Netflix cresce ancora: in soli 6 mesi lo stesso numero di abbonati pari a quelli del 2019. E il futuro?

Nei primi due trimestri dell'anno i nuovi abbonati sono pari a quasi tutti quelli del 2019, ma per i prossimi trimestri si prevede un rallentamento
di Andrea Bai pubblicata il 17 Luglio 2020, alle 14:41 nel canale WebNetflix
Netflix ha raggiunto i 10,2 milioni di abbonati nel corso del secondo trimestre dell'anno, superando le sue stesse previsioni elaborate nel primo trimestre di 7,5 milioni di utenti. Solamente nei primi due trimestri dell'anno in corso la società è riuscita a raccogliere 26 milioni di nuovi abbonati: a titolo di confronto basti pensare che in tutto il 2019 i nuovi abbonati di Netflix sono stati 28 milioni.
Come si traduce tutto ciò in termini strettamente economici? La società ha registrato una crescita del 25% anno su anno per un fatturato di 6,15 miliardi di dollari nel secondo trimestre dell'anno ed un utile netto di 720 milioni di dollari, pari ad un utile per azione di 1,59 dollari. Nonostante un trascorso, fin qui, sicuramente soddisfacente, la società avvisa però che il futuro potrebbe riservare un rallentamento: secondo Netflix il terzo trimestre dell'anno porterà appena 2,5 nuovi milioni di abbonati, in calo quindi rispetto ai 6,8 milioni del terzo trimestre dello scorso anno.
"Prevediamo una crescita inferiore per la seconda metà del 2020 rispetto all'anno precedente. Affrontando questi momenti di turbolenza, ci concentriamo sui nostri utenti e continuiamo a migliorae la qualità del nostro servizio, portando nuovi film e spettacoli sugli schermi del pubblico. [...] Per il 2021, in base ai nostri piani attuali, prevediamo che le produzioni in pausa ci condurranno ad un catalogo di contenuti più ponderato per la seconda metà dell'anno in termini di titoli importanti, anche se il numero complessivo delle produzioni originali per l'intero anno sarà ancora superiore a quello del 2020" ha comunicato la società agli azionisti.
La grande crescita dei nuovi abbonati è ovviamente conseguenza dei periodi di lockdown più o meno estesi che sono stati disposti nei vari Paesi del mondo per contrastare la diffusione della pandemia COVID-19. E' quindi lecito immaginare che una ripresa delle normali attività fuori casa possa portare ad una flessione o comunque ad una crescita inferiore rispetto a quanto verificatosi negli ultimi mesi. I problemi innescati dalla pandemia, tuttavia, vanno a influire anche sui lavori di produzione di nuovi contenuti, necessari per arricchire il catalogo e catturare l'attenzione del pubblico. D'altra parte Netflix è stato capace di posizionarsi in maniera molto forte come un produttore di contenuti originali ed esclusivi, i Netflix Originals, con serie TV e film che il pubblico non può trovare su altre piattaforme a meno che non vengano concessi in licenza.
In un certo senso Netflix sta assumendo uno status di "servizio di base" che il pubblico percepisce quasi come necessario. Un altro elemento importante che contribuisce ad alimentare i numeri sempre crescenti è il basso tasso di abbandono rispetto ai concorrenti, dovuto oltre che alla produzione di contenuti originali anche al costo relativamente basso. Insomma, sembra improbabile - a meno di qualche evento inaspettato - che Netflix possa perdere numeri importanti della propria base utenti.
Ma in ogni caso le incertezze legate alla pandemia, pur se da un lato hanno fatto gioco alla società di streaming, dall'altro potrebbero trasformarsi in elemento di disturbo. Non solo: Netflix ha avuto il pregio di essere una delle prime realtà di streaming di contenuti video on demand, ma ora il panorama inizia ad essere affollato tra Amazon Prime Video, Disney Plus, Apple TV Plus e una miriade di altri servizi noti per lo più a livello nazionale.
Netflix ha poi annunciato che Ted Sarandos, da tempo content executive per la compagnia, è stato nominato co-CEO accanto a Reed Hastings. Si tratta, secondo lo stesso Hastings, di un cambiamento che rende formale ciò che già in realtà accade operativmente da lungo tempo e che la nomina non cambierà nulla nelle operazioni quotidiane della società. Hastings ha poi chiarito che la mossa non è da intedersi come l'avvio di un programma di successione e che egli intende occuparsi della società ancora per molto tempo a venire.
33 Commenti
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In mezzo a tanta merda ci sono anche delle robe fighe. Dark merita un casino per esempio... poi ovviamente siamo sempre nel mondo dei gusti personali.
A me sta sulle balle che non abbiano ancora ripristinato la piena banda invece.
mai visto
A me sta sulle balle che non abbiano ancora ripristinato la piena banda invece.
Assolutamente vero, fortunatamente ci sono dentro per altro e quando vedi la N rossa basta informarsi un attimo per controllare il livello di agenda "lgbtqtrfhx938" al suo interno e risparmiare ore di tempo prezioso, magari usandolo per riguardare l'ennesima volta il film che conosci a memoria ma che ti fa sempre piacere vedere.
Io sono abbonato da primo giorno e guardo quasi solo contenuti originali, ci sono tante serie molto belle
Ho guardatontanta di quella roba che nei fatti oggi ho difficoltà a trovare cose nuove da guardare ma io sono un divoratore di serie
Posso dire con ragionevole certezza che non rappresenti gli oltre 180 milioni di abbonati e che ognuno guarderà quello che gli pare? O non posso ?
Ma che razza ragionamento è ?
Una volta che sei abbonato al servizio del genere l'unico motivo per disdire è non avere niente di interessante da vedere, c'è chi si guarda un singolo contenuto, chi qualche contenuto, chi ne guarda a iosa senza troppe pretese.
Netflix ha le forbici facili...
Anche a me questa cosa inizia a dar noia.
Adesso siamo tornati più o meno tutti alle proprie attività, durante il giorno a casa ci sono quelli che c'erano anche prima del lockdown, perchè non ripristinare la banda regolare????
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