Il bollino SIAE non è più obbligatorio: stop alla controversa strategia anti-pirateria

L'abolizione dell'obbligo del bollino SIAE su CD, DVD e vinili rappresenta un passaggio epocale per l'industria discografica italiana. Una decisione che riflette i cambiamenti del mercato musicale degli ultimi anni, sempre più orientato verso il digitale.
di Nino Grasso pubblicata il 31 Ottobre 2024, alle 10:11 nel canale WebLa Camera dei deputati ha approvato il DL Infrazioni che elimina l'obbligatorietà del contrassegno SIAE sui supporti musicali fisici. Una decisione destinata a modificare radicalmente le modalità di certificazione dell'autenticità dei prodotti discografici nel nostro paese.
Il bollino SIAE rappresenta un contrassegno olografico applicato obbligatoriamente su ogni supporto audio e video venduto in Italia per certificarne l'autenticità. La controversa misura ha generato dibattiti accesi nel settore: mentre alcuni produttori lo consideravano una tutela necessaria contro la contraffazione, altri lo vedevano come un aggravio economico significativo. Le critiche si sono intensificate con l'avvento dello streaming digitale, con il bollino che è stato sempre più considerato un retaggio anacronistico. Le case discografiche hanno spesso contestato l'obbligo di acquisto del contrassegno anche per tirature limitate o per produzioni indipendenti, vedendolo come un ostacolo alla distribuzione e una barriera economica per le etichette più piccole. Un altro elemento di discussione riguardava l'efficacia reale del bollino nel contrasto alla pirateria.
Tolto l'obbligo del contrassegno SIAE: le reazioni del settore
Le modifiche normative mantengono comunque in vigore le sanzioni contro la pirateria, pur eliminando un sistema di controllo che aveva caratterizzato il mercato italiano per decenni. Il bollino, progettato per essere impossibile da riprodurre o scansionare, conteneva informazioni dettagliate sul prodotto: dal titolo dell'opera al nome del produttore, dal tipo di supporto alla tipologia di commercializzazione consentita, inclusa una doppia numerazione progressiva. La decisione è stata accolta positivamente anche da SIAE, con Matteo Fedeli, direttore generale SIAE, che ha dichiarato durante gli Stati Generali della Cultura del Sole 24 Ore:
"Il bollino SIAE era una parte importantissima della tutela ma in un mondo che era molto legato al fisico. Questo emendamento per noi in realta' non e' assolutamente una cosa negativa e, anzi, ci porta ancor di piu' in un mondo nel quale dobbiamo offrire dei servizi non perché sono un obbligo di legge o qualcuno ce li sta comprando ma perché pensiamo che questo possa avere un valore. Noi stessi stiamo lavorando ad un'idea di revisione del bollino anche in ottica piu' digitale".
L'industria discografica, rappresentata da FIMI attraverso il CEO Enzo Mazza, esprime soddisfazione per una modifica attesa da tempo. Secondo la Federazione, il bollino aveva ormai esaurito la sua funzione originaria di contrasto alla pirateria, trasformandosi in un ostacolo alla distribuzione dei prodotti legali e in un costo aggiuntivo per le case discografiche: "Il bollino SIAE, che ha svolto a suo tempo un giusto ruolo nella lotta alla pirateria, era ormai diventato esclusivamente un limite alla circolazione dei prodotti legali e un costo per le aziende discografiche", le parole di Mazza. Il dirigente di FIMI ha concluso enfatizzando l'entusiasmo per la manovra: "Bene la decisione di cancellare l’obbligo".
La transizione verso un sistema più flessibile apre a possibilità innovative per certificare l'autenticità dei prodotti musicali. SIAE manterrà il suo ruolo centrale nella tutela del diritto d'autore, ma si prepara adesso ad affrontare le sfide del presente con strumenti più adeguati alle esigenze contemporanee del mercato discografico.
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoabolire il bollino sulle copie fisiche ormai morte cambia poco. MA dall'altro lato hanno aumentato il compenso del 30% (l'ultima volta), e le capacità dello storage sono in continua crescita.
Purtroppo è proprio il contrario...è appiccicato sulla confezione del prodotto, sotto il cellophane esterno e spesso e volentieri a coprire informazioni, immagini e ad imbruttire irrimediabilmente la confezione.
Stavo per dire la stessa cosa...
Se ricordo tutte le volte che sono stato a ritagliare il bollino dal cellophane per attaccarlo con lo scotch all'interno della custodia...
Chissà quanti saranno finiti invece direttamente nell'immondizia...
Vai tu a spiegare al gruppo che la fottuta dogana contestava la mancanza del bollino SIAE sui CD!
C'è voluto un po' di tempo, con annessa incazzatura, per uscire da questa situazione paradossale.
lo sappiamo tutti anche quelli della SIAE e le varie major che era una lotta contro i mulini a vento
E così ci fanno anche bella figura
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