Google Maps indica la strada sbagliata: tre uomini muoiono precipitando da un ponte in India
Il ponte era crollato mesi prima a causa di un'alluvione e l'area non era stata messa in sicurezza. L'incidente avvenuto durante un viaggio notturno
di Andrea Bai pubblicata il 26 Novembre 2024, alle 12:31 nel canale WebTre uomini in India sono stati protagonisti di una tragica vicenda che li ha condotti alla morte dopo essere precipitati da un ponte incompleto sul fiume Ramganga mentre seguivano le indicazioni di Google Maps. L'incidente è avvenuto durante un viaggio notturno da Gurugram a Bareilly, nello stato dell'Uttar Pradesh, quando i tre non sono riusciti ad accorgersi in tempo che il ponte era interrotto.
Le registrazioni dei telefoni cellulari hanno confermato che le vittime stavano utilizzando l'app di navigazione di Google proprio fino al momento dell'incidente. Una parte del ponte era rimasta danneggiata a causa di un'alluvione verificatasi nei mesi precedenti. I lavori di ricostruzione del ponte avevano da poco preso il via, ma l'area non era stata adeguatamente messa in sicurezza.
I familiari delle vittime hanno puntato il dito sia contro la mancanza di misure di sicurezza che contro Google Maps. "Stavano controllando il percorso usando Google Maps e sono precipitati dal ponte incompleto", ha dichiarato Pramod Kumar, cognato di una delle vittime, sottolineando come la strada avrebbe dovuto essere bloccata e l'app non avrebbe dovuto indicare il ponte come percorribile.
Non è la prima volta che Google Maps viene coinvolto in incidenti mortali. Lo scorso anno, la famiglia di un automobilista del North Carolina ha citato in giudizio Google per negligenza dopo che l'app aveva indicato un percorso su un ponte crollato nove anni prima.
Gli incidenti causati da indicazioni errate di Google Maps sono relativamente rari, ma rappresentano un problema ricorrente che solleva preoccupazioni sulla sicurezza. Il servizio di navigazione raccoglie dati in tempo reale da centinaia di milioni di utenti per fornire informazioni sul traffico e sulle condizioni stradali, ma non sempre riesce a rilevare tempestivamente situazioni pericolose come ponti crollati o strade interrotte.
La compagnia ha implementato nel tempo diverse funzionalità per migliorare la sicurezza, come la possibilità di segnalare incidenti, lavori in corso, chiusure di corsie e ostacoli sulla strada. Tuttavia, queste funzioni dipendono dalle segnalazioni degli utenti e non è scontato che possano essere sempre accessibili attraverso sistemi come Android Auto o CarPlay, limitandone l'efficacia.
Google Maps include anche un sistema di allerte per le crisi, che può avvisare gli utenti in caso di emergenze come incendi, alluvioni e terremoti. Nonostante questi strumenti, persistono casi in cui il sistema non riesce a prevenire situazioni potenzialmente pericolose, come dimostrato dalle cause legali intentate contro Google per incidenti simili a quello recente avvenunto in India.
Gli incidenti mortali causati dalla navigazione GPS hanno una storia documentata di casi tragici in diverse parti del mondo. Nel 2009, una vicenda ha visto protagonista una madre e il suo bambino di sei anni nel Death Valley National Park in California, dove il GPS li ha condotti su una strada remota. Il bambino è morto per disidratazione dopo giorni di attesa dei soccorsi, mentre un altro tragico episodio è avvenuto in Brasile nel 2015, quando Regina Murmura, una donna di 70 anni, è stata uccisa dopo che il GPS aveva erroneamente indirizzato lei e suo marito in una pericolosa favela di Rio de Janeiro controllata da bande criminali. Un episodio simile a quello capitato ai tre uomini indiani è accaduto nel 2022 ad un uomo del North Carolina che ha perso la vita quando il GPS lo ha condotto verso un ponte non più esistente, facendolo precipitare in un torrente.
Queste situazioni hanno portato alcuni paesi del mondo a sviluppare ciascuno un approccio per la gestione degli incidenti legati all'uso dei sistemi GPS, in particolare concentrandosi sulla raccolta di dati e sulla prevenzione. La Repubblica Ceca è stata tra i pionieri nell'implementazione di sistemi avanzati di registrazione degli incidenti tramite GPS e a partire dal 2006, le forze dell'ordine ceche usano gli strumenti GPS come parte integrante della procedura standard per la registrazione degli incidenti stradali, con un sistema online che permette la visualizzazione di tutti i dati e le informazioni chiave degli incidenti. Gli Stati Uniti, attraverso il National Park Service, hanno implementato misure preventive specifiche, in particolare nelle zone ad alto rischio come la Death Valley (teatro, come abbiamo visto, di vicende sfortunate legate ai navigatori satellitari e ai sistemi di mappe), dove vengono espressamente sconsigliate le navigazioni GPS per raggiungere destinazioni remote.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQua il problema è che se crolla un ponte e non metti nemmeno una miserabile transenna va bene che parliamo dell'India ma è veramente una roba da pazzi.
Tra l'altro con la funzione "segnala" puoi segnalare anche autovelox mobili, posti di blocco o di controllo ecc... ecc... e non solo strade interrotte o cose del genere quindi specie dove c'è un certo traffico ed è abbastanza probabile che la gente segnali hai veramente degli aggiornamenti quasi in tempo reale.
Google non ha colpe: é l'amministrazione a dover mantenere in sicurezza le strade.
Sul fatto che si debba sempre guardare non mi esprimo perché non conosco i dettagli sulla visibilitá e quindi anche tutta l'attenzione del mondo sarebbe potuta non bastare.
Qua il problema è che se crolla un ponte e non metti nemmeno una miserabile transenna va bene che parliamo dell'India ma è veramente una roba da pazzi.
Tra l'altro con la funzione "segnala" puoi segnalare anche autovelox mobili, posti di blocco o di controllo ecc... ecc... e non solo strade interrotte o cose del genere quindi specie dove c'è un certo traffico ed è abbastanza probabile che la gente segnali hai veramente degli aggiornamenti quasi in tempo reale.
Bè senza dover andare in india, quando qui ci fu l'alluvione il mese scorso, google ti diceva che stavi transitando in una zona alluvionata.
Essendo un ponte di notte, può darsi non fosse questione di guardare, magari la prima parte del ponte ha un tratto in salita, e puoi guardare quanto vuoi, ma non vedi la strada dopo l'apice di una salita, sia che la strada ci sia, sia che non ci sia.
Se non c'erano adeguate segnalazioni, la colpa non è di google, ne degli uomini che guidavano, ma di chi avrebbe dovuto mettere transenne, paletti etc.
Ma guarda, subito avrei scritto che mi fanno pena, ma in realta non é la sensazione giusta, sono sicuro che loro lo sanno, mi fanno tenerezza, mi fanno tristezza per come sono obbligati a pensare/lavorare, oramai internet é una fogna in mano al peggior uomo della strada. Certe tecnologie non andrebbero messe nelle mani del popolino.
Sì sì, per carità, il mio commento non era per il caso specifico ma in generale, perchè troppa gente si affida ciecamente (è proprio il caso di dirlo) al navigatore anche andando contro il semplice buon senso.
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