Il ritorno di 4chan: dopo due settimane di blackout il sito è di nuovo online

Dopo quasi due settimane offline a causa di un attacco hacker, 4chan torna accessibile ma resta alle prese con gravi problemi tecnici e una cronica mancanza di risorse economiche
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 28 Aprile 2025, alle 15:42 nel canale WebDopo quasi due settimane di assenza forzata, 4chan è tornato online. La celebre piattaforma, nota per il suo ruolo controverso nella cultura di internet, è stato vittima di un attacco informatico che ha messo in ginocchio il sito. Ma cosa sta succendendo ora?
Il ritorno online di 4chan: funzionalità ridotte e nuove restrizioni
Tutto è iniziato il 14 aprile, quando un hacker ha sfruttato una vulnerabilità legata al caricamento di un PDF per ottenere accesso a uno dei server principali. Da lì, il cybercriminale è riuscito a sottrarre tabelle del database, parte significativa del codice sorgente e a diffondere online informazioni riservate, tra cui la lista di moderatori e “janitors”. La gravità dell’incidente è stata tale che i responsabili della piattaforma hanno deciso di sospendere immediatamente l’attività, bloccando i server per evitare ulteriori danni.
In un post pubblicato sul blog ufficiale, il team di 4chan non ha nascosto la portata dell’attacco, definendolo “catastrofico”. Il problema, secondo gli amministratori, non sarebbe solo tecnico, ma soprattutto organizzativo ed economico: “Abbiamo avuto troppo poche risorse umane qualificate per aggiornare il codice e l’infrastruttura, e siamo stati privati di fondi per anni da parte di inserzionisti, fornitori di pagamento e servizi, tutti soggetti a campagne di pressione esterne”.
Il nodo centrale della crisi di 4chan, infatti, sembra essere la difficoltà nel reperire risorse economiche. L’immagine pubblica del sito, spesso al centro di polemiche per i contenuti ospitati e per il ruolo avuto in fenomeni come Gamergate e la diffusione di ideologie estremiste, ha reso quasi impossibile trovare partner commerciali disposti a collaborare. “Gli inserzionisti e i fornitori di pagamento che accettano di lavorare con noi sono rari e vengono rapidamente messi sotto pressione da attivisti per interrompere i servizi”, si legge ancora nel comunicato.
Al momento della riapertura di poche ore fa, molte funzioni risultano ancora non operative: caricamento immagini, anteprime e persino la pubblicazione di nuovi post erano disabilitati o funzionavano a singhiozzo. Come misura di sicurezza, il caricamento di file PDF è stato temporaneamente sospeso, mentre la board dedicata alle animazioni Flash (.swf) rimane offline, poiché il team non vede “alcun modo realistico” per prevenire nuovi exploit simili.
Nonostante le difficoltà, il messaggio della squadra di 4chan è chiaro: “Nessun altro sito può sostituirci o sostituire questa comunità. Per quanto sia difficile, non ci arrendiamo”. Insomma, la sopravvivenza di 4chan dipenderà dalla capacità di rafforzare la sicurezza, trovare nuove risorse e, forse, ridefinire il proprio ruolo in un web sempre più attento a privacy, sicurezza e responsabilità sociale.
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