Biancaneve domina il botteghino in mezzo alle polemiche, ma resta sotto le aspettative

Il live-action della Disney ha incassato 87,3 milioni di dollari a livello globale nel weekend di apertura, cifra ben lontana dal recuperare il budget di 270 milioni. In Italia debutta con 3,8 milioni di euro, superando FolleMente dopo quattro settimane di dominio. Le controversie sul casting e le revisioni narrative sembrano aver influenzato negativamente la performance commerciale.
di Nino Grasso pubblicata il 24 Marzo 2025, alle 15:41 nel canale WebDisney
Il remake live-action di Biancaneve della Disney ha conquistato la vetta del botteghino nordamericano nel suo weekend di debutto, nonostante una serie di recensioni negative e numerose controversie che hanno accompagnato la sua uscita. Il film ha generato circa 87,3 milioni di dollari a livello mondiale, con quasi la metà degli incassi provenienti dal mercato di casa. Un risultato che, sebbene positivo in termini assoluti, appare deludente considerando il budget di produzione, stimato in oltre 270 milioni di dollari.
La pellicola, interpretata da Rachel Zegler nel ruolo della protagonista e Gal Gadot nei panni della Regina Cattiva, rappresenta l'ultimo tentativo della Disney di trasformare i suoi classici d'animazione in produzioni dal vivo. Tuttavia, a differenza dei precedenti successi come La Bella e la Bestia, che nel 2017 aveva debuttato con 357 milioni di dollari a livello globale, Biancaneve ha mostrato numeri decisamente più contenuti, configurandosi come una partenza tiepida per un progetto così ambizioso.
Biancaneve domina le classifiche, ma potrebbe non bastare
Nel mercato italiano, Biancaneve ha registrato un debutto convincente, incassando 3,8 milioni di euro nel primo weekend (dal 20 al 23 marzo), con una media per sala di 6.585 euro. La pellicola è riuscita a spodestare FolleMente di Paolo Genovese, che dominava la classifica da quattro settimane consecutive. Il risultato italiano appare leggermente superiore a quello ottenuto da La Sirenetta nel 2023, che aveva debuttato con 3,6 milioni di euro per poi chiudere la sua corsa a 12 milioni. Si prevede che Biancaneve possa raggiungere i 10 milioni di euro nel nostro paese.
Decisamente meno entusiasmante la performance in altri mercati internazionali. In Spagna, il film ha raccolto solo 2,2 milioni di euro nel weekend d'esordio, mentre in Cina, mercato da 1,4 miliardi di potenziali spettatori, ha incassato meno di 1 milione di dollari nei primi tre giorni di programmazione, non riuscendo nemmeno a entrare nella top 5 dei film più visti. Patrick Frater, consulente dell'industria dell'intrattenimento citato da The Guardian, ha commentato:
"Sospetto che le molteplici controversie abbiano attenuato l'appeal del film. Questo fenomeno si aggiunge all'impatto calante di molte produzioni hollywoodiane in Asia, tendenza visibile dall'inizio della pandemia".
La relativa mancanza di concorrenza durante un periodo tradizionalmente lento per il botteghino potrebbe migliorare le fortune del film nelle prossime settimane, ma molto dipenderà dalla capacità di attrarre il suo pubblico principale – famiglie con bambini – nonostante le polemiche che hanno caratterizzato il lancio. Sul fronte della critica, Biancaneve ha ricevuto valutazioni contrastanti, ma i problemi potrebbero essere da ricercare altrove. La strada verso il grande schermo per questa rivisitazione della fiaba dei fratelli Grimm è stata tutt'altro che semplice: la Disney aveva iniziato a sviluppare il progetto nel 2016, ma una serie di ostacoli creativi, ritardi produttivi e lo sciopero di sceneggiatori e attori hanno fatto slittare l'uscita di un anno, contribuendo all'aumento del budget richiesto.
Le controversie che hanno accompagnato la produzione sono state, inoltre, molteplici. La scelta di Rachel Zegler, attrice americana di origine colombiana, per interpretare una principessa descritta nella fiaba originale come "dalla pelle bianca come la neve" ha scatenato accese polemiche. La revisione narrativa, che pone maggiore enfasi sull'indipendenza della protagonista rispetto alla storia d'amore con il principe, ha ulteriormente alimentato dibattiti tra sostenitori e detrattori. Anche la gestione dei sette nani ha fatto emergere delle perplessità: l'attore Peter Dinklage, affetto da acondroplasia, aveva definito il remake "fottutamente al contrario", mentre altri hanno criticato la scelta di utilizzare la CGI per creare le "creature magiche", privando attori nani di potenziali opportunità lavorative.
A complicare ulteriormente il quadro, le tensioni politiche tra Rachel Zegler, che ha espresso posizioni pro-Palestina durante il conflitto a Gaza, e Gal Gadot, attrice israeliana e sostenitrice dell'IDF, hanno contribuito a posizionare il film al centro di dibattiti che trascendono l'ambito cinematografico. Nonostante le difficoltà, Biancaneve ha comunque contribuito a rivitalizzare il mercato cinematografico italiano, che nel weekend del 20-23 marzo ha totalizzato 8,5 milioni di euro di incassi per 1,16 milioni di presenze, con un incremento del 45% rispetto al fine settimana precedente e del 36% rispetto allo stesso periodo del 2024. La storia commerciale di Biancaneve è ancora in evoluzione, ma i primi segnali suggeriscono che la Disney potrebbe rivedere la sua strategia di adattamento dei classici.
133 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVa bè mai come Ariel nera nella sirenetta... woke allo stato puro.
Va bè mai come Ariel nera nella sirenetta... woke allo stato puro.
La sineretta.
Questo (probabilmente) sarà l'ultimo film "della serie" !
...MARESCIA' SONO PULITO !!!
questo a prescindere che la storia sia stata distorta e che i nani non sono nani e che biancaneve non è bianca, ormai il biglietto l'hanno pagato e il film l'hanno visto
e quindi disney continuerà con ste storpiature
Il problema non e' il woke.
Il problema grosso, secondo me, e' che i social hanno dato voce ad un'immensa massa di dementi che devono sputare odio su qualsiasi cosa a prescindere. Non e' importante il film, o il soggetto, e' soltanto una scusa per poter vomitare disagio e odio.
La qualita' del film puo' essere infima, ma siamo passati da un "non mi piace" globale ad un "NOOO SCHIFOFOFOOFOFOF E I MARO' E Il 5G E IL WOKE NONCIELODICONO" ad ogni cosa che spunta in rete...
Questo e' il problema, non la Disney? Il film non piace? Non incassa e si va avanti, come e' sempre stato da quando sono nati i cinema. I film che fanno cagare ci sono sempre stati, ma non c'erano mai stati prima delle reazioni cosi' basse ed infime ed offensive. Mentre adesso fanno a gara a chi offende di piu' per capire chi abbia l'ego piu' smisurato basato esattamente sul nulla.
Il problema non e' il woke.
Il problema grosso, secondo me, e' che i social hanno dato voce ad un'immensa massa di dementi che devono sputare odio su qualsiasi cosa a prescindere. Non e' importante il film, o il soggetto, e' soltanto una scusa per poter vomitare disagio e odio.
La qualita' del film puo' essere infima, ma siamo passati da un "non mi piace" globale ad un "NOOO SCHIFOFOFOOFOFOF E I MARO' E Il 5G E IL WOKE NONCIELODICONO" ad ogni cosa che spunta in rete...
Questo e' il problema, non la Disney? Il film non piace? Non incassa e si va avanti, come e' sempre stato da quando sono nati i cinema. I film che fanno cagare ci sono sempre stati, ma non c'erano mai stati prima delle reazioni cosi' basse ed infime ed offensive. Mentre adesso fanno a gara a chi offende di piu' per capire chi abbia l'ego piu' smisurato basato esattamente sul nulla.
Se un film fa cagare perchè già prima dell'uscita devi stravolgere una storia solo per accontentare il reparto DEI avrò pure il diritto di dirlo.
Poi che non arrivi manco al break-even è scontato. Come non l'ha fatto Concord, Veilguard e non lo farà AC Shadow adesso con un lancio pure peggiore di Veilguard (-25k utenti giocanti al primo weekend e gioco già in vendita scontato a 40€, dovrebbe vendere 7milioni di copie ed è quasi a 2, non ci arriverà mai al break even figurati a guadagnarci).
A differenza di Ubisoft, che fallirà inesorabilmente, Disney ha un pò di soldi fatti altrove da buttare per spingere l'agenda woke. E poi insultare gli utenti che se fanno flop è perchè siamo noi brutti e cattivi (come successo con la siNeretta).
E non è questione di razzismo, se ci avessero messo Terry Crews come biancaneve sarei corso a vederlo.
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