View Full Version : [JAZZ] I dischi e gli artisti fondamentali
mindwings
31-08-2006, 09:40
ciao a tutti
fantastico thread :D
cercavo consigli su alcuni album jazz --> kind of blue mi ha convertito al jazz
ultimamente ho ascoltato un pò di jamie cullum pat metheny
mi piacerebbe ascoltare qualcosa delle origni del GRANDE jazz
tipo kind of blue di miles davis
vi ringrazio per ogni tipo di suggerimento
ma non elencate una sfilza di album :D
fate una selezione anche secondo i vostri gusti
ciao :)
Darkel83
31-08-2006, 18:51
Allora ti consiglio dei "Best of" di Louis armstrong, Charlie Parker e Duke Ellingtone. Ne trovi parecchi in giro.
Poi "Make the knife - Ella in Berlin" concerto live tenuto da ella fitzgerald a berlino (E' jazz cantato, fenomenale)
Di Miles Davis, gli album dei primi periodi che ho e mi piacciono (oltre Kinf of Blue):
"Miles & Coltrane"
"Ascensore per il Patibolo OST"
"Miles and Monk at Newport" live con Miles davis e Thelonious monk
"Miles Ahead" Miles Davis orchestrato da Gil Evans
Poi:
"Time out" The Brubeck quartet
"Parallel realities" Herbie Hancock, Pat Metheney, Dave Holland & Jack De Johnette (e' jazz contemporaneo: quindi veloce, con molte variazioni etc...)
"Chick, Herbie, Keith & McCoy" Herbie Hancock, Chick Corea, Keith Jarrett & McCoy Tyner (Jazz classico, molto rilassante, un po' minimale con molto pianoforte).
Ci sarebbero molti altri album belli, a me piace tutta la produzione di davis, hancock e coltrane, però molti album sono di jazz "sperimentale" e quindi non te li ho consigliati.
Ma quanto è bello Time Out? Mi sono innamorato di take five la prima volta che l'ho sentita... peccato sia difficile da suonare accompagnamento e linea melodica contemporaneamente sul piano :cry:
Cavolo... esiste un disco con Herbie, Chick, McCoy e Jarrett e NON LO SAPEVO??? che la vergogna ricada su di me... devo procurarmelo immediatamente
P.S.: una curiosità, ma è impressione mia o il Blue Rondo a la Turk era la sigla di qualche programma televisivo? Comunque splendido anche quello...
Ma quanto è bello Time Out? Mi sono innamorato di take five la prima volta che l'ho sentita... peccato sia difficile da suonare accompagnamento e linea melodica contemporaneamente sul piano :cry:
Beh Take Five è uno spettacolo, anche se sinceramente la sto un po' odiando tante le volte che la ho sentita e suonata in quartetto. Cmq splendino anche l'album Time Out, diciamo che i pezzi di quest'album li suono un po' tutti, in questo periodo sto perfezionando Blue Rondo a la turk e Kathy's Waltz.
francoisk
09-09-2006, 09:27
ciao,qualcuno conosce qualche artista che fa un genere simile a george benson e earl klugh?grazie
Darkel83
09-09-2006, 18:53
Ma quanto è bello Time Out? Mi sono innamorato di take five la prima volta che l'ho sentita... peccato sia difficile da suonare accompagnamento e linea melodica contemporaneamente sul piano :cry:
Cavolo... esiste un disco con Herbie, Chick, McCoy e Jarrett e NON LO SAPEVO??? che la vergogna ricada su di me... devo procurarmelo immediatamente
P.S.: una curiosità, ma è impressione mia o il Blue Rondo a la Turk era la sigla di qualche programma televisivo? Comunque splendido anche quello...
Ti consiglio di procurarti anche qualche versione live di time out, io ho una versione di take five fantastica
Sulle sigle non lo so, può essere, quell'album è stato abastanza cannibalizzato anche perchè Brubeck essendo bianco ha avuto un successo commerciale molto esteso...
Darkel83
09-09-2006, 18:57
Ultimamente stò approfondendo la conoscenza di keith jarret, veramente un grandissimo...
mi sn procurato il concerto solo piano "The koln concert"
"Luminecence" un album con un orchestra classica tedesca
"Standards Vol1e2" che raccoglie brani realizzati col trio peacock e dejohnette
anche io mi sono procurato il koln concert... è qualcosa di incredibile... continuo a risentirlo quotidianamente... splendido... e dire che in realtà doveva essere diverso... la mano sinistra non avrebbe dovuto essere così ritmica, keith ha modificato all'ultimo minuto il pezzo perchè il posto del concerto (mi pare Berlino) non era stato in grado di procurargli un piano decente, e dato che le ottave estreme (soprattutto quelle basse) non avevano una resa sonora di qualità ha limitato il pezzo ad ottave medie, mentre invece originariamente c'erano delle parti con entrambe le mani in chiave di basso... strepitoso...
Ora mi metto a cercare time out live :D
^[H3ad-Tr1p]^
17-11-2006, 08:43
salve a tutti ragazzi
non ho letto tutto il post perche' e' lungo,volevo solo qualche informazione anche perche' mi pare di aver capito che qui si parla sololo di jazz ma magari mi sapete rispondere lo stesso
cercavo qualche disco acid jazz ;mi interessa in particolare acid jazz elettronico - dance e giu di li
mi sapete consigliare qualcosa?
^']cercavo qualche disco acid jazz ;mi interessa in particolare acid jazz elettronico - dance e giu di li
mi sapete consigliare qualcosa?
acid jazz:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?s=&threadid=756811
chill out:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=741761
^[H3ad-Tr1p]^
18-11-2006, 13:52
grazie :)
Blaster_Maniac
19-11-2006, 12:34
Azz questo topic e un vero e proprio libro di storia della musica jazz :eek:
Mai visto niente in rete a livello di topic e forum :eek: :eek:
Comunque, essendo io un pianista, ed essendo che sto studiano le basi teoriche del jazz, terze, rivolti, walking bass eccetera, qualcuno mi puo consigliare qualche pezzo jazz da ascoltare SOLO pianoforte? In maniera da utilizzare il mio orecchiuzzo e riprendere i temi improvvisarci sopra?
The best way it's play :sofico:
Intanto mi sollazzo a rifare Reincarnation of a love bird ;)
Ah p.s. cose reperibil eh... non so se mi spiego :oink:
Premesso che non suono alcun strumento e pertanto non possiedo alcun libro di spartiti, nei seguenti tre link ci sono dei punti di partenza da cui iniziare la ricerca:
http://it.wikipedia.org/wiki/Real_Book
http://en.wikipedia.org/wiki/Real_Book
http://www.seventhstring.co.uk/fbindex.html
si tratta di capire quale libro comprare (o eventualmente farsi prestare)
di più nin zo
francoisk
24-11-2006, 22:51
ascoltate being with you di george benson e for ivan di luis salinas :read:
Premesso che non suono alcun strumento e pertanto non possiedo alcun libro di spartiti, nei seguenti tre link ci sono dei punti di partenza da cui iniziare la ricerca:
http://it.wikipedia.org/wiki/Real_Book
http://en.wikipedia.org/wiki/Real_Book
http://www.seventhstring.co.uk/fbindex.html
si tratta di capire quale libro comprare (o eventualmente farsi prestare)
di più nin zo
beh iniziare con gli standard non è una buona idea.. io che lo faccio da tempo jazz consiglio di iniziare a studiare la pronuncia, armarsi di tanta pazienza un buon metronomo:D ed eseguire le scale con le varie ritmiche. dopo si studiano i voicings, ecc ecc..
per chi vuole avvicinarsi al pratico, ovviamente per chi ha un minimo di conoscenze strumentali e teoriche segnalo www.jazzitalia.net trovate lezioni articoli ecc ecc...
ciao :)
Azz questo topic e un vero e proprio libro di storia della musica jazz :eek:
Mai visto niente in rete a livello di topic e forum :eek: :eek:
Comunque, essendo io un pianista, ed essendo che sto studiano le basi teoriche del jazz, terze, rivolti, walking bass eccetera, qualcuno mi puo consigliare qualche pezzo jazz da ascoltare SOLO pianoforte? In maniera da utilizzare il mio orecchiuzzo e riprendere i temi improvvisarci sopra?
The best way it's play :sofico:
Intanto mi sollazzo a rifare Reincarnation of a love bird ;)
Ah p.s. cose reperibil eh... non so se mi spiego :oink:
eheh attento però rischi di prendere cattive abitudini :p
cerca g minor complex ehheh... ecco ad esempio per il walking bass cerca di ascoltare Lennie Tristano che è stato uno dei più illustri nel genere.. ed anche un mio riferimento per lo studio :)
Everlost
14-12-2006, 14:13
Bel 3d :D un peccato sia poco citata la fusion,che io amo, soprattuto a livello chitarristico-strumentale.Mi sento di consigliarvi questi album, che nessuno ha citato .
Shawn Lane - Powers of Ten
Shawn Lane - The Tri-tone fascination
Shawn Lane,Jonas Hellborg -tutti quanti!
Greg Howe,Dennis Chambers,Victor Wooten - Extraction
Greg Howe,Dennis Chambers,Tetsuo Sakurai - Gentle Hearts
Al Di Meola,Jean Luc Ponty,Stanley Clarke - The rite of Strings
Allan Holdsworth - Metal Fatigue
Qualcuno li conosce?Io li ascolto praticamente tutti i giorni. :p
beh iniziare con gli standard non è una buona idea..
E chi ha scrittto di iniziare con gli standard ?
A parte che io per standard intendo i pezzi scritti dai compositori della canzone popolare USA della prima metà del ventesimo secolo (Porter, Berlin, Rodger & Hart, Kern, Arlen, Mercer, Cahn, Van Heusen, Henderson, Duke, Warren ecc) diventati molto eseguiti ed incisi su disco in ambito jazzistico.
In senso più largo anche i pezzi di Ellington, Monk, Powell, Coltrane, Golson, Tadd Dameron e di molti altri jazzisti attivi negli anni 40, 50 e 60 (compreso lo stesso Tristano) potrebbero essere considerati standard.
Non hai letto attentamente quei tre link; non sono tutti libri di standard (almeno inteso nel primo senso), anche perchè si tratta almeno di una sessantina di titoli (e ci sono libri solo sui pezzi di Kenny Barron o Abbey Lincoln ad esempio).
Apposta ho scritto 'si tratta di capire quale libro comprare (o eventualmente farsi prestare)'.
gigio2005
01-03-2007, 14:51
dunque:
come si potrebbe definire questo pezzo?
http://www.amazon.com/gp/music/wma-pop-up/B00005QK2X001002/ref=mu_sam_wma_001_002/002-4408640-4760835
sicuramente e' troppo melodico per essere jazz puro...pero' e' molto bello... conoscete qualche quartetto/quintetto jazz che fa cose del genere?
dunque:
come si potrebbe definire questo pezzo?
http://www.amazon.com/gp/music/wma-pop-up/B00005QK2X001002/ref=mu_sam_wma_001_002/002-4408640-4760835
sicuramente e' troppo melodico per essere jazz puro...pero' e' molto bello... conoscete qualche quartetto/quintetto jazz che fa cose del genere?
non sapevo nemmeno dell'esistenzadi questo thread se no mi ci iscrivevo prima :D suono piano e tastiera in unaband e facciamo Jazz, R&B, Funky, Blues
Da quel che sento il brano che dici tu lo definirei più swing. Cmq molto interessante.
beh iniziare con gli standard non è una buona idea.. io che lo faccio da tempo jazz consiglio di iniziare a studiare la pronuncia, armarsi di tanta pazienza un buon metronomo:D ed eseguire le scale con le varie ritmiche. dopo si studiano i voicings, ecc ecc..
per chi vuole avvicinarsi al pratico, ovviamente per chi ha un minimo di conoscenze strumentali e teoriche segnalo www.jazzitalia.net trovate lezioni articoli ecc ecc...
ciao :)
io personalmente, trovo che vadano bene anche gli standard ma la cosa più importante è la possibilità di poter suonare in gruppo. E' totalmente diverso dal suonare da soli e secondo me ti da quella carica in più...
Cmq raga per gli amanti del genere consiglio di ascoltare B Side la sera dal lunedi al giovedi, dalle 21.00 alle 22.30 su Radio Deejay. Davvero un bel programma, si spazia dal jazz al funky, poi blues, tecno ecc...con Alessio Bertallot al microfono, un grande per quanto mi riguarda...
Per chi non hai mai avuto modo di ascoltarlo, potete ascoltare in streaming le precedenti puntate sul sito di radio deejay. ;)
gigio2005
16-05-2007, 22:01
non sapevo nemmeno dell'esistenzadi questo thread se no mi ci iscrivevo prima :D suono piano e tastiera in unaband e facciamo Jazz, R&B, Funky, Blues
Da quel che sento il brano che dici tu lo definirei più swing. Cmq molto interessante.
uau avete riesumato il 3d...
cmq il brano che avevo linkato e' la colonna sonora di:
http://artfiles.art.com/images/-/Monsters-Inc-Poster-C10279764.jpeg
Cmq raga per gli amanti del genere consiglio di ascoltare B Side la sera dal lunedi al giovedi, dalle 21.00 alle 22.30 su Radio Deejay. Davvero un bel programma, si spazia dal jazz al funky, poi blues, tecno ecc...con Alessio Bertallot al microfono, un grande per quanto mi riguarda...
Per chi non hai mai avuto modo di ascoltarlo, potete ascoltare in streaming le precedenti puntate sul sito di radio deejay. ;)
lo ascoltavo spesso solo che poi a un certo punto sono sconfinati nell'ambient quasi... (genere musicale che io odio non ci posso fare niente :D )
Cmq cercherò di ascoltare di nuovo la trasmissione chissà che non siano ritornati agli inizi :)
Vorrei segnalare questo CD che a mio avviso non è niente male:
Catching Tales di Jamie Cullum
http://cover6.cduniverse.com/MuzeAudioArt/Large/56/602256.jpg
Track list:
1. Get Your Way
2. London Skies
3. Photograph
4. I Only Have Eyes For You
5. Nothing I Do
6. Mind Trick
7. 21st Century Kid
8. I'm Glad There Is You
9. Oh God
10. Catch The Sun
11. 7 Days To Change Your Life
12. Our Day Will Come
13. Back To The Ground
14. My Yard
Segnalo la 13: Back To The Ground, a mio avviso la migliore di tutto il CD :D
... uno spazio di discussione sul jazz davvero interessante all'interno di un sito che si occupa di tecnologia. Bene, dopo essermi letta tutte le 14 pagine precedenti mi sa che me lo metto nei preferiti con buona pace di un problema con l'antivirus che risolverò poi. :D
Mi costituisco in quattro e quattr'otto sperando in proficui scambi reciproci: non canto, non suono e stecco anche quando citofono, dopo incidenti imbarazzanti tipo la raccolta a dispense della De Agostini "Il Grande Jazz" mi imbatto in Polillo, il quale mi ha permesso di educare l'orecchio in fatto di jazz per piano e tant'altro.
Convengo con chi dice che bisogna partire dallo zoccolo duro di chi ispirò i contemporanei per capire con cosa e chi abbiamo a che fare adesso anche se ciò mi rende un pò stitica in fatto di giudizi: insomma, buono Jarrett, da coltivare Mehldau, ma se si tratta di sparare un "geniale", ecco... quello lo dedico al limite a Bill Evans.
On air: primo cd del doppio "Bright Moment" del sottovalutato Roland Kirk. Consiglio. Il secondo, invece lo trovo troppo "charlestonato"...
Su consiglio vostro, invece, sto scaricando le "Mozart Session" di Corea e McFerrin che non conosco e son proprio curiosa di ascoltare.
Alle prox.
complimenti per il 3d
davvero interessante, molto curato e ricco di spunti
lo seguirò con attenzione!
Sto ascoltando:
Archie Shepp, Attica Blues
Herbie Hancock, Watermelon Man
e tutto dei Magma (forse non c'entrano in questa sezione jazz, ma non ne sarei poi così sicuro...)
mccarver
11-07-2007, 22:22
Riporto in auge l'interessante thread con una notizia fresca fresca dall'Umbria Jazz di Perugia (http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/spettacoli_e_cultura/jarret-umbria-jazz/jarret-umbria-jazz/jarret-umbria-jazz.html)
Jarrett insulta il pubblico per un flash
Umbria Jazz: "Abbiamo chiuso con lui"
Pianista geniale, certo, ma anche scontroso. Keith Jarrett si è esibito ieri a Perugia a Umbria Jazz e non si è affatto sforzato di essere cordiale col pubblico, anzi lo ha insultato. Per questo gli organizzatori hanno annunciato che il musicista non sarà più il benvenuto alla kermesse jazz.
...
Famoso per le sue manie, il jazzista ha ricordato a sua volta che al primo clic di una macchina fotografica, lui, Gary Peacock e Jack DeJohnette se ne sarebbero andati.
...
Finito il concerto, quando era tempo di bis, il lampo di una macchina fotografica ha fatto precipitare la situazione.
Pianista senza dubbio geniale. Matto come tutti gli artisti di talento. Non gliela si poteva perdonare? :rolleyes:
mccarver
11-07-2007, 22:28
Shawn Lane - Powers of Ten
Shawn Lane - The Tri-tone fascination
Shawn Lane,Jonas Hellborg -tutti quanti!
Greg Howe,Dennis Chambers,Victor Wooten - Extraction
Greg Howe,Dennis Chambers,Tetsuo Sakurai - Gentle Hearts
Al Di Meola,Jean Luc Ponty,Stanley Clarke - The rite of Strings
Allan Holdsworth - Metal Fatigue
Qualcuno li conosce?Io li ascolto praticamente tutti i giorni. :p
Sono un gran patito del jazz-rock. A questi che hai citato (e che ho ascoltato per la maggior parte) aggiungo:
A guitar supreme - Giant steps in fusion guitar (2004)
Scott Henderson, Steve Smith, Victor Wooten - Vital tech tones (1998)
Scott Henderson, Steve Smith, Victor Wooten - Vital tech tones 2 (2000)
Richie Kotzen, Greg Howe - Project (1997)
Richie Kotzen, Greg Howe - Tilt (1995)
Riporto in auge l'interessante thread con una notizia fresca fresca dall'Umbria Jazz di Perugia (http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/spettacoli_e_cultura/jarret-umbria-jazz/jarret-umbria-jazz/jarret-umbria-jazz.html)
Jarrett insulta il pubblico per un flash
Umbria Jazz: "Abbiamo chiuso con lui"
Pianista geniale, certo, ma anche scontroso. Keith Jarrett si è esibito ieri a Perugia a Umbria Jazz e non si è affatto sforzato di essere cordiale col pubblico, anzi lo ha insultato. Per questo gli organizzatori hanno annunciato che il musicista non sarà più il benvenuto alla kermesse jazz.
...
Famoso per le sue manie, il jazzista ha ricordato a sua volta che al primo clic di una macchina fotografica, lui, Gary Peacock e Jack DeJohnette se ne sarebbero andati.
...
Finito il concerto, quando era tempo di bis, il lampo di una macchina fotografica ha fatto precipitare la situazione.
Pianista senza dubbio geniale. Matto come tutti gli artisti di talento. Non gliela si poteva perdonare? :rolleyes:
Si sarà anche geniale e su quello non dice niente nessuno, anzi è uno dei miei pianisti preferiti, però è giusto. Non è che perchè è bravo gli si può permettere tutto :D
Pianista senza dubbio geniale. Matto come tutti gli artisti di talento. Non gliela si poteva perdonare? :rolleyes:
forse, ma un concerto è fatto anche di rapporto con il pubblico. Jarret farebbe meglio a suonare in una stanza foto-isolata :D
un paio di giorni fa l'ha menata a Macerata perchè faceva freddo, nel 2002, alla centrale del tennis di Roma, se non sbaglio, per uno dei suoi capricci voleva il volume talmente basso che metà del pubblico non sentiva niente... insomma meglio ascoltare i suoi dischi in salotto (infatti io li ho tutti :p )
Sono un gran patito del jazz-rock. A questi che hai citato (e che ho ascoltato per la maggior parte) aggiungo:
A guitar supreme - Giant steps in fusion guitar (2004)
Scott Henderson, Steve Smith, Victor Wooten - Vital tech tones (1998)
Scott Henderson, Steve Smith, Victor Wooten - Vital tech tones 2 (2000)
Richie Kotzen, Greg Howe - Project (1997)
Richie Kotzen, Greg Howe - Tilt (1995)
:ave: :ave:
disco meraviglioso
pietra miliare del jazz-rock è a mio parere "Gil Evans and his orchestra plays the music of Jimi Hendrix", purtroppo introvabile in Italia.
alle chitarre ci sono John Abercrombie e Rio Kawasaki.
ciao :)
Gil Evans and his orchestra plays the music of Jimi Hendrix
bello, ce l'ho ;)
FOXYLADY
13-07-2007, 20:43
Tre album che ho recuperato di recente e secondo me, conoscitore dilettante di jazz, meritano.
Eric Dolphy - Berlin Concert
http://www.artistdirect.com/Images/Sources/AMGCOVERS/music/cover200/drh200/h211/h21164thctt.jpg
Eric Dolphy - The Illinois Concert
http://ec1.images-amazon.com/images/I/41M8P8DCDPL._AA240_.jpg
The Red Garland Quintet - All Mornin' Long
http://ec1.images-amazon.com/images/I/41SRJ4108JL._AA240_.jpg
Ciao
Jarrett e le sue sparate? Pazienza, conta pur sempre la musica e poi forse bisogna tenere in conto che su un carattere di base già difficile come il suo, la malattia potrebbe aver influito, enfatizzando l'aggressività.
