L'intelligenza artificiale sa fare Rap? ecco la prima canzone di TravisBot, alterego virtuale del rapper Travis Scott

E se un computer, dopo aver ascoltato un album musicale, volesse creare una propria canzone? è quello che ha fatto Space 150, uno studio di creativi con sede negli Stati Uniti, il quale ha creato un bot dedicato per questo scopo
di Carlo Pisani pubblicata il 17 Febbraio 2020, alle 12:01 nel canale WebE se un computer, dopo aver ascoltato un album musicale, volesse creare una propria canzone? è quello che ha fatto Space 150, uno studio di creativi con sede negli Stati Uniti, il quale ha creato un bot dedicato per questo scopo.
Alla base dell'esperimento le canzoni dell'artista americano Travis Scott, date in pasto al compositore virtuale ironicamente denominato TravisBot, il quale, dopo circa due settimane di elaborazioni, ha fornito la nuova canzone "Jack Park Canny Dope Man" proposta nel video qui riportato.
Un pezzo che per melodia e ritmo ricorda molto i brani di Scott, anche se in molte parti l'intervento dell'auto-tune risulta troppo invasivo; tutt'altro risultato per il testo della canzone che non spicca per originalità e poesia, ma anche semplicemente per significato, e stranamente si sofferma spesso su aspetti legati al cibo.
"Siamo rimasti affascinati dall'esperimento. Abbiamo scelto Travis Scott perché è un artista così unico ed ha un suono particolare ed un suo stile, sia musicale che visivo" ha dichiarato il direttore creativo esecutivo di Space150, Ned Lampert "Sono venute fuori cose che non avremmo mai escogitato... come alcune rime all'interno della nuova canzone".
L'iniziativa principalmente è stata creata per testare i progressi nella tecnologia delle reti neurali, volta a far avanzare le capacità creative dell'azienda per vedere se i progetti futuri possano trarre vantaggio dall'uso dell'intelligenza artificiale.
Interessante sarebbe anche far ascoltare intere discografie di artisti che hanno offerto un grande contributo alla musica ma che ad esempio non sono più tra noi, al fine di poterci offrire altri capolavori.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoÈ proprio uguale alla merxx che si sente negli ultimi anni.
Non avrei notato la differenza.
ah si.. artificiale!
quel sapore li mi lascia
pero' notevole il lavoro che ci deve essere dietro
ora pure gli artisti devono iniziare a preoccuparsi dei robot
namo bene
Usare la parola "artisti" per i rapper è un po' come definire "scultore" un muratore
Alcuni brani non sono affatto spazzatura, generalizzare è sempre poco corretto.
Questo schifo invece che per giunta è una sottocategoria del rap, ossia il trap, ritmata più lenta per quelli che non sanno rappare ed è quella che va più di moda oggi fra i ragazzini, ed è spazzatura, così come la quasi totalità di essa ( anche se io fino ad ora non ho mai sentito un brano trap che non curasse la stitichezza ma per la legge dei grandi numeri non posso escluderlo
Così cominciò la guerra di Skynet.
Comunque vorrei citare Mubert o Endel, che sono degli ... hum, arrangiatori automatici? non saprei come definirli: prendono dati casuali dai sensori del tuo smartphone e compongono una musica "ambient"; piu' o meno orecchiabile ... o generi tipo House, Techno, Chill, Hiphop e altri.
Non vi aspettate chissa cosa, pero' ricordate cosa faceva l'Ia dieci anni fa, e cosa fa oggi.
Così cominciò la guerra di Skynet.
Per la prima volta mi schiererò a fianco di Skynet.
Almeno qui il computer scriveva una gran ballata ( dei culture club )
Còòòòmòmsmsms
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