Libero Mail e Virgilio Mail torneranno entro 24/48 ore: ecco cosa è successo

L'adozione di una nuova tecnologia di storage, un bug del sistema operativo e le mail di Libero e Virgilio sono crollate. Italiaonline spiega cos'è successo nelle ultime ore e assicura il ritorno della posta elettronica entro le prossime 24/48 ore con "l'obiettivo primario di tutelare l'integrità dei dati".
di Manolo De Agostini pubblicata il 25 Gennaio 2023, alle 15:25 nel canale WebLiberoVirgilio
Dopo la dichiarazione delle scorse ore sul down prolungato di Libero Mail e Virgilio Mail avevamo richiesto maggiore trasparenza a Italiaonline sul problema tecnico che a reso inaccessibili le caselle di posta. La stessa preghiera degli utenti, preoccupati di capire il destino dei loro dati e se abbiano perso oppure no comunicazioni importanti. Ebbene, qualcosa si muove. Di seguito la nota stampa che abbiamo ricevuto:
In questa nuova comunicazione, vogliamo iniziare scusandoci ancora una volta con i nostri utenti per il disagio e il disservizio. Leggiamo i vostri commenti e comprendiamo. Ma vogliamo soprattutto, ora che siamo in grado di farlo, condividere con voi maggiori informazioni sull'accaduto, sul lavoro che stiamo facendo e dare un orizzonte temporale per la risoluzione del problema.
Nelle scorse settimane, al fine di offrire un servizio sempre migliore e sempre più aggiornato, abbiamo introdotto un'innovativa tecnologia di storage a supporto delle nostre caselle mail, fornita da un vendor esterno, un produttore di tecnologie di storage utilizzato da alcune delle più grandi società al mondo. Purtroppo, un bug del sistema operativo ne ha compromesso il corretto funzionamento e, di conseguenza, quello delle caselle di posta presenti su di esso. Il vendor sta lavorando incessantemente per la risoluzione del problema, creando un fix per la soluzione della problematica, con il supporto di tutti i nostri team interni. Trattandosi però di un bug a livello di sistema operativo, la soluzione sta richiedendo i tempi tecnici di sviluppo, con l'obiettivo primario di tutelare l'integrità dei dati.
I tempi sono stati lunghi finora, ce ne rendiamo conto. Da 25 anni siamo il fornitore mail degli italiani, i nostri utenti non sono sparsi per il mondo, ma sono i nostri vicini di casa, i nostri amici e parenti, i professionisti del nostro Paese. Non possiamo dunque non avere come priorità la tutela dei dati degli italiani, perché sono la nostra forza. Per questo vogliamo riaprire le caselle in maniera definitiva e stabile.
Prevediamo di ripristinare la Libero Mail e la Virgilio Mail entro le prossime 24/48 ore. Siamo consapevoli che questo crea difficoltà ai nostri utenti, ma il nostro essere il provider di posta degli italiani, ci impone la massima serietà. Come sempre, comunicheremo eventuali aggiornamenti attraverso i nostri touchpoint.
Insomma, un bug e non un attacco hacker, come peraltro dichiarato già dalle prime ore del crollo del servizio. Infine, arriva una tempistica su cui gli utenti possono basarsi: non più di 2 giorni ancora. Certo, non è poco e sicuramente è auspicabile che la situazione si risolva il prima possibile, ma è meglio di brancolare nel buio. Come sempre, vi aggiorneremo nel caso di ulteriori novità.
68 Commenti
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comunque allucinante che su un sistema tanto complesso non si facciano sufficienti test PRIMA per scongiurare simili possibilità
comunque allucinante che su un sistema tanto complesso non si facciano sufficienti test PRIMA per scongiurare simili possibilità
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Oh, come ho digitato su g00gl€, "ovh gif" la prima roba che è uscita fuori era questa !
Oh, come ho digitato su g00gl€, "ovh gif" la prima roba che è uscita fuori era questa !
minchia...che rogo
effettivamente se OVH ha tirato dritto come niente fosse, non vedo problemi per Libero
certo che un QAS...mah
...però sicuramente era eco-sostenibile ! Prima...
La cosa che mi stupisce di più non è la mancanza di "ambienti di test" (magari in test è andato bene o semplicemente a livello hw non hanno ambienti di test) ma che non abbiano un dr da cui ripartire. Questo sembra uno di questi casi dove la partenza da DR è d'obbligo.
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