Mi son segnata sulla lista della spesa "The Illinois Concert" di Dolphy, grazie Foxy.
On air (tanto per cambiare dal concerto con Metheny di Villa Arconati del 12/7): Brad Mehldau in "Elegiac Cycle".
Il concerto, per quanto l'acustica all'inizio non fosse un granchè, è stato molto gradevole e mi ha confermato il valore di Mehldau che fin lì avevo potuto apprezzare solo su registrazione.
Pat, invece, è il solito grande e va detto!
Alle prox. :)
G.D. (grave dimenticanza): assolutamente da segnalare il pezzo "Sound Of Water" in cui Metheny, con la chitarra a 42 corde, dà vita, insieme al piano di Mehldau, ad un brano dal sapore misticheggiante davvero notevole (e sottolineo che non amo la new age, ma questo è speciale).
^[H3ad-Tr1p]^
19-07-2007, 12:31
per acid jazz eletttronico mi sapete suggerire titoli ?
A mio modesto parere 2 dei dischi più belli, che sono verametne da ascoltare e non stufano mai ci sono, Time Out e Time Further Out, del Dave Brubeck Quartet con Paul Desmond al Sax.
Oltre al mitico Take Five, ci sono altri pezzi molto interessanti come Blue Rondo a la turl, three to get started e it's a raggy waltz:
http://media.npr.org/music/bjrl/brubecktime200.jpg
Time Out Track list:
- Blue Rondo a la Turk
- Strange Meadowlark
- Take Five
- Three to Get Ready
- Kathy's Waltz
- Everybody's Jumpin'
- Pick up Sticks
http://www.sonymusicstore.com/coverimages/SME_0101_CK_064668.70Q_200x200_72dpi_RGB.jpg
Tme Furher Out Track list:
1. It's A Raggy Waltz
2. Bluette
3. Charles Matthew Hallelujah
4. Far More Blue
5. Far More Drums
6. Maori Blues
7. Unsquare Dance
8. Bru's Boogie Woogie
9. Blue Shadows In The Street
10. Slow And Easy (AKA Lawless Mike) - (bonus track)
11. It's A Raggy Waltz - (live, bonus track)
^;17984090']per acid jazz eletttronico mi sapete suggerire titoli ?
Boh prova gli Incognito ma è più funky
^;17984090']per acid jazz eletttronico mi sapete suggerire titoli ?
Mi viene in mente The James Taylor Quartet, ma non frequento un granchè il genere, sorry...
^[H3ad-Tr1p]^
20-07-2007, 18:12
si',intendevo pero' roba tipo st germain diciamo...
^;17984090']per acid jazz eletttronico mi sapete suggerire titoli ?
guarda che già hai chiesto la stessa cosa alcuni mesi fa in questa stessa discussione
salve a tutti ragazzi
non ho letto tutto il post perche' e' lungo,volevo solo qualche informazione anche perche' mi pare di aver capito che qui si parla sololo di jazz ma magari mi sapete rispondere lo stesso
cercavo qualche disco acid jazz ;mi interessa in particolare acid jazz elettronico - dance e giu di li
mi sapete consigliare qualcosa?
e ti ho già risposto indicandoti altri due thread
acid jazz:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?s=&threadid=756811
chill out:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=741761
ma usare quei thread no eh ? :rolleyes:
L'acid jazz col jazz non c'entra nulla.
^[H3ad-Tr1p]^
20-07-2007, 18:27
guarda che già hai chiesto la stessa cosa alcuni mesi fa in questa stessa discussione
e ti ho già risposto indicandoti altri due thread
ma usare quei thread no eh ? :rolleyes:
L'acid jazz col jazz non c'entra nulla.
e' che non ho trovato nulla di interessante,cosi' ho chiesto per vedere se c'era qualcosa di nuovo :p :Prrr:
JamalWallas
15-08-2007, 13:53
Ciao a tutti! Mi sto avvicinando da poco a questo genere, speravo di trovare in prima pagina una lista dei dischi "must have", ma non è stato così, quindi... Per un niubbo del genere :D cosa consigliate?
Ciao a tutti! Mi sto avvicinando da poco a questo genere, speravo di trovare in prima pagina una lista dei dischi "must have", ma non è stato così, quindi... Per un niubbo del genere :D cosa consigliate?
Potresti cominciare con Time Out di Dave Brubeck :-)
Tra l'altro in questo periodo continuano ad "usare" Take Five per molte pubblicità in TV :D
Ciao a tutti! Mi sto avvicinando da poco a questo genere, speravo di trovare in prima pagina una lista dei dischi "must have", ma non è stato così, quindi... Per un niubbo del genere :D cosa consigliate?
Potresti continuare con "Kind Of Blue" di Miles Davis (1959) dopodichè, tra i vari rifacimenti del pezzo "All Blues" contenuto in questo album, ti consiglierei di ascoltare anche quello eseguito da Lukather e Carlton: davvero divertente! :D
KnightOAC
02-10-2007, 19:47
a chi piace la batteria e le percussioni in generale consiglio un qualsiasi cd di art blackey ;) ;) ;) ;) ;)
Adrian II
04-12-2007, 13:19
ultimamente sono alla ricerca di qualche bel trombettista di quelli "urlanti", per dire... chi mi consigliate? per studio sto ascoltando tutta roba troppo tranquilla:D mi ci vorrebbe un po' di swing!
Ti consiglio i trombettisti più aggressivi di stile hard bop o free jazz: Woody Shaw, Eddie Henderson e Lee Morgan nel primo stile, Booker Little e Don Ellis nel secondo.
Adrian II
04-12-2007, 14:16
Ti consiglio i trombettisti più aggressivi di stile hard bop o free jazz: Woody Shaw, Eddie Henderson e Lee Morgan nel primo stile, Booker Little e Don Ellis nel secondo.
grazie, ho dato un'occhiata veloce con youtube e ci siamo eccome! lee morgan mi fu già consigliato ma non ero capace di ricordare il nome!
Aggiornati i link non più funzionanti al post #5 e aggiunti altri album con foto.
JamalWallas
24-12-2007, 12:54
Mi son fatto due regalini oggi:
-Time Out di Dave Brubeck
-Kind Of Blue di Miles Davis
Mi sto avvicinando al genere ragassuoli... :D
Mi son fatto due regalini oggi:
-Time Out di Dave Brubeck
Spettacolo di disco, uno dei miei primi dischi jazz che ho comprato (una decina di anni fa)...non mi stancherò mai di ascoltarlo! :D
Adrian II
28-12-2007, 11:51
curiosità:
è un po' di tempo che mi chiedo una cosa su blue bossa versione john coltrane... è lui lo psicopatico al flauto?? :D
Wolfgang Grimmer
28-12-2007, 15:56
curiosità:
è un po' di tempo che mi chiedo una cosa su blue bossa versione john coltrane... è lui lo psicopatico al flauto?? :D
Qualcuno ha ascoltato questo
http://www.musicweb-international.com/jazz/2000/oct00/classicellington.htm
?
JamalWallas
01-07-2008, 17:06
Holaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa :D
Per caso sapete dirmi dove trovare le date dei concerti di quest'anno Jarrett in solo?
Fabiaccio
03-07-2008, 13:20
Non ho letto tutta la discussione, ma secondo voi può rientrare in questo thread Django Reinhardt? :)
Anche se forse è più sul versante swing mi sembra si possa configurare nel jazz ;).
Comunque consiglio Sultan Of Swing, un sestuplo con 143tracce:
Disc 1
I'se a Muggin'
I Can't Give You Anything But Love
Oriental Shuffle
After You've Gone
Are You in the Mood?
Limehouse Blues
Nagasaki
Swing Guitars
Georgia on My Mind
Shine
In the Still of the Night
Sweet Chorus
Exactly Like You
Charleston
You're Driving Me Crazy
Tears
Solitude
Hot Lips
Ain't Misbehavin'
Rose Room
Body and Soul
When Day Is Done
Runnin' Wild
Chicago
Liebestraum No. 3
Disc 2
Miss Annabelle Lee
A Little Love, a Little Kiss
Mystery Pacific
In a Sentimental Mood
The Sheik of Araby
I've Found a New Baby
Alabamy Bound
Improvisation
Parfum
St. Louis Blues
Bouncin' Around
I've Found a New Baby
Bricktop
Speevey
Minor Swing
Viper's Dream
Swingin' With Django
Paramount Stomp
Bolero
Bolero [alternate take]
Mabel [alternate take]
Mabel
My Serenade
Disc 3
You Rascal You
Stephen's Blues
Sugar
Sweet Georgia Brown
Tea for Two
Stockholm
Younger Generation
I'll See You in My Dreams
Echoes of Spain
Out of Nowhere
I Can't Give You Anything But Love
Naguine
Nuages
Rhythm Futur
Begin the Beguine
Blues
Coucou
Indecision (Undecided)
Swing 41
Nuages
Pour Vous (Exactly Like You)
Fantasie Sur une Danse Norvegienne
Vendredi
Liebesfreud
Mabel
Disc 4
Petits Mensonges (Little White Lies)
Les Yeux Noirs (Dark Eyes)
Sweet Sue, Just You
Swing de Paris
Oiseaux des Iles
All of Me
Festival Swing
Dinette
Crepuscule
Swing 42
Festival Swing 1942, Part 2
Belleville
Lentement Mademoiselle
Douce Ambiance
Manoir de Mes Reves
Oui
Cavalerie
Fleur d'Ennui
Blues Clair
Improvisation No. 3, Pt. 1
Improvisation No. 3, Pt. 2
Disc 5
Coquette
Django's Tiger
Embraceable You
Echoes of France
Swingtime in Springtime
Yours and Mine
On the Sunny Side of the Street
I Won't Dance
R-Ving-Six
How High the Moon
Lover Man
Blue Lou
Blues
What Is This Thing Called Love?
Ol' Man River
Si Tu Savais
Eveline
Diminushing
Mike
Oh, Lady Be Good
Festival 48
Fantaisie
Bricktop
Just for Fun
To Each His Own/Symphonie
Disc 6
M�lodie au Cr�puscule
Nuages [take 2]
Just One of Those Things
Songe d'Automne
Vette
Django's Dream (R�verie)
Topsy
Dinette
Belleville
Tears
Tiger Rag
Minor Swing
La Mer
Bricktop
O� es-tu mon amour? (Where Are You My Love?)
Daphn�
Djangology
Place de Brouck�re
Nuits de Saint-Germain-des-Pr�s
Troublant bol�ro
Anouman
Brazil
(I'm) Confessin' (That I Love You)
Nuages
:) :) :)
edit: ho visto ora che l'hai messo tra i 100 jazzisti migliori di sempre vabbè tanto l'antologia la consiglio uguale ;)
Radagast82
04-07-2008, 13:49
giovani, che mi consigliate di branford marsalis?
io cerco un album che abbia le sonorità jazz ma con ritmo veloce, per intenderci, tipo quello spezzone di "englishman in new york" di sting o dell'album live sempre di sting "bring on the night", in particolare della canzone "bring on the night/when the world is running down"
zanardi84
04-07-2008, 18:31
Un nome interessante: Barbara Dennerlein, suona l'hammond.
Su youtube ci sono diversi video. Un vero portento!
pistacchio89
04-09-2008, 08:09
Specificate chi manca secondo voi e i vostri musicisti e album jazz preferiti. Buon ascolto :)
Complimenti per la discussione molto interessante! :mano:
Alla lista aggiungerei Clifford Thornton (eccezionale trombettista e trombonista free che ha suonato a lungo con Archie Shepp e Sun Ra :ave:) Abdullah Ibrahim (Echoes From Africa, Water From An Ancient Well, Yarona) Hamid Drake (Emancipation Liberation: A Real Statement of Freedom e Outha del 2005 con Angeli).
Tra gli artisti più recenti che preferisco segnalo Mats Gustafson, Yuri Honing, Tim Hagans, Steve Bernstein, Bill Frisell, Marc Ribot, Anouar Brahem, Gilad Atzmon e Paolo Angeli.
edit:
mi sono dimenticato Jim Black e Brad Shepik! :doh:
Ciao, grazie per l'apprezzamento e i nomi suggeriti.
Colgo l'occasione per precisare i criteri a cui mi sono attenuto per stilare la guida che ha scopo divulgativo:
- ho inserito gli artisti che ritengo più innovativi, importanti o significativi per l'evoluzione del jazz moderno (il jazz tradizionale è fuori dalla trattazione della guida, a parte un post di elencazione dei nomi) cercando di limitare al massimo il mio gusto personale (ed è per questo motivo che alcuni artisti a me molto cari a malincuore li toglierò dalla descrizione e li rimpiazzerò con altri) con una valutazione storica e critica
-ho inserito un solo disco per ciascun artista (fatta eccezione i due a testa per John Coltrane e Miles Davis, data la loro importanza in più correnti stilistiche), e sono tutti titoli esistenti anche in formato cd, evitando raccolte, collection o best of
- ho descritto il disco che ritengo più importante o siginficativo dell'artista o del gruppo in questione, che non è spesso quello che a me piace di più o che artisticamente è il pìù riuscito (nel free jazz ho scelto spesso anche quello che ritengo essere l'album introduttivo più accessibile all'ascolto per avvicinarsi all'artista)
- ho cercato di evitare che ci sia una preponderanza di alcune case discografiche (in elenchi o liste similari spesso ci sono troppi titoli della Blue Note o della Columbia, ad esempio) e di alcuni strumenti (certo, è chiaro che pianisti, sassofonisti e trombettisti sono gli strumentisti più numerosi)
- ho cercato di evitare una preponderanza di una o più correnti stilistiche (anche se al momento hard bop e free sono gli stili chiaramente più presenti)
- ho anche cercato di evitare la preponderenza di determinate annate e decadi. Quest'ultimo obiettivo è stato raggiunto solo parzialmente, in quanto è comunque difficile storicizzare il presente ed il passato prossimo nella musica, certamente gli ultimi 25 anni sono un po' sottorappresentati.
Inizialmente durante la prima stesura della guida cinque anni fa avevo intenzione di elencare i 100 nomi più significativi; ma dopo poche settimane mi sono reso conto che cento nomi o dischi sono troppo pochi, quali che siano i nomi e titoli scelti, rimarrebbero comunque diversi altri essenziali fuori dai 100.
Attualmente sono descritti 138 dischi. Per ragioni tecniche non è possibile inserire più di 20 immagini per post, questo significa che dato che i post sono 9, al massimo posso arrivare a 180 titoli, e che me ne rimangono 42 da inserire.
Ci sono alcuni musicisti essenziali che ancora non ho volutamente inserito.
Non è una dimenticanza, per alcuni non sono riuscito ad ascoltare diversi album in quanto di difficile reperibilità in cd o in lp.
Per altri è difficile stabilire quale sia il disco più significativo (specie per i musicisti dell'area free, penso a Steve Lacy, Henry Threadgill o Butch Morris ad esempio).
Le difficoltà aumentano poi per i musicisti europei, specie per quelli scandinavi e dell'est europeo.
Speravo che non se ne accorgesse nessuno della mancanza di Abdullah Ibrahim (Dollar Brand) :stordita: :fiufiu: anche se l'ho comunque citato nel post #10 di questo thread.
E' uno dei miei pianisti preferiti, non assomiglia a nessun'altro, ho una quindicina di cd suoi e l'ho visto dal vivo, il problema è che ha inciso oltre 70 album...... è tra i musicisti che inserirò nella guida.
Clifford Thornton mi piace tantissimo, ho il suo strepitoso 'The Panther and the Lash' ma dovrei inserire allora anche altri trombettisti come Charles Tolliver, Leo Smith e Kenny Wheeler ed altri musicisti dell'area free come Frank Wright o Chico Freeman.
Sul free jazz segnalo il thread seguente:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1752655
pistacchio89
10-09-2008, 10:23
Non avevo visto che questa discussione era stata aperta anni fa! :fagiano:
e non sapevo di questi limiti tecnici di cui si deve tenere conto.
Complimenti ancora per l'ottimo e monumentale lavoro :)
pistacchio89
24-09-2008, 08:19
Esce il 30 settembre!
https://www.jazzloft.com/images/milesbox.jpg
• Two CDs (original album plus studio sequences, false starts, and alternate takes from 1958-59 sessions, plus 17-minute “So What” live in Holland, 1960)
• DVD: newly-produced documentary featuring superstars of jazz
• 60-page ‘perfect-bound’ 12x12 full-color book, tons of photos
AND
• 180-gram blue vinyl 12-inch LP– first time ever in a Legacy box set!
In-depth liner note essays written by award-winning Miles Davis authorities Francis Davis and Gerald Early; session transcripts by Ashley Kahn; detailed 1957-60 quintet/sextet timeline by Bob Belden and Ken Vail
Box set memorabilia: 3-page hand-written liner notes by Bill Evans; reproduction of 1959 Columbia promo brochure; six 8x10 photos; and 22x 33 foldout poster.
ARTISTS
MD – Miles Davis (trumpet)
CA – Julian ‘Cannonball’ Adderley (alto saxophone)
JC – John Coltrane (tenor saxophone)
WK – Wynton Kelly (piano)
BE – Bill Evans (piano)
PC – Paul Chambers (bass)
JCB – Jimmy Cobb (drums)
TRACKS
CD One – Selections: 1. So What (B) • 2. Freddie Freeloader (B) • 3. Blue in Green (B) • 4. All Blues (C) • 5. Flamenco Sketches (C) • 6. Flamenco Sketches (alternate take) (C) • 7. Freddie Freeloader – studio sequence 1 (B) • 8. Freddie Freeloader – false start (B) • 9. Freddie Freeloader – studio sequence 2 (B) • 10. So What – studio sequence 1 (B) • 11. So What – studio sequence 2 (B) • 12. Blue in Green – studio sequence (B) • 13. Flamenco Sketches – studio sequence 1 (C) • 14. Flamenco Sketches – studio sequence 2 (C) • 15. All Blues – studio sequence (C).
CD Two – Selections: 1. On Green Dolphin Street (A) • 2. Fran-Dance (A) • 3. Stella by Starlight (A) • 4. Love for Sale (A) • 5. Fran-Dance (alternate take) (A) • 6. So What (D, previously released in unauthorized form).
180-gram LP – Selections: (Side One) 1. So What (B) • 2. Freddie Freeloader (B) • 3. Blue in Green (B) • (Side Two) 4. All Blues (C) • 5. Flamenco Sketches (C).
DVD – Celebrating A Masterpiece: Kind Of Blue documentary (55 mins); “Robert Herridge Theatre: The Sound of Miles Davis” (26 mins); photo gallery by Don Hunstein
Key to recordings:
(A) – Session of Monday, May 26, 1958: MD, CA, JC, BE, PC, JCB.
(B) – Session of Monday, March 2, 1959: MD, CA, JC, WK (on Freddie Freeloader only), BE, PC, JCB.
(C) – Session of Wednesday, April 22, 1959: MD, CA, JC, BE, PC, JCB.
(D) – Concert of Saturday, April 9, 1960: MD, CA, JC, WK, PC, JCB (at the Kurhaus, Den Haag, Holland).
Oltre alle registrazioni dei brani ci sono le trascrizioni dei dialoghi in studio di cui Kahn ha scritto nel suo libro e nel documentario ci sono anche Jimmy Cobb, Jackie McLean e Horace Silver :)
Viene sui 100$
:sbav: :sbav: :sbav:
JamalWallas
25-09-2008, 21:08
Qualcuno ha consigli da darmi? :D Sto cercando album di jazz ( piano!?! ), insomma, titoli come il concerto di colonia di jarrett piuttosto che un piano solo di bollani, la richiesta essenziale è che siano solo pianisti, nientre trio o quartetti... Spero abbiate capito cosa cerco :stordita:
pistacchio89
26-09-2008, 07:58
Qualcuno ha consigli da darmi? :D Sto cercando album di jazz ( piano!?! ), insomma, titoli come il concerto di colonia di jarrett piuttosto che un piano solo di bollani, la richiesta essenziale è che siano solo pianisti, nientre trio o quartetti... Spero abbiate capito cosa cerco :stordita:
Ti consiglio Alone di Bill Evans, un piano recital registrato alla Webster Hall di NYC nel 1968, è l'album jazz per solo piano che preferisco: Bill, un piano e un microfono, niente e nessun'altro, nemmeno il pubblico. Ne esistono diverse edizioni, l'ultima uscita sei anni fa contiene cinque pezzi che non sono si trovano in nessuna altra pubblicazione, cofanetto o raccolta che sia.
Un disco fanastico sotto ogni punto di vista. Visto che ascolti Jarrett potresti trovare molto interessanti le esplorazioni di Evans in Never Let Me Go.
Monk Alone di Thelonious Monk è un'ottima raccolta delle sue registrazioni in studio per solo piano dal '62 al '68 per la Columbia. Se ami Monk non te la puoi perdere, sono incisioni di una bellezza sconvolgente. :sbav:
For Olim di Cecil Taylor è un altro album capolavoro, ha una maestria impressionante e un tocco strepitoso che spesso si fa fatica a cogliere a causa della sua musica... particolare! :uh:
Di Art Tatum, probabilmente il più grande di tutti, ci sono un'infinità di raccolte, però non conosco bene la sua discografia e la qualità delle registrazioni, in ogni caso con un gigante della musica come lui non puoi sbagliare. :)
Qualcuno ha consigli da darmi? :D Sto cercando album di jazz ( piano!?! ), insomma, titoli come il concerto di colonia di jarrett piuttosto che un piano solo di bollani, la richiesta essenziale è che siano solo pianisti, nientre trio o quartetti... Spero abbiate capito cosa cerco :stordita:
Innanzitutto due DVD video di piano solo live (specie poi se suoni il piano):
Lennie Tristano: The Copenhagen Concert (1965)
Mary Lou Williams. '78. Norman Grantz Jazz in Montreux (1978)
tra i cd:
Oscar Peterson: Vol IV - My favourite Instrument (1968)
Paul Bley: Open To Love (1972)
Mc Coy Tyner: Echoes of a Friend (1972)
Roland Hanna: Perugia (1974)
Sun Ra: Solo Piano Vol.1 (1977)
Herbie Hancock: The Piano (1978)
Horace Parlan: The maestro (1979)
Abdullah Ibrahim: African Dawn (1982)
Case discografiche come la californiana Concord e la danese Steeplechase hanno registrato molti dischi di pianisti, anche di piano solo.
pistacchio89
16-10-2008, 10:11
Mi è arrivato Kind of Blue 50th Anniversary Release.
