Donald Trump sospeso da Twitter e Facebook, rischia il ban permanente dopo l'assalto al Campidoglio

Donald Trump sospeso da Twitter e Facebook, rischia il ban permanente dopo l'assalto al Campidoglio

Tutti i social network, da Twitter a Facebook, hanno sospeso l'account di Donald Trump dopo i post in cui il Presidente USA continuava a sostenere la tesi dei brogli elettorali, senza condannare l'assalto dei propri supporter al Campidoglio.

di pubblicata il , alle 07:11 nel canale Web
 

L'assalto al Congresso dei sostenitori di Donald Trump che ha causato morti e feriti nelle scorse ore ha avuto ripercussioni anche nella sfera dei social per il tycoon. Il Presidente Trump non ha concesso la vittoria a Joe Biden, continuando a sostenere la tesi dei brogli, e invitando i suoi supporter a manifestare il proprio dissenso. La manifestazione è però sfociata in un assalto violento al Campidoglio finito nel sangue. Purtroppo, anziché condannare senza se e senza ma l'accaduto, Donald Trump ha usato i social per soffiare sul vento della protesta. Tutti i social, da Twitter a Facebook, hanno perciò preso provvedimenti.


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Twitter sospende l'account per 12 ore, ban permanente in vista?

Twitter ha bloccato l'account del Presidente Trump (@realDonaldTrump) per 12 ore dopo aver rimosso tre tweet che contenevano "ripetute e gravi violazioni" delle sue politiche. Il social network ha dichiarato che l'account sarà sospeso in modo permanente se le violazioni continueranno e non sarà sbloccato a meno che Trump non cancelli totalmente i tre tweet in questione. La decisione è stata presa dopo che il Presidente ha pubblicato un video che secondo Twitter poteva fomentare atti di violenza.

Più volte Trump ha messo alle corde le linee guida dei social network negli ultimi mesi, con messaggi spesso al limite e in diverse occasioni Twitter ha etichettato le dichiarazioni del Presidente come false. Finora lo status di Trump l'aveva messo al riparo da azioni più incisive, ma Twitter fa sapere che la sua politica sulle dichiarazioni di interesse pubblico termina "dove crediamo il rischio di provocare un danno sia più alto e/o severo". Ricordiamo che l'account Twitter di Trump non godrà più dello status special accordato alle figure politiche dal 20 gennaio.

"Continueremo a valutare la situazione in tempo reale, esaminando le attività sul campo e le dichiarazioni rese fuori da Twitter. Terremo informato il pubblico, anche nel caso si riterrà necessaria un'ulteriore escalation nel nostro approccio di azione", ha concluso al momento il social.

Facebook e Instagram bannano Trump per 24 ore, Youtube cancella un video

Facebook ha deciso di impedire al Presidente Trump di pubblicare sul social network e su Instagram per 24 ore. La decisione è giunta dopo che l'azienda aveva già rimosso dei post in cui Trump supportava i manifestanti che hanno assaltato il Campidoglio. "Abbiamo valutato due violazioni delle norme dalla pagina del presidente Trump che si tradurranno in un blocco di funzionalità di 24 ore, il che significa che perderà la possibilità di pubblicare sulla piattaforma durante quel periodo", si legge nella dichiarazione.

Nelle scorse ore Facebook ha rimosso un video pubblicato poche ore dopo l'inizio dell'attacco in cui Trump invitava i manifestanti a "tornare a casa" e in cui aveva dichiarato di essere stato vittima di un furto elettorale (dichiarazione falsa, non dimostrata). Il social ha rimosso anche un messaggio di testo in cui chiedeva ai suoi sostenitori di "ricordare questo giorno per sempre!".

Anche YouTube, secondo quanto appreso da The Verge, ha rimosso un video in cui Trump parlava dell'attacco al Campidoglio citando informazioni false sull'esito delle elezioni 2020. Il portale consentirà al messaggio di Trump di apparire nei video di altri creator se esiste un contesto educativo o informativo adeguato, altrimenti prenderà provvedimenti. La rimozione è il risultato di un aggiornamento delle norme di YouTube delle scorse settimane, in cui si vieta qualsiasi tipo di contenuto in cui si ipotizza di una frode che abbia avuto un impatto sui risultati delle elezioni presidenziali. "L'elezione ci è stata rubata", ha dichiarato Trump. "Sono state elezioni schiaccianti e lo sanno tutti, soprattutto l'altra parte".

