L'IA contro i CAPTCHA: il problema diventa reale e peggiorerà. L'autenticazione umana è tutta da ripensare

I bot IA risolvono i test con una precisione fino al 100%: l'efficacia dei sistemi di verifica umana è ormai compromessa. Si cercano alternative per garantire la sicurezza online nell'era dell'intelligenza artificiale
di Andrea Bai pubblicata il 23 Dicembre 2024, alle 17:00 nel canale WebIl futuro dei sistemi di riconoscimento e autenticazione umana, noti con il nome di CAPTCHA, si prospetta sempre più complesso e incerto: gli strumenti basati sull'intelligenza artificiale sono infatti in grado di superare questi test pensati con facilità, imponendo un nuovo modo di approcciare il problema della distinzione tra esseri umani e bot automatizzati.
CAPTCHA è l'acronimo di "Completely Automated Public Turing test to tell Computers and Humans Apart" e indica un insieme di meccanismi inventati all'inizio degli anni 2000 da un team di informatici della Carnegie Mellon University. L'obiettivo era quello di creare un sistema semplice per verificare che una determinata operazione sul web fosse compiuta da utenti umani. L'approccio di base è stato quello di creare dei piccoli test che fossero facili da risolvere per le persone ma difficili per le macchine, contrastando così l'attività dannosa dei bot su Internet.
Le prime versioni dei CAPTCHA erano basate sul riconoscimento di testo distorto, evolvendosi poi nel corso del tempo: nel 2007 è stato introdotto reCAPTCHA, che aggiungeva una seconda parola da decifrare proveniente da libri digitalizzati. Nel 2014 Google ha lanciato reCAPTCHA v2, il sistema ancora oggi più diffuso che chiede agli utenti di selezionare immagini specifiche.
Tuttavia, i recenti progressi dell'IA hanno reso questi sistemi sempre meno efficaci: gli algoritmi di machine learning sono ora in grado di risolvere i CAPTCHA basati su testo e immagini con una precisione e velocità superiori agli esseri umani e addirittura i bot basati sull'IA possono superare i CAPTCHA visivi con una precisione del 100% in alcune categorie, come già vi avevamo raccontato qualche tempo fa.

Tutto ciò sta avendo ripercussioni nella realtà, in quanto in alcune situazioni i bot basati sull'IA, riuscendo ad aggirare facilmente e rapidamente i sistemi CAPTCHA, vengono sfruttati ad esempio per acquistare in massa biglietti di eventi, lasciando così gli utenti reali senza possibilità di accesso. Oppure ancora eserciti di bot sono usati per scrivere recensioni di prodotto, commenti, post sui social senza che vi siano contromisure in grado di arginare il fenomeno, e in questo caso promuovendo disinformazione o orientando decisioni di acquisto.
Il problema sta pertanto imponendo la necessità di sviluppare nuove soluzioni di verifica. A tal proposito Google ha introdotto nel 2018 reCAPTCHA v3, un sistema che analizza il comportamento dell'utente sul sito web senza richiedere interazioni dirette. Il sistema, però, solleva alcune preoccupazioni in tema di privacy e ultimamente inizia a prestare anch'esso il fianco alle abilità dei bot IA. Al momento altre alternative comprendono il completamento di puzzle con pezzi a scorrimento o, nelle forme più avanzate, sistemi biometrici basati su analisi delle impronte digitali, del volto o della voce. Ma anche in questo caso si tratta di soluzioni che si portano dietro problemi di privacy nonché di costi e accessibilità.
E all'orizzonte si staglia un'ulteriore complicazione, rappresentata dall'arrivo degli agenti IA: su internet vi saranno sempre più bot a visitare siti web e a compiere operazioni in nostra vece, portando le varie realtà a riuscire a distinguere quando si trovano dinnanzi un bot "buono" o uno "cattivo". Si tratta di un argomento complesso e che richiederà particolare attenzione, anche se al momento una strada percorribile sembra essere quella dei certificati di autenticazione digitale che potrebbero rappresentare una risposta anche ai problemi di sicurezza che saranno portati a galla dalla massiccia diffusione degli agenti IA.
Purtroppo è certo che CAPTCHA non è più quello strumento semplice, ma ingegnoso ed affidabile di una volta. L'avvento dell'IA e di tutte le sue declinazioni ha imposto un modo completamente diverso di pensare il processo di verifica per gli esseri umani online. Un tema destinato a complicarsi sempre di più, di pari passo con l'evoluzione dei sistemi di intelligenza artificiale e con la difficoltà del riuscire a bilanciare la semplicità d'uso per l'essere umano con la robustezza contro le macchine.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDimme se te vedi el buciere mexo pien o mexo vodo....
Se rispondono mezzo vuoto allora si sa che è un veneto, perché i veneti hanno paura del vuoto,si il bicchiere vuoto
I problemi che darà la IA....
.....sono solo all'inizio.E pensare che alcuni sembrano affascinati da questa stu.pida tecnologia,quasi inutile e pericolosa in tutte le sue applicazioni.
Bloccavano i Bot e di sotto ci guadagnavo con le trascrizioni.
Poi casualmente i puzle con le foto venivano usate per allenare l'AI della guida autonoma.
Bloccavano i Bot e di sotto ci guadagnavo con Tesla.
E logico che la stessa cosa è sfuggita di mano, fornendo gli stessi problemi per allenare l'AI....
Arrivano i Bot con AI...
Ops...risolvono i captcha meglio degli umani, visto che hanno imparato per un equivalente di qualche generazione umana.
Ora ci si dispera, la la frittata e fatta...
L'uomo per imparare la divina commedia serve una vita, anche per disegnare bene.
L'AI...carica qualche...
Allenamento...e ops..ti disegna un Michelangelo in 90s....
Per quanti captcha si inventino ormai sono alla portata delle macchine..
Ed io da profano qualche Worldcoin l'ho messo nel portafoglio.
Tra l'altro è il sogno bagnato dei governi, e infatti ci stanno già provando da tempo sui siti per adulti.
Ma i captcha hanno una funzione, ovvero quello di proteggere da attacchi informatici e spam, credo che internet oggi non sarebbe quello che è senza i captcha...sarebbe un bel casino credimi.
Tra l'altro è il sogno bagnato dei governi, e infatti ci stanno già provando da tempo sui siti per adulti.
Se i captcha dovessero rivelarsi del tutto inefficaci quella potrebbe essere una delle conseguenze, e credo che molte persone li rimpiangeranno, un altro piccolo passo verso la società del controllo totale,
ma forse ormai dobbiamo rassegnarci a questo destino....
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".