Google: rivoluzione ai vertici. Via Larry Page e Sergey Brin. Sundar Pichai è il nuovo CEO di Alphabet

Cambiamenti importanti in casa Google dove i due fondatori, Larry Page e Sergey Brin, si fanno da parte per innalzare a CEO l'ormai tuttofare Sundar Pichai. Quali i motivi e quale il futuro della società Alphabet?
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 04 Dicembre 2019, alle 09:41 nel canale WebRivoluzione in Google: via i fondatori della società, Larry Page e Sergey Brin, che si pongono da parte per dare spazio a Sundar Pichai che diviene il nuovo CEO di Alphabet ossia la Google dei nuovi tempi. In una lunga lettera viene ripercorsa la storia di Google dai suoi albori fino alle attuali evoluzioni con il passaggio di consegne da parte dei due fondatori storici al nuovo CEO indiano. Un passaggio che non sembra destare troppo scalpore soprattutto per il fatto che sia Page che Brin rimarranno comunque all'interno della "loro" azienda con ruoli però più marginali.
Sundar Pichai e la nuova Google
Sundar Pichai non è più solo il CEO di Google ma ora diviene capo anche di Alphabet, la società nata nel 2015 pronta a unire in una unica azienda sia Google stessa che le altre società minori che svolgono da sempre ogni tipo di attività per Google. Chiaramente quello che vogliono, Page e Brin, è il meglio della loro azienda creata da un'idea "pazza" e divenuta una delle più potenti al mondo. Rimarranno come membri del consiglio di amministrazione e chiaramente saranno anche azionisti come anche co-fondatori.
Queste le parole del nuovo CEO, Sundar Pichai.
"Ciao a tutti,
Durante la mia visita a Googler a Tokyo qualche settimana fa ho parlato di come Google è cambiata nel corso degli anni. In effetti, nei miei oltre 15 anni con Google, l'unica costante che ho visto è il cambiamento. Questo processo di continua evoluzione - che i fondatori spesso definiscono "scomodamente eccitante" - fa parte di ciò che siamo. Questa affermazione sembrerà particolarmente vera oggi mentre leggi le notizie che Larry e Sergey hanno appena pubblicato sul nostro blog.
Il messaggio chiave condiviso da Larry e Sergey è questo:
Sebbene sia stato un enorme privilegio essere profondamente coinvolti nella gestione quotidiana dell'azienda per così tanto tempo, crediamo che sia tempo di assumere il ruolo di genitori orgogliosi: offrire consulenza e amore, ma non fastidi quotidiani!
Con Alphabet ormai consolidato e Google e le altre scommesse che operano efficacemente come società indipendenti, è il momento naturale di semplificare la nostra struttura di gestione. Non siamo mai stati quelli a cui aggrapparci per i ruoli manageriali quando pensiamo che ci sia un modo migliore per gestire l'azienda. E Alphabet e Google non hanno più bisogno di due amministratori delegati e un presidente. In futuro, Sundar sarà l'amministratore delegato di Google e Alphabet. Sarà il dirigente responsabile e responsabile della guida di Google e della gestione degli investimenti di Alphabet nel nostro portafoglio di Altre scommesse. Siamo profondamente impegnati con Google e Alphabet a lungo termine e resteremo attivamente coinvolti come membri del consiglio di amministrazione, azionisti e co-fondatori. Inoltre, prevediamo di continuare a parlare regolarmente con Sundar, in particolare su argomenti di cui siamo appassionati!
Ho incontrato Larry e Sergey per la prima volta nel 2004 e da allora ho tratto beneficio dalla loro guida e intuizioni. La buona notizia è che continuerò a lavorare con loro, anche se in ruoli diversi per loro e per me. Saranno ancora in giro per consigliare come membri del consiglio e co-fondatori.
Voglio essere chiaro che questa transizione non influirà sulla struttura dell'Alphabet o sul lavoro che svolgiamo quotidianamente. Continuerò a concentrarmi molto su Google e sul profondo lavoro che stiamo facendo per spingere i confini dell'informatica e creare un Google più utile per tutti. Allo stesso tempo, sono entusiasta di Alphabet e della sua attenzione a lungo termine per affrontare le grandi sfide attraverso la tecnologia.
I fondatori hanno dato a tutti noi un'incredibile possibilità di avere un impatto sul mondo. Grazie a loro, abbiamo una missione senza tempo, valori duraturi e una cultura di collaborazione ed esplorazione che rende emozionante venire a lavorare ogni giorno. È una solida base su cui continueremo a costruire. Non vedo l'ora di vedere dove andremo dopo e non vediamo l'ora di continuare il viaggio con tutti voi.
- Sundar"
Sundar Pichai: chi è il nuovo CEO di Alphabet e Google?
Sundar Pichai, classe 1972, nato a Chennai (India) dove ha passato sua infanzia. Laureato in ingegneria dei metalli presso l’Istituto Indiano di Tecnologia di Kharagpur; ha conseguito un Master of Science all’Università di Stanford e un Master in business administration alla Wharton School of the University of Pennsylvania.