Trump e i social, croce e delizia

Per il Presidente Trump i social sono stati in questi anni una manna dal cielo, ma anche una spina nel fianco. Il tycoon e il suo staff sono stati in grado di raccogliere grandissima popolarità, specie su Twitter, e questo certamente ha inciso sull'elezione alla carica più prestigiosa al mondo. Nell'ultimo anno però questo rapporto idilliaco si è incrinato, con un'escalation di dichiarazioni false che hanno portato i social a moderarne i post. Trump non l'ha presa bene e l'anno scorso ha firmato un ordine per limitare le protezioni legali dei social. Più di recente, il Presidente ha tentato di bloccare l'approvazione del budget della Difesa perché non includeva l'abrogazione delle suddette protezioni.

156 Commenti
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Marckus8707 Gennaio 2021, 07:18 #1
quante cazzate
belta07 Gennaio 2021, 07:58 #2
Per fortuna che "i social" sono super partes e non sono editori, altrimenti sarebbe un grosso problema.
The_Silver07 Gennaio 2021, 08:35 #3
Applicare davvero i provvedimenti previsti per le ripetute violazioni delle loro regole invece di chiudere sempre un occhio perchè l'utente si chiama xy mi sembra quasi la definizione stessa di "super partes" (che poi non è nemmeno così, alla gente comune ormai avrebbero già chiuso l'account e tanti saluti, invece è stato solo sospeso temporaneamente quindi...)
Sputafuoco Bill07 Gennaio 2021, 08:51 #4
Niente di nuovo, i social network sono uno strumento operativo della campagna Biden.
Hanno portato avanti una sistematica campagna di censura e di disprezzo per la libertà di pensiero e espressione, a pochi giorni dal voto twitter ha persino censurato e impedito la condivisione dell'articolo sull'inchiesta del NYPost sulla corruzione e conflitto di interessi della famiglia Biden con la Cina, arrivando a sospende l'account del quarto giornale americano per diffusione.
I manifestanti hanno protestato dentro il Congresso, non hanno commesso nessun assalto e nessuna violenza. Unica violenza commessa dalla polizia che ha sparato ad una ragazza che manifestava pacificamente il proprio dissenso.
mmorselli07 Gennaio 2021, 09:01 #5
Originariamente inviato da: Sputafuoco Bill
Niente di nuovo, i social network sono uno strumento operativo della campagna Biden.


Già, infatti si dice che Biden abbia appena comprato Facebook, e sia in trattativa per Twitter.


L'amore per la verità manipolata e l'istigazione all'odio non hanno ovviamente nulla a che vedere col fatto che i social tendano a censurare Trump, che è, in fondo, una brava persona. Siamo noi che non lo capiamo.
insane7407 Gennaio 2021, 09:12 #6
Originariamente inviato da: Sputafuoco Bill
...
I manifestanti hanno protestato dentro il Congresso, non hanno commesso nessun assalto e nessuna violenza...


Ma sei serio?
Le hai viste le immagini?
I manifestanti hanno assaltato il Congresso tentando di interrompere il processo democratico (tutti gli organi istituzionali, anche quelli a maggioranza repubblicana come la Corte Suprema, hanno confermato l’assenza totale di prove sui presunti brogli elettorali), ci sono stati 4 morti, gente armata, hanno sequestrato molotov... e te ne esci con “nessun assalto e nessuna violenza”???

Sicuramente eri ironico e colpa mia che non ho colto.
Perché altrimenti non si spiega.
canislupus07 Gennaio 2021, 09:58 #8
Quello che è successo (e sta succedendo) ieri al Campidoglio, credo non sia MAI successo nella storia degli USA (non parlo delle manifestazioni, ma dell'odio che nè è scaturito e le ragioni).
Nei paesi democratici, si è SEMPRE accettato l'esito delle elezioni, anche quando vi sono state contestazioni.
Non sono totalmente contrario alla politica di Trump (specie nella parte protezionistica), ma è innegabile che quanto accaduto è frutto di MESI di invettive e denunce di brogli, palesemente campate per aria (persino gli stessi esponenti del suo partito spesso si sono trovati in disaccordo o hanno preso le distanze).
Super partes non significa che si debba permettere qualsiasi teoria delirante, basata sul nulla, solo per dimostrare di non essere dei censori.
In alcune aree (spero minoritarie) di sostenimento di Trump, ci sono gruppi di odio che accusano i democratici di essere dei pedofili che fanno riti satanici e bevono il sangue dei bambini.
Ora a qualcuno questo sembra normale?
Ginopilot07 Gennaio 2021, 10:01 #9
Pazzesco cosa e' accaduto, manco in sud america. Dovrebbero cominciare a ripensare le loro regole, se devono intervenire soggetti privati come i social media per arginare una situazione fuori controllo, stanno messi davvero male.
Ginopilot07 Gennaio 2021, 10:03 #10
Originariamente inviato da: mally


Hahaha, pazzesco davvero, scene da film. E se c'e' gente che appoggia certe cose, vuol dire che sono e siamo messi davvero male.

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