Card Cultura di Bologna: il codice alfanumerico significa ''stupido cogl**ne''. Era un regalo per i dipendenti

Scandalo a Bologna: una Card Cultura per i dipendenti comunali scatena polemiche per un codice di attivazione interpretato come insulto nascosto, mettendo in discussione le relazioni tra amministrazione e personale.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 03 Gennaio 2025, alle 16:01 nel canale WebUna bufera si è abbattuta sul Comune di Bologna a seguito della distribuzione di una "Card Cultura" ai dipendenti comunali. L'iniziativa, voluta dal sindaco Matteo Lepore come gesto di gratitudine, si è trasformata in un caso di indignazione e protesta.
Il controverso codice di attivazione
La Card Cultura, del valore di 25 euro, offre ai dipendenti l'accesso gratuito o scontato a mostre, musei ed eventi culturali a Bologna e dintorni. Tuttavia, il codice alfanumerico necessario per l'attivazione della card ha scatenato le polemiche:
27UP1d0c0c091ion3
Secondo il Sindacato Generale di Base (SGB), questo codice nasconderebbe un insulto. Massimo Betti, rappresentante del sindacato, ha spiegato come decifrare il presunto messaggio offensivo:
- "27" rappresenterebbe "st"
- "UP" rimane invariato
- "1d0" starebbe per "ido"
- "c0c0" (ripetuto) sostituirebbe "co"
- "91ion3" comporrebbe "glione"
Il sindacato SGB ha denunciato l'accaduto, interpretandolo come un'offesa deliberata: "Viene da pensare che con il codice 27UP1d0c0c091ion3 il sindaco e i suoi dirigenti abbiano voluto esultare per avere portato a casa un integrativo al massimo ribasso facendo fessi i loro dipendenti". L'SGB ha inoltre criticato il contratto integrativo, definendolo "vergognoso" e sottolineando come sia stato approvato solo dal 10% dei dipendenti.
Il sindaco Lepore, nella lettera di accompagnamento alla Card, aveva scritto: "Non solo un segno di gratitudine per il tuo lavoro, ma anche un invito a diventare testimone della cultura bolognese, esplorando, valorizzando e condividendo la ricchezza del nostro patrimonio culturale". Tuttavia, queste parole sono state oscurate dalla controversia sul codice.
Il sindacato ha chiesto pubbliche scuse al sindaco, la modifica immediata del codice e l'assunzione di responsabilità per l'accaduto. In Comune è stata avviata una ricerca per identificare il responsabile di quello che viene definito uno "scherzo" in leet speak. La vicenda ha attirato l'attenzione anche dei partiti di opposizione, che hanno espresso solidarietà ai dipendenti e richiesto chiarimenti.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoInsultavamo meglio noi all'asilo o all'elementari...voglio dire se proprio devi fare lo scherzo, fallo con classe !
eeeeeh....povera Italia !
Link ad immagine (click per visualizzarla)
In un paese "normale" mi aspetterei che venga identificato e in fretta il simpaticone responsabile, quattro bei calci sulle gengive e poi se ne torna a casa, senza lavoro. Zitto e muto.
Quale che sia la forza politica son scherzi del menga, senza contare che metti in forte, fortissimo imbarazzo l'amministrazione in carica.
Quale che sia la forza politica son scherzi del menga, senza contare che metti in forte, fortissimo imbarazzo l'amministrazione in carica.
Un giorno...
fatti un giro per il palazzo del comune in piazza liber paradisus e tutto questo ti apparirà chiaro !
fatti un giro per il palazzo del comune in piazza liber paradisus e tutto questo ti apparirà chiaro !
Me ne guardo bene. Purtroppo sono ben consapevole di quello che accade in molte pubbliche amministrazioni (per tutta una serie di motivi).
Fidati che non è certo un esclusiva di Bologna, sfortunatamente per tutti.
Questa storia alla fine fa ridere se paragonata ad altro, ma ci inquadra perfettamente come paese.
Secondo me non lo diceva ai dipendenti, ma al limite a quelli che lo hanno votato, dopo lo scherzetto dei 30 km/h
Quale che sia la forza politica son scherzi del menga, senza contare che metti in forte, fortissimo imbarazzo l'amministrazione in carica.
Per quanto di basso livello, questo mi sembra uno scherzo innocente ma avendo attirato i media verrà sicuramente punito in modo esemplare, diversamente da chi ha rubato o abusato dei proprii poteri pubblici che invece la fa sempre franca.
Vorrei invece attirare l'attenzione su un'altra questione, ovvero che tutte le tessere hanno avuto la stessa chiave di attivazione, anziché averne una diversa e casuale per ciascuna tessera. Questo sì che, informaticamente, è un fatto più grave ma non verrà punito.
Io avrei organizzato una restituzione collettiva di questa merda al sindaco
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