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View Full Version : Toh che caso:Licenziato, esiliato di nuovo Luttazzi


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SquallSed
11-12-2007, 13:18
Non sono bacchettone, non me ne può fregar di meno del personaggio e non ho bisogno di aggrapparmi ad alcun che, tanto l'han trombato e ti metti il cuore in pace.
Ho però ricevuto un'educazione e credo che ci siano ambiti in cui sia necessario mantenere un livello sopra il "volgare".

ma tu non puoi pretendere che questo tuo livello di educazione sia uguale per tutti gli altri. OK,secondo te nn è stato educato, va bene,ma non concordo.

SquallSed
11-12-2007, 13:21
Ragazzi quà davvero non si finisce più :D (grazie luttazzi)


In fin dei conti, credo che il punto di stallo dv siamo arrivati sia

ognuno può esprimere il proprio piacere o non piacere

ognuno non può esprimere categorizzazioni (è volgare/non volgare) secondo il proprio metro di giudizio puramente personale di un'opera (satirica e non)

poi se questo "ognuno" :asd: dice a me culo e tetta fa rabbrividire..ok
ma non si può dire è stato volgare qndi ben gli sta


(scusate l'itagliano ma avevo il caffè sul fuoco :asd:)

gpc
11-12-2007, 13:23
falso, la volgarità nella satira è spesso usata proprio in un contesto educativo

PS: questa caratteristica emergerebbe se tu studiassi i testi satirici del passato: è STRAPIENO di affermazioni pesanti, scurrili, politicamente scorrette


Ma non c'è scritto nei link che hai postato come caratteristiche necessarie della satira, per cui si può fare satira anche senza essere volgari.
Inoltre, ripeto, io unisco il discorso del contenuto al mezzo con cui viene trasmesso, è in questa accoppiata che risiede il problema. Se Luttazzi dice le sue scemenze in teatro, è un problema di chi va a vederlo. Se le dice in TV, il problema è un pelo diverso...


ripeto, i fini educativi qui ci sono eccome, la satira è una forma d'arte di grande importanza.

PS: hai un concetto errato di "fine educativo" te lo dico lavorando come educatore :D ma è ovvio (e qui sta il problema) che per applicare il fine educativo è necessario un ascoltatore preparato, chi non ha studiato satira o un bambino di 5 anni non sarà in grado di afferrarne il valore

la cosa che si contesta più spesso della tv NON è la mancanza di educazione ma la mancanza di qualità

e nel caso di luttazzi abbiamo avuto un esempio di satira di qualità

poi che tu non ci sia abituato è un discorso diverso, così come lo è il fatto che bisognava PREVEDERE che il pubblico non fosse preparato in materia

ma è stata più educativa mezz'ora con luttazzi (perchè ha fatto scoprire a molti una forma d'arte che non conoscevano) che una puntata di quark


Guarda, rispetto la tua opinione (ed è una tua opinione anche se la vuoi far passare come cosa oggettiva) (anche perchè sei mod :D ), ma non condivido una sola parola di quello che hai detto.


volgare non significa squallido
volgare non significa privo di contenuti, anzi nella satira è l'esatto contrario
volgare non significa diseducativo, anzi nella satira è l'esatto contrario


Forse hai letto male, ho detto esattamente questo... :fagiano:



infatti non se ne è fatto un uso gratuito,ma si è messa in pratica la satira, che non ha proprio niente di gratuito, lasciato al caso

tu stai semplicemente dicendo che per te la satira non dovrebbe esistere. tua opinione personale dettato dalla mancanza di studio in materia secondo me, ma non puoi negare che sia una forma d'arte


Nein, ho detto che la satira fatta in QUEI termini (volgari) su QUEL mezzo di comunicazione non dovrebbe essere fatta.


è OVVIO che sparare satira VERA a un pubblico NON PREPARATO si ottenga un effetto non corretto, infatti sono daccordo che non sarebbe stato il caso di mandare satira VERA in tv: per questa ci sono i teatri dove il pubblico conosce la materia


No, la vedo diversamente: sparare satira VOLGARE su un mezzo PUBBLICO di comunicazione è inappropriato.
Trasmettere un porno a mezzogiorno non è che abbia un effetto "non corretto" perchè il pubblico non è preparato, eh... Come dicevo, non è la fascia oraria che fa i contenuti.

Beelzebub
11-12-2007, 13:24
:ave:
sarebbe bello avere una risposta al grassettato.

Una risposta potrebbe essere che viviamo in una società falsamente bigotta e moralista, nella quale il comune senso del pudore e della decenza è stato spostato su alcuni punti, cari all'indistria pubblicitaria e quindi televisiva, mentre su altri si è rimasti fermi a 50 anni fa. In questo clima di rincoglionimento mediatico, risulta normale vedere pubblicità in cui abbondano corpi nudi, mentre fino agli anni '80 un programma come Colpo Grosso che andava in onda di notte era considerato pornografico (nel senso più "basso" del termine). E anche della pornografia di Vespa sul caso Cogne, o del cattivo gusto di un Mastella ministro di Grazia e Giustizia, così come di altre migliaia di esempi che potrei fare, non si scandalizza nessuno...

gpc
11-12-2007, 13:24
ma tu non puoi pretendere che questo tuo livello di educazione sia uguale per tutti gli altri. OK,secondo te nn è stato educato, va bene,ma non concordo.

Ribadisco.
Prendi il dizionario e guardati i termini in cui c'è la scritta "volg." davanti. Quello non è secondo me o secondo te, quello è secondo la lingua italiana.
Se sei d'accordo con lei, sei educato, se non lo sei, sei maleducato. In questo caso, per fortuna, il relativismo educativo lo si può riporre nel cassetto...

Beelzebub
11-12-2007, 13:33
Ma non c'è scritto nei link che hai postato come caratteristiche necessarie della satira, per cui si può fare satira anche senza essere volgari.
Inoltre, ripeto, io unisco il discorso del contenuto al mezzo con cui viene trasmesso, è in questa accoppiata che risiede il problema. Se Luttazzi dice le sue scemenze in teatro, è un problema di chi va a vederlo. Se le dice in TV, il problema è un pelo diverso...


Su questi punti nello specifico sono d'accordo, perchè se è vero, come dice Leron, che la satira spesso ha la volgarità come componente caratterizzante, è anche vero che non è considerata (almeno non in senso assoluto) come componente essenziale della satira.

Ed è anche importante tenere presente l'ambito in cui ci si esprime e il pubblico cui ci si rivolge: la televisione ha una percentuale di pubblico, diciamo "occasionale", ben maggiore rispetto a quanto avviene in teatro, dove il pubblico è in massima parte consapevole di quello che va a vedere.

Certo, esiste il telecomando... Però togliere qualunque inibizione alla forma scelta per esprimersi in televisione, rischia di trasformare, per assurdo, il Grande Fratello in un programma culturale quale elogio della lingua "volgare" italiana...

SquallSed
11-12-2007, 13:48
Ribadisco.
Prendi il dizionario e guardati i termini in cui c'è la scritta "volg." davanti. Quello non è secondo me o secondo te, quello è secondo la lingua italiana.
Se sei d'accordo con lei, sei educato, se non lo sei, sei maleducato. In questo caso, per fortuna, il relativismo educativo lo si può riporre nel cassetto...

dalla treccani:

volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus “volgo”]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell'uso ant., sostantivato al masch., persona, gente del volgo, del popolo: certe enfiature ..., le quali i volgari nominavan gavoccioli (Boccaccio). 2. a. Con riferimento a forme e aspetti linguistici, serve a qualificare quelli che sono proprî e caratteristici delle classi popolari o comunque di minore cultura: lingua v. (e ant. parlare v., sermone v.), e dialetti, parlate v., la lingua e i dialetti parlati dal popolo, e comunque appartenenti all'uso corrente, colloquiale e familiare, soprattutto in relazione al periodo delle origini e della formazione delle lingue e delle parlate neolatine, in contrapp. al latino medievale, lingua della scienza e della cultura. Spesso come s. m., in opposizione, esplicita o implicita, al latino: il v. italiano (e assol., il v. illustre di Dante; parlare, scrivere, tradurre in v.; le opere in v. del Boccaccio); i v. francesi o d'oïl; l'affermarsi dei v. come lingue d'arte e di cultura. b. Con uso specifico, in linguistica, latino v., il particolare aspetto della lingua latina, contrapp. al latino letterario, e detto anche latino popolare o parlato o preromanzo, che è alla base delle lingue e dei dialetti romanzi, e la cui storia comincia quando (intorno alla metà del sec. 2° a. C.) nasce un'opposizione tra lingua scritta e lingua parlata, mentre la maggior parte delle sue caratteristiche si fissano nell'ultima età repubblicana e agli inizî dell'età imperiale; è in questa forma che il latino viene portato dai soldati e dai coloni romani in tutte le province dell'Impero, dove tuttavia la tradizione classica si mantiene ancora forte per influsso della scuola e della burocrazia, fino a quando lo sfaldamento di queste accelererà anche il processo di frantumazione della lingua che, per quanto ritardato dal latino cristiano, sarà poi reso definitivo dallo stabilirsi delle civiltà barbariche con le quali (dal sec. 6° in poi) l'unità linguistica dell'impero cede definitivamente il passo alle singole lingue romanze. c. In senso fig., nell'uso ant. e sempre come s. m., dire una cosa in volgare, o in buon volgare, e parlare in volgare, in modo chiaro ed esplicito, apertamente (in relazione al fatto che il volgare era compreso da tutti, mentre il latino era comprensibile solo alle persone colte); per estens., ant., in volgare, con semplicità, alla buona: oggi, a buon conto, s'è fatto tutto in volgare, e senza carta, penna e calamaio (Manzoni). d. Nella classificazione zoologica e botanica, nome v. di un animale, di una pianta, il nome con cui vengono indicati nell'uso comune, in contrapp. al nome scientifico con cui sono designati nella classificazione sistematica (oggi l'uso di volgare in questa accezione è stato abbandonato, e sostituito con comune). Con valore diverso, il lat. vulgaris è stato adottato nella nomenclatura binomia di Linneo per denominare la specie più nota e più diffusa di un genere (per es., Beta vulgaris, la barbabietola da orto). e. Per analogia con la lingua v. e in partic. col latino v., gli storici del diritto chiamano diritto v. il diritto così com'è applicato in pratica (in contrapp. non tanto a legislazione, a diritto scritto, quanto a diritto ufficiale), e in partic. chiamano diritto romano v. quello che, in molte varietà, veniva applicato nelle varie province dell'Impero romano, risultando dall'incontro e dallo scontro del diritto di Roma coi diritti e le consuetudini locali e con esigenze pratiche affioranti volta per volta. f. In matematica, logaritmi v., i logaritmi in base 10, detti anche decimali o di Briggs (dal nome del matematico ingl. H. Briggs, circa 1556-1631). 2. fig. a. Con valore limitativo (e di solito anteposto al sost.), ordinario, comune, che non si distingue per nessun pregio o qualità particolare: si tratta di una v. imitazione; sei un v. mentitore, un v. ladro. b. ant. o letter. Normale, feriale, contrapp. a festivo: ecco è fuggito Il dì festivo, ed al festivo il giorno Volgar succede (Leopardi). c. Privo di cultura e di educazione, di finezza, di signorilità e di nobiltà di sentimenti; grossolano, ordinario, rozzo: un uomo v., una donna v.; persone v., gente v.; è una ragazza bella ma v., o di una bellezza v.; avere un animo v.; usare parole, espressioni v.; essere v. nel parlare (e, riferito al modo di esprimersi, anche assol.: non essere così v.!; sostantivato: smetti di fare il volgare!). d. ant. Noto a tutti, largamente conosciuto: Volgare exemplo a l'amoroso coro (Petrarca). Di qui, come s. m., ant., proverbio: è uno volgare che dice ... (Sacchetti); impara questo volgare d'uno nostro amico ... (s. Bernardino). ✦ Avv. volgarménte, secondo l'uso e i modi del volgo, in maniera volgare, con volgarità: parlare, esprimersi, comportarsi volgarmente; con i modi, nelle forme della lingua comune: quella mansueta ed innocua gente, che noi volgarmente chiamiamo letterati (Baretti); in contrapp. al linguaggio scientifico, e quindi anche al latino scientifico: una pianta, una specie animale, una malattia chiamata volgarmente ...; a me pare ... che le vostre ragioni persuadano altrui a non parlar mai volgarmente ... Ma qui in Bologna chi non parlasse volgare, non avrebbe chi l'intendesse (Speroni).


--------------

secondo la lingua italiana ciò che è volgare significa (tra i tanti significati) Privo di cultura e di educazione, di finezza, di signorilità e di nobiltà di sentimenti; ma ciò non significa che dicendo parolacce luttazzi è volgare. E' volgare secondo la tua educazione.

Quindi come vedi, non vale per tutti.


ah,ora capisco!!!sei talmente un fan di giuliano che te lo metti nel profilo!!!!!! :D :D :D

linuxianoxcaso
11-12-2007, 14:26
uff peccato , quel programma mi piaceva :sob:

joesun
11-12-2007, 14:37
Una risposta potrebbe essere che viviamo in una società falsamente bigotta e moralista, nella quale il comune senso del pudore e della decenza è stato spostato su alcuni punti, cari all'indistria pubblicitaria e quindi televisiva, mentre su altri si è rimasti fermi a 50 anni fa. In questo clima di rincoglionimento mediatico, risulta normale vedere pubblicità in cui abbondano corpi nudi, mentre fino agli anni '80 un programma come Colpo Grosso che andava in onda di notte era considerato pornografico (nel senso più "basso" del termine). E anche della pornografia di Vespa sul caso Cogne, o del cattivo gusto di un Mastella ministro di Grazia e Giustizia, così come di altre migliaia di esempi che potrei fare, non si scandalizza nessuno...

:eek:

sai come faccio a sopportare quest'idea?

penso a giuliano ferrara....................etc. (cit.)
:asd:

Beelzebub
11-12-2007, 14:54
:eek:

sai come faccio a sopportare quest'idea?

penso a giuliano ferrara....................etc. (cit.)
:asd:

:sofico:

Leron
11-12-2007, 15:07
Su questi punti nello specifico sono d'accordo, perchè se è vero, come dice Leron, che la satira spesso ha la volgarità come componente caratterizzante, è anche vero che non è considerata (almeno non in senso assoluto) come componente essenziale della satira.

questo non significa che non si possa fare una satira di quel tipo, pur accettando il fatto che il 99% di chi la guarda non capirà

LucaTortuga
11-12-2007, 15:11
Se Luttazzi dice le sue scemenze in teatro, è un problema di chi va a vederlo. Se le dice in TV, il problema è un pelo diverso...


Oh bella..
Stai forse dicendo che il pubblico del teatro ha il dovere di informarsi su ciò che andrà a vedere, mentre il pubblico televisivo è esentato da quest'onere?
E per quale motivo, di grazia?

Leron
11-12-2007, 15:14
Ma non c'è scritto nei link che hai postato come caratteristiche necessarie della satira, per cui si può fare satira anche senza essere volgari.
si può anche cucinare la pasta senza il sale, ma non sarebbe la stessa cosa: questo tipo di satira RICHIEDE l'uso di questo linguaggio, altrimenti non avrebbe nessun valore.

se leggessi quello che ho scritto in precedenza vedresti che ci sono vari tipi di satira, e quella che fa luttazzi è una delle correnti più "di valore" della satira stessa, e si basa appunto sull'uso di quel linguaggio

oltre a wikipedia guardati anche il filmato di youtube dove parla dario fo: è illuminante (poi se mi vieni a dire che dario fo spara caxate è un discorso diverso :D)





Guarda, rispetto la tua opinione (ed è una tua opinione anche se la vuoi far passare come cosa oggettiva) (anche perchè sei mod :D ), ma non condivido una sola parola di quello che hai detto.

sono convinto del fatto che se conoscessi veramente cos'è la satira la penseresti diversamente. ma dato che non lo sai rispetto anche io la tua opinione, perchè è l'opinione più diretta che può venire a chi non conosce l'argomento :)

ora non fraintendere questo commento: non ti sto dando dello stupido, dico semplicemente che se non avessi fatto corsi all'uni sull'argomento probabilmente avrei pure io la stessa identica idea





Nein, ho detto che la satira fatta in QUEI termini (volgari) su QUEL mezzo di comunicazione non dovrebbe essere fatta.
e questo lo ho detto pure io, perchè si arriva a fraintendere come hai fatto tu



No, la vedo diversamente: sparare satira VOLGARE su un mezzo PUBBLICO di comunicazione è inappropriato.
Trasmettere un porno a mezzogiorno non è che abbia un effetto "non corretto" perchè il pubblico non è preparato, eh... Come dicevo, non è la fascia oraria che fa i contenuti.
lasciando stare che seppur poca anche i porno hanno la loro arte, qui stiamo parlando di uno spettacolo rappresentante una delle più fini e raffinate tecniche letterarie, mandata non a mezzogiorno ma a mezzanotte e mezza il sabato notte. e nonostante questo sono daccordo che comunque luttazzi ha sopravvalutato sia il suo pubblico che i dirigenti

LucaTortuga
11-12-2007, 15:17
questo non significa che non si possa fare una satira di quel tipo, pur accettando il fatto che il 99% di chi la guarda non capirà

In realtà credo che il 99% di chi ha seguito il programma abbia capito benissimo (tant'è che la sospensione è arrivata soltanto dopo la replica del giovedì).
Chi non apprezza Luttazzi, difficilmente lo sopporta per più di 2 minuti (anche se poi, quei due minuti, li ritiene sufficienti per parlarne male).

Aes Sedai
11-12-2007, 15:17
a me luttazzi non piace particolarmente però riconosco che è una persona di raffinata cultura e che come dice leron il 95% dei telespattatori non è in grado di comprendere che quella non era una 'battuta' o una 'offesa' ma semplicemente satira nel senso + sublime del termine .. i commenti che ho letto ad inizio post lo confermano..

e infatti una persona intelligente come ferrara l'ha capito

SquallSed
11-12-2007, 15:19
non affidatevi solo a wikipedia :O


da treccani:

sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell'agg. satur “pieno, sazio” e per estens. “vario, misto” (anche, con valore negativo, “confuso”), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente agli dèi, secondo altri legato all'etrusco satir “parola, discorso”; le varianti saty̆ra e poi satĭra, dalle quali deriva la forma ital. del vocabolo, si diffusero, già in epoca imperiale, per accostamento arbitrario al gr. σάτυρος “satiro1”]. – 1. a. Genere letterario originale della letteratura latina, inaugurato storicamente da Ennio nella forma di miscellanea poetica in vario metro su argomenti diversi (favole, riflessioni morali, ecc.) e sviluppatosi in seguito in due filoni fondamentali: la s. esametrica, codificata da Lucilio, caratterizzata da forte aggressività anche politica, tematiche spesso licenziose, linguaggio quotidiano ed esplicito e alla quale si ispirarono in età augustea Orazio e nei secoli successivi Persio e Giovenale (con i quali il genere si cristallizza come luogo di aspra censura dei costumi individuali); e la s. menippea, il cui nome deriva da Menippo di Gadara, esponente della letteratura e della filosofia cinico-stoica, nella quale si combinavano prosa e poesia, talora con la presenza di parti dialogate e con la tendenza a introdurre nella riflessione morale elementi fantastici e parodie ironiche, inaugurata a Roma da Terenzio Varrone e alla quale sono ricondotte opere come l'Apokolokyntosis di Seneca il giovane e il Satyricon di Petronio. Si ha inoltre notizia di una satira (o satura) drammatica, forma primitiva e poco elaborata di spettacolo, caratterizzata da varietà di argomenti e ritmi e prob. connessa con rituali magico-religiosi, che sarebbe stata diffusa a Roma, secondo la testimonianza di Tito Livio, prima dell'avvento del teatro ispirato a modelli greci. b. Composizione poetica che evidenzia e mette in ridicolo passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l'umanità, o caratteristici di una categoria di persone o anche di un solo individuo, che contrastano o discordano dalla morale comune (e sono perciò considerati vizî o difetti) o dall'ideale etico dello scrittore: le s. dell'Ariosto, dell'Alfieri. c. Con valore collettivo, il complesso dei componimenti satirici di una letteratura, di un'età, di un poeta, di un ambiente: la s. romana; la s. classica, moderna; la s. di Giovenale, del Giusti; s. popolare (costituita dai blasoni popolari, ecc.). Con sign. più astratto, il genere letterario della satira: l'origine, lo sviluppo della satira; relativamente al carattere, ai fini, al tono che informano non singoli componimenti ma la composizione in genere: s. personale, impersonale, generica; s. aspra, acerba, amara, mordace; la s. bonaria di Orazio; la s. pacata e sorridente del Parini. 2. estens. a. Scritto, opera letteraria o artistica, discorso, atto o atteggiamento che riveste, sia pure parzialmente e in modo non esplicito, carattere e intenti satirici: la “Mandragola” del Machiavelli è una s. dell'ignoranza, della vanità e della superstizione; questa commedia vuol essere una s. della chiusa mentalità burocratica; il suo modo di fare così affettato e cerimonioso voleva essere proprio una s. del loro ambiente frivolo e mondano. b. L'attività stessa del satireggiare, in qualsiasi modo si esplichi: s. politica, contro uomini e istituzioni politiche, attuata soprattutto attraverso giornali umoristici, libelli polemici e sim.: il suo spirito era portato naturalmente alla satira; fare oggetto di s., mettere in s., rappresentare o descrivere (persone, situazioni, difetti, ecc.) in modo da rilevarne, spesso in modo caricaturale, gli aspetti negativi (con lo stesso sign., fare la s., di qualcuno o di qualche cosa). ✦ Dim. satirétta; spreg. satirùccia; pegg. satiràccia (tutti e tre soprattutto nel sign. 1).

linuxianoxcaso
11-12-2007, 15:20
a me luttazzi non piace particolarmente però riconosco che è una persona di raffinata cultura e che come dice leron il 95% dei telespattatori non è in grado di comprendere che quella non era una 'battuta' o una 'offesa' ma semplicemente satira nel senso + sublime del termine .. i commenti che ho letto ad inizio post lo confermano..

e infatti una persona intelligente come ferrara l'ha capito

sicuro ? :stordita: secondo me gliel'hanno dovuta spiegare :O

Leron
11-12-2007, 15:20
a me luttazzi non piace particolarmente però riconosco che è una persona di raffinata cultura e che come dice leron il 95% dei telespattatori non è in grado di comprendere che quella non era una 'battuta' o una 'offesa' ma semplicemente satira nel senso + sublime del termine .. i commenti che ho letto ad inizio post lo confermano..

e infatti una persona intelligente come ferrara l'ha capito

per quanto non sopporti ferrara, è tutt'altro che stupido appunto e pure lui ha riconosciuto il valore artistico della battuta, rilevando però il fatto che non era il caso di fare questo tipo di satira in quella situazione


c'è anche da dire che a la7 hano sbandierato dappertutto "luttazzi torna senza censure" e si è visto come è finita

SquallSed
11-12-2007, 15:23
sicuro ? :stordita: secondo me gliel'hanno dovuta spiegare :O

secondo me gli hanno spiegato cosa dire in merito alla questione (di cui secondo me all'inizio non sapeva niente...No comment No comment...)

SquallSed
11-12-2007, 15:25
ma la cosa più esilarante sapete qual è?

che c'è chi sostiene ancora che sia stavo volgare e cacciato per quel motivo...

quando i fatti sembrano chiarissimi : 6 puntata sull'enciclica

possibilità rinforzata dalla replica di giovedì (è inspiegabile mandare una replica e fermare il programma una settimana dopo la puntata incriminata)

linuxianoxcaso
11-12-2007, 15:26
secondo me gli hanno spiegato cosa dire in merito alla questione (di cui secondo me all'inizio non sapeva niente...No comment No comment...)

hai ucciso la battuta :(

SquallSed
11-12-2007, 15:37
hai ucciso la battuta :(

la mia è satira!cosa capisci te :O

linuxianoxcaso
11-12-2007, 15:41
la mia è satira!cosa capisci te :O

scusa hai ragione http://img370.imageshack.us/img370/4115/iconredfacead2.gif

Marco!
11-12-2007, 15:56
credete che si potrà vedere la puntata sull'enciclica da qualche parte?

linuxianoxcaso
11-12-2007, 16:15
credete che si potrà vedere la puntata sull'enciclica da qualche parte?

se , come è stato detto, il girato e le puntate precedenti sono state cancellate temo proprio di no :(

linuxianoxcaso
11-12-2007, 16:23
se , come è stato detto, il girato e le puntate precedenti sono state cancellate temo proprio di no :(

come non detto http://www.danieleluttazzi.it/node/321 :O

sander4
11-12-2007, 16:42
come non detto http://www.danieleluttazzi.it/node/321 :O

speriamo bene...

giannola
11-12-2007, 16:44
mah... sinceramente già un poeta che si "vanta" tale sinceramente lascia il tempo che trova


lo stesso allora si deve dire di luttazzi quando nel suo blog ha definito il suo lavoro arte ;)

http://www.danieleluttazzi.it/node/319

Marco!
11-12-2007, 16:58
come non detto http://www.danieleluttazzi.it/node/321 :O


bene, speriamo venga trasmessa da qualche parte.

gianly1985
11-12-2007, 17:00
lo stesso allora si deve dire di luttazzi quando nel suo blog ha definito il suo lavoro arte ;)

http://www.danieleluttazzi.it/node/319

Se vabbè....ti metti sullo stesso piano di luttazzi....magari lui dopo una carriera ventennale e riconoscimenti da ogni dove se lo può permettere...

giannola
11-12-2007, 17:05
Se vabbè....ti metti sullo stesso piano di luttazzi....magari lui dopo una carriera ventennale e riconoscimenti da ogni dove se lo può permettere...

illustrami questi riconoscimenti.

portami l'elenco dei critici (accreditati) che affermano che il lavoro di luttazzi è arte.

Pure io scrivo da 20 anni, mica c'è bisogno di andare in tv.:O

SquallSed
11-12-2007, 17:07
illustrami questi riconoscimenti.

portami l'elenco dei critici (accreditati) che affermano che il lavoro di luttazzi è arte.

