MeWe, Parler, Rumble e Sfero: i nuovi social rischiano di creare abusi, violenza e fake news

MeWe, Parler, Rumble e Sfero: i nuovi social rischiano di creare abusi, violenza e fake news

Si sta parlando tanto ultimamente delle nuove piattaforme come Parler, MeWe, Sfero e anche Rumble. Sono i nuovi social che permettono di dire e scrivere tutto senza censura con il rischio concreto però di permettere una diffusione incontrollata di disinformazione e fake news.

di pubblicata il , alle 13:31 nel canale Web
 

Non solo Twitter e Facebook. In Italia, come nel resto del mondo, si sta registrando sempre di più e soprattutto nelle ultime ore, la crescita di alcuni social network alternativi che gli utenti scelgono per la loro libertà di espressione. Ma più che libertà in essi vige la regola di non avere regole: non ci sono controlli su nulla e questo chiaramente non fa che portare ad un enorme rischio di abusi e illeciti e la diffusione incontrollata di fake news, contro le quali è difficile, se non impossibile, adottare adeguate misure di contrasto.

MeWe, Parler, Rumble e Sfero: i nuovi ''pericolosi'' social

La forte denuncia di questa nuova situazione social arriva direttamente da Visionari NO Profit, l'associazione specializzata in tecnologia che ha deciso di monitorare la crescita nel nostro paese di social network alternativi ai classici. Dario Piermattei, Segretario Generale di Visionari ha dichiarato: "A differenza di Google, YouTube, Instagram, ecc. queste piattaforme alternative non svolgono adeguati controlli sui contenuti diffusi dai propri utenti, e adottano una politica più permissiva. Il rischio concreto è quello di una diffusione incontrollata di disinformazione e fake news, e di video e contenuti pericolosi che possono incrementare abusi, illeciti e violenza, come dimostrato dai fatti recenti degli Stati Uniti".

Quali sono i nuovi social ''libertini'' che stanno occupando le cronache degli ultimi giorni? Innanzitutto Parler che abbiamo visto proprio nella giornata di ieri essere stato messo completamente offline da Amazon che ne aveva venduto l'hosting. La sospensione chiaramente non permetterà di ''azzittare'' completamente la voce della piattaforma che probabilmente si sposterà su di un altro servizio ma di fatto la decisione da parte di Amazon ricalca quello a cui anche Visionari sta assistendo ossia che i post presenti nella piattaforma non fanno altro che andare in contrasto con i termini di servizio di Amazon Web Servises.

Perler è stato praticamente messo offline non solo da Amazon ma anche dagli store di Apple e di Google. In questo caso la decisione è arrivata nelle scorse ore soprattutto dopo che il Presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, bannato da Twitter aveva deciso di spostarsi proprio sulla piattaforma di Parler per continuare le sue dimostrazioni politiche sulle elezioni 2020. Parler è una piattaforma molto simile a Twitter, ed è divenuta appunto rifugio soprattutto dei seguaci di Trump e QAnon. Il sito Web e l’applicazione dunque non sono più a disposizione fino a quando la gestione del sito non troverà un nuovo provider di hosting. Ma chiunque poteva fino a poche ore fa creare un proprio account.

Sebbene Parler non sia più disponibile tramite gli store, potrà essere ancora disponibile l'accesso per coloro che lo hanno già scaricato (una volta risolto il problema dei server). E dunque le persone che avevano già scaricato l'app Parler sono ancora in grado di usarla. Il futuro di Parler rimane comunque incerto: sul sito la pagina con le informazioni per il download è sempre presente ma con queste indicazioni non si può ovviamente procedere all'installazione.

Come detto non c'è solo Parler ma molte altre piattaforme che sono già attive per la community di eventuali trasgressori delle regole. Si sta sempre più rafforzando, ad esempio, MeWe piattaforma molto simile a Facebook, ma che vede la presenza di gruppi aperti (con annesso servizio di messaggistica) dove chiunque può scrivere liberamente di tutto. C'è poi anche Sfero: il ''primo social network senza cookie'' che ospita contributi in forma lunga (articoli e video). Solitamente viene utilizzato da no-mask e no-vax, e per claim pseudoscientifici come ''risvegliamo il corpo, e il virus non ci colpirà. Meditate ed esercitatevi con il respiro ed è fatta''. E poi c'è anche Rumble che si sta esaltando molto nei numeri visto che a differenza degli altri prevede la diffusione di video. Sì, Rumble, è proprio una piattaforma di streaming video alla pari di YouTube ma con gli standard decisamente più ''lassisti''.

