View Full Version : Uno stato tedesco abbandona Windows per Linux: 25 mila computer di stato passeranno all'OS open-source
andrew04
29-11-2021, 10:12
Se è roba che usi tutti i giorni il problema non si pone, usi l'ultima versione del software non più supportato e perdi mesi a convertire tutto su qualche altra cosa, se è roba che apri una volta ogni 20 anni fai prima con una macchina virtuale, se è roba che non viene mai aperta tranquillo che a 50 anni non ci arriva, viene eliminata prima.
I sorgenti di cui parlavo, di circa 20 anni, sono stati aperti solo per vedere che roba era prima di eliminarli, il più delle volte era roba che già avevamo rifatto da zero, perché nessuno si mette a ravanare in mezzo a sorgenti con nomi tipo "programma1.c", poi abbiamo riscritto da zero altri programmi su algoritmi che potevano essere utili, forse una decina di file, e poi abbiamo trovato pure tanta tanta spazzatura, di alcuni non siamo arrivati neanche a capire cosa facessero, zero commenti e sorgente estremamente pasticciato, altri non facevano assolutamente niente, richiamavano file di dati, ma non ci lavoravano sopra e non avevano niente in uscita...boh, forse roba incompleta memorizzata nel posto sbagliato.
Poi per carità, tante cose con i software closed non si possono fare, anche io se posso uso sempre roba open, ma per esperienza personale rimettere mano sui sorgenti di altri non è la cosa più immediata che si possa fare, poi se lo fai il gioco deve valere la candela, se ci metti mano è perché vuoi fare un fork e portare avanti tu il lavoro, di certo non ti metti a perdere tempo per aprire un file una volta ogni secolo, non ne vale la pena.
E se quel software, closed e a pagamento, non si attiva più perché hanno chiuso i server di attivazione? Ti appendi...
sw dell'epoca magari girano oggi.
non credo che sarà così facile reinstallare winXP o win8 fra 40 ann, viste protezioni, attivazioni ecc ecc.
Le probabilità che qualcuno abbia bisogno di dati vecchi di 40 anni? Una pubblica amministrazione sicuramente no, ha lo storico su pdf, ma al massimo verrà consultato da chi fa ricerche per qualcosa...un'azienda che usa dati a cui non mette mano da 40 anni è estremamente poco probabile, più facile lo faccia un privato che si ritrova della roba e non si ricorda più cosa è, ma anche qui è più facile lo cancelli e basta.
E se quel software, closed e a pagamento, non si attiva più perché hanno chiuso i server di attivazione? Ti appendi...
Improbabile, se il software ha bisogno della connessione per avviarsi l'azienda è tenuta ad avvertirti in anticipo che quel software verrà dismesso e quindi da tot data non sarà più utilizzabile, in genere un anno prima...ora un'azienda con un minimo di testa oltre a cercare un software nuovo avrà anche premura di mettere al sicuro i propri dati, se il software è offline una volta che è stato abbandonato hai tutto il tempo di salvarti i dati in altri formati...
Ora io sono d'accordo con voi che il software open abbia sicuramente molti vantaggi e sia da preferire, però non cerchiamo situazioni assurde per dimostrare le cose...non è che se domani microsoft decide di abbandonare office 365 allora il giorno dopo chiude tutto e vi ritrovate in mutande, darà una data limite per recuperare tutto quello che serve e poi chiuderà.
Le probabilità che qualcuno abbia bisogno di dati vecchi di 40 anni? Una pubblica amministrazione sicuramente no, ha lo storico su pdf,
40 anni fa non esisteva il pdf, e cmq direi al contrario: una pubblica amministrazione sicuramente SI, specie fra 40 anni. Non è che qualunque cosa si possa gestire coi pdf e/o conservare l'editabilità potrebbe essere utile e importante.
40 anni fa non esisteva il pdf, e cmq direi al contrario: una pubblica amministrazione sicuramente SI, specie fra 40 anni. Non è che qualunque cosa si possa gestire coi pdf e/o conservare l'editabilità potrebbe essere utile e importante.
Ho lavorato per un periodo nella pubblica amministrazione, tutto quello che era pre epoca digitale era su carta ed è stato digitalizzato a mano, si, tante belle scansioni di pagine e pagine di documenti.
andrew04
29-11-2021, 11:47
Improbabile, se il software ha bisogno della connessione per avviarsi l'azienda è tenuta ad avvertirti in anticipo che quel software verrà dismesso e quindi da tot data non sarà più utilizzabile, in genere un anno prima...ora un'azienda con un minimo di testa oltre a cercare un software nuovo avrà anche premura di mettere al sicuro i propri dati, se il software è offline una volta che è stato abbandonato hai tutto il tempo di salvarti i dati in altri formati...
Probabilissimo invece, non è assolutamente garantito che ti avvisino o che rilascino un "fix" per risolvere il problema.
Non hai idea di quanti vecchi software windows che conoscevo e richiedevano attivazione sono spariti/diventati inattivabili così, da un giorno all'altro.
Prendiamo l'esempio del migliore dei casi, ovvero Photoshop CS2, ai quali sono stati spenti i server a gennaio 2013 e contemporaneamente ha rilasciato la versione priva del sistema di attivazione.
Prima non è stato effettuano nessun avviso. Tant'è che hanno anche dovuto precisare successivamente al rilascio che non era stato rilasciato gratuitamente a tutti ma solo per chi lo aveva comprato.
Ora io sono d'accordo con voi che il software open abbia sicuramente molti vantaggi e sia da preferire, però non cerchiamo situazioni assurde per dimostrare le cose...non è che se domani microsoft decide di abbandonare office 365 allora il giorno dopo chiude tutto e vi ritrovate in mutande, darà una data limite per recuperare tutto quello che serve e poi chiuderà.
Attenzione, stai facendo confusione: office 365 è un prodotto in cloud, è del tutto differente.
Si sta parlando di applicazioni desktop proprietarie con attivazione lato server.
Prendiamo l'esempio del migliore dei casi, ovvero Photoshop CS2, ai quali sono stati spenti i server a gennaio 2013 e contemporaneamente ha rilasciato la versione priva del sistema di attivazione.
Parliamo di cose diverse, io parlo di un software che per essere avviato necessita di connessione internet, tu mi stai parlando di attivazione post installazione...ora un'azienda che all'epoca usava photoshop cs2 ce l'aveva installato sul pc, non doveva attivarlo, quindi avrà continuato a usarlo tranquillamente fino all'acquisto della nuova versione, chi invece doveva comprarlo prendeva la versione nuova, non quella vecchia...il privato che acquista la licenza e pensa di potersela portare avanti per secoli non fa testo, che poi tempo fa ho attivato XP su un pc da retrogaming, l'attivazione online dava problemi, ma in 2 minuti ho fatto quella telefonica.
andrew04
29-11-2021, 13:07
Parliamo di cose diverse, io parlo di un software che per essere avviato necessita di connessione internet, tu mi stai parlando di attivazione post installazione...ora un'azienda che all'epoca usava photoshop cs2 ce l'aveva installato sul pc, non doveva attivarlo, quindi avrà continuato a usarlo tranquillamente fino all'acquisto della nuova versione, chi invece doveva comprarlo prendeva la versione nuova, non quella vecchia...il privato che acquista la licenza e pensa di potersela portare avanti per secoli non fa testo, che poi tempo fa ho attivato XP su un pc da retrogaming, l'attivazione online dava problemi, ma in 2 minuti ho fatto quella telefonica.
Tu hai messo in mezzo il software lato server, si parlava chiaramente ed esplicitamente di attivazione lato server.
Comunque, si, ma appunto SE lo ha installato funziona, ma 50 anni dopo, quando vai a reinstallarlo per accedere a determinati file, sarà sicuramente impossibile attivare quel software sia via internet sia via telefono.
Comunque, si, ma appunto SE lo ha installato funziona, ma 50 anni dopo, quando vai a reinstallarlo per accedere a determinati file, sarà sicuramente impossibile attivare quel software sia via internet sia via telefono.
Ma è anche impossibile ci sia qualcuno che lo voglia installare...a livello aziendale poi...
andrew04
29-11-2021, 13:49
Ma è anche impossibile ci sia qualcuno che lo voglia installare...a livello aziendale poi...
Si parlava di istituzioni non di aziende, dove ti ricordo, spesso tengono anche software oltre la data di supporto/aggiornamento, quindi non è che ci sia questa attenzione alla gestione del digitale.
Meglio avere un archivio di file basati su uno standard aperto/software open source/libero che su un formato proprietario, dove i danni si vedranno tra 50 anni.
E questo non lo dico io, ma le stesse istituzioni che hanno riscontrato problemi anche in tempi recente, dunque senza neanche andare indietro di 50 anni, con il formato Microsoft.
Si parlava di istituzioni non di aziende, dove ti ricordo, spesso tengono anche software oltre la data di supporto/aggiornamento, quindi non è che ci sia questa attenzione alla gestione del digitale.
Meglio avere un archivio di file basati su uno standard aperto/software open source/libero che su un formato proprietario, dove i danni si vedranno tra 50 anni.
E questo non lo dico io, ma le stesse istituzioni che hanno riscontrato problemi anche in tempi recente, dunque senza neanche andare indietro di 50 anni, con il formato Microsoft.
Le istituzioni fanno ormai solo archivi pdf della roba vecchia, e tra 50 anni quelli si troveranno.
Le istituzioni fanno ormai solo archivi pdf della roba vecchia, e tra 50 anni quelli si troveranno.
roba non editabile... :mbe:
roba non editabile... :mbe:
Editi una ordinanza fatta da un sindaco 30 anni fa? A quale scopo? Oppure editi un modulo di richieste per un qualcosa che non esiste più o è stato sostituito 10 anni dopo da una nuova legge? Perché? Quale sarebbe l'utilità di fare una cosa simile...
Naybet El Hassir
29-11-2021, 15:22
Bene, anzi, benissimo. Che continuino anche ad usare i vecchi PC, che con Linux riprenderanno vita. Sperabilmente dedicheranno risorse anche allo sviluppo dell'ecosistema; se ognuno fa la sua piccola parte ne beneficiamo tutti.
andrew04
29-11-2021, 16:35
Le istituzioni fanno ormai solo archivi pdf della roba vecchia, e tra 50 anni quelli si troveranno.
Il problema è che tu stai limitando il ragionamento al solo caso dell'archivio dei documenti comunali. Che non metto in dubbio che non necessitino ulteriori modifiche ed anzi la loro immodificabilità è un requisito.
(Nelle istituzioni l problema, come già detto lo stanno trovando principalmente nella contemporaneità in quanto ci sono vari formati contrastanti di OOXML)
Ma non esistono solo quelli.
Ci sono anche file relativi alla grafica, ai progetti CAD, che non possono essere salvati in PDF, e che possono servire in formato modificabile, e comunque consultabile, in tempi futuri.
Facciamo una ipotesi di un Adobe che "chiude" Photoshop non ci sarebbe più possibilità di aprire i file .psd pienamente, e lo stesso sarebbe per CAD.
Non sarebbe così remota come ipotesi, anche Flash sembrava destinato a restare in eterno, eppure ora ci ritroviamo una marea di siti, applicazioni e giochini in formato swf che non possono essere più visti/avviati né modificati.
Il problema è che tu stai limitando il ragionamento al solo caso dell'archivio dei documenti comunali. Che non metto in dubbio che non necessitino ulteriori modifiche ed anzi la loro immodificabilità è un requisito.
(Nelle istituzioni l problema, come già detto lo stanno trovando principalmente nella contemporaneità in quanto ci sono vari formati contrastanti di OOXML)
Ma non esistono solo quelli.
Ci sono anche file relativi alla grafica, ai progetti CAD, che non possono essere salvati in PDF, e che possono servire in formato modificabile, e comunque consultabile, in tempi futuri.
Facciamo una ipotesi di un Adobe che "chiude" Photoshop non ci sarebbe più possibilità di aprire i file .psd pienamente, e lo stesso sarebbe per CAD.
Non sarebbe così remota come ipotesi, anche Flash sembrava destinato a restare in eterno, eppure ora ci ritroviamo una marea di siti, applicazioni e giochini in formato swf che non possono essere più visti/avviati né modificati.
Mio padre ha lavorato 40 anni nel pubblico in un ufficio tecnico, è passato dalle macchine per scrivere a office 2016, dai progetti fatti a mano agli schemi fatti in autocad, nessuno si è mai perso niente, neanche dal passaggio dalle macchine per scrivere ai primi computer...semplicemente c'era gente che lavorava seriamente.
Poi ci sono i posti dove nessuno fa nulla, come il catasto, dove la piantina della casa dei miei nonni risultava essere quella di prima della seconda guerra mondiale (1934, con documenti firmati dal nonno di mio padre, siccome hanno lo stesso nome per loro era nuova :D)...peccato sia stata pure aggiornata con i lavori di ristrutturazione del terremoto dell'Irpinia dell'80, a loro risultava l'aggiornamento, ma non la nuova pianta :D...abbiamo fatto sistemare il tutto da un geometra, e indovina cosa hanno voluto al catasto? La piantina su carta...così si perdono pure questa :D.
andrew04
29-11-2021, 17:50
Mio padre ha lavorato 40 anni nel pubblico in un ufficio tecnico, è passato dalle macchine per scrivere a office 2016, dai progetti fatti a mano agli schemi fatti in autocad, nessuno si è mai perso niente, neanche dal passaggio dalle macchine per scrivere ai primi computer...semplicemente c'era gente che lavorava seriamente.
È un paragone che non ha senso.
L'inchiostro su carta non è formato proprietario chiuso. Quello è, e quello è. Potrai sempre vederlo/leggerlo.
Cosa differente con file di applicazioni. Non è questione di "perderlo", è questione di averlo ma non poterci più accedere.
Poi ci sono i posti dove nessuno fa nulla, come il catasto, dove la piantina della casa dei miei nonni risultava essere quella di prima della seconda guerra mondiale (1934, con documenti firmati dal nonno di mio padre, siccome hanno lo stesso nome per loro era nuova :D)...peccato sia stata pure aggiornata con i lavori di ristrutturazione del terremoto dell'Irpinia dell'80, a loro risultava l'aggiornamento, ma non la nuova pianta :D...abbiamo fatto sistemare il tutto da un geometra, e indovina cosa hanno voluto al catasto? La piantina su carta...così si perdono pure questa :D.
Appunto, a conferma che le istituzione non sempre sono particolarmente attente a queste cose/modernizzate, se poi ci mettiamo anche i formati proprietari la frittata e fatta.
Meglio mettere una pezza oggi e limitare eventuali danni futuri.
È un paragone che non ha senso.
L'inchiostro su carta non è formato proprietario chiuso. Quello è, e quello è. Potrai sempre vederlo/leggerlo.
Cosa differente con file di applicazioni. Non è questione di "perderlo", è questione di averlo ma non poterci più accedere.
È questione che se porti avanti il lavoro bene non ti perdi nulla, perché sono cose che vengono aggiornate di continuo, non ti ritroverai mai con file vecchi da non poter aprire.
Il problema è che tu stai limitando il ragionamento al solo caso dell'archivio dei documenti comunali. Che non metto in dubbio che non necessitino ulteriori modifiche ed anzi la loro immodificabilità è un requisito.
(Nelle istituzioni l problema, come già detto lo stanno trovando principalmente nella contemporaneità in quanto ci sono vari formati contrastanti di OOXML)
Ma non esistono solo quelli.
Ci sono anche file relativi alla grafica, ai progetti CAD, che non possono essere salvati in PDF, e che possono servire in formato modificabile, e comunque consultabile, in tempi futuri.
Facciamo una ipotesi di un Adobe che "chiude" Photoshop non ci sarebbe più possibilità di aprire i file .psd pienamente, e lo stesso sarebbe per CAD.
Non sarebbe così remota come ipotesi, anche Flash sembrava destinato a restare in eterno, eppure ora ci ritroviamo una marea di siti, applicazioni e giochini in formato swf che non possono essere più visti/avviati né modificati.
I DWG dei cad sono praticamente universali e tutti i programmi danno la possibilità di avere in export i dati in formati diversi, persino i database quindi il problema è relativamente semplice da ovviare.
andrew04
29-11-2021, 18:54
È questione che se porti avanti il lavoro bene non ti perdi nulla, perché sono cose che vengono aggiornate di continuo, non ti ritroverai mai con file vecchi da non poter aprire.
Se, appunto, SE, porti avanti bene il lavoro. E questo non sempre avviene, anzi.
Con formati aperti, togli quel SE, ed ogni rischio esistente che si creino problemi perché qualcuna non ha fatto bene il proprio lavoro.
I DWG dei cad sono praticamente universali e tutti i programmi danno la possibilità di avere in export i dati in formati diversi, persino i database quindi il problema è relativamente semplice da ovviare.
Si, proprio tutti i programmi...
Alla modica cifra di 2.400$ il primo anno + 1.800$ quelli successivi, per il pacchetto più economico dell'SDK
https://www.opendesign.com/pricing
Se, appunto, SE, porti avanti bene il lavoro. E questo non sempre avviene, anzi.
Con formati aperti, togli quel SE, ed ogni rischio esistente che si creino problemi perché qualcuna non ha fatto bene il proprio lavoro.
Si, proprio tutti i programmi...
Alla modica cifra di 2.400$ il primo anno + 1.800$ quelli successivi, per il pacchetto più economico dell'SDK
https://www.opendesign.com/pricing
A parte che in Autodesk puoi salvare i DWG e leggerli con tutti i programmi free che ci sono e sono molti.
Editi una ordinanza fatta da un sindaco 30 anni fa? ...
come ti hanno detto, non esistono solo i documenti prodotti da un word processor.
Bene, anzi, benissimo. Che continuino anche ad usare i vecchi PC, che con Linux riprenderanno vita. Sperabilmente dedicheranno risorse anche allo sviluppo dell'ecosistema; se ognuno fa la sua piccola parte ne beneficiamo tutti.
esatto :)
...indovina cosa hanno voluto al catasto? La piantina su carta...così si perdono pure questa :D.
a parte che è falso, il catasto da moltissimo tempo ti chiede un formato apposito suo.
ma comunque alla fine la carta si legge sempre senza necessità di sw :p per cui non è così sbagliato ;)
I DWG dei cad sono praticamente universali e tutti i programmi danno la possibilità di avere in export i dati in formati diversi, persino i database quindi il problema è relativamente semplice da ovviare.
si, come no... universale proprio. E' uno dei formati più merdosi del pianeta, che cambia ogni anno. :muro:
un vero crimine contro la Storia e la Cultura.
andrew04
29-11-2021, 20:34
A parte che in Autodesk puoi salvare i DWG e leggerli con tutti i programmi free che ci sono e sono molti.
Non hai afferrato il problema.
Lo so che ci sono i visualizzatori gratis, è l'SDK a pagamento, non i software per l'apertura ma il punto è tutt'altro: un domani che queste aziende ipoteticamente chiuderanno, essendo il formato non aperto, ci ritroviamo sempre allo stesso problema discusso fino adesso, ovvero che tu, quei file DWG, non potrai più aprirli in maniera affidabile.
randorama
29-11-2021, 22:08
scusate, ma quali file del 1980 non sono più apribili oggi?
alla peggio del peggio riesumo il programma dell'epoca.
francamente, mi sembrano delle gran masturbazioni digitali.
andrew04
29-11-2021, 23:42
scusate, ma quali file del 1980 non sono più apribili oggi?
alla peggio del peggio riesumo il programma dell'epoca.
francamente, mi sembrano delle gran masturbazioni digitali.
randora', francamente, leggiti la discussione per intero, non mi va di spiegare nuovamente tutto da zero :)
(perché se mi dici la frase evidenziata è ovvio che non hai letto neanche le ultime 2 pagine)
randorama
29-11-2021, 23:53
randora', francamente, leggiti la discussione per intero, non mi va di spiegare nuovamente tutto da zero :)
(perché se mi dici la frase evidenziata è ovvio che non hai letto neanche le ultime 2 pagine)
e fu così che, peggio dei quipu peruviani, il patrimonio di conoscenze dell'homo digitalis andrà perduto come lacrime nella pioggia.
andrè... ma tu lo sai che la maggior parti dei dati viene persa a causa del supporto su cui è archiviata e non per il formato, si?
andrew04
30-11-2021, 01:07
e fu così che, peggio dei quipu peruviani, il patrimonio di conoscenze dell'homo digitalis andrà perduto come lacrime nella pioggia.
andrè... ma tu lo sai che la maggior parti dei dati viene persa a causa del supporto su cui è archiviata e non per il formato, si?
randora'... e tu sai che la perdita dei dati pure sarebbe evitabile con un backup, si?
È l'esempio perfetto di quello che succede se non si tutelano i dati.
cdimauro
30-11-2021, 06:05
sono i tuoi post che sono un'offesa all'intelligenza.
Almeno io ne sono in possesso: altri non possono vantare lo stesso.
Un sorgente APPOSITAMENTE offuscato o sbaglio?
Quindi ci sei E ci fai, se confronti un codice appositamente offuscato con un closed. :doh:
Evidentemente non sei mandato all'università e non conosci il concetto di dimostrazione.
Nello specifico è stata fatta una precisa affermazione, che ho dimostrato con un semplicissimo esempio non essere vera.
un codice open invece è open in qualunque nazione. :fuck:
E qui è evidente che non hai la minima idea di cosa significhi normativa e stato di diritto: il tuo sorgente potrà essere open quanto vuoi, ma DEVE SOTTOSTARE ALLE LEGGI.
Quindi la bontà del sorgente non dipende dall'essere solo open, ma anche dall'essere scritto comprensibile. Bravo hai scoperto l'acqua calda. :rolleyes:
Non dirlo a me, ma a chi ha fatto quell'affermazione che, per l'appunto, ho smontato sia con un semplice esempio da manuale sia con un esempio concreto (e non sono stato l'unico, come puoi vedere da altri interventi).
E visto che invece fai i confronti di cui sopra, applico la mia firma e ti saluto.
Non è un caso che sei un talebano di una certa parte politica: quando ti si replica e non sei più in grado di controbattere molli le tende e insulti quelli che t'hanno contestato.
Per il resto lascio giudicare gli altri.
il problema è, semplicemente, che io sviluppatore me ne posso impipare del tuo formato open e fare il mio (closed)
poi, saranno gli utenti a valutare se il fatto che il mio formato è closed è un problema tale da portarli su un altro applicativo.
no?
per altro, closed un accidenti. open office apre i formati ms office senza problema... e credo li salvi pure.
rimane solo da convincere i programmatori.
che spesso sono degli antipatici livorosi e che preferiscano fare per conto loro.
ora, finchè fanno programmi infami, cavoli loro.
il problema è quando i "loro" programmi hanno successo.
Rispondo soltanto a questi commenti, che secondo me pongo un problema non di poco conto: l'innovazione, che si scontra poi con la guerra dei formati.
Sono i privati che spesso innovano, dove la collettività arranca. Arrivando al punto di diventare poi dominanti in un certo settore. E non soltanto nei confronti di formati aperti, ma è una questione generale.
AutoCAD è l'ultimo esempio, ma un altro ben più eloquente è rappresentato dall'MP3: formato proprietario con diversi brevetti a sua protezione, che ha rivoluzionato il settore dell'audio e della fruizione della musica.
Anche se poi sono arrivati altri formati ben più validi, pure open (OGG Vorbis), ancora oggi MP3 domina.
Limitare la fruizione ai soli formati "aperti" a mio avviso significa anche limitare l'innovazione, che ha portato dove siamo.
E' difficile poter conciliare le due cose. Per lo meno, io la vedo così.
Tedturb0
30-11-2021, 07:27
Almeno io ne sono in possesso: altri non possono vantare lo stesso.
Esiste sempre l'effetto Dunning-Kruger :asd:
Si scherza..
Tedturb0
30-11-2021, 07:30
Limitare la fruizione ai soli formati "aperti" a mio avviso significa anche limitare l'innovazione, che ha portato dove siamo.
Spiegalo ad Adobe, e al pdf.
C'era M$ col suo xpf proprietario. Qualcuno se lo ricorda? :asd:
randorama
30-11-2021, 07:34
randora'... e tu sai che la perdita dei dati pure sarebbe evitabile con un backup, si?
È l'esempio perfetto di quello che succede se non si tutelano i dati.
grazie.
Spiegalo ad Adobe, e al pdf.
C'era M$ col suo xpf proprietario. Qualcuno se lo ricorda? :asd:
Open c'era anche il DjVu, ma a parte qualche professore universitario non ho mai visto usarlo a nessuno.
e fu così che, peggio dei quipu peruviani, il patrimonio di conoscenze dell'homo digitalis andrà perduto come lacrime nella pioggia.
infatti.
andrè... ma tu lo sai che la maggior parti dei dati viene persa a causa del supporto su cui è archiviata e non per il formato, si?
fonte? :)
randorama
30-11-2021, 09:48
infatti.
fonte? :)
le mie campane di cd :(
quintalate di inutilità perse per sempre
o fintanto che nn avrò voglia di andarle a scovare su internet archive.
ma non credo l'avrò mai.
le mie campane di cd :(
quintalate di inutilità perse per sempre
o fintanto che nn avrò voglia di andarle a scovare su internet archive.
ma non credo l'avrò mai.
Perchè i supporti zip? Tonnellate di nastri di backup, floppy non più leggibili...
Perchè i supporti zip? Tonnellate di nastri di backup, floppy non più leggibili...
A me si sono rovinati pure i dvd originali dei film, che forse avrò visto 2 volte da quando li ho aquistati, senza contare quanti hard disk mi si sono rotti negli anni...
Tedturb0
30-11-2021, 10:07
Open c'era anche il DjVu, ma a parte qualche professore universitario non ho mai visto usarlo a nessuno.
io lo uso spesso, si trova diversa roba in djvu.
E' tuttavia un formato raster, ottimizzato per il B/W
Con pdf c'entra poco, piu simile ad un cbr/cbz (cioe archivio di immagini)
randorama
30-11-2021, 10:09
Perchè i supporti zip? Tonnellate di nastri di backup, floppy non più leggibili...
ti dirò...
voglia di ritirare fuori il tape streamer colorado un po' manca.
in compenso settimana scorsa, ho bootato un PC Dos 3.30.
per sfizio ho fatto un check della superficie... era a posto :D
A me si sono rovinati pure i dvd originali dei film, che forse avrò visto 2 volte da quando li ho aquistati, senza contare quanti hard disk mi si sono rotti negli anni...
Vabbè faccio assistenza per cui di hd rotti ne ho a tonnellate, ho visto gente letteralmente piangere per i dati contenuti su un hd non recuperabile...
io lo uso spesso, si trova diversa roba in djvu.
E' tuttavia un formato raster, ottimizzato per il B/W
Con pdf c'entra poco, piu simile ad un cbr/cbz (cioe archivio di immagini)
In università lo usavano al posto dei pdf, poi alla fine dopo maledizioni varie da parte degli studenti decisero per ritornare al pdf.
Io comunque ho visto usarlo per lo più per scannerizzazioni pirata dei libri, niente di diverso.
Vabbè faccio assistenza per cui di hd rotti ne ho a tonnellate, ho visto gente letteralmente piangere per i dati contenuti su un hd non recuperabile...
Io fortunatamente faccio frequenti backup quindi al massimo mi sono trovato dei documenti dove mancavano aggiunte recenti, quindi piangere no, ma scocciature si, comunque è abbastanza semplice perdere dati per guasti simili, anche se dubito possa essere un problema delle pubbliche amministrazioni, ormai anche li si fanno frequenti backup sui server.
Io fortunatamente faccio frequenti backup quindi al massimo mi sono trovato dei documenti dove mancavano aggiunte recenti, quindi piangere no, ma scocciature si, comunque è abbastanza semplice perdere dati per guasti simili, anche se dubito possa essere un problema delle pubbliche amministrazioni, ormai anche li si fanno frequenti backup sui server.
Certo, ma ci sarà sempre quell'impiegat* che avrà i files di lavoro sul pc e se l'hdd va a donnine addio lavoro...
Certo, ma ci sarà sempre quell'impiegat* che avrà i files di lavoro sul pc e se l'hdd va a donnine addio lavoro...
Per quanto ne so nelle pubbliche amministrazioni ci sono i backup automatici ogni settimana in cloud, quindi il rischio è comunque molto minore rispetto a qualche anno fa, in molte aziende invece si lavora solo con i file sul cloud, quindi ancora meno rischi.
Diciamo che il problema è più per il privato ora come ora o per le piccole aziende che non si possono permettere soluzioni così raffinate.
le mie campane di cd :(
quintalate di inutilità perse per sempre
se sono inutilità, poco male. :)
...settimana scorsa, ho bootato un PC Dos 3.30.
per sfizio ho fatto un check della superficie... era a posto :D
certo, la roba vecchia dura molto di più... :)
è il "progresso" baby :muro:
...Un SSD si può rompere (raro ok) e un HD ha rischi di rottura superiori per via del fatto.
mi pare d'aver letto che NON è affatto vero, dati statistici alla mano... :stordita:
Avere quindi più backup, anche tenendo conto di eventuali disaster recovery (casa che ti prende fuoco), dovrebbe essere la norma quando in mezzo ci sono milioni di foto, video e documenti importanti.
forse bisognerebeb selezionare un po' cosa è davvero "importante".
sia fra i file, sia nel raffronto fra casa-a-fuoco e file... :stordita:
Un HD portatile da qualche terabyte sta comodamente e al sicuro nella mia cassetta di sicurezza in banca. Questo per dire quanto per me siano importanti i miei backup.
tsk, e se rapinano la banca? :p
fra l'altro gli hd non collegati per lunghi periodi avevo letto che perdono i dati...
randorama
30-11-2021, 11:06
Io fortunatamente faccio frequenti backup quindi al massimo mi sono trovato dei documenti dove mancavano aggiunte recenti, quindi piangere no, ma scocciature si, comunque è abbastanza semplice perdere dati per guasti simili, anche se dubito possa essere un problema delle pubbliche amministrazioni, ormai anche li si fanno frequenti backup sui server.
eh... adesso che le penne usb constano un deca.
le grosse perdite si avevano quando c'era UN hard disk e il backup erano i floppy.
con l'avvento del disco ottico sembrava avessimo a disposizione MEGABYTE di storage a poco prezzo e che potesse durare per l'eternità.
eternità sticazzi.
i primi a saltare sono stati i riscrivibili (e quelli si sapeva che non sarebbero stati eterni.
ma anche gli scrivibili, anche di buona marca, anche conservati bene... ciaone!
forse bisognerebeb selezionare un po' cosa è davvero "importante".
sia fra i file, sia nel raffronto fra casa-a-fuoco e file... :stordita:
Per molti i ricordi di famiglia sono più importanti delle cose materiali, la casa la ricostruisci, foto con persone che non ci sono più non le potrai mai rifare.
Per molti i ricordi di famiglia sono più importanti delle cose materiali, la casa la ricostruisci, foto con persone che non ci sono più non le potrai mai rifare.
sono d'accordo, era il senso del mio post :)
e cmq anche in casa spesso si tengono ricordi di quel tipo, no?
eh... adesso che le penne usb constano un deca.
le grosse perdite si avevano quando c'era UN hard disk e il backup erano i floppy.
con l'avvento del disco ottico sembrava avessimo a disposizione MEGABYTE di storage a poco prezzo e che potesse durare per l'eternità.
eternità sticazzi.
i primi a saltare sono stati i riscrivibili (e quelli si sapeva che non sarebbero stati eterni.
ma anche gli scrivibili, anche di buona marca, anche conservati bene... ciaone!
Ma infatti prima era molto più frequente perdere qualcosa, certo all'epoca dei floppy almeno io le cose che mi interessavano tendevo a farne più copie, proprio per evitare...comunque era un'epoca dove non si avevano tutte le cose che si hanno ora, oggi è facile che ti vai a fare una passeggiata e scatti delle foto con il telefono, ai tempi del 486 la macchina fotografica aveva la pellicola :D.
Poi per carità, a me si sono rovinati pure i dischi originali dei film, ora niente di insostituibile, però un po' mi girano :D.
sono d'accordo, era il senso del mio post :)
e cmq anche in casa spesso si tengono ricordi di quel tipo, no?
Ovviamente li tieni anche in casa, poi se c'è un incendio, un terremoto o comunque un qualcosa che non puoi controllare ok, ci rimani comunque di merda, ma ok...per il resto se ho un modo per salvare almeno una parte dei ricordi di famiglia ben venga.
I miei dati sono in doppia copia su HDD, l'una distante dall'altra; ci perdo tempo e fatica sulla conservazione dei dati; ma ci tengo, perchè sono molto ben organizzati. Non è materiale che si riscarica dall'oggi al domani. Una sonora randellata agli inizi degli anni 2000 ... con un IBM Deskstar "ungherese" ... morto dall'oggi al domani benchè con meno di un anno di vita e in garanzia ... mi fece capire l'importanza del backup :)
Andy45 : strano ti si rovinino i DVD originali ... io ne ho comprati usati di molto vecchi e non mi è mai successo di trovarne "marci" ... qualcuno un po' rigato è risultato non leggibile in punti specifici, ma è appunto a causa della superficie maltrattata (ex noleggio).
Andy45 : strano ti si rovinino i DVD originali ... io ne ho comprati usati di molto vecchi e non mi è mai successo di trovarne "marci" ... qualcuno un po' rigato è risultato non leggibile in punti specifici, ma è appunto a causa della superficie maltrattata (ex noleggio).
Sono un paio, insomma non 200 dischi rovinati, ma dietro è comparsa una patina biancastra appiccicosa, ma non so perché, sono lontani da fonti di calore, dal sole, dalla polvere, da tutto...boh...niente di insostituibile e niente di valore, però da un disco originale, usato pure poco, mi aspettavo qualcosa di più.
cdimauro
01-12-2021, 05:43
Esiste sempre l'effetto Dunning-Kruger :asd:
Si scherza..
Io ormai gli preferisco l'assioma di Eco (Umberto). :fagiano:
Spiegalo ad Adobe, e al pdf.
Preferisco spiegarlo a te, qui sotto. ;)
C'era M$ col suo xpf proprietario. Qualcuno se lo ricorda? :asd:
Certamente, ma si chiamava XPS e soprattutto non era proprietario.
E ti racconto brevemente la storiella sua e del PDF.
In passato Adobe si era sempre rifiutata di concedere a Microsoft la licenza di poter esportare in PDF nelle applicazioni di Office. Giustamente il PDF era il suo, e dunque ne aveva pieno diritto.
Questo costrinse Microsoft a realizzare il suo formato strutturato per la stampa, l'XPS, per l'appunto. Di cui giusto qualche anno dopo chiese la sua standardizzazione all'ECMA.
Considerato che l'XPS era supportato da Windows e da Office, e che quindi avrebbe avuto un'enorme diffusione, Adobe capì che questa mossa le avrebbe creato parecchi problemi proprio col PDF. Quindi decise di chiedere di corsa l'approvazione all'ISO per la standardizzazione del PDF, che arrivò prima di quell'XPS.
In questo modo ha sostanzialmente ammazzato la concorrenza di XPS, visto che era poco diffuso all'epoca, e lei ha potuto continuare a vendere i suoi prodotti e servizi basati sul PDF.
Come vedi le cose sono andate molto diversamente da come pensi.
Il PDF dovrebbe essere l'unico formato proprietario di cui Adobe abbia chiesto la standardizzazione. Nemmeno il famosissimo PostScript è uno standard.
Chiediti il perché...
È interessante vedere come qui si parli di formati open, di libertà dal software proprietario, e invece sui blog che parlano di linux si dica semplicemente che è una mossa per farsi fare uno sconto sulle licenze :D.
jepessen
01-12-2021, 08:11
È interessante vedere come qui si parli di formati open, di libertà dal software proprietario, e invece sui blog che parlano di linux si dica semplicemente che è una mossa per farsi fare uno sconto sulle licenze :D.
Io sono decisamente convinto che, a conti fatti, sta convenienza economica non ci sia.. Si, ok, risparmi sulle licenze, ma devi mantenere tutto il resto.
Io sono decisamente convinto che, a conti fatti, sta convenienza economica non ci sia.. Si, ok, risparmi sulle licenze, ma devi mantenere tutto il resto.
Dipende da quello che vuoi fare e come lo fai, se ti affidi a red hat, suse, canonical...spendi comunque tanto per il supporto, quindi dubito si risparmi molto, se ti fai tutto da solo dipende, ci sono realtà che con il tempo ci sono riuscite, tipo la gendarmeria francese, che ha iniziato nel 2003 passando da office a openoffice e poi piano piano sono andati avanti, fino al 2008 in cui si è deciso di passare a ubuntu il 90% dei computer entro il 2016, nel 2011 iniziano a installare gendbuntu 10.04 (una loro versione di ubuntu) sui vari computer...processo che è andato avanti fino al 2019 installando gendbuntu 18.04 sul 90% dei pc...insomma se le cose le vuoi fare le fai, hanno comunque avuto un ritardo di 3 anni sulla tabella di marcia...hanno risparmiato? Probabilmente si, e quasi sicuramente non cifre stratosferiche, però qualche risparmio di sicuro c'è stato sennò non portavano a termine la cosa, certo ci vuole molta convinzione e un processo di migrazione ben definito, cosa che i tedeschi almeno fino a ora non mi sembra abbiano avuto.
Io sono decisamente convinto che, a conti fatti, sta convenienza economica non ci sia.. Si, ok, risparmi sulle licenze, ma devi mantenere tutto il resto.
Non hai capito...
Intende che la minaccia di passare a Linux fa sì che MS gli faccia uno sconto sulle prossime licenze...
Tedturb0
01-12-2021, 09:03
Io ormai gli preferisco l'assioma di Eco (Umberto). :fagiano:
Preferisco spiegarlo a te, qui sotto. ;)
Certamente, ma si chiamava XPS e soprattutto non era proprietario.
E ti racconto brevemente la storiella sua e del PDF.
In passato Adobe si era sempre rifiutata di concedere a Microsoft la licenza di poter esportare in PDF nelle applicazioni di Office. Giustamente il PDF era il suo, e dunque ne aveva pieno diritto.
Questo costrinse Microsoft a realizzare il suo formato strutturato per la stampa, l'XPS, per l'appunto. Di cui giusto qualche anno dopo chiese la sua standardizzazione all'ECMA.
Considerato che l'XPS era supportato da Windows e da Office, e che quindi avrebbe avuto un'enorme diffusione, Adobe capì che questa mossa le avrebbe creato parecchi problemi proprio col PDF. Quindi decise di chiedere di corsa l'approvazione all'ISO per la standardizzazione del PDF, che arrivò prima di quell'XPS.
In questo modo ha sostanzialmente ammazzato la concorrenza di XPS, visto che era poco diffuso all'epoca, e lei ha potuto continuare a vendere i suoi prodotti e servizi basati sul PDF.
Come vedi le cose sono andate molto diversamente da come pensi.
Il PDF dovrebbe essere l'unico formato proprietario di cui Adobe abbia chiesto la standardizzazione. Nemmeno il famosissimo PostScript è uno standard.
Chiediti il perché...
Sono andate esattamente come penso (e sapevo gia tutto).
Ed e' esattamente questo il punto: quando un formato chiuso incontra un formato aperto, di solito il formato chiuso muore.
A meno che (e neppure sempre succede) il formato chiuso venga introdotto in una situazione di posizione dominante tale, che poi diventera' uno standard de facto.
Si possono fare analogie con molte altre tecnologie.
Ad esempio Qt sopravvive grazie all'essere passata alla GPL. Tutti i suoi concorrenti degli anni 90 sono defunti, tranne wxwidgets che e' ancora piu aperto, e tranne la merda M$ grazie alla sua posizione dominante (e al fatto che comunque e' gratuita per chi sviluppa per winzozz).
Ci sono molti altri esempi: uno era .vmw, che M$ a piu riprese ha provato a spingere. Qualcuno l'ha piu visto? Mentre .mkv e webm mi pare che stanno andando benone. Per non dire mp4, che come container e' uno standard ed e' royalty free.
se si debba preferire dxf invece di altri formati? Il cad resta un settore relativamente di nicchia, e relativamente frammentato, dove piu o meno ogni produttore ha il suo formato e puo permettersi di farlo appunto per questo motivo.
Per settori meno di nicchia, vedi stampa 3d, il "mercato" si e' molto rapidamente orientato su formati aperti come stl.
Come tu stesso riesci a rilevare, apertura di prodotti e formati non significa crollo giro d'affari. Significa semplicemente un business model differente, che fa leva sui volumi o sulla qualita' (della propria implementazione, come fa Adobe) invece che sull'abuso di posizione dominante.
Inutile dire che e' un modello in cui gli utenti ne beneficiano, dal momento che e' espansivo, a differenza di quello basato sul forzare prodotti o formati, che inevitabilmente fa si che il parco utenti acquisti ed usi il minimo indispensabile.
Non hai capito...
Intende che la minaccia di passare a Linux fa sì che MS gli faccia uno sconto sulle prossime licenze...
L'idea non è mia, l'ho semplicemente letta su più blog che parlano di linux, quindi in teoria dove ci dovrebbe essere gente più "fomentata" sull'adozione del software open, invece lì commentano la cosa come semplice "mezzuccio" per avere uno sconto...è curiosa come cosa.
Bha...io di SSD a cui non puoi più accedere nemmeno per copiarti i dati non ne ho ancora visti.
io non ho mai personalmente visto un disco rotto, mi baso su quello che ho letto in giro da parte di grandi proprietari di datacenter.
cmq che l'elettronica sia più affidabile della meccanica NON è affatto vero.
jepessen
01-12-2021, 09:56
Si possono fare analogie con molte altre tecnologie.
Ad esempio Qt sopravvive grazie all'essere passata alla GPL. Tutti i suoi concorrenti degli anni 90 sono defunti, tranne wxwidgets che e' ancora piu aperto, e tranne la merda M$ grazie alla sua posizione dominante (e al fatto che comunque e' gratuita per chi sviluppa per winzozz).
Non e' che se lo chiami winzozz e dici che fa merda allora la fa... Ma capisco che in mancanza di argomenti sono questi i modi in cui uno spera di aver ragione, sfottendo il prodotto che si vuole denigrare...
wxwidgets e' una pena da utilizzare... Qt intanto non sono GPL, ma LGPL, che fa una differenza abissale, ed e' uno dei tre motivi che ne hanno decretato il successo, ovvero la possibilita' di essere utilizzato anche in software closed source, se non ne vengono modificati i sorgenti, ed e' una cosa che molte aziende apprezzano, dato che di grosse alternative multipiattaforma non ne esistono.
Il secondo motivo e' che girano dappertutto, da windows al cruscotto dell'auto, senza modificare quasi niente del codice sorgente (almeno non quelli inerenti le Qt). D'altronde hanno inventanto il QML per cercare una risposta a XAML che permetteva la creazione di interfacce piu' personalizzate, e l'hanno promosso a framework principale per la realizzazione di gui in ambito embedded. Certo, puo' essere utilizzato anche su desktop, ma i widgets e il qgraphicsview sono molto piu' maturi e permettono di realizzare qualsiasi applicazione desktop. Il terzo motivo e' che sono obiettivamente facili da utilizzare, al prezzo della presenza del MOC che complica la toolchain di compilazione, anche se ormai la cosa e' decisamente automatizzata, sia da CMake, che da Visual Studio con apposito plugin e via dicendo.
Quindi le Qt hanno successo perche' sono valide, multipiattaforma, esistono da un sacco di tempo (molto prima di .NET e xaml, per dire), e le puoi utilizzare in software closed source senza pagare licenze.
