L'IA serve a supportare i lavoratori? 'Stro**ate! Li sta sostituendo del tutto'. Le parole dell'esperto

L'IA serve a supportare i lavoratori? 'Stro**ate! Li sta sostituendo del tutto'. Le parole dell'esperto

L'avanzata dell'intelligenza artificiale scuoterà il panorama occupazionale globale. Secondo recenti dichiarazioni di un esperto del settore tecnologico, alcune professioni tradizionalmente considerate sicure potrebbero subire trasformazioni radicali nei prossimi anni. Ecco chi "deve svegliarsi"

di pubblicata il , alle 16:51 nel canale Web
 

Le previsioni sul futuro del lavoro nell'era dell'intelligenza artificiale diventano sempre più concrete e allarmanti. Victor Lazarte, general partner di Benchmark, società di venture capital che ha sostenuto giganti come Uber, Asana, Snap e WeWork, ha recentemente espresso posizioni nette riguardo l'impatto dell'IA sul mercato del lavoro, contraddicendo la narrativa rassicurante proposta da molte grandi aziende.


Victor Lazarte, General Partner di Benchmark

Durante un episodio del podcast "Twenty Minute VC", Lazarte ha dichiarato senza mezzi termini che non è vero che l'intelligenza artificiale stia semplicemente potenziando i lavoratori. Secondo l'investitore, l'IA sta invece "sostituendo completamente le persone" e due categorie professionali dovrebbero essere particolarmente preoccupate: avvocati e reclutatori.

Secondo Lazarte l'IA non sta migliorando i professionisti, li sta sostituendo

"Le grandi aziende dicono spesso cose come 'l'intelligenza artificiale non sta sostituendo le persone, ma le sta supportando'", le sue parole esatte durante il podcast riportate da Business Insider. "Questa è una stronzata. L'IA sta sostituendo completamente le persone", ha aggiunto.

Gli avvocati, specialmente i neolaureati e i collaboratori junior, potrebbero vedere le loro mansioni tradizionali automatizzate in tempi relativamente brevi, secondo l'esperto, che ha lanciato un monito agli studenti di giurisprudenza invitandoli a riflettere su quali competenze potranno offrire tra tre anni che l'intelligenza artificiale non sarà in grado di replicare. La sua conclusione è drastica: "Non saranno molte".

Il dibattito sull'uso dell'IA nell'ambito legale si sta facendo sempre più incandescente. A marzo, durante una conferenza di tecnologia legale citata dalla fonte, l'avvocato Todd Itami dello studio Covington & Burling ha definito i suoi colleghi "dinosauri", esortandoli a "svegliarsi" e ad adattarsi all'uso dell'IA, considerandolo "imperativo" per il loro successo futuro. Le attività più ripetitive e amministrative, tradizionalmente affidate ai collaboratori più giovani - dalla ricerca giuridica alla redazione di documenti preliminari - rappresentano i primi candidati all'automazione. Gli strumenti di IA possono analizzare enormi quantità di precedenti legali, redigere bozze di contratti e svolgere ricerche approfondite in una frazione del tempo richiesto da un professionista umano.

Analogamente, anche il settore del reclutamento sta subendo una trasformazione accelerata. Startup come OptimHire, che ha recentemente raccolto 5 milioni di dollari di finanziamenti, stanno sviluppando agenti di intelligenza artificiale capaci di gestire l'intero processo di assunzione: dalla ricerca dei candidati, allo screening telefonico, fino alla programmazione dei colloqui. I dipartimenti di risorse umane stanno già implementando strumenti di IA in diverse fasi del processo di selezione, dalla revisione dei curriculum alla valutazione preliminare dei candidati, sistemi che promettono di rendere il processo più rapido ed efficiente ma che al contempo mettono in dubbio le possibilità occupazionali dei professionisti del settore nel prossimo futuro.

Bill Gates, co-fondatore di Microsoft, ha recentemente espresso previsioni anch'esse radicali, affermando che "l'intelligenza artificiale sostituirà gli esseri umani per la maggior parte delle cose" e che solo tre tipologie di lavoro rimarranno al sicuro nel lungo periodo: biologi, esperti di energia e programmatori. Gates ha persino previsto che l'IA sostituirà medici e insegnanti entro un decennio, quindi il computo delle categorie professionali che devono "svegliarsi" sale a quattro, cinque se si considera uno studio recente di Citigroup secondo cui il 54% degli impieghi del settore finanziario potrà essere sostituito dalle tecnologie più moderne di intelligenza artificiale.

Lazarte prevede che le aziende diventeranno più ricche e molto più piccole, con team ridotti ma altamente produttivi grazie all'automazione: "Queste aziende da trilioni di dollari saranno gestite da team molto piccoli", ha affermato, aggiungendo che "le persone che possiedono azioni diventeranno più ricche, i fondatori diventeranno molto più ricchi". Tuttavia, se da un lato l'IA potrebbe sbloccare un enorme valore per la società, dall'altro rischia di approfondire le disuguaglianze esistenti, creando un divario ancora più marcato tra chi possiede il capitale e chi dipende esclusivamente dal proprio lavoro. La visione più estrema di Lazarte si spinge fino a prevedere un futuro in cui "avremo un'app che ci dice solo cosa fare per tutto il giorno", e la cosa preoccupante è che probabilmente questo "ci piacerà". Diventeremo, insomma, del tutto "obbedienti al volere delle macchine".