Il libro è bello e il documentario è interessante perché contiene filmati e interviste dell'epoca e i commenti di molti jazzisti ma anche di altri personaggi che non si capisce bene cosa c'entrino (Bill Crosby, Q-Tip, ecc.). Le foto e le riproduzioni degli appunti di Evans sono stampate molto bene.
Riguardo la musica, si tratta della stessa versione rimasterizzata del '97 con l'alternate take di Flamenco Sketches, ma le registrazioni in studio inedite e la versione live di So What sono fantastiche.
Il vinile blu non l'ho ancora ascoltato (non ho capito perché abbiano messo la copertina uguale alla versione cd del '97).
Per 75$ questo box set è un acquisto molto interessante, ma avrei preferito poter comperare la pubblicazione di un nuovo KoB su due cd (un'edizione deluxe tipo quella di A Love Supreme), essendo interessato principalmente alla musica e non al resto, che per quanto bello (sinceramente di un poster gigantesco di Miles e di un 33 giri blu non so che farmene), è principalmente rivolto ai collezionisti.
Alla fine però, mi è rimasta l'idea che, pur sempre in maniera elegante, stiano raschiando il fondo del barile e il dépliant pubblicitario contenuto nella confezione che riguarda un misterioso The Ultimate Miles Collector's Set e ti rimanda a questo indirizzo (http://www.geniusofmilesdavis.com/) non ha fatto che rafforzare questo convincimento.
:boh:
pistacchio89
07-11-2008, 13:24
Per tutti i fan di Anthony Braxton:
The Complete Arista Recordings Of Anthony Braxton
http://www.mosaicrecords.com/images/MD-242b.jpg
Album index:
Arista AL-4032 New York, Fall 1974
Arista AL-4064 Five Pieces, 1975
Arista AL-4080 Creative Orchestra Music 1976
Arista AL-4101 Duets 1976 (with Muhal Richard Abrams)
Arista AB-4181 For Trio
Arista AL-5002 The Montreux/Berlin Concerts
Arista A2L-8602 Alto Saxophone Improvisations 1979
Arista A3L-8900 For Four Orchestras
Arista AL-9559 For Two Pianos
La qualità audio è eccellente così come il libretto che accompagna questa raccolta di album mai apparsi prima su cd.
È pubblicata dalla Mosaic, che in base agli accordi presi con le case discografiche proprietarie delle registrazioni è solita vendere questi ottimi set solo per un determinato periodo di tempo e in edizioni limitate (5000 copie in questo caso).
http://www.mosaicrecords.com/prodinfo.asp?number=242-MD-CD
Gnubbolo
23-12-2008, 08:33
Mi è arrivato Kind of Blue 50th Anniversary Release.
Il libro è bello e il documentario è interessante perché contiene filmati e interviste dell'epoca e i commenti di molti jazzisti ma anche di altri personaggi che non si capisce bene cosa c'entrino (Bill Crosby, Q-Tip, ecc.). Le foto e le riproduzioni degli appunti di Evans sono stampate molto bene.
Riguardo la musica, si tratta della stessa versione rimasterizzata del '97 con l'alternate take di Flamenco Sketches, ma le registrazioni in studio inedite e la versione live di So What sono fantastiche.
Il vinile blu non l'ho ancora ascoltato (non ho capito perché abbiano messo la copertina uguale alla versione cd del '97).
Per 75$ questo box set è un acquisto molto interessante, ma avrei preferito poter comperare la pubblicazione di un nuovo KoB su due cd (un'edizione deluxe tipo quella di A Love Supreme), essendo interessato principalmente alla musica e non al resto, che per quanto bello (sinceramente di un poster gigantesco di Miles e di un 33 giri blu non so che farmene), è principalmente rivolto ai collezionisti.
Alla fine però, mi è rimasta l'idea che, pur sempre in maniera elegante, stiano raschiando il fondo del barile e il dépliant pubblicitario contenuto nella confezione che riguarda un misterioso The Ultimate Miles Collector's Set e ti rimanda a questo indirizzo (http://www.geniusofmilesdavis.com/) non ha fatto che rafforzare questo convincimento.
:boh:
preso anche io, se non sei un collezionista o un appassionato particolare dell'artista evita i vinili, scaricati i flac a 24 bit prima di spendere 50 euro.
adesso aspetto bitches brew, penso che questo anniversary edition sia l'inizio di una serie.
a parte greg howe, smw, hiromi, è stato un anno un po' misero per il jazz,
meglio godersi l'ultimo ep di picotto: komonster flashing rizlard. spettacolare, un prodotto avanti di 5 anni.
pistacchio89
23-12-2008, 10:08
preso anche io, se non sei un collezionista o un appassionato particolare dell'artista evita i vinili, scaricati i flac a 24 bit prima di spendere 50 euro.
adesso aspetto bitches brew, penso che questo anniversary edition sia l'inizio di una serie.
a parte greg howe, smw, hiromi, è stato un anno un po' misero per il jazz,
meglio godersi l'ultimo ep di picotto: komonster flashing rizlard. spettacolare, un prodotto avanti di 5 anni.
Ma, preferisco avere l'lp/cd piuttosto che comprare dei file su internet.
Howe e Picotto non so chi siano :what: , S.M.W. e Hiromi non li ho ascoltati :stordita: .
Non è che sia aggiornatissimo sulle ultime novità, ma il 2008 non mi è sembrato così misero, mi sono piaciuti molti album come quelli di Marcin Wasilewski Trio, Misha Alperin, Dave Holland Sextet, McCoy Tyner, Bobo Stenson Trio, Tim Hagans, Nicholas Payton, Roy Hargrove, David Liebman, Pat Metheny Trio e i live di Mehldau, Rosenwinkel e M. Stockhausen.
Poi ci sono stati dischi interessanti come il nuovo Nik Bärtsch's Ronin e Esbjörn Svensson Trio, che all'inizio non mi convincevano molto ma poi sono cresciuti con gli ascolti.
In più una c'è stata una valanga di ristampe e ottime riedizioni di dischi che non erano reperibili da anni (anche se la Blue Note ha già messo fuori catalogo decine di ristampe :( ) o erano stati trasferiti su cd in maniera alquanto deludente e fortunatamente sono uscite anche molte serie economiche ma di qualità, quella ECM su tutte ed era ora! :mad:
Adrian II
23-12-2008, 10:39
Ma, preferisco avere l'lp/cd piuttosto che comprare dei file su internet.
giusto, vuoi mettere l'appeal di un vinile, o comunque di un supporto fisico?
Howe e Picotto non so chi siano :what: , S.M.W. e Hiromi non li ho ascoltati :stordita: .
greg howe:
http://cdmallimage.bugs.co.kr/shop/upload/mall/G0508_l_l.jpg
chitarrista fusion con un passato rock, che si sente molto nelle sue esecuzioni, io ho proprio questo disco, purtroppo per problemi al giradischi, che ancora devo rimettere in sesto, sta lì a prendere polvere :(
picotto... boh dubito si tratti di costui, l'unico picotto che conosco
http://www.radiodeea.ro/phps/images/stories/mauro_picotto.jpg
pistacchio89
24-12-2008, 09:17
Oltre ai dischi già citati, questo anno sono usciti gli ultimi lavori di Anthony Braxton, Ahmad Jamal, Sonny Rollins, Bill Frisell, Avishai Cohen, la solita montagna di incisioni di John Zorn e Mats Gustafsson che purtroppo non ho ancora ascoltato ma hanno avuto ottime recensioni, e chissà quanti altri dischi che ora non mi vengono in mente e quanti altri ancora di cui ignoro l'esistenza.
Più ci penso e più questa storia del 2008 come un anno "po' misero" per il jazz mi sembra opinabile. Non mi sembra che siano mancate sia qualità che quantità.
Meglio ascoltarsi questo?
http://it.youtube.com/watch?v=krNYZ_7hqd0
De gustibus... :wtf:
JamalWallas
27-12-2008, 09:12
Ultimi acquisti:
http://www.jazz.com/assets/2007/12/20/albumcoverbollanisolo.jpg
http://cdn.last.fm/coverart/300x300/2367604.jpg
E ricevuto ieri in regalo questo cofanetto:
http://membran.net/images/14209_232544_front.jpg
Qui i titoli: http://membran.net/files/14198_232544_lc.htm
pistacchio89
29-12-2008, 12:18
Ultimi acquisti:
http://cdn.last.fm/coverart/300x300/2367604.jpg
Com'è il disco di Mehldau?
JamalWallas
30-12-2008, 06:37
Com'è il disco di Mehldau?
Il primo ascolto sembra buono, ti farò sapere ;)
Gnubbolo
03-01-2009, 17:17
Non mi sembra che siano mancate sia qualità che quantità.
la solita minestra riscaldata.
musica_maestro
27-02-2009, 19:38
Ecco le mie preferenze:
miglior disco jazz in assoluto è Kind of Blue di Miles Davis
miglior disco di piano jazz trio è Explorations di Bill Evans (blog.musilosophy.it/bill-evans/)
miglior album fusion o jazz-funk è Tutu di Miles Davis
miglior disco in piano solo è il Koln Concert di Keith Jarrett (www.musilosophy.it/keith-jarrett.html)
Ciao.
:)
pistacchio89
11-03-2009, 12:14
Segnalo questo studio interessante.
Forward Groove
Jazz and the Real World from Louis Armstrong to Gilad Atzmon
di Chris Searle
ed. Northway Books
pp. 288
http://img19.imageshack.us/img19/1854/22673587069bc94f0cac8ec.jpg
A survey of recorded jazz from its beginnings to the present, seeking to show how its musicians always reflected in their music the issues of their day, from mass migration and the struggles against racism, to a hatred of war, the assertion of internationalism and the aspirations towards a fair and just world. Searle looks at attempts to resist racism through music, including the Civil Rights movement in the US and the continuing fight against racism in the US and Britain.
This book will appeal to jazz lovers everywhere and those interested in culture and music as an expression of real history – jazz reconciles scattered cultures with diasporan sounds and instruments.
ucciopino
17-03-2009, 22:56
Cari amici .....come siete convenzionali. :D
Cosa dire del mutilato E.S.T. trio?
Avishai Cohen
Aziza Mustafa Zadeh
Baptiste Trotignon
Bojan Z
Mina Agossi
Hiromi Uehara
Keiko Matsui
Luca Flores
Renaud Garcia Fons
A. Ceccarelli
Francesco Bearzatti
Chiara civello
Steve Coleman
Omar Sosa
Lo so che molti non saranno propriamente jazz ma vale la pena ascoltarli. ;)
P.S. Omniverdi non ci sono dischi o artisti fondamentali ....... vi è solo la conoscenza che è prioritaria per potersi orientare seguendo i gusti personali.
P.S. II : Secondo i miei gusti e volendo rimanere tra i "classici moderni" i migliori sono Mingus (unico a mio avviso a coniugare bene innovazione e melodia) e O. Coleman (intrigante all'inverosimile).
Danny Morali
26-04-2009, 15:34
salve a tutti, avrei una domanda un po' particolare. Stavo pensando di aprirci un topic ma non so che successo potesse avere e visto che c'è già questo, provo ad "agganciarmi" qui :p
La domanda: mi interessano molto tutti quei jazzisti che hanno sviluppato delle idee armoniche originali, però è difficile (almeno io non ci sono riuscito...) trovare pagine su internet che facciano una panoramica sull'argomento.
Magari si trovano sul singolo musicista, ma nulla che faccia un raffronto tra i vari geniacci.
Certamente non gli unici, ma i primi esempi che mi vengono in mente sono sicuramente Thelonious Monk e Wayne Shorter, due compositori che hanno sviluppato delle concezioni armoniche originalissime.
Chi altri mi consigliereste di approfondire in quest'ottica (e possibilmente, perchè)?
E ovviamente, quali dischi e quali pezzi sentire?
Gnubbolo
26-04-2009, 17:43
charlie parker sicuramente, ha giocato duramente col blues
Danny Morali
27-04-2009, 22:12
ammetto di conoscere parker abbastanza superficialmente ma da quel poco che ho sentito e so (e pure per quel che ho letto) forse lui è più importante per quanto riguarda ritmo e melodia. Mi interessa di più sentire "accordi contro accordi", non so come spiegarmi. Faccio qualche altro esempio: sopra ogni altro Booker little (che adoro letteralmente per come usa le dissonanze nell'armonia), ma anche qualcosa del primo Hancock, Strayhorn, Bill Evans, Lenny Breau, volendo anche Elmo Hope, Herbie Nichols, Joe Henderson, Eric Dolphy o Andrew Hill...
purtroppo sull'argomento non riesco davvero a trovare quello che mi servirebbe :muro:
Adrian II
27-04-2009, 22:29
forse non è nulla di molto sperimentale armonicamente parlando, rispetto ad altri, ma vedo che non l'hai preso in considerazione: John Coltrane, a mio avviso armonicamente e stilisticamente un pazzo!
Ciao, volevo chiedervi se sapete, la vostra interpretazione, o delle fonti con cui interpretare il fenomeno dell'età del jazz in america, la caduta del sogno americano e come mai in quel periodo veniva usata la musica jazz, cosa voleva esprimere? Che sentimenti e che valori?
Grazie a chi vorrà partecipare
Danny Morali
15-06-2009, 17:50
la domanda non è chiarissima e sicuramente dovresti riformularla.
Poi dici "in quel periodo": in quale periodo? Il Jazz si continua a suonare anche oggi, e almeno in generale mi sembra impossibile dire "cosa volesse esprimere" un genere musicale che come il rock -che va da Elvis a Dylan ai Mayhem passando da Captain Beefheart ai Genesis ai Sex pistols- è piuttosto vasto. Inutile pretendere che tutti i musicisti che l'hanno suonato per quasi un secolo abbiano e abbiano avuto avuto le stesse idee.
Anche la questione del sogno americano mi sfugge...
Ciao, volevo chiedervi se sapete, la vostra interpretazione, o delle fonti con cui interpretare il fenomeno dell'età del jazz in america, la caduta del sogno americano e come mai in quel periodo veniva usata la musica jazz, cosa voleva esprimere? Che sentimenti e che valori?
Grazie a chi vorrà partecipare
la domanda non è chiarissima e sicuramente dovresti riformularla.
Poi dici "in quel periodo": in quale periodo? Il Jazz si continua a suonare anche oggi, e almeno in generale mi sembra impossibile dire "cosa volesse esprimere" un genere musicale che come il rock -che va da Elvis a Dylan ai Mayhem passando da Captain Beefheart ai Genesis ai Sex pistols- è piuttosto vasto. Inutile pretendere che tutti i musicisti che l'hanno suonato per quasi un secolo abbiano e abbiano avuto avuto le stesse idee.
Anche la questione del sogno americano mi sfugge...
No, hai ragione:D E' che è tutto il giorno che continuo la ricerca e il cervello oramai da per scontato alcune cose.:)
Siamo in america anni 30 circa, siamo in quel periodo dove scrittori come Fitgerald reinterpretano il sogno americano comprendendo come esso si per lo più illusiorio. Nasce la Jazz Age, nei locali per borghesi e gente benestante si balla una musica ritmata che per certi versi si distacca dagli ambienti in cui il jazz è nato, ambienti poveri degli afro-americani e anche le sue note diventano di più facile ascolto al grande pubblico rispetto al primo jazz di inizio secolo. La mia domanda è : perchè il jazz? Perchè non un altra musica, che cosa ha di particolare il jazz per diventare il simbolo di un periodo storico ?
Cosa voleva la gente quando ascoltava il Jazz, che emozioni gli suscitava?
(la stessa questione poi la riproporrò con il rock e la contestazione giovanile del '68, ma andiamo con ordine)
Danny Morali
15-06-2009, 18:56
forse semplicemente perchè c'era quello. Poi nonostante fosse fatta da grandi artisti come Ellington che sperimentavano, lo swing degli anni 30 era appunto musica da ballo, per cui non è difficile capire perchè fosse popolare.
Cosa voleva la gente? Ballare.
Per collegarlo a fenomeni sociali di altro tipo bisogna andare più avanti col bebop (quindi dagli anni '40 in avanti) che invece è una musica difficile e orgogliosamente nera solo da ascoltare e con la quale declina infatti la popolarità presso il grande pubblico, fino al free degli anni '60 legato più esplicitamente alla politica e al fenomeno del black power.
Adrian II
15-06-2009, 22:23
il periodo dello "swing", al capone e gli anni venti insomma, il jazz andava come musica da ballare, era divertente e movimentato, ballabile appunto, c'è da dire che all'epoca praticamente tutto il personale dei locali era di colore: baristi, ballerine, musicisti... erano di moda! ora forse sforo un po' in avanti col periodo, però basti pensare al jungle, quel jazz che cercava di richiamare sonorità africane, animalesche, proprio perchè la gente che andava in quei locali voleva provare qualcosa di esotico e divertirsi estraneandosi dall'america dell'epoca, e con la grande depressione del 29, il proibizionismo ed il primo dopoguerra ciò che ci voleva era divertimento. quello fu anche il periodo di nascita delle grosse orchestre jazz, pian piano anche di bianchi (dixieland), che spopolavano nelle sale da ballo.
una chicca: il jazz dell'epoca era chiamato swing a quanto pare perchè un critico musicale era convinto che jazz fosse una parola sconcia derivata da non so cosa, e cominciò ad usare la parola swing per indicare la musica dei neri, prese piede e da lì tutto quel jazz ballabile delle big orchestras prese il nome di swing
fonte: storia del jazz, arrigo polillo (rimescolata dai miei foschi ricordi, chiedo scusa se ho detto qualche imprecisione, ma ho a breve un esame sul tema e devo ripetere :D )
Adrian II
15-06-2009, 22:27
Il Jazz si continua a suonare anche oggi.
e come disse.... ok, non mi ricordo chi, ma qualcuno di grande disse "oggi, il jazz, c'è più gente a suonarlo che ad ascoltarlo!" :D
columbia83
19-06-2009, 11:56
Ragazzi, dato che sono rimasto stregato da questa canzone della DMB:
Dave Matthews Band - Grux (http://www.youtube.com/watch?v=cNW_xAfmQ7s)
vi chiedo di consigliarmi un disco con sax che è da ascoltare assolutamente e che si avvicini molto allo stile della canzone da me postata.
Vi ringrazio in anticipo :)
columbia83
19-06-2009, 12:04
Mi sa che è meglio che mi do prendo in considerazione un bel pò di dischi della prima pagina.
Kind Of Blue e Giant Steps per esempio li trovo da tempo dei bei dischi da ascoltare di notte.
Devo approfondire su altro ;)
Danny Morali
19-06-2009, 14:32
Ragazzi, dato che sono rimasto stregato da questa canzone della DMB:
Dave Matthews Band - Grux (http://www.youtube.com/watch?v=cNW_xAfmQ7s)
vi chiedo di consigliarmi un disco con sax che è da ascoltare assolutamente e che si avvicini molto allo stile della canzone da me postata.
Vi ringrazio in anticipo :)
le sonorità mi sembrano decisamente gospel, la prima cosa che mi è venuta in mente è il disco New perspective del trombettista Donald Byrd. La melodia soprattutto mi ha ricordato quella di Cristo Redentor (che però non è sua ma è di Duke Pearson)
http://www.youtube.com/watch?v=w2KvM2T40RQ
Non so se è quello che cerchi, nel caso dimmi che magari mi viene in mente qualcos'altro
columbia83
19-06-2009, 14:37
Grazie per il consiglio, me lo procuro subito ;)
Adrian II
26-06-2009, 14:02
ciao ragazzoni, stasera (come ieri e domani) c'è il Marigliano Jazz Festival, conto di andarci, c'è Pietro Condorelli col suo quartetto, ebbene se il tempo permetterà riuscirò a fargli qualche domanda, una piccola intervista, c'è qualcosa in particolare che secondo voi sarebbe giusto domandargli?
http://www.youtube.com/watch?v=V7HKT50lhWY
La domanda: mi interessano molto tutti quei jazzisti che hanno sviluppato delle idee armoniche originali, però è difficile (almeno io non ci sono riuscito...) trovare pagine su internet che facciano una panoramica sull'argomento.
Magari si trovano sul singolo musicista, ma nulla che faccia un raffronto tra i vari geniacci.
Ti rispondo con grande ritardo, lo so; anche io sono molto interessato ai jazzisti originali dal punto di vista armonico-compositivo, anche a me interesserebbe molto trovare qualche libro o rivista che li compari (in italiano non ho trovato nulla, in inglese o in francese spero di trovare qualcosa se avrò la possibilità di recarmi nelle librerie di Londra o di Parigi, a Berlino come libri non ho trovato nulla di interessante lo scorso agosto).