Pure io scrivo da 20 anni, mica c'è bisogno di andare in tv.:O

se vabbè quà siamo a livelli epici :rotfl:

giannola
11-12-2007, 17:33
se vabbè quà siamo a livelli epici :rotfl:

non hai altro con cui argomentare ? :mbe:

In mancanza di alterantive non vedo alcuna differenza: luttazzi si ritiene un artista, ed io un poeta.

rikyxxx
11-12-2007, 17:33
portami l'elenco dei critici (accreditati) che affermano che il lavoro di luttazzi è arte.

Prima dammi l'elenco (accreditato) di tutti i critici (accreditati) e illustarmi i loro riconoscimenti (accreditati).

:fagiano: :fagiano: :fagiano:

gianly1985
11-12-2007, 17:33
illustrami questi riconoscimenti.

portami l'elenco dei critici (accreditati) che affermano che il lavoro di luttazzi è arte.

Pure io scrivo da 20 anni, mica c'è bisogno di andare in tv.:O

:muro:
Inutile discutere...
Ps: pure io scrivo da 20anni, all'inizio facevo tante pagine di "a", poi sono passato alla "b" e in men che non si dica alla "c"...

Pps: financhè i futuristi prima di decidere di mandare a fanc*lo tutto quanto se l'erano studiata la letteratura...nutro seri dubbi sul tuo valore come poeta se non ti sei fatto una SOLIDA cultura sulla letteratura che ti ha "preceduto" (oddio :stordita:), compreso il mondo classico da cui non puoi prescindere per capire tutto il resto. Ma questa è una mia opinione...

linuxianoxcaso
11-12-2007, 17:42
non hai altro con cui argomentare ? :mbe:

In mancanza di alterantive non vedo alcuna differenza: luttazzi si ritiene un artista, ed io un poeta.

io mi ritengo un fisico nucleare :O ma non ho mica studiato fisica :boh:

gianly1985
11-12-2007, 17:42
non hai altro con cui argomentare ? :mbe:

In mancanza di alterantive non vedo alcuna differenza: luttazzi si ritiene un artista, ed io un poeta.

Ma siamo bambini? Ma ti sembra normale il discorso che stai facendo? :doh:
Già il fatto che lui riempe i teatri, gli si affida la traduzione di testi di woody allen, è stato chiamato a fare l'autore televisivo in america, e tutte le altre mirabolanti cose che tu sapresti se, come ho suggerito più volte nel 3d, avessi letto per intero la sua biografia su wikipedia (ma mi sembri propenso solo a scrivere più che a leggere), mentre tu stai li a suonartela e cantartela autoreferenzialmente, dovrebbe farti riflettere :rolleyes:

SquallSed
11-12-2007, 17:44
non hai altro con cui argomentare ? :mbe:

In mancanza di alterantive non vedo alcuna differenza: luttazzi si ritiene un artista, ed io un poeta.


ok,allora io sono un grande filosofo :O

Leron
11-12-2007, 17:46
illustrami questi riconoscimenti.

portami l'elenco dei critici (accreditati) che affermano che il lavoro di luttazzi è arte.

Pure io scrivo da 20 anni, mica c'è bisogno di andare in tv.:O

dopo questa possiamo anche chiudere il thread, siamo in presenza di un sommo poeta che scrive da 20 anni e che non sa cosa sia la satira :D

scherzi a parte dai per favore, stiamo cadendo nel ridicolo ;) evitiamo che è meglio

ps: per le produzioni di luttazzi qui trovi un po' di materiale
http://it.wikipedia.org/wiki/Daniele_Luttazzi


ora siamo in attesa delle tue produzioni ventennali :)

giannola
11-12-2007, 18:13
dopo questa possiamo anche chiudere il thread, siamo in presenza di un sommo poeta che scrive da 20 anni e che non sa cosa sia la satira :D
:mbe: ho mai detto di essere un sommo poeta ?
scrivo poesie, come dovrei chiamarmi imbianchino ?

Che non so cosa sia la satira è una tua affermazione soggettiva.


scherzi a parte dai per favore, stiamo cadendo nel ridicolo ;) evitiamo che è meglio

non dipende certo da me.

ps: per le produzioni di luttazzi qui trovi un po' di materiale
http://it.wikipedia.org/wiki/Daniele_Luttazzi

uh cavolo ha vinto la zanzara d'oro. :asd:


ora siamo in attesa delle tue produzioni ventennali :)

Se proprio ti interessa alcune delle mie produzioni le trovi proprio qui in sezione letteratura. :O

Inoltre in sign ho un link ad un trattato filosofico in cui applico le leggi della termodinamica in ambito sociologico.


P.S. adesso sono in attesa delle tue credenziali.:O

P.P.S. tra le altre cose mia sorella aveva già pubblicato un libro.

Leron
11-12-2007, 18:15
:mbe: ho mai detto di essere un sommo poeta ?
scrivo poesie, come dovrei chiamarmi imbianchino ?

Che non so cosa sia la satira è una tua affermazione soggettiva.


lo hai dimostrato in questo thread ;)

SquallSed
11-12-2007, 18:16
Inoltre io sono un poeta, l'arte ce l'ho nel sangue. :O :O



:read:

Leron
11-12-2007, 18:16
P.S. adesso sono in attesa delle tue credenziali.:O

educatore, studente in scienze dei beni culturali, che a differenza tua ha studiato satira :)


ma lasciamo stare preferisco il poeta che compone da 20 anni nella sezione letteratura di un forum di informatica che sa cos'è la satira ma non ha letto aristofane :D


sinceramente dai... ho capito che fa figo ma tu stesso hai detto di non voler studiare perchè "questo ti impedisce di avere un'opinione" quindi se permetti mi rimuovo dal thread, sinceramente finchè si è in grado di instaurare una discussione basata su STUDI VERI è un conto, ma palrare di satira con uno che dice di sapere cosa sia ma dimostra il contrario è abbastanza inutile
:read:

infatti, non ho detto sono un grande poeta. :O

non mi permetterei mai.

ma se uno è un poeta, vuol dire che ha un animo artistico.
ti lascio alla tua "arte nel sangue" e al tuo "animo artistico" che ti consente di conoscere la satira senza studiarla :D

saluti

giannola
11-12-2007, 18:18
:read:

infatti, non ho detto sono un grande poeta. :O

non mi permetterei mai.

ma se uno è un poeta, vuol dire che ha un animo artistico.

giannola
11-12-2007, 18:23
lo hai dimostrato in questo thread ;)

io non ho dimostrato nulla e nemmeno tu.

educatore, studente in scienze dei beni culturali, che a differenza tua ha studiato satira :)


anch'io ho dato all'uni psicologia, ma certo non vado in giro a dire io so cos'è la psicologia e voi no.


ma lasciamo stare preferisco il poeta che compone da 20 anni nella sezione letteratura di un forum di informatica che sa cos'è la satira ma non ha letto aristofane :D

Spiacente di informarti che la conoscenza dei precursori non implica assolutamente la bravura.

Ci sono tanti che possono studiare filosofia o matematica o satira per una vita ma non riusciranno mai a creare qualcosa di originale.
Il talento non si acquista con lo studio ce l'hai oppure no.

Beelzebub
11-12-2007, 18:28
Oh bella..
Stai forse dicendo che il pubblico del teatro ha il dovere di informarsi su ciò che andrà a vedere, mentre il pubblico televisivo è esentato da quest'onere?
E per quale motivo, di grazia?

Beh, che tra pubblico televisivo e pubblico di teatro ci sia una notevole differenza lo dice lo stesso Luttazzi:

«Col pubblico televisivo l'approccio è senz'altro diverso, perché la televisione è un mezzo grossolano e l'ironia, per esempio, non passa o passa parecchio inosservata. (...) E quindi devi ricorrere solamente ad effetti di massa, all'equivalente retorico della "esplosione": devono essere battute secche e molto evidenti. A teatro invece e sulla pagina scritta puoi permetterti cose più sottili: la satira, l'ironia, le assurdità un po' particolari che in televisione non vengono accettate. »

A 'sto punto però, mi viene da pensare che Decameron fosse un programma consapevolmente sperimentale e "azzardato", nonostante l'orario di programmazione...

gianly1985
11-12-2007, 18:28
Ci sono tanti che possono studiare filosofia o matematica o satira per una vita ma non riusciranno mai a creare qualcosa di originale.
Il talento non si acquista con lo studio ce l'hai oppure no.

Qualcuno ha detto questo? Quello che non è vero è il viceversa per quel che mi riguarda...che si possa essere poeta prescindendo da tutto il resto...
Ps: quanta volgarità

SquallSed
11-12-2007, 18:30
infatti, non ho detto sono un grande poeta. :O

non mi permetterei mai.

ma se uno è un poeta, vuol dire che ha un animo artistico.


non è assolutamente vero, puoi essere anche poeta ma non avere nulla di artistico.

solo col talento,non vai da nessuna parte :)

Leron
11-12-2007, 18:30
io non ho dimostrato nulla e nemmeno tu.

ti abbiamo (e parlo di abbiamo perchè insieme a me ci sono almeno altri tre quattro utenti) postato fior fior di link per spiegarti cosa sia la satira e questo thread è pieno di miei post dove spiego PERCHE' quella di luttazzi è satira. se non leggi non è colpa mia ;)



anch'io ho dato all'uni psicologia, ma certo non vado in giro a dire io so cos'è la psicologia e voi no.
se uno che non ha la più pallida idea di cosa sia la satira (lo hai detto in questo stesso post) si permette di venire a dire cosa è la satira, allora lo riprendo eccome dato che parla A VANVERA






Spiacente di informarti che la conoscenza dei precursori non implica assolutamente la bravura.
la conoscenza apre la mente, la conoscenza è lo strumento che permette di avere PIU' cognizione nell'elaborare i concetti. se non studi l'italiano non avrai mai una ricchezza di vocabolario adatta per affrontare un lavoro come quello del poeta.

e sinceramente questa tua affermazione mi fa venire non pochi dubbi sul tuo "essere poeta"





Ci sono tanti che possono studiare filosofia o matematica o satira per una vita ma non riusciranno mai a creare qualcosa di originale.
Il talento non si acquista con lo studio ce l'hai oppure no.
sono tre semplici affermazioni


1. per sapere cos'è la satira devi averla studiata
2. per poter dire che quella di luttazzi non è satira devi prima sapere cos'è la satira
3. tu non hai studiato nulla di satira, di conseguenza non sai cosa sia di conseguenza non hai le competenze necessarie per giudicare il lavoro di luttazzi.


è abbastanza limpido, poi possiamo qui a dirci cavolate per tutta la sera ma ho la seria confinzione che mi stai solo prendendo in giro, perchè stiamo arrivando al grottesco (e penso che qua dentro se ne siano accorti tutti)

giannola
11-12-2007, 18:30
sinceramente dai... ho capito che fa figo ma tu stesso hai detto di non voler studiare perchè "questo ti impedisce di avere un'opinione" quindi se permetti mi rimuovo dal thread, sinceramente finchè si è in grado di instaurare una discussione basata su STUDI VERI è un conto, ma palrare di satira con uno che dice di sapere cosa sia ma dimostra il contrario è abbastanza inutile


ti lascio ai tuoi studi veri allora :D

ti lascio alla tua "arte nel sangue" e al tuo "animo artistico" che ti consente di conoscere la satira senza studiarla :D

saluti

eh, vedi, io sono fortunato. :)

giannola
11-12-2007, 18:31
Qualcuno ha detto questo? Quello che non è vero è il viceversa per quel che mi riguarda...che si possa essere poeta prescindendo da tutto il resto...
Ps: quanta volgarità

oh bella e che è sta storia della volgarità ? :mbe:

Leron
11-12-2007, 18:34
ti lascio ai tuoi studi veri allora :D


grazie, così potrò avere una maggior competenza nel poter giudicare un lavoro satirico




eh, vedi, io sono fortunato. :)

unto dal signore :asd:

Leron
11-12-2007, 18:35
oh bella e che è sta storia della volgarità ? :mbe:

vedi treccani :D

http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20059871&postcount=510

Cisto
11-12-2007, 19:00
Copio un intervento di Luttazzi sul suo blog:


Al Direttore di Repubblica:

è disarmante vedere firme celebri annaspare di fronte alla satira e alla sua natura. Quello della volgarità, da sempre, è il pretesto principe di chi vuole tappare la bocca alla satira. Che sia chiaro una volta per tutte ( i furbastri più o meno interessati mi hanno un po' stufato ): la volgarità è la TECNICA della satira. Con questa tecnica, la satira esprime idee e opinioni. Censurare la satira ( in nome del cattivo gusto o di altri princìpi volatili e capziosi ) è censurare le opinioni. E' fascismo. Chi si attarda in disquisizioni sul buon gusto è un censore. Punto. L'unico limite lo stabilisce la legge: diffamazione, calunnia. La satira è arte: o è totalmente LIBERA, o non è satira. Se io parlo del sostegno immondo di Ferrara alla guerra criminale di Bush, Blair e Berlusconi in Iraq, e voi vi scandalizzate dei toni satirici invece che di Abu Grahib o del napalm a Falluja, la vostra scala di valori è corrotta. Era questo il significato di quel monologo. Come volevasi dimostrare.

SquallSed
11-12-2007, 19:03
Originariamente inviato da Daniele Luttazzi
Al Direttore di Repubblica:

è disarmante vedere firme celebri annaspare di fronte alla satira e alla sua natura. Quello della volgarità, da sempre, è il pretesto principe di chi vuole tappare la bocca alla satira. Che sia chiaro una volta per tutte ( i furbastri più o meno interessati mi hanno un po' stufato ): la volgarità è la TECNICA della satira. Con questa tecnica, la satira esprime idee e opinioni. Censurare la satira ( in nome del cattivo gusto o di altri princìpi volatili e capziosi ) è censurare le opinioni. E' fascismo. Chi si attarda in disquisizioni sul buon gusto è un censore. Punto. L'unico limite lo stabilisce la legge: diffamazione, calunnia. La satira è arte: o è totalmente LIBERA, o non è satira. Se io parlo del sostegno immondo di Ferrara alla guerra criminale di Bush, Blair e Berlusconi in Iraq, e voi vi scandalizzate dei toni satirici invece che di Abu Grahib o del napalm a Falluja, la vostra scala di valori è corrotta. Era questo il significato di quel monologo. Come volevasi dimostrare.


abu ghraib ti dice niente? + ferrara fervido invocatore della guerra in iraq..

grande luttazzi

stbarlet
11-12-2007, 19:18
grande luttazzi



Vorrei tanto postare un articolo di Travaglio su Panebianco :asd:

giannola
11-12-2007, 19:25
ti abbiamo (e parlo di abbiamo perchè insieme a me ci sono almeno altri tre quattro utenti) postato fior fior di link per spiegarti cosa sia la satira e questo thread è pieno di miei post dove spiego PERCHE' quella di luttazzi è satira. se non leggi non è colpa mia ;)


quale parte di "per me quella di luttazzi non è satira" fin'ora ti è sfuggita ?

se uno che non ha la più pallida idea di cosa sia la satira (lo hai detto in questo stesso post) si permette di venire a dire cosa è la satira, allora lo riprendo eccome dato che parla A VANVERA

http://www.etimo.it/?term=satira

basta informarsi. :stordita:

peraltro non c'è nemmeno bisogno di farsi un corso di storia della satira per sapere di cosa si tratta.

Sarebbe a dire che per capire cosa è un arcobaleno non c'è bisogno di un compendio di Fisica.

Sembri quasi un nichilista.

la conoscenza apre la mente, la conoscenza è lo strumento che permette di avere PIU' cognizione nell'elaborare i concetti. se non studi l'italiano non avrai mai una ricchezza di vocabolario adatta per affrontare un lavoro come quello del poeta.

vero, ma non dà vita alla creatività.
Maggiori cognizioni non ti danno la capacità di fare arte.

Ci vuole l'italiano certo.
Poi uno può iniziare rifacendosi a qualche poeta affine come per me lo è stato bukovski.
Ma lo stile alla fine dev'essere il proprio e non l'insieme delle nozioni della storia della poesia.

e sinceramente questa tua affermazione mi fa venire non pochi dubbi sul tuo "essere poeta"


questo perchè non hai mai letto qualcosa di mio; proprio tu parlavi di non criticare senza conoscere.:)

sono tre semplici affermazioni


1. per sapere cos'è la satira devi averla studiata
2. per poter dire che quella di luttazzi non è satira devi prima sapere cos'è la satira
3. tu non hai studiato nulla di satira, di conseguenza non sai cosa sia di conseguenza non hai le competenze necessarie per giudicare il lavoro di luttazzi.

1. falso esiste il concetto generale, poi ci sono tutti i casi particolari.

2. idem come sopra, luttazzi è un caso particolare tra i tanti satiristi.

3. ho il concetto di satira, poi lo applico caso per caso, è semplice, direi matematico.


è abbastanza limpido, poi possiamo qui a dirci cavolate per tutta la sera ma ho la seria confinzione che mi stai solo prendendo in giro, perchè stiamo arrivando al grottesco (e penso che qua dentro se ne siano accorti tutti)


se tu hai questa convinzione non posso farci niente io esprimo le mie idee in totale buona fede.


grazie, così potrò avere una maggior competenza nel poter giudicare un lavoro satirico

buon lavoro.:)

unto dal signore :asd:

sei un blasfemo e non c'è niente da ridere.

Ti invito a non ripeteti con queste battute poco pulite a maggior ragione perchè sei un moderatore.

vedi treccani :D

http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20059871&postcount=510


in questo caso sono spiacente di dirti come prima che la creatività artistica, la vena, non ce l'hanno tutti, per quanto possano studiare, ecc.; altrimenti tutti sarebbero artisti e sappiamo che non è così.

E non si tratta di essere inferiori, semmai diversi, qui parliamo di attitudini, di tendenze.

Il_Grigio
11-12-2007, 19:25
visto che la nozione di "satira" rimane un privilegio di pochi, mi terrò basso:

"a me non mi" (:D) piace Luttazzi.
se la sua è satira (e questo lo lascio stabilire ha chi ha le doti/conoscenze adeguate), allora non apprezzo la satira.

:boh:

soggettivissimamente parlando :)

linuxianoxcaso
11-12-2007, 19:27
Vorrei tanto postare un articolo di Travaglio su Panebianco :asd:

Link :asd:

ronin17
11-12-2007, 19:31
ma luttazzi perche non si fa un suo canale visto che non lo capisce nessuno?

ania
11-12-2007, 19:34
*

Lucrezio
11-12-2007, 19:41
Mi fa un po' strano ma...
Leron e Giannola, siete entrambi ammoniti per polemica personale
Giannola sei sospeso 3 giorni per doppia ammonizione

retyty85
11-12-2007, 20:01
Quella che Luttazzi ha descritto è la più pulita tra le rappresentazioni che si possano ottenere da quei cinque... oscene e volgari sono le altre.

gianly1985
11-12-2007, 20:25
visto che la nozione di "satira" rimane un privilegio di pochi, mi terrò basso:

"a me non mi" (:D) piace Luttazzi.
se la sua è satira (e questo lo lascio stabilire ha chi ha le doti/conoscenze adeguate), allora non apprezzo la satira.

:boh:

soggettivissimamente parlando :)

Questo è parlare ;)
Equilibrato e con i piedi per terra.

Aes Sedai
11-12-2007, 20:29
illustrami questi riconoscimenti.

portami l'elenco dei critici (accreditati) che affermano che il lavoro di luttazzi è arte.

Pure io scrivo da 20 anni, mica c'è bisogno di andare in tv.:O

io non so darti i riferimenti che chiedi, però ti posso dire che 'a naso' quello che fa ha e ha fatto finora luttazzi ha sempre avuto un metodo e anzi c'è un continuo stimolo nel suscitare nell'ascoltatore emozioni , nello spiazzarlo, e infine nel convincerlo di un punto di vista che può anche non essere condiviso ma che è sempre originale .. che RARAMENTE ho visto in altri personaggi televisivi.

Spesso ci si limita a solleticare i bassi istinti del pubblico con risate facili e battute divertenti ma scontate, Luttazzi invece può anche non far 'ridere' ma comunque sia ti fa sempre e comunque pensare.

Inoltre vorrei anche far notare che Decameron significa ben qualcosa... dal libro al film di Pasolini l'immagine citata da luttazzi ci sta veramente tutta

StefAno Giammarco
12-12-2007, 01:57
visto che la nozione di "satira" rimane un privilegio di pochi, mi terrò basso:

"a me non mi" (:D) piace Luttazzi.
se la sua è satira (e questo lo lascio stabilire ha chi ha le doti/conoscenze adeguate), allora non apprezzo la satira.

:boh:

soggettivissimamente parlando :)

E allora buttiamoci nella stessa vasca intanto che aspettiamo la Santanché :D

PS per chi non avesse studiato la satira traduco: sono d'accordo con Il_Grigio :read: :ciapet:

groot
12-12-2007, 08:20
Molti si sono astenuti dal rispondere alla questione politica di luttazzi... :stordita:

LucaTortuga
12-12-2007, 09:40
Beh, che tra pubblico televisivo e pubblico di teatro ci sia una notevole differenza lo dice lo stesso Luttazzi:

«Col pubblico televisivo l'approccio è senz'altro diverso, perché la televisione è un mezzo grossolano e l'ironia, per esempio, non passa o passa parecchio inosservata. (...) E quindi devi ricorrere solamente ad effetti di massa, all'equivalente retorico della "esplosione": devono essere battute secche e molto evidenti. A teatro invece e sulla pagina scritta puoi permetterti cose più sottili: la satira, l'ironia, le assurdità un po' particolari che in televisione non vengono accettate. »


Beh, mi pare che Luttazzi consideri la questione dal punto di vista di "cosa funziona in tv e cosa in teatro".
Io mi riferivo a ciò che sosteneva un altro utente (stessa tesi, peraltro, di G. Ferrara) secondo il quale la natura "generalista" del pubblico televisivo imporrebbe all'attore dei limiti di "buon gusto" invalicabili.

joesun
12-12-2007, 09:44
da un commento al blog di Luttazzi:

Carissimo Daniele, rileggendo "Le Belle Bandiere" di Pier Paolo Pasolini ho trovato un suo commento sulla censura piú attuale che mai (e sono passati 47 anni!!!):
"Opinioni sulla censura" di Pier Paolo Pasolini, "Vite Nuove" 17 dicembre 1960:
"Cerco di riprodurmi nell'immaginazione la meccanica di quel sentimento, o sensazione, o gruppo di sensazioni, che prova una persona nell'atto di scandalizzarsi. Beh, mi sembra che, per un gruppo ben determinato di persone, la cosa consista in questo: nel dolore, prima di tutto, di non fare ció che fanno i personaggi che scandalizzano (cioè in una specie di gelosia), e di non farlo per una specie di autoproibizione che esaspera, poi, tale dolore; questo primo sentimento indistinto di rabbia e di angoscia si tramuta immediatamente in indignazione conformista: ossia la morale corrente si impadronisce subito di quell'istintiva e irrazionale commozione, la fa sua e le dá i suoi argomenti. Con i quali lo scandalizzato si difende dalla tentazione... Insomma sulla censura si compie molto spesso un grande errore: quello di accettare la discussione sul piano su cui la pongono i censori: cioé sul piano moralistico-sessuale. Invece no: bisogna ignorare totalmente il loro ipocrita prestesto: é tanto chiaro che lo capisce anche un bambino, che la CENSURA É SOPRATTUTTO UN FATTO POLITICO, dove il sesso é una semplice e spudorata elusione... La censura intimidisce, minaccia ... pone al pubblico un falso obiettivo, distorcendo completamente la sua capacitá di comprensione ... getta il discredito, la denigrazione, lo scandalo sull'autore, il quale perde cosí di rispettabilitá e di attendibilitá. E questo é il risultato veramente piú diabolico ..."
Un forte abbraccio! Giorgia

fonte (http://www.danieleluttazzi.it/node/323)

e poi una bella replica a Scalfari:

Replica

Al Direttore di Repubblica:

è disarmante vedere firme celebri annaspare di fronte alla satira e alla sua natura. Quello della volgarità, da sempre, è il pretesto principe di chi vuole tappare la bocca alla satira. Che sia chiaro una volta per tutte ( i furbastri più o meno interessati mi hanno un po' stufato ): la volgarità è la TECNICA della satira. Con questa tecnica, la satira esprime idee e opinioni. Censurare la satira ( in nome del cattivo gusto o di altri princìpi volatili e capziosi ) è censurare le opinioni. E' fascismo. Chi si attarda in disquisizioni sul buon gusto è un censore. Punto. L'unico limite lo stabilisce la legge: diffamazione, calunnia. La satira è arte: o è totalmente LIBERA, o non è satira. Se io parlo del sostegno immondo di Ferrara alla guerra criminale di Bush, Blair e Berlusconi in Iraq, e voi vi scandalizzate dei toni satirici invece che di Abu Grahib o del napalm a Falluja, la vostra scala di valori è corrotta. Era questo il significato di quel monologo. Come volevasi dimostrare.

Daniele Luttazzi

fonte (http://www.danieleluttazzi.it/node/322)

SquallSed
12-12-2007, 10:06
SERATA DECAMERON SESTA PUNTATA

Il prossimo martedì ( 18 dicembre ), ore 21, SERATA DECAMERON al teatro Ambra Jovinelli, Roma. Rifaremo LIVE la SESTA PUNTATA mai trasmessa di Decameron. La serata è organizzata dall'associazione Articolo 21. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Ci vediamo là.
By Daniele Luttazzi at 12 Dic 2007 - 10:25 | blog di Daniele Luttazzi | accedi o registrati per inviare commenti


da:

www.luttazzi.it


:O

gianly1985
12-12-2007, 10:16
Quoto PASOLINI :)

Solertes
12-12-2007, 10:27
Molti si sono astenuti dal rispondere alla questione politica di luttazzi... :stordita:

Io penso che non sia rilevante la questione politica in questo caso.

