View Full Version : [DISCUSSIONE UFFICIALE] La Lingua Italiana
havanalocobandicoot
06-09-2008, 17:38
La "e" accentata già pronta non esiste, perché le lettere accentate si fanno con una combinazioni di tasti; in particolare, per la è bisogna premere il tasto alla destra della "P" seguito dal tasto "e", mentre per la é bisogna premere il secondo tasto alla destra della "L" seguito dal tasto "e".
La è grave e la é acuta esistono a dir la verità.
Non so che tastiera hai tu, ma se lo faccio sulla mia esce fuori questo:
èe
àe
havanalocobandicoot
06-09-2008, 17:40
Altro quesito: plurale di "shampoo". Secondo me resta così ma a volte si sente dire anche "shampi".
Altro quesito: plurale di "shampoo". Secondo me resta così ma a volte si sente dire anche "shampi".
Come gli euri :asd:
shinji_85
06-09-2008, 18:02
Altro quesito: plurale di "shampoo". Secondo me resta così ma a volte si sente dire anche "shampi".
"Shampoo" essendo inglese non dovrebbe avere plurale...
Anche se è stato italianizzato e quindi è ammesso l'orrendo plurale:
http://www.dizionario.rai.it/Cache/Files/2/11/Big_00_11_0011586.gif
havanalocobandicoot
06-09-2008, 19:44
Ok, quindi io direi "uno shampoo" e "due sciampi".
Altrimenti non saprei come scrivere ad esempio "mi son fatto due sciampi uno dopo l'altro". "Ho lavato due volte i capelli" non va bene. :D
dasdsasderterowaa
06-09-2008, 20:18
Per esigenze personali, ho impostato il layout della tastiera a Spagnolo Internazionale.
La è grave e la é acuta esistono a dir la verità.
Non so che tastiera hai tu, ma se lo faccio sulla mia esce fuori questo:
èe
àe
Avendo impostato il layout della tastiera a Spagnolo Internazionale, la "e" accentata già pronta non c'è più.
Però ora ho la possibilità di scrivere ogni vocale con l'accento acuto, indispensabile per la lingua spagnola.
Ok, quindi io direi "uno shampoo" e "due sciampi".
Altrimenti non saprei come scrivere ad esempio "mi son fatto due sciampi uno dopo l'altro". "Ho lavato due volte i capelli" non va bene. :D
Io "mi sono fatta due sciampo, uno dopo l'altro"... detta ad alta voce non suona poi così male ;)
windsofchange
06-09-2008, 20:33
{|e;23989948']Io "mi sono fatta due sciampo, uno dopo l'altro"... detta ad alta voce non suona poi così male ;)
A me suona bene infatti... :)
"Shampoo" essendo inglese non dovrebbe avere plurale...
Anche se è stato italianizzato e quindi è ammesso l'orrendo plurale:
http://www.dizionario.rai.it/Cache/Files/2/11/Big_00_11_0011586.gif
:eek:
SCIAMPO e SCIAMPI?!? :sbonk:
shinji_85
06-09-2008, 20:42
:eek:
SCIAMPO e SCIAMPI?!? :sbonk:
Sì... Ma pure voi... Quante volte vi capita di scrivere "shampoo"??? Che siete tutte sciampiste???
Per il resto il vocabolario lascia a voi il libero arbitrio sulla questione... Per "sciampi", non si può sentire. :p
superblak
07-09-2008, 18:56
allora oggi navigando , ho letto una frase e mi è sorto un dubbio...allora la frase è questa:
odio la gente che parlano troppo
imho dovrebbe essere cosi "odio la gente che parla troppo"
ma per dirlo al plurale? "odio le persone che parlano troppo" ?:confused:
windsofchange
07-09-2008, 19:15
allora oggi navigando , ho letto una frase e mi è sorto un dubbio...allora la frase è questa:
odio la gente che parlano troppo
imho dovrebbe essere cosi "odio la gente che parla troppo"
ma per dirlo al plurale? "odio le persone che parlano troppo" ?:confused:
Esatto, sono dubbi che non si dovrebbero avere comunque. :stordita:
Sì... Ma pure voi... Quante volte vi capita di scrivere "shampoo"??? Che siete tutte sciampiste???
Per il resto il vocabolario lascia a voi il libero arbitrio sulla questione... Per "sciampi", non si può sentire. :p
In ambito cinofilo mi capita spessissimo di parlarne. :D
shinji_85
07-09-2008, 20:13
In ambito cinofilo mi capita spessissimo di parlarne. :D
Quindi sei una "sciampista di cani"? Guarda che qui puoi confidarti... Rimarrà un segreto-segreto... :D
Una cosa sull'Italiano... C'è un qualche "motivo" dietro alla regola che impone l'uso dell'apostro dopo "un", se seguito da nomi femminili?
windsofchange
07-09-2008, 20:15
Quindi sei una "sciampista di cani"? Guarda che qui puoi confidarti... Rimarrà un segreto-segreto... :D
Una cosa sull'Italiano... C'è un qualche "motivo" dietro alla regola che impone l'uso dell'apostro dopo "un", se seguito da nomi femminili?
No, appassionata di esposizioni.:Prrr:
PS: il motivo è importante, dovresti scrivere UNA AMICA e quindi entra in gioco l' ELISIONE della lettera A dell'articolo indeterminativo femminile UNA.
Il corrispettivo maschile: UN AMICO non pone lo stesso problema.
shinji_85
15-09-2008, 09:05
Il motivo è importante, dovresti scrivere UNA AMICA e quindi entra in gioco l' ELISIONE della lettera A dell'articolo indeterminativo femminile UNA.
Il corrispettivo maschile: UN AMICO non pone lo stesso problema.
Grazie... Lo sospettavo...
E invece per quanto riguarda la parola "usufruitore", usata da un mio amico e inascoltabile?!?
Dopo una rapida ricerca sembra addirittura non esistere... Me lo confermate? Quindi, "colui che usufruisce"... :wtf:
allora oggi navigando , ho letto una frase e mi è sorto un dubbio...allora la frase è questa:
odio la gente che parlano troppo
imho dovrebbe essere cosi "odio la gente che parla troppo"
ma per dirlo al plurale? "odio le persone che parlano troppo" ?:confused:
...come la pubblicità di $notasocietàditelecomunicazioni, il cui il comico dice "tutta la famiglia parlano gratis", glielo fanno dire perché è nel suo personaggio parlare facendo parecchi errori di grammatica, però io ricordo che a scuola mi insegnarono che per nomi collettivi si può usare sia il plurale che il singolare. Io "ad orecchio" preferisco il singolare.
Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Sostantivo#Nomi_concreti_e_nomi_astratti) dice:
"Per indicare una pluralità di individui, questi nomi devono essere usati al plurale.
Il nome collettivo, invece, pur essendo al singolare designa gruppi o insiemi di persone (folla), cose (fogliame) o animali (mandria). Quando il nome collettivo è in funzione di soggetto, il verbo di solito va al singolare; si potrebbe considerare corretto l'uso del plurale nel solo caso in cui il nome collettivo sia seguito da un complemento di specificazione ("uno stormo di uccelli volava/volavano nel cielo")
Grazie... Lo sospettavo...
E invece per quanto riguarda la parola "usufruitore", usata da un mio amico e inascoltabile?!?
Dopo una rapida ricerca sembra addirittura non esistere... Me lo confermate? Quindi, "colui che usufruisce"... :wtf:
:asd:
Mi sa che intende usufruttuario... :read:
shinji_85
17-09-2008, 09:10
:asd:
Mi sa che intende usufruttuario... :read:
Ma usufruttuario mi fa pensare a tutt'altro...
Anche sul vocabolario trovo qualcosa come:
u | su | frut | tu | à | rio
agg., s.m.
CO TS dir., che, chi gode di un bene in usufrutto: i figli sono gli eredi ma l’usufruttuaria è la moglie.
Credo che faccia ancora più schifo (oltre ad essere probabilmente sbagliato), scrivere "l'usufruttuario del servizio..."... :boh:
windsofchange
17-09-2008, 09:20
Ma usufruttuario mi fa pensare a tutt'altro...
Anche sul vocabolario trovo qualcosa come:
u | su | frut | tu | à | rio
agg., s.m.
CO TS dir., che, chi gode di un bene in usufrutto: i figli sono gli eredi ma l’usufruttuaria è la moglie.
Credo che faccia ancora più schifo (oltre ad essere probabilmente sbagliato), scrivere "l'usufruttuario del servizio..."... :boh:
Ad orecchio si tenderebbe all'uso di usufruitore, anche suffragati dal fatto che il verbo "usufruire" segue la declinazione di quello da cui deriva, ovvero "fruire".
Ciò non toglie che esistano verbi difettivi, ma che soprattutto non a tutti i verbi corrisponda necessariamente un sostantivo. Si può benissimo usare infatti "colui che usufruisce", senza troppi giri per chiedersi se sia giusto o meno l'eventuale sostantivo che ci suona male.:fagiano:
Ma usufruttuario mi fa pensare a tutt'altro...
Anche sul vocabolario trovo qualcosa come:
u | su | frut | tu | à | rio
agg., s.m.
CO TS dir., che, chi gode di un bene in usufrutto: i figli sono gli eredi ma l’usufruttuaria è la moglie.
Credo che faccia ancora più schifo (oltre ad essere probabilmente sbagliato), scrivere "l'usufruttuario del servizio..."... :boh:
Ah, tu dici che non ha il significato che voleva dare il tuo amico?
Cioè che non è inteso come sfruttamento di qualcosa di qualcun altro?
Si può benissimo usare infatti "colui che usufruisce", senza troppi giri per chiedersi se sia giusto o meno l'eventuale sostantivo che ci suona male.:fagiano:
Beh, se ho capito cosa vuole dire allora sarà giusto dire "fruitore del servizio"... :boh:
shinji_85
17-09-2008, 09:26
Beh, se ho capito cosa vuole dire allora sarà giusto dire "fruitore del servizio"... :boh:
Alla fine sì... Mi chiedevo solo se effettivamente non esistesse "usufruitore" (che per me comunque è brutto). :D
Alla fine sì... Mi chiedevo solo se effettivamente non esistesse "usufruitore" (che per me comunque è brutto). :D
Mi sa che "usufruitore" non esiste proprio, dovrebbe usare proprio "fruitore".
Se invece usa i beni di qualcun altro allora sarà l'"usufruttuario", ma mi pare di aver capito che in questo caso non c'entra una cippa.
windsofchange
17-09-2008, 10:03
Mi sa che "usufruitore" non esiste proprio, dovrebbe usare proprio "fruitore".
Se invece usa i beni di qualcun altro allora sarà l'"usufruttuario", ma mi pare di aver capito che in questo caso non c'entra una cippa.
*
a proposito di pubblicità e uso dell'italiano, segnalo un termine che in mltissime pubblicità viene usato in maniera impropria ed assolutamente errata:
il contesto è la frase "salvo approvazione della finanziaria".
In realtà dovrebbe essere "previa approvazione della finanziaria".
michiriv
17-09-2008, 14:31
"Escile il pescie"
é italiano?
se no come andrebbe corretto?
"Escile il pescie"
é italiano?
se no come andrebbe corretto?
Tira fuori l'organo genitale maschile e porgilelo :D
Troppo complicato!! :sofico:
Meglio solo.....Fallo!! (racchiude tutto in una sola parola) :O :sofico:
Metaforicamente si potrebbe utilizzare sfodera o sguaina :sofico:
allora oggi navigando , ho letto una frase e mi è sorto un dubbio...allora la frase è questa:
odio la gente che parlano troppo
imho dovrebbe essere cosi "odio la gente che parla troppo"
ma per dirlo al plurale? "odio le persone che parlano troppo" ?:confused:
errore di battitura, non ha senso sennò :D
un collettivo singolare :O
errore di battitura, non ha senso sennò :D
Secondo me è un chiaro deficit culturale :O
Secondo me è un chiaro deficit culturale :O
meno male che è deficit :O :sofico:
windsofchange
17-09-2008, 18:51
a proposito di pubblicità e uso dell'italiano, segnalo un termine che in mltissime pubblicità viene usato in maniera impropria ed assolutamente errata:
il contesto è la frase "salvo approvazione della finanziaria".
In realtà dovrebbe essere "previa approvazione della finanziaria".
Come mai così sicura?
Hanno significati leggermente diversi e a quanto ne so possono essere usati in contesti diversi.
La prima suppone che che la società di finanziamento, con verifica della sussistenza dei requisiti, accetti di erogare un finanziamento.
La seconda sostiene che un determinato acquisto possa essere concluso dopo che l'ente che eroga il finanziamento abbia accettato di elargire lo stesso.
Differenza sottile, ma presente. Sempre IMHO.
"Escile il pescie"
é italiano?
se no come andrebbe corretto?
:asd:
Come mai così sicura?
Hanno significati leggermente diversi e a quanto ne so possono essere usati in contesti diversi.
La prima suppone che che la società di finanziamento, con verifica della sussistenza dei requisiti, accetti di erogare un finanziamento.
La seconda sostiene che un determinato acquisto possa essere concluso dopo che l'ente che eroga il finanziamento abbia accettato di elargire lo stesso.
Differenza sottile, ma presente. Sempre IMHO.
:asd:
hanno in realtà significati opposti.
"salvo" significa "tranne caso in cui" "previo" significa" "solo nel caso in cui".
"salvo approvazione" significa "a meno che venga approvato" "previa approvazione" significa "solo se viene approvato"
windsofchange
21-09-2008, 23:41
hanno in realtà significati opposti.
"salvo" significa "tranne caso in cui" "previo" significa" "solo nel caso in cui".
"salvo approvazione" significa "a meno che venga approvato" "previa approvazione" significa "solo se viene approvato"
Salvo approvazione: locuzione limitativa.
2 loc.cong., per introdurre proposizioni limitative, spec. col congiuntivo: andrò in automobile s. che non ci sia nebbia, verrò in treno s. che ci sia sciopero; puoi far tutto s. che parlare a voce alta salvo errori e omissioni loc.avv. TS comm., formula che si appone su fatture, estratti conto e sim., per invitare il destinatario a controllare i dati indicati e riservarsi eventuali rettifiche in un secondo tempo salvo il caso che loc.cong. CO col congiuntivo, per introdurre proposizioni limitative: ti verrò a trovare s. il caso che ci sia qualche imprevisto salvo se loc.cong. BU salvo che.
Comunque ho chiesto ad un avvocato per scrupolo: è "burocratichese" :D
Salvo approvazione: locuzione limitativa.
Comunque ho chiesto ad un avvocato per scrupolo: è "burocratichese" :D
se controlli tutte le frasi che hai postato vedrai che è esattamente quello che dicevo. La condizione posta dopo il "salvo" è la condizione limitante.
Nel caso della pubblicità l'approvazione non costituisce limitazione, tutt'altro.
Se proprio gli fosse stato necessario usare la parola "salvo", avrebbero dovuto dire "salvo mancata approvazione della finanziaria" ;)
se controlli tutte le frasi che hai postato vedrai che è esattamente quello che dicevo. La condizione posta dopo il "salvo" è la condizione limitante.
Nel caso della pubblicità l'approvazione non costituisce limitazione, tutt'altro.
Se proprio gli fosse stato necessario usare la parola "salvo", avrebbero dovuto dire "salvo mancata approvazione della finanziaria" ;)
Ti quoto. :O
windsofchange
22-09-2008, 09:29
se controlli tutte le frasi che hai postato vedrai che è esattamente quello che dicevo. La condizione posta dopo il "salvo" è la condizione limitante.
Nel caso della pubblicità l'approvazione non costituisce limitazione, tutt'altro.
Se proprio gli fosse stato necessario usare la parola "salvo", avrebbero dovuto dire "salvo mancata approvazione della finanziaria" ;)
Io ripeto che sono locuzioni diverse, con significati diversi:
http://www.personaedanno.it/cms/data/articoli/002332.aspx
qui spiegano per benino cosa si intenda in tali clausole che utilizzano la locuzione di cui sopra.
A mio parere non vi è errore. Semplicemente va compreso il significato come esposto nel sito linkato.
Poi forse non ho capito il tuo discorso :confused:, se intendi che la locuzione "salvo approvazione di [...]" sia sbagliata io non sono d'accordo.
Tutto qui.:stordita:
windsofchange
22-09-2008, 09:30
Ti quoto. :O
A me han detto che sono termini burocratici standard non errati, qualcun altro che conosca avvocati o addetti può smentire questo fatto magari? :O
Mi informano dalla regia che si parla di clausole sospensive, una proposta di acquisto si intende valida salvo l'approvazione del mutuo da parte di un eventuale istituto di credito. In tale modo se non venisse accettato il mutuo si è liberi per contratto da ogni obbligo.
Ecco, non è mia materia ma abbiamo chiarito grazie ad aiuti esterni :D
A me han detto che sono termini burocratici standard non errati, qualcun altro che conosca avvocati o addetti può smentire questo fatto magari? :O
Mi informano dalla regia che si parla di clausole sospensive, una proposta di acquisto si intende valida salvo l'approvazione del mutuo da parte di un eventuale istituto di credito. In tale modo se non venisse accettato il mutuo si è liberi per contratto da ogni obbligo.
Ecco, non è mia materia ma abbiamo chiarito grazie ad aiuti esterni :D
Non dico che sia sbagliato, però normalmente "salvo" si usa seguito da ciò che potrebbe costituire un limite, vedi "salvo imprevisti".
Per cui, visto che "salvo assenza di imprevisti" è scorretto, a logica è scorretto anche "salvo approvazione da parte di...", e risulta invece corretto "salvo mancata approvazione da parte di...".
Come dire, è l'imprevisto a essere limitante (e non l'assenza di imprevisti), ed è limitante anche la mancata approvazione.
Questo solo a logica e a orecchio, non ho googlato per chiarirmi le idee.
ho consultato direttamente l'accademia della crusca, perchè non sarebbe la prima volta in cui un errore viene poi talmente usato da venire adottato da una categoria che lo adotta, dandogli anche una propria appartenenza (tipo dire "è politichese", come se il linguaggio politico, o, a maggior ragione, quello legale, potessero astenersi dal rispettare le regole linguistiche che sono alla base dell'univocità ed inequivocabilità del significato di una asserzione).
windsofchange
22-09-2008, 10:06
Non dico che sia sbagliato, però normalmente "salvo" si usa seguito da ciò che potrebbe costituire un limite, vedi "salvo imprevisti".
Per cui, visto che "salvo assenza di imprevisti" è scorretto, a logica è scorretto anche "salvo approvazione da parte di...", e risulta invece corretto "salvo mancata approvazione da parte di...".
Come dire, è l'imprevisto a essere limitante (e non l'assenza di imprevisti), ed è limitante anche la mancata approvazione.
Questo solo a logica e a orecchio, non ho googlato per chiarirmi le idee.
Io invece ero quasi certa che si utilizzasse a ragione, ne avevo già sentito parlare anni passati per una finanziaria sull'auto poiché come modo di dire sembrava fuorviante.
Dal dizionario paravia comunque:
salvo buon fine loc.avv. TS comm., burocr., con riserva o impegno di annullare l’operazione qualora non avessero luogo le normali conseguenze favorevoli (abbr. s.b.f.); accreditare una cambiale s. buon fine, riservandosi di annullare l’accreditamento se il debitore non paga alla scadenza salvo che loc.prep., loc.cong. CO
La conferma l'ho cercata immediatamente da chi di competenza ovviamente, non ci capisco io di queste cose e ad orecchio mi sembrava corretto :D
windsofchange
22-09-2008, 10:07
ho consultato direttamente l'accademia della crusca, perchè non sarebbe la prima volta in cui un errore viene poi talmente usato da venire adottato da una categoria che lo adotta, dandogli anche una propria appartenenza (tipo dire "è politichese", come se il linguaggio politico, o, a maggior ragione, quello legale, potessero astenersi dal rispettare le regole linguistiche che sono alla base dell'univocità ed inequivocabilità del significato di una asserzione).
Mi sa che è proprio così, il termine burocratico potrebbe venire dall'uso intensivo di una locuzione che in italiano magari non fila. :)
Non sarebbe nemmeno la prima volta tra l'altro.
francoisk
22-09-2008, 13:34
A me han detto che sono termini burocratici standard non errati, qualcun altro che conosca avvocati o addetti può smentire questo fatto magari? :O
ci vuole qualcuno che conosca bene l'italiano, cosa c'entrano gli avvocati?
per me è come dice Gemma, avrebbero dovuto scrivere: salvo mancata approvazione della finanziaria
francoisk
22-09-2008, 13:43
assassino -> assassini
assassinio -> assassinî (perché il singolare finisce con io)
s i può dire anche assassinii
windsofchange
22-09-2008, 19:01
ci vuole qualcuno che conosca bene l'italiano, cosa c'entrano gli avvocati?
per me è come dice Gemma, avrebbero dovuto scrivere: salvo mancata approvazione della finanziaria
Perché è un termine burocratico, come definito anche dal dizionario.