Prova ad ascoltare questi (se non li conosci già), per lo più sono pianisti:
Krzysztof Komeda (morto nel 69) quello che trovi
Don Friedman (i Riverside degli anni 60)
Denny Zeitlin (i quattro Columbia degli anni 60)
Valdo Williams ("New Advanced Jazz" su Savoy del 1966)
Anthony Davis (Song for the Old World del 1978)
Joe Harriott (Free Form del 1961)
Ken McIntyre - quello che trovi.
Danny Morali
19-01-2010, 15:30
ti ringrazio molto :)
conosco abbastanza superficialmente qualcosa di alcuni (friedman, zeitlin, davis, harriott e komeda) ma quei dischi mi mancano tutti. Valdo Williams è proprio la prima volta che lo sento nominare.
Anche a me interesserebbe trovare un libro che affronti il jazz proprio da quel punto di vista, ma mi vengono in mente solo i testi sulla storia del jazz di Gunther Schuller che però purtroppo si fermano ben prima degli anni sessanta (a parte articoli sparsi) e "american popular song" di Alec Wilder sui vari Gerswhin, Rodgers, Carmichael, Vernon Duke che però appunto è incentrato sugli standard della canzone americana più che sul jazz, anche se le due cose si compenetrano chiaramente e ci sono molti accenni.
Visto che (presumo come te) sono un fanatico di Shorter sarei pure curioso di scoprire chi ha provato a dare un seguito al suo stile (mi viene in mente qualcosa di Wynton Marsalis e di Dave Douglas per citare quelli famosi, che però non valgono il maestro per quello che ho sentito perlomeno).
Comunque anche se sicuramente ne sai molto più di me provo a farti qualche nome che vedo che non hai messo negli elenchi (anche se magari li conosci già)
Clare Fischer
il pianista (e compositore e arrangiatore) che ha maggiormente influenzato Herbie Hancock che dice spesso di aver sviluppato il suo stile dopo aver sentito gli arrangiamenti vocali che Fischer allestiva per gli Hi-lo's. Lui è un maestro del rhodes e dell'uso di armonie impressioniste. A volte detesto il suono dei suoi dischi che hanno quel sapore plasticoso tipico tra la fusion e la lounge (anche se negli anni sessanta ha fatto cose acustiche, e vari suoi album sono per big band), però dal punto di vista armonico è un maestro assoluto, cromatismi a tutto spiano e le parti vocali di alcuni suoi album sono tra le cose più intricate che ho mai sentito. Come compositore devo ancora capire quanto mi piaccia, ma ha scritto alcuni standard (Morning/Manana, che poi è uno dei suoi pezzi più facili e Pensativa) e vari brani interessanti. E' molto influenzato dalla musica brasiliana e latina in genere. Latin patterns mi pare una valida introduzione.
qui:
http://www.stevekhan.com/clarewherea.htm
c'è un mp3 completo che dà idea del suo stile
Lenny Breau e Ted Greene
i due chitarristi più armonicamente evoluti che conosca (ok, ci sarebbe qualcuno dei moderni da considerare come Rosenwinkel e Ben Monder che però mi piacciono molto meno). Breau è, volendone dare una descrizione riduttiva, il Bill Evans della chitarra. Anche se molto meno noto dei vari Christian, Montgomery, Reinhardt, Hall, Pass, Burrell, Metheny, Mclaughlin eccetera è un musicista di culto e per molti, me compreso, il più grande chitarrista (forse non solo jazz) mai esistito. Probabilmente nonostante un talento straordinario è stato pure un talento sprecato e forse in gran parte è dovuto ai suoi cronici problemi con l'eroina, infatti i suoi dischi sono abbastanza dispersivi, spesso incisi senza un minimo di pianificazione e non ce n'è nessuno che considerei un capolavoro (anche se per me quasi nessun disco di chitarra jazz lo è).
Però anche se non è un compositore come interprete a volte lascia davvero senza fiato per quello che era capace di fare, e non parlo solo di tecnica ma anche del fatto che riusciva a essere poetico come non ho mai sentito essere Joe Pass, per dire uno che potrebbe essergli accostato stilisticamente. Comunque sia il live at bourbon (che ha pure una qualità audio eccellente, cosa rara tra le sue registrazioni) sia Hallmark sessions vanno benissimo per farsi un'idea.
Oppure, anche se sembrerebbe è un consiglio solo per chitarristi, il video del suo masterclass girato poco prima di morire:
http://www.youtube.com/watch?v=B-B06-pRjTY
http://www.youtube.com/watch?v=N_YHGUJ4azM&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=zCfq6niPj2E&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=PGcJAA4S6HQ&feature=related
Ted Greene invece è famoso per aver scritto il testo definitivo sull'argomento per chitarra, Chord chemistry, la bibbia dell'armonia applicata alle sei corde. Ha fatto però purtroppo solo un disco dove affronta vari standard, Solo guitar. Un album interessante, molto bella la sua versione di Danny boy soprattutto.
Qui un video da una lezione dove non fa jazz ma improvvisa in stile barocco
http://www.youtube.com/watch?v=Zkuo2384ZN4
Poi Forgotten fantasies della coppia Dave Liebman/Richard Beirach, due musicisti dal linguaggio armonico sofisticatissimo. Liebman è uno dei musicisti che ha provato a sviluppare le idee di Coltrane e ha scritto uno dei testi considerati più complessi (anche se non l'ho mai letto lo conosco di fama), Chromatic Approach to Jazz Harmony. Beirach è soprannominato "the code" per la sua conoscenza armonica enciclopedica. Il disco è validissimo (per qualcuno uno dei più belli degli anni settanta, anche se purtroppo non è mai stato ristampato) e va dal bop più evoluto al free jazz.
E poi pur non essendo un jazzista in senso stretto (anche se ha fatto alcuni standard splendidi) , lo stesso Alec Wilder di cui sopra, i cui ottetti pur non essendo jazz (diciamo che sono tra le cose che hanno anticipato la third stream) sono tra le cose più belle che ho mai sentito in vita mia, anche se putroppo sono davvero difficili da trovare (e non si trovano tutti assieme), con qualità audio bassa e a prezzi da denuncia.
Danny Morali
19-01-2010, 15:36
ah, comunque visto che hai fatto quel bellissimo listone per gli album, non mi dispiacerebbe se facessi pure un elenco anche parziale dei pezzi singoli che preferisci, in generale... e poi se mi dai qualche dritta soprattutto nella direzione di cui sopra, ti sarei davvero grato.
musica_maestro
20-01-2010, 13:28
Tra le cantanti jazz vorrei segnalare per chi non la conoscesse Melody Gardot (http://jazz-videos.com/melody-gardot-youtube/) che ho conosciuto da poco ma chi ma ha colpito.
Vi piace?
:)
thelightbringer
04-02-2010, 19:37
qualcuno mi potrebbe dire qualche discco dei migliori chitarristi jazz?
Gnubbolo
05-02-2010, 21:10
http://www.fivepeaceband.com/wp-content/media/2009/02/5pbcover_250.jpg
disco bello fresco per iniziare col piede giusto.
http://www.youtube.com/watch?v=XAouMlM-D_A&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=CD2xJMuKHRA
bravini questi giovanotti vero ?
Ritrovo casualmente questo bel thread, se posso permettermi però, anche se non ho avuto tempo, voglia e necessità di leggere tutti commenti, di pochi letti mi sembra che il titolo del thread sia stato col passare del tempo sostanzialmente tradito. Non sarebbe forse più utile aprirne altri nuovi più specialistici e lasciare questo all'argomento del titolo?
Un doveroso chiarimento riguardo il periodo cosiddetto Swing. Mi sembra si faccia confusione tra la musica che si suonava a Chicago e New York negli anni '20 (i cosiddetti "roaring twenties") con tutte le icone (la malavita italo-americana, il proibizionismo...) e l'era dello Swing che nasce sì alla fine degli anni '20 (Fletcher Henderson, e gli arrangiatori della sua orchesta ne sono i padri fondatori), ma assume caratteristiche musicali stabilmente proprie e diffusione come fenomeno di massa (musicale e sociale) nei primi anni '30. Difficile stabilire una data o un anno preciso. Si potrebbe ipotizzare il 1934 anno in cui, con un grande paradosso della storia di questa musica, Henderson scioglie l'orchestra al vertice della forma e popolarità ed entra in quella di Goodman al quale "passa" decine di arrangiamenti suoi decretandone il successo nazionale ed internazionale.
Una data storicamente importante per poter collocare correttamente la nascita della Swing era e della voglia di divertirsi (e quindi di ballare) ad essa connessa, è la ripresa dell'economia americana dopo la crisi del '29.
Alla prossima
un saluto cordiale
LYM
ucciopino
20-03-2010, 14:48
Tra le cantanti jazz vorrei segnalare per chi non la conoscesse Melody Gardot (http://jazz-videos.com/melody-gardot-youtube/) che ho conosciuto da poco ma chi ma ha colpito.
Vi piace?
:)
Troppo "classica" e commercial oriented per i miei gusti (indubbiamente se la cava).
In casa nostra abbiamo di meglio ....... hai mai sentito Maria Pia De vito? (http://www.mariapiadevito.com/)
Certo .... non è solo jazz,i suoi orizzonti sono molto + ampi ....... peccato non abbia riscosso (in Italia) il successo che merita.
ucciopino
20-03-2010, 18:05
qualcuno mi potrebbe dire qualche discco dei migliori chitarristi jazz?
A mio gusto ..... quasiasi cosa di John McLaughlin.
melo&kiwi
20-03-2012, 10:37
Ciao a tutti, mi iscrivo al thread!
qualcuno mi potrebbe dire qualche discco dei migliori chitarristi jazz?
Fra i miei preferiti ci sono:
. After the rain - John McLaughlin, Joy De Francesco, Elvin Jones
. The third quartet - John Abercrombie
. Tequila - Wes Montgomery
Se ti piacciono i fraseggi e suoni più fusion ti consiglio John Scofield e Pat Metheny.
Ti rispondo con grande ritardo, lo so; anche io sono molto interessato ai jazzisti originali dal punto di vista armonico-compositivo, anche a me interesserebbe molto trovare qualche libro o rivista che li compari (in italiano non ho trovato nulla, in inglese o in francese spero di trovare qualcosa se avrò la possibilità di recarmi nelle librerie di Londra o di Parigi, a Berlino come libri non ho trovato nulla di interessante lo scorso agosto).
Non penso proprio sia quello che cerchi, ma forse potrebbe interessarti "I segreti del Jazz" di Stefano Zenni.
Non penso proprio sia quello che cerchi, ma forse potrebbe interessarti "I segreti del Jazz" di Stefano Zenni.
Zenni lo conosco ed almeno a me non piace come scrive; indipendentemente dai miei gusti i suoi libri didattici sono orientati molto più ai musicisti che a un pubblico di non musicisti.
Comunque il post a cui hai risposto l'ho scritto due anni fa, mi sa che non hai letto tutto il thread sin dall'inizio.
Diciamo che cerco qualcosa tipo Scaruffi sul jazz (malvisto da molti appassionati di rock, ma è uno che si sofferma molto su musicisti meno noti e correnti poco 'battute'). Qua ho compilato una lista dei llbri in italiano sul jazz che consiglio (circa 30 titoli), tra cui anche il suo (che mi è stato molto utile)
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=11510767&postcount=11
Danny Morali
26-04-2012, 22:42
Zenni lo conosco ed almeno a me non piace come scrive; indipendentemente dai miei gusti i suoi libri didattici sono orientati molto più ai musicisti che a un pubblico di non musicisti.
Comunque il post a cui hai risposto l'ho scritto due anni fa, mi sa che non hai letto tutto il thread sin dall'inizio.
Diciamo che cerco qualcosa tipo Scaruffi sul jazz (malvisto da molti appassionati di rock, ma è uno che si sofferma molto su musicisti meno noti e correnti poco 'battute'). Qua ho compilato una lista dei llbri in italiano sul jazz che consiglio (circa 30 titoli), tra cui anche il suo (che mi è stato molto utile)
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=11510767&postcount=11
non so se esistano traduzioni in italiano comunque (anche se è probabile che tu abbia già letto varie cose loro) ma quelli di gunther schuller, gary giddins, stanley crouch (uno che è malvisto come scaruffi per motivi molto diversi, ma spesso molto meglio di quel che ne dicono), ted gioia, whitney balliett e max harrison sono spesso ottimi.
Che ne pensi tra l'altro del blog Jazz nel pomeriggio?
melo&kiwi
27-04-2012, 12:04
Zenni lo conosco ed almeno a me non piace come scrive; indipendentemente dai miei gusti i suoi libri didattici sono orientati molto più ai musicisti che a un pubblico di non musicisti.
Comunque il post a cui hai risposto l'ho scritto due anni fa, mi sa che non hai letto tutto il thread sin dall'inizio.
Diciamo che cerco qualcosa tipo Scaruffi sul jazz (malvisto da molti appassionati di rock, ma è uno che si sofferma molto su musicisti meno noti e correnti poco 'battute'). Qua ho compilato una lista dei llbri in italiano sul jazz che consiglio (circa 30 titoli), tra cui anche il suo (che mi è stato molto utile)
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=11510767&postcount=11
Si non ho letto l'intero thread e mi sono accorto tardi di quanto fosse vecchio l'ultimo post.
Grazie per la segnalazione.
non so se esistano traduzioni in italiano comunque (anche se è probabile che tu abbia già letto varie cose loro) ma quelli di gunther schuller, gary giddins, stanley crouch (uno che è malvisto come scaruffi per motivi molto diversi, ma spesso molto meglio di quel che ne dicono), ted gioia, whitney balliett e max harrison sono spesso ottimi.
Che ne pensi tra l'altro del blog Jazz nel pomeriggio?
Seguire il dibattito jazzistico americano qui dall'Italia è impresa ardua.
E' relativamente semplice per le radio (diverse emittenti usa e canadesi trasmettono in streaming e quindi possono essere seguite dall'Italia), difficoltoso per la stampa (un gran numero di pubblicazioni tra libri, riviste e articoli, anche quelli dei media non strettamente jazzistici spesso interessanti) ed impossibile per le emittenti tv (i cui programmi non vengono ritrasmessi in Europa, anni fa l'emittente BetOn Jazz faceva parte del bouquet di Tele+, poi è stata tolta).
Gli echi di tale dibattito arrivano ulteriormente attenuati in Italia perchè della gran parte dei libri non è mai uscita la traduzione italiana.
Di Stanley Crouch, oltre alla sua influenza sul pensiero di Wynton Marsalis, se ne parla solo per le polemiche razziali nel jazz.
Di Ted Gioia, The Imperfect Art è uscito anche in italiano (l'ho comprato; bel libro ma è un excursus sui rapporti del jazz con la cultura, non ti fa conoscere musicisti nuovi o minori) ma i due libri più importanti di Gioia, la sua storia del jazz ed il libro sul west coast, non sono mai usciti in italiano.
La storia del jazz di Gioia insieme a quella di Shipton (quest'ultima recentemente uscita in italiano) e quella di Polillo, è tra i pochi libri citati da Scaruffi, il quale ha scritto una sua di storia del jazz (in inglese, in italiano il libro è stato tradotto non da lui) in forte polemica con gli storici convenzionali del jazz, dedicando i 2/3 del libro al jazz dagli anni 60 ad oggi e più spazio a compositori e arrangiatori che a improvvisatori, esecutori e standard (ad esempio tra i pianisti tre pagine su Paul Bley, una pagina e mezza su Matthew Shipp e dieci righe su Bill Evans; tra i trombettisti due pagine su Dave Douglas e cinque righe su Chet Baker ecc). Mi è piaciuto moltissimo il libro di Scaruffi, lo consiglio a tutti (tranne che a coloro che rifiutano il free jazz e gli sviluppi successivi, ovviamente), mi ha fatto scoprire molti musicisti che non conoscevo o che conoscevo poco.
A tal proposito ricordo che anni fa Jack Walrath (trombettista ma anche scrittore su Downbeat) dichiarò che aveva intenzione di scrivere un libro sui jazzisti dimenticati o sottovalutati, chissà poi come è andata a finire....
Schuller, pur protagonista del third stream, è uno storico del jazz tradizionale, per questo motivo non ho mai letto i suoi libri, alcuni dei quali tradotti in italiano.
Di Gary Giddins non ho mai avuto occasione di leggere nulla (ma è interessantissimo, ne parlano molto bene) mentre Ballett ed Harrison li conosco solo di nome.
Comunque in questi ultimi anni c'è una tendenza (che speriamo continui) all'uscita di traduzioni in italiano di libri jazzistici famosi; dalla gia citata storia di Shipter e quella di John Szwed (ma non era meglio tradurre in italiano il suo libro su Sun Ra?), il libro di Gioia, Hear me talkin' to ya, le biografie su Monk e Coltrane, l'autobiografia di Shearing, il libro intervista a Konitz ecc.
Continuano a latitare però i libri sulle correnti jazzistiche.
A Parigi ho visto molti libri sul jazz (biografie in francese su jazzisti non di primissimo piano come Dizzy Reece e Joachim Kuhn). Ho preso la versione francese di Black Talk (famoso libro di interviste a vari musicisti, mai uscito in italiano).
Jazz nel pomeriggio; interessante, cercherò di leggerlo più spesso.
Danny Morali
30-04-2012, 00:45
Seguire il dibattito jazzistico americano qui dall'Italia è impresa ardua.
E' relativamente semplice per le radio (diverse emittenti usa e canadesi trasmettono in streaming e quindi possono essere seguite dall'Italia), difficoltoso per la stampa (un gran numero di pubblicazioni tra libri, riviste e articoli, anche quelli dei media non strettamente jazzistici spesso interessanti) ed impossibile per le emittenti tv (i cui programmi non vengono ritrasmessi in Europa, anni fa l'emittente BetOn Jazz faceva parte del bouquet di Tele+, poi è stata tolta).
Gli echi di tale dibattito arrivano ulteriormente attenuati in Italia perchè della gran parte dei libri non è mai uscita la traduzione italiana.
Di Stanley Crouch, oltre alla sua influenza sul pensiero di Wynton Marsalis, se ne parla solo per le polemiche razziali nel jazz.
e anche per gli incontri di boxe che ha ogni tanto con critici e musicisti :D
In realtà è un critico molto più interessante di come lo si dipinge. Insomma è vero che non ama granchè i bianchi (a parte getz, george russell, lovano e poche altre eccezioni) ed è vero che è conservatore (anche se ci si dimentica di dire che è un conservatore che conosce bene i suoi polli, essendo stato allievo di sunny murray e avendo suonato con david murray, oltre al fatto che ammira gente come ornette coleman, don cherry, sun ra, andrew hill e l'art ensemble of chicago) però anche per questo tira fuori spesso nomi di musicisti moderni diversi dai soliti che si sentono. E "considering genius" per me è un ottimo libro.
Di Ted Gioia, The Imperfect Art è uscito anche in italiano (l'ho comprato; bel libro ma è un excursus sui rapporti del jazz con la cultura, non ti fa conoscere musicisti nuovi o minori) ma i due libri più importanti di Gioia, la sua storia del jazz ed il libro sul west coast, non sono mai usciti in italiano.
Quello sulla west coast non l'ho letto ancora per intero ma ne ho letto vari estratti e sull'argomento credo ci siano pochi libri così esaurienti.
Scaruffi, il quale ha scritto una sua di storia del jazz (in inglese, in italiano il libro è stato tradotto non da lui) in forte polemica con gli storici convenzionali del jazz, dedicando i 2/3 del libro al jazz dagli anni 60 ad oggi e più spazio a compositori e arrangiatori che a improvvisatori, esecutori e standard (ad esempio tra i pianisti tre pagine su Paul Bley, una pagina e mezza su Matthew Shipp e dieci righe su Bill Evans; tra i trombettisti due pagine su Dave Douglas e cinque righe su Chet Baker ecc). Mi è piaciuto moltissimo il libro di Scaruffi, lo consiglio a tutti (tranne che a coloro che rifiutano il free jazz e gli sviluppi successivi, ovviamente), mi ha fatto scoprire molti musicisti che non conoscevo o che conoscevo poco.
è interessante ma non condivido il suo entusiasmo per molto jazz post sessanta che spinge (tipo anthony davis, si d'accordo bravo, però insomma...) e a proposito di compositori oltre a non citare vari personaggi importanti dedica troppo poco spazio ad alcuni dei più grandi secondo me.
Schuller, pur protagonista del third stream, è uno storico del jazz tradizionale, per questo motivo non ho mai letto i suoi libri, alcuni dei quali tradotti in italiano.
si sono centrati sul jazz tradizionale ma sono di riferimento veramente assoluto. Non semplicissimi perchè spesso parecchio tecnici (anche se certo lontani dalle robe per ultraesperti tipo Allen Forte) ma ugualmente interessantissimi, poi bisogna considerare che appunto Schuller essendo un compositore dà largo spazio ai compositori e dà spazio a musicisti eccezionali e oggi parecchio dimenticati, e con spunti interessantissimi su musicisti third stream dove è per ovvi motivi un autorità assoluta. Inoltre anche se è vero che purtroppo non ha dato seguito a quei volumi si trovano in giro facilmente sue analisi su musicisti come jimmy giuffre, ornette coleman, dolphy, (di cui è un fervente ammiratore), ran blake e altri più recenti (mark helias, mary la rose ecc).
Di Gary Giddins non ho mai avuto occasione di leggere nulla (ma è interessantissimo, ne parlano molto bene) mentre Ballett ed Harrison li conosco solo di nome.
Di Giddins, soprattutto per il nuovo jazz c'è Weather bird, dove c'è anche una "roadmap" dei migliori brani anno per anno che è un ottimo modo per scoprire cose interessanti. Di Harrison è interessantissimo Modernism to Postmodernism, dove affronta molto di quel jazz sperimentale poco noto (e non solo free, tipo il capitolo "paths not followed") soprattutto tra i cinquanta e i sessanta, con numerose chicche.
