Hai ancora una vecchia ADSL in rame ma sogni la fibra? Attenzione, potrebbero tassarti

Hai ancora una vecchia ADSL in rame ma sogni la fibra? Attenzione, potrebbero tassarti

L'emendamento 76.07 alla Legge di Bilancio 2025 in via di ultimazione punta a introdurre misure per accelerare il passaggio alle reti a banda ultra larga. Nel testo, la richiesta di applicare un incremento dei prezzi del 10 percento ai servizi in rame per sostenere gli oneri della migrazione alla FTTH.

di pubblicata il , alle 06:51 nel canale Web
 

Un emendamento di Fratelli d'Italia alla Legge di Bilancio 2025 potrebbe comportare l'applicazione di un ulteriore balzello per tutti coloro che, loro malgrado, si trovano a dover usare connettività fissa basata sul classico "rame", ancora impossibilitati a passare alla fibra.

"A partire dal 1° gennaio 2025 per tutti i servizi in rame in corso di erogazione è applicato un incremento dei prezzi pari al 10 percento, del valore complessivo. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, è istituito un fondo per lo switch off alimentato con i proventi di cui al precedente comma 11, al fine di contribuire al sostenimento degli oneri di tutti gli operatori per la migrazione degli utenti verso le reti a banda ultra larga ad altissima capacità" recita l'emendamento 76.07. 

La proposta, almeno per come è scritta, punta a rincarare le tariffe dell'ADSL del 10%, ai danni di semplici cittadini e imprese, per poi usare l'obolo inserito in un'apposito fondo per sostenere i costi degli operatori e accelerare il passaggio all'FTTH.

L'Associazione Italiana Internet Provider (AIIP) ha subito espresso "forte preoccupazione" per l'emendamento. "Sebbene si condivida l'obiettivo di una transizione tecnologica, AIIP denuncia l'irragionevolezza e gli effetti distorsivi di questo intervento, che rischia di compromettere il mercato e la crescita del settore".

AIIP afferma che il balzello, "oltre a creare incertezze applicative, appare come una nuova imposta indiretta a carico di consumatori e imprese, specie nelle aree meno servite, con il rischio di comprimere ulteriormente i margini di operatori già in calo, e che non tiene conto degli enormi aumenti di costo a danno degli operatori non-incumbent dei servizi su rete rame (es. ULL e sub-ULL)".

AIIP solleva anche dubbi sulla neutralità del fondo, che potrebbe risolversi in un aiuto di Stato discriminatorio, considerando che solo un'azienda possiede una rete in rame estesa su tutto il territorio nazionale.

Dentro all'emendamento c'è anche lo switch-off a tappe forzate della rete in rame entro termini predeterminati, con l'imposta cessazione dei relativi servizi. Il "decommissioning" della rete in rame era già stato avviato dall'AGCOM con una delibera che ne prevede il completamento entro il 2028, ma l'emendamento punta ad accelerare il passaggio.

Secondo AIIP, la proposta è stata portata avanti senza una reale analisi di fattibilità, ignorando la cronica carenza di manodopera specializzata che frena già da anni la realizzazione delle infrastrutture.

Non sarebbero poi stati considerati i casi d'uso critici dei servizi in rame, come i backup d'emergenza per imprese e Pubbliche Amministrazioni rispetto a servizi in fibra già rilasciati, e un relativo progetto più complessivo di migrazione tecnologica, che tenga in considerazione le esigenze di diversificazione e ridondanza dei collegamenti critici.

Infine, mancherebbe un'adeguata valutazione dei costi e degli impatti operativi sugli operatori, che rischiano di vedere compromesse pianificazioni industriali e commerciali già significativamente gravate dalla scelta di anticipare, per l'Italia, il raggiungimento degli obbiettivi del Digital Compass dal 2030 al 2026.

AIIP chiede il ritiro dell'emendamento. "L'Italia ha bisogno di una transizione tecnologica sostenibile e razionale. interventi affrettati, non ponderati e dirigistici rischiano di generare più danni che benefici, minando la fiducia degli operatori e rallentando gli investimenti in infrastrutture di qualità. Altre misure, in primis i Voucher connettività, hanno già dato prova di essere uno strumento efficiente, pluralistico e alla portata di tutti gli operatori, anche quelli medi e piccoli, per spingere il ridisegno delle reti e la conversione dal rame alla fibra", ha dichiarato il Presidente di AIIP Giovanni Zorzoni.

Gli fa eco Federconsumatori: "Se passasse l'emendamento, che trasuda di finalità propagandistiche in nome dell'efficientismo governativo, graverebbe ulteriormente sulle tasche degli incolpevoli utenti, parte debole del rapporto contrattuale, chiamati a coprire con gli aumenti dei canoni d'abbonamento alla rete fissa i maggiori investimenti imposti agli operatori".

"Ma soprattutto il provvedimento non tiene minimamente conto della reale situazione del Paese, in cui sono ancora molte le zone prive di connettività a banda larga, cosa non rimediabile in tempi brevi - certo non senza adeguata programmazione - che si tradurrà inesorabilmente in considerevoli disagi per milioni di utenze interessate, oltre ai possibili disservizi anche per le zone coperte".

