Over 50? Usare smartphone e PC rallenta il declino cognitivo. Sfatato il mito della 'demenza digitale'

Over 50? Usare smartphone e PC rallenta il declino cognitivo. Sfatato il mito della 'demenza digitale'

Una maxi-analisi internazionale su oltre 400.000 adulti dimostra che l’uso di smartphone, computer e internet non solo non danneggia la mente degli anziani, ma riduce il rischio di declino cognitivo e demenza.

di pubblicata il , alle 11:33 nel canale Web
 

La generazione che ha vissuto in prima persona la rivoluzione digitale sta oggi affrontando le sfide dell’invecchiamento, tra cui il rischio di declino cognitivo e demenza. Per anni, una teoria nota come “demenza digitale” ha alimentato il timore che l’uso intensivo di smartphone, computer e internet potesse indebolire la memoria e le capacità mentali, specie nella terza età. Ma una nuova ricerca internazionale ha ribaltato completamente questa prospettiva: la tecnologia, se usata attivamente, sembra essere un potente alleato per la salute del cervello.

L’uso di smartphone e computer protegge il cervello degli anziani: sfatato il mito della “demenza digitale”

Pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour, lo studio ha analizzato i dati di 57 ricerche condotte su oltre 411.000 adulti con più di 50 anni, provenienti da tutto il mondo. Gli autori, Jared Benge dell’Università del Texas e Michael Scullin della Baylor University, hanno confrontato i risultati di test cognitivi e diagnosi di demenza tra chi utilizzava regolarmente dispositivi digitali e chi ne faceva un uso limitato o nullo.

Il verdetto è chiaro: chi usa frequentemente smartphone, computer e internet presenta un rischio di declino cognitivo inferiore del 42% rispetto ai coetanei meno tecnologici. La riduzione è risultata stabile anche dopo aver tenuto conto di fattori come livello di istruzione, reddito, stato di salute e supporto sociale.

Il risultato più sorprendente riguarda il confronto con altri fattori protettivi noti. L’effetto positivo dell’uso della tecnologia è paragonabile, se non superiore, a quello dell’attività fisica regolare (che riduce il rischio di circa il 35%) e a quello del mantenimento di una buona pressione arteriosa (circa il 13% di riduzione). Gli autori suggeriscono che la tecnologia possa contribuire a creare una sorta di “riserva tecnologica”, cioè un insieme di abitudini e stimoli che aiutano il cervello a mantenersi attivo e adattabile anche con l’avanzare dell’età.

A differenza della televisione, spesso associata a passività e sedentarietà, smartphone e computer permettono attività mentalmente stimolanti: risolvere puzzle, leggere notizie, comunicare con amici e familiari, organizzare la vita quotidiana tramite promemoria e calendari digitali. Tutto ciò può compensare le abilità che tendono a indebolirsi con l’età e favorire la socialità, altro elemento chiave per la salute mentale.

La teoria della “demenza digitale”, formulata nel 2012 dal neuroscienziato Manfred Spitzer, ipotizzava che l’affidamento crescente ai dispositivi digitali avrebbe portato a una progressiva perdita di memoria, attenzione e capacità di problem solving. Come visto però, questa nuova meta-analisi, però, non trova alcuna prova a sostegno di tale ipotesi negli anziani: anzi, i dati suggeriscono il contrario.

D'altro canto, gli autori sottolineano che la relazione osservata non implica necessariamente un nesso di causa-effetto diretto: non è ancora certo che sia l’uso della tecnologia a migliorare le funzioni cognitive, o se siano le persone con migliori capacità mentali a essere più inclini a usare la tecnologia.

“I nostri dati suggeriscono che promuovere l’uso della tecnologia tra gli anziani potrebbe essere un approccio potente per sostenere la salute cognitiva”, conclude il dottor Jared Benge, coautore dello studio.