La m@@@a d winzozz, come la chiami tu, e' il .NET utilizzato dalla stragrande maggioranza delle aziende, Xamarin che ti permette di fare programmi multipiattaforma windows, androis, ios con una sola base dati, XAML utilizzato in tantissimi ambiti e via dicendo. Mah, oh, lo chiami winzozz, mi sembra un motivo piu' che valido per schifare tecnologie utilizzate a livello mondiale...
se si debba preferire dxf invece di altri formati? Il cad resta un settore relativamente di nicchia, e relativamente frammentato, dove piu o meno ogni produttore ha il suo formato e puo permettersi di farlo appunto per questo motivo.
Che il mondo cad sia di nicchia lo dici tu, dato che e' ampiamente utilizzato in moltissimi ambiti. E il problema dell'interoperabilità e' decisamente sentito ed importante. Il problema e' dovuto principalmente al fatto che diverse aziende hanno software con particolari caratteristiche e funzionalita', e quando si salva un file lo si fa in maniera tale da mantenere la compatilita' con le funzioni del software (penso ad esempio ai cad parametrici vs cad non parametrici). I formati aperti e riconosciuti da tutti ci sono, come dxf e stl, ma esportando in questi formati perdi molte delle funzionalita' che puoi applicare al modello. Ad esempio perdi la storia se utilizzato con un cad parametrico, e via dicendo. Quindi i formati esistono, semplicemente per ragioni commerciali le aziende evitano di aprire i propri formati per non perdere il vantaggio strategico che hanno sugli altri. E senza vantaggio strategico non si andrebbe avanti con il rilascio di nuove versioni e funzionalita', e alla fine a perderci sarebbero i clienti che si troverebbero con software che non evolve.
Per settori meno di nicchia, vedi stampa 3d, il "mercato" si e' molto rapidamente orientato su formati aperti come stl.
Il mercato non si e' orientato, semplicemente si utilizzano formati gia' conosciuti ed utilizzati in precedenza, e sono quelli che sono esportabili dalla maggior parte dei software.
Dipende da quello che vuoi fare e come lo fai, se ti affidi a red hat, suse, canonical...spendi comunque tanto per il supporto, quindi dubito si risparmi molto, se ti fai tutto da solo dipende....
Quindi ritornando a parlare della migrazione di un comune da sistemi Windows e con software closed come Office piuttosto che CAD, ecc... da quanto dici se lo stesso si rivolge a aziende come quelle che citi il risparmio è risibile a fronte di uno stravolgimento del comparto IT compreso ovviamente l'addestramento del personale che, volente o nolente e nonostante si dica che oramai Linux è come Windows, deve essere appunto in grado di lavorarci come faceva con i sistemi Windows/software e quindi a prescindere dal discorso abbracciare l'open economicamente non conviene.
Nel secondo caso, la domanda non è polemica ci manca ma solo per curiosità, chi decide quale distro utilizzare dal momento che il discorso appunto come dici si fa "in casa"? e nel caso si opti per una distro personalizzata chi la realizza sempre secondo il concetto del faccio tutto da me? ancora , i tempi per mettere in piedi tutta la struttura ricordando che comunque il tempo in questo caso è denaro? credo siano problematiche non di poco conto parlando di un comune che deve fornire dei servizi efficienti alla popolazione.
io non ho mai personalmente visto un disco rotto, mi baso su quello che ho letto in giro da parte di grandi proprietari di datacenter.
cmq che l'elettronica sia più affidabile della meccanica NON è affatto vero.
Ci sono alcune cose da tenere in conto, se un disco meccanico si rompe può venire recuperato nel caso i piatti siani integri, se le testine hanno impattato e rigato i dischi non c'è nulla da fare, i dischi solidi invece nella maggior parte dei casi non sono facilmente recuperabili, se si rompono lo prendi in saccoccia, o meglio ci sono aziende che promettono il recupero, ma la maggior parte delle volte poi si risolve in un quasi niente di fatto, le celle di memoria magari sono leggibili, ma poi i dati estratti non sono coerenti, inoltre tutte queste tecniche richiedono esperienza e macchinari costosi, per cui sono onerose e se per recuperare le foto delle vancanze ti chiedono 1000€ la maggior parte degli utenti rinuncia.
Per cui in tutti i casi in backup è l'unica soluzione pratica, poco costosa e sicura.
Quindi ritornando a parlare della migrazione di un comune da sistemi Windows e con software closed come Office piuttosto che CAD, ecc... da quanto dici se lo stesso si rivolge a aziende come quelle che citi il risparmio è risibile a fronte di uno stravolgimento del comparto IT compreso ovviamente l'addestramento del personale che, volente o nolente e nonostante si dica che oramai Linux è come Windows, deve essere appunto in grado di lavorarci come faceva con i sistemi Windows/software e quindi a prescindere dal discorso abbracciare l'open economicamente non conviene.
La convenienza al solito è soggettiva, se cerchi solo di risparmiare i soldi delle licenze difficilmente risparmi qualcosa mettendoti in mano alle grosse realtà del mondo linux, perché comunque quello che non paghi di licenze te lo fanno pagare di supporto...poi certo hai dei vantaggi nella migrazione, visto che i problemi se li accollano principalmente loro...in questi ambiti il confine tra conviene e non conviene è sempre molto sottile.
Nel secondo caso, la domanda non è polemica ci manca ma solo per curiosità, chi decide quale distro utilizzare dal momento che il discorso appunto come dici si fa "in casa"? e nel caso si opti per una distro personalizzata chi la realizza sempre secondo il concetto del faccio tutto da me? ancora , i tempi per mettere in piedi tutta la struttura ricordando che comunque il tempo in questo caso è denaro? credo siano problematiche non di poco conto parlando di un comune che deve fornire dei servizi efficienti alla popolazione.
Qui dipende da chi fa la migrazione, ora nel caso della notizia si parla di uno stato della Germania, che immagino possa essere equiparato a una nostra regione (non me ne intendo, faccio una supposizione)...facendo finta sia così sarà l'ufficio tecnico della regione a prendere tutte le decisioni, e nel caso anche a svilupparsi eventualmente una propria distribuzione, o trovare qualcuno che lo faccia...poi dipende come lo fai, nel caso che scrivevo prima della gendarmeria sono partiti da openoffice, poi hanno aggiunto firefox e via così...solo dopo 5 anni hanno preso la decisione di passare i computer a linux, preventivando 8 anni per la transizione, diventati poi 11...anche perché immagino che di problemi ne abbiano trovati pure loro...e comunque il loro obiettivo erano il 90% dei pc, non tutti...quindi evidentemente puntavano ad abbassare il monte licenze generale per abbattere i costi, poi quello che proprio non poteva essere spostato da windows ci è rimasto...alla fine parliamo comunque di circa 80000 computer, insomma non proprio pochi.
L'idea non è mia, l'ho semplicemente letta su più blog che parlano di linux, quindi in teoria dove ci dovrebbe essere gente più "fomentata" sull'adozione del software open, invece lì commentano la cosa come semplice "mezzuccio" per avere uno sconto...è curiosa come cosa.
Sì, l'ho letta spesso anche io.
Devo dirti che trovo spesso commenti "contro" Linux e l'open, sui blog di Linux e open.
Così come leggo spesso commenti contro la tecnologia anche qui su Hwupgrade...
Dev'essere la natura umana, andare a sollevare polemica nei posti dove la pensano diversamente...:D
....per ragioni commerciali le aziende evitano di aprire i propri formati per non perdere il vantaggio strategico che hanno sugli altri. E senza vantaggio strategico non si andrebbe avanti con il rilascio di nuove versioni e funzionalita', e alla fine a perderci sarebbero i clienti che si troverebbero con software che non evolve....
quindi ricattano l'utenza per evitare la concorrenza, la quale da sempre è l'unica leva che spinge all'innovazione.
cvd
a perderci coi formati chiusi è proprio l'utenza, esattamente il contrario di ciò che dici tu.
formati chiusi che peraltro sarebbero proprio VIETATI nella pubblica amministrazione. :read:
Ci sono alcune cose da tenere in conto, se un disco meccanico si rompe può venire recuperato nel caso i piatti siani integri, .... i dischi solidi invece nella maggior parte dei casi non sono facilmente recuperabili, se si rompono lo prendi in saccoccia, ...
esatto.
ma a parte quello, mi pareva di aver proprio letto delle statistiche in un articolo di hwup, dove emergeva che la % di guasti è praticamente la stessa fra hdd e ssd.
...nel caso che scrivevo prima della gendarmeria sono partiti da openoffice, poi hanno aggiunto firefox e via così...solo dopo 5 anni hanno preso la decisione di passare i computer a linux, ...
infatti mi sembra che il percorso giusto e sensato sia passare prima gli applicativi, e infine il SO. :)
andrew04
01-12-2021, 14:25
[..]Qt intanto non sono GPL, ma LGPL, che fa una differenza abissale, ed e' uno dei tre motivi che ne hanno decretato il successo, ovvero la possibilita' di essere utilizzato anche in software closed source, se non ne vengono modificati i sorgenti, ed e' una cosa che molte aziende apprezzano, dato che di grosse alternative multipiattaforma non ne esistono.
Le Qt sono distribuite sotto doppia licenza GPL/LGPL e commerciale, e quelle sotto LGPL sono comunque rilasciate anche sotto licenza GPL.
https://www.qt.io/licensing/open-source-lgpl-obligations
The Qt framework is dual-licensed, available under both commercial and open-source licenses. The commercial license is recommended option for non-open source projects.
The primary open-source license is the GNU Lesser General Public License v. 3 (“LGPL”). With the LGPL license option, you can use the essential libraries and some add-on libraries of Qt.
Please be advised that some parts of Qt are only provided under GPL for open source users, not under LGPL. Using these GPL licensed framework libraries requires your application or device to be licensed under GPL, as well. All parts that are licensed under LGPL are also available under GPL, thus you have access to almost all Qt framework functionality, as well as development and design tooling, under GPL.
https://www.qt.io/product/features
(nei vari avvisi selezionando la licenza)
LGPL v3: With LGPLv3 license option you can use the essential libraries and some add-on libraries of Qt. LGPLv3 allows for keeping your application source code closed as long as all the requirements of LGPLv3 are met.
GPL v3: With GPLv3 license option, you have access to almost all Qt framework functionality, as well as development and design tooling. Note that using GPL licensed framework libraries requires your application or device to be licensed under GPL as well.
Commercial: A commercial license keeps your code proprietary where only you can control and monetize on your end product’s development, user experience and distribution – securing your intellectual property.
Quindi le Qt hanno successo perche' sono valide, multipiattaforma, esistono da un sacco di tempo (molto prima di .NET e xaml, per dire), e le puoi utilizzare in software closed source senza pagare licenze.
Come già evidenziato dunque, LGPL solo in parte e rispetti comunque i requisiti della LGPL (che non riguardano solo la modifica/rilascio del codice sorgente).
Per il resto, l'utilizzo "completo" delle Qt comprende dunque o GPL, con codice sorgente, o commerciale, a pagamento, e tra l'altro raccomandata proprio per progetti commerciali.
Sulla qualità delle Qt nulla da dire, ovviamente.
infatti mi sembra che il percorso giusto e sensato sia passare prima gli applicativi, e infine il SO. :)
Si, penso anche io sia l'approccio migliore, anche perché se ti intoppi con le applicazioni è inutile che passi l'os, voler migrare tutto di botto penso sia veramente traumatica come transizione.
cdimauro
02-12-2021, 06:03
Sono andate esattamente come penso (e sapevo gia tutto).
Ed e' esattamente questo il punto: quando un formato chiuso incontra un formato aperto, di solito il formato chiuso muore.
A meno che (e neppure sempre succede) il formato chiuso venga introdotto in una situazione di posizione dominante tale, che poi diventera' uno standard de facto.
Il punto era / è che i formati nascono per lo più da aziende private come formato di archiviazione dei dati dei loro prodotti, e se hanno successo poi si impongono nel mercato come standard di fatto, per l'appunto.
E' il progresso / innovazione che detta i formati, e in genere deriva da azioni / investimenti di privati e non di enti pubblici.
Questo il nocciolo della questione.
Si possono fare analogie con molte altre tecnologie.
Ad esempio Qt sopravvive grazie all'essere passata alla GPL. Tutti i suoi concorrenti degli anni 90 sono defunti, tranne wxwidgets che e' ancora piu aperto, e tranne la merda M$ grazie alla sua posizione dominante (e al fatto che comunque e' gratuita per chi sviluppa per winzozz).
E' chiaro che parli in maniera prevenuta e astiosa, perché evidentemente non hai avuto modo di sviluppare con WPF, che è una tecnologia di gran lunga migliore di Qt per lo sviluppo di interfacce grafiche (il che non significa che Qt sia scarsa: è comunque un buon framework).
Ci sono molti altri esempi: uno era .vmw, che M$ a piu riprese ha provato a spingere. Qualcuno l'ha piu visto?
No, perché si sono imposti altri standard.
Lo stesso si può dire di OGG/Vorbis che avevo citato e che è interamente "open": qualcuno l'ha più visto?
Mentre .mkv e webm mi pare che stanno andando benone. Per non dire mp4, che come container e' uno standard ed e' royalty free.
Di un contenitore non te ne fai nulla: ciò che conta è il contenuto, che è fatto a colpi di codec che sono per lo più roba privata, coperta da brevetti, e pure da royalty.
Anche qui vale sempre il discorso del progresso e dell'innovazione, che in genere sono in mano a privati e NON a enti pubblici.
se si debba preferire dxf invece di altri formati? Il cad resta un settore relativamente di nicchia, e relativamente frammentato, dove piu o meno ogni produttore ha il suo formato e puo permettersi di farlo appunto per questo motivo.
Per settori meno di nicchia, vedi stampa 3d, il "mercato" si e' molto rapidamente orientato su formati aperti come stl.
Come tu stesso riesci a rilevare, apertura di prodotti e formati non significa crollo giro d'affari. Significa semplicemente un business model differente, che fa leva sui volumi o sulla qualita' (della propria implementazione, come fa Adobe) invece che sull'abuso di posizione dominante.
Inutile dire che e' un modello in cui gli utenti ne beneficiano, dal momento che e' espansivo, a differenza di quello basato sul forzare prodotti o formati, che inevitabilmente fa si che il parco utenti acquisti ed usi il minimo indispensabile.
Quand'è che Microsoft avrebbe forzato i suoi formati per avere successo? Word, Excel, PowerPoint, ecc. non è che nascono ieri usando OpenXML, ma hanno una lunghissima storia, informaticamente parlando. Ed è una storia costellata di successi, perché hanno messo in mano a gente qualunque strumenti potenti e semplici da utilizzare.
Lo stesso vale per DXF, ecc. ecc. ecc.: è tutta roba sviluppata da privati, per l'appunto.
E' molto comodo fare un'analisi a posteriori, ignorando completamente come si sia arrivati alla storia recente.
Per essere chiari, si fa la guerra ai formati chiusi perché si vorrebbe che fosse tutto aperto, ignorando che dietro a un formato ci debba essere un'applicazione in grado non soltanto di leggerlo e scriverlo, ma di essere funzionale e fruibile dalla gente per i loro bisogni.
Quante alternative "aperte" esistono per soddisfare i variegati bisogni della gente? Quando sono arrivate? Ma, soprattutto, quando sono arrivate a un punto di maturazione tale da poter essere valide alternative a quelle chiuse?
E' su questo che dovresti concentrare la tua attenzione, invece di continuare a riportare winzozz, merda M$, ecc., che pure squalificano il tuo "argomentare".
Le Qt sono distribuite sotto doppia licenza GPL/LGPL e commerciale, e quelle sotto LGPL sono comunque rilasciate anche sotto licenza GPL.
https://www.qt.io/licensing/open-source-lgpl-obligations
https://www.qt.io/product/features
(nei vari avvisi selezionando la licenza)
Come già evidenziato dunque, LGPL solo in parte e rispetti comunque i requisiti della LGPL (che non riguardano solo la modifica/rilascio del codice sorgente).
Per il resto, l'utilizzo "completo" delle Qt comprende dunque o GPL, con codice sorgente, o commerciale, a pagamento, e tra l'altro raccomandata proprio per progetti commerciali.
Sulla qualità delle Qt nulla da dire, ovviamente.
Così è un ginepraio, però.
Avessero almeno UNA sola licenza utilizzata per tutto il codice, e da sviluppatore sai già cosa ti aspetti e ti metti l'anima in pace.
Ma andare a vedere componente per componente quale è LGPL e quale GPL, è una gran rottura di scatole per chi deve semplicemente sviluppare e non ha scelto giurisprudenza all'università...
Si, penso anche io sia l'approccio migliore, anche perché se ti intoppi con le applicazioni è inutile che passi l'os, voler migrare tutto di botto penso sia veramente traumatica come transizione.
d'altro canto MS ha fatto proprio così con vista, 8, ... stravolto l'OS...:rolleyes:
...Da questo, puoi tranquillamente evincere quanto sia più delicato un HD, dove basta anche un piccolo urto mentre è in movimento, rispetto a un SSD dove tutto questo, è completamente assente.
e all'SSD basta una piccola sovratensione o una scarica elettrostatica per polverizzare tutti i dati... Mi sembra che tu vedi come possibili solo danni meccanici, ma non ci sono solo quelli. :)
andrew04
02-12-2021, 10:45
Così è un ginepraio, però.
Avessero almeno UNA sola licenza utilizzata per tutto il codice, e da sviluppatore sai già cosa ti aspetti e ti metti l'anima in pace.
Ma andare a vedere componente per componente quale è LGPL e quale GPL, è una gran rottura di scatole per chi deve semplicemente sviluppare e non ha scelto giurisprudenza all'università...
Nessun ginepraio, basta sceglierla in base al progetto che sviluppi.
Open Source > GPL
Closed Source con controllo totale > Commerciale
Closed Source ma non voglio sganciare soldi né sorgente > LGPL (ed in questo caso devi vedere solo se rispetti i requisiti)
Tra l'altro sia la GPL che quella commerciale, come già detto (e che mi sa che non hai letto), è utilizzata per tutto il codice.
...LGPL solo in parte e rispetti comunque i requisiti della LGPL (che non riguardano solo la modifica/rilascio del codice sorgente).
che in breve sarebbero quali? :confused: :)
Chi non si mette a usare dispositivi elettronici nel bel mezzo di un temporale
Penso che la quasi totalità del pianeta terra usi dispositivi elettronici durante un temporale...
Tutti dei veri geni.
Basta aspettare qualche minuto, e il temporale si sposta quanto basta per azzerare al minimo i rischi.
Io il cavo antenna TV comunque è la prima cosa che stacco. Restare senza TV per 15min, non è una gran tragedia.
Mica tanto 15 minuti...qui a Roma è qualche ora oggi che fa tuoni e fulmini, intere aziende, università, ministeri e scuole ferme perché non si usano i dispositivi elettronici durante un temporale? Scusami ma è poco credibile.
randorama
02-12-2021, 14:12
Mica tanto 15 minuti...qui a Roma è qualche ora oggi che fa tuoni e fulmini, intere aziende, università, ministeri e scuole ferme perché non si usano i dispositivi elettronici durante un temporale? Scusami ma è poco credibile.
la prossima volta che capita in ufficio ci provo. vediamo cosa dicono.
andrew04
02-12-2021, 14:31
che in breve sarebbero quali? :confused: :)
Ti riporto direttamente dalle FAQ di Qt la parte relativa ai requisiti relativa a LGPL
https://www.qt.io/faq/tag/qt-open-source-licensing
What are my obligations when using Qt under the LGPL?
If you are using Qt under the LGPLv3, there are a couple of obligations you will need to fulfill :
-Firstly, you have to note that some Qt open source modules are not available for LGPLv3 license, for example Qt Charts, Qt Data Visualization and Qt Virtual Keyboard. These modules are only available under GPLv3 for open source usage.
-You will need to deliver the complete source code of Qt (including all modifications you did or applied) to your users/customers. Alternatively you need to provide a written offer with instructions on how to get the source code. Please also note that this has to be under your control, so a link to the source code provided by the Qt Project or Qt Company is not sufficient.
-The LGPL allows you to keep the source code of your application private as long as it is “work that uses” the library. Dynamic linking is usually recommended here.
-The user of your application has to be able to re-link your application against a different or modified version of the Qt library. With LGPLv3 it is also explicitly stated that the user needs to be able to run the re-linked binary on it’s intended target device. It is your obligation to provide the user with all necessary tools to enable this process. For embedded devices, this includes making the full toolchain used to compile the library available to users. For parts licensed under LGPLv3 you are obliged to provide full instructions on how to install the modified library on the target device (this is not clearly stated with LGPLv2.1, although running the application against the modified version of the library clearly is the stated intention of the license).
-The user of an application or device using LGPL licensed software has to be notified of their rights by providing a copy of the LGPL license to the end user and displaying a prominent notice about your usage of LGPL licensed software.
Riassumendo principalmente ci sta la questione del collegamento della libreria, punto 3 e 4.
È raccomandato il link dinamico per facilitare il punto 4 agli utenti, ma gli store mobile richiedono il link statico.
Link statico che richiederebbe direttamente la ricompilazione/reimpachettamento del software mobile per seguire il punto 4.
Infatti nella licenza commerciale (https://www.qt.io/faq/tag/qt-commercial-licensing) si può vedere la FAQ
Do the Qt commercial licenses allow for easy publishing to the Apple App Store?
Yes. The Qt commercial licenses allow publishing to the Apple AppStore or other stores (including those that require static linking).
Il rimpiazzo della libreria è fattibile comunque dall'utente, e per i requisiti della LGPL basta inserire le istruzioni, ma non so se ne valga la pena di scegliere la LGPL anziché GPL o commerciale.
(Parere personale questo, ovviamente)
...Le cose che dici, si verificano raramente e sono perlopiù dovute a imperizia oppure incapacità nel gestire dispositivi elettronici da parte di persone che non ci capiscono nulla.
cioè il 99.9% dell'utenza.
Ti riporto direttamente dalle FAQ di Qt la parte relativa ai requisiti relativa a LGPL...
roba troppo tecnica per me :help: :stordita: :)
cdimauro
03-12-2021, 05:24
Nessun ginepraio, basta sceglierla in base al progetto che sviluppi.
Open Source > GPL
Closed Source con controllo totale > Commerciale
Closed Source ma non voglio sganciare soldi né sorgente > LGPL (ed in questo caso devi vedere solo se rispetti i requisiti)
Tra l'altro sia la GPL che quella commerciale, come già detto (e che mi sa che non hai letto), è utilizzata per tutto il codice.
Il punto a cui mi riferivo era il terzo, ovviamente, e per un programmatore comporta il dover controllare la licenza dei componenti che sta usando.
Per il non vedo perché dovrei rilasciare i sorgenti se sto soltanto usando delle librerie. Non è che sto prendendo un'intera applicazione open source, le cambio il nome, magari aggiungo anche una nuova funzionalità giusto per scrupolo, e la rilascio senza sorgenti e magari facendomi pagare.
Usare una libreria già pronta quando si sviluppa un'applicazione è la cosa più normale del mondo per un programmatore. Ma il focus/dominus è e rimane l'applicazione.
L'idea di dover rilasciare il proprio codice soltanto perché venuto a contatto con altro che ha una licenza virale per me è a dir poco aberrante.
Ti riporto direttamente dalle FAQ di Qt la parte relativa ai requisiti relativa a LGPL
https://www.qt.io/faq/tag/qt-open-source-licensing
Riassumendo principalmente ci sta la questione del collegamento della libreria, punto 3 e 4.
È raccomandato il link dinamico per facilitare il punto 4 agli utenti, ma gli store mobile richiedono il link statico.
Link statico che richiederebbe direttamente la ricompilazione/reimpachettamento del software mobile per seguire il punto 4.
Questo fa un po' il paio quanto scritto sopra, visto che qui la differenza è soltanto nella modalità di fruizione di una libreria: se è collegata dinamicamente è tutto ok, mentre staticamente no.
Ma stiamo pur sempre... usando una libreria.
Dal punto di vista di un'applicazione non cambia nulla: mi serve qualcosa che faccia un determinato lavoro, e la uso. L'applicazione funziona sempre allo stesso modo, che il collegamento sia dinamico o statico: non è rilevante per il funzionamento dell'applicazione in sé.
Infatti nella licenza commerciale (https://www.qt.io/faq/tag/qt-commercial-licensing) si può vedere la FAQ
Il rimpiazzo della libreria è fattibile comunque dall'utente, e per i requisiti della LGPL basta inserire le istruzioni,
Immagino che questo sia richiesto in modo da poter cambiare la libreria utilizzata da un'applicazione con un'altra versione, purché ovviamente ne siano rispettati i requisiti di ABI / parametri di compilazione (utilizzati da chi ha compilato sia l'applicazione sia le librerie che usa).
ma non so se ne valga la pena di scegliere la LGPL anziché GPL o commerciale.
(Parere personale questo, ovviamente)
Non è che rimanga molta scelta con le Qt: o sei costretto a donare il tuo codice al mondo intero, oppure devi pagare.
jepessen
03-12-2021, 08:48
Non è che rimanga molta scelta con le Qt: o sei costretto a donare il tuo codice al mondo intero, oppure devi pagare.
E' qua che molti si sbagliano. La GPL non implica per forza che devi donare il tuo codice al mondo intero, ma solamente a chi utilizza il tuo programma.
Quindi, se vuoi realizzare un programma e pubblicarlo su internet per darlo a tutti, ovviamente devi pubblicare da qualche parte il tuo codice sorgente per renderlo disponibile a tutti; ma, se crei un software customizzato per un singolo cliente, e lo utilizzera' soltanto lui, e renderai il tuo programma disponibile solo a lui nei suoi computer, quindi non verra' pubblicato da nessun'altra parte, solamente il cliente deve avere anche una copia del codice sorgente. Ovviamente anche lui deve rispettare i dettami della GPL, quindi se ad un certo punto decide di distribuire il software ad altri, anche gli altri dovranno avere una copia del codice.
Se io utilizzo codice GPL per un programma che usiamo internamente in azienda, noi siamo gli unici fruitori del software, e dato che non lo pubblichiamo da nessuna parte, non dobbiamo distribuire il nostro codice su internet.
andrew04
03-12-2021, 12:21
Il punto a cui mi riferivo era il terzo, ovviamente, e per un programmatore comporta il dover controllare la licenza dei componenti che sta usando.
Basta visitare questa pagine ed hai tutta la tabella riepilogativa, mica ti devi controllare il file LICENSE uno per uno
https://doc.qt.io/qt-5/qtmodules.html
O anche questa
https://www.qt.io/product/features
Per il non vedo perché dovrei rilasciare i sorgenti se sto soltanto usando delle librerie. Non è che sto prendendo un'intera applicazione open source, le cambio il nome, magari aggiungo anche una nuova funzionalità giusto per scrupolo, e la rilascio senza sorgenti e magari facendomi pagare.
Usare una libreria già pronta quando si sviluppa un'applicazione è la cosa più normale del mondo per un programmatore. Ma il focus/dominus è e rimane l'applicazione.
L'idea di dover rilasciare il proprio codice soltanto perché venuto a contatto con altro che ha una licenza virale per me è a dir poco aberrante.
(Suppongo che il ragionamento sia relativo alla GPL, credo ti sia saltata la sigla)
Che il mondo del software libero/open source non ti piaccia per nulla, si è ormai capito, da parecchio... che vuoi che ti dica? Questione di gusti ed esigenze.
Alla fine, dal software/libreria open source(e libero) hai avuto diverse libertà tra cui utilizzare/modificare e distribuire (libertà che NON hai con una normale libreria closed/proprietaria, e che hanno tale libertà solo gli sviluppatori originali), è giusto che il circolo virtuoso non si interrompa al primo che incontra e gli piace esclusivamente prendere senza dare.
Si tratta semplicemente di tramandare le libertà quel determinato software, libreria o applicazione che sia.
Questo fa un po' il paio quanto scritto sopra, visto che qui la differenza è soltanto nella modalità di fruizione di una libreria: se è collegata dinamicamente è tutto ok, mentre staticamente no.
Ma stiamo pur sempre... usando una libreria.
Dal punto di vista di un'applicazione non cambia nulla: mi serve qualcosa che faccia un determinato lavoro, e la uso. L'applicazione funziona sempre allo stesso modo, che il collegamento sia dinamico o statico: non è rilevante per il funzionamento dell'applicazione in sé.
Immagino che questo sia richiesto in modo da poter cambiare la libreria utilizzata da un'applicazione con un'altra versione, purché ovviamente ne siano rispettati i requisiti di ABI / parametri di compilazione (utilizzati da chi ha compilato sia l'applicazione sia le librerie che usa).
Come fai notare anche tu stesso, si, la questione del collegamento della libreria per l'appunto è collegata al fatto il requisito è quello di dare la libertà di poter cambiare la libreria utilizzata.
Di fatto, la libreria dinamica è RACCOMANDATA, non un requisito.
Non è che rimanga molta scelta con le Qt: o sei costretto a donare il tuo codice al mondo intero, oppure devi pagare.
Come ha fatto notare jepessen, il codice sorgente al mondo lo devi dare solo se distribuisci anche l'applicazione al mondo, altrimenti basta "donarlo" a chi utilizzerà l'applicazione
Tra l'altro la LGPL, permette di non farlo, che poi tu in quel caso voglia trovarci per fastidi inesistenti quali "vedere le licenze dei singoli componenti", che sono tutte su, non una tabelle riepilogativa, è volerci trovare per forza un problema pur di criticare.
E la GPL devi rilasciare il codice, la LGPL devi controllare le licenze, e quella commerciale devi pagare..
Hai ben 3 licenze in cui scegliere, non vuoi rilasciare il codice e controllare le licenze (che tra l'altro sono tutte in una pagina)? Paghi la licenza commerciale come fai con il software closed/proprietario a cui sei abituato.
Non ci vedo tutto questo dramma che stai facendo.
...Per il non vedo perché dovrei rilasciare i sorgenti se sto soltanto usando delle librerie. ...
L'idea di dover rilasciare il proprio codice soltanto perché venuto a contatto con altro che ha una licenza virale per me è a dir poco aberrante..
aberrante e mentecatto è pretendere di usare gratis il lavoro altrui senza contribuire e rilasciare alcunchè.
se non ti va, puoi scriverti da solo le tue librerie e nessuno ti viene a chiedere di pubblicarle.
aberrante e mentecatto è pretendere di usare gratis il lavoro altrui senza contribuire e rilasciare alcunchè.
se non ti va, puoi scriverti da solo le tue librerie e nessuno ti viene a chiedere di pubblicarle.
*
randorama
03-12-2021, 15:41
se a "librerie" sostituiamo "formato", il discorso vale uguale?
dovrebbe essere tutto open source e i formati dovrebbero essere open. così ogni ente si crea quello che vuole, controlla tutto e ogni cittadino può usare senza problemi il sistema che vuole per aprire i file.
lo spirito dovrebbe essere quello della crescita collettiva per quanto riguarda la qualità dei programmi.
nella PA sarebbe già obbligatorio da mo usare formati open...
zephyr83
03-12-2021, 19:46
Il punto a cui mi riferivo era il terzo, ovviamente, e per un programmatore comporta il dover controllare la licenza dei componenti che sta usando.
Per il non vedo perché dovrei rilasciare i sorgenti se sto soltanto usando delle librerie. Non è che sto prendendo un'intera applicazione open source, le cambio il nome, magari aggiungo anche una nuova funzionalità giusto per scrupolo, e la rilascio senza sorgenti e magari facendomi pagare.
Usare una libreria già pronta quando si sviluppa un'applicazione è la cosa più normale del mondo per un programmatore. Ma il focus/dominus è e rimane l'applicazione.
L'idea di dover rilasciare il proprio codice soltanto perché venuto a contatto con altro che ha una licenza virale per me è a dir poco aberrante.
Questo fa un po' il paio quanto scritto sopra, visto che qui la differenza è soltanto nella modalità di fruizione di una libreria: se è collegata dinamicamente è tutto ok, mentre staticamente no.
Ma stiamo pur sempre... usando una libreria.
Dal punto di vista di un'applicazione non cambia nulla: mi serve qualcosa che faccia un determinato lavoro, e la uso. L'applicazione funziona sempre allo stesso modo, che il collegamento sia dinamico o statico: non è rilevante per il funzionamento dell'applicazione in sé.
Immagino che questo sia richiesto in modo da poter cambiare la libreria utilizzata da un'applicazione con un'altra versione, purché ovviamente ne siano rispettati i requisiti di ABI / parametri di compilazione (utilizzati da chi ha compilato sia l'applicazione sia le librerie che usa).
Non è che rimanga molta scelta con le Qt: o sei costretto a donare il tuo codice al mondo intero, oppure devi pagare.
ti scegli un'altra libreria o te la fai tu, mi pare semplice. trovo aberrante voler usare gratuitamente il lavoro di un'altra persona magari per guadagnarci anche senza dare nulla in cambio.
cdimauro
04-12-2021, 05:25
E' qua che molti si sbagliano. La GPL non implica per forza che devi donare il tuo codice al mondo intero, ma solamente a chi utilizza il tuo programma.
Quindi, se vuoi realizzare un programma e pubblicarlo su internet per darlo a tutti, ovviamente devi pubblicare da qualche parte il tuo codice sorgente per renderlo disponibile a tutti; ma, se crei un software customizzato per un singolo cliente, e lo utilizzera' soltanto lui, e renderai il tuo programma disponibile solo a lui nei suoi computer, quindi non verra' pubblicato da nessun'altra parte, solamente il cliente deve avere anche una copia del codice sorgente. Ovviamente anche lui deve rispettare i dettami della GPL, quindi se ad un certo punto decide di distribuire il software ad altri, anche gli altri dovranno avere una copia del codice.
Se io utilizzo codice GPL per un programma che usiamo internamente in azienda, noi siamo gli unici fruitori del software, e dato che non lo pubblichiamo da nessuna parte, non dobbiamo distribuire il nostro codice su internet.
Ma non era questo il punto. E' ovvio che se mi tengo tutto in casa, o comunque un ristretto ambito, nemmeno me lo pongo il problema delle licenze (tranne, in alcuni casi, per la Affero GPL).
Basta visitare questa pagine ed hai tutta la tabella riepilogativa, mica ti devi controllare il file LICENSE uno per uno
https://doc.qt.io/qt-5/qtmodules.html
O anche questa
https://www.qt.io/product/features
Sì, lo so. Ma sarebbe stato molto più semplice mettere a disposizione una versione di Qt con soltanto roba LGPL, e il problema sarebbe stato risolto.
(Suppongo che il ragionamento sia relativo alla GPL, credo ti sia saltata la sigla)
Sicuramente alla GPL, ma anche la LGPL può creare problemi nell'essere usata da un'applicazione se non ti basta semplicemente linkare la libreria LGPL (ma devi inglobarne alcune porzioni di codice).
Che il mondo del software libero/open source non ti piaccia per nulla, si è ormai capito, da parecchio... che vuoi che ti dica? Questione di gusti ed esigenze.
Alla fine, dal software/libreria open source(e libero) hai avuto diverse libertà tra cui utilizzare/modificare e distribuire (libertà che NON hai con una normale libreria closed/proprietaria, e che hanno tale libertà solo gli sviluppatori originali), è giusto che il circolo virtuoso non si interrompa al primo che incontra e gli piace esclusivamente prendere senza dare.
Si tratta semplicemente di tramandare le libertà quel determinato software, libreria o applicazione che sia.
Non è vero che il mondo open source non mi piaccia per nulla. Anzi, ho pure contribuito (vedi mia firma: esperienza alla Intel e sezione Progetti).
Non mi piacciono per niente, invece, le licenze virali (come GPL & co.), perché estendono i loro effetti sul codice altrui.
Mentre non ho assolutamente nulla contro la decisione di un autore di volere che i suoi sorgenti siano fruibili da chiunque, e che le modifiche a essi apportate siano ridate indietro all comunità, perché capisco che lo spirito sia quello di voler diffonderne l'uso, la conoscenza, e lo sviluppo. In questo caso vedo con favore l'uso di licenze come quella di Mozilla (MPL. O derivate, come la APL; ma qui ho altri problemi ideologici).
Come vedi c'è il modo di tutelare il frutto del proprio lavoro, senza allungare le mani su quello altrui.
Come fai notare anche tu stesso, si, la questione del collegamento della libreria per l'appunto è collegata al fatto il requisito è quello di dare la libertà di poter cambiare la libreria utilizzata.
Di fatto, la libreria dinamica è RACCOMANDATA, non un requisito.
Sì, e la vedo pure come una cosa buona. Il problema rimane la pubblicazione negli store, che obbliga al linking statico, rompendo le uova nel paniere.
Come ha fatto notare jepessen, il codice sorgente al mondo lo devi dare solo se distribuisci anche l'applicazione al mondo, altrimenti basta "donarlo" a chi utilizzerà l'applicazione
Tra l'altro la LGPL, permette di non farlo, che poi tu in quel caso voglia trovarci per fastidi inesistenti quali "vedere le licenze dei singoli componenti", che sono tutte su, non una tabelle riepilogativa, è volerci trovare per forza un problema pur di criticare.
E la GPL devi rilasciare il codice, la LGPL devi controllare le licenze, e quella commerciale devi pagare..
Hai ben 3 licenze in cui scegliere, non vuoi rilasciare il codice e controllare le licenze (che tra l'altro sono tutte in una pagina)? Paghi la licenza commerciale come fai con il software closed/proprietario a cui sei abituato.
Non ci vedo tutto questo dramma che stai facendo.
Ho già risposto sopra a entrambe le cose.
A prescindere che piacciano o meno le licenze di tipo GPL sono giustamente da preferire. Punto uno perche il controllo del software resta interamente in casa punto due perche' e' proprio interessante la filosofia che ci sta dietro, ovvero le Le "quattro libertà" della Free Software Foundation.
L'uso dei software open source e' spinto e raccomandata dall'unione europea con il programma "Europa digitale".
E' anche vero che alla fine cosa usino dietro le quinte a noi interessa poco, l'importante e' il rapporto qualità prezzo visto che si parla dei nostri soldi.
Le libertà di cui parli in realtà si fondano su delle imposizioni: dunque diametralmente opposto al concetto di libertà. Ecco perché chiamo diversamente libero il software con queste licenze.
La libertà ce l'hai col software di dominio pubblico (public domain), che ormai è raro trovare.
Questo giusto per precisare.
aberrante e mentecatto è pretendere di usare gratis il lavoro altrui senza contribuire e rilasciare alcunchè.
se non ti va, puoi scriverti da solo le tue librerie e nessuno ti viene a chiedere di pubblicarle.
Uno che ha difficoltà a capire cose che sono state persino spiegate in maniera semplice da altri:
"roba troppo tecnica per me" (https://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=47660817&postcount=338)
e che ha già dato prova di non avere la minima idea di ciò di cui parla (vedi condizioni contrattuali bancarie equiparate a... tasse), non ha bisogno di ricordare che madre natura sia stata cattiva.
A meno che l'obiettivo non fosse quello di dimostrare che non sia stata soltanto cattiva, ma addirittura malvagia: in tal caso allora saresti riuscito perfettamente nello scopo.
*
*
ti scegli un'altra libreria o te la fai tu, mi pare semplice. trovo aberrante voler usare gratuitamente il lavoro di un'altra persona magari per guadagnarci anche senza dare nulla in cambio.
I miei problemi sono di altra natura: vedi sopra, dove ho chiarito meglio il mio pensiero sull'argomento.
Personalmente non ho alcun problema a dare in cambio miglioramenti alle librerie o anche a interi programmi, se vi faccio delle modifiche. Cosa che, peraltro, ho già fatto in progetti di una certa rilevanza, e con importanti contributi (ancora una volta: vedi mia firma).
E a questo punto sarebbe anche interessante conoscere quali sarebbero i contributi a librerie o progetti open source di tutti quelli che mi hanno replicato, così vediamo se oltre al fumo (persecutionis) ci sia almeno un po' di arrosto.
nella PA sarebbe già obbligatorio da mo usare formati open...
Infatti vengono usati, per esempio per lo scambio di dati in forma di tabella il formato di riferimento è il CSV...quello che manca è un comportamento uniforme da parte delle varie amministrazioni per la comunicazione con il cittadino, alcune usano il pdf per qualunque cosa, altre mettono il solo formato aperto, altre ancora il csv insieme alla versione excel, altri ancora excel e calc, altre ancora solo excel.
Che poi anche sui formati office va fatto il distinguo, i vecchi formati (doc, xls...) fanno ormai parte dei formati open, quindi se una pubblica amministrazione usasse questi formati per la comunicazione con il cittadino non ci sarebbero problemi...quelli che non andrebbero usati (da legge) sono i nuovi formati di office...che però ogni tanto, soprattutto a livello locale, si trovano abbastanza spesso.
andrew04
04-12-2021, 14:47
Sì, lo so. Ma sarebbe stato molto più semplice mettere a disposizione una versione di Qt con soltanto roba LGPL, e il problema sarebbe stato risolto.
L'installer ufficiale ti permette di selezionare in maniera granulare esclusivamente i componenti che ti servono.
Ed in base ad i componenti selezionati di chiede di accettare le licenze relative ai componenti selezionati.
Licenze che tra l'altro sono anche evidenziate nella descrizione degli stessi durante la selezione .
Non ti installa tutto il pacchetto completo.
https://www.qt.io/hubfs/installer%204.1.png
Nei componenti non LGPL trovi la dicitura
This component is available under commercial licenses from The Qt Company, or under GPL v3. For open source use, please note the additional requirements compared to LGPL v3.
Ti selezioni solo i componenti senza tale dicitura ed il problema è risolto.
Niente di drammatico o insormontabile come stai dicendo.
Ne stai facendo letteralmente un dramma per una cosa banalissima.
(E tra l'altro l'installer solo LGPL non avrebbe neanche senso visto che a quel punto dovrebbe escludere anche gli strumenti ufficiali che sono esclusivamente sotto licenza GPL/Commerciale)
Sicuramente alla GPL, ma anche la LGPL può creare problemi nell'essere usata da un'applicazione se non ti basta semplicemente linkare la libreria LGPL (ma devi inglobarne alcune porzioni di codice).
Se devi inglobare una porzione di codice sta USUFRUENDO di un lavoro altrui grazie alla libertà della suddetta licenza. Giusto che dia anche tu il contributo alla comunità.
Non è vero che il mondo open source non mi piaccia per nulla. Anzi, ho pure contribuito (vedi mia firma: esperienza alla Intel e sezione Progetti).
Non mi piacciono per niente, invece, le licenze virali (come GPL & co.), perché estendono i loro effetti sul codice altrui.
Mentre non ho assolutamente nulla contro la decisione di un autore di volere che i suoi sorgenti siano fruibili da chiunque, e che le modifiche a essi apportate siano ridate indietro all comunità, perché capisco che lo spirito sia quello di voler diffonderne l'uso, la conoscenza, e lo sviluppo. In questo caso vedo con favore l'uso di licenze come quella di Mozilla (MPL. O derivate, come la APL; ma qui ho altri problemi ideologici).
Infatti io ho parlato di "software libero/open source", ti piace esclusivamente l'open source in cui puoi scroccare senza dare nulla, interrompendo dunque il circolo virtuoso di cui parlavo in precedenza.
Si è capito che tu preferisci licenze open source dove puoi fare quello che ti pare con il codice altrui, ma gli altri non devono vedere neanche per sbaglio il codice del tuo progetto.
Che tu abbia contributo a progetti Open Source, tra l'altro sotto contratto lavorativo, non fa di te un estimatore, sul fronte personale, di quella filosofia.
