Internet down: quanto costerebbe un blackout globale della rete? Ecco l'analisi

A quanto ammonterebbe il danno economico se Internet fosse inutilizzabile su scala globale? E quale azienda sarebbe più colpita?
di Andrea Bai pubblicata il 24 Maggio 2021, alle 12:01 nel canale WebMerchant Machine, società britannica che si occupa di posizioni di pagamento, ha provato a calcolare a quanto potrebbe ammontare il danno economico conseguente ad un attacco informatico capace di rendere Internet inutilizzabile su scala globale. E' presto detto: secondo i suoi calcoli l'economia mondiale andrebbe incontro a perdite pari a 2,1 miliardi di dollari l'ora, ovvero quasi 51 miliardi di dollari per una giornata intera di "down" della rete.
La società ha provato a computare anche l'eventuale danno economico di ciascun Paese e ovviamente più è grande la sua economia, maggiore è il danno economico che può accusare. Per esempio l'economia statunitense subirebbe perdite pari ad oltre 306 milioni di dollari l'ora, mentre la Cina accuserebbe danni per quasi 245 milioni di dollari ogni 60 minuti di "down". In Italia la perdita dovuta all'impossibilità di utilizzare la rete sarebbe di "soli" 19 milioni di dollari l'ora.

Parallelamente, se si osservano società e grandi aziende, l'impatto maggiore sarà per le realtà il cui giro d'affari dipende in maniera preponderante dalla rete. Amazon ad esempio subirebbe perdite per 40 milioni di dollari l'ora, mentre Alphabet accuserebbe danni per circa 20 milioni di dollari l'ora.
Il calcolo di Merchant Machine si basa sulle informazioni e sui dati di Netblock.org, e dividendo i ricavi annuali di un'azienda per il numero di ore in un anno. Uno studio così ampio e generalista non tiene in conto però alcuni fattori chiave: per esempio la possibilità che una transazione commerciale vada effettivamente completandosi dopo il ripristino della connettività: in quel caso non si configurerebbe una perdita effettiva ma semplicemente un ritardo nella transazione.
In ogni caso lo studio non ha pretesa di esaustività, ma rappresenta più un modo per evidenziare quanto la dipendenza dalla rete sia ormai fondamentale nella società moderna. Ed è il motivo per cui gli aspetti inerenti la sicurezza dei sistemi informatici e di telecomunicazione dovrebbe rappresentare una priorità a cui prestare molta più attenzione di quanto accade oggi, onde evitare situazioni come quella in cui è incappata il gasdotto statunitense Colonial Pipeline, che ha dovuto sospendere le operazioni per più di una settimana dopo essere stato vittima di un attacco ransomware.
13 Commenti
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Sicuramente le transazioni pendenti sono infinitamente più piccole di quelle potenzialmente effettuabili nell'arco di 24h quindi immagino trascurabili.
Internet è distribuito quindi è un confronto ridicolo. Mandarlo down completamente a livello globale è quasi impossibile, credo lo si possa rallentare ma oltre no credo.
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manca una S
basta tagliare una dorsale per abbuiare intere porzioni di globo, è già successo
Per quello ho scritto "Quasi impossibile" e immagino comunque estremamente difficile se non per eventi non volontari
Solo per discussione....
Se tagli una dorsale diciamo che isoli una zona(Continente) ma non dovresti riuscire a bloccare l'economia interna di quel continente quindi il danno sarebbe minore.
La dorsale non è una sola, ed anche se le tagliassi tutte i continenti sono collegati in più punti: togli banda ma non il 100% del servizio (in ogni caso le risorse interne funzionerebbero come prima).
Ovviamente questo va inteso come un eventuale scenario di guerra futura, per intenderci: non solo bombe!
PS: Visto come funzionano le cose in Italia (ed anche nella maggior parte d'Europa) il rischio è più concreto di quanto si immagina, fortunatamente con la globalizzazione, nessuno ha interesse di farlo.
Edit: Specifico che bella, significa bella potente, in maniera da tornare nel 1800 per almeno mezzo decennio
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