WhatsApp sarà vietato ai minori di 16 anni in Europa

WhatsApp sarà vietato ai minori di 16 anni all'interno dell'Unione Europea. La normativa del servizio prevede questo limite d'età salvo autorizzazione esplicita da parte dei genitori o dei tutori legali. Cosa cambierà?
di Mattia Speroni pubblicata il 18 Agosto 2019, alle 14:17 nel canale WebWhatsAppFacebook
Abbiamo scritto recentemente dell'introduzione per la versione Android di WhatsApp dello sblocco tramite impronta digitale. Ora la modifica (in versione beta) sta pian piano diffondendosi sugli smartphone abilitati e arriverà su tutti i dispositivi in grado di supportarla.
Ma questa non è l'unica modifica di rilievo che vedremo prossimamente. In Europa infatti WhatsApp sarà vietato ai minori di 16 anni, come si può leggere nelle condizioni di utilizzo e come evidenziato da WA Beta Info.
Nell'Unione Europea (Italia compresa) e probabilmente in altri paesi nel nostro continente bisognerà avere almeno 16 anni o essere autorizzato esplicitamente da un genitore o da un tutore legale all'utilizzo del servizio. Invece nel resto del Mondo l'età scende a 13 anni. Non è ancora chiaro come Facebook, società che possiede WhatsApp, farà in modo di far rispettare questa parte della normativa.
"Età. Se risiede in un Paese nella Regione europea, l'utente deve avere almeno 16 anni per utilizzare i nostri Servizi (o l'età superiore necessaria nel suo Paese affinché sia autorizzato a registrarsi e a usare i nostri Servizi)."
Oltre alla condivisione dei dati tra i vari social network della rete di Zuckerberg (quindi Facebook, WhatsApp e Instagram) ci potrebbero essere richieste esplicite di autorizzazione all'utilizzo che, una volta accettate, se non rispettate saranno considerabili a carico dell'utente e non più della società. Questo permetterebbe a Facebook di sgravarsi delle noie legali che potrebbero derivarne dando la responsabilità completamente all'utente o ai genitori.
Meno importante in senso assoluto, ma comunque interessante, è l'arrivo della scritta (in inglese) "WhatsApp from Facebook" come già era stato vociferato solamente poco tempo fa. In futuro l'integrazione sarà più forte con maggiori implicazioni, ma questo è il segnale che qualcosa si sta muovendo.
38 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVorrei spiegassi con motivazioni valide e con esempi concreti perchè FB sarebbe una 'cagata':
[SIZE="3"][B]25 APRILE 2018[/URL][/B][/SIZE]
WhatsApp «vietato» ai minori di 16 anni? Ecco perché è un divieto «finto»
[SIZE="3"]25 APRILE 2018[/SIZE]
WhatsApp vietato agli under 16 - IlGiornale.it
[SIZE="3"]Giovanni Corato - Mar, 24/04/2018 - 23:20[/SIZE]
per finire hwupgrade:
WhatsApp vietato ai minori di 16 anni: lo stabilisce il nuovo Regolamento europeo
[SIZE="3"]di Bruno Mucciarelli pubblicata il 18 Aprile 2018, alle 18:01 nel canale WEB
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Ormai non ho più dubbi, in effetti vi siete imposti di parlare di WA anche quando non ci sono notizie su WA... ora io per primo sono allergico a tutti quelli che vengono a menarla su quanto telegram sia meglio assai di WA, ma perché invece di fare finte notizie sul nulla non avete scritto qualcosa sugli ultimi aggiornamenti di Telegram?
https://telegram.org/blog/silent-messages-slow-mode
Spero che almeno vi paghino per farlo...
Mai collegato a FB, eh?? Altrimenti, sapresti già la risposta...
Whatsapp è collegato in modo indissolubile (per ora) al numero di telefono, il quale deve essere necessariamente intestato ad un maggiorenne. Ne consegue che tutti gli account sono *legalmente* intestati a maggiorenni.
Spetta poi ai genitori, responsabili per qualsiasi cosa avvenga attraverso i loro smartphone, compresi quelli affidati ai figli, vigilare sull'uso di questi ulimi e insegnare ai figli un uso corretto e responsabile degli strumenti a loro affidati...
- Facebook è il titano, il social "del popolo" (nella peggior accezione del termine)...
È fequentato da ogni genere di persona, offre teoricamente spazio a qualsiasi idea, sia essa positiva o negativa, ma il suo target sta invecchiando e non vi è un sostanziale "ricambio generazionale", questo fa si che le idee stagnino sempre di più, con il consolidamento delle cosiddette echo chambers, lo scambio di idee diventa sempre meno scambio e più trollaggio o insulto fine a se stesso, in più è popolato da una quantità incontrollata di bot che oltre a falsarne le statistiche operano in modo subdolo per spingere certe idee estremiste o di comodo a determinati grossi "player" (non sapevo come scriverla perché nessuno si sentisse toccato).
- Instagram è quello che attualmente è più di moda, è un social piuttosto sterile, la gente vi posta foto e "storie" che spesso mostrano di vite irrealisticamente ricche e piene, che poi di solito non corrispondono affatto alla realtà quotidiana degli utenti.
È insieme il trionfo del narcisismo e dell'effimero (selfie e foto dei piatti che uno sta per mangiare) ma anche uno strumento che nelle mani giuste può veicolare vera e propria arte, con il quale centinaia di milioni di fotografi (quelli veri) professionali o amatoriali, possono condividere i propri scatti con il mondo.
- Twitter è a quanto ho capito l'apoteosi della sparata, composto di tweet che sono messaggi brevi quanto a numero di caratteri, e in quanto tali vengono strutturati per essere più incisivi possibile nella forma più che nella sostanza, perché devono attrarre l'attenzione il più possibile nello spazio di poche parole.
Questo fa si che venga usato per una comunicazione più a senso unico che basata sul dialogo, fatta di frasi a tinte forti ma carenti dal punto di vista del messaggio vero e proprio, è il social preferito dei personaggi carismatici a cui piace che il proprio verbo sia assimilato più che discusso.
Da utilizzatore di Facebook e Instagram (ma quest'ultimo poco), concordo in pieno su Instagram e all'80% su Facebook.
Facebook è molto interessante se si entra nei gruppi giusti, poiché ha fagocitato i vecchi forum. Molto spesso infatti, vuoi per via della velocità delle risposte, delle notifiche migliori, per la velocità di caricamento di immagini/video, molti utenti preferiscono entrare in gruppi monotematici anziché nei corrispettivi forum.
Io gestisco un paio di gruppi da qualche migliaio di membri, uno generico per le action cam e uno specifico per le action cam di Yi Technology. Ho (abbiamo, I miei compagni di avventura ed io) anche il sito internet con disqus e in passato anche il forum: il forum l'abbiamo chiuso, data la quasi assenza di contenuti (che invece su Facebook abbondavano) e su disqus non c'è così tanto entusiasmo, soprattutto perché ci si commentano gli articoli più che chiedere un aiuto specifico..
Riassumendo: coi gruppi che trattano ciò che si ritiene interessante, si entra in un mondo magico iperattivo, per il resto per me è quasi inutile (ma lasciatemi qualche pagina di meme!)
No no mister, hai lanciato la palla, adesso spieghi.
PS: Io sono in FB dall'ottobre 2008 ed esso contribuisce al 15% del mio guadano professionale.
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