Come vedi c'è il modo di tutelare il frutto del proprio lavoro, senza allungare le mani su quello altrui.
É proprio qui la falla del tuo ragionamento: parli di "tutelare il frutto del proprio lavoro", il software libero è fatto per tutelare la collettività anziché l'individualità.
E nessuno allunga le mani sul tuo lavoro, semplicemente ti si chiede dare gli stessi privilegi che hai avuto tu utilizzando quel determinato lavoro.
Il tuo, fattelo dire, è un ragionamento egoistico, perché è di fatto un "io voglio/posso usare il sorgente degli altri, ma gli altri non possono usare quello mio"
Sì, e la vedo pure come una cosa buona. Il problema rimane la pubblicazione negli store, che obbliga al linking statico, rompendo le uova nel paniere.
Ho già risposto sopra a entrambe le cose.
Dunque concordiamo che la colpa e degli STORE e non delle Qt.
cdimauro
05-12-2021, 06:28
L'installer ufficiale ti permette di selezionare in maniera granulare esclusivamente i componenti che ti servono.
Ed in base ad i componenti selezionati di chiede di accettare le licenze relative ai componenti selezionati.
Licenze che tra l'altro sono anche evidenziate nella descrizione degli stessi durante la selezione .
Non ti installa tutto il pacchetto completo.
https://www.qt.io/hubfs/installer%204.1.png
Nei componenti non LGPL trovi la dicitura
Ti selezioni solo i componenti senza tale dicitura ed il problema è risolto.
Niente di drammatico o insormontabile come stai dicendo.
Ne stai facendo letteralmente un dramma per una cosa banalissima.
(E tra l'altro l'installer solo LGPL non avrebbe neanche senso visto che a quel punto dovrebbe escludere anche gli strumenti ufficiali che sono esclusivamente sotto licenza GPL/Commerciale)
Scusami, ma a questo punto che ci vuole a usare lo stesso installer e aggiungere un altro checkbox (vedi tuo stesso screenshot: "Select Categories") per selezionare soltanto i componenti LGPL, invece di dover controllare uno a uno tutti i componenti per verificare la loro licenza e deselezionare solo quelli GPL?
Se devi inglobare una porzione di codice sta USUFRUENDO di un lavoro altrui grazie alla libertà della suddetta licenza. Giusto che dia anche tu il contributo alla comunità.
Qual è la differenza col linking statico o dinamico? Nessuna: stai usando lo stesso il lavoro altrui.
L'importante è che rilasci i sorgenti che hai inglobato, e se apporti delle modifiche le rilasci lo stesso.
Infatti io ho parlato di "software libero/open source", ti piace esclusivamente l'open source in cui puoi scroccare senza dare nulla, interrompendo dunque il circolo virtuoso di cui parlavo in precedenza.
Si è capito che tu preferisci licenze open source dove puoi fare quello che ti pare con il codice altrui, ma gli altri non devono vedere neanche per sbaglio il codice del tuo progetto.
Che tu abbia contributo a progetti Open Source, tra l'altro sotto contratto lavorativo, non fa di te un estimatore, sul fronte personale, di quella filosofia.
Sbagli due volte.
In primis il contratto lavorativo NON mi obbligava a dover rilasciare necessariamente le modifiche fatte al codice open source (qualunque fosse la licenza. Inclusa GPL e LGPL, quindi).
L'obbligo di rilascio c'era soltanto per i componenti coperti da licenze come GPL/LGPL, per l'appunto, e i cui binari dovevano essere rilasciati al pubblico.
In verità non è stato sempre così anche in questi casi, ma non posso aggiungere altro: chi vuol intendere intenda.
Per il resto per progetti e/o librerie a uso interno il rilascio non era affatto necessario, per l'appunto. La decisione era in mano al dipendente che aveva apportato loro delle modifiche, e sostanzialmente era di pura convenienza: si faceva upstream se aveva senso farlo, ossia se mantenere il fork era un costo troppo elevato da sostenere.
Questo non per egoismo, ma perché l'upstream ha pure un suo costo in termini di:
- tempo speso per rendere le modifiche compatibili con le direttive/requisiti (stile del codice, struttura & utilizzo dei filesystem per le risorse, applicazione dei preamboli di licenza, ecc.) dello specifico progetto. Non pensare che si tratti di roba semplice: chi ha avuto a che fare con progetti in mano alla FSF con le loro direttive (specialmente lo stile del codice. Ma anche l'uso di TCL per la loro test suite... :muro: ) sa cosa voglio dire;
- controllo dei requisiti legali dei file modificati (ossia verificare che i file e tutte le modifiche apportate abbiano la giusta licenza, e il codice NON abbia pezzi che provengano da roba privata o da altri progetti con licenze diverse e magari incompatibili);
- preparazione di patch & relative email che verranno generate per loro sottomissione iniziale e fino alla completa integrazione della patch nel ramo principale del progetto;
- soprattutto coinvolgimento del Legal Department (a cui si deve documentare cosa si sta facendo e perché) per avere l'approvazione finale prima di far partire anche soltanto la prima email con la richiesta di submission. Anche questo NON è banale, perché certi progetti (di nuovo: quelli in mano alla FSF) richiedono l'esplicito trasferimento a loro dei diritti del codice che deve entrare a far parte del progetto, E lo sviluppatore (o gli sviluppatori) dev'essere da loro certificato come contributore.
Questo per chiarire il workflow tutt'altro che banale che c'è quando si parla di contribuire a progetti open source E quando c'è di mezzo un'azienda (che non vuole avere rogne, ovviamente).
Ciò precisato e come dicevo prima, la decisione sul rilasciare il codice spettava a me, e ho deciso di supportare attivamente l'upstream delle mie modifiche a fMBT perché era la cosa più sensata da fare, sia in termini di mantenimento del codice (l'ultima mia patch era di circa 2 mila righe di codice fra C# e Python) sia per i benefici del progetto per i suoi utilizzatori (visto che manipolare e accedere ai widget della UI su Windows è diventato di gran lunga più semplice ed efficiente con le mie modifiche).
Avrei potuto sbattermene altamente, visto che dopo qualche giorno avrei smesso di lavorare per Intel e quindi non avrei più dovuto mettere mano né a fMBT né a tutto il codice di test che avevo scritto e che lo usava, ma proprio gli ultimi giorni li ho spesi proprio premendo sull'acceleratore per avere la mia patch integrata prima di "venire terminato".
Chiuso col primis, passo al secundis, ma lo faccio qui sotto.
É proprio qui la falla del tuo ragionamento: parli di "tutelare il frutto del proprio lavoro", il software libero è fatto per tutelare la collettività anziché l'individualità.
E nessuno allunga le mani sul tuo lavoro, semplicemente ti si chiede dare gli stessi privilegi che hai avuto tu utilizzando quel determinato lavoro.
Il tuo, fattelo dire, è un ragionamento egoistico, perché è di fatto un "io voglio/posso usare il sorgente degli altri, ma gli altri non possono usare quello mio"
E in secundis sbagli, come dicevo prima,. Perché se scrivo questo:
"vedi mia firma: esperienza alla Intel e sezione Progetti"
avendo aggiunto "e sezione Progetti", vuol dire che c'è ALTRO rispetto alla mia esperienza lavorativa alla Intel.
Infatti ecco WPython (https://code.google.com/archive/p/wpython2/downloads):
WPython is a re-implementation of (some parts of) Python 2.6.4, which drops support for bytecode in favour of a wordcode-based model (where a word is 16-bit wide). The new virtual machine was designed to improve both code density and speed, still providing complete compatibility at the source level with all Python 2.6 programs and C extensions
Purtroppo Google Code è morto, e non consente di vedere il tipo di licenza che avevo scelto per WPython, ma te lo scrivo qui (che tu mi voglia credere o no): BSD.
Ossia una delle licenze più libere in assoluto, visto che sostanzialmente puoi farci quello che vuoi, senza nemmeno dirmi grazie.
Tutto molto "egoistico", vero?
Peraltro il mio lavoro viene anche citato fra le varianti di CPython (https://wiki.python.org/moin/PythonImplementations#CPython_Variants) nel sito del linguaggio, e se fai qualche ricerca vedrai che è anche considerato un caso di studio / esempio sul tema.
Per il resto ribadisco il concetto di prima: il privilegio di cui parli, infatti, non verrebbe certo meno nel momento in cui effettuassi delle modifiche al codice di un progetto con licenza MPL o similari, e le rilasciassi. Si tratterebbe di fare ciò che hanno fatto gli altri con tale progetto / libreria: contribuirvi. Stesso privilegio, quindi.
Infatti e contrariamente a ciò che affermi, se sviluppo un progetto o una libreria con tale licenza e restituisco le modifiche NON sto facendo un favore a me stesso, ma alla collettività per l'appunto, che ne beneficerà.
Cosa ben diversa, invece, quando parliamo di GPL et similia, perché l'obiettivo di queste licenze è di assimilare ANCHE codice (altrui) che non c'entra assolutamente nulla col progetto / libreria in sé. Ed è il motivo per cui vengono giustamente definite licenze virali.
Dunque concordiamo che la colpa e degli STORE e non delle Qt.
Non parlerei di colpa, quanto del fatto che gli store abbiano più che altro messo in luce le problematiche di licenze come LGPL, appunto.
Come ho detto in precedenza, che una libreria sia linkata dinamicamente o staticamente (o anche copia & incollando il codice all'interno del progetto) non cambia di una virgola l'applicazione e il suo funzionamento.
I problemi li crea esclusivamente la licenza.
E sarà questo il motivo per cui da diversi anni ormai si assiste a un declino dell'uso di licenze come quelle nei progetti, a favore di altre più libere e meno vincolanti.
Si, imposizione di non poter sfruttare il lavoro altrui senza dare.
Ma anche no: si tratta di impossessarsi anche di altro codice che non ha nulla a che vedere con quello del progetto / libreria utilizzato.
Vedi sopra per maggiori dettagli.
Per il resto noto che mancano citazioni ai vostri contribuiti a progetti open source...
jepessen
05-12-2021, 11:12
dovrebbe essere tutto open source e i formati dovrebbero essere open. così ogni ente si crea quello che vuole, controlla tutto e ogni cittadino può usare senza problemi il sistema che vuole per aprire i file.
lo spirito dovrebbe essere quello della crescita collettiva per quanto riguarda la qualità dei programmi.
E li fai tu tutti i programmi open source senza essere pagato?
Perche' un sacco di gente vuole usare la roba open-source, che per la maggior parte significa aggratise, ma quando si parla di mettere mano al codice e fare loro qualche programma, ecco che magicamente la quota di estimatori si abbassa di ordini di grandezza...
andrew04
05-12-2021, 19:47
Scusami, ma a questo punto che ci vuole a usare lo stesso installer e aggiungere un altro checkbox (vedi tuo stesso screenshot: "Select Categories") per selezionare soltanto i componenti LGPL, invece di dover controllare uno a uno tutti i componenti per verificare la loro licenza e deselezionare solo quelli GPL?
Scusa ma che ci vuole che muovi quel tuo ditino e fai qualche clic?
Se selezioni tutto e poi deselezioni ne sono una decina, non è che sono 300 componenti di cui ne devi deselezionare la metà perdendo mezza giornata eh.
Da su, è una critica pretestuosa e senza senso quella che stai facendo in merito a questa questione.
Qual è la differenza col linking statico o dinamico? Nessuna: stai usando lo stesso il lavoro altrui.
L'importante è che rilasci i sorgenti che hai inglobato, e se apporti delle modifiche le rilasci lo stesso.
Tu hai parlato di "inglobare il codice" che è ben diverso da linkare la libreria in modo statico o dinamico che sia, che come abbiamo già detto non fa differenza per la LGPL.
Sbagli due volte.
In primis il contratto lavorativo NON mi obbligava a dover rilasciare necessariamente le modifiche fatte al codice open source (qualunque fosse la licenza. Inclusa GPL e LGPL, quindi).
L'obbligo di rilascio c'era soltanto per i componenti coperti da licenze come GPL/LGPL, per l'appunto, e i cui binari dovevano essere rilasciati al pubblico.
In verità non è stato sempre così anche in questi casi, ma non posso aggiungere altro: chi vuol intendere intenda.
Per il resto per progetti e/o librerie a uso interno il rilascio non era affatto necessario, per l'appunto. La decisione era in mano al dipendente che aveva apportato loro delle modifiche, e sostanzialmente era di pura convenienza: si faceva upstream se aveva senso farlo, ossia se mantenere il fork era un costo troppo elevato da sostenere.
Questo non per egoismo, ma perché l'upstream ha pure un suo costo in termini di:
- tempo speso per rendere le modifiche compatibili con le direttive/requisiti (stile del codice, struttura & utilizzo dei filesystem per le risorse, applicazione dei preamboli di licenza, ecc.) dello specifico progetto. Non pensare che si tratti di roba semplice: chi ha avuto a che fare con progetti in mano alla FSF con le loro direttive (specialmente lo stile del codice. Ma anche l'uso di TCL per la loro test suite... :muro: ) sa cosa voglio dire;
- controllo dei requisiti legali dei file modificati (ossia verificare che i file e tutte le modifiche apportate abbiano la giusta licenza, e il codice NON abbia pezzi che provengano da roba privata o da altri progetti con licenze diverse e magari incompatibili);
- preparazione di patch & relative email che verranno generate per loro sottomissione iniziale e fino alla completa integrazione della patch nel ramo principale del progetto;
- soprattutto coinvolgimento del Legal Department (a cui si deve documentare cosa si sta facendo e perché) per avere l'approvazione finale prima di far partire anche soltanto la prima email con la richiesta di submission. Anche questo NON è banale, perché certi progetti (di nuovo: quelli in mano alla FSF) richiedono l'esplicito trasferimento a loro dei diritti del codice che deve entrare a far parte del progetto, E lo sviluppatore (o gli sviluppatori) dev'essere da loro certificato come contributore.
Questo per chiarire il workflow tutt'altro che banale che c'è quando si parla di contribuire a progetti open source E quando c'è di mezzo un'azienda (che non vuole avere rogne, ovviamente).
Ciò precisato e come dicevo prima, la decisione sul rilasciare il codice spettava a me, e ho deciso di supportare attivamente l'upstream delle mie modifiche a fMBT perché era la cosa più sensata da fare, sia in termini di mantenimento del codice (l'ultima mia patch era di circa 2 mila righe di codice fra C# e Python) sia per i benefici del progetto per i suoi utilizzatori (visto che manipolare e accedere ai widget della UI su Windows è diventato di gran lunga più semplice ed efficiente con le mie modifiche).
Avrei potuto sbattermene altamente, visto che dopo qualche giorno avrei smesso di lavorare per Intel e quindi non avrei più dovuto mettere mano né a fMBT né a tutto il codice di test che avevo scritto e che lo usava, ma proprio gli ultimi giorni li ho spesi proprio premendo sull'acceleratore per avere la mia patch integrata prima di "venire terminato".
Chiuso col primis, passo al secundis, ma lo faccio qui sotto.
E in secundis sbagli, come dicevo prima,. Perché se scrivo questo:
"vedi mia firma: esperienza alla Intel e sezione Progetti"
avendo aggiunto "e sezione Progetti", vuol dire che c'è ALTRO rispetto alla mia esperienza lavorativa alla Intel.
Infatti ecco WPython (https://code.google.com/archive/p/wpython2/downloads):
WPython is a re-implementation of (some parts of) Python 2.6.4, which drops support for bytecode in favour of a wordcode-based model (where a word is 16-bit wide). The new virtual machine was designed to improve both code density and speed, still providing complete compatibility at the source level with all Python 2.6 programs and C extensions
Purtroppo Google Code è morto, e non consente di vedere il tipo di licenza che avevo scelto per WPython, ma te lo scrivo qui (che tu mi voglia credere o no): BSD.
Ossia una delle licenze più libere in assoluto, visto che sostanzialmente puoi farci quello che vuoi, senza nemmeno dirmi grazie.
Tutto molto "egoistico", vero?
Peraltro il mio lavoro viene anche citato fra le varianti di CPython (https://wiki.python.org/moin/PythonImplementations#CPython_Variants) nel sito del linguaggio, e se fai qualche ricerca vedrai che è anche considerato un caso di studio / esempio sul tema.
Per il resto ribadisco il concetto di prima: il privilegio di cui parli, infatti, non verrebbe certo meno nel momento in cui effettuassi delle modifiche al codice di un progetto con licenza MPL o similari, e le rilasciassi. Si tratterebbe di fare ciò che hanno fatto gli altri con tale progetto / libreria: contribuirvi. Stesso privilegio, quindi.
Infatti e contrariamente a ciò che affermi, se sviluppo un progetto o una libreria con tale licenza e restituisco le modifiche NON sto facendo un favore a me stesso, ma alla collettività per l'appunto, che ne beneficerà.
Cosa ben diversa, invece, quando parliamo di GPL et similia, perché l'obiettivo di queste licenze è di assimilare ANCHE codice (altrui) che non c'entra assolutamente nulla col progetto / libreria in sé. Ed è il motivo per cui vengono giustamente definite licenze virali.
Cesare, se vuoi che uno consulti i tuoi progetti, mettili su una pagina indipendente e che non abbia un muro di login, quale è linkedin, a cui non ho intenzione di collegarmi solo per vedere i tuoi progetti.
(Ho linkedin su un sistema separato)
Detto ciò, stiamo parlando tanto per cambiare, due lingue diverse, ti rispondo solo su alcuni punti perché, tanto per cambiare (e te l'ho fatto notare anche altre volte), sei eccessivamente prolisso, ed onestamente passare una giornata intera a risponderti, non rientra tra i miei programmi.
Non ti obbligava a rilasciare il codice, mai io non ho MAI detto questo, ho detto solo che ti OBBLIGAVA a LAVORARE SUL PROGETTO OPEN SOURCE, e, soprattuto, il fatto che tu LAVORI SU un progetto OPEN SOURCE, non significa automaticamente che tu sia un estimatore del software libero.
Poi parli di "costo di upstream" e tutto il resto: per il software libero/open source, devi completamente cambiare il modus operandi di come agisci, tu ragioni da persona da software proprietario che vuole tentare di adattarsi (e male) all'open source, con tutti i problemi che ne derivano.
Se fai le cose fatte bene, tutti 'sti problemi che evidenzi non sono più problemi.
E non lo dico io, ma i fatti, visto che ci sono una marea aziende 100% dedicate al software libero/open source che non hanno problemi o fanno tutti questi drammi.
Al contrario, è come mettere un quadrato in un cerchio, in cui non centra minimamente come dimensione.
questo per il primis, per il secundis:
La licenza è ancora visibile cliccando su "Project" e punta alla BSD-3-Clause (https://opensource.org/licenses/BSD-3-Clause) )
E credo tu debba rileggerla meglio prima di attribuirla ai tuoi progetti.
Redistribution and use in source and binary forms, with or without modification, are permitted provided that the following conditions are met:
1. Redistributions of source code must retain the above copyright notice, this list of conditions and the following disclaimer.
2. Redistributions in binary form must reproduce the above copyright notice, this list of conditions and the following disclaimer in the documentation and/or other materials provided with the distribution.
3. Neither the name of the copyright holder nor the names of its contributors may be used to endorse or promote products derived from this software without specific prior written permission.
Quindi direi che almeno un grazie devi dirlo, contrariamene a quanto affermi.
Non parlerei di colpa, quanto del fatto che gli store abbiano più che altro messo in luce le problematiche di licenze come LGPL, appunto.
Come ho detto in precedenza, che una libreria sia linkata dinamicamente o staticamente (o anche copia & incollando il codice all'interno del progetto) non cambia di una virgola l'applicazione e il suo funzionamento.
I problemi li crea esclusivamente la licenza.
E sarà questo il motivo per cui da diversi anni ormai si assiste a un declino dell'uso di licenze come quelle nei progetti, a favore di altre più libere e meno vincolanti.
Quindi:
-Se ti mette il "limite" la licenza, è "viralità"
-Se ti mette il limite lo store (imporre la libreria statica è un limite/imposizione) non è più un limite perché in realtà la colpa della licenza, che tra l'altro NON ha nessun limite a riguardo.
Coerentissimo come ragionamento.
Detto questo, vediamo di tagliare a corto che tanto il succo s'è capito: a Di Mauro fa ca...re qualsiasi licenza GPL e compagnia bella. È un tuo parere, personale ed irrevocabile direi, condivisibile o meno, inutile stare a discutere.
Poi come ti hanno fatto già notare nessuno ti sta puntando una pistola alla testa per fartela usare. Non vedo ragione di fare queste continue aspre critiche sui forum.
Tra l'altro, scusa se te lo dico, anche se non era riferito a me il messaggio (ma parlavi al plurale, quindi forse era in via indiretta a più destinatari), ma questa tua continua autoreferenzialità pensando di essere il solo sviluppatore supremo che ha fatto millemila progetti, ha lavorato per questo e per quello,ecc... è abbastanza noiosa sul lungo termine.
Sa molto di "io so io e voi non siete un ca..o", un tantino di umiltà non farebbe male,
Se uno non ti cita ogni 3 secondi esperienze personali è semplicemente perché ritiene autosufficienti le argomentazioni nel post, senza doverle rafforzare dunque da curriculum come fai tu, continuamente.
cdimauro
06-12-2021, 05:59
Non sei obbligato ad usarlo. :)
Ma infatti se ho libertà di scelta mi rivolgo ad altro.
Parlo da un punto di vista di cittadino che paga le tasse, anche salate e che spesso non ha buoni risultati.
Pagando le tasse ho tutto il diritto di esprimere due considerazioni
1) Cosa venga usato dietro le quinte mi interessa poco, a me interessa che le PA siano efficienti e che spendano il meno possibile (grazie al caz direte voi)
2) Se devo esprimere una valutazione da non addetto ai lavori dico che sulla carta lo spirito incarnato dalla FSF e dall'italia per il digitale sono le strada da seguire (che poi gli attori in gioco siano inadatti o incompetenti e' un altro paio di maniche).
Parlo sempre da un punto di vista di settore pubblico pagato con le tasse dei cittandini, ovviamente.
li fanno i programmatori ingaggiati dalle pa e pagati con i miei e tuoi soldini
Non è una cosa che puoi fare dall'oggi al domani.
Come già detto, una transizione dal privato al pubblico è una cosa che va ben ponderata, soprattutto partendo da piccoli strumenti che vanno a rimpiazzare man mano quelli proprietari.
Questo per le specifiche esigenze dei singoli enti locali.
Per software più generalista, come potrebbe essere la suite Office, andrebbero concordati finanziamenti pubblici da parte di tutti gli stati, visto che non riguarda solo l'Italia, e il costo di sviluppo di software così complessi è elevato.
Scusa ma che ci vuole che muovi quel tuo ditino e fai qualche clic?
Se selezioni tutto e poi deselezioni ne sono una decina, non è che sono 300 componenti di cui ne devi deselezionare la metà perdendo mezza giornata eh.
Da su, è una critica pretestuosa e senza senso quella che stai facendo in merito a questa questione.
Lo che c'è un workaround, questo è chiaro.
Semplicemente da programmatore non soltanto non amo avere problemi, ma se ci sono mi piace anche risolverli, e la soluzione che ho proposto calza allo scopo.
Tu hai parlato di "inglobare il codice" che è ben diverso da linkare la libreria in modo statico o dinamico che sia, che come abbiamo già detto non fa differenza per la LGPL.
Qual è la differenza? Specialmente col linking statico il codice delle librerie LGPL si trova assieme a quello dell'applicazione.
Linkare staticamente del codice o inglobarlo è la stessa cosa tecnicamente: l'unica differenza sta nella licenza che lo consente o lo vieta.
Cesare, se vuoi che uno consulti i tuoi progetti, mettili su una pagina indipendente e che non abbia un muro di login, quale è linkedin, a cui non ho intenzione di collegarmi solo per vedere i tuoi progetti.
(Ho linkedin su un sistema separato)
Avrà cambiato sistema Linkedin, perché anni fa era pubblico. Comunque non pensavo che non avessi un account lì.
Detto ciò, stiamo parlando tanto per cambiare, due lingue diverse, ti rispondo solo su alcuni punti perché, tanto per cambiare (e te l'ho fatto notare anche altre volte), sei eccessivamente prolisso, ed onestamente passare una giornata intera a risponderti, non rientra tra i miei programmi.
Non ti obbligava a rilasciare il codice, mai io non ho MAI detto questo, ho detto solo che ti OBBLIGAVA a LAVORARE SUL PROGETTO OPEN SOURCE, e, soprattuto, il fatto che tu LAVORI SU un progetto OPEN SOURCE, non significa automaticamente che tu sia un estimatore del software libero.
Ma infatti non lo sono e non ne ho mai fatto mistero mi pare, proprio perché sono assolutamente contrario alle licenze virali.
Quanto a Intel, non mi ha mai obbligato a lavorare su software open source o diversamente libero: gli strumenti da usare per le test suite me li sono scelti (o proprio realizzati di sana pianta) io. Discorso diverso se la mansione fosse stata di contribuire a roba come GDB, ovviamente.
Poi parli di "costo di upstream" e tutto il resto: per il software libero/open source, devi completamente cambiare il modus operandi di come agisci, tu ragioni da persona da software proprietario che vuole tentare di adattarsi (e male) all'open source, con tutti i problemi che ne derivano.
Se fai le cose fatte bene, tutti 'sti problemi che evidenzi non sono più problemi.
E non lo dico io, ma i fatti, visto che ci sono una marea aziende 100% dedicate al software libero/open source che non hanno problemi o fanno tutti questi drammi.
Al contrario, è come mettere un quadrato in un cerchio, in cui non centra minimamente come dimensione.
Forse non sono stato chiaro, ma prima ho semplicemente (!) riportato il workflow esistente in azienda relativamente al supporto di progetti open source, e in particolare di quelli in mano alla FSF.
Poi lo so benissimo che ci sono tantissime aziende che contribuiscono (Linux è sviluppato per più dell'80% da aziende. Per dire, un mio ex collega era, ai tempi, il più grande contributore, con più di 10 mila patch sottomesse), ma ciò non toglie che ci siano quelle problematiche, e che tutto ciò abbia un costo.
Tutto qui.
questo per il primis, per il secundis:
La licenza è ancora visibile cliccando su "Project" e punta alla BSD-3-Clause (https://opensource.org/licenses/BSD-3-Clause) )
E credo tu debba rileggerla meglio prima di attribuirla ai tuoi progetti.
Quindi direi che almeno un grazie devi dirlo, contrariamene a quanto affermi.
Avevo cliccato tutti i link... tranne quello. :p
Beh, costringere a includere la licenza BSD nella distribuzione non è che sia equivalente a un grazie. Vedi le lamentele di Tanenbaum nei confronti di Intel per il suo Minix. ;)
Quindi:
-Se ti mette il "limite" la licenza, è "viralità"
-Se ti mette il limite lo store (imporre la libreria statica è un limite/imposizione) non è più un limite perché in realtà la colpa della licenza, che tra l'altro NON ha nessun limite a riguardo.
Coerentissimo come ragionamento.
Veramente non mi pare di aver detto di accettare le imposizioni degli store. :)
Detto questo, vediamo di tagliare a corto che tanto il succo s'è capito: a Di Mauro fa ca...re qualsiasi licenza GPL e compagnia bella. È un tuo parere, personale ed irrevocabile direi, condivisibile o meno, inutile stare a discutere.
Poi come ti hanno fatto già notare nessuno ti sta puntando una pistola alla testa per fartela usare. Non vedo ragione di fare queste continue aspre critiche sui forum.
Tra l'altro, scusa se te lo dico, anche se non era riferito a me il messaggio (ma parlavi al plurale, quindi forse era in via indiretta a più destinatari), ma questa tua continua autoreferenzialità pensando di essere il solo sviluppatore supremo che ha fatto millemila progetti, ha lavorato per questo e per quello,ecc... è abbastanza noiosa sul lungo termine.
Sa molto di "io so io e voi non siete un ca..o", un tantino di umiltà non farebbe male,
Se uno non ti cita ogni 3 secondi esperienze personali è semplicemente perché ritiene autosufficienti le argomentazioni nel post, senza doverle rafforzare dunque da curriculum come fai tu, continuamente.
Ho dovuto dimostrare di aver contribuito a software di qualunque tipo, persino GPL (fMBT, per l'appunto), per smentire l'attribuzione che fossi in principio contro open source et similia.
Poi ne ho approfittato per chiedere quali contributi avessero fatto chi mi aveva posto quelle accuse.
Per il resto, e come già detto, non ho mai fatto mistero di essere contro licenze virali. E se non erro dovresti saperlo anche tu, perché mi pare di ricordare che avessimo avuto discussioni in passato.
P.S. Ho cercato di tagliare corto. Il grosso ormai è stato chiarito.
In realtà l'obbiettivo e' proprio arrivare a spendere meno.
Che poi non ci si riesca e' un altro paio di manche e si apre un mondo di sprechi , inefficienze, ruberie ma li vale per tutto e tutti.
Diciamo che a cose normali
https://www.ilsole24ore.com/art/taglio-costi-il-software-condiviso-ACI1vwQ
Grazie alla virata verso l’open source si potranno realizzare economie di scala che, secondo i calcoli di Agid, consentiranno di risparmiare dal 30 al 50% sui 1.231 milioni dei costi di manutenzione, dal 20 al 30% sugli acquisti delle licenze e dal 50 al 70% sulla spesa del nuovo software.
Il passaggio al paradigma dell’open source produrrà - secondo Agid - vantaggi anche per il mondo privato. Le imprese, infatti, potranno fruire liberamente del codice messo a disposizione dalle pubbliche amministrazioni per realizzare nuove soluzioni e servizi digitali.
Il problema delle pubbliche amministrazioni è che hanno autonomia per queste scelte, quindi come capita anche oggi ti ritroverai centinaia, se non migliaia, di realtà diverse, ognuna con le proprie esigenze e ognuna con la propria "soluzione".
A parole è tutto bello e tutto semplice, ma poi va messo in pratica...anche con il software open rischieresti di trovarti 100 amministrazioni diverse, con 100 ditte diverse, che sviluppano tutte un software diverso per fare la stessa cosa...alla faccia del risparmio.
Certamente le inefficienze e le ruberie valgono per tutti, a prescindere.
Non è questione di inefficienze e ruberie, quanto proprio di un problema di fondo, si impone il formato, ma non il software usato per editarlo, quindi ogni amministrazione fa quello che vuole, le spese di fatto possono solo aumentare.
Da me anni fa in comune ci fu la polemica perche furono presi IPAD e IMac, fatti due conti , avranno sprecato soldi pubblici secondo te?
Dipende dal criterio con cui sono stati acquistati...per dire quando andavo all'università tutti i computer del personale e dei docenti erano dei mac, ma erano stati acquistati perché avevano bisogno di minore manutenzione da parte dei tecnici, i computer a disposizione degli studenti furono invece passati a ubuntu, un po' per diffondere il software libero, un po' per risparmiare un po' sulle licenze, un po' perché anche questo aveva meno bisogno di attenzioni da parte della manutenzione...se l'acquisto è mirato a un determinato scopo spendere un po' di più va bene, non è uno spreco di denaro, certo se acquisti dei mac e poi per usarli devi ricorrere a bootcamp per usarci sopra windows, perché i software che devi usare funzionano solo su quello, è uno spreco.
andrew04
06-12-2021, 12:11
Lo che c'è un workaround, questo è chiaro.
Semplicemente da programmatore non soltanto non amo avere problemi, ma se ci sono mi piace anche risolverli, e la soluzione che ho proposto calza allo scopo.
Da programmatore allora, se VERAMENTE vuoi risolvere il problema, essendo Qt un progetto Open-Source puoi contribuire tranquillamente in prima persona direttamente a livello di codice o quantomeno aprendo una issue e suggerendo la questione al team.
No perché, quello che stai facendo adesso, ovvero porre queste critiche fini a se stesse su un forum, personalmente lo vedo solo come un voler gettare fango su un determinato progetto e non come un tentativo di risoluzione di un problema.
Qual è la differenza? Specialmente col linking statico il codice delle librerie LGPL si trova assieme a quello dell'applicazione.
Linkare staticamente del codice o inglobarlo è la stessa cosa tecnicamente: l'unica differenza sta nella licenza che lo consente o lo vieta.
Non è la stessa cosa: una libreria linkata staticamente puoi cambiarla, un codice inglobato no.
E questo a prescindere dalla questione della licenza.
Se metti un codice inglobato anche in un software con la licenza più libera di questo mondo, devi comunque ricompilarti il programma. Cosa che non devi farti con una libreria linkata (dinamicamente o staticamente che sia)
Converrai con me, dunque, che sostituire un file e ricompilare un programma non è esattamente la stessa cosa.
Avrà cambiato sistema Linkedin, perché anni fa era pubblico. Comunque non pensavo che non avessi un account lì.
Nel caso non si fosse capito: Ho un account su LinkedIn, semplicemente tengo separata vita personale e vita professionale su due sistemi differenti.
Ma infatti non lo sono e non ne ho mai fatto mistero mi pare, proprio perché sono assolutamente contrario alle licenze virali.
Quanto a Intel, non mi ha mai obbligato a lavorare su software open source o diversamente libero: gli strumenti da usare per le test suite me li sono scelti (o proprio realizzati di sana pianta) io. Discorso diverso se la mansione fosse stata di contribuire a roba come GDB, ovviamente.
Mi confermi che parliamo due lingue diverse o vuoi fare il finto tonto: che ci azzeccano gli strumenti scelti ora?
Stai facendo di tutto per aggirare la questione e girarci intorno, prima sei passato al RILASCIARE CODICE, ora agli STRUMENTI DA USARE
Tra le due cose, in mezzo, ci sta il LAVORARE sul codice Open Source, nel senso di CONTRIBUIRE sul codice open source. Ed è di quello che stiamo parlando.
Forse non sono stato chiaro, ma prima ho semplicemente (!) riportato il workflow esistente in azienda relativamente al supporto di progetti open source, e in particolare di quelli in mano alla FSF.
Poi lo so benissimo che ci sono tantissime aziende che contribuiscono (Linux è sviluppato per più dell'80% da aziende. Per dire, un mio ex collega era, ai tempi, il più grande contributore, con più di 10 mila patch sottomesse), ma ciò non toglie che ci siano quelle problematiche, e che tutto ciò abbia un costo.
Tutto qui.
Si il workflow relativo al contribuire a progetti open, ok, il problema è un altro però: ovvero che tu lo stai facendo passare, da come lo descrivi, come se fosse l'inferno in terra.
Così come la licenza GPL che, sempre da come la descrivi, pare che devi firmare un patto con il sangue e fare qualche sacrificio umano.
Piuttosto esagerato.
Avevo cliccato tutti i link... tranne quello. :p
Beh, costringere a includere la licenza BSD nella distribuzione non è che sia equivalente a un grazie. Vedi le lamentele di Tanenbaum nei confronti di Intel per il suo Minix. ;)
Costringere ad includere il copyright originale si però, perché la licenze dice chiaramente di mantenere "licenza e copyright", non solo di mantenere la stessa licenza
Non parlerei di colpa, quanto del fatto che gli store abbiano più che altro messo in luce le problematiche di licenze come LGPL, appunto.
Come ho detto in precedenza, che una libreria sia linkata dinamicamente o staticamente (o anche copia & incollando il codice all'interno del progetto) non cambia di una virgola l'applicazione e il suo funzionamento.
I problemi li crea esclusivamente la licenza.
E sarà questo il motivo per cui da diversi anni ormai si assiste a un declino dell'uso di licenze come quelle nei progetti, a favore di altre più libere e meno vincolanti.
Veramente non mi pare di aver detto di accettare le imposizioni degli store. :)
Non parlerei di colpa, quanto del fatto che gli store abbiano più che altro messo in luce le problematiche di licenze come LGPL, appunto.
[..]
I problemi li crea esclusivamente la licenza.
Se dici che non hanno colpe, mi sembra abbastanza un "assolverli dai loro peccati".
Colpe che tra l'altro hai rediretto ESCLUSIVAMENTE, parole tue, sulla licenza.
Ho dovuto dimostrare di aver contribuito a software di qualunque tipo, persino GPL (fMBT, per l'appunto), per smentire l'attribuzione che fossi in principio contro open source et similia.
Poi ne ho approfittato per chiedere quali contributi avessero fatto chi mi aveva posto quelle accuse.
Per il resto, e come già detto, non ho mai fatto mistero di essere contro licenze virali. E se non erro dovresti saperlo anche tu, perché mi pare di ricordare che avessimo avuto discussioni in passato.
P.S. Ho cercato di tagliare corto. Il grosso ormai è stato chiarito.
Posso pure comprendere questo caso, ma tu citi "aziende con cui lavoro" e "progetti a cui ho lavorato" ogni 3 secondi praticamente.
Ma infatti riguardo la questione relativa in senso stretto alla licenza GPL sei tu che hai deviato la discussione su quello, la discussione era partita con la questione dell'installer, dove ti facevo notare che ci stava una licenza proprietaria che potevi utilizzare.
Tra l'altro inizialmente chiedevi l'installer con solo LGPL 3, salvo poi criticare la stessa, abbastanza incoerente come cosa.
Non è la stessa cosa: una libreria linkata staticamente puoi cambiarla, un codice inglobato no.
E questo a prescindere dalla questione della licenza.
Se metti un codice inglobato anche in un software con la licenza più libera di questo mondo, devi comunque ricompilarti il programma. Cosa che non devi farti con una libreria linkata (dinamicamente o staticamente che sia)
Converrai con me, dunque, che sostituire un file e ricompilare un programma non è esattamente la stessa cosa.
Se non ricordo male una libreria linkata staticamente finisce inglobata nell'eseguibile e non è più sostituibile (almeno non facilmente). Una libreria linkata dianamicamente invece resta un file separato
andrew04
06-12-2021, 13:37
Se non ricordo male una libreria linkata staticamente finisce inglobata nell'eseguibile e non è più sostituibile (almeno non facilmente). Una libreria linkata dianamicamente invece resta un file separato
Si, effettivamente quella statica si, ma al momento della compilazione viene inglobato, prima il codice resta separato.
Mentre cdimauro parlava esplicitamente di inglobare direttamente a livello di codice, precedentemente alla compilazione.
Sicuramente alla GPL, ma anche la LGPL può creare problemi nell'essere usata da un'applicazione se non ti basta semplicemente linkare la libreria LGPL (ma devi inglobarne alcune porzioni di codice).
Poi ovviamente, come sua abitudine, tende a deviare completamente la discussione fuori dai binari (con la confusione che ne consegue nella discussione)
Il problema delle pubbliche amministrazioni è che hanno autonomia per queste scelte, quindi come capita anche oggi ti ritroverai centinaia, se non migliaia, di realtà diverse, ognuna con le proprie esigenze e ognuna con la propria "soluzione".
A parole è tutto bello e tutto semplice, ma poi va messo in pratica...anche con il software open rischieresti di trovarti 100 amministrazioni diverse, con 100 ditte diverse, che sviluppano tutte un software diverso per fare la stessa cosa...alla faccia del risparmio.
e perchè mai?
col sw open, l'amministrazione B potrebbe usare il sw sviluppato dall'amministrazione A...
e perchè mai?
col sw open, l'amministrazione B potrebbe usare il sw sviluppato dall'amministrazione A...
In un mondo ideale si, nella realtà ogni amministrazione si va a sviluppare il suo software perché ha esigenze che gli altri non hanno.
In un mondo ideale si, nella realtà ogni amministrazione si va a sviluppare il suo software perché ha esigenze che gli altri non hanno.
mi sembra che le esigenze del comune A siano identiche a quelle del comune B, la provincia A con la provincia B ecc...
andrew04
06-12-2021, 20:48
mi sembra che le esigenze del comune A siano identiche a quelle del comune B, la provincia A con la provincia B ecc...
Tra l'altro, anche nella remota ipotesi che possano effettivamente avere esigenze diverse, nulla vieterebbe a comune B di prendere il software di comune A ed aggiungere/effettuare le modifiche di cui si hanno necessità (evitando di reinventare la ruota e risparmiando soldi), nonché condividerle con le altre amministrazioni (facendo risparmiare soldi ad altre amministrazioni che possono avere le medesime esigenze).
Nella realtà poi ci sta un bel database con tutti progetti open da riutilizzare
https://developers.italia.it
mi sembra che le esigenze del comune A siano identiche a quelle del comune B, la provincia A con la provincia B ecc...
Non è necessariamente vero, e comunque quando dai la possibilità di scelta ogni amministrazione tenderà sempre a seguire la propria strada, quindi o obblighi all'uso di determinati software, togliendo di fatto l'autonomia su determinate cose, o accetti il fatto che potresti avere 100 software diversi che fanno la stessa cosa...è un caso limite, ma potrebbe anche verificarsi.
cdimauro
07-12-2021, 06:12
In realtà l'obbiettivo e' proprio arrivare a spendere meno.
Che poi non ci si riesca e' un altro paio di manche e si apre un mondo di sprechi , inefficienze, ruberie ma li vale per tutto e tutti.
Diciamo che a cose normali
https://www.ilsole24ore.com/art/taglio-costi-il-software-condiviso-ACI1vwQ
Grazie alla virata verso l’open source si potranno realizzare economie di scala che, secondo i calcoli di Agid, consentiranno di risparmiare dal 30 al 50% sui 1.231 milioni dei costi di manutenzione, dal 20 al 30% sugli acquisti delle licenze e dal 50 al 70% sulla spesa del nuovo software.
Il passaggio al paradigma dell’open source produrrà - secondo Agid - vantaggi anche per il mondo privato. Le imprese, infatti, potranno fruire liberamente del codice messo a disposizione dalle pubbliche amministrazioni per realizzare nuove soluzioni e servizi digitali.
Ma quante volte abbiamo visto studi del genere, e nei fatti poi i guadagni non ci sono stati, ma i costi hanno superato quelli di software proprietario?
Da programmatore allora, se VERAMENTE vuoi risolvere il problema, essendo Qt un progetto Open-Source puoi contribuire tranquillamente in prima persona direttamente a livello di codice o quantomeno aprendo una issue e suggerendo la questione al team.
Ed è quello che faccio per i progetti che m'interessano uso: se c'è qualcosa che non va apro un bug/issue track.
Al momento Qt non m'interessano.
No perché, quello che stai facendo adesso, ovvero porre queste critiche fini a se stesse su un forum, personalmente lo vedo solo come un voler gettare fango su un determinato progetto e non come un tentativo di risoluzione di un problema.
Che ti posso vedere: vedila come vuoi.
Io, sempre da programmatore e per l'esperienza che ho con licenze et similia, vedo un pericolo per chi utilizza quelle librerie e non è sufficientemente informato, per cui lo metto chiaramente in evidenza, e auspico soluzioni che riducano il più possibile i problemi.
Non è la stessa cosa: una libreria linkata staticamente puoi cambiarla, un codice inglobato no.
E questo a prescindere dalla questione della licenza.
Se metti un codice inglobato anche in un software con la licenza più libera di questo mondo, devi comunque ricompilarti il programma. Cosa che non devi farti con una libreria linkata (dinamicamente o staticamente che sia)
Converrai con me, dunque, che sostituire un file e ricompilare un programma non è esattamente la stessa cosa.
Convengo con te nella misura in cui non parliamo di linking dinamico, come stai facendo qui. FedNat ti ha già risposto, ma chiarisco meglio sotto.
Mi confermi che parliamo due lingue diverse o vuoi fare il finto tonto: che ci azzeccano gli strumenti scelti ora?
