La GdF 'oscura' Altadefinizione, CB01, Eurostreaming e altri siti pirata in Italia

Sono andati "down" tutti assieme, molti dei siti più utilizzati in Italia, ma nel giro di pochi giorni la situazione sembra essere tornata alla "normalità"
di Nino Grasso pubblicata il 17 Settembre 2018, alle 13:21 nel canale WebGli utenti che non hanno intenzione di pagare per la visione di film e serie TV possono attingere ad un database interminabile di opere protette da copyright sul web. La regola è più o meno sempre quella: si cerca un portale che offre i contenuti e, dopo banner pubblicitari invasivi e al limite del fraudolento e l'ennesima croce rossa premuta, è possibile vedere con una qualità appena soddisfacente qualsiasi cosa possibile e immaginabile mai pubblicata sul mercato italiano, e non. Ma c'è solo un problema: questi siti sono illegali e perennemente tallonati dalle Autorità.
Pare però che la battaglia non abbia un esito così scontato e i tentativi di chiudere i portali pirata più famosi hanno avuto risultati altalenanti. La scorsa settimana la Guardia di Finanza ha fatto sapere di aver oscurato quattro portali pirata fra i più celebri del Web nostrano: fra i nomi, ormai baluardi del mondo della pirateria in Italia, troviamo Altadefinizione, Cineblog (CB01), Eurostreaming e Guardaserie. Quattro siti con cui gli utenti possono passare ore tendenti all'infinito a guardare film appena usciti, serie TV e altre opere senza pagare.
Non è di certo la prima volta che sentiamo parlare di chiusura o sospensione di siti pirata, e non sarà l'ultima. Lo stesso Altadefinizione è stato ripreso dalle Autorità più volte, e ha sempre aggirato il problema cambiando in maniera leggera il dominio e tornando alla ribalta in tutte le sue funzionalità. Nel 2016, inoltre, la Guardia di Finanza faceva sapere di aver oscurato 152 siti che "decapitavano" lo streaming di film e calcio all'interno del "più grande sequestro della storia dell'Internet italiano". A poco meno di due anni di distanza, tuttavia, non è cambiato moltissimo.
E anche in quest'ultimo caso i siti "chiusi" sono ancora del tutto vivi e vegeti a pochissimi giorni dalle operazioni delle Autorità. La storia è simile, anche se sono diverse le sfaccettature, a quella di TNTVillage, il sito che propone lo scambio "etico" di contenuti protetti da coypright, di cui avevamo parlato pochi giorni fa. La pirateria è un fenomeno ad oggi più che diffuso nel nostro paese, e coinvolge il 37% della popolazione adulta e in misura ancora maggiore gli adolescenti fino ai 14 anni. Secondo i dati di FAPAV il danno inferto all'industria è superiore al miliardo di euro l'anno.
39 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoForse operare per avere una normativa piu' esplicita, semplice e integrata in EU sarebbe il caso.
ma dai
perche non si parte dal grosso?sempre i pesci piccolifuffa come al solito
in questi giorni dall'estero non sono mai stati down e probabilmente anche per chi ha opendns o Google. Non capisco l'utilità di queste operazioni e perché darne notiziaIn parte anche per mettere timore agli utilizzatori.
Se jna Giusrizia esiste, un giorno qualcuno si sveglierá e tirerá una mazzata colossale a chi vende abnonamenti piratati e a chi li acquista...
Pagare abbonamenti pay TV per vedere calcio e formula uno, con grande parte dei soldi riscossi che vanno a finire nelle tasche di pochissimi (aziende py TV e ingaggi di sportivi completamente fuori dal mondo).
Auspicherei un ulteriore aumento della pirateria, in modo che coloro che gestiscono questo business (o la politica) riallineassero i budget dando all'intrattenimento un valore più vicino a quello reale (cioè il nulla cosmico)
per dare i links dei siti a chi non li conosceva.
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