San Francisco, investimento record per abbandonare i floppy disk da 5,25 pollici

La città californiana sta stanziando 212 milioni di dollari per aggiornare il sistema di controllo della Muni Metro, ancora basato su tecnologie degli anni '90. Un progetto che si estenderà fino al 2034 per rivoluzionare completamente l'infrastruttura di trasporto urbano.
di Nino Grasso pubblicata il 25 Ottobre 2024, alle 10:51 nel canale WebLa Municipal Transportation Agency di San Francisco volta definitivamente pagina, abbandonando una tecnologia che ha resistito per oltre 25 anni. Il consiglio di amministrazione ha approvato un contratto multimilionario con Hitachi Rail per sostituire gli antiquati floppy disk da 5,25 pollici che ancora oggi vengono utilizzati per il sistema di controllo automatico dei treni della metropolitana leggera cittadina.
Dal 1998, il sistema ATCS (Automatic Train Control System) della Muni Metro si affida a tre floppy disk per caricare il software DOS che controlla i server centrali, come riportato dal San Francisco Chronicle. Una soluzione che, sebbene ancora funzionante, presenta rischi crescenti legati al deterioramento dei supporti di memorizzazione e alla difficoltà di trovare personale esperto nei linguaggi di programmazione degli anni '90.
San Francisco, investimento record per il futuro del trasporto pubblico
L'accordo con Hitachi Rail, del valore di 212 milioni di dollari, rappresenta solo una parte di un piano di modernizzazione più ampio che richiederà un investimento complessivo di 700 milioni di dollari. Julie Kirschbaum, direttrice di Muni, ha confermato che il nuovo sistema di controllo sarà tecnologicamente cinque generazioni più avanzato rispetto all'attuale.
L'aggiornamento non si limiterà alla sostituzione dei floppy disk: una delle priorità sarà il rinnovamento del sistema di comunicazione tra server e treni. L'attuale infrastruttura, basata su cavi ad anello, offre una larghezza di banda ormai anacronistica e la nuova proposta prevede l'implementazione di un moderno sistema di tracciamento basato su Wi-Fi e segnali cellulari, con l'avvio dei lavori previsto per il 2028. La tempistica del progetto, inizialmente programmato per concludersi nel 2028, ha subito ritardi a causa della pandemia di COVID-19, che ha bloccato i lavori per 18 mesi. Secondo le nuove stime della SFMTA, la completa modernizzazione dell'infrastruttura si concluderà tra il 2033 e il 2034, con una fase intermedia dedicata all'installazione delle tecnologie su strada prevista per il 2028, al massimo.
San Francisco non è l'unica grande organizzazione ad aver mantenuto in vita i floppy disk fino ad oggi. Il Giappone ha dismesso questi supporti dai sistemi governativi solo a giugno, mentre la marina tedesca sta ancora cercando alternative per sostituire i propri floppy da 8 pollici, testimoniando come vincoli di budget e complessità tecniche possano rallentare l'abbandono di tecnologie ormai decisamente obsolete per il mercato mainstream.
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFloppy...è stato un lungo viaggio...ma ci avete servito bene !
Da ignorante l'unica spiegazione che mi so dare è che per questioni di compatibilità fossero stati mutuati dal sistema precedente.
Floppy...è stato un lungo viaggio...ma ci avete servito bene !
maledtto... l'ottopollici... ne voglio uno! e anche un drive!
Da ignorante l'unica spiegazione che mi so dare è che per questioni di compatibilità fossero stati mutuati dal sistema precedente.
Stesse mie domande... Comunque complimenti al controllo qualità dell'azienda produttrice dei dischetti. Oltre 25 anni di funzionamento è un gran risultato.
Non capisco come mai non sia possibile virtualizzare il sistema e immagine ISO dei floppy
Per "ovviare" li avevano sostituiti con macchine Linux che virtualizzavano istanze di Windows XP per emulare il DOS
Ora stanno aggiornando il tutto
Floppy...è stato un lungo viaggio...ma ci avete servito bene !
Otto pollici mai usati e mai visti dal vivo.
Io sono vecchio a 5,25.
Floppy...è stato un lungo viaggio...ma ci avete servito bene !
Ricordo ancora le leggende di gente che per stamparci sopra l'etichetta li metteva dentro il rullo della stampante ad aghi
@io78bis immagino e spero che di volta in volta facessero copie di backup, quei dischetti non duravano così tanto. anche i drive secondo me saranno stati sostituiti più volte.
Non capisco come mai non sia possibile virtualizzare il sistema e immagine ISO dei floppy
dico la mia,
sistema di controllo di un impianto basato su sistemi dos significa probabilmente che il sistema lavora con accrocchi alla buona collegati a porte lpt (uno dei sistemi più semplici per interfacciare elettronica e pc in quegli anni) peccato che questi sistemi di solito sono largamente dipendenti dal clock della cpu per funzionare quindi anche virtualizzando
1) non hai l'hw per l'interfacciamento
2) non hai i controlli sulle tempistiche sopratutto in un ambiente con hypervisor
sistema di controllo di un impianto basato su sistemi dos significa probabilmente che il sistema lavora con accrocchi alla buona collegati a porte lpt (uno dei sistemi più semplici per interfacciare elettronica e pc in quegli anni) peccato che questi sistemi di solito sono largamente dipendenti dal clock della cpu per funzionare quindi anche virtualizzando
1) non hai l'hw per l'interfacciamento
2) non hai i controlli sulle tempistiche sopratutto in un ambiente con hypervisor
Io credo che il tutto sia delegato ad un sistema stand alone ultrapreistorico completamente isolato.
Ragione per cui ancora oggi è lì che macina senza necessità di particolari interventi.
Evidente il fatto che se sto baraccone è campato fino ad oggi è solo per una titanca botta di culo.. ad un certo punto qualche anima pia si sarà posta la questione prima che succeda un casino..
Chiaro anche che qui "il floppy" è la punta dell'iceberg.. il sistema va rifatto da zero.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".