Stai facendo di tutto per aggirare la questione e girarci intorno, prima sei passato al RILASCIARE CODICE, ora agli STRUMENTI DA USARE
Tra le due cose, in mezzo, ci sta il LAVORARE sul codice Open Source, nel senso di CONTRIBUIRE sul codice open source. Ed è di quello che stiamo parlando.
Cosa non t'è chiaro del fatto che ti rispondo in base a quello che scrivi? Non faccio il finto tonto e nemmeno fa parte del mio modus operandi: io scrivo perché sono convinto delle mie idee / opinioni.
Ciò precisato, forse vale il primo caso: parliamo due lingue diverse. Ma, come già detto, io mi sono limitato a replicare alle tue affermazioni.
Nello specifico, hai affermato questo:
"ho detto solo che ti OBBLIGAVA a LAVORARE SUL PROGETTO OPEN SOURCE"
e io ho dovuto precisare come ciò NON fosse vero.
Oltre a ciò, ti ho spiegato come sono arrivato a usare e collaborare ad alcuni progetti: per mia iniziativa personale, perché ho ritenuto che fossero gli strumenti giusti per i problemi che dovevo risolvere, e perché trovavo giusto e sensato che le miei modifiche facessero parte del ramo principale.
Più chiaro e semplice di così.
E non vedo perché ti dovresti alterare per questo, alzando i toni: non ti capisco.
Si il workflow relativo al contribuire a progetti open, ok, il problema è un altro però: ovvero che tu lo stai facendo passare, da come lo descrivi, come se fosse l'inferno in terra.
Così come la licenza GPL che, sempre da come la descrivi, pare che devi firmare un patto con il sangue e fare qualche sacrificio umano.
Piuttosto esagerato.
Non ho esagerato, perché è esattamente quello che succede: con un'azienda non ti puoi permettere di lavorare come il singolo privato che manda patch a un progetto open source, e la cosa finisce lì. Chi ha esperienza in merito, specialmente lavorando in grandi realtà, sa come stanno le cose.
Poi, come dicevo, lo si fa lo stesso, eh! Intel è uno dei maggiori contributori dell'open source, per cui ha investito e investe vagonate di soldi / lavoro dei suoi dipendenti.
Costringere ad includere il copyright originale si però, perché la licenze dice chiaramente di mantenere "licenza e copyright", non solo di mantenere la stessa licenza
Che è ben diverso dall'essere ringraziati per il proprio lavoro, mi pare. ;)
Se dici che non hanno colpe, mi sembra abbastanza un "assolverli dai loro peccati".
Colpe che tra l'altro hai rediretto ESCLUSIVAMENTE, parole tue, sulla licenza.
Il problema penso sia stato dovuto all'accostamento della LGPL con le direttive degli store.
In realtà le direttive degli store riguardano tutte le licenze, per cui LGPL non c'entra, e non ho problemi a cambiare il mio giudizio su di essa in questo contesto, ritenendo gli store unici responsabili dell'attuale situazione.
Posso pure comprendere questo caso, ma tu citi "aziende con cui lavoro" e "progetti a cui ho lavorato" ogni 3 secondi praticamente.
Perdonami, ma non l'avrei mai fatto se non vi fossi stato costretto da certe dichiarazioni nei miei confronti.
Se ti riferisci poi al fatto che l'abbia poi ripetuto, questo è vero. D'altra parte stiamo ancora parlando di quello che ho fatto, no?
Ma infatti riguardo la questione relativa in senso stretto alla licenza GPL sei tu che hai deviato la discussione su quello, la discussione era partita con la questione dell'installer, dove ti facevo notare che ci stava una licenza proprietaria che potevi utilizzare.
Tra l'altro inizialmente chiedevi l'installer con solo LGPL 3, salvo poi criticare la stessa, abbastanza incoerente come cosa.
Ho chiarito meglio sopra.
Se non ricordo male una libreria linkata staticamente finisce inglobata nell'eseguibile e non è più sostituibile (almeno non facilmente). Una libreria linkata dianamicamente invece resta un file separato
Ricordi bene, infatti.
Si, effettivamente quella statica si, ma al momento della compilazione viene inglobato, prima il codice resta separato.
Mentre cdimauro parlava esplicitamente di inglobare direttamente a livello di codice, precedentemente alla compilazione.
Poi ovviamente, come sua abitudine, tende a deviare completamente la discussione fuori dai binari (con la confusione che ne consegue nella discussione)
Capisco la discussione si sia biforcata parlando di altro, ma quel che ho scritto l'ho fatto con cognizione di causa e in maniera precisa, proprio perché so come si compila un'applicazione, so come funziona a runtime, e conosco gli effetti di licenze virali come la LGPL.
E ribadisco: TECNICAMENTE (lo rendo più chiaro) inglobare direttamente codice LGPL dentro un'applicazione è sostanzialmente equivalente a eseguire linking statico delle librerie LGPL col codice dell'applicazione.
Il risultato è un eseguibile unico, in cui mezzo ci troverai in ogni caso lo stesso codice LGPL, dove il linker avrà deciso di schiaffarlo.
Tutto ciò l'ho scritto per dimostrare che la pretesa di vietare di inglobare direttamente codice LGPL è puramente strumentale da parte di chi ha realizzato la licenza, visto gli effetti in questo caso sono esattamente gli stessi.
Spero sia chiaro adesso.
Tedturb0
07-12-2021, 07:33
E ribadisco: TECNICAMENTE (lo rendo più chiaro) inglobare direttamente codice LGPL dentro un'applicazione è sostanzialmente equivalente a eseguire linking statico delle librerie LGPL col codice dell'applicazione.
Il risultato è un eseguibile unico, in cui mezzo ci troverai in ogni caso lo stesso codice LGPL, dove il linker avrà deciso di schiaffarlo.
No.
E comunque la discussione, come al solito, sta degenerando.
Tra l'altro, anche nella remota ipotesi che possano effettivamente avere esigenze diverse, nulla vieterebbe a comune B di prendere il software di comune A ed aggiungere/effettuare le modifiche di cui si hanno necessità (evitando di reinventare la ruota e risparmiando soldi), nonché condividerle con le altre amministrazioni (facendo risparmiare soldi ad altre amministrazioni che possono avere le medesime esigenze).
Come sai benissimo la cosa non è così scontata, basta vedere linux, dove nascono derivate semplicemente cambiando un tema e un set di icone e dove i fork sono all'ordine del giorno, anche solo per cambiare il nome a una applicazione.
Diciamo che gli sviluppatori non sono famosi per essere collaborativi :D.
Tra l'altro, anche nella remota ipotesi che possano effettivamente avere esigenze diverse, nulla vieterebbe a comune B di prendere il software di comune A ed aggiungere/effettuare le modifiche di cui si hanno necessità (evitando di reinventare la ruota e risparmiando soldi), nonché condividerle con le altre amministrazioni (facendo risparmiare soldi ad altre amministrazioni che possono avere le medesime esigenze).
Nella realtà poi ci sta un bel database con tutti progetti open da riutilizzare
https://developers.italia.it
esattamente :)
Non è necessariamente vero, e comunque quando dai la possibilità di scelta ogni amministrazione tenderà sempre a seguire la propria strada, quindi o obblighi all'uso di determinati software, togliendo di fatto l'autonomia su determinate cose, o accetti il fatto che potresti avere 100 software diversi che fanno la stessa cosa...è un caso limite, ma potrebbe anche verificarsi.
se vogliamo fare ipotesi assurde, allora ogni amministrazione potrebbe farsi progettare CPU personalizzate da AMD o INTEL, diverse da x86 o arm, farsi produrre bus dati per la comunicazione esterna, porte specifiche per collegare le periferiche, farci programmare sopra un SO apposito da MS o Apple, e farsi scrivere un sw closed source per scrivere una letterina. Che ovviamente salva in un formato binario chiuso che può essere aperto solo dal sw suddetto che giri sul SO suddetto con base hw custom suddetto. :rolleyes:
No, la tua ipotesi NON ha alcun senso.
No, la tua ipotesi NON ha alcun senso.
Peccato che è quello che accade oggi, dove ogni amministrazione ha il suo bouquet di software per editare i formati open imposti dal governo...pensi davvero che se non vengano imposti anche i software allora tutti si metteranno allegramente a collaborare tra di loro per sviluppare tutti lo stesso software open? Scusami, ma è pura utopia quello che pensi, nella migliore delle ipotesi qualcuno userà i software consigliati, altri spenderanno soldi per farseli sviluppare, altri ancora acquisteranno licenze di software chiusi, esattamente come accade oggi.
andrew04
07-12-2021, 11:06
Ed è quello che faccio per i progetti che m'interessano uso: se c'è qualcosa che non va apro un bug/issue track.
Al momento Qt non m'interessano.
Quindi critichi le Qt perché
"Semplicemente da programmatore non soltanto non amo avere problemi, ma se ci sono mi piace anche risolverli, e la soluzione che ho proposto calza allo scopo."
Però quando ti si fa notare che puoi risolverlo
"Al momento Qt non m'interessano."
Dunque stai rompendo chiedendo una funzione in un software che neanche use né hai intenzione di utilizzare.
Credo che la dica lunga tutto questo... :)
Che ti posso vedere: vedila come vuoi.
Io, sempre da programmatore e per l'esperienza che ho con licenze et similia, vedo un pericolo per chi utilizza quelle librerie e non è sufficientemente informato, per cui lo metto chiaramente in evidenza, e auspico soluzioni che riducano il più possibile i problemi.
E rieccoci con il "io so io e voi non siete un ca...o".
Ma fammi capire pensi di essere il solo illuminato detentore della verità sulla faccia della terra e tutti scemi che non sono capaci di scegliere la licenza adeguata?
No perché, vedendo i fatti, la licenza GPL è alla base di molti software che sono anche ampiamente diffusi in questo momento, te ne cito giusto alcuni.
Nextcloud
Signal,così come i fork Molly e Session
Tutanota
ProtonMail
OnlyOffice
Mastodon
Discourse
E nessuno di loro ha fatto tutti 'sti drammi, venduto l'anima a Dio Stallman, né ha sacrificato programmatori per far girare meglio gli ingranaggi dello sviluppo con il sangue degli stessi.
Non ti piace? Non la usare, ma evita 'ste crociate, perché è quello che stai facendo questo è, una crociata. E pure ridicola onestamente in quanto i fatti smentiscono quello che affermi.
Convengo con te nella misura in cui non parliamo di linking dinamico, come stai facendo qui. FedNat ti ha già risposto, ma chiarisco meglio sotto.
.
Cosa non t'è chiaro del fatto che ti rispondo in base a quello che scrivi? Non faccio il finto tonto e nemmeno fa parte del mio modus operandi: io scrivo perché sono convinto delle mie idee / opinioni.
Ciò precisato, forse vale il primo caso: parliamo due lingue diverse. Ma, come già detto, io mi sono limitato a replicare alle tue affermazioni.
Nello specifico, hai affermato questo:
"ho detto solo che ti OBBLIGAVA a LAVORARE SUL PROGETTO OPEN SOURCE"
e io ho dovuto precisare come ciò NON fosse vero.
Oltre a ciò, ti ho spiegato come sono arrivato a usare e collaborare ad alcuni progetti: per mia iniziativa personale, perché ho ritenuto che fossero gli strumenti giusti per i problemi che dovevo risolvere, e perché trovavo giusto e sensato che le miei modifiche facessero parte del ramo principale.
Più chiaro e semplice di così.
E non vedo perché ti dovresti alterare per questo, alzando i toni: non ti capisco.
1. Non mi sto alterando né alzando i toni, ho semplicemente messo enfasi su alcuni termini.
2. Non mi estrapolare la frase dal contesto, ovvero:
Non ti obbligava a rilasciare il codice, mai io non ho MAI detto questo, ho detto solo che ti OBBLIGAVA a LAVORARE SUL PROGETTO OPEN SOURCE, e, sopratutto, il fatto che tu LAVORI SU un progetto OPEN SOURCE, non significa automaticamente che tu sia un estimatore del software libero.
Non rispondi in base a quello che scrivo, visto che se io ti parlo di (OBBLIGO di) LAVORARE SU PROGETTI OPEN SOURCE e tu mi rispondi
"In primis il contratto lavorativo NON mi obbligava a dover rilasciare necessariamente le modifiche fatte al codice open source (qualunque fosse la licenza. Inclusa GPL e LGPL, quindi)."
"non mi ha mai obbligato a lavorare su software open source o diversamente libero: gli strumenti da usare per le test suite me li sono scelti (o proprio realizzati di sana pianta) io"
"Lavorare su progetti open source" (che affermavo io), "non obbligava a dover rilasciare le modifiche fatte al codice open source" e "non mi obbligava a scegliere gli strumenti da usare" (che affermavi tu)
Sono 3 cose completamente differenti che sanno esattamente di tentativo voler raggirare la domanda.
Che poi, se la Intel ti diceva "lavora sul driver open source per Linux" (e si suppone che se una azienda ti dia determinato compito devi eseguirlo, non credo tu abbia facoltà di rifiutarlo), il codice che scrivevi che fine faceva? Te lo tenevi per te "in quanto non ti obbligava a pubblicare il codice open source" o lo pubblicavi nel repository?
Non ho esagerato, perché è esattamente quello che succede: con un'azienda non ti puoi permettere di lavorare come il singolo privato che manda patch a un progetto open source, e la cosa finisce lì. Chi ha esperienza in merito, specialmente lavorando in grandi realtà, sa come stanno le cose.
Poi, come dicevo, lo si fa lo stesso, eh! Intel è uno dei maggiori contributori dell'open source, per cui ha investito e investe vagonate di soldi / lavoro dei suoi dipendenti.
È esagerato, come fai notare tu stesso ci sono tranquillamente aziende che lo fanno senza drammi come fai tu.
Così come molti dei progetti popolari al momento sono sotto licenze GPL e relative.
Che è ben diverso dall'essere ringraziati per il proprio lavoro, mi pare. ;)
Parere tuo, per me menzionare qualcuno mi sembra rientri tra le attribuzioni di un lavoro che equivale ad un ringraziamento.
Il problema penso sia stato dovuto all'accostamento della LGPL con le direttive degli store.
In realtà le direttive degli store riguardano tutte le licenze, per cui LGPL non c'entra, e non ho problemi a cambiare il mio giudizio su di essa in questo contesto, ritenendo gli store unici responsabili dell'attuale situazione.
Tutto questo commenta si contraddice con il tuo precedente ma vabbè, ormai ci sto facendo l'abitudine .
Perdonami, ma non l'avrei mai fatto se non vi fossi stato costretto da certe dichiarazioni nei miei confronti.
Se ti riferisci poi al fatto che l'abbia poi ripetuto, questo è vero. D'altra parte stiamo ancora parlando di quello che ho fatto, no?
Sarà, ma sei l'unico su questo forum che si trova costretto ogni 3 secondi a pubblicare il proprio CV nelle dicussioni.
Ho chiarito meglio sopra.
Ricordi bene, infatti.
.
Capisco la discussione si sia biforcata parlando di altro, ma quel che ho scritto l'ho fatto con cognizione di causa e in maniera precisa, proprio perché so come si compila un'applicazione, so come funziona a runtime, e conosco gli effetti di licenze virali come la LGPL.
E ribadisco: TECNICAMENTE (lo rendo più chiaro) inglobare direttamente codice LGPL dentro un'applicazione è sostanzialmente equivalente a eseguire linking statico delle librerie LGPL col codice dell'applicazione.
Il risultato è un eseguibile unico, in cui mezzo ci troverai in ogni caso lo stesso codice LGPL, dove il linker avrà deciso di schiaffarlo.
Tutto ciò l'ho scritto per dimostrare che la pretesa di vietare di inglobare direttamente codice LGPL è puramente strumentale da parte di chi ha realizzato la licenza, visto gli effetti in questo caso sono esattamente gli stessi.
Spero sia chiaro adesso.
Pareri diversi. Personalmente non ritengo le due cose la stessa cosa. Credo sia inutile andare oltre.
Stiamo ripetendo ciclicamente le stesse identiche cose, senza aggiungere nulla di nuovo alla discussione. Non so a te, ma, a me, annoia una discussione così.
Peccato che è quello che accade oggi, dove ogni amministrazione ha il suo bouquet di software per editare i formati open imposti dal governo...pensi davvero che se non vengano imposti anche i software allora tutti si metteranno allegramente a collaborare tra di loro per sviluppare tutti lo stesso software open? Scusami, ma è pura utopia quello che pensi, nella migliore delle ipotesi qualcuno userà i software consigliati, altri spenderanno soldi per farseli sviluppare, altri ancora acquisteranno licenze di software chiusi, esattamente come accade oggi.
non ho capito dove vuoi andare a parare.
fatto sta che non ci sono certo miliardi di sw, ma ci saranno tipo 10 sw commerciali, e le PA scelgono fra quelli.
si tratta di svilupparne uno open (se già non esiste), ed eventualmente obbligare ad usare quello.
non ho capito dove vuoi andare a parare.
fatto sta che non ci sono certo miliardi di sw, ma ci saranno tipo 10 sw commerciali, e le PA scelgono fra quelli.
si tratta di svilupparne uno open (se già non esiste), ed eventualmente obbligare ad usare quello.
Da nessuna parte, solo che se non metti l'obbligo di usare un determinato software non avrai nessun risparmio, perché l'autonomia delle amministrazioni pubbliche gli da la facoltà di fare quello che vogliono...insomma continueranno come ora, non è che se c'è il software open vanno tutti su quello in automatico, li devi obbligare.
andrew04
07-12-2021, 11:29
Come sai benissimo la cosa non è così scontata, basta vedere linux, dove nascono derivate semplicemente cambiando un tema e un set di icone e dove i fork sono all'ordine del giorno, anche solo per cambiare il nome a una applicazione.
Diciamo che gli sviluppatori non sono famosi per essere collaborativi :D.
Con Linux i fork che cambiano semplicemente tema ed icone sono sempre la stessa distribuzione, non hanno differenze tra loro.
Quindi non riscrivono nulla, e non mettono su neanche repository indipendenti ma usano quelli della distribuzione originale.
È semplicemente come usare la stessa distribuzione con impostazioni predefinite differenti.
(fork per cambiare nome ad una applicazione te li sei sognati, e in ogni caso anche se ci fossero, ma ribadisco non ci sono, come sopra: il resto del software è lo stesso)
Peccato che è quello che accade oggi, dove ogni amministrazione ha il suo bouquet di software per editare i formati open imposti dal governo...pensi davvero che se non vengano imposti anche i software allora tutti si metteranno allegramente a collaborare tra di loro per sviluppare tutti lo stesso software open? Scusami, ma è pura utopia quello che pensi, nella migliore delle ipotesi qualcuno userà i software consigliati, altri spenderanno soldi per farseli sviluppare, altri ancora acquisteranno licenze di software chiusi, esattamente come accade oggi.
Ti sbagli ampiamente, ti piglio qualche software a caso dal link citato in precedenza
https://developers.italia.it/it/software/cnr-consiglionazionaledellericerche-cool-jconon
Se scorri in basso
USATA DA 11 AMMINISTRAZIONI
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Dipartimento Funzione Pubblica Ufficio per la valutazione della performance
Accademia Nazionale dei Lincei
Agenzia per l'Italia digitale
Federazione Ordini Farmacisti Italiani
Consiglio regionale dell'Abruzzo
Istituto Superiore di Sanità
Comune di Preganziol (Treviso)
Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche "Togo Rosati"
Comune di Benevento
ASP dei Comuni della Bassa Romagna
https://developers.italia.it/it/software/c_a116-comune-di-ala-comunweb
USATA DA 23 AMMINISTRAZIONI
Comune di Ala (TN)
APSP Giudicarie Esteriori (Bleggio) (TN)
APSP Pellizzano (TN)
Consorzio Comuni Trentini (TN)
Comune di Alfianello (BS)
Comune di Borgo D'Aunania (TN)
Comune di Bovegno (BS)
Comune di Brescello (RE)
Comune di Novella (TN)
Comune di Novellara (RE)
Comune di Ome (BS)
Comune di Orzivecchi (BS)
Comune di Pergine Valsugana (TN)
Comune di Pezzaze (BS)
Comune di Rovato (BS)
Comune di San Michele all'Adige (TN)
Comune di Tavagnacco
Comune di Torbole Casaglia (BS)
Comune di Udine (UD)
Comune di Verolanuova (BS)
Comune di Villachiara (BS)
Comune Ville di Fiemme (TN)
SIA Bassa Reggiana (RE)
https://developers.italia.it/it/software/ispra_rm-isprambiente-medplan#by-amministration
Sviluppato dall'ISPRA e riutilzzato dall'ISIN
https://developers.italia.it/it/software/agid-agid-pat
"USATA DA 174 AMMINISTRAZIONI"
Come vedi ci sta software riutilizzato da più comuni/istituzioni e addirittura in parti opposte d'italia.
Considerando che il portale è relativamente nuovo e cambi del genere richiedono del tempo, non è assolutamente male come inizio.
(fork per cambiare nome ad una applicazione te li sei sognati, e in ogni caso anche se ci fossero, ma ribadisco non ci sono, come sopra: il resto del software è lo stesso)
https://www.marcosbox.org/2019/08/glimpse-il-fork-di-gimp.html
Me lo sono sognato si...
randorama
07-12-2021, 12:21
guarda, ti offro solo uno spunto di riflessione
Con Linux i fork che cambiano semplicemente tema ed icone sono sempre la stessa distribuzione, non hanno differenze tra loro.
prime due risposte a "quale linux devo installare"
il solito aranzulla
https://www.aranzulla.it/migliori-distro-linux-1023371.html
e
https://global.techradar.com/it-it/best/migliori-distro-linux
più di 10 versioni.
oh, per carità sono la stessa cosa e blablabla e stra bla.
vallo a spiegare a un utente.
auguri.
è inutile menare il torrone con il fatto che "è scelta" "è ricchezza", "viva le possibilità".
non è un vestito; è uno strumento.
all'utente medio già viene il nervoso se gli cambi lo start, figuriamoci tremila interfacce differenti.
fintanto che gli sviluppatori non lo capiranno e continueranno ad andare ognuno per i cavoli suoi, linux non sarà una scelta perseguibile.
piuttosto che quello, davvero chromeos.
randorama
07-12-2021, 13:45
Sono falsi problemi ormai i vecchi stanno lasciando il posto ai nuovi nativi digitali che sono molto piu svegli.
Se prendi Mate, Cinnamon o KDE le interfacce sono piu o meno simili a Windows, ovvero desktop, menu che parte dal basso SX e sale.
Anzi, sono anche piu intuitivi perche per esempio i programmi sono divisi per argomenti e se non trovi quello che cerchi c'e' il campo con il search come in windows.
Addirittura i processi di aggiornamento driver e software sono demandati al repo e basta un click contro il sistema confusionario di win.
Non piu tardi di ieri sono andato alla scrivania del collega che ha un notebook e non si capiva molto su cose e come deve aggiornare chi.
Uno stesso notebook con KDE sarebbe avanti eoni in tal senso.
e il fatto che tu me ne abbia dovuto elencare 3 (a titolo di esempio!) anzichè uno solo non ti fa scaturire il sospetto che ci sia qualcosa di fondo che non va?
immagino di no; è un falso problema.
il problema non è "essere come windows"; possono benissimo essere una alternativa
ma quello deve essere: UNA.
Sono falsi problemi ormai i vecchi stanno lasciando il posto ai nuovi nativi digitali che sono molto piu svegli.
Avendoci spesso a che fare i nuovi nativi digitali prediligono altri sistemi, ancora più immediati...android, ipados, ios...quelli più piccini anche chromeos...windows viene visto come un os da vecchi, linux a parte rare eccezioni non lo considerano proprio...uno status symbol resta ovviamente il mac.
Se prendi Mate, Cinnamon o KDE le interfacce sono piu o meno simili a Windows, ovvero desktop, menu che parte dal basso SX e sale.
Anzi, sono anche piu intuitivi perche per esempio i programmi sono divisi per argomenti e se non trovi quello che cerchi c'e' il campo con il search come in windows.
Si, ma ci sono anche xfce, gnome, budgie, deepin, enlightenment, lxqt e tanti altri di cui neanche so il nome, tra poco ci sarà pure cosmic della system76 che si è litigata con quelli di gnome :)...diciamo che le risorse sono parecchio divise anche solo per fare una interfaccia grafica.
Addirittura i processi di aggiornamento driver e software sono demandati al repo e basta un click contro il sistema confusionario di win.
Con la differenza che i driver di windows si trovano per qualunque cosa, doppio click, avanti avanti, riavvia (se necessario) e la periferica che ti serve è bella e pronta a funzionare...la stessa cosa non si può dire di linux, dove non sempre funziona tutto al primo colpo...entrambi gli approcci hanno pro e contro, come sempre ovviamente.
Non piu tardi di ieri sono andato alla scrivania del collega che ha un notebook e non si capiva molto su cose e come deve aggiornare chi.
Uno stesso notebook con KDE sarebbe avanti eoni in tal senso.
Windows si aggiorna per cavoli suoi, i driver e le applicazioni idem...per alcuni è meglio così, per altri no.
randorama
07-12-2021, 14:27
La logica e' sempre la stessa altrimenti allora anche nel campo delle TV , auto, cellualari sarebbe un inferno in terra con gente che si butta dalla finestra.
COndizionatori, lavasciuga, piani ad induzione , boiler... e' tutto diverso.
Come mai con Windows e' meglio non cambiare mentre con tutto quello che ci circonda non ci si pone mai il problema?
infatti guarda i telecomandi dei tv.
uno mette i numeri in braille, un in binario, un altro in ordine sparso.
ma un minimo di autocritica, tipo "perchè la gente preferisce una cosa a pagamento invece di una gratis... mai, vero?.
dai, confessatelo, vi paga microsoft.
L'utente inesperto tipicamente chiede all'amico più esperto e quello gli suggerisce cosa provare o addirittura lo aiuta o gli installa lui la distribuzione.
Chi è più smaliziato fa da se e sperimenta, se ha tempo. Se non ha tempo il problema è un altro, non la varietà di scelta.
Per esempio, io ai novizi di Linux consiglio Ubuntu, magari Xubuntu perché è più leggero e più simile a Windows. Fine.
Ci sono alcune combinazioni con alcuni DE che semplicemente di default non sono ancora maturi.
@randorama: è tutta una questione di abitudine e volontà di cambiare, come spesso dico, se uno si trova bene con Windows, non è che deve per forza cambiare.
Ma Linux ti offre la possibilità di avere controllo su tutto il sistema, quantomeno dal punto di vista software, cosa che Windows non ti darà mai. E questo ha anche delle conseguenze sul piano della privacy, della sicurezza e via discorrendo...
Per come li vedo io li trovo abbastanza poco impauriti dai SO in generale e abbastanza veloci nell'adattamento.
Hanno però spesso paura di "sporcarsi le mani", insomma si adattano facilmente, ma se devono risolvere i problemi spesso vanno nel panico, per questo prediligono sistemi operativi più immediati e dove difficilmente devi andare ravanare "sotto al cofano".
La logica e' sempre quella , una distro avra' sempre un menu, delle Icone per lanciare i prograami e un FM per gestire i file.
Il mio è un discorso di frammentazione delle risorse, ha senso dividersi in così tanti progetti? Secondo me no.
La differenza e' che Linux funziona Out of the Box
Linux funziona out of the box se il tuo hardware viene riconosciuto tutto senza problemi, io i primi tempi con linux era una lotta, oggi che il pc è vecchio ovviamente va tutto senza problemi, quando era nuovo col cavolo :D, mi ero fatto un file dove avevo scritto i passaggi per far rifunzionare le periferiche, avevo paura di non trovare più le pagine internet che spiegavano come fare :D...che ricordi :D...oggi mi viene da ridere, ma all'epoca mi giravano vorticosamente.
andrew04
07-12-2021, 15:23
https://www.marcosbox.org/2019/08/glimpse-il-fork-di-gimp.html
Me lo sono sognato si...
Stavamo parlando specificatamente di distribuzioni... "linux, dove nascono derivate semplicemente cambiando un tema e un set di icone e dove i fork sono all'ordine del giorno, anche solo per cambiare il nome a una applicazione."
Non di applicazioni singole, o almeno nel senso dell'italiano, stentato evidentemente, in cui lo hai scritto quello significava. Che poi in testa a te aveva significato diverso non posso farci nulla.
Per scrivere correttamente quello che intendevi avresti dovuto scrivere
"linux, dove nascono derivate semplicemente cambiando un tema e un set di icone, e dove anche i fork delle applicazioni sono all'ordine del giorno, anche solo per cambiarne il nome."
p.s.
Riguardo la lista che ti ho fatto delle P.A. che riutilizzano software open source non mi dici nulla?
guarda, ti offro solo uno spunto di riflessione
prime due risposte a "quale linux devo installare"
il solito aranzulla
https://www.aranzulla.it/migliori-distro-linux-1023371.html
e
https://global.techradar.com/it-it/best/migliori-distro-linux
più di 10 versioni.
oh, per carità sono la stessa cosa e blablabla e stra bla.
vallo a spiegare a un utente.
auguri.
è inutile menare il torrone con il fatto che "è scelta" "è ricchezza", "viva le possibilità".
non è un vestito; è uno strumento.
all'utente medio già viene il nervoso se gli cambi lo start, figuriamoci tremila interfacce differenti.
fintanto che gli sviluppatori non lo capiranno e continueranno ad andare ognuno per i cavoli suoi, linux non sarà una scelta perseguibile.
piuttosto che quello, davvero chromeos.
È il problema sarebbe?
Mica l'utente deve cambiare distribuzione continuamente, si sceglie quella più adatta alle sue esigenze e rimane su quella, fine della questione.
Tra l'altro su Tech Radar, se ti fossi degnato di leggerlo almeno bene, nella lista la maggior parte della lista ha un suo uso specifico e solitamente avanzato.
Equivale praticamente una lista:
Windows Home
Windows Pro
Windows Pro for Workstation
Windows Education
Windows Server
Windows Enterprise LTSC
Windows IoT
Windows N
Windwos Embedded
(Si sono tuttte le versioni di windows esistenti, realmente, non tanto per dire.)
Non mi sembra che vi lamentiate delle varie versioni di Windows.
Tirate fuori critiche veramente patetiche e senza cognizione di causa.
randorama
07-12-2021, 15:32
Mica l'utente deve cambiare distribuzione continuamente, si sceglie quella più adatta alle sue esigenze e rimane su quella, fine della questione.
ah certo.
il bello della scelta.
perchè il computer in effetti è personal ed è bello che ognuno l'abbia diverso dall'altro.
perchè il fatto che io a un certo punto mi debba trovare a usare un computer che non è il mio e mi trovi un desktop completamente diverso è bellissimo!
come dire; la macchina è mia, io sono mancino... zak! acceleratore sulla sinistra!
Equivale praticamente una lista:
Windows Home
Windows Pro
Windows Pro for Workstation
Windows Education
Windows Server
Windows Enterprise LTSC
Windows IoT
Windows N
Windwos Embedded
(Si sono tuttte le versioni di windows esistenti, realmente, non tanto per dire.)
Non mi sembra che vi lamentiate delle varie versioni di Windows.
forse per il fatto che, lato utente, sono tutte assolutamente identiche?
Tirate fuori critiche veramente patetiche e senza cognizione di causa.
no.
ti sto spiegando perchè linux non prende piede.
però non ti preoccupare, è il mondo che non capisce.
popolo di ignoranti che preferisce pagare il balzello a microsoft invece di usare il fichissimo linux i fichissimi linux
davvero, a volta mi domando se davvero non vi paghi microsoft per non fargli concorrenza.
almeno ibm e lotus ci provavano a fargli concorrenza.
andrew04
07-12-2021, 15:51
Da me ancora sono con il 7.... o
e non piu tardi di qualche tempo fa persino XP.
ovviamente in alcune postazioni...
Eh ma la frammentazione sta solo su Linux!1! :p
ah certo.
il bello della scelta.
perchè il computer in effetti è personal ed è bello che ognuno l'abbia diverso dall'altro.
Succede con gli smartphone, dove ogni produttore ha una interfaccia diversa, non vedo perché sui PC non possa essere lo stesso.
forse per il fatto che, lato utente, sono tutte assolutamente identiche?
Non è assolutamente vero che una IoT abbia la stessa interfaccia e funzionalità di una Windows Home, così come una Home non ha le stesse funzionalità di una Pro o Enterprise.
Già basta confrontare Home e Pro, dove una ti permette di rimandare gli aggiornamenti e l'altra ti obbliga a farli.
Tant'è che, quando mi chiedono se possono rimandare gli aggiornamenti devo prima chiedere che sistema usano.
Bell'esempio di coerenza tra sistemi quello di Windows.
no.
ti sto spiegando perchè linux non prende piede.
però non ti preoccupare, è il mondo che non capisce.
No no, il resto del mondo capisce (Linux viene usato tranquillamente da persone che non sono esattamente esperte di tecnologia e senza farsi tutte queste seghe mentali che vi fate voi, anzi è anche apprezzato), siete voi che vi fate teorie assurde che non trovano fondamento.
Su nostro luogo di lavoro per la fotocopiatrice + scanner + stampante + etc etc. abbiamo in dotazione il CD. Non volendo smazzarsi su Drivers, doppio clic su Setup.exe, si inserisce l'IP della macchina e tutto funziona.
Sono falsi problemi ormai i vecchi stanno lasciando il posto ai nuovi nativi digitali che sono molto piu svegli.
Su questo permettimi di dissentire; a meno che non ci sia un po' di passione e/o non lo si debba saper fare per lavoro, un bel po' di "nativi digitali" non vanno oltre il tap tap ripetuto sullo schermo dello smartphone o l'uso combinato dei social network. Negli anni '80 e '90, per fare certe cose, volenti o nolenti, era necessario sapere un minimo di come mettere le mani "sotto il cofano". Oggi di "pappa pronta" ce n'è molta di più, il che può essere vantaggioso per il risparmio di tempo; un po' meno per l'impegno e la relativa esperienza.
randorama
07-12-2021, 16:02
questo e' quello che vedi se hai un MAC
Mac
Description Version File Size File Name Info
Fiery printer driver Printing System 15 25.02.2020 41.47 MB KDC_PrintingSys...0RX_FD64_v1.dmg
OS X 10.8 and newer
5.1 2020.07.01 50.77 MB MacPhase5.1_2020.07.01.zip
Mac OS X 10.5 and newer 8.5307 16.63 MB MacOSX_8.5307_T..._5002_6002i.zip
3 file
e questo se hai Linux
Linux
Description Version File Size File Name Info
Linux UPD driver with extended feature support 7.0 323.10 MB KyoceraLinux-Ph...-2019.11.15.zip
Linux driver 8.1605 3.26 MB Linux_8.1605_TA...5052_6052ci.zip
2 file
quale fiery?
per curiosità ho provato a cercare i driver di una taskalfa a caso.
come scelta mi propone il print system 12.0
1 pdf e 1 dmg per mac (facendo distinzione tra 10.5 e 10.6)
1 pdf e 1 zip per windows (pacchetto unico)
0 per linux.
evidentemente è supportata in modo nativo.
un po' come la mia samsung su mandriva... nessun driver eppure funziona benissimo :rolleyes:
randorama
07-12-2021, 16:04
No no, il resto del mondo capisce (Linux viene usato tranquillamente da persone che non sono esattamente esperte di tecnologia e senza farsi tutte queste seghe mentali che vi fate voi, anzi è anche apprezzato), siete voi che vi fate teorie assurde che non trovano fondamento.
resisteremo stolidamente nella nostra piccola isola pregna di ignoranza mentre il mondo là fuori si gode linux.
ti saluto.
torno a litigare con il muletto in garage.
sa dio perchè mandriva mi ha installato di default calc (che in realtà lo volevo, ma assieme a tutto libre office) e perchè me l'ha installato in inglese, visto che l'os l'ho configurato in italiano.
poi magari vedo se riesco in qualche modo a configurare la vecchia canon. l'ultima volta che sono andato sul sito del produttore i driver non c'erano... ma sicuramente me la riconoscerà in automatico.
andrew04
07-12-2021, 16:12
resisteremo stolidamente nella nostra piccola isola pregna di ignoranza mentre il mondo là fuori si gode linux.ti saluto.
torno a litigare con il muletto in garage.
sa dio perchè mandriva mi ha installato di default calc (che in realtà lo volevo, ma assieme a tutto libre office) e perchè me l'ha installato in inglese, visto che l'os l'ho configurato in italiano.
poi magari vedo se riesco in qualche modo a configurare la vecchia canon. l'ultima volta che sono andato sul sito del produttore i driver non c'erano... ma sicuramente me la riconoscerà in automatico.
Ognuno è libero di usare quello che gli pare, nessuno vi dice nulla :)
Tant'è come si può evincere dal mio precedente post offro pure supporto tecnico a chi usa windows.
Al contrario, voi fieri utilizzatori di Windows, dovreste, gentilmente, evitare di fracassare i cabbasisi ogni 3 secondi e di sparare attacchi gratuiti verso sistemi Linux e co. e verso chi lo usa.
Poi si si, certo, tutto molto credibile quanto affermi.
randorama
07-12-2021, 16:18
Al contrario, voi fieri utilizzatori di Windows, dovreste, gentilmente, evitare di fracassare i cabbasisi ogni 3 secondi e di sparare attacchi gratuiti verso sistemi Linux e co. e verso chi lo usa.
ti è sempre solo stato detto "grazie per tutte le dissertazioni volte a dimostrare la superiorità di linux ma, davvero, non fa me". e per qualche miliardo di utenti.
per inciso... sto ancora litigando con sto maledetto calc.
ma sono sicuro che ho sbagliato linux, non ho scelto quello giusto.
andrew04
07-12-2021, 16:34
ti è sempre solo stato detto "grazie per tutte le dissertazioni volte a dimostrare la superiorità di linux ma, davvero, non fa me". e per qualche miliardo di utenti.
Credo tu abbia problemi a ricordare i tuoi post, anche quelli recenti.
per inciso... sto ancora litigando con sto maledetto calc.
ma sono sicuro che ho sbagliato linux, non ho scelto quello giusto.
Considerando che Mandriva non esiste più dal 2011, credo sia abbastanza semplice il motivo :)
E credo che il tuo tentativo di installare un software del 2021 su uno sistema del 2011 e non più supportato, tolga anche ogni dubbio sulla questione se le colpe siano di Linux o meno. :)
(Ovviamente, il tutto, sempre volendo far finta di credere a quello che affermi)
randorama
07-12-2021, 16:38
3552 ci
ma la cosa che non mi aspettava quanto hanno tribolato per far funzionare lo scanner di rete tra errori blocchi e rallentamenti continui riavvii...
questo per dire che i sistemi Windows sono tutt'altro che semplici anzi per certe cose sono molto più caotici rispetto ad altri sistemi
in questo caso il print server è la versione 15.
le scelte per windows si "aprono" in 2 (quelle per mac in SEI), ma il risultato è sempre e solo UNO zip.
linux non supportato
https://i.postimg.cc/zG5Sp4fD/print.jpg
sicuramente però la comunità ci avrà pensato.
randorama
07-12-2021, 16:57
nel mentre... scaricato libre office, ottimo.
proposta di apertura con file, ottimo! non devo installare un decompressore come dovrei fare con wind... ah, no, windows ormai supporta nativamente gli zip
uhm... nessun setup.
cerchiamo il readme ... eccolo!
uhm... in inglese. va beh, l'office era in italiano ma chissenefrega.
dov'è il setup?
niente setup! apri il terminale che è più semplice.
va bene...
apri il terminale...
setup (invio)
command not found.
command not found? ma non era la versione italiana?
install
manca il file operando (eh?) ah, però adesso in italiano!
try "install help" for more information (ah, no l'italiano è stato un lampo).
va beh, cosa dice il readme?
sudo (ma godo) dnf insta... uh no! questo è per fedora, io ho installato mandriva
d'altra parte anche su windows a seconda della versione cambiano i comandi
allora per mandriva
sudo urpmi *.rpm
e qui l'apoteosi
"questa lezione (lezione?!?!? è un comando) dovrebbe essere impartita dall'amministratore di sistema locale (e sticazzi... perchè un utente deve essere amministratore vero?)
solitamente equivale a:
- rispettare la privacy degli altri (mica come gli utenti che sono impiccioni)
- pensare prima di digitare ('azz mi ha beccato che stavo dando il comando per fedora
- da grandi poteri derivano grandi responsabilità (
IL POTERE DEL SETUP!!!!!!!
ma andate a stendere...
randorama
07-12-2021, 17:18
che pagina è ?
mancano i driver linux, il driver non sembra aggiornato e mamca il driver kdx signed da MS presente nel sito del produttore....
cmq vedi con il mondo win che razza di confusione? Ne sei la prova .
https://www.efi.com/it-it/products/fiery-servers-and-software/fiery-digital-print-servers/partners/kyocera/color/taskalfa-8052-6053-3253/resources/
il primo che ho trovato, non mi avevi ancora dato il modello della stampante, ho semplicemente googlato il nome della macrofamiglia.
andando sul sito kyocera effettivamente linux c'è: sono 4 file.
uno è mezzo giga.
avranno, con ogni probabilità unito driver di stampa e scansione in un'unico file.
si va di "sudo" anche con quello?
fintanto che gli sviluppatori non lo capiranno e continueranno ad andare ognuno per i cavoli suoi, linux non sarà una scelta perseguibile.
ti do parzialmente ragione: forse (forse) concentrarsi su meno progetti e perfezionarli meglio e più in fretta sarebbe meglio, magari mettendo più opzioni di configurazione in modo che ognuno si ritagli il sistema come preferisce, ma avendo sempre la stessa base.
peraltro, nonostante tutti i fork, la struttura sottostante è talmente forte e ben standardizzata, che quel che gli metti sopra funziona bene comunque ed è comprensibile e univoco (per es. la struttura logica del menù start è la stessa per diversi desktop environment, e poi ciascuno la presenta graficamente e strutturalmente in modi diversi, ma l'"albero" è uno e configurato una volta per tutti i DE...)
nel mentre... scaricato libre office, ottimo.
proposta di apertura con file, ottimo! .....
ma andate a stendere...
Francamente non capisco che casini fai. Di solito LO è preinstallato dalla distro. E se non lo è, apri il gestore delle installazioni della distro, selezioni LO, premi il pulsante installa e fa tutto da solo (scarica, installa, configura)
randorama
07-12-2021, 17:21
no comment , post imbarazzante .
commenta, commenta pure.
ho sbagliato qualcosa? sono aperto a nuove porte.
intanto ho brasato mandriva, evidentemente non è il linux che fa per me.
sto caricando ubuntu, che dici? questo va meglio?
posso tenermi lo stesso pacchetto di openffice o è meglio che me lo riscarico?
che dici, riesco a installare clickando su qualcosa?
perchè l'install in radice (uno script) mica funziona.
sarà che ho poco potere (e poche responsabilità).
quasi quasi rimpiango quando venivano forniti solo i sorgente e bisognava compilarli.
randorama
07-12-2021, 17:22
Francamente non capisco che casini fai. Di solito LO è preinstallato dalla distro. E se non lo è, apri il gestore delle installazioni della distro, selezioni LO, premi il pulsante installa e fa tutto da solo (scarica, installa, configura)
no.
c'era solo calc.
in inglese.
dopo installazione di mandriva in italiano.
ormai è andato... dentro con ubuntu!
il primo che ho trovato, non mi avevi ancora dato il modello della stampante, ho semplicemente googlato il nome della macrofamiglia.
andando sul sito kyocera effettivamente linux c'è: sono 4 file.
uno è mezzo giga.
avranno, con ogni probabilità unito driver di stampa e scansione in un'unico file.
si va di "sudo" anche con quello?
pensa che io la stampante non l'ho nemmeno configurata, figuriamoci installare qualcosa: attaccato il cavo usb e premuto stampa in libreoffice, i fogli sono usciti, fronte retro... :p
anzi, se è spenta si accende pure da sola ;)
oh, meno male che i PC trasferiti sono solo 25mila altrimenti, fossero stati qualcosa come 1 milione, che facevate:
ne parlavate fino al 3000?? :D :asd: :rotfl:
randorama
07-12-2021, 17:27
pensa che io la stampante non l'ho nemmeno configurata, figuriamoci installare qualcosa: attaccato il cavo usb e premuto stampa in libreoffice, i fogli sono usciti, fronte retro... :p
anzi, se è spenta si accende pure da sola ;)
seee... canon del 2006; quello ho in garage
è già tanto se è su porta usb, figurati se da "feedback" al sistema operativo.
figuriamoci il fronte retro... su una stampante casalinga?
andrew04
07-12-2021, 17:33
Appunto, come dicevo prima, il problema non è Linux...