LucaTortuga
12-12-2007, 10:34
Io penso che non sia rilevante la questione politica in questo caso.

Io penso, invece, che sia l'unica questione rilevante.


Se io parlo del sostegno immondo di Ferrara alla guerra criminale di Bush, Blair e Berlusconi in Iraq, e voi vi scandalizzate dei toni satirici invece che di Abu Grahib o del napalm a Falluja, la vostra scala di valori è corrotta. Era questo il significato di quel monologo.

Haikoan
12-12-2007, 10:46
Io penso, invece, che sia l'unica questione rilevante.

esatto.

ad ogni modo credo che chi ha detto che Luttazzi è volgare, che dice cose disgustose, ha perfettamente ragione...:D

purtroppo però queste persone mettono avanti il buongusto al significato intrinseco di quelle frasi... bisogna disgustarsi di quest'ultimo non delle frasi prese di per sè...

ma dire che hanno fatto bene a licenziare luttazzi perchè volgare vuol dire favorire la censura della libertà di espressione (di cui la satira fa pienamente parte).

l'ho scritto qui ieri sera (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20067721&postcount=160)

joesun
12-12-2007, 10:51
esatto.

ad ogni modo credo che chi ha detto che Luttazzi è volgare, che dice cose disgustose, ha perfettamente ragione...:D

purtroppo però queste persone mettono avanti il buongusto al significato intrinseco di quelle frasi... bisogna disgustarsi di quest'ultimo non delle frasi prese di per sè...

ma dire che hanno fatto bene a licenziare luttazzi perchè volgare vuol dire favorire la censura della libertà di espressione (di cui la satira fa pienamente parte).

l'ho scritto qui ieri sera (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20067721&postcount=160)

questo è sintomatico di come sia stato demolito quasi completamente la percezione della satira nel popolo italiano (se ce ne fosse mai stato).

è veramente triste vedere come il significato delle battute di luttazzi resti completamente incompreso, mentre viene colto soltanto il valore assoluto delle singole parole.
questa è povertà intellettuale :( uno dei tantri motivi per cui la povera italia non si rialzerà mai :(

gianly1985
12-12-2007, 10:56
Io penso che non sia rilevante la questione politica in questo caso.

Azz dire questo subito sotto un estratto di Pier Paolo Pasolini (scritto 40anni fa) che afferma l'esatto opposto (cioè che l'ALTRA questione, quella che tu ritieni realmente rilevante, sia solo una scusa ipocrita) è una scelta molto...coraggiosa :) Ovviamente ognuno la pensa a modo suo eh, ci mancherebbe...però non so, credo che mi fiderò di pasolini :stordita: :D

LucaTortuga
12-12-2007, 10:58
questa è povertà intellettuale :( uno dei tanti motivi per cui la povera italia non si rialzerà mai :(

Povertà intellettuale in moltissimi casi, sono d'accordo, disonestà intellettuale in molti altri (quelli in cui i mezzi culturali ci sono, ma si fa finta di non capire lo stesso).
Sia ben chiaro che non mi sto riferendo ad utenti del forum, ma agli italiani nel loro complesso (con un occhio di riguardo a giornalisti e critici di cui ho potuto leggere le opinioni in merito).

joesun
12-12-2007, 11:02
Povertà intellettuale in moltissimi casi, sono d'accordo, disonestà intellettuale in molti altri (quelli in cui i mezzi culturali ci sono, ma si fa finta di non capire lo stesso).
Sia ben chiaro che non mi sto riferendo ad utenti del forum, ma agli italiani nel loro complesso (con un occhio di riguardo a giornalisti e critici di cui ho potuto leggere le opinioni in merito).

d'accordo. i critici più "ufficialmente acuti" sono sicuramente disonesti e non poveri.

Marco!
12-12-2007, 11:05
SERATA DECAMERON SESTA PUNTATA

Il prossimo martedì ( 18 dicembre ), ore 21, SERATA DECAMERON al teatro Ambra Jovinelli, Roma. Rifaremo LIVE la SESTA PUNTATA mai trasmessa di Decameron. La serata è organizzata dall'associazione Articolo 21. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Ci vediamo là.
By Daniele Luttazzi at 12 Dic 2007 - 10:25 | blog di Daniele Luttazzi | accedi o registrati per inviare commenti


da:

www.luttazzi.it


:O

grandissimi, qualcuno deve registrare e mettere su internet.

Solertes
12-12-2007, 11:17
Io penso, invece, che sia l'unica questione rilevante.

Parlavo del "colore" di Luttazzi...insomma, delle beghe interne alla politica nazionale...effettivamente la posizione di Luttazzi su certi avvenimenti è stata al 99% il motivo del siluramento....ma dal punto di vista dell'intervento nei conflitti vari, non mi pare la sinistra (eccetto l'ala radicale e Verdi) si sia mai tirata indietro....vabbè ci siamo capiti (spero)

SquallSed
12-12-2007, 11:35
grandissimi, qualcuno deve registrare e mettere su internet.

credo proprio di si :)

SquallSed
12-12-2007, 11:38
SERATA DECAMERON SESTA PUNTATA

Per una catena di equivoci che capitano durante gli uragani, il teatro Ambra Jovinelli in realtà martedì 18 non è disponibile. Stiamo cercando un teatro più capiente ( erano già arrivate tremila telefonate! ). Stay tuned.

groot
12-12-2007, 11:39
Io penso che non sia rilevante la questione politica in questo caso.

Non è rilevante ma esiste.

MetalWarrior
12-12-2007, 17:08
Scusate se non ho letto tutti gli interventi che si sono susseguiti dal mio ultimo post.

1) Io penso che, chi dice che Luttazzi non ha offeso nessuno, dovrebbe immaginare una persona a lui cara distesa in quella vasca al posto di Ferrara e trarre le dovute conclusioni (su sè stesso e sulle proprie idee, non su Ferrara).

2) Ho visto qualcosa di Luttazzi e devo ammettere che ha un suo stile e che talvolta fa sorridere (amaro ma fa sorridere). Ogni volta che vedo il telefilm Malcom PIANGO dalle risate. Sarò un povero ignorante mentalmente limitato ma continuerò a guardarmi Malcom.

3) La satira, come tutta l'arte, è ampiamente criticabile, sotto tutti i punti di vista.
Viviamo sotto la dittatura dell'arte adesso? Pure quella ci mancava...
Quando leggo:

"La satira esprime idee e opinioni, censurare la satira (in nome del cattivo gusto o di altri principi volatili e capziosi) è censurare le opinioni. E' fascismo."

capisco che quest'uomo (è Luttazzi ce scrive) non ha capito un tubo, di libertà, di opinioni, di fascismo.
Bollare come fascista chiunque la pensi diversamente e fa valere legalmente i propri diritti (come quello di mandare in onda o meno un programma) è una tecnica parecchio vecchia che non fà più neppure un grande effetto.
Quando poi leggo:

"Chi si attarda in disquisizioni sul buon gusto è un censore. Punto."

mi illumino d'immenso, perchè quel PUNTO tra due punti senza verbi, soggetti e predicati è assai esemplificativo della propensione al dialogo di Luttazzi.

Il suo problema, mi pare, è che lui sa già. Ha capito tutto della vita, chi la pensa diversamente è un fascista, un critico da strapazzo, un ignorante etc. etc.
Se lui è felice così di sicuro io non mi lamento (basta che non mi tolgano Malcom!).
Quello che mi lascia molto perplesso è che persone come lui vengano celebrate come geni nei confronti dei quali non è lecito il dissenso.
Ho letto le risposte a "La 7" di alcuni suoi fans. ALCUNI covavano un odio spaventoso e sono arrivati ad insulti pesanti (ovviamente volgari, come il loro Maestro insegna) e i più folli alle minacce di morte.
Non che sia colpa di Luttazzi, per carità, ma se fossi in lui mi chiederi come mai certi invasati mi ammirino tanto. (NB: non erano pochi ma comunque una minoranza)

groot
12-12-2007, 17:36
Scusate se non ho letto tutti gli interventi che si sono susseguiti dal mio ultimo post.

1) Io penso che, chi dice che Luttazzi non ha offeso nessuno, dovrebbe immaginare una persona a lui cara distesa in quella vasca al posto di Ferrara e trarre le dovute conclusioni (su sè stesso e sulle proprie idee, non su Ferrara).

2) Ho visto qualcosa di Luttazzi e devo ammettere che ha un suo stile e che talvolta fa sorridere (amaro ma fa sorridere). Ogni volta che vedo il telefilm Malcom PIANGO dalle risate. Sarò un povero ignorante mentalmente limitato ma continuerò a guardarmi Malcom.

3) La satira, come tutta l'arte, è ampiamente criticabile, sotto tutti i punti di vista.
Viviamo sotto la dittatura dell'arte adesso? Pure quella ci mancava...
Quando leggo:

"La satira esprime idee e opinioni, censurare la satira (in nome del cattivo gusto o di altri principi volatili e capziosi) è censurare le opinioni. E' fascismo."

capisco che quest'uomo (è Luttazzi ce scrive) non ha capito un tubo, di libertà, di opinioni, di fascismo.
Bollare come fascista chiunque la pensi diversamente e fa valere legalmente i propri diritti (come quello di mandare in onda o meno un programma) è una tecnica parecchio vecchia che non fà più neppure un grande effetto.
Quando poi leggo:

"Chi si attarda in disquisizioni sul buon gusto è un censore. Punto."

mi illumino d'immenso, perchè quel PUNTO tra due punti senza verbi, soggetti e predicati è assai esemplificativo della propensione al dialogo di Luttazzi.

Il suo problema, mi pare, è che lui sa già. Ha capito tutto della vita, chi la pensa diversamente è un fascista, un critico da strapazzo, un ignorante etc. etc.
Se lui è felice così di sicuro io non mi lamento (basta che non mi tolgano Malcom!).
Quello che mi lascia molto perplesso è che persone come lui vengano celebrate come geni nei confronti dei quali non è lecito il dissenso.
Ho letto le risposte a "La 7" di alcuni suoi fans. ALCUNI covavano un odio spaventoso e sono arrivati ad insulti pesanti (ovviamente volgari, come il loro Maestro insegna) e i più folli alle minacce di morte.
Non che sia colpa di Luttazzi, per carità, ma se fossi in lui mi chiederi come mai certi invasati mi ammirino tanto. (NB: non erano pochi ma comunque una minoranza)

spero che leggano in molti.

stbarlet
12-12-2007, 17:46
Scusate se non ho letto tutti gli interventi che si sono susseguiti dal mio ultimo post.

1) Io penso che, chi dice che Luttazzi non ha offeso nessuno, dovrebbe immaginare una persona a lui cara distesa in quella vasca al posto di Ferrara e trarre le dovute conclusioni (su sè stesso e sulle proprie idee, non su Ferrara).

2) Ho visto qualcosa di Luttazzi e devo ammettere che ha un suo stile e che talvolta fa sorridere (amaro ma fa sorridere). Ogni volta che vedo il telefilm Malcom PIANGO dalle risate. Sarò un povero ignorante mentalmente limitato ma continuerò a guardarmi Malcom.

3) La satira, come tutta l'arte, è ampiamente criticabile, sotto tutti i punti di vista.
Viviamo sotto la dittatura dell'arte adesso? Pure quella ci mancava...
Quando leggo:

"La satira esprime idee e opinioni, censurare la satira (in nome del cattivo gusto o di altri principi volatili e capziosi) è censurare le opinioni. E' fascismo."

capisco che quest'uomo (è Luttazzi ce scrive) non ha capito un tubo, di libertà, di opinioni, di fascismo.
Bollare come fascista chiunque la pensi diversamente è una tecnica parecchio vecchia che non fà più neppure un grande effetto.
Quando poi leggo:

"Chi si attarda in disquisizioni sul buon gusto è un censore. Punto."

mi illumino d'immenso, perchè quel PUNTO tra due punti senza verbi, soggetti e predicati è assai esemplificativo della propensione al dialogo di Luttazzi.

Il suo problema, mi pare, è che lui sa già. Ha capito tutto della vita, chi la pensa diversamente è un fascista, un critico da strapazzo, un ignorante etc. etc.
Se lui è felice così di sicuro io non mi lamento (basta che non mi tolgano Malcom!).
Quello che mi lascia molto perplesso è che persone come lui vengano celebrate come geni nei confronti dei quali non è lecito il dissenso.
Ho letto le risposte a "La 7" di alcuni suoi fans. ALCUNI covavano un odio spaventoso e sono arrivati ad insulti pesanti (ovviamente volgari, come il loro Maestro insegna) e i più folli alle minacce di morte.
Non che sia colpa di Luttazzi, per carità, ma se fossi in lui mi chiederi come mai certi invasati mi ammirino tanto. (NB: non erano pochi ma comunque una minoranza)

Ferrara in primis ha accettato la cosa come satira. io non mi sentirei affatto offeso se mi raffigurassero in una scena del genere. Mi farei due grosse risate.. A me malcol non fa neanche sorridere.. come la vogliamo mettere?


Poi guarda.. una cosa è criticare, dire che è volgare ( senza sforzarsi di capire quello che lui vuole dire ) , dire che è esagerato.. un'altra è censurare, soprattutto quando non ha offeso nessuno . Quello è fascismo/comunismo/regime.

Chi critica la sua satira, non sapendo cosa sia la satira, fa uno sbaglio. E' come se io cercassi di correggere un compito di analisi II conoscendo solo la matematica delle elementari, ignorando ogni fondamento del calcolo differenziale.

Poi guarda.. cercare, anche solo provare a screditare Luttazzi e le sue opere, in base ai suoi fans, è un'operazione inutile..

LucaTortuga
12-12-2007, 17:46
1) Io penso che, chi dice che Luttazzi non ha offeso nessuno, dovrebbe immaginare una persona a lui cara distesa in quella vasca al posto di Ferrara e trarre le dovute conclusioni (su sè stesso e sulle proprie idee, non su Ferrara).


:old: Già fatto, non ti preoccupare, e il giudizio non cambia minimamente: non ha offeso nessuno (ne conviene anche il Ferrara medesimo).

Spiegazione:
"Se io parlo del sostegno immondo di Ferrara alla guerra criminale di Bush, Blair e Berlusconi in Iraq, e voi vi scandalizzate dei toni satirici invece che di Abu Grahib o del napalm a Falluja, la vostra scala di valori è corrotta. Era questo il significato di quel monologo."



3) La satira, come tutta l'arte, è ampiamente criticabile, sotto tutti i punti di vista.
Viviamo sotto la dittatura dell'arte adesso? Pure quella ci mancava...
Quando leggo:

"La satira esprime idee e opinioni, censurare la satira (in nome del cattivo gusto o di altri principi volatili e capziosi) è censurare le opinioni. E' fascismo."

capisco che quest'uomo (è Luttazzi ce scrive) non ha capito un tubo, di libertà, di opinioni, di fascismo.


Criticare è una cosa, censurare un'altra.
Liberissima La7 di chiudere il programmi che vuole: certo che se il programma in questione è uno di quelli di maggior ascolto di tutta la rete, qualche sospetto di censura è più che lecito.
Tieni conto che a Luttazzi era stata assicurata, dai vertici della 7, la massima libertà espressiva (senza la quale non avrebbe accettato) e che gli era stato specificamente chiesto di riproporre il suo materiale teatrale.
Bene, quella famosa immagine della vasca girava per i teatri da tempo, ed era addirittura stata pubblicata in un libro.
Se proprio non vogliamo parlare di censura, almeno parliamo di grossolana incompetenza, se non di malafede.

SquallSed
12-12-2007, 17:51
io oramai non replico più, è inutile. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire

ronin17
12-12-2007, 18:01
ma almeno vi paga?

cloud125
12-12-2007, 18:03
bene ... fuori dalle balle i comici da baraccone !
E poi ci si lamenta della tv spazzatura ...
Ma il problema e' che questa e' la televisione che vuole l'itaGLIano medio ...

e pure a legger qua si direbbe che è l'italiano medio a non voler Luttazzi. :stordita:

rikyxxx
12-12-2007, 18:09
3) La satira, come tutta l'arte, è ampiamente criticabile, sotto tutti i punti di vista.
Viviamo sotto la dittatura dell'arte adesso? Pure quella ci mancava...
Quando leggo:

"La satira esprime idee e opinioni, censurare la satira (in nome del cattivo gusto o di altri principi volatili e capziosi) è censurare le opinioni. E' fascismo."

capisco che quest'uomo (è Luttazzi ce scrive) non ha capito un tubo, di libertà, di opinioni, di fascismo.
Bollare come fascista chiunque la pensi diversamente e fa valere legalmente i propri diritti (come quello di mandare in onda o meno un programma) è una tecnica parecchio vecchia che non fà più neppure un grande effetto.
Quando poi leggo:

"Chi si attarda in disquisizioni sul buon gusto è un censore. Punto."

mi illumino d'immenso, perchè quel PUNTO tra due punti senza verbi, soggetti e predicati è assai esemplificativo della propensione al dialogo di Luttazzi.

Il suo problema, mi pare, è che lui sa già. Ha capito tutto della vita, chi la pensa diversamente è un fascista, un critico da strapazzo, un ignorante etc. etc.

Ma ci sei o ci fai???

Il problema del "dissenso" del "pensarla diversamente" esiste solo nella tua testa.

Qui si discute di una tramissione che è stata chiusa:

1) senza motivazione oggettiva: Luttazzi non ha detto nulla di rilevante dal punto di vista del codice civile o penale

2) nonostante il successo di pubblico, in una rete che raramente fa certi ascolti

EDIT:

L'accusa di fascismo è lecita non perchè hai altre idee rispetto a me o Luattazzi, ma perchè appoggi una censura illiberale con discorsi sconclusionati e fuori tema. Insomma pretestuosi.

LucaTortuga
12-12-2007, 18:13
ma almeno vi paga?

Certo e pure bene.
Con una "moneta" che non ha corso legale, ma che considero sommamente preziosa: la sfida intellettuale. ;)

groot
12-12-2007, 18:26
Ma ci sei o ci fai???

...

Tu sei fascista non perchè hai altre idee rispetto a me o Luattazzi, ma perchè appoggi una censura illiberale con discorsi sconclusionati e fuori tema.

e certo.

esserci o farci è da considerare offesa o satira?

rikyxxx
12-12-2007, 19:31
Mi sono espresso frettolosamente... Con quel "Tu sei fascista perchè..." volevo in realtà spiegare il motivo per cui Luttazzi parla giustamente di fascismo, che con tutta evidenza non è quello detto dalla persona in questione.

Ho modificato la frase in tal senso.

- - -

E comunque permettete che mi cadano le OO quando dopo 20 pagine di discussione uno se esce dicendo: "Luttazzi da del fascista a chi non la pensa come lui" :rolleyes:

gianly1985
12-12-2007, 20:03
3) La satira, come tutta l'arte, è ampiamente criticabile, sotto tutti i punti di vista.
Viviamo sotto la dittatura dell'arte adesso? Pure quella ci mancava...


Facevi meglio a leggerlo il thread perchè ti è sfuggito un punto fondamentale: nessuno ha mai detto che sia illegittimo dire "A me luttazzi NON PIACE", anzi è NORMALISSIMO, quello che NON E' LECITO ASSOLUTAMENTE è che un politico o un dirigente o un utente hwu, dall'alto del suo essere....NIENTE (me compreso) rispetto alla letteratura e alla satira in particolare SI PERMETTA di dire "Non è così che si fa satira. Questa non è satira". Questo è INACETTABILE, così come è INACCETTABILE che sulla base di questa "illuminazione" si sospenda la trasmissione.
Lode a Ferrara che ne è uscito come una persona INTELLIGENTE così come io già avevo previsto diverse pagine fa...

~ZeRO sTrEsS~
13-12-2007, 00:13
Facevi meglio a leggerlo il thread perchè ti è sfuggito un punto fondamentale: nessuno ha mai detto che sia illegittimo dire "A me luttazzi NON PIACE", anzi è NORMALISSIMO, quello che NON E' LECITO ASSOLUTAMENTE è che un politico o un dirigente o un utente hwu, dall'alto del suo essere....NIENTE (me compreso) rispetto alla letteratura e alla satira in particolare SI PERMETTA di dire "Non è così che si fa satira. Questa non è satira". Questo è INACETTABILE, così come è INACCETTABILE che sulla base di questa "illuminazione" si sospenda la trasmissione.
Lode a Ferrara che ne è uscito come una persona INTELLIGENTE così come io già avevo previsto diverse pagine fa...

Aggiungo che nessuno costringe a guardare luttazzi a chi non piace, siamo in un paese libero, dove le persone possono scegliere liberamente cosa guardare. Potrei dire che i vari realiti per quanto candidi possano sembrare sono un offesa all'inteligenza umana ma certo non li proibisco e quindi non vedo perché bisogna censurare un comico. Avrá uno share molto piú basso e verrá licenziato per questo ma non perché ha fatto uno spettacolo. Idem per i canali porno, posso dire che sono osceni e irrispettosi ma mica li censuro? chi li vuole vedere sa dove andare, chi altrimenti sa dove non andare, idem dovrebbe essere per tutti i tipi di spettacoli.

Imho luttazzi non a caso ha scelto decameron come nome del programma, dato che per chi conosce questa opera sa che é alquanto volgare a tratti, idem quello che fa luttazzi nel suo programma, fa sorridere, ma a volte si da anche a volgaritá sensate e con logica... non é che va in teatro e dice "la x é una troia" bene o male le persone tirate in causa hanno tutte una connessione su quello che la voce femminile aveva detto prima della sua battuta...

chiamiamo luttazzi volgare quando invece una parlamentare non é stata definita al suo stesso pari quando ha alzato il dito medio a delle persone "indi all'essenza dello stato" che manifestavano...

due pesi due misure... cerchiamo di essere coerenti qualche volta...

*sasha ITALIA*
13-12-2007, 00:24
ma di fatto ditemi, cosa ci sarebbe da ridere nella satira di luttazzi?

Satira significa non solo ironizzare su personaggi pubblici o vicende ma anche il saper maneggiare i fatti in modo tale da poter dire un'ovvietà inespressa e al contempo stesso far sorridere.

Del tipo quella di Guzzanti è molto acuta e mi piace molto:

« Il nostro scopo è quello di avere il più grande partito del Paese senza responsabilità di governo. »

(Fausto Bertinotti)

questa è satira. Cosa c'è di satira nell'insultare pesantemente in modo rozzo la gente?

SquallSed
13-12-2007, 01:16
ma di fatto ditemi, cosa ci sarebbe da ridere nella satira di luttazzi?

Satira significa non solo ironizzare su personaggi pubblici o vicende ma anche il saper maneggiare i fatti in modo tale da poter dire un'ovvietà inespressa e al contempo stesso far sorridere.

Del tipo quella di Guzzanti è molto acuta e mi piace molto:

« Il nostro scopo è quello di avere il più grande partito del Paese senza responsabilità di governo. »

(Fausto Bertinotti)

questa è satira. Cosa c'è di satira nell'insultare pesantemente in modo rozzo la gente?

se avessi letto tutto il thread, sapresti che esiste satira e satira

gianly1985
13-12-2007, 01:22
se avessi letto tutto il thread, sapresti che esiste satira e satira

E che forse, anzi sicuramente, quella di Luttazzi è la più simile alla satira delle origini, la satira di chi ha INVENTATO la satira.

sider
14-12-2007, 10:03
Leggo Dario Fo (uno che di satira se ne intende) e mi tocca sorridere dei difensori della censura.

Dario Fo sul caso Decameron

In questi giorni nei vari articoli apparsi sui quotidiani a commentare la censura di cui è stato vittima Daniele Luttazzi, si sono susseguiti a iosa termini come “buongusto”, “stile”, “opportunità”, “decenza”, “trivialità”, ecc..

All’istante, di contrappunto mi sono venute in mente caterve di espressioni e situazioni scurrili a dir poco feroci, impiegate da maestri storici della satira, a cominciare da Mattazzone da Calignano, grande giullare lombardo del XIII secolo, che, in un suo fabulazzo sulla lamentazione dell’uomo per la pena che Dio ha imposto a lui e alla sua femmina, elenca le fatiche e le mortificazioni nonché i continui flagelli e morbi a cui le creature umane sono sottoposte fin dalla creazione. Il Padreterno si lascia convincere dalle invocazioni dell’uomo e, ipso facto, decide di creare a suo vantaggio il villano, che lo servirà “in ogni bisogna” al par d’uno schiavo. In quell’istante passa di lì un asino e il creatore con un gesto della sua mano santa lo ingravida. Al nono mese, preannunciato da “un trempestar tremmendo de fulmini e saiette, de la panza de l’anemal, traverso el so’ cul de lü, sbotta de fora ol vilan spussento, tüto empastao de merda sgarosa e: stralak! Sto cul sforna criante ol servante creat da Deo. Una piova sbatente se spraca contra el corpazon del vilan scagazzao spussente, perché se faga cosiensa de la vita de merda che ve se presenta. ‘Da po’ che l’è nato egnudo’ ordena el Segnor ‘deghe un para de brache de canovasso crudo, brache spacà in del messo e dislassà, che no’ debbia pert tropp tempo in del pissà!’.”
Subito appresso mi appare Bescapè, un contemporaneo di Mattazzone da Calignano, che ci accompagna, mezzo secolo prima di Dante, nell’Inferno, dove personaggi ben noti della società del tempo vengono immersi a testa in giù nello sterco fumante, costretti a compiere gargarismi, trillando in gola secchiate di escrementi prodotti da animali fra i più fetenti.
E poi ancora vedo scorrere i milanesi longobardi sconfitti da Carlo Magno, che un anonimo fabulatore descrive costretti dall’Imperatore a “nettar co’ la lengua l’arco treonfal, costruit da lori mismi a onor da lu venzedor franzoso. Sü l’arcon tüti i soldat de Carlo gh’hann pissat sovra per una jornada entera e anco smerdao con cüra. Das po’ a ognün de’ Longobar fue ordenat de catar rospi, ratti e pantegan de fogna, e cusinarseli per far gran banchetto. I poverazz, boni cosiner con erbe parfumate, hann insaporit i boccon del pasto, engorgià tuto con gran fatiga e despo’ all’entrassat, tuto ch’avien magnat, gh’hann vomegado fora. L’emperador, desgostà, l’ha criat: ‘Ma cos’è ‘sta porcaria? No’ voi védar per le mee terre ‘sto vomegame! Lecadevelo subetamente e che tuto sia ben polido!’. Oh ch’el regal potestà!”.
Di certo si tratta di brani poco noti, che però Dante Alighieri ben conosceva per averli addirittura raccolti nel suo De Vulgari Eloquentia. Attraverso queste testimonianze, è risaputo, il sommo poeta, insieme ad altri autori che l’hanno preceduto, costruì il nuovo linguaggio, o Dolce Stil Novo, che ognuno di noi impara a considerare la base assoluta della nostra cultura.

