce era un commento su un articolo da parte di persone che non credo abbiano molta voglia di gettare benzina sul fuoco, diceva questa cosa e che proveniva dalla svezia niente più ecco perchè chiedevo quà per avere ulteriori riscontri sto cercando su google se esiste questa notizia, ho trovato molto altro ma non nel particolare questo fatto......posso dire con certezza che anche gli svedesi lo amano :D

atinvidia284
11-06-2009, 15:39
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.standard.gif Il partito CDA si deve tenere alla larga dal partito di Berlusconi
giugno 2009 http://italiadallestero.info/archives/5966 Olanda
[De Volkskrant]

Gli accademici italiani richiamano l’attenzione del partito CDA (Partito Democristiano attualmente al governo, n.d.t.) sulla sua collaborazione con il partito di Berlusconi, che guida un governo fortemente autoritario. Opponetevi, o rompete l’alleanza.

Il partito politico del premier italiano Silvio Berlusconi, il Popolo della Libertà, si presenta alle elezioni europee all’interno del Partito Politico Europeo PPE insieme al partito CDA del premier Balkenende ed altri partiti europei come la CDU tedesca e l’UMP francese. Come italiani residenti in Olanda vogliamo richiamare l’attenzione dei partiti e degli elettori olandesi sul fatto che ci siano più che buoni motivi per chiedere al CDA e agli altri partiti europei di non tollerare oltre la presenza di questo impresentabile alleato all’interno del Partito Popolare Europeo.

Le ultime notizie hanno mostrato tra le altre cose le show girls presentate dal PdL alle elezioni europee per l’alleanza di partiti in cui si trova anche il CDA di Balkenende. Le reazioni internazionale hanno ridicolizzato la predilezione per le ragazzine. Ma la verità è più grave: il PdL tenta l’esportazione in Europa del metodo berlusconiano.

Tale metodo diventa chiaro e diretto nei confronti del parlamento italiano definito da Berlusconi ‘pletorico, inutile e controproducente’ (21 maggio 2009) e di cui dichiara che vanno limitati i poteri in favore di quelli del premier, ossia Berlusconi stesso. Bisogna qui ricordare che il fascismo italiano si instaura con l’attacco mussoliniano al parlamento ‘aula sorda e grigia’ nel novembre 1922?

Oggi non siamo davanti alle forme dittatoriali classiche italiane, ma ciò di cui siamo testimoni nel caso Italia è l’autoritarismo del potere che discredita ogni altra voce e istituzione, e lo può fare perché Berlusconi e la sua famiglia/azienda ha in mano un enorme conglomerato pacchetto di televisioni e giornali come non se ne conosce in nessun altro Paese europeo. Come capo del governo, Berlusconi controlla inoltre le tre reti televisive pubbliche.

Berlusconi può attaccare dalle ‘sue’ televisioni pubbliche e private e dai ‘suoi’ giornali non solo l’opposizione ma anche i giudici dei processi dove è coimputato di corruzione e falso in bilancio. Dopo la condanna dell’avvocato inglese David Mills a quattro anni e mezzo di carcere - per aver testimoniato il falso in favore di Berlusconi in due processi per corruzione e sottrazione di immensi profitti alle tasse italiane - Berlusconi, capo del governo, definisce la giustizia penale italiana una ‘patologia’ del sistema

Anche in questo caso, non si tratta solo di un episodio italiano, visto che le aziende di Berlusconi operano anche in Olanda e vi sono fondati sospetti che la frode fiscale sia passata tramite imprese stabilite ad Amsterdam (Algemeen Dagblad, 1 maggio 2001).

Dal 2001 in poi, Berlusconi ha fatto approvare dal Popolo delle Libertà, partito maggioritario al parlamento italiano, almeno dieci leggi “ad personam”. La forzatura costituzionale, che tende ad indebolire tutte gli altri poteri a favore del presente governo, si legano ad un progetto di società autoritaria, militarizzata, e astiosa contro gay e immigrati.

La politica berlusconiana fa passare gli immigrati per causa ed effetto dei mali italiani, dalla mancanza di lavoro e case alla criminalità mafiosa e alla violenza sessuale. Gli immigrati diventano il caprio espiatorio dell’inefficace azione economica e sociale dei governi Berlusconi – con i militari utilizzati con funzioni di polizia, le nuove ‘ronde’ di civili vigilantes, e la segnalazione dei clandestini da parte dei medici.

Il ‘respingimento’ in mare adottato dall’Italia nell’ultimo mese non fa altro che perfezionare la criminalizzazione degli immigrati: non importa se c’è chi ha diritto all’asilo sulle barche, tutti gli immigrati sono criminali perché clandestini, cui viene loro negato il diritto di richiedere asilo in Italia. Vengono mandati in Libia, paese che non ha ratificato la Convenzione di Ginevra del 1951 sullo status dei rifugiati.

L’Europa ha già più volte censurato l’Italia di Berlusconi per l’irrisolto conflitto di interessi e per il non rispetto degli accordi internazionali contro le espulsioni collettive. Come italiani all’estero chiediamo agli olandesi e ai partiti olandesi di appoggiare la legalità in Italia e di allontanare il rischio di esportazione del ‘metodo Berlusconi’ in Europa. E` necessario che il CDA si prenda la sua responsabilità e rifiuti la presenza di un alleato impresentabile e contribuisca ad isolare il Popolo della Libertà al parlamento europeo.

[Articolo originale "CDA moet zich verre van Berlusconi’s partij houden" di Daniela Merolla et al] (http://www.volkskrant.nl/vk-online/VK/20090603___/1_013/#original)