19 Commenti
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WarSide15 Aprile 2025, 17:15 #1
Gli avvocati, i notai e, direi, chiunque lavori in HR dovrebbero essere già spariti da tempo. Se facessero il test di turing a chi lavora in HR, sarebbero loro a non passarlo
Kuriosone15 Aprile 2025, 17:20 #2
L'IA finchè sarà utile e controllabile all'èlite sarà permessa dopo, vietata per legge con pene severissime in carcere.
demon7715 Aprile 2025, 17:20 #3
Ma infatti ha solo detto quello che chiunque con più di tre neuroni sa benissimo dal day0.

Solo un ritardato può credere che la IA sarà un "valido aiuto"
Sarà il tuo rimpiazzo. Più aiuto di così.
pachainti15 Aprile 2025, 18:19 #4
Chissà quanto avrà investito, basta guardare chi è WeWork.

Il punto è che hanno investito troppo nell'IA e adesso non sanno come rientrare nell'investimento e per questo è tutto un annuncio di marketing (tanto fumo e poco arrosto).

Silicon Valley Is All In on AI

Venture capital (VC) funds, drunk on a decade of “growth at all costs,” have poured about $200 billion into generative AI. In 2023, 71 percent of the total gains in the S&P 500 were attributable to the “Magnificent Seven”—Apple, Nvidia, Tesla, Alphabet, Meta, Amazon, and Microsoft—all of which are among the biggest spenders on AI. Just four—Microsoft, Alphabet, Amazon, and Meta—combined for $246 billion of capital expenditure in 2024 to support the AI build-out. Goldman Sachs expects Big Tech to spend over $1 trillion on chips and data centers to power AI over the next five years. Yet OpenAI, the current market leader, expects to lose $5 billion this year, and its annual losses to swell to $11 billion by 2026. If the AI bubble bursts, it not only threatens to wipe out VC firms in the Valley but also blow a gaping hole in the public markets and cause an economy-wide meltdown.

According to its own numbers, OpenAI loses $2 for every $1 it makes, a red flag for the sustainability of any business.
Further, OpenAI sees $100 billion in annual revenue—a number that would rival Nestlé and Target’s returns—as the point at which it will finally break even. For comparison, Google’s parent company, Alphabet, only cleared $100 billion in sales in 2021, 23 years after its founding, yet boasted a portfolio of money-making products, including Google Search, the Android operating system, Gmail, and cloud computing.
OpenAI has set $100 billion as its break-even point, which would require it to increase its revenue by a factor of 25 in just five years, an incredible feat of scale that its current business model does not justify.


2013 47% of jobs will vanish in the next 25 years, say Oxford University researchers
2022 Oops: The Predicted 47 Percent of Job Loss From AI Didn’t Happen
sbaffo15 Aprile 2025, 19:36 #5
Originariamente inviato da: pachainti
Chissà quanto avrà investito, basta guardare chi è WeWork.
[I]"on November 6 2023, the company officially filed for [U]bankruptcy[/U], which was described by ABC as [U]emblematic of the "excesses of business startup culture[/U]."[/I]
grande pachianti che riporti coi piedi per terra questo mondo di palloni gonfiati.

Originariamente inviato da: articolo
Bill Gates, co-fondatore di Microsoft, ha recentemente espresso previsioni anch'esse radicali, ...
Bill Gates prevedeva l' "uffico senza carta", "l'iphone è un giocattolo, sparirà presto", ecc...

Originariamente inviato da: pachainti
Il punto è che hanno investito troppo nell'IA e adesso non sanno come rientrare nell'investimento e per questo è tutto un annuncio di marketing (tanto fumo e poco arrosto).

Silicon Valley Is All In on AI
....
OpenAI has set $100 billion as its break-even point, which would require it to increase its revenue by a [U]factor of 25 in just five years[/U], an incredible feat of scale that its current business model [U]does not justify[/U].[/I]

2013 47% of jobs will vanish in the next 25 years, say Oxford University researchers
2022 Oops: The Predicted 47 Percent of Job Loss From AI Didn’t Happen
esattamente, promesse promesse soltanto promesse.

Mi ricorda qualcuno per cui la guida autonoma doveva sostituire l'uomo una decina di anni fa , le sue auto dovevano vendere 20mn in pochi anni (ora non arriva a 2mn ed è in calo), e l'uomo doveva essere su marte a breve.
Qarboz15 Aprile 2025, 20:38 #6
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Bill Gates, co-fondatore di Microsoft, ha recentemente espresso previsioni anch'esse radicali, affermando che "l'intelligenza artificiale sostituirà gli esseri umani per la maggior parte delle cose" e che solo tre tipologie di lavoro rimarranno al sicuro nel lungo periodo: biologi, esperti di energia e programmatori.