:asd:
Se tutti i termini medico/scientifici che utilizzo dovessero sottostare alle regolette grammaticali ci dovremmo mettere le mani nei capelli. :Perfido:
Ragazzi ho un dubbio, si scrive:
una delle misure più utilizzate
o
una delle misure più utilizzata
???
Secondo me la prima
Ragazzi ho un dubbio, si scrive:
una delle misure più utilizzate
o
una delle misure più utilizzata
???
Secondo me la prima
Concordo, "più utilizzate" è legato a misure.
windsofchange
24-09-2008, 19:23
Concordo, "più utilizzate" è legato a misure.
*
Infatti, ora molte fonti riportano come possa essere corretto anche qual'è, ma sinceramente...
a me, quando andavo alle elementari, hanno sempre spiegato come qual fosse una parola tronca e non prendesse l'apostrofo :boh:
come pure hanno sempre preteso (giustamente) che obiettivo si scrivesse tassativamente con una sola B, regola che ormai s'è persa :boh:
stando così le cose, non mi stupirei se presto si arrivasse ad accettare degli aborti della grafia moderna quali "addizzione" e similari, dato il loro crescente utilizzo fra i giovani delle superiori :doh:
ultima "chicca" che ogni tanto mi passa per la testa... il mancato utilizzo di "loro" in favore di "-gli" nelle frasi riferite ad oggetto plurale... tipo "gli ho spiegato" invece di un ben più piacevole "ho spiegato loro" ;)
vero mai visto "loro" sul forum.
ricordate la differenza tra questo codesto e quello?
con forum cosa dovrei usare? :asd:
gigio2005
12-10-2008, 16:10
Perché è un termine burocratico, come definito anche dal dizionario.
:asd:
su demauro si considera burocratichese la polirematica "salvo buon fine"...
preso da solo invece "salvo" significa "tranne il caso in cui" (come gia' detto sopra)
Se tutti i termini medico/scientifici che utilizzo dovessero sottostare alle regolette grammaticali ci dovremmo mettere le mani nei capelli. :Perfido:
ad esempio?
barbapapa84
28-10-2008, 18:47
Chiedo il ban immediato per questo utente!!!!!!!
E' IL CREATORE del topic!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Poi vedi tu se vuoi addomesticare mucche e magliali e mangiare cani e gatti fai pure :asd:
Therinai
28-10-2008, 18:52
Chiedo il ban immediato per questo utente!!!!!!!
E' IL CREATORE del topic!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
lol io volevo scrivere Maiali ma il correttore automatico del forum (è in beta test segretissimo :rolleyes: ) mi ha messo il gl :sofico:
windsofchange
28-10-2008, 19:00
Io lo perdono :O
Adrian II
28-10-2008, 19:04
MAGLiale
http://images.forbiddenplanet.com/image/detail/1570380.jpg
:read:
ps: non ho trovato immagini di porci in maglione, mi spiace:(
barbapapa84
28-10-2008, 19:31
lol io volevo scrivere Maiali ma il correttore automatico del forum (è in beta test segretissimo :rolleyes: ) mi ha messo il gl :sofico:
http://janeofalltrades.verveblogs.com/shame.bmp
Therinai
28-10-2008, 19:42
Io lo perdono :O
:vicini:
MAGLiale
http://images.forbiddenplanet.com/image/detail/1570380.jpg
:read:
ps: non ho trovato immagini di porci in maglione, mi spiace:(
http://janeofalltrades.verveblogs.com/shame.bmp
dai che abbiamo tutti qualche scheletro nell'armadio...
ilguercio
23-11-2008, 12:38
Mi hanno rotto le palle tutti quelli che scrivono con la K e non mettono mai la punteggiatura.
E' odioso,mi vien voglia di prenderli a calci...
Che abitudini brutte che si stanno prendendo nello scrivere...
ArteTetra
26-11-2008, 18:00
Mi hanno rotto le palle tutti quelli che scrivono con la K e non mettono mai la punteggiatura.
E' odioso,mi vien voglia di prenderli a calci...
Che abitudini brutte che si stanno prendendo nello scrivere...
Chissà quanti soldi buttati in schermi...:D
Interessante questo thread, non appena ho visto il link in una firma mi ci sono fiondato sopra.
Penso che ci siano due livelli sui quali agire:
La redazione, che dovrebbe usare un bell'italiano senza fare alcun errore
Noi utenti, che possiamo permetterci di fare errori ma dovremmo evitare kose kome kueste prkè dano fstidio e nn sn belle e cioé io penso ke nn si doverebbero fare,, no?
Avete in mente Paolo Corsini (se non sbaglio è il boss)? Ecco, lui scrive sempre "slot di raffreddamento" invece di "slot PCI", e questo mi irrita non poco. Guardate questo link (http://www.hwupgrade.it/news/skvideo/3-slot-di-raffreddamento-per-la-4870-x2-di-gainward_27061-40.html) ad esempio. Cosa ne dite?
windsofchange
26-11-2008, 18:17
Chissà quanti soldi buttati in schermi...:D
Interessante questo thread, non appena ho visto il link in una firma mi ci sono fiondato sopra.
Penso che ci siano due livelli sui quali agire:
La redazione, che dovrebbe usare un bell'italiano senza fare alcun errore
Noi utenti, che possiamo permetterci di fare errori ma dovremmo evitare kose kome kueste prkè dano fstidio e nn sn belle e cioé io penso ke nn si doverebbero fare,, no?
Avete in mente Paolo Corsini (se non sbaglio è il boss)? Ecco, lui scrive sempre "slot di raffreddamento" invece di "slot PCI", e questo mi irrita non poco. Guardate questo link (http://www.hwupgrade.it/news/skvideo/3-slot-di-raffreddamento-per-la-4870-x2-di-gainward_27061-40.html) ad esempio. Cosa ne dite?
Che non è un “Erroraccio”, affatto direi.
Ce ne sono stati di ben più gravi :D
gigio2005
16-12-2008, 19:39
si dice mònitorano o monìtorano?
havanalocobandicoot
16-12-2008, 20:08
si dice mònitorano o monìtorano?
Probabilmente il tuo dubbio deriva dall'accento della parola inglese mònitor. Io penso che mònitorano abbia un suono sgradevole, e che monìtorano sia più corretto.
gigio2005
16-12-2008, 20:12
si dice mònitorano o monìtorano?
nell'attesa che rispondiate a questo dubbio...
ve ne pongo un altro:
perche' si dice màcino e non macìno?
insomma...qual e' la regola per stabilire l'accento nei verbi coniugati?
havanalocobandicoot
16-12-2008, 20:23
Introduco un quesito che l'altra sera ci ha dato da discutere per un bel po'.
Frase: "Io sarei dovuto andare a prenderla".
Creare il passivo. "Lei sarebbe dovuta andar..."... "Lei avrebbe dovuto essere stata..."... ehm, no, non ce la faccio. :D
Mi è quindi venuto un dubbio che "andare a prendere" potesse essere intransitivo. Può essere?
gigio2005
16-12-2008, 20:36
Introduco un quesito che l'altra sera ci ha dato da discutere per un bel po'.
Frase: "Io sarei dovuto andare a prenderla".
Creare il passivo. "Lei sarebbe dovuta andar..."... "Lei avrebbe dovuto essere stata..."... ehm, no, non ce la faccio. :D
Mi è quindi venuto un dubbio che "andare a prendere" potesse essere intransitivo. Può essere?
andare e dovere sono intransitivi...
Introduco un quesito che l'altra sera ci ha dato da discutere per un bel po'.
Frase: "Io sarei dovuto andare a prenderla".
Creare il passivo. "Lei sarebbe dovuta andar..."... "Lei avrebbe dovuto essere stata..."... ehm, no, non ce la faccio. :D
Mi è quindi venuto un dubbio che "andare a prendere" potesse essere intransitivo. Può essere?
nell'attesa che rispondiate a questo dubbio...
ve ne pongo un altro:
perche' si dice màcino e non macìno?
insomma...qual e' la regola per stabilire l'accento nei verbi coniugati?
la stessa che regola gli accenti di qualunque parola, sia essa verbo, sostantivo, aggettivo o altro :D
in base alla sillabazione e alla posizione di vocali e consonanti...
Però io non la so, perchè con gli accenti sono una frana :p
Vado a orecchio :stordita:
windsofchange
29-12-2008, 04:30
UP! In nome dell'italiano che NON deve andare in vacanza!! :O
ArteTetra
29-12-2008, 11:11
UP! In nome dell'italiano che NON deve andare in vacanza!! :O
E intanto il tuo nickname è in inglese, contribuendo al suo predominio nei confronti delle altre lingue che perdono così d'importanza.:ciapet:
windsofchange
29-12-2008, 11:18
E intanto il tuo nickname è in inglese, contribuendo al suo predominio nei confronti delle altre lingue che perdono così d'importanza.:ciapet:
:O È il nome di una canzone!
E non è degli scorpions! :mbe:
:O È il nome di una canzone!
E non è degli scorpions! :mbe:
Perchè no? quella degli scorpions è bellissima.
Comunque che mi dite dell'aggettivo "stiloso"? io lo trovo orrido, e ogni volta che un mio collega lo pronuncia gli trituro le gonadi :D
Perchè no? quella degli scorpions è bellissima.
Comunque che mi dite dell'aggettivo "stiloso"? io lo trovo orrido, e ogni volta che un mio collega lo pronuncia gli trituro le gonadi :D
a me piace.
Credo che lo abbia coniato Irene La Medica; la chiara provenienza è il mondo R&B, nel quale, si sa, non è che si stia proprio stretti sulla grammatica...
windsofchange
29-12-2008, 11:31
Perchè no? quella degli scorpions è bellissima.
Comunque che mi dite dell'aggettivo "stiloso"? io lo trovo orrido, e ogni volta che un mio collega lo pronuncia gli trituro le gonadi :D
Quella di Bruce è anche meglio :O
"Stiloso"?? E che sarebbe? :mbe: Un aggettivo per l'aifon?? :mbe:
Quella di Bruce è anche meglio :O
"Stiloso"?? E che sarebbe? :mbe: Un aggettivo per l'aifon?? :mbe:
All'incirca :D
Comunque grazie Gemma, ora so a chi dare fuoco :cool:
ilguercio
29-12-2008, 11:36
Stiloso significa che è inutile e costoso:D
windsofchange
29-12-2008, 11:37
http://img523.imageshack.us/img523/6923/catturazn4.jpg
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
ilguercio
29-12-2008, 11:39
http://img523.imageshack.us/img523/6923/catturazn4.jpg
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
Beh se la risposta è data da una tizia che è lei stessa stilosa,nulla da obiettare...deve saperne davvero tanto.
:muro: ,dove andremo a finire?
Si salvi chi può:help:
windsofchange
29-12-2008, 11:41
Voglio emigrare in Giappone, almeno non avrei nausea nel leggere le K ovunque.:rolleyes:
ilguercio
29-12-2008, 11:44
Voglio emigrare in Giappone, almeno non avrei nausea nel leggere le K ovunque.:rolleyes:
Basta che non emigri in USA...dove forse parlano molto peggio di noi.
Quella di Bruce è anche meglio :O
"Stiloso"?? E che sarebbe? :mbe: Un aggettivo per l'aifon?? :mbe:
Italianizzazione di stylish... :boh:
windsofchange
29-12-2008, 12:02
Italianizzazione di stylish... :boh:
Evviva allora.:muro:
ilguercio
29-12-2008, 12:06
Evviva allora.:muro:
Mi sa che dobbiamo scomodare la Hilton allora:read:
Evviva allora.:muro:
Non ti piace? :asd:
Secondo me è un adattamento nato dal fatto che non esiste una vera e propria traduzione di "stylish" che renda pienamente il senso del termine.
E se ci pensi è uno dei tanti termini del genere, se lavori nell'it sentirai spesso becappare, restorare, splittare, suicciare etc.
Se prendi splittare, non c'è niente in italiano che suoni altrettanto bene e renda l'idea usando un unico termine.
Stiloso ti suona strano perchè fa molto Zoolander, ma in realtà è uno dei tanti. :stordita:
windsofchange
29-12-2008, 12:58
Non ti piace? :asd:
Secondo me è un adattamento nato dal fatto che non esiste una vera e propria traduzione di "stylish" che renda pienamente il senso del termine.
E se ci pensi è uno dei tanti termini del genere, se lavori nell'it sentirai spesso becappare, restorare, splittare, suicciare etc.
Se prendi splittare, non c'è niente in italiano che suoni altrettanto bene e renda l'idea usando un unico termine.
Stiloso ti suona strano perchè fa molto Zoolander, ma in realtà è uno dei tanti. :stordita:
Io preferisco:
backuppare e switchare, almeno resta un alone originario... :stordita:
Per il resto hai ragione, ma io non apprezzo proprio il genere di significato attribuibile a quella parola :D
Sa di bimbetto tutto feeeessssiiiioooonnn. :sofico:
Non ti piace? :asd:
Secondo me è un adattamento nato dal fatto che non esiste una vera e propria traduzione di "stylish" che renda pienamente il senso del termine.
E se ci pensi è uno dei tanti termini del genere, se lavori nell'it sentirai spesso becappare, restorare, splittare, suicciare etc.
Se prendi splittare, non c'è niente in italiano che suoni altrettanto bene e renda l'idea usando un unico termine.
Stiloso ti suona strano perchè fa molto Zoolander, ma in realtà è uno dei tanti. :stordita:
esattamente quello che stavo per scrivere io...
se non fossi andata in pausa pranzo :D
e il fatto che la usi anche qualche biNbaminkia non significa che sia da buttare per forza.
Certo è che sia meglio lasciare che un simile termine sia circoscritto ad un linguaggio gergale e molto informale. Un po' da strada, insomma.
Io preferisco:
backuppare e switchare, almeno resta un alone originario... :stordita:
Per il resto hai ragione, ma io non apprezzo proprio il genere di significato attribuibile a quella parola :D
Sa di bimbetto tutto feeeessssiiiioooonnn. :sofico:
io invece quei termini non li sopporto.
Preferisco dire "fare un backup" o un salvataggio, e switchare (bleah!) credo di non averlo mai detto in vita mia.
Vogliamo parlare dei vari "scannerizzare" et similia? :rolleyes:
windsofchange
29-12-2008, 13:14
io invece quei termini non li sopporto.
Preferisco dire "fare un backup" o un salvataggio, e switchare (bleah!) credo di non averlo mai detto in vita mia.
Vogliamo parlare dei vari "scannerizzare" et similia? :rolleyes:
Allora avete ragione, sono prevenuta in effetti e accetto solo i termini che uso :D
ArteTetra
29-12-2008, 13:26
Sentite questa:
"Devi bootare il computer e poi premere F2:O"
"Coosa? Buttare il computer?!:uh:"
A proposito di Yahoo! Answers, beccatevi questo link (http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Yahoo!_Answers).
Sentite questa:
"Devi bootare il computer e poi premere F2:O"
"Coosa? Buttare il computer?!:uh:"
A proposito di Yahoo! Answers, beccatevi questo link (http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Yahoo!_Answers).
Ma chi ci lavora userà sia avviare che bootare, anche se a te suona ridicolo. :boh:
E pingare?
Floodare?
Hackare?
E debuggare?
E andare in loop?
Per te che non mastichi l'informatichese (:asd:), bypassare non l'hai mai detto?
Neanche usare un escamotage?
Neanche subire uno shock? :mbe:
Sull'uso della k sono d'accordo, sul resto non proprio, o non sempre.
esattamente quello che stavo per scrivere io...
se non fossi andata in pausa pranzo :D
:O
Io preferisco:
backuppare e switchare, almeno resta un alone originario... :stordita:
Sì, lì ho italianizzato proprio brutalmente. :D
E flaggare/deflaggare?
E fare un defrag?
E rippare un dvd?
E linkare?
Vedrai che alla fine il fastidio è perchè stiloso suona un po' come figoso. :asd:
havanalocobandicoot
29-12-2008, 14:10
Introduco un quesito che l'altra sera ci ha dato da discutere per un bel po'.
Frase: "Io sarei dovuto andare a prenderla".
Creare il passivo. "Lei sarebbe dovuta andar..."... "Lei avrebbe dovuto essere stata..."... ehm, no, non ce la faccio. :D
Mi è quindi venuto un dubbio che "andare a prendere" potesse essere intransitivo. Può essere?
andare e dovere sono intransitivi...
Pensavo che comunque la presenza di un verbo composto come "andare a prendere" cambiava un po' le cose. Anche questo verbo composto è intransitivo?
windsofchange
29-12-2008, 14:41
Ma chi ci lavora userà sia avviare che bootare, anche se a te suona ridicolo. :boh:
E pingare?
Floodare?
Hackare?
E debuggare?
E andare in loop?
Per te che non mastichi l'informatichese (:asd:), bypassare non l'hai mai detto?
Neanche usare un escamotage?
Neanche subire uno shock? :mbe:
Sull'uso della k sono d'accordo, sul resto non proprio, o non sempre.
Sì, lì ho italianizzato proprio brutalmente. :D
E flaggare/deflaggare?
E fare un defrag?
E rippare un dvd?
E linkare?
Vedrai che alla fine il fastidio è perchè stiloso suona un po' come figoso. :asd:
Mi sa che devo darti ragione... :(
Per me sono parole di uso comune, ma stiloso mi fa venire lo stesso l'orticaria. :cry:
windsofchange
29-12-2008, 14:43
Ah, su yahoo answer c'è una certa uinz ov ceing davvero cattiva con quei poveri bimbetti alla moda :O
http://gianom.googlepages.com/hailasd2.gif
Mi sa che devo darti ragione... :(
:read:
:O
:cool:
ArteTetra
30-12-2008, 15:34
Introduco un quesito che l'altra sera ci ha dato da discutere per un bel po'.
Frase: "Io sarei dovuto andare a prenderla".
Creare il passivo. "Lei sarebbe dovuta andar..."... "Lei avrebbe dovuto essere stata..."... ehm, no, non ce la faccio. :D
Mi è quindi venuto un dubbio che "andare a prendere" potesse essere intransitivo. Può essere?
andare e dovere sono intransitivi...
Sì, andare e dovere sono intransitivi. La prova del nove è questa: si può chiedere "andare chi, che cosa? dovere chi, che cosa?"? No, quindi sono intransitivi.
Ma non si può dire che "andare a prendere" è intransitivo. "Andare" lo è, "prendere" no. Comunque il passivo di quella frase non lo puoi creare. Al massimo puoi dire "Avrebbe dovuto essere stata presa", tralasciando il verbo "andare". Correggetemi se sbaglio.
havanalocobandicoot
30-12-2008, 17:38
Sì, andare e dovere sono intransitivi. La prova del nove è questa: si può chiedere "andare chi, che cosa? dovere chi, che cosa?"? No, quindi sono intransitivi.
Ma non si può dire che "andare a prendere" è intransitivo. "Andare" lo è, "prendere" no. Comunque il passivo di quella frase non lo puoi creare. Al massimo puoi dire "Avrebbe dovuto essere stata presa", tralasciando il verbo "andare". Correggetemi se sbaglio.
Che frase "non intransitiva" è se non è possibile farne il passivo? :confused:
"Avrebbe dovuto essere stata presa" è infatti passiva come frase.
Comunque, perché "Avrebbe dovuto essere stata presa" e non "Sarebbe dovuta essere stata presa"? L'ausiliare avere del verbo dovere fa comunque stonare la prima frase. Per controprova notare infatti la frase "sarebbe dovuta andare", che è corretta con l'ausiliare essere e non avere.
a proposito di pubblicità e uso dell'italiano, segnalo un termine che in mltissime pubblicità viene usato in maniera impropria ed assolutamente errata:
il contesto è la frase "salvo approvazione della finanziaria".
In realtà dovrebbe essere "previa approvazione della finanziaria".
a volte ci vuole tempo, ma le soddisfazioni arrivano...
all'epoca di questo post ho scritto direttamente all'accademia della crusca.
Oggi, fra le mail, trovo:
Gentilissimo utente,
in relazione al quesito di consulenza linguistica da Lei inviatoci,
Le trasmettiamo la seguente risposta:
"Al suo quesito ha risposto Luca Serianni nell'ultimo numero della Crusca per voi (n° 37, ottobre 2008). Le riporto di seguito il testo della risposta e la informo che, se interessata, può richiedere copia della rivista all'indirizzo abbonamenti@crusca.fi.it
"La nostra lettrice ha perfettamente ragione. Salvo è il tipico elemento introduttore del cosiddetto complemento di esclusione, che enuncia una circostanza che contrasta con quanto asserito dal predicato. Nei grandi testi di diritto, dalla Costituzione ai codici civile e penale, l'uso di formule del genere è impeccabile: oltretutto si tratta di una tipologia sintattico-argomentativa molto frequente nel dettato legislativo, che prescrive tipicamente una norma precisando le condizioni che ne regolano o ne escludono l'applicazione. L'esempio segnalatoci dalla signora Gemma non segue però questi aurei modelli: appartiene certamente a qualche testo burocratico, scritto in fretta e senza piena consapevolezza di quel che le parole e i costrutti implicano." "
Cordiali saluti,
Raffaella Setti
Redazione Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca
:cool:
Domanda:
è giusta la frase "Le scrivo per chiedere se non sia proprio possibile..."? :stordita:
Mi sembra giusta ma ho un dubbio atroce :boh: :help:
Therinai
06-02-2009, 16:17
Domanda:
è giusta la frase "Le scrivo per chiedere se non sia proprio possibile..."? :stordita:
Mi sembra giusta ma ho un dubbio atroce :boh: :help:
le scrivo per chiederle
havanalocobandicoot
06-02-2009, 16:38
le scrivo per chiederle
A me anche "le scrivo per chiedere" sembra grammaticalmente corretta.