Il server di stampa è una cosa, i driver tutt'altra.
Fiery è un server di stampa "indipendente" disponibile per varie stampanti.
I driver per la stampante sono sul sito ufficiale Kyocera, e la dimensione di 500MB è perché è un pacchetto unico con tutti i driver delle stampanti.
Come server di stampa su Linux ci sta CUPS, dunque non è necessario installarne un secondo.
Tra l'altro, non so con Fiery, ma proprio con CUPS e la flessibilità di Linux, è possibile mettere su un sistema a consumo ridotto (è inutile caricare anche componenti che non ti servono se è solo il server di stampa che ti server) e gestibile da remoto.
Vabbé che ormai ha calato la maschera sul fatto che è un troll da strapazzo.
Riguardo la lista che ti ho fatto delle P.A. che riutilizzano software open source non mi dici nulla?
Sono una goccia nel mare, in Italia abbiamo solo a livello locale 7904 comuni...poi c'è tutto il resto.
andrew04
07-12-2021, 17:53
Sono una goccia nel mare, in Italia abbiamo solo a livello locale 7904 comuni...poi c'è tutto il resto.
Quindi secondo te un progetto avviato nel 2020 (2019 a voler esagerare), in 3 anni neanche e con di mezzo una pandemia che ha occupato tempo e risorse, doveva migrare tutti tutti e 7904 comuni e tutto il resto.
E meno male che io ero quello che diceva cose utopiche.
Una uniformazione del genere basando sull'open surce non la fai in 3 anni, ci vuole tempo, il link pubblicato prima è la prova che però quel processo SI È AVVIATO. Quindi tranquillamente fattibile, contrariamente a quanto dicevi.
seee... canon del 2006; quello ho in garage
è già tanto se è su porta usb, figurati se da "feedback" al sistema operativo.
figuriamoci il fronte retro... su una stampante casalinga?
HP non so di che anno. Ed ha anche la parallela. Sul sito HP ci sono i driver per win 95, usciti nel 2002... :Prrr:
e pure per win10 x64! ottimo supporto! :eek: No, non è una laser dipartimentale da 1000€. è una comunissima e semplicissima inkjet A4 da tavolo color "beige PC anni 90", salvata dalla spazzatura.
nel mentre... scaricato libre office, ottimo.
proposta di apertura con file, ottimo! non devo installare un decompressore come dovrei fare con wind... ah, no, windows ormai supporta nativamente gli zip
uhm... nessun setup.
cerchiamo il readme ... eccolo!
uhm... in inglese. va beh, l'office era in italiano ma chissenefrega.
dov'è il setup?
niente setup! apri il terminale che è più semplice.
va bene...
apri il terminale...
setup (invio)
command not found.
command not found? ma non era la versione italiana?
install
manca il file operando (eh?) ah, però adesso in italiano!
try "install help" for more information (ah, no l'italiano è stato un lampo).
va beh, cosa dice il readme?
sudo (ma godo) dnf insta... uh no! questo è per fedora, io ho installato mandriva
d'altra parte anche su windows a seconda della versione cambiano i comandi
allora per mandriva
sudo urpmi *.rpm
e qui l'apoteosi
"questa lezione (lezione?!?!? è un comando) dovrebbe essere impartita dall'amministratore di sistema locale (e sticazzi... perchè un utente deve essere amministratore vero?)
solitamente equivale a:
- rispettare la privacy degli altri (mica come gli utenti che sono impiccioni)
- pensare prima di digitare ('azz mi ha beccato che stavo dando il comando per fedora
- da grandi poteri derivano grandi responsabilità (
IL POTERE DEL SETUP!!!!!!!
ma andate a stendere...
A parte che Libreoffice è in tutti i repository di tutte le distribuzioni, magari non è l'ultima versione, questo può capitare sulle distribuzioni non rolling...però se vuoi per forza l'ultima è normale che te la devi installare a mano, sulle debian basta il semplice comando "sudo dpkg -i *.deb" lanciato nella directory dove sono i file...se ti accontenti di quella dei repository "sudo apt install libreoffice"...che poi il terminale se usi una distribuzione più amichevole lo apri solo se hai problemi, per installare i software ormai ci sta da tutte le parti un software manager...oppure io uso synaptic, mi ci sono affezionato moltissimo ai tempi della debian stable e continuo a usarlo su xubuntu.
Visto il messaggio che ti ha scritto quando hai lanciato il comando credo che tu sudo non lo hai mai usato, visto che compare solo la prima volta, che poi è anche un messaggio simpatico alla fine, con la bella citazione di Spiderman che fa sempre piacere.
randorama
07-12-2021, 20:07
A parte che Libreoffice è in tutti i repository di tutte le distribuzioni, magari non è l'ultima versione, questo può capitare sulle distribuzioni non rolling...però se vuoi per forza l'ultima è normale che te la devi installare a mano, sulle debian basta il semplice comando "sudo dpkg -i *.deb" lanciato nella directory dove sono i file...se ti accontenti di quella dei repository "sudo apt install libreoffice"...che poi il terminale se usi una distribuzione più amichevole lo apri solo se hai problemi, per installare i software ormai ci sta da tutte le parti un software manager...oppure io uso synaptic, mi ci sono affezionato moltissimo ai tempi della debian stable e continuo a usarlo su xubuntu.
Visto il messaggio che ti ha scritto quando hai lanciato il comando credo che tu sudo non lo hai mai usato, visto che compare solo la prima volta, che poi è anche un messaggio simpatico alla fine, con la bella citazione di Spiderman che fa sempre piacere.
no, momento perchè di passare per cazzaro proprio non ne ho voglia.
con mandriva non avevo installato nulla se non calc (in inglese) e di menu manco l'ombra; questo con l'iso che ho scaricato oggi.
non demordendo, ho provato con ubuntu, anche questo scaricato oggi
nell'ordine
tentativo 1)
boot da usb.
- 2 minuti secchi di schermo nero (e va beh, il muletto è vecchio, seppur non vecchissimo).
- 5 minuti di schermo con logo e clessidra
- faccione del panda
- scelta di lingua, ok!
- scelta di tastiera: 8 layout di tastiera italiana (compreso il siciliano... ma chi - l'ha mai vista una tastiera siciliana?), ma tutte le descrizioni in inglese (a proposito... cosa sono le dead keys? boh)
- procedura che chiede di premere tasti speciali (evidentemente non si fida della mia scelta)...
box per provare i tasti.
il tasto avanti RIMANE SEMPRE GRIGIO; non c'è modo di proseguire
Reboot
2)
provo installa come oem: arrivo a un prompt... scelta sbagliata
reboot.
3) altro tentativo con installa "normale"
ancora 2+5 minuti di attesa.
stavolta però arrivo a una pagina in 1280x1024 (prima ero in 800x600) senza faccione del panda.
stesso richiesta di selezionare il layout di tastiera... però stavolta, magia! il tasto avanti c'è
arrivo finalmente alla fatidica scelta:
- installazione barebone
- installazione office, con "strumenti di produttività" (vado a memoria). non mi sembra ci fosse la possibilità di selezione
avanti
opzione di installazione, disco raid.
RAID? gheto bevuo? è un disco EIDE d'anteguerra, DA SOLO? di che raid stai parlando?, comunque si, quello.
oh... si accorge che sopra quel disco c'era windows 10 e mi chiede il da farsi.
Zappa! zappa senza pietà! con 4gb e disco meccanico LTSC è davvero troppo lento!
e via, finalmente parte l'installazione.
arrivati al 50e rotti % "errore sconosciuto: impossibile proseguire nell'installazione".
magari poi provo con il portatile (d'anteguerra anche quello, ma che, grazie a un SDD da 18 euro, regge W10 LTSC come una roccia.
va da se che stavolta col kaiser che "vado sopra" windows; swap del disco, e il panda si accontenta del vecchio disco meccanico.
stay tuned.
A parte che Libreoffice è in tutti i repository di tutte le distribuzioni, magari non è l'ultima versione, questo può capitare sulle distribuzioni non rolling...però se vuoi per forza l'ultima è normale che te la devi installare a mano, sulle debian basta il semplice comando "sudo dpkg -i *.deb" lanciato nella directory dove sono i file...se ti accontenti di quella dei repository "sudo apt install libreoffice"...che poi il terminale se usi una distribuzione più amichevole lo apri solo se hai problemi, per installare i software ormai ci sta da tutte le parti un software manager...oppure io uso synaptic, mi ci sono affezionato moltissimo ai tempi della debian stable e continuo a usarlo su xubuntu.
volendo con ubuntu e derivate puoi anche aggiungere il ppa di libreoffice e viene aggiornato come una rolling.
quindi, varie possibilità di scelta. :)
cdimauro
08-12-2021, 06:11
No.
Guarda che non siamo discutendo al bar dello sport se Neymar sia stato un pesce in una vita precedente, ma di una questione squisitamente tecnica dove è possibile determinare oggettivamente se sia vera o falsa.
Questo:
"E ribadisco: TECNICAMENTE (lo rendo più chiaro) inglobare direttamente codice LGPL dentro un'applicazione è sostanzialmente equivalente a eseguire linking statico delle librerie LGPL col codice dell'applicazione.
Il risultato è un eseguibile unico, in cui mezzo ci troverai in ogni caso lo stesso codice LGPL, dove il linker avrà deciso di schiaffarlo."
O è vero, o è falso: tertium non datur.
Se pensi che sia falso ti posso fornire una dimostrazione con tanto di disegnino allegato che ti mostra come funzionano un compilatore, un linker, il loader, e un'applicazione a runtime, in tutti e due gli scenari.
Mi auguro di non doverci arrivare, perché si tratta semplicemente di applicare le nozioni di base.
E comunque la discussione, come al solito, sta degenerando.
Anche, come capita molto spesso in un forum. Ma questo è un altro discorso.
@cdimauro
quindi secondo te è meglio utilizzare licenze e software chiusi e proprietari?
quindi secondo te sarebbe meglio smantellare l'organismo dell'Italia per il digitale, visto che a questo punto non servirebbe più a niente e faresti un taglio di costi?
Non capisco come tu possa essere arrivato a queste conclusioni da quello che ho detto.
La risposta è chiaramente no: bisogna valutare caso per caso, e se i conti propendessero per l'open source sarebbe meglio partire da singole, semplici applicazioni che risolvono determinati problemi per i singoli dipendenti pubblici. Ovviamente non reinventando lo stesso strumento per tutti gli enti pubblici in cui si abbiano le medesime esigenze.
Mentre per progetti più complessi, come il software "da ufficio", sarebbe meglio che le alternative open fossero finanziate da tutti gli stati.
Quanto alla licenza, di cui non ho parlato in precedenza: dovrebbe essere qualcosa di tipo MPL. Dunque utilizzabile da chiunque senza limiti, ma eventuali modifiche dovrebbero essere obbligatoriamente pubblicate in modo che siano utilizzabili da tutti.
In questo modo non si metterebbero i bastoni fra le ruote a chi volesse farne anche un uso commerciale (visto che i finanziamenti per la realizzazione di questo software derivano dalle tasse che hanno pagato anche questi cittadini o aziende), ma al contempo i miglioramenti farebbero parte della collettività.
Quindi critichi le Qt perché
"Semplicemente da programmatore non soltanto non amo avere problemi, ma se ci sono mi piace anche risolverli, e la soluzione che ho proposto calza allo scopo."
Però quando ti si fa notare che puoi risolverlo
"Al momento Qt non m'interessano."
Dunque stai rompendo chiedendo una funzione in un software che neanche use né hai intenzione di utilizzare.
Credo che la dica lunga tutto questo... :)
E cosa direbbe, scusa? Secondo me parti prevenuto nei miei confronti, e me ne faccio sempre più convinto a ogni tua replica.
Il concetto è molto semplice. Quando hai iniziato a parlare delle diverse licenze dei componenti di Qt ho espresso le mie preoccupazioni da programmatore nonché conoscitore degli effetti delle diverse licenze, avanzando quindi delle soluzioni.
Tutto qui.
Non vedo cosa c'entri il fatto che al momento non uso né m'interessano le Qt, che è semplicemente la verità oggettiva.
E ti faccio notare che questo è... un forum di discussione: spunta un argomento in un thread, e se qualcuno ha qualcosa da dire... la dice. Senza vederci necessariamente malizia di chissà quale tipo, come fai tu.
E rieccoci con il "io so io e voi non siete un ca...o".
Sta calmo, e vedi sopra: questo è un forum di discussione, e sto semplicemente esprimendo la mia opinione e riportando la mia esperienza.
Ma fammi capire pensi di essere il solo illuminato detentore della verità sulla faccia della terra e tutti scemi che non sono capaci di scegliere la licenza adeguata?
Quand'è che l'avrei fatto intendere? Cos'è, adesso cominci con le mistificazioni? Sei a corto di argomenti?
Mai detto che sono tutti scemi, ma ci sono vagonate di programmatori che non hanno idea di cosa siano le licenze del software e delle implicazioni che ci possono essere. Ed è a questi che mi rivolgo, ovviamente.
Ma a questo punto immagino che a te vada bene che un programmatore possa avere di questi problemi. Anzi, magari è proprio quello che vuoi, a questo punto, se mi posso permettere di usare la stessa malizia che stai esercitando nei miei confronti: per farli cadere nelle trappole di GPL et similia, e sottrargli il loro codice.
No perché, vedendo i fatti, la licenza GPL è alla base di molti software che sono anche ampiamente diffusi in questo momento, te ne cito giusto alcuni.
Nextcloud
Signal,così come i fork Molly e Session
Tutanota
ProtonMail
OnlyOffice
Mastodon
Discourse
E nessuno di loro ha fatto tutti 'sti drammi, venduto l'anima a Dio Stallman, né ha sacrificato programmatori per far girare meglio gli ingranaggi dello sviluppo con il sangue degli stessi.
Non ti piace? Non la usare, ma evita 'ste crociate, perché è quello che stai facendo questo è, una crociata. E pure ridicola onestamente in quanto i fatti smentiscono quello che affermi.
Ormai stai divagando a ruota libera, e sei entrato in modalità vittimistico-contestatoria (ovviamente contro tutto quello che dico io).
Quand'è che avrei mai negato tutto ciò? Come ho già detto, ho riportato la MIA ESPERIENZA IN UNA MULTINAZIONALE.
Evidentemente non hai la minima idea di quello che ci sia dietro in queste realtà, ma ti senti in dovere di stigmatizzarlo lo stesso, ormai per partito preso.
Per inciso: alla Intel mi occupavo della scansione dei sorgenti col software Black Duck, prima di un rilascio. Ho fatto anche un training soltanto per questo. Motivo: verificare che le licenze dei singoli pezzi codice fossero giuste, e soprattutto che non ci fossero inquinamenti fra di loro e, peggio ancora, pezzi di codice di altri progetti o addirittura di altre aziende. In caso di problemi -> contattare gli sviluppatori. In caso di ulteriori problemi -> contattare il Legal Department.
Contribuire a un progetto open source sarà un passeggiata, ma soltanto per chi ha ancora una visione ingenua di ciò che ci sta dietro, non avendo lavorato per aziende che hanno pesanti responsabilità alle spalle.
Per il resto sì: se c'è qualcosa che non mi piace non la uso. Adesso corro a fare una statua a Lapalisse...
1. Non mi sto alterando né alzando i toni, ho semplicemente messo enfasi su alcuni termini.
2. Non mi estrapolare la frase dal contesto, ovvero:
Non rispondi in base a quello che scrivo, visto che se io ti parlo di (OBBLIGO di) LAVORARE SU PROGETTI OPEN SOURCE e tu mi rispondi
"In primis il contratto lavorativo NON mi obbligava a dover rilasciare necessariamente le modifiche fatte al codice open source (qualunque fosse la licenza. Inclusa GPL e LGPL, quindi)."
"non mi ha mai obbligato a lavorare su software open source o diversamente libero: gli strumenti da usare per le test suite me li sono scelti (o proprio realizzati di sana pianta) io"
"Lavorare su progetti open source" (che affermavo io), "non obbligava a dover rilasciare le modifiche fatte al codice open source" e "non mi obbligava a scegliere gli strumenti da usare" (che affermavi tu)
Sono 3 cose completamente differenti che sanno esattamente di tentativo voler raggirare la domanda.
Assolutamente no. Rileggiti la discussione e magari scoprirai finalmente che ho solo e semplicemente risposto a ciò che ti stavi inventando nei miei riguardi. Da cui le mie doverose precisazioni.
Capisco che la discussione si sia ingarbugliata, ma non c'è niente che una rilettura, possibilmente con un po' di calma e senza astio, non possa chiarire.
Che poi, se la Intel ti diceva "lavora sul driver open source per Linux" (e si suppone che se una azienda ti dia determinato compito devi eseguirlo, non credo tu abbia facoltà di rifiutarlo), il codice che scrivevi che fine faceva? Te lo tenevi per te "in quanto non ti obbligava a pubblicare il codice open source" o lo pubblicavi nel repository?
E niente, vale ancora quanto ho scritto qui sopra. Mi costringi a riquotarmi:
"Quanto a Intel, non mi ha mai obbligato a lavorare su software open source o diversamente libero: gli strumenti da usare per le test suite me li sono scelti (o proprio realizzati di sana pianta) io. Discorso diverso se la mansione fosse stata di contribuire a roba come GDB, ovviamente."
La parte evidenziata risponde pienamente alle tue domande.
È esagerato, come fai notare tu stesso ci sono tranquillamente aziende che lo fanno senza drammi come fai tu.
Così come molti dei progetti popolari al momento sono sotto licenze GPL e relative.
Vedi sopra. Io non so cosa facciano le altre aziende, ma se non conoscono né usano software come Black Duck mi preoccuperei non poco.
Tutto questo commenta si contraddice con il tuo precedente ma vabbè, ormai ci sto facendo l'abitudine .
Mi sono corretto, ma non ti va bene nemmeno questo: chiara dimostrazione di insofferenza nei miei riguardi. E anche di questo non c'erano dubbi.
Sarà, ma sei l'unico su questo forum che si trova costretto ogni 3 secondi a pubblicare il proprio CV nelle dicussioni.
Forse perché qualcuno mi ha mosso delle precise accuse?
Non so, dalle tue parti magari puoi lasciare che altri t'infanghino tranquillamente, e allora alzo le mani.
Pareri diversi. Personalmente non ritengo le due cose la stessa cosa. Credo sia inutile andare oltre.
Ma anche no: vedi sopra. E' una questione tecnica: è vero quello che dico io, oppure non lo è. Non c'è altra via. Non c'è spazio per le opinioni personali, in questi casi.
Stiamo ripetendo ciclicamente le stesse identiche cose, senza aggiungere nulla di nuovo alla discussione. Non so a te, ma, a me, annoia una discussione così.
Vero. Per questo ti consiglio di rileggere accuratamente i precedenti commenti per chiarire meglio come siano andate le cose, prima di continuare con questo ping-pong.
no, momento perchè di passare per cazzaro proprio non ne ho voglia.
con mandriva non avevo installato nulla se non calc (in inglese) e di menu manco l'ombra; questo con l'iso che ho scaricato oggi.
non demordendo, ho provato con ubuntu, anche questo scaricato oggi
nell'ordine
tentativo 1)
boot da usb.
- 2 minuti secchi di schermo nero (e va beh, il muletto è vecchio, seppur non vecchissimo).
- 5 minuti di schermo con logo e clessidra
- faccione del panda
- scelta di lingua, ok!
- scelta di tastiera: 8 layout di tastiera italiana (compreso il siciliano... ma chi - l'ha mai vista una tastiera siciliana?), ma tutte le descrizioni in inglese (a proposito... cosa sono le dead keys? boh)
- procedura che chiede di premere tasti speciali (evidentemente non si fida della mia scelta)...
box per provare i tasti.
il tasto avanti RIMANE SEMPRE GRIGIO; non c'è modo di proseguire
Reboot
2)
provo installa come oem: arrivo a un prompt... scelta sbagliata
reboot.
3) altro tentativo con installa "normale"
ancora 2+5 minuti di attesa.
stavolta però arrivo a una pagina in 1280x1024 (prima ero in 800x600) senza faccione del panda.
stesso richiesta di selezionare il layout di tastiera... però stavolta, magia! il tasto avanti c'è
arrivo finalmente alla fatidica scelta:
- installazione barebone
- installazione office, con "strumenti di produttività" (vado a memoria). non mi sembra ci fosse la possibilità di selezione
avanti
opzione di installazione, disco raid.
RAID? gheto bevuo? è un disco EIDE d'anteguerra, DA SOLO? di che raid stai parlando?, comunque si, quello.
oh... si accorge che sopra quel disco c'era windows 10 e mi chiede il da farsi.
Zappa! zappa senza pietà! con 4gb e disco meccanico LTSC è davvero troppo lento!
e via, finalmente parte l'installazione.
arrivati al 50e rotti % "errore sconosciuto: impossibile proseguire nell'installazione".
magari poi provo con il portatile (d'anteguerra anche quello, ma che, grazie a un SDD da 18 euro, regge W10 LTSC come una roccia.
va da se che stavolta col kaiser che "vado sopra" windows; swap del disco, e il panda si accontenta del vecchio disco meccanico.
stay tuned.
Guarda che è sempre colpa tua, qualunque cosa tu faccia. :D
con mandriva non avevo installato nulla se non calc (in inglese) e di menu manco l'ombra; questo con l'iso che ho scaricato oggi.
OpenMandriva mi sa, Mandriva è dal 2015 che non esiste più...comunque di default dovrebbe avere kde, quindi è possibile installare discover o dnfdragora (mi pare si chiami così) come GUI per installare le applicazioni...openmandriva non è comunque una distribuzione così user friendly, ma la conosco poco e niente, con gli RPM ho usato in passato OpenSuse, ben fatta, ma pesantissima sul mio pc dell'epoca e Fedora, che ancora oggi dico boh, non so dargli una definizione.
non demordendo, ho provato con ubuntu, anche questo scaricato oggi
Il problema è che non mi ritrovo con quello che scrivi, all'avvio delle iso di ubuntu c'è la possibilità di scegliere ubuntu, ubuntu modalità sicura, installa come OEM e il test della memoria...ora qui se non sei sicuro che venga riconosciuto tutto fai la modalità sicura, sennò ubuntu e basta, alla schermata successiva se non ricordo male inizia la parte grafica, dove puoi scegliere oltre che la lingua se avviarlo in live o installarlo subito, se lo installi subito poi c'è la selezione della tastiera, dopo questa se vuoi fare l'installazione standard o quella minimale, poi in fondo c'è se vuoi installare subito gli aggiornamenti e se vuoi installare il sofware proprietario (eventuali driver che hanno bisogno di firmware non open), in seguito c'è la selezione del disco con il partizionamento, il fuso orario, i dati dell'utente...ora direi che i passaggi più comuni sono ubuntu -> italiano -> installa -> tastiera italiana -> installazione standard -> installa aggiornamenti -> installa software di terze parti...vabbè selezione disco e il resto c'è poco da dire :).
Comunque se vuoi un consiglio spassionato, visto che parli di un pc con qualche annetto sulle spalle, meglio xubuntu, lubuntu o al massimo ubuntu mate...sono più leggere sull'hardware...richiedono però un po' più di manualità e di personalizzazione...è il prezzo della leggerezza.
Tedturb0
08-12-2021, 10:17
Guarda che non siamo discutendo al bar dello sport se Neymar sia stato un pesce in una vita precedente, ma di una questione squisitamente tecnica dove è possibile determinare oggettivamente se sia vera o falsa.
Questo:
"E ribadisco: TECNICAMENTE (lo rendo più chiaro) inglobare direttamente codice LGPL dentro un'applicazione è sostanzialmente equivalente a eseguire linking statico delle librerie LGPL col codice dell'applicazione.
Il risultato è un eseguibile unico, in cui mezzo ci troverai in ogni caso lo stesso codice LGPL, dove il linker avrà deciso di schiaffarlo."
O è vero, o è falso: tertium non datur.
Linkare staticamente una libreria LGPL ad un applicazione consente al produttore di rilasciare i file oggetto in maniera tale che l'utente possa rilinkarseli.
Integrare codice LGPL in un applicazione ovviamente non garantisce questa possibilita' e quindi inevitabilmente costringera il produttore ad aprire il codice dell'applicazione.
Se pensi che sia falso ti posso fornire una dimostrazione con tanto di disegnino allegato che ti mostra come funzionano un compilatore, un linker, il loader, e un'applicazione a runtime, in tutti e due gli scenari.
Mi auguro di non doverci arrivare, perché si tratta semplicemente di applicare le nozioni di base.
fai fai, siamo curiosi.
randorama
08-12-2021, 10:41
OpenMandriva mi sa, Mandriva è dal 2015 che non esiste più...comunque di default dovrebbe avere kde, quindi è possibile installare discover o dnfdragora (mi pare si chiami così) come GUI per installare le applicazioni...openmandriva non è comunque una distribuzione così user friendly, ma la conosco poco e niente, con gli RPM ho usato in passato OpenSuse, ben fatta, ma pesantissima sul mio pc dell'epoca e Fedora, che ancora oggi dico boh, non so dargli una definizione.
quello (ho cercato mandriva, ho aperto il primo link, ho scaricato l'iso che mi ha proposto.
tentativo abortito.
Il problema è che non mi ritrovo con quello che scrivi, all'avvio delle iso di ubuntu c'è la possibilità di scegliere ubuntu, ubuntu modalità sicura, installa come OEM e il test della memoria...ora qui se non sei sicuro che venga riconosciuto tutto fai la modalità sicura, sennò ubuntu e basta, alla schermata successiva se non ricordo male inizia la parte grafica, dove puoi scegliere oltre che la lingua se avviarlo in live o installarlo subito, se lo installi subito poi c'è la selezione della tastiera, dopo questa se vuoi fare l'installazione standard o quella minimale, poi in fondo c'è se vuoi installare subito gli aggiornamenti e se vuoi installare il sofware proprietario (eventuali driver che hanno bisogno di firmware non open), in seguito c'è la selezione del disco con il partizionamento, il fuso orario, i dati dell'utente...ora direi che i passaggi più comuni sono ubuntu -> italiano -> installa -> tastiera italiana -> installazione standard -> installa aggiornamenti -> installa software di terze parti...vabbè selezione disco e il resto c'è poco da dire :).
sono esattamente quelle; normale, graphic safe, oem, una quarta che non ricordo.
con la versione normale mi sono incraniato come detto con la tastiera, poi un crash di sistema (probabilmente dovuto all'hw, anche se mi sembra strano, visto che sulla stessa configurazione ci ho installato ltsc un paio di settimane fa).
Comunque se vuoi un consiglio spassionato, visto che parli di un pc con qualche annetto sulle spalle, meglio xubuntu, lubuntu o al massimo ubuntu mate...sono più leggere sull'hardware...
un consiglio spassionato? lascio perdere.
ma ti pare che un utente normale debba scegliere tra decine di versione di quello che dovrebbe essere lo stesso sistema operativo?
ma ti sembra che le decine (si, decine) di distro diverse siano paragonabili alle 5-6 di windows (ognuna delle quali per altro ha un target ben preciso e sono ben indirizzate a un target ben definito?
e, come che sia, come ho detto, su quella macchina Windows 10 64 bit ci gira; teoricamente persino 11 (francamente ho preferito evitare)
però diciamo che quell'hardware è instabile (potrebbe...); ho ripiegato sul portatile (più vecchio ma stabile e affidabile al 100% (gliene ho fatte letteralmente di tutti i colori)
ubuntu non ci va (colpa mia ho visto dopo che l'iso è solo versione 64 bit e ubuntu non supporta più i 32... amen)
va bene! scarichiamo una versione vecchia e già che ci siamo cambiamo anche distro.
debian 11 x86
è stato un DELIRIO.
durante l'avvio dell'ìinstall mi appare un messeggio che alcuni messaggi dell'install non erano tradotti e che quindi era preferibile proseguire in inglese, installazione durata 30 minuti (dove venivo minuziosmente informato di cosa veniva scompresso e installato).
alla fine al reboot, il sistema non è partito; non escludo di aver dato qualche risposta troppo affrettata sulle opzioni di boot.
rimane il fatto che su quella stessa macchina l'installa di W10 ltsc è durata una decina di minuti e alla fine, installato office 2016, è risultata una buona macchina di emergenza
alla fine come ultimo tentativo per oggi, mi sono scaricato una versione x86 di mint.
li ho scoperto finalmente l'arcano delle applicazioni.
voi con ubuntu ve le trovate "pronte da installare" perché ubuntu si appoggia a uno store (quello che a voi sta sulle balle per android, windows; a me per coerenza, anche linux o su qualunque altro sistema).
la cosa divertente è scoprire che sta sulle balle anche ai developer di mint ( e non lo dico io, lo scrivono esplicitamente loro! , che però offrono la possibilità di ripristinarlo con un semplice comando. (un SUDO, ovviamente!)
per farla breve; ormai mi ha preso la cazzimma e oggi provo anche sto mint (ovviamente versione x86; non ho proprio voglia di tornare in garage a prendere freddo).
ma è una questione di principio giusto perchè ho un po' di tempo, un muletto su cui fare pasticci e soprattutto un disco fisso "di scorta"; mai e poi mai sarebbe potuto diventare una scelta se ne avessi avuto solo una a disposizione.
se poi voi pensate che sia una alternativa perseguibile... va bene: vi lascio al vostro proselitismo; male non fate.
alla peggio il male (fisico) ve lo farà l'amico-utente medio a cui, con sacro furore, braserete la partizione di windows :D)
un consiglio, se posso darvene uno, non andate in due; le probabilità che litigherete sulla distro migliore non sono poi così basse.
però... tutto sommato non è stata una esperienza inutile. girellando qui e la ho scoperto minuetOS.
un ambiente grafico che sta tutto su un floppy da 1,4mb.
ecco, questo mi intriga :)
randorama
08-12-2021, 11:41
clamoroso al cibali!
mint boota.
non mi propone l'installazione ma va in modalità live. perchè?
poco importa... arrivo a un desktop minimale, pulitissimo su cui spicca in bella vista una bella icona "installa mint".
clicca sopra, parte l'install, riconosce la rete wifi (non il wps, ma vabbeh), tutto ben tradotto.
viene offerta la possibilità di installare software di terze parti, con i vari caveat del caso.
molto friendly, finalmente.
in attesa di arrivare in fondo, e di decidere come installare libre office: tramite market (da ripristinare) o tramite sudo
ma.. ci voleva tanto? o meglio; ma ci volevano decine di versioni? ma non sarebbe stato meglio per l'utenza (e di conseguenza per il progetto) unificare gli sforzi in una una distribuzione?
edit.
finita l'installazione.
bello, davvero.
interfaccia minimale, pulitissima (fin troppo... lo sfondo nero è quasi da lutto).
aggiornamenti (quasi) automatici, quando finito vedrò come installare open office.
mi sa che non sarà a breve; a giudicare dai tempi e della quantità di file scaricati sembra che l'installazione dalla ISO non sia servita a un accidenti e che stia aggiornando tutto.
purtroppo... c'è un però.
non è per nulla più performante di windows.
almeno per quanto mi riguarda, non ne vale la pena.
andrew04
08-12-2021, 12:32
E cosa direbbe, scusa? Secondo me parti prevenuto nei miei confronti, e me ne faccio sempre più convinto a ogni tua replica.
Il concetto è molto semplice. Quando hai iniziato a parlare delle diverse licenze dei componenti di Qt ho espresso le mie preoccupazioni da programmatore nonché conoscitore degli effetti delle diverse licenze, avanzando quindi delle soluzioni.
Tutto qui.
Non vedo cosa c'entri il fatto che al momento non uso né m'interessano le Qt, che è semplicemente la verità oggettiva.
E ti faccio notare che questo è... un forum di discussione: spunta un argomento in un thread, e se qualcuno ha qualcosa da dire... la dice. Senza vederci necessariamente malizia di chissà quale tipo, come fai tu.
Che sei incoerente? Che critichi giusto per criticare?
Ti faccio un esempio con il settore in cui lavori, più o meno, adesso: Se io ti dico, "dovrebbero installarmi un sediolino più ergonomico perché quello che ci sta lo trovo scomodo" e tu mi rispondi "Certo, puoi cambiarlo facilmente lei stesso acquistandolo separatamente e montandolo da solo", allora io prendo e ti rispondo "no ma tanto non mi interessa prendere una BMW"
Tu potresti tranquillamente rispondermi " e allora che ca...o me lo chiedi a fare di cambiare il sediolino?"
Non so se ho reso l'idea del ragionamento insensato che hai fatto sull'installer delle Qt.
Perché è questo il ragionamento che hai fatto.
(Che poi pure rendendo meno equivalente e più "concreto": vai in una concessionaria, chiedi di fare un modello "personalizzato" in parecchi aspetti, fagli perdere mezza giornata e poi escitene con "no ma la bmw non è di mio interesse", e vedi come ti arriva un oggetto contundente dietro la nuca mentre stai uscendo :D )
Sta calmo, e vedi sopra: questo è un forum di discussione, e sto semplicemente esprimendo la mia opinione e riportando la mia esperienza.
Sono calmissimo. Non capisco veramente dove tu veda me alterato. Non è che inizi soffrire di paranoie?
L'opinione e l'esperienza sono una cosa, considerare tutti scemi incapaci di scegliere una licenza tranne te è un giudizio.
Sono cose diverse.
Quand'è che l'avrei fatto intendere? Cos'è, adesso cominci con le mistificazioni? Sei a corto di argomenti?
Mai detto che sono tutti scemi, ma ci sono vagonate di programmatori che non hanno idea di cosa siano le licenze del software e delle implicazioni che ci possono essere. Ed è a questi che mi rivolgo, ovviamente.
Ma a questo punto immagino che a te vada bene che un programmatore possa avere di questi problemi. Anzi, magari è proprio quello che vuoi, a questo punto, se mi posso permettere di usare la stessa malizia che stai esercitando nei miei confronti: per farli cadere nelle trappole di GPL et similia, e sottrargli il loro codice.
Nessuna mistificazione, semplicemente il tuo testo, te l'ho evidenziato pure in grassetto prima
"vedo un pericolo per chi utilizza quelle librerie e non è sufficientemente informato"
Parti dal preconcetto che la gente che sceglie una licenza GPL non si informi a sufficienza, e lo hai ripetuto anche adesso
"ci sono vagonate di programmatori che non hanno idea di cosa siano le licenze del software"
Come se, "vagonate di programmatori"(parole tue) avessero bisogno di Cesare, unico esperto al mondo in licenze, per "avere idea di cosa siano licenze del software" (parole, quasi, tue).
Opinione è una cosa, giudizio che spara a zero su una grossa fetta di sviluppatori tutt'altra. È arroganza e presunzione.
A me, va semplicemente bene che un programmatore possa fare le sue scelte liberamente e senza considerato incapace di sceglierle da solo.
E tranquillo, Cesare, nessuno "esercita malizia", "è prevenuto" e tutto il resto che dici dopo, verso di te, semplicemente traggo un giudizio dopo ogni discussione che facciamo, e ne abbiamo fatte diverse.
Poi se dobbiamo resettare il cervello ogni volta che discutiamo e fare finta di non conoscerci a quella successiva allora dillo, ma non credo di esserne capace.
Sorvolo sulla fesseria del "sottrarre il codice",
Tra l'altro, a differenza tua che stai facendo una vera e propria crociata CONTRO la GPL, non mi sembra mai di aver fatto crociate contro le licenze proprietarie a prescindere, come fai tu.
Metto in evidenza semplicemente i vantaggi, secondo il mio punto di vista, delle licenze libere e dell'open source in generale, però poi non è che se uno utilizza una licenza proprietaria , lo considero "non sufficientemente informato" o "che non ha idea di cosa siano le licenze", come fai invece tu con chi utilizza licenze GPL.
Ormai stai divagando a ruota libera, e sei entrato in modalità vittimistico-contestatoria (ovviamente contro tutto quello che dico io).
Quand'è che avrei mai negato tutto ciò? Come ho già detto, ho riportato la MIA ESPERIENZA IN UNA MULTINAZIONALE.
Evidentemente non hai la minima idea di quello che ci sia dietro in queste realtà, ma ti senti in dovere di stigmatizzarlo lo stesso, ormai per partito preso.
Per inciso: alla Intel mi occupavo della scansione dei sorgenti col software Black Duck, prima di un rilascio. Ho fatto anche un training soltanto per questo. Motivo: verificare che le licenze dei singoli pezzi codice fossero giuste, e soprattutto che non ci fossero inquinamenti fra di loro e, peggio ancora, pezzi di codice di altri progetti o addirittura di altre aziende. In caso di problemi -> contattare gli sviluppatori. In caso di ulteriori problemi -> contattare il Legal Department.
Contribuire a un progetto open source sarà un passeggiata, ma soltanto per chi ha ancora una visione ingenua di ciò che ci sta dietro, non avendo lavorato per aziende che hanno pesanti responsabilità alle spalle.
Per il resto sì: se c'è qualcosa che non mi piace non la uso. Adesso corro a fare una statua a Lapalisse...
Quindi evidenziare che, contrariamente a quanto dici, ci sono aziende che sviluppano software con GPL senza fare drammi, è vittimismo, va bene.
Esistono anche multinazionali che usano licenza GPL, ti ho citato queste perché sono i software più "popolari" ed i primi che sono venuti in mente.
Tra l'altro hai una visione estremamente limitata visto che in ogni tuo post parli esclusivamente di "contribuire a progetti open source", quando qui si sta parlando proprio di SVILUPPARLI, aziende che sviluppano interamente in OPEN SOURCE, con tanto di licenza GPL.
(Senza contare che ancora una volta tiri in ballo il tuo curriculum, in una parte del post in cui non ci azzecca nulla.)
Assolutamente no. Rileggiti la discussione e magari scoprirai finalmente che ho solo e semplicemente risposto a ciò che ti stavi inventando nei miei riguardi. Da cui le mie doverose precisazioni.
Capisco che la discussione si sia ingarbugliata, ma non c'è niente che una rilettura, possibilmente con un po' di calma e senza astio, non possa chiarire.
E niente, vale ancora quanto ho scritto qui sopra. Mi costringi a riquotarmi:
"Quanto a Intel, non mi ha mai obbligato a lavorare su software open source o diversamente libero: gli strumenti da usare per le test suite me li sono scelti (o proprio realizzati di sana pianta) io. Discorso diverso se la mansione fosse stata di contribuire a roba come GDB, ovviamente."
La parte evidenziata risponde pienamente alle tue domande.
Ed ancora: assolutamente nessun astio, il testo citato letteralmente dai tuoi post è quello e non lascia spazio a molte interpretazioni.
Poi se nel tuo italiano ora "rilasciare codice open source" "lavorare su codice opensource" e "usare strumenti opensource" sono diventati la stessa cosa, allora non posso farci nulla.
Ma io sono abbastanza sicuro che "lavorare"/"contribuire", "rilasciare" e "usare" siano ancora verbi differenti.
Comunque, al di là delle interpretazioni arbitrarie dei verbi, diamo per confermato allora che nessuno ti ha obbligato a "lavorare su codice open source", e chiudiamo qui, almeno questo punto.
Vedi sopra. Io non so cosa facciano le altre aziende, ma se non conoscono né usano software come Black Duck mi preoccuperei non poco.
Mi sono corretto, ma non ti va bene nemmeno questo: chiara dimostrazione di insofferenza nei miei riguardi. E anche di questo non c'erano dubbi.
Nessuna insofferenza, e ti invito a fare meno la vittima (specie poi dopo che ti accusi ME di farlo).
Una correzione è una cosa, dire costantemente tutto ed il contrario di tutto quanto affermavi in precedenza, è totale incoerenza.
Forse perché qualcuno mi ha mosso delle precise accuse?
Non so, dalle tue parti magari puoi lasciare che altri t'infanghino tranquillamente, e allora alzo le mani.
Credo tu abbia evidenti problemi a comprendere il testo, sto PARLANDO¹ DI ALTRE DISCUSSIONI, non di questa.
Quella di citare l'azienda dove lavori è una cosa che fai SPESSISSIMO.
¹ed esplicitamente, vedi parte citata da te "nelle discussioni", plurale, non "in questa discussione"
Tra l'altro poi "infangare", manco t'avessi dato del criminale
"L'incredibile infamia dell'essere obbligato a lavorare si codice open source"
E meno male che la vittima ero sempre io :rolleyes:
Ma anche no: vedi sopra. E' una questione tecnica: è vero quello che dico io, oppure non lo è. Non c'è altra via. Non c'è spazio per le opinioni personali, in questi casi.
Nel caso non l'avessi capito: sto tentando di chiudere la discussione.
Visto che tanto è impossibile discutere con te, come ho già detto, che pensi che tutti gli altri siano perennemente in torto e tu sia il solo ad avere ragione.
Vero. Per questo ti consiglio di rileggere accuratamente i precedenti commenti per chiarire meglio come siano andate le cose, prima di continuare con questo ping-pong.
Direi più di chiudere la discussione che tanto non porta a nulla.
non mi propone l'installazione ma va in modalità live. perchè?
Le versioni più vecchie di ubuntu erano così, immagino avrai installato la versione 19, che è basata su ubuntu 18.04, l'ultima versione 32 bit.
molto friendly, finalmente.
in attesa di arrivare in fondo, e di decidere come installare libre office: tramite market (da ripristinare) o tramite sudo
ma.. ci voleva tanto? o meglio; ma ci volevano decine di versioni? ma non sarebbe stato meglio per l'utenza (e di conseguenza per il progetto) unificare gli sforzi in una una distribuzione?
Si Mint è davvero user friendly, penso sia la distribuzione migliore in questo senso...anche più dell'ubuntu da cui deriva.
edit.
finita l'installazione.
bello, davvero.
interfaccia minimale, pulitissima (fin troppo... lo sfondo nero è quasi da lutto).
aggiornamenti (quasi) automatici, quando finito vedrò come installare open office.
mi sa che non sarà a breve; a giudicare dai tempi e della quantità di file scaricati sembra che l'installazione dalla ISO non sia servita a un accidenti e che stia aggiornando tutto.
Eh quando si prendono le versioni più vecchie purtroppo è così, devi installare un botto di aggiornamenti.
purtroppo... c'è un però.
non è per nulla più performante di windows.
almeno per quanto mi riguarda, non ne vale la pena.
Non sapendo che versione hai preso (la xfce è la più leggera), ne il pc su cui lo hai installato, è difficile dare opinioni, Mint poi non è un campione di leggerezza...direi che ormai il minimo sindacale è un dual core con 4 gb di ram, con 2 gb come apri il browser e qualche pagina di troppo parte immediatamente lo swap...comunque sia con 2 che con 4 gb conviene sempre cambiare il valore di swappiness.
randorama
08-12-2021, 13:25
Le versioni più vecchie di ubuntu erano così, immagino avrai installato la versione 19, che è basata su ubuntu 18.04, l'ultima versione 32 bit.
