WordPress: con l'intelligenza artificiale ora si può creare un sito web da zero in pochi minuti e chiunque può riuscirci

Il generatore elabora layout, immagini e testi a partire da semplici istruzioni, con l’obiettivo di semplificare l’avvio di nuovi progetti digitali. Attualmente disponibile in accesso anticipato, il tool supporta solo nuove installazioni WordPress
di Rosario Grasso pubblicata il 10 Aprile 2025, alle 16:42 nel canale WebWordPress
Digitare una descrizione e ottenere un sito completo, con immagini, testi e sezioni già pronte. È ora realtà con il nuovo AI Site Builder di WordPress, disponibile da oggi in accesso anticipato. Il sistema si basa su un’interazione diretta con un chatbot, al quale l’utente può fornire informazioni dettagliate per avviare la creazione di un sito personale o aziendale.
Il builder consente di definire ogni elemento fondamentale semplicemente tramite input testuali al chatbot: header, palette cromatica, tono dei testi, tipo di contenuti e organizzazione delle pagine. Più dettagliata è la descrizione iniziale, più precisa sarà la proposta del sistema, che genera anche immagini e contenuti testuali completamente inediti. Il chatbot resta disponibile per ogni modifica successiva, incluse le variazioni di stile, struttura e materiali visivi.
Per accedere al servizio è necessario registrare un account WordPress. La fase di prova iniziale è gratuita e non richiede una carta di credito, ma per pubblicare il sito serve un piano di hosting WordPress, con prezzi a partire da 8 euro al mese (con sconti disponibili su abbonamenti annuali o pluriennali).
Lo strumento è attualmente compatibile solo con nuove istanze WordPress. Non è previsto, per ora, l’uso su siti già esistenti, né la possibilità di gestire configurazioni più complesse come piattaforme e-commerce o con integrazioni avanzate. WordPress ha comunque confermato l’intenzione di ampliare in futuro le capacità del tool.
Una volta completata la prima versione del sito, l’utente può decidere se trasferirla direttamente su WordPress per procedere con ulteriori modifiche manuali oppure continuare a interagire con il chatbot per rifinire l’aspetto e i contenuti. Anche l'associazione a un dominio immediata, in modo tale da democratizzare al massimo la creazione dei siti web, ora realmente alla portata di chiunque e con pochissimo lavoro necessario.
Il lancio dello strumento avviene a pochi giorni da una riorganizzazione interna del gruppo Automattic, che ha ridotto del 16% il proprio organico. Sul piano legale, l’azienda è anche coinvolta in una causa con WP Engine, concorrente diretto nel settore degli strumenti per la creazione e gestione di siti web.
Il generatore AI rappresenta un nuovo modo per abbattere le barriere tecniche all’ingresso nel mondo digitale. C'è realmente il potenziale per rivoluzionare nuovamente l'accesso al web e la creazione di nuovi contenuti, con le capacità dell'intelligenza artificiale che appaiono ancora una volta sia dirompenti che inquietanti.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAnche i braccianti si lamentarono tanto durante l'avvento del trattore
Quindi rimaniamo con i braccianti ?
Quindi rimaniamo con i braccianti ?
Lo stesso vale per l'informatica, che è lavoro di fino per definizione, nonostante chiunque non ne capisca nulla la spacci per una sorta di copia e incolla, quindi roba ignorante fattibile con una macchina.
Il codice generato da un LLM è qualcosa di agghiacciante, che sta in piedi con lo scotch e gli stecchini e crolla alla minima modifica, e non è questione di prompt, è proprio come lavora.
Al contrario le necessità IT sono sempre:
* custom
* definite in modo fumoso e quindi richiedono un fortissimo lavoro di estrazione di requisiti e obbiettivi
* variabili da un momento all'altro
Se non fosse così non ci sarebbero bisogno di soluzioni costruite a pennello sulle esigenze dei clienti, mentre invece chiunque abbia un minimo di esperienza nel mercato IT (almeno quello italiano o europeo) sa benissimo che è tutto custom, e nemmeno il più blasonato dei prodotti è in grado di soddisfare le esigenze di un progetto senza customizzazioni estreme.
Questo scenario è semplicemente l'anticristo per un LLM, del resto gli studi indipendenti più accreditati hanno rilevato un aumento del 40% di bug rate per il codice generato da uno sviluppatore usando un LLM.
PS: per studi indipendenti non intendo certo quelli commissionati da Google, MS o OpenAI, se guardi quelli è *ovvio* che sia tutto fantastico e automagico, della serie "oste, com'è il vino?".
Lo stesso vale per l'informatica, che è lavoro di fino per definizione, nonostante chiunque non ne capisca nulla la spacci per una sorta di copia e incolla, quindi roba ignorante fattibile con una macchina.
Il codice generato da un LLM è qualcosa di agghiacciante, che sta in piedi con lo scotch e gli stecchini e crolla alla minima modifica, e non è questione di prompt, è proprio come lavora.
Al contrario le necessità IT sono sempre:
* custom
* definite in modo fumoso e quindi richiedono un fortissimo lavoro di estrazione di requisiti e obbiettivi
* variabili da un momento all'altro
Se non fosse così non ci sarebbero bisogno di soluzioni costruite a pennello sulle esigenze dei clienti, mentre invece chiunque abbia un minimo di esperienza nel mercato IT (almeno quello italiano o europeo) sa benissimo che è tutto custom, e nemmeno il più blasonato dei prodotti è in grado di soddisfare le esigenze di un progetto senza customizzazioni estreme.
Questo scenario è semplicemente l'anticristo per un LLM, del resto gli studi indipendenti più accreditati hanno rilevato un aumento del 40% di bug rate per il codice generato da uno sviluppatore usando un LLM.
PS: per studi indipendenti non intendo certo quelli commissionati da Google, MS o OpenAI, se guardi quelli è *ovvio* che sia tutto fantastico e automagico, della serie "oste, com'è il vino?".
Concordo, inoltre:
Do Users Write More Insecure Code with AI Assistants?
Coding on Copilot: 2023 Data Suggests Downward Pressure on Code Quality
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