Therinai
06-02-2009, 16:44
A me anche "le scrivo per chiedere" sembra grammaticalmente corretta.
si lo credo anche io, solo che la mia opzione mi sembra "diligente" :sofico:
ricordo che una volta in un forum, un utente, chiedeva se, rivolgendosi ad una ragazza, sarebbe stato meglio dire "ti ho vista" o "ti ho visto". Io gli ho risposto che è indifferente, in quanto ti ho vista corrisponde a io (soggetto sottinteso) ho visto te. Gli ho consigliato bene?
windsofchange
06-02-2009, 17:45
le scrivo per chiederle
Ripetizione brutta a sentirsi:
"Le scrivo per chiedere" suona decisamente meglio.
Therinai
06-02-2009, 17:57
Ripetizione brutta a sentirsi:
"Le scrivo per chiedere" suona decisamente meglio.
Le scrivo per chiederLe ti suona diversamente? :mbe:
Ripetizione brutta a sentirsi:
"Le scrivo per chiedere" suona decisamente meglio.
:asd: mi hai fatto venire in mente questo: http://www.youtube.com/watch?v=1Q9IzfbIvhM
Therinai
06-02-2009, 18:08
chissà perché la prima pagina di questa discusssione mi fa sempre ghignare :asd:
windsofchange
06-02-2009, 18:14
Le scrivo per chiederLe ti suona diversamente? :mbe:
Sarebbe:
"Scrivo a lei per chiedere a lei". Ripetizione inutile e brutta secondo me. :stordita:
Therinai
06-02-2009, 18:30
Sarebbe:
"Scrivo a lei per chiedere a lei". Ripetizione inutile e brutta secondo me. :stordita:
forse hai ragione, ma perché si usa?
havanalocobandicoot
06-02-2009, 18:47
ricordo che una volta in un forum, un utente, chiedeva se, rivolgendosi ad una ragazza, sarebbe stato meglio dire "ti ho vista" o "ti ho visto". Io gli ho risposto che è indifferente, in quanto ti ho vista corrisponde a io (soggetto sottinteso) ho visto te. Gli ho consigliato bene?
Non riesco a cogliere l'implicazione tra l'ipotesi e la tesi. Perché il fatto che "io ti ho visto" corrisponde a "io ho visto te" renderebbe corretta la dizione "io ti ho vista"? :wtf:
Inoltre, e mi permetto di farlo solo perché siamo in questa discussione, mi spieghi che c'entra la virgola tra il soggetto (un utente) e il verbo (chiedeva)? :p
windsofchange
06-02-2009, 18:51
forse hai ragione, ma perché si usa?
Per lo stesso motivo per il quale noi italiani ripetiamo le congiunzioni...
"Ma però" è solo un esempio di come si ami abbondare; non viene considerato errore, ma per me è brutto da sentire e leggere. :stordita:
Per chiarezza si può subito anticipare che l’incontro delle due congiunzioni ma però (e di ma bensì) non è da condannare, a dispetto di quanto sostenuto da una certa tradizione grammaticale e spesso dall’educazione scolastica.
La congiunzione ma è una delle cosiddette congiunzioni coordinative (come e, o, oppure, ne, cioè, infatti e così via) di tipo avversativo. Altre congiunzioni avversative sono però, appunto, tuttavia, nondimeno, eppure, anzi, piuttosto, bensì. L’obiezione all’uso di ma però si fonda proprio sull’idea che ci sia una ripetizione dello stesso concetto, obiezione che può essere accolta solo in funzione di uno stile ricercato che si fondi sulla perfetta calibratura delle parti. In realtà, soltanto ma appartiene a entrambi i sottogruppi in cui si distinguono ulteriormente queste congiunzioni in base al valore: avversativo-oppositivo (stabilisce una netta contrapposizione tra due termini, sia singole parole sia intere frasi: “non era rosso, ma verde”), in cui ma è in compagnia di bensì, invece, mentre, al contrario; avversativo-limitativo (introduce un concetto che limita la validità di quanto affermato in precedenza o esprime un diverso punto di vista: “non è un bel film, ma vale la pena andarlo a vedere comunque”), che comprende, oltre a ma, anche però, tuttavia, peraltro, d’altra parte, eppure, nondimeno. Questo doppio valore di ma – che in altre lingue determina la presenza di due diverse congiunzioni per esprimere le due diverse sfumature di significato (rispettivamente, in tedesco sondem e aber, in spagnolo sino e pero) – spiega l’antica tendenza ad affiancarla con altri elementi affini che ne rinforzino il significato, come ma però o ma bensì, ma tuttavia, ma nondimeno, con esempi illustri dal Tasso (La Gerusalemme Liberata: “sì che ne pesta al tolosan la faccia, | ma però nulla sbigottisce”) all’Alfieri (Del principe e delle lettere: “egli può giustamente riputarsi qualche cosa più; ma però ancora minore dello scrittore ch’egli ha fra le mani”) al Manzoni (I promessi sposi: “Non era un conto che richiedesse una grande aritmetica; ma però c’era abbondantemente da fare una mangiatina”). Non sarebbero invece ammissibili accostamenti tra altre congiunzioni avversative (*però tuttavia; *bensì invece). Per un profilo storico della questione si ricorderà che il lungimirante grammatico dell’Ottocento R. Fornaciari aveva colto la presenza di sfumature nel ma che “aggiunge un concetto ad un altro per indicare limitazione od opposizione rispetto al primo” e “si rafforza spesso con bensì, bene, anche, eziandio, piuttosto ecc. Il buon pastore tosa, ma non iscortica. Giusti” (Fornaciari 1881).
Infine, si può descrivere ma anche come congiunzione testuale, che segnala uno spostamento nell’argomento di cui si parla (“Si è visto quali sono le cause principali dell’inquinamento cittadino. Ma torniamo al problema del riscaldamento del globo terrestre”) o la contrapposizione alle parole dell’interlocutore (“Domani non uscirai”. “Ma papà, ho già un impegno con i miei amici”) e si impiega spesso dopo pausa forte (punto, punto e virgola), comunque sempre in posizione iniziale, di nuovo a differenza del però che può essere impiegato in funzione di congiunzione testuale anche interposto o posposto alla frase.
Therinai
06-02-2009, 19:35
Per lo stesso motivo per il quale noi italiani ripetiamo le congiunzioni...
"Ma però" è solo un esempio di come si ami abbondare; non viene considerato errore, ma per me è brutto da sentire e leggere. :stordita:
Ma però non sarà errore tuttavia è proprio orribile dai. Quel "Le scrivo per chiederle" è diverso, grammaticalmente non so se possa essere sbagliato, credo proprio di no, di certo non è necessario, ma si usa perché fa fico, col voi si usa la maiuscola all'interno della parola, cosa che in teoria non avrebbe alcun senso.
havanalocobandicoot
06-02-2009, 19:43
Ma però non sarà errore tuttavia è proprio orribile dai. Quel "Le scrivo per chiederle" è diverso, grammaticalmente non so se possa essere sbagliato, credo proprio di no, di certo non è necessario, ma si usa perché fa fico, col voi si usa la maiuscola all'interno della parola, cosa che in teoria non avrebbe alcun senso.
Si usa perché fa fico?? :asd:
Vabbè, comunque... "scrivo per chiederle" proprio non ti piace eh? :D
Therinai
06-02-2009, 19:48
Si usa perché fa fico?? :asd:
Vabbè, comunque... "scrivo per chiederle" proprio non ti piace eh? :D
Si fa fico, come i Finley. Boh io non condivido questa cerimoniosità linguistica :D
Grazie per le risposte, ma la parte della frase sulla quale avevo il dubbio è la seconda, cioè "Le scrivo per chiedere se non sia proprio possibile..." :stordita:.
E' giusto il modo del verbo usato in questa frase? In teoria dovrebbe essere una proposizione interrogativa indiretta, dove ci può essere indicativo e/o congiuntivo, (fonte WIKIPEDIA (http://it.wikipedia.org/wiki/Proposizione_interrogativa_indiretta) :read: :asd: )
PS Cercando su internet ho trovato un forum dove si scannavano per dire quale delle seguenti frasi fosse giusta:
1. "Vorrei chiederle se lei potrebbe..."
2. "Vorrei chiederle se lei potesse..."
:asd: :asd:
havanalocobandicoot
06-02-2009, 22:44
Grazie per le risposte, ma la parte della frase sulla quale avevo il dubbio è la seconda, cioè "Le scrivo per chiedere se non sia proprio possibile..." :stordita:.
E' giusto il modo del verbo usato in questa frase? In teoria dovrebbe essere una proposizione interrogativa indiretta, dove ci può essere indicativo e/o congiuntivo, (fonte WIKIPEDIA (http://it.wikipedia.org/wiki/Proposizione_interrogativa_indiretta) :read: :asd: )
Beh, partiamo dal presupposto che "le scrivo per chiedere se sia possibile" è giusta. La domanda "non è possibile fare questa cosa?" è giusta. Verrebbe spontaneo domandare: ma perché vuoi chiedere se "non è possibile"? Chiedi invece se "è possibile" che fai prima. :asd:
Il dubbio attanaglia anche me.
PS Cercando su internet ho trovato un forum dove si scannavano per dire quale delle seguenti frasi fosse giusta:
1. "Vorrei chiederle se lei potrebbe..."
2. "Vorrei chiederle se lei potesse..."
:asd: :asd:
Io voto per la 2. Comunque non è proprio immediata, poiché il ragionamento mentale magari inconscio potrebbe essere legato alla domanda "potresti farlo?". Da qui la frase "Vorrei chiederti se potresti farlo". Caspita... prima di scrivere il post avevo meno dubbi. :D
In ogni caso il se vuole sempre un congiuntivo, giusto?
Chiedi invece se "è possibile" che fai prima. :asd:
Oppure: chiedi invece se "sia possibile"...:uh:
:fagiano:
Comunque ho già mandato l'email al destinatario con scritto: "Le scrivo per chiedere se non sia proprio possibile..." Se la frase è sbagliata, sono pronto alla fdm. :fagiano:
Io voto per la 2. Comunque non è proprio immediata, poiché il ragionamento mentale magari inconscio potrebbe essere legato alla domanda "potresti farlo?". Da qui la frase "Vorrei chiederti se potresti farlo". Caspita... prima di scrivere il post avevo meno dubbi.
In ogni caso il se vuole sempre un congiuntivo, giusto?
Dovrebbe essere esatta la seconda, cioè con congiuntivo.
Il bello è che in quella discussione tutto è nato dalla richiesta della traduzione in inglese della prima frase. :asd: :asd:
windsofchange
07-02-2009, 09:20
PS Cercando su internet ho trovato un forum dove si scannavano per dire quale delle seguenti frasi fosse giusta:
1. "Vorrei chiederle se lei potrebbe..."
2. "Vorrei chiederle se lei potesse..."
:asd: :asd:
Addirittura si scannano? Diamine, la prima è da bocciatura in seconda elementare :rolleyes:
Ovvio che sia corretta la seconda forma, la prima fa venire i brividi. :stordita:
Originariamente inviato da sauro82 Guarda i messaggi
Grazie per le risposte, ma la parte della frase sulla quale avevo il dubbio è la seconda, cioè "Le scrivo per chiedere se non sia proprio possibile..." .
E' giusto il modo del verbo usato in questa frase? In teoria dovrebbe essere una proposizione interrogativa indiretta, dove ci può essere indicativo e/o congiuntivo, (fonte WIKIPEDIA )
Non avevo visto questa domanda...
"Scrivo per chiederle se fosse possibile" è la forma migliore, ricordate che il SE vuol sempre due esse in italiano corretto. :D Ciò non toglie che non venga rispettata quasi mai questa bella regola.:O
Correggi se non avessi già spedito l'email (notare che qui ho utilizzato la forma grammaticalmente ineccepibile, a noi non suona molto poiché siamo abituati ad usare, errando, il presente). :D
Non riesco a cogliere l'implicazione tra l'ipotesi e la tesi. Perché il fatto che "io ti ho visto" corrisponde a "io ho visto te" renderebbe corretta la dizione "io ti ho vista"? :wtf:
Inoltre, e mi permetto di farlo solo perché siamo in questa discussione, mi spieghi che c'entra la virgola tra il soggetto (un utente) e il verbo (chiedeva)? :p
chiamasi inciso, ho dimenticato il che, ma il senso è sempre quello :rolleyes:
havanalocobandicoot
07-02-2009, 11:32
chiamasi inciso, ho dimenticato il che, ma il senso è sempre quello :rolleyes:
Con il che la frase sarebbe stata ricordo che una volta in un forum, un utente, che chiedeva se, rivolgendosi ad una ragazza, sarebbe stato meglio dire "ti ho vista" o "ti ho visto".
Frase incorretta. Quindi non è vero, non hai dimenticato il che. Il problema è la virgola. Siamo in una discussione sulla lingua italiana, e devi accettare anche le correzioni.
Inoltre ti ho chiesto qual è il ragionamento che hai fatto per cui dovrebbe essere giusto "io ti ho vista". Beh, domandare è lecito, rispondere è cortesia.
hai ragione, ho scritto una bojata.
Tornando al problema che avevo posto, intendevo dire che, secondo l'analisi logica, il predicato verbale è riferito al soggetto sottinteso "io" (e questo è irrefutabile), di conseguenza anche se ci si riferisce ad una donna, dire ti ho visto non è scorretto, in quanto c'è un riferimento implicito al soggetto sottinteso. Ovviamente non dico che è giusto quanto ho scritto, infatti ho chiesto in questo 3d per avere conferma.
windsofchange
07-02-2009, 16:08
ricordo che una volta in un forum, un utente, chiedeva se, rivolgendosi ad una ragazza, sarebbe stato meglio dire "ti ho vista" o "ti ho visto". Io gli ho risposto che è indifferente, in quanto ti ho vista corrisponde a io (soggetto sottinteso) ho visto te. Gli ho consigliato bene?
Sì, meglio il tuo consiglio che l'incipit del periodo che hai scritto. :sofico:
"Se [...] Sarebbe" in questo caso è fuori luogo, meglio usare "Se fosse stato meglio [...]" :O
Per tornare in tema della domanda un ripassino:
La grammatica consente (non obbliga) di concordare il participio dei verbi transitivi con il complemento oggetto, quando questo precede il verbo. E' giusto dunque dire: "Le lettere che ho scritte", "Le cose che ho viste", "Ho letto i libri che mi hai prestati". Va da sé che non costituiscono errore le forme corrispondenti non concordate ("Le lettere che ho scritto" ecc.). La stessa cosa accade per i verbi riflessivi apparenti: si può dire "mi sono lavato le mani" o "mi sono lavate le mani". C'è un unico caso in cui il participio va concordato obbligatoriamente con l'oggetto. Ciò avviene quando il complemento oggetto è costituito dai pronomi atoni "lo", "la", "li": "Mi hai portato i libri? Sì, te li ho portati". Con le particelle "mi", "ti", "ci", "vi" in funzione di complemento oggetto l'obbligo di concordanza è facoltativo. E' ugualmente corretto dire, parlando di una ragazza, "ti ho visto" come "ti ho vista". Ultima osservazione. La frase "dati i limiti di tempo a disposizione" è corretta, anche se suona male: si tratta di una forma derivata dall'ablativo assoluto latino, in cui il participio va comunque obbligatoriamente concordato
Per la serie: "A scuola con windsofchange" http://digilander.libero.it/le.faccine/faccinea/lavoro_scuola/0009025.gif
:asd: :D
havanalocobandicoot
07-02-2009, 16:27
La frase "dati i limiti di tempo a disposizione" è corretta, anche se suona male
A me suona bene. :wtf:
Mi suona invece male "Ho letto i libri che mi hai prestati". :eek:
windsofchange
07-02-2009, 16:29
Per la serie: "A scuola con windsofchange" http://digilander.libero.it/le.faccine/faccinea/lavoro_scuola/0009025.gif
:asd: :D
No no, io non so spiegare proprio niente; chi si rivolge a me per qualcosa riguardo l'università si lamenta sempre della mia scarsissima capacità di semplificare. :O
Alcune persone riescono a rendere semplici persino i discorsi più astrusi, io non sono tra quelle. :cry:
A me suona bene. :wtf:
idem
comunque, grazie per la risposta :D
No no, io non so spiegare proprio niente; chi si rivolge a me per qualcosa riguardo l'università si lamenta sempre della mia scarsissima capacità di semplificare. :O
Alcune persone riescono a rendere semplici persino i discorsi più astrusi, io non sono tra quelle. :cry:
Certo, pignola per come sei :ciapet:
windsofchange
07-02-2009, 16:42
A me suona bene. :wtf:
Mi suona invece male "Ho letto i libri che mi hai prestati". :eek:
Il grosso problema è che a volte sono i termini corretti a suonare male, per quello commettiamo strafalcioni grammaticali. :D
fino a poco tempo fà pensavo che la parola latti fosse frutto del dialetto :eek: quando l'ho letta sul vocabolario non riuscivo a crederci che esistesse veramente
fino a poco tempo fà pensavo che la parola latti fosse frutto del dialetto :eek: quando l'ho letta sul vocabolario non riuscivo a crederci che esistesse veramente
evviva gugol http://www.google.it/search?q=latti&ie=utf-8&oe=utf-8&aq=t&rls=org.mozilla:it:official&client=firefox-a
mi fido solo del dizionario :O
TheDonzo
07-02-2009, 19:16
scusate, non so se è già stato chiesto ma ho un dubbio da non so quanti anni.
è meglio dire:" è piovuto" oppure "ha piovuto"?
p.s. scusatemi se ho scritto qualche errore, correggete senza problemi :D
scusate, non so se è già stato chiesto ma ho un dubbio da non so quanti anni.
è meglio dire:" è piovuto" oppure "ha piovuto"?
p.s. scusatemi se ho scritto qualche errore, correggete senza problemi :D
a scuola mi insegnarono che si può dire in ambedue i modi, ma mi suona meglio ha piovuto
da
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4030&ctg_id=44
cito:
"Il verbo piovere è indicato nella maggior parte dei dizionari come difettivo e, nell'uso intransitivo impersonale, cioè quando ha il significato di 'cadere della pioggia dal cielo', può formare i tempi composti sia con l'ausiliare essere che con avere (es. "ieri è piovuto tutto il giorno" o "ieri ha piovuto tutto il giorno). In tutti gli altri casi, quando cioè il verbo non abbia valore impersonale e quando venga usato nei suoi significati figurati e traslati, forma i tempi composti soltanto con l'ausiliare essere (es. "sono piovuti auguri, critiche...", "mi sono piovute addosso un sacco di noie", "Mario è piovuto a casa mia alle tre di notte")."
Ciao,
non so se è già stato scritto da qualcuno
(da una ricerca con google non mi pare)
ma c'è una parola che sento spesso al lavoro e che non riesco a sopportare, mi da troppo sui nervi... :muro:
La parola è:
randòmico
... anche scriverla mi da fastidio...
A parte il fatto che suona d'un male, che metà basta, ma proprio mi sfugge perché così tanti utilizzano questo obbrobrio invece dell'italiano "casuale". Non ci vedo nessun vantaggio... il significato non è maggiormente chiaro... la parola non è più corta... :boh:
windsofchange
07-02-2009, 22:37
Ciao,
non so se è già stato scritto da qualcuno
(da una ricerca con google non mi pare)
ma c'è una parola che sento spesso al lavoro e che non riesco a sopportare, mi da troppo sui nervi... :muro:
La parola è:
randòmico
... anche scriverla mi da fastidio...
A parte il fatto che suona d'un male, che metà basta, ma proprio mi sfugge perché così tanti utilizzano questo obbrobrio invece dell'italiano "casuale". Non ci vedo nessun vantaggio... il significato non è maggiormente chiaro... la parola non è più corta... :boh:
Pensiamo a tutti i termini informatici inglesi che abbiamo fatto nostri, sebbene vi sia un corrispettivo italiano. Non credo ci si possa fare molto. :stordita:
Ciao,
non so se è già stato scritto da qualcuno
(da una ricerca con google non mi pare)
ma c'è una parola che sento spesso al lavoro e che non riesco a sopportare, mi da troppo sui nervi... :muro:
La parola è:
randòmico
... anche scriverla mi da fastidio...