Però appunto non so se tutta sta roba sia stata tradotta, a parte i volumi di Schuller tradotti da Marcello Piras se non sbaglio (a parte Musings).
Comunque in questi ultimi anni c'è una tendenza (che speriamo continui) all'uscita di traduzioni in italiano di libri jazzistici famosi; dalla gia citata storia di Shipter e quella di John Szwed (ma non era meglio tradurre in italiano il suo libro su Sun Ra?), il libro di Gioia, Hear me talkin' to ya, le biografie su Monk e Coltrane, l'autobiografia di Shearing, il libro intervista a Konitz ecc.
Continuano a latitare però i libri sulle correnti jazzistiche.
A Parigi ho visto molti libri sul jazz (biografie in francese su jazzisti non di primissimo piano come Dizzy Reece e Joachim Kuhn). Ho preso la versione francese di Black Talk (famoso libro di interviste a vari musicisti, mai uscito in italiano).
non mi stupisce, mi sa che in francia hanno una diversa considerazione del jazz. Il mio francese però purtroppo è troppo arrugginito per permettermi di leggere libri non tradotti...
ah, sul jazz più recente, non sono testi ma sono liste molto interessanti visto come sono compilate: sono i sondaggi sui migliori dischi jazz degli anni 80 fatti dal village voice consultando molti dei più importanti critici, dove ho scoperto alcuni nomi che non conoscevo (tipo gli 8 bold souls, e pure John Carter a dire il vero che conoscevo giusto di nome)
http://destination-out.com/?p=227
http://destination-out.com/?p=228
c'è anche per i novanta anche se molto meno interessante perchè non coinvolge più tutti i critici della classifica ottantiana, a parte giddins e darcy james argue (che non è proprio un critico)
http://destination-out.com/?p=110
tomahawk
09-06-2012, 11:18
Scusate, faccio delle domande idiote, ma devo chiarirmi un po' le idee :D .
Ma mi spiegate perché lo trovo di così difficile ascolto? :D
Purtroppo non suono alcuno strumento e non ho studiato la musica, non so se la cosa possa limitarmi nel comprendere il genere.
Ho ascoltato Giant steps e Kind of blue, che sono tra le pietre miliari del genere, secondo quanto ho letto. Ma, sarà lo strumento, la tromba, non mi vanno giù del tutto.
Mi piace tanto invece l'album Pat Metheney Group del '78. Però questo dovrebbe essere Fusion. Questo disco lo trovo un capolavoro, una vetta non più raggiunta da Metheney. Ovviamente imho.
A proposito sapete consigliarmi dischi simili a questo?
Tornando al Jazz, forse se ascoltassi qualcosa in cui c'è una chitarra elettrica, sarebbe meglio. Ecco, forse dovrei iniziare con qualcosa di più moderno, rispetto a Miles e Coltrane.
Qualche chitarrista jazz?
Ma non ho capito, il ''vero'' Jazz prevede come strumento principale solo la tromba ?
Danny Morali
10-06-2012, 18:01
Scusate, faccio delle domande idiote, ma devo chiarirmi un po' le idee :D .
Ma mi spiegate perché lo trovo di così difficile ascolto? :D
Purtroppo non suono alcuno strumento e non ho studiato la musica, non so se la cosa possa limitarmi nel comprendere il genere.
Ho ascoltato Giant steps e Kind of blue, che sono tra le pietre miliari del genere, secondo quanto ho letto. Ma, sarà lo strumento, la tromba, non mi vanno giù del tutto.
Mi piace tanto invece l'album Pat Metheney Group del '78. Però questo dovrebbe essere Fusion. Questo disco lo trovo un capolavoro, una vetta non più raggiunta da Metheney. Ovviamente imho.
A proposito sapete consigliarmi dischi simili a questo?
Tornando al Jazz, forse se ascoltassi qualcosa in cui c'è una chitarra elettrica, sarebbe meglio. Ecco, forse dovrei iniziare con qualcosa di più moderno, rispetto a Miles e Coltrane.
Qualche chitarrista jazz?
Ma non ho capito, il ''vero'' Jazz prevede come strumento principale solo la tromba ?
no, la tromba è uno degli strumenti più usati del jazz assieme al sax (su giant steps lo strumento che senti è sassofono) ma c'è di tutto, dall'arpa al sintetizzatore all'armonica a bocca, fisarmonica, violino, flauto, e cose di ogni tipo. E lo stesso strumento può avere suoni e stili diversissimi a seconda di chi e cosa suona.
Detto questo ad esempio Giant steps è un disco difficile e il fatto che non ti piaccia non vuol dire nulla, tranquillo, trovi cose di tutti i generi. Io a parte Naima che adoro non l'ho mai amato per esempio. Su Kind of blue sono un po' più perplesso perchè è al contrario un disco di ascolto piuttosto semplice, ma magari ti ha semplicemente annoiato. A proposito di questo, posso dirti che ecco, la carriera di miles davis è piena di dischi ESTREMAMENTE diversi tra loro stilisticamente, per cui se e quando avrai voglia di provare qualcos'altro di suo è facile che troverai cose che non ti aspetti.
Per quanto riguarda la chitarra elettrica, di nuovo trovi cose estremamente diverse. Se ti piace Metheny e hai già ascoltato tutta la sua discografia (argh) ti potrebbero interessare anche chitarristi come Ralph Towner, John Scofield o Bill Frisell, Sonny Greenwich, ma c'è davvero di tutto per cui magari quali sono i tuoi gruppi/dischi preferiti potrebbe essere utile per capire cosa magari è più facile che ti piaccia.
senti questa per esempio:
http://www.youtube.com/watch?v=8zWuf_60TqQ
tomahawk
11-06-2012, 11:19
Grazie mille per la risposta! :ave:
Ascolto rock, soprattutto il progressive/psichedelico degli anni 60-70.
Amo i primi Pink Floyd, fino a DSOM.
Mi piacciono anche i primi 4-5 album di Santana (bellissimo Caravansaerai..''più Jazz'' dei precedenti).
Non disdegno neanche l'hard rock.
Trovo spettacolare Images and Word dei Dream Theater.
Ho ascoltato qualcosa di Satriani, Vai, Malmsteen e compagnia. E ovviamente Jimi Hendrix.
E poi il post-rock.
Le poche cose di Fusion/Jazz rock che ho ascoltato finora mi sono piaciute: Metheney, Corea (ho ascoltato Electrik Band dell'86, lo trovo ostico. Ma già a livello di suono registrato, è freddo), Hallsworth, Metal Fatigue, bello.
Oltre alla chitarra elettrica amo l'organo Hammond.
Su Kind of blue sono un po' più perplesso perchè è al contrario un disco di ascolto piuttosto semplice, ma magari ti ha semplicemente annoiato.
Ehm, non volevo scriverlo, ma ahimé è così. :D :doh: . Quindi penso di non averlo compreso, se quello che è considerato universalmente un capolavoro, mi annoia.
Penso di avere un idiosincrasia nei confronti della tromba :D .
Del sax forse no.
Oppure non so, ma non provo vera goduria nell'ascoltarli, tranne ''So What''.
A proposito di questo, posso dirti che ecco, la carriera di miles davis è piena di dischi ESTREMAMENTE diversi tra loro stilisticamente, per cui se e quando avrai voglia di provare qualcos'altro di suo è facile che troverai cose che non ti aspetti.
Avrà fatto qualcosa con qualche chitarrista jazz del tempo, no? Cosa mi consigli?
Comunque c'è ''Miles in the sky'' che trovo già più ''coinvolgente''.
Per quanto riguarda la chitarra elettrica, di nuovo trovi cose estremamente diverse. Se ti piace Metheny e hai già ascoltato tutta la sua discografia (argh) ti potrebbero interessare anche chitarristi come Ralph Towner, John Scofield o Bill Frisell, Sonny Greenwich, ma c'è davvero di tutto per cui magari quali sono i tuoi gruppi/dischi preferiti potrebbe essere utile per capire cosa magari è più facile che ti piaccia.
senti questa per esempio:
http://www.youtube.com/watch?v=8zWuf_60TqQ
Metheney mi piace molto nell'album Pat Metheney Group del '78 e anche in Watercolors del '77, in particolare la traccia omonima e in Lakes.
Questi primissimi suoi album sono già Fusion oppure è Jazz classico?
Comunque quello del '78 è quello che mi piace di più della sua produzione. Almeno, al momento, è quel tipo di musica che sto cercando.
Della sua discografia ho ascoltato anche Offramp, First circle, Still life. Mi sono piaciuti tutti, ma quello del '78 è una spanna o più sopra. C'è da dire che era accompagnato da un ispiratissimo Lyle Mays.
Orchstration del 2010 mi pare un ottimo ritorno alle origini.
Per quanto riguarda la canzone che hai linkato sì è proprio questo genere di canzoni che intendo e che cerco adesso!
Si tratta di Jazz ''classico'' nel caso specifico della canzone?
Poi visto che Fusion e Jazz Rock sembrano piacermi, se hai qualcosa di bello da consigliarmi, fa/fate pure.
Magari qualcosa degli inizi della Fusion e del Jazz rock.
Vanno sempre bene i vari Ralph Towner, John Scofield o Bill Frisell, Sonny Greenwich che hai citato?
Danny Morali
11-06-2012, 17:06
Grazie mille per la risposta! :ave:
Ascolto rock, soprattutto il progressive/psichedelico degli anni 60-70.
Amo i primi Pink Floyd, fino a DSOM.
Mi piacciono anche i primi 4-5 album di Santana (bellissimo Caravansaerai..''più Jazz'' dei precedenti).
Non disdegno neanche l'hard rock.
Trovo spettacolare Images and Word dei Dream Theater.
Ho ascoltato qualcosa di Satriani, Vai, Malmsteen e compagnia. E ovviamente Jimi Hendrix.
E poi il post-rock.
Le poche cose di Fusion/Jazz rock che ho ascoltato finora mi sono piaciute: Metheney, Corea (ho ascoltato Electrik Band dell'86, lo trovo ostico. Ma già a livello di suono registrato, è freddo), Hallsworth, Metal Fatigue, bello.
Oltre alla chitarra elettrica amo l'organo Hammond.
come freddezza e osticità anche holdsworth non scherza. Comunque visto che con la chitarra ti trovi meglio, potrebbe essere un modo migliore per avvicinarti al genere.
Visto che ti piace anche l'hammond, un disco hammond e un gran chitarrista è El hombre di Pat Martino (non Metheny in questo caso)
http://www.youtube.com/watch?v=LuFxum-JISo
http://www.youtube.com/watch?v=8kEdoHGmDwU
e se ti piace Corea, c'è Hymn of the Seventh Galaxy dei Return to forever con molta chitarra
http://www.youtube.com/watch?v=IcWkhWbRvC0
i Gateway, con l'hendrixiano John Abercrombie alla chitarra
http://www.youtube.com/watch?v=gEeHI4uRJsg
e questa è presa un disco di confine tra prog e jazz (i musicisti sono tutti ottimi jazzisti e una comparsata anche di Nick Mason) con un altro chitarrista che potrebbe interessarti, Terje Rypdal
http://www.youtube.com/watch?v=0yS8EIN8sXs
Ehm, non volevo scriverlo, ma ahimé è così. :D :doh: . Quindi penso di non averlo compreso, se quello che è considerato universalmente un capolavoro, mi annoia.
Penso di avere un idiosincrasia nei confronti della tromba :D .
Del sax forse no.
Oppure non so, ma non provo vera goduria nell'ascoltarli, tranne ''So What''.
kind of blue è un disco molto tranquillo e rilassante, certo se ti aspetti vibrazioni rock lì siamo lontanissimi. Per me è un disco molto bello e soprattutto storicamente importantissimo dal momento che, anche se non è affatto il primo esperimento del genere è senza dubbio il disco che impose il jazz modale e costituisce proprio per questo uno spartiacque rispetto a quello che c'era prima (anche se per l'appunto esistevano varie cose che lo precedono). Detto questo io gli preferisco molti altri dischi di davis e anche in generale ci sono tanti dischi che apprezzo di più. Parte della sua popolarità secondo me deriva dal fatto che oltre a essere storicamente importante (e ripeto, comunque è un bel disco, io adoro Blue in green e Flamenco Sketches) pur essendo lontano da banalità easy listening è un disco molto facile da ascoltare e per questo piace a un pubblico che non per forza è appassionato di jazz, che si può mettere tranquillamente anche in sottofondo.
Avrà fatto qualcosa con qualche chitarrista jazz del tempo, no? Cosa mi consigli?
Comunque c'è ''Miles in the sky'' che trovo già più ''coinvolgente''.
Davis ha suonato con vari chitarristi tra cui lo stesso Sonny Greenwich del pezzo che ti ho linkato nel post precedente, soprattutto nel periodo elettrico (ma non solo). Il più famoso è molto probabilmente John Mclaughlin, che magari conoscerai dal momento che ha fatto anche dei dischi con Santana.
Con Mclaughlin il disco più famoso è quasi senza dubbio Bitches brew, che storicamente è importante quanto Kind of blue (e con lo stesso ruolo: non è il primo disco jazz rock ma è senza dubbio il disco che impone il genere, anche se paradossalmente di rock propriamente detto ce n'è poco, molto funk e psichedelia volendo). Non è affatto un disco semplice, ma potrebbe intrigarti più di kind of blue, e già ti farebbe rendere conto di quanto siano diversi tra loro i dischi di Davis. C'è anche il precedente In a silent way, ma è molto più lento, per cui credo che visto l'effetto che ti ha fatto Kind of blue forse non è il caso di consigliartelo.
Mclaughlin poi è anche il fondatore della Mahavishnu orchestra, uno dei più importanti gruppi jazz rock, questo è il famoso pezzo che apre il loro primo disco Inner mounting flame
http://www.youtube.com/watch?v=DQG7XpCiSVA
Metheney mi piace molto nell'album Pat Metheney Group del '78 e anche in Watercolors del '77, in particolare la traccia omonima e in Lakes.
Questi primissimi suoi album sono già Fusion oppure è Jazz classico?
Comunque quello del '78 è quello che mi piace di più della sua produzione. Almeno, al momento, è quel tipo di musica che sto cercando.
Della sua discografia ho ascoltato anche Offramp, First circle, Still life. Mi sono piaciuti tutti, ma quello del '78 è una spanna o più sopra. C'è da dire che era accompagnato da un ispiratissimo Lyle Mays.
Orchstration del 2010 mi pare un ottimo ritorno alle origini.
allora, io non ho una gran passione per Metheny anche se massimo rispetto per il musicista, per cui non sono ferratissimo. Ci sono alcuni pezzi suoi che mi piacciono (alcuni molto) ma non conosco esageratamente bene la sua discografia anche se negli anni ho ascolticchiato parecchie cose. Diciamo che si, si può inqudrare come fusion, ma vuol dire poco perchè anche nei vari sottogeneri jazz trovi cose molto diverse. Lui fa un jazz molto bianco, contaminato col folk e pure con la new age e ha inventato tutto sommato uno stile che è suo. Ci sono tanti dischi fusion che con Metheny non c'entrano assolutamente niente per dire.
Orchestrion comunque per quel che ho sentito non mi sembra un ritorno alle origini, visto anche il modo estremamente particolare con cui è stato suonato.
Per quanto riguarda la canzone che hai linkato sì è proprio questo genere di canzoni che intendo e che cerco adesso!
Si tratta di Jazz ''classico'' nel caso specifico della canzone?
guarda, parlare di jazz classico ha poco senso perchè gli stili sono tantissimi e diversissimi. Sono altrettanto classici ormai sia lo stile di new orleans, sia il bebop sia il jazz modale per dire, diversissimi tra loro.
Comunque Greenwich, il chitarrista del video è uno dei cosiddetti coltraniani e quel pezzo si ispira molto al Coltrane modale (quello di Giant steps a parte Naima invece è il Coltrane boppistico). Mi è venuto in mente perchè ha un suono molto "arioso" che in un certo modo mi ricorda alla lontana certe atmosfere di Metheny.
Poi visto che Fusion e Jazz Rock sembrano piacermi, se hai qualcosa di bello da consigliarmi, fa/fate pure.
Magari qualcosa degli inizi della Fusion e del Jazz rock.
Vanno sempre bene i vari Ralph Towner, John Scofield o Bill Frisell, Sonny Greenwich che hai citato?
si, anche se non sono chitarristi strettamente legati alla fusion o al jazz rock, come per Metheny. Towner per esempio è quello più folk (suonava anche negli Oregon) e se cerchi cose un po' veloci forse è il meno indicato.
Comunque oltre a loro c'è ovviamente tantissima altra roba, solo che è difficile dire cosa può piacerti visti i pochi ascolti, il jazz è davvero un mondo.
tomahawk
12-06-2012, 01:19
Veramente grazie per i consigli e le risposte! :ave: :ave:
Credo adesso di avere un bel po' di materiale da ascoltare.
Magari mi leggo anche le pagine precedenti di questo fantastico thread.
Sì, Mclaughlin ha collaborato con Santana in Elcome e poi hanno fatto un disco insieme. E' il Santana più jazz quello di Caravanserai e di questi 2 dischi.
tomahawk
13-06-2012, 06:08
Questi li conoscete?
Flim & the BB's
http://www.youtube.com/watch?v=3zmQK94LGaI
Tingvall Trio
http://www.youtube.com/watch?v=IQj066W2iyc&feature=player_embedded
tomahawk
14-06-2012, 07:53
Certo che gli artisti che mi hai consigliato, Danny, sono quasi introvabili :D
Si Sonny Greenwich non riesco a trovare niente :cry:
Gnubbolo
23-06-2012, 01:48
??? sono i più venduti degli anni 70, non dico che li trovi al supermercato ma su amazon ibs o itunes ci riesci anche in vinile, ristampati ovvio.
concordo con danny morali su kind of blue, viene SEMPRE consigliato al niubbo perchè il più venduto di quell'epoca, però ho l'impressione di un disco dal respiro corto, cioè dopo pochi ascolti stufa subito.
per tentare un riavvicinamento dopo la delusione di kind of blue io consiglio vivamente The Blues And The Abstract Truth di Oliver Nelson, ed è anche giusto per dare una seconda possibilità di apprezzare Bill Evans.
putroppo sono un fanatico dei trombettisti e non posso aiutare molto nel thread.
Sidewinder di Lee Morgan è già oltre il jazz "paludato", il drumming lo sento simile nei dischi dei mods, o almeno io ce lo sento, è uno dei lavori post bop che riascolto più volentieri.
riguardo al cool io ho fatto un esperimento.
ho preso brownie speaks di clifford brown e l'ho rallentata a 6 minuti...
ma cazzo questo è miles davis !! :eek:
Danny Morali
24-06-2012, 14:33
??? sono i più venduti degli anni 70, non dico che li trovi al supermercato ma su amazon ibs o itunes ci riesci anche in vinile, ristampati ovvio.
si greenwich e il disco con rypdal a parte gli altri sono tutti piuttosto noti.
concordo con danny morali su kind of blue, viene SEMPRE consigliato al niubbo perchè il più venduto di quell'epoca, però ho l'impressione di un disco dal respiro corto, cioè dopo pochi ascolti stufa subito.
per tentare un riavvicinamento dopo la delusione di kind of blue io consiglio vivamente The Blues And The Abstract Truth di Oliver Nelson, ed è anche giusto per dare una seconda possibilità di apprezzare Bill Evans.
aspetta non volevo assolutamente dire che kind of blue sia un disco brutto, al contrario è un disco molto molto bello e "perfetto", nel senso che suona quasi come se di improvvisazione non ce ne sia. Per quanto mi riguarda preferisco i dischi più spigolosi, difficili e sofisticati del secondo quintetto, non baratterei miles smiles o nefertiti (e manco filles de kilimanjaro anche se non è proprio secondo quintetto) con kind of blue per dire, ma mi rendo conto anche del perchè siano dischi meno universali, se così si può dire.
The blues and the abstract truth è un altro disco molto bello ma tutto sommato è anche un disco parecchio simile a kind of blue per molti aspetti, sia per lo stile sia per il fatto che forse per tomahawk è un po' troppo rilassante e senza chitarra soprattutto, e mi pare di capire che lui sia interessato per il momento soprattutto al versante chitarristico.
tomahawk
30-10-2012, 20:32
Raga,
i dischi assolutamente da ascoltatare di Scofield quali sono?
jazzprofile
31-10-2012, 08:40
Raga,
i dischi assolutamente da ascoltatare di Scofield quali sono?
Nella mia personalissima classifica:
su tutti i Blue note degli anni 90 (Time on my Hands, Grace under Pressure, Meant to be e What we do) e anche Oh! del 2002.
Tra i più recenti: En route (live in trio con Steve Swallow e Bill Stewart) e il più "soft" A Moment's Peace.
Tra i primi: Blue Matter e Pick Hits.
Infine Quiet, album particolare, perchè qui Scofield suona solamente in acustica.
tomahawk
05-11-2012, 17:31
Nella mia personalissima classifica:
su tutti i Blue note degli anni 90 (Time on my Hands, Grace under Pressure, Meant to be e What we do) e anche Oh! del 2002.
Tra i più recenti: En route (live in trio con Steve Swallow e Bill Stewart) e il più "soft" A Moment's Peace.
Tra i primi: Blue Matter e Pick Hits.
Infine Quiet, album particolare, perchè qui Scofield suona solamente in acustica.
Grazie..
di più vecchio invece cosa?
-Feanor-
09-11-2012, 23:53
Ciao ragazzi!
