Meta svela il suo algoritmo: come vengono selezionati i post di Instagram e Facebook

Meta svela il suo algoritmo: come vengono selezionati i post di Instagram e Facebook

Anticipando le direttive del Digital Markets Act europeo, Meta rilascia un sistema a 22 schede che spiegano in che modo i post condivisi sulle piattaforme vengono selezionati per comporre il feed dell'utente

di pubblicata il , alle 16:51 nel canale Web
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Gli influencer e i web-marketer lo hanno già desunto in qualche modo, gli appassionati di social network possono aver intuito come funziona, ma l'"uomo della strada" spesso si sarà chiesto con quali logiche Facebook e Instagram propongono e compongono i contenuti che vengono mostrati sul feed.

Quest'oggi è la stessa Meta a spiegarlo, chiaramente non nel dettaglio minuzioso ma almeno nei principi generali. E lo spiega con una divulgazione "a schede", ben ventidue,  ciascuna delle quali incentrata su un preciso aspetto di ciascuno dei due social network.

Meta ha pubblicato un post sul proprio blog ufficiale dove annuncia il rilascio di queste informazioni. Si fa riferimento ai sistemi AI per la selezione dei post e alla necessità di informare con trasparenza il pubblico circa il modo con cui tutto ciò viene eseguito. Nick Clegg, President of Global Affairs di Meta, ha affermato: "Questi sistemi aumentano la probabilità che i post che vedi siano pertinenti e interessanti per te. Stiamo anche rendendo più comprensibile come controllare meglio ciò che vedi nelle nostre app, oltre a testare nuovi controlli e rendere gli altri più accessibili".

Il sistema di intelligenza artificiale che governa la selezione dei contenuti da mostrare a ciascun utente funziona, in estrema sintesi, con un modello di punteggio: si parte da una raccolta di post potenziali condivisi dai contatti e dalle pagine seguite, e partendo da lì il sistema va via via a scremare i post ritenuti meno pertinenti o interessanti (e quelli che violano i termini d'uso del servizio) andando ad analizzare una serie di altri parametri, come ad esempio l'autore del post, l'interazione che l'utente ha avuto in passato con loro, l'apprezzamento da parte di altri utenti e via discorrendo. Più un post acquisisce "punti", più in alto viene mostrato nel feed dell'utente.

"Oggi rilasciamo un sistema a 22 schede per Facebook e Instagram. Ci sono le informazioni su come i nostri sistemi di intelligenza artificiale classificano i contenuti, alcune delle previsioni che ciascun sistema fa per determinare quali contenuti potrebbero essere più rilevanti per te, nonché i controlli che puoi utilizzare per la personalizzazione della tua esperienza. Trattano di feed, storie, reel e altre aree in cui le persone si recano per trovare i contenuti da account o dalle persone che seguono. Le schede coprono anche i sistemi di intelligenza artificiale che consigliano i contenuti provenienti non da contatti o pagine seguite" spiega Clegg.

Con la pubblicazione delle schede Meta gioca in qualche modo d'anticipo rispetto alle direttive che l'Unione Europea emanerà nel 2024 con il Digital Markets Act e che andrà ad imporre a servizi online come Facebook, Instagram, YouTube, TikTok e via discorrendo di essere più trasparenti circa il funzionamento delle tecnologie che governano i loro sistemi di selezione e raccomandazione dei contenuti, oltre all'obbligo di mettere a disposizione dell'utente la possibilità di scegliere un feed puramente cronologico.

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