Lo stesso Dante usa immagini similari per colorare di veemente indignazione la presenza di certi notissimi personaggi in cui incappa nell’infernale viaggio osceno. “A chi servirà quel buco vomitante fuoco?” chiede il tosco poeta a Virgilio. E quegli risponde: “Là dentro verrà fra poco infilato testa in giù, un Pontefice che ben merita di starsene a cottura lenta e le natiche al vento a sbattacchiar gambe al par d’un forsennato!”. Quel Pontefice è nientemeno che Bonifacio VIII, quello che incarcerò, costringendolo a vivere incatenato tra le proprie feci, Jacopone da Todi che si era permesso di insultare il Santo Padre in questione urlandogli: “Ahi! Bonefax! Hai iogato ben lo munno! Ahi! Bonefax! Che come putta hai traito la Ecclesia!” cioè, come una puttana hai ridotto la Chiesa!
Oggi, si sa, nessun cardinale si permetterebbe di porre mano pesante su questi scritti... è questione di opportunità e stile... oggi!

Ma di certo vi farà sussultare di stupore scoprire che anche il santo giullare Francesco di Assisi spesso si lasciasse andare a espressioni di un linguaggio azzardato, per non dire sconveniente. Infatti in una delle storie testimoniate da suoi seguaci, si racconta che un giovane discepolo un giorno si recò da lui disperato, sconvolto, giacché continuava ad apparirgli un orrendo demonio che lo tormentava con lusinghe e minacce, perché si lasciasse indurre nel peccato. Francesco, dopo averlo ascoltato, da autentico giullare quale era, disse al suo tormentato fratello: “Sai che debbi fare? Quando verrà l’enfame demonio, tu digli spietato: ‘Veneme appresso che eo te abbranco per l’orecchi, ti vo’ a spalancà la bocca e in quella ci caco dentro tutto lo smerdazzo che me riesce d’emprignatte!’. Così il giovine seguace repetette a lu demonio quella menaccia che Francesco li avea soggerita: ‘Te vo’ cacando in la bocca finché t’annego de merdazzo!’ Quello diavolo, preso de lo terrore, fuggì, annanno a sbatte contro rupi de le montagne che se sgretolaveno, come sotto tremmamoto, e tutto lo covertirno, seppellennolo per l’intero.”.È inutile sottolineare che di questa leggenda non si trova traccia nella versione ufficiale della vita di Francesco, quella riscritta quarant’anni dopo da fra Bonaventura da Bagnoreggio, eletto a generale dell’ordine dalla Chiesa di Roma, che censurò l’originale, anzi lo distrusse addirittura mandandolo alle fiamme.

Ma quello di mascherare le notizie e le testimonianze che danno impaccio alle elegie è cosa di tutti i giorni da sempre. Al contrario spesso si scelgono bell’apposta, come nel caso di Luttazzi, le espressioni e i lazzi satirici palesemente scurrili e si mettono in bella mostra allo scopo di abbassare il livello di dignità dell’autore. Conosciamo bene questa pratica davvero ipocrita e furbesca: ti si accusa di usare forme oscene di linguaggio per censurarti o addirittura eliminarti dalla scena.

A me e a Franca è accaduto con Canzonissima quando ci permettemmo di parlare di morti bianche sul lavoro e della mafia criminale. Nessuno, fino ad allora, sto parlando di quarant’anni fa, aveva mai trattato l’argomento. Anche in quell’occasione, fra le tante accuse, quali quella di buttarla in politica, ci si scaraventò addosso anche l’accusa di scurrilità e di non rispettare il comune sentire degli spettatori.

Luttazzi non a caso stava preparando una puntata sull’enciclica del Pontefice. Come eliminarlo senza mettere in primo piano l’autentico soggetto? Si fa la carambola: si spara su un bersaglio laterale per poterti di rimando colpire in piena fronte o, se volete, in piene chiappe. A parte che un bersaglio come Ferrara, è così generoso, da non potersi sbagliare!
Esulta, mio caro Daniele! Così ti hanno eletto a classico della satira, e anche della letteratura! Complimenti!Dario Fo

KuWa
14-12-2007, 11:36
sarebbe anche ora che non lavorasse piu in tv... essere comico non ti da il diritto di insultare la gente...

FiSHBoNE
14-12-2007, 11:42
sarebbe anche ora che non lavorasse piu in tv... essere comico non ti da il diritto di insultare la gente...

fare satira può includere l'uso di linguaggio colorito, e personalmente a parte le bestemmie, sentirle non mi crea alcun problema, sono altre le cose che mi offendono. Ma dico io, alle 23:30 di sabato, lasciare libero chi apprezza Luttazzi di vedere la sua trasmissione sarebbe così pericoloso?

poi, parolacce a parte, avete considerato un pò i contenuti che tira fuori? Mica per altro, a me sembra sempre più che certe cose se non ce le dice lui non ce le dica nessuno in TV in questo momento, per cui questa irritazione la collego più a verità scomode che a linguaggio scurrile, checchè ce ne dicano i fasulli TG italiani, i direttori di rete, i tromboni di partito etc..

LucaTortuga
14-12-2007, 11:58
sarebbe anche ora che non lavorasse piu in tv... essere comico non ti da il diritto di insultare la gente...

Peccato che Luttazzi non abbia insultato nessuno, altrimenti ci sarebbe stato un buon motivo per chiudere il programma e non saremmo qui a discuterne.

joesun
14-12-2007, 11:59
sarebbe anche ora che non lavorasse piu in tv... essere comico non ti da il diritto di insultare la gente...

il problema è di chi si sente insultato.

blamecanada
14-12-2007, 12:24
Peccato che Luttazzi non abbia insultato nessuno, altrimenti ci sarebbe stato un buon motivo per chiudere il programma e non saremmo qui a discuterne.
Appunto.

Luttazzi non ha insultato nessuno, infatti non è stato denunciato.

Kratos
14-12-2007, 13:16
Non so se ne avete già parlato, ma per chi ne ha voglia potete sentire la viva voce di Luttazzi che parla della questione nell'ultimo podcast "Lepidezze postribolari" di Radio Feltrinelli, io l'ho trovato sull'iTunes Store ma immagino ci siano altri canali.

giannola
14-12-2007, 19:16
Scusate se non ho letto tutti gli interventi che si sono susseguiti dal mio ultimo post.

1) Io penso che, chi dice che Luttazzi non ha offeso nessuno, dovrebbe immaginare una persona a lui cara distesa in quella vasca al posto di Ferrara e trarre le dovute conclusioni (su sè stesso e sulle proprie idee, non su Ferrara).

2) Ho visto qualcosa di Luttazzi e devo ammettere che ha un suo stile e che talvolta fa sorridere (amaro ma fa sorridere). Ogni volta che vedo il telefilm Malcom PIANGO dalle risate. Sarò un povero ignorante mentalmente limitato ma continuerò a guardarmi Malcom.

3) La satira, come tutta l'arte, è ampiamente criticabile, sotto tutti i punti di vista.
Viviamo sotto la dittatura dell'arte adesso? Pure quella ci mancava...
Quando leggo:

"La satira esprime idee e opinioni, censurare la satira (in nome del cattivo gusto o di altri principi volatili e capziosi) è censurare le opinioni. E' fascismo."

capisco che quest'uomo (è Luttazzi ce scrive) non ha capito un tubo, di libertà, di opinioni, di fascismo.
Bollare come fascista chiunque la pensi diversamente e fa valere legalmente i propri diritti (come quello di mandare in onda o meno un programma) è una tecnica parecchio vecchia che non fà più neppure un grande effetto.
Quando poi leggo:

"Chi si attarda in disquisizioni sul buon gusto è un censore. Punto."

mi illumino d'immenso, perchè quel PUNTO tra due punti senza verbi, soggetti e predicati è assai esemplificativo della propensione al dialogo di Luttazzi.

Il suo problema, mi pare, è che lui sa già. Ha capito tutto della vita, chi la pensa diversamente è un fascista, un critico da strapazzo, un ignorante etc. etc.
Se lui è felice così di sicuro io non mi lamento (basta che non mi tolgano Malcom!).
Quello che mi lascia molto perplesso è che persone come lui vengano celebrate come geni nei confronti dei quali non è lecito il dissenso.
Ho letto le risposte a "La 7" di alcuni suoi fans. ALCUNI covavano un odio spaventoso e sono arrivati ad insulti pesanti (ovviamente volgari, come il loro Maestro insegna) e i più folli alle minacce di morte.
Non che sia colpa di Luttazzi, per carità, ma se fossi in lui mi chiederi come mai certi invasati mi ammirino tanto. (NB: non erano pochi ma comunque una minoranza)


Ti quoto in tutto.

rip82
14-12-2007, 19:52
Inferno, canto XXI, riporto la fine del canto:
Per l'argine sinistro volta dienno;
ma prima avea ciascun la lingua stretta
coi denti, verso lor duca, per cenno;
ed elli avea del cul fatto trombetta.

Censuriamo anche Dante, che dice le parolacce!!!

giannola
14-12-2007, 19:55
Inferno, canto XXI, riporto la fine del canto:
Per l'argine sinistro volta dienno;
ma prima avea ciascun la lingua stretta
coi denti, verso lor duca, per cenno;
ed elli avea del cul fatto trombetta.

Censuriamo anche Dante, che dice le parolacce!!!


censura ?

no.

libertà di giudizio ?

si.

Lord_Grifis
14-12-2007, 23:15
La puntata non messa in onda doveva essere tutta dedicata al Vaticano..toh che caso..io sono più scandalizzato dal fatto che la gente accetti di avere un parlamento che sembra una comunità di recupero, e il fatto che qualcuno insulti sti mafiosi che ci governano penso sia solo un bene: in italia esiste tutto questo buonismo e permissivismo che è una manna dal cielo per i difensori della censura. La prima cosa che han fatto tutte le dittature è stata annettersi i mass media, e nel 2007 in italia succede esattamente la stessa cosa...da 20 anni ormai

rikyxxx
15-12-2007, 10:32
censura ?

no.

libertà di giudizio ?

si.

Censura no???

Devono forse sparare al povero Luttazzi prima di farvi parlare di censura??? :muro: :muro: :muro:

La gente come te e quello che hai "quotato in tutto" meriterebbe una dose massiccia di manganellate e olio di ricino, poi (forse) imparerebbe cos'è la libertà, quanto è preziosa e perchè va difesa...

Io mi batterò affinchè non succeda (nè a voi nè a nessuno) ma sul fatto di meritarlo non ci piove, perchè se dipendesse da voi ci sarebbero ancora oggi queste pratiche.

E non provate a negare: è sotto gli occhi di tutti che state applaudendo chi ha tappato la bocca a Luttazzi con una scusa da due soldi.

giannola
15-12-2007, 10:48
Censura no???

Devono forse sparare al povero Luttazzi prima di farvi parlare di censura??? :muro: :muro: :muro:

La gente come te e quello che hai "quotato in tutto" meriterebbe una dose massiccia di manganellate e olio di ricino, poi (forse) imparerebbe cos'è la libertà, quanto è preziosa e perchè va difesa...

Io mi batterò affinchè non succeda (nè a voi nè a nessuno) ma sul fatto di meritarlo non ci piove, perchè se dipendesse da voi ci sarebbero ancora oggi queste pratiche.

E non provate a negare: è sotto gli occhi di tutti che state applaudendo chi ha tappato la bocca a Luttazzi con una scusa da due soldi.

non aveva tutti i torti metalwarrior a notare nei difensori di luttazzi dei toni di violenza verbale esagerata.

Io merito le manganellate e l'olio di ricino solo perchè dico che quella di luttazzi non è satira ? :fagiano:

andiamo bene....

rip82
15-12-2007, 10:49
censura ?

no.

libertà di giudizio ?

si.

Liberta' di giudizio dei censori, perche' il licenziamento in tronco e' palese che non sia per le parolacce, ma perche' stava andando a parare su una cosina scomoda, sua ratzita'!
E a maggior ragione la liberta' di giudizio si esercita guardando ed esprimendo un giudizio, ma se qualcuno mi evita di guardare come faccio ad esercitare la mia liberta' di giudizio?
Questo e' FASCIO, questa e' CENSURA.

majino
15-12-2007, 11:27
censura ?

no.

libertà di giudizio ?

si.

quindi, se io amministratore del forum decidessi che tu scrivi stronzate, esprimo la mia libertà di giudizio nel bannarti, oppure faccio censura? :)

c'è differenza tra dire "nn mi piace" e "nn deve andare in onda", o no? :)

stbarlet
15-12-2007, 11:29
Sono letteralmente sepolto dalle argomentazioni dei censori ( del forum e non ) :p

giannola
15-12-2007, 11:57
quindi, se io amministratore del forum decidessi che tu scrivi stronzate, esprimo la mia libertà di giudizio nel bannarti, oppure faccio censura? :)

c'è differenza tra dire "nn mi piace" e "nn deve andare in onda", o no? :)

tu come la vedi ?

ugo71
15-12-2007, 12:44
Leggo Dario Fo (uno che di satira se ne intende) e mi tocca sorridere dei difensori della censura.

Dario Fo sul caso Decameron

In questi giorni nei vari articoli apparsi sui quotidiani a commentare la censura di cui è stato vittima Daniele Luttazzi, si sono susseguiti a iosa termini come “buongusto”, “stile”, “opportunità”, “decenza”, “trivialità”, ecc..

All’istante, di contrappunto mi sono venute in mente caterve di espressioni e situazioni scurrili a dir poco feroci, impiegate da maestri storici della satira, a cominciare da Mattazzone da Calignano, grande giullare lombardo del XIII secolo, che, in un suo fabulazzo sulla lamentazione dell’uomo per la pena che Dio ha imposto a lui e alla sua femmina, elenca le fatiche e le mortificazioni nonché i continui flagelli e morbi a cui le creature umane sono sottoposte fin dalla creazione. Il Padreterno si lascia convincere dalle invocazioni dell’uomo e, ipso facto, decide di creare a suo vantaggio il villano, che lo servirà “in ogni bisogna” al par d’uno schiavo. In quell’istante passa di lì un asino e il creatore con un gesto della sua mano santa lo ingravida. Al nono mese, preannunciato da “un trempestar tremmendo de fulmini e saiette, de la panza de l’anemal, traverso el so’ cul de lü, sbotta de fora ol vilan spussento, tüto empastao de merda sgarosa e: stralak! Sto cul sforna criante ol servante creat da Deo. Una piova sbatente se spraca contra el corpazon del vilan scagazzao spussente, perché se faga cosiensa de la vita de merda che ve se presenta. ‘Da po’ che l’è nato egnudo’ ordena el Segnor ‘deghe un para de brache de canovasso crudo, brache spacà in del messo e dislassà, che no’ debbia pert tropp tempo in del pissà!’.”
Subito appresso mi appare Bescapè, un contemporaneo di Mattazzone da Calignano, che ci accompagna, mezzo secolo prima di Dante, nell’Inferno, dove personaggi ben noti della società del tempo vengono immersi a testa in giù nello sterco fumante, costretti a compiere gargarismi, trillando in gola secchiate di escrementi prodotti da animali fra i più fetenti.
E poi ancora vedo scorrere i milanesi longobardi sconfitti da Carlo Magno, che un anonimo fabulatore descrive costretti dall’Imperatore a “nettar co’ la lengua l’arco treonfal, costruit da lori mismi a onor da lu venzedor franzoso. Sü l’arcon tüti i soldat de Carlo gh’hann pissat sovra per una jornada entera e anco smerdao con cüra. Das po’ a ognün de’ Longobar fue ordenat de catar rospi, ratti e pantegan de fogna, e cusinarseli per far gran banchetto. I poverazz, boni cosiner con erbe parfumate, hann insaporit i boccon del pasto, engorgià tuto con gran fatiga e despo’ all’entrassat, tuto ch’avien magnat, gh’hann vomegado fora. L’emperador, desgostà, l’ha criat: ‘Ma cos’è ‘sta porcaria? No’ voi védar per le mee terre ‘sto vomegame! Lecadevelo subetamente e che tuto sia ben polido!’. Oh ch’el regal potestà!”.
Di certo si tratta di brani poco noti, che però Dante Alighieri ben conosceva per averli addirittura raccolti nel suo De Vulgari Eloquentia. Attraverso queste testimonianze, è risaputo, il sommo poeta, insieme ad altri autori che l’hanno preceduto, costruì il nuovo linguaggio, o Dolce Stil Novo, che ognuno di noi impara a considerare la base assoluta della nostra cultura.

Lo stesso Dante usa immagini similari per colorare di veemente indignazione la presenza di certi notissimi personaggi in cui incappa nell’infernale viaggio osceno. “A chi servirà quel buco vomitante fuoco?” chiede il tosco poeta a Virgilio. E quegli risponde: “Là dentro verrà fra poco infilato testa in giù, un Pontefice che ben merita di starsene a cottura lenta e le natiche al vento a sbattacchiar gambe al par d’un forsennato!”. Quel Pontefice è nientemeno che Bonifacio VIII, quello che incarcerò, costringendolo a vivere incatenato tra le proprie feci, Jacopone da Todi che si era permesso di insultare il Santo Padre in questione urlandogli: “Ahi! Bonefax! Hai iogato ben lo munno! Ahi! Bonefax! Che come putta hai traito la Ecclesia!” cioè, come una puttana hai ridotto la Chiesa!
Oggi, si sa, nessun cardinale si permetterebbe di porre mano pesante su questi scritti... è questione di opportunità e stile... oggi!

Ma di certo vi farà sussultare di stupore scoprire che anche il santo giullare Francesco di Assisi spesso si lasciasse andare a espressioni di un linguaggio azzardato, per non dire sconveniente. Infatti in una delle storie testimoniate da suoi seguaci, si racconta che un giovane discepolo un giorno si recò da lui disperato, sconvolto, giacché continuava ad apparirgli un orrendo demonio che lo tormentava con lusinghe e minacce, perché si lasciasse indurre nel peccato. Francesco, dopo averlo ascoltato, da autentico giullare quale era, disse al suo tormentato fratello: “Sai che debbi fare? Quando verrà l’enfame demonio, tu digli spietato: ‘Veneme appresso che eo te abbranco per l’orecchi, ti vo’ a spalancà la bocca e in quella ci caco dentro tutto lo smerdazzo che me riesce d’emprignatte!’. Così il giovine seguace repetette a lu demonio quella menaccia che Francesco li avea soggerita: ‘Te vo’ cacando in la bocca finché t’annego de merdazzo!’ Quello diavolo, preso de lo terrore, fuggì, annanno a sbatte contro rupi de le montagne che se sgretolaveno, come sotto tremmamoto, e tutto lo covertirno, seppellennolo per l’intero.”.È inutile sottolineare che di questa leggenda non si trova traccia nella versione ufficiale della vita di Francesco, quella riscritta quarant’anni dopo da fra Bonaventura da Bagnoreggio, eletto a generale dell’ordine dalla Chiesa di Roma, che censurò l’originale, anzi lo distrusse addirittura mandandolo alle fiamme.

Ma quello di mascherare le notizie e le testimonianze che danno impaccio alle elegie è cosa di tutti i giorni da sempre. Al contrario spesso si scelgono bell’apposta, come nel caso di Luttazzi, le espressioni e i lazzi satirici palesemente scurrili e si mettono in bella mostra allo scopo di abbassare il livello di dignità dell’autore. Conosciamo bene questa pratica davvero ipocrita e furbesca: ti si accusa di usare forme oscene di linguaggio per censurarti o addirittura eliminarti dalla scena.

A me e a Franca è accaduto con Canzonissima quando ci permettemmo di parlare di morti bianche sul lavoro e della mafia criminale. Nessuno, fino ad allora, sto parlando di quarant’anni fa, aveva mai trattato l’argomento. Anche in quell’occasione, fra le tante accuse, quali quella di buttarla in politica, ci si scaraventò addosso anche l’accusa di scurrilità e di non rispettare il comune sentire degli spettatori.

Luttazzi non a caso stava preparando una puntata sull’enciclica del Pontefice. Come eliminarlo senza mettere in primo piano l’autentico soggetto? Si fa la carambola: si spara su un bersaglio laterale per poterti di rimando colpire in piena fronte o, se volete, in piene chiappe. A parte che un bersaglio come Ferrara, è così generoso, da non potersi sbagliare!
Esulta, mio caro Daniele! Così ti hanno eletto a classico della satira, e anche della letteratura! Complimenti!Dario Fo

quoto..
già... ai posteri l'"ardua" sentenza:)

nomeutente
15-12-2007, 14:23
La gente come te e quello che hai "quotato in tutto" meriterebbe una dose massiccia di manganellate e olio di ricino, poi (forse) imparerebbe cos'è la libertà, quanto è preziosa e perchè va difesa...
Io mi batterò affinchè non succeda (nè a voi nè a nessuno) ma sul fatto di meritarlo non ci piove, perchè se dipendesse da voi ci sarebbero ancora oggi queste pratiche.


La libertà di parola ce la possiamo permettere fino a quando non ne abusiamo.
Disgraziatamente, in questo caso si è verificato un abuso: 3 gg di sospensione per aggressività e polemica personale.

SquallSed
15-12-2007, 17:05
sono riuscito a prendere il biglietto :) domani sera ci sarò :O

qualcun'altro che va?

indelebile
15-12-2007, 19:25
sono riuscito a prendere il biglietto :) domani sera ci sarò :O

qualcun'altro che va?


poi vogliamo il resoconto...

sander4
15-12-2007, 19:48
sono riuscito a prendere il biglietto :) domani sera ci sarò :O

qualcun'altro che va?

azz i biglietti sono esauriti in un'ora :O

greasedman
16-12-2007, 09:44
Di tutto quello che ho letto sulla vicenda in questi giorni, questo è sicuramente il pezzo più illuminante:

http://leonardo.blogspot.com/2007/12/scoprire-che-luttazzi-volgare.html

SquallSed
16-12-2007, 17:00
poi vogliamo il resoconto...

;)

anche se credo verrà messo online in breve tempo

fsdfdsddijsdfsdfo
18-12-2007, 10:41
non aveva tutti i torti metalwarrior a notare nei difensori di luttazzi dei toni di violenza verbale esagerata.

Io merito le manganellate e l'olio di ricino solo perchè dico che quella di luttazzi non è satira ? :fagiano:

andiamo bene....

Certo che sembri una suorina.

Quando inizierai una battaglia perchè ieri sera al tg5 hanno detto pupu?

fsdfdsddijsdfsdfo
18-12-2007, 10:45
è disarmante vedere firme celebri annaspare di fronte alla satira e alla sua natura. Quello della volgarità, da sempre, è il pretesto principe di chi vuole tappare la bocca alla satira. Che sia chiaro una volta per tutte ( i furbastri più o meno interessati mi hanno un po' stufato ): la volgarità è la TECNICA della satira. Con questa tecnica, la satira esprime idee e opinioni. Censurare la satira ( in nome del cattivo gusto o di altri princìpi volatili e capziosi ) è censurare le opinioni. E' fascismo. Chi si attarda in disquisizioni sul buon gusto è un censore. Punto. L'unico limite lo stabilisce la legge: diffamazione, calunnia. La satira è arte: o è totalmente LIBERA, o non è satira. Se io parlo del sostegno immondo di Ferrara alla guerra criminale di Bush, Blair e Berlusconi in Iraq, e voi vi scandalizzate dei toni satirici invece che di Abu Grahib o del napalm a Falluja, la vostra scala di valori è corrotta. Era questo il significato di quel monologo. Come volevasi dimostrare.



http://www.danieleluttazzi.it/node/322

giannola
18-12-2007, 11:03
Certo che sembri una suorina.

Quando inizierai una battaglia perchè ieri sera al tg5 hanno detto pupu?


semplicemente esprimo il mio punto di vista


trovo ilare che luttazzi prima parli di fascismo, che è un assolutismo, che nega la libertà di pensiero e poi afferma

Chi si attarda in disquisizioni sul buon gusto è un censore. Punto.

In pratica nessuno può dire la sua sennò è già catalogato.

Evvabbè vuol dire che per lui anch'io sono censore, di sicuro non avrò problemi a dormire la notte. :D

Speriamo mai di ritrovarci un luttazzi in parlamento, altrimenti democrazia finita.:fagiano:

groot
18-12-2007, 11:29
ma ora come campa, povero Luttazzi... :cry:

Wales
18-12-2007, 11:32
Scusate, non so se è già stata postata la notizia che è del 12 dcicembre ed è uno dei video più visti di Repubblica... L'ho notato per caso...

http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=15286

Luttazzi ha copiato la battuta?

L'attore americano in questione è Bill Hicks e prese di mira Rush Limbaugh, anche lui un commentatore tv conservatore. Ecco le sue parole: "Speaking of Satan, I was watching Rush Limbaugh the other day. Doesn't Rush Limbaugh remind you of one of those gay guys who likes to lay in a tub while other men pee on him? Am I the only one? Can't you see his fat body in a tub while Reagan, Quayle and Bush just stand around pissing on him? His little piggly wiggly dick can't get hard, 'Uhh... uhh... I can't get hard. Reagan, pee in my mouth!...".
Ecco alcuni passi del monologo tradotti: "Limbaugh non ti fa pensare a uno di quei tipi gay a cui piace giacere in una vasca con altri uomini che gli fanno pipì addosso? Sono io l'unico? Non riesci a vedere quel grasso corpo con Reagan, Quayle e Bush che gli fanno la pipì addosso? Il suo piccolo c... non diventa duro, 'Uhh, uhh... non mi diventa duro. Reagan, p.... in bocca"


Insomma: tutte 'ste alte disquisizioni sull'arte della satira, la libertà di espressione, il "Vero" significato sotteso alle parole e stiamo parlando solo di un plagio? :doh: Ecco il vero motivo per cui l'hanno silurato!!! :asd:

Un vero artista... :asd:


Ciao!

fsdfdsddijsdfsdfo
18-12-2007, 11:37
Scusate, non so se è già stata postata la notizia che è del 12 dcicembre ed è uno dei video più visti di Repubblica... L'ho notato per caso...

http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=15286

Luttazzi ha copiato la battuta?