So che non è proprio il topic piu adatto per la mia richiesta, ma mi affido alla vostra ampia conoscenza..
vorrei ascoltarmi un bell album di cover di canzoni famose riviste e suonate in chiave jazz/smooth jazz..con formazione trio o poco di piu e voce femminile..in stile norah jones o diana krall per intenderci..
Ci sono delle raccolte in giro ma sono un po porcate, io invece vorrei qualcosa di qualita..meglio ancora se l'interpretazione è di un artista di un certo livello..
vi ringrazio in anticipo e mi scuso per la strana richiesta :)
Gnubbolo
13-11-2012, 00:46
ti consiglio di farti una collezione di singoli scaricandoli da youtube, almeno selezioni quello che cerchi da un disco più eclettico.
dall'ultimo disco di Dave Douglas
es:
Dave Douglas ft. Aoife O'Donovan - High On A Mountain
http://www.youtube.com/watch?v=Wl9_S_dfA7Q
Words by Katharina A. von Schlegel, adapted by Aoife O'Donovan, music by Jean Sibelius, arranged by Dave Douglas.
http://www.youtube.com/watch?v=ocAaZ2aMrNo&feature=relmfu
Danny Morali
19-11-2012, 15:13
Ciao ragazzi!
So che non è proprio il topic piu adatto per la mia richiesta, ma mi affido alla vostra ampia conoscenza..
vorrei ascoltarmi un bell album di cover di canzoni famose riviste e suonate in chiave jazz/smooth jazz..con formazione trio o poco di piu e voce femminile..in stile norah jones o diana krall per intenderci..
Ci sono delle raccolte in giro ma sono un po porcate, io invece vorrei qualcosa di qualita..meglio ancora se l'interpretazione è di un artista di un certo livello..
vi ringrazio in anticipo e mi scuso per la strana richiesta :)
il problema è "famose quando", dal momento che il jazz fino agli anni sessanta era basato sugli standard, cioè appunto sull'interpretazione di canzoni famose, però famose soprattutto un tempo. Stardust è famosissima ma non so se quello che intendi, ma se è quello trovi un'infinità di cose. Se intendi come mi pare più probabile famose ma famose in tempi più recenti è sicuramente più difficile, perchè le canzoni pop di oggi sono molto semplici e quindi non adatte a un'improvvisazione jazz.
Per quello comunque potresti provare con qualcosa dei Bad Plus di Ethan Iverson, che nel loro repertorio mettono spesso materiale recente (pezzi di Nirvana, Aphex Twin, Blondie, Black sabbath, Radiohead, Vangelis, David Bowie, Rush, Wilco, Pink Floyd, Bee Gees, Flaming lips, Pixies, Interpol eccetera).
mister giogio
07-12-2012, 01:17
Una piccola curiosità, che forse, non tutti conoscono:
GLI ITALO-AMERICANI NELLA STORIA DEL JAZZ
(by Lino Patruno)
Di grande importanza è stato l’apporto degli italo-americani nella storia del jazz.
Il jazz, è risaputo, nasce a New Orleans in Louisiana agli inizi del secolo; nasce dal ragtime (che si suonava fin dagli ultimi anni dell’800), dal blues, dagli spirituals, dalle ballate americane dell’ ‘800, e infine dall’apporto degli emigrati italiani e dei loro figli che in gran parte avevano raggiunto New Orleans che agli inizi del secolo era diventata un centro di raccolta di contadini e agricoltori provenienti dal sud dell’Italia. Al contrario dell’apporto ritmico e folkloristico dei neri, gli italo-americani portarono nel jazz gli strumenti a fiato memori della tradizione bandistica dei paesi dell’Italia meridionale che si è sempre tramandata di padre in figlio.
E infatti il primo musicista che incise il primo disco della storia del jazz nel 1917 era figlio di italiani. Il suo nome era Nick La Rocca ed era figlio di un ciabattino di Salaparuta in provincia di Trapani che aveva suonato la cornetta nella Fanfara dei Bersaglieri del Generale Lamarmora.
Nick La Rocca era a capo di un gruppo di musicisti di New Orleans chiamato "Original Dixieland Jass Band" del quale fecero parte altri due musicisti di origine italiana: il batterista Tony Sbarbaro e il pianista Frank Signorelli. Nel giro di pochi mesi l'orchestra dovette sostituire le due "esse" della parola Jass con due "zeta" a causa del fatto che a New York alcuni burloni sui manifesti stracciavano dalla parola Jass la "J " lunga iniziale in modo che si potesse leggere "ass" che significa volgarmente "sedere". E siccome allora a queste cose "ci si faceva caso" la compagnia discografica Victor pretese che l'orchestra cambiasse la parola per evitare di esser "coperti di ridicolo".
Ma se Nick La Rocca è stato il primo musicista del jazz a cimentarsi con la sala d’incisione, uno dei pionieri del jazz in embrione è stato il batterista George Vitale meglio noto come Jack “Papa” Laine nato nel 1873. Laine diresse per molti anni la “Reliance Brass Band” a cavallo tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 e di questa band facevano parte altri italo-americani fra i quali Vincent Barocco, Pete Pellegrini e il suonatore di basso tuba Giuseppe “Joe” Alessandra nato a Palermo nel 1865 ed emigrato a New Orleans a 30 anni. In un rarissimo reperto fotografico che ritrae la band nel 1906 vediamo Alessandra che si mise in posa indossando la divisa del Regio Esercito del Re Umberto I.
Ma la lista degli italo-americani che hanno creato il jazz non si ferma qui. Vorremmo ricordare Leon Roppolo che fu il primo grande clarinettista della storia del jazz, Joe Venuti il primo violinista, Eddie Lang (Salvatore Massaro) il primo chitarrista, Arnold Loyacano il primo contrabbassista, Tony Sbarbaro il primo batterista, Adrian Rollini fra i primi sassofonisti, Santo Pecora fra i primi trombonisti, Jimmy Durante (che diventerà celebre nel cinema) il primo pianista e via dicendo fino ad arrivare ai grandi cantanti Frank Sinatra, Dean Martin (Dino Crocetti), Tony Bennett (Antonio Benedetto); ai grandi compositori: Henry Mancini, Harry Warren (Salvatore Guaragna), Peter De Rose; ai grandi direttori d’orchestra: Nat Natoli, Guy Lombardo, Don Costa; ai grandi solisti del dopoguerra: Joe Pass (Passalacqua), Carl Fontana, Pete e Conte Candoli, Jimmy Giuffre, Tony Scott (Sciacca), Bucky Pizzarelli, Hank D’Amico, Chuck Mangione, Joe Lovano, Chick Corea, Scott La Faro, Johnny Guarnieri, Frank Rosolino, George Masso, Sonny Russo, Joe Morello, Buddy De Franco, Louie Bellson (Balassoni), Charlie Mariano…
Il Jazz è una delle due nuove arti del ‘900, l’altra è il Cinema; e potremmo dire che il Cinema deriva dal Teatro, così come il Jazz deriva dalla Musica ma è tutto un’altra cosa.
Inoltre il jazz è entrato da decenni a far parte della grande musica ; sono trascorsi settant’anni da quando Benny Goodman trionfò alla Carnegie Hall di New York e per arrivare ad oggi anche il Teatro dell’Opera di Roma da alcuni anni ha aperto i suoi battenti a questa musica che molti a torto definiscono afro-americana ma forse sarebbe meglio indicare come musica italo-americana.
Ragazzi mi sapreste consigliare gli album imprescindibili di Al Di Meola?
ceccio1992
14-02-2013, 17:57
che bella raccolta di buona musica! grazie ragazzi!!
Slomover
16-05-2013, 12:59
McCoy Tyner Trio & Sco (http://www.youtube.com/watch?v=EZjis4X-19Y). Musica vera, musica sincera. :O
Slomover
24-05-2013, 22:01
http://www.youtube.com/watch?v=s-be3K7xtRc
Anastasi89
28-06-2013, 19:59
So che questo thread è vecchissimo, ma è da tempo che avevo voglia di approfondire metodicamente il jazz e mi piacerebbe cogliere l'occasione di aver trovato una persona esperta come Adric per poter partire dalle basi in modo solido.
Vengo dunque alla mia banalissima domanda: i libri che hai consigliato nel lontanissimo 2003 (JOACHIM ERNST BERENDT: IL NUOVO LIBRO DEL JAZZ e ARRIGO POLILLO: JAZZ) rappresentano ancora la miglior scelta per un approccio sistematico e sufficientemente completo?
Domanda tutt'altro che banale, in proposito ti rimando al post seguente di un altro thread:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=11510767&postcount=11
In questi anni sono uscite moltissime nuove storie generali del jazz in italiano (ed altre sono in uscita come quella di Ted Gioia) ed il libro di Polillo secondo me, pur bellissimo, è ormai datato e non adatto come prima lettura.
Ti consiglio quelle di Zenni, Berendt (la quale però è difficile da trovare), Scaruffi e Nunzi, se ti avanzano soldi e tempo di leggerle pure le altre.
Il problema rimane quello delle singole correnti jazzistiche sulle quali in italiano c'è poco o nulla (a parte tanti libri datati sul free jazz).
@Danny Morali: grazie per le preziose segnalazioni e scusa per l'enorme ritardo nella mia risposta.
Periodicamente aggiorno i post precedenti aggiungendo titoli alla guida (ho aggiunto un intero capitolo sul jazz europeo degli anni 50 e 60), dovrei riscrivere i primi post introduttivi, lo farò quando e se ne avrò il tempo, preferisco aggiornare i vecchi post anzichè monopolizzare il thread.
jazzrock71
09-10-2013, 16:07
ciao a tutti, mi riallaccio a questo elenco per una richiesta un po' più specifica.
Premetto che ho ascoltato un buon numero di musicisti Jazz, e ogni tanto mi soffermo a guardare i cd in offerta sperando di trovare qualcosa di interessante..... e questo qualcosa si chiamava "The Quincy Jones - Sammy Nestico Orchestra - Basie & Beyond".
Questo titolo mi ha acceso un lampione .... un amico ha suonato nell'orchestra di Q.J. e anni fa' mi era capitato di suonare degli arrangiamenti di S. Nestico.
Beh, morale della favola l'ho comprato e lo trovo favoloso!
E qui viene la richiesta.... conoscete qualche cd di Big Band, in chiave abbastanza moderna (cioè con anche Chitarre e bassi elettrici ed arrangiamenti moderni); le bigband di Duke Ellington, Glenn MIller e simili le conosco.
grazie mille
ciao
jazzprofile
09-10-2013, 17:42
Prova a cercare qualcosa di Maria Schneider Jazz Orchestra per vedere se ti puo' piacere
Sent from my Nexus 4
jazzrock71
10-10-2013, 09:24
Mhhhhh.... Altro?
Inviato dal mio HTC One S con Tapatalk 2
jazzprofile
10-10-2013, 11:18
Mingus Big Band, Gerald Wilson Big Band, Vanguard Jazz Orchestra, Liberation Music Orchestra, Lincoln Center Jazz Orchestra, DR Big Band, Clayton-Hamilton Jazz Orchestra....
Le orchestre di Count Basie, Fletcher Henderson e Thad Jones-Mel Lewis le hai già ascoltate ?
jazzrock71
10-10-2013, 13:05
Si, le varie big band dove hanno suonato Ellington, Miller, MIngus, Basie ed altri le ho ascoltate. Però parecchie registrazioni sono datate e spesso sembra di sentir suonare un grammofono....
In ogni caso, mi piacciono gli arrangiamenti e i suoni più moderni, dove spesso trovi basso e chitarra elettrica. Ho ascoltato su youtube alcune cose della SWR Big Band e le trovo ottime.
Mingus Big Band, Gerald Wilson Big Band, Vanguard Jazz Orchestra, Liberation Music Orchestra, Lincoln Center Jazz Orchestra, DR Big Band, Clayton-Hamilton Jazz Orchestra....
Le orchestre di Count Basie, Fletcher Henderson e Thad Jones-Mel Lewis le hai già ascoltate ?
E qui viene la richiesta.... conoscete qualche cd di Big Band, in chiave abbastanza moderna (cioè con anche Chitarre e bassi elettrici ed arrangiamenti moderni); le bigband di Duke Ellington, Glenn MIller e simili le conosco.
A parte quelli che ti hanno già citato, aggiungerei:
questi (che ho già citato nei primi post di questo thread):
Gil Evans anni 70 e 80 (perfino un famoso disco su Hendrix)
Charles Tolliver (Music Inc anni 70 e ultimi anni)
Don Ellis (seconda metà anni 60 e anni 70)
nonchè:
Maynard Ferguson
George Russell
Sal Salvador (chitarrista che guidava una big band)
Duane Tatro
Bill Holman
poi sul versante europeo, particolarmente ricco:
inglesi
Mike Westbrook Concert Band (fine anni 60)
John Dankworth Orchestra
Mike Gibbs
Keith Tippett
Centipede (con musicisti di estrazione rock come Robert Wyatt)
inglesi "d'adozione"
Chris McGregor (il bandleader è sudafricano, band trapiantata in Europa)
Kenny Wheeler (pochi dischi con le big band, su tutti "Music for large & small Ensembles")
europee varie:
Peter Herbolzheimer (Germania)
United Jazz & Rock Ensemble (bandleader tedesco)
George Gruntz Concert Jazz Band (il bandleader è svizzero)
Vienna Art Orchestra (Austria, ma il bandleader è svizzero)
UMO Jazz Orchestra (Finlandia)
Laurent Cugny (Francia)
peraltro la Umo ha anche inciso un disco con Thad Jones, così come Cugny con Gil Evans ecc ecc
sul versante avanguardia-free:
Sun Ra Archestra (discografia imponente e complessa)
Butch Morris
Globe Unity Orchestra (Germania)
London Jazz Composer Orchestra
questi sotto solo occasionalmente hanno inciso con una propria big band:
John Zorn (si è cimentato con quasi ogni genere musicale immaginabile..)
David Murray
Sam Rivers
Muhal Richard Abrams
Alan Silva
Carla Bley
vari:
Claus Ogerman (il capolavoro "Gate of Dreams", con ospiti come George Benson, Michael Brecker ecc)
Nelson Riddle (anni 70)
(Ogerman e Riddle hanno anche una carriera ultradecennale come arrangiatori per i cantanti big)
Charlie Persip
e quest'elenco è tutt'altro che esaustivo......
jazzrock71
15-10-2013, 15:39
Grazie mille!
Al più presto inizierò a cercare qualcosa su youtube per farmi un'idea!
Un'ultima richiesta... mi sapresti indicare qualche Band (o quali fra le sopra citate) ha anche una chitarra nell'organico?
Non mi aspetto un concerto rock, per carità, ma l'interazione fra strumenti a fiato e chitarra mi piace un sacco (mi ricorda quando suonai la chitarra con la "banda" del paese in alcuni concerti ....)
ciao
jazzrock71
23-10-2013, 14:25
Altra domanda per voi "esperti".
Qual'è secondo voi il migliore Live? Sia come qualità di incisione / masterizzazione sia come qualità musicale
mi sapresti indicare qualche Band (o quali fra le sopra citate) ha anche una chitarra nell'organico?
Rispondo qui, ho la casella dei privati pieni.
Dato che le formazioni (tra musicisti "ospiti" dal vivo e dischi in studio) cambiano nel tempo, su un disco il chitarrista può esserci e su un altro no, molto spesso su un pezzo si e su altri no dello stesso album...
Solo l'Arkestra di Sun Ra ha inciso oltre 150 dischi, per verificare soltanto questi ci vorrebbero settimane...
Non possiedo l'intera discografia dei gruppi che ho citato (alcuni dei quali peraltro sono anche piuttosto difficili o costosi da trovare), pertanto richiederebbe troppo tempo rispondere alla tua domanda.
Forse non ti rendi conto di quante big band hanno inciso dischi, di tante nazionalità diverse.
Io ti ho dato un ampio spunto (ti ho citato 34 big band diverse), sta a te approfondire (già li ha ascoltati tutti i dischi dei gruppi che ho citato ?)
In genere il chitarrista, se presente in una big band, ha un ruolo un po' marginale, fatta eccezione per le big band di jazz-rock (in genere inglesi), che peraltro conosco assai meno.
Anche perchè, se c'è la chitarra o no, su una big band di 12-15-20 elementi spesso quasi non ci faccio caso.
Vedi, a me la chitarra nel jazz (specie quella acustica) in genere non fa impazzire, (a parte eccezioni tipo Wes Montgomery, George Benson o Grant Green, ma qui parlo di organici ristretti non di big band).... e la tua è una domanda troppo specifica da chitarrista.
Io non suono alcun strumento, la chitarra elettrica la preferisco nella fusion, il rock è troppo "bianco" per i miei gusti "neroamericani".
E' uno strumento che nel nostro genere musicale, il jazz, è un po' secondario, a differenza che nel rock e nel blues dove in genere è lo strumento principale.
Penso che una big band sia da giudicare per il sound, gli arrangiamenti e le composizioni, a prescindere da quale sia il tipo di organico.
Danny Morali
03-11-2013, 15:09
Periodicamente aggiorno i post precedenti aggiungendo titoli alla guida (ho aggiunto un intero capitolo sul jazz europeo degli anni 50 e 60), dovrei riscrivere i primi post introduttivi, lo farò quando e se ne avrò il tempo, preferisco aggiornare i vecchi post anzichè monopolizzare il thread.
L'ho letto adesso. Al volo per quanto riguarda l'inghilterra credo che non si possa non nominare il pianista Stan Tracey, autore di un caposaldo del jazz inglese come Under Milk Wood
http://www.youtube.com/watch?v=QUNuxalrCis
Danny Morali
06-12-2013, 20:23
L'ho letto adesso. Al volo per quanto riguarda l'inghilterra credo che non si possa non nominare il pianista Stan Tracey, autore di un caposaldo del jazz inglese come Under Milk Wood
http://www.youtube.com/watch?v=QUNuxalrCis
Ma portassi sfiga. Tracey è morto oggi.
http://www.bbc.co.uk/news/entertainment-arts-25272088
perfectpitch
13-02-2014, 14:13
Ornette Coleman. E Pharoah Sanders.
Ciao
ringrazio tutti ma Adric in particolare per la discussione.
Mi avete proprio costretto a registrarmi!!
molti dei titoli indicati li conosco di alcuni autori conosco altri album...ma ci sono buoni spunti di ascolto futuro.
Bella la lista di link ai vari siti e l'introduzione al jazz tradizionale...
a presto
Ciao
ringrazio tutti ma Adric in particolare per la discussione.
Mi avete proprio costretto a registrarmi!!
molti dei titoli indicati li conosco di alcuni autori conosco altri album...ma ci sono buoni spunti di ascolto futuro.
Bella la lista di link ai vari siti e l'introduzione al jazz tradizionale...
a presto
Così è anche per me!
Ma, ora, il dubbio è un altro...ci siete ancora ? Cambiato thread/forum ?:muro: Battete un colpo_____:D
Danny Morali
05-06-2014, 14:54
si sarebbe interessante fare ripartire la discussione.
Per esempio parlando di jazz tradizionale io recentemente ho scoperto due musicisti dallo swing straordinario come il clarinettista Edmond Hall e il trombonista Carl Fontana.
https://www.youtube.com/watch?v=1dVHRlduCV8&index=22&list=FLlQ5VFkbfdnAPg-qB6VqJiQ
https://www.youtube.com/watch?v=O5iA28Ayibs&index=14&list=FLlQ5VFkbfdnAPg-qB6VqJiQ
per dire che spesso vista da fuori la storia del jazz pare fatta sempre dai soliti nomi e invece dietro i "poster boy" ci sono tanti musicisti misconosciuti a volte anche più grandi dei jazzisti più rinomati.
si sarebbe interessante fare ripartire la discussione.
Per esempio parlando di jazz tradizionale io recentemente ho scoperto due musicisti dallo swing straordinario come il clarinettista Edmond Hall e il trombonista Carl Fontana.
https://www.youtube.com/watch?v=1dVHRlduCV8&index=22&list=FLlQ5VFkbfdnAPg-qB6VqJiQ
https://www.youtube.com/watch?v=O5iA28Ayibs&index=14&list=FLlQ5VFkbfdnAPg-qB6VqJiQ
per dire che spesso vista da fuori la storia del jazz pare fatta sempre dai soliti nomi e invece dietro i "poster boy" ci sono tanti musicisti misconosciuti a volte anche più grandi dei jazzisti più rinomati.
Danni, ben trovato. Si, non sarebbe male riprendere le discussioni, e i tuoi spunti mi sembrano una buona linea da seguire (a proposito, andrò subito dopo a vedere i video segnalati). Da utenti come te e Adric (ma anche da tutti gli altri) mi piacerebbe vedere commenti sul 'contemporaneo'. In più, si potrebbero commentare gli 'ascolti del giorno' - anche i classici, jazz tradidionale, moderno, etc. - per approfondire. Non so come la vedete... comunque, un saluto.
Danny Morali
05-06-2014, 15:34
guarda la verità è che non seguo tantissimo il jazz recente, nel senso che tendo ad ascoltare in egual misura tutte le epoche e quindi per forza di cose non posso avere la conoscenza di quello che invece segue solo quello (perchè già è ferratissimo sul passato o perchè il passato no gli interessa) e ultimamente ascolto più classica che altro. Inoltre purtroppo raramente mi è capitato di trovare roba recente che realmente mi entusiasmasse, non so se ha ragione un Marcello Piras che dice che il jazz dagli anni ottanta ha perso la sua spinta innovativa, però difficilmente trovo dischi che mi fanno l'effetto da mascella in terra come invece mi capita ancora quando scopro dischi degli anni sessanta per esempio che a volte suonano più moderni e creativi di tanta roba recente. Poi si, contaminazioni ce ne sono di tutti i tipi, però è come se spesso rimanesse un'operazione "di facciata" più che reale e profonda innovazione. O peggio è quel tipo di jazz tipo berklee school, di gente con una tecnica incredibile che fa roba che trovo fredda e inutilmente cervellotica.