Quindi imbianchini, contadini, falegnami, idraulici, ecc. tutti sostituiti dall'IA...

Ma come mi fa incaxxare quando considerano lavori solo quelli da ufficio o dove serve una laurea...
grng15 Aprile 2025, 21:14 #7
Originariamente inviato da: Qarboz
Quindi imbianchini, contadini, falegnami, idraulici, ecc. tutti sostituiti dall'IA...

Ma come mi fa incaxxare quando considerano lavori solo quelli da ufficio o dove serve una laurea...

Facile che i lavori manuali avranno vita piú lunga, la robotica ha un'evoluzione piú lenta del software ai, la vedo dura che robot saranno in grado di valutare e operare interventi di riparazione e simili.
io78bis15 Aprile 2025, 21:36 #8
Originariamente inviato da: Qarboz
Quindi imbianchini, contadini, falegnami, idraulici, ecc. tutti sostituiti dall'IA...

Ma come mi fa incaxxare quando considerano lavori solo quelli da ufficio o dove serve una laurea...


Certo magari quelli rimangono ma visto la quantità di gente che si troverà costretta a ripiegare su quei mestieri vedrai la paga come cala. Anche i pomodori li raccoglieranno sempre gli immigrati ma solo finché il robot costerà di più.

Originariamente inviato da: grng
Facile che i lavori manuali avranno vita piú lunga, la robotica ha un'evoluzione piú lenta del software ai, la vedo dura che robot saranno in grado di valutare e operare interventi di riparazione e simili.

Il discorso è che per valutare basta 1 persona e il robot (quando arriva) mi sostituisce almeno 2 manovali.
LMCH15 Aprile 2025, 23:50 #9
Le "IA" attuali sono come una bomba a mano a cui è stata tolta la spoletta che viene data ad un bambino. L'unico dubbio è se sarà fraggato il bambino o qualcun altro.

Mi spiego meglio:
1) le AI come supporto alla programmazione accelerano solo le parti che oggettivamentge richiedono meno tempo ad un programmatore appena decente che non cerca di reinventare la ruota ogni volta, sempre tali AI hanno aperto nuove superfici di attacco che attualmente nessun antivirus o antimalware sa fronteggiare, neppure quelli (Ah!Ah!Ah!Ah!) "basati su AI".
2) tutti quelli che in altri ambiti usano le AI per "lavori d'ufficio" devono sempre stare attenti alle "allucinazioni", solo che spesso gli utilizzatori "si fidano" (per evitarsi la fatica di verificare a fondo).
3) quasi tutte le aziende si appoggiano ad AI che girano su cloud "gestiti da altri" senza porsi il problema che è come se l'equivalente in termini di lavoratori fosse fornito da un azienda esterna su cui non hanno alcun controllo, anzi, a lavoratori anonimi che non sono tracciabili e che hanno in mano dati aziendali da cui dipende la vita e la morte dell'azienda stessa.

I primi due rischi sono evidenti, il terzo ancora adesso viene sottovalutato gravemente.
Immaginate cosa potrebbe succedere se dopo aver passato ad AI il 50% delle mansioni di ufficio, tutto d'un tratto un azienda finisse nel mirino di "pupazzo arancione 3.0" che con decreto esecutivo dall'oggi al domani ordina a Microsoft, Meta, Google, Amazon, Oracle, ecc. di sospendere i servizi alle aziende nel paese X perchè sta sulle scatole a "pupazzo arancione 3.0".

Già ora le aziende che si appoggiano a Teams non dovrebbero dormire sogni tranquilli, figurarsi quando si appoggeranno in modo non trascurabile ad AI "in outsourcing".
fabius2116 Aprile 2025, 00:57 #10
Originariamente inviato da: io78bis
Certo magari quelli rimangono ma visto la quantità di gente che si troverà costretta a ripiegare su quei mestieri vedrai la paga come cala. Anche i pomodori li raccoglieranno sempre gli immigrati ma solo finché il robot costerà di più.


No no, teoricamente possono già essere raccolti almeno da 15/20 anni, il problema però è, che devi adattare il terreno e le piante in maniera che sia possibile. Ed è un investimento nn troppo leggero, specialmente per l'andamento di quel mercato.

Originariamente inviato da: LMCH
Le "IA" attuali sono come una bomba a mano a cui è stata tolta la spoletta che viene data ad un bambino. L'unico dubbio è se sarà fraggato il bambino o qualcun altro.


Penso entrambi

Tornando IT, ciò che dice prima o poi accadrà. è proprio l'evoluzione tecnologica che ci porta a ciò.
Come mi dicono il mio pensiero è più sciallo, nel senso che non la vedo imminente. I lavori manuali lo diventeranno prima di quanto si pensa, perchè vedo che gli umanoidi sono diventati, a livello di movimento, uguale a noi. Manca solo un buon software e un sistema di sensori ambientali per automatizzarli in maniera centralizzata e gli spazi adeguati dove permettergli di lavorare.

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