Ha lavorato come consulente per varie aziende e nel 2004 è entrato in Google andando a curare la gestione di prodotti quali Chrome, Chrome OS e Google Drive. Non solo perché ha lavorato anche allo sviluppo di alcune applicazioni tra le quali Gmail e Google Maps. Nel 2015 è stato nominato amministratore delegato dopo essere divenuto Product Chief nel 2014.
La notizia del passaggio di consegne come detto non "sorprende". Il duo, Page e Brin, ha sempre fatto poche apparizioni in pubblico e poche volte hanno mostrato apertamente il proprio volto associandolo a novità in Google durante le vari conferenze o al lancio di nuovi prodotti. Da una parte Brin è sempre rimasto dietro alle quinte per portare avanti i lavori più "pesanti" di sviluppo mentre Page era essenzialmente "l'esecutivo" di Google. Adesso potranno godersi "meglio" la loro creatura che ad oggi raggiunge utili di 7 miliardi di dollari con un fatturato di più di 40 miliardi di dollari.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoeludere conviene!!!!!!!!!!!
Caro Trump, si, vi tasseremo i profitti sul nostro territorio, il vino e le caciotte eventualmente le venderemo a qualcun altro....
eludere conviene!!!!!!!!!!!
Caro Trump, si, vi tasseremo i profitti sul nostro territorio, il vino e le caciotte eventualmente le venderemo a qualcun altro....
Come anche troveremo alternative a sistemi operativi, hardware ed altro....
L'industria informatica europea puo' soppiantare quella USA nel 200credici...
L'Europa... perdon... una serie di nazioni che fanno da salvadanaio a Germania e Francia, dubito possa competere seriamente con Russia, Cina, Stati Uniti ed India...
Comunque se esistono alternative totalmente made in EU a qualsiasi prodotto informatico USA, che offrono pari prestazioni...
eludere conviene!!!!!!!!!!!
Caro Trump, si, vi tasseremo i profitti sul nostro territorio, il vino e le caciotte eventualmente le venderemo a qualcun altro....
[MegaOT]
...si...certo. A chi? Ai cinesi?
Il giro di affari delle esportazioni agroalimentari italiane in USA è di oltre 4100 milioni di euro (dati 2018).
Sempre per fornire gli elementi utili a chiarire, il totale dell'export agroalimentare italiano è di circa 33 miliardi di euro. Ne deriva che gli USA da soli fanno il 12% del totale.
Difficile sostituirli in poco tempo.
E nel frattempo, i nostri produttori piangeranno, e noi con loro.
Ma va bene così... probabilmente ce lo meritiamo.
[/MegaOT]
... io leggo 40 miliardi di $ di fatturato con 100.000 dipendenti. Fanno 400.000 $ di fatturato a addetto, dal fattorino a Larry Page e Sergey Brin.
Avessimo questa produttività nelle nostre aziende, non staremmo così male...
L'industria informatica europea puo' soppiantare quella USA nel 200credici...
L'Europa... perdon... una serie di nazioni che fanno da salvadanaio a Germania e Francia, dubito possa competere seriamente con Russia, Cina, Stati Uniti ed India...
Comunque se esistono alternative totalmente made in EU a qualsiasi prodotto informatico USA, che offrono pari prestazioni...
Perfettamente d'accordo.
Smettiamola con questi buonismi di maniera "tanto noi possiamo..." perchè non possiamo un cavolo di nulla. Men che meno in un settore, quello delle tecnologie informatiche consumer, in cui l'Italia e l'Europa non hanno alcuna rilevanza.
Senza le tecnologie americane, e la produzioni delle stesse nei paesi asiatici, non riuscirei neanche a telefonare a mia cugina che sta a Londra, e questo forum non esisterebbe. Altro che trovare alternative...
PURTROPPO hanno il coltello dalla parte del manico.
Anzi, rettifico... PURTROPPO l'inadeguatezza europea gli ha lasciato il coltello dalla parte del manico.
Avessimo questa produttività nelle nostre aziende, non staremmo così male...
Tutti risultati dettati da
-Capacità manageriale
-Politica
-Sistema di tassazione
-Capacità diinvestimenti
Tutte caratteristiche in cui l'Italia è certamente la peggiore nazione in Occidente.
E' come sperare che il Livorno arrivi ai quarti di Champions League, più o meno.
Concordo, infatti manterranno il 51% dei voti in ogni caso. Non ci sono #MeToo o strette sulla privacy UE o USA che tengano: chi rinuncerebbe mai ad essere il padrone di internet? (possiamo discutere quanto vogliamo su quest'ultima frase ma di fatto è così
eludere conviene!!!!!!!!!!!
Caro Trump, si, vi tasseremo i profitti sul nostro territorio, il vino e le caciotte eventualmente le venderemo a qualcun altro....
concordo.
col maggior incasso potremmo anche permetterci di comprarne e mangiarne di più noi
beh, mi risulta che linux non sia proprio "made in usa".
This
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