A parte il fatto che suona d'un male, che metà basta, ma proprio mi sfugge perché così tanti utilizzano questo obbrobrio invece dell'italiano "casuale". Non ci vedo nessun vantaggio... il significato non è maggiormente chiaro... la parola non è più corta... :boh:
Evidentemente lavori in un posto che ha a che vedere (anche alla lontana) con l'informatica, magari anche solo composto da un 20% di persone che la masticano.
Non credo che se facessi il commesso in un negozio di abbigliamento sentiresti "random" poi così spesso.
Ti chiederei cosa pensi di me...a me viene prima "unpredictable" di "imprevedibile". :asd:
havanalocobandicoot
09-02-2009, 17:49
La frase in ogni caso se i documenti sono importanti è bene fare comunque un backup precauzionale soffre di cacofonia?
La frase in ogni caso se i documenti sono importanti è bene fare comunque un backup precauzionale soffre di cacofonia?
In ogni caso se i documenti fossero importanti sarebbe bene fare comunque un backup/salvataggio precauzionale... :fagiano:
Ignorante Informatico
10-02-2009, 11:17
La frase in ogni caso se i documenti sono importanti è bene fare comunque un backup precauzionale soffre di cacofonia?
Piacevolissima non è :)
Hai omesso la punteggiatura volontariamente?
Piacevolissima non è :)
Hai omesso la punteggiatura volontariamente?
Non credo i suoi dubbi fossero sulla punteggiatura.
Ignorante Informatico
10-02-2009, 11:27
Non credo i suoi dubbi fossero sulla punteggiatura.
Infatti, non a caso, la prima parte del mio post era relativa alla sua domanda :)
havanalocobandicoot
10-02-2009, 15:01
Hai omesso la punteggiatura volontariamente?
Non credo i suoi dubbi fossero sulla punteggiatura.
Infatti. La punteggiatura in questo caso mi sembrava superflua. Con essa sarebbe diventata "in ogni caso, se i documenti sono importanti, è bene fare comunque un backup precauzionale". Ma non è questo il punto.
In ogni caso se i documenti fossero importanti sarebbe bene fare comunque un backup/salvataggio precauzionale... :fagiano:
Anche al presente (quindi come l'ho scritta io) è comunque corretta, giusto? A mio avviso il presente dà una maggiore possibilità che i documenti siano importanti, mentre il congiuntivo indica più che altro un'ipotesi a cui si tende a non credere. Sfumature, comunque.
Il mio dubbio, come ho precisato, è sulla cacofonia, cioè la parola "comunque" mi sembra una ripetizione di "in ogni caso".
Anche al presente (quindi come l'ho scritta io) è comunque corretta, giusto?
Il mio dubbio, come ho precisato, è sulla cacofonia, cioè la parola "comunque" mi sembra una ripetizione di "in ogni caso".
Beh, proprio sbagliata non direi.
Sì, per la cacofonia toglierei il "comunque".
havanalocobandicoot
10-02-2009, 15:09
Anche al presente (quindi come l'ho scritta io) è comunque corretta, giusto? A mio avviso il presente dà una maggiore possibilità che i documenti siano importanti, mentre il congiuntivo indica più che altro un'ipotesi a cui si tende a non credere. Sfumature, comunque.
Mi cito da solo e chiedo anche se c'è un minuscolo spiraglio di possibilità che queste due frasi possano essere giuste:
"in ogni caso, se i documenti fossero importanti, è bene fare comunque un backup precauzionale"
"in ogni caso, se i documenti sono importanti, sarebbe bene fare comunque un backup precauzionale"
Sì, per la cacofonia toglierei il "comunque".
Anch'io, ma mi chiedevo se fosse errore o meno.
Ciccio17
10-02-2009, 15:19
Mi cito da solo e chiedo anche se c'è un minuscolo spiraglio di possibilità che queste due frasi possano essere giuste:
"in ogni caso, se i documenti fossero importanti, è bene fare comunque un backup precauzionale"
"in ogni caso, se i documenti sono importanti, sarebbe bene fare comunque un backup precauzionale"
Io farei un merge tra le due, o tutto indicativo o tutto condizionale.
"se fossero... , sarebbe ..."
"se sono ... , è ..."
:)
havanalocobandicoot
10-02-2009, 15:28
Io farei un merge tra le due, o tutto indicativo o tutto condizionale.
"se fossero... , sarebbe ..."
"se sono ... , è ..."
:)
Se leggi bene i post sopra ti accorgi che "le due" sono esse stesse un merge tra
"se fossero... , sarebbe ..."
e
"se sono ... , è ..."
...ed è ovvio che queste ultime due suonano meglio.
Il quesito è se "le due" sono errate o comunque corrette.
Ignorante Informatico
10-02-2009, 20:35
..La punteggiatura in questo caso mi sembrava superflua..
Ho capito, il mio post è stato interpretato male (naturalmente, per colpa mia). In realtà, non volevo fare alcun appunto (chiedo venia :)).
havanalocobandicoot
10-02-2009, 22:50
Ho capito, il mio post è stato interpretato male (naturalmente, per colpa mia). In realtà, non volevo fare alcun appunto (chiedo venia :)).
Ti riferivi alle virgolette che avrebbe potuto avere al posto del corsivo la frase all'interno del mio post? :confused:
TheDonzo
10-02-2009, 23:06
sarò stupido io che non riesco a capire la frase ma secondo me è proprio sbagliata.
se dici: "in ogni caso" secondo me è in contrasto con "se i documenti sono importanti".
la vedo più giusta così: "nel caso in cui i documenti fossero importanti sarebbe bene fare un beckup precauzionale"
spero di non aver esibito la mia ignoranza. in italiano non sono mai stato una cima :D
havanalocobandicoot
10-02-2009, 23:16
sarò stupido io che non riesco a capire la frase ma secondo me è proprio sbagliata.
se dici: "in ogni caso" secondo me è in contrasto con "se i documenti sono importanti".
la vedo più giusta così: "nel caso in cui i documenti fossero importanti sarebbe bene fare un beckup precauzionale"
Probabilmente ti sembra sbagliata perché è decontestualizzata. Contestualizzando sarebbe ad esempio:
"Possono capitare due cose: o l'una o l'altra (ad esempio, potrebbe capitare che domani piove oppure che domani non piove). In ogni caso (cioè: indifferentemente se domani piove o non piove), se i documenti sono importanti, è bene fare comunque un backup precauzionale".
TheDonzo
10-02-2009, 23:33
Probabilmente ti sembra sbagliata perché è decontestualizzata. Contestualizzando sarebbe ad esempio:
"Possono capitare due cose: o l'una o l'altra (ad esempio, potrebbe capitare che domani piove oppure che domani non piove). In ogni caso (cioè: indifferentemente se domani piove o non piove), se i documenti sono importanti, è bene fare comunque un backup precauzionale".
se è indifferente a questo punto, secondo me è anche inutile dirlo.
puoi scrivere "in ogni caso" per sottolineare la cosa.
io preferisco la frase più semplice "se è importante, fai il backup"
havanalocobandicoot
10-02-2009, 23:55
se è indifferente a questo punto, secondo me è anche inutile dirlo.
puoi scrivere "in ogni caso" per sottolineare la cosa.
io preferisco la frase più semplice "se è importante, fai il backup"
Beh, grazie del parere... però ricordo che in origine il dilemma nacque così:
La frase "in ogni caso se i documenti sono importanti è bene fare comunque un backup precauzionale" soffre di cacofonia?
windsofchange
11-02-2009, 18:43
Probabilmente ti sembra sbagliata perché è decontestualizzata. Contestualizzando sarebbe ad esempio:
"Possono capitare due cose: o l'una o l'altra (ad esempio, potrebbe capitare che domani piove oppure che domani non piove). In ogni caso (cioè: indifferentemente se domani piove o non piove), se i documenti sono importanti, è bene fare comunque un backup precauzionale".
Corretta dagli errori diventa:
"Potrebbero capitare due eventi: o l'uno o l'altro (ad esempio, potrebbe capitare che domani piovA oppure che domani non piovA). In ogni caso (indifferentemente se domani dovesse piovere o meno), qualora i documenti fossero importanti, sarebbe opportuno un backup precauzionale".
Decisamente molto più bella a sentirsi :p
Ignorante Informatico
11-02-2009, 19:44
Ti riferivi alle virgolette..
No, era solo per sapere quanto ho chiesto (nulla di che, ho chiesto venia :)).
Corretta dagli errori diventa..
Geniaccia e bella... quasi irritante :Prrr:
havanalocobandicoot
11-02-2009, 19:54
Corretta dagli errori diventa:
"Potrebbero capitare due eventi: o l'uno o l'altro (ad esempio, potrebbe capitare che domani piovA oppure che domani non piovA). In ogni caso (indifferentemente se domani dovesse piovere o meno), qualora i documenti fossero importanti, sarebbe opportuno un backup precauzionale".
Decisamente molto più bella a sentirsi :p
Concordo che è più bella a sentirsi, ma hai detto solo "corretta dagli errori" e non "corretta dagli errori e portata al giusto tempo". Quindi per te al presente era comunque sbagliata. Mi spieghi perché? La frase "può capitare che oggi piove" è sbagliata?
Ignorante Informatico
11-02-2009, 20:02
..La frase "può capitare che oggi piove" è sbagliata?
Sarebbe corretto scrivere: può capitare che oggi piova :)
windsofchange
11-02-2009, 20:04
Concordo che è più bella a sentirsi, ma hai detto solo "corretta dagli errori" e non "corretta dagli errori e portata al giusto tempo". Quindi per te al presente era comunque sbagliata. Mi spieghi perché? La frase "può capitare che oggi piove" è sbagliata?
Sì. Ci vuole il congiuntivo :D
Almeno per un corretto italiano, così non si può davvero sentire. http://i269.photobucket.com/albums/jj72/myem0/01/onion-emoticon-064.gif
havanalocobandicoot
11-02-2009, 20:06
Sarebbe corretto scrivere: può capitare che oggi piova :)
La tua affermazione è corretta, ma questo non risponde alla mia domanda.
Io ho chiesto se fosse corretto scrivere "può capitare che oggi piove" (magari anche citando la regola grammaticale opportuna).
windsofchange
11-02-2009, 20:23
La tua affermazione è corretta, ma questo non risponde alla mia domanda.
Io ho chiesto se fosse corretto scrivere "può capitare che oggi piove" (magari anche citando la regola grammaticale opportuna).
Nelle proposizioni subordinate, occorre distinguere i casi in cui si richiederebbe il congiuntivo da quelli in cui la scelta rispetto all’indicativo implica sfumature di significato (cfr. ALTIERI BIAGI 1987: 770-71).
Il congiuntivo si usa:
1) con alcune congiunzioni subordinanti, quali affinché, benché, sebbene, quantunque, a meno che, nel caso che, qualora, prima che, senza che;
2) con aggettivi o pronomi indefiniti (qualunque, chiunque, qualsiasi, ovunque, dovunque);
3) con espressioni impersonali, come è necessario che, è probabile che, è bene che;
4) in formule ormai fissate nell’uso (vada come vada; costi quel che costi).
In altri casi, si dovrà distinguere tra verbi che reggono il congiuntivo, l’indicativo o entrambi con significato diverso (cfr. SERIANNI 1989: XIV 49-52).
Reggono il congiuntivo i verbi che esprimono “una volizione (ordine, preghiera, permesso), un’aspettativa (desiderio, timore, sospetto), un’opinione o una persuasione”, tra cui: accettare, amare, aspettare, assicurarsi, attendere, augurare, chiedere, credere, curarsi, desiderare, disporre, domandare, dubitare (ma all’imperativo negativo può richiedere l’indicativo: “non dubitare che faremo i nostri conti”, C. Collodi, Le avventure di Pinocchio), esigere, fingere, illudersi, immaginare, lasciare, negare, ordinare, permettere, preferire, pregare, pretendere, raccomandare, rallegrarsi, ritenere, sospettare, sperare, supporre, temere, volere. Alcuni esempi letterari: “né ella stessa poteva accettare che per cinque anni il fratello l’avesse mantenuta” (De Roberto, I Viceré); “egli era padrone d’ordinare che non si dessero affatto degli estratti dai suoi libri” (Svevo, La coscienza di Zeno); “avrebbe fatto fingere che la ragazza avesse almeno una dote piccola” (Tozzi, Tre croci); “Non potete supporre che io ignori l’oltraggio fatto da voi al mio amico” (Fogazzaro, Malombra).
Richiedono l’indicativo, solitamente, i verbi che esprimono giudizio o percezione, tra cui accorgersi, affermare, confermare, constatare, dichiarare, dimostrare, dire, giurare, insegnare, intuire, notare, percepire, promettere, ricordare, riflettere, rispondere, sapere, scoprire, scrivere, sentire, sostenere, spiegare, udire, vedere. Ancora alcuni esempi: “possiamo affermare che per imporsi all’adorazione è sempre lui che si rivela” (Zena, Confessione postuma); “posso anche giurare che poche contesse hanno due spalle e due braccia più ben fatte” (De Marchi, Demetrio Pianelli); “Niccolò seguitò, per un pezzo, a sostenere che aveva torto” (Tozzi, Tre croci); “Non le faccia stupore di udire che una parola viene usata in varj sensi” ("Il Conciliatore").
Infine, alcuni verbi possono avere l’indicativo o il congiuntivo, con sfumature diverse di significato (su cui cfr. SERIANNI 1989: XIV 51).
ammettere, ind. ‘riconoscere’: ammisi davanti al professore che non avevo studiato bene; cong. ‘supporre, permettere’: ammettendo che tu abbia ragione, cosa dovrei fare?;
badare, ind. ‘osservare’: cercò di non badare all’effetto che gli faceva quella strana voce; cong. ‘aver cura’: mi consigliava di badare che non cadessi;
capire, comprendere, ind. ‘rendersi conto’: non vuole capire che io non sono un suo dipendente; cong. ‘trovare naturale’: capisco che tu voglia andartene;
considerare, ind. ‘tener conto’: non considerava che nessuno voleva seguirlo; cong. ‘supporre’: arrivò a considerare che non ci fossero altre possibilità;
pensare, ind. ‘essere convinto’: penso anch’io che tu sei stanco; cong. ‘supporre’: penso che tu sia stanco.
Alcune più recenti descrizioni grammaticali, anche in base a osservazioni su casi come quelli appena descritti, propongono di abbandonare il riferimento al congiuntivo come modo dell’irrealtà e di studiare più semplicemente la presenza di questo modo verbale in una subordinata secondo due possibilità:
1) in una subordinata completiva se richiesto dal verbo reggente (come nei casi suddetti in cui il verbo principale vuole necessariamente il congiuntivo);
2) in una subordinata non completiva in cui: (a) la spinta non venga dunque più dal verbo reggente ma dalla congiunzione che introduce la subordinata; (b) il congiuntivo sia in libera alternanza coll’indicativo (cfr. PRANDI 2002)..
Uso nelle subordinate ipotetiche [modifica]
Per approfondire, vedi le voci periodo ipotetico, congiuntivo imperfetto e congiuntivo trapassato.
La proposizione ipotetica è introdotta in genere da congiunzioni come qualora, caso mai, nel caso che.[7] I costrutti ottenuti con queste congiunzioni prevedono l'uso del congiuntivo presente nel caso di una possibilità più concreta, mentre l'imperfetto sta ad indicare una possibilità più remota:
* Caso mai l'auto sia davvero guasta, non rinunceremo per questo alle nostre vacanze
* Nel caso che suonasse qualcuno, non aprite la porta a nessuno
Un discorso a parte merita l'uso del congiuntivo imperfetto e trapassato nelle proposizioni ipotetiche irreali introdotte dalla congiunzione se. In questo caso, il congiuntivo imperfetto ha la funzione di esprimere l'irrealtà nel presente, mentre il congiuntivo trapassato indica l'irrealtà nel passato:
* Se fossi ricco, non starei qui
* Se fossi nato ricco, sarei venuto via di qui
corder6912
12-02-2009, 10:43
io scrivo per ricordare che in Italiano
K ≠ CH
Lo ha scritto Manzoni Alessandro.Ricordatelo amico
In Italiano sono (ai posteri l'ardua sentenza ) Manzoni mica io
Dal 5 maggio
Altre notizie potete trovarle sul mio link
Ed ecco la risposta .Il mio link ?Albinomastroianni40@yahoo.it oper meglio essere precisi la mia e-mail
Okay
88diablos
13-02-2009, 10:35
mi iscrivo, bel 3d
ArteTetra
13-02-2009, 15:55
Lo ha scritto Manzoni Alessandro.Ricordatelo amico
In Italiano sono (ai posteri l'ardua sentenza ) Manzoni mica io
Dal 5 maggio
Altre notizie potete trovarle sul mio link
Ed ecco la risposta .Il mio link ?Albinomastroianni40@yahoo.it oper meglio essere precisi la mia e-mail
Okay
Eeh... che succede amico? :fagiano:
Questo è il testo con errori.
Nell'estate di tre anni fa un amico con cui ero in vacanza insieme, ha avuto un' avventura con una ragazza, A.
Tornati, lui cotto perso e con con intenzione di proseguire, lei invece gli dice che non se la sente e che non vuole essere troppo legata.
Ricordo molto bene quanto era dispiaciuto il mio amico del fatto che tutto sarebbe dovuto finire, anche perchè c'erano molti buoni presupposti. Fortunatamente, tempo 3 mesi, comincia ad uscire con un'altra ragazza (che senza saperlo conosce A.). Le cose procedono ma dopo breve tempo A. si fa risentire.
Lo cerca in diversi modi, sia telefonicamente, sia sul posto di lavoro fino addirittura a scrivergli una lettera in cui diceva chiaramente che le dispiaceva di averlo rifiutato e che è stata una cretina. La lettera soprattutto, ricordo fu molto profonda e sincera e si vedeva come lei fosse attenta a lui e quanto fosse comunque interessata al di la delle sue intenzioni di troncare tutto al ritorno dalla vacanza.
Al tempo consigliai al mio amico di non fare stupidate e di lasciarla perdere e lui fortunatamente mi ascoltò, anche perchè aveva di fronte un'altra ragazza che dimostrava di tenerci.
La lettera però l'ha sempre tenuta dicendo che “è capitata in un momento particolare, fosse successo qualche mese prima mi avrebbe fatto Felice”.
La prima cosa che verrebbe da pensare è che A. appena ha saputo che il mio amico aveva cambiato aria, ha pensato bene di venire a mettere un po di disordine. La cosa non è del tutto sbagliata, però c'è da dire che l'ha fatto dopo non molto tempo e soprattutto scrivendo una lettera dicendo cose molto vere e profonde che, per essere chiari, se non le fregava nulla del mio amico, difficilmente le avrebbe pensato.
Passano 2 anni, la storia del mio amico con la ragazza dura poco più di uno, di A. non si sa nulla finchè la rivede praticamente per caso.
Il mio amico s'era assolutamente dimenticato di lei, ma ricordo che quando mi ha raccontato di averla rivista, mi ha anche detto anche detto di averla trovata ancora molto carina e che gli sarebbe piaciuto riaprire quel discorso che era rimasto in sospeso.
Qui entro in gioco io ed è il nocciolo della discussione su cui voglio il parere.
Consiglio al mio amico di scriverle per chiederle di vedersi: lei è impegnata perchè fa delle gare sportive e si allena tutti i giorni ma gli da appuntamento fuori dalla palestra dopo gli allenamenti per andare a bere una caffè insieme.
L'uscita va bene, parlano molto e lei sembra ricordasi di quella lettera, di quello che gli aveva detto e aggiunge pure che era veramente quello che pensava.
L'idea di riavere a che fare con lei comincia a prendere piede nel mio amico, anche solo per un' altra avventura, una questione di rivincita personale. L'unica cosa che non vuole è quella di tirare la cosa troppo a lungo con uscite in cui non è ben chiaro il perchè si è fuori insieme.
Quello che ho consigliato al mio amico è di giocarsela, cacciare le palle e vedere cosa succede.
In pratica, gli spiego che per come la vedo io, lei è stata molto sincera a dirgli in faccia quello che provava, il dispiacere e cosi lo è stato lui dicendole che era fidanzato e che non aveva altre intenzioni. E' però rimasto come discorso in sospeso perchè certe cose che sono state dette al momento non potevano essere “apprezzate”, mentre in altri momenti l'avrebbero fatto felice.
Consiglio al mio amico di andare diretto e senza giri di parole, “prendi il telefono e le chiedi cosa fa sabato, se ti dice che non ha programmi, le proponi di venire a cena da te e le dici pure che i tuoi sono fuori per il weekend e che lei potrebbe anche fermarsi a dormire”
Il mio amico ci mette un po a prendere coraggio ma alla fine fa cosi, le dice quanto scritto sopra, diretto. Lei risponde che non se la sente di andare a casa sua, che preferirebbe una cena in campo neutro ma che le farebbe molto piacere chiarire certe cose che erano, appunto, rimaste in sospeso.
