Apple contro Epic: il processo al via. Chi vincerà?

Nella giornata del 3 maggio ha preso ufficialmente il via la battaglia legale tra le due aziende: da una parte Epic che si veste da paladina di apertura e flessibilità, dall'altra Apple che difende sicurezza e qualità
di Andrea Bai pubblicata il 04 Maggio 2021, alle 15:41 nel canale WebEpicAppleiOSFortnite
Nel corso della giornata di ieri ha ufficialmente preso il via la battaglia legale "Apple vs Epic Games" che vede contrapposte le due realtà del panorama tecnologico e dell'intrattenimento videoludico in uno scontro che potrebbe cambiare le sorti del modo in cui vengono distribuite app, giochi e contenuti sul marketplace App Store della Mela.
Ricordiamo che la battaglia si origina dall'azione legale presentata da Epic Games contro Apple, quando quest'ultima ha rimosso il celeberrimo Fortnite dall'App Store dopo che Epic stessa ha implementato un sistema di pagamento apertamente contrario alle linee guida dell'App Store della Mela.
Uno screzio che si è rapidamente trasformato in un vero e proprio muro contro muro, e che ha spinto Epic a chiedere il parere della Giustizia sull'imporre ad Apple la compartecipazione su iOS di app store di terze parti, così come di lasciare agli sviluppatori la possibilità di adottare sistemi di pagamento diretti. A questa tesi si contrappone la storica posizione di Apple e cioè che un App Store accuratamente controllato sia necessario per garantire agli utenti la sicurezza, la privacy e l'affidabilità che si aspettano da una realtà come la Mela.

L'avvio del processo ha permesso ad entrambe le parti di esporre le proprie argomentazioni e controargomentazioni, che cerchiamo di riassumere schematicamente di seguito.
La posizione di Epic Games: più apertura e flessibilità per gli sviluppatori
Ciò che pensa Epic Games è abbastanza noto da tempo: ciò che Apple fa con il suo app store è portare avanti un monopolio sulla distribuzione di app iOS e sui relativi pagamenti. Epic cerca di porsi come promotrice di un cambiamento dell'ecosistema che possa essere a vantaggio di tutti gli sviluppatori poiché, sostiene, a queste condizioni "il mercato non si correggerà da solo". Secondo Epic l'ecosistema iOS dovrebbe essere più simile a macOS, che sarebbe oggetto di un sistema di distribuzione più aperto. L'App Store di macOS, infatti, non è il passaggio obbligato per la distribuzione di software su quella piattaforma: gli utenti possono scaricare programmi dal Web o sfruttare sistemi terzi (com'è, per fare un esempio calzante, il caso di Epic Games Store per Mac).
Al contrario iOS sarebbe stato realizzato deliberatamente come un ecosistema di "giardini recintati". Non avrebbe alcun fondamento, secondo Epic, la posizione che la Mela adduce in questi casi e cioè che lo stretto controllo che pratica è funzionale al mantenimento di un ecosistema sicuro e protetto. Epic osserva che macOS è una piattaforma stabile e sicura per le app, pur risultando più aperta di iOS.
Anzi, a tal proposito viene messa in dubbio anche l'efficacia del processo di revisione di Apple, con il problema di app fraudolente e ingannevoli che ancora non riesce ad essere risolto adeguatamente. Sono stati sollevati inoltre dubbi sul trattamento che Apple esercita verso gli sviluppatori, definito non esattamente imparziale. Epic ha sostenuto la tesi presentando alcuni scambi di email in cui Apple faceva riferimento ad Hulu come uno "sviluppatore autorizzato" con un accesso ad una specifica API. Epic punta poi il dito sui profitti che l'App Store genera per Apple. La tesi, in questo caso, è che Apple potrebbe tranquillamente fare a meno delle commissioni che chiede agli sviluppatori perché già gode di margini "enormi".
La posizione di Apple: un ecosistema che ha creato opportunità e promosso qualità
Secondo Apple il contenzioso portato avanti da Epic è pretestuoso per cercare di ottenere un "accordo collaterale" che non è stato possibile concedere. Apple osserva che i ricavi di Fortnite hanno iniziato a flettersi, e che Epic avrebbe preferito impegnarsi in una battaglia legale invece di lavorare per innovare il proprio gioco.
Il modello che Epic va contestando, sottolinea Apple, è in realtà un modello utilizzato e condiviso anche da altre realtà e, nel caso specifico del sistema di pagamento in-app, richiesto esplicitamente dagli sviluppatori come strumento aggiuntivo. Apple sostiene che concedere ad Epic il tipo di "apertura" che ha in mente, sarebbe un danno non solo per l'App Store, ma anche per altri marketplace comparabili, come ad esempio gli store virtuali di Sony e Nintendo.
In risposta al tema delle commissioni la Mela osserva che la proporzione 30-70 è diffusa nel settore, e che la visione di Epic è miope poiché il funzionamento di App Store comporta comunque dei costi tra cui lo sviluppo di API e strumenti per gli sviluppatori.
In sintesi Apple mette in guardia sul fatto che la visione di Epic, se dovesse prevalere alla fine del processo, potrebbe essere di danno anche ad altri ecosistemi, e difende il proprio approccio affermando che ha contribuito a creare maggiori opportunità per gli sviluppatori e a promuovere una miglior qualità per i consumatori.
13 Commenti
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App Store accuratamente controllato
con app sempre aggiornate che esigono sempre l'ultimo IOS rilascito, di fatto impedendo a vecchi iphone di installare le APP aggiornate.. per cui rendendo l'IPHONE utile solo a telefonare.. e non ditemi che una qualsiasi app di messaggistica o previsione meteo deve per forza richiedere l'ultimo IOS per funzionare.. sono forzature di Aplle x farti dismettere i vecchi ma funzionanti Iphone..A parte che Apple di solito supporta gli iPhone per 5 anni, quindi tu puoi aggiornare per un bel po i dispositivi Apple, non è una sua scelta smettere di sviluppare per gli OS più vecchi, ma degli sviluppatori stessi che giudicano improduttivo continuare a supportare certe versioni
esatto
io sto supportando iOS 10 quindi iPhone 5, uscito nel 2012
iOS 9 quindi iPhone 4s comunque era supportato fino all'anno scorso, 9 anni mi paiono più che sufficienti e quando la percentuale di utenti cala sotto un certo numero diventa più costoso manutenere la vecchia versione e ti puoi permettere di perdere qualche cliente
Non e' che se uno non sa cosa dire deve per forza dare un'opinione mettendo insieme parole a caso eh...
io sto supportando iOS 10 quindi iPhone 5, uscito nel 2012
iOS 9 quindi iPhone 4s comunque era supportato fino all'anno scorso, 9 anni mi paiono più che sufficienti e quando la percentuale di utenti cala sotto un certo numero diventa più costoso manutenere la vecchia versione e ti puoi permettere di perdere qualche cliente
ecco, ottima testimonianza. Apple ha tantissimi difetti, ma questo del mancato supporto app veramente è una cavolata, specialmente perché solitamente con l'ultima versione di iOS e la precedente, si coprono 80% dei device
ah ok
https://www.theverge.com/2021/5/4/2...ust-trial-day-2
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