Facebook, da oggi anche in 'Sardu': ecco come attivare le lingue locali

Facebook, il social network per antonomasia, sta aggiungendo progressivamente nuove lingue locali per l'interfaccia grafica. Da alcune ore è disponibile anche in sardo
di Nino Grasso pubblicata il 22 Luglio 2016, alle 13:56 nel canale WebI dialetti italiani e le lingue parlate lungo lo Stivale rappresentano un patrimonio culturale non indifferente per la nostra penisola, così come i vari dialetti parlati nelle varie regioni del mondo appartengono ad una cultura ben specifica che ne evidenzia in molti casi il percorso evolutivo. È per questo che Facebook ha iniziato da qualche tempo ad introdurre varie lingue fra quelle non ufficiali all'interno della piattaforma, con l'interfaccia che può essere tradotta anche in diversi dialetti, oltre che ad esempio in italiano, inglese, tedesco e così via.
Facebook tradotto ufficialmente in sardo
"Da quando Facebook è stato lanciato il team ha creato l'app Facebook Traduttore per permettere alla community di Facebook di usufruire del servizio tradotto e per rendere disponibile Facebook a tutte le persone del mondo", scrive la società all'interno di una nota in cui annuncia l'introduzione di un nuova lingua, il sardo, o "Sardu", come viene specificato sulla stessa app. Sono adesso 99 i dialetti disponibili su Facebook grazie all'aggiunta di 6 nuove lingue locali.
- Tamazight (Marocco)
- Sardegna (Italia)
- Slesia (Polonia/ Repubblica Ceca)
- Irlandese (Irlanda) – ora in beta
- Somali (Somalia)
- Faroese (Isole Faroe) – ora in beta
Ovviamente i contenuti del servizio non vengono tradotti e rimangono nelle lingue originali in cui sono stati scritti, tuttavia parecchi elementi dell'interfaccia vengono proposti in "Sardu": così Mi piace diventa "M'agradat", Commenta invece "Cumenta" e per condividere bisogna premere sul tasto "Cumpartzi". Al momento in cui scriviamo però la traduzione ci sembra parziale, sebbene il Sardu non sia contrassegnato come lingua in fase di beta. Laddove manca una traduzione per il dialetto l'interfaccia viene proposta in una seconda lingua che possiamo scegliere noi stessi nelle impostazioni.
Come facciamo ad attivare il Sardo come lingua predefinita di Facebook? È presto detto, e la procedura è semplicissima: è sufficiente cliccare sulla freccia rivolta verso il basso nell'estremità in alto a destra della pagina del sito web, e poi cliccare sulla voce Impostazioni. Dalla nuova schermata selezioniamo la voce Lingua sulla sinistra e poi sotto la voce "Visualizza Facebook in questa lingua" scegliamo il "Sardu". Leggermente più in basso possiamo scegliere in quale lingua visualizzare i contenuti se la prima lingua scelta non è disponibile.
La modifica della lingua avrà effetto sulle web-app dell'applicazione, sia desktop che mobile, ma a quanto pare al momento i client per smartphone non sono ancora aggiornati per supportare le nuove lingue (lo abbiamo provato su un iPhone 6 Plus).
63 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSenza senso.
E neanche dello stesso ceppo dell'italiano, tanto è vero che fa il plurale in -s come le lingue latine occidentali (castigliano, catalano, portoghese, eccetera).
Semmai il sardo ha i SUOI dialetti, ma che ve lo dico a fare.
Senza senso.
Scusa?
Senza senso.
Non tiriamo conclusioni affrettate.
Il DIALETTO è una importante parte della identità locale di ogni territorio.
Il fatto che si identifichi come "bifolco" chi lo parla è in generale una cosa sbagliata derivante dal fatto che, mediamente, il bifolco sa parlare solo quello.. ma non è un rapporto di causa-effetto.
Il fatto che si cerchi di promuovere i dialetti trovo sia una bella cosa.. ma è una goccia nel mare. I fatti sono chiari, i bimbi di oggi per il 99% non conoscono nulla di dialetto.
E' una cosa praticamente già morta. Non ovunque magari.. ma nelle mie zone si.
Certo che "telefoneddu" non si può leggere
L'accostamento Dialetto della lingua Italiana affianco a Sardo proprio non si può sentire, siamo ancora a questi livelli dei continentali che considerano il Sardo un dialetto? Il Sardo e l'Italiano l'unica cosa che hanno in comune è il fatto di discendere entrambi dal Latino, per il resto sono due lingue totalmente diverse come struttura e vocabolario, inoltre il Sardo non appartiene nemmeno allo stesso sotto-gruppo linguistico dell'Italiano.
le lingue neolatine sono cosi divise a grandi linee :
Occidentali : Francese, Ladino, Friulano, Provenzale, Catalano, Spagnolo, Portoghese, Galiziano
Orientali : Italiano e dialetti Italici, Rumeno, Arumeno
Insulari : Sardo e antico Corso (non il Corso attuale che è Italico)
Certo che "telefoneddu" non si può leggere
Infatti, già è una lingua che parlano in pochi, poi ha le sue belle varianti... la cosa mi pare un po' anacronistica francamente, ma meglio una cosa in più che in meno immagino
E neanche dello stesso ceppo dell'italiano, tanto è vero che fa il plurale in -s come le lingue latine occidentali (castigliano, catalano, portoghese, eccetera).
Semmai il sardo ha i SUOI dialetti, ma che ve lo dico a fare.
le lingue neolatine sono cosi divise a grandi linee :
Occidentali : Francese, Ladino, Friulano, Provenzale, Catalano, Spagnolo, Portoghese, Galiziano
Orientali : Italiano e dialetti Italici, Rumeno, Arumeno
Insulari : Sardo e antico Corso (non il Corso attuale che è Italico)
Ecco, grazie.
Ma infatti è una cazzata, semmai diciamo "Su cellulari" Pronunciato con una c un pò floscia XD... Comunque essendo un termine moderno è ovviamente italiano imbastardito...
considerando che ci sono circa 1,5 milioni di persone in grado di parlarla non mi sembrano cosi pochi
p.s.
comunque stendiamo un velo su certi vocaboli coniati dai cosidetti "esperti" tipo "telefoneddu" che mi fanno proprio ridere, probabilmente i cosidetti esperti il Sardo lo vedono solo sulla carta e nemmeno lo parlano nella vita quotidiana; visto che si tratta di un neologismo al massimo io lo chiamo "su telefoninu, o su cellulare"
Beh, però ragionando così si potrebbe anche dire che è anacronistico parlare italiano, buttiamoci tutti sull'inglese. Tantopiù che non abbiamo ex-colonie che parlano italiano come può essere per Spagna o Portogallo...
Una lingua rappresenta una fetta di identità culturale che, scomparendo, impoverisce tutti. Non ci vedo proprio nulla di male ad incentivarne l'uso, anzi...
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