Ora lui andrà a cena fuori, mi pare ovvio che lei non ha nessuna intenzione “sessuale”. O no?
Ho fatto bene a consigliargli di andare diretto?
Voi come gestireste la situazione?
Alla fine della cena proporreste ancora il sabato sera a casa vostra?
Questo l'ho modificato io.
Nell'estate di tre anni fa, un amico, con cui ero in vacanza , ha avuto un' avventura con una ragazza, A.
Tornati, lui cotto perso e con l’ intenzione di proseguire, lei invece gli dice che non se la sente e che non vuole essere troppo legata.
Ricordo molto bene quanto era dispiaciuto il mio amico del fatto che tutto sarebbe dovuto finire, anche perchè c'erano molti buoni presupposti. Fortunatamente, dopo 3 mesi, comincia ad uscire con un'altra ragazza (che conosce A., ma il mio amico non ne è al corrente). Le cose procedono ma dopo un breve periodo A. si fa risentire.
Lo cerca in diversi modi, sia telefonicamente, sia sul posto di lavoro, fino a scrivergli addirittura una lettera, in cui diceva chiaramente che le dispiaceva di averlo rifiutato e che è stata una cretina. Soprattutto la lettera, ricordo, fu molto profonda e sincera e si vedeva come lei fosse attenta a lui e quanto fosse comunque interessata, al di là delle sue intenzioni di troncare tutto al ritorno dalla vacanza.
Al tempo consigliai al mio amico di non fare stupidate e di lasciarla perdere e lui fortunatamente mi ascoltò, anche perchè aveva di fronte un'altra ragazza che dimostrava di tenerci.
La lettera però l'ha sempre tenuta, dicendo che “è capitata in un momento particolare: fosse successo qualche mese prima mi avrebbe fatto felice”.
La prima cosa che verrebbe da pensare è che A. ,appena ha saputo che il mio amico aveva cambiato aria, ha pensato bene di venire a mettere un po’ di disordine. La cosa non è del tutto sbagliata, però c'è da dire che l'ha fatto dopo non molto tempo e soprattutto scrivendo una lettera in cui diceva cose molto veritiere e profonde.Per essere chiari, se non le fregava nulla del mio amico, difficilmente lo avrebbe pensato.
Passano due anni, la storia del mio amico con la ragazza dura poco più di uno. Di A. non si sa nulla, finchè non la rivede praticamente per caso.
Il mio amico si era assolutamente dimenticato di lei, ma ricordo che, quando mi ha raccontato di averla rivista, mi ha detto anche di averla trovata ancora molto carina e che gli sarebbe piaciuto riaprire quel discorso che era rimasto in sospeso.
Qui entro in gioco io e siamo arrivati al nocciolo della discussione su cui voglio il parere.
Consiglio al mio amico di scriverle per chiederle di uscire insieme. Lei è impegnata perchè fa delle gare sportive e si allena tutti i giorni, ma gli da’ appuntamento fuori dalla palestra dopo gli allenamenti per andare a bere una caffè insieme.
L'uscita va bene, parlano molto e lei sembra ricordasi di quella lettera, di quello che gli aveva detto e aggiunge pure che era veramente quello che pensava.
L'idea di riavere a che fare con lei comincia a prendere piede nella mente del mio amico, anche solo per un' altra avventura, una questione di rivincita personale. L'unica cosa che non vuole è tirare la faccenda troppo a lungo, con uscite in cui non è ben chiaro il perchè si è fuori insieme.
Quello che ho consigliato al mio amico è di giocarsela, cacciare le palle e vedere cosa succede.
In pratica, gli spiego che, per come la vedo io, lei è stata molto sincera a dirgli in faccia quello che provava e così lo è stato lui dicendole che era fidanzato e che non aveva altre intenzioni. E' rimasto però come discorso in sospeso, perchè certe cose che sono state dette al momento non potevano essere “apprezzate”, mentre in altri momenti l'avrebbero fatto felice.
Consiglio al mio amico di andare diretto e senza giri di parole: “prendi il telefono e chiedile cosa ha intenzione di fare sabato.Se ti dice che non ha programmi, proponile di venire a cena da te e le dici pure che i tuoi sono fuori per il weekend e che lei potrebbe anche fermarsi a dormire”
Il mio amico ci mette un po a prendere coraggio ma alla fine fa così, le dice quanto scritto sopra, inm modo diretto. Lei risponde che non se la sente di andare a casa sua e che preferirebbe una cena in campo neutro(forse intendeva da amici).Riferisce anche che le farebbe molto piacere chiarire certe cose che erano, appunto, rimaste in sospeso.
Ora lui andrà a cena fuori.Mi pare ovvio che lei non ha nessuna intenzione “sessuale”. O no?
Ho fatto bene a consigliargli di andarci diretto?
Voi come gestireste la situazione?
Alla fine della cena proporreste ancora il sabato sera a casa vostra?
Xwindsofchange
Va bene ora?? :stordita:
windsofchange
06-03-2009, 20:50
Nell'estate di tre anni fa, un amico, con cui ero in vacanza , ha avuto un' avventura con una ragazza, A.
Tornati, lui cotto perso e con l’ intenzione di proseguire, lei invece gli dice che non se la sente e che non vuole essere troppo legata.
Ricordo molto bene quanto era dispiaciuto il mio amico del fatto che tutto sarebbe dovuto finire, anche perchè c'erano molti buoni presupposti. Fortunatamente, dopo 3 mesi, comincia ad uscire con un'altra ragazza (che conosce A., ma il mio amico non ne è al corrente). Le cose procedono, ma dopo un breve periodo A. si fa risentire.
Lo cerca in diversi modi, sia telefonicamente, sia (che) sul posto di lavoro, fino a scrivergli addirittura una lettera, in cui (nella quale) diceva chiaramente che le dispiaceva di averlo rifiutato e che è (era) stata una cretina. Soprattutto la lettera, ricordo, fu molto profonda e sincera e si vedeva come lei fosse attenta a lui e quanto fosse comunque interessata, al di là delle sue intenzioni di troncare tutto al ritorno dalla vacanza.
Al tempo consigliai al mio amico di non fare stupidate e di lasciarla perdere e lui fortunatamente mi ascoltò, anche perchè aveva di fronte un'altra ragazza che dimostrava di tenerci (tenere a lui).
La lettera però l'ha sempre tenuta, dicendo che “è (È) capitata in un momento particolare: fosse successo qualche mese prima mi avrebbe fatto felice”.
La prima cosa che verrebbe da pensare è che A. , appena ha saputo che il mio amico aveva cambiato aria, ha (abbia) pensato bene di venire a mettere un po’ di disordine. La cosa non è del tutto sbagliata, però c'è da dire che l'ha fatto dopo non molto tempo e soprattutto scrivendo una lettera in cui diceva cose molto veritiere e profonde. Per essere chiari, se non le fregava (fosse fregato) nulla del mio amico, difficilmente lo avrebbe pensato.
Passano due anni, la storia del mio amico con la ragazza dura poco più di uno. Di A. non si sa nulla, finchè non la rivede praticamente per caso.
Il mio amico si era assolutamente dimenticato di lei, ma ricordo che, quando mi ha raccontato di averla rivista, mi ha detto anche di averla trovata ancora molto carina e che gli sarebbe piaciuto riaprire quel discorso che era rimasto in sospeso.
Qui entro in gioco io e siamo arrivati al nocciolo della discussione su cui (sulla quale) voglio il parere.
Consiglio al mio amico di scriverle per chiederle di uscire insieme. Lei è impegnata perchè fa delle gare sportive e si allena tutti i giorni, ma gli da’ (dà) appuntamento fuori dalla palestra dopo gli allenamenti per andare a bere una caffè insieme.
L'uscita va bene, parlano molto e lei sembra ricordasi di quella lettera, di quello che gli aveva detto e aggiunge pure che era veramente quello che pensava.
L'idea di riavere a che fare con lei comincia a prendere piede nella mente del mio amico, anche solo per un' altra avventura, una questione di rivincita personale. L'unica cosa che non vuole è tirare la faccenda troppo a lungo, con uscite in cui non è ben chiaro il perchè si è (sia) fuori insieme.
Quello che ho consigliato al mio amico è di giocarsela, (:) cacciare le palle e vedere cosa succede.
In pratica, gli spiego che, per come la vedo io, lei è stata molto sincera a dirgli in faccia quello che provava e così lo è stato lui dicendole che era fidanzato e che non aveva altre intenzioni. E' rimasto però come discorso in sospeso, perchè certe cose che sono state dette al momento non potevano essere “apprezzate”, mentre in altri momenti l'avrebbero fatto felice.
Consiglio al mio amico di andare diretto e senza giri di parole: “prendi il telefono e chiedile cosa ha intenzione di fare sabato.Se ti dice che non ha programmi, proponile di venire a cena da te e le dici pure che i tuoi sono fuori per il week end e che lei potrebbe anche fermarsi a dormire”
Il mio amico ci mette un po (po') a prendere coraggio ma alla fine fa così, le dice quanto scritto sopra, in modo diretto. Lei risponde che non se la sente di andare a casa sua e che preferirebbe una cena in campo neutro(forse intendeva da amici).Riferisce anche che le farebbe molto piacere chiarire certe cose che erano, appunto, rimaste in sospeso.
Ora lui andrà a cena fuori.Mi pare ovvio che lei non ha nessuna intenzione “sessuale”. O no?
Ho fatto bene a consigliargli di andarci diretto?
Voi come gestireste la situazione?
Alla fine della cena proporreste ancora il sabato sera a casa vostra?
Mica tanto :stordita:
Io appunterei qualcosina sulle tue correzioni, ho segnato in rosso quello che ritengo da sistemare e tra parentesi alcune correzioni. Per il resto sono ancora del parere che non fosse scritto malissimo. :D
Mica tanto :stordita:
Io appunterei qualcosina sulle tue correzioni, ho segnato in rosso quello che ritengo da sistemare e tra parentesi alcune correzioni. Per il resto sono ancora del parere che non fosse scritto malissimo. :D
Azzo, quanti errori. Mi sono arruginito dopo le superiori.:stordita:
Quando dice che gli da' l'appuntamento è verbo dare quindi non può essere "dà", ma " da' ". Ti torna??
Poi le virgole nella prima frase sono necessarie. Ancora meglio sarebbe stato se: "Un mio amico ebbe un'avventura con una ragazza nell'estate di tre anni fa"
Io avrei usato il passato remoto e trapassato prossimo per tutto il discorso, anzichè il presente storico.
Poi il "sia telefonicamente sia sul posto di lavoro" non è un errore. Il tuo è semmai un adattamento.
Anche "una lettera in cui" non è un errore.Si può scrivere in entrambi i modi, anche se "nella quale" è più elegante.
Il "tenerci" è sbagliato, anche se ripetere "tenere a lui" mi sembra stilisticamente poco appropriato, visto che nella frase il soggetto compare di già.
Il "po'" mi era sfuggito.
weekend è accettabile.
"Su cui" è accettabile(mi riferisco alla discussione).
Poi dopo "giocarsela" la virgola è necessaria.Il "cacciare le palle" ha poco senso sintattico.
Quando dice che gli da' l'appuntamento è verbo dare quindi non può essere "dà", ma " da' ". Ti torna??
Accento, non apostrofo.
Apostrofo è da' una mano a correggere invece di peggiorare le cose. :D :Prrr:
EDIT...ehm, le altre le lascio a voi, buon proseguimento. :O
Accento, non apostrofo.
Apostrofo è da' una mano a correggere invece di peggiorare le cose. :D :Prrr:
EDIT...ehm, le altre le lascio a voi, buon proseguimento. :O
Ah, è vero. Solo l'imperativo ha da'...:doh:
Le altre?? Quali?:confused:
windsofchange
06-03-2009, 21:36
Quando dice che gli da' l'appuntamento è verbo dare quindi non può essere "dà", ma " da' ". Ti torna??
Affatto. Terza persona singolare del verbo DARE: egli dà; puoi scrivere l'imperativo con: “Da' (“Dai” a cui tronchiamo la I) il cibo al gattino”.
Poi le virgole nella prima frase sono necessarie. Ancora meglio sarebbe stato se: "Un mio amico ebbe un'avventura con una ragazza nell'estate di tre anni fa"
Io avrei usato il passato e trapassato remoto per tutto il discorso, anzichè il presente storico.
Troppi incisi non si possono usare. :)
Poi il "sia telefonicamente sia sul posto di lavoro" non è un errore. Il tuo è semmai un adattamento.
Adattamento per eliminare tutti quegli orribili incisi.
Anche "una lettera in cui" non è un errore.Si può scrivere in entrambi i modi, anche se "nella quale" è più elegante.
Si usa quello che ho scritto riferendosi ad un elemento femminile.
Il "tenerci" è sbagliato, anche se ripetere "tenere a lui" mi sembra stilisticamente poco appropriato, visto che nella frase il soggetto compare di già.
Meglio la ripetizione che l'errore. :D
Il "po'" mi era sfuggito.
weekend è accettabile.
"Su cui" è accettabile(mi riferisco alla discussione).
Poi dopo "giocarsela" la virgola è necessaria.Il "cacciare le palle" ha poco senso sintattico.
Dopo il giocarsela è brutta la virgola, è apparsa una faccina nel mio post, ma ci volevano i due punti e quelli avevo proposto come correzione.
PS: hai sbagliato tutte le è/é (si scrive perché/anziché [...]), non sono mica intercambiabili.
Affatto. Terza persona singolare del verbo DARE: egli dà; puoi scrivere l'imperativo con: “Da' (“Dai” a cui tronchiamo la I) il cibo al gattino”.
Vedi post sopra :D
Troppi incisi non si possono usare. :)
Sono comunque scelte.
Adattamento per eliminare tutti quegli orribili incisi.
ok
Si usa quello che ho scritto riferendosi ad un elemento femminile.
Nei testi di diversi letterati si trova spesso "in cui" riferito ad elementi femminili. Non chiedermi in quali.
Meglio la ripetizione che l'errore. :D
ok
Dopo il giocarsela è brutta la virgola, è apparsa una faccina nel mio post, ma ci volevano i due punti e quelli avevo proposto come correzione.
Non si vedeva.
PS: hai sbagliato tutte le è/é (si scrive perché/anziché [...]), non sono mica intercambiabili.
Dato che scrivo con la tastiera a velocità elevate non bado più di tanto al particolare. Semmai quando scrivo mail o lettere ai clienti presto molta più attenzione.
Per fare "è" ho bisogno di un tasto, per "é" di due.
windsofchange
06-03-2009, 22:09
Dato che scrivo con la tastiera a velocità elevate non bado più di tanto al particolare. Semmai quando scrivo mail o lettere ai clienti presto molta più attenzione.
Per fare "è" ho bisogno di un tasto, per "é" di due.
È un errore comunque, aspetto qualche riferimento per l'uso di "cui" in relazione a un elemento femminile. Per il resto le mie correzioni te le ho date. :)
PS: non si può abusare di incisi, non sono scelte personali ma è sintassi. :D
Infatti, ora molte fonti riportano come possa essere corretto anche qual'è, ma sinceramente...
a me, quando andavo alle elementari, hanno sempre spiegato come qual fosse una parola tronca e non prendesse l'apostrofo :boh:
come pure hanno sempre preteso (giustamente) che obiettivo si scrivesse tassativamente con una sola B, regola che ormai s'è persa :boh:
stando così le cose, non mi stupirei se presto si arrivasse ad accettare degli aborti della grafia moderna quali "addizzione" e similari, dato il loro crescente utilizzo fra i giovani delle superiori :doh:
ultima "chicca" che ogni tanto mi passa per la testa... il mancato utilizzo di "loro" in favore di "-gli" nelle frasi riferite ad oggetto plurale... tipo "gli ho spiegato" invece di un ben più piacevole "ho spiegato loro" ;)
:stordita:
quindi in teoria è corretto "obiettivi" e non "obbiettivi"?
no :( purtroppo ora sono corretti entrambi :muro: ma che sapessi io (20 anni fa) obiettivi era la grafia corretta :)
Questa mi è nuova, ho sempre usato due B.
No, questa MAI. Per una volta che c'è una regola irrefutabile (:sborone: ): con zione niente doppie Z!
Ha un non so che di espressione ottocentesca.
Più che altro è il caso di salvare il punto e virgola come tipo di punteggiatura in estizione.
Dalla firma di qualcuno sono per caso arrivato a questo 3d :D
Obiettivi e obbiettivi non è vero che è giusto in entrabi i casi. Obiettivo con una B è sinonimo di scopo/desiderio (non letterale ma si capisce) mentre obbietivo con 2 B è quello delle macchine fotografiche.
Ps. Bell'idea cmq, perchè anche se di errori ne faccio anche io c'è una cosa che non sopporto che venga "sbagliata": i congiuntivi :incazzed:
E' un modo talmente bello che è n delitto non saperlo usare, se pensiamo a quei barbari di inglesi che han 3 verbi uno piu xxx dell'altro.........:stordita:
Viva il congiuntivo :O
Obiettivi e obbiettivi non è vero che è giusto in entrabi i casi. Obiettivo con una B è sinonimo di scopo/desiderio (non letterale ma si capisce) mentre obbietivo con 2 B è quello delle macchine fotografiche.
Questo in linea di massima, ma invertire non è considerato errore.
Obiettivo con una B è sinonimo di scopo/desiderio (non letterale ma si capisce) mentre obbietivo con 2 B è quello delle macchine fotografiche.
Questa poi... :D :D :D
Stai scherzando, vero? Dimmi di si...
Già non sopporto che stanno tentando di "sdoganare" la doppia b... facendola passare come una variante... Mah!
Ciao
sjk
Questa poi... :D :D :D
Stai scherzando, vero? Dimmi di si...
Già non sopporto che stanno tentando di "sdoganare" la doppia b... facendola passare come una variante... Mah!
Ciao
sjk
Guarda che ti sbagli, lo doppia b può sembrarti cacofonica, ma in questo caso non è un errore.
Guarda che ti sbagli, lo doppia b può sembrarti cacofonica, ma in questo caso non è un errore.
Aspetta... Ma allora parlate sul serio :D :D :D !!!!!
Non voglio alimentare polemiche, vi consiglio solo di usare la rete per approfondire l'argomento. Dove apunto si scopre che si sta accettando la doppia "b". Considerata errore sino a ieri (ma ancora oggi dai più).
Ma quella dell' "obbiettivo" con 2 "B" inteso come l'accessorio in fotografia, è troppo bella :D :D :D
Scusate... Non abbiatene a male...
Ciao
sjk
Ignorante Informatico
31-03-2009, 16:26
..Considerata errore sino a ieri (ma ancora oggi dai più)..
Già 18 anni fa, secondo lo Zingarelli di allora, era ben accetta :mbe:
Aspetta... Ma allora parlate sul serio :D :D :D !!!!!
Non voglio alimentare polemiche, vi consiglio solo di usare la rete per approfondire l'argomento. Dove apunto si scopre che si sta accettando la doppia "b". Considerata errore sino a ieri (ma ancora oggi dai più).
Ma quella dell' "obbiettivo" con 2 "B" inteso come l'accessorio in fotografia, è troppo bella :D :D :D
Scusate... Non abbiatene a male...
Ciao
sjk
Dici in rete tipo gli idioti che ne discutono sul forum dell'accademia della crusca?
http://forum.accademiadellacrusca.it/forum_5/interventi/905.shtml
:mbe:
Scommettiamo che 4/5 dei dizionari (online e non) passano la forma con due b e che 3/4 dei 4/5 dà la distinzione tra scopo e ottica? :mbe:
Ah, non abbine a male, eh! :fagiano:
Già 18 anni fa, secondo lo Zingarelli di allora, era ben accetta :mbe:
Si, l'avevo detto. Ma "obbiettivo" (con due "b") è tuttora preso come esempio di strafalcione nella maggior parte delle scuole. Poi se sarà accettato, ben venga... Era l'altra cosa che mi ... :D :D :D
Ma, ripeto, niente polemiche, per carità.
Ciao
sjk
Dici in rete tipo gli idioti che ne discutono sul forum dell'accademia della crusca?
http://forum.accademiadellacrusca.it/forum_5/interventi/905.shtml
:mbe:
Scommettiamo che 4/5 dei dizionari (online e non) passano la forma con due b e che 3/4 dei 4/5 dà la distinzione tra scopo e ottica? :mbe:
Quello è un forum. Possiamo scrivere sia io (ignorante) che qualunque altro.
Scusa, ma la chiudo qua...
Ciao
sjk
Ignorante Informatico
31-03-2009, 16:38
..Ma, ripeto, niente polemiche, per carità..
Non ne dubito, l'atmosfera è tranquilla; in fondo, si discute, no? :D
Quello è un forum. Possiamo scrivere sia io (ignorante) che qualunque altro.
Scusa, ma la chiudo qua...
