Giorgetti: 'Le stablecoin USA più pericolose dei dazi. L’Europa reagisca'

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti lancia un allarme sulle conseguenze della politica statunitense in materia di stablecoin, ritenuta più pericolosa dei dazi commerciali, e sollecita Bruxelles a rafforzare l’euro digitale per evitare un arretramento della sovranità europea nei pagamenti
di Rosario Grasso pubblicata il 16 Aprile 2025, alle 14:01 nel canale WebDurante un intervento a Milano dedicato alla gestione patrimoniale, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha messo in guardia sull’impatto delle criptovalute ancorate al dollaro, considerate una leva potenzialmente più destabilizzante dei dazi commerciali. Al centro del suo intervento (fonte Reuters), il rischio che cittadini dell’Unione Europea possano rivolgersi sempre più a soluzioni di pagamento extra-continentali.
Il riferimento diretto è alla linea dell’amministrazione statunitense guidata da Donald Trump, che ha promesso un alleggerimento normativo per le criptovalute e, in particolare, per le stablecoin legate al dollaro. Secondo Giorgetti, questi strumenti rappresentano un’alternativa allettante, sicura e accessibile per trasferimenti internazionali, anche senza un conto bancario statunitense.
L’interesse verso le stablecoin da parte di utenti residenti in aree con valute deboli è un fenomeno noto. Secondo Giorgetti l’attrattiva potrebbe estendersi anche all’interno della zona euro, dove l’offerta frammentata nel settore dei pagamenti digitali non riesce a garantire un’efficace risposta.
Per arginare la perdita di rilevanza del contante europeo in un contesto sempre più digitale, Giorgetti ha riaffermato la centralità del progetto di euro digitale promosso dalla Banca Centrale Europea. La proposta prevede la possibilità per i cittadini europei di detenere portafogli elettronici garantiti dalla BCE, utilizzabili per acquisti online, pagamenti nei negozi fisici e scambi diretti con altri utenti tramite servizi di pagamento dell’UE.
“L’euro digitale sarà decisivo per evitare che i cittadini europei debbano affidarsi a soluzioni estere per un servizio basilare come il pagamento”, ha dichiarato il ministro, che vede quindi il progetto come una sorta di deterrente rispetto all'adozione di criptovalute non direttamente controllabili dalle istituzioni europee.
La riflessione di Giorgetti si inserisce nel dibattito più ampio sulla sovranità finanziaria dell’Unione e sulla necessità di rafforzare l’euro come valuta di riferimento globale. Un traguardo che, secondo il ministro, non può prescindere da un sistema di pagamento integrato e competitivo rispetto alle alternative offerte oltreoceano.
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'Euro Digitale è letteralmente la stable coin europea. Non è scritto a caso... ci stanno lavorando già da mesi.
Per i pagamenti in euro digitale la strada dovrebbe essere molto più in discesa, basta dargli valore legale al pari delle altre forme di pagamento classiche
Magari, basti pensare ai miliardi di dollari in transazioni che vanno a MasterCard e Visa, che potrebbero invece restare nei confini europei. Senza considerare la minore dipendenza da servizi USA, che di questi tempi male non fa.
in effetti è piu sicura ed accessibile dei canali tradizionali, grazie gino per averlo fatto notare
Ma va?
Ogni volta che acquistiamo su internet,l'obolo va finire negli Usa,di solito usiamo i circuiti visa o Mastercard,magari pure su Amazon così l'obolo aumenta.
Come mai Trump di questo non si lamenta?
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