Insomma: tutte 'ste alte disquisizioni sull'arte della satira, la libertà di espressione, il "Vero" significato sotteso alle parole e stiamo parlando solo di un plagio? :doh: Ecco il vero motivo per cui l'hanno silurato!!! :asd:

Un vero artista... :asd:


Ciao!

Risponde lui perfettamente:

http://www.danieleluttazzi.it/node/326

Encounter
18-12-2007, 11:37
Brutta la volgarità alle 11.30 della sera
Questa copertina invece era in tutte le edicole

http://bp3.blogger.com/_XAb1MzWtdLs/R11oIQF_igI/AAAAAAAAAbU/iZYOQ4L2cO0/s400/qualcuno_ha_concepito_e_disegnato_e_pubblicato_questa_merda.gif

fsdfdsddijsdfsdfo
18-12-2007, 11:38
semplicemente esprimo il mio punto di vista


trovo ilare che luttazzi prima parli di fascismo, che è un assolutismo, che nega la libertà di pensiero e poi afferma



In pratica nessuno può dire la sua sennò è già catalogato.

Evvabbè vuol dire che per lui anch'io sono censore, di sicuro non avrò problemi a dormire la notte. :D

Speriamo mai di ritrovarci un luttazzi in parlamento, altrimenti democrazia finita.:fagiano:


E' la differenza tra pensiero e azione. Io posso pensare che tu sia un censore senza essere un censore.

Tu sei un censore perchè censuri.

Wales
18-12-2007, 11:48
Risponde lui perfettamente:

http://www.danieleluttazzi.it/node/326

Ahh.... Quindi non solo si tratta di un plagio, ma la battuta è addirittura riciclata più volte! :asd:

Ripeto: un grande artista! Soprattutto da apprezzare il talento e la sua originalità! :doh: E chissà quante altre "battute" sono state scopiazzate!!!

Sono tutti bravi a fare il copia/incolla e cambiare i nomi!!! Se ne avessimo il tempo, saremmo certamente "grandi artisti" anche noi!!!

:asd:

Ciao!

fsdfdsddijsdfsdfo
18-12-2007, 11:52
Ahh.... Quindi non solo si tratta di un plagio, ma la battuta è addirittura riciclata più volte! :asd:

Ripeto: un grande artista! Soprattutto da apprezzare il talento e la sua originalità! :doh: E chissà quante altre "battute" sono state scopiazzate!!!

Sono tutti bravi a fare il copia/incolla e cambiare i nomi!!! Se ne avessimo il tempo, saremmo certamente "grandi artisti" anche noi!!!

:asd:

Ciao!

L'originalità non esiste. E' tutto un rielaborare:

E anche fosse il peggiore degli artisti questo non giustifica la sua cacciata.

DonaldDuck
18-12-2007, 11:53
Brutta la volgarità alle 11.30 della sera
Questa copertina invece era in tutte le edicole

http://bp3.blogger.com/_XAb1MzWtdLs/R11oIQF_igI/AAAAAAAAAbU/iZYOQ4L2cO0/s400/qualcuno_ha_concepito_e_disegnato_e_pubblicato_questa_merda.gif
Satira.

giannola
18-12-2007, 11:57
E' la differenza tra pensiero e azione. Io posso pensare che tu sia un censore senza essere un censore.

Tu sei un censore perchè censuri.

avessi il potere di censurare ti passerei la cosa, ma poichè non ho alcun potere di censura, la tua affermazione s'infrange come un'onda su alte scogliere. :)

fsdfdsddijsdfsdfo
18-12-2007, 11:58
avessi il potere di censurare ti passerei la cosa, ma poichè non ho alcun potere di censura, la tua affermazione s'infrange come un'onda su alte scogliere. :)

condividi l'operato dei censori, e lo giustifichi. Sei quindi connivente.

Ma connivente è solo un altro modo di dire colpevole.

giannola
18-12-2007, 12:01
L'originalità non esiste. E' tutto un rielaborare.

affermazione priva di fondamento, si può smentire senza fatica.

giannola
18-12-2007, 12:01
condividi l'operato dei censori, e lo giustifichi. Sei quindi connivente.

Ma connivente è solo un altro modo di dire colpevole.

esprimere la propria idea nel mio mondo (democrazia) non costituisce reato.

Wales
18-12-2007, 12:03
L'originalità non esiste. E' tutto un rielaborare:

E anche fosse il peggiore degli artisti questo non giustifica la sua cacciata.

Mah!? Non sono tanto d'accordo... E allora il talento non serve a niente?
Nel rielaborare? Mmm...

Cmq sia, si ridimensionano parecchio tutti coloro (compreso lui stesso!!) che hanno accostato Luttazzi ai veri artisti di secoli fa...

Se uno riscrive, parafrasandola, la Divina Commedia, non è minimamente accostabile a Dante!

Ciao!

fsdfdsddijsdfsdfo
18-12-2007, 12:04
esprimere la propria idea nel mio mondo (democrazia) non costituisce reato.

non capisco come tu faccia a pensare questo, e a trovare giusta la cacciata di luttazzi.

fsdfdsddijsdfsdfo
18-12-2007, 12:05
Se uno riscrive, parafrasandola, la Divina Commedia, non è minimamente accostabile a Dante!


Altri grandi artisti copiavano paro paro, e lo stesso Dante ha ripreso molto, anche pezzi integrali da Virgilio e altri autori.

Wales
18-12-2007, 12:06
...

E anche fosse il peggiore degli artisti questo non giustifica la sua cacciata.

L'hanno cacciato per evitare di sostenere le spese della (possibile) causa per plagio!!! :asd:

Ciao!

giannola
18-12-2007, 12:07
non capisco come tu faccia a pensare questo, e a trovare giusta la cacciata di luttazzi.

non lo puoi capire semplicemente perchè non l'ho detto. :sofico:

fsdfdsddijsdfsdfo
18-12-2007, 12:09
non lo puoi capire semplicemente perchè non l'ho detto. :sofico:

e allora pensi che sia stato sbagliato cacciare luttazzi?

giannola
18-12-2007, 12:16
e allora pensi che sia stato sbagliato cacciare luttazzi?

se vai a leggere qualche mio post precedente trovi esattamente come la penso. ;)

Wales
18-12-2007, 12:26
e allora pensi che sia stato sbagliato cacciare luttazzi?

Mi inserisco... Certo che è stato sbagliato! I telespettatori - a quell'ora - dovrebbero essere abbastanza maturi per saper cambiare canale autonomamente...
Io l'ho fatto dopo i primi (per me inspiegabili...) cartelli tipo "mi sto facendo una sega" e altre cazzate simili (satira??? "de che"???)...
Semplicemente non mi hanno fatto nè "riflettere" nè tanto meno ridere... Anzi, in verità mi hanno fatto capire che in quel momento Luttazzi non aveva proprio niente da comunicare...
Mi stavo annoiando ed ho iniziato a cambiare canale!

Ciao!

P.S: qualcosa di buono, ovviamente c'è... Non disdegno affatto Luttazzi... Ma certe volte è proprio "inutile"...

rip82
18-12-2007, 13:00
esprimere la propria idea nel mio mondo (democrazia) non costituisce reato.

Esprimere la tua opinione e' anche tutelato dalla costituzione, ma non e' stato tutelato nel caso di Luttazzi, siamo quindi di fronte ad un bell'episodio di FASCIO.
Se ti sta sui coglioni e glie lo dici, eserciti il tuo diritto di parola, mentre se ti sta sui coglioni e lo censuri, allora sei fascista :O

ennys
18-12-2007, 13:11
Esprimere la tua opinione e' anche tutelato dalla costituzione, ma non e' stato tutelato nel caso di Luttazzi, siamo quindi di fronte ad un bell'episodio di FASCIO.
Se ti sta sui coglioni e glie lo dici, eserciti il tuo diritto di parola, mentre se ti sta sui coglioni e lo censuri, allora sei fascista :O


Considerato l'attuale governo e momento storico sarebbe più appropriato dire "sei comunista".

Tanto per dire un'altra sciocchezza gratuita...

:rolleyes:

rip82
18-12-2007, 13:15
Considerato l'attuale governo e momento storico sarebbe più appropriato dire "sei comunista".

Tanto per dire un'altra sciocchezza gratuita...

:rolleyes:

Touché
Comunque il comunismo in Italia non ha mai fatto governato e non ha mai fatto censura, il fascio si ;)

giannola
18-12-2007, 13:24
Esprimere la tua opinione e' anche tutelato dalla costituzione, ma non e' stato tutelato nel caso di Luttazzi, siamo quindi di fronte ad un bell'episodio di FASCIO.
Se ti sta sui coglioni e glie lo dici, eserciti il tuo diritto di parola, mentre se ti sta sui coglioni e lo censuri, allora sei fascista :O

1. io non sono responsabile del destino di Luttazzi, nè mi interessa esserlo.

2. in ogni caso una tv privata è liberissima di censurare chi vuole senza essere fascista, semplicemente può anche ritenere che certe affermazioni di un suo impiegato possano essere lesive dell'immagine dell'azienda.

Questa vale anche come risposta a ennys, avessimo parlato di rai (che è pubblica) potrei capire, ma in questo caso è un privato.
Giusto per specificare ;)

groot
18-12-2007, 13:29
Touché
Comunque il comunismo in Italia non ha mai fatto governato e non ha mai fatto censura, il fascio si ;)

"non ha mai fatto governato"?

rip82
18-12-2007, 13:30
1. io non sono responsabile del destino di Luttazzi, nè mi interessa esserlo.

2. in ogni caso una tv privata è liberissima di censurare chi vuole senza essere fascista, semplicemente può anche ritenere che certe affermazioni di un suo impiegato possano essere lesive dell'immagine dell'azienda.

Questa vale anche come risposta a ennys, avessimo parlato di rai (che è pubblica) potrei capire, ma in questo caso è un privato.
Giusto per specificare ;)

1) Hai mica detto tu che avendone la possibilita' l'avresti censurato?
2) Perche' prendere la puerile scusa delle parolacce quando il motivo e' sua vaticanita'? Perche' fare una cosa torbida quando avrebbero potuto farne una pulita ed alla luce del sole?

Sara' privata (insomma, Telecom...), ma sempre di censura si tratta, a maggior ragione perche' hanno cercato un motivo che fosse da specchietto per le allodole tentando ci coprire la vera motivazione, ossia sua ratzita'.

"non ha mai fatto governato"?
Io non ricordo il PC al governo, ricordo circa 50 anni di pentapartito con la DC nella parte del leone, e poi Silvio, Prodi, baffetto, Dini (forse mi sfugge qualcuno), Silvio, Prodi. Dittature comuniste... no, di quelle non ne ricordo.

ennys
18-12-2007, 13:31
Touché
Comunque il comunismo in Italia non ha mai fatto governato e non ha mai fatto censura, il fascio si ;)


Sulla censura operata durante fascismo non si discute.



Bisogna però ricordare anche cos'era l'Italia fino agli anni 70.
Una censura anche se non sempre esplicita veniva continuamente esercitata su molte forme di espressione.

Censura sempre avvallata anche dalle forze cosiddette progressiste anch'esse molto conservatrici e moraliste in fatto di costumi e cultura.

groot
18-12-2007, 13:32
Sulla censura operata durante fascismo non si discute.



Bisogna però ricordare anche cos'era l'Italia fino agli anni 70.
Una censura anche se non esplicita veniva continuamente esercitata su molte forme di espressione.

Censura sempre avvallata anche forze cosiddette progressiste anch'esse molto conservatrici e moraliste in fatto di costumi e cultura.

approposito anche "questo picco grande amore" è stata censurata .... :asd:

rip82
18-12-2007, 13:36
Sulla censura operata durante fascismo non si discute.



Bisogna però ricordare anche cos'era l'Italia fino agli anni 70.
Una censura anche se non esplicita veniva continuamente esercitata su molte forme di espressione.

Censura sempre avvallata anche forze cosiddette progressiste anch'esse molto conservatrici e moraliste in fatto di costumi e cultura.

Mi stai dando ragione, progressisti, moralisti, conservatori... e i comunisti? No, quelli no.

giannola
18-12-2007, 13:38
1) Hai mica detto tu che avendone la possibilita' l'avresti censurato?

qualcuno in questo 3d cmq mi ha poco velatamente accusato di farlo ;)

2) Perche' prendere la puerile scusa delle parolacce quando il motivo e' sua vaticanita'? Perche' fare una cosa torbida quando avrebbero potuto farne una pulita ed alla luce del sole?

Sara' privata (insomma, Telecom...), ma sempre di censura si tratta, a maggior ragione perche' hanno cercato un motivo che fosse da specchietto per le allodole tentando ci coprire la vera motivazione, ossia sua ratzita'.



Si sarà censura, anzi è censura, ma il fascismo non c'entra nulla.

Qualcuno per cortesia ricorda l'evoluta america che si scandalizzò perchè la sorella di Michele Jackson mostrò la minna in pubblico (ma neanche tanto visto che il capezzolo era coperto da un sole argentato) ?

L'obbligarono a chiedere pubblicament scusa e se non erro condannarono l'emittente televisiva a pagare dei danni.
;)

ennys
18-12-2007, 13:46
Questa vale anche come risposta a ennys, avessimo parlato di rai (che è pubblica) potrei capire, ma in questo caso è un privato.
Giusto per specificare ;)

Si sì, certo.

Per il resto come avrai capito, pur essendo contro la censura, sono d'accordo con la critica sensata esercitata da alcuni tra cui te.

La difesa coranica di certi discutibili atteggiamenti e l'accusa di inferiorità culturale a chi non si allinea al pensiero conformista e dominante come quella che si è vista in questo thread, mi lascia a dir poco perplesso...

ennys
18-12-2007, 13:48
Mi stai dando ragione, progressisti, moralisti, conservatori... e i comunisti? No, quelli no.

I comunisti li ho messi tra i "cosiddetti progressisti" così, giusto per delicatezza...

;)

gianly1985
18-12-2007, 13:53
a neanche tanto visto che il capezzolo era coperto da un sole argentato) ?

L'obbligarono a chiedere pubblicament scusa e se non erro condannarono l'emittente televisiva a pagare dei danni.
;)

Peccato che era nel programma più visto di tutto l'anno in usa :rolleyes:
Non credo che le donnine scosciate dei canali porno in america chiedano pubblicamente scusa o gli siano richiesti risarcimenti....così come le tv locali o RETE4 con chiedono scusa per i "FILMISSIMI" (=soft porno) mandati la "notte" (anche seconda serata)....Luttazzi era il sabato notte :rolleyes: Il paragone con janet jackson in diretta mondiale al SUPERBOWL non c'entra veramente niente....

giannola
18-12-2007, 15:07
Il paragone con janet jackson in diretta mondiale al SUPERBOWL non c'entra veramente niente....

liberissimo di crederlo ;)

Beelzebub
18-12-2007, 15:18
così come le tv locali o RETE4 con chiedono scusa per i "FILMISSIMI" (=soft porno) mandati la "notte"

Ma che dici?!? :sofico: I Filmissimi non sono mica film soft porno, sono semplici film! :D A volte ce n'è qualcuno con qualche scena un pò più "spinta", o particolarmente violenta, ma non è mica una prerogativa, anzi! :D

gianly1985
18-12-2007, 15:22
Ma che dici?!? :sofico: I Filmissimi non sono mica film soft porno, sono semplici film! :D A volte ce n'è qualcuno con qualche scena un pò più "spinta", o particolarmente violenta, ma non è mica una prerogativa, anzi! :D

Sì lo so che non è una prerogativa :), tante volte ho visto bei film fra i "Filmissimi" compresi film da Italia 1 o Canale 5 che dopo un po' di anni scalano su rete4, però non infrequentemente ci sono film con scene abbastanza spinte...insomma certo non meno spinte della tetta vista per mezzo secondo di cui parlava giannola...le stesse "commedie sexy all'italiana" che mandano su rete4 non si limitano certo ad UNA tetta :asd:

gianly1985
18-12-2007, 15:31
liberissimo di crederlo ;)

Liberissimo di smentirmi con argomentazioni così come io con argomentazioni ho detto che credevo fosse così.....:rolleyes: Se io avessi detto SOLO quella frase mi hai quotato, il tuo commento avrebbe avuto un senso...

Gemma
18-12-2007, 17:35
A volte mi domando come si possa passare pagine e pagine fra insulti, invettive, proclami contro la censura, proclami a favore della libertà di espressione, della libertà di cambiar canale, bla, bla bla...

Mi sovvengono alcune osservazioni:
1) La censura è una cosa del tutto legittima. Ricordiamo che anche apporre VM18 è una forma di censura. Del resto al signor Luttazzi non è stato proibito esibirsi in pubblico: gli è stato chiuso un programma perchè, come anche detto da Ferrara, non ha rispettato criteri consoni al luogo in cui dava spettacolo. Il giorno in cui gli chiuderanno i teatri allora potremo cominciare a parlare di censura.
2) Circa il poter cambiar canale: il problema è che OGNI canale è pieno di spazzatura più o meno maleodorante. Dai culi delle veline all'empietà dei reality, agli obbrobriosi spettacoli che ci vengono propinati al solo scopo di lederci cerebralmente. Alla fine diventa una finta scelta. L'unica scelta possibile diventa spegnere la tv, con buona pace di chi nutre ancora la speranza di poterci trovare informazione e intrattenimento non lobotomizzante.
3) Più preoccupante, a mio avviso, del caso Luttazzi, è la censura che SISTEMATICAMENTE viene fatta da tutti i cosiddetti telegiornali, che scelgono, sfrondano, tagliano, cambiano, rimpastano e rimodellano le "informazioni" che ci passano. Mi ricorda molto alcune immagini orwelliane, in cui si doveva scegliere con cura quali informazioni dare in pasto al popolo.

Ci illudiamo che i tempi della propaganda e della censura siano finiti, ma siamo ben lontani da questo utopico stato di cose. La propaganda è diventata semplicemente molto più subdola, più sottile, più permeante, convincente, così come lo sono i film di hollywood, con effetti così speciali da rendere tutto dannatamente reale. Se non sapessimo che esistono le immagini computerizzate ci crederemmo, come dei bambini! Così come crediamo all'informazione manipolata, masticata e filtrata di cui ci ingozzano. Mentre le scomode verità non vengono nemmeno tenute in considerazione dalla censura. Alcune cose va bene che passino, basta farlo alla Marzullo, sottovoce, ignorandole e sminuendole (penso ad esempio a tutti i casi portati alla luce da Report), che tanto poi con una bella diretta della partita si mette tutto a posto.

La gente si scalda per le cose più strane.
Luttazzi fa una comicità tutta sua, ma ho l'impressione che tanti paladini lo difendano oltre il piacere che egli possa procurare con i suoi spettacoli, oltre il sollazzo della sua capacità di intrattenimento. GLi stanno tutti facendo un favore. Perchè se Lutazzi non fosse stato escluso da La7 ora la metà delle persone che tanto si accalcano per andare a teatro probabilmente non avrebbe nemmeno pagato il prezzo del biglietto.

Per quanto concerne poi la fervente difesa di Dario Fo: non dimentichi egli che la letteratura che descrive era di natura volgare e perciò destinata al volgo, ove per volgo si intende, da sempre, quella fetta di popolazione non erudita che rideva del più scurrile dei linguaggi.
Il fatto che Dante abbia considerato quelle letture per la lingua non significa che le volesse elevare per i contenuti.
Lo stesso accade oggi. Provate a chiedere a personaggi come Umberto Eco se caccapippì lo faccia ridere. Se si sbellichi dalle risate nell'ascolto di una barzelletta che termini con una fragorosa flatulenza.
Noi, col tempo, abbiamo voluto glorificare questo passato eleggendo anche le più volgari scritture, al rango di alta letteratura.
Tutto sta a capire se la chiave di lettura sbagliata sia la nostra a posteriori, o la contemporanea di allora.

LucaTortuga
18-12-2007, 18:26
1) La censura è una cosa del tutto legittima. Ricordiamo che anche apporre VM18 è una forma di censura. Del resto al signor Luttazzi non è stato proibito esibirsi in pubblico: gli è stato chiuso un programma perchè, come anche detto da Ferrara, non ha rispettato criteri consoni al luogo in cui dava spettacolo. Il giorno in cui gli chiuderanno i teatri allora potremo cominciare a parlare di censura.

A parte il fatto che, imho, è stato chiuso per la puntata che doveva ancora andare in onda (quella sul vaticano), non ti pare che ciò che dici a proposito dei criteri consoni al luogo, sia in contraddizione con ciò che affermi subito sotto?


2) Circa il poter cambiar canale: il problema è che OGNI canale è pieno di spazzatura più o meno maleodorante. Dai culi delle veline all'empietà dei reality, agli obbrobriosi spettacoli che ci vengono propinati al solo scopo di lederci cerebralmente. Alla fine diventa una finta scelta. L'unica scelta possibile diventa spegnere la tv, con buona pace di chi nutre ancora la speranza di poterci trovare informazione e intrattenimento non lobotomizzante.

greasedman
18-12-2007, 20:43
Luttazzi è sempre stato volgare, e non è mai stato censurato per la sua volgarità.
Anche alla rai non è stato censurato quando ha fatto vedere un primo piano di una merda, non quando ha fatto battute pesanti su molti personaggi, non quando ha fatto battute sui "bambini inculati", ma quando ha invitato Marco Travaglio... o sbaglio?

Infatti la differenza tra le altre puntate e quella che gli è valsa il licenziamento è che invece di urlare "tette, culi, piscio e merda", ha detto "tette, culi, piscio, merda e Guliano Ferrara".



Fossi un antropologo, non perderei occasione di studiare i casi umani che sono convinti che sia stato censurato perchè volgare...
Sono riusciti a fargli bere anche questa, meglio di un termovalorizzatore.

Sawato Onizuka
18-12-2007, 21:23
Infatti la differenza tra le altre puntate e quella che gli è valsa il licenziamento è che invece di urlare "tette, culi, piscio e merda", ha detto "tette, culi, piscio, merda e Guliano Ferrara".

errore, potevano farlo a metà settimana allora ... ma evidentemente hanno intravisto che la puntata successiva sarebbe stata POCO gradita al peggior posto sulla faccia del pianete ..... diciamo che nel quote basta sostituire quello che é in grassetto con R@tz1 :read: :stordita:

Beelzebub
18-12-2007, 21:48
Luttazzi è sempre stato volgare, e non è mai stato censurato per la sua volgarità.
Anche alla rai non è stato censurato quando ha fatto vedere un primo piano di una merda, non quando ha fatto battute pesanti su molti personaggi, non quando ha fatto battute sui "bambini inculati", ma quando ha invitato Marco Travaglio... o sbaglio?

Infatti la differenza tra le altre puntate e quella che gli è valsa il licenziamento è che invece di urlare "tette, culi, piscio e merda", ha detto "tette, culi, piscio, merda e Guliano Ferrara".



Fossi un antropologo, non perderei occasione di studiare i casi umani che sono convinti che sia stato censurato perchè volgare...
Sono riusciti a fargli bere anche questa, meglio di un termovalorizzatore.

Pensa che tu ti sei bevuto la storia che sia stato sospeso per Ferrara... :sofico:

Il_Grigio
19-12-2007, 12:24
Pensa che tu ti sei bevuto la storia che sia stato sospeso per Ferrara... :sofico:

:sbonk:

giannola
19-12-2007, 12:27
nondimeno coloro che hanno creduto che Luttazzi sia una povera vittima: non solo ha straguadagnato, ma s'è fatto una pubblicità mastodontica, altro che seconda serata :O

rip82
19-12-2007, 12:37
nondimeno coloro che hanno creduto che Luttazzi sia una povera vittima: non solo ha straguadagnato, ma s'è fatto una pubblicità mastodontica, altro che seconda serata :O

Aaaaahhh, ecco il furbacchione, come De Magistris si e' fatto sbattere fuori per farsi una pubblicita' mastodontica, la classica sindrome del PM!
E noi che pensavamo che fosse stato censurato come nella piu' becera dittatura sudamericana...

giannola
19-12-2007, 12:53
Aaaaahhh, ecco il furbacchione, come De Magistris si e' fatto sbattere fuori per farsi una pubblicita' mastodontica, la classica sindrome del PM!
E noi che pensavamo che fosse stato censurato come nella piu' becera dittatura sudamericana...

già, è una cosa che non ha mancato di evidenziare fo. :O

rip82
19-12-2007, 13:33
già, è una cosa che non ha mancato di evidenziare fo. :O

Quindi secondo te, dopo che e' stato censurato e cacciato, che hanno mentito sul motivo della censura e che per sicurezza hanno spazzettato per bene il materiale registrato, lui avrebbe dovuto andarsene in silenzio e con le orecchie basse? Cosi' nessuno si sarebbe neanche accorto del provvedimento dittatoriale?
Almeno sii coerente, invece di fare arrampicata estrema sugli specchi, di' chiaramente che sei favorevole ad un controllo sull'informazione di stampo venezuelano (giusto per restare in tema di attualita') e siccome Luttazzi ti sta sui coglioni ritieni giusto che non stia in TV. Basta solo che ammetti che sei contrario ad un'informazione libera e democratica ;)

Beelzebub
19-12-2007, 13:45
Quindi secondo te, dopo che e' stato censurato e cacciato, che hanno mentito sul motivo della censura e che per sicurezza hanno spazzettato per bene il materiale registrato, lui avrebbe dovuto andarsene in silenzio e con le orecchie basse? Cosi' nessuno si sarebbe neanche accorto del provvedimento dittatoriale?
Almeno sii coerente, invece di fare arrampicata estrema sugli specchi, di' chiaramente che sei favorevole ad un controllo sull'informazione di stampo venezuelano (giusto per restare in tema di attualita') e siccome Luttazzi ti sta sui coglioni ritieni giusto che non stia in TV. Basta solo che ammetti che sei contrario ad un'informazione libera e democratica ;)

Che c'entra la satira con l'informazione? :confused:

rip82
19-12-2007, 14:32
Che c'entra la satira con l'informazione? :confused:

La satira e' un genere di informazione.

