Mark Zuckerberg: offerti 450 milioni di dollari per mettere a tacere le accuse antitrust mosse dall'FTC

Mark Zuckerberg ha offerto 450 milioni di dollari per chiudere le accuse antitrust mosse dalla Federal Trade Commission, ma l'offerta è stata respinta. Ora il processo entra nel vivo e punta a far revocare le acquisizioni di Instagram e WhatsApp, mentre emergono documenti che mostrano l'exit strategy valutata dal CEO già nel 2018
di Rosario Grasso pubblicata il 16 Aprile 2025, alle 10:41 nel canale WebMeta
Mark Zuckerberg ha tentato di evitare il processo offrendo 450 milioni di dollari alla Federal Trade Commission. L’agenzia federale, che ne chiedeva almeno 18 miliardi (inizialmente 30), ha respinto la proposta. Questa situazione ha poi spianato la strada a un procedimento che potrebbe cambiare la struttura di Meta e del settore dei social media, come abbiamo visto ieri.
Durante le prime udienze, l’accusa ha reso pubblici documenti interni che mostrano come Zuckerberg, già nel 2018, considerasse la possibilità di separare Instagram da Meta. A quei tempi, infatti, ipotizzava uno spin-off per mitigare i rischi derivanti da una crescente pressione antitrust. In un memo di quell’anno, il CEO scriveva: “C’è una possibilità concreta che ci venga imposto di separare Instagram, e forse anche WhatsApp, nei prossimi 5-10 anni”.
L’idea non si è mai concretizzata. Anzi, l’anno seguente Meta ha accelerato l’integrazione tra le sue app e ha rafforzato i legami tra Facebook, Instagram e WhatsApp. Proprio questa scelta è ora al centro dell’azione legale della FTC, che accusa Meta di aver consolidato una posizione dominante nei servizi sociali destinati alle interazioni tra amici e familiari. Nel processo, avrebbe escluso i rivali tramite una strategia di acquisizione aggressiva.
Durante la testimonianza, Zuckerberg ha ammesso che Instagram nel 2012 offriva una tecnologia per l'uso della fotocamera superiore a quella che Facebook stava sviluppando in proprio, e che la scelta di acquisirla era parte di una valutazione tra costruire una tecnologia interna o acquistare una già funzionante. “Abbiamo fatto un’analisi tra costruire e comprare. Instagram era avanti, quindi abbiamo deciso di acquistarla”, ha spiegato.
Le email interne svelate in aula mostrano anche altri tentativi drastici per rilanciare Facebook. Nel 2022, Zuckerberg propose di azzerare annualmente le liste di amici degli utenti per stimolare nuove connessioni e aumentare il coinvolgimento. L’idea, definita da lui stesso “potenzialmente folle”, venne scartata, ma riflette la preoccupazione crescente per il calo di rilevanza culturale della piattaforma. D'altronde, la corsa senza freni al potenziamento dell'engagement sulle piattaforme in quegli anni portò a conseguenze devastanti.
Intanto, Meta continua a sostenere che la definizione di mercato proposta dalla FTC sia troppo restrittiva e che la competizione con piattaforme come TikTok, YouTube e le app di messaggistica di Apple smentisca ogni ipotesi di monopolio.
Il procedimento legale avrà conseguenze rilevanti per il futuro dell’azienda e potrebbe ridisegnare i confini entro cui le Big Tech operano negli Stati Uniti, oltre che ridimensionare la figura dello stesso Zuckerberg. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se Meta riuscirà a mantenere intatto il proprio impero digitale o sarà costretta a cedere alcune delle sue piattaforme più importanti.
11 Commenti
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Leggi fumose e inintelligibili a discrezione di un giudice.
I monopoli sono solo quelli statali o quelli di aziende private che hanno beneficiato di concessioni o leggi approvate apposta per loro, con privilegi accordati che escludono competitori. Non è il caso di Meta che ha fatto acquisizioni con accordi su base volontaria in un mercato libero.
Si parla di "Monopoli di fatto".
E si cercano di evitare per ridurre la possibilitá che una volta ottenuta quella posizione privilegiata, facciano il bello e il cattivo tempo.
-- hanno come unico obiettivo quello di punire chi ha successo, mortificare e criminalizzare l'ingegno, l'impegno e le capacità degli imprenditori.
mmm... non mi pare che Zuckie, Gates o altri che sono stati colpiti dalle leggi anti-trust possano andare in giro a piangere di essere stati mortificati, né che suddette leggi gli abbiano impedito di realizzarsi nella vita...
Cioé, se arrivi ad un punto che sei soggetto a quelle leggi, significa che sei giá nella top ten del tuo settore...
Forse perché al momento dell'acquisizione vengono date garanzie e si accettano vincoli che poi invece vengono totalmente disattesi.
Giusto per dire, nel 2014 quando Meta acquistò WhatsApp dichiarò che i dati degli utenti dei due servizi sarebbero rimasti separati e che Meta non avrebbe usato i numeri di telefono degli utenti WhatsApp per fare ricerche incrociate. Ma nel 2016 i termini di servizio di WhatsApp sono cambiati proprio per permettere a Facebook di usare i numeri degli utenti WhatsApp, in netto contrasto con quanto dichiarato e promesso durante l'acquisizione.
Quello che ci si chiede è perché ci vuole così tanto tempo per perseguire queste manovre truffaldine invece di calare l'accetta immediatamente.
Leggi fumose e inintelligibili a discrezione di un giudice.
I monopoli sono solo quelli statali o quelli di aziende private che hanno beneficiato di concessioni o leggi approvate apposta per loro, con privilegi accordati che escludono competitori. Non è il caso di Meta che ha fatto acquisizioni con accordi su base volontaria in un mercato libero.
Guarda, puoi pensare e credere in tutti gli alieni, scie chimiche, complotti e terre piatte che vuoi, ma venire a dire che in USA ci sono leggi pensate per punire chi ha successo e criminalizzare l'ingegno proprio no. Diventa palese che hai problemi a mettere insieme la stria con i fatti.
E' solamente un troll... che ci vuoi fare?
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