Una situazione difficile quella nata da Parler ma che sta coinvolgendo anche le altre piattaforme. La volontà chiaramente di reprimere queste piattaforme non è quella di non permettere una libera espressione ma è la difficoltà, in caso, di avere il controllo sulle fake news ossia sulle false notizie messe in giro da militanti di gruppi politici che potrebbero nuocere gravemente sulla vita delle persone nel quotidiano. Da qui la volontà di porre ''offline'' da parte dei big tech ogni sorta di piattaforma che non abbia controllo sulle false notizie, pericolose in tutto e per tutto.

101 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Ginopilot11 Gennaio 2021, 14:08 #1
Un tempo era usenet nei canali non moderati. Ormai sono pochissimi che lo usano ancora.
canislupus11 Gennaio 2021, 14:13 #2
Sta a noi discernere quello che leggiamo e interpretarlo.
Onestamente non mi entusiasma l'idea del grande padre di famiglia che debba ogni volta darci lezioni di cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.
Se reputo certe argomentazioni fallaci o stupido, ho il libero pensiero/arbitrio e le capacità d ignorarle e guardare altrove.
Se di fronte a me ho una persona razzista e io sono contrario ad ogni discriminazione, semplicemente la lascio alle sue idee malsane e vado a discutere con altre persone.
Lui continuerà il suo monologo e alla fine si troverà a parlarsi da solo.
Se invece gli do importanza e nel bene o nel male tendo a seguirlo, ecco che si sentirà motivato a continuare.
frncr11 Gennaio 2021, 14:22 #3
Originariamente inviato da: "
una piattaforma di streaming video alla pari di YouTube ma con gli standard decisamente più ''lascivi''.

Lascivi?
Magari volevi dire qualcosa come "lassista".
matrix8311 Gennaio 2021, 15:02 #4
Non c'è nessun rischio.
Amazon AWS ha eliminato tutti i server e account a Parler. Attualmente è tutto offline. Se la cosa si dovesse ripetere con altri la fine sarà la stessa. Non c'è spazio per l'odio online.
Notturnia11 Gennaio 2021, 15:27 #5
questa notizia è terrificante.. quindi se non ti chiami Twitter o Facebook allora sei un network "libertino" e sei pericoloso ?.. ancora censura..
fa paura che ormai i titoli di HW siano politicizzati..

per fortuna che i governi europei si sono accorti dell'abominio perpetrato dai CEO di Twitter, Amazon, Google e Apple e stiano ragionandoci..

è vergognoso che si possa agire per censura in questo modo e che lo si faccia passare per una cosa "buona e giusta" ..
la censura è sempre sbagliata e spesso è stata l'inizio degli stermini di massa e delle epurazioni..

Opteranium11 Gennaio 2021, 15:32 #6
Originariamente inviato da: frncr
Lascivi?
Magari volevi dire qualcosa come "lassista".

in effetti dalle mie parti lascivo significa vm18..
boboviz11 Gennaio 2021, 17:15 #7
Originariamente inviato da: canislupus
Se di fronte a me ho una persona razzista e io sono contrario ad ogni discriminazione, semplicemente la lascio alle sue idee malsane e vado a discutere con altre persone. Lui continuerà il suo monologo e alla fine si troverà a parlarsi da solo.


Certo. Ma se quella persona ti dice "so dove abiti e ti aspetto sotto casa" non si tratta solo di "lasciarlo alle sue idee".
Gnubbolo11 Gennaio 2021, 17:20 #8
un server dedicato in giappone ( non è un paese scelto a caso ) costa 100-150$ al mese, piazzi su IRC e si comunica alla grande senza tante balle. se la società di hosting è internazionale va benino se è giapponese allora 10/10.

se si hanno i soldi i problemi di comunicare senza pressioni di censura proprio non ci sono. poi il terrapiattista può comunque usare una VPN se crede che il suo paese lo stia perseguitando. la libertà è una questione di $$
The FoX11 Gennaio 2021, 17:27 #9

E chi è che grida alla censura?

I no-vax
i no-mask
i trumpiani
i complottari
tutti quelli che vogliono essere liberi di calpestare impunemente le libertà altrui.
Tutti pronti a lamentarsi del presunto strapotere dei social-media di regime.

Hiei360011 Gennaio 2021, 17:31 #10
Originariamente inviato da: matrix83
Non c'è nessun rischio.
Amazon AWS ha eliminato tutti i server e account a Parler. Attualmente è tutto offline. Se la cosa si dovesse ripetere con altri la fine sarà la stessa. Non c'è spazio per l'odio online.


"Non c'è spazio per l'odio online"

Okay allora chiudiamo pure Twitter dato che le minacce di morte contro gente di destra negli ultimi 4 anni si sprecano.

A no vero, l'odio esiste solo a destra.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^