Dal 9 febbraio TikTok richiederà la data di nascita a tutti gli utenti italiani

Dopo la morte di una bambina di Palermo per una presunta challenge su TikTok, la piattaforma si accorda con il Garante della Privacy per impedire la presenza di minori sul social. Dal 9 febbraio tutti gli utenti italiani dovranno indicare di nuovo la data di nascita.
di Manolo De Agostini pubblicata il 03 Febbraio 2021, alle 20:31 nel canale WebTikTok
L'attenzione del Garante della Privacy verso i social dopo i recenti casi di cronaca nera che hanno coinvolto minori sta sortendo qualche importante effetto. Dopo il provvedimento di blocco imposto dall'Autorità, la piattaforma di ByteDance "adotterà misure per bloccare l'accesso agli utenti minori di 13 anni e valuterà l'utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale per la verifica dell'età. Inoltre, lancerà una campagna informativa per sensibilizzare genitori e figli", si legge in una nota sul sito del Garante.
L'Autorità verificherà l'efficacia delle misure annunciate che entreranno in vigore dal 9 febbraio, quando "TikTok bloccherà tutti gli utenti italiani e chiederà di indicare di nuovo la data di nascita prima di continuare ad utilizzare l'app. Una volta identificato un utente al di sotto dei 13 anni, il suo account verrà rimosso".
Un provvedimento che potrebbe portare a una prima scrematura, ma che non basta. "Per identificare con ragionevole certezza gli utenti sotto i 13 anni, successivamente a questa prima verifica, la società si è impegnata a valutare ulteriormente l'uso di sistemi di intelligenza artificiale. Poiché l'individuazione di tali soluzioni richiede un bilanciamento tra la necessità di accurate verifiche e il diritto alla protezione dei dati dei minori, la società si è impegnata ad avviare con l'Autorità privacy dell'Irlanda - Paese nel quale la piattaforma ha fissato la propria sede principale - una discussione sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale a fini di 'age verification'".
TikTok aggiungerà nell'app un pulsante per permettere agli utenti di segnalare rapidamente e facilmente altri utenti che sembrano avere meno di 13 anni. "Tutto ciò sarà in aggiunta alle attuali misure esistenti. TikTok si è anche impegnata a duplicare il numero dei moderatori di lingua italiana dei contenuti presenti sulla piattaforma".
Per rendere chiara ed esplicita la sua azione, il social avvierà dal 4 febbraio una campagna informativa sia sulla app che su altri canali. Inoltre, la società invierà notifiche push agli utenti prima di bloccarli, e li informerà sul requisito dell'inserimento dell'età. Verranno pubblicati anche dei banner per fornire link con informazioni sugli strumenti di sicurezza e su come cambiare le impostazioni del profilo da pubblico a privato. Sul web e sulla carta stampata la campagna si rivolgerà specificamente ai genitori, ribadendo, tra l'altro, il limite di età per l'iscrizione alla piattaforma.
Infine, a beneficio degli utenti minori, Tik Tok migliorerà il riassunto della propria Informativa Privacy sull'app per gli utenti minori di 18 anni, in modo tale da spiegare i tipi di dati che raccoglie e come essi vengono trattati. "Allo scopo di rafforzare l'azione di tutela nei confronti dei più piccoli, il Garante per la privacy avvierà sulle tv nazionali, in collaborazione con Telefono Azzurro, una campagna di sensibilizzazione con l'obiettivo di richiamare i genitori a svolgere un ruolo attivo di vigilanza e a prestare particolare attenzione al momento in cui verrà richiesto ai figli di indicare la loro età per accedere a TikTok", conclude la nota del Garante che, lo ricordiamo, ha aperto un analogo fascicolo su Facebook e Instagram.
45 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTiktok:quanti anni hai?
Bambino di 10 anni :18
Tiktok:ok
Che poi chi è che aveva inventato l'undiciotto anni?
"Anno di nascita?"
<<swipe al numero piu' basso>>
"1931"
Problema risolto.
Comunque 92 minuti di applausi ai genitori che lasciano i figli a bivaccare su internet e potenzialmente entrare in contatto con miliardi di persone o bot.
Piu' o meno come lasciare il pargoletto solo alla stazione centrale di Milano (citta' a caso, eh) a mezzanotte. E sperare di ritrovarlo vivo o di ritrovarlo in generale
Certo, la legge tutela... come no... come la legge vieta di rubare ed uccidere... Allora lasciamo la porta aperta e giriamo per quartieri malfamati di notte. Poi quando si resta con la casa vuota e / o il parente ucciso, una bella sentenza ripara il danno. E resuscita i morti.
Hai messo al mondo un figlio/a? Tutelalo/a! Non lo faranno le aziende, non lo fara' lo Stato, non lo fara' lo sconosciuto di passaggio.
sarebbe?
riconoscimento facciale?
quella roba che a seconda di come giri la fotocamera ti può dare + o - 5 anni?
Qua i genitori fan ridere..
E il sistema di tiktok dell’auto certificazione dell’età è meraviglioso.. scommetto che sarà un successo.. chi mai mentirebbe...
Tiktok:quanti anni hai?
Bambino di 10 anni :18
Tiktok:ok
Quintarelli è certamente persona competente e conosce bene SPID (del resto alcuni lo reputano il papà di SPID, ed era nel board di Agid quando è stato progettato) e ha smentito la possibilità di passare a un social network l'identità di un utente (cosa che sarebbe folle, questo credo sia chiaro a tutti).
Poi beh su di lui uno potrebbe anche obiettare: non chiedere all'oste se il vino è buono...
Il punto è che anche la sua proposta (semplificando molto: flag 1/0 passato dall'identity provider SPID al social network sul fatto che un utente sia o meno maggiorenne) non risolve nulla perchè di modi per aggirare questa restrizione ce ne sono a gozziliardi, due su tutti:
1) tor browser
2) vpn
Qualcuno obbietterà che si tratta di strumenti "avanzati" che la gran parte degli utenti non conosce o non sa usare, ma sappiamo tutti che non così dato che già ora orde di adolescenti usano vpn (più o meno affidabili, più o meno trasparenti nella gestione del traffico che passa da loro) anche solo per scaricare la patch di COD o di qualsiasi altro gioco per evitare il throttling applicato dagli ISP.
Insomma parafrasando una nota pubblicità degli anni '80...
Link ad immagine (click per visualizzarla)
e quindi alla possibilità di verifica verace dell'età...
questa misura di "controllo" come mai la stanno volendo fare SOLO in italia?
come fanno ad essere sicuri, STATISTICAMENTE, che il problema che è accaduto nelle scorse settimane, riguardo a opportunità di comportamenti da mettere in atto, che hanno portato alla morte della ragazzina a Palermo, non possa accadere fuori dall'Italia?
Non gli frega niente di chi uccide usando il loro sistema ma delle cause legali..
Questa estate, al compleanno, le daró il telefono: non posso fare altrimenti, lo esige la societá, lo esigono i suoi pari che altrimenti, anche senza malizia, finirebbero per isolarla (senza whatapp & co...) e in questo periodo di covid lo esige pure la scuola, tra comunicazioni fatte dagli insegnanti, gruppi dei compiti e quant'altro.
E poi incrocio le dita e spero che la mia sorveglianza basti.
Ma é uno schifo!
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