Elon Musk travolge il Pentagono: dimissioni di massa nel team tech, rischio sicurezza nazionale

Il Defense Digital Service (DDS), il piccolo ma importante team che da dieci anni guida l’innovazione tecnologica del Pentagono, sta per chiudere i battenti. A partire da maggio, quasi tutti i suoi 14 dipendenti, inclusa la direttrice Jennifer Hay, lasceranno l’incarico, mettendo fine a una delle iniziative più visionarie della Difesa americana.

La decisione arriva sotto la pressione del Dipartimento per l’Efficienza Governativa (Department of Government Efficiency, DOGE), guidato da Elon Musk. Secondo fonti interne, la pressione di DOGE ha reso insostenibile la permanenza del team, che ha scelto in massa di presentare le dimissioni.

Il Pentagono perde la sua “SWAT di nerd”: dimissioni di massa tra timori per la sicurezza digitale

Il DDS era stato creato nel 2015 per portare lo spirito della Silicon Valley dentro la burocrazia militare americana. Il team, spesso definito la “SWAT di nerd” del Pentagono, aveva il compito di sviluppare rapidamente soluzioni tecnologiche in risposta a crisi nazionali e militari. Tra i suoi successi figurano strumenti digitali per la gestione del ritiro dall’Afghanistan, database per coordinare gli aiuti militari e umanitari all’Ucraina e sistemi di rilevamento droni.

Secondo la direttrice Hay e altri membri del DDS, la decisione di lasciare non è stata presa a cuor leggero. “Siamo rimasti finché abbiamo pensato che ci avrebbero coinvolti”, ha dichiarato Hay, riferendosi alle aspettative di essere parte integrante della rivoluzione digitale promessa da Musk. Invece, il team si è trovato progressivamente emarginato, mentre DOGE centralizzava le funzioni digitali e tagliava altri programmi di modernizzazione come la US Digital Service e l’unità 18F della GSA.

Già prima dell’arrivo di DOGE, il DDS aveva affrontato difficoltà dovute a lotte interne, blocchi delle assunzioni e una crescente burocrazia. D'altro canto, tutti i dipendenti intervistati hanno sottolineato che la vera causa scatenante delle dimissioni è stata la pressione esercitata dal nuovo Dipartimento di Musk.

Un ex alto funzionario del Pentagono, che ha preferito rimanere anonimo, ha criticato duramente l’approccio di DOGE: “Non stanno davvero usando l’intelligenza artificiale, non stanno guidando l’efficienza. Stanno solo distruggendo tutto”.

Rischio per la sicurezza nazionale?

La chiusura del DDS potrebbe rappresentare un problema per la capacità del Pentagono di rispondere rapidamente a minacce digitali e cyberattacchi. Sebbene le sue funzioni dovrebbero essere assorbite dall’Ufficio per il Digitale e l’Intelligenza Artificiale (Chief Digital and Artificial Intelligence Office), non è chiaro quanto tempo servirà per trasferire competenze e responsabilità, lasciando potenzialmente scoperti settori chiave della difesa.

Come ha sintetizzato la direttrice Hay: “O moriamo velocemente o moriamo lentamente”.

Il rischio, secondo molti osservatori, è che la perdita di una squadra così specializzata rallenti l’adozione di nuove tecnologie proprio mentre la concorrenza internazionale nel campo della cyber-difesa si fa più serrata. Alcuni progetti cruciali, come la lotta contro i droni ostili e il reclutamento di talenti tech, rischiano di essere sospesi o ridimensionati.