Si Mint è davvero user friendly, penso sia la distribuzione migliore in questo senso...anche più dell'ubuntu da cui deriva.
Eh quando si prendono le versioni più vecchie purtroppo è così, devi installare un botto di aggiornamenti.
Non sapendo che versione hai preso (la xfce è la più leggera), ne il pc su cui lo hai installato, è difficile dare opinioni, Mint poi non è un campione di leggerezza...direi che ormai il minimo sindacale è un dual core con 4 gb di ram, con 2 gb come apri il browser e qualche pagina di troppo parte immediatamente lo swap...comunque sia con 2 che con 4 gb conviene sempre cambiare il valore di swappiness.
alla fine ci sono luci e ombre.
il sistema è solido e ben guidato; l'installazione è "roba da utente qualunque ", non da smanettone.
per il market, in teoria non doveva esserci... in realtà mi sono trovato un "coso" che dichiara di gestire 60.000 app.
non le ho contate, ma di sicuro libreoffice c'era ed è andato su senza problemi (cosa stranissima ha scaricato davvero poco).
installato anche chromium (per prova, per l'amor di dio... lo so che firefox è uberfichissimo); quello ha dovuto scaricare molto di più; chissà perchè.
ma la cosa davvero ridicola è che, se cerchi di scaricare chrome, quindi non passando dal market, ti viene chiesto "per quale linux"? e quindi di propone pacchetti diversi; immagino che sia così per qualunque altra applicazione.
ecco, questo è una cosa che la comunità a mio parere non riesce a capire (e temo non capirà mai); volere "fare guerra" a microsoft quando, in realtà, la guerra se la stanno facendo in casa.
in realtà, per l'utente medio, è un non problema; il market rende tutto trasparente; fintanto che office, chromium, vlc e sa dio cos'altro passano dal market, è un non problema.
per l'utente "non medio", che vuole scaricarsi qualche gingillo non sul market (o a cui comunque il market sta sul duodeno), beh... questo è un problema.
(ne più ne meno come è una scocciatura scegliere tra versione 32 o 64 bit, beninteso).
a mio parere le millemila versioni NON sono una ricchezza ma un limite.
il fatto che, inutile nasconderlo, ci sia "guerra" tra i maintainer un problema (e una gioia per microsoft... che può dedicarsi animo e corpo all'unica vera guerra che gli interessa: quella contro chrome).
per quanto mi riguarda, il vero problema è un altro.
a parità di hardware (scarso, per carità) windows x86 performa assai meglio; alla faccia del mantra che "linux è ottimo per rivitalizzare il vecchio hardware"; no, non è vero.
in buona sostanza bell'esperimento (5 in realtà, 'tacci loro), ma finisce qui; via l'ssd con linux e dentro quello con w10 x86
potrei considerarlo da un mero punto di vista economico, per risparmiare i costi delle licenze.
ma visto che, bene o male tutte le macchine hanno un windows licenziato (il bello delle aziende che comprano i pc con licenze oem che non usano :D) e che con office ho in casa una licenza educational, non ho davvero nessun motivo.
mi rimane da giocherellare con MinuetOS...
non è ovviamente una alternativa fruibile, ma l'idea di quanto siano riusciti a ficcare su un floppy disk mi incuriosisce davvero :)
andrew04
08-12-2021, 17:50
nel mentre... scaricato libre office, ottimo.
proposta di apertura con file, ottimo! non devo installare un decompressore come dovrei fare con wind... ah, no, windows ormai supporta nativamente gli zip
uhm... nessun setup.
cerchiamo il readme ... eccolo!
uhm... in inglese. va beh, l'office era in italiano ma chissenefrega.
dov'è il setup?
niente setup! apri il terminale che è più semplice.
va bene...
apri il terminale...
setup (invio)
command not found.
command not found? ma non era la versione italiana?
install
manca il file operando (eh?) ah, però adesso in italiano!
try "install help" for more information (ah, no l'italiano è stato un lampo).
va beh, cosa dice il readme?
sudo (ma godo) dnf insta... uh no! questo è per fedora, io ho installato mandriva
d'altra parte anche su windows a seconda della versione cambiano i comandi
allora per mandriva
sudo urpmi *.rpm
e qui l'apoteosi
"questa lezione (lezione?!?!? è un comando) dovrebbe essere impartita dall'amministratore di sistema locale (e sticazzi... perchè un utente deve essere amministratore vero?)
solitamente equivale a:
- rispettare la privacy degli altri (mica come gli utenti che sono impiccioni)
- pensare prima di digitare ('azz mi ha beccato che stavo dando il comando per fedora
- da grandi poteri derivano grandi responsabilità (
IL POTERE DEL SETUP!!!!!!!
ma andate a stendere...
no, momento perchè di passare per cazzaro proprio non ne ho voglia.
con mandriva non avevo installato nulla se non calc (in inglese) e di menu manco l'ombra; questo con l'iso che ho scaricato oggi.
non demordendo, ho provato con ubuntu, anche questo scaricato oggi
nell'ordine
tentativo 1)
boot da usb.
- 2 minuti secchi di schermo nero (e va beh, il muletto è vecchio, seppur non vecchissimo).
- 5 minuti di schermo con logo e clessidra
- faccione del panda
- scelta di lingua, ok!
- scelta di tastiera: 8 layout di tastiera italiana (compreso il siciliano... ma chi - l'ha mai vista una tastiera siciliana?), ma tutte le descrizioni in inglese (a proposito... cosa sono le dead keys? boh)
- procedura che chiede di premere tasti speciali (evidentemente non si fida della mia scelta)...
box per provare i tasti.
il tasto avanti RIMANE SEMPRE GRIGIO; non c'è modo di proseguire
Reboot
2)
provo installa come oem: arrivo a un prompt... scelta sbagliata
reboot.
3) altro tentativo con installa "normale"
ancora 2+5 minuti di attesa.
stavolta però arrivo a una pagina in 1280x1024 (prima ero in 800x600) senza faccione del panda.
stesso richiesta di selezionare il layout di tastiera... però stavolta, magia! il tasto avanti c'è
arrivo finalmente alla fatidica scelta:
- installazione barebone
- installazione office, con "strumenti di produttività" (vado a memoria). non mi sembra ci fosse la possibilità di selezione
avanti
opzione di installazione, disco raid.
RAID? gheto bevuo? è un disco EIDE d'anteguerra, DA SOLO? di che raid stai parlando?, comunque si, quello.
oh... si accorge che sopra quel disco c'era windows 10 e mi chiede il da farsi.
Zappa! zappa senza pietà! con 4gb e disco meccanico LTSC è davvero troppo lento!
e via, finalmente parte l'installazione.
arrivati al 50e rotti % "errore sconosciuto: impossibile proseguire nell'installazione".
magari poi provo con il portatile (d'anteguerra anche quello, ma che, grazie a un SDD da 18 euro, regge W10 LTSC come una roccia.
va da se che stavolta col kaiser che "vado sopra" windows; swap del disco, e il panda si accontenta del vecchio disco meccanico.
stay tuned.
quello (ho cercato mandriva, ho aperto il primo link, ho scaricato l'iso che mi ha proposto.
tentativo abortito.
Ed ecco qui che crolla definitivamente tutto il castello di critiche basato sul nulla.
OpenMandriva utilizza dnf (si, lo stesso di fedora) e non urpmi che era utilizzato dalla Mandriva di 10 anni fa.
https://wiki.openmandriva.org/en/distribution/guides/software-management/DNF
Così come non esiste nessun "panda" tra gli animali di Ubuntu, e non esiste nessuna clessidra come cursore d'attesa.
Potrei smentire anche altro del festival delle ca...te che sto leggendo (anche se non basterebbe un mese per smentirle tutte), ma mi limito a questo, dovrebbe essere sufficiente :)
randorama
08-12-2021, 19:00
Così come non esiste nessun "panda" tra gli animali di Ubuntu, e non esiste nessuna clessidra come cursore d'attesa.
Potrei smentire anche altro del festival delle ca...te che sto leggendo (anche se non basterebbe un mese per smentirle tutte), ma mi limito a questo, dovrebbe essere sufficiente :)
che palle che sei.
l'animale che sta sullo sfondo rosso arancione.
questo cos'é?
https://www.punto-informatico.it/app/uploads/2021/10/ubuntu_2110.jpg
un panda, un furetto? un lemure? l'animaletto peloso va meglio?
poi perdonami se ho chiamato "clessidra" il cursore di standby.
per fugare ogni tuo dubbio "ah! dicono bugie! dicono bugie!"
lo chiamerò cursore a forma circolare con 3 sezioni di colore chiaro di circa 60 gradi ciascuno che ruotano, dando l'impressione del tempo che scorre".
ti va meglio così? sei più contento? devo trovare una immagine anche di quello?
ti serve qualche altra descrizione delle icone? vuoi che ti conti il numero di pixel dal bordo superiore sinistro dello schermo all'icona "installa mint"?
o preferisci un bel video?
ah, per altro... torno ora dal garage.
mint 64 bit non si è installato manco a calci. anche sul muletto 64bit (athlon 6000 con 4gb di ram, è "andato su" solo la versione 19.2 a 32 bit.
vuoi le foto?
accidenti, ho cancellato tutte le iso (un po' mi sono rotto).
peccato, altrimenti potevo darti il crc32 .
magari con un filmatino mentre girava fsum.
ah, te l'ho già scritto che, su quelle due macchine ltsc (32 bit sul portatile, 64 sul muletto sono più performanti di linux)?
andrew04
08-12-2021, 19:16
che palle che sei.
l'animale che sta sullo sfondo rosso arancione.
questo cos'é?
https://www.punto-informatico.it/app/uploads/2021/10/ubuntu_2110.jpg
un panda, un furetto? un lemure? l'animaletto peloso va meglio?
poi perdonami se ho chiamato "clessidra" il cursore di standby.
per fugare ogni tuo dubbio "ah! dicono bugie! dicono bugie!"
lo chiamerò cursore a forma circolare con 3 sezioni di colore chiaro di circa 60 gradi ciascuno che ruotano, dando l'impressione del tempo che scorre".
ti va meglio così? sei più contento? devo trovare una immagine anche di quello?
ti serve qualche altra descrizione delle icone? vuoi che ti conti il numero di pixel dal bordo superiore sinistro dello schermo all'icona "installa mint"?
o preferisci un bel video?
ah, per altro... torno ora dal garage.
mint 64 bit non si è installato manco a calci. anche sul muletto 64bit (athlon 6000 con 4gb di ram, è "andato su" solo la versione 19.2 a 32 bit.
vuoi le foto?
accidenti, ho cancellato tutte le iso (un po' mi sono rotto).
peccato, altrimenti potevo darti il crc32 .
magari con un filmatino mentre girava fsum.
ah, te l'ho già scritto che, su quelle due macchine ltsc (32 bit sul portatile, 64 sul muletto sono più performanti di linux)?
Indri vs Panda... identici!
https://lh6.googleusercontent.com/-22zA_CMaXo4/TW41m1cgkbI/AAAAAAAABUc/ORWncBI3AYk/s1600/1345755-medium.jpg
https://animals.sandiegozoo.org/sites/default/files/2016-09/panda_edit_0.jpg
Si, scherza scherza, sei divertentissimo :)
"crc32 ed fsum" finiscono per togliere ogni ulteriore dubbio: per le iso di Linux si chiamano sono con "sha256"
E lo sapresti se avvessi veramente scaricato l'iso visto che è bello in evidenza sulla pagina di download di Linux Mint
https://www.linuxmint.com/edition.php?id=288
randorama
08-12-2021, 19:20
Indri vs Panda... identici!
eh, si è un problema!
"crc32 ed fsum" finiscono per togliere ogni ulteriore dubbio: per le iso di Linux si chiamano sono con "sha256"
peccato che io sia malfidato e fsum me lo esegua da solo e, forza dell'abitudine, calcoli il crc32
SlavaSoft Optimizing Checksum Utility - fsum 2.52.00337
Implemented using SlavaSoft QuickHash Library <www.slavasoft.com>
Copyright (C) SlavaSoft Inc. 1999-2007. All rights reserved.
; SlavaSoft Optimizing Checksum Utility - fsum 2.52.00337 <www.slavasoft.com>
;
; Generated on 12/08/21 at 20:19:31
;
6e2e8b23 ?CRC32*kolibri.iso
738e47c1 ?CRC32*linuxmint-19.3-cinnamon-32bit.iso
5d6d1a49 ?CRC32*linuxmint-20.2-mate-64bit.iso
276547d2 ?CRC32*linuxmint-20.2-xfce-64bit.iso
oh, ma tu guarda!
ma aspetta, non ho finito! lasciami un attimo per recuperare il cacciavite a stella...
andrew04
08-12-2021, 19:39
eh, si è un problema!
peccato che io sia malfidato e fsum me lo esegua da solo e, forza dell'abitudine, calcoli il crc32
SlavaSoft Optimizing Checksum Utility - fsum 2.52.00337
Implemented using SlavaSoft QuickHash Library <www.slavasoft.com>
Copyright (C) SlavaSoft Inc. 1999-2007. All rights reserved.
; SlavaSoft Optimizing Checksum Utility - fsum 2.52.00337 <www.slavasoft.com>
;
; Generated on 12/08/21 at 20:19:31
;
6e2e8b23 ?CRC32*kolibri.iso
738e47c1 ?CRC32*linuxmint-19.3-cinnamon-32bit.iso
5d6d1a49 ?CRC32*linuxmint-20.2-mate-64bit.iso
276547d2 ?CRC32*linuxmint-20.2-xfce-64bit.iso
oh, ma tu guarda!
ma aspetta, non ho finito! lasciami un attimo per recuperare il cacciavite a stella...
Peccato che tutto questo ambaradan inutile non ti serva a nulla ai fini della verifica dell'ISO
randorama
08-12-2021, 19:42
Peccato che tutto questo ambaradan inutile non ti serva a nulla ai fini della verifica dell'ISO
https://i.postimg.cc/7YRpzk3c/coglione-di-turno.jpg
vuoi continuare a renderti ridicolo?
mentre ci pensi, magari tolgo sto disco dal portatile e rimetterci quello di W10
che dici? si può fare o hai ancora qualche dubbio?
non so, magari è un'immagine fotoritoccata, o l'ho installato su una macchina virtuale, od ho supplicato un amico linuxaro di farmi una foto del suo portatile...
randorama
08-12-2021, 19:52
e in attesa di sentire altre tue cialtronate, eccoti gli sha256, così stai sereno
SlavaSoft Optimizing Checksum Utility - fsum 2.52.00337
Implemented using SlavaSoft QuickHash Library <www.slavasoft.com>
Copyright (C) SlavaSoft Inc. 1999-2007. All rights reserved.
; SlavaSoft Optimizing Checksum Utility - fsum 2.52.00337 <www.slavasoft.com>
;
; Generated on 12/08/21 at 20:49:35
;
e2a30f97265093820600b782dd24064da5c0440e08bb66c9dce4aa85fd8a4de9 ?SHA256*kolibri.iso
f1e0469b220b318151bf5c9515380705ddc5d4f59dd0f1af6e78fea599f05e4a ?SHA256*linuxmint-19.3-cinnamon-32bit.iso
6b71cbac79931296550187b82021d459174d67ce509d1f2c07a867059d84f4f4 ?SHA256*linuxmint-20.2-mate-64bit.iso
3ade2a59635a071c42e68721cbcd3a43b8e511b22a1c56b16b451448d440c613 ?SHA256*linuxmint-20.2-xfce-64bit.iso
[D:\DOWNLOADS]
ti vanno bene? vuoi lo sha512? edonkey? md5? ripemd? o magari preferisci che ti riporti la sequenza dei byte a partire da una posizione a scelta.
per il market, in teoria non doveva esserci... in realtà mi sono trovato un "coso" che dichiara di gestire 60.000 app.
non le ho contate, ma di sicuro libreoffice c'era ed è andato su senza problemi (cosa stranissima ha scaricato davvero poco).
Per chiarezza a non esserci su Mint è solo lo store degli snap, uno store sotto il controllo esclusivo della sola canonical, loro non sono d'accordo, ma i programmi dai repository ci sono tutti, la differenza è che sugli snap trovi quelli aggiornati all'ultima versione, mentre sui repository solitamente sono più datati.
ma la cosa davvero ridicola è che, se cerchi di scaricare chrome, quindi non passando dal market, ti viene chiesto "per quale linux"? e quindi di propone pacchetti diversi; immagino che sia così per qualunque altra applicazione.
Dipende dai programmi, per dire io installo matlab dal dvd e ha una normale installazione tipo windows.
ecco, questo è una cosa che la comunità a mio parere non riesce a capire (e temo non capirà mai); volere "fare guerra" a microsoft quando, in realtà, la guerra se la stanno facendo in casa.
Gli sviluppatori delle varie distribuzioni non sono mai d'accordo...e in casi estremi si dividono, vedi debian e devuan per systemd.
per quanto mi riguarda, il vero problema è un altro.
a parità di hardware (scarso, per carità) windows x86 performa assai meglio; alla faccia del mantra che "linux è ottimo per rivitalizzare il vecchio hardware"; no, non è vero.
Dipende da quale distribuzione si usa e dall'interfaccia grafica che si sceglie.
randorama
08-12-2021, 20:25
Per chiarezza a non esserci su Mint è solo lo store degli snap, uno store sotto il controllo esclusivo della sola canonical, loro non sono d'accordo, ma i programmi dai repository ci sono tutti, la differenza è che sugli snap trovi quelli aggiornati all'ultima versione, mentre sui repository solitamente sono più datati.
buono a sapersi.
comunque leggendo il readme della distro ho visto che ripristinarlo è un attimo.
ormai sul muletto in garage mint l'ho installato, ci sono montati 3 dischi, penso di potergliene lasciare uno; prima o poi mi verrà anche la voglia di installare un boot manager.
mi rimane da capire perchè la versione 20 a 64 bit non ne vuole sapere di istallarsi, continua a riportare un errore di lettura scrittura.
che ci potrebbe anche stare se non fosse che mi succede con 2 chiavette con 2 versioni diverse (nel dubbio oltre la cinnamon avevo preparato anche la mate); fortuna che avevo ancora la chiavetta della 19 a 32. ho installato quella ma mi scoccia non sfruttare i 64 bit.
Dipende dai programmi, per dire io installo matlab dal dvd e ha una normale installazione tipo windows.
cosa che, francamente mi sembra abbastanza ragionevole.
ora mi rendo conto che l'antipatia per il market è una cosa abbastanza personale e che, tutto sommato è comodo. però preferirei considerarla una opzione, senza che l'alternativa sia quella di passare dal prompt
Gli sviluppatori delle varie distribuzioni non sono mai d'accordo...e in casi estremi si dividono, vedi debian e devuan per systemd.
a me questo sembra un problema; e di sicuro non piccolo.
come diceva qualcuno "solo una cosa è peggio di non avere nessuna alternativa; averne troppe".
ora... io me ne sono provate 4 (lo diamo per buono che le ho provate, si? foto degli altri tentativi purtroppo non ne ho).
diciamo che avevo tempo, e curiosità; l'ultimo linux che ho avuto installato era un knoppix, un'era geologica fa.
Avevo anche una macchina con cui giocherellare, anche se alla fine però ce ne sono volute due; ma un utente che deve essere produttivo no.
e stiamo parlando a livello di utente.
un produttore che dovesse darlo preinstallato... quale distribuzione sceglie?
Dipende da quale distribuzione si usa e dall'interfaccia grafica che si sceglie.
non lo metto in dubbio.
rimane il fatto che ho preso le 4 maggiormente gettonate (mint, mandriva, ubuntu, debian) e i risultati sono stati quelli che ho riportato (e per le quali mi sono preso del cazzaro dal fenomeno, ma tant'è).
avrò senz'altro sbagliato versione.
rimane il fatto che sul portatile scassone W10 32 ci gira in modo migliore.
ben vero che il disco su cui è installato è più performante di quello che ho usato per le prove, ma non credo che un 7200rpm contro un 5400 faccia la differenza.
e a proposito di disco... direi che mi sono abbastanza stufato; conto di riaprire lo sportellino del portatile per l'ultima volta e di rimetterci il vecchio disco.
altri esperimenti, li farò con il muletto.
andrew04
08-12-2021, 21:07
https://i.postimg.cc/7YRpzk3c/coglione-di-turno.jpg
vuoi continuare a renderti ridicolo?
mentre ci pensi, magari tolgo sto disco dal portatile e rimetterci quello di W10
che dici? si può fare o hai ancora qualche dubbio?
non so, magari è un'immagine fotoritoccata, o l'ho installato su una macchina virtuale, od ho supplicato un amico linuxaro di farmi una foto del suo portatile...
e in attesa di sentire altre tue cialtronate, eccoti gli sha256, così stai sereno
SlavaSoft Optimizing Checksum Utility - fsum 2.52.00337
Implemented using SlavaSoft QuickHash Library <www.slavasoft.com>
Copyright (C) SlavaSoft Inc. 1999-2007. All rights reserved.
; SlavaSoft Optimizing Checksum Utility - fsum 2.52.00337 <www.slavasoft.com>
;
; Generated on 12/08/21 at 20:49:35
;
e2a30f97265093820600b782dd24064da5c0440e08bb66c9dce4aa85fd8a4de9 ?SHA256*kolibri.iso
f1e0469b220b318151bf5c9515380705ddc5d4f59dd0f1af6e78fea599f05e4a ?SHA256*linuxmint-19.3-cinnamon-32bit.iso
6b71cbac79931296550187b82021d459174d67ce509d1f2c07a867059d84f4f4 ?SHA256*linuxmint-20.2-mate-64bit.iso
3ade2a59635a071c42e68721cbcd3a43b8e511b22a1c56b16b451448d440c613 ?SHA256*linuxmint-20.2-xfce-64bit.iso
[D:\DOWNLOADS]
ti vanno bene? vuoi lo sha512? edonkey? md5? ripemd? o magari preferisci che ti riporti la sequenza dei byte a partire da una posizione a scelta.
Non è che lo screenshot ti assolve eh, anzi rischia pure di aggravare la questione.
Prendiamo l'esempio proprio di libreoffice, prima hai parlato di "installarlo dal market" quando in realtà è uno di quei software che esce già preinstallato dall'installazione. E non lo dico io, ma la homepage di Linux Mint stessa.
Aggiungiamolo all'urpmi, che non dovresti neanche conoscere se non hai toccato mandriva 5/10 anni fa.
Credo sia anche normale che il "cialtrone" qui poi ti consideri poco attendibile.
Senza contare poi le critiche sparate a zero tipo
"a parità di hardware (scarso, per carità) windows x86 performa assai meglio; alla faccia del mantra che "linux è ottimo per rivitalizzare il vecchio hardware"; no, non è vero."
non è che TUTTI i Linux sono per "rivitalizzare vecchio hardware", la possibilità di rivitalizzare vecchio HW passa proprio dalla possibilità di creare "decine di distro", che tra l'altro sono un'altra critica che hai mosso nei tuoi post.
Come ha detto anche Andy, se ti installi una Ubuntu, una Mint, Una Fedora... e sopratutto con Desktop Environment "moderni" (che spesso è la cosa che conta anche più della scelta della distribuzione stessa) non rivitalizzi nulla. Nessun utente Linux che lo conosca, realmente, può affermare questo, attualmente.
Metti una "tra quelle decine"(che non è uno svantaggio ma un pregio) con DE appositamente realizzato per alleggerire il carico e vedi come lo rivitalizzi.
Se vuoi VERAMENTE provare Linux, sarò il primo ad aiutarti, ma se mi tiri fuori certi post assurdi non posso assolutamente prenderti seriamente.
randorama
08-12-2021, 21:09
Ho provato anche una distro che secondo me è eccezionale perché è aggiornatissima e viaggia come un treno, pclinuxos.
alè! un'altra! a quanto si vince la bambolina?
no, dai... vi rendete conto che "tante versione" è una debolezza e non una forza, vero?
andrew04
08-12-2021, 21:14
alè! un'altra! a quanto si vince la bambolina?
no, dai... vi rendete conto che "tante versione" è una debolezza e non una forza, vero?
Se ti informi adeguatamente, anziché provarle a random, non lo è.
Come gli acquisti, quando devi scegliere qualche acquisto non credo che tu abbia la possibilità di provare TUTTI gli oggetti sul mercato, quindi scegli informandoti su riviste/siti adeguati e poi acquisti quello che ti interessa.
cosa che, francamente mi sembra abbastanza ragionevole.
ora mi rendo conto che l'antipatia per il market è una cosa abbastanza personale e che, tutto sommato è comodo. però preferirei considerarla una opzione, senza che l'alternativa sia quella di passare dal prompt
Ma dal terminale ci passi per forza, matlab lo installi facendo partire l'install dal terminale, poi compare immediatamente l'installazione grafica...una volta installato se lo vuoi far partire sempre da terminale si va, se vuoi l'icona nel menù te la devi creare da solo...o usare matlab-support che lo fa per te, ma è un pacchetto disponibile solo per debian e derivate, e mi sembra ci sia il pacchetto in aur per arch linux, ma non so se funziona.
un produttore che dovesse darlo preinstallato... quale distribuzione sceglie?
Dipende, per le workstation ci si orienta sulle ubuntu LTS, Debian, Red Hat enterprise linux...sennò ne esistono anche con Manjaro, Pop_OS, la distribuzione di system76 derivata da ubuntu...tutto sta a che target appartiene il pc.
non lo metto in dubbio.
rimane il fatto che ho preso le 4 maggiormente gettonate (mint, mandriva, ubuntu, debian) e i risultati sono stati quelli che ho riportato (e per le quali mi sono preso del cazzaro dal fenomeno, ma tant'è).
Debian configurata con xfce è molto leggera, certo ci devi perdere un po' di tempo dietro, non è una distribuzione che installi e configuri in 10 minuti.
randorama
08-12-2021, 21:41
Non è che lo screenshot ti assolve eh, anzi rischia pure di aggravare la questione.
vedo che insisti a farti del male.
purtroppo non ho più intenzione di swappare ancora il disco.
Prendiamo l'esempio proprio di libreoffice, prima hai parlato di "installarlo dal market" quando in realtà è uno di quei software che esce già preinstallato dall'installazione. E non lo dico io, ma la homepage di Linux Mint stessa.
proprio non ti dai requie, vedo.
eppure avevo scritto che, dopo averlo selezionato, l'installazione ha scaricato pochissima roba; troppo poca per una installazione full, segno che probabilmente davvero qualcosa era già stato installato prima
rimane il fatto che PRIMA di installarlo, sotto "ufficio" (o quello che è) non c'erano; men che meno nel menu di avvio, dove li ho trovati DOPO.
per questo temo dovrai fidarti; non ho fatto foto del PRIMA e del DOPO... forse dovevo fare un bel timelapse.
ma, soprattutto, non è nemmeno vero che libreoffice c'è sempre.
sulla prima versione che ho installato (mandriva) c'era solo calc; ed era in inglese.
a questo punto sono io che domando a te.
"ma tu le cose le provi"? ho come idea di no.
Aggiungiamolo all'urpmi, che non dovresti neanche conoscere se non hai toccato mandriva 5/10 anni fa.
mai toccato mandriva prima di oggi. come ho scritto in più di un'occasione l'ultima linux che ho installato è stato knoppix; ancora lo distribuivano su cd in edicola.
(open)mandriva l'ho installato ieri per la prima volta.
ci sono arrivato semplicemente digitando "mandriva linux download"
ahimè! lo confesso: non ho fatto caso al nome. l'ho scaricata e sparaflashata sulla chiavetta.
poi magari manco me ne sono accorto e davvero ho pigliato un vecchio mandriva del 2010 ma davvero spero di no; perchè la lentezza con cui girava su hardware quasi coetaneo sarebbe davvero imbarazzante.
Credo sia anche normale che il "cialtrone" qui poi ti consideri poco attendibile.
mi sembrava di averti già sputtanato a dovere; se vuoi vado avanti.
guarda, credo che su un disco siano rimaste le partizione dell'installazione non andata a buon fine (l'ho scritto che sul muletto ne ho montati 3, vero?); se vuoi faccio le foto anche di quelle.
Senza contare poi le critiche sparate a zero tipo
"a parità di hardware (scarso, per carità) windows x86 performa assai meglio; alla faccia del mantra che "linux è ottimo per rivitalizzare il vecchio hardware"; no, non è vero."
ma, non saprei.
non è che ho fatto grandi benchmark;
orologio alla mano ho contato quando tempo ci ho impiegato dal boot al desktop, quanto dal click allo spreadsheet.
windows ci ha messo meno (seppur come ho ammesso fin da subito, con un aiutino, un disco più veloce (ma sempre meccanico)
dici che avrei dovuto fare altri esperimenti?
non è che TUTTI i Linux sono per "rivitalizzare vecchio hardware", la possibilità di rivitalizzare vecchio HW passa proprio dalla possibilità di creare "decine di distro", che tra l'altro sono un'altra critica che hai mosso nei tuoi post.
Come ha detto anche Andy, se ti installi una Ubuntu, una Mint, Una Fedora... e sopratutto con Desktop Environment "moderni" (che spesso è la cosa che conta anche più della scelta della distribuzione stessa) non rivitalizzi nulla. Nessun utente Linux che lo conosca, realmente, può affermare questo, attualmente.
quindi windows funziona meglio perchè è vecchio dici? se ne imparano sempre di nuove. eppure sulla versione c'era scritto 2021...
Metti una "tra quelle decine"(che non è uno svantaggio ma un pregio) con DE appositamente realizzato per alleggerire il carico e vedi come lo rivitalizzi.
vedo che ne sei convinto dei vantaggi della pluralità.
ora, domandati che possibilità ci sia per un produttore di fornire linux preinstallato (posto che l'utenza lo voglia)
poi, se ti avanza tempo, domandati perchè un utente medio linux manco se lo fila di striscio, mentre si porta a casa senza grandissimi problemi un chromebook. (e come mai ci sono anche terze parti che producono chromebook).
guarda, voglio darti un aiutino: conta guarda versioni di chromeOS ci sono.
tornando a linux, dopo aver installato ANCHE la versione XFCE di mint (che è dichiarata come ottimale per vecchi sistemi) e averla confrontata con le perfomance di windows standard, davvero le ritengo fanfalucate.
se poi esistono versione fatte apposta (ALTRE VERSIONI!) beh, allora vado a confrontarla con una versione "fatta apposta" di windows.
(che poi è la versione normale cannibalizzata qui e la) mi sembra più corretto, non trovi?
Se vuoi VERAMENTE provare Linux, sarò il primo ad aiutarti, ma se mi tiri fuori certi post assurdi non posso assolutamente prenderti seriamente.
grazie, ma no. era curioso questo si, visti i miracoli millantati.
miracoli non veri (a meno di versioni "fatte apposta" come detto sopra).
poi sicuramente c'è almeno una versione che fa miracoli. ma davvero non ho voglia di provarmele altre (cos'era l'ultima? pclinuxos? ma usano un generatore casuale di nomi?)
avrei dato una chance a openoffice windows, se avessi avuto un rigurgito di onestà unitamente a una carenza di licenza.
il rigurgito non è venuto... e neppure la carenza di licenza.
di contro non voglio correre rischi di sorprese quelle volte che faccio del lavoro dell'ufficio sul pc di casa.
in compenso, questa la vera scoperta di oggi, menuetOs è un gioiellino; verrebbe la pena di montare un floppy drive solo per usarlo su una macchina vera.
randorama
08-12-2021, 22:11
Ma dal terminale ci passi per forza, matlab lo installi facendo partire l'install dal terminale, poi compare immediatamente l'installazione grafica...una volta installato se lo vuoi far partire sempre da terminale si va, se vuoi l'icona nel menù te la devi creare da solo..
guarda, per me non è un problema: un prompt in esecuzione automatica ce l'ho praticamente da quando esiste l'interfaccia grafica.
io però mi rendo conto che, del 2021 sono assurdo, ma la mia assurdità impatta "solo me".
di contro sei d'accordo con me che richiedere all'utenza di aprire un prompt di comandi per lanciare una installazione è abbastanza anacronistico, vero?
.o usare matlab-support che lo fa per te, ma è un pacchetto disponibile solo per debian e derivate, e mi sembra ci sia il pacchetto in aur per arch linux, ma non so se funziona.
e ancora: ti rendi conto che "con questa distro si, con quella no" è un assurdo?
o davvero sei convinto che "più versioni ci sono meglio è"?
oh, parliamoci chiaro.
c'è un solo vero concorrente a windows: è quello che ha una mela morsicata sulla scocca.
ora... a meno di qualche esperimento di stile, mi ricordi quanti sistemi operativi supporta?
Dipende, per le workstation ci si orienta sulle ubuntu LTS, Debian, Red Hat enterprise linux...sennò ne esistono anche con Manjaro, Pop_OS, la distribuzione di system76 derivata da ubuntu...tutto sta a che target appartiene il pc.
ok, mi è chiaro.
DAVVERO siete convinti che più sono meglio è.
peccato, davvero.
un concorrente serio per microsoft ci sarebbe stato bene.
difficilmente l'avrebbe scalzata, orami, ma magari sarebbe servito come pungolo.
toccherà subire anche menu fatti ad mentulam canis ed esperimenti sullo start per qualche decennio :-\
andrew04
08-12-2021, 22:28
e infatti ho scritto che l'installazione ha scaricato pochissima roba.
rimane il fatto che PRIMA di installarlo, sotto "ufficio" (o quello che e) non c'erano.
Ed è una cosa strana che è successa praticamente solo a te.
e non è nemmeno vero che libreoffice c'è sempre.
Mai detto che ci sia sempre in maniera assoluta, ma nelle principali installazioni desktop "predefinite" ci sta sempre.
sulla prima versione che ho provato (mandriva) c'era solo calc ed era in inglese.
a questo punto sono io che domando a te.
"ma tu le cose le provi"? ho come idea di no.
Hai come idea una idea sbagliata.
Detto ciò chiudiamo la questione con un post di DistroWatch, sito storico che monitora tutte le distribuzioni esistenti
https://distrowatch.com/weekly.php?issue=20180702#mint
E possiamo leggere
Applications
Mint 19 ships with a fairly standard set of popular open source applications. Digging through the application menu we turn up the Firefox web browser, Thunderbird, the HexChat IRC client and the Transmission bittorrent application. LibreOffice is provided alongside the GNU Image Manipulation Program and a couple of image viewers. Rhythmbox is available for playing audio files while Xplayer and VLC play videos. I opted to install third-party packages at install time and was able to play all media files out of the box.
Ed ancora, sito meno noto, ma non vedo ragione perché debba dire una falsità
https://www.dedoimedo.com/computers/linux-mint-tessa.html
You won't need many extras, though. Tessa packs a decent, practical bunch. If there's one thing that's consistent with Linux Mint, it's the selection of default software. You have Firefox, Thunderbird, GIMP, VLC, LibreOffice, Transmission, and then some. Really neat.
Potremmo continuare, ma direi che ti ho già umiliato a sufficienza.
mai toccato mandriva prima di oggi. come ho scritto in più di un'occasione l'ultima linux che ho installato è stato knoppix; ancora lo distribuivano su cd in edicola.
(open)mandriva l'ho installato ieri per la prima volta.
ci sono arrivato semplicemente digitando "mandriva linux download"
ahimè! lo confesso: non ho fatto caso al nome. l'ho scaricata e sparaflashata sulla chiavetta.
E come facevi a conoscere il comando "urpmi" citato nel tuo post? Da dove l'hai tirato fuori quello?
mi sembrava di averti già sputtanato a dovere; se vuoi vado avanti.
guarda, credo che su un disco siano rimaste le partizione dell'installazione non andata a buon fine (l'ho scritto che sul muletto ne ho montati 3, vero?); se vuoi posto anche quelle.
Senza contare poi le critiche sparate a zero tipo
"a parità di hardware (scarso, per carità) windows x86 performa assai meglio; alla faccia del mantra che "linux è ottimo per rivitalizzare il vecchio hardware"; no, non è vero."
Ho tentato di avere un atteggiamento cordiale nel mio ultimo post, ignorando le tue cialtronerie dette fino adesso.
Mi pare ormai evidente che tu voglia solo provare e creare polemica.
Cosa evidente tra l'altro da quel tuo post con urpmi.
quindi windows funziona meglio perché è vecchio dici? se ne imparano sempre di nuove.
Si, Windows ha il fatto che deve mantenere la "compatibilità" con vecchi dispositivi, cosa che DE di Linux possono permettersi di non fare grazie alle sue "tante distribuzioni"
(Vedi infatti Win11 il casino che è successo con il TPM)
vedo che ne sei convinto dei vantaggi della pluralità.
ora, domandati che possibilità ci sia per un produttore di fornire linux preinstallato (posto che l'utenza lo voglia)
Assolutamente
Intendi tipo Dell?
https://www.dell.com/en-us/work/shop/overview/cp/linuxsystems
O tipo Lenovo?
https://www.lenovo.com/us/en/d/linux-laptops-desktops/
O tipo HP?
https://www.hp.com/us-en/workstations/zbook-studio.html
https://www.hp.com/us-en/workstations/zbook-create.html
O tipo System76?
https://system76.com
O tipo Slimbook?
https://slimbook.es/en/
O tipo Purism?
https://puri.sm
per quanto mi riguarda dopo aver installato ANCHE la versione XFCE di mint (che è dichiarata come ottimale per vecchi sistemi) e averla confrontata con le perfomance di windows standard, davvero le ritengo fanfalucate.
o se proprio, le vado a confrontare con una versione cut down di windows.
grazie, ma no. era curioso questo si, visti i miracoli millantati.
miracoli non veri (e ripeto la versione "ritagliata apposta" a questo punto la confronto con un windows ritagliato apposta... che sarà sempre meno artificioso di una versione creata ad hoc).
avrei dato una chance a openoffice windows, se avessi avuto un rigurgito di onestà unitamente a una carenza di licenza.
il rigurgito non è venuto... ma neppure la carenza di licenza.
di contro non voglio correre rischi di sorprese quelle volte che faccio del lavoro dell'ufficio sul pc di casa.
in compenso, questa la vera scoperta di oggi, menuetOs è un gioiellino; verrebbe la pena di montare un floppy drive solo per usarlo su una macchina vera.
la ver
Credo a questo punto sia evidente la tua volontà o meglio NON volontà.
EDIT:
Vedo adesso che hai modificato il post dopo 40 minuti dalla pubblicazione, rimango con la tua risposta originale
randorama
08-12-2021, 22:58
Ed è una cosa strana che è successa praticamente solo a te.
e tu lo sai, perchè mint l'hai installato tu, vero?
però senti... la chiavetta non l'ho ancora formattata.
che dici? sabato ci riprovo e poi posto il filmato?
a quanto pare dopo la figura urbis et orbis del "cazzaro, racconti solo palle non hai installato nulla" non ti è bastata.
Intendi tipo Dell?
https://www.dell.com/en-us/work/shop/overview/cp/linuxsystems
O tipo Lenovo?
https://www.lenovo.com/us/en/d/linux-laptops-desktops/
O tipo HP?
https://www.hp.com/us-en/workstations/zbook-studio.html
https://www.hp.com/us-en/workstations/zbook-create.html
O tipo System76?
https://system76.com
O tipo Slimbook?
https://slimbook.es/en/
O tipo Purism?
https://puri.sm
uhh!!!! guarda quanti! che bella lista!
devono essere esposti in prima fila e bella mostra sia da mediaworld che da unieuro!
anche amazon ne ha una marea
guarda quanti!
https://www.amazon.it/s?k=portatile+linux&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&ref=nb_sb_noss_2
però ehi, il produttore li offre... non si sa dove ma li ha in catalogo.
Credo a questo punto sia evidente la tua volontà o meglio NON volontà.
ah, me è vero; dopo averlo provato, proprio non ne ho voglia.
e perchè dovrei averla?
sullo scassone in garage, nulla.
sul vecchio portatile, nemmeno.
e francamente, di provare un'altra decina di versioni per trovare "quella buona", grazie no.
se proprio gli butto su un thin pc e vivo lo stesso.
sul desktop in casa, potrei regalargli un 100naio di giga su una partizione. per farci cosa?
come detto, se proprio forse openoffice windows, se non avessi una licenza e volessi fare il bravo bambino onesto.
altrimenti, ancora, PER fare cosa?
EDIT:
Vedo adesso che hai modificato il post dopo 40 minuti dalla pubblicazione, rimango con la tua risposta originale
si, nella forma, non nella sostanza.
ho modificato anche questo.... ho voluto andare a vedere su amazon quanto costavano i fighissimi portatili linux per verificare quanto si risparmiava rispetto all'omologo windows.
accidenti, mi tocca rimanere del dubbio.
andrew04
08-12-2021, 23:07
in prima fila e bella mostra sia da mediaworld che da unieuro!
anche amazon ne ha una marea
guarda quanti!
https://www.amazon.it/s?k=portatile+linux&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&ref=nb_sb_noss_2
però ehi, il produttore li offre...
Veramente il produttore li vende anche, possono essere tranquillamente acquistati li.
Poi è un tantino difficile che Mediaworld, Unieuro ed Amazon ti vendano macchine di livello qualitativo professionale.
vero; dopo averlo provato, non ne vale la pena
perchè dovrei?
sullo scassone in garage, nulla.
sul vecchio portatile, nemmeno.
sul desktop in casa, potrei regalargli un 100naio di giga su una partizione. per farci cosa?
come detto, se proprio forse openoffice, ma per una mera questione di costi di licenza.
No ma infatti, per un utente come te non ne vale la pena avere Linux. :)
si, nella forma, non nella sostanza.
in effetti, il livello è sempre quello.
EDIT:
E di nuovo che hai modificato dopo, ma attendere 10 minuti prima di postare no?
Si Mint l'ho installato, in macchina virtuale, ma l'ho installato, quindi sbagli.
Vai tranquillo per la prova, puoi pure restare su Windows, ce ne faremo una ragione :)
randorama
08-12-2021, 23:18
Veramente il produttore li vende anche, possono essere tranquillamente acquistati li.
Poi è un tantino difficile che Mediaworld, Unieuro ed Amazon ti vendano macchine di livello qualitativo professionale.
si? che strano.
l'elitebook uguale a quello aziendale che ho qui a fianco ce l'hanno.
magari non con il bios custom...
No ma infatti, per un utente come te non ne vale la pena avere Linux. :)
già, è per pochi elettissimi.
a proposito, quale linux?
perchè mi pare di capire che ci sono linux per ganzi e linux per sfigati, vero?
in effetti, il livello è sempre quello.
eh, che vuoi farci, noi poveri utenti non linux.
EDIT:
E di nuovo che hai modificato dopo, ma attendere 10 minuti prima di postare no?
eh, che vuoi farci, mi è venuto in mente dopo di volere dare una chance ai prestigiosi linux notes.
Si Mint l'ho installato (in macchina virtuale) ma l'ho installato, quindi.
Vai tranquillo per la prova, puoi pure restare su Windows, ce ne faremo una ragione :)
vedo che hai cambiato idea; tempo addietro lo deprecavi.
tieni una macchina per ogni versione?
che bello! e la mattina che fai? scegli sulla base del colore dello sfondo?
andrew04
08-12-2021, 23:25
si? che strano.
l'elitebook uguale a quello aziendale che ho qui a fianco ce l'hanno.
magari non con il bios custom...
