Instagram: niente più messaggi ai minorenni! Ecco come il social difende i più giovani

Il social media Instagram è al lavoro per tutelare i minori. A breve verrà implementata una funzione che bloccherà l'invio di messaggi verso i minori da utenti sconosciuti.
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 17 Marzo 2021, alle 10:41 nel canale WebGli sviluppatori di Instagram sono al lavoro per aggiungere nuove funzionalità che tutelino i suoi utenti minorenni. In particolare, a breve verrà rilasciata una funzione in grado di bloccare agli sconosciuti l'invio di messaggi verso un minore. L'iniziativa è stata lanciata con l'obiettivo di offrire una maggiore tutela per questa categoria a rischio. Come sappiamo, la community di Instagram è formata da utenti di ogni fascia di età, ma gli adolescenti sono senza dubbio i più numerosi.
L'età minima per iscriversi al social è di 13 anni, ma raggirare questa regola è spesso un gioco da ragazzi. Di conseguenza nella piattaforma è possibile trovare utenti ben più piccoli, con il rischio che si verifichino interazioni potenzialmente pericolose. Con l'intervento di Instagram, gli utenti minorenni non potranno ricevere messaggi da persone adulte che non seguono. L'iniziativa non si limita a questo: le limitazioni avvengono anche durante una conversazione con una persona seguita dal minore, ma solamente nel caso in cui il comportamento dell'adulto venga considerato "potenzialmente sospetto". In questo caso apparirà un messaggio di avviso all'utente che chiede se conosce realmente la persona in questione e consiglia in che modo gestire la situazione. Ad esempio si legge di fare attenzione a condividere foto, video o informazioni con persone che non si conoscono.
Instagram non ha ancora specificato cosa si intende per comportamento "potenzialmente sospetto" ma il sistema si baserà su alcuni dati come la mole di richieste di follow e di invio di messaggi privati a ragazzi minorenni. Instagram ha dichiarato che la funzione sarà disponibile per alcuni Paesi, senza specificare quali, già da questo mese, mentre arriverà presto anche la distribuzione a livello globale.
Instagram sviluppa il rilevamento dell'età basato sull'AI
Per iscriversi alla piattaforma è necessario avere almeno 13 anni ma, come precedentemente accennato, questi vincoli vengono facilmente aggirati. Di conseguenza, Instagram sta lavorando per risolvere anche questa problematica tramite nuovi sistemi automatici di rilevamento dell'età basati sull'intelligenza artificiale. Non è ancora chiaro quando e come verrà utilizzata questa funzione, ma un giorno sarà in grado di individuare con elevata probabilità un adolescente da un adulto. Infine, Instagram incoraggerà i ragazzi a impostare il proprio profilo come privato tramite una notifica che spiega i vantaggi di un account privato e i rischi di quello pubblico.
12 Commenti
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se non ho capito male, lavorano al contrario.
ovvero, tu furbetto con meno di XX anni ti registri
tramite "un gioco da ragazzo" ma, visto che non voglio/riesco
ad impedirtelo, allora tento di bloccare le interazioni
di un adulto sconosciuto con te e con quei
minori che si sono dichiarati correttamente.
cosa impedisca ad un adulto di spacciarsi per "ragazzino/a"
non è cosa nota
Quindi ormai verificare l'identità dell'iscritto sembra l'unica strada perseguibile.
https://en.wikipedia.org/wiki/Ecco_the_Dolphin
Tutti cliccano si.
"se sei maggiorenne inserisci la carta d'identita' "
"Mamma, papa', zia, nonna, cugino... mi date un secondo la vostra carta d'identita'?"
Poi quando succede qualche problema, bullo, pedofilo, sfida autolesionista, la colpa e' delle aziende tecnologiche.
Dare ad un minorenne accesso ad internet senza supervisione e' come lasciarlo in una piazza con 6 miliardi di persone e trovarlo sano e salvo dopo 8 ore.
Il "non parlare con gli sconosciuti" c'aveva una ragione. E nonostante questo, i problemi c'erano comunque. Figuriamoci con connessioni 24/7 aperte a miliardi di persone e bot.
Questo non cambierebbe nulla. Ad essere tutelato da questa iniziativa (che mi sembra una volta tanto una cosa non del tutto stupida) è il minore dichiarato correttamente che non può ricevere messaggi da sconosciuti.
Anche se un adulto si dichiarasse ragazzino non cambierebbe nulla, non potrebbe comunque mandare messaggi al minorenne a meno che non sia tra i suoi amici/contatti/canale seguito.
E così addio ad ogni possibilità di anonimato, tanto osteggiata dai social.
Francamente non sono tanto sicuro che dare a queste società una fonte certa di verifica dei dati personali sia una buona cosa, ci vorrebbe un meccanismo serio che tuteli la privacy.
Io ho provato a farlo con mia figlia (ora 11 anni). Il risultato é che era l'unica (l'unica!) della intera sua classe, delle sue amiche e delle sue cugine a non avere ancora il telefono.
E persino gli insegnanti si aspettavano che i ragazzini avessero accesso a wa per tenersi aggiornati sui compiti in questo periodo di DAD.
Il disagio di mia figlia, completamente estromessa dai rapporti sociali, era diventato tangibile e alla fine, controvoglia, i costi superavano i benefici e le ho dato un mio vecchio telefono.
Per il momento a parte wa i social sono ancora fuori discussione, ma non mi illudo che durerá.
Poi se il piccolo di 6 anni arriva dicendoti che il suo compagnetto ha un telefono, capisci che saranno anni duri XD
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