Scontro totale sui dazi commerciali tra Stati Uniti, Cina ed Unione europea: stanno dando i numeri

Trump alza i dazi commerciali sui beni cinesi al 104%, la Cina porta i dazi contro gli USA all'84% e l'Unione europea mette dazi fino al 25% contro i beni statunitensi, ma si dice pronta a trattare. Il commercio mondiale è in subbuglio.
di Manolo De Agostini pubblicata il 09 Aprile 2025, alle 16:51 nel canale WebLa situazione dei dazi commerciali si è fatta ancora più spinosa di quanto già non fosse. Nelle ultime ore sono accadute un po' di cose che, per noi comuni mortali, proprio belle non sono e che potrebbero creare grandi scompensi nel commercio mondiale, anche quello tecnologico.
Anzitutto, il presidente degli Stati Uniti si è bullato delle tante chiamate ricevute con un "mi baciano il culo, stanno morendo dal desiderio di fare un accordo" che non sembra proprio rientrare nel galateo di un Capo di Stato. Il tycoon dice di sapere quel "che diavolo sto facendo", aggiungendo che "molti Paesi ci hanno fregato a destra e sinistra. Adesso è il nostro turno di fregarli, e così renderemo il nostro Paese più forte".
Al di là delle spacconate, gli Stati Uniti hanno iniziato a imporre dazi del 104% sui prodotti in arrivo dalla Cina - il che comporterà ulteriori problemi per società come Apple, giusto per citarne una. Un aumento rispetto al 54% precedente, dovuto alla decisione di Pechino di imporre dazi del 34% sui beni importati dagli USA e altre misure ritorsive.
La Cina non è rimasta a guardare e, a sua volta, ha annunciato di aver portato i dazi dei beni esportati dagli USA all'84%. Inoltre, altre 12 aziende statunitensi sono state inserite nella sua lista sul controllo delle esportazioni.
"La pratica degli Stati Uniti di aumentare i dazi sulla Cina è un ulteriore errore, che viola gravemente i diritti e gli interessi legittimi della Cina e danneggia seriamente il sistema commerciale multilaterale basato su regole", fa sapere Pechino.
Nel frattempo, batte un colpo anche l'Unione europea, con dazi che saranno del 25% per una gran parte dei prodotti di importazione americana. Si parla di un valore complessivo pari a 20,9 miliardi di euro in tre tranche: la prima dal 15 aprile, la seconda dal 16 maggio, la terza dal primo dicembre.
"Oggi gli Stati membri dell'UE hanno votato a favore della proposta della Commissione europea di introdurre contromisure commerciali contro gli Stati Uniti. La proposta della Commissione è stata avanzata in risposta alla decisione di marzo degli Stati Uniti di imporre tariffe sulle importazioni di acciaio e alluminio dall'UE", recita una nota.
L'UE ritiene che i dazi statunitensi siano ingiustificati e dannosi, in quanto causano danni economici a entrambe le parti e all'economia globale. L'UE, inoltre, fa sapere di preferire la ricerca di soluzioni negoziate con gli Stati Uniti, che siano equilibrate e reciprocamente vantaggiose. "Le contromisure potranno essere sospese in qualsiasi momento, qualora gli Stati Uniti accettino un risultato negoziale equo ed equilibrato".
Nel frattempo, sul social Truth, Trump consiglia: "Questo è un ottimo momento per trasferire le vostre aziende negli Stati Uniti, come Apple e molte altre stanno facendo. Zero dazi. Non aspettate, fatelo ora".
122 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPenso che la personalità narcisista di Trump abbia una certa rilevanza sulla questione dei dazi, una delle motivazioni che ci sta dietro sarà che voleva vedere i leader mondiali andare a baciargli i piedi in stile imperatore
beh uno che ha messo dazi al 10% alle isole mc donald fà pensare
[SIZE="1"]ndr: si tratta di isole disabitate nell'antartico a tipo 2 settimane di navigazione dal primo insediamento umano, praticamente dazi al 10% ai pinguini[/SIZE]
Questo è poco ma sicuro.
Il problema però è il tempo che intercorre tra uno stato e l'altro.
Il problema però è il tempo che intercorre tra uno stato e l'altro.
E' incredibile come per l'UE nemmeno occasioni ghiotte come queste sembrino ancora sufficienti affinchè vengano incentivate iniziative di indipendenza tecnologica.
Pensa solamente a reperire determinati prodotti al prezzo migliore rigorosamente da terzi anzichè mettere in piedi produttori propri di articoli che non produciamo o finanziare per ampliare quelli già esistenti.
Cosa che non fai con i dazi, ma con politiche agevolate e finanziamenti... I dazi stanno facendo solo centinaia, se non migliaia, di miliardi di danni... E ovviamente Trump lo sa, dato che la sua reazione e' esattamente quella di uno che ha tutti contro ma deve fare la voce grossa perche' alzando la voce allora hai ragione, come d'altronde fanno sui social tutti quelli col suo stesso cervello che lo appoggiano...
adesso cosa farà? +30% così domani notte la cina risponderà con altro +30%?
Il dazio di Trump non è fine a se stesso.
E' valido solo se produci fuori dagli USA
Se produci DENTRO gli USA il dazio sparisce.
Il momento di transizione implica sempre uno scotto iniziale.
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