Buon per te.
già, è per pochi elettissimi.
a proposito, quale linux?
perchè mi pare di capire che ci sono linux per ganzi e linux per sfigati, vero?
eh, che vuoi farci, noi poveri utenti non linux.
No no assolutamente, è per tutti, tranne che per alcune eccezioni, tipo te.
eh, che vuoi farci, mi è venuto in mente dopo di volere dare una chance ai prestigiosi linux notes.
Mi sembra che questa cosa che ti vengono in mente dopo le cose capiti abbastanza spesso.
vedo che hai cambiato idea; tempo addietro lo deprecavi.
tieni una macchina per ogni versione?
che bello! e la mattina che fai? scegli sulla base del colore dello sfondo?
Ma infatti non è assolutamente tra le mie preferite, non a caso l'ho provato su macchina virtuale.
randorama
08-12-2021, 23:42
Buon per te.
non mi cambia nulla. non è mio.
No no assolutamente, è per tutti, tranne che per alcune eccezioni, tipo te.
epperò, non se lo fila quasi nessuno; chissà perchè.
oh.. in ufficio sono passati credo i consulenti dell'universo: da accenture a zeta consulting. mai visto nessuno con linux. non sono degni...
Mi sembra che questa cosa che ti vengono in mente dopo le cose capiti abbastanza spesso.
eh, che vuoi farci... gli utenti non linux.
Ma infatti non è assolutamente tra le mie preferite, non a caso l'ho provato su macchina virtuale.
bravissimo! tienile tutte! più ne hai più sei cool!
alla decima macchina virtuale vinci la bambolina di superutente mascherato!
mica come quei pirla di utenti che devono essere produttivi.
guarda, stavolta edito perchè non so quando il moderatore abbia le balle girate questa sera.
andrew04
08-12-2021, 23:51
non mi cambia nulla. non è mio.
Allora mi dispiace per te
epperò, non se lo fila quasi nessuno; chissà perchè.
oh.. in ufficio sono passati credo i consulenti dell'universo: da accenture a zeta consulting. mai visto nessuno con linux. non sono degni...
Pazienza
eh, che vuoi farci... gli utenti non linux.
Direi più che è una tua esclusiva
bravissimo! tienile tutte! più ne hai più sei cool!
alla decima macchina virtuale vinci la bambolina di superutente mascherato!
mica come quei pirla di utenti che devono essere produttivi.
quarda, stavolta edito perchè non so quando il moderatore abbia le balle girate questa sera.
Mai affermato di tenerle tutte installate contemporaneamente. Ne ho una (di macchina virtuale) che uso per provare le distribuzioni a rotazione quando necessario.
cdimauro
09-12-2021, 05:52
Linkare staticamente una libreria LGPL ad un applicazione consente al produttore di rilasciare i file oggetto in maniera tale che l'utente possa rilinkarseli.
Integrare codice LGPL in un applicazione ovviamente non garantisce questa possibilita' e quindi inevitabilmente costringera il produttore ad aprire il codice dell'applicazione.
Lo immaginavo: ti sei perso un pezzo di quello che avevo scritto. Te lo riporto di nuovo, e ti evidenzio la parte rilevante:
"E ribadisco: TECNICAMENTE (lo rendo più chiaro) inglobare direttamente codice LGPL dentro un'applicazione è sostanzialmente equivalente a eseguire linking statico delle librerie LGPL col codice dell'applicazione.
Il risultato è un eseguibile unico, in cui mezzo ci troverai in ogni caso lo stesso codice LGPL, dove il linker avrà deciso di schiaffarlo."
fai fai, siamo curiosi.
Scenario 1: linking statico.
Supponiamo per semplicità che un'applicazione sia costituita da 5 moduli (file .c, .cpp, .pas, .bas, ecc. ecc.), che chiameremo A, B, C, D, E, e che faccia uso di un componente LGPL con un solo modulo che chiameremo X.
Per ogni modulo il compilatore genera il corrispondente file oggetto, e quindi i corrispondenti file A.out, B.out, C.out, D.out, E.out, ed X.out.
Il linker prenderà tutti questi moduli, analizzerà le sezioni/hunk (codice, dati, bss) di cui sono composte, risolverà i riferimenti intermodulo, e genererà un solo eseguibile che chiamiamo Pippo.exe. Ricordo ancora che stiamo parlando di linking statico (https://en.wikipedia.org/wiki/Static_library), dunque:
"In computer science, a static library or statically-linked library is a set of routines, external functions and variables which are resolved in a caller at compile-time and copied into a target application by a compiler, linker, or binder, producing an object file and a stand-alone executable.[1] This executable and the process of compiling it are both known as a static build of the program."
Il linker può decidere di fare quello che vuole con le sezioni di tutti i file oggetto: lasciare tutte le sezioni anche nell'eseguibile finale, oppure combinarne soltanto alcune (es.: solo dati. Solo BSS. Solo codice). Per semplicità mettiamo che decida di lasciare tutte le sezioni di codice e di combinare fra loro tutte le sezioni dati, e poi tutte le sezioni BSS.
Quindi nell'eseguibile otterremmo qualcosa come questa:
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
| Codice A | Codice B | Codice C | Codice D | Codice E | Codice X| Dati (tutti i moduli) | BSS (tutti i moduli)|
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Anche qui, per semplicità ho posto che il codice della libreria LGPL sia stato posto alla fine di tutti gli altri, ma sarebbe potuto essere posto tranquillamente in qualunque posizione.
Adesso passiamo al loader, che opera in maniera simile al linker. Anche lui va a leggersi tutte le sezioni che trova nell'eseguibile, e deve decidere cosa farci. Può unificare a sua volta tutte le sezioni di codice, lasciando a parte le due sezioni di dati e BSS. O magari unificare tutto. Mettiamo per semplicità che segua fedelmente ciò che ha fatto il linker, per cui alloca 8 zone di memoria e vi carica i dati delle rispettive sezioni (a parte la BSS, che non ne ha bisogno). Poi aggiusta i riferimenti intermoduli, per le chiamate al codice che sono necessarie. Quindi, a meno di un po' di spazio vuoto lasciato fra le varie zone di memoria dei moduli (causa paginazione, per esempio, che un impone una certa granularità nell'allocazione), la situazione in memoria sarebbe la stessa di quella prima mostrata quale risultato del linker, e che ometto.
A questo punto il loader ripassa la palla al codice di inizializzazione di processi et similia del s.o., e l'applicazione viene lanciata. Se un modulo fra A ed E chiama la routine Foo del modulo X, ci sarà un'istruzione CALL (mi limito a x86/x64, sempre per semplicità) di 5 (x86) o 6 (x64) byte in cui è presente l'indirizzo assoluto a 32-bit (x86) di X.Foo oppure quello relativo a 32-bit (x64) fra quello dell'IP / Program Counter e quello di X.Foo.
E con ciò ho chiuso la descrizione di quello che succede col linking statico, e di come funziona l'applicazione.
Scenario 2: inglobamento del codice di una libreria LGPL.
Risparmio tutta la parte comune e descrittiva che ho già fatto prima, e passo alle sole differenze. In questo caso assumiamo che sia il modulo B ad aver inglobato il codice del component LGPL. Dunque manca il modulo X che era presente nella precedente descrizione, e abbiamo soltanto quelli da A a E.
Per cui il compilatore genererà soltanto A.out, B.out, C.out, D.out, E.out.
Il linker genererà soltanto 7 sezioni e non 8, e quindi l'eseguibile sarà così:
------------------------------------------------------------------------------------------------------
| Codice A | Codice B | Codice C | Codice D | Codice E | Dati (tutti i moduli) | BSS (tutti i moduli)|
------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il loader allocherà 7 zone di memoria e non 8.
Infine l'applicazione funzionerà esattamente come prima con le chiamate intermoduli, ma con un'eccezione per il modulo B: il codice di B che chiama le routine LGPL potrebbe beneficiare di CALL/JMP "corti", se la distanza fra IP e l'indirizzo di Foo è di 8 o 16 bit (a seconda del tipo di istruzione). Questa è l'unica differenza fra i due scenari, ma abbastanza rara (può capitare soltanto per routine di B che sono molto vicine a Foo).
Quindi, come vedi, non ci sono differenze sostanziali fra i due scenari: il codice del componente LGPL si troverà in ogni caso da qualche parte, in qualche sezione, e l'applicazione lo userà allo stesso modo.
Dunque la mia precedente affermazione è corretta. Questo TECNICAMENTE, appunto. Poi che la licenza LGPL non lo consenta LEGALMENTE è un altro paio di maniche, ma anche questo l'avevo scritto.
Per oggi il mio tempo è finito: mi tocca spalare la neve... :sob:
@randorama: te l'avevo già detto che la colpa è sempre tua. :D :D :D
@randorama: se non trovi bene con Linux, pazienza, nessuno si strapperà i capelli, quindi rilassati ;).
By the way, quando si dice che Linux non è user friendly, si omette sempre di parlare di Android, ovvero qualche miliardo di dispostivi basati su... LINUX.
Poi ovviamente neanche quel SO è perfetto, anzi, ma nessuno lo è... ma non mi si venisse a dire che Linux è in senso assoluto difficile da usare.
Certo, richiede un certo cambio di mentalità e uno sbattimento che tipicamente non fa nessuno: Windows viene preinstallato, e la gente si limita ad usare quello che gli viene dato.
Ma d'altra parte non ci si può aspettare che tutta l'utenza sappia installare un SO, a malapena sanno installare i programmi... l'ignoranza della massa dal punto di vista informatico è dilagante.
Chi si limita a fare doppio click, avanti avanti avanti, fine, senza neanche leggere, è destinato prima o poi a beccarsi un malware o peggio.
guarda, per me non è un problema: un prompt in esecuzione automatica ce l'ho praticamente da quando esiste l'interfaccia grafica.
io però mi rendo conto che, del 2021 sono assurdo, ma la mia assurdità impatta "solo me".
di contro sei d'accordo con me che richiedere all'utenza di aprire un prompt di comandi per lanciare una installazione è abbastanza anacronistico, vero?
Ma infatti linux non è un os per tutti, che poi qui trattandosi di pubbliche amministrazioni il problema installazioni è relativo, il pc viene consegnato all'impiegato già bello che pronto, quindi si limita a farlo funzionare...esattamente come fa con windows.
In ambito domestico il problema è irrilevante, nel senso che verrà installato solo da chi ne ha bisogno, il resto continuerà a usare il windows preinstallato sul computer.
e ancora: ti rendi conto che "con questa distro si, con quella no" è un assurdo?
o davvero sei convinto che "più versioni ci sono meglio è"?
oh, parliamoci chiaro.
c'è un solo vero concorrente a windows: è quello che ha una mela morsicata sulla scocca.
ora... a meno di qualche esperimento di stile, mi ricordi quanti sistemi operativi supporta?
Parti dal presupposto che debian e ubuntu LTS sono tra le poche distribuzioni insieme a red hat enterprise e suse enterprise a essere supportate ufficialmente da matlab, quindi ci sta che qualcuno per semplificarsi le cose si sia creato il pacchetto che gli velocizza l'installazione e gli rende le cose più comode...poi sul discorso tante versioni anche qui la cosa non è proprio così, le distribuzioni principali sono poche, debian, fedora (o forse è meglio dire più in generale red hat), arch linux e gentoo (se ne ho dimenticata qualcuna dite pure), poi da queste nasce la selva delle derivate...qualcuna nata per semplificare, altre per dissapori interni alla comunità, altre ancora sono distribuzioni nate per venire incontro a delle esigenze particolari...c'è necessità di tante distribuzioni diverse? No, ma alla fine quelle che sopravvivono sono più o meno sempre le stesse, che hanno alle spalle oltre che una grossa comunità anche qualche grande azienda, le distribuzioni inutili di solito durano poco tempo.
ok, mi è chiaro.
DAVVERO siete convinti che più sono meglio è.
peccato, davvero.
un concorrente serio per microsoft ci sarebbe stato bene.
difficilmente l'avrebbe scalzata, orami, ma magari sarebbe servito come pungolo.
toccherà subire anche menu fatti ad mentulam canis ed esperimenti sullo start per qualche decennio :-\
Microsoft ha già dei concorrenti, google con chromeos e android, apple con macos e ipados...e più andremo avanti e più si faranno largo le generazioni nate con i tablet e gli smartphone in mano, che vedono sempre di più il pc e windows come il passato...già la apple con il passaggio ad ARM ha dato una botta tremenda al mercato dei pc.
randorama
09-12-2021, 10:40
E' una forza, non una debolezza.
Se non ti piace che ci siano tante versioni fai finta che ne esista solo una.
Fai finta che esista solo Ubuntu, la scarichi la installi, non devi fare praticamente niente.
come ho scritto, è stata la seconda scelta la prima mandriva... per il semplice fatto che mandriva è stato il primo nome che mi è venuto in mente.
si è incraniato, come ho scritto; la prima volta non mi è apparso il tasto "avanti" dopo la scelta della tastiera.
ho la netta impressione che non abbia riconosciuto correttamente la scheda video, una vecchia ati 4650 e che il tasto "avanti" sulla destra sia rimasto fuori schermo... forse con un paio di tab e un invio avrei risolto; confesso di averci pensato dopo.
al secondo giro (terzo; al secondo ho provato oem install, ma non sapevo cosa fare), credo di avere fatto "safe install" (o quel che è... la seconda opzione del menu credo. non mi ricordo. ci fidiamo o mi devo prendere ancora del cazzaro a gratis?) sono arrivato a una schermata in alta risoluzione ma senza panda (oddio! lemure! lemure!) sullo sfondo ma con il tasto "avanti" in bella vista. installazione arrivata a un certo punto, poi interrotta per un errore di I/O (no, non ho la foto. ci crediamo sulla fiducia?) escluso un problema del disco (poi debian ci è andato sopra...) posso solo immaginare o un improbabile problema con la chiavetta o non so cosa altro.
per altro la stessa chiavetta l'ho poi usata sul portatile, nessun risultato (e quella, è effettivamente una disattenzione mia: os 64 bit, cpu 32 bit, non posso pretendere miracoli).
a quel punto o mi scaricavo una vecchia versione di ubuntu o, già che c'ero cambiavo distro.
sono così atterrato su mint (anche questo non in ultima versione, perchè nemmeno mint supporta più le cpu 32 bit)
installazione come detto andata a buon fine, seppur con l'eccezione di libreoffice che ovviamente c'era, ma si è ben nascosto finchè non sono andato a fare finta di installarlo e portatile finalmente operativo.
operativo ma più lento che con w10 (anche qui, ammetto: lentezza valutata sui di tempi di caricamento dell'os e di esecuzione di calc e writer, non mi sono messo a fare benchmark)
ora, con queste premesse, mi vieni a dire "fai finta che le altre non esistono e installa ubuntu"?
ma mi prendi in giro? dopo che ti ho appena detto che su quella macchina due tentativi di installazione non sono andati a buon fine?
ma piuttosto dimmi "mi spiace no, unbuntu è una figata ma non gira sui rottami... ci vuole dell'hardware almeno un po' più performante" oppure "benvenuto nel girone delle 3000 distro linux, perchè tante è bello, ed è bello provarle finchè non trovi quella che ti piace" e magari "ma non usare rufus, perchè non è per linux e suka"
a quel punto, considerato che PER PRINCIPIO non tengo due sistemi operativi sulla stessa macchina (a meno che non sia il muletto "per pasticciare") valuterò se vale la pena passare a un ambiente nuovo o continuare a litigare con un browser invasivo e un pulsante di start fatto da schifo (litigio che si risolve con 2 click su skynet, per altro)
oppure dimmi che "eh, ma con open office risparmi i soldi della licenza/non devi fare il ladro di proprietà intellettuali".
ma piuttosto dimmi "mi spiace no, linux non gira sui rottami ci vuole dell'hardware almeno un po' più performante oppure benvenuto nel girone delle 3000 distro linux, perchè tante è bello, ed è bello provarle finchè non trovi quella che ti piace"
Ma neanche windows 10 x64 gira sui rottami, sul pc di mio padre, un i7 serie U di quarta generazione, 4 gb di ram e disco meccanico è al limite dell'usabilità, ma perché di suo windows 10 si prende 1,5 gb di ram...il mio i3 terza generazione, sempre serie U, 4 gb e disco meccanico con xubuntu 18.04 e un po' di lavoro sotto al cofano all'avvio mi prende 307 mb...gira senza problemi ed è usabilissimo, certo ho impiegato un po' per metterlo a punto.
Sul mio vecchio hardware, una P5Q-EM con un E7200, sia con XP che con Win7 avevo sempre problemi di stabilità. Una schermata blu ogni tanto, un file word che si chiudeva all'improvviso, un crash di firefox... E, visto che con il computer lavoro, era un grosso problema. Meditai di passare a un Mac, ma, avendo sentito parlare bene del mondo Linux, provai Ubuntu 10.04 LTS. Non sono mai più tornato indietro. :D Anche sui portatili, ho sempre piallato windows e messo la distribuzione più recente di Ubuntu. Mai un problema, né di compatibilità, né di stabilità. Sul computer in firma, per dirvi, ho Ubuntu 20.04 LTS. Ovvio, non sono un gamer, né ho grosse pretese (ho bisogno di una suite come LibreOffice, di un Gimp e di un browser per andare su internet), ma non tornerei mai e poi mai indietro. Lavoro molto su file di testo, presentazioni, excel, ma devo dire che non ho mai avuto noie di compatibilità, anche ricevendo file creati con la suite Office.
randorama
09-12-2021, 11:55
Ti rendi conto che stai installando un sistema operativo del 2021 su una scheda video del 2008?
C'era ancora la Playstation 2...
e allora? linux non è fatto apposta per il vecchio hardware? la menate come un mantra da anni.
per altro non è che chiedessi supporto 3d; c'era solo da visualizzare una pagina.
cosa che le altre distribuzioni linux che ho provato hanno fatto senza tanti problemi.
Quando scegli una distribuzione Linux usa almeno un PC entro i 10 anni da oggi, se usi un PC dei tempi della Ps2 almeno guarda i requisiti.
ah, ma allora la storia dell'hardware vecchio è una favola da cazzari! basta da saperlo
Su quel PC ci puoi mettere Windows 11?
eh, mi sa di si.
con i tre giga che montavo fino a iun paio di settimane fa l'install mi ha mandato a stendere diretto "configurazione non supportata"; ma con 4 (quelli che si è trovato ubuntu) l'installa non ha detto "beh" ed è andato avanti. mi sono fermato alla scelta del disco su cui installare.
con tre giga però windows 10 64 funzionava (lento... è proprio quello che mi ha portato a provare a installa linux, pensa un po' che illuso che sono).
il portatile di giga ne ha 2; eppure w10 32 gira decorosamente. appena trovo un'offerta su un ssd conto di rimpiazzare il disco meccanico e di tenerlo come pc di emergenza. peccato che pesi come un macigno e la batteria sia ormai al limicino.
Per farti un esempio io avevo un PC notebook nato con WIndows 7 e ho provato a metterci Windows 10.
Ebbene la GPU mi stava sempre con la ventola a palla a prescindere , non c'e' stato modo , qualsiasi opzione del risparmio energetico, qualsiasi opzione nella scheda stessa non mi ha mai consentito di togliere il Phon fisso della ventolina.
Ovviamente il PC era inusabile uno perche avevo paura di fare danni fisicamente due perche faceva un po di casino.
come ti ho appena scritto poco sopra, windows 10 32 bit gira senza alcun problema su un centrino del 2008 con 2 giga di ram.
hai bisogno della foto anche tu?
Ovviamente c'era una vecchia GPU mi pare una ATI HD qualcosa del 2015 circa.
ti pare male. le ultime schede marchiate ATI sono datate 2010, più o meno. se fossi permaloso come il tuo amico del panda ti darei del cacciaballe, ma sono certo che in realtà stai parlando di una AMD, poco male.
però, a proposito di schede, sai che scheda monta il mio portatile? una intel GMA 950 integrata; era la feccia della feccia anche nel 2008.
Windows 10 non ha fatto una piega: Mint, neppure (di questo c'è una foto, l'hai vista, si?)
vero è che mint era una versione vecchia... windows invece no; ho usato la LTSC 2021 rilasciata un mese fa.
e, indovina un po'? supporto PIENO. hardware pienamente riconosciuto; si è installato anche HP launch assistant, che manco hp si ricorda di aver creato.
riassunto nel caso tu sia distratto (sai, dopo la ati del 2015 il dubbio viene)
hardware: 2008
OS: late 2021
supporto: PIENO
è chiaro questo, si?
per altro, non è che "mi è andata bene".
QUEL portatile tecnicamente è ancora UFFICIALMENTE supportato da microsoft.
installato l'assistente aggiornamento, non si è messo a piagnucolare "eh! è vecchio! eh! ma la GMA 950" "eh, ma cosa pretendi".
ha preso e si è fatto il suo bravo upgrade (per altro, usando il vecchio seriale di vista home basic ha pure sanato la licenza farlocca del W7 che montava)
poi, per carità con home era davvero lento da fare schifo (ma non mi sono messo a smanettarci) e l'avevo piantato li, con l'idea di tornare a un W7, magari in versione Thin pc o al più, qualche versione cutdown di W10
finchè, visto che un mese fa hanno rilasciato LTSC 2021... ma si dai proviamo!
eh, ma non vorrai mica far girare un OS del 2021 su hardware (scarso) del 2008!
eh, ma tu guarda... si.
Ubunti invece andava benissimo.
Questo per dire che le esperienze caso per caso sono una cosa, la realtà generale dice quello che ho scritto sopra, ovvero che con una distrocome Ubuntu vai tranquillo ed ha una gestione piu semplice rispetto a un Windows.
eh, si vede che i miei rottami non sono degni di linux e pertanto mi devo accontentare di windows.
accidenti che sfortuna che ho.
non posso accedere alla magnificenza di linux, che è cosi facile da installare (a windows invece mi tocca dire, OGNI volta che NON VOGLIO ESSERE GEOLOCALIZZATO, NON VOGLIO MANDARE DIAGNOSTICA FACOLTATIVA, NON VOGLIO PUBBLICITA' MIRATA).
me misero me tapino! tutte a me le sfortune!
randorama
09-12-2021, 12:06
Ma per piacere dai.
Gira (da schifo) appena lo hai installato. Fatti tutti gli aggiornamenti e poi vediamo se il tuo concetto "che gira", è ancora valido.
Ce l'ho anche io un Centrino del 2008, con 4GB di RAM, e windows 10 non gira proprio un bel niente.
un altro.
rileggiti il topic.
gli aggiornamenti già fatti. serve foto anche a te?
Prova a installare una versione di Linux con un DE leggero e poi vedi la differenza!
ecco, adesso che hai fatto lo sborone, fai un bel respiro, conta fino a 10, scorri il thread. trovereai un bella foto di quel pc con mint installato e sopra open office.
Dopodiché, dipende da cosa intendi tu "che gira". Io non mi accontento certo che carica il sistema operativo...
vediamo.
word? funziona.
excel? funziona (no, non ho provato i file da 80 giga)
powerpoint? funziona (le quattro cagatine di mio figlio)
access? non ci penso neanche.
conferencing? telecamerina usb d'anteguerra, meet e skype, funzionano: "ciao nonna! mi vedi?" "un po' sgranato..." "eh, nonna... lifecam vx-700... 640x480; il papà dice che è più vecchia di me!" "però ti sento bene, sai?"
funzionava anchre mint con open office; meno reattivo.
poi sicuramente tu fai le cose importantissimissime e non è sufficiente. a me, come terzo portatile di "emergenza", schifo non fa.
edit.
al diavolo le offerte... ho appena cacciato 19 euro per un prestigiossimo ssd da 128 gb (ebbene si! nel 2021 fanno ancora questi rottami!) conto di rimpiazzare il disco meccanico e guadagnare un po' di sprint.
finchè, visto che un mese fa hanno rilasciato LTSC 2021... ma si dai proviamo!
eh, ma non vorrai mica far girare un OS del 2021 su hardware (scarso) del 2008!
eh, ma tu guarda... si.
Stai facendo però il paragone con windows 10 LTSC, quindi una versione enterprise, volutamente alleggerita di tutto il superfluo...non sono versioni standard, infatti non sono neanche acquistabili, si vendono solo alle aziende in multilicenza...se devi fare paragoni dovresti farli con windows 10 home o pro, che sono le normali licenze in vendita.
Windows 10 home su un pc con 2 gb di ram arranca, e pure pesantemente, arranca anche con 4 gb se è per questo.
Non mi risulta che Windows abbia bisogno di questi eccezionali requisiti per consentire all'utente di svolgere attività di Office e navigazione leggere.
Ho un Windows 11 in prova su Pentium Dual-Core con disco meccanico, hardware del 2010 circa, scheda TV del 2006. Il disco meccanico è in costante movimento; tutte le periferiche sono riconosciute; il sistema accetta drivers per Windows 7. Basterebbe un SSD per renderlo utilizzabile "daily".
Altro ferrovecchio, Sony Vaio del 2009, SSD di marca cinesissima, CPU Core2Duo, 4 GBytes di RAM, Windows 10 Pro ed Office 2019 con chiave ESD, in uso quasi quotidiano, seppur per pochi minuti al giorno - lo utilizzo per necessità "volanti" - nessun rallentamento da segnalare. Uno di questi giorni lo porto a Windows 11.
Aggiungo : avendo, sul lavoro, una grande - purtroppo - esperienza di Windows 10 su disco rotante, ho l'impressione che molti rallentamenti nascano dall'aggiornamento silente - rilevabile dalle attività di alcuni servizi - delle APP.
randorama
09-12-2021, 13:39
Stai facendo però il paragone con windows 10 LTSC, quindi una versione enterprise, volutamente alleggerita di tutto il superfluo...non sono versioni standard, infatti non sono neanche acquistabili, si vendono solo alle aziende in multilicenza...se devi fare paragoni dovresti farli con windows 10 home o pro, che sono le normali licenze in vendita.
Windows 10 home su un pc con 2 gb di ram arranca, e pure pesantemente, arranca anche con 4 gb se è per questo.
già.
uno onesto avrebbe scritto
poi, per carità con home era davvero lento da fare schifo (ma non mi sono messo a smanettarci) e l'avevo piantato li
io però sono notoriamente un cazzaro e queste cose le nascondo:P
però a questo punto potrei dirti che avrei potuto ripiegare su una versione lite (o farmela o scaricarmela bella e pronta); avrei anche salvaguardato la licenza.
vero anche che ci si sono distrbuzioni linux "fatte apposta" (e che io sono un incapace che ho preso quelle sbagliate).
però, di tutte quelle che ho trovato, per avere supporto ai 32 bit, devo ripiegare su versione vecchie, per quanto supportate.
come ho già scritto la prima (tolta mandriva che era destinata al muletto 64 bit) scelta è stata debian buster
(e non è che me la sono inventata... era la prima scelta da qui https://www.softbits.it/distro-linux-32-bit/#1_Debian, primo risultato di google).
è stato un parto: 20 e rotti minuti (e non c'era nessuna scusa "eh linea lenta per gli aggiormenti: ero in garage con la powerline, il WPS non funziona e quindi non ero connesso).
alla fine davvero mi sono rotto le scatole.
per far breve una roba lunga.
in questo momento i risultati migliori su questa macchina li ho ottenuti con LTSC; buon secondo mint (versione vecchia, per quanto supportata).
volendo approfondire mi rimane da capire
1) quale versione di linux mi permetterebbe di avere performance simili a quelle che ho con ltsc
2) quali limiti abbiano queste versione alleggerite
3) se non ho modo di trovare/ricavarmi una versione di W10 home leggera come la ltsc
4) se un ssd, oltre ovviamente a migliorare le performance (e vorreiu sperare), abbatte il gap di prestazioni tra ltsc e mint (o una qualunque altra versione di linux esca dal cilindro.... tanto ce ne sono a mazzi.
una volta chiarito questo, mi rimane da capire PERCHE' dovrei usare linux.
il motivo che mi ha spinto a provarlo (ridà vita ai pc vecchi!) si è rivelato una fancalucata.
"oh! è un pc del 2008! 'azzo pretendi? "
e allora? linux non è fatto apposta per il vecchio hardware? la menate come un mantra da anni.
per altro non è che chiedessi supporto 3d; c'era solo da visualizzare una pagina.
cosa che le altre distribuzioni linux che ho provato hanno fatto senza tanti problemi.
Hai le idee confuse. Non solo te, ma anche altri, che confondono il sistema operativo e la sua gestione delle risorse con le applicazioni che vi girano sopra. :rolleyes:
Linux, in quanto kernel di un sistema operativo, gira su un numero di piattaforme hardware pressoché infinito.
Tanto per far capire quanto è flessibile il kernel Linux, può far girare il sistema embedded della tua automobile, gli smartphone che tutti usiamo quotidianamente, ai nodi di calcolo di un supercomputer.
Un sistema operativo efficiente fa si che le applicazioni possano sfruttare tutte le risorse messe a disposizione dall'hardware.
Adesso, è EVIDENTE anche ad un bambino che se l'hardware è scarso o le applicazioni sono scritte male, questa roba andrà male sia che sto sotto Windows sia che sto sotto Linux.
I miracoli non esistono.
Detto questo, è inutile continuare a frignare. Se vuoi farti dare una mano bene, altrimenti forse è il caso che la smetti di sporcare il thread con i tuoi rant.
randorama
09-12-2021, 13:44
Basterebbe un SSD per renderlo utilizzabile "daily".
mannaggia a te, non mi sono fidato a prendere quel cavolo di somnambulist a 14 euro.... ho dovuto cacciare BEN 19 euro per un emtech!
direi che è ora di darci un taglio con gli OT
randorama
09-12-2021, 13:59
edit.
ho visto tardi il "richiamo". mi adeguo....
io però sono notoriamente un cazzaro e queste cose le nascondo:P
Scusami, mi era sfuggito :).
1) quale versione di linux mi permetterebbe di avere performance simili a quelle che ho con ltsc
Debian, Arch Linux...ma in entrambi i casi non le consiglierei mai a una persona che non ha esperienza con linux, nel caso di Debian perché bisogna perderci parecchio tempo a configurarla e bisogna anche sapere cosa andare a modificare, nel caso di Arch è complicato anche solo installarla :D...per quanto con archinstall la situazione sia già meno traumatica, ma continua a essere una distribuzione "tosta".
2) quali limiti abbiano queste versione alleggerite
Limiti non ne hanno, nel senso che puoi farci qualunque cosa...il vero limite è la persona che le usa, se non sai dove mettere mano è solo una perdita di tempo.
una volta chiarito questo, mi rimane da capire PERCHE' dovrei usare linux.
il motivo che mi ha spinto a provarlo (ridà vita ai pc vecchi!) si è rivelato una fancalucata.
"oh! è un pc del 2008! 'azzo pretendi? "
Lo usi perché ti serve o perché vuoi imparare a usarlo, il resto sono chiacchiere, una distribuzione linux moderna su un pc del 2008 lo stronca, per quel tipo di computer per dire non andrei oltre xubuntu 16.04, versione ormai non più supportata, con la 18.04 ci devi saper mettere mano per farla andare quel tanto in più da renderla accettabile...sennò debian 10 o arch linux, in entrambi i casi però devi sapere cosa fai, non sono distribuzioni per utenti inesperti.
Che poi bisogna anche vedere chi scrive "ridà vita ai vecchi pc" cosa intende per "vecchi pc", il mio notebook ha 9 anni, è un vecchio pc, e oggettivamente con linux va molto bene...ma non sono andato oltre xubuntu 18.04, xubuntu 20.04 inizia a non essere più così leggera su questo hardware, è ancora utilizzabilissima, ma...non vale la pena aggiornare.
randorama
09-12-2021, 14:28
Il concetto e' che un PA se riesce ad installare distribuzioni costruite su misura e (ri)usare software, gestirsi tutto in casa puo avere vantaggi sia in termini di privacy, sia in termini di costi / benefici.
Il fatto che il sistema sia diverso da Windows e' un falso problema perche la GUI puo essere benissimo impostata in modo molto similie.
I costi della manutenzione saranno sempre gli stessi perche ci sarà sempre qualcuno preposto a tale funzione, che poi ci sia un SO o un altro non cambia niente.
ma chi ha mai detto il contrario? la pubblica amministrazione può fare quello che ritiene più opportuno; almeno fintanto che il servizio che viene erogato agli amministrati non subisce peggioramenti.
rimane il fatto che la PA non è un'isola e dovrà, prima poi parlare con altre soggetti, sia pubblici che privati.
finchè va tutto bene tutti felici e contenti; se non va più bene, boh.
tanto per dire la prima che mi viene in mente.
ad oggi la PA italiana, che io sappia usa Azure per proteggere i dati sensibili. libreoffice supporta azure (così mi è parso di leggere mentre googlavo alla ricerca delle iso... francamente non era una cosa che mi interesse).
sono sicuro che sia così; in caso contrario che cosa vanno a raccontare agli utenti che scoprono di avere i loro dati sensibili compromessi?
rimane il fatto che la PA non è un'isola e dovrà, prima poi parlare con altre soggetti, sia pubblici che privati.
Il vantaggio di essere la pubblica amministrazione è quello di poter dettare le regole, se io domani dico che non accetto più file diversi dai txt (primo formato a casaccio che mi è venuto in mente), tutto quello che ruota intorno si deve adeguare.
randorama
09-12-2021, 15:03
Che poi bisogna anche vedere chi scrive "ridà vita ai vecchi pc" cosa intende per "vecchi pc", il mio notebook ha 9 anni, è un vecchio pc, e oggettivamente con linux va molto bene...ma non sono andato oltre xubuntu 18.04, xubuntu 20.04 inizia a non essere più così leggera su questo hardware, è ancora utilizzabilissima, ma...non vale la pena aggiornare.
la chiudo qui perchè il cazziatone è già arrivato e non voglio abusare oltre della pazienza di !fazz ;)
diciamo che approfitto della concomitanza del...l'amichevole invito e dei tempi di consegna di amazon per darci un taglio (e per capire se davvero c'è una versione che davvero fa al caso mio).
conto di fare seguito in un thread più in topic.
va da sè che lo scopo, oltre all'ovvio e (reciproco) debunking dei cazzari :D, è quello, molto da nerd, di spremere dell'hardware che una persona sana di mente avrebbe buttato nel cassonetto.
poi va da sè che su una macchina "moderna", non mi farei grandi paranoie su cosa usare.
randorama
09-12-2021, 15:16
Il vantaggio di essere la pubblica amministrazione è quello di poter dettare le regole, se io domani dico che non accetto più file diversi dai txt (primo formato a casaccio che mi è venuto in mente), tutto quello che ruota intorno si deve adeguare.
vero (per quando vorrei vedere la pa che dice al mondo "ehi! non accetto più jpeg/pdf).
però è anche vero che la PA deve parlarsi con la PA.
e se a me può anche venire dire che gli allegati li vuole in formato tar gzippato e cavoli miei utente (ma che prima o poi diventerò anche elettore).
però questo lo puoi dire a me cittadino; però non sono come va a finire se la regione X manda le sue basi dati all'amministrazione statale in un formato diverso da quello stabilito (o non compliant con gli standard di sicurezza)
vero (per quando vorrei vedere la pa che dice al mondo "ehi! non accetto più jpeg/pdf).
però è anche vero che la PA deve parlarsi con la PA.
e se a me può anche venire dire che gli allegati li vuole in formato tar gzippato e cavoli miei utente (ma che prima o poi diventerò anche elettore).
però questo lo puoi dire a me cittadino; però non sono come va a finire se la regione X manda le sue basi dati all'amministrazione statale in un formato diverso da quello stabilito (o non compliant con gli standard di sicurezza)
Le pubbliche amministrazioni parlano tutte la stessa lingua, una regione/provincia/comune può cambiare i software, ma non i formati, che invece vengono decisi dal governo.
randorama
09-12-2021, 15:37
Le pubbliche amministrazioni parlano tutte la stessa lingua, una regione/provincia/comune può cambiare i software, ma non i formati, che invece vengono decisi dal governo.
quindi, nel caso tedesco, questi useranno calc e impress e poi "usciranno" in xlsx / pptx ?
andrew04
09-12-2021, 15:51
No, è compreso anche l'utilizzo del formato OpenDocument
https://blog.documentfoundation.org/blog/2021/11/18/german-state-planning-to-switch-25000-pcs-to-libreoffice/
https://www.landtag.ltsh.de/infothek/wahl19/drucks/02000/drucksache-19-02056.pdf
Pilotprojekt zur Verwendung des Open Document Formats und zum Einsatz
von LibreOffice als Standard auf Verwaltungsarbeitsplätzen
randorama
09-12-2021, 16:01
No, è compreso anche l'utilizzo del formato OpenDocument
https://blog.documentfoundation.org/blog/2021/11/18/german-state-planning-to-switch-25000-pcs-to-libreoffice/
https://www.landtag.ltsh.de/infothek/wahl19/drucks/02000/drucksache-19-02056.pdf
all'interno del lander mi sembra abbastanza scontato (anzi, mi aspetterei che, laddove possibile, le basi dati preesistenti venissero convertite).
il punto è quando ci si deve interfacciare con altri lander o con l'amministrazione centrale.
andrew04
09-12-2021, 16:32
all'interno del lander mi sembra abbastanza scontato (anzi, mi aspetterei che, laddove possibile, le basi dati preesistenti venissero convertite).
il punto è quando ci si deve interfacciare con altri lander o con l'amministrazione centrale.
Ci possono essere diverse soluzioni... Oltre al classico PDF, si può adottare anche Nextcloud+Collabora Office, l'adozione di LibreOffice stesso nelle altre amministrazioni (può tranquillamente consistere con MS Office nelle amministrazioni che non sono migrate completamente), ma anche office stesso seppur come ultima spiaggia, che, sulla carta ti supporta gli OpenDocument.
Più tardi vedo di leggermi interamente il pdf per capire se ci sta scritto qualcosa di più preciso.
cdimauro
11-12-2021, 06:34
Si, se scasina a quella maniera si, esattamente come e' colpa dell'utente quando scasina con Windows.
Nemmeno io che sono nuovo a Linux sono riuscito a fare un puttanaio del genere.
Anch'io ho avuto innumerevoli problemi con Linux, similmente a randorama.
Ora, il punto è che in questa notizia si parla di transizione all'open source, ma come io e randorama abbiamo avuto le nostre belle rogne (e non rappresentiamo di certo l'utenza media), immagina cosa possa succedere a chi il computer lo sa accendere, lanciare qualche applicazione, scrivere qualche documento, ecc..
Servirebbe, quindi, una soluzione simile a Windows, ma open source (non necessariamente basata su Linux: il discorso è generale), che si possa dare in mano a questi impiegati di cui si parla nella notizia, come pure a qualunque altro utente.
Simile sia nel senso che diventi il s.o. alternativo a Windows, e che abbia il suo stesso target: l'utente comune. Sia nel senso che sarebbe meglio fornire un solo strumento con una precisa interfaccia grafica (magari somigliante proprio a Windows, proprio per favorire il passaggio / intercambiabilità) e annesso insieme di tool con cui la gente comune è familiare.
Per gli smanettoni ci sarà sempre l'enorme varietà che per loro è ricchezza: nessuno gliela toglierebbe.
Ma per una volta si dovrebbe pensare, invece, a medioman, e concentrare gli sforzi su di lui.
...Ora, il punto è che in questa notizia si parla di transizione all'open source, ma come io e randorama abbiamo avuto le nostre belle rogne (e non rappresentiamo di certo l'utenza media), immagina cosa possa succedere a chi il computer lo sa accendere, lanciare qualche applicazione, scrivere qualche documento, ecc..
Servirebbe, quindi, una soluzione simile a Windows, ma open source (non necessariamente basata su Linux: il discorso è generale), che si possa dare in mano a questi impiegati di cui si parla nella notizia, come pure a qualunque altro utente.
e di quando in qua in una azienda il reparto ICT porta il computer (windows o linux che sia) sulla scrivania dell'utente e gli dice "installatelo ed arrangiati"?
è ovvio che in una azienda (o una PA) l'ICT fornisce macchine funzionanti e senza rogne per l'utente finale, e se ci sono problemi li risolve l'ICT, non l'utente.
la logica del tuo discorso non sta in piedi
Presso il mio luogo di lavoro, per operare fuori dalla cartella personale, installare o disinstallare software, è necessaria la password per un'utenza elevata. Ed inoltre il firewall è rigoroso.
per esperienza posso dirti che lasciare macchine con wondows a medioman è un disastro
e un so dove combinare dei puttanai è un att8mo visto che di norma puoi fare tutto e accedere a qualsiasi file nel disco..
non credo che dove c'è un reparto che si occupa di ict lascino le pass di admin a cani e porci... ;)
cdimauro
12-12-2021, 05:43
e di quando in qua in una azienda il reparto ICT porta il computer (windows o linux che sia) sulla scrivania dell'utente e gli dice "installatelo ed arrangiati"?
è ovvio che in una azienda (o una PA) l'ICT fornisce macchine funzionanti e senza rogne per l'utente finale, e se ci sono problemi li risolve l'ICT, non l'utente.
la logica del tuo discorso non sta in piedi
Quindi tu preferiresti pagare sempre la manutenzione anziché investire quei soldi in un sistema che la riduca.
Il bello è che sei quello che si lamenta degli sprechi di soldi pubblici, e che vengano foraggiati i privati.
Tutto molto coerente, non c'è che dire...
per esperienza posso dirti che lasciare macchine con wondows a medioman è un disastro
e un so dove combinare dei puttanai è un att8mo visto che di norma puoi fare tutto e accedere a qualsiasi file nel disco.
Infatti negli uffici seri bloccano tantissime funzioni proprio perche windows ha lo svantaggio (in questo contesto) che gli consente (sempre a medioman) di fare qualsiasi cosa e diventa necessario impedirgli di fare danni su danni su danni.
Appunto per questo negli uffici si fa come ha già citato piwi.
Il fatto di avere un s.o. facile da usare e familiare per l'utenza non esime dalla corretta amministrazione di tali sistemi.
quindi come dice Zappy negli uffici i pc vanno predisposti e nulla vieta se il problema sono le Gui di farle sostanzialmente simili alla logica di windows 10.
che poi windows 11 ha cambiato la gui ma non penso che vedremo impiegati che si lanciano dalla tromba delle scale.
Non è che sia radicalmente cambiato, e i concetti di Windows, oltre al funzionamento del sistema di per sé, sono rimasti gli stessi.
Quindi tu preferiresti pagare sempre la manutenzione anziché investire quei soldi in un sistema che la riduca.
Cioè? In qualunque pubblica amministrazione i pc sono "chiavi in mano", ti vengono dati insieme al foglio con sopra scritto nome utente e password, anche quelli creati da altri...l'utente finale deve solo usare il computer...si riduce la manutenzione riducendo gli interventi post consegna, ma ormai un qualunque os con account limitato al solo utilizzo riduce la quantità di interventi drasticamente.
cdimauro
12-12-2021, 07:04
Cioè? In qualunque pubblica amministrazione i pc sono "chiavi in mano", ti vengono dati insieme al foglio con sopra scritto nome utente e password, anche quelli creati da altri...l'utente finale deve solo usare il computer...si riduce la manutenzione riducendo gli interventi post consegna, ma ormai un qualunque os con account limitato al solo utilizzo riduce la quantità di interventi drasticamente.
Cioé mi riferivo alle problematiche che possono derivare dall'uso di sistemi diversi da quelli a cui la maggior parte della popolazione è abituata.
Cioé mi riferivo alle problematiche che possono derivare dall'uso di sistemi diversi da quelli a cui la maggior parte della popolazione è abituata.
