Aumenti bollette luce e gas: dal 2025 gli operatori non potranno più nasconderli

Aumenti bollette luce e gas: dal 2025 gli operatori non potranno più nasconderli

L'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha approvato nuove norme per i contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale. Le modifiche, che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2025, garantiranno maggiore trasparenza e tutela per i consumatori.

di pubblicata il , alle 09:41 nel canale Web
 

L'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha recentemente approvato una serie di nuove disposizioni che puntano a cambiare il panorama delle bollette di luce e gas in Italia. Le modifiche, contenute nella delibera 395/2024/R/com, entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2025 e sono state concepite per offrire ai consumatori una maggiore trasparenza e tutela nel settore energetico.

Le nuove regole si concentrano principalmente sulle modalità di comunicazione delle variazioni contrattuali e dei prezzi da parte dei fornitori di energia. L'obiettivo principale è quello di garantire che i clienti siano adeguatamente informati e abbiano il tempo necessario per valutare eventuali cambiamenti nelle loro forniture energetiche.

Bollette luce e gas, cambiano tempi di preavviso e modalità di comunicazione

Fra le modifiche più rilevanti, cambiano i tempi di preavviso per le variazioni dei prezzi. I fornitori saranno ora tenuti a comunicare eventuali aumenti con un anticipo non inferiore a tre mesi dalla loro entrata in vigore. Questa disposizione si applica sia alle variazioni unilaterali che ai rinnovi contrattuali. Nel caso di riduzioni di prezzo, invece, il preavviso potrà essere ridotto a un mese. È importante notare che queste tempistiche non si applicano alle cosiddette "evoluzioni automatiche" di prezzo, che sono già specificate nei contratti alla sottoscrizione.

Un altro aspetto cruciale delle nuove norme riguarda le modalità di comunicazione. ARERA ha stabilito che le informazioni relative alle variazioni di prezzo devono essere inviate su un "supporto durevole", come una lettera cartacea o un file trasmesso via PEC. Nel caso di comunicazioni elettroniche, l'oggetto dell'email deve corrispondere esattamente al contenuto della comunicazione sulla variazione di prezzo. Inoltre, ARERA ha specificato che queste comunicazioni devono essere dedicate esclusivamente alle informazioni sulle variazioni di prezzo e non possono essere incluse nelle bollette o in altre comunicazioni di routine.

Le nuove disposizioni prevedono anche una maggiore responsabilità da parte dei fornitori nel dimostrare di aver effettivamente inviato e fatto recapitare le comunicazioni ai clienti. Questo cambiamento sposta l'onere della prova dal cliente al fornitore, offrendo una maggiore tutela ai consumatori. In caso di mancato rispetto delle nuove regole, i fornitori non potranno applicare le variazioni contrattuali o gli aumenti di prezzo non correttamente comunicati. Inoltre, è previsto un indennizzo automatico di 30 euro per il cliente in caso di comunicazioni non conformi alle disposizioni.

Le modifiche introdotte da ARERA toccano anche altri aspetti del rapporto tra fornitori e clienti. Ad esempio, sono state rafforzate le disposizioni relative alle attività di telemarketing e teleselling. I fornitori saranno responsabili del rispetto delle norme del Codice di condotta commerciale, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata o dalla modalità organizzativa con cui vengono gestiti i servizi telefonici di contatto. Nel caso di affidamento a terzi delle attività di call center, i fornitori dovranno avvalersi di soggetti iscritti al Registro degli operatori di comunicazione e postali (ROC) e dotati di requisiti di qualità e affidabilità professionale. Saranno inoltre tenuti a effettuare controlli sulle modalità di acquisizione dei clienti e a garantire elevati livelli qualitativi nelle attività di contatto, assicurando un'adeguata preparazione del personale.

L'Autorità ha inoltre espresso una valutazione positiva riguardo a eventuali protocolli di autoregolamentazione volontaria che i fornitori potrebbero adottare, sia singolarmente che in forma congiunta. Questi protocolli dovranno però ottemperare agli estremi della diligenza professionale ed essere ulteriori rispetto agli obblighi già previsti dalla regolazione dell'Autorità per la fase precontrattuale.

14 Commenti
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Kuriosone05 Dicembre 2024, 10:24 #1
Solito zuccherino per i criceti sulla ruota, su 50 euro di energia consumata in fattura salgono a oltre 90 euro questo è il vero propblema, provate a leggere quante tasse vi inseriscono su un bene essenziale per le famiglie persino l'iva che vergogna e la quota green per finanziare chi ha un tetto a disposizione per pannelli rimborsati dal Governo. Adesso gli utenti saranno felici e contenti sentendosi tutelati. Persino il canone RAI è in bolletta tanto senza energia elettrica non puoi vivere ma senza la RAI magari vivi meglio !!
Titanox205 Dicembre 2024, 10:38 #2
Originariamente inviato da: Kuriosone
Solito zuccherino per i criceti sulla ruota, su 50 euro di energia consumata in fattura salgono a oltre 90 euro questo è il vero propblema, provate a leggere quante tasse vi inseriscono su un bene essenziale per le famiglie persino l'iva che vergogna e la quota green per finanziare chi ha un tetto a disposizione per pannelli rimborsati dal Governo. Adesso gli utenti saranno felici e contenti sentendosi tutelati. Persino il canone RAI è in bolletta tanto senza energia elettrica non puoi vivere ma senza la RAI magari vivi meglio !!


stanno già tutti a parlare di sanremo uno spreco di denaro pubblico pazzesco
JoJo05 Dicembre 2024, 10:56 #3
Originariamente inviato da: Titanox2
stanno già tutti a parlare di sanremo uno spreco di denaro pubblico pazzesco


Le spese per il Festival di Sanremo si aggirano attorno ai 17-18 milioni di euro. Approssimiamo a 20 considerando il contributo di 58mila euro erogato per ogni partecipante.

Una cifra senza dubbio considerevole, se la si pensa in valore assoluto; se non che i ricavi derivanti dal Festival di Sanremo sono di circa 60 milioni di euro (42 milioni di ricavi pubblicitari Rai e circa 18 milioni di indotto sul territorio).

Se per te è uno spreco, spero tu non apra mai un P.IVA.
agonauta7805 Dicembre 2024, 11:29 #4
Li ricaricano da un'altra parte
six00705 Dicembre 2024, 11:49 #5
Originariamente inviato da: Kuriosone
Persino il canone RAI è in bolletta tanto senza energia elettrica non puoi vivere ma senza la RAI magari vivi meglio !!


agenzia entrate -> richiesta di esonero e via...

comunque ormai sono più spese accessorie che altro... la fornitura è tipo la minima parte... ho attivato da poco un nuovo contratto di fornitura per solo gas e la maggior parte delle spese erano cose super generiche senza dettaglio, stessa cosa l'allaccio elettrico. non so neanche che sto pagando. nel precente appartamento dove stavo in affitto, c'era la normale bombola sotto la cucina, vivendo da solo e usando quasi esclusivamente il forno a microonde, la spesa era super minima... forse la rimetto.
giuvahhh05 Dicembre 2024, 12:13 #6
non ho mai capito a cosa servono i 12 euro del diritto di vendita. mi sa che lítalia e'lúnico paese dove il mercato libero costa il doppio di quello statale. comunque non dimentichiamoci che oneri di sistema e trasporto sono stati introdotti e poi applicati in successione dai governi renzi letta tremonti, tanto per
aqua8405 Dicembre 2024, 12:33 #7
Originariamente inviato da: giuvahhh
non ho mai capito a cosa servono i 12 euro del diritto di vendita. mi sa che lítalia e'lúnico paese dove il mercato libero costa il doppio di quello statale. comunque non dimentichiamoci che oneri di sistema e trasporto sono stati introdotti e poi applicati in successione dai governi renzi letta tremonti, tanto per


Secondo me per essere davvero un mercato Libero ogni operatore dovrebbe avere le proprie linee, ma è ovviamente una cosa impossibile in questo caso. Quindi di libero alla fine c è ben poco perché l infrastruttura è UNA e va pagata, qualunque operatore ci sia.

A questo aggiungiamo che in Itaglia ci devono guadagnare TUTTI, fai presto a far lievitare il prezzo.
peppapig05 Dicembre 2024, 12:36 #8
Originariamente inviato da: six007
agenzia entrate -> richiesta di esonero e via...

comunque ormai sono più spese accessorie che altro... la fornitura è tipo la minima parte... ho attivato da poco un nuovo contratto di fornitura per solo gas e la maggior parte delle spese erano cose super generiche senza dettaglio, stessa cosa l'allaccio elettrico. non so neanche che sto pagando. nel precente appartamento dove stavo in affitto, c'era la normale bombola sotto la cucina, vivendo da solo e usando quasi esclusivamente il forno a microonde, la spesa era super minima... forse la rimetto.


Credo che la bombola di gas in cucina sia un tantinello illegale come pure un pochettino pericoloso.
JoJo05 Dicembre 2024, 12:59 #9
Originariamente inviato da: peppapig
Credo che la bombola di gas in cucina sia un tantinello illegale come pure un pochettino pericoloso.


Illegale? No. Nelle zone di mare, ad esempio, è abbastanza uno standard, non essendo spesso raggiunte dalla rete del metano.

Pericolso? No. La cosa pericolosa è non fare manutenzione al tubo che va dalla bombola ai fornelli e/o usare tubi di pessima qualità. Ma questo vale anche nel caso di allaccio alla rete.
Unrue05 Dicembre 2024, 13:35 #10
Originariamente inviato da: JoJo
Le spese per il Festival di Sanremo si aggirano attorno ai 17-18 milioni di euro. Approssimiamo a 20 considerando il contributo di 58mila euro erogato per ogni partecipante.

Una cifra senza dubbio considerevole, se la si pensa in valore assoluto; se non che i ricavi derivanti dal Festival di Sanremo sono di circa 60 milioni di euro (42 milioni di ricavi pubblicitari Rai e circa 18 milioni di indotto sul territorio).

Se per te è uno spreco, spero tu non apra mai un P.IVA.


In pratica, io (come tutti d'altronde) contribuisco con il canone a finanziare Sanremo, e poi i ricavi se li tengono loro. Beh si, dal punto di vista dell'utente è uno spreco eccome, dato che non ne viene un bel niente.

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