Beelzebub
19-12-2007, 14:43
La satira e' un genere di informazione.

Non mi risulta proprio... postami un link in cui venga definita così...

Al limite, può essere un modo tale di affrontare temi, per cui ha anche una valenza informativa, ma l'informazione in senso stretto è un'altra cosa...

Il_Grigio
19-12-2007, 14:51
Quindi secondo te, dopo che e' stato censurato e cacciato, che hanno mentito sul motivo della censura e che per sicurezza hanno spazzettato per bene il materiale registrato, lui avrebbe dovuto andarsene in silenzio e con le orecchie basse? Cosi' nessuno si sarebbe neanche accorto del provvedimento dittatoriale?
Almeno sii coerente, invece di fare arrampicata estrema sugli specchi, di' chiaramente che sei favorevole ad un controllo sull'informazione di stampo venezuelano (giusto per restare in tema di attualita') e siccome Luttazzi ti sta sui coglioni ritieni giusto che non stia in TV. Basta solo che ammetti che sei contrario ad un'informazione libera e democratica ;)

esagerato :asd:

in una vera dittatura:
1) il programma di luttazzi sarebbe stato "spezzettato" prima ancora della messa in onda della prima puntata.
2) nessuno ne avrebbe parlato
3) luttazzi non avrebbe più fatto satira, nè in tv, nè in teatro, nè altrove. volente o meno.

non ingigantiamo la situazione, quindi. capisco il risentimento verso la censura, ma il "metodo fascista" era ben altra cosa :asd:

ps: mi auguro che vi siano fonti di informazione "libera e democratica" migliori dei programmi di Luttazzi (e di tutti i "satiri" in generale) :stordita:
poi ognuno si affidi a chi preferisce :boh:

giannola
19-12-2007, 14:52
Quindi secondo te, dopo che e' stato censurato e cacciato, che hanno mentito sul motivo della censura e che per sicurezza hanno spazzettato per bene il materiale registrato, lui avrebbe dovuto andarsene in silenzio e con le orecchie basse? Cosi' nessuno si sarebbe neanche accorto del provvedimento dittatoriale?
Almeno sii coerente, invece di fare arrampicata estrema sugli specchi, di' chiaramente che sei favorevole ad un controllo sull'informazione di stampo venezuelano (giusto per restare in tema di attualita') e siccome Luttazzi ti sta sui coglioni ritieni giusto che non stia in TV. Basta solo che ammetti che sei contrario ad un'informazione libera e democratica ;)

non posso perchè direi una bugia :O

La satira e' un genere di informazione.

falso. ;)

rip82
19-12-2007, 15:01
Non mi risulta proprio... postami un link in cui venga definita così...

Al limite, può essere un modo tale di affrontare temi, per cui ha anche una valenza informativa, ma l'informazione in senso stretto è un'altra cosa...

La satira per forza di cose fa informazione, tratta temi di attualita', parla di cose volutamente nascoste dalla stampa... -la satira informa, deforma e fa il cazzo che le pare (cit. Daniele Luttazzi 2001)-
Comunque la costituzione all'articolo 21 si esprime in modo abbastanza chiaro:

Art. 21.

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

giannola
19-12-2007, 15:47
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

e dove stava la notizia nel rappresentare giuliano ferrara,ecc.... ?

In ogni caso quella di luttazzi non è stampa, per definirsi tale deve essere condotta da un giornalista e luttazzi non è iscritto all'albo. ;)

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

Direi che questa parte fornisce da sole le motivazioni. ;)

fsdfdsddijsdfsdfo
19-12-2007, 15:59
e dove stava la notizia nel rappresentare giuliano ferrara,ecc.... ?

In ogni caso quella di luttazzi non è stampa, per definirsi tale deve essere condotta da un giornalista e luttazzi non è iscritto all'albo. ;)



Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

purtroppo anche tu hai diritto a dire quello che vuoi :(

:D:D:P

Beelzebub
19-12-2007, 16:00
La satira per forza di cose fa informazione, tratta temi di attualita', parla di cose volutamente nascoste dalla stampa... -la satira informa, deforma e fa il cazzo che le pare (cit. Daniele Luttazzi 2001)-


Informa e deforma... non è informazione allo stato puro... infatti Luttazzi dice anche:

"La satira è un punto di vista e un po' di memoria."

inevitabilmente, la satira subisce l'influenza di chi la fa, mentre l'informazione dovrebbe essere il più possibile imparziale e soprattutto aderente alla verità.

Che poi in Italia faccia più informazione la satira piuttosto che la stampa e i tg, è un discorso a se...

rip82
19-12-2007, 16:08
e dove stava la notizia nel rappresentare giuliano ferrara,ecc.... ?

In ogni caso quella di luttazzi non è stampa, per definirsi tale deve essere condotta da un giornalista e luttazzi non è iscritto all'albo. ;)



Direi che questa parte fornisce da sole le motivazioni. ;)

Quello che non vedo sono i provvedimenti dell'autorita' giudiziaria, e poi finiamola con questa puerile scusa di Ferrara e delle parolacce: Ferrara non ha fatto una piega, tanto meno sporgere denuncia.
E' stato sospeso e messo alla porta perche' ha toccato il papa, giustifica un po' il perche', se non censura immotivata?

rip82
19-12-2007, 16:10
Informa e deforma... non è informazione allo stato puro... infatti Luttazzi dice anche:

"La satira è un punto di vista e un po' di memoria."

inevitabilmente, la satira subisce l'influenza di chi la fa, mentre l'informazione dovrebbe essere il più possibile imparziale e soprattutto aderente alla verità.

Che poi in Italia faccia più informazione la satira piuttosto che la stampa e i tg, è un discorso a se...

La definizione di cos'e' e cosa fa la satira e' cosa complicata, e come ha sottolineato Lucrezio pagine fa, siamo abbastanza ignoranti in materia se non abbiamo condotto studi sulla cosa.
Comunque se la satira ti racconta una cosa vera, che prima non conoscevi, allora fa informazione, c'e' poco da discutere.

giannola
19-12-2007, 16:12
Quello che non vedo sono i provvedimenti dell'autorita' giudiziaria, e poi finiamola con questa puerile scusa di Ferrara e delle parolacce: Ferrara non ha fatto una piega, tanto meno sporgere denuncia.
E' stato sospeso e messo alla porta perche' ha toccato il papa, giustifica un po' il perche', se non sensura immotivata?

censura è censura, sull'immotivata invece ho avuto modo di dissentire.

L'azienda è privata, se ritiene di poter essere lesa nell'immagine, per quello che luttazzi ha detto o quello che doveva dire, ha tutto il diritto di censurarlo, d'altronde gli studi sono suoi.

basta che onori il contratto pagandolo. ;)

rip82
19-12-2007, 16:25
censura è censura, sull'immotivata invece ho avuto modo di dissentire.

L'azienda è privata, se ritiene di poter essere lesa nell'immagine, per quello che luttazzi ha detto o quello che doveva dire, ha tutto il diritto di censurarlo, d'altronde gli studi sono suoi.

basta che onori il contratto pagandolo. ;)

Immotivata almeno stando all'art.21 :O
Poi questo scherzetto costera' loro una pacca di soldi, perche' pagare un profumato indennizzo per un illecito non commesso? Non mi convinci neanche un po'.

giannola
19-12-2007, 16:28
Immotivata almeno stando all'art.21 :O
Poi questo scherzetto costera' loro una pacca di soldi, perche' pagare un profumato indennizzo per un illecito non commesso? Non mi convinci neanche un po'.

non costerà nulla se sul contratto non è previsto l'obbligo di presenza, tranne il fatto che gli debbono pagare il compenso per intero.

Non esiste alcun illecito, altrimenti anche luttazzi avrebbe fatto partire una denuncia, invece si limita a rosicare dal suo blog. :)

Beelzebub
19-12-2007, 16:32
La definizione di cos'e' e cosa fa la satira e' cosa complicata, e come ha sottolineato Lucrezio pagine fa, siamo abbastanza ignoranti in materia se non abbiamo condotto studi sulla cosa.
Comunque se la satira ti racconta una cosa vera, che prima non conoscevi, allora fa informazione, c'e' poco da discutere.

In questi termini, anche la portinaia sotto casa fa informazione... :mbe: Io parlo di Informazione. Se voglio informarmi vado su internet, ma non punto di certo sul sito di Luttazzi... :D

p.s.: mi sa che era Leron, non Lucrezio... :stordita:

fsdfdsddijsdfsdfo
19-12-2007, 16:34
In questi termini, anche la portinaia sotto casa fa informazione... :mbe: Io parlo di Informazione. Se voglio informarmi vado su internet, ma non punto di certo sul sito di Luttazzi... :D

p.s.: mi sa che era Leron, non Lucrezio... :stordita:

Diventa un discorso quantitativo e non piu qualitativo quindi. Spostando la cosa da oggettività a soggettività.

giannola
19-12-2007, 16:38
La definizione di cos'e' e cosa fa la satira e' cosa complicata, e come ha sottolineato Lucrezio pagine fa, siamo abbastanza ignoranti in materia se non abbiamo condotto studi sulla cosa.
Comunque se la satira ti racconta una cosa vera, che prima non conoscevi, allora fa informazione, c'e' poco da discutere.

ehhh complicatissima.:D

http://www.etimo.it/?term=satira

http://it.wikipedia.org/wiki/Satira

basta poco che ce vò ? :O

Maverick18
19-12-2007, 16:39
esagerato :asd:

in una vera dittatura:
1) il programma di luttazzi sarebbe stato "spezzettato" prima ancora della messa in onda della prima puntata.
2) nessuno ne avrebbe parlato
3) luttazzi non avrebbe più fatto satira, nè in tv, nè in teatro, nè altrove. volente o meno.

non ingigantiamo la situazione, quindi. capisco il risentimento verso la censura, ma il "metodo fascista" era ben altra cosa :asd:

ps: mi auguro che vi siano fonti di informazione "libera e democratica" migliori dei programmi di Luttazzi (e di tutti i "satiri" in generale) :stordita:
poi ognuno si affidi a chi preferisce :boh:

Questa è una forma di "dittatura" più subdola ed evanescenente.
Il fascismo vero e proprio era esplicito però poi è finito, mentre questo nuovo tipo di "dittatura" sembra non stia facendo reagire la massa che pare alquanto narcotizzata.

rip82
19-12-2007, 16:42
ehhh complicatissima.:D

http://www.etimo.it/?term=satira

http://it.wikipedia.org/wiki/Satira

basta poco che ce vò ? :O

Ma sei serio? Millenni di pubblicazioni satiriche pensi siano riassumibili in una paginetta su Wikipedia? Do un taglio, la mia presenza qui e' tempo buttato, saluti :O

giannola
19-12-2007, 16:45
Ma sei serio? Millenni di pubblicazioni satiriche pensi siano riassumibili in una paginetta su Wikipedia? Do un taglio, la mia presenza qui e' tempo buttato, saluti :O

se quello che dice fo o luttazzi è farti buttare tempo... :O


cmq ciao ;)

Maverick18
19-12-2007, 16:46
censura è censura, sull'immotivata invece ho avuto modo di dissentire.

L'azienda è privata, se ritiene di poter essere lesa nell'immagine, per quello che luttazzi ha detto o quello che doveva dire, ha tutto il diritto di censurarlo, d'altronde gli studi sono suoi.

basta che onori il contratto pagandolo. ;)

Quelli di La7 conoscevano bene Luttazzi ed i suoi modi di fare, la sua cacciata è probabilmente dovuta ad una pressione dei cattolici, o di chi per loro.

Peggio per La7, così facendo ha mandato a quel paese la propria immagine di tv libera.

Beelzebub
19-12-2007, 16:47
Diventa un discorso quantitativo e non piu qualitativo quindi. Spostando la cosa da oggettività a soggettività.

No no, è proprio un discorso qualitativo. Altrimenti, mi equipari davvero la portinaia sotto casa ad un organo d'informazione... :asd:

ozeta
19-12-2007, 20:06
ehhh complicatissima.:D

http://www.etimo.it/?term=satira

http://it.wikipedia.org/wiki/Satira

basta poco che ce vò ? :O

wikipedia non è la bibbia. e anche se lo fosse non andrebbe presa tutta per vera.

ci sono tonnellate di scritti latini sulla satira, comincia a leggere qualche riassuntino di quelli sui libri scolastici, prima di pensare che luttazzi non faccia satira ma solo volgarità. Scoprirai che 2500 anni fa qualcuno inventò questo genere letterario, ed era anche molto più spinto di ora.

SquallSed
19-12-2007, 20:56
e dove stava la notizia nel rappresentare giuliano ferrara,ecc.... ?

In ogni caso quella di luttazzi non è stampa, per definirsi tale deve essere condotta da un giornalista e luttazzi non è iscritto all'albo. ;)



luttazzi è giornalista

Maverick18
19-12-2007, 21:10
e dove stava la notizia nel rappresentare giuliano ferrara,ecc.... ?

In ogni caso quella di luttazzi non è stampa, per definirsi tale deve essere condotta da un giornalista e luttazzi non è iscritto all'albo. ;)



Direi che questa parte fornisce da sole le motivazioni. ;)

luttazzi è giornalista

Luttazzi è laureato in medicina, e mi sembra, ma non vorrei sbagliare, abbia anche il tesserino da giornalista.

franklar
19-12-2007, 21:42
Luttazzi è laureato in medicina, e mi sembra, ma non vorrei sbagliare, abbia anche il tesserino da giornalista.


Ce l'ha

franklar
19-12-2007, 21:46
Non so se l'avete già postato, ma questo doveva essere a grandi linee il testo della puntata sulla religione, prima della quale arrivò provvidenziale la chiusura della trasmissione ed i tizi che cercarono di cancellare tutto il girato trasmesso o meno.


Decemeron, il programma di Daniele Luttazzi, è stato censurato da La7 prima che andasse in onda una puntata dedicata alla religione. Vi proponiamo parte del monologo.

Qualcuno mi ha chiesto: Daniele, perché ce l’hai con la religione? Perché mi sono convinto che le religioni sono pericolose. Operano un plagio di massa che ha una funzione sociale di controllo; e che diventa pericolosissimo quando la religione, forte del numero, tende a far coincidere il peccato col reato, e a condizionare l’attività dei governi. Gli esempi in questo senso sono sempre all’ordine del giorno (staminali, pacs, eutanasia) e ormai insopportabili... Ricorderete come la Chiesa si sia opposta alla ricerca sulle staminali degli embrioni perché "l’embrione è uno di noi, è già persona".


C’erano però tre contro-argomenti formidabili: a) Quello teologico. S.Tommaso nega agli embrioni la resurrezione, in quanto privi di anima razionale, e pertanto non ancora esseri umani. (Supplemento alla Summa Theologiae, 80, 4); b) Quello pragmatico. La Chiesa nega il battesimo ai feti abortiti in modo spontaneo. Nella prassi, cioè, la Chiesa non considera il feto una persona finchè non nasce vivo. c) Quello naturale.

Di tutti i concepiti, solo il 15-20% riesce ad annidarsi nell’utero materno. La natura stessa, cioè, non tutela così tanto il diritto alla vita del concepito, diritto che però si arroga la Chiesa. ...È stata poi la scienza, e non la religione, a scoprire, la settimana scorsa, che è possibile ricavare cellule staminali anche da tessuti adulti. Fine del dilemma etico sollevato ad arte. Con la nuova ricerca sulle staminali, gli scienziati ritengono che adesso potremmo fare grandi progressi, dalla cura del Parkinson alla rigenerazione della spina dorsale nel centrosinistra.

.... In realtà, lo sappiamo, il motivo vero è che la Chiesa teme le unioni omosessuali. Ma se è un tema così importante, com’è che Gesù non dice una parola in proposito? Gesù non dice una parola su questo, ma tante sulla tolleranza, l’accettazione, il non giudicare, il frequentare i reietti e gli ultimi. La Bibbia dice: “Non guardare la pagliuzza nell’occhio del tuo vicino, ma la trave nel tuo occhio”. Al che i gruppi gay hanno replicato: se la trave te la metti nell’occhio, lo stai facendo in modo sbagliato”. La regola della convivenza umana è terrestre, non divina: ogni uomo è libero e deve poter decidere su di sé. ...E invece mille ostacoli. Col paradosso che i nostri parlamentari, per tenersi buoni i voti vaticani, da anni negano a noi, cittadini che li eleggiamo, i diritti che per sé loro si sono già attribuiti: da ben 16 anni, infatti, i parlamentari conviventi hanno gli stessi diritti dei parlamentari sposati.

......Nel frattempo Veltroni si trova a dover trattare con la segreteria di stato vaticana sull’eventuale istituzione di un registro delle coppie di fatto nel comune di Roma. Alla faccia della pari dignità dei cittadini che cattolici non sono, o che hanno preferenze sessuali non omologate. ...Ennesimo scadimento della laicità dello Stato, riconfermato dal voto della sinistra in Parlamento a favore dei privilegi economici della Chiesa cattolica: l’esenzione ICI e i meccanismi di assegnazione dell’8 per mille.

.... Ecco papa Ratzi. Ride. Riderei anch’io se la mia ditta non pagasse le tasse. Ma la Chiesa non fa che rispettare il dettame evangelico. Gesù disse: “I miti erediteranno la terra”. Ed evitò astutamente di parlare della tassa di successione.... L’abito di un cardinale: mozzetta rossa chiusa da dodici bottoncini. Sotto, rocchetto bianco in cotone con maniche a tre quarti ornato di pizzi e ricami. Sotto, fascia rossa di seta alla vita, con frangia, e sottana rossa di lana fine con bottoncini fino ai piedi. In testa, zucchetto rosso e berretta rossa a quattro angoli e tre spicchi o cappello a saturno nero ornato da cordone e fiocchi oppure mitria di seta bianca damascata. Se Gesù si imbattesse in un cardinale, scoppierebbe a ridere.

.... La separazione tra Stato e Chiesa, cioè fra reato e peccato, la indicò Gesù, quando disse: “Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”. Ne deduco che, se il papa è cattolico, Cristo non lo era. Altro guaio delle religioni: spesso danno una cornice nobile a comportamenti aberranti. Guardate come i musulmani in certi Paesi lapidano le loro donne. Non potrebbero farla franca, se non fosse per motivi religiosi. Oppure, sempre la Chiesa cattolica. Milioni di persone muoiono in Africa di AIDS anche perché la Chiesa condanna l’uso del preservativo. Il preservativo, a quanto pare, è contro gli insegnamenti di Cristo. Anche se Cristo non ne ha mai parlato...

Qualche mese fa il papa ha chiesto a una commissione vaticana un dossier sull’uso del preservativo come protezione dalle malattie. Oh, proprio adesso che mi ero abituato alla castità. Avete letto l’ultima enciclica di Papa Ratzi? E chi non l’ha letta? È così amena! È più divertente di un barile pieno di anguille. «Spe salvi», salvi nella speranza. Un testo sulla superiorità della fede cristiana, che esalta la sofferenza, perché avvicina alle sofferenze di Cristo. Cristo è morto in croce per i nostri peccati! Uuh, ma così ci fa sentire troppo in colpa! Non poteva solo lussarsi un’anca, per i nostri peccati? L’enciclica è piena di citazioni colte.

E questo è il QUIZ della settimana: quali fra questi intellettuali non è citato da papa Ratzi nell’ultima enciclica? Sant’Agostino. Kant. Adorno. De Sade. E la risposta è: De Sade. La Spe salvi, sorpresa! è una dura condanna della modernità. Il giorno che venne eletto, dissi in teatro: “Hanno eletto il nuovo papa. È il cardinal Ratzinger. Subito condannato di nuovo Galileo”. Non mi sbagliavo. Dopo un mese Ratzi disse: “La risposta alla modernità è Cristo”. Io ho 46 anni, nella mia vita ho imparato una cosa: se la risposta è Cristo, la domanda è sbagliata. ... Ratzi attacca l’illuminismo, ma la Chiesa in 18 secoli non abolì la schiavitù, cosa che fece la Prima Repubblica francese del 1794. D’altra parte è noto che la Chiesa è lenta ad abbracciare la modernità. Fino a poco tempo fa, la loro idea di portatile era un chierichetto.

...Dico questo: se Dio avesse voluto che credessimo in lui, sarebbe esistito. ...Le religioni sono un fatto culturale. È tutto molto relativo. Il papa vorrebbe che tutti fossero cattolici. Le mucche vorrebbero che tutti fossero di religione indù. ....Qual è la verità sull’aldilà? Direi di partire da un semplice assioma: che nessuno ne sa niente.

Mi piacerebbe che il papa una domenica si affacciasse su S.Pietro e dicesse: “Sapete una cosa? Nessuno ne sa niente. Siete liberi!”...L’anno scorso Ratzi scrisse la "Lettera sulla collaborazione dell’uomo e della donna". Ratzinger ha scritto un documento sulle donne. La cosa mi colpì perché non immaginavo che Ratzinger ne conoscesse una. Nella lettera, Ratzinger scrive che la famiglia è il fondamento della società. Vecchio adagio dei reazionari di sempre. Ma già negli anni 60, filosofi e psichiatri come Deleuze e Guattari, Laing, Reich hanno spiegato che la famiglia patriarcale serve a perpetuare la società proprietaria e autoritaria.

....Qualche anno fa, una commissione teologica internazionale guidata da Ratzinger si riunì per rispondere alla domanda: "Dove vanno le anime dei bambini morti senza battesimo?". Questi temi mi affascinano. In auto ascolto sempre Radio Maria. Anche perché è inevitabile: accendi la radio, c’è Radio Maria. ..."Dove vanno le anime dei bambini morti senza battesimo?" Io avrei voluto essere in quella commissione di Ratzinger. Come fai a dare a una risposta? È come chiedere "Dove vanno le anime dei Klingon dopo morti?" Da nessuna parte, dato che i Klingon sono un FRUTTO DELLA FANTASIA UMANA.

Cenni storici ...Nella Genesi, è il serpente a convincere Eva a mangiare la mela proibita. Eva dà un morso e cade in un lungo sonno da cui Adamo la risveglia con un bacio. No, questa è Biancaneve. Bè, se da piccolo ti avessero detto che Biancaneve è una religione, ci avresti creduto! Comunque: Adamo ed Eva mangiano la mela e Dio li caccia dal paradiso terrestre. Meno male che non ha scoperto cosa avevano fatto con le banane.

....Nel tempo, le funzioni mitiche svolte dalle religioni e dalle monarchie non spariscono: oggi vengono assolte dai mezzi di comunicazione di massa e dal potere simbolico dei segni-merce, nuovi mondi-di-sogno. La pubblicità come teologia della lavatrice. Provate adesso a immaginare qualcuno che pretenda di vendervi una lavatrice alla condizione che, se non la comprate, brucerete all’inferno. Lo mandereste a cagare.

Ma no, lui pretende anche di essere rispettato, perché non è solo una lavatrice, è una religione! Segnalo una grande novità: nella Spe salvi, il papa mette in dubbio l’esistenza delle fiamme eterne dell’inferno. Ma il paradiso, raccontato da Ratzinger, sembra la stanza da letto di Cristiano Malgioglio. Il papa oggi scrive che la scienza non salva l’uomo. Allora, d’ora in avanti, niente più antibiotici a Ratzi, ok? ... Sentiamo cos’ha da dirci Nostradamus.

LE ULTIME PROFEZIE DI NOSTRADAMUS: La mafia aumenterà gli stipendi ai dipendenti. Verrà scoperta una nuova suoneria cellulare di Mozart. Fabrizio Cicchitto si ritirerà dalla vita politica. Passerà più tempo coi familiari, che chiederanno di non essere identificati. L’editore di Penthouse diventerà cattolico e metterà sulla copertina del mensile una Vergine "gratta&annusa". Un gigantesco asteroide colpirà la Terra nel 2014. L’impatto avrà l’effetto di 20 milioni di bombe atomiche simili a quella sganciata su Hiroshima. Le autorità militari prepareranno il mondo alla nuova vita post-impatto detonando una bomba atomica al giorno nei sette anni precedenti. Quello della Chiesa è pensiero magico. Nell’udienza di mercoledì, il papa ha esortato gli esorcisti a continuare il buon lavoro. Parole di incoraggiamento anche ai cacciatori di vampiri.

Dice: Ma tu Daniele sei cattolico? Certo. Sono cattolico, apostolico, decaffeinato..... E mi affascina la storia di Giacomo, il fratello di Gesù. Sapevate che Gesù aveva un fratello? Io l’ho letto anni fa sulla Settimana enigmistica e non l’ho più dimenticato. Dev’essere stata dura, avere Gesù come fratello. Vinci una gara di nuoto, lui cammina sulle acque. Sai fare un cocktail, lui trasforma l’acqua in vino. Fai ripartire un’auto in panne, lui resuscita Lazzaro. Ti viene l’herpes, lui muore crocifisso. Che palle!

....No, in realtà non sono cattolico. Sono cristiano monofisita: non riconosco le decisioni del concilio di Calcedonia nel V secolo. Ero cattolico, finchè un giorno Dio mi è apparso in sogno e mi ha rivelato che erano tutte stronzate.

