Umberto Eco: 'Internet dà diritto di parola a legioni di imbecilli'

Umberto Eco: 'Internet dà diritto di parola a legioni di imbecilli'

Lo scrittore piemontese si scaglia sulla internet dei social media, in cui gli "imbecilli" assurgono a portatori di verità assoluta. La soluzione è il ritorno al cartaceo

di pubblicata il , alle 13:26 nel canale Web
 

In occasione della consegna della laurea honoris causa in "Comunicazione e Cultura dei media", Umberto Eco ha infiammato il pubblico con alcune riflessioni tanto schiette quanto condivisibili sul popolo del Web 2.0. Secondo il celeberrimo scrittore italiano l'anarchia che vige sulla rete ha severi risvolti negativi: se una volta certi discorsi restavano confinati al bar, adesso rischiano di assurgere a verità assolute a causa dei social network.

"I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l'invasione degli imbecilli", sono state queste, citate testualmente, le parole di Eco presso l'Aula Magna della Cavallerizza Reale di Torino riportate dall'ANSA.

Umberto Eco
Fonte: ANSA

Sono parole che rischiano di accendere un dibattito senza fine sulla stessa internet che Eco redarguisce, e che già stanno rimbalzando nei vari canali mediatici del web. Terminato il discorso scrosciano gli applausi, che apparentemente non bastano allo scrittore: "Non c'è più religione, neanche una standing ovation", che naturalmente non tarda ad arrivare. Tutti in piedi, fra giornalisti, autorità, studenti e professori.

Eco così rincara la dose: "La TV aveva promosso lo scemo del villaggio rispetto al quale lo spettatore si sentiva superiore. Il dramma di internet è che ha promosso lo scemo del villaggio a portatore di verità". Secondo lo scrittore e semiologo piemontese, per rispondere a questo trend i giornali (e gli studenti) dovrebbero compiere un'analisi dei siti più approfondita prima di riprendere un testo, perché "nessuno è più in grado di capire se un sito sia attendibile o meno".

Sebbene le parole di Eco siano assolutamente condivisibili, bisogna anche sottolineare come sia semplice conquistare le platee oggi sparando a zero su tutto quanto appartiene al mondo delle mode. Internet è naturalmente uno dei trending topic dell'attuale generazione, ed è ovvio che, divenendo il suo pubblico sempre più eterogeneo e attivo, diventano di pari passo più eterogenei i suoi contenuti.

Internet offre la libertà d'espressione all'imbecille, è vero, ma dall'altra parte dà alle minoranze la stessa possibilità di esprimersi. Minoranze che prima non avevano alcun modo di farlo, non almeno riuscendo a raggiungere un pubblico potenziale così vasto. La libertà di internet riesce poi a offrire, a fianco dei "siti imbecilli", contenuti di qualità eccellente con un livello di dettaglio difficilmente raggiungibile dai media cartacei che lo stesso scrittore promuove.

Eco auspica infatti un ritorno al contenuto cartaceo, considerato di maggiore qualità: "C'è un ritorno al cartaceo. Aziende degli USA che hanno vissuto e trionfato su internet hanno comprato giornali. Questo mi dice che c'è un avvenire, il giornale non scomparirà almeno per gli anni che mi è consentito di vivere. A maggior ragione nell'era di internet in cui imperversa la sindrome del complotto e proliferano bufale", ha poi concluso lo scrittore piemontese.

223 Commenti
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19giorgio8711 Giugno 2015, 13:34 #1

ebbene

ha ragione..
DrSto|to11 Giugno 2015, 13:41 #2
"l'anarchia che vige sulla rete" può solo avere risvolti positivi a lungo termine, in quanto favorisce l'evoluzione e non lo status quo di imbecilli 1.0 che ci sono stati proposti fino ad oggi dai media.
La reazione di, per quanto apprezzabili, dinosauri come Eco, è del tutto naturale e di nessuna reale importanza.
Axios200611 Giugno 2015, 13:49 #3
Come se la carta stampata avesse sempre avuto ragione.

Imbecilli e manipolatori sono sempre esisti e sempre esisteranno.

Oggi è solo più facile.

Certo, se uno crede al primo post sulle scie chimiche ed i rettiliani.....ma d'altronde basta vedere che gira e rigira si votano sempre le stesse facce dopo aver ascoltato le stesse chiacchiere.....
bobafetthotmail11 Giugno 2015, 13:50 #4
rapido commento personale: Umberto Eco non sa di cosa sta parlando.
Già la cosa del tornare alla carta dovrebbe indicare che qui siamo fuori ma fuori fuori fuori eh.

