Le nuove regole AGCOM per la verifica della maggiore età degli utenti online in Italia

I siti che offrono contenuti vietati ai minorenni dovranno implementare una nuova soluzione di verifica della maggiore età degli utenti in Italia. L'AGCOM ha definito le modalità tecniche e approvato le regole, dopo aver ottenuto tutte le approvazioni necessarie. I siti hanno sei mesi per adeguarsi dalla pubblicazione della delibera.
di Manolo De Agostini pubblicata il 18 Aprile 2025, alle 18:01 nel canale WebL'AGCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha approvato le modalità che le piattaforme di video sharing e i siti web, che rendono disponibili in Italia contenuti, dovranno utilizzare per la verifica della maggiore età degli utenti.
Si tratta di un passaggio attuativo sulla base di quanto previsto dal Decreto Caivano: l'obiettivo è garantire una protezione efficace dei minori dai pericoli del web. Le piattaforme e i siti hanno sei mesi dalla pubblicazione della delibera per adeguarsi alle relative disposizioni.
Nella nota, l'AGCOM sostiene che il sistema di verifica dell'età definito prevede l'intervento di soggetti terzi indipendenti certificati per la fornitura della prova della maggiore età.
In poche parole, la verifica dell'età sui siti vietati ai minori, come quelli pornografici o di scommesse, non sarà più svolta direttamente dai siti ma da terze parti certificate, con modalità in teoria ben più rigide di quelle attuali, come noto facilmente aggirabili.
"Nel caso di sistemi di verifica dell'età basati sull'uso di applicativi installati sul dispositivo, è messa a disposizione dell'utente una APP per la generazione e la certificazione della 'prova dell'età' (es. APP del portafoglio di identità digitale, oppure APP per la gestione dell'identità digitale, etc.), utilizzabile per qualunque finalità che richieda una identificazione. L'utente può, quindi, effettuare l'identificazione e fornire la prova dell'età al sito web o piattaforma visitata direttamente utilizzando l'APP installata sul proprio dispositivo", recita il comunicato stampa.
AGCOM ha delineato un meccanismo del "doppio anonimato", con il quale i fornitori della soluzione di verifica dell'età non potranno sapere per quale servizio verrà emessa la prova dell'età. Allo stesso tempo, la prova fornita al sito web o alla piattaforma non conterrà dati identificativi dell'utente.
"I sistemi di verifica dell'età dovranno, comunque, essere conformi agli orientamenti di prossima adozione dalla Commissione europea, con la possibilità, laddove necessario, di modifiche e adeguamenti del provvedimento adottato", conclude la nota dell'AGCOM.
46 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'articolo parla del protocollo utilizzato per confermare l'età ai fornitori di servizio, non di come va fatta la verifica.
Aggiungo che secondo me tutti i metodi che riesco a immaginare possono essere sicuramente aggirati con l'assenso dei genitori e, in molti casi, autonomamente dall'utente; a 12 anni sono (eravamo, ahimè
saranno obbligati a farlo per legge
Immaturità tecnologica
Sarà boom di furti di identità per quei siti che impianteranno sistemi di verifica malevola che l'utente medio non sarà in grado di accorgerseneUna cosa che tutti, TUTTI, hanno sempre fatto in ogni modo possibile da giovani e giovanissimi, spesso aggirando (e con soddisfazione) i limiti e le regole.. ma lasciateli in pace sti adolescenti
Mi associo (per motivi di ricerca, s'intende
Espongono i dati personali.
Con cie o spid si potrebbe scaricare un software che crea un codice da 16 cifre che certifica la maggiore età.
Chi rilascia il software ( previo riconoscimento da spid, cie, o chi per esso) non sa dove usarai il generatore di codice, chi riceve il codice saprà solo che sei maggiorenne.
Facilmente aggirabile se i genitori danno il loro account al frugoletto di mamma.
In alcuni casi i genitori considerano accettabili le conseguenze, in altri lo fanno semplicemente perché il bambino lo chiede.
Per l'estero, credo che in qualche anno stiano progettando una generalizzazione e sincronizzazione dei sistemi tipo CIE a livello EU.
Comunque, attualmente sono sistemi pensati per gli accessi ai siti della pubblica amministrazione e sono rivolti principalmente (non so se esclusivamente) ai maggiorenni; e non credo che qualcuno voglia discriminare per età chi va sul sito INPS.
Ripeto, quale sistema propongono? e quanto costerà? Perché poi qualcuno dovrà pagarlo, richiede una diffusione di hardware non indifferente.
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