Criptovalute: il Parlamento Europeo vota per la tassazione e per l'uso della blockchain contro l'evasione fiscale

Una risoluzione non vincolante adottata dal Parlamento Europeo chiede alla Commissione di verificare la fiscalità delle criptovalute nei Paesi membri e di promuovere l'uso della blockchain come strumento efficace di riscossione delle tasse
di Andrea Bai pubblicata il 05 Ottobre 2022, alle 11:01 nel canale WebNel corso della giornata di martedì 4 ottobre il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione per un miglior uso della blockchain per combattere l'evasione fiscale, e per far sì che gli Stati membri coordinino in modo migliore la tassazione delle criptovalute.
La risoluzione non vincolante, presentata dalla deputata portoghese Lidia Pereira, del Partito Popolare Europeo, è stata adottata in plenaria con 566 voti favorevoli, 7 voti contrari e 47 astensioni. Si tratta di una risoluzione che stabilisce un quadro per raggiungere entrambi gli obiettivi proposti di utilizzo della blockchain. La risoluzione è stata discussa dall'Aula nel corso della giornata di lunedì 3 ottobre.
Per quanto riguarda la tassazione delle criptovalute la risoluzione afferma che questi asset dovrebbero essere soggetti ad una tassazione equa, trasparente ed efficace, invitando inoltre le autorità a prendere in considerazione un trattamento fiscale semplificato per i piccoli operatori economici e le piccole transazioni.
La risoluzione, a tal scopo, chiede anzitutto alla Commissione di valutare le diverse modalità con cui gli Stati membri attualmente tassano i cripto-asset, identificando le diverse politiche nazionali in merito alla lotta all'evasione fiscale in questo campo. Per fare ciò, però, è necessario che venga data una definizione chiara e ampiamente accettata di cosa sia una criptovaluta e una definizione coerente di cosa costituirebbe un evento imponibile, e la risoluzione richiede che la Commissione si esprima anche su questi aspetti.

Per quanto riguarda in particolare gli "eventi imponibili", la risoluzione suggerisce che la conversione di un cripto-asset in valuta fiat possa rappresentare la scelta più appropriata e chiede alla Commissione di valutare in modo specifico tale possibilità, insieme ad una più generale relativa all'identificazione di possibili eventi imponibili. La risoluzione precisa inoltre che la natura transfrontaliera dei cripto-asset richiede la conoscenza della giurisdizione in cui si sarebbe verificato l'evento imponibile.
Da ultimo, relativamente al tema della tassazione, la risoluzione chiede la modifica della direttiva sulla cooperazione amministrativa in materia fiscale affinché anche le criptovalute vengano incluse nel quadro dello scambio di informazioni.
Per quanto concerne invece l'obiettivo dell'uso della blockchain per combattere l'evasione fiscale e ottenere una miglior riscossione delle tasse la risoluzione afferma che le amministrazioni nazionali devono impegnarsi ad utilizzare tutti gli strumenti possibili per facilitare un'efficace riscossione delle tasse, identificando la blockchain come uno di questi strumenti.
La risoluzione osserva che le caratteristiche uniche della tecnologia blockchain possono offrire un nuovo modo per automatizzare la riscossione delle tasse, limitare la corruzione e identificare meglio la proprietà di beni materiali e immateriali, permettendo di adottare quadri fiscali più efficaci. Per fare ciò, tuttavia, è necessario uno sforzo per identificare le migliori pratiche d'utilizzo della tecnologia così che si possa migliorare la capacità analitica delle amministrazioni fiscali, e gli Stati membri dovrebbero inoltre portare avanti processi di riforma delle autorità fiscali mediante opere di modernizzazione dei processi. La risoluzione, infine, invita la Commissione ad integrare meglio l'uso della blockchain nei diversi forum e programmi che si occupano di tassazione e cooperazione.
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoquesta per dirne una... visto che il mondo delle cripto per me è ancora una cosa in fase di scoperta.
La cosa può anche essere applicata con l'acquisto di beni immobili o di qualsiasi altra operazione finanziaria.
Se con i bitcoin ci compri una casa o una società è esattamente come se tu avessi convertito in euro quella quota e sulla differenza rispetto al prezzo di acquisizione dei bitcoin devi pagarci il 20%.
Rimane invece non tassabile se ci compri beni mobili, come una macchina oppure ci vai a fare la spesa...
L'utilizzo della blockchain per le tasse sarebbe una grande cosa
è sceso il valore di bitcoin mentre ethereum è passsato pos ma non vuol dire che sia finito
sono prodotti finanziari più soggetti a speculazioni rispetto agli altri
con una regolamentazione fiscale diffusa quantomeno si spera siano meno appetibili nelle attività illegali e conseguente riduzione della diffusione di ransomware
questa per dirne una... visto che il mondo delle cripto per me è ancora una cosa in fase di scoperta.
Difatti la DeFi non è "personalizzabile", l'unica cosa che possono fare è ricalcare la "quasi" legge italiana (passata se ben ricordo in parlamento ma poi arrivata al senato giusto poco prima la caduta del governo), secondo cui si tassa al momento del passaggio da exchange/wallet a c/c bancario o conto della carta di credito o altro, TUTTO quello che c'è prima è irrilevante visto che "non spendibile"; se ben ricordo era qualcosa sul 10%.
Pure l'idea di prendere come riferimento il momento della conversione in fiat è impossibile, visto che ad esempio i bot fanno anche centinaia di operazioni al giorno per ogni wallet/conto.
questa per dirne una... visto che il mondo delle cripto per me è ancora una cosa in fase di scoperta.
Non c'è bisogno di rintracciare niente, loro ti tassano quando porti i soldi in banca...
Oddio.. I progetti vanno avanti.. La ricerca va avanti.. E con essi i calcoli.. Poi dipende da cosa intendi tu.. Non è mica solo mining
Paghi le tasse sulla plusvalenza per importi superiori a 51k euro/anno.
Ah sì avevo letto di questa franchigia molto alta, però non avevo capito se si applicava solo agli stranieri che risiedono in Italia o a tutti, per ora sono tranquillo allora, certo mi sento un po' in colpa
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