61 Commenti
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filippo198005 Dicembre 2024, 08:19 #1
Effettivamente questo emendamento sembra ragionare solo sul fatto che "molti" potrebbero non essere passati alla fibra per pigrizia o per ignoranza, ci sono zone, invece, dove questo passaggio è impossibile e bisogna ringraziare non so chi se è arrivata l'ADSL :-)
Piuttosto che tassare le vecchie linee, secondo me, in queste zone dovrebbero incentivare connessioni alternative come quelle satellitari e wireless in genere!
marcram05 Dicembre 2024, 08:40 #2
Potrebbe aver senso se dipendesse da una lista di "disponibilità", caso per caso, per contrastare pigrizia e staticità.
Son capaci, invece, di dare all'utente l'onere di provare che non può fare il passaggio...
yeppala05 Dicembre 2024, 08:41 #3
Come se non ci fossero già state abbastanza rimodulazioni...
R@nda05 Dicembre 2024, 08:42 #4
Eccome no...io adoro rimanere sul rame!
HW202105 Dicembre 2024, 08:51 #5
Quando leggo di queste notizie mi ribolle il sangue nelle vene per la rabbia,
fortunatamente dispongo della linea FTTH ma non sopporto le ingiustizie

I cittadini italiani che per forza maggiore dispongono di una connessione internet ADSL con cablaggio in cavi di rame sono oggettivamente svantaggiati in quanto la banda passante ADSL è così limitata tanto da non permettere di poter usufruire di molti "contenuti" che normalmente internet offre, si pensi per esempio ai contenuti multimediali oppure a pacchetti software cloud a pagamento con ratei mensili, alle smart TV ...

Nonostante il predetto non trascurabile svantaggio cosa fanno questi merdosi che stanno al governo? Rincarano la dose dei svantaggi con pretese pecuniarie aggiuntive e il bello che adducono persino delle giustificazioni che sono oggettivamente inaccettabili

MA poi c'è da fare una considerazione

Questi deficienti di centro destra/destra che stanno al governo hanno sempre propagandato che il mercato è libero e che non è compito dello stato italiano fare ingerenza sui prezzi di mercato dei servizi o di qualsiasi bene materiale acquistabile, in ragione di questo loro pensiero politico non intervengono in situazioni di caro vita a mitigare i prezzi che crescono e mai decrescono e poi che fanno? Se ne escono con questi emendamenti di merda nelle finanziarie ... Per coerenza con il loro pensiero politico spetta ai fornitori delle connessioni internet decidere se aumentare il prezzo di tali forniture e non per decreti legislativi e relative leggi attuative; al legislatore italiano invece spetta solo imporre ai fornitori di connessioni Internet di pareggiare ad uno stesso livello tutte le forniture già poste in essere passando alla fibra ottica, magari imponendo un certo intervallo di tempo ragionevole oltre il quale la non ottemperanza all'adeguamento delle forniture delle connessioni internet comporterà sanzioni amministrative che non devono ricadere sulle spalle dei consumatori

Molti cittadini italiani e non hanno le palle piene di essere permanentemente cornuti e mazziati; se passasse l'emendamento 76.07 alla Legge di Bilancio 2025, io proporrei la seguente ritorsione:

Tutti i consumatori (internauti) indipendentemente dalla tipologia di connessione internet di cui dispongono si dovrebbero coalizzare e non pagare le forniture Internet, i fornitori si troveranno di fronte ad un imminente collasso economico tanto da costringerli malgrado loro a doversi accordare con le istituzioni per l'abrogazione del predetto emendamento del cazzo. Ma come al solito tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare ... Gli Italiani sono avvezzi ad evadere le tasse, a truffare lo stato ma l'assurdo è che nel contempo sono dei pecoroni quando si tratta di agire coalizzandosi per far valere i propri diritti ...
Giuss05 Dicembre 2024, 08:57 #6
Quindi quelli che "loro malgrado" sono impossibilitati a passare alla fibra devono pagare di più per sostenere i costi di quelli che invece la usano
AlexSwitch05 Dicembre 2024, 09:00 #7
Sinceramente mi chiedo che cxxxo hanno in testa certi politici quando partoriscono delle cagate pazzesche come questo emendamento!!
Ma non lo sanno, queste mentula, che la fibra ad oggi non è stata accesa completamente nemmeno nei grandi centri urbani? Non sanno una segaccia nulla di come stiano e siano andate effettivamente le cose e si riempiono la bocca con parole come " decommisioning " ed altre supercazzole solamente per spremere altri balzelli!!
Cromwell05 Dicembre 2024, 09:00 #8
Ma non è vero! Le tasse non aumentano! Mai!!!
UtenteHD05 Dicembre 2024, 09:04 #9
Io come molti non e' che non vogliamo (a casa) non possiamo perche' non c'e' e la cabina o come si chiama piu' vicina e' a ~2km e per questo la velocita' e' miracolosamente stabile a 500KB/s, qualche anno prima era sofferenza.
Saturn05 Dicembre 2024, 09:05 #10
Originariamente inviato da: Giuss
Quindi quelli che "loro malgrado" sono impossibilitati a passare alla fibra devono pagare di più per sostenere i costi di quelli che invece la usano


Io sono rimasto alla fttc - ma semplicemente perchè il vicino, non volendo, facendo dei lavori mi ha bloccato la canalina dove passano i cavi Tim e dove dovrebbero passare a loro volta quelli ftth. Altrimenti avrei 8 gbit a poche decine di metri belli disponibili, invece mi tocca andare a 80 mbit con il misto rame. Mi ha promesso di ripristinare la stessa canalina, dopo le feste mi toccherà riparlarci. Questa porcheria spero non si applichi anche anche a chi è misto rame, altrimenti disdico tutto e tengo solo il 4G/5G che non sono una vacca da mungere. Fa già schifo che diano addosso a chi suo malgrado deve usare una semplice ADSL. Sarò qualunquista ma siamo un paese completamente allo sbando.

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