Foto di notte: il trucco c'è
Quando calano le tenebre la fotografia si fa più complicata. In questo frangente, ad esempio, vengono al pettine tutti gli eventuali nodi: sensibilità, algoritmi e ottica. Quest'ultima, come ben sa chi si occupa di fotografia, è il primo e fondamentale elemento: da essa infatti transita la luce che deve poi andare a colpire il sensore. L'apertura di diaframma è il parametro che ci racconta della 'luminosità' dell'ottica, della sua capacità di lasciar passare il maggiore quantitativo di luce possibile: più è piccolo il numero maggiore è la quantità di luce che passa. Sulle piccole ottiche degli smartphone (una volta molto buie) oggi si arriva a valori decisamente interessanti: ottiche con apertura minore di f/2.4 sono da preferire per chi fa foto di notte, arrivare a f/2.0 garantisce risultati buoni anche quando la luce è davvero scarsa.
Anche il resto dei consigli vale come sulle fotocamere: per evitare il mosso la prima regola è essere il più stabili possibile, saldi sui due piedi, magari appoggiati a un sostegno o addirittura appoggiando il telefono a una base solida. È poi bene mantenere i tempi di scatto i più brevi possibile, risultato che si ottiene alzando la sensibilità.
Già utilizzando sensibilità attorno agli 800 ISO si riescono a portare a casa buoni scatti anche di sera, compresi quelli presi al volo in giro per la città. Alcuni smartphone, come ASUS ZenFone 2, offrono delle modalità di scatto dedicate alle condizioni di bassa luce. In questo caso è l'intelligenza del telefono a occuparsi di tutto, riuscendo a 'stabilizzare' anche quelle foto in cui il tremolio della nostra mano sembrerebbe inevitabile.
Il consiglio? Non avere paura di utilizzare le funzioni create ad hoc, a volte con un click sono capaci di ricreare quello che un fotografo riuscirebbe a ottenere in cinque minuti di prove e regolazioni varie.
In sintesi
- Alza la sensibilità per evitare il mosso
- Usa la modalità Luce Bassa
- Cerca un appoggio