Nonostante i risultati incoraggianti, gli esperti invitano alla cautela. Servono ulteriori studi per capire se questi effetti si confermano anche in popolazioni meno rappresentate (ad esempio nei paesi a basso reddito) e per chiarire quali tipi di utilizzo tecnologico siano più benefici. Inoltre, la ricerca non ha incluso attività come i videogiochi o i programmi di “brain training”, concentrandosi sull’uso quotidiano di dispositivi digitali.

16 Commenti
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aqua8416 Aprile 2025, 11:50 #1
ma solo io la ritengo una cosa da Libro delle Ovvietà ??

penso che una qualunque attività tenga in "allenamento" il cervello abbia lo stesso effetto.

come credo sia ovvio che se piazzi un anziano su una sedia davanti alla tv a fare il vegetale il declino cognitivo diventa piu rapido.
Larsen16 Aprile 2025, 12:00 #2
ehm... over 50 qui, da poco... non vi viene il sospetto che noi ci siamo cresciuti con la tecnologia? e in modo piu' sano rispetto a quelli che se la sono gia' trovata "avanzata" oggi?
siamo la generazione che conosce tutti i rischi, e i vantaggi, dell'informatizzazione popolare, perche' l'abbiamo vissuta fin dagli albori.
dalle bbs in poi...
al limite lo studio andava fatto sugli over 70, che invece erano gia' adulti quando ha iniziato a diffondersi l'informatica di massa, e magari non interessati, si son trovati poi svantaggiati quando tutto e' stato "invaso dai computer".
coschizza16 Aprile 2025, 12:04 #3
Originariamente inviato da: aqua84
ma solo io la ritengo una cosa da Libro delle Ovvietà ??

penso che una qualunque attività tenga in "allenamento" il cervello abbia lo stesso effetto.

come credo sia ovvio che se piazzi un anziano su una sedia davanti alla tv a fare il vegetale il declino cognitivo diventa piu rapido.


non era per nulla ovvivoissto che esistono studi che dimostrano come certi social danneggiano il cervello quindi come vedi per te era ovvio che fanno bene ma per la scienza e a livello pratico no
Giuss16 Aprile 2025, 12:16 #4
Dipende sempre da cosa fanno quelli meno tecnologici... se hanno altri hobby e attività molto bene, ma se stanno tutto il giorno davanti alla TV è ovvio che ci si rimbambisce di più anche rispetto all'uso di uno smartphone o PC
azi_muth16 Aprile 2025, 13:14 #5
Originariamente inviato da: aqua84
ma solo io la ritengo una cosa da Libro delle Ovvietà ??

penso che una qualunque attività tenga in "allenamento" il cervello abbia lo stesso effetto.

come credo sia ovvio che se piazzi un anziano su una sedia davanti alla tv a fare il vegetale il declino cognitivo diventa piu rapido.


Dipende da quello che fai.
Se sati tutto il giorno su tick tock come qualcuno che conosco il risultato non è diverso dalla tv...
benderchetioffender16 Aprile 2025, 13:17 #6
Originariamente inviato da: Larsen
ehm... over 50 qui, da poco... non vi viene il sospetto che noi ci siamo cresciuti con la tecnologia? e in modo piu' sano rispetto a quelli che se la sono gia' trovata "avanzata" oggi?
siamo la generazione che conosce tutti i rischi, e i vantaggi, dell'informatizzazione popolare, perche' l'abbiamo vissuta fin dagli albori.
dalle bbs in poi...
al limite lo studio andava fatto sugli over 70, che invece erano gia' adulti quando ha iniziato a diffondersi l'informatica di massa, e magari non interessati, si son trovati poi svantaggiati quando tutto e' stato "invaso dai computer".


ora, io comprendo il tuo punto di vista ed è vero il "cut" lo avrei messo a 60, ma sii sincero, guardati attorno, dai tuoi coetanei, predecessori e successori, quanti sanno cos'erano le BBS?