Non fraintedermi, cose belle ce ne sono comunque e la mia è comunque la sensazione di uno che appunto conosce un po' di cose ma non è un esperto o uno che ha il polso di tutto quel che esce (proprio per nulla).
Non vorrei monopolizzare la discussione, il che non sarebbe neanche giusto.
Aggiungerò dei capitoli alla mia guida nelle prima pagine quando troverò il tempo (e i dischi).
Il jazz tradizionale (pre bebop) personalmente non lo seguo, anche se ho ritenuto doveroso fare dei cenni introduttivi. Rimangono qualcosa come 70 anni di jazz moderno......:stordita: Non posso fare il musicologo a tempo pieno ..... ci vorrebbe una vita solo per la musica, un'altra per il cinema, un'altra ancora per l'arte, i libri ecc
... impossibile, purtroppo........
Grande interesse e rispetto per i capolavori e i dischi seminali degli anni 50 e 60, ma il periodo che sto approfondendo di più è quello che va dal 1968 all'83 (le etichette indipendenti, i minori, gli album degli americani incisi per le etichette europee ecc).
L'altra mia musica è il soul ed il funk, io vengo da lì, ho scritto un altro thread/guida apposita in questa stessa sezione (stesso periodo).
Mi sono appassionato al jazz anche perchè come concerti di soul e di funk l'offerta in Italia è sempre stata scarsa....
Riguardo la spinta propulsiva sono d'accordo che si sia esaurita, ma sposterei la data un po più in là, interno alla metà degli anni 90.
In effetti dopo l'M-BASE di Steve Coleman non c'è più stato nulla di nuovo a livello di nuove correnti.
E sono morti negli anni 90 diversi grandi jazzisti....
In questi ultimi 5-6 anni in Italia l'elemento più positivo è la traduzione in italiano di diversi libri, per lo più biografie e storie generali del jazz (anche se continuano a latitare i titoli sulle correnti).
Per i concerti invece c'è una decisa contrazione rispetto al decennio precedente. La crisi è ovunque, è il jazz non fa eccezione.
Ma è una crisi anche d'idee.
Vorrei sottolineare che non solo sono venuti a mancare tanti musicisti americani ed europei, ma anche grossi giornalisti, promoter, fotografi, discografici ecc (per dirne due, Aldo Sinesio e Isio Saba).
Sono rimasto deluso del fatto che Marcello Piras abbia sciolto la Sisma, e non ho aderito alla Sidma di Zenni. Ma credo che sia rimasto deluso lo stesso Piras, che è andato a Chicago, ma poi è tornato (non so le ragioni).
C'è un problema di fondo; è difficile storicizzare i dischi e i jazzisti degli ultimi 20 anni. Più ci si avvicina ai nostri giorni più i pareri di giornalisti ed appassionati divergono...
Danny Morali
06-06-2014, 15:03
Non vorrei monopolizzare la discussione, il che non sarebbe neanche giusto.
Aggiungerò dei capitoli alla mia guida nelle prima pagine quando troverò il tempo (e i dischi).
Il jazz tradizionale (pre bebop) personalmente non lo seguo, anche se ho ritenuto doveroso fare dei cenni introduttivi. Rimangono qualcosa come 70 anni di jazz moderno......:stordita: Non posso fare il musicologo a tempo pieno ..... ci vorrebbe una vita solo per la musica, un'altra per il cinema, un'altra ancora per l'arte, i libri ecc
... impossibile, purtroppo........
Grande interesse e rispetto per i capolavori e i dischi seminali degli anni 50 e 60, ma il periodo che sto approfondendo di più è quello che va dal 1968 all'83 (le etichette indipendenti, i minori, gli album degli americani incisi per le etichette europee ecc).
Qualcuno dei tuoi dischi preferiti del periodo? Ecco, da poco a proposito di etichette italiane stavo ascoltando Black saint di Billy Harper, Croquet ballet pezzo memorabile (e infatti anche se non lo sapevo è un classico)
Riguardo la spinta propulsiva sono d'accordo che si sia esaurita, ma sposterei la data un po più in là, interno alla metà degli anni 90.
In effetti dopo l'M-BASE di Steve Coleman non c'è più stato nulla di nuovo a livello di nuove correnti.
E sono morti negli anni 90 diversi grandi jazzisti....
In questi ultimi 5-6 anni in Italia l'elemento più positivo è la traduzione in italiano di diversi libri, per lo più biografie e storie generali del jazz (anche se continuano a latitare i titoli sulle correnti).
Per i concerti invece c'è una decisa contrazione rispetto al decennio precedente. La crisi è ovunque, è il jazz non fa eccezione.
Ma è una crisi anche d'idee.
Vorrei sottolineare che non solo sono venuti a mancare tanti musicisti americani ed europei, ma anche grossi giornalisti, promoter, fotografi, discografici ecc (per dirne due, Aldo Sinesio e Isio Saba).
Sono rimasto deluso del fatto che Marcello Piras abbia sciolto la Sisma, e non ho aderito alla Sidma di Zenni. Ma credo che sia rimasto deluso lo stesso Piras, che è andato a Chicago, ma poi è tornato (non so le ragioni).
C'è un problema di fondo; è difficile storicizzare i dischi e i jazzisti degli ultimi 20 anni. Più ci si avvicina ai nostri giorni più i pareri di giornalisti ed appassionati divergono...
si, e probabilmente la confusione non è data solo dalla relativa vicinanza in termini di tempo, ma anche dalla quantità di roba che esce. Alla fine per dire quando venne fuori il bebop erano un manipolo di uomini con idee che andavano in una certa direzione che poi ebbero un enorme influenza ma insomma, avere un quadro abbastanza preciso della situazione non è impresa impossibile. Oggi dubito sia così.
Qualcuno dei tuoi dischi preferiti del periodo? Ecco, da poco a proposito di etichette italiane stavo ascoltando Black saint di Billy Harper, Croquet ballet pezzo memorabile (e infatti anche se non lo sapevo è un classico)
Un altro aspetto che mi hai fatto ricordare: oggi etichette italiane importanti degli anni 70-80-90 come Black Saint, Soul Note e Red Records non fanno più nulla..... :(
Billy Harper piace anche a me, anche se è stato un po' discontinuo, specie con i dischi giapponesi successivi....
Senz'altro tra i miei dischi preferiti del periodo c'è Capra Black dello stesso Harper, di due anni prima rispetto a Black Saint, l'album che ha inaugurato l'ononima etichetta (ed il negozio di Milano con lo stesso nome che qualche anno fa ha chiuso).
A parte i dischi già citati nella guida, altri album in mio possesso che amo molto sono:
Fritz Pauer: Live at Berlin Jazz Galerie
Marcus Belgrave: Gemini
Chico Freeman: Spirit Sensitive
Byron Morris & Unity: Blow Your Mind
Gary Bartz Ntu Troop: I've Known Rivers and Other Bodies
Claus Ogerman Orchestra: Gate of Dreams
Eberhard Weber: Fluid Rustle
Kalaparusha Maurice McIntyre Quartet: Peace and Blessings
Carter Jefferson: The rise of Atlantis
Joe Lee Wilson: Shout for Trane
Ted Daniel: Tapestry
e molti altri.
si, e probabilmente la confusione non è data solo dalla relativa vicinanza in termini di tempo, ma anche dalla quantità di roba che esce. Alla fine per dire quando venne fuori il bebop erano un manipolo di uomini con idee che andavano in una certa direzione che poi ebbero un enorme influenza ma insomma, avere un quadro abbastanza preciso della situazione non è impresa impossibile. Oggi dubito sia così.
Vero, esce decisamente troppa roba, impossibile starci dietro, ci riesci solo se le case o i distributori ti mandano i dischi da recensire per le riviste.... Anche perchè per molti album non c'è alcuna preview su internet (specialmente per piccole etichette indipendenti senza proprio sito), devi acquistarli a scatola chiusa, col rischio che dopo non ti piacciano...
Ma di questa gran massa di cd non sono molti quelli che meritano, almeno secondo me. Molti sono noiosi, altri non sono nulla di che. A me poi interessano i musicisti che eseguono per lo più proprie composizioni, specialmente tra i pianisti e i/le cantanti sono un po' troppi quelli che fanno solo standard...
Molti musicisti, infatti, suoneranno pure bene 'tecnicamente', ma hanno poco da dire a livello compositivo...
Specie in Italia, le scuole di jazz sottovalutano lo studio della composizione.
E non ne posso del fatto più che in Italia ci sia questo provincialismo nel jazz, nello spingere i soliti 4-5 nomi.
Sempre riguardo la spinta propulsiva, alla fine degli anni 80 e negli anni 90 c'è stata una certa ripresa del free nero, come attività è il periodo migliore di musicisti esplosi tardi a livello di leader come David S. Ware e Charles Gayle....
David S. Ware è il più bel concerto di free al quale ho mai assistito....l'ho visto due volte.
Ecco, anche in un paio di post buttati lì, c’è la possibilità di trovare tanta ‘roba buona ’.
Vedete, negli ultimi 10/15 anni (da quando sono nati i miei figli) l’unico genere che ho approfondito è la classica – metà 900/contemporanea – forse uno degli ultimi dischi che comprai di jazz è stato naked city (che consumai letteralmente), o forse Lindsay Cooper (anche Day & Taxi ricordo di averlo consumato). Non sono sicuro delle date, comunque, è certo, dal 2001 non ho comprato jazz contemporaneo. Oggi mi sono ritrovato a dargli un’occhiata. Ed è stato destabilizzante, i vostri messaggi, però, mi hanno confermato che è la situazione ad essere un po’ caotica(non solo le mie facoltà mentali:eek:)
:mc: :muro:
Aspetto l’integrazione di Adric (hai ragione riguardo i libri oggi in italiano. Al momento ne ho tre aperti sul comodino…non mi piace, però, usarli come dizionario -scorrendo le pagine avanti e indietro- almeno finchè non li ho letti una prima volta…
Posso proporvi una specie di gioco ? non so, ma se vi va, potrebbe essere interessante…almeno per quello che serve a me….
Vi dirò i nomi di dischi jazz(a quanto pare, contemporaneo) che ho comprato nell’ultimo mese, che ne dite di fare un viaggio a ritroso, e con comparazioni, relazioni,commenti costruire una specie di diagramma ad albero che cominci dal 2014 e torni indietro fino al 1995 ?
Questi sono i nomi:
Ralph Alessi - Baida
Tim Berne - Shadow man
Craig Taborn - Chants
Poi ho comprato anche
Wayne Shorter - Without a net ….ma questa è un’altra cosa:D .
forse uno degli ultimi dischi che comprai di jazz è stato naked city (che consumai letteralmente)
Su John Zorn ti rimando all'apposito thread su di lui:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=752608
Non sono sicuro delle date, comunque, è certo, dal 2001 non ho comprato jazz contemporaneo.
Dischi riusciti artisticamente escono ed usciranno sempre.
Ma di dischi innovativi e significativi ce ne saranno sempre meno in futuro, così come ce ne sono stati ben pochi nell'ultimo decennio.
Ecco perchè non ci perderei troppo tempo con gli anni 2000-2010.
Non è solo questione di spinta propulsiva, è che nel jazz si sono quasi esaurite le possibilità di composizioni innovative.
In altri generi musicali che esistono da molti meno decenni rispetto al secolo di vita che ha il jazz, ci sono dei margini molto maggiori di innovazione.
i vostri messaggi, però, mi hanno confermato che è la situazione ad essere un po’ caotica(non solo le mie facoltà mentali:eek:)
Guarda, l'appassionato tipo di jazz in Italia ha spesso più di 55 anni ed è rimasto fermo al quintetto di Miles Davis dei 60, in genere rifiuta il free jazz. Di solito musicalmente è un conservatore con una scarsa apertura mentale.
Ma penso che un po' tutti siamo disorientati ed intristiti dalla scena jazz attuale, musicologi, critici e semplici appassionati.
Un altro difetto del mondo del jazz in Italia è l'iperindividualismo e l'estrema litigiosità, sia tra i musicisti che tra gli ascoltatori.
I forum italiani dove si parla molto di jazz sono tutti morti o quasi, divorati da flame e risse incrociate....
Aspetto l’integrazione di Adric
I capitoli che mancano nella guida sono quelli sul free jazz europeo della seconda metà degli anni 60 e su altre correnti degli anni 70-80. Li aggiungerò quando rimedierò i dischi...l'attesa non sarà breve....
Per motivi di spazio la guida non può contenere più di 180 dischi (20 x post)
Intanto ti segnalo due libri sul jazz di adesso:
Nicola Gaeta: BAM, il jazz oggi a New York. Battiti, artisti, club.
Interviste ai più importanti giovani jazzisti in attività a New York nel 2013, con schede sui maggiori club della città tuttora jazzisticamente più importante al mondo.
Claudio Sessa: Le eta del jazz. I contemporanei.
Libro che si sofferma sui musicisti più significativi dalla fine degli anni 80 al 2009. Questo è più sulle composizioni e non sui concerti.
Non ti dico di comprarli, cerca di sfogliarli prima in libreria
(hai ragione riguardo i libri oggi in italiano. Al momento ne ho tre aperti sul comodino…non mi piace, però, usarli come dizionario -scorrendo le pagine avanti e indietro- almeno finchè non li ho letti una prima volta…
Molti libri sul jazz non si prestano ad una lettura sequenziale (eccetto le biografie sui musicisti), sia per la mole, sia perchè non di semplice lettura. Parecchi li ho presi come opera di consultazione
Posso proporvi una specie di gioco ? non so, ma se vi va, potrebbe essere interessante…almeno per quello che serve a me….
Non è questione di aver voglia o meno, è che non ne sono in grado....
Ad esempio
Ralph Alessi - Baida
Tim Berne - Shadow man
Craig Taborn - Chants
Mai visti dal vivo nessuno dei tre, anzi forse ho visto il solo Taborn in un gruppo, ma non ricordo quale. Non basta possedere dei dischi, per dare un giudizio sui musicisti bisogna anche ascoltarli dal vivo. Di Tim Berne possiedo solo 3 cd a suo nome, una goccia nella sua carriera ultraventicinquennale... ma lo conosco poco, quello che sentito di lui non mi ha colpito. Taborn mi pare che a livello compositivo non sia nulla di particolare, possiedo il suo cd su DIW del 1994. Alessi mai ascoltato.
Mi pare che siamo un po' lontani come gusti, sei sul postmoderno (Zorn piace molto anche a me, ma non Berne od altri di quel giro newyorkese).
Secondo me negli ultimi anni, almeno per il mio gusto personale, molti degli album migliori sono di jazz orchestrale (Gerald Wilson, Vanguard Jazz Orchestra) e cantato (Ellen Christi, Lisa Sokolov e Karryn Allison tra le bianche, Andy Bey e Kevin Mahogany tra i neri).
Uno dei dischi più innovativi degli ultimi anni è questo:
https://www.youtube.com/watch?v=9GE-V1Ot7mc
A proposito di soul-jazz, lui oggi è meglio di Al Jarreau, Stevie Wonder e George Benson (sono in declino per ragioni anagrafiche e mancanza d'ispirazione) messi insieme:
https://www.youtube.com/watch?v=CjdTnMZBN14
Un appassionato di jazz non può ignorare la musica brasiliana...
Squalo71
16-06-2014, 15:18
A proposito di soul-jazz, lui oggi è meglio di Al Jarreau, Stevie Wonder e George Benson (sono in declino per ragioni anagrafiche e mancanza d'ispirazione) messi insieme:
https://www.youtube.com/watch?v=CjdTnMZBN14
Seguo in silenzio da un po' questo thread, ma stavolta non potevo esimermi.
Grazie mille per la segnalazione! Mi hai fatto scoprire Ed Motta, molto bello!
Un appassionato di jazz non può ignorare la musica brasiliana...
Quoto assolutamente.
Gnubbolo
18-06-2014, 00:46
io mi sono trovato bene con l'ambient trip-hop elettronica anche se dell'improvvisazione c'è rimasto poco.
https://www.youtube.com/watch?v=5kWPW_POxhI
.
https://www.youtube.com/watch?v=vk-9l1SxqWI
deanflame
25-01-2015, 20:47
wes montgomery, chet baker, coltrane
tecnologico
27-01-2015, 13:35
da ignorante mostruoso:
cosa consigliate come musica jazz "noire"
ho sentito un po di miles davis e mi piace anche se al limite.
preferisco solo strumentale e se è old, meglio
questo per capirsi
https://www.youtube.com/watch?v=jyEV0OHlgaE&list=PLF414DF99808CDE43
Danny Morali
30-01-2015, 15:00
da ignorante mostruoso:
cosa consigliate come musica jazz "noire"
ho sentito un po di miles davis e mi piace anche se al limite.
intanto dipende da che hai sentito, di jazz con atmosfere noir ce n'è parecchio ma ovviamente quasi nessuno suona solo quello, soprattutto uno come Davis che ha attraversato un bel po' di stili negli anni, figuriamoci atmosfere.
Il disco di Davis che classicamente viene associato ad atmosfere noir è quello della colonna sonora di Ascensore per il patibolo (Ascenseur pour l'échafaud), poi al limite ci potrebbero stare cose tipo questa splendida My funny Valentine
https://www.youtube.com/watch?v=hgu28Hqg8Vc
se ti ascolti invece un Miles Smiles o un Filles de Kilimanjaro è tutta un'altra storia.
Ti metto alcuni pezzi:
Artie Shaw - Nightmare (assieme a Harlem Nocturne forse la melodia di jazz noir più famosa)
https://www.youtube.com/watch?v=-W59FzOwYIs
Jackie Mclean - Love and hate
https://www.youtube.com/watch?v=y8woYxaDjAM
che in realtà è una composizione di Grachan Moncur che ha fatto varie composizioni atmosferiche e misteriose sia sui dischi suoi che in quelli di Jackie Mclean, magari più dark che noir (forse è una sfumatura forse no, dipende da cosa cerchi), come Frankenstein, Ghost town, Air Raid, Evolution eccetera.
Ran Blake - The short life of Barbara Monk
https://www.youtube.com/watch?v=1tlWitva3Z0
Ran Blake secondo me potrebbe essere considerato proprio il musicista "noir jazz" per eccellenza, nel senso che la sua musica fa esplicito e continuo riferimento a quell'immaginario.
Clark Terry - Brother Terry
https://www.youtube.com/watch?v=oo2OYLBp5mQ
George Russell - Beast blues
https://www.youtube.com/watch?v=StQs5KgHDj4
Kenny Wheeler - The Lover Mourns
https://www.youtube.com/watch?v=4grOslnm4nE
in territori più di confine col rock trovi i Morphine coi quali dove caschi caschi bene e i citatissimi (la ricerca di jazz noir da parte di chi comincia col jazz è almeno pari alla ricerca di pezzi come o Fortuna o il Dies Irae di Verdi sui forum di classica da parte dei rocchettari) Bohren & der Club of Gore.
Poi ovviamente si potrebbero citare anche colonne sonore e persino videogiochi.
Sicilian9
27-06-2015, 09:20
Ciao ragazzi, se vi va ascoltate le nostre canzoni.(quelle non in acustico)
del nostro primo EP "O TYPE".
MY WORST NIGHTMARE
BRING ME ATTENTION
BYE BYE WORLD
Sono le mie preferite, siamo un gruppo emergente, di un genere non molto diffuso
in Italia, se vi piacciono, per sostenerci mette un like
alla nostra pagina FB, grazie :)
https://www.youtube.com/user/Aerithmetal/videos
AERITHMETAL.
zulutown
16-07-2015, 11:48
ieri son stato al concerto di Dianne Reeves, e davvero mi è molto piaciuto.
NOn mi è forse sembrata "purista" del jazz, faceva anche generi un po' più commerciali.
voi cosa ne pensate?
L'ho vista nel 1992, con abbinata nella stessa serata l'altra cantante Cassandra Wilson, si sono esibite separatamente.
Dianne ha un contralto celestiale, sono arrivato quando stava facendo il checkin e cantava senza accompagnamento di strumenti, un'emozione indimenticabile !
Però il concerto mi ha leggermente deluso rispetto alla prove, secondo me perde rispetto ai suoi dischi, peraltro incisi molto bene.
Cassandra Wilson dal vivo l'ho trovata superiore a Dianne, è più sperimentale, del resto ad inizio carriera faceva free e successivamente è passata attraverso l'esperienza dell'M-Base di Steve Coleman.
Dianne ha un importante bagaglio soul e decenni di esperienza come corista dal vivo e in studio, la scoprì Sergio Mendes, poi con i Caldera per l'album Sky Island del 1977.
Peraltro sia Dianne che Cassandra incidono da diversi anni per la stessa etichetta, la Blue Note.
E ci sono ben due DVD in commercio di Dianne Reeves, Live in Montreal e The Early Years.
Di cantanti jazz, sia nere che bianche, ce ne sono parecchie in attività, altre valide interpreti che ho visto sono Dee Dee Bridgewater e Carmen Lundy, ad esempio.
A differenza delle cantanti europee, quelle americane sanno quasi tutte suonare ed accompagnarsi col pianoforte.
Danny Morali
18-07-2015, 00:28
L'ho vista nel 1992, con abbinata nella stessa serata l'altra cantante Cassandra Wilson, si sono esibite separatamente.