Ok, non era un sogno: mi ha parlato da un roveto ardente. Ok, non era un roveto ardente: era il boschetto di una ragazza che stavo leccando. Comunque resto convinto che il cristianesimo sarebbe stato diverso, se Gesù avesse avuto una decappottabile.

greasedman
19-12-2007, 22:21
Pensa che tu ti sei bevuto la storia che sia stato sospeso per Ferrara... :sofico:
C'è anche la "pista paparazzy", che praticamente è divetata la stessa cosa, da quando il Platinette Barbuto si è autoproclamato longamano mediatica del ruinismo...

greasedman
19-12-2007, 22:34
Ahh.... Quindi non solo si tratta di un plagio, ma la battuta è addirittura riciclata più volte! :asd:
Come mai allora quello da cui l'avrebbe copiata non fu censurato? :p

Cambio di strategia: l'hanno censurato perchè ha copiato... :D

franklar
19-12-2007, 22:43
Come mai allora quello da cui l'avrebbe copiata non fu censurato? :p


Forse perché la sua puntata successiva non era sul papa? :stordita:

DonaldDuck
20-12-2007, 07:59
Mi sa che stò Luttazzi ha la chiappa "sinistra" ben coperta :D
http://it.wikipedia.org/wiki/Daniele_Luttazzi

Nel 1994 pubblica "Va' dove ti porta il clito", parodia del libro di Susanna Tamaro Va' dove ti porta il cuore, dello stesso anno. La Tamaro gli fa causa per plagio. Luttazzi vince la causa: il giudice dà torto alla Tamaro, motivando in sentenza che il libro di Luttazzi ricorda il suo perché ne è la parodia. La Tamaro perde anche nel giudizio di secondo grado da lei intentato. Qualche tempo dopo porterà in scena anche uno spettacolo teatrale omonimo, tratto dal libro ma anche con materiali presenti in CRAMPO e Adenoidi.

Già, la parodia ( o plagio) di un libro di successo. Complimenti che fantasia!

giannola
20-12-2007, 08:33
Non so se l'avete già postato, ma questo doveva essere a grandi linee il testo della puntata sulla religione, prima della quale arrivò provvidenziale la chiusura della trasmissione ed i tizi che cercarono di cancellare tutto il girato trasmesso o meno.

letto, condivido le critiche alla chiesa cattolica, ma noto che come tanti, dimentica che la chiesa è Dio, è solo una parte terrena che dovrebbe essere aderente alle parole di Cristo ma che tante volte non lo è.

Da solo l'impressione di provare tanto rancore nei confronti di Dio e pensa con lo sfottò di dimostrare quanto è superiore rispetto al suo creatore.

Cmq a proposito di non sapere nulla, anche lui dovrebbe fare lo stesso e non affermare che tutto è frutto della fantasia, che equivale invece a prendere una ben precisa posizione. :O

altra contraddizione è sostenere di credere che non si sappia nulla e poi dichiararsi monofisita.

LucaTortuga
20-12-2007, 08:40
Mi sa che stò Luttazzi ha la chiappa "sinistra" ben coperta :D
http://it.wikipedia.org/wiki/Daniele_Luttazzi

Già, la parodia ( o plagio) di un libro di successo. Complimenti che fantasia!

Forse non hai ben presente cosa sia una parodia:

http://it.wikipedia.org/wiki/Parodia

E poi cosa centra la chiappa sinistra con il tuo discorso???
Ahh, aspetta, forse ti riferisci al fatto che avendo vinto una causa in ben due gradi di giudizio dev'essere per forza un comunista che gode del favore dei suoi amici "toghe rosse"???

LucaTortuga
20-12-2007, 08:42
altra contraddizione è sostenere di credere che non si sappia nulla e poi dichiararsi monofisita.

Era ironico (anch'io ogni tanto mi dichiaro monofisita, così, per far ridere gli amici). ;)

giannola
20-12-2007, 08:52
Era ironico (anch'io ogni tanto mi dichiaro monofisita, così, per far ridere gli amici). ;)

ah beh humor inglese, io sono italiano :asd:

˜”°º•๑۩mYDaRKsIDe۩๑•º°”˜
20-12-2007, 09:21
Mi sa che stò Luttazzi ha la chiappa "sinistra" ben coperta :D
http://it.wikipedia.org/wiki/Daniele_Luttazzi

Già, la parodia ( o plagio) di un libro di successo. Complimenti che fantasia!

Certo che anche tu come fantasia mica scherzi :D Allora sono plagi anche tutti i film di Mel Brooks? :confused: E Mel Brooks ha le chiappe coperte dai comunisti? :rolleyes:

DonaldDuck
20-12-2007, 09:43
Certo che anche tu come fantasia mica scherzi :D Allora sono plagi anche tutti i film di Mel Brooks? :confused: E Mel Brooks ha le chiappe coperte dai comunisti? :rolleyes:
Ma sai, il caso che hai citato appartiene ad un filone cinematografico ben preciso. In parole povere una finalità colta a suo modo. Luttazzi piuttosto mi sembra appartenere alla schiera dei detrattori della Tamaro. Questioni di buon gusto, e chi è informato di alcune vicissitudini mediatiche di questa grande scrittrice sa di cosa parlo.

Beelzebub
20-12-2007, 09:54
Certo che anche tu come fantasia mica scherzi :D Allora sono plagi anche tutti i film di Mel Brooks? :confused: E Mel Brooks ha le chiappe coperte dai comunisti? :rolleyes:

Boh, magari gli autori degli "originali" in quei casi non hanno sporto querela... :stordita:

Comunque non mi sembra che abbia detto cose terribili Luttazzi, in gran parte le condivido. Non è neanche stato volgare come nei precedenti monologhi ( con buona pace di chi pensa che la satira debba essere per forza volgare oltre ogni limite). Apprezzo soprattutto il rispetto che ha per la figura di Cristo, in contrapposizione con le giuste critiche mosse alla Chiesa come istituzione. Ho trovato invece offensivo il paragone con il credere all'esistenza dell'anima e dell'aldilà, e il credere all'esistenza dei Klingon. Vuol dire mettere sullo stesso piano un religioso credente e un fan di Star Trek... Da un punto di vista totalmente ateo ha una sua logica, ma la considero comunque una mancanza di rispetto nei confronti di chi crede. E questa più che satira mi sembra un eccesso di presunzione. Altro punto evitabilissimo, e palesemente finalizzato a provocare i più bigotti, è la frase conclusiva, ma vabbè... si può sorvolare...

In conclusione, penso che se ci fosse stato ancora Giovanni Paolo II non sarebbe stato censurato.

DonaldDuck
20-12-2007, 10:14
Boh, magari gli autori degli "originali" in quei casi non hanno sporto querela... :stordita:

A buon bisogno si saranno pure divertiti :D. Prendendo spunto dalla citazione di ˜”°º•๑۩mYDaRKsIDe۩๑•º°”˜: "mezzogiorno e mezzo di fuoco" ha diverse battute volgarotte eppure nell'insieme risulta una piccola perla di simpatia e genialità. Rapportiamolo all'epoca di uscita e riflettiamo sul modo con cui è stato accettato.

Comunque non mi sembra che abbia detto cose terribili Luttazzi, in gran parte le condivido. Non è neanche stato volgare come nei precedenti monologhi ( con buona pace di chi pensa che la satira debba essere per forza volgare oltre ogni limite). Apprezzo soprattutto il rispetto che ha per la figura di Cristo, in contrapposizione con le giuste critiche mosse alla Chiesa come istituzione. Ho trovato invece offensivo il paragone con il credere all'esistenza dell'anima e dell'aldilà, e il credere all'esistenza dei Klingon. Vuol dire mettere sullo stesso piano un religioso credente e un fan di Star Trek... Da un punto di vista totalmente ateo ha una sua logica, ma la considero comunque una mancanza di rispetto nei confronti di chi crede. E questa più che satira mi sembra un eccesso di presunzione. Altro punto evitabilissimo, e palesemente finalizzato a provocare i più bigotti, è la frase conclusiva, ma vabbè... si può sorvolare...

In conclusione, penso che se ci fosse stato ancora Giovanni Paolo II non sarebbe stato censurato.

Quel paragone lo trovo particolarmente odioso e non so se possiede una logica.

LucaTortuga
20-12-2007, 12:03
Ho trovato invece offensivo il paragone con il credere all'esistenza dell'anima e dell'aldilà, e il credere all'esistenza dei Klingon. Vuol dire mettere sullo stesso piano un religioso credente e un fan di Star Trek... Da un punto di vista totalmente ateo ha una sua logica, ma la considero comunque una mancanza di rispetto nei confronti di chi crede.

Una cosa che davvero fatico a capire, è per quale motivo la sensibilità dei credenti debba sempre costituire un limite per gli altri ma non viceversa.
Se io mi lamento del fatto che il "crocifisso" urta la mia sensibilità (e ne ho ben donde: privata del suo significato religioso, che io in quanto ateo non percepisco, è un'immagine particolarmente macabra), mi si definisce un provocatore che non ha rispetto per la libertà religiosa.
Sembra quasi che la sensibilità teista meriti una tutela speciale.
D'altro canto i credenti paiono convinti che i loro simboli, le loro manifestazioni pubbliche non possano infastidire nessuno: se questo capita, non si pongono nemmeno il dubbio, sono sicuri del fatto che chi si lamenta lo sta facendo solo per "dare contro".
Facci caso, Luttazzi non da un giudizio nè sui credenti in dio, nè sui fans di Star Trek, dice solo che sono assimilabili.
Anche del mio punto di vista, questo è un dato di fatto.
Un credente, per sentirsi offeso dal paragone, deve credere che i fan di Star Trek siano una banda di deficienti.
Ma è lui a pensarlo, non Luttazzi (che si limita a confrontarli, deducendo che non vi sono differenze).
Io, personalmente, ho il medesimo rispetto per entrambi.
Quello che manca, è il rispetto per i non credenti.

Beelzebub
20-12-2007, 16:08
Una cosa che davvero fatico a capire, è per quale motivo la sensibilità dei credenti debba sempre costituire un limite per gli altri ma non viceversa.
Se io mi lamento del fatto che il "crocifisso" urta la mia sensibilità (e ne ho ben donde: privata del suo significato religioso, che io in quanto ateo non percepisco, è un'immagine particolarmente macabra), mi si definisce un provocatore che non ha rispetto per la libertà religiosa.
Sembra quasi che la sensibilità teista meriti una tutela speciale.
D'altro canto i credenti paiono convinti che i loro simboli, le loro manifestazioni pubbliche non possano infastidire nessuno: se questo capita, non si pongono nemmeno il dubbio, sono sicuri del fatto che chi si lamenta lo sta facendo solo per "dare contro".
Facci caso, Luttazzi non da un giudizio nè sui credenti in dio, nè sui fans di Star Trek, dice solo che sono assimilabili.
Anche del mio punto di vista, questo è un dato di fatto.
Un credente, per sentirsi offeso dal paragone, deve credere che i fan di Star Trek siano una banda di deficienti.
Ma è lui a pensarlo, non Luttazzi (che si limita a confrontarli, deducendo che non vi sono differenze).
Io, personalmente, ho il medesimo rispetto per entrambi.
Quello che manca, è il rispetto per i non credenti.

Te lo spiego subito: la differenza è che chi è credente, di solito non si pone su un piano di superiorità intellettuale rispetto ad un ateo. Nel 99% dei casi, succede l'opposto. E visto che per credere è necessario uno sforzo in più, dato che a dire "se non vedo non credo" sono capaci tutti, non vedo perchè si debbano trattare queste persone come dei minorati mentali boccaloni. La questione dell'offesa che ti viene arrecata dal crocifisso, la reputo sì una provocazione e nulla più: ci sono moltissime immagini macabre nella moda, nei film, nella musica, ti senti ugualmente offeso da tutte queste? Il fatto che il crocifisso sia nelle scuole, dipende dal fatto che la religione cattolica è la predominante in Italia. Ma fosse per me, li toglierei senza problemi. A patto che non sia presente NESSUN altro simbolo di nessuna religione.

La differenza con i fan di Star Trek è che non è una religione... Poi se vogliamo equiparare una serie televisiva al Cristianesimo, al Buddismo o ad altre religioni, partiamo proprio per la tangente... Ovvio che uno può anche credere a Babbo Natale o a Superman, ma in queste cose non vedo nulla di spirituale...

Visto che la satira è di un livello così elevato, e racchiude in sè così tanti significati, mi sembra triste usarla per una simile bassezza, allo scopo non di aprire gli occhi alle persone, di raccontare la verità, o di denigrare i potenti, ma semplicemente di ridicolizzare persone che hanno fatto una scelta diversa. Non sbagliata, diversa. A meno che Luttazzi non abbia le prove tangibili che Dio non esiste.

LucaTortuga
20-12-2007, 16:39
Te lo spiego subito: la differenza è che chi è credente, di solito non si pone su un piano di superiorità intellettuale rispetto ad un ateo.


Non mi pare proprio.
Conosci qualche religioso che si ponga il problema se ciò che dice o fa in nome della sua religione possa offendere qualcuno? No, nella ferrea convinzione che la "religione" sia alfiera del bene assoluto, non concepiscono nemmeno l'ipotesi. E si sbagliano, di grosso.


La questione dell'offesa che ti viene arrecata dal crocifisso, la reputo sì una provocazione e nulla più: ci sono moltissime immagini macabre nella moda, nei film, nella musica, ti senti ugualmente offeso da tutte queste?

Io personalmente non sono offeso nemmeno dal crocifisso (e se pure lo fossi, lo terrei per me in nome della libertà d'espressione altrui).
Ciò che m'infastidisce è l'escludere a priori che qualcuno possa esserlo veramente.


La differenza con i fan di Star Trek è che non è una religione... Poi se vogliamo equiparare una serie televisiva al Cristianesimo, al Buddismo o ad altre religioni, partiamo proprio per la tangente... Ovvio che uno può anche credere a Babbo Natale o a Superman, ma in queste cose non vedo nulla di spirituale...


Sono entrambi (parliamo di un'ipotetico fan di Star Trek che creda veramente all'esistenza dei Klingon) credenti in qualcosa d'indimostrabile.
Babbo Natale o Superman possono avere lo stesso identico contenuto spirituale di qualsiasi altro personaggio di fantasia, è chi ci crede a deciderlo, non tu, nè io.
Si può credere qualsiasi cosa, e chiunque creda (non importa in cosa, li metto tutti sullo stesso piano) ha il mio assoluto rispetto.
Vorrei soltanto avere lo stesso rispetto da loro.

Beelzebub
20-12-2007, 16:58
Non mi pare proprio.
Conosci qualche religioso che si ponga il problema se ciò che dice o fa in nome della sua religione possa offendere qualcuno? No, nella ferrea convinzione che la "religione" sia alfiera del bene assoluto, non concepiscono nemmeno l'ipotesi. E si sbagliano, di grosso.



Io personalmente non sono offeso nemmeno dal crocifisso (e se pure lo fossi, lo terrei per me in nome della libertà d'espressione altrui).
Ciò che m'infastidisce è l'escludere a priori che qualcuno possa esserlo veramente.



Sono entrambi (parliamo di un'ipotetico fan di Star Trek che creda veramente all'esistenza dei Klingon) credenti in qualcosa d'indimostrabile.
Babbo Natale o Superman possono avere lo stesso identico contenuto spirituale di qualsiasi altro personaggio di fantasia, è chi ci crede a deciderlo, non tu, nè io.
Si può credere qualsiasi cosa, e chiunque creda (non importa in cosa, li metto tutti sullo stesso piano) ha il mio assoluto rispetto.
Vorrei soltanto avere lo stesso rispetto da loro.
Ma veramente non vedo nella religione atteggiamenti offensivi verso gli atei.. non so, a cosa ti riferisci? Al segno della croce? Al fatto che uno vada in chiesa? Boh, non ci vedo nulla di offensivo o irrispettoso...

Per la questione del crocifisso, l'hai detto tu stesso che "ne ho ben donde: privata del suo significato religioso, che io in quanto ateo non percepisco, è un'immagine particolarmente macabra"... :mbe:

Per l'ultima affermazione, considerare Babbo Natale al pari di Dio la trovo una forzatura, e da cristiano una bestemmia.

Non è che qualsiasi cosa di fantasia possa essere considerata religione, se no stiamo freschi...

Ma a parte ciò, io non vedo tutti questi episodi in cui i credenti deridano e sfottano gli atei... vedo più spesso la situazione opposta... :boh:

rikyxxx
20-12-2007, 17:32
Mi sa che stò Luttazzi ha la chiappa "sinistra" ben coperta :D
http://it.wikipedia.org/wiki/Daniele_Luttazzi

Già, la parodia ( o plagio) di un libro di successo. Complimenti che fantasia!

Che dimostrazione abissale di ... (mi autocensuro :D ).

La parodia è per forza fatta su "opere" di successo perchè chi la legge/guarda deve conoscere l'originale, sennò non capisce nulla.

Queste sono ovvietà da prima elementare.

LucaTortuga
20-12-2007, 17:41
Ma veramente non vedo nella religione atteggiamenti offensivi verso gli atei.. non so, a cosa ti riferisci? Al segno della croce? Al fatto che uno vada in chiesa? Boh, non ci vedo nulla di offensivo o irrispettoso...

La domanda che ti ho fatto era diversa.
Perchè io, prima di parlare, devo sempre fare mente locale per stabilire se ciò che sto per dire può risultare offensivo per questa o quell'altra credenza religiosa (quindi accetto di non esprimere un mio pensiero solo per non urtare la sensibilità altrui), mentre il credente non se ne preoccupa minimamente?
Tutte le volte che sento dire che il "relativismo" è il male del mondo moderno, mi viene un torcibudella da paura; per non parlare di quando si afferma che chi non crede non ha etica nè morale.
Potrei anche pensare la stessa cosa di chi crede, ma mi guardo bene dal dirlo.
Perchè loro non mi usano la stessa cortesia, pur pretendendola da me?

Per la questione del crocifisso, l'hai detto tu stesso che "ne ho ben donde: privata del suo significato religioso, che io in quanto ateo non percepisco, è un'immagine particolarmente macabra"... :mbe:

Era un esempio (metti "avrei" al posto di "ho", errore mio): il fatto che io non sia urtato dalle immagini macabre, non mi impedisce di riconoscerne una quando la vedo.
E, per quello che so, il macabro offende la sensibilità di molte persone.

Per l'ultima affermazione, considerare Babbo Natale al pari di Dio la trovo una forzatura, e da cristiano una bestemmia.

Ok, per me invece sono la stessa cosa: personaggi di fantasia.

Non è che qualsiasi cosa di fantasia possa essere considerata religione, se no stiamo freschi...

E come distinguo una fantasia qualsiasi da una "religiosa" (al di là del fatto che sia chi crede in quella fantasia a definirla "religione", perchè lo possono fare tutti)?
Qual'è la peculiarità delle religioni (comune a tutte)?

Ma a parte ciò, io non vedo tutti questi episodi in cui i credenti deridano e sfottano gli atei... vedo più spesso la situazione opposta... :boh:

Prendi l'ultima enciclica di Benedetto XVI, e ne avrai un buon esempio.

giannola
20-12-2007, 19:24
Non mi pare proprio.
Conosci qualche religioso che si ponga il problema se ciò che dice o fa in nome della sua religione possa offendere qualcuno? No, nella ferrea convinzione che la "religione" sia alfiera del bene assoluto, non concepiscono nemmeno l'ipotesi. E si sbagliano, di grosso.


io per esempio, ed è arcinoto che sono uno con cui può discutere di religione pure uno come franx (che si scalda facilmente) :stordita:

Cosi come non tutti gli atei si mettono a sputtanare le religione peccando di presunzione e non avendo rispetto per l'altrui dignità.

L'essere convinti di avere assoluta ragione è intrinseco dell'uomo, la religione non c'entra nulla.

Basti pensare all'illuminismo, ai fascismi, al nazismo, infine al comunismo e guardare al disprezzo che hanno sviluppato nei confronti di quelli che credevano in qualcosa di intangibile. ;)

Sono entrambi (parliamo di un'ipotetico fan di Star Trek che creda veramente all'esistenza dei Klingon) credenti in qualcosa d'indimostrabile.
Babbo Natale o Superman possono avere lo stesso identico contenuto spirituale di qualsiasi altro personaggio di fantasia, è chi ci crede a deciderlo, non tu, nè io.
Si può credere qualsiasi cosa, e chiunque creda (non importa in cosa, li metto tutti sullo stesso piano) ha il mio assoluto rispetto.
Vorrei soltanto avere lo stesso rispetto da loro.

su queste affermazioni sorvolo, non tanto perchè fumetti e serie fantascientifiche hanno un creatore ben noto e umano mentre invece il concetto di divinità è cmq connaturato all'uomo visto che tutte le specie viventi hanno sviluppato delle proprie religioni sebbene alcune con tratti simili, ma più che altro perchè ti ritengo sufficientemente intelligente per continuare con dei paragoni che non possono reggere dal punto di vista etico e morale solo per farti ragione. ;)

Beelzebub
20-12-2007, 19:25
La domanda che ti ho fatto era diversa.
Perchè io, prima di parlare, devo sempre fare mente locale per stabilire se ciò che sto per dire può risultare offensivo per questa o quell'altra credenza religiosa (quindi accetto di non esprimere un mio pensiero solo per non urtare la sensibilità altrui), mentre il credente non se ne preoccupa minimamente?
Tutte le volte che sento dire che il "relativismo" è il male del mondo moderno, mi viene un torcibudella da paura; per non parlare di quando si afferma che chi non crede non ha etica nè morale.
Potrei anche pensare la stessa cosa di chi crede, ma mi guardo bene dal dirlo.
Perchè loro non mi usano la stessa cortesia, pur pretendendola da me?



Era un esempio (metti "avrei" al posto di "ho", errore mio): il fatto che io non sia urtato dalle immagini macabre, non mi impedisce di riconoscerne una quando la vedo.
E, per quello che so, il macabro offende la sensibilità di molte persone.



Ok, per me invece sono la stessa cosa: personaggi di fantasia.



E come distinguo una fantasia qualsiasi da una "religiosa" (al di là del fatto che sia chi crede in quella fantasia a definirla "religione", perchè lo possono fare tutti)?
Qual'è la peculiarità delle religioni (comune a tutte)?



Prendi l'ultima enciclica di Benedetto XVI, e ne avrai un buon esempio.
1) e 5) Mi stai portando solo esempio in cui è la Chiesa in quanto organizzazione, o i suoi esponenti, come il Papa, a mancare di rispetto verso gli atei. Invece io parlo dei singoli credenti, delle persone comuni, quelle a cui ha mancato di rispetto Luttazzi nella frase che non condivido. Visto che solitamente la satira per definizione ha come bersaglio i "potenti", non vedo perchè prendersela con chi non lo è.

2) Ok. Quindi la pensi allo stesso modo, chessò, delle magliette dei gruppi heavy metal? :confused:

3) Tua opinione. Ognuno ha diritto ad averne una.

4) Personalmente non te lo so dire. Ma, parafrasando il ragionamento di Leron, non credi che se ci vogliono anni e anni di studi alle spalle per poter permettersi di dire (in modo assoluto e autorevole e non come opinione personale) cosa sia la satira, ci vogliano almeno altrettanti anni di studi per poter dire cosa sia la religione? :rolleyes:

LucaTortuga
21-12-2007, 10:08
io per esempio, ed è arcinoto che sono uno con cui può discutere di religione pure uno come franx (che si scalda facilmente) :stordita:


Ok, te ne do atto. Ma non ho mai detto che la cosa riguardi il 100% dei credenti.


su queste affermazioni sorvolo, non tanto perchè fumetti e serie fantascientifiche hanno un creatore ben noto e umano mentre invece il concetto di divinità è cmq connaturato all'uomo visto che tutte le specie viventi hanno sviluppato delle proprie religioni sebbene alcune con tratti simili, ma più che altro perchè ti ritengo sufficientemente intelligente per continuare con dei paragoni che non possono reggere dal punto di vista etico e morale solo per farti ragione. ;)

Anche i testi sacri (di ogni religione) hanno creatori umani ben noti.

1) e 5) Mi stai portando solo esempio in cui è la Chiesa in quanto organizzazione, o i suoi esponenti, come il Papa, a mancare di rispetto verso gli atei. Invece io parlo dei singoli credenti, delle persone comuni, quelle a cui ha mancato di rispetto Luttazzi nella frase che non condivido. Visto che solitamente la satira per definizione ha come bersaglio i "potenti", non vedo perchè prendersela con chi non lo è.

Non colgo la differenza. Se il Papa può accusare liberamente tutte le persone comuni non credenti di essere amorali, Luttazzi potrà ben fare un paragone che non è oggettivamente insultante ma risulta offensivo solo per chi si sente superiore.


2) Ok. Quindi la pensi allo stesso modo, chessò, delle magliette dei gruppi heavy metal? :confused:

Beh sì, credo che di fronte a certe magliette raffiguranti cadaveri martoriati molte persone (sicuramente mia madre, per dirne una) provino un forte senso di disagio.


4) Personalmente non te lo so dire. Ma, parafrasando il ragionamento di Leron, non credi che se ci vogliono anni e anni di studi alle spalle per poter permettersi di dire (in modo assoluto e autorevole e non come opinione personale) cosa sia la satira, ci vogliano almeno altrettanti anni di studi per poter dire cosa sia la religione? :rolleyes:

Ma la mia non voleva essere una domanda retorica.
Io, con i miei limitati mezzi culturali, non riesco a vedere alcuna peculiarità delle religioni che le distingua da altre credenze soprannaturali, al di là dell'autodefinizione data dagli stessi credenti.
Mi basta un link qualsiasi, come quelli di Wiki che si sono postati per far capire cos'è la satira.

Beelzebub
21-12-2007, 10:48
Ok, te ne do atto. Ma non ho mai detto che la cosa riguardi il 100% dei credenti.



Anche i testi sacri (di ogni religione) hanno creatori umani ben noti.



Non colgo la differenza. Se il Papa può accusare liberamente tutte le persone comuni non credenti di essere amorali, Luttazzi potrà ben fare un paragone che non è oggettivamente insultante ma risulta offensivo solo per chi si sente superiore.



Beh sì, credo che di fronte a certe magliette raffiguranti cadaveri martoriati molte persone (sicuramente mia madre, per dirne una) provino un forte senso di disagio.