Si fanno corsi al personale, non è che in una transizione lasci l'utente finale allo sbaraglio, ovvio che dovrai aggiornarlo sui nuovi software o anche sistemi che vengono usati...fanno corsi anche quando si passa a office 365, quindi non vedo che cosa cambi.
cdimauro
12-12-2021, 08:22
E' una questione strategica: se la gente è abituata a usare quadrati al posto di cerchi, allora dagli i quadrati. Commetteranno meno errori.
Sai, ad esempio, perché esiste Gimpshop (https://www.gimpshop.com)? Eppure c'è GIMP...
Ci si può arrivare gradualmente, secondo le necessità dell'azienda. Anche da noi la quasi totalità degli applicativi lavorano con interfaccia web.
randorama
12-12-2021, 10:14
fanno corsi anche quando si passa a office 365, quindi non vedo che cosa cambi.
ehm...
ehm...
Fa differenza fare formazione per usare office 365 o per usare google workspace? A me non sembra, si sta sempre formando il personale a usare un software diverso da quello che usavano in precedenza.
Secondo me togliere Windows al 100 per 100 non e' oggi fattibile.
Dipende da quello che fai, in una pubblica amministrazione probabilmente no, almeno non in tempi brevi, ma nulla vieta di iniziare a staccarti da determinati software.
randorama
12-12-2021, 13:30
Fa differenza fare formazione per usare office 365 o per usare google workspace? A me non sembra, si sta sempre formando il personale a usare un software diverso da quello che usavano in precedenza.
volevo semplicemente dire che non credo che chi è passato a office 365 da una versione "standard" abbia ricevuto formazione specifica.
e dire che in alcuni casi anche i passaggi da una versione all'altra non sono indolori.
(poi, magari in altra sede riprendiamo il discorso di cosa sia meglio su macchine vecchie)
andrew04
12-12-2021, 13:31
E' una questione strategica: se la gente è abituata a usare quadrati al posto di cerchi, allora dagli i quadrati. Commetteranno meno errori.
Sai, ad esempio, perché esiste Gimpshop (https://www.gimpshop.com)? Eppure c'è GIMP...
Leggera puntualizzazione:
Gimpshop che NON esiste, vorrai dire. L'ultima versione è la 2.2.11.
Gimp ha integrato la modalità a finestra singola da tantissimo tempo ormai.
Tra l'altro il sito da te linkato non è neanche quello ufficiale, e pare abbia rilasciato in passato una versione di gimpshop imbottita di malware.
volevo semplicemente dire che non credo che chi è passato a office 365 da una versione "standard" abbia ricevuto formazione specifica.
e dire che in alcuni casi anche i passaggi da una versione all'altra non sono indolori.
Tra i miei conoscenti ne sto sentendo parecchi a cui è stato imposto il corso di aggiornamento per office 365, hanno iniziato tutti più o meno subito dopo il lockdown di marzo.
randorama
12-12-2021, 13:57
Tra i miei conoscenti ne sto sentendo parecchi a cui è stato imposto il corso di aggiornamento per office 365, hanno iniziato tutti più o meno subito dopo il lockdown di marzo.
beh, un pochino li invidio.
noi con il passaggio da W7 a W10 ci trovammo anche office 2013, dritti dritti dal 2007.
zero problemi di compatibilità, anche portando roba creata sul 2013 verso il 2007). problemi a fare con la nuova versione quello che sia faceva con la vecchia... parliamone.
fanculo, mi ricordo che mi ero installato ubit menu. essendo un addon per office non richiedeva privilegio amministratore.
Quindi tu preferiresti pagare sempre la manutenzione anziché investire quei soldi in un sistema che la riduca.
questa è la tua interpretazione, io non ho affatto detto quello.
Rileggi :read:
Leggera puntualizzazione:
Gimpshop che NON esiste, vorrai dire. L'ultima versione è la 2.2.11.
Gimp ha integrato la modalità a finestra singola da tantissimo tempo ormai..
cdimauro palesemente trolla e non sa di che parla. Lasciatelo trollare :p
andrew04
12-12-2021, 20:22
cdimauro palesemente trolla e non sa di che parla. Lasciatelo trollare :p
Ma io lo dico per lui, quello va a finire che gimpshop se lo scarica veramente... :p
cdimauro
13-12-2021, 05:20
Ci si può arrivare gradualmente, secondo le necessità dell'azienda. Anche da noi la quasi totalità degli applicativi lavorano con interfaccia web.
Infatti ciò di cui stiamo parlando è un processo lungo che va ben ponderato e i cambiamenti introdotti un po' alla volta, per ridurre al minimo le problematiche degli utenti.
Leggera puntualizzazione:
Gimpshop che NON esiste, vorrai dire. L'ultima versione è la 2.2.11.
Gimp ha integrato la modalità a finestra singola da tantissimo tempo ormai.
Gimpshop non era nato soltanto per avere la finestra singola, ma per mimare Photoshop in diversi aspetti in modo da renderne più facile e familiare l'uso a chi era abituato a Photoshop (da cui il nome, ovviamente). Dal sito ufficiale (https://sourceforge.net/projects/gimpshop.mirror/):
"GIMPshop is a modification of the free/open source GNU Image Manipulation Program (GIMP), intended to replicate the feel of Adobe Photoshop. Its primary purpose is to make users of Photoshop feel comfortable using GIMP. It shares all GIMP's advantages, including the long feature list and customisability, while addressing some common criticisms regarding the program's interface: GIMPshop modifies the menu structure to closely match Photoshop's, adjusts the program's terminology to match Adobe's, and, in the Windows version, uses a plugin called 'Deweirdifier' to combine the application's numerous windows in a similar manner to the MDI system used by most Windows graphics packages."
Tra l'altro il sito da te linkato non è neanche quello ufficiale, e pare abbia rilasciato in passato una versione di gimpshop imbottita di malware.
Non ho indagato a fondo: l'ho trovato cercando, ho visto che corrispondeva a quello che ricordavo, e ho assunto che fosse proprio quello.
questa è la tua interpretazione, io non ho affatto detto quello.
Rileggi :read:
Allora non hai nemmeno capito quello che avevo scritto in questa parte della discussione. Il che non mi sorprende affatto.
cdimauro palesemente trolla e non sa di che parla. Lasciatelo trollare :p
Detto da te, che hai la cultura di un aborigeno che non ha mai visto la civiltà, lascia il tempo che trova, visto che non sapevi nemmeno dell'esistenza di Gimpshop.
Quanto al trolling sei campione del mondo da quando hai messo piede in questo forum: sei solito sparare balle a nastro, e quando uno ti replica e ti mette con le spalle al muro poi lo insulti, fai riferimenti alla tua firma, e infine sparisci.
Sei più prevedibile del cane di Pavlov...
Ma io lo dico per lui, quello va a finire che gimpshop se lo scarica veramente... :p
Non ne ho alcun interesse: l'ho citato soltanto perché lo conoscevo ed era funzionale a questa parte della discussione.
Per il resto sono anni che uso Paint.NET, che per quel che ci faccio è grasso che cola.
Gimpshop non era nato soltanto per avere la finestra singola, ma per mimare Photoshop in diversi aspetti in modo da renderne più facile e familiare l'uso a chi era abituato a Photoshop (da cui il nome, ovviamente).
Il problema principale era comunque la finestra singola, visto che il progetto è morto nel 2011, guardacaso qualche mese prima che uscisse la versione di gimp 2.8 dove veniva introdotta la finestra singola...che poi il professionista in particolare se vuole usare un software se lo studia, non si fa troppi problemi se le due interfacce non sono esattamente identiche, magari si pone altri problemi più tecnici.
Progetti di questo tipo di solito nascono per venire incontro alle esigenze degli utenti domestici, che di rado si mettono a studiare un nuovo software e preferiscono avere la copia 1:1 di quello che sanno usare...che poi qui la cosa diventa molto relativa, in genere il privato ha meno remore a usare programmi di dubbia provenienza, quindi è facile che gimp manco lo prova a usare.
andrew04
13-12-2021, 14:12
Gimpshop non era nato soltanto per avere la finestra singola, ma per mimare Photoshop in diversi aspetti in modo da renderne più facile e familiare l'uso a chi era abituato a Photoshop (da cui il nome, ovviamente). Dal sito ufficiale (https://sourceforge.net/projects/gimpshop.mirror/):
"GIMPshop is a modification of the free/open source GNU Image Manipulation Program (GIMP), intended to replicate the feel of Adobe Photoshop. Its primary purpose is to make users of Photoshop feel comfortable using GIMP. It shares all GIMP's advantages, including the long feature list and customisability, while addressing some common criticisms regarding the program's interface: GIMPshop modifies the menu structure to closely match Photoshop's, adjusts the program's terminology to match Adobe's, and, in the Windows version, uses a plugin called 'Deweirdifier' to combine the application's numerous windows in a similar manner to the MDI system used by most Windows graphics packages."
Come ti fa notare anche andy il problema principale era la finestra singola, lo sviluppo poi è cessato perché, finestra singola a parte, non ci stava questa necessità di un fork che mimasse completamente photoshop (se ci fosse stata l'esigenza, il fork in questione lo avrebbe continuato ad esistere con qualcun altro come spesso accade: così non è stato), lo sviluppatore stesso si è poi anche trovato in un progetto ingestibile (troppo codice per un solo utente, per di più inesperto al momento del fork, che è nato per "gioco" praticamente), che si è aggiunto poi al dominio che distribuiva malware.
Non ho indagato a fondo: l'ho trovato cercando, ho visto che corrispondeva a quello che ricordavo, e ho assunto che fosse proprio quello.
Ecco, non indaghi a fondo, questo è il problema.
Non ne ho alcun interesse: l'ho citato soltanto perché lo conoscevo ed era funzionale a questa parte della discussione.
Per il resto sono anni che uso Paint.NET, che per quel che ci faccio è grasso che cola.
Lo sarebbe stato se fosse stato un progetto attivo e con un seguito uguale o maggiore di gimp stesso, ma così non è.
(In tutto ciò, da una mia precisazione ne sta partendo un fork della discussione: Torniamo su "binari")
cdimauro
14-12-2021, 06:06
Il problema principale era comunque la finestra singola, visto che il progetto è morto nel 2011, guardacaso qualche mese prima che uscisse la versione di gimp 2.8 dove veniva introdotta la finestra singola...che poi il professionista in particolare se vuole usare un software se lo studia, non si fa troppi problemi se le due interfacce non sono esattamente identiche, magari si pone altri problemi più tecnici.
Progetti di questo tipo di solito nascono per venire incontro alle esigenze degli utenti domestici, che di rado si mettono a studiare un nuovo software e preferiscono avere la copia 1:1 di quello che sanno usare...che poi qui la cosa diventa molto relativa, in genere il privato ha meno remore a usare programmi di dubbia provenienza, quindi è facile che gimp manco lo prova a usare.
Sì, ma è sfuggito il concetto generale che avevo espresso:
"Simile sia nel senso che diventi il s.o. alternativo a Windows, e che abbia il suo stesso target: l'utente comune. Sia nel senso che sarebbe meglio fornire un solo strumento con una precisa interfaccia grafica (magari somigliante proprio a Windows, proprio per favorire il passaggio / intercambiabilità) e annesso insieme di tool con cui la gente comune è familiare.
[...]
Ma per una volta si dovrebbe pensare, invece, a medioman, e concentrare gli sforzi su di lui.
[...]
E' una questione strategica: se la gente è abituata a usare quadrati al posto di cerchi, allora dagli i quadrati. Commetteranno meno errori."
Il punto è dare in mano alla gente strumenti ai quali sono abituati.
GIMPShop è soltanto un esempio che m'è venuto in mente per illustrarlo. Ma non è l'unico. E il fatto che sia morto nulla toglie a ciò che volevo esprimere.
Come ti fa notare anche andy il problema principale era la finestra singola, lo sviluppo poi è cessato perché, finestra singola a parte, non ci stava questa necessità di un fork che mimasse completamente photoshop (se ci fosse stata l'esigenza, il fork in questione lo avrebbe continuato ad esistere con qualcun altro come spesso accade: così non è stato), lo sviluppatore stesso si è poi anche trovato in un progetto ingestibile (troppo codice per un solo utente, per di più inesperto al momento del fork, che è nato per "gioco" praticamente), che si è aggiunto poi al dominio che distribuiva malware.
Ecco, non indaghi a fondo, questo è il problema.
Vedi sopra: no, che non è un problema. Il non aver controllato non serviva assolutamente allo scopo per cui l'ho citato.
Ti sarebbe andato bene un ReactOS? Sarebbe stato comunque soltanto un esempio, funzionale al pensiero che volevo esprimere.
Lo sarebbe stato se fosse stato un progetto attivo e con un seguito uguale o maggiore di gimp stesso, ma così non è.
(In tutto ciò, da una mia precisazione ne sta partendo un fork della discussione: Torniamo su "binari")
A me pare di essere in topic: è un argomento che attiene alla transizione di cui parla la notizia.
Sì, ma è sfuggito il concetto generale che avevo espresso:
"Simile sia nel senso che diventi il s.o. alternativo a Windows, e che abbia il suo stesso target: l'utente comune. Sia nel senso che sarebbe meglio fornire un solo strumento con una precisa interfaccia grafica (magari somigliante proprio a Windows, proprio per favorire il passaggio / intercambiabilità) e annesso insieme di tool con cui la gente comune è familiare.
[...]
Ma per una volta si dovrebbe pensare, invece, a medioman, e concentrare gli sforzi su di lui.
[...]
E' una questione strategica: se la gente è abituata a usare quadrati al posto di cerchi, allora dagli i quadrati. Commetteranno meno errori."
Il punto è dare in mano alla gente strumenti ai quali sono abituati.
Parliamo sempre di una pubblica amministrazione, in fase di transizione ci sarà una fase in cui il personale verrà formato sui nuovi software e una fase in cui si terrà sicuramente conto del periodo di adattamento...anche perché per quanto puoi fare visivamente una copia 1:1 dei programmi microsoft, o quello che è, poi a livello di utilizzo saranno sempre diversi, soprattutto se non se ne fa un uso proprio base.
Poi se davvero vuoi andare incontro a medioman la transizione non la fai proprio, ma non aggiorni neanche mai i software, perché medioman questo vuole...ripetere all'infinito le operazioni che sa fare senza dover mai cambiare le proprie routine, cosa che ovviamente non è fattibile nella realtà, anche rimanendo sugli stessi software e limitandosi ad aggiornarli.
randorama
14-12-2021, 13:36
Ti sarebbe andato bene un ReactOS? Sarebbe stato comunque soltanto un esempio, funzionale al pensiero che volevo esprimere.
ma, per curiosità... ma è stabile e fruibile?
me l'ha fatto provare @piwi. dopo aver provato una decina di versioni di linux ho dato una chance pure a lui.
è un fulmine; ma l'office mica sono riuscito a installarcelo sopra.
è un fulmine; ma l'office mica sono riuscito a installarcelo sopra.
Che io sappia non è possibile installare niente che sia stato fatto dalla microsoft, quindi al massimo potrai mettere libreoffice.
andrew04
14-12-2021, 14:11
E il fatto che sia morto nulla toglie a ciò che volevo esprimere.
Vedi sopra: no, che non è un problema. Il non aver controllato non serviva assolutamente allo scopo per cui l'ho citato.
Ti sarebbe andato bene un ReactOS? Sarebbe stato comunque soltanto un esempio, funzionale al pensiero che volevo esprimere.
A me pare di essere in topic: è un argomento che attiene alla transizione di cui parla la notizia.
Toglie tutto invece, significa che nessuno ha bisogno di quadrati al posto dei cerchi.
Stessa cosa per ReactOS, che non è usato praticamente da nessuno.
Significa che nessuno vuole l'interfaccia identica a Windows.
Così come pure il resto del ragionamento: non è il "medioman"(come lo chiami tu) il problema, ma l'utente che ha difficoltà di adattamento, a prescindere dall'esperienza (e tra questa categoria sappi che ci rientri perfettamente pure tu).
Ma quello, probabilmente, troverà problema anche se gli fai l'interfaccia come Windows, perché differenze ci saranno sempre.
Per farne una copia identica si dovrebbe rimuovere anche vantaggi imprescindibili di sistemi basati su Linux tipo, per dirne una, la gestione dei pacchetti, facendogli scaricare pacchetti sui siti web come si è abituati su Windows.
Ed a questo punto si perderebbero i vantaggi, e non avrebbe più senso utilizzarlo.
All'utente inesperto (o esperto), ma con capacità di adattamento, invece, se gli dai Linux in mano, si abitua in pochissimo tempo.
Non gli serve assolutamente una interfaccia che scopiazzi windows o photoshop in tutto e per tutto.
randorama
14-12-2021, 14:13
Che io sappia non è possibile installare niente che sia stato fatto dalla microsoft, quindi al massimo potrai mettere libreoffice.
no, non ne varrebbe la pena. a quel punto ci avrei messo sotto una distribuzione di linux.
alla fine però, messo a fattor comune l'incremento di performance dell'SSD, i risultati migliori li ho avuti comunque con ltsc (incrementati con qualche hack che ho trovato il giro)
lo scassone che secondo qualcuno era da buttare adesso monta senza problemi office 2016 e si e, ovviamente con i suoi tempi, si è gestito l'excel benchmark che gli ho ammollato.
word li gestisce, powerpoint da una 50na di pagine pure, video a risoluzione hdready pure.
peccato solo che pesi mezzo quintale e che non abbia la webcam
non ho capito per quale diamine di motivo si sia fatto l'upgrade a office 2019, a dire il vero, ma tant'è.
Significa che nessuno vuole l'interfaccia identica a Windows.
Che poi non è che sia sta gran fatica replicare l'interfaccia di windows o macos su linux, online si trovano un sacco di tutorial per farlo, ma ha senso mettersi a smanettare con temi, icone e font per far somigliare un os a un altro? Secondo me no, tanto poi l'os resta comunque diverso.
randorama
14-12-2021, 14:50
Che poi non è che sia sta gran fatica replicare l'interfaccia di windows o macos su linux, online si trovano un sacco di tutorial per farlo, ma ha senso mettersi a smanettare con temi, icone e font per far somigliare un os a un altro? Secondo me no, tanto poi l'os resta comunque diverso.
no, non vale assolutamente la pena; anche perchè è probabilmente in assoluto quella più "severa".
certo passare dall'una, all'altra all'altra ancora è un po' spiazzante...
poi per carità; provarne una dozzina in una settimana non aiuta :D
no, non vale assolutamente la pena; anche perchè è probabilmente in assoluto quella più "severa".
certo passare dall'una, all'altra all'altra ancora è un po' spiazzante...
poi per carità; provarne una dozzina in una settimana non aiuta :D
Se cambi continuamente si, ovvio che diventi matto...che poi se prendi kde standard, icone a parte, si fa fatica pure a distinguerlo da windows.
cdimauro
15-12-2021, 06:13
Parliamo sempre di una pubblica amministrazione, in fase di transizione ci sarà una fase in cui il personale verrà formato sui nuovi software e una fase in cui si terrà sicuramente conto del periodo di adattamento...anche perché per quanto puoi fare visivamente una copia 1:1 dei programmi microsoft, o quello che è, poi a livello di utilizzo saranno sempre diversi, soprattutto se non se ne fa un uso proprio base.
Poi se davvero vuoi andare incontro a medioman la transizione non la fai proprio, ma non aggiorni neanche mai i software, perché medioman questo vuole...ripetere all'infinito le operazioni che sa fare senza dover mai cambiare le proprie routine, cosa che ovviamente non è fattibile nella realtà, anche rimanendo sugli stessi software e limitandosi ad aggiornarli.
Poi torna a casa e si trova con sistemi e applicazioni diverse. E la confusione regnerà sovrana...
Toglie tutto invece, significa che nessuno ha bisogno di quadrati al posto dei cerchi.
Stessa cosa per ReactOS, che non è usato praticamente da nessuno.
Significa che nessuno vuole l'interfaccia identica a Windows.
Così come pure il resto del ragionamento: non è il "medioman"(come lo chiami tu) il problema, ma l'utente che ha difficoltà di adattamento, a prescindere dall'esperienza (e tra questa categoria sappi che ci rientri perfettamente pure tu).
Ma quello, probabilmente, troverà problema anche se gli fai l'interfaccia come Windows, perché differenze ci saranno sempre.
Per farne una copia identica si dovrebbe rimuovere anche vantaggi imprescindibili di sistemi basati su Linux tipo, per dirne una, la gestione dei pacchetti, facendogli scaricare pacchetti sui siti web come si è abituati su Windows.
Ed a questo punto si perderebbero i vantaggi, e non avrebbe più senso utilizzarlo.
All'utente inesperto (o esperto), ma con capacità di adattamento, invece, se gli dai Linux in mano, si abitua in pochissimo tempo.
Non gli serve assolutamente una interfaccia che scopiazzi windows o photoshop in tutto e per tutto.
Ma se all'utente medio lo fai andare fuori di testa già soltanto cambiandogli le icone del desktop... :D
Per quanto mi riguarda non è incapacità di adattamento, ma di perdita di tempo. Siccome il tempo non lo vendono al mercato, non ne voglio spendere di più per lavorare al PC.
A lavoro mi pagano per lavorare anche su Linux, e lo faccio, quando è necessario. Per tutto il resto, casa inclusa, c'è Windows, perché sono produttivo e veloce per quel che mi serve fare.
ma, per curiosità... ma è stabile e fruibile?
me l'ha fatto provare @piwi. dopo aver provato una decina di versioni di linux ho dato una chance pure a lui.
è un fulmine; ma l'office mica sono riuscito a installarcelo sopra.
Purtroppo è la compatibilità la sua piaga. D'altra parte non c'è molta gente a svilupparci.
Poi torna a casa e si trova con sistemi e applicazioni diverse. E la confusione regnerà sovrana...
Già regna sovrana con il solo windows se è per questo, quindi non vedo quale sia sta grande novità...come ho già detto se stai appresso a medioman staremmo ancora con il dos e forse windows 3.0.
randorama
15-12-2021, 07:50
Se cambi continuamente si, ovvio che diventi matto...che poi se prendi kde standard, icone a parte, si fa fatica pure a distinguerlo da windows.
ma ti dirò... non è che l'interfaccia mi interessi più di tanto.
Questa sarebbe una macchina che qualora venire usata (mai...) sarebbe solo per aprire un applicativo di produttività o un browser.
al netto di qualche "sfizio" (puppy linux, prontOS) l'idea era quella di trovare quello che permettesse di usare l'hardware obsoleto.
qualche distribuzione linux davvero leggera l'ho trovata, seppur costretto a vecchie versioni non più supportate, visto che le distribuzioni moderne non supportano più i 32 bit; antix è stata quella che mi ha convinto di più.
il problema è stato che, installata una versione (vecchia) di openoffice, le reattività è calata in modo pesante.
quando ho provato questo foglio di calcolo
https://drive.google.com/file/d/1tVTAdP6WczJvlEAJNGhZXX87UJXH6vAV/view
di fatto è un massacratore di cpu, ho scoperto che open office necessita di java per far funzionare le macro (almeno... così ho letto sulla documentazione, dopo aver visto che la macro non partiva).
installato quello la macchina è praticamente morta.
tornato, come detto, a ltsc, l'ultimo sfizio che voglio togliermi ora è vedere se riesco ad alleggerire allo stesso livello la versione OEM corporate legata alla macchina.
poi, al limite, proverò a vedere come performa open office con il massacratore di cpu :)
il problema è stato che, installata una versione (vecchia) di openoffice, le reattività è calata in modo pesante.
È curiosa come cosa, perché di default openoffice/libreoffice all'avvio non hanno nulla...il quickstart va abilitato manualmente.
di fatto è un massacratore di cpu, ho scoperto che open office necessita di java per far funzionare le macro (almeno... così ho letto sulla documentazione, dopo aver visto che la macro non partiva).
installato quello la macchina è praticamente morta.
Ma tanto non sarebbe partito ugualmente, l'ho provato sul mio pc, con xubuntu 18.04, openjdk 11 e libreoffice 7.2.4 e anche abilitando le macro (bloccate di default) non accade nulla...e la cosa non mi sorprende più di tanto, per quel poco che ne so mi sembra siano completamente diverse.
randorama
15-12-2021, 10:39
È curiosa come cosa, perché di default openoffice/libreoffice all'avvio non hanno nulla...il quickstart va abilitato manualmente.
[QUOTE]
si, ma si alloca comunque memoria.
quando è aperto, il sistema diventa meno reattivo.
succede accede anche con windows, ovviamente; si nota di più con antix perchè "solo os" è parecchio veloce.
va da sé che , in entrambi i casi, il disco solido rende la cosa percepibile ma abbastanza ininfluente.
[QUOTE]
Ma tanto non sarebbe partito ugualmente, l'ho provato sul mio pc, con xubuntu 18.04, openjdk 11 e libreoffice 7.2.4 e anche abilitando le macro (bloccate di default) non accade nulla...e la cosa non mi sorprende più di tanto, per quel poco che ne so mi sembra siano completamente diverse.
non saprei dirti; ho scritto macro, in realtà è codice VBA e l'autore nel foglio l'ha protetto.
però fammi capire... le macro di office non sono compatibili con quelle di libreoffice?
si, ma si alloca comunque memoria.
quando è aperto, il sistema diventa meno reattivo.
succede accede anche con windows, ovviamente; si nota di più con antix perchè "solo os" è parecchio veloce.
va da sé che , in entrambi i casi, il disco solido rende la cosa percepibile ma abbastanza ininfluente.
Ah ok, non avevo capito io, pensavo rallentasse tutto anche solo installandolo :).
non saprei dirti; ho scritto macro, in realtà è codice VBA e l'autore nel foglio l'ha protetto.
però fammi capire... le macro di office non sono compatibili con quelle di libreoffice?
Non sempre, le cose più comuni di solito si, ma spesso bisogna metterci mano per farle andare...ma non usando quasi per nulla questo genere di software di più non so dirti.
randorama
15-12-2021, 12:06
Non sempre, le cose più comuni di solito si, ma spesso bisogna metterci mano per farle andare...ma non usando quasi per nulla questo genere di software di più non so dirti.
uhm, ho provato a installare open office anche su windows, il problema è abbastanza rilevante; neanche il tasto "avvia benchmark" viene riconosciuto come tasto, a prescindere dallo script sottostante.
se volessi fare qualche verifica delle prestazioni tra i due sistemi mi sa che mi tocca trovare o inventarmi qualcosa senza macro.
o una pivot di dimensioni enormi o sa dio che altro... magari un cerca.vert su un tabellone da 200.000 righe.
vedo se riesco a trovare qualcosa di precotto :)
uhm, ho provato a installare open office anche su windows
Curiosità mia, ma installi openoffice vero e proprio o libreoffice?
randorama
15-12-2021, 12:59
Curiosità mia, ma installi openoffice vero e proprio o libreoffice?
libreoffice. continuo a dire l'uno per l'altro :-\
andrew04
15-12-2021, 13:39
Ma se all'utente medio lo fai andare fuori di testa già soltanto cambiandogli le icone del desktop... :D
Questa cosa era vera negli anni 2000, ma non siamo più in quegli anni e nel frattempo la maggior parte della popolazione mondiale è passata dai feature phone agli smartphone con touchscreen.
Che sono abbastanza differenti nei modi di utilizzo.
Per quanto mi riguarda non è incapacità di adattamento, ma di perdita di tempo. Siccome il tempo non lo vendono al mercato, non ne voglio spendere di più per lavorare al PC.
A lavoro mi pagano per lavorare anche su Linux, e lo faccio, quando è necessario. Per tutto il resto, casa inclusa, c'è Windows, perché sono produttivo e veloce per quel che mi serve fare.
Purtroppo è la compatibilità la sua piaga. D'altra parte non c'è molta gente a svilupparci.
Ecco, esattamente qui ti volevo, per quello che TI serve.
Io potrei dire la stessa cosa di Windows.
Cose tipo la mancanza di cose tab o la doppia vista, giusto per dirne due, rendono windows enormemente meno produttivo dal mio punto di vista.
Posso dire che Windows è difficile in maniera da usare per questo? No, non lo posso dire.
Così come TU non puoi dire la stessa cosa di sistemi Linux-based, che vengono usati tranquillamente e senza manfrine (anzi con tanto di apprezzamento) da persone del tutto inesperte in campo tecnologico.
Se tu, cdimauro, trovi difficoltà ad usarlo, devi capire che questa è una TUA difficoltà, non di Linux, che ha dimostrato ampiamente di essere usabile dalla massa senza difficolta.
Sorvolo sul resto che hai detto, che, come sempre, è ampiamente smentito dai fatti.
andrew04
15-12-2021, 14:41
non saprei dirti; ho scritto macro, in realtà è codice VBA e l'autore nel foglio l'ha protetto.
però fammi capire... le macro di office non sono compatibili con quelle di libreoffice?
[..]
di fatto è un massacratore di cpu, ho scoperto che open office necessita di java per far funzionare le macro (almeno... così ho letto sulla documentazione, dopo aver visto che la macro non partiva).
[..]
LibreOffice, alla 7.2 (ma anche precedenti), utilizza principalmente LibreOffice Basic oltre a JavaScript (da non confondere con Java, del tutto diverso), BeanShell e Python per le macro.
Ti cito una parte relativa dal manuale
The simplest way to create a macro is to record a series of actions through Calc’s user interface.
Calc saves recorded macros using the open-source LibreOffice Basic scripting language, which
is a dialect of the well-known BASIC programming language. Such macros can be edited and
enhanced after recording using the built-in LibreOffice Basic Integrated Development
Environment (IDE).
The most powerful macros in Calc are created by writing code using one of the four supported
scripting languages (LibreOffice Basic, BeanShell, JavaScript, and Python). This chapter
provides an overview of Calc’s macro facilities, mostly focused on its default macro scripting
language, LibreOffice Basic. Some examples are included for the BeanShell, JavaScript, and
Python scripting languages but fuller descriptions of the facilities for these languages are beyond
the scope of this document.
Qui sta il manuale "generico" di Calc, il capitolo 12 è quello relativo alle macro
https://documentation.libreoffice.org/en/english-documentation/
Riguardo le macro in VBA, ti cito sempre la parte relativa:
Macro in Microsoft Office e LibreOffice
Tranne poche eccezioni, Microsoft Office e LibreOffice non possono eseguire lo stesso codice macro. Microsoft Office utilizza codice VBA (Visual Basic for Applications), mentre LibreOffice utilizza codice Basic basato sull'API (Application Program Interface) di LibreOffice. Sebbene il linguaggio di programmazione sia lo stesso, gli oggetti e i metodi sono diversi.
https://help.libreoffice.org/latest/it/text/shared/guide/ms_user.html?DbPAR=SHARED#bm_id3150789
Il punto a cui fai riferimento nella documentazione è probabilmente questo
LibreOffice internally supports the following scripting languages:
LibreOffice Basic
JavaScript
BeanShell
Python
In addition, developers can use high-level languages, for example Java programming language, to control LibreOffice externally. The API reference is online at api.libreoffice.org.
"In addition" e "to control LibreOffice externally", non "by default", dove invece viene utilizzato LibreOffice Basic.
Insomma, per riassumere: java devi usarlo appositamente per determinati scopi e non è usato in maniera predefinita per le macro.
randorama
15-12-2021, 14:49
a dire il vero l'informazione me l'hanno data i tipi che ho trovato sulla chat irc di ubuntu venerdì sera....
rimane il fatto che se non sono trova di loro compatibili già la cosa mi scoccia parecchio; non è che scriva macro tutti i giorni ma qualcuna mi scappa.
oltre alla scocciatura a questo punto di dovermi creare io qualche aggeggio abbastanza pesante da mettere alla frutta i due fogli di calcolo.
di sicuro un che mi rimane in macchina 500 e passa secondi non riesco a inventarmela.
andrew04
15-12-2021, 14:53
Da utente Win storico dico che quando sono passato ai sistemi diversi, come appunto Linux e ChromeOS, ho subito notato, ma in modo immediato e nitido, che il sistema MS e' veramente Obsoleto.
E' rimasto ancorato alle logiche di Windows XP, il solo fatto che il file manager sia ancora privo di parecchie funzioni e' il sintomo di questa vecchiaia.
Per me e' stata vera anche la prova contraria, ovvero quando in ufficio torno a Win mi sembra di andare indietro nel tempo di anni.
Diciamo che se sotto Linux facessero tutti i software, l'adozione del sistema MS probabilmente subirebbe o un tracollo o un evoluzione, certamente cosi come e' verrebbe abbandonato da molti.
Io ormai sono utente storico Linux (oltre 15 anni), e per dire, io faccio fatica pure a sopportare quei pochi AppImage presenti su Linux che si aggiornano all'avvio dell'applicazione in stile windows.
Riguardo i software per Linux, relativamente, alla fine la maggior parte dei software di uso comune ci sono. Mancano quelli specifici per determinati settori.
Le carenze di Linux sono sul lato promozionale, a partire dal fatto la maggior parte gente non sa neanche che esiste.
andrew04
15-12-2021, 15:03
a dire il vero l'informazione me l'hanno data i tipi che ho trovato sulla chat irc di ubuntu venerdì sera....
di fatto è un massacratore di cpu, ho scoperto che open office necessita di java per far funzionare le macro (almeno... così ho letto sulla documentazione, dopo aver visto che la macro non partiva).
poi dici che sono io...
rimane il fatto che se non sono trova di loro compatibili già la cosa mi scoccia parecchio; non è che scriva macro tutti i giorni ma qualcuna mi scappa.
oltre alla scocciatura a questo punto di dovermi creare io qualche aggeggio abbastanza pesante da mettere alla frutta i due fogli di calcolo.
di sicuro un che mi rimane in macchina 500 e passa secondi non riesco a inventarmela.
Prenditela con Microsoft, lei ha inventato le macro (che andrebbero abolite in quanto vettore per i peggiori malware al mondo), e lei le ha fatte in un linguaggio proprietario.
Sul secondo paragrafo se magari riscrivi in un linguaggio human-readable, ma pure basic sarebbe sarebbe meglio :p
(È Una frase che "come se fosse antani" è da dilettanti a confronto)
...però fammi capire... le macro di office non sono compatibili con quelle di libreoffice?
no.
per quanto mi riguarda è la pecca più grande, ma del resto l'uso di VBA credo sia limitato a meno dell'1% di chi usa office, per cui capisco che ci stiano ancora lavorando. Lo stesso editor non è all'altezza di quello MS, il quale peraltro (e per fortuna) è rimasto lo stesso dal 1997.
alcune funzioni per es LO proprio non le ha (l'ultima vota che ho controllato), tipo il comodissimo for each che uso spessissimo :p
randorama
15-12-2021, 15:19
poi dici che sono io...
questa volta hai ragione.
ho letto l'informazione da qualche parte (davvero non ricordo dove, troppi siti), poi chiesto conferma qui
https://chat.ubuntu-it.org/
e li mi hanno confermato che serviva java e che "avrebbe rallentato molto una macchina così vecchia"
la cosa buffa è che hanno insistito per farmi installare debian :D
Prenditela con Microsoft, lei ha inventato le macro (che andrebbero abolite in quanto vettore per i peggiori malware al mondo), e lei le ha fatte in un linguaggio proprietario.
di solito non scrivo malware... e se proprio dovessi, non per me stesso :
Sul secondo paragrafo se magari riscrivi in un linguaggio human-readable, ma pure basic sarebbe sarebbe meglio :p
(È Una frase che "come se fosse antani" è da dilettanti a confronto)
adesso capisci perchè, spesso, edito....
"oltre al fatto che, non potendo usare il famigerato foglio/benchmark (visto che usa una macro), dovrei crearne uno io ad hoc
purtroppo, l'unica cosa che mi viene in mente per stressare il sistema è una pivot su una base dati enorme o un cerca.vert su una base dati altrettanto enorme.
quel foglio di calcolo tiene occupata la cpu del portatile per 520 secondi circa, quella del desktop per 100 e pochi rotti.
Prenditela con Microsoft, lei ha inventato le macro (che andrebbero abolite in quanto vettore per i peggiori malware al mondo), e lei le ha fatte in un linguaggio proprietario.
le macro sono comodissime, meno male che esistono.
sul linguaggio, forse ti è sfuggito che VBA (e il basic) esistono dalla notte dei tempi.
andrew04
15-12-2021, 16:11
questa volta hai ragione.
ho letto l'informazione da qualche parte (davvero non ricordo dove, troppi siti), poi chiesto conferma qui
https://chat.ubuntu-it.org/
e li mi hanno confermato che serviva java e che "avrebbe rallentato molto una macchina così vecchia"
la cosa buffa è che hanno insistito per farmi installare debian :D
randorama, randorama...
I log ufficiali dei canali irc di Ubuntu-it (si, sono loggati), di venerdì:
https://irclogs.ubuntu.com/2021/12/10/#ubuntu-it.txt
di solito non scrivo malware... e se proprio dovessi, non per me stesso :
Intendevo che sono una cosa che dovrebbe sparire in quanto prevalentemente portano più danni che benefici.
adesso capisci perchè, spesso, edito....
"oltre al fatto che, non potendo usare il famigerato foglio/benchmark (visto che usa una macro), dovrei crearne uno io ad hoc
purtroppo, l'unica cosa che mi viene in mente per stressare il sistema è una pivot su una base dati enorme o un cerca.vert su una base dati altrettanto enorme.
quel foglio di calcolo tiene occupata la cpu del portatile per 520 secondi circa, quella del desktop per 100 e pochi rotti.
Devi pure prendere consapevolezza che il portatile ha la sua età, ovvio che abbia prestazioni inferiori.
le macro sono comodissime, meno male che esistono.
sul linguaggio, forse ti è sfuggito che VBA (e il basic) esistono dalla notte dei tempi.
È proprio quello il problema, hanno fatto il loro tempo. Ora di pensionarli.
randorama
15-12-2021, 17:55
randorama, randorama...
I log ufficiali dei canali irc di Ubuntu-it (si, sono loggati), di venerdì:
https://irclogs.ubuntu.com/2021/12/10/#ubuntu-it.txt
ottimo, visto stavolta non ho la foto.
facciamo così.
a un certo punto mi sono vantato di aver fregato il cavo di rete del nas mentre mio figlio si guardava un film.
sono certo che riuscirai a trovare il passaggio; altrimenti se c'è uno straccio di motore di ricerca degli script faccio io... nessun problema.
Devi pure prendere consapevolezza che il portatile ha la sua età, ovvio che abbia prestazioni inferiori.
grazie graziella, da solo non ci ero arrivato :)
è un ferrovecchio e, sarebbe pronto per l'eutanasia; sfiga (sua) ha voluto che mi fosse venuto lo sfizio di vedere cosa ci si potesse fare.
e visto che il leit motiv è sempre stato "linux rivitalizza i sistemi vecchi" ho ovviamente provato.
risultato: per farlo andare ho dovuto installare versioni vecchie e non supportate; sia del sistema operativo che del pacchetto di office.
È proprio quello il problema, hanno fatto il loro tempo. Ora di pensionarli.
e mi sembra giusto: mille paranoie per il formato che mi consentirà di aprire i miei file tra 20anni, nel mentre la tua soluzione è mandare al macero macro (e vabbeh) e script visualbasic scritti magari l'anno scorso.
non ti spiace se la proposta di pensionare macro e vba la faccio girare in giro, vero? dai, lo sai che i programmatori sono gente triste, facciamogli fare due risate.
ehi!, tu sei liberissimo di farlo per le tue robe.
porta pazienza se il resto del mondo preferisce di no.
nemmeno non ti stupire se chi si trova i due office preinstallati sul pc preferisce quello di microsoft (ah, a proposito: se cerchi nei log irc, verso il fondo, troverai un M$; quello dovrebbe una stringa relativamente semplice da trovare).
questo detto, continuo ad essere alla ricerca di qualcosa che possa fare su entrambi i sistemi operativi e che porti al limite la cpu.
ormai quel povero portatile è stabile (e anche fruibile, a dire il vero); però
lo sfizio di fare delle prove oggettive di "cosa sia meglio" li sopra ce l'ho sempre.
andrew04
15-12-2021, 18:38
ottimo, visto stavolta non ho la foto.
facciamo così.
a un certo punto mi sono vantato di aver fregato il cavo di rete del nas mentre mio figlio si guardava un film.
sono certo che riuscirai a trovare il passaggio; altrimenti se c'è uno straccio di motore di ricerca degli script faccio io... nessun problema.
Sei divertente però :)
grazie graziella, da solo non ci ero arrivato :)
è un ferrovecchio e, sarebbe pronto per l'eutanasia; sfiga (sua) ha voluto che mi fosse venuto lo sfizio di vedere cosa ci si potesse fare.
e visto che il leit motiv è sempre stato "linux rivitalizza i sistemi vecchi" ho ovviamente provato.
risultato: per farlo andare ho dovuto installare versioni vecchie e non supportate; sia del sistema operativo che del pacchetto di office.
Discorso già affrontato, come già detto "rivitalizza i sistemi vecchi" solo se scegli una distribuzione adeguata a quello scopo.
È un sistema operativo, non una entità sovrannaturale che ti fa i miracoli e ti trasforma un sistema vecchio in un processore di ultima generazioni.
e mi sembra giusto: mille paranoie per il formato che mi consentirà di aprire i miei file tra 20anni, nel mentre la tua soluzione è mandare al macero macro (e vabbeh) e script visualbasic scritti magari l'anno scorso.
non ti spiace se la proposta di pensionare macro e vba la faccio girare in giro, vero? dai, lo sai che i programmatori sono gente triste, facciamogli fare due risate.
ehi!, tu sei liberissimo di farlo per le tue robe.
porta pazienza se il resto del mondo preferisce di no.
nemmeno non ti stupire se chi si trova i due office preinstallati sul pc preferisce quello di microsoft (ah, a proposito: se cerchi nei log irc, verso il fondo, troverai un M$; quello dovrebbe una stringa relativamente semplice da trovare).
questo detto, continuo ad essere alla ricerca di qualcosa che possa fare su entrambi i sistemi operativi e che porti al limite la cpu.
ormai quel povero portatile è stabile (e anche fruibile, a dire il vero); però
lo sfizio di fare delle prove oggettive di "cosa sia meglio" li sopra ce l'ho sempre.
La differenza essenziale è che il formato aperto e standard tra 20 anni sarà sempre lo stesso ed apribile ovunque e da chiunque.
Una macro in VBA, no: sarà apribile solo ed esclusivamente nel software Microsoft.
E non è neanche scontato che questo sarà sempre possibile.
Anzi, visto che ti trovi a far girare la mia proposta, la fai girare anche in Microsoft?
No perché, allo stato attuale, con Office Web, le macro in vba te le scordi.
Così per dire.
Although you can't create, run, or edit VBA (Visual Basic for Applications) macros in Excel for the web, you can open and edit a workbook that contains macros. Any existing macros will remain in the workbook, and you can open the workbook in the Excel desktop app to view and edit the macros.
https://support.microsoft.com/en-us/office/work-with-vba-macros-in-excel-for-the-web-98784ad0-898c-43aa-a1da-4f0fb5014343
Considerando che la Microsoft si sta chiaramente spostando a questo modello di business, fossi in te inizierei a trovare qualche soluzione che non si basa su tale tecnologia. :)
p.s.
Ma cosa saranno mai questi "Office Script" per Excel, in TypeScript e solo sul web, e solo nelle versioni premium? Saranno mica i successori moderni delle macro in vba? :stordita: :)
https://docs.microsoft.com/en-us/office/dev/scripts/overview/excel
https://docs.microsoft.com/en-us/office/dev/scripts/resources/vba-differences
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