L'Iran blocca l'accesso tutti i servizi Google, fra cui YouTube e Gmail

Ancora un giro di vite sul web da parte del governo di Teheran: sull'onda dello scandalo "The Innocence of Muslims", il regime blocca tutti i servizi di Google all'interno del Paese, almeno fino a nuovo ordine
di Alessandro Bordin pubblicata il 25 Settembre 2012, alle 17:08 nel canale WebDi Iran e internet ne avevamo già parlato in agosto, quando in occasione di una conferenza presso l'università Amir Kabir di Teheran, il ministro delle telecomunicazioni Teza Taqipour annunciò che tutti gli organi dello stato e i ministeri sarebbero stati messi offline a partire da settembre. Scottati dalla scoperta del malware Stuxnet, creato ad hoc per ostacolare il programma nucleare iraniano, il regime ha quindi optato per scollegare fisicamente gli enti più sensibili dalla rete web mondiale.
Si trattava però solo del primo passo, che ha dato il via a quella che molti non stentano a definire una vera e propria censura nei confronti del web, ritenuto dal governo iraniano del tutto inaffidabile. Nel frattempo sono sopraggiunti altri problemi, ovvero la presentazione del film "The Innocence of Muslims", che ha provocato le forti proteste della parte più intransigente della comunità musulmana a livello globale, con picchi in Egitto e Libia.
Ritenuta irrispettosa nei confronti del profeta Maometto, la pellicola non smette di avere conseguenze in determinate zone del globo. L'ultima in ordine di tempo e proprio l'Iran che, per la presenza dei trailer del film sul proprio canale YouTube, ha deciso di operare una censura totale di tutto il network Google (fra questi la stessa Youtube e Gmail), in nome di un oltraggio alla religione ritenuto intollerabile.
Già nelle settimane scorse anche il Pakistan ha bloccato del tutto il canale YouTube, dopo che le proprie richieste di togliere i trailer del film sono rimaste inascoltate. In molti, comunque, vedono nell'atteggiamento dell'Iran un pretesto per operare un filtraggio dell'informazione proveniente dal resto del mondo, pur non mancando certo la componente di indignazione che giunge da convinzioni religiose.
Si fa strada quindi quanto già esposto in passato, ovvero la creazione di un network tutto iraniano con propri contenuti, che permetta si staccarsi completamente dal World Wide Web, sulla scia del modello Nord Koreano. Ad ora l'Iran permette ancora l'accesso ad altri siti internazionali, sia chiaro, ma non è dato sapere se in futuro sarà ancora così.
41 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoestremisti islamici, credendo invece di esserne contro.
Potevano benissimo evitare di fare sto filmetto, di qualità oscena (mi baso sul trailer).
Io sono Ateo, ma non si dovrebbere prendere in giro ne gesù cristo e ne maometto.
A parte l'e non accentata, proprio di chi, dell'Iran? non ho capito...
[...]
Io sono Ateo, ma non si dovrebbere prendere in giro ne gesù cristo e ne maometto.
L'hai appena fatto, scrivendo i loro nomi in minuscolo.
lol lo sai che ci avevo pensato prima di postare!! Ma non avevo voglia di modificare...
Vi lascio con questo: http://www.youtube.com/watch?v=jHPOzQzk9Qo
E qui cosa sarebbe dovuto accadere?
Vi lascio con questo: http://www.youtube.com/watch?v=jHPOzQzk9Qo
E qui cosa sarebbe dovuto accadere?
Il problema non è la religione ma gli esaltati che la "praticano".
L'islam può essere la religione migliore in assoluto, ma sono gli estremisti a praticare quello che vogliono. Per dirtene una, secondo il corano la donna è uguale agli uomini, invece la maggior parte di loro come vengono trattate???
Vi lascio con questo: http://www.youtube.com/watch?v=jHPOzQzk9Qo
E qui cosa sarebbe dovuto accadere?
Non nascondiamo la testa sotto la sabbia, solo perchè ora la chiesa cattolica
sembra la parte "buona" delle religioni, solo pochi secoli fà ci sono state inquisizioni, omicidi e guerre.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".