Mozilla lancia Firefox Monitor, un tool per scoprire se i vostri account sono sicuri

Grazie alla collaborazione con Have I Been Pwned Mozilla ha rilasciato Firefox Monitor, uno strumento che consente di scoprire se un account è stato compromesso all'interno dei più diffusi attacchi avvenuti negli ultimi anni
di Nino Grasso pubblicata il 28 Settembre 2018, alle 12:01 nel canale WebMozillaFirefox
Firefox Monitor è un nuovo servizio di Mozilla che serve a verificare se i dati presenti nei vari account sono stati compromessi da una delle violazioni degli ultimi anni. Non è il primo tool di questa categoria, tuttavia ha alle spalle uno degli sviluppatori che si sono attivati di più nel campo della sicurezza in questi anni. In aggiunta alla funzione di verifica Firefox Monitor consente di registrarsi per ricevere un avviso se gli account salvati verranno compromessi.
Lo strumento alla base del nuovo servizio non è del tutto nuovo, ma arriva grazie ad una partnership fra la software house e il team di Have I Been Pwned, un sito che offre la stessa funzione già dallo scorso 2013. L'accordo fra le due realtà potrebbe aumentare considerevolmente la base d'utenza, oltre che la consapevolezza sullo stato di sicurezza dei propri account. Ma non basta: per essere sicuri, infatti, bisogna seguire alcune regole sulla scelta delle password.
È consigliabile ad esempio utilizzare una password esclusiva per ogni servizio online, e che la stessa non sia facile da dedurre per un utente terzo. La gestione delle password è una pratica indispensabile se si vuole essere presenti online, e Mozilla non è l'unica azienda a preoccuparsene: la stessa Google di recente ha rilasciato un aggiornamento su Chrome integrando un generatore di password, in modo da incoraggiare gli utenti meno esperti ad avere abitudini più sane.
La stessa funzione può essere aggiunta su Firefox (ma anche su Chrome) con add-on di terze parti estremamente affidabili, come LastPass o 1Password (quest'ultimo offre già un'integrazione con Have I Been Pwned). Ci sono anche delle iniziative che puntano a estirpare il problema sin dalla radice: ad esempio lo standard WebAuthn che punta a consentire ai siti web l'accesso agli utenti mediante metodi più sicuri, come sensori biometrici o token USB.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSì ok, so usare google, grazie.
Volevo dire all'autore che nell'articolo manca il link, e mi parrebbe il minimo includerlo.
Volevo dire all'autore che nell'articolo manca il link, e mi parrebbe il minimo includerlo.
Ormai i siti italiani di "tecnologia" sono diventati solo vetrine per gli inserzionisti e trappole acchiappa click, dove è sufficente fare un copia e incolla senza rileggere o aggiungere altro di proprio e stop.
Lo stesso discorso vale anche per l'informazione on-line di primo piano; i cosidetti "giornalisti" sono morti tempo fa.
Ora devo scappare che devo dare i like alle pagine fb dei gattini.
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