Legge anti-pezzotto: ecco cosa rischia chi trasmette e chi guarda contenuti pirata

Capacità di oscurare i portali in 30 minuti dalla segnalazione, fino a 3 anni di carcere per chi trasmette contenuti in streaming in modo illegale e multe fino a 5000 euro per chi li guarda. Entra in vigore oggi la cosiddetta "legge anti-pezzotto".
di Manolo De Agostini pubblicata il 08 Agosto 2023, alle 15:41 nel canale WebÈ in vigore da oggi la cosiddetta "legge anti-pezzotto", un provvedimento anti-pirateria che mira a combattere in modo ancora più forte e puntuale la trasmissione e visione illegale di contenuti audiovisivi coperti da copyright. Sebbene in prima fila nella richiesta di un intervento vi siano stati anzitutto i broadcaster sportivi come DAZN, Sky o Lega Serie A, la legge riguarda anche film, serie TV e tutto il resto.
Secondo quanto stabilito, l'AGCOM potrà intervenire e oscurare in 30 minuti i siti che trasmettono illegalmente i contenuti coperti da copyright, su segnalazione delle parti lese. La legge contempla anche sanzioni che interessano sia chi trasmette illegalmente i contenuti sia chi ne fruisce: i primi rischiano fino a 3 anni di carcere, mentre i secondi fino a 5000 euro di multa.
Secondo Federico Bagnoli, presidente della Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali (FAPAV), "siamo davanti a un fatto storico nella lotta alla pirateria audiovisiva e sportiva, fenomeno architettato e promosso da vere e proprie mentalità criminali. Nel 2022 si sono avuti circa 345 milioni di illeciti, ben 30 milioni in più sull'anno precedente. La legge va a colpire le nuove forme di illecito, come le IPTV pirata, ma anche altre attività illegali e dannose per il cinema italiano come il camcording".
Un'indagine Fapav-Ipsos ha stabilito che è lo sport quello più soggetto a pirateria, con 41 milioni di atti di pirateria nel 2022, un +178% rispetto al 2017. "L'entrata in vigore di questa legge è una svolta importante a tutela dei milioni di tifosi che hanno sempre scelto la legalità. La lotta alla pirateria da oggi sarà più efficace grazie al coinvolgimento di tutti player della filiera, dai titolari dei diritti, alle autorità, agli ISP, uniti in uno sforzo collettivo nel contrastare questo fenomeno criminale che negli anni ha distrutto posti di lavoro e danneggiato intere industrie produttive", ha dichiarato l'AD di Sky Italia, Andrea Duilio.
Parole di soddisfazione anche da DAZN che, nella sua nota, ricorda come "negli ultimi mesi della scorsa stagione calcistica" sia riuscita a "determinare il blocco di almeno 80 siti pirata che hanno trasmesso illecitamente sul territorio italiano le partite di Serie A in violazione dei diritti, e che sono stati chiusi grazie all'intervento dell'AGCOM. Sulla base di questa decisione DAZN ha avviato azioni di risarcimento danni per il momento su 26 siti che diverranno circa 50 entro fine settembre".
Il lavoro di AGCOM sarà favorito dal supporto dell'Agenzia per la Cybersicurezza e dall'attivazione di una piattaforma tecnologica in grado di concretizzare l'oscuramento dei siti pirata. La Lega Serie A ha messo a disposizione la propria piattaforma: si aspetta l'ok al suo utilizzo da parte di un comitato tecnico che è stato convocato per la prima settimana di settembre.
46 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoScusate per la domanda.... Quindi per esempio se accedo a quel famoso sito il cui acronimo è "CB" e guardo o scarico rischio salatamente. Giusto ?
Grazie
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e questione di soldi
chi puo permettersi di pagare i loro abbonamento già lo fa, chi non puo permetterselo non lo fara comunque, l'unica cosa che ottengono e meno gente che guarda la loro pubblicità.Link ad immagine (click per visualizzarla)
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