La raccomandata si ritira dal web, da aprile con Nexive

A partire da aprile sarà possibile ritirare le raccomandate collegandosi al web. Il servizio sarà fornito da Nexive, primo operatore postale privato in Italia, in collaborazione con tNotice. Sarà sufficiente collegarsi al sito ed inserire un codice.
di Salvatore Carrozzini pubblicata il 05 Marzo 2016, alle 09:21 nel canale WebL'avviso di giacenza di una raccomandata può creare non pochi grattacapi quando non si ha tempo e modo di effettuare un rapido ritiro. Le raccomandate, talvolta, sono portatrici di notizie poco piacevoli per il destinatario che, in molti casi, ha interesse a ritirarle rapidamente. Spostando la lente di osservazione dal lato del mittente, la priorità è assicurare che la comunicazione venga recapitata e ritirata in maniera sicura e in tempi rapidi. Una piccola rivoluzione nel servizio di recapito e ritiro delle raccomandate è all'orizzonte ed avverrà grazie a Nexive, primo operatore postale privato in Italia, che, in collaborazione con la startup romana tNotice, è pronta a lanciare la raccomandata con avviso di giacenza digitale.
La principale differenza rispetto alla tradizionale raccomandata è rappresentata dalla possibilità di scaricarla online. In caso di assenza del destinatario, infatti, verrà lasciato un avviso di giacenza che indicherà sia il luogo fisico per effettuare il ritiro, sia un codice per l'accesso alla raccomandata tramite web. L'utente avrà facoltà di scegliere tra l'una o l'altro modalità di ritiro. Il mittente, a sua volta, riceverà una conferma del ritiro, perché l'accesso al sito da parte del destinatario verrà tracciato. Nexive non ha trascurato gli aspetti della sicurezza: ciascun codice sarà valido per un solo ritiro e verrà disattivato dopo il terzo tentativo di inserimento errato, la connessione al sito è protetta da crittografia, l'accesso, da ultimo, richiede l'inserimento di nome utente e password o l'SMS di conferma inviato sul telefono.
A scanso di equivoci, la raccomandata digitale di Nexive avrà lo stesso valore legale della raccomandata con ricevuta di ritorno e ciò grazie all'apposizione di una firma elettronica in fase di ritiro (che non richiederà l'utilizzo di dispositivi extra). Luca Palermo, Amministratore Delegato di Nexive, spiega l'importanza del servzio, che rappresenta un importante tassello per raggiungere gli obiettivi fissati dal Governo nell'Agenda Digitale Italiana, al fine di snellire l'attività amministrativa e diffondere la cultura digitale in Italia.
Ogni anno in Italia vengono spedite circa 180 milioni di raccomandate e ogni secondo 4 persone fanno la fila ad uno sportello per ritirarne una. Di queste, 54 milioni andranno in giacenza ed oltre la metà di queste, il 60%, non verrà mai ritirato. Abbiamo voluto semplificare la vita a cittadini e imprese intervenendo nel processo di ritiro delle raccomandate: è fondamentale accompagnare gli italiani in modo graduale verso la digitalizzazione a 360° e insieme a tNotice abbiamo sviluppato un servizio a misura di uomo per consentire a ciascuno di ritirare la raccomandata secondo la modalità più comoda, fisica o virtuale che sia
Ulteriori dettagli sul funzionamento del servizio, attualmente in fase di completamento, saranno fornite nelle prossime settimane. Come detto in apertura, sarà possibile iniziare ad usarlo a partire dal mese di aprile.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPiù che un'opzione, un atto dovuto
Questa di Nexive, più che un'opzione, è un atto dovuto, dato che il ritiro fisico delle loro "raccomandate" avviene a orari impossibili (dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 16) e in posti lontani anche più di 20 km dalla residenza del destinatario, e non è quindi possibile che uno si prenda mezza giornata di permesso per ritirare ogni raccomandata.ovviamente dovrà essere in formato digitale
e peccato che il 60% che non ritira, continuerà a non ritirare, perchè solitamente sono quelli a cui arrivano notifiche di mora, atti giudiziari per debiti non pagati, ecc, che pensano di ritardare l'iter giudiziario...
e continueranno come prima a non ritirare
A prescindere dal meccanismo e dall'inevitabile sottoscrizione di una liberatoria (per la privacy), utilizzando servizi di invio/ricezione digitale > cartaceo > digitale, qualcuno da qualche parte viene comunque a conoscenza del contenuto. Cosa che a me non piace affatto.
Piuttosto mi chiedo, tra invii telematici (fiscalmente e legalmente riconosciuti), documenti firmati digitalmente e PEC (quest'ultima a mio avviso molto sottovalutata), a cosa possa servire, ormai, l'invio e/o la ricezione di un documento nato in digitale e consegnato in cartaceo o viceversa.
e peccato che il 60% che non ritira, continuerà a non ritirare, perchè solitamente sono quelli a cui arrivano notifiche di mora, atti giudiziari per debiti non pagati, ecc, che pensano di ritardare l'iter giudiziario...
e continueranno come prima a non ritirare
L'avviso, di fatto, perfeziona la notifica. Non ci sono mancati ritiri che tengano. Inoltre, il ritardo sull'iter è risibile.
No. Sia che tu intenda "mezzo Poste" come Poste Italiane, (in quanto dal 2011 il servizio postale è stato liberalizzato), sia che tu intenda "mezzo Poste" come accezione del cartaceo (la PEC può sostituire la raccomandata tradizionale).
da me consegnano alle 8 di mattina
e continueranno come prima a non ritirare
A me non sembra un modo per obbligare chi non ritira a farlo, ma uno per facilitare il ritiro a chi non vuole sprecare tempo in posta.
Dalle mie parti i postini cambiano spesso e capita quello che non ha nemmeno voglia di citofonare e lascia direttamente l'avviso, con conseguenti arrabbiature e perdite di tempo. In questo modo almeno le raccomandate "digitali" sono a portata di mano; certo pacchi e pacchetti purtroppo continueranno a seguire la strada tradizionale.
riguardo invece la spedizione di merci, sarebbe ora di poter geolocalizzare i corrieri in tempo reale, così da smartphone posso variare l'indirizzo di consegna all'ultimo momento oppure beccare il corriere al volo mentre è per strada se siamo vicini.
infine creare dei punti di raccolta comuni per tutti i vettori che consegnano tutto li poi vado a ritirare quando ho tempo. il ritiro può essere tramite omino ma anche tutto automatizzato con nfc scansione codici qr ecc...
insomma 2016, iot e gente arretrata come i testicoli di un cane...
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