Dianne ha un contralto celestiale, sono arrivato quando stava facendo il checkin e cantava senza accompagnamento di strumenti, un'emozione indimenticabile !
Però il concerto mi ha leggermente deluso rispetto alla prove, secondo me perde rispetto ai suoi dischi, peraltro incisi molto bene.
dici?
Per esempio su questa The man I love dal vivo è fantastico
https://www.youtube.com/watch?v=CI6UMlZrGVI
a me tra quelle recenti piace molto Leena Conquest, non che conosca moltissimo ma sui dischi con William Parker l'ho trovata davvero brava
https://www.youtube.com/watch?v=2UFwSh28K9E
e anche Christine Correa nelle sue collaborazioni con Ran Blake, per me questa particolarissima (e cupissima, ma vabbè è Ran Blake) versione di Angel eyes è un capolavoro
https://www.youtube.com/watch?v=1z-wPru8O7A
Dianne Reeves è indiscutibile, sono io che ho il palato troppo esigente...
ma anche Cassandra mica scherza:
https://www.youtube.com/watch?v=S91oiNmSUlg
Nel raccomandarti, sempre che non l'hai già preso, il libro-intervista di Marcello Lorrai su William Parker, ho un altro cd dello stesso Parker di grande interesse inciso con cantanti.
Ho dovuto penare e sputare sangue per trovarlo, ma ne è valso la pena.
S'intitola Song Cycle, e vede la partecipazione di due tra le più interessanti e sperimentali vocaliste jazz emerse negli anni 80, Lisa Sokolov ed Ellen Christi, che hanno inciso anche dei dischi a proprio rispettivo nome.
Peraltro la Christi ha lavorato ed inciso anche in Italia, per la nostra etichetta Splasch.
Sempre le due cantanti, così come Jeanne Lee, Parker e diversi altri musicisti dell'area free sono protagonisti del bel documentario del 1984 girato a New York ed uscito in DVD, Rising Tones Cross.
Ho proprio quel cd di Parker con la Conquest, sono capitati anche qui dal vivo, ma non ci sono andato, lui l'ho visto due volte col grandioso quartetto di David S. Ware, prima che ci lasciasse :(
Gnubbolo
23-07-2015, 01:08
Artie Shaw - Nightmare (assieme a Harlem Nocturne forse la melodia di jazz noir più famosa)
https://www.youtube.com/watch?v=-W59FzOwYIs
gran swing di greattinger, è come alban berg suonato da una big band.
https://www.youtube.com/watch?v=vwRU1wZXp8w
orkaloca
26-01-2016, 14:59
Salve a tutti :)
Per chi inizia da zero col jazz consiglio innanzitutto due libri essenziali:
JOACHIM ERNST BERENDT: IL NUOVO LIBRO DEL JAZZ (anche non ultima edizione, purche' sia dopo il 1981)
ARRIGO POLILLO: JAZZ
Il primo libro e' il migliore come introduzione ai vari stili e correnti del jazz, nonche' alla storia dei vari strumenti. Con la sua struttura a capitoli puo' essere letto anche a partire dall'ultimo, senza problemi di comprensione. E' anche utilissimo come manuale di consultazione al volo. Il secondo libro (che andrebbe letto comunque DOPO il primo) e' una esaudiente storia del j. con particolare attenzione al contesto sociale, culturale ed economico, scritta dal piu' grande critico italiano di sempre del settore.
Il j. e' vastissimo; piu' di un secolo. Si va dal ragtime del 1890 per arrivare ai giorni nostri; non c'e' una data o una citta' precisa in cui e' nato il j. (non c'era solo New Orleans per capirci).
Usualmente il j. lo si distingue a grandi linee in:
- Tradizionale
- Moderno
- Contemporaneo.
Il j. moderno nasce con la nascita del bebop al Minton di New York nel periodo di sciopero dell'industria discografica (1942-43). La distinzione tra j. moderno e contemporaneo e' molto piu' sfumata. In genere ci si riferisce alle incisioni dal 1970 in poi (ma talvolta si parte dal 1968 o dal 1980).
Tradizionale, moderno e contemporaneo convivono tuttora e si suddividono ciascuno in numerose sottocorrenti.
Attenzione che per j. classico s'intende ormai anche buona parte del j. moderno (Parker e Gillespie hanno creato il j. moderno 60 anni fa) e non solo il j. tradizionale, come erroneamente talvolta si ritiene. Si parla infatti a tal proposito di "mainstream" (o filone principale.)
A prescindere dai propri gusti come primo approccio al j. consiglio dischi di j. moderno (essenzialmente dei filoni hardbop e soul-jazz) del periodo tra il 1955 e il 1969, il periodo più fertile e differenziato della storia del j. In seguito si può per gradi passare anche ad altri stili più ostici all'ascolto immediato come le diverse correnti del j. tradizionale, il Free Jazz, il Third Stream o le ultime tendenze piu' etniche (che spesso sono ai confini del j.)
Il j. per i primi sessant'anni e' stato un fenomeno quasi esclusivamente nordamericano. Accostandosi al j. e' bene tenere presente che quasi tutti i jazzisti fondamentali sono statunitensi (o canadesi). Pertanto jazzisti italiani come Rava, Trovesi, Fresu, Di Battista e altri molto spinti dai media nostrani andrebbero ascoltati solo dopo centinaia di altri artisti. E comunque dei maggiori jazzisti italiani di sempre (Basso, Valdambrini, Cuppini, Pieranunzi, Gaslini e Urbani) oggi se ne parla poco, meno di dieci anni fa.
In Europa poi il j. scandinavo, e quelli tedesco, francese, belga e inglese hanno maggiore importanza di quello italiano. Anche Polonia e Cecoslovacchia hanno espresso dei musicisti di rilevanza artistica maggiore rispetto all'Italia. Al contrario, nel j. statunitense sono soprattutto tre i gruppi etnici di maggiore importanza da sempre: afroamericani, ebrei e italoamericani. Riguardo questi ultimi, musicisti come Joe Venuti, Eddie Lang, Lennie Tristano, Frank Rosolino, George Wallington, Dado Marmarosa, Pete Rugolo, Buddy De Franco, Carl Fontana, Charlie Mariano, Charlie Ventura, Joe Pass, Phil Urso, Joe Morello, Scott LaFaro, Chick Corea, Al DiMeola e Joe Farrell sono assai importanti, ben piu' di qualsiasi jazzista italiano; ma ce ne sono molti altri rilevanti.
Pensando di fare cosa gradita elenco una serie di liste di registrazioni essenziali, spesso molto differenti in non pochi titoli:
Tematico (per stile; la lista è su pià di una pagina, seguire i link)
http://web.archive.org/web/20010101-20051231re_/http://www.allaboutjazz.com/library/
www.jazzonln.com/jazz101.asp
In ordine cronologico:
http://web.archive.org/web/20010101-20050101re_/http://people.qualcomm.com/determan/Jazz.html
http://web.archive.org/web/20010101-20051201re_/www.cootiesjazz.com/alldiscs.htm
Con foto
www.themusicresource.com/scripts/tab.asp?tab=3 c/foto
www.geocities.com/adoleon2000/100discos.htm
http://web.archive.org/web/20010101000000-20051231235959/http://www.allaboutjazz.com/musthear_a-l.htm
Referendum
http://web.archive.org/web/20030101-20051231re_/http://farcry.neurobio.pitt.edu/Top100.html
Top piu' di 100
www.scaruffi.com/jazz/best100.html 1066 album :eek:
www.snowbirdjazz.com/larryslist.html (529 album)
http://home.austarnet.com.au/petersykes/jazz100/top100.html
e http://home.austarnet.com.au/petersykes/jazz100/next100.html
http://web.archive.org/web/19990101000000-20051231235959/http://www.nprjazz.org/links/
http://home.drenik.net/jnikolic/Ex_Yu_Diskografija.htm
Top 100 varie
www.avguide.com/film-music/music/top100jazz.new.php
www.counterpoint-music.com/5star.html
www.jazzman.com/top100.cfm
www.allaboutjazz.com/top100.htm
www.allaboutjazz.com/d_time.htm
www.angelfire.com/zine2/discontent/jazz.htm
www.jazzitude.com/essential.htm
http://web.archive.org/web/20030101-20051231re_/http://my.netian.com/~coltran/jazz1.htm
www.rocklist.net/larkin1000_94.htm
www.amazon.co.uk/exec/obidos/tg/stores/detail/-/books/1858287324/toc/ref%3Dbr%5Fdp%5Ftoc/026-7887120-7272462
http://walden.mo.net/%7edcowsley/CDs.htm
http://pub37.bravenet.com/forum/3172289350/show/583420
Top 80
http://web.archive.org/web/20030101-20051231re_/http://my.netian.com/~coltran/jazzcd2.htm
Top 35
www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=4565717
Top 30
http://web.archive.org/web/19990101000000-20051231235959/http://www.culturekiosque.com/jazz/best/rhecd2.html
------------------------------
Top 100 genere Hard Bop
http://members.tripod.com/~hardbop/music.html
Top 100 dischi periodo 1997-2006:
http://home.austarnet.com.au/petersykes/jazz100/new_breed.html
200 Essential Small Group Jazz Recordings 1925-1975:
www.danmillerjazz.com/smallrecordings.html
50 Essential Jazz Trumpet Recordings:
www.danmillerjazz.com/recordings.html
50 Essential Big Band Recordings:
http://www.danmillerjazz.com/bigbands.html
Top brani jazz:
www.geocities.com/adoleon2000/_fotos.htm
http://web.archive.org/web/19990101-20051231re_/http://www.chicagopublicradio.com/programs/jazz/centurylist.asp
http://web.archive.org/web/19990101-20051231re_/http://stommel.tamu.edu/~baum/jazz-lists.html
Tra le liste linkate sopra, le piu' equilibrate mi sembrano innanzitutto quella di Cooties Jazz e Jazzitude, poi quella di Jazz100 (il sito australiano) e di Jazzman.
EDIT 17-12-2007 aggiornati links non più funzionanti.
Ti ringrazio dello scritto molto esauriente, e colgo l'occasione per farti due domandine. Sono un appassionato di jazz molto ignorante in materia. Ho ascoltato molto, ma la produzione jazz e' immensa.... Per me Miles Davis rimane uno dei piu' grandi, anche se devo dire che non mi piace tutto quello che ha fatto. Reputo il suo migliore in assoluto in Kind of Blue. L'atmosfera che crea e' una di quelle che ti strappano l'anima. Se invece vado al jazz contemporaneo mi piace tantissimo Tomasz Stańko, anche se non sono ancora riuscito a definire il suo stile. Se dovessi fidarmi di quello che dicono certi siti di musica dovrei trovare rispondenza in artisti che invece fanno un jazz totalmente differente, e che a me piace pochissimo. Tu puoi aiutarmi a collocare la musica di Davis e Tomasz Stańko?
Ti ringrazio e ti saluto, ciaoo
Non ho mai amato particolarmente Miles Davis (e lo posso dire possedendo una trentina di suoi cd oltre ad averlo visto dal vivo), che ha inciso moltissimo, spesso con dei gruppi stellari, specialmente da metà anni 50 fino a Bitches Brew del 1969.
Ecco, se vogliamo stabilire i 10 dischi più importanti della discografia di Davis, in ordine cronologico abbiamo: Birth of Cool (Capitol) "i 4 gerundi" Steamin', Relaxin', Workin' e Cookin' (Prestige), Round About Midnight, Milestones, Kind of Blue, In a Silent Way e Bitches Brew (Columbia).
Da parecchi anni Davis è il jazzista più popolare di tutti in assoluto, anche come vendite di dischi, eclissando musicisti ben più importanti di lui per l'evoluzione del jazz, come Armstrong, Ellington, Parker, Gillespie e Coltrane.
In Italia, anche per altre vicende, il jazzista più popolare, almeno fino a metà degli anni 60, è stato Chet Baker, in Finlandia invece lo è stato il trombettista Ted Curson, con la massima onorificenza ricevuta dal presidente della repubblica di quella nazione.
Il problema è che in Italia, dove i dischi di jazz negli anni 50 e 60 arrivavano in ritardo e col contagocce, musicisti come Miles Davis, Chet Baker, o Bill Evans sono assurti a modelli dominanti, di qui il carattere fortemente derivativo di tanto jazz italiano fino alla fine degli anni 60, in America e nelle altre nazioni jazzisticamente più evolute come Francia, Belgio, Danimarca e Svezia, si ascoltava molta più musica.
Come trombettisti a Davis preferisco decisamente Clifford Brown e Kenny Dorham negli anni 50, Freddie Hubbard e Don Ellis negli anni 60, Woody Shaw e Charles Tolliver negli anni 70, ma Davis è un lirista che ha sempre dato particolare importanza alle pause, non è mai stato un mostro di tecnica.
Davis attraversa diversi stili, dal bop di metà anni 40, al cool jazz, al jazz modale, al jazz-rock, alla fusion degli anni 80 di dischi come Tutu.
Tomasz Stanko è uno dei diversi jazzisti polacchi lanciati dai gruppi del talentuoso e sottovalutatissimo dal grande pubblico Krzysztof Komeda, autore di diverse belle colonne sonore jazz negli anni 60.
Negli anni 70 ed 80 ha intrapreso una strada più avanguardista
A dire la verità su Stanko non mi ci sono mai molto soffermato più di tanto, peraltro non aiuta il fatto che abbia spesso inciso per un etichetta che non amo come la ECM, gli preferisco Kenny Wheeler o Wadada Leo Smith.
Danny Morali
08-02-2016, 15:32
Adric con quell'avatar ero convinto fossi maggiormente estimatore dei dischi del secondo quintetto, che sono di sicuro i miei preferiti della sua produzione.
Shorter è uno dei miei eroi jazzistici preferiti in assoluto, anche per le composizioni per Art Blakey ed i Weather Report, e quella copertina del fotografo Reid Miles la reputo magnifica, raffigura la sua prima moglie giapponese.
Non a caso su Speak no Evil di Shorter c'è Freddie Hubbard alla tromba, che Davis ha sempre detestato, ancor di più quando Hancock costituì il quintetto VSOP negli anni 70.
Peraltro Davis ha sempre speso parole di ammirazione per il trombettista Woody Shaw, e non so come li prese i dischi di questo insieme ad Hubbard negli anni 80.
Sarebbe interessante leggere in italiano Milestones, corposa e piccante biografia su Davis mai tradotta (in inglese ci metterei anni...).
Quel quintetto davisiano che citi non mi dispiace affatto (anche se preferisco la formazione con Coltrane e Red Garland del decennio precedente), ma ha anche albums meno riusciti (certo, qui entriamo nel campo delle preferenze e dei gusti personali), a me ad esempio non piace Filles de Kilimanjaro, e Bitches Brew, che ebbe un impatto enorme, lo reputo sopravvalutato. L'album In a Silent Way invece mi piace molto di più (ma li c'è Joe Zawinul).
Danny Morali
08-02-2016, 22:21
Per me il secondo quintetto al di là dei grandi musicisti è fenomenale soprattutto per via delle composizioni di Shorter molte delle quali tra le sue più belle in assoluto che abbia mai scritto, Sanctuary su Bitches brew e Footprints su Miles Smiles sono capolavori assoluti ma anche Iris, Pinocchio, ESP, Nefertiti, Fall... Shorter nei sessanta per me come compositore è (forse con Andrew Hill) proprio il più grande, da celebrare tanto quanto Ellington/Strayhorn o Monk.
D'accordissimo su Shorter, anche se prediligo i suoi album per Blue Note, specialmente composizioni come Infant Eyes, Speak No Evil, Lost, Lady Day, Penelope, Face of the Deep, El Gaucho, Teru, Miyako e Playground :ave:
purtroppo non mi piace lo Shorter attuale, intendiamoci, non è che suoni tecnicamente male per l'età che ha od il gruppo che lo accompagna, ma esegue poco inspirate versioni dei suoi pezzi, è una leggenda del jazz e non deve più dimostrare nulla a nessuno, ma chi glielo fa fare a continuare a suonare ... :(
Andrew Hill è un compositore sottovalutato, in primis dagli stessi musicisti di oggi, che andrebbe rivalutato (forse perchè non piaceva come performer, i suoi album hanno venduto pochissimo, al contrario di Gene Harris & Three Sounds, rimanendo in ambito Blue Note negli Usa).
Non pochi compositori di talento hanno inciso poco o niente, da Cal Massey, a Billy Gault a Sarah Cassey ecc
Negli anni 60 i grandi compositori non mancavano certo, tra i pianisti anche gli stessi Hancock e Zawinul (ben 9 anni nel gruppo di Cannonball), Randy Weston, Mal Waldron, Horace Silver, tra i bandleader Mingus e Sun Ra, Benny Golson, Coltrane ed Ornette Coleman tra i sassofonisti, ed altri ecc
E poi ci sono quei compositori che pur già attivi negli anni 60 si sono affermati negli anni 70 (perchè hanno iniziato ad incidere tardi da leader, per maturazione artistica, per ragioni generazionali ecc), è il caso di McCoy Tyner, Cedar Walton o George Cables.
Oggi ci si è un po' troppo appiattiti, specie nel jazz cantato, sugli standard di Broadway dell'era Tin Pan Alley, anche per questo il jazz appare sempre di più una musica slegata dai giorni nostri, oltre all'esasperato tecnicismo delle scuole di musica a scapito dello studio della composizione...
Danny Morali
09-02-2016, 13:46
D'accordissimo su Shorter, anche se prediligo i suoi album per Blue Note, specialmente composizioni come Infant Eyes, Speak No Evil, Lost, Lady Day, Penelope, Face of the Deep, El Gaucho, Teru, Miyako e Playground :ave:
purtroppo non mi piace lo Shorter attuale, intendiamoci, non è che suoni tecnicamente male per l'età che ha od il gruppo che lo accompagna, ma esegue poco inspirate versioni dei suoi pezzi, è una leggenda del jazz e non deve più dimostrare nulla a nessuno, ma chi glielo fa fare a continuare a suonare ... :(
Andrew Hill è un compositore sottovalutato, in primis dagli stessi musicisti di oggi, che andrebbe rivalutato (forse perchè non piaceva come performer, i suoi album hanno venduto pochissimo, al contrario di Gene Harris & Three Sounds, rimanendo in ambito Blue Note negli Usa).
Non pochi compositori di talento hanno inciso poco o niente, da Cal Massey, a Billy Gault a Sarah Cassey ecc
Negli anni 60 i grandi compositori non mancavano certo, tra i pianisti anche gli stessi Hancock e Zawinul (ben 9 anni nel gruppo di Cannonball), Randy Weston, Mal Waldron, Horace Silver, tra i bandleader Mingus e Sun Ra, Benny Golson, Coltrane ed Ornette Coleman tra i sassofonisti, ed altri ecc
E poi ci sono quei compositori che pur già attivi negli anni 60 si sono affermati negli anni 70 (perchè hanno iniziato ad incidere tardi da leader, per maturazione artistica, per ragioni generazionali ecc), è il caso di McCoy Tyner, Cedar Walton o George Cables.
Oggi ci si è un po' troppo appiattiti, specie nel jazz cantato, sugli standard di Broadway dell'era Tin Pan Alley, anche per questo il jazz appare sempre di più una musica slegata dai giorni nostri, oltre all'esasperato tecnicismo delle scuole di musica a scapito dello studio della composizione...
Eh, tanto ben di dio nei sessanta, ci si potrebbe aggiungere pure altri nomi alla tua bella lista (Booker Little, Carla Bley, Grachan Moncur, Jackie Mclean, Freddie Redd, lo stesso Ellington e l'ultimo Strayhorn, Denny Zeitlin. George Russell, Bill Evans, Clare Fischer, Muhal Richard Abrams, Stan Tracey...).
Ho il sospetto che al netto di qualche eccezione i grandi compositori siano quello che più manca di più al jazz attuale. Ci sta anche che non conosca un sacco di cose e spero sia così, ma la mia impressione è un po' quella.
Immagino qualcuno potrebbe tirare fuori qualche nome tipo Maria Schneider ma in generale il livello non mi sembra lo stesso.
Anche io ho qualche perplessità sullo Shorter attuale, però va dato atto che fa di tutto tranne che trascinarsi stancamente, anzi gli riconosco una voglia di rinnovarsi e rischiare non da tutti. L'ultimo disco suo che ho veramente amato è High life (che potrebbe essere tranquillamente il mio disco preferito degli anni novanta in assoluto) che è un disco che divide tantissimo, da una parte ci sono arrangiamenti discutibili e soprattutto una parte ritmica abbastanza tremenda (tanto che qualche critico lo accusò di essersi messo a fare smooth jazz manco fosse Kenny G.), ma dall'altra ci sono dei brani notevolissimi.
Curiosità, conosci il Jazz nel pomeriggio? Per quanto mi riguarda è uno dei blog migliori in italia dove parlare di jazz.
cosa ne pensate di Chick Corea? a me è sempre piaciuto abbastanza, per le cose come Return to Forever, pur non avendoli mai considerati capolavori (Return to Forever è un buon disco orecchiabile)
poi a un certo punto ho sentito The Song Of Singing e mi è sembrata una delle cose più geniali di sempre
qualcuno ha sentito questo?
http://www.discogs.com/it/Karlheinz-Stockhausen-Aus-Den-Sieben-Tagen/release/644983
la ristampa su cd della stockhausn edition è improponibile, sta sulle 400 euro
dovrebbe essere l'opera più "jazz" di Stockhausen, anche se il termine forse va preso in senso molto lato
questa
http://www.discogs.com/it/Hartmut-Geerken-Michael-Ranta-The-Heliopolar-Egg/release/2189436
è una delle migliori uscite degli ultimi anni
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