Esposti dati di 120 milioni di utenti Facebook attraverso celebre piattaforma di quiz

Una società di quiz social ha esposto erroneamente i dati di fino ad un massimo di 120 milioni di utenti Facebook. La situazione sembra essersi risolta senza gravi ripercussioni
di Nino Grasso pubblicata il 30 Giugno 2018, alle 12:01 nel canale WebUno sviluppatore alla base di celebri quiz su Facebook, noti con il nome di NameTests, avrebbe esposto le informazioni personali di fino ad un massimo di 120 milioni di utenti, stando ad un nuovo report di TechCrunch. La tedesca Social Sweethearts propone diversi quiz social sullo stile di "Quale principessa Disney sei tu?" distribuendoli su Facebook e raccogliendo nel tempo una base di circa 120 milioni di utenti attivi mensilmente sull'intera piattaforma.
A scoprire quanto successo è stato Inti De Ceukelaire, che ha scritto un post su Medium in questi giorni in cui si legge che i quiz NameTests raccoglievano informazioni appartenenti a Facebook come nomi, compleanni, foto, e liste di amici all'interno di un file JavaScript che poteva essere ottenuto facilmente da terzi. L'hacker ha contattato Facebook, che ha promesso un'attenta analisi della situazione. C'è da dire che questo è un periodo piuttosto delicato per Facebook.
Di recente il colosso social è stato coinvolto nello scandalo Cambridge Analytica proprio sull'uso dei dati privati degli utenti immagazzinati sul servizio, e Facebook è da allora sotto certosino scrutinio sul piano della privacy. Un mese dopo il primo avviso inviato a Facebook, poi, De Ceukelaire ha fatto presente alla compagnia del modo in cui NameTests avesse cambiato il modo di elaborare i dati degli utenti per chiudere la falla che aveva causato il potenziale leak delle informazioni.
Al momento in cui scriviamo pare che nessuno, a parte De Ceukelaire, si sia accorto dell'esposizione dei dati sulla piattaforma NameTests. Secondo lo sviluppatore infatti non ci sono prove di un'eventuale irruzione nei sistemi: "Dopo un'accurata indagine abbiamo scoperto che non ci sono prove di un furto dei dati da parte di terzi non autorizzati, e ancor di più non ci sono prove che i dati siano stati utilizzati in maniera impropria", ha commentato il team.
Facebook ha gestito la problematica attraverso il cosiddetto Data Abuse Bounty Program, ma è probabile che NameTests sia solo uno dei tanti casi di uso superficiale delle informazioni degli utenti e, adesso che Facebook è sotto l'analisi attenta di hacker ed esperti di sicurezza, è probabile anche che ne verranno molti altri a galla, soprattutto provenienti da quiz, app e servizi di questo tipo.
10 Commenti
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a che caaa....spita serve?
se si riesce a dare una risposta sensata allora ci si merita tutto ciò che avviene
per vedere se sono Utonti o meno
lol
fb non centra nulla mai.
Poi è chiaro che anche prrrbuuk ha le sue colpe........
A dire il vero sospettavo che fosse possibile anche io... e se lo pensavo anch'io figuriamoci il mondo hacker.
Per questo non ho mai dato l'autorizzazione a servizi esterni (tra l'altro sono sempre questi giochini stupidi che non hanno neanche un algoritmo, ma tirano a caso e basta).
Non ci rendiamo conto del valore dei nostri dati personali. Se lo conoscessimo saremmo tutti miliardari oggi
vero. crediamo siano tutti gratis questi servizi ma stiamo pagando con la nuova moneta dei dati personali.
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