Ma la mia non voleva essere una domanda retorica.
Io, con i miei limitati mezzi culturali, non riesco a vedere alcuna peculiarità delle religioni che le distingua da altre credenze soprannaturali, al di là dell'autodefinizione data dagli stessi credenti.
Mi basta un link qualsiasi, come quelli di Wiki che si sono postati per far capire cos'è la satira.

1) Accusare qualcuno di sbagliare, e poi fare lo stesso sbaglio per ripicca, mi sembra un comportamento infantile e non certo associabile ad una persona intelligente; tu mi parlavi di casi in cui i credenti deridono e insultano gli atei. Ora siamo arrivati a circoscrivere la cosa al Papa... Oltrettutto io non sono d'accordo con quello che dice il Papa, ma visto che lo dice lui e non è detto che lo condividano tutti i credenti, Luttazzi non ha motivo di prendersela con loro. Che se la prenda col Papa senza recare offese gratuite ad altri... Se poi il suo intento è proprio quello, cercando di sminuire le cose in cui lui non crede, allora è un altro discorso... ma non so se questo rientri nei ranghi della satira...

Il paragone è offensivo per chi crede, non per chi si sente superiore. E chi crede, non si sente implicitamente superiore.

2) Ragionamento assurdo, perchè troppo soggettivo. Chiunque può sentirsi offeso da qualsiasi cosa. Se io mi sentissi offeso dalle ciabatte infradito, di certo non mi metterei a insultare chi le porta... :rolleyes: Tua madre se si trova davanti una di queste magliette credo che la tolleri senza venir ricoverata per una crisi epilettica, no?

3) Ah, quindi ora siamo arrivati all'ammissione che per capire cosa sia la satira è sufficiente una pagina di Wiki e non anni e anni di studi... :asd: Beh, decidetevi... :asd: Ad ogni modo, se per la satira fosse così, per la religione non lo è, fattene una ragione. Quindi, io non ti so dire in cosa consista la differenza (che sicuramente c'è) tra il Cristinesimo e il Signore degli Anelli... per farlo, dovrei avere alle spalle studi teologici... idem per te. Possiamo solo (e qui mi tocca ripetermi) esprimere delle opinioni personali in merito, ma dare una definizione certa, proprio no.

LucaTortuga
21-12-2007, 11:09
3) Ah, quindi ora siamo arrivati all'ammissione che per capire cosa sia la satira è sufficiente una pagina di Wiki e non anni e anni di studi... :asd: Beh, decidetevi... :asd: Ad ogni modo, se per la satira fosse così, per la religione non lo è, fattene una ragione. Quindi, io non ti so dire in cosa consista la differenza (che sicuramente c'è) tra il Cristinesimo e il Signore degli Anelli... per farlo, dovrei avere alle spalle studi teologici... idem per te. Possiamo solo (e qui mi tocca ripetermi) esprimere delle opinioni personali in merito, ma dare una definizione certa, proprio no.

Per dare un'idea sommaria e non esaustiva del risultato di anni di studi può bastare il riassuntino della pagina di Wiki, mi sembra chiaro.

Un pagina come questa:
http://it.wikipedia.org/wiki/Religione
"Anche sulla definizione del termine religione vi sono notevoli diversità tra le proposte dagli studiosi. Indicativamente possono essere delineate due definizioni generali: in senso stretto, la religione si riferisce al rapporto tra l'uomo e una o più divinità[2]. Corrisponde alla definizione del senso comune di religione. In tal modo però non viene considerata religione il buddhismo primitivo. In senso lato, la religione viene intesa come via di salvezza naturale e/o soprannaturale[3]: questo includerebbe anche le "religioni atee" come appunto il buddhismo primitivo, ma renderebbe indefinito il confine semantico del termine permettendo di inglobare in esso fenomeni come la magia o anche il comunismo, solitamente non considerate religioni vere e proprie."

O come questa:
http://it.wikipedia.org/wiki/Antropologia_delle_religioni
"Un sistema religioso è la realtà dei comportamenti assunti che si compone di:
1) un gruppo umano - umanità viva che crea il proprio ambiente, è l'uomo l'oggetto di studio antropologico;
2) un sistema di credenze (a volte raccolto in summae teologiche tipo la Bibbia, il Corano e altre) sono forti convinzioni assunte come determinanti senza bisogno di dimostrare la loro validità. Modi di vestire, cibi che è permesso/vietato mangiare possono essere importanti indici di credenze religiose;
3) un insieme di pratiche."

Prova a cliccare sull'immagine che ho in sign.
Secondo te quella è una religione oppure no?

Marco!
21-12-2007, 11:18
In conclusione, penso che se ci fosse stato ancora Giovanni Paolo II non sarebbe stato censurato.

:D

Beelzebub
21-12-2007, 11:24
Ti rispondo con una frase riportata da te stesso:

"Anche sulla definizione del termine religione vi sono notevoli diversità tra le proposte dagli studiosi."

Ergo, e mi ripeto per la terza volta, non si può definire cosa sia una religione così su due piedi... al limite si può dire un "secondo me", che però come diceva qualcun altro pagine addietro, ha lo stesso valore della carta igienica... :asd:

Quindi, riassumendo, non mi sta bene che Luttazzi si inalberi quando la gente critica la sua satira in quanto incompetente, ignorante, ecc., e poi si arroghi il diritto di dire che credere nell'esistenza dell'anima è come credere ai personaggi di Star Trek... O meglio, può farlo, ma mettendo un bel SECONDO ME subito dopo. Altrimenti fa la stessa cosa che gli altri fanno con lui e che tanto lo fa indignare. ;)

LucaTortuga
21-12-2007, 11:38
Ti rispondo con una frase riportata da te stesso:

"Anche sulla definizione del termine religione vi sono notevoli diversità tra le proposte dagli studiosi."

Ergo, e mi ripeto per la terza volta, non si può definire cosa sia una religione così su due piedi... al limite si può dire un "secondo me", che però come diceva qualcun altro pagine addietro, ha lo stesso valore della carta igienica... :asd:

Credo che l'attuale incertezza sulla definizione di religione nasca dalla volontà di trovare una peculiarità della religione che possa distinguerla (ovviamente con una connotazione qualitativa superiore) da altre credenze mitico-leggendarie.
Se, in anni e anni di studi, questa peculiarità non è ancora saltata fuori, temo sia improbabile che esista.

Quindi, riassumendo, non mi sta bene che Luttazzi si inalberi quando la gente critica la sua satira in quanto incompetente, ignorante, ecc., e poi si arroghi il diritto di dire che credere nell'esistenza dell'anima è come credere ai personaggi di Star Trek... O meglio, può farlo, ma mettendo un bel SECONDO ME subito dopo. Altrimenti fa la stessa cosa che gli altri fanno con lui e che tanto lo fa indignare. ;)

Luttazzi non si è mai inalberato per le critiche, e ci mancherebbe.
Si è giustamente inalberato quando le stesse persone che, conoscendo perfettamente il suo stile (o avendo comunque l'onere di conoscerlo), gli avevano offerto uno spazio dandogli carta bianca espressiva (altrimenti non avrebbe accettato di fare il suo programma), hanno deciso di chiudere quello spazio per qualcosa che avevano tutte le ragioni di aspettarsi sin dall'inizio.
O sono stati degli sprovveduti (assumendo un artista senza conoscere i suoi lavori), o sono stati in malafede (se il vero motivo della sospensione non era quello ufficiale).

giannola
21-12-2007, 12:05
Anche i testi sacri (di ogni religione) hanno creatori umani ben noti.


piccola differenza i creatori umani, non sono "creatori" ma semplici informatori di una verità rivelata.

Certo stan lee, non ha ricevuto informazioni da alcun dio.

In ogni caso, i fumetti (e supereroi) non sono nati con le prime società, la religione e il concetto di divinità si.;)

LucaTortuga
21-12-2007, 12:16
piccola differenza i creatori umani, non sono "creatori" ma semplici informatori di una verità rivelata.

Certo stan lee, non ha ricevuto informazioni da alcun dio.

In ogni caso, i fumetti (e supereroi) non sono nati con le prime società, la religione e il concetto di divinità si.;)

Sono creatori umani che dicono di aver ricevuto una rivelazione.
Potrebbe dirlo anche Stan Lee, se solo volesse, e nessuno potrebbe smentirlo.
Sei sicuro di quanto affermi sui supereroi? Gilgamesh, Achille.. cos'erano?

rikyxxx
21-12-2007, 12:19
piccola differenza i creatori umani, non sono "creatori" ma semplici informatori di una verità rivelata.

Eri presente alla rivelazione o stai tirando a indovinare???

In ogni caso, i fumetti (e supereroi) non sono nati con le prime società, la religione e il concetto di divinità si.;)

Ho capito, la "divinità" è un supereroe più antico :O

Beelzebub
21-12-2007, 13:57
Credo che l'attuale incertezza sulla definizione di religione nasca dalla volontà di trovare una peculiarità della religione che possa distinguerla (ovviamente con una connotazione qualitativa superiore) da altre credenze mitico-leggendarie.
Se, in anni e anni di studi, questa peculiarità non è ancora saltata fuori, temo sia improbabile che esista.

Accidenti, allora chiama subito tutti gli studiosi in materia e digli di smetterla di perder tempo, perchè tanto la risposta l'hai già trovata tu!!! :asd:



Luttazzi non si è mai inalberato per le critiche, e ci mancherebbe.
Si è giustamente inalberato quando le stesse persone che, conoscendo perfettamente il suo stile (o avendo comunque l'onere di conoscerlo), gli avevano offerto uno spazio dandogli carta bianca espressiva (altrimenti non avrebbe accettato di fare il suo programma), hanno deciso di chiudere quello spazio per qualcosa che avevano tutte le ragioni di aspettarsi sin dall'inizio.
O sono stati degli sprovveduti (assumendo un artista senza conoscere i suoi lavori), o sono stati in malafede (se il vero motivo della sospensione non era quello ufficiale).

Con chi gli dice che è troppo volgare o che la sua non è satira, si inalbera ecccome... e non parlo solo dei vertici di La7...

LucaTortuga
21-12-2007, 14:07
Accidenti, allora chiama subito tutti gli studiosi in materia e digli di smetterla di perder tempo, perchè tanto la risposta l'hai già trovata tu!!! :asd:

Per quanto mi riguarda, trovo assolutamente interessante il dibattito sull'argomento e spero che la ricerca continui.
Non ho affatto trovato la risposta alla mia domanda, mi sono limitato a constatare che, ogni giorno che passa, le probabilità di arrivare ad una conclusione unanime diminuiscono.


Con chi gli dice che è troppo volgare o che la sua non è satira, si inalbera ecccome... e non parlo solo dei vertici di La7...

La definizione di "satira" è, allo stato attuale delle cose, un po' più oggettiva di quella di "religione".
Ha ragione di arrabbiarsi con chi gli dice che la sua non è satira.

Beelzebub
21-12-2007, 14:07
Sono creatori umani che dicono di aver ricevuto una rivelazione.
Potrebbe dirlo anche Stan Lee, se solo volesse, e nessuno potrebbe smentirlo.
Sei sicuro di quanto affermi sui supereroi? Gilgamesh, Achille.. cos'erano?

Non m irisulta che nessuno degli autori di romanzi, fumetti, poemi, ecc. abbia mai preteso di far passare per vere le cose che raccontavano... erano perfettamente consci di scrivere cose frutto della loro fantasia... quindi, se sono gli stessi autori i primi ad affermare l'inesistenza delle loro creature, mi sembra ovvio che ci sia una qualche differenza tra chi venera i Vulcaniani e un buddista...

giannola
21-12-2007, 14:16
Sono creatori umani che dicono di aver ricevuto una rivelazione.
Potrebbe dirlo anche Stan Lee, se solo volesse, e nessuno potrebbe smentirlo.


ma nessuno ha innata l'idea di divinità.
Nessuno sente il bisogno di pregare un eroe di carta.
La religione ha degli aspetti socio-culturali completamente diversi.
Un supereroe è semplicemente un personaggio con dei poteri aggiunti rispetto ai comuni mortali, non ha poteri decisionali, è limitato nel tempo e nello spazio.
Obbedisce ad una morale, non la crea.
Guarda è troppo superficiale paragonare la religione ai supereroi.
Considero una perdita di tempo continuare con questo ridicolo paragone, offensivo anche nei confronti dei laureati in teologia (perchè non esistono lauree in supereroiologia ?), quindi su questo non avrai altre mie repliche.

Sei sicuro di quanto affermi sui supereroi? Gilgamesh, Achille.. cos'erano?

non erano supereroi ma protetti dagli dei o addirittura semidei come nel caso di ercole oppure persone normali, capaci però di imprese speciali, come sinbad o ulisse.

Al più ne sono gli antesignani.

di certo non erano supereroi come li intendiamo noi, in calzamaglia, con la scelta di combattere il crimine e con un antagonista ben preciso.



Eri presente alla rivelazione o stai tirando a indovinare???

come cristiano ho la certezza della rivelazione, per la presenza costante di Dio nella mia vita.

Ho capito, la "divinità" è un supereroe più antico :O

non c'entra nulla, si vede che non conosci ne questi ne quelli.;)

Beelzebub
21-12-2007, 14:23
Per quanto mi riguarda, trovo assolutamente interessante il dibattito sull'argomento e spero che la ricerca continui.
Non ho affatto trovato la risposta alla mia domanda, mi sono limitato a constatare che, ogni giorno che passa, le probabilità di arrivare ad una conclusione unanime diminuiscono.



La definizione di "satira" è, allo stato attuale delle cose, un po' più oggettiva di quella di "religione".
Ha ragione di arrabbiarsi con chi gli dice che la sua non è satira.

Ormai ti stai arrampicando sugli specchi senza ritegno... :asd: Oltre a non rispondere seguendo quel che dico, ma portando il discorso dove ti fa più comodo, continui a sostenere la teoria che Luttazzi può trattare la religione come una barzelletta mentre nessuno si deve permettere di toccare la satira... :rolleyes: E tutto questo sulla base di tue convinzioni... eh, beh, se lo dice LucaTortuga... ripeto, (mi stai facendo ripetere un pò troppo...) avvisa chi studia per tutta la vita questi argomenti, e avvisali che le probabilità di vneirne a capo diminuiscono sempre di più... almeno questo favore glielo puoi fare...

E comunque, non mi hai ancora spiegato perchè, se gli attacchi verso gli atei sono partiti dal Papa, e visto che non è matematico che tutti i credenti concordino con lui, Luttazzi abbia fatto bene a mancare di rispetto a tutti i credenti.

Marco!
21-12-2007, 14:28
anche il papa insulta parecchie categorie di persone e l'intelligenza di tante altre, ma non mi pare che nessuno gli impedisca di affacciarsi alla finestra o di finire in televisione anzi.

Beelzebub
21-12-2007, 14:35
anche il papa insulta parecchie categorie di persone e l'intelligenza di tante altre, ma non mi pare che nessuno gli impedisca di affacciarsi alla finestra o di finire in televisione anzi.

Ripeto: se questo viene considerato sbagliato, e lo si critica aspramente, che senso ha poi fare lo stesso? Non ti dimostri più intelligente scendendo allo stesso livello di chi critichi.

giannola
21-12-2007, 14:38
anche il papa insulta parecchie categorie di persone e l'intelligenza di tante altre, ma non mi pare che nessuno gli impedisca di affacciarsi alla finestra o di finire in televisione anzi.

beh se per questo nessuno vieta di andare in televisione anche sgarbi, gli affiliati di al quaeda, ahmadinejad, ecc.

A parte che il papa è il capo di uno stato, quindi se parla nel suo stato è liberissimo di farlo a meno di non bombardarlo per questo.

Che poi faccia male ad offendere la dignità delle persone, esattamente come fa luttazzi, questo è fuori di dubbio.

giannola
21-12-2007, 14:39
Ripeto: se questo viene considerato sbagliato, e lo si critica aspramente, che senso ha poi fare lo stesso? Non ti dimostri più intelligente scendendo allo stesso livello di chi critichi.

*

Marco!
21-12-2007, 14:41
Ripeto: se questo viene considerato sbagliato, e lo si critica aspramente, che senso ha poi fare lo stesso? Non ti dimostri più intelligente scendendo allo stesso livello di chi critichi.

ma luttazzi non scende allo stesso livello di critica, parlava semplicemente di cose sul vaticano nella puntata censurata, su berlusconi e politici in generale e sulla guerra nelle precedenti dicendo cose che in televisione non si sentiranno mai, per questo era importante.

poi il suo modo di fare satira a volte volgare può piacere o no ma non per questo deve essere censurato.

e poi siamo sinceri ogni giorno siamo costretti a ingoiare merda ben peggiore di quella che previti ha fatto in bocca a ferrara..

giannola
21-12-2007, 14:46
ma luttazzi non scende allo stesso livello di critica, parlava semplicemente di cose sul vaticano nella puntata censurata, su berlusconi e politici in generale e sulla guerra nelle precedenti dicendo cose che in televisione non si sentiranno mai, per questo era importante.

infatti non critica, sfotte e basta.

poi il suo modo di fare satira a volte volgare può piacere o no ma non per questo deve essere censurato.

queste sono decisioni che spettano al suo datore di lavoro, lui lo assume, lui paga e lui può rimuovere luttazzi.

e poi siamo sinceri ogni giorno siamo costretti a ingoiare merda ben peggiore di quella che previti ha fatto in bocca a ferrara..


che ci sia tanto schifo in giro, non giustifica ad abbassare ulteriormente la qualità delle cose.

Marco!
21-12-2007, 14:51
bè sfotte e basta non mi pare. hai visto le 5 puntata di decameron andate in onda?

il suo datore di lavoro a quanto pare gli aveva dato carta bianca. quindi il programma poteva farlo come voleva. sempre lo stesso datore di lavoro ha trovato una banale scusa per censurare il programma. perchè credo che ormai sia chiaro per tutti che quella frase su ferrara tra l'altro usata da luttazzi a teatro è solo una scusa.

non mi pare che fare vera informazione anche usando termini volgari voglia dire abbassare ulteriormente la qualità delle cose.

Beelzebub
21-12-2007, 14:56
ma luttazzi non scende allo stesso livello di critica, parlava semplicemente di cose sul vaticano nella puntata censurata, su berlusconi e politici in generale e sulla guerra nelle precedenti dicendo cose che in televisione non si sentiranno mai, per questo era importante.


Prima di rispondere potevi leggere attentamente i post precedenti così da capire di cosa si sta parlando:

Qualche anno fa, una commissione teologica internazionale guidata da Ratzinger si riunì per rispondere alla domanda: "Dove vanno le anime dei bambini morti senza battesimo?". Questi temi mi affascinano. In auto ascolto sempre Radio Maria. Anche perché è inevitabile: accendi la radio, c’è Radio Maria. ..."Dove vanno le anime dei bambini morti senza battesimo?" Io avrei voluto essere in quella commissione di Ratzinger. Come fai a dare a una risposta? È come chiedere "Dove vanno le anime dei Klingon dopo morti?" Da nessuna parte, dato che i Klingon sono un FRUTTO DELLA FANTASIA UMANA.

Questo non è "parlare di cose sul Vaticano", è offendere chi crede.

Marco!
21-12-2007, 15:00
Prima di rispondere potevi leggere attentamente i post precedenti così da capire di cosa si sta parlando:



Questo non è "parlare di cose sul Vaticano", è offendere chi crede.

allo stesso modo io mi ritengo offeso che i media italiani diano risalto a una commissione teologica internazionale guidata da Ratzinger che si riunì per rispondere alla domanda: "Dove vanno le anime dei bambini morti senza battesimo.

LucaTortuga
21-12-2007, 15:02
Ormai ti stai arrampicando sugli specchi senza ritegno... :asd: Oltre a non rispondere seguendo quel che dico, ma portando il discorso dove ti fa più comodo, continui a sostenere la teoria che Luttazzi può trattare la religione come una barzelletta mentre nessuno si deve permettere di toccare la satira... :rolleyes: E tutto questo sulla base di tue convinzioni... eh, beh, se lo dice LucaTortuga... ripeto, (mi stai facendo ripetere un pò troppo...) avvisa chi studia per tutta la vita questi argomenti, e avvisali che le probabilità di vneirne a capo diminuiscono sempre di più... almeno questo favore glielo puoi fare...

E comunque, non mi hai ancora spiegato perchè, se gli attacchi verso gli atei sono partiti dal Papa, e visto che non è matematico che tutti i credenti concordino con lui, Luttazzi abbia fatto bene a mancare di rispetto a tutti i credenti.

Perfetto.
Tu non sei il Papa, e io non sono Luttazzi.
Tu non la pensi come il Papa (non sei d'accordo sul fatto che gli atei siano persone amorali), e io non la penso come Luttazzi (preferisco non dire ciò che penso piuttosto che mettere a disagio qualcuno).
Ciò detto, se quando parla il Papa mi si spiega che è suo diritto esprimere ciò che pensa per offensivo che sia nei confronti di intere categorie di persone (e sono d'accordo; io al suo posto non lo farei, come ho detto sopra, ma non pretendo certo che le mie scelte diventino regole assolute), non vedo perchè a Luttazzi debba essere negato il medesimo diritto.

LucaTortuga
21-12-2007, 15:07
Questo non è "parlare di cose sul Vaticano", è offendere chi crede.

La sensibilità dei credenti dev'essere alquanto strana.
Al loro posto mi sarei sentito più offeso dall'ammissione di una presa in giro durata secoli (il Limbo), piuttosto che da un innocente paragone con i Klingon.

Beelzebub
21-12-2007, 15:10
allo stesso modo io mi ritengo offeso che i media italiani diano risalto a una commissione teologica internazionale guidata da Ratzinger che si riunì per rispondere alla domanda: "Dove vanno le anime dei bambini morti senza battesimo.
Cosa c'è di offensivo? E anche se lo fosse, prenditela con i media, non con chi si è riunito... :doh:
Perfetto.
Tu non sei il Papa, e io non sono Luttazzi.
Tu non la pensi come il Papa (non sei d'accordo sul fatto che gli atei siano persone amorali), e io non la penso come Luttazzi (preferisco non dire ciò che penso piuttosto che mettere a disagio qualcuno).
Ciò detto, se quando parla il Papa mi si spiega che è suo diritto esprimere ciò che pensa per offensivo che sia nei confronti di intere categorie di persone (e sono d'accordo; io al suo posto non lo farei, come ho detto sopra, ma non pretendo certo che le mie scelte diventino regole assolute), non vedo perchè a Luttazzi debba essere negato il medesimo diritto.
Non ho detto che gli debba essere negato. L'ho detto? No, direi proprio di no. Ho solo detto che non sono d'accordo e che è offensivo per i credenti. E visto che è lui il primo a criticare Ratzinger e la Chiesa perchè offendono i non credenti, non mi sembra segno di questa grande intelligenza che si attribuisce a Luttazzi porsi sullo stesso piano di chi critica.

Ora, questa è la quarta volta che ripeto lo stesso concetto. Mi sono anche un pò stancato, sinceramente... Visto che ho scritto in italiano comprensibile e ho costruito frasi di senso compiuto, se fate apposta a non capire, è inutile perdere tempo...

Beelzebub
21-12-2007, 15:12
La sensibilità dei credenti dev'essere alquanto strana.
Al loro posto mi sarei sentito più offeso dall'ammissione di una presa in giro durata secoli (il Limbo), piuttosto che da un innocente paragone con i Klingon.

La sensibilità dei non credenti dev'essere alquanto strana. Al loro posto mi sarei sentito più offeso dalle immagini di violenza trasmesse ogni giorno in televisione, piuttosto che da un crocifisso.

LucaTortuga
21-12-2007, 15:16
non erano supereroi ma protetti dagli dei o addirittura semidei come nel caso di ercole oppure persone normali, capaci però di imprese speciali, come sinbad o ulisse.

Al più ne sono gli antesignani.

di certo non erano supereroi come li intendiamo noi, in calzamaglia, con la scelta di combattere il crimine e con un antagonista ben preciso.


Questa è la tua idea di supereroi.
La realtà è molto più complessa: ci sono veri e propri dei (Galactus), semidei (Thor, Namor), mutanti (X-Men), extraterrestri (Superman), uomini con poteri straordinari acquisiti (Uomo Ragno, F4) e persone comuni particolarmente addestrate (Batman).
Non tutti hanno la calzamaglia, nè un nemico preciso da combattere.
Proprio come Simbad, Ulisse, Alchille, Gilgamesh e molti altri supereroi del passato.

LucaTortuga
21-12-2007, 15:18
Cosa c'è di offensivo? E anche se lo fosse, prenditela con i media, non con chi si è riunito... :doh:

Non ho detto che gli debba essere negato. L'ho detto? No, direi proprio di no. Ho solo detto che non sono d'accordo e che è offensivo per i credenti. E visto che è lui il primo a criticare Ratzinger e la Chiesa perchè offendono i non credenti, non mi sembra segno di questa grande intelligenza che si attribuisce a Luttazzi porsi sullo stesso piano di chi critica.

Ora, questa è la quarta volta che ripeto lo stesso concetto. Mi sono anche un pò stancato, sinceramente... Visto che ho scritto in italiano comprensibile e ho costruito frasi di senso compiuto, se fate apposta a non capire, è inutile perdere tempo...

Allora siamo d'accordo: Luttazzi non è più intelligente del Papa, ed entrambi hanno il diritto di offendere chi vogliono.
E' esattamente quello che volevo dire sin dall'inizio.

LucaTortuga
21-12-2007, 15:25
La sensibilità dei non credenti dev'essere alquanto strana. Al loro posto mi sarei sentito più offeso dalle immagini di violenza trasmesse ogni giorno in televisione, piuttosto che da un crocifisso.

A me piacciono le immagini violente, se si tratta di fiction.
E' la violenza reale che mi disgusta (ma è giusto mostrarla se si tratta della cronaca di un fatto).
Il crocifisso, come ti ho già detto, non mi tocca minimamente: ma so che molte persone hanno problemi con quell'immagine e credo che sarebbe meglio non esporla in luoghi pubblici (specialmente se uffici statali).