Google smetterà di indicizzare i contenuti con Flash

I contenuti basati sulla piattaforma Adobe Flash non saranno più indicizzati dal motore di ricerca. Già i browser più popolari hanno smesso di visualizzarli da impostazione di default
di Rosario Grasso pubblicata il 28 Ottobre 2019, alle 15:41 nel canale WebGoogleAdobe
Un altro passo verso la fine di Adobe Flash, la piattaforma che consente la visualizzazione di contenuti multimediali, l'esecuzione di applicazioni Internet avanzate e lo streaming di audio e video che è stata lo standard della rete negli anni 2000. Google ha infatti annunciato che non indicizzerà più le pagine web che al loro interno prevedono file Adobe Flash o SWF.
"Nelle pagine Web che contengono contenuti Flash, Google Search ignorerà i contenuti Flash" si legge nel blog post segnalato. "Google Search interromperà l'indicizzazione dei file SWF autonomi", il tutto entro la fine dell'anno. Mountain View, poi, specifica che Google non ha mai indicizzato pagine web interamente realizzate in Flash: con l'annuncio di oggi, infatti, si riferisce alle pagine testuali che includono al loro interno i contenuti Flash. Non terrà più conto di questi ultimi quando dovrà valutare il livello di interesse di una pagina web.
La notizia non giunge inaspettata, in considerazione del fatto che i web browser più popolari, ovvero Chrome (a partire dalla versione 76), Microsoft Edge, FireFox 69 e Safari non visualizzano i contenuti Flash come impostazione di default, e presto non li visualizzeranno in nessun caso. A luglio 2017 la stessa Adobe ha annunciato che il supporto a Flash sarebbe cessato alla fine del 2020.
Nel corso degli ultimi anni Flash è stato abbandonato progressivamente sempre più dagli sviluppatori web, soprattutto dopo l'avvento di standard più moderni, versatili, sicuri ed efficienti come HTML5. Ad oggi la presenza di Flash sui browser è dovuta principalmente per ragioni di compatibilità con portali di vecchia realizzazione, che su moltissimi browser non dovrebbero più funzionare a partire da fine 2020.
Flash è stata la risposta a chi, negli anni 2000, lamentava una certa staticità per quanto riguardava la rete, offrendo ricche animazioni, contenuti multimediali e interazione. È stata una tecnologia prolifica che ha ispirato molti nuovi creatori di contenuti sul web. Il runtime Flash, ovvero il software che serve a riprodurre i contenuti realizzati su piattaforma Flash, è stato installato 500 milioni di volte solo nella seconda metà del 2013. Dunque ha ragione Google quando apre con le parole "fine di un'era" il suo blog post con l'annuncio che stiamo riportando.
7 Commenti
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Sono d'accordo e mi chiedo anche perchè tutte le volte che apro Chrome mi esce sotto la barra l'avviso di Flash e mi uscirà per ancora un anno...
Io ho eliminato il problema alla radice passando da Firefox normale a Firefox 68 ESR. Per Chrome potresti provare ad aggiungere --disable-infobars alla fine della destinazione del collegamento, dopo le virgolette. Ricordo veniva usato anni fa per nascondere la barra che avvisava della fine del supporto di XP. Non sono sicuro ma tentar non nuoce
Proverò, grazie!!
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