Spiego perchè non ha capito una mazza:

-i social media sono dei "bar" virtuali

-i social media sono ambienti NON MODERATI come un bar reale (cioè salvo casi particolari non ti zittisce nessuno, e anche quando ti zittiscono è più quando dai addosso alla loro squadra del cuore che quando dici cazzate)

-il danno alla collettività è fatto dagli imbecilli quando agiscono, non quando parlano/scrivono. Più parlano/scrivono ---> meno agiscono, quindi un social media/bar è da preferire.

-gli imbecilli sono sempre esistiti ed esisteranno sempre, inutile dare la colpa alla tecnologia

-in TV ci sono scemi del villaggio perchè sono divertenti da guardare (o così si pensa)

-internet non ha promosso un bel niente a portatore di verità. Se chi parla non è capace di fornire prove decenti di quello che dice allora è aria fritta, esattamente come di persona.

-internet (e le nuove tecnologie) possono fornire strumenti efficaci per combattere questo fenomeno, tra cui quell'algoritmo di selezione dell'attendibilità al quale lavora Google, bot che rispondono automaticamente ai fanatici di certi argomenti e li tengono impegnati a costo 0, eccetera.

-le aziende comprano giornali perchè gli serve la gente che sa scrivere contenuti decenti, il cartaceo è praticamente morto in USA, e sta morendo anche fuori.
SinapsiTXT11 Giugno 2015, 13:51 #5
La verità sta nel mezzo, internet è un punto di incontro che può far incontrare imbecilli come persone colte, grazie ad internet abbiamo visto la luce di prodotti come Wikipedia (l'enciclopedia cartacea oltre ad essere un investimento oneroso una volta acquistata non poteva più essere aggiornata in automatico) che con le regole che si è data separa le bufale dalle fonti autorevoli.

Il fatto che lo scemo del villaggio oggi abbia un megafono non obbliga nessuno a dargli retta/ascoltarlo. Il cartaceo non è destinato a morire però deve accettare l'evoluzione e i vantaggi del digitale.
marchigiano11 Giugno 2015, 13:51 #6
Originariamente inviato da: Bivvoz
In che modo l'anarchia favorirebbe l'evoluzione degli imbecilli?
Hai dato un occhiata al web di recente?
C'è gente che va a caccia di rettiliani, pensa di poter sopravvivere mangiando solo mele o curare il cancro con bicarbonato e clisteri di caffè.
In più sta gente forma cricche virtuali e fa proseliti tra le persone meno colte convincendole che è vero quanto affermano, mettendo molte volte in pericolo la loro salute e a volte la loro vita.


credo voglia dire che fino adesso l'utente medio pensava: "l'ho letto su internet, è vero", invece pian piano impareranno a capire tra realtà e bufale, e se non capiranno, ci penserà la selezione naturale

quindi mangiate pure solo mele, bevete solo urina, curate il cancro con l'imposizione delle mani, fumate ecc... ecc... a me va benissimo
riuzasan11 Giugno 2015, 13:58 #7
Non si può che concordare con Eco: del resto basta uno sguardo ai commenti dell'ANSA per capire il livello da "animale preistorico" a cui siamo arrivati.
Pier220411 Giugno 2015, 13:58 #8
Il Signor Umberto Eco dovrebbe sapere che anche gli imbecilli hanno diritto alla parola, il ritorno al cartaceo come forma di selezione per espressioni di pensiero elitarie probabilmente fa parte dei sogni di una élite perduta.
Il cartaceo ha già troppi finanziamenti pubblici, se non sta in piedi da solo è giusto che chiuda e con lui la siae.
La cultura è fatta da menti brillanti che prendono spunto dalla società civile, anche quella mediocre, la capacità di sintetizzare il pensiero comune e renderlo leggibile a tutti.
Quindi secondo la sua teoria solo chi scrive su carta ha diritto di parola?
Ilpolitico11 Giugno 2015, 13:58 #9
E' un affermazione forte. molto più forte di quello che si crede. Perchè se ci sono legioni di imbecilli che scrivono, ce ne sono altrettante che leggono e credono. E' un discorso un pò troppo generalista. Facile vedere solo gli aspetti negativi.
Se fosse cosi, lui stesso, cadrebbe nel dimenticatoio, comprese le sue tonnellate di citazione che sui social rimbalzano quotidianamente.
Lithium_2.011 Giugno 2015, 14:00 #10
in parte ha ragione.. però l'alternativa è peggio.. per anni abbiamo ascoltato e letto passivamente quello che ci propinano le tv/giornali nazionali, beh mi spiace, molto meglio l'internet, anche se bisogna verificare le fonti, filtrare gli imbecilli, ecc.

poi se gli imbecilli hanno un seguito la colpa è del popolo ignorante, limitarli alle chiacchiere al bar non fa altro che rendere meno evidente la cosa (e no, purtroppo non è vero che venivano subito messi a tacere), ma le persone sono quelle, sia che si possano esprimere liberamente su internet o meno.. è più un "censurare per far finta che non esistono", ma in sostanza non è cambiato nulla

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