onestamente eh...diciamocelo...
cioè il numero di "gente sul pezzo" è veramente bassa
in realtà lo spartiacque lo fa lo smartphone:

prima chiunque, anche chi smanettava al pc e surfava il web, doveva stare seduto su un punto fisso nel mondo e tutto sommato pochi, pochissimi avevano interesse o utilità a perdere tempo in un logo specifico

oggi con lo smartphone internet è ovunque, ed è arrivato in mano anche a generazioni che appunto non centravano nulla con quelle dinamiche

di ingoranti totali del web ne conosco, anche di 60 anni (50 no, come dici giustamente)
djfix1316 Aprile 2025, 14:19 #7
ma raga io qui ho festeggiato i 46 l'altro ieri, ma direi che 50 anni non sono la base di una ricerca sulla demenza digitali, se per questo ci sono anche 30 enni che digitalmente non ci arrivano a fare una mail ma magari sono geni a fare il pane!

qui non c'è contesto e se devo confrontarlo con quello che mi passa in negozio, io trovo più "frustrazione digitale" che demenza, non riescono a capire come o perchè fare una cosa, non riescono a seguire il percorso logico (magari sviluppato in anni) per arrivare a quella funzione, non capiscono perchè cambiare le cose quando funzionavano con un foglietto ed una penna.
poi chi è già sveglio di suo trarrà anche benefici ma non credo si vada oltre un 20% degli utilizzatori
Opteranium16 Aprile 2025, 15:47 #8
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
dimostra che l’uso di [S]smartphone[/S], computer e internet non solo non danneggia la mente degli anziani, ma riduce il rischio di declino cognitivo e demenza.

fixed
Doraneko16 Aprile 2025, 16:54 #9
Originariamente inviato da: Giuss
Dipende sempre da cosa fanno quelli meno tecnologici... se hanno altri hobby e attività molto bene, ma se stanno tutto il giorno davanti alla TV è ovvio che ci si rimbambisce di più anche rispetto all'uso di uno smartphone o PC


Secondo me è questo il punto. Sta gente secondo me si tiene occupata con l'hobby della tecnologia e l'uso di dispositivi digitali in generale perché questo è l'hobby/l'abitudine che avevano anche da giovani. Se uno si tiene occupato restaurando motociclette, camminando in montagna, leggendo libri, ecc... dubito che subisca un deterioramento cerebrale maggiore di chi usa smartphone o PC (come fa intendere lo studio).
Doraneko16 Aprile 2025, 17:20 #10
Originariamente inviato da: djfix13
ma raga io qui ho festeggiato i 46 l'altro ieri, ma direi che 50 anni non sono la base di una ricerca sulla demenza digitali, se per questo ci sono anche 30 enni che digitalmente non ci arrivano a fare una mail ma magari sono geni a fare il pane!

qui non c'è contesto e se devo confrontarlo con quello che mi passa in negozio, io trovo più "frustrazione digitale" che demenza, non riescono a capire come o perchè fare una cosa, non riescono a seguire il percorso logico (magari sviluppato in anni) per arrivare a quella funzione, non capiscono perchè cambiare le cose quando funzionavano con un foglietto ed una penna.
poi chi è già sveglio di suo trarrà anche benefici ma non credo si vada oltre un 20% degli utilizzatori


Io sono appena più giovane di te, so destreggiarmi piuttosto bene con la tecnologia (so farmi un PC da zero, sono uno degli sfigati a cui la gente chiede aiuto quando ha un problema con smartphone, PC, TV e simili) ma per certi versi ne ho due balle così, per ogni cosa serve un account, una app da scaricare, una registrazione da qualche parte, ecc...fosse per me rimetterei tutto cartaceo e "chiamare ore pasti" e bon. Secondo me se non ci fosse la possibilità di fare tutto via internet certe cose non le si farebbero neanche, ci si è fatti prendere la mano.

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