IPTV illegali, bloccato sito a cui erano abbonate 65.000 persone

La GdF di Venezia ha bloccato un sito di streaming illegale a cui erano abbonate 65 mila clienti. Perquisite 71 persone in 32 province e bloccate 11 carte Postepay.
di Manolo De Agostini pubblicata il 17 Luglio 2020, alle 12:01 nel canale WebContinua l'azione di contrasto alla pirateria audiovisiva in Italia e in Europa, un problema che come visto in un recente rapporto apporta un danno per l'economia italiana di un miliardo e cento milioni di euro e che mette a rischio 5900 posti di lavoro.
Nelle scorse ore la Guardia di Finanza di Venezia ha eseguito il decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Teramo, di un sito internet usato per la visione illegale di TV a pagamento, e l'ulteriore sequestro di 11 carte Postepay disposto dalla Procura della Repubblica di Teramo per il reato di illecita diffusione di servizi televisivi criptati tramite internet.
Questo ha portato contestualmente a perquisizioni in 32 province italiane, nei confronti di 71 persone coinvolte nel traffico e di due ricevitorie presso cui sono state fatte le ricariche delle carte di pagamento, anch'esse delegate dalla Procura teramana.
L'operazione è il frutto di indagini avviate all'inizio del 2019 dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Venezia che, a seguito del monitoraggio del web, ha individuato un sito internet che, previa registrazione e contestuale versamento di una somma di denaro su apposite carte Postepay, consentiva a utenti privati di fruire indebitamente di abbonamenti alle principali TV e piattaforme a pagamento (Sky, Dazn, Mediaset, Infinity, Spotify) per la visione di circa 50.000 contenuti di intrattenimento multimediale di vario tipo (cinema, eventi sportivi, serie TV ed altro).
Le indagini hanno permesso di appurare che nel sistema di frode sono coinvolti tre livelli: il primo, costituito da 22 persone, che dopo aver decriptato il segnale illecitamente acquisito dalle principali piattaforme televisive a pagamento, l'hanno diffuso nella rete mediante apposito sito internet. Il secondo, costituito da 48 rivenditori, incaricati di ritrasmettere in modalità streaming i contenuti multimediali alla platea di clienti. Il terzo, formato da oltre 65.000 clienti finali, che hanno visionato in chiaro tutti i contenuti multimediali dei canali televisivi a pagamento illecitamente offerti, dopo essersi registrati al sito e versato 10 euro al mese su apposite carte Postepay segnalate dall'organizzazione direttamente sull'account del cliente.
Dalle conseguenti indagini finanziarie è stato rilevato che le carte di pagamento erano gestite da 11 soggetti, i quali almeno una volta al mese provvedevano alla loro sostituzione per rendere più difficoltosa l'individuazione del titolare. L'ammontare complessivo delle somme accreditate dai clienti sulle carte di pagamento è stato quantificato in 1 milione di euro all'anno, che è stato, a più riprese, trasferito su un conto corrente lituano e su rapporti bancari in Italia intestati ai gestori delle carte Postepay.
27 Commenti
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Poi bastava
Chiunque con 10 € poteva sapere le coordinate della carta Postepay, sfacciati proprio.
Poi bastava
Chiunque con 10 € poteva sapere le coordinate della carta Postepay, sfacciati proprio.
Non funziona cosi, perchè le postepay sono fatte con dati falsi.
come si può essere così stupidi da fare abbonamenti a simili siti? Fornendo la propria carta dove ci sono i propri dati sensibili, e magari compilando anche dei moduli di iscrizione con tanto di nome, cognome, età, indirizzo, eccetera...bisogna essere proprio dei pazzi per arrivare a fare tanto. Se uno deve pagare e stipulare un abbonamento, tanto vale farlo presso i fornitori autorizzati e non dare in mano a pirati i propri dati cioè praticamente la propria vita. No comment
come si può essere così stupidi da fare abbonamenti a simili siti? Fornendo la propria carta dove ci sono i propri dati sensibili, e magari compilando anche dei moduli di iscrizione con tanto di nome, cognome, età, indirizzo, eccetera...bisogna essere proprio dei pazzi per arrivare a fare tanto. Se uno deve pagare e stipulare un abbonamento, tanto vale farlo presso i fornitori autorizzati e non dare in mano a pirati i propri dati cioè praticamente la propria vita. No comment
Non ci hai capito nulla insomma. Nessuno da nessun dato. Si paga con ricarica postepay.
E come fanno?
Si fanno con identità rubate...
Ok ma quando effettui una ricarica devi fornire alcuni dati sensibili...mica puoi fare una ricarica anonima.
Considerando che per attivare una Postepay devi andare in un ufficio postale, deve esserci un tassello in più...
Almeno, non mi risulta si possa attivare online semplicemente con una fotocopia di un documento d'identità.
Almeno, non mi risulta si possa attivare online semplicemente con una fotocopia di un documento d'identità.
Ci vanno all'ufficio postale, e non hanno una fotocopia, hanno la carta di identità originale (rubata). O in alternativa trovano un prestanome ignaro. Non è che ci voglia chissa che a trovare un anziano da raggirare.
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