Ciao
sjk
Sì eh? :asd:
Su quel forum ti azzannano alla giugulare quando scrivi cagate, ci hai mai scritto? :stordita:
Niente polemiche, ma, ripeto, ti sbagli di grosso. ;)
Sì eh? :asd:
Su quel forum ti azzannano alla giugulare quando scrivi cagate, ci hai mai scritto? :stordita:
Niente polemiche, ma, ripeto, ti sbagli di grosso. ;)
Ok... infatti ci sto alla larga!
Ok... infatti ci sto alla larga!
Facciamo una statistica consultando dizionari ed enciclopedie? :boh:
Quello è un forum. Possiamo scrivere sia io (ignorante) che qualunque altro.
Scusa, ma la chiudo qua...
Ciao
sjk
eppure hai ragione:
la distinzione di significato basata sul numero delle B è assolutamente campata in aria :D
La risposta ufficiale della crusca è qui:
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4027&ctg_id=44
e aggiungo:
obiettivo:
etim: Dal lat. mediev. obiectivu(m) 'che riguarda l'oggetto', deriv. di obiectum 'oggetto'; come s. m., nel sign. 1 dalla loc. ant. vetro obiettivo 'che riflette le immagini'
1 non influenzato da preconcetti, passioni, interessi soggettivi: giudizio obiettivo; un esame obiettivo della situazione; esporre i fatti in modo obiettivo; un critico obiettivo
2 (non com.) basato su fatti, su dati; oggettivo
¶ s. m.
1 (fis.) sistema ottico centrato che fornisce un'immagine reale di un oggetto, osservabile direttamente (p. e. nel microscopio) o raccolta su uno schermo (p. e. nella macchina fotografica, dove lo schermo è la pellicola); è di solito costituito da un gruppo di lenti o da una combinazione di specchi sferici (telescopi)
2 il fine, lo scopo a cui mira un'operazione militare: le truppe corazzate avevano l'obiettivo di occupare le alture | il punto su cui viene puntata una bocca da fuoco, un razzo ecc.: il missile ha fallito l'obiettivo; l'obiettivo è stato centrato in pieno
3 (estens.) scopo, meta, risultato che ci si propone di ottenere: raggiungere, mancare un obiettivo (Garzanti)
o|biet|tì|vo
agg., s.m.
1 agg. BU oggettivo, che si basa su fatti, su dati
2 agg. AU imparziale, equanime, non influenzato da pregiudizi: giudizio, parere o., un giudice o.
3 s.m. AD TS ott., sistema ottico convergente, costituito da un gruppo di lenti o da una combinazione di specchi sferici, che fornisce di un oggetto un’immagine reale, rimpicciolita o ingrandita, osservabile direttamente o su una pellicola: o. per riprese telescopiche
4a s.m. AD bersaglio o scopo di un’operazione militare: centrare, mancare l’o.; o. della missione è la conquista della valle
4b s.m. AU estens., fine, meta che ci si propone di raggiungere: il suo o. è di vincere il concorso
Varianti: obbiettivo (DeMauro Paravia)
eppure hai ragione:
la distinzione di significato basata sul numero delle B è assolutamente campata in aria :D
Guarda che lui dice che la doppia B è un famosissimo strafalcione, da lì diventa una cazzata la distinzione tra scopo e ottica.
Da quanto linki la doppia B non è errore, a meno di non comprare il Della Valle-Patota.
La distinzione con l'ottica è riportata da svariate fonti, ma la cosa fondamentale è quella che dicevo io: ottica o meno i due termini sono intercambiabili. :O
Guarda che lui dice che la doppia B è un famosissimo strafalcione, da lì diventa una cazzata la distinzione tra scopo e ottica.
Da quanto linki la doppia B non è errore, a meno di non comprare il Della Valle-Patota.
La distinzione con l'ottica è riportata da svariate fonti, ma la cosa fondamentale è quella che dicevo io: ottica o meno i due termini sono intercambiabili. :O
E ribadisco che ha ragione: la doppia b è stata introdotta negli ultimi anni (diciamo una decina? Quindici?) per mettere una pezza al fatto che l'errore fosse estremamente comune.
La chiamano "evoluzione della lingua".
Con lo stesso criterio, ad esempio, è passata alla storia la data in cui è stato deciso che in tedesco la "ß" potesse essere uguale alla doppia "s", mentre prima seguivano strade diverse.
E ribadisco che ha ragione: la doppia b è stata introdotta negli ultimi anni (diciamo una decina? Quindici?) per mettere una pezza al fatto che l'errore fosse estremamente comune.
La chiamano "evoluzione della lingua".
Guarda che il tuo link non dice niente di tutto questo, dice solo quello che dico io, che la doppia b non è errore, ma che la singola segue fedelmente l'originale latino.
Non parla nè di evoluzione che trasforma errori grossolani in italiano corretto, nè di inversione di tendenza negli ultimi 10 anni. :stordita:
windsofchange
31-03-2009, 19:33
E ribadisco che ha ragione: la doppia b è stata introdotta negli ultimi anni (diciamo una decina? Quindici?) per mettere una pezza al fatto che l'errore fosse estremamente comune.
La chiamano "evoluzione della lingua".
Con lo stesso criterio, ad esempio, è passata alla storia la data in cui è stato deciso che in tedesco la "ß" potesse essere uguale alla doppia "s", mentre prima seguivano strade diverse.
Fonte?
Questa poi... :D :D :D
Stai scherzando, vero? Dimmi di si...
Già non sopporto che stanno tentando di "sdoganare" la doppia b... facendola passare come una variante... Mah!
Ciao
sjk
:cry:
havanalocobandicoot
31-03-2009, 20:37
Con lo stesso criterio, ad esempio, è passata alla storia la data in cui è stato deciso che in tedesco la "ß" potesse essere uguale alla doppia "s", mentre prima seguivano strade diverse.
Ecco perché il mio prof scrive "Weierstraß" al posto di "Weierstrass". :D
A proposito: qual è la versione corretta?
Giusto per conoscenza... quali erano le strade diverse precedenti? Non conosco il tedesco.
yggdrasil
31-03-2009, 20:42
:cry:
per un momento non riuscivo a capire dove stesse il problema, poi... :doh: :cry:
per un momento non riuscivo a capire dove stesse il problema, poi... :doh: :cry:
Beh, se non fossimo in questo thread (e lui non avesse fatto il purista sdegnato e divertito allo stesso tempo, tra l'altro A TORTO), l'indicativo al posto del congiuntivo sarebbe passato tranquillamente inosservato. :stordita:
windsofchange
31-03-2009, 20:54
Beh, se non fossimo in questo thread (e lui non avesse fatto il purista sdegnato e divertito allo stesso tempo, tra l'altro A TORTO), l'indicativo al posto del congiuntivo sarebbe passato tranquillamente inosservato. :stordita:
A me non sfugge mai nulla :O
Guarda che il tuo link non dice niente di tutto questo, dice solo quello che dico io, che la doppia b non è errore, ma che la singola segue fedelmente l'originale latino.
Non parla nè di evoluzione che trasforma errori grossolani in italiano corretto, nè di inversione di tendenza negli ultimi 10 anni. :stordita:
Ho cercato fonti online ma non ne ho trovate.
Quello che posso riportare è memoria storica di un periodo, che anche altri sembrano ricordare, in cui obiettivo era considerata l'unica forma corretta.
Forse l'unico indizio che si possa trovare in tal senso sta nel fatto che nel dizionario si trovi la definizione completa sotto "obiettivo", mentre obbeittivo risulta aggiunto.
O forse potrei interpellare di nuovo la crusca e chiedere... Sia mai che mi diano nuovamente ragione :D
Beh, se non fossimo in questo thread (e lui non avesse fatto il purista sdegnato e divertito allo stesso tempo, tra l'altro A TORTO), l'indicativo al posto del congiuntivo sarebbe passato tranquillamente inosservato. :stordita:
esatto ;)
Ecco perché il mio prof scrive "Weierstraß" al posto di "Weierstrass". :D
A proposito: qual è la versione corretta?
Giusto per conoscenza... quali erano le strade diverse precedenti? Non conosco il tedesco.
Strade? :mbe:
Non sono un'esperta di tedesco ma ricordo bene che ci fossero parole che richiedevano la "ß" e altre che andavano scritte con la doppia "s".
E mi ricordo il servizio passato al telegiornale in occasione dell'abolizione della differenza (quanti anni! :cry: ).
Se dovessi cercarlo online però dubito potrei trovare chiavi di ricerca atte a ritrovare quell'occasione. :boh:
@bandicoot:
Sono riuscita a trovare qualche riferimento circa la questione della doppia esse tedesca; però ho scoperto anche che la mia memoria aveva fuso insieme due questioni separate:
1. La riforma ortografica tedesca del 1996 (http://it.wikipedia.org/wiki/Riforma_ortografica_tedesca)
Prima della riforma ortografica tedesca del 1996, si doveva usare <ss> solo a cavallo di due sillabe e doveva essere sostituita da <ß> negli altri casi, anche dopo vocale breve, cosicché, per esempio, floss veniva scritto floß.
La riforma ortografica ha comportato anche il cambio di grafia per nomi propri e geografici: per esempio, Rußland ("Russia") è diventato Russland e Preßburg ("Presburgo", nome storico tedesco dell'odierna Bratislava) è diventato Pressburg.
2. "Un tedesco più europeo" (http://web.tiscalinet.it/piccolaeuropa/igr/n.000.97/000pe_99.01.htm) da cui traggo:
Scompare la "doppia esse"
Gli svizzeri dovrebbero trovare motivi di soddisfazione superiori a quelli di austriaci e tedeschi di Germania dalla rinnovata grammatica ortografica. In terra elvetica il parlare e lo scrivere comune hanno già di fatto abolito l’uso della es-zett, la "doppia esse" (che si esprime con il segno ß), circoscritto ormai a rari casi. Ora ufficialmente, dopo un suono breve, cade il raddoppiamento della esse. Così non si scriverà più häßt, ißt o läßt bensì hässt [egli odia], isst [egli mangia], lässt [egli lascia]; anche il "fiume", Fluß, e il "castello", Schloß, non saranno più gli stessi: Fluss e Schloss le più moderne trascrizioni. La cara vecchia es-zett resisterà solo dopo una vocale lunga come in Straße [strada, via], o dopo un dittongo, come in Fleiß [scrupoloso].
Ma mi sembra che in questo 3d siamo decisamente OT ;)
EDIT:
La mia memoria non fa poi così schifo:
http://beta.vita.it/news/view/37733
:D
:cry:
chiedo venia...
per un momento non riuscivo a capire dove stesse il problema, poi... :doh: :cry:
chiedo venia...
Beh, se non fossimo in questo thread (e lui non avesse fatto il purista sdegnato e divertito allo stesso tempo, tra l'altro A TORTO), l'indicativo al posto del congiuntivo sarebbe passato tranquillamente inosservato. :stordita:
chiedo venia...
A me non sfugge mai nulla :O
ignore
esatto ;)
chiedo venia...
Ho letto solo adesso, scusate. Non mi ero sottratto al fuoco di fila.
Avrete fatto anche voi errori di battitura mentre digitavate, o volete dirmi che ripassate e correggete il testo? :D Ah, aspettate, ho capito solo mentre scrivevo: il congiuntivo, vero? Direte voi: un'altro che non sa i congiuntivi... beh a leggere quel post avete ragione, infatti ho chiesto scusa. Ma... se avete pazienza ho un solo modo per farvi ricredere. Leggete tutti i miei post. Credo che rimarrete delusi. Anche un ignorante come me ha una sua dignità.. ;)
Comunque, per favore, ditemi che questa cosa qui sotto è uno sogno, che avete scherzato (quasi) tutti, che ciò che ho imparato molti anni fa è tuttora valido, e che...
""Obiettivo con una B è sinonimo di scopo/desiderio (non letterale ma si capisce) mentre obbietivo con 2 B è quello delle macchine fotografiche.""
è un momento di ilarità, inserito in un contesto (semi)serio. E si è dilungata la discussione per rianimare questo thread fermo da troppo tempo. :D
O no?
Ciao
sjk
P.S. @ danello: dimmi dove hai letto che ho fatto il "purista sdegnato". Al massimo ironia. Mi sono dichiarato ignorante (a differenza di qualcuno che se la tira, mi sembra), ma non puoi farmi crollare una delle certezze della mia vita: obiettivo si scrive così, ma non perchè lo dico io. Ma forse siete (molto) più giovani di me, e la vostra cultura è più "moderna", passatemi il termine. E mi adeguo per carità. Così, se negli ultimi anni si accetta la seconda "b", beh... non capisco ma mi adeguo. Ma per favore, quella cosa della macchina fotografica... :D :D :D
Io la questione chiudo qui. Di certo non cambio idea. E "l'obbiettivo con due "B" è quello dell amacchina fotografica" diventerà un mio tormentone per far divertire gli amici, non vogliatemene. Assomiglia a quello che oltre vent'anni fa mi spiegò che il "bàule" è quello dell'automobile, ed il "baùle" invece è quello per riporre le cose vecchie. Buona notte a tutti!
Direte voi: un'altro che non sa i congiuntivi...
...e che mette l'apostrofo quando non serve. :Prrr: :D
Cmq non ho pensato che non sapessi i congiuntivi, spesso colloquialmente si usa l'indicativo, non cazzio chiunque per una cosa del genere.
P.S. @ danello: dimmi dove hai letto che ho fatto il "purista sdegnato". Al massimo ironia. Mi sono dichiarato ignorante (a differenza di qualcuno che se la tira, mi sembra), ma non puoi farmi crollare una delle certezze della mia vita: obiettivo si scrive così, ma non perchè lo dico io. Ma forse siete (molto) più giovani di me, e la vostra cultura è più "moderna", passatemi il termine. E mi adeguo per carità. Così, se negli ultimi anni si accetta la seconda "b", beh... non capisco ma mi adeguo. Ma per favore, quella cosa della macchina fotografica... :D :D :D
Beh, eri ironico toppando sull'italiano nei confronti di chi invece sapeva giustamente che non è errore usare la doppia B.
Quella della macchina fotografica l'ho sentita svariate volte, proverò a documentarla, ma se leggi bene il mio parere è che i termini siano intercambiabili.
Non so cosa intenda tu per "ultimi anni", io ho 30 anni e ho sempre dato per certa la correttezza di entrambe le forme, sembra che "la rete" da te citata non faccia che confermarlo. :boh:
Chiudo dicendo che hai sì esordito con l'umile premessa dell'ignoranza, ma toni e contenuti sembravano proprio andare in direzione opposta. :stordita:
Avrò frainteso io, può anche essere e se così fosse chiedo venia anch'io. :boh:
La distinzione delle 2 b l'ho sempre saputa, imparata da una maestra di ita delle elemenntari o delle medie.
Se scopro ora che la mia prof era un cesso che cosa ci posso fare? :asd:
Cmq avete ragione, ho appena controllato in un dizionario on line :fagiano:
Bella figura di merda :asd:
http://www.treccani.it/Portale/sito/lingua_italiana/domande_e_risposte/grammatica/grammatica_049.html
"Obbiettivo è attestato nell'italiano scritto sin dalla metà del secolo XVI; obiettivo dalla prima metà del secolo successivo."
http://www.treccani.it/Portale/sito/lingua_italiana/domande_e_risposte/grammatica/grammatica_049.html
"Obbiettivo è attestato nell'italiano scritto sin dalla metà del secolo XVI; obiettivo dalla prima metà del secolo successivo."
Avevo letto anche io di un utilizzo della doppia b, peraltro piuttosto circoscritto, non abituale, in quel periodo.
Vedrò di approfondire.
Riferendoci ancora all'evoluzione della lingua attraverso l'introduzione di regole che vadano incontro agli errori più comuni mi sentirei di citare l'altrettanto famoso "famiglia - familiare":
... è innegabile che per diverse generazioni di scolari le forme palatalizzate siano state stigmatizzate come errori. Per molti anni queste varianti sono state oggetto di una marca sociolinguistica negativa: in altre parole, chi scriveva famigliare (o figliale, consigliare ecc.) poteva venire giudicato incolto. Negli ultimi tempi, invece, sembra prevalere una tendenza inversa, per cui le varianti palatalizzate sono assurte alla stessa dignità di quelle non palatalizzate.
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4641&ctg_id=44
Riferendoci ancora all'evoluzione della lingua attraverso l'introduzione di regole che vadano incontro agli errori più comuni mi sentirei di citare l'altrettanto famoso "famiglia - familiare":
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4641&ctg_id=44
Beh, ma anche in questo caso dice che nessuno dei due è errore.
Dice che "famigliare" è stato per molto tempo considerato errore (ed è vero, i miei ricordi scolastici lo confermano), ma che adesso è stato giustamente riabilitato.
Secondo me foneticamente "famigliare" è un obrobrio, forse era stato bandito per questo. Diciamo che quella sillaba in più rispetto a "famiglia" lo rende brutto da sentire, almeno per il mio orecchio.
Se poi consideri che "familiare" è non solo corretto e suona meglio, ma rimane anche più fedele al latino, ti rendi conto che forse c'era qualche motivo per preferirilo.
Sono supposizioni eh. :stordita:
...e che mette l'apostrofo quando non serve. :Prrr: :D
Cosa vuoi... l'ignoranza dilaga ed ha oramai preso il sopravvento... :D
Io di anni ne ho quarantuno, ed obiettivo con due "b" l'avevo visto solo sottolineato in rosso (anche doppia sottolineatura, a volte :D ). Ma se la modernità richiede due "b", cercheremo di adeguarci :boh: .
Ciao
sjk
Cosa vuoi... l'ignoranza dilaga ed ha oramai preso il sopravvento... :D
Io di anni ne ho quarantuno, ed obiettivo con due "b" l'avevo visto solo sottolineato in rosso (anche doppia sottolineatura, a volte :D ). Ma se la modernità richiede due "b", cercheremo di adeguarci :boh: .
Ciao
sjk
Come gia detto, io sapevo questa storia dalle elementari o dalle medie. Qualche volta l'ignoranza non è solo colpa nostra ;)
Ho avuto un quarto d'ora libero ed ho fatto una piccola ricerca con l'aiuto di google. Prima però, per correttezza vi riporto il mio post, ironico (spero non offensivo), ma comunque rispettoso del mio pensiero:
Questa poi... :D :D :D
Stai scherzando, vero? Dimmi di si...
Già non sopporto che stanno tentando di "sdoganare" la doppia b... facendola passare come una variante... Mah!
Ciao
sjk
Dunque, detto che "prendo atto" della doppia "b", ma non la ritengo corretta (per quanto può valere il mio pensiero), ho cercato di capire da dove nasce la distinzione che ha fatto il buon signo3d tra l'accessorio fotografico con due "b" ed il sinonimo con un "b".
Vi metto un po' di link che ho trovato in rete.
Qui sotto non c’è traccia delle due “B”, quindi, ovviamente, neanche della distinzione con l’accessorio fotografico (‘sta cosa non mi va giu!)…
dizionari.coriere.it (http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/O/obiettivo.shtml)
it.thefreedictionary.com (http://it.thefreedictionary.com/obiettivo)
enciclopedia.studenti.it (http://enciclopedia.studenti.it/obiettivo.html)
dizionario-italiano.it (http://www.dizionario-italiano.it/definizione-lemma.php?definizione=obiettivo&lemma=O001A400)
sapere.it (http://www.sapere.it/gr/DictionarySearchServlet?DS_action=ItalySearch&DS_resType=14&DS_userInput=obiettivo&x=33&y=10)
etimo.it (http://www.etimo.it/?term=obiettivo&find=Cerca)
Qui invece c’è traccia delle due “B”, ma neanche qui della distinzione con l’accessorio fotografico (e dai…).
dizionari.hoepli.it (http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/obiettivo.aspx?idD=1&Query=obiettivo)
demauroparavia.it (http://demauroparavia.it/29587/obbiettivo)
dizionari.repubblica.it (http://dizionari.repubblica.it/)
Qui.. beh…
accademiadellacrusca.it (http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4027&ctg_id=44)
Ho trovato anche un altro topic…
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1203312
Se ne deduce che... (aaahhh... 'sta cosa dell'accessorio fotografico... :D )
Non è che una specie di forma dialettale locale, un'usanza o qualcosa di simile?
havanalocobandicoot
01-04-2009, 16:44
Strade? :mbe:
Tu avevi scritto: "Con lo stesso criterio, ad esempio, è passata alla storia la data in cui è stato deciso che in tedesco la "ß" potesse essere uguale alla doppia "s", mentre prima seguivano strade diverse."
Ho avuto un quarto d'ora libero ed ho fatto una piccola ricerca con l'aiuto di google. Prima però, per correttezza vi riporto il mio post, ironico (spero non offensivo), ma comunque rispettoso del mio pensiero:
Dunque, detto che "prendo atto" della doppia "b", ma non la ritengo corretta (per quanto può valere il mio pensiero), ho cercato di capire da dove nasce la distinzione che ha fatto il buon signo3d tra l'accessorio fotografico con due "b" ed il sinonimo con un "b".
Vi metto un po' di link che ho trovato in rete.
Qui sotto non c’è traccia delle due “B”, quindi, ovviamente, neanche della distinzione con l’accessorio fotografico (‘sta cosa non mi va giu!)…
dizionari.coriere.it (http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/O/obiettivo.shtml)
it.thefreedictionary.com (http://it.thefreedictionary.com/obiettivo)
enciclopedia.studenti.it (http://enciclopedia.studenti.it/obiettivo.html)
dizionario-italiano.it (http://www.dizionario-italiano.it/definizione-lemma.php?definizione=obiettivo&lemma=O001A400)
sapere.it (http://www.sapere.it/gr/DictionarySearchServlet?DS_action=ItalySearch&DS_resType=14&DS_userInput=obiettivo&x=33&y=10)
etimo.it (http://www.etimo.it/?term=obiettivo&find=Cerca)
Qui invece c’è traccia delle due “B”, ma neanche qui della distinzione con l’accessorio fotografico (e dai…).
dizionari.hoepli.it (http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/obiettivo.aspx?idD=1&Query=obiettivo)
demauroparavia.it (http://demauroparavia.it/29587/obbiettivo)
dizionari.repubblica.it (http://dizionari.repubblica.it/)
Qui.. beh…
accademiadellacrusca.it (http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4027&ctg_id=44)
Ho trovato anche un altro topic…
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1203312
Se ne deduce che... (aaahhh... 'sta cosa dell'accessorio fotografico... :D )
Non è che una specie di forma dialettale locale, un'usanza o qualcosa di simile?
Probabile, ma non ne ho idea :boh:
windsofchange
02-04-2009, 13:47
Ma il plurale di forum è (i plurali effettivamente... )...?? :D
Cosa consigliate? Mi hanno ripresa (:rolleyes:) per il mio amato "Fora", aspetto pareri. :)
Ma il plurale di forum è (i plurali effettivamente... )...?? :D
Cosa consigliate? Mi hanno ripresa (:rolleyes:) per il mio amato "Fora", aspetto pareri. :)
In effetti nella declinazione latina il nominativo plurale è "fora". Ma non credo che la parola forum come la usiamo noi sia la trasposizione dell'antico forum :D
Se intendi il forum nell'accezione moderna, il plurale credo sia come il singolare.
windsofchange
02-04-2009, 14:28
In effetti nella declinazione latina il nominativo plurale è "fora". Ma non credo che la parola forum come la usiamo noi sia la trasposizione dell'antico forum :D
Se intendi il forum nell'accezione moderna, il plurale credo sia come il singolare.
Se volessimo usare la lingua italiana dovremmo scegliere la parola “Foro” per indicare questi luoghi di ritrovo virtuali, certamente non “Forum”; la prima parola va declinata in “Fori”, mentre la seconda (alla latina) in “Fora”.
L'accezione moderna ha dunque una parola italiana stando ai dizionari.
Il latino non è l'inglese, ove dobbiamo stare attenti a mantenere non declinato un termine quando usato al plurale.
L'esempio della parola “Curricula”:
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=3940&ctg_id=93
Aspetto conferme. :)
Stigmata
02-04-2009, 15:15
Visto che "di là" è stata tirata in ballo la questione, riporto quello che ho trovato dopo una breve ricerca e che ho scritto nell'altro thread:
Dipende: se fai derivare il termine "forum" dal latino allora sì, il plurale grammaticamente corretto è "fora", mentre se lo fai derivare dall'inglese (dato che forum è anche una parola inglese con lo stesso significato) allora il plurale rimane "forum".
E con un doppio carpiato si scopre che forum è sì una parola inglese, ma derivata dal latino forum :D
Almeno stando a quello che dice il Garzanti:
Etimologia Voce ingl.; dal lat. fo°rum 'foro, piazza'
Definizione s. m. invar. convegno, riunione; assemblea.
Il De MAuro riporta:
fò|rum
s.m.inv.
CO
1 dibattito pubblico per discutere argomenti di interesse collettivo | intervista spec. televisiva a un personaggio pubblico, condotta collettivamente da più giornalisti
2 struttura, gener. all’aperto, in cui si tengono manifestazioni pubbliche, concerti e sim.
Niente plurale quindi.
windsofchange
02-04-2009, 16:10
Visto che "di là" è stata tirata in ballo la questione, riporto quello che ho trovato dopo una breve ricerca e che ho scritto nell'altro thread:
Ma come si fa a prendere in prestito il termine inglese quando lo abbiamo in casa dal latino? :eek:
Non è una parola inglese, bensì latina.
Dovremmo metterci ad usare l'indeclinabile “Pizza” all'americana dunque seguendo questo discorso, ignorando che è una parola di casa nostra da loro presa in prestito. :stordita:
Mi sta bene usare termini che non abbiano un corrispettivo italiano/latino, ma trasporre il termine “Forum” mica lo comprendo.
Io sono italiana e quando uso parole dal latino seguo l'originale plurale delle stesse; non stiamo parlando di italiano e cinese, lingue che non hanno nulla in comune: parlo del latino che tutti dovrebbero conoscere un pochino (sono per la reintroduzione dello studio alle elementari e medie :D ).
islandofjava
02-04-2009, 16:14
In effetti nella declinazione latina il nominativo plurale è "fora". Ma non credo che la parola forum come la usiamo noi sia la trasposizione dell'antico forum :D
Se intendi il forum nell'accezione moderna, il plurale credo sia come il singolare.
Non è un problema di accezione e quindi di quale significato ha assunto la parola in questione, ma della lingua da cui proviene.
In qualunque modo la vogliamo considerare (come nel caso di media), se importata dal latino o dall'inglese sempre invariante resta.
L'origine di questa regola ha una ragione (pratica) molto precisa e logica: evitare di dover conoscere i sistemi di declinazione delle altre lingue per incappare in errori ortografici che possono dare adito ad interpretazioni errate del significato.
Faccio un esempio.
Una persona che non conosce le eccezioni del plurale inglese e che è portata ad aggiungere la s ad uso e consumo nel caso di "fish" potrebbe scrivere "fishes"; peccato sia un sostantivo irregolare che non cambia la sua forma.
Possono esserci delle eccezioni nel momento in cui la parola entra nel gergo abituale (italiano) con una precisa forma che contrasta con la regola di cui sopra e che quindi mantiene quella forma in modo che sia più facilmente riconoscibile.
Esempio.
Generalmente i dice "Giovanna ha subito delle avances", dal francese "avance" cioè proposta.
A questo proposito: http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=3781&ctg_id=44
Come recita la tua firma "l'italiano non è un'opinione". Curioso lo dico anche io spesso :D
windsofchange
02-04-2009, 16:14
E con un doppio carpiato si scopre che forum è sì una parola inglese, ma derivata dal latino forum :D
Almeno stando a quello che dice il Garzanti:
Etimologia Voce ingl.; dal lat. fo°rum 'foro, piazza'
Definizione s. m. invar. convegno, riunione; assemblea.
Il De MAuro riporta:
fò|rum
s.m.inv.
CO
1 dibattito pubblico per discutere argomenti di interesse collettivo | intervista spec. televisiva a un personaggio pubblico, condotta collettivamente da più giornalisti
2 struttura, gener. all’aperto, in cui si tengono manifestazioni pubbliche, concerti e sim.
Niente plurale quindi.
Ho trovato questo post:
Gnash — Il 05/03/2005 alle 18:11
Dunque…
Circa 20 anni fa l’Accademia della Crusca è stata investita del compito di mettere ordine nel sempre crescente numero di parole “straniere” che via via iniziavano ad entrare nel vocabolario italiano. Ha stabilito che le parole di origine straniera, se non inserite in citazione, dovessero essere invariabili al plurale.
Tutte, tranne il latino; per evidenti ragioni di “discendenza”. Per questa lingua si è stabilito che si deve usare il genere (maschile, femminile, neutro) corretto a seconda del soggetto, e lo stesso vale per il numero (singolare o plurale).
Non si deve declinare nulla, se non strettamente necessario a riproporre il significato espresso dal caso latino: per esempio, è corretto dire , che altrimenti non riprodurrebbe il senso del caso.
Caso a parte sono le citazioni, che vanno (ovviamente) riprodotte tali e quali.
Infine - perché vi siete ormai rotti le scatole - ha stabilito che si è liberi di far derivare una parola da una qualunque delle lingue in cui è riconosciuta; nel nosto caso, se facciamo derivare *forum* dall’inglese, il plurale è di nuovo *forum* (regola generale delle parole straniere), ma se lo facciamo derivare dal latino è *fora*. L’Accademia ha comunque indicato come preferibile la derivazione dalla lingua d’origine, sia per quanto riguarda la gestione del genere/numero, sia per la pronuncia: quindi meglio dire “nike” e non “naiki”, “stasg” e non “steig”, “mass media” e non “mass midia”, …
HTH
Dal garzanti viene indicato anche per il termine “Curricula” l'assenza di plurale latino; mentre l'accademia della crusca dice il contario:
Plurale di curriculum
La parola latina curriculum entra in italiano attraverso la locuzione invariabile curriculum vitae 'corso della vita in breve' (prima documentazione in italiano 1892) e solo successivamente si trova la forma singola curriculum (documentato in italiano dal 1941). Anche la parola singola si afferma nell'uso nella forma invariabile, e nei vocabolari italiani è appunto annotata come sost. masc. inv. Sappiamo però che questo sostantivo in latino apparteneva al genere neutro per cui entrando nell'italiano ha subìto un passaggio di genere, venendo assimilato ai nomi maschili. Proprio questo passaggio di genere produce problemi e incertezze nel momento che si consideri la forma plurale; infatti, anche se esiste la forma adattata in italiano curricolo con il suo plurale regolare curricoli, il termine originario latino continua ad essere quello preferito e più utilizzato. Il plurale di curriculum è senza dubbio curricula, ma questa forma viene usata con qualche resistenza perché, se la forma singolare è talmente diffusa che si suppone sia conosciuta da tutti, il plurale del neutro latino con la tipica terminazione in -a è più lontano dal sistema morfologico dell'italiano e presuppone la conoscenza almeno delle nozioni elementari del latino. Si può quindi scegliere tra la parola italianizzata curricolo con plurale curricoli o la forma originaria latina curriculum con il suo plurale curricula.
Sembra quasi che il plurale corretto latino sia abbandonato dai dizionari perché "presuppone la conoscenza almeno delle nozioni elementari del latino"; invece di sforzarsi un attimo nell'apprendere le cose pare si preferisca semplificare tutto. :muro:
islandofjava
02-04-2009, 16:22
Se volessimo usare la lingua italiana dovremmo scegliere la parola “Foro” per indicare questi luoghi di ritrovo virtuali, certamente non “Forum”; la prima parola va declinata in “Fori”, mentre la seconda (alla latina) in “Fora”.
L'accezione moderna ha dunque una parola italiana stando ai dizionari.
Il latino non è l'inglese, ove dobbiamo stare attenti a mantenere non declinato un termine quando usato al plurale.
L'esempio della parola “Curricula”:
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=3940&ctg_id=93
Aspetto conferme. :)
Come ti ho scritto dall'altra parte, curriculum è un'eccezione.
E d'altra parte è un errore logico-deduttivo partire da un solo vocabolo per farne una regola generale.
Il plurale degli invarianti non si fa. Punto :)
E d'altra parte nella nota che hai linkato ( e che già conoscevo) c'è questo passaggio significativo:
Il plurale di curriculum è senza dubbio curricula, ma questa forma viene usata con qualche resistenza perché, se la forma singolare è talmente diffusa che si suppone sia conosciuta da tutti, il plurale del neutro latino con la tipica terminazione in -a è più lontano dal sistema morfologico dell'italiano e presuppone la conoscenza almeno delle nozioni elementari del latino.
Spiegazione che si ricollega a quel che ho scritto sopra a Gemma a proposito del perché nasca la regola dell'invariante per i termini importati da lingue straniere.
windsofchange
02-04-2009, 16:26
Non è un problema di accezione e quindi di quale significato ha assunto la parola in questione, ma della lingua da cui proviene.
In qualunque modo la vogliamo considerare (come nel caso di media), se importata dal latino o dall'inglese sempre invariante resta.
...[...]
Non sono d'accordo, l'inglese è una lingua a sé stante mentre il latino è la madre della nostra. Per lo stesso motivo sono per il rispetto della stessa quando vengano prese in prestito parole; non si vuole utilizzare un termine latino? Vi è la possibilità di usare termini italiani sufficientemente adeguati alle occasioni :sofico:
Per il resto la mia è una abitudine dura a morire, quando mi accingo a utilizzare termini latini li declino come sarebbe corretto nella grammatica latina.
windsofchange
02-04-2009, 16:29
Come ti ho scritto dall'altra parte, curriculum è un'eccezione.
E d'altra parte è un errore logico-deduttivo partire da un solo vocabolo per farne una regola generale.
Il plurale degli invarianti non si fa. Punto :)
E d'altra parte nella nota che hai linkato ( e che già conoscevo) c'è questo passaggio significativo:
Il plurale di curriculum è senza dubbio curricula, ma questa forma viene usata con qualche resistenza perché, se la forma singolare è talmente diffusa che si suppone sia conosciuta da tutti, il plurale del neutro latino con la tipica terminazione in -a è più lontano dal sistema morfologico dell'italiano e presuppone la conoscenza almeno delle nozioni elementari del latino.
Spiegazione che si ricollega a quel che ho scritto sopra a Gemma a proposito del perché nasca la regola dell'invariante per i termini importati da lingue straniere.
Insomma si è deciso di non usarlo perché l'italiano medio non conosce la regoletta latina? :D
Io continuo con la mia resistenza :sofico:
Mi sa che anche il latino va gestito come lingua straniera. :stordita:
windsofchange
02-04-2009, 16:43
Plurale dei forestierismi non adattati
Il dubbio riguarda il trattamento dei nomi stranieri che sono entrati nell'italiano senza adattamento morfologico, cioè mantenendo la loro forma originaria. Dobbiamo premettere che, nella maggior parte dei casi, queste parole sono entrate in forma scritta, spesso attraverso l'uso giornalistico e ciò ha determinato che la forma grafica sia risultata predominante su quella sonora. Le parole stranieredi questo tipo, in generale, restano invariate e, specialmente per quelle ormai acquisite da tempo non si pone più il problema (bar, film, quiz, tram, ecc.). Possono invece riaprire la questione i neologismi e le vocidi uso raro o fortemente specialistico, che possono ricorrere, soprattutto nella scrittura, con il morfema finale -s, marca del plurale in inglese, francese, spagnolo e portoghese: proprio la diffusione di questa modalità di formazione del plurale nelle lingue europee presenta però il rischio di poter essere intesa, nella coscienza comune, come la modalità tipica per ottenere un plurale straniero e quindi di essere applicata anche a parole provenienti da lingue che formano il plurale in modo diverso. Si tratta quindi di considerare, di volta in volta, se il forestierismo che intendiamo utilizzare sia acquisito stabilmente e da tempo nell'italiano e in questo caso possiamo lasciarlo invariato, o se invece sia un neologismo recente o un termine fortemente specialistico e allora è consigliabile utilizzare il plurale della lingua d'origine.
A cura di Raffaella Setti
Redazione Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca
Quanto sarà recente in italiano il termine "Forum" :stordita:
Una quindicina di anni suppongo.. Purtroppo la signorina non specifica quale sia il lasso di tempo considerato sufficiente. :muro:
Si può quindi scegliere tra la parola italianizzata curricolo con plurale curricoli o la forma originaria latina curriculum con il suo plurale curricula.
Allo stesso modo io scelgo di usare la parola latina, con il suo corretto plurale fora. :O
islandofjava
02-04-2009, 16:53
Insomma si è deciso di non usarlo perché l'italiano medio non conosce la regoletta latina? :D
Semplicemente si applica la regola che esiste.
Se fora fosse entrato nel gergo comune italiano potrei anche darti ragione, ma così non è e quindi non c'è ragione del suo utilizzo.
Un sistema linguistico deve essere coerente.
Pensaci bene.
Se tu applicassi la regola che segui declinando forum in fora in italiano, come ti comporteresti poi con un termine russo?
Ed ebraico?
Dovresti ogni volta conoscere come si comporta la grammatica di quella precisa lingua.
Inoltre, fatto ancora più importante, la lingua è il mezzo di espressione e comunicazione di un popolo, quindi non deve essere elitario.
La lingua latina è conosciuta in Italia ( e non così bene) solo da una parte della popolazione.
Per quale motivo discriminare gli altri?
E per quanto riguarda gli stranieri, che saranno sempre di più in futuro?
Non ha senso.
Io continuo con la mia resistenza :sofico:
Cioè continui a sbagliare :asd:
:D
windsofchange
02-04-2009, 16:57
Cioè continui a sbagliare :asd:
:D
Quote:
Si può quindi scegliere tra la parola italianizzata curricolo con plurale curricoli o la forma originaria latina curriculum con il suo plurale curricula.
Lo dicono all'accademia della crusca :O
E io persisto con forum, neutro in latino e dal plurale in -a. :sofico:
Non vedo dimostrazioni che mi dicano che sbaglio, non voglio usare la parola italiana insomma come si ricorre a "curricolo", bensì quella latina. :D
PS: ribadisco che accomunare russo e latino sia un errore concettuale abbastanza grave a mio parere. Una è lingua straniera, l'altra è la madre dell'attuale italiano.
islandofjava
02-04-2009, 17:02
Quanto sarà recente in italiano il termine "Forum" :stordita:
Una quindicina di anni suppongo.. Purtroppo la signorina non specifica quale sia il lasso di tempo considerato sufficiente. :muro:
La parola forum non è certo un neologismo recente.
E se la importiamo dall'inglese come suggeriva Gemma prima, ignorando però la regola generale per gli invarianti, per intendere il luogo di aggregazione dove stiamo scrivendo noi ora, allora (sempre che il plurale sia più utilizzato del singolare) dovremmo adeguarci all'inglese "forums".
Insomma comunque la si giri "fora" non lo puoi usare.
E poi è anche così cacofonico :D
Mi ricorda di più il veneto "te son fora de testa ciò"
:asd:
Allo stesso modo io scelgo di usare la parola latina, con il suo corretto plurale fora. :O
Fai come credi, ma vieni meno ad una chiara regola della lingua italiana :)
Inoltre, se vuoi davvero perseguire questa libera interpretazione, per coerenza, devi comportarti allo stesso modo con qualsiasi altra lingua.
E non sono così convinto che tu sappia declinare correttamente i 100 e passa idiomi che circolano nel globo :asd:
islandofjava
02-04-2009, 17:08
Lo dicono all'accademia della crusca :O
E io persisto con forum, neutro in latino e dal plurale in -a. :sofico:
Non vedo dimostrazioni che mi dicano che sbaglio, non voglio usare la parola italiana insomma come si ricorre a "curricolo", bensì quella latina. :D
L'Accademia della Crusca si riferisce alla parola curriculum e non ne fa una regola generale.
Cioè quello che stai cercando di fare tu, con scarsi risultati IMHO.
PS: ribadisco che accomunare russo e latino sia un errore concettuale abbastanza grave a mio parere. Una è lingua straniera, l'altra è la madre dell'attuale italiano.
Non c'entra. Al di là del discorso culturale, se rimaniamo solo al contesto linguistico la parentela sfocia nell'ovvia derivazione etimologica di moltissimi lemmi italiani.
Ma se una parola latina entra nella lingua italiana così com'è (era) nella sua forma ortografica originale, qualunque significato assuma, risponde alla regola dell'invariante, salvo eccezioni ben definite (curriculum/a).
Tu continui a sostenere il contrario e allora mi chiedo su quale base e cosa questo comporti.
Più specificatamente devi trovarmi la regola della grammatica italiana, riguardo al plurale in cui si dica: "le parole di lingua latina si comportano diversamente dalle parole di altre lingue straniere".
Nel caso in cui la trovassi, potrei darti ragione.
In caso contrario no.
Sic et simpliciter.
Così faccio contenta la latinista :D
"le parole di lingua latina si comportano diversamente dalle parole di altre lingue straniere".
Esatto, sta tutto nel chiarire questo. :stordita:
windsofchange
02-04-2009, 17:13
La parola forum non è certo un neologismo recente.
E se la importiamo dall'inglese come suggeriva Gemma prima, ignorando però la regola generale per gli invarianti, per intendere il luogo di aggregazione dove stiamo scrivendo noi ora, allora (sempre che il plurale sia più utilizzato del singolare) dovremmo adeguarci all'inglese "forums".
Insomma comunque la si giri "fora" non lo puoi usare.
E poi è anche così cacofonico :D
Mi ricorda di più il veneto "te son fora de testa ciò"
:asd:
Fai come credi, ma vieni meno ad una chiara regola della lingua italiana :)
Inoltre, se vuoi davvero perseguire questa libera interpretazione, per coerenza, devi comportarti allo stesso modo con qualsiasi altra lingua.
E non sono così convinto che tu sappia declinare correttamente i 100 e passa idiomi che circolano nel globo :asd:
"Fora" no e "Curricula" sì? Mi linki ove è scritto che non si possa usare "Fora" visto che ne sei tanto sicuro? :confused:
Io ti ho linkato ove affermano (A.D.C.) che sia corretto usare parole latine al posto dei corrispettivi italiani, quindi al momento la ragione non la hai tu.
Se dovessi attenermi a quel che dici tu senza prove non lo farei, lo ammetto. :D
PS: "Fora" sarebbe cacofonico?? :doh: Tocca anche spiegare cosa sia la cacofonia adesso :doh: :
Cacofonia (dal greco ϰαϰοφονία kakophonia - kakos, cattivo + phoni, voce, suono) si riferisce ad un suono che risulta sgradevole all'udito per la successione disarmonica delle note di strumenti musicali o il ripetersi di sillabe uguali o simili in un discorso.
Andiamo avanti, scriverò all'accademia della crusca per chiedere nello specifico se, come per la parola curriculum/curricula, si possa usare forum/fora correttamente. :)
islandofjava
02-04-2009, 17:14
Mi sa che anche il latino va gestito come lingua straniera. :stordita:
Per forza.
Oltretutto l'esigenza della distinzione singolare-plurale è una necessità in lingue come il latino dove non esistono gli articoli determinativi e indeterminativi e quindi l'analisi del periodo può cambiare radicalmente a seconda della declinazione del sostantivo.
In italiano questo bisogno non c'è, quindi se io dico "i forum" si capisce perfettamente a cosa io mi riferisca.
Mentre se io scrivo i "fora", il mio interlocutore a meno che non conosca il latino, può maleinterpretare.
Mi sembra così dannatamente semplice, non capisco perché complicarsi la vita. Già la lingua italiana è complessa di sua :D
windsofchange
02-04-2009, 17:15
Esatto, sta tutto nel chiarire questo. :stordita:
E io riscrivo (per la terza volta) :asd:
Quote:
Quote:
Si può quindi scegliere tra la parola italianizzata curricolo con plurale curricoli o la forma originaria latina curriculum con il suo plurale curricula.
Dall'accademia della crusca, non da me per carità.
E vi chiedo di nuovo: curricula si e fora no, perché???
windsofchange
02-04-2009, 17:18
Per forza.
Oltretutto l'esigenza della distinzione singolare-plurale è una necessità in lingue come il latino dove non esistono gli articoli determinativi e indeterminativi e quindi l'analisi del periodo può cambiare radicalmente a seconda della declinazione del sostantivo.
In italiano questo bisogno non c'è, quindi se io dico "i forum" si capisce perfettamente a cosa io mi riferisca.
Mentre se io scrivo i "fora", il mio interlocutore a meno che non conosca il latino, può maleinterpretare.
Mi sembra così dannatamente semplice, non capisco perché complicarsi la vita. Già la lingua italiana è complessa di sua :D
Io non adatto il mio lessico a chi mi ascolta, se mai dovessimo farlo tutti scriveremmo in "kappaese" senza congiuntivi.
Io utilizzo una parola latina e la declino correttamente, l'accademia mi dà ragione su questo uso delle parole latine e non smetto di farlo solo perché qualcuno non capisce la parola. :sofico:
^TiGeRShArK^
02-04-2009, 17:21
quindi se chiedo ad uno: "aundi veni?" e mi risponde "i fora" vuol dire che era collegato su + forum? :stordita:
:asd:
islandofjava
02-04-2009, 17:30
"Fora" no e "Curricula" sì? Mi linki ove è scritto che non si possa usare "Fora" visto che ne sei tanto sicuro? :confused:
http://www.corriere.it/Rubriche/Scioglilingua/2005/25marzo.shtml
Anche questa è una domanda ricorrente in questa rubrica. Ripeto che buona norma vuole che le parole straniere assunte nella nostra lingua restino invariate, tranne in qualche caso eccezionale, in cui nella nostra lingua appunto siano entrate più frequentemente nella forma plurale: il caso tipico è quello di “fans”.
http://www.math.unipd.it/~artico/lingua.html
parere di autorevoli linguisti, secondo i quali i termini presi a prestito da idiomi stranieri devono essere considerati indeclinabili
1) il latino è una lingua straniera; e qualora debba sottostare a diverse regole di interpretazione, queste regole ci devono essere, devono essere codificate e quindi devono andare oltre il "secondo me commetti un errore concettuale assimilando il latino all'inglese o altre lingue..." ecc. ecc.
O me le porti oppure è inutile che insisti su questo fronte
2) "Fora" non è una parola entrata frequentemente nella dizione comune
E questo mi sembra palese
3) L'Accademia della Crusca stabilisce un'interpretazione sull'uso della parola curriculum/a, ma non scrive da nessuna parte che questa regola vada estesa ad uso comune per tutte le parole latine (compresa "fora" quindi)
Io ti ho linkato ove affermano (A.D.C.) che sia corretto usare parole latine al posto dei corrispettivi italiani, quindi al momento la ragione non la hai tu.
Ma che stai dicendo? :)
Nell'estratto che hai linkato non viene affermato questo. E tantomeno c'è scritto che "in generale per usare la forma plurale di un sostantivo quando questo è importato dal latino, segue la regola di declinazione originale della lingua latina.
Altrimenti, fai una cosa: quota l'estratto originale e sottolinea le parti che affermano quanto hai riportato tu:
La parola latina curriculum entra in italiano attraverso la locuzione invariabile curriculum vitae 'corso della vita in breve' (prima documentazione in italiano 1892) e solo successivamente si trova la forma singola curriculum (documentato in italiano dal 1941). Anche la parola singola si afferma nell'uso nella forma invariabile, e nei vocabolari italiani è appunto annotata come sost. masc. inv. Sappiamo però che questo sostantivo in latino apparteneva al genere neutro per cui entrando nell'italiano ha subìto un passaggio di genere, venendo assimilato ai nomi maschili. Proprio questo passaggio di genere produce problemi e incertezze nel momento che si consideri la forma plurale; infatti, anche se esiste la forma adattata in italiano curricolo con il suo plurale regolare curricoli, il termine originario latino continua ad essere quello preferito e più utilizzato. Il plurale di curriculum è senza dubbio curricula, ma questa forma viene usata con qualche resistenza perché, se la forma singolare è talmente diffusa che si suppone sia conosciuta da tutti, il plurale del neutro latino con la tipica terminazione in -a è più lontano dal sistema morfologico dell'italiano e presuppone la conoscenza almeno delle nozioni elementari del latino. Si può quindi scegliere tra la parola italianizzata curricolo con plurale curricoli o la forma originaria latina curriculum con il suo plurale curricula.
PS: "Fora" sarebbe cacofonico?? :doh: Tocca anche spiegare cosa sia la cacofonia adesso :doh: :
Era una battuta :)
'mazza quanto sei acida :D
Verrebbe una battuta cattiva ma mi trattengo :D
Andiamo avanti, scriverò all'accademia della crusca per chiedere nello specifico se, come per la parola curriculum/curricula, si possa usare forum/fora correttamente. :)
Ok, restiamo in attesa :)
Ho avuto un quarto d'ora libero ed ho fatto una piccola ricerca con l'aiuto di google. Prima però, per correttezza vi riporto il mio post, ironico (spero non offensivo), ma comunque rispettoso del mio pensiero:
Dunque, detto che "prendo atto" della doppia "b", ma non la ritengo corretta (per quanto può valere il mio pensiero), ho cercato di capire da dove nasce la distinzione che ha fatto il buon signo3d tra l'accessorio fotografico con due "b" ed il sinonimo con un "b".
Vi metto un po' di link che ho trovato in rete.
Qui sotto non c’è traccia delle due “B”, quindi, ovviamente, neanche della distinzione con l’accessorio fotografico (‘sta cosa non mi va giu!)…
dizionari.coriere.it (http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/O/obiettivo.shtml)
it.thefreedictionary.com (http://it.thefreedictionary.com/obiettivo)
enciclopedia.studenti.it (http://enciclopedia.studenti.it/obiettivo.html)
dizionario-italiano.it (http://www.dizionario-italiano.it/definizione-lemma.php?definizione=obiettivo&lemma=O001A400)
sapere.it (http://www.sapere.it/gr/DictionarySearchServlet?DS_action=ItalySearch&DS_resType=14&DS_userInput=obiettivo&x=33&y=10)
etimo.it (http://www.etimo.it/?term=obiettivo&find=Cerca)
Qui invece c’è traccia delle due “B”, ma neanche qui della distinzione con l’accessorio fotografico (e dai…).
dizionari.hoepli.it (http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/obiettivo.aspx?idD=1&Query=obiettivo)
demauroparavia.it (http://demauroparavia.it/29587/obbiettivo)
dizionari.repubblica.it (http://dizionari.repubblica.it/)
Qui.. beh…
accademiadellacrusca.it (http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4027&ctg_id=44)
Ho trovato anche un altro topic…
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1203312
Se ne deduce che... (aaahhh... 'sta cosa dell'accessorio fotografico... :D )
Non è che una specie di forma dialettale locale, un'usanza o qualcosa di simile?
Se consideri corrette entrambe le versioni (singola e doppia b) non capisco cosa ci sia di assurdo nel credere alla distinzione tra scopo e ottica, giusta o sbagliata che sia.
Sarebbe ridicolo nel caso in cui la doppia b fosse un errore, ma non in questo caso, in cui la doppia b, in quanto corretta, potrebbe anche (eventualmente) dare una connotazione diversa rispetto alla singola. :confused:
Il tuo impuntarti aveva senso perchè legato ai dubbi sulla correttezza della doppia b, poichè sembrava voler giustificare un errore grossolano con un significato alternativo, ma con la correttezza della doppia non mi pare faccia più tutto questo rumore. :boh:
windsofchange
02-04-2009, 17:34
Come tutti i prestiti da altre lingue, essi possono essere integrati, cioè italianizzati,
adattati alla prevalente struttura fono-morfologica delle parole italiane, o non integrati, mantenendo
inalterata la loro forma di voci latine (ad es. il latino lapsus ‘scorrimento, scivolamento,
caduta’, dà come prestito integrato la voce dotta lasso ‘periodo di tempo’ e come prestito
non integrato lapsus ‘errore involontario’).
http://lettere2.unive.it/lmondin/Introduzione%20allo%20studio%20del%20latino/intro1.pdf
Molto interessante...
islandofjava
02-04-2009, 17:35
Io non adatto il mio lessico a chi mi ascolta, se mai dovessimo farlo tutti scriveremmo in "kappaese" senza congiuntivi.
Io utilizzo una parola latina e la declino correttamente, l'accademia mi dà ragione su questo uso delle parole latine e non smetto di farlo solo perché qualcuno non capisce la parola. :sofico:
L'Accademia della Crusca non ti da affatto ragione. Dice altro.
E' comodo interpretare un'opinione a proprio favore, un po' difficile riuscirci quando il testo è scritto ed è piuttosto chiaro.
Non scrive che fora si può usare e non scrive che la regola del plurale latino vada estesa a tutti termini che provengono dal latino nella loro originale forma ortografica.
Puoi scriverlo anche 100 volte che hai ragione e che l'Accademia della Crusca afferma questo ma non è quel che viene riportato.
windsofchange
02-04-2009, 17:40
L'Accademia della Crusca non ti da affatto ragione. Dice altro.
E' comodo interpretare un'opinione a proprio favore, un po' difficile riuscirci quando il testo è scritto ed è piuttosto chiaro.
Non scrive che fora si può usare e non scrive che la regola del plurale latino vada estesa a tutti termini che provengono dal latino nella loro originale forma ortografica.
Puoi scriverlo anche 100 volte che hai ragione e che l'Accademia della Crusca afferma questo ma non è quel che viene riportato.
I tuoi link parlano di parole mutuate dall'inglese, almeno i miei discutono la possibilità di usare parole latine. :sofico:
Leggi il PDF che è interessante. :O
E vi chiedo di nuovo: curricula si e fora no, perché???
Ehm...per me curriculum in una frase in lingua italiana sarebbe corretta come curriculum anche al plurale, la considererei invariante e non la italianizzerei.
Mi pare strano che lì diano solo l'italianizzazione o la declinazione latina, senza considerare che può essere invariante. :confused:
E' pur vero che da sempre ci hanno fatto una testa così per dire curricula, come se proprio per questa parola valessero delle eccezioni (tipo lo stralcio postato poco fa).
Su questa parola, oppure, appunto, sul latino rispetto alle lingue straniere?!
Non credo proprio, ma BOH?! :stordita:
P.S.: state postando a raffica e perdo dei pezzi per strada, scusate...
windsofchange
02-04-2009, 17:49
Ehm...per me curriculum in una frase in lingua italiana sarebbe corretta come curriculum anche al plurale, la considererei invariante e non la italianizzerei.
Mi pare strano che lì diano solo l'italianizzazione o la declinazione latina, senza considerare che può essere invariante. :confused:
E' pur vero che da sempre ci hanno fatto una testa così per dire curricula, come se proprio per questa parola valessero delle eccezioni (tipo lo stralcio postato poco fa).
Su questa parola, oppure, appunto, sul latino rispetto alle lingue straniere?!
Non credo proprio, ma BOH?! :stordita:
Esattamente come ritengo "forum" una parola neutra latina alla stregua di "curriculum" :D
Ci hanno fatto una testa enorme perché è una delle pochissime parole latine prese "in toto" nella nostra lingua, come "Forum" a mio parere.
PS: sul de mauro paravia danno curriculum come invariante al plurale, eppure si usa "Curricula" secondo l'accademia... :asd:
islandofjava
02-04-2009, 17:50
http://lettere2.unive.it/lmondin/Introduzione%20allo%20studio%20del%20latino/intro1.pdf
Molto interessante...
Dice semplicemente quel che è stato scritto in precedenza.
Lapsus come curriculum è entrato nella sua forma grafica originale.
Il singolare però, non il suo plurale.
qualcuno dire "gli assassini usano dei modi operandi simili?" e si potrebbe andare avanti.
Quel link parla dell'integrazione (veramente parla del latino in generale ma comunque...) di parole latine nella lingua italiana, mantenendo la propria forma originaria o meno.
Solo che non scrive: "mantengono la forma originaria latina anche al plurale e quindi la regola grammaticale latina per la declinazione di un sostantivo dal singolare al plurale"
Ci sei?
Non è particolarmente difficile da capire.
windsofchange
02-04-2009, 17:56
Dice semplicemente quel che è stato scritto in precedenza.
Lapsus come curriculum è entrato nella sua forma grafica originale.
Il singolare però, non il suo plurale.
qualcuno dire "gli assassini usano dei modi operandi simili?" e si potrebbe andare avanti.
Quel link parla dell'integrazione (veramente parla del latino in generale ma comunque...) di parole latine nella lingua italiana, mantenendo la propria forma originaria o meno.
Solo che non scrive: "mantengono la forma originaria latina anche al plurale e quindi la regola grammaticale latina per la declinazione di un sostantivo dal singolare al plurale"
Ci sei?
Non è particolarmente difficile da capire.
Va bene che non hai portato prove concrete a quel che asserisci e non mi hai convinta fino ad ora, ma questo non ti dà il diritto di essere offensivo.
Questione chiusa per me. :rolleyes:
islandofjava
02-04-2009, 17:56
Esattamente come ritengo "forum" una parola neutra latina alla stregua di "curriculum" :D
Ci hanno fatto una testa enorme perché è una delle pochissime parole latine prese "in toto" nella nostra lingua, come "Forum" a mio parere.
Prese in toto nella nostra lingua?
Ma dove? :D
Prima dell'avvento di Internet e dei fenomeni di aggregazione forum era praticamente inesistente nella lingua italiana salvo in alcune formule di rito ecclesiastiche e nel diritto canonico.
E' tornata in auge grazie all'inglese da cui ha subito una forte contaminazione ed ha assunto nuove valenze ed accezioni.
Ma non è stata presa originariamente dal latino né tantomeno si può dire che ci sia sempre stata, al contrario di altre parole.
Anche in linguaggio giuridico non si scrive "forum" ma "foro".
E in ogni caso ti ripeto: mi fai vedere questa regola in cui si dice che le parole latine nella lingua italiana mantengono la struttura originaria e quindi vanno declinate al plurale come prescrive la grammatica latina?
Me la fai vedere questa regola?
E non ripostare l'estratto dell'Accademia della Crusca perché lì si sofferma sulla parola curriculum E BASTA.
Eh santoddio che noia ripetere le stesse cose.
islandofjava
02-04-2009, 18:01
Va bene che non hai portato prove concrete a quel che asserisci e non mi hai convinta fino ad ora, ma questo non ti dà il diritto di essere offensivo.
Questione chiusa per me. :rolleyes:
Non mi pare proprio di essere offensivo, ti ho chiesto di fermarti e riflettere su un dato sostanziale.
Inoltre, a prescindere, se devo ripetere le cose 20 volte quando il mio interlocutore continua ad andare per la sua strada ignorando un testo scritto ed interpretandolo ad uso e consumo mi "scoccio" un filino.
Anche perché non vedo molta onestà intellettuale nel comportarsi in questo modo.
Continui deliberatamente ad attribuire un significato ad una interpretazione dell'Accademia della Crusca quando questo non sussiste perché la parola in esame è "curriculum" e non c'è scritto "forum" o tantomeno il titolo o il corpo dell'articolo recita "come si scrivono le parole latine al plurale in italiano".
windsofchange
02-04-2009, 18:02
http://www.repubblica.it/online/cultura_scienze/latino/uno/uno.html
Visto che siete su Internet, la parola "forum" non dovrebbe spaventarvi (è solo marginalmente meno comune di "net" in tutte le sue possibili combinazioni), ma forse siete di quelli che ancora fanno un salto sulla sedia se decidendo di partecipare a più di un "forum", scoprono di aver aderito a dei "forums". Non preoccupatevi: sulla Rete delle Reti, dove il minimo comun denominatore di quello che fu l'idioma di Shakespeare sembra spazzare via ogni resistenza linguistica, esistono e crescono di giorno in giorno i siti dove il plurale di forum è ancora fora.
Questione risolta, grazie a "Cultura e scienze" di repubblica.
E grazie alle resistenze linguistiche che ci permettono ancora di riconoscere parole latine e declinarle come grammatica insegna.
islandofjava
02-04-2009, 18:05
quindi se chiedo ad uno: "aundi veni?" e mi risponde "i fora" vuol dire che era collegato su + forum? :stordita:
:asd:
Fora e basta, eliminiamo l'uso degli articoli.
W il latino :flower:
:D
islandofjava
02-04-2009, 18:09
http://www.repubblica.it/online/cultura_scienze/latino/uno/uno.html
Ah beh una frase autorevole :D
Crescono anche i forum dove si scrive con la kappa (molto più che "fora") al posto della c.
Quindi devo desumere che sia corretto? :asd:
Questione risolta, grazie a "Cultura e scienze" di repubblica.
E grazie alle resistenze linguistiche che ci permettono ancora di riconoscere parole latine e declinarle come grammatica insegna.
Esatto.
E la grammatica italiana insegna che quelle parole non si declinano, salvo eccezioni :)
il Caccia
02-04-2009, 18:11
vi risolvo io la questione, d'ora in avanti utilizziamo i termini "forums" e "curriculums", fanno rabbrividire a sentirsi ma almeno siamo sicuri che siano sbagliati, per cui possono andar bene e togliere ogni dubbio :D
deduco da questi discorsi che per nominare più "file" si debba dire in ogni caso "file" e non "files" dico bene? no perchè sul tema è sorta una diattriba nientemeno che con il mio capo (inteso come datore di lavoro, non sono matto)
quindi se chiedo ad uno: "aundi veni?" e mi risponde "i fora" vuol dire che era collegato su + forum? :stordita:
:asd:
No, il calabrese rappresenta un'ulteriore eccezione, lo sanno tutti. :O
slartibartfast
02-04-2009, 18:12
Ah beh una frase autorevole :D
Crescono anche i forum dove si scrive con la kappa (molto più che "fora") al posto della c.
Quindi devo desumere che sia corretto? :asd:
Esatto.
E la grammatica italiana insegna che quelle parole non si declinano, salvo eccezioni :)
Ma scusa, in italiano non si dovrebbe scrivere cappa :confused:
vi risolvo io la questione, d'ora in avanti utilizziamo i termini "forums" e "curriculums", fanno rabbrividire a sentirsi ma almeno siamo sicuri che siano sbagliati, per cui possono andar bene e togliere ogni dubbio :D
deduco da questi discorsi che per nominare più "file" si debba dire in ogni caso "file" e non "files" dico bene? no perchè sul tema è sorta una diattriba nientemeno che con il mio capo (inteso come datore di lavoro, non sono matto)
Sì, i file, i driver, le directory etc...
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