Amazon, stop alle consegne di batterie e powerbank in Sicilia, Sardegna e altre località

Amazon non spedirà più articoli contenenti esclusivamente batterie al litio nelle isole italiane e in altre località. Si tratta della risposta alle nuove direttive ICAO che entreranno in vigore il prossimo 1 aprile
di Nino Grasso pubblicata il 30 Marzo 2016, alle 13:54 nel canale WebAmazon
Da alcuni giorni alcuni articoli su Amazon sono contrassegnati da una spiacevole dicitura per gli utenti che acquistano da Sicilia, Sardegna ed altre località italiane. La scritta sottolinea che il determinato prodotto "non può essere consegnato in Italia (isole)". Alla richiesta di maggiori delucidazioni Amazon ci informa che in alcune aree non spedirà più articoli che contengono "sostanze infiammabili, pressurizzate, ossidanti, corrosive, pericolose per l'ambiente, irritanti o dannose".
Le restrizioni sulle consegne saranno applicate sui prodotti venduti e spediti da Amazon, ma la società precisa che "potrebbero essere applicate anche dai venditori Marketplace", ovvero quelli che vendono in proprio sulla piattaforma di e-commerce. Attualmente il divieto di spedizione "nelle isole italiane" viene applicato a moltissime powerbank, quasi tutte, mentre sembrano esterni alle nuove limitazioni i dispositivi che contengono batterie al litio al loro interno, come smartphone o notebook.
La limitazione che ha spiacevolmente accolto i cittadini isolani del Belpaese fa riferimento alle nuove direttive ICAO (Organizzazione internazionale dell'aviazione civile) che bandiscono le spedizioni di batterie al litio, che prima venivano notoriamente concesse, nelle stive degli aerei passeggeri. Le batterie possono essere caricate invece sugli aerei full freight, anche se con qualche limitazione: devono aver superato i test specifici UB38.3 T1-T8, e non devono superare il 30% come valore di carica residua.
Le nuove direttive non coinvolgono invece i colli che contengono batterie montate sugli apparecchi, sia spediti che posseduti dai passeggeri a bordo. Entreranno in vigore a partire dal prossimo 1° aprile ed è pertanto probabile che verranno applicate non solo su Amazon, ma anche su molti altri servizi di e-commerce che utilizzano servizi di spedizione aerea. È facile supporre che le nuove restrizioni avranno un impatto diretto sulle vendite online, con milioni di cittadini italiani che non avranno più la possibilità di acquistare (al momento via Amazon) determinati tipi di dispositivi risparmiando rispetto ai canali di rivendita al dettaglio dislocati nelle isole.
Riportiamo di seguito le note pubblicate da Amazon sull'argomento, con la lista di isole e parti d'Italia in cui il portale di e-commerce non venderà più batterie al litio e powerbank.
Tutti gli articoli che contengono sostanze infiammabili, pressurizzate, ossidanti, corrosive, pericolose per l'ambiente, irritanti o dannose, venduti e spediti da Amazon, non possono essere consegnati nelle isole italiane. Di seguito, una lista non esaustiva di località verso cui la consegna non è possibile:
- Sardegna
- Sicilia
- Venezia
- Ponza
- Capraia
- Isola d'Elba
- Isola del Giglio
- Monte Argentario
- Isole Tremiti
- Bacoli
- Capri
- Ischia
- Procida
Restrizioni analoghe o ulteriori potrebbero essere applicate anche dai venditori Marketplace. Eventuali restrizioni alla spedizione verranno visualizzate al momento dell'ordine.
109 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMicca ce le porteranno in aereo ?
cioè
Micca ce le porteranno in aereo ?
io credevo usassero i traghetti ...
cmq venezia è il top , manco ha un aeroporto ... cosa usano gli idrovolati
tantopiù che solitamente le consegne sulle isole sono date per 24 o 48 ore extra rispetto alle normali, e pensavo fosse proprio per il tempo di traversata.
ciao ragazzi...
Micca ce le porteranno in aereo ?
io credevo usassero i traghetti ...
cmq venezia è il top , manco ha un aeroporto ... cosa usano gli idrovolati
Venezia ha l'aeroporto, in località Tessera, collegato via bus poi a Piazzale Roma, dove appunto si entra a Venezia.
I traghetti servono per muovere le persone da una parte all'altra della città, mentre per muovere le merci si usano i molto costosi trasporti acquei e questo penso sia il motivo per il quale molti non spediscono più a Venezia o fanno pagare il sovraprezzo
Micca ce le porteranno in aereo ?
Perché, all'Elba?
io non lo ho e non voglio averlo
cmq fa strano che per una limitazione strettamente legata ai trasporti aerei, blocchino le consegne a delle isole con un viavai quotidiano di traghetti/navi senza sosta.
avrei compreso